BILANCIO SOCIALE DI MANDATO 2009-2014 BILANCIO SOCIALE DI MANDATO 2009-2014 Comitato di Redazione Marta Meoni Elisabetta Vivoli Paolo Sottani Alfio Angeli Silvia Giannoni Nicola Paulesu Elena Barbucci

Fotografie Dall’Archivio di Montedomini Dall’Archivio del Ministero dei Beni Culturali Fotografo Massimo D’Amato

Progetto Grafico Centro Prisma

Stampa Grafiche Martinelli

Si ringrazia per la collaborazione nella raccolta del materiale tutto il personale dell’A.S.P. Firenze Montedomini

2 INDICE Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 Indice

Lettera del Presidente 5 Gli organi dell’A.S.P. Firenze Montedomini 11 I destinatari del bilancio sociale di mandato 13 Mappa degli Stakeholder 13 Il quadro Normativo di riferimento. 15 Parte I – CHI ERAVAMO 17 La nostra storia 17 Tutto ha inizio nel 2009 22 Parte II – CHI SIAMO 27 Elementi significativi del quinquennio 27 I nostri Valori 30 La Missione 31 Gli obiettivi strategici 31 Il sistema di governance dell’A.S.P. 33 Modello organizzativo attuale 34 I servizi Socio Assistenziali 38 La gestione dei servizi socio assistenziali 39 Area Autosufficienza e Non Autosufficienza: Servizi per anziani 40 Servizi residenziali e semi-residenziali 40 Area a prevalenza sanitaria: 55 Servizi Domiciliari per Anziani 60 Area Autosufficienza e non: Servizi per disabili 72 Servizi per la Marginalità e Inclusione sociale: il Polo delle Accoglienze Temporanee 77 Area formazione: 87 Locations 91 Area Storico Culturale: Gestione Beni Culturali 97 Le attività strumentali . 105 Area Commerciale 105 Gestione del Patrimonio Immobiliare 106 La manutenzione del patrimonio ed i nuovi progetti 110 Produzione e distribuzione del valore aggiunto 129 Parte III: RELAZIONE SOCIALE 139 Area Anziani 140 Area Marginalità e Inclusione sociale 157 Area formazione 158 Risorse umane 161 I nostri sostenitori 165 Riflessioni del direttore 169 Nota metodologica 173

3 4 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 Lettera del Presidente

“Una società si rivela giusta nella misura in cui risponde ai bisogni assistenziali di tutti i suoi membri : il suo grado di civiltà è proporzionale alla protezione dei componenti più deboli del tessuto sociale.” Giovanni Paolo II

Nel “cuore” di Firenze

a sette secoli Montedomini è nel cuore di Firenze da un punto di vista topografico – con i suoi presìdi nel centro storico della città - ma soprattutto in quanto parte essenziale Ddella vocazione alla Solidarietà che, insieme a quella alla Bellezza, costituisce il DNA dei fiorentini. Le storie plurisecolari di Montedomini e delle altre tre Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (Bigallo, Fuligno e Sant’Ambrogio) che nel 2010 si sono fuse in un unico Ente si intrecciano da sempre, e anche oggi, con quelle degli ultimi: anziani, orfani, malati, donne vedove e donne “traviate”, fanciulle e fanciulli poveri di qualsiasi età, persone sole senza lavoro ma anche mendicanti, individui senza fissa dimora, dediti al giuoco e al vagabondaggio. Questa attenzione, sempre presente nella storia delle quattro A.S.P., prima enti assistenziali e di beneficenza, e prima ancora educandato, orfanotrofio, rifugio, pia casa di lavoro, è stata la ragione della estrema flessibilità nelle forme di servizi erogati, che si sono evoluti a partire dal 1300 seguendo i bisogni reali degli ultimi nella scala sociale, manifestando la volontà ed il desiderio della Città di dare una risposta alla sofferenza e all’abbandono, alla solitudine e alla disperazione. Credo di non sbagliare dicendo che fin da quando Firenze è stata Città, Comune prima e Signoria poi, queste istituzioni, sostenute da donazioni e sussidi vari, hanno rappresentato anche il primo esempio di integrazione delle politiche territoriali. Coerente con questa eredità è stata dunque la scelta del Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, di promuovere nel 2009 l’aggregazione delle quattro ASP per costituire un unico, potente Polo di riferimento funzionale in materia di anziani, disabilità e inclusione sociale. Questa decisione non ha rappresentato solo un modo di ridurre i “costi della politica” ma anche e soprattutto una innovativa ed intelligente scelta di gestione aziendale. Il riunire in un solo Ente tutte le risorse, umane e patrimoniali, ha consentito sia importanti economie di scala sia la possibilità di una programmazione condivisa con Comune e Società della Salute che permetta una più razionale ed efficace allocazione dei servizi. In altri termini siamo riusciti a dare maggiori e migliori servizi alle fasce più deboli della popolazione fiorentina con un significativo risparmio di risorse. Il governo attuale di Montedomini ha anche scelto come linea d’indirizzo di valorizzare, all’interno della propria mission solidaristica, il proprio patrimonio storico-artistico. Desideriamo infatti che questa bellezza si apra sempre più alla cittadinanza, anche come luogo di incontro e di formazione, memoria viva di una Firenze attenta e generosa, senza escludere utilizzi capaci di dare risposte anche a bisogni nuovi della Città. Edifici storici di pregio, archivi, opere d’arte, mura che sono esse stesse memoria e custodi del tempo: un patrimonio prezioso che abbiamo ritenuto importante aprire ai cittadini affinché potessero incontrarsi con questo frammento del proprio passato remoto. In questi anni abbiamo perseguito un obiettivo di fruibilità dei luoghi e di conoscenza, aprendo i locali in occasione di eventi cittadini come i 100 Luoghi, ovvero nazionali come la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, allestendo concerti nei nostri siti più suggestivi, concedendo opere in prestito per mostre cittadine di rilevanza internazionale, oltre

5 che offrendo la propria disponibilità ad accompagnare le visite di studiosi e studenti. Montedomini è anche luogo di preziosa collaborazione tra istituzioni ed enti diversi : Comune, Provincia, Regione, ASL, Società della Salute, Arcidiocesi, Soprintendenze, associazioni di volontariato e mondo della cooperazione. Siamo orgogliosi di aver favorito la prosecuzione e il rafforzamento di queste sinergie, nel rispetto dei rispettivi ruoli e competenze e, sempre, nel comune intento di alleviare il più possibile le difficoltà e le sofferenze dei componenti più deboli del nostro tessuto sociale.

Il “vero” bilancio

ata la natura e la mission di Montedomini, è naturale che sia quello Sociale il nostro “vero” bilancio. DIl Bilancio Sociale è infatti uno strumento straordinario in quanto rappresenta la certificazione di un profilo etico, l’elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio, un’occasione per affermare il concetto di azienda come soggetto economico che praticando corrette logiche imprenditoriali contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. Il Bilancio Sociale di Mandato (2009 – 2014) segue il Bilancio Sociale relativo all’esercizio 2012, il primo realizzato nella storia di Montedomini, e arriva al termine di un lungo processo non solo di selezione e assemblaggio di dati, ma soprattutto di riflessione, consapevolezza e condivisione di identità, valori , finalità e problematiche gestionali di Montedomini da parte di tutto il personale dell’Ente. Si è trattato di un lavoro serio e approfondito che ha costituito un momento di crescita umana e professionale per tutti coloro che vi hanno partecipato. Con questo Bilancio Sociale intendiamo rendere conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse nel corso del nostro mandato iniziato il 26 novembre 2009 e conclusosi con il rinnovo dell’Amministrazione Comunale di Firenze nel maggio 2014, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi stakeholder di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’Ente ha interpretato e realizzato la sua missione istituzionale. Come le pagine successive illustreranno ampiamente, Montedomini è fortemente radicata nel tessuto sociale di Firenze, svolgendo la propria attività socio-assistenziale sotto molteplici forme e assistendo in vario modo diverse migliaia di persone. E’ infatti obiettivo sia dell’Amministrazione Comunale che di Montedomini fornire risposte mirate e puntuali ai bisogni, sempre maggiori e anche sempre più diversificati, delle fasce più deboli della cittadinanza. Al momento dell’insediamento (26 novembre 2009) dell’attuale Consiglio di Amministrazione nelle quattro ASP pre-fusione, la situazione ereditata presentava elementi di grave criticità, sia sotto il profilo economico-finanziario e patrimoniale, sia sotto quello organizzativo ed in tema di trasparenza su alcuni aspetti dell’attività dell’Ente. Si citano soltanto alcune di queste criticità, che meglio verranno illustrate nel prosieguo di questo Bilancio : • Risultati economici di esercizio in perdita sistematica; • Pesante indebitamento, con necessità di procedere alla vendita di parte del patrimonio immobiliare per farvi fronte; • Tempi di pagamento dei fornitori intorno ai 450 giorni; • Numero estremamente elevato di dipendenti (erano 101 al 31.12.2009); • Carenza di regole e procedure in materia di utilizzo e locazione del patrimonio immobiliare e di acquisti di beni e servizi sotto la soglia disciplinata dal Codice degli Appalti. Gli Organi dell’Ente, di concerto con tutto il personale e con l’Amministrazione Comunale di Firenze, si sono messi subito all’opera per adottare provvedimenti che potessero da un lato avere efficacia immediata nelle situazioni particolarmente urgenti e gravi e, dall’altro, impostare politiche di riforme idonee a garantire risanamento strutturale e rilancio dell’Ente. Grazie a questi interventi, nel corso del mandato abbiamo, come meglio rappresentato nel prosieguo di questo Bilancio: • Incrementato e diversificato l’offerta di servizi; • Aumentato il numero delle persone assistite; • Risanato i conti, portandoli in attivo con un risultato ordinario corrente che da una perdita di 3,9 milioni di euro nel 2009 ha raggiunto nel 2013 un avanzo di 1 milione di euro; • Ridotto il numero del personale da 101 unità a 43 senza che ciò comportasse la perdita di

6 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

nemmeno un solo posto di lavoro, con una riduzione dei relativi costi del 60%; • Raddoppiato la produttività del personale passata da € 195 a € 408 pro-capite; • Sostanzialmente azzerato gli interessi passivi; • Ridotto l’indebitamento complessivo da 22 milioni a 15 milioni; • Ridotti i tempi di pagamento dei fornitori da 452 giorni a 261; • Ridotte le spese per consulenze del 55% e le spese per gli Organi istituzionali del 67%, per un risparmio complessivo di € 410.000 all’anno; • Introdotto per la prima volta un regolamento pubblico, trasparente e verificabile sull’utilizzo del patrimonio immobiliare e sull’affidamento delle forniture di beni e servizi anche al di sotto delle soglie di legge; • Sottoscritto una convenzione con il Provveditorato alle Opere Pubbliche della Toscana (Ministero delle Infrastrutture) per una assoluta trasparenza delle procedure e un forte risparmio sui costi di progettazione, direzione lavori etc.; • Sancito, deliberato e applicato il principio per cui i disinvestimenti di patrimonio possono essere utilizzati esclusivamente per nuovi investimenti e non più per coprire spese correnti o buchi di bilancio; • Investito oltre 5 milioni di euro per la messa a norma delle strutture e per valorizzare il nostro patrimonio immobiliare; • Formato e rimotivato il personale nell’ambito di un complesso processo di riorganizzazione e rimodulazione dei servizi e delle procedure, conseguente alla fusione delle quattro A.S.P.; • Realizzato il nuovo sito web istituzionale, rendendolo strumento interattivo, agile, efficiente e trasparente per comunicare con il pubblico; • Reso la Fondazione Montedomini ONLUS (che giaceva inattiva al nostro insediamento) uno strumento attivo ed efficace per un’azione strutturata di fund raising; • Aperto Montedomini alla città, favorendone una maggiore conoscenza, anche valorizzando e rendendo disponibile il nostro ingente patrimonio storico-artistico; • Rafforzato il legame con il mondo del volontariato , dell’associazionismo e della cooperazione sociale. Lasciamo a chi ci succederà un Ente sano, organizzato, efficiente ed efficace nella sua azione, “moderno”, in grado di continuare a svolgere – meglio e più di prima – il suo plurisecolare ruolo di protagonista nel sistema del welfare fiorentino. Non spetta a noi giudicare i risultati ottenuti in questi cinque anni di mandato. Spetta ai fiorentini. Noi ci siamo limitati ad esporli in questo Bilancio Sociale di Mandato nel modo più completo, oggettivo e trasparente possibile. Siamo grati al Sindaco Matteo Renzi che ci ha concesso il privilegio di metterci al servizio dei fiorentini, specialmente a quelli a noi più cari : alla “povera gente”. Siamo grati a Stefania Saccardi, nostro Assessore di riferimento e Vice Sindaco, che ci ha accompagnato, ispirato, assistito con grande capacità, disponibilità e rispetto dei ruoli. Voglio poi personalmente ringraziare tutti i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale che, in perfetto affiatamento da vera “squadra”, mi sono stati vicini con passione e capacità, partecipando in modo decisivo alla vita dell’Ente. Siamo grati a tutte le donne e gli uomini dell’Azienda che hanno reso possibile il raggiungimento di questi risultati, con grande professionalità e incredibile dedizione. Ognuno di noi ha messo in gioco tutto se stesso con grande spirito di servizio, con la consapevolezza e l’orgoglio di partecipare ad una fase storica di cambiamento e di rinascita non solo materiale che da Firenze è partita e sta positivamente coinvolgendo tutto il Paese. A tutto questo guardiamo con fiducia e speranza.

Marco Seracini

“Spesso mi accusano di non rendere conto dei risultati di questi quattro anni di amministrazione: bene, per fare un esempio, Montedomini ha riunito 4 Aziende per i Servizi alla Persona in una (erano 4 Cda, 4 presidenti, 4 direttori generali, ecc). Ha raddoppiato gli investimenti, riducendo il costo del personale di oltre il 50% senza licenziare nessuno e senza decurtazioni salariali. Ha migliorato il margine operativo passando da meno quattro milioni di euro a più un milione di euro. E soprattutto ha assistito nel 2012 quasi ottomila persone contro le cinquemila del 2011. Spendere meglio si può fare.”

(Matteo Renzi, 11 dicembre 2013)

7 Bicci di Lorenzo, Natività con Sant’Onofrio e Santa Margherita d’Antiochia e storie della sua vita. Educatorio della SS. concezione detto di Fuligno. 8 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

9 10 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 Gli organi dell’A.S.P. Firenze Montedomini

Gli organi delle quattro AA.SS.P. coinvolte nella fusione per incorporazione nell’A.S.P. Firenze Montedomini nel periodo 2009 – 2014 sono rappresentati dallo schema che segue:

Azienda Tipo di Organo Componenti Ruolo Rappresentante durata della carica

Dott Marco Seracini Presidente Comune Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010 vedasi DPGRT Consiglio di Amministrazione Dott.ssa Sara Funaro Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010 N. 246/2010 Dott. Marco Galletti Membro Arcidiocesi di Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010 ASP Fuligno Dott. Lorenzo Galeotti Flori Presidente Consiglio di Amministrazione dal 26/11/2009 al 31/12/2010 vedasi DPGRT Collegio dei Revisori Dott. Roberto Giacinti Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010 N. 246/2010 Dott. Carlo Biagioni Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010

Dott Marco Seracini Presidente Comune Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010 vedasi DPGRT Dott.ssa Sara Funaro Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010 N. 246/2010 Dott. Giacomo Trallori Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al 27/12/2010 dimissioni Consiglio di Amministrazione Dott.ssa Rosanna Petrarchi Membro Provincia di Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010 idem c.s ASP Il Bigallo Sig. Oreste Picchi Membro Provincia di Firenze dal 26/11/2009 al 15/03/2010 dimissioni Dott. Vittorio Gonnelli Membro Provincia di Firenze dal 26/07/2010 31/12/2010 idem c.s

Revisore Unico Dott. Roberto Giacinti Comune Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010 idem c.s

Dott Marco Seracini Presidente Comune Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010 idem c.s. Dott. Giacomo Trallori Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al 27/12/2010 dimissioni Consiglio di Amministrazione Sig. Oreste Picchi Membro Provincia di Firenze dal 26/11/2009 al 17/03/2010 dimissioni Dott. Vittorio Gonnelli Membro Provincia di Firenze dal 26/07/2010 al 31/12/2010 idem c.s ASP Sant'Ambrogio Dott. Lorenzo Galeotti Flori Presidente Consiglio di Amministrazione dal 26/11/2009 al 31/12/2010 vedasi DPGRT Collegio dei Revisori Dott. Roberto Giacinti Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010 N. 246/2010 Dott. Carlo Biagioni Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al 31/12/2010

Dott Marco Seracini Presidente Comune Firenze dal 26/11/2009 al tutt'oggi Dott.ssa Sara Funaro Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al 04/06/2014 dimisisioni Dott. Giacomo Trallori Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al 27/12/2010 dimissioni Consiglio di Amministrazione Dott.ssa Rosanna Petrarchi Membro Provincia di Firenze dal 26/11/2009 al 21/04/2011 dimissioni ASP Firenze Dott. Marco Galletti Membro Arcidiocesi di Firenze dal 26/11/2009 al tutt'oggi Montedomini Avv. Giulio Caselli Membro Provincia di Firenze dal 24/10/2011 al tutt'oggi

Dott. Lorenzo Galeotti Flori Presidente Consiglio di Amministrazione dal 26/11/2009 al tutt'oggi Collegio dei Revisori Dott. Roberto Giacinti Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al tutt'oggi Dott. Carlo Biagioni Membro Comune Firenze dal 26/11/2009 al 29/11/2012 dimissioni

11 Veduta dal Giardino d’Inverno - sede di Montedomini 12 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 I destinatari del bilancio sociale Questo è il secondo numero del Bilancio Sociale e viene a coincidere con il termine del mandato amministrativo dell’Amministrazione comunale e del Consiglio di Amministrazione dell’A.S.P., che ne segue i tempi. Insieme ai dati del 2013 è quindi l’occasione per presentare “il rendiconto” della gestione di questi cinque anni Presentiamo il Bilancio Sociale di Mandato ai nostri “stakeholder” che direttamente o indirettamente interagiscono con la nostra Azienda e verso i quali è indirizzata la nostra costante attenzione. In questo documento si riassume un quinquennio di attività della quale vogliamo rendere informazione e conoscenza nella massima trasparenza. In particolare ci rivolgiamo: • Agli utenti diretti ed alle loro famiglie e care-givers che sono la nostra ragione d’essere e che ci aiutano quotidianamente a migliorare le nostre prestazioni; • A coloro che con il loro comportamento e operato contribuiscono a mantenere viva la mission di Montedomini conservando uno stretto contatto con la Vision istituzionale. Pensiamo a tutto il personale dell’Azienda, alle cooperative di servizi ed i loro operatori che giornalmente lavorano nelle strutture, alle aziende che si occupano delle manutenzioni, a tutti i fornitori che contribuiscono all’efficienza del nostro operato; • Alle associazioni di volontariato che a vario livello interagiscono con noi per migliorare ed personalizzare i nostri servizi; • Alle altre Istituzioni pubbliche del territorio con le quali Montedomini collabora all’interno del sistema di sussidiarietà sociale; • Alla amministrazione del Comune di Firenze.

MAPPA DEGLI STAKEHOLDER

Risorse Umane PA Enti ed Istituzioni Fornitori

Opinione ASP FIRENZE Associazioni di pubblica MONTEDOMINI volontariato

Famiglie e Enti privati di Care givers riferimento UTENTI DEI SERVIZI

Soggetti adulti Soggetti diversamente in formazione abili Soggetti Soggetti indigenti anziani e in emergenza abitativa

13 Bernardo Daddi, Trittico portatile. Museo del Bigallo.

14 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 Il quadro Normativo di riferimento

seguito dell’Entrata in vigore del D.lgs. 207/2001 le Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza (IPAB), già disciplinate dalla Legge n. 6.972 del 17 luglio 1890, sono state Ainserite nel sistema integrato di interventi e servizi sociali previsto dall’art. 22 della Legge n. 328/2000. In tal modo si è sancita definitivamente la natura pubblica delle IPAB. La norma in oggetto ha obbligato le IPAB che erogavano servizi assistenziali e dotate di risorse sufficienti per poter operare a trasformarsi in aziende pubbliche di servizi alla persona (A.S.P.) prevedendo un subentro di queste nell’universalità dei rapporti giuridici (inclusi quelli con il personale)pendenti.

La scelta di trasformare le IPAB in A.S.P., come suddetto, ha perseguito l’obiettivo di valorizzare la componente pubblica, fornendo un assetto più strutturato e funzionale al sistema di produzione ed erogazione dei servizi per le persone in ogni fascia d’età, nell’ottica della più ampia integrazione socio-sanitaria e garantendo omogeneità di accesso e di qualità dei servizi a tutti i cittadini del territorio. In aggiunta, l’art. 5 del D.lgs. n. 207/2001, al fine di rafforzare la capacità operativa delle neonate A.S.P. senza disperdere le risorse delle IPAB non più in grado di operare, ha previsto la possibilità di attuare operazioni di fusioni tra più Enti. Tuttavia, l’attuazione della normativa statale in questione è stata rimessa dall’art. 19 del D.lgs. n. 207/2001 alle Regioni cui è stato anche attribuito un compito di supervisione e controllo su tali soggetti. Il quadro normativo di riferimento è stato quindi completato dalla Legge Regionale Toscana n. 43/2004, in materia di riordino delle IPAB e disciplina delle A.S.P. Toscane, prevedendo da un lato che i Comuni e gli altri Enti pubblici della zona socio-sanitaria nella quale l’A.S.P. ha sede legale si avvalgano direttamente, sulla base di contratti di servizio, delle prestazioni delle stesse aziende e dall’altro, all’art.28, la possibilità di attuare fusioni tra le A.S.P. sia mediante estinzione di quelle già esistenti con creazione di una nuova A.S.P., sia mediante la forma della fusione per incorporazione in un’A.S.P. già esistente di altre aziende di servizi alla persona, con simultanea estinzione degli Enti incorporati. In tale contesto normativo e con atti debitamente autorizzati dalla Regione Toscana previo parere del Comune di Firenze, è iniziato un progressivo processo di trasformazione in A.S.P., anche mediante fusioni di IPAB ed altri soggetti le quali hanno permesso non solo di superare l’eccessivo frazionamento tra soggetti pubblici impegnati nella gestione e produzione di servizi sociali, socio-sanitari e socio-educativi operanti a livello territoriale, ma anche di creare delle realtà aggregate più efficaci, efficienti ed economiche. Nello specifico: • IPAB Centro Servizi Montedomini e San Silvestro; Istituto Demidoff, Fondazione Colonia permanente di soggiorno e riposo Giuseppe Barellai sono state tutte fuse nell’A.S.P. Montedomini con Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana n. 17 del 1° febbraio 2006. • IPAB Educatorio della S.S. Concezione detto il Fuligno è stata trasformata nell’A.S.P. Fuligno con Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana n. 50 del 14 marzo 2006; • IPAB Opera Pia Orfanotrofio del Bigallo è stata trasformata nell’A.S.P. Il Bigallo con Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana n. 47 del 9 marzo 2006; 15 • IPAB Sant’Ambrogio; Fondazione Fusi; Opera Pia Casa di Rifugio Emilia Picone sono state tutte fuse nell’A.S.P. Sant’Ambrogio con Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana n. 21 del 7 febbraio 2006.

Successivamente, con Decreto della Regione Toscana n. 246 del 29 dicembre 2010, è stata approvata la fusione per incorporazione delle aziende pubbliche di servizi alla persona Fuligno, Bigallo e Sant’Ambrogio, nell’ A.S.P. Firenze Montedomini, con effetti giuridici ed economici a valere dal 1° gennaio 2011. L’operazione, con un percorso di sinergie fra le A.S.P. avviato già prima del decreto di fusione, ha permesso di ottenere notevoli benefici economici, confermati già a partire dal 2011 con il raggiungimento del positivo risultato di gestione. Da questo punto di vista, la creazione e il potenziamento di un unico Polo per gli anziani, la marginalità e inclusione sociale e per le disabilità ha infatti consentito non solo risparmi su importanti voci come acquisti e personale, ma ancor di più una maggiore efficienza ed efficacia sia nelle singole attività che nell’utilizzo del patrimonio. Più in generale, la trasformazione da IPAB ad A.S.P. ha imposto agli Enti un profondo cambiamento anche sul piano organizzativo. Infatti sia la normativa nazionale (artt. 6 e 7 del D.lgs. n. 207/2001) che quella regionale ( L. R.T. n. 43/2004) hanno sancito l’adozione da parte delle A.S.P. della contabilità economica, finanziaria e patrimoniale con bilanci pluriennali ed annuali di previsione, consuntivi ed economici annuali nonché l’individuazione di responsabilità cui collegare uno o più centri di costo) e l’obbligo del pareggio del bilancio economico (ossia tra costi e ricavi). Si è reso quindi necessario per il passaggio da un sistema di contabilità finanziaria ad un sistema di contabilità economica. L’art 14 del D. Lgs. n. 207/2001 ha inoltre rimesso ad un decreto ministeriale l’adozione di un apposito schema di bilancio per le A.S.P.. Tale norma non risulta alla data di stesura del presente documento ancora essere stata emanata e in tal senso gli schemi ed i principi contabili sulla base dei quali redigere i bilanci previsionali e consuntivi delle A.S.P. potrebbero essere non dissimili da quelli propri delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) disciplinati (con D.M. 11 febbraio 2002 e con delibere della Giunta Regionale Toscana) ovvero da quelli adottati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. In ottemperanza alle previsioni normative in tema di contabilità e bilancio, a partire dal 1° gennaio 2007, dopo la trasformazione dell’IPAB Montedomini e San Silvestro in Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Montedomini, l’A.S.P. Firenze Montedomini ha adottato la contabilità economica ed ha individuato i centri di costo ed i centri di responsabilità, avviando il percorso per il relativo controllo di gestione con notevole sforzo culturale ed organizzativo cui il personale ha sopperito con rapidità ed efficacia. Inoltre, in mancanza di precise indicazioni sullo specifico schema di bilancio da adottare per le AA.SS.P, l’A.S.P. Firenze Montedomini ha deciso di utilizzare gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico previsti dal codice civile nonché i prospetti illustrativi propri della prassi economico-aziendale.1 Con lo scioglimento del Consiglio Comunale scade il quinquennio del mandato del Consiglio di Amministrazione di A.S.P. Firenze Montedomini. Il presente bilancio di mandato da quindi conto dell’attività svolta dall’azienda dal 2009 al 2014.

1 Si ricorda che l’A.S.P. Fuligno nel corso del 2009 non aveva ancora provveduto all’adozione di un regolamento di contabilità e che durante tutto l’esercizio 2009 la gestione amministrativo contabile delle ‘Ente medesimo è stata informata a principi di contabilità finanziaria. In previsione del processo di aggregazione delle quattro AAS- SPP fiorentine nel corso del 2010 la gestione amministrativo- contabile è stata trasferita in seno alla struttura della prevista incorporante A.S.P. Montedomini la quale a far corso dal 2007 ha adottato un regolamento di contabilità con conseguente passaggio ai criteri di contabilità economica. 16 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Parte I Chi eravamo

e origini e gli sviluppi di Montedomini e delle aziende recentemente incorporate (A.S.P. Sant’Ambrogio - Fuligno – Bigallo) si leggono sui libri di storia e sugli annuari della città di LFirenze, quali Enti da sempre al servizio del “pubblico bisogno”2. A.S.P. Firenze Montedomini rappresenta dunque la sintesi di una lunga storia e conserva nel proprio patrimonio ideale tutte le finalità e gli scopi che i fondatori delle varie istituzioni ereditate hanno avviato e fornito dei beni necessari al loro raggiungimento.

LA NOSTRA STORIA3

MONTEDOMINI Montedomini fu fondata nel 1476 quanto la Signoria di Firenze concesse allo Spedale di S. Maria Nuova un terreno in prossimità dell’Arno, appena fuori le antiche mura, perché vi costruisse un lazzaretto, cioè uno spedale per gli appestati, che venne intitolato a San Sebastiano. Nel 1529, in seguito all’assedio posto alla città dalle truppe imperiali, fu deciso di abbattere tutti gli edifici fuori delle mura per un raggio di tre miglia. Il terreno, al termine dell’assedio, fu allora concesso a due comunità di monache francescane, quella di Santa Maria Annunziata di Monticelli e quella di Santa Maria Assunta di Montedomini (Monte del Signore), che avevano dovuto abbandonare le sedi primitive situate al di fuori delle mura cittadine; le comunità vi edificarono due monasteri contigui, prospicienti Via De’ Malcontenti. Agli inizi dell’Ottocento, a seguito delle vittorie napoleoniche, la Toscana passò direttamente sotto il dominio francese. Con una ordinanza del 29 aprile del 1808 Napoleone decise la soppressione di tutti i conventi, tranne quelli di utilità civile, e tutto il patrimonio relativo venne affidato al Demanio. Fu allora che i due conventi vennero unificati e ridotti a “Deposito di Mendicità”, destinato a reprimere la piaga dell’accattonaggio mediante l’accoglienza e l’aiuto dato ai poveri che dovevano sostenersi col frutto del loro stesso lavoro. Sorsero così a Montedomini filature di lana, canapa e lino, una bottega di calzolaio, una di fabbro e una di falegname. Col ritorno dei Lorena l’ospizio, che allora ospitava giovani rei di piccoli delitti, usciti dalle carceri e dal reclusorio, fu oggetto di profonde riforme che approdarono, nel 1816, alle nuove disposizioni che lo ridenominarono “Pia Casa del Lavoro” (detta di Montedomini, conservando in parte la denominazione retaggio dell’antico convento) e ne stabilirono le attività secondo un triplice scopo: • accogliere i poveri, invalidi e anziani nell’ospizio; • servire da reclusorio per gli arrestati come questuanti; • svolgere attività di casa di educazione per fanciulli e fanciulle povere. Con l’avvento del Regno d’Italia, per decreto regio, la Pia Casa fu riconosciuta come “Opera Pia”. Proprio la presenza di competenze educative nei confronti di fanciulli e fanciulle povere, creò i presupposti, della riunione in unica amministrazione della Pia Casa con l’”Orfanotrofio di S. Filippo Neri”, già legatario anche di un fondo con affine destinazione, detto “Eredità De Poirot”. 2 Per saperne di più visita il nostro sito www.Montedomini.net 3 Le pubblicazionI sono varie. Vedi per tutte “Gli istituti di beneficenza a Firenze: storia e architettura”, Di France- sca Carrara, Ludovica Sebregondi, Ulisse Tramonti, Alinea Editrice, 1999 17 L’amministrazione dell’Orfanotrofio San Filippo Neri e della Eredità De Poirot fu riunita, infatti, a quella della Pia Casa di Lavoro sulla base di un regolamento per la gestione unificata. Il raggruppamento così costituito è rimasto in vigore fino alla fusione con Montedomini. Gravemente danneggiato dai bombardamenti durante la seconda Guerra mondiale, il complesso fu in seguito ristrutturato; nel 1952 arrivò ad ospitare circa mille individui oltre al personale. Dopo il 1966, a seguito dell’alluvione dell’Arno, gran parte dell’edificio venne abbandonata e da allora l’Istituto venne riservato all’accoglienza degli anziani.

ISTITUTO SAN SILVESTRO L’Istituto San Silvestro fu aperto l’8 marzo 1868 dal Canonico Antonio Fossi, dietro autorizzazione governativa del 29 novembre 1865 ed ha operato nel campo dell’educazione e della formazione giovanile, promuovendo attività e servizi educativi e formativi, particolarmente rivolti a soggetti in condizioni disagiate. Nell’anno 1993 l’Istituto San Silvestro ha integrato i propri fini statutari prevedendo di esercitare anche funzioni di sostegno alle esigenze familiari nel loro complesso, con particolare attenzione ai bisogni dei giovani e degli anziani. L’affinità degli scopi istituzionali dell’Istituto San Silvestro con quelli delle II.PP.A.B. Fondazione Principe Leone Strozzi e Fondazione Fortunato Visocchi, volti all’assistenza a specifiche categorie di giovani, ha determinato la fusione per incorporazione di quest’ultime nel San Silvestro.

ISTITUTO DEMIDOFF L’Istituto Demidoff fu fondato, nel quartiere di San Niccolò, nel 1828 ad opera del Conte Niccolò Demidoff come scuola elementare gratuita per i bambini bisognosi. Fin dall’inizio, l’Istituto svolse anche la funzione di presidio sanitario. Negli anni seguenti si aggiunsero altre attività, tra cui l’insegnamento del disegno, la tessitura, la lavorazione della seta, la calzoleria e la tipografia. Fino a metà Ottocento furono i Demidoff ad assicurare il sostentamento economico dell’istituzione; nel 1854 l’amministrazione venne affidata al parroco di San Niccolò e la scuola fu diretta dalle Suore della Carità. Nel 1870 il Principe Carlo Demidoff dispose il passaggio dell’Istituto all’Amministrazione Reale. È di questo periodo la risistemazione dei locali nella forma attuale. Oltre a svolgere la tradizionale attività per l’educazione e la salute dell’infanzia, alla fine dell’Ottocento l’Istituto divenne educandato femminile. Successivamente, alle originarie attività nel campo dell’educazione ai giovani, furono affiancate attività assistenziali nei confronti di anziani e disabili, sia in regime residenziale (R.S.A.) che diurno (Centro Diurno).

COLONIA BARELLAI La Fondazione “Colonia Permanente Giuseppe Barellai”, nacque nel 1853 per iniziativa del Prof. Barellai, medico primario dell’Arcispedale di Santa Maria Nuova, con lo scopo di curare i bambini affetti dal Morbo di Pott (tubercolosi extra polmonare), mediante la creazione di ospizi marini, dove ospitare i piccoli malati, in modo che potessero beneficiare degli effetti del clima e della vita al mare. Con i fondi raccolti, anche grazie al contributo di illustri personaggi del tempo, quali il pittore Ussi, Niccolò Tommaseo, Giovanni Duprè, Alessandro Manzoni, Gino Capponi, Pietro Thouar, fu costruito a Viareggio il primo ospizio su un lotto di spiaggia concesso gratuitamente dal governo. L’ospizio fu inaugurato nel 1867 e contava circa 500 p.l.. Dopo che Viareggio divenne una località turistica molto ambita, la Fondazione vendette l’immobile al Comune di Viareggio e con il ricavato costruì nel 1936 al Cinquale un complesso di 5 immobili in grado di ospitare 700 bambini. La Fondazione ampliò quindi i propri fini statutari e la nuova struttura, che ospitata anche sale operatorie, preso il nome di Istituto Pediatrico ed Ortopedico Giuseppe Barellai. Durante la 2° guerra mondiale, i fascisti ed i tedeschi rasero al suolo l’immobile per la paura di uno sbarco alleato sulle coste e solo nei primi anni ‘70, dopo moltissime difficoltà, iniziò la ricostruzione della struttura a Calambrone, dove venne realizzata una colonia, in grado di ospitare circa 200 bambini, che venne gestita dal sindacato dell’ENEL.

18 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

SANT’AMBROGIO La “Pia Casa di Rifugio di Sant’Ambrogio”, nacque dalla fusione del Convento di S. Elisabetta detto “Delle Convertite” (soppresso nel 1809 sotto la denominazione Francese e riconosciuto nel 1816 dal Governo Granducale) col ricovero di Padre Idelfondo Bottazzi, già Priore dei Carmelitani Scalzi. La Pia Casa fu eretta in Ente Morale con sovrano rescritto del 23 febbraio 1835. Originariamente gli scopi della Pia Casa erano ricoverare nel rifugio, istruire e redimere donne e fanciulle traviate che avevano tenuto vita scorretta, ma intendevano seriamente di redimersi, ricoverare nel giardino d’infanzia i bimbi poveri del rione di Sant’Ambrogio le cui madri erano costrette a cercare lavoro fuori casa”. Successivamente, in considerazione dei cambiamenti avvenuti nei costumi della collettività nonché dei nuovi bisogni espressi dai soggetti deboli della stessa, le finalità statutarie furono modificate e rivisitate in chiave moderna, in modo da renderle più rispondenti alle mutate situazioni di disagio, quali: offrire rifugio alle donne ed ai loro bambini in gravi difficoltà e profondo disagio sociale, organizzare servizi per l’aggregazione e l’educazione dei bambini e dei ragazzi, con particolare attenzione a coloro che veR.S.A.no in difficoltà sociali ed economiche, occuparsi di soggetti deboli in situazione di emarginazione con particolare attenzione ai diversamente abili con l’obiettivo di costruire per loro una dignità e qualità di vita anche attraverso attività formative finalizzate a renderli autosufficienti, indipendenti fisicamente e socialmente, per quanto possibile, capaci di svolgere attività lavorative compatibili con le proprie difficoltà, anche attraverso la gestione di strutture residenziali, e con esperienze di attività formative e lavorative che esaltino le attitudini di ciascuno ed usino le singole capacità come ricchezza della collettività, svolgere compiti di promozione, di studio, di ricerca e documentazione, di formazione, anche di operatori, e di sperimentazione, di partecipazione ad altre organizzazioni ed associazioni senza scopi di lucro, di recupero e valorizzazione del proprio patrimonio. Nel 2006 avvenne la fusione con le Opere Pie Fondazione “Giovanni e Silvio Fusi” e “Casa di Rifugio Emilia Picone”. La Fondazione “Giovanni e Silvio Fusi” trasse origine dal testamento olografo del Sig. Giovanni Fusi, fu Giuseppe, del 30 gennaio 1940 e codicilli annessi, con il quale, non avendo sia lui che il fratello Silvio eredi, venne istituita una fondazione che dopo la sua morte avrebbe avuto lo scopo di erogare, con le rendite del proprio patrimonio, sussidi annuali per pigione a favore di famiglie povere della città di Firenze, di buonissima e certa morale che avessero un numero di figli conviventi non inferiore a sei. Il patrimonio composto da beni immobili, da titoli e valori, era gravato dall’usufrutto vita natural durante a favore della moglie Ida. Eretta ad Ente Morale con Decreto del Capo Provvisorio dello Stato dell’11 Settembre 1947 con il quale veniva, altresì, approvato lo Statuto organico, aveva la sede presso l’E.C.A., Ente Comunale di Assistenza di Firenze. Lo Statuto fu rivisto nel 1992, riducendo da sei a tre il numero di figli per accedere al sussidio. L’Opera Pia “Casa di Rifugio Emilia Picone” trasse origine dal testamento olografo del Sig. Ugo Frilli, fu Giuseppe, del 31 dicembre 1923. Eretta Ente Morale con Regio Decreto dell’15 aprile 1926, aveva sede presso la Congregazione di Carità di Firenze. Il patrimonio era gravato da usufrutto a favore della moglie Emilia Picone. L’Opera Pia aveva lo scopo di “provvedere gratuitamente, nel limite dei propri mezzi, al ricovero mantenimento, educazione morale e fisica, ed alla istruzione delle bambine povere cattoliche maggiormente derelitte ed abbandonate ed aventi il domicilio di soccorso nel Comune di Firenze. Le ricoverate ricevono l’istruzione elementare nell’istituto con le norme stabilite dalle leggi vigenti”.

EDUCATORIO DELLA SS. CONCEZIONE DETTO DI FULIGNO L’edificio dell’Educatorio di Fuligno trae le sue origini dal romitorio di Sant’Onofrio, “in Campo Corbolini”, un ricovero per eremiti poi divenuto, per volontà del Vescovo di Firenze, sede di suore Agostiniane, come attesta un documento del 1316. Nel 1419 Ginevra Bardi, vedova degli Alberti, acquistò il monastero e vi ospitò le terziarie francescane, fondate a Foligno da Suor Angiolina, figlia del conte Jacopo della Corbara. Poiché Angiolina mandò due consorelle nobili, il monastero fu popolarmente chiamato “Convento delle Contesse”, caratterizzando l’aspetto “al femminile” che sempre sarà proprio di questo luogo. Costruito in dieci anni e consacrato nel 1429, il monastero fu poi ampliato e abbellito a partire

19 dagli affreschi di Bicci di Lorenzo, continuando nel 1439 con un grande dormitorio e poi col grande refettorio, dipinto in un primo tempo da Neri di Bicci e poi ulteriormente abbellito dal la bottega del Perugino. A coronare questa fase di importanti arricchimenti la totale ricostruzione della chiesa, avvenuta nell’ultimo decennio del Cinquecento. Il convento, oltre alla comunità monastica, ospitava vedove non più interessate a tener casa, o date dai parenti all’assistenza delle monache, donne della corte granducale e ragazze “in serbanza” in attesa di matrimonio o consacrazione. Nel 1803, dopo un lungo periodo di crisi economica, il complesso fu acquistato dall’amministrazione napoleonica per farne un Conservatorio laico di educazione per fanciulle orfane o povere. Tale indirizzo fu ritenuto valido anche al ritorno del Granducato e un sovrano rescritto del 1829 sancì ufficialmente la nascita “dell’Imperiale e Reale Educatorio delle povere fanciulle sotto il titolo della SS. Concezione detto di Fuligno”. Nella prima metà dell’Ottocento le materie tradizionali come l’italiano e l’aritmetica, ma anche il cucito e la tessitura, venivano insegnate da maestre laiche. Tuttavia, nel 1853, si ottenne, anche a causa delle gravi condizioni economiche, di far rientrare le monache, figlie della Carità prima, suore dell’Immacolata di Genova poi, che vi resteranno fino al 1973, quando le mutate condizioni dell’istruzione pubblica imposero una destinazione al passo con nuove necessità. Il periodo successivo fu caratterizzato da molteplici mutamenti durante i quali il Fuligno diventò sede provvisoria dell’Anffas, dell’Unesco e della Caritas. Tale fase proseguì fino a quando, con legge ad hoc varata dallo Stato nel 1997 per il sostegno al Giubileo 2000, con la partecipazione dell’amministrazione comunale fiorentina e con un contributo straordinario della Cassa di Risparmio di Firenze, iniziò il risanamento ed il restauro della struttura, completato nel luglio 2001. Da allora il Fuligno ha operato nel campo dei servizi di sostegno alla marginalità.

IL BIGALLO Il nome del Bigallo ha una sua origine ben documentata che risale alla Compagnia Maggiore di Santa Maria del Bigallo, a cui era affidata la cura dell’Ospedale per pellegrini e viandanti a Santa Maria a Fonteviva, detta appunto del Bigallo. La Compagnia di Santa Maria della Misericordia, nel 1351, ricevé in dono una casa sull’angolo del Corso Adimari al posto della quale vi costruì fra il 1352 e il 1358 un palazzetto. La nuova loggia, sebbene edificata in pieno periodo gotico, presenta, oltre alle bifore al primo piano, una loggia con archi a tutto sesto che si dice abbia ispirato il Brunelleschi nella realizzazione dello Spedale degli Innocenti e quindi nell’ideazione dei dettami dello stile rinascimentale. La loggia, con le case vicine annesse, ospitava al pian terreno un oratorio, mentre la parte superiore era destinata a ricovero per i trovatelli: l’affresco staccato di Niccolò Gerini, oggi conservato nel museo del Bigallo, mostra proprio i capitani della compagnia che si prendono cura degli orfanelli, affidandoli alle cure di donne stipendiate per accudirli. Un’altra attività della compagnia della Misericordia era quella della sepoltura dei morti (un’attività che tutt’oggi mantiene), suggerita anche dalle opere d’arte conservate che ricordano il mito di Tobia e Tobiolo, che secondo la Bibbia vennero perseguitati durante l’esilio babilonese perché erano soliti dare degna sepoltura agli altri ebrei nonostante il divieto ufficiale delle autorità. A partire dal 1358 l’oratorio veniva decorato da affreschi di Nardo di Cione e dalle sculture di Alberto Arnoldi, come la grande Madonna con bambino e i due Angeli reggicandela, oggi incorniciati in un altare ligneo con nicchie dorate, dalle sculture nelle nicchie della facciata, sempre dell’Arnoldi, tra le quali la Madonna con bambino nella ghiera della porta di ingresso. Il capolavoro di quell’epoca è la Madonna della Misericordia, dove compare la più antica veduta di Firenze, nella quale si riconosce il battistero e la facciata incompleta di Santa Maria del Fiore. Nel 1425 la Compagnia della Misericordia si fuse con la Compagnia del Bigallo e le due istituzioni - fondate da San Pietro Martire - rimasero unite fino al 1525, quando la Misericordia cambiò sede spostandosi sempre in Piazza del Duomo, prima nella chiesa di San Cristoforo degli Adimari (distrutta) poi nella sede attuale dirimpetto alla Loggia, che da allora divenne solo del Bigallo. Dopo la fusione con la Compagnia del Bigallo (1445) arrivarono nuove opere artistiche, come le sculture nelle nicchie, la tavola bifronte della sala dei Capitani e altro. Dopo un incendio nel 1442 il piano superiore della loggia venne ricostruito: a quest’epoca

20 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 risalgono le eleganti bifore e i due affreschi sulla facciata (1444 circa) ancora presenti (dei due solo quello della Predicazione di San Pietro Martire a Firenze con il miracolo del cavallo infuriato è ancora leggibile), restaurati nell’Ottocento dal pittore Gaetano Bianchi. Nel 1698 si tolsero le graticole di ferro trecentesche dalle arcate, che furono murate per aumentare lo spazio a disposizione dell’ospedale. Nel 1777 venne rifatta la facciata delle case della compagnia attigue alla loggia, operazione che comportò lo stacco degli affreschi di Niccolò Gerini e di Ambrogio di Baldese, purtroppo non senza subire gravi perdite, documentate da un acquerello dipinto poco prima della ristrutturazione. Dopo la fusione con l’Istituto Sant’Agnese, l’A.S.P. Bigallo, oltre a gestire il museo omonimo, si è occupata – coerentemente con gli scopi istituzionali dell’originaria Confraternita – di dare assistenza a donne in precarie condizioni economiche e a forte disagio sociale, offrendo loro alloggio.

ISTITUTO SANTA AGNESE L’Istituto è gestito dall’antica Compagnia del Bigallo. Esso ha sede in un’antica struttura ospitaliera intitolata a Sant’Agnese e Sant’Onofrio, dove anticamente si trovava la chiesa dei Padri Gesuiti, detta della Trinità Vecchia, quando la strada si chiamava “via dell’Acqua”. Qui ebbero sede le compagnie di San Paolo e San Giovanni Evangelista, soppresse nel 1785 dalle riforme del Granduca Pietro Leopoldo. La compagnia di San Paolo, nata il 27 novembre 1424, si chiamava anticamente “Buca di San Paolo” ed era sorta per iniziativa di undici giovani che desideravano pregare e compiere “altre cose buone e spirituali”. Si trattava di una compagnia notturna, cioè che celebrava con tornate il sabato notte e le vigilie delle festività più importanti. La compagnia di San Giovanni Evangelista usava gli stessi locali del convento ed era composta da fanciulli dai tredici ai ventiquattro anni, che si dedicavano all’attività canora e recitativa, di messinscena sacre. Essi si esibivano in un vero e proprio teatro. Non si conosce la data esatta di fondazione della compagnia, ma deve essere anteriore al 1409, quando è già documentata come attiva. Dal 1427 prese sede in via dell’Acqua. Dopo al soppressione delle compagnie i locali vennero adibiti a sede dell’ospizio di Sant’Onofrio, per ventisei vecchi e ventinove vecchie, che era gestito dalla Compagnia del Bigallo. Tra le altre istituzioni incamerate nel Bigallo che trovarono sede in via Guelfa, particolarmente importante è il ricovero di Santa Agnese, che ha dato il nome all’edificio. La Compagnia di Santa Maria delle Laudi del Carmine detta di Santa Agnese, fondata nel 1429, manteneva dal 1403 un ospizio per vedove sole in una casa di piazza del Carmine che trasse il nome dalla patrona del sodalizio. Per ordine del granduca l’istituzione dovette successivamente trasferirsi in un edificio di Borgo San Frediano, oggi contraddistinto dal n. 41, sul quale fino al 1927 si riusciva a intravedere un affresco raffigurante Santa Agnese che riunisce le vedove sotto il proprio mantello. La struttura assistenziale, governata per secoli dalla confraternita di Santa Agnese, era destinata a sei vedove povere, di età superiore ai 40 anni, senza figli, che non avessero svolto nel passato l’attività di serva, levatrice o “rivenditora”. Poiché alla morte delle ospiti l’ente ne diveniva erede, era ricco di numerosi arredi. Nel 1785, alla soppressione della confraternita di Santa Agnese, l’ospizio ebbe i propri beni ed obblighi trasferiti alle Scuole Leopoldine; chiuse anche queste, il patrimonio fu incamerato dal Bigallo. L’ospizio fu spostato in via Guelfa nella casa adiacente al dormitorio di Sant’Onofrio e lo Statuto organico del Bigallo incluse anche le norme disciplinari per Santa Agnese.

21 TUTTO HA INIZIO NEL 2009

Nel 2009, dalla storia pluricentenaria sommariamente riportata, erano presenti nel tessuto socio assistenziale della città 4 A.S.P. frutto della trasformazione di una ramificata rete di ex II.PP. AA.BB. (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza provenienti dalla L. 17 luglio 1890, n. 6972 - Legge Crispi) realizzata con la Legge regionale 3 agosto 2004, n. 43 “Riordino e trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB)” in attuazione della Legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”. Le 4 A.S.P., sinteticamente denominate Montedomini, Sant’Ambrogio, Fuligno e Bigallo, erano state indirizzate dal Comune di Firenze ad operare in aree diverse del servizio sociale: Montedomini e Bigallo area anziani, Sant’Ambrogio area disabilità, Fuligno area marginalità. Le 4 aziende avevano ciascuna un organi di indirizzo e governo, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori nominati da vari enti a seconda delle disposizioni dei rispettivi statuti: A.S.P. “Montedomini”: n. 7 membri, dei quali 5 di nomina comunale, 1 nominato dalla Provincia e 1 nominato dalla Diocesi di Firenze; A.S.P. “Sant’Ambrogio”: n. 5 membri, dei quali 3 di nomina comunale, 1 nominato dalla Provincia e 1 nominato dalla Diocesi di Firenze; A.S.P. “Educatorio della SS. Concezione detto di Fuligno”: n. 5 membri, tutti di nomina comunale, A.S.P. “Il Bigallo”: n. 5 membri, dei quali 3 di nomina comunale e 2 nominati dalla Provincia La realtà operativa delle 4 aziende era abbastanza diversificata. Montedomini storicamente era quella che disponeva di una maggiore struttura operativa ed organizzativa nell’offerta di vari servizi per gli anziani (residenziali, semiresidenziali, domiciliari, servizio sanitari, etc…); il Fuligno aveva una operatività prevalentemente legata alla gestione di servizi affidati in convenzione da parte del Comune di Firenze. Sant’Ambrogio e ancor più il Bigallo, pur essendo A.S.P., avevano in realtà la struttura tipica della fondazione: un patrimonio dedicato ad uno scopo. Il Sant’Ambrogio utilizzava le rendite del proprio patrimonio per l’erogazione di alcuni servizi a sostegno della disabilità mentre il Bigallo le utilizzava per l’accoglienza di donne sole. Nel programma della nuova amministrazione cittadina insediatasi nel 2009 ai primi posti fra i vari obiettivi vi era la riduzione delle attuali quattro aziende per i servizi alla persona a una sola, trasferito poi nel programma di mandato4 La nuova amministrazione individuava quindi alcuni obiettivi specifici: un unico Consiglio di Amministrazione sia per un evidente risparmio di costi ma soprattutto per una più efficace azione in sintonia con le linee dell’amministrazione; il patrimonio gestito con più efficacia e messo al servizio delle necessità del territorio. Il programma di mandato ha trovato attuazione nella Deliberazione del CC 85/2009 che ha dettato gli indirizzi per la fusione. Il primo effetto immediato della fusione è di avere un unico Consiglio di Amministrazione composto da 5 componenti, di cui n. 3, compreso il Presidente, di nomina comunale, n. 1 nominato dalla Provincia di Firenze e n. 1 nominato dalla Curia Arcivescovile di Firenze, ricomprendendo così tutte le realtà istituzionali che precedentemente avevano parte nella storia delle ex IPAB prima e delle A.S.P. poi. Gli effetti della fusione sono così individuati dall’allegato alla Deliberazione 85/2009: Le Aziende di Servizi alla Persona coinvolte nella fusione cesseranno di esistere, a seguito del decreto del Presidente della Giunta regionale di approvazione della fusione e dello Statuto della nuova Azienda, a far data dalla scadenza del termine di 60 giorni di cui all’art. 2503 del Codice Civile (per l’opposizione di eventuali creditori) e, quindi, da tale data decadranno dalle rispettive cariche gli organi amministrativi e di revisione delle Aziende stesse. La nuova Azienda subentra dalla data di decorrenza degli effetti della fusione in tutti i rapporti giuridici in essere alla data stessa. La nuova Azienda subentrerà, conseguentemente, da tale

4 Punto “10.7 Le aziende di servizi alla persona gestiscono servizi strategici per il Comune di Firenze sotto il profilo dell’assistenza agli anziani, alle donne e ai minori in difficoltà, ai disabili, alle persone in situazione di mar- ginalità. La fusione delle 4 aziende, con un unico consiglio d’amministrazione, consentirà non solo un risparmio nei costi di gestione e il raggiungimento di uno dei 100 punti elettorali, ma soprattutto una più efficace azione di intervento in sintonia con l’Amministrazione. Il patrimonio delle A.S.P. dovrà essere gestito con ancora maggiore efficacia e messo al servizio delle necessità del territorio”. 22 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 data in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi e le progettualità in essere delle Aziende di Servizi alla Persona coinvolte nella fusione. Successivamente, la nuova Azienda costituita procederà alla predisposizione di una situazione contabile contenente la sommatoria dei conti rilevati dalle ex Aziende di Servizi alla Persona sino alla data della fusione attraverso un mero trasferimento di dati, per poi proseguire con le rilevazioni successive all’atto di fusione. L’aggregazione delle aziende pubbliche di servizi alla persona esistenti sul territorio fiorentino ha lo scopo di creare una nuova Azienda di Servizi alla Persona capace di assumere un ruolo propulsivo nell’ambito del sistema integrato di interventi e servizi sociali, nonché per determinare sinergie ed economie, con particolare riferimento all’ottimizzazione dei costi, al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi. La fusione viene formalizzata con Decreto del Presidente della Giunta Regione Toscana n. 246 del 29/12/2010: “Approvazione fusione per incorporazione delle A.S.P. Bigallo, Educatorio della SS. Concezione detto di Fuligno e Sant’Ambrogio nell’A.S.P. Montedomini”.

Nel prospetto che segue si offre una rappresentazione sintetica del percorso che si è completato con la fusione:

Al quadro che offre una sintesi della storia e del percorso che ha portato alla fusione per incorporazione delle tre A.S.P. Fuligno, Bigallo, Sant’Ambrogio nella A.S.P. Montedomini, seguono altre tabelle che documentano le situazioni patrimoniali, economiche e organizzative delle 4 Aziende di servizi.

23 Di seguito il dettaglio dello Stato Patrimoniale del 2009 tra i bilanci delle singole AA.SS.PP., comprensiva della riclassificazione operata in sede di redazione del bilancio aggregato 2010.

Note Non sono evidenziati importi per Trattamento fine rapporto lavoro subordinato in quanto le somme relative sono versate alla gestione ex INADEL ora INPS e non costituiscono accantonamento diretto dell’Azienda.

Di seguito il dettaglio del Conto Economico 2009 tra i bilanci delle singole AASSPP, comprensiva della riclassificazione operata in sede di redazione del bilancio aggregato 2010.

24 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Le Aziende presentavano i seguenti organigrammi approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione di pre-fusione:

25 Neri di Bicci, l’Annunciazione. Affresco - Educatorio della SS. Concezione detto di Fuligno.

26 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Parte II Chi siamo

e quattro istituzioni fiorentine con le loro specifiche finalità sono un patrimonio della città. Mantenere vive e operative queste istituzioni rappresenta una grande opportunità ma anche Lun’altrettanto e maggiore responsabilità: è l’eredità di un ingente patrimonio che l’ingegno e la lungimiranza di alcune soluzioni di accoglienza dei bisogni e la solidarietà del popolo fiorentino hanno saputo far giungere fino ad oggi. A noi il compito di mantenere questa ricchezza ideale e patrimoniale affinché continui ad essere al servizio delle persone più bisognose, secondo forme e modalità di risposta in continua trasformazione seguendo i diversi stadi dei bisogni e delle nuove esigenze. E’ in quest’ottica che l’A.S.P. unica garantisce l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, nel rispetto dei fondamentali principi dell’universalità, della sussidiarietà solidale, del libero ed equo accesso del cittadino ai servizi e alle strutture accreditate, della tutela della dignità umana e della sicurezza dei pazienti e degli operatori. Le scelte di indirizzo sono coerentemente rivolte all’interazione socio-assistenziale mediante convenzioni sottoscritte con la Società della Salute, l’ASL ed il Comune di Firenze. L’attuale assetto giuridico nasce nel 2010 con decreto della Regione Toscana nr. 246 del 29 Dicembre attraverso una fusione per incorporazione. In quanto Azienda pubblica di Servizi alla Persona, A.S.P. Firenze Montedomini non ha fini di lucro, ha personalità giuridica di diritto pubblico, è dotata di autonomia patrimoniale, finanziaria, contabile, gestionale e tecnica e opera con criteri imprenditoriali, nell’ambito delle norme e dei principi stabiliti dalla L. R. Toscana 43/2004 e successive integrazioni e/o modificazioni, ed è inserita nel sistema regionale di interventi e servizi sociali.

ELEMENTI SIGNIFICATIVI DEL QUINQUENNIO

2009

Con ordinanza del sindaco n. 804 del 16/11/2009 sono stati nominati i membri del Consiglio di Amministrazione di competenza del Comune di Firenze ed indicato nella stessa anche il Presidente del Consiglio e nominato due componenti del Collegio dei Revisori; la composizione del C.d.A., in ossequio agli statuti delle varie IPAB originarie, è formata da rappresentanti nominati dal Comune di Firenze, dalla Arcidiocesi di Firenze e dalla Provincia di Firenze Il 26 novembre si insedia il nuovo Consiglio di Amministrazione; Il 2 dicembre 2009 con delibera n. 5 l’A.S.P. Firenze Montedomini cede alla ASL 10 di Firenze di una porzione dell’immobile sede sul lato via Giovine Italia, in esecuzione della delibera nr. 8 del 28/07/2008 della precedente amministrazione; In attuazione dell’ art. 19, comma 5, del D.lgs. N. 207/2001 (normativa nazionale) e dell’art. 28 della L. R. Toscana n. 43/2004 (regionale), il Comune di Firenze, con Delibera del Consiglio Comunale n. 2009/C/00085 del 26 ottobre 2009 delibera gli specifici indirizzi al fine di attuare la fusione delle A.S.P. Firenze Montedomini, Fuligno, Bigallo e S. Ambrogio, così da provvedere una razionalizzazione e ad un contenimento della spesa pubblica nonché al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi. 27 2010

In prospettiva della suddetta operazione si dà avvio alla creazione di un percorso di sinergie fra le A.S.P.. Con deliberazione n. 2 del 27 gennaio 2010 viene così approvata la convenzione con le A.S.P. Bigallo, S. Ambrogio e Fuligno con la quale l’A.S.P. Firenze Montedomini a partire dall’esercizio 2010, provvede alla ricognizione e gestione in comune del patrimonio immobiliare e per la gestione contabile delle aziende con un unico sistema contabile , come da convenzione repertorio n. 231 del 1° marzo 2010 (convenzione Montedomini - Bigallo), n. 232 del 1° marzo 2010 (convenzione Montedomini - Sant’Ambrogio) n. 233 del 1° marzo 2010 (convenzione Montedomini - Fuligno); In data 3 febbraio 2010, con Deliberazione della Giunta Comunale n. 2010/G/00021, il Comune di Firenze, individua gli indirizzi interpretativi della precedente deliberazione n. 2009/C/00085 in tema di fusione delle quattro A.S.P. Fiorentine, stabilendo la fusione per incorporazione nell’A.S.P. Firenze Montedomini, quella di maggiori dimensioni economico- aziendali, delle A.S.P. Fuligno, Bigallo e Sant’Ambrogio. E’ stato quindi adottato un preciso atto di indirizzo per la fusione delle A.S.P. (aventi sede legale nel Comune di Firenze) nelle quali il Comune di Firenze esprime la maggioranza degli amministratori e pertanto esercita un preciso potere di indirizzo sancito dall’art. 14, comma2, della Legge R.T. N. 43/2004; In conseguenza degli atti suddetti e dell’invio alla Regione di tutta la documentazione, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana n. 246 del 29 dicembre 2010 viene approvata la fusione per incorporazione delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (A.S.P.) “Il Bigallo”, “Educatorio della SS Concezione detto del Fuligno”, “Sant’Ambrogio” e “Montedomini” nell’A.S.P. Firenze Montedomini, con effetto retroattivo dal 01.01.2010 e pertanto il bilancio in approvazione dell’esercizio 2010 viene presentato come unico bilancio aggregato delle 4 A.S.P.; Il Consiglio di Amministrazione nel 2010, a fronte della situazione di tensione economica e finanziaria della BU Telecare, a causa di molteplici fattori, ha dato mandato di verificare una diversa. modalità organizzativa che consentisse il recupero di una parte di redditività. E’ stata sperimentata dal mese di agosto una soluzione di esternalizzazione del servizio nella fascia notturna senza che questo mutasse il regolare svolgimento del servizio. La soluzione adottata ha portato ad un significativo ridimensionamento dell’impiego di risorse umane con la riattribuzione a nuovi servizi; Dal mese di ottobre, anche a seguito del punto precedente, viene riattivato il servizio di portineria H24 con personale interno; Viene approvato il primo Regolamento per gli immobili per definire procedure trasparenti di utilizzo e assegnazione in materia di patrimonio Immobiliare.

2011

A gennaio viene confermata la nuova impostazione gestionale per i servizi domiciliari (compreso Telecare) articolata su H12 di apertura giornaliera e viene ripresa la gestione notturna del servizio di telesoccorso assegnandolo alla portineria, valorizzandone così le funzioni; La direzione decide una nuova modalità di gestione del Museo del Bigallo mediante una convenzione con il Comune di Firenze per la gestione integrata con il punto di informazione turistica; Viene decisa l’alienazione dell’Immobile “Ex Colonia G. Rosello” posto in Calambrone (PI) e avvio procedure ai sensi dei co. 8 e 9 dell’art. 14 della L.RT n. 43/2004; L’A.S.P. Firenze Montedomini, secondo gli scopi istituzionali definiti nello Statuto art. n 3 (Area Accoglienza e Inclusione Sociale) ed in virtù della delibera Società della Salute di Firenze n. 26 del 27.06.2011 (Determinazione A.S.P. n. 252 del 21 novembre 2011 - Convenzione per il coordinamento e la gestione delle funzioni inerenti l’accoglienza e l’inclusione sociale a favore di utenti assistiti dal comune di Firenze” Repertorio A.S.P. n. 63.517), è individuata dal Comune di Firenze quale Polo dell’accoglienza e dell’inclusione sociale come soggetto dedicato alla gestione dell’intero sistema delle strutture di accoglienza temporanea; Con Deliberazione della Giunta Esecutiva della Società della Salute di Firenze n. 28 del 30 giugno

28 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 viene affidato all’A.S.P. Firenze Montedomini l’incarico per la progettazione per il “Progetto Autismo Montedomini Diurno e Residenziale per soggetti adulti”; Con convenzione sottoscritta il 16 dicembre 2011 (Rep. A.S.P. Firenze Montedomini n.271) fra la società della Salute, il Comune e l’Azienda Sanitaria di Firenze e l’A.S.P. Firenze Montedomini viene decisa la trasformazione del servizio PRIM nel nuovo servizio sperimentale “Triage”;

2012

La direzione decide per la cessione dell’unità immobiliare situata a Roma e relativa all’eredità Koenigs, destinando il ricavato per il finanziamento di nuovi investimenti futuri; Decisione di alienare i complessi immobiliari dell’Istituto Demidoff di via S. Niccolò e di Sant’Agnese di Via Faenza in Firenze; avvio procedure ai sensi dei co. 8 e 9 dell’art. 14 della L.RT n. 43/2004; Inizia il percorso di riorganizzazione del personale a seguito della fusione; Approvazione del progetto preliminare per le opere di ristrutturazione dell’ala di via Thouar per la realizzazione di un centro residenziale/diurno per soggetti autistici e di appartamenti per disabili ed anziani fragili.

2013

Decisione di adozione del C.C.N.L. del comparto enti locali in favore del personale dipendente dell’azienda: avvio delle fasi di studio e verifica applicabilità; Ripresa della gestione dei locali del Fuligno per attività dell’Agenzia di Formazione, location eventi e attività culturali; Primo step riorganizzazione post fusione, anche a seguito del rinnovo della Convenzione con il Comune di Firenze per la gestione dei Servizi Domiciliari, con l’ingresso di personale a tempo determinato e la riconversione di operatori dei servizi domiciliari in vari uffici amministrativi; Secondo step riorganizzazione con la formazione/accompagnamento del personale al cambiamento. Decisione di alienazione del complesso immobiliare denominato podere “Il Casone” ubicato nel comune di Lastra a Signa – fraz. Malmantile, avvio procedure ai sensi dei co. 8 e 9 dell’art. 14 della L.RT. n. 43/2004; Trasformazione del progetto Triage nel progetto Pietro Thouar per la realizzazione di un polo di Low Care a Firenze, deliberazione GE S.d.S. di Firenze nr. 31/2013; Realizzazione e pubblicazione del primo Bilancio Sociale dell’A.S.P. Firenze Montedomini. I nostri Valori

29 I NOSTRI VALORI

Centralità della persona: perseguire gli obiettivi assistenziali e sociali mettendo al centro la persona;

Sicurezza dell’ambiente: ricercare le migliori soluzioni logistiche per garantire sicurezza e fruibilità delle strutture;

Sicurezza sul lavoro: formare e informare il personale sui rischi della professione e della struttura, dotare ogni ambiente di lavoro ed i singoli operatori dei dispositivi di sicurezza;

Tutela e valorizzazione del patrimonio storico: considerare il patrimonio istituzionale di alto pregio artistico e culturale un valore non solo di Montedomini ma della cittadinanza tutta;

Tutela e valorizzazione del patrimonio immobiliare: manutenere e valorizzare i lasciti immobiliare per trarne il maggior rendimento da reinvestire nelle attività istituzionali rappresentate nella mission aziendale;

Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale: considerare il bagaglio di esperienza della nostra utenza un valore da conservare, trasmettere e diffondere quali esempi di vita e integrazione;

Solidarietà: essere vicini a tutti coloro che si trovano ad affrontare situazioni difficili o stanno semplicemente attraveR.S.A.ndo una fase dell’evoluzione della vita;

Sussidiarietà: operare in piena armonia con le istituzioni pubbliche cittadine perseguendone gli scopi assistenziali e valorizzandole con l’esperienza maturata nel settore;

Efficacia, efficienza ed economicità: considerare questi principi i cardini su cui basare la gestione dell’Azienda nel rispetto dei principi normativi e di correttezza etica di gestione;

Trasparenza e partecipazione: coltivare la convinzione che il continuo confronto costruttivo e positivo sia il mezzo per il miglioramento continuo del nostro servizio.

30 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

LA MISSIONE

Come riportato nello Statuto la ragione dell’esistenza dell’A.S.P. Firenze Montedomini è riconducibile sinteticamente a: “Impegno al miglioramento delle condizioni di vita di soggetti anziani, disabili e persone adulte in stato di bisogno, attraverso interventi personalizzati”. L’attenzione è focalizzata sulla lettura dei bisogni del singolo e del territorio, per fornire risposta alle domande espresse ed inespresse della Comunità, in forma dinamica rispetto alle politiche sociali messe in atto dal Comune di Firenze e dalla Società della Salute di Firenze;

Scopi sussidiari della mission sono anche “Tutelare e valorizzare il proprio patrimonio storico culturale, mantenendone la custodia e favorendone la visione pubblica”. Montedomini, Fuligno, Bigallo, Sant’Ambrogio hanno fatto la storia della carità e dell’educazione in Firenze. Le antiche mura, ancora oggi sedi operative dell’Azienda, mostrano un percorso di interesse culturale, storico/sociale di cui deve essere data pubblica fruizione. “Formare per migliorare la qualità della vita”. In continuità con il passato educativo degli istituti incorporati, ed a completamento della vocazione assistenziale, Montedomini ha attivato un’agenzia di formazione con prevalente riferimento all’area socio/assistenziale e sanitaria. Punto di forza è proprio la lunga esperienza nel settore.

GLI OBIETTIVI STRATEGICI

La visione strategica dell’A.S.P. è rivolta all’implementazione delle interazioni e collaborazioni sia all’interno dell’Azienda che all’esterno, con i servizi sociali degli enti locali e con tutti gli altri portatori di interessi/stakeholder, finalizzata alla crescita del sistema a rete dei servizi, affinché si traduca in un miglioramento costante dell’offerta di assistenza per l’intera comunità di riferimento, come indicato dalle leggi nazionali e regionali di riforma. In questa direzione si pongono anche gli obiettivi specifici espressi nel programma di mandato del 2009 dalla nuova amministrazione1 - fusione delle 4 A.S.P. - un unico Consiglio di Amministrazione - gestione del patrimonio delle A.S.P. con ancora maggiore efficacia e messo al servizio delle necessità del territorio; con i risultati attesi non solo un risparmio nei costi di gestione ma soprattutto una più efficace azione di intervento in sintonia con l’Amministrazione. Montedomini gestisce i propri servizi focalizzando l’attenzione su: - individualizzare e personalizzare gli interventi con particolare riferimento a quelli a favore degli anziani con disturbi della sfera cognitiva; - mantenere elevati standard qualitativi nell’assistenza agli anziani; - orientare le strutture per anziani verso i requisiti previsti dalla normativa sull’accreditamento; - dare piena attuazione al contratto di servizio con particolare riferimento al capitolo relativo alla povertà; - valorizzare e ottimizzare la gestione del patrimonio aziendale; - progettare e proporre soluzioni formative ampiamente flessibili rispetto alle esigenze lavorative e familiari degli allievi conservando un alto valore didattico dei contenuti. Il Consiglio di Amministrazione, nel suo mandato, ha declinato gli obiettivi statutari e quelli

1 Vedi il punto 10.7 del Programma di Mandato sito istituzionale Comune di Firenze

31 ricevuti dall’amministrazione comunale in obiettivi di gestione2. Le fasi che sono state indicate nel quadriennio possono cosi essere riassunte: a) Procedura di fusione per incorporazione nell’A.S.P. Montedomini delle AA.SS.P. Bigallo, Fuligno e Sant’Ambrogio (realizzata con l’emanazione del DPGR 246/2010) con un sub obiettivo individuato nella - riorganizzazione della struttura dell’azienda post fusione, che ha avuto uno sviluppo durante tutto il quadriennio; b) Risanamento della situazione economico/patrimoniale dell’Azienda, nell’ottica del raggiungimento del pareggio di bilancio, così come previsto dalla L.R.T. nr.43/2004 art. 26 co.1. Data la particolare condizione del bilancio dell’Azienda, si individua nel raggiungimento dell’equilibrio economico l’obiettivo di mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione, operando per steps intermedi, che è stata una costante dei vari esercizi 2010-2013; c) Miglioramento/mantenimento degli indici della qualità dei servizi erogati, nell’ambito di un globale processo di riorganizzazione finalizzato all’ottenimento di economie di scala ed ad una razionalizzazione delle risorse impiegate; anche questo una costante nei 4 esercizi;

A questi macro obiettivi strategici si sono aggiunti nel corso degli esercizi anche altri obiettivi legati all’implementazione di una cultura della trasparenza e comunicazione (valutazione dell’applicabilità della Legge 231/2001 e Bilancio Sociale).

Gli obiettivi sono stati declinati in sub obiettivi che hanno coinvolto tutto il personale dell’Azienda in un comune orientamento dell’impegno di tutta la struttura nelle seguenti aree: - recupero efficienza organizzativa, per ridurre i costi di gestione; - sviluppo di attività formative, informative di preparazione e supporto al cambiamento; - analisi critica dell’attuale operatività dei servizi nell’ambito del disagio adulto e dell’immigrazione con l’attenta valutazione dell’operato dei fornitori esterni legati al terzo settore; - realizzazione di interventi di sistema con la Città di Firenze finalizzati al contrasto del fenomeno delle nuove povertà; - pianificazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sul patrimonio immobiliare, con l’obiettivo di incrementare il tasso di utilizzazione e di produttività dello stesso, compatibilmente con gli andamenti del mercato.

L’azione istituzionale di A.S.P. Firenze Montedomini sta dentro i limiti generali posti a tutti gli enti pubblici dall’attuale quadro economico-normativo dettato dai vari indirizzi dati dal Governo del paese e dalla programmazione regionale e locale. Questo aspetto va collegato con la considerazione che le attività “core” di Montedomini (i servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari per anziani e disabili, i servizi a favore della marginalità ed esclusione sociale ed

2 - Gestione 2010-2011 obiettivi aziendali a valere sul biennio individuati con delibera del CdA del 24 novembre 2010 nr. 38: Procedura di fusione per incorporazione nell’A.S.P. Montedomini delle AA.SS.P. Bigallo, Fuligno e Sant’Ambrogio (attività propedeutica alla predisposizione e presentazione dell’istanza di fusione, realizzazione della fusione compresi tutti gli adempimenti da un punto di vista giuridico, riorganizzazione struttura della nuova Azienda post fusione); - Risanamento della situazione economico/patrimoniale dell’Azienda, nell’ottica del raggiungimento del pareggio di bilancio, così come previsto dalla L.R.T. nr.43/2004 art. 26 co.1. Data la particolare condizione del bilancio dell’Azienda, si individua nel raggiungimento dell’equilibrio economico l’obiettivo di mandato dell’attuale Consi- glio di Amministrazione, operando per steps intermedi; - Miglioramento/mantenimento degli indici della qualità dei servizi erogati, nell’ambito di un globale processo di riorganizzazione finalizzato all’ottenimento di economie di scala ed ad una razionalizzazione delle risorse impie- gate; Gestione 2012 obiettivi aziendali individuati con delibera del CdA del gennaio 2012 nr. 4: - Nell’ottica del raggiungimento del pareggio di bilancio si individua nel Margine Operativo Netto positivo l’obiet- tivo per l’anno in corso; - Pubblicazione del primo Bilancio Sociale dell’Azienda – riferito all’esercizio 2011; - Miglioramento/mantenimento degli indici della qualità dei servizi erogati, in un contesto finalizzato all’ottenimen- to di economie di gestione ed ad una razionalizzazione delle risorse impiegate; Gestione 2013 obiettivi aziendali individuati con delibera del CdA nr. 5 del 11 febbraio 2013: - Stesura e pubblicazione, contestualmente all’approvazione del Consuntivo 2012, della prima versione ufficiale del Bilancio sociale dell’A.S.P. Firenze Montedomini; - Analisi e ipotesi di applicazione delle disposizioni di cui al D.Lgs. 231/2001; - Progetti in ambito del miglioramento continuo nella ricerca di un’organizzazione efficace, efficiente ed econo- mica; - Bilancio 2013: miglioramento del margine di contribuzione positivo;

32 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 anche le attività di formazione) sono disciplinate sia a livello nazionale che regionale per una forma di gestione secondo le tipiche regole del diritto privato. Già da tempo Montedomini è certificato qualità UNI EN ISO 9001:2008 per i servizi dell’area anziani e agenzia di formazione. La certificazione è sicuramente uno degli strumenti di stimolo al miglioramento continuo e alla eliminazione degli sprechi con contemporaneo recupero di efficienza. Con queste motivazioni, fra gli obiettivi futuri dell’Azienda c’è l’ampliamento della certificazione anche alle altre aree di attività.

Altri aspetti particolari che coinvolto l’A.S.P. a livello strategico sono stati: - il percorso avviato dalla Società della Salute di Firenze nell’ambito dell’appropriatezza dei piani assistenziali individuali, della continuità delle cure ospedale-territorio che coinvolge la parte più sanitaria dell’attività di Montedomini dell’ex presidio di riabilitazione extraospedaliera PRIM, prima trasformandone le funzioni in un servizio socio-sanitario di accoglienza temporanea definito “Triage”3; e poi nella sua ulteriore trasformazione in struttura assistenziale di Low Care denominata Pietro Thouar4 - i progetti in area disabilità relativi al Polo per l’Autismo con il coinvolgimento di una porzione significativa del proprio patrimonio immobiliare della sede di via Malcontenti e il cofinanziamento del progetto assieme alle risorse regionali per l’edilizia sociale5; - il percorso di definizione delle funzioni di A.S.P. Montedomini compreso della parte dedicata ai servizi domiciliari che raccoglie una serie di importanti prestazioni a sostegno della domicliarità rivolti principalmente alla popolazione anziana sia autosufficiente che non autosufficiente, con l’avvio di un nuovo percorso convenzionale con il Comune di Firenze e la Società della Salute6. Al termine del periodo di responsabilità di questa amministrazione l’esperienza delle Società della Salute è in fase di profonda revisione almeno per il suo assetto istituzionale e questi progetti avviati con la S.d.S. potranno avere contenuti, modalità e interlocutori diversi nel loro sviluppo.

IL SISTEMA DI GOVERNANCE DELL’A.S.P.

Montedomini, Azienda Pubblica di Servizi alla Persona, dispone di un proprio patrimonio, di autonomia finanziaria basata sulle entrate derivanti dal corrispettivo per i servizi resi, dalle rendite del patrimonio, da liberalità e dai trasferimenti di Enti pubblici o privati. Opera nel quadro della programmazione socio-sanitaria in ambito regionale e locale e informa la propria organizzazione e attività di gestione ai principi di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza, nel rispetto del pareggio di bilancio da perseguire attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi, in questi ultimi compresi i trasferimenti. Nell’ambito della sua autonomia l’A.S.P. può porre in essere tutti gli atti e i negozi, anche di diritto privato, funzionali al perseguimento dei propri scopi istituzionali e all’assolvimento degli impegni assunti nel quadro della programmazione socio-sanitaria in ambito regionale e locale, secondo le modalità prescritte nella normativa regionale di riferimento. A norma dello Statuto sono organi della A.S.P.:

- Il Consiglio di Amministrazione; - Il Presidente del Consiglio di Amministrazione; - Il Collegio dei Revisori Il Comune di Firenze è l’organo di indirizzo e vigilanza; Il Consiglio di Amministrazione è composto da 5 consiglieri di cui 3 nominati dal Sindaco del

3 Vedi SdS di Firenze Deliberazione Giunta Esecutiva n° 18 del 1 giugno 2011 avente ad oggetto: Programma attuativo per il 2011 : “Atto di indirizzo e di programmazione sul progetto sperimentale “Montedomini “ 4 Modulo Low Care è stato inserito fra i progetti attuativi della DGRT 431/2013 ed approvato dalla SdS fi Firenze con atto nr. 31 del 10/10/2013; 5 Vedi SdS di Firenze Delibera N° 41 del 22 settembre 2011 - Approvazione del Progetto Autismo-Montedomini Diurno e Residenziale per Soggetti Adulti. 6 Delibera N° 18 del 1° giugno 2011 - Programma attuativo per il 2011: “Atto di indirizzo e di programmazione sul progetto sperimentale “Montedomini”. 33 Comune di Firenze, 1 dalla Presidente della Provincia di Firenze ed 1 dall’Arcivescovo di Firenze;7 Il Consiglio di Amministrazione resta in carica per 5 anni ovvero per una durata pari a quella del Consiglio Comunale che l’ha nominato e decade con la scadenza o con lo scioglimento del Consiglio Comunale. Il Consiglio di Amministrazione è l’organo di indirizzo e di verifica dell’azione amministrativa e gestionale dell’Azienda. Definisce gli obiettivi e i programmi di attività e di sviluppo e verifica la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, eletto fra i componenti dello stesso fra i membri designati dal Comune, ha la rappresentanza legale dell’A.S.P.; Il Collegio dei Revisori è composto di 3 membri effettivi dei quali 2 nominati dal Comune di Firenze ed 1 dal Consiglio di Amministrazione. La gestione amministrativa dell’A.S.P. è coordinata e diretta dal Direttore Generale, nominato dal Consiglio di Amministrazione attraverso un bando pubblico di selezione. Il Direttore è responsabile della gestione aziendale e del raggiungimento degli obiettivi di gestione definiti dal Consiglio di Amministrazione. Il governo dell’Azienda si basa oltre che sullo Statuto anche su un complesso di regolamenti formali che definiscono in modo trasparente le modalità di azione dei diversi processi organizzativi. Tutta la documentazione, secondo una logica di trasparenza dell’azione amministrativa, è visionabile sul sito istituzionale (www.Montedomini.net) o richiedibile presso gli uffici amministrativi. Sul sito dell’A.S.P., secondo le norme sulla trasparenza, sono pubblicati i curricula del Direttore, dei dirigenti e responsabili con Posizione Organizzativa e le loro retribuzioni annuali.

MODELLO ORGANIZZATIVO ATTUALE

L’organizzazione è improntata sui seguenti principi informatori: · Separazione tra potere di indirizzo e controllo (Organo di governo) e potere di attuazione e gestione (direzione e posizioni apicali) per il conseguimento degli obiettivi aziendali, stabiliti dagli organi di governo; · Massima flessibilità delle forme organizzative e valorizzazione della collegialità come strumento di coordinamento tra gli Uffici dell’Azienda; · Decentramento delle attività secondo le esigenze funzionali di gestione delle stesse, in un quadro di rafforzamento delle strutture dell’Azienda nell’ambito di una chiara definizione di criteri direttivi e programmatici; · Individuazione delle responsabilità, posizioni apicali e livelli di autonomia, con una configurazione dei ruoli e delle strutture in modo da realizzare, nella maniera più efficace ed efficiente, l’obiettivo della soddisfazione della domanda espressa dagli utenti; · Valorizzazione delle risorse umane garantendo pari opportunità e crescita professionale attraverso adeguate politiche formative; · Ricorso diffuso e sistematico alla tecnologia e alla formazione; · Messa in atto di un sistema di controlli interni nel rispetto della vigente normativa in materia. Il documento ufficiale che descrive la struttura organizzativa e le relative funzioni aziendali è il “Regolamento di organizzazione”8 al quale sono allegati il Regolamento inerente i requisiti e le modalità di accesso del personale ed il funzionigramma. E’ poi il Consiglio di Amministrazione che decide l’articolazione, la dotazione organica, le risorse economiche e strutturali. I documenti di rappresentazione della struttura sono: il funzionigramma che è il piano di sistematizzazione delle funzioni tra le diverse articolazioni organizzative dell’Azienda; l’organigramma che è la mappatura completa del personale in servizio sia dipendente che convenzionato con indicazione della posizione di lavoro di assegnazione. L’organigramma rileva anche le posizioni vacanti ed ogni altra indicazione utile per il monitoraggio della dotazione

7 Art. 7 Statuto A.S.P. Firenze Montedomini. Questa configurazione del CdA è frutto dell’unione delle varie tavole di fondazione delle varie Istituzioni fuse/raggruppate nel nuovo soggetto giuridico. In varie disposizioni la LR 43/2004 di Riordino e trasformazione delle IPAB, fa riferimento alla conservazione degli scopi e disposizioni delle Istituzioni estinte, trasformate, etc… 8 Approvato con Deliberazione Consiliare dell’A.S.P. Firenze Montedomini n. 37 del 21/11/2011 e dal Consiglio Comunale di Firenze con deliberazione n. 11 del 26/3/2012

34 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 organica. Si ricorda che la fusione delle 4 A.S.P. è stata approvata con DPGR del 29/12/2010 e il Consiglio di Amministrazione con atto dei novembre 2011 ha approvato il nuovo Regolamento di organizzazione ed il funzionigramma. Il Consiglio Comunale di Firenze ha approvato questi atti nella seduta del 26/03/2012. Sempre dal mese di marzo 2012 si è avviato, ancora su iniziativa del C.d.A., un processo di riorganizzazione generale dell’ente nelle sue tre componenti: risorse umane ed organigramma, mezzi e strumenti materiali, procedure. Questo percorso9 è stato accompagnato da un supporto professionale di una azienda specializzata in materia di riorganizzazione aziendale che si è concluso a fine anno 2012 con la consegna di una valutazione della situazione esistente e proposte di intervento. Con l’avvio del 2013 si è provveduto alla dotazione di adeguata professionalità l’area Logistica con l’assunzione a TD di un Architetto. Anche sulla scorta dello studio fatto, nei primi mesi del 2013 si è dato avvio ad un primo step10 di riorganizzazione interna che ha coinvolto quasi tutti gli uffici e servizi dell’A.S.P. con l’obiettivo di una migliore ricollocazione del personale ed un efficientamento dei servizi e si è dato avvio anche ad un percorso formativo11 di accompagnamento al cambiamento che ha coinvolto tutti gli operatori dell’Azienda. Nella seconda metà dell’anno 2013 si è dato corso ad una selezione per il tempo determinato per l’assunzione di 3 figure di livello “C” per introdurre figure qualificate per le nuove funzioni ed esigenze della A.S.P.. Tutte queste scelte sono state prese tenendo conto dei limiti imposti in materia di spese per il personale dall’attuale normativa per la Pubblica Amministrazione. Mentre nel 2014 continua l’opera di efficientamento e riorganizzazione interna, il nuovo Consiglio si troverà una situazione dove si è già svolto un importante lavoro di studio e valutazione che potrà utilizzare per le scelte che riterrà opportune anche in base agli indirizzi che saranno dati dalla nuova amministrazione comunale di Firenze.

9 Deliberazione CdA nr. 11 del 27/03/2012 “Nuovo modello organizzativo aziendale: atto d’indirizzo”. 10 Determinazione nr. 54 del 12/04/2013 “ Primo step di riorganizzazione dei servizi dell’Azienda”. 11 Determinazione nr. 79 del 22/05/2013 “Progetto formativo per la definizione di un nuovo modello organizzativo aziendale – La comunicazione efficace ed il lavoro di squadra”

35 FUNZIONIGRAMMA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (Presidente, Vice Presidente /Consigliere e 3 Consiglieri)

Resp.le Servizio Prevenzione e Protezione ai sensi D.Lgs. 81/2008 COMITATO DI DIREZIONE Medico Competente ai sensi D.Lgs. 81/2008 DIRETTORE GENERALE (formato dai Responsabili dei servizi)

Resp.le Gestione Sistema Qualità SEGRETERIA ISTITUZIONALE – AFFARI GENERALI Resp.le sistema informativo/privacy

SETTORE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI

AREA AUTOSUFFICIENZA E NON AREA ACCOGLIENZA AREA STORICO CULTURALE AREA DIDATTICO SERVIZI SERVIZI UFFICIO FORMATIVA Residenziali Inclusione sociale Custodia del patrimonio UFFICIO Semiresidenziali Progetti inserimento storico culturale Progettazione corsi Domiciliari Attività d’accoglienza Promozione eventi Promozione corsi/stage Help desk (portineria) Erogazione corsi

UFFICIO ACCREDITAMENTO STRUTTURE / VERIFICA E MONITORAGGIO APPALTI

SETTORE ATTIVITA’ STRUMENTALI

ATTIVITA’ COMMERCIALI GESTIONE PATRIMONIO Pasti esterni IMMOBILIARE Locazione spazi Locazioni Ristorazione non convenzionata Gestione contratti

SETTORE ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE E TECNICHE

SERVIZIO SERVIZIO SERVIZIO SERVIZIO Contabilità generale Gestione risorse umane Manutenzioni ordinarie Accettazione e dimissione utenti Pianificazione finanza e controllo Paghe e contributi Manutenzioni straordinarie Gestione contratti di servizio Tesoreria Formazione interna Servizi tecnici Gestione cartelle amministrative Acquisti – gare ed appalti Sicurezza impianti e logistica

PROCESSO DIREZIONALE Nell’ambito dell’A.S.P. Firenze Montedomini si possono identificare e rappresentare i macroprocessi descritti dal diagramma di flusso sotto riportato.

Pianificazione Strategica e Riesame della Direzione Pianificazione Settoriale

Processi di supporto Attività principali Attività strumentali

Gestione amministrativa Settore Settore Area Settore Agenzia Gestione Gestione documentazione e dati Anziani Anziani Disabili Marginalità, e Formativa Patrimonio Attività Residenziale e Domiciliare Inclusione Immobiliare Commerciali Gestione Semiresidenziale sociale risorse umane

Gestione amministrativa Misurazioni analisi e e controllo di gestione miglioramento Analisi dati per il miglioramento; Erogazione Gestione Azioni preventive e correttive Approvvigionamenti prodotto / servizio Gestione non conformità; Gestione manutenzioni Reclami e logistica

Cliente

36 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

I SETTORI DI ATTIVITÀ

L’A.S.P. Firenze Montedomini ha per scopo l’organizzazione e l’erogazione di servizi socio assistenziali, in rapporto con i servizi sociali del Comune di Firenze e con la Società della Salute di Firenze.

SETTORI

Istituzionali Strumentali

Area Area Area Area Attività Patrimonio autosuf cenza accoglienza e Didattica Storico commerciali immobiliare e non auto inclusione Formativa Culturale sociale

-attività socio -misure di sostegno l’Agenzia di - Sviluppare ogni - Produzione e - Il patrimonio assistenziale rivolta temporaneo rivolte Formazione svolge: iniziativa che possa vendita di pasti, dell’ASP è frutto ad anziani ad individui e - attività di valorizzare il proprio destinati alla delle donazioni che autosufficienti e non, famiglie in situazione formazione e patrimonio storico e ristorazione sociale nei secoli hanno con servizi di disagio abitativo; aggiornamento degli artistico, la propria presso strutture del assicurato i mezzi residenziali e -ospitalità diurna e operatori dei servizi memoria archivistica Comune di Firenze e per l’erogazione dei semiresidenziali; notturna per individui socio assistenziali; e contribuire ad una nel Self Service a cui servizi alle varie - servizi a sostegno e famiglie indigenti; - compiti di studio, sua più estesa accedono, oltre agli Istituzioni. E’ della domiciliarità; -accoglienza e cura ricerca, conoscenza e ospiti delle residenze costituito, oltre che - attività socio di persone di documentazione, fruibilità. di Via Malcontenti, dagli immobili di assistenziali rivolte qualunque sperimentazione e gli studenti interesse storico e all'area della condizione e sesso informazione, universitari e artistico, dalle sedi in disabilità; che versino in attività di cittadini adulti e cui si svolgono le condizioni di bisogno formazione e anziani dei quartieri attività assistenziali aggiornamento degli limitrofi. istituzionali, da un operatori - Affitto degli spazi rilevante numero di dell'Azienda; disponibili presso le immobili utilizzati a - supporto tecnico sedi istituzionali per fini di reddito e alle funzioni di ospitare convegni, adibiti a civile accreditamento delle congressi, etc. abitazione, ad attività strutture per quanto commerciali, etc. di competenza del Comune e della ASL;

37 I SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI

SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI

UTENTI UTENTI UTENTI ANZIANI DIVERSAMENTO INDIGENTI E ABILI CON DISAGIO ABITATIVO

Polo delle Servizi Sportello accoglienze residenziali consulenza temporanee

Servizi Soggiorni Appartamenti semi-residenziali estivi e minialloggi

Servizi socio-sanitari

Servizi domiciliari

38 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

LA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI

A.S.P. Firenze Montedomini, ormai da alcuni anni, ha deciso di utilizzare una modalità gestionale che prevede il mantenimento del governo degli indirizzi e di alcune funzioni principali (controllo sulla gestione, controllo di qualità, titolarità del rapporto con utenti, famiglie e servizi socio sanitari) e affida in outsourcing la gestione della maggior parte delle singole strutture e delle attività assistenziali a soggetti della Cooperazione sociale. Il percorso di “esternalizzazione” della gestione di servizi socio assistenziali si è reso necessario per razionalizzare e contenere i costi, tenendo conto anche che tutti gli atti di indirizzo e finanziamento dell’attività socio sanitaria - sia residenziale che domiciliare - da parte della regione e degli enti istituzionalmente preposti (ASL e Comuni) hanno come riferimento modelli gestionali riferiti al privato sociale. A.S.P. Firenze Montedomini ha voluto comunque mantenere alcune caratteristiche a garanzia di una maggiore qualità e attenzione anche ad alcuni aspetti del vivere, quali ad esempio: la produzione del vitto per tutte le strutture dalla Cucina centrale di via Malcontenti, la gestione del rapporto con il contesto sociale e culturale cittadino, con una fitta rete di relazioni e occasioni di scambio fra le proprie strutture e le realtà dell’associazionismo e del volontariato, operatori economici tipici della città. In relazione ai servizi di accoglienza e inclusione sociale, con la fusione, l’A.S.P. Firenze Montedomini è diventata il soggetto al quale l’Amministrazione Comunale delega la gestione dei principali progetti destinati ai cittadini in condizione di disagio economico, sociale ed in stato di emergenza abitativa (Complesso Albergo Popolare e Foresterie Fuligno oltre ad altri progetti di accoglienza e inclusione sociale). Anche nel caso delle strutture di accoglienza temporanea il modello gestionale è indiretto: pur avendo la responsabilità del controllo sulle prestazioni erogate e la titolarità dei servizi, questi sono affidati in appalto, valorizzando le esperienze consolidate di buone prassi del privato sociale cittadino. I servizi sociali e socio assistenziali sono gestiti in convenzione con il Comune e ASL di Firenze. Alle stesse condizioni delle convenzioni ASL/Comune i servizi sono aperti a rapporti di natura privata con utenti singoli ed assistiti da altri Enti. Tutti i servizi di assistenza sono erogati con gestione in outsourcing. L’attività di programmazione dei servizi, insieme al monitoraggio, sono affidati a personale interno, adeguatamente formato. L’attività complessiva di assistenza è supervisionata e controllata attraverso la tenuta quotidiana dei rapporti con i responsabili delle varie strutture e l’adozione di un piano annuale di monitoraggio/verifica dei servizi erogati nelle RR.SS.AA./RR.AA./C.D. A completamento di questa pianificazione sono effettuate visite giornaliere non programmate per ogni attività che controllano i singoli processi. E’ grazie a questo Sistema che l’Azienda ha potuto nel tempo pianificare le azioni di miglioramento dei servizi, rilevare le eventuali aree di criticità e correggere le attività riportandole all’interno degli standard normativi. Ad ulteriore garanzia dell’utente anche le Cooperative assegnatarie degli appalti sono in possesso della Certificazione di Qualità per l’erogazione del servizio socio/sanitario. Inoltre l’A.S.P. Firenze Montedomini ha accreditato le strutture secondo i parametri previsti dalla normativa della Regione Toscana n.82/09. Al fine di armonizzare i requisiti richiesti dalla normativa, in un sistema integrato qualità/accreditamento, viene posta una continua attenzione all’aggiornamento e alla supervisione dei sistemi qualità adottati dai gestori in outsourcing per l’eventuale revisione. E’ sempre nell’ottica del miglioramento dei servizi resi agli utenti che è stata potenziata la consulenza geriatrica ad integrazione dell’intervento del medico di base. Costante è l’impegno posto nel tenere i contatti con gli Assistenti Sociali, le famiglie e/o gli 39 Amministratori di Sostegno finalizzato al mantenimento dei rapporti con l’utente, alla gestione delle varie problematiche connesse alle dinamiche relazionali, al mantenimento di un buon clima all’interno dei reparti.

AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

Nell’attività di verifica del servizio socio/sanitario è emersa. la necessità di proseguire il lavoro di adeguamento delle varie situazioni individuali degli utenti presenti rispetto al “potere di dare il consenso sanitario”, in ottemperanza della normativa vigente, per quegli anziani non autosufficienti che non sono più in grado di esprimerlo ed a legittimare la stipula delle lettere di contratto in modo da gestire i rapporti con l’ Azienda. Il Servizio Socio Assistenziale ha introdotto, dal 2010 in poi, un’attività sistematica di informazione e sensibilizzazione dei familiari e/o persone di riferimento dei residenti e dei nuovi ammessi, sul percorso di richiesta dell’ Amministratore di Sostegno (istituto giuridico avente la funzione di tutelare le persone prive in tutto o in parte di autonomia con la minore limitazione possibile della capacità di agire). Sono stati coordinati e programmati gli incontri con lo sportello di consulenza legale gratuita attivo, per chiunque ne faccia richiesta, presso la sede centrale di via dei Malcontenti. L’attività è proseguita attraverso la collaborazione con i servizi sociali del territorio per i “casi complessi” e con i servizi interni all’Azienda. Sono stati effettuati colloqui telefonici e/o presso il Servizio Socio Assistenziale finalizzati alla presentazione dell’istanza di ricorso e conseguentemente alla nomina dell’Amministratore di Sostegno con relativa acquisizione della copia dell’atto di nomina. Il Servizio gestisce l’aggiornamento ed il monitoraggio continuo del database specifico creato per l’attività relativa all’A.d.S. e mantiene i rapporti con gli Assistenti Sociali, gli uffici ASF, familiari/Amm.ri Sostegno/Tutori. Si tratta di un’attività sistematica che viene svolta per tutti i nuovi utenti dei vari servizi socio-sanitari dell’ Azienda. Nel corso del periodo 2010/2013 è gradualmente aumentato il numero di utenti che hanno attivato le pratiche di nomina di A.d.S. che nel 2013 sono incrementate a 30 richieste.

AREA AUTOSUFFICIENZA E NON AUTOSUFFICIENZA: SERVIZI PER ANZIANI

SERVIZI RESIDENZIALI E SEMI-RESIDENZIALI

L’area anziani rappresenta una delle attività “core business” dell’Azienda e prende in carico i nuovi, diversi e sempre maggiori bisogni della popolazione anziana in una logica di prevenzione, cura , riabilitazione in una società che invecchia progressivamente. I servizi erogati si collocano all’interno dei percorsi della rete territoriale e sono tesi a sviluppare una circolarità ed una integrazione tali da permettere la continuità di cura al variare del bisogno. L’organizzazione e la metodologia di lavoro dell’intervento socio sanitario e socio assistenziale perseguono la valorizzazione della persona che viene posta al centro dell’attenzione assistenziale. L’obiettivo è garantire la migliore qualità di vita possibile e promuove la capacità di autodeterminazione della persona, rendendola protagonista attiva delle scelte del quotidiano. L’assistenza è realizzata attraverso la definizione del PAI “Progetto di Assistenza Individuale” redatto dall’equipe multiprofessionale mirato a mantenere/recuperare la massima autonomia psicologica e funzionale possibile. L’obiettivo è quello di garantire nel modo più appropriato

40 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 l’assistenza, assicurando la personalizzazione dell’intervento connessa alla globalità e multidimensionalità della persona in termini di “salute”. Grande attenzione è posta al coinvolgimento della famiglia e delle persone di riferimento che rappresentano il nucleo principale delle relazioni e degli affetti dell’utente avvalendosi anche del supporto di associazioni e volontari per mantenere uno stretto contatto con il contesto sociale cittadino. Il Servizio Socio Assistenziale in collaborazione con gli Educatori/Animatori delle strutture, organizza attività a carattere generale per tutti i residenti delle R.S.A. e del C.D. quali manifestazioni inerenti festività specifiche del territorio e nazionali, pranzi natalizi e per feste religiose, soggiorni estivi in località marina, gita con pranzo al mare, grigliate in giardino. Questa pianificazione è arricchita da una programmazione d’iniziative rivolte anche alla cittadinanza in quanto Montedomini non è solo polo di riferimento delle attività socio educative rivolte agli anziani ma anche luogo di effettiva integrazione con il territorio realizzata attraverso svariate offerte aperte alla cittadinanza quali Concerti di Cori Fiorentini all’interno della Chiesa di San Ferdinando, feste della tradizione popolare(San Lorenzo, Rificolona, San Giovanni, Saluto alle stagioni) celebrazioni delle festività. L’A.S.P. Firenze Montedomini ha instaurato una rete di collaborazioni attive con realtà significative del territorio quali Associazioni di volontariato, studenti della scuola primaria, secondaria e delle Università, aziende della ristorazione fiorentina di valenza storico culturale (per esempio l’Enoteca Pinchiorri) cooperative sociali, ecc.., che vede una loro presenza costante sia all’interno delle strutture dell’A.S.P. che nelle sedi di appartenenza di ciascuna realtà.

Tipologie dei servizi offerti:

Residenza Sanitaria Assistenziale Struttura a carattere socio sanitario che accoglie utenti non autosufficienti e/o in stato di grave disabilità non assistibili a domicilio con esiti di patologie ormai stabilizzate (modulo base- GRT 402/2004) ed utenti con decadimento cognitivo medio–grave conseguente a sindrome demenziale con prevalenza di problemi attinenti i disturbi del comportamento (moduli organizzativi specialistici, modulo 3- GRT 402/2004).Sono erogati servizi socio-assistenziali e infermieristici, fisioterapici, di socializzazione/animazione e alberghieri. L’assistenza medica è garantita dal MMG (Medico di Medicina Generale) di libera scelta; nel modulo specialistico è garantita la consulenza di un medico geriatra1.

Residenza Assistita Struttura residenziale a carattere socio assistenziale destinata ad anziani fragili e/o autosufficienti. Offre un servizio di tipo alberghiero, attività di socializzazione anche in collegamento con il territorio. L’assistenza medica è garantita dal MMG di libera scelta.

Centro Diurno Disturbi Cognitivi Struttura semiresidenziale a carattere socio/sanitario riabilitativo, destinata a persone con

1 I moduli specialistici registrano una flessione significativa nelle richieste di ammissione da parte del sistema socio sanitario e questo si evidenzia nell’indice di occupazione. 41 riconoscimento di patologia cognitiva accompagnata da disturbi comportamentali. Sono erogati servizi socio-assistenziali e infermieristici, fisioterapici, di socializzazione/animazione e alberghieri. L’assistenza medica è garantita dal MMG di libera scelta ed è presente la consulenza di un medico geriatra. L’apertura è dal lunedì al sabato con orario dalle ore 8 alle ore 19 e comprende anche l’erogazione della cena. E’ garantito il trasporto con pulmino attrezzato, dal proprio domicilio al C.D. e viceversa..

Residence Sant’ Agnese- Bigallo A seguito della fusione per incorporazione nell’ A.S.P. Firenze Montedomini delle AA.SS.PP. Bigallo Fuligno e Sant’ Ambrogio, a partire dal 2010 Montedomini si è occupata della gestione dell’ Istituto Sant’ Agnese, struttura di accoglienza per donne anziane. Il Residence si articola in camere singole che accolgono donne sole autosufficienti in grado di autogestirsi nelle attività della vita quotidiana. In caso di necessità il servizio sociale territoriale attiva progetti che prevedono l’assistenza domiciliare. L’intervento socio-educativo ha realizzato il potenziamento dei contatti con gli assistenti sociali e responsabili SIAST per la pianificazione e il monitoraggio dei progetti individuali e per ricercare soluzioni alle problematiche socio- relazionali delle residenti. Dal 2011 è in atto un progetto di riqualificazione della struttura che ha previsto il trasferimento delle utenti in appartamenti o in altre soluzioni abitative individuati dall’amministrazione di Montedomini in collaborazione con i servizi sociali ed è stato pertanto necessario ricercare

con i servizi sociali dei criteri oggettivi che consentissero di elaborare una graduatoria per il trasferimento delle signore Il Servizio Socio-Educativo dell’A.S.P. Firenze Montedomini in collaborazione con la psicologa consulente, già presente nella struttura con un rapporto convenzionale, ha elaborato inoltre una valutazione psico-sociale delle residenti finalizzata alla stesura del progetto personalizzato in modo da tener conto dei bisogni individuali(2010-2011). Attualmente l’obiettivo del servizio rivolto alle utenti del Residence Sant’ Agnese Bigallo è quello di realizzare un luogo di vita indipendente in un ambiente protetto con un’attività di ascolto “attivo”. I servizi offerti sono: un presidio di portineria che è anche collegato nelle 24h con quello presente nella sede dell’ A.S.P., il collegamento personalizzato con il servizio di teleassistenza, l’intervento socio educativo.

42 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Appartamento Sant’ Agnese Il primo nucleo abitativo individuato, posto in via delle Casine all’interno della sede di Via dei Malcontenti, è stato inaugurato il 21 Gennaio del 2013 ed ha visto il trasferimento in camere singole di otto residenti; questa soluzione abitativa ha offerto una maggiore qualità di vita e consentito sinergie con le altre attività svolte nella sede centrale dell’A.S.P.. Si è di fatto dato avvio ad una nuova forma di accoglienza, secondo una modalità già attiva in altre realtà territoriali, definibile “Appartamenti Protetti”, dove le persone vivono in modo autonomo all’interno, o comunque nella prossimità, di una struttura socio sanitaria in grado di offrire servizi di supporto alla persona, secondo le necessità.

Triage Si tratta di una struttura con accoglienza in regime di servizio residenziale temporaneo, nata da un progetto sperimentale della Società della Salute di Firenze per costituire un punto di servizi intermedi fra il territorio e i servizi sanitari ad alta intensità e fornire la possibilità di effettuare una adeguata valutazione delle situazioni assistenziali dei cittadini utenti in modo da poter proporre un PAI più appropriato.

Pietro Thouar Nel corso dell’anno 2013, sulla base di delle Delibere della Giunta Regionale Toscana nr. 1235/2012 che fornisce indirizzi per le azioni di riordino del SSR e nr. 431/2013 che indica elementi di riferimento per la prosecuzione delle esperienze in corso e per l’ulteriore sviluppo delle cure intermedie l’ASL di Firenze ha presentato un progetto di Modulo Low Care quale evoluzione dello sperimentato Triage, come proposta di attuazione delle linee della DGRT 431/2013. Il Progetto di Modulo Low Care denominato “Pietro Thouar” è stato inserito fra i progetti attuativi della DGRT 431/2013 ed approvato dalla S.d.S. di Firenze con atto nr. 31 del 10/10/2013 con il quale viene dato avvio al progetto stesso. Il progetto prevede l’utilizzo di un modulo di 36 posti letto a bassa intensità dedicati all’assistenza di adulti anziani in fase di dimissione dagli ospedali per acuti ma non ancora in grado di rientrare al proprio domicilio o soggetti non gestibili a domicilio in quanto necessitano di monitoraggio clinico e interventi mirati al recupero dell’autonomia funzionale. Il progetto parte con una convenzione a tre fra A.S.P. Montedomini, ASL e Società della Salute e subentra e sostituisce il precedente progetto Triage quale evoluzione dello stesso. La capacità complessiva del Pietro Thouar è di complessivi 40 posti come da accreditamento sanitario, in fase iniziale ne vengono utilizzati 36, qualificati come letti sanitari non ospedalieri. L’A.S.P. Montedomini è titolare dell’attività del Pietro Thouar con competenze relative alla direzione tecnica e sanitaria della struttura ed è responsabile del rispetto dei requisiti autorizzativi ed accreditamento , l’ASL ha la titolarità della gestione operativa e del coordinamento delle attività sanitarie.

43 Quadro riepilogativo dei Servizi Residenziali e Semiresidenziali per Anziani Bs1.1

La tabella mostra la situazione all’inizio della fusione fra le 4 A.S.P. e la situazione attuale alla fine del 2013. I servizi per autosufficienti sono in una fase di revisione sia per adeguare l’offerta ai criteri assistenziali vigenti sia per esigenze di interventi straordinari di manutenzione negli immobili. In particolare il Residence S. Agnese necessita di una totale ristrutturazione per cui sono state individuate e sono in corso di realizzazione nuove soluzioni abitative per le ospiti accolte idonee a rispondere alle diverse necessità. Una parte è già stata accolta presso la sede di Via Malcontenti aprendo una nuova tipologia di accoglienza “Appartamenti Protetti” che ha già una rilevante diffusione in altre regioni, ma non è ancora presente nel novero dei servizi per anziani nella nostra Regione. Una considerazione analoga vale per i servizi per autosufficienti della tipologia RA “Residenza Assistita” non sono più previste dalla normativa regionale (LR 41/2005), pur rimanendo la domanda di assistenza da parte di soggetti autosufficienti ma non più in grado di condurre una vita in completa autonomia. Nel servizio quindi, si è verificata una costante riduzione delle ammissioni di persone autosufficienti e attualmente accedono nella RA tipologie particolari d’utenza che per le loro particolari caratteristiche richiederebbero, in termini di appropriatezza assistenziale, un supporto di professionalità specifiche quali:psicologo, psichiatra, infermiere, etc., attualmente non previste dalla normativa di riferimento. La struttura RA presso San Silvestro inoltre necessita di interventi di manutenzione straordinaria che richiedono la chiusura temporanea di 12 dei 20 posti autorizzati. Da qui l’esigenza di provvedere ad una rapida riduzione delle presenze.

I due grafici che seguono rappresentano la composizione attuale dei servizi e il confronto fra il 2010 ed il 2013.

Bs1.2 Bs1.3

La capacità ricettiva autorizzata delle varie tipologie dei servizi è rimasta la stessa nel periodo ma si è modificata la quantità dei posti effettivamente utilizzabili per la tipologia di utenza.

44 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Infatti in particolare nella RA, come sopra esposto, accedono dai servizi sociali territoriali persone che, per le proprie caratteristiche richiedono un’accoglienza in camera singola, tipologia di servizio che la RA non ha disponibile e che l’Azienda è costretta invece ad utilizzare (camere doppie come singole) per garantire un’adeguata assistenza anche se questa modalità rappresenta una minore entrata di bilancio. Anche nel Centro Diurno Alzheimer si evidenzia la stessa criticità in termini di posti utilizzati rispetto a quelli autorizzati, conseguente sia alla contrazione delle risorse pubbliche disponibili rispetto alla tipologia di servizio che alla presenza di due strutture pubbliche nella stessa zona della città, che nel tempo ha portato alla sottoutilizzazione delle potenzialità della struttura di Montedomini. A questo proposito sono state avviate azioni per l’apertura del servizio al mercato privato con modalità differenziate per venire incontro ad esigenze più articolate da parte delle famiglie.

LE STRUTTURE E I SERVIZI OFFERTI DELL’AREA ANZIANI

Offriamo di seguito una breve serie di grafici e tabelle per rappresentare in modo sintetico la realtà dell’offerta nell’esercizio 2013 di A.S.P. Montedomini nelle strutture sopra indicate.

L’offerta complessiva dettagliata per le singole strutture e tipologie di prestazioni (Non autosufficienza R.S.A. e C D, autosufficienza RA e tipologie residenziali diverse; Posti sanitari Pietro Thouar) è rappresentata dai due grafici seguenti:

Bs2.1

Nelle sedi esterne sono presenti alcune fra le tipologie attive, nella sede di Via Malcontenti sono presenti tutte. La sede di Via Malcontenti rappresenta anche la maggior realtà assistenziale dell’A.S.P., raccogliendo oltre il 50% dell’intera capacità ricettiva.

Bs2.2 Bs2.3

La ripartizione per tipologia di prestazioni vede la grande prevalenza della Residenza Sanitaria Assistenziale che rappresenta i 2/3 dell’intera offerta.

Bs2.4

45 Le tabelle che seguono danno una rappresentazione dei volumi di attività raggiunti nel 2013 distinti per tipo servizio e sede utilizzando alcuni indici che sono applicati separatamente nelle due ripartizioni autosufficienti e non auto.

La Presenza media giornaliera Questo indicatore esprime il numero degli utenti mediamente presenti in ciascun giorno dell’anno in rapporto ai posti autorizzati ed effettivamente disponibili. Per la R.S.A. il parametro si riferisce ai posti effettivamente autorizzati e dimostra una situazione molto positiva, tenuto conto del periodo di grande attenzione da parte degli enti invianti ASL e Comune e della crisi economica che riduce le capacità di spesa dei singoli e delle Bs2.5 famiglie.

L’indice di occupazione esprime la percentuale di posti letto mediamente occupati durante l’anno ed è il rapporto tra la presenza media giornaliera e il numero di posti letto in dotazione. (In formula = 100 * GGDEG / PLM * 365,25 dove GGDEG sta per il totale giornate di degenza dell’anno e PLM per Posti letto presenti) La R.S.A. Abamelek ha avuto una media inferiore dovuta alla trasformazione di posti di Modulo E a Modulo Base, a seguito della riduzione delle ammissioni di nuovi utenti con classificazione da assistenza specialistica da modulo 3 (disturbi Bs2.6 cognitivo-comportamentali).

La situazione delle RA (Residenze Assistite) per autosufficienti è significativamente diveR.S.A.. Nonostante la rappresentazione grafica mostri una buona performance si deve rilevare che il parametro è calcolato sui posti effettivamente disponibili/utilizzabili. Rispetto ai posti effettivi la gestione ha comunque fatto un lavoro intenso per tenere un buon livello di accoglienza. I dati della RA sono stati calcolati non sul numero Bs2.7 di posti autorizzati, che non corrispondono più ad una reale capacità di accoglienza (per es. la camere doppie sono utilizzate prevalentemente per un solo utente), ma ai posti effettivamente utilizzabili, anche a seguito delle riduzioni come spiegato all’inizio di questa sezione. La RA Abamelek ha avuto un rilevante turn over con utenti privati, consentendo di riattivare temporaneamente posti ritenuti non utilizzabili.

Bs2.8

46 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

L’indice di rotazione. Un ulteriore indicatore può essere preso in considerazione, specialmente in un periodo in cui la permanenza nei servizi residenziali si fraziona e si riduce, per cause diverse dall’evoluzione naturale, dovute all’aumento dei ricoveri temporanei, aumento di ricoveri privati che a motivo degli alti costi sono normalmente brevi. Tutto questo movimento di entrata/uscita genera un numero maggiore di giornate senza utente con evidenti ripercussioni economiche. L’indice di rotazione esprime il numero medio di degenti durante l’anno per ciascun posto letto ed è il rapporto tra il numero di dimessi da una unità e il numero di posti letto in dotazione. (In formula: = DIM / PLM dove per DIM si intendo il numero di dimissioni nell’anno e per PLM i Posti letto presenti)

Bs4.8

Un indice di rotazione elevato nei servizi residenziali comporta un’attenta gestione del turnover in modo da ridurre al minimo l’incidenza del posto vuoto. L’indice di rotazione complessi- vo per tipo servizio. Nella R.S.A. rimane al di sotto del 50% quin- di meno di due utenti anno per posto letto. Nelle RA l’indice risulta più alto alimentato in particolare da S. Silvestro e Abamelek dove sono stati accolti prevalentemente utenti in regime privato e tem- Bs4.9 poraneo.

Centro Diurno Athena. Una considerazione a parte va fatta per il Centro Diurno, servizio semiresidenziale con tipologie di frequenza molteplici e frazionate sia nei giorni della settimana che nei periodi dell’anno, per cui i criteri che si utilizzano per il regime residenziale, dove prevale la stabilità, non rappresentano in modo adeguato la situazione. Un’altra particolarità è che il CD Athena è aperto anche il sabato dove si registra una ulteriore variazione di frequenza. Inoltre la programmazione territoriale che vede la presenza di due strutture pubbliche praticamente nella stessa zona (Via Malcontenti A.S.P. Montedomini e ASL), in una situazione di contrazione di risorse disponibili, nel tempo ha portato alla sottoutilizzazione delle potenzialità della struttura di Montedomini. Nei grafici che seguono è rappresentato il tasso d’occupazione sia in riferimento ai posti autorizzati (30) che a quelli effettivamente utilizzati in media (20)

47 Bs2.12 Bs2.13

Il due grafici esprimono in maniera evidente la situazione: di fatto il CD è utilizzato al 50% delle proprie potenzialità. Le strutture hanno una dimensione minima ottimale di funzionamento al di sotto della quale non si raggiunge il break even che si colloca intorno a 20 posti effettivamente occupati.

Tipologia dell’utenza dei servizi residenziali e semiresidenziali Di seguito mostriamo alcuni dati riferiti ad alcune caratteristiche dell’utenza: età e sesso. I dati sono raggruppati per tipologia assistenziale.

Composizione dell’intera utenza 2013 per sesso Bs3.3

Nel Centro Diurno e nella R.S.A. prevalgono nettamente le donne, secondo quelli che sono anche i dati della composizione della popolazione. Nella RA, dove ancora prevale la tipologia del bisogno legato alla solitudine ed a scaR.S.A. attitudine/ incapacità a gestire le attività della vita quotidiana, sono di gran lunga prevalenti gli uomini.

Utenti per fascia d’età e sesso

Bs3.2 Bs3.4 Bs3.6

Nelle aree della non autosufficienza, in particolare nella R.S.A., la grande prevalenza dell’utenza è di sesso femminile.Nella R.S.A. è inoltre nella fascia d’età >85 (i Grandi Anziani). Nel C.Diurno e nella RA la prevalenza degli utenti è nella fascia d’età 75-85 anni.

48 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Ancora alcuni grafici che indicano l’incidenza dei grandi anziani e degli ultra90enni sul servizi R.S.A.

Bs3.11 Bs3.9

Ancora due grafici per confrontare l’utenza per classi d’età e tipo servizio

Bs3.16 Bs3.17

Confrontando le classi di età fra i vari servizi si nota con evidenza che per la non autosufficienza, in particolare la R.S.A. la prevalenza dell’utenza è nelle classi di età dei grandi anziani >85 anni, con quasi il 30% >90 anni. Nel Cd e nella RA è significativa anche la fascia d’età 65-74 anni. Nelle fasce estreme si registrano le maggiori differenze.

Analisi dell’offerta di servizi residenziali e semiresidenziali nel quadriennio 2010-2013 Di seguito offriamo una rappresentazione dell’andamento dell’offerta e dell’utilizzo dei servizi

Bs1.3

49 residenziali e semiresidenziali per anziani nel periodo 2010 – 2013 corrispondente al mandato di questo Consiglio di Amministrazione. Dal lato dell’offerta si confrontano la situazione esistente al 2010 e quella del 2013 così come si è venuta modificando in forza di diverse cause. A questa rappresentazione complessiva e analitica seguono due prospetti sintetici per tipo servizio e per sede Nel raffronto 2010/2013 si rileva che Bs1.4 è rimasta invariata l’offerta per l’area residenziale non autosufficienti mentre è significativa la riduzione dei posti che ha interessato le tipologie RA e C. Diurno e che ha coinvolto tutte le sedi. L’area Sanitaria ha mantenuto sostanzialmente invariata la capacità ricettiva. Nel gruppo RA (Autosufficienti), in cui vi è compreso anche il Residence S. Agnese. Le motivazioni della riduzione dei posti ha cause diverse: • il Residence S. Agnese presenta una forma di accoglienza Bs1.5 che non è prevista dai servizi socio assistenziali e necessita di interventi di manutenzione straordinaria incompatibili con la permanenza delle persone, per cui è iniziato dal 2010 un percorso per la collocazione altrove delle ospiti di cui una parte sono state inserite nella sede di via Malcontenti attivando di fatto un nuovo servizio definibile di “appartamenti protetti” che ha una notevole diffusione in altre realtà regionali, ma non è previsto dalla normativa toscana; • la RA di San Silvestro ugualmente necessita di manutenzione straordinaria in una porzione rilevante che riduce molto la capacità di accoglienza; • a queste motivazioni per l’area autosufficienza si aggiunge che il sistema socio assistenziale, dopo la LR 41/2005, non prevede più queste forme di accoglienza per autosufficienti, per cui si è interrotto l’invio di nuovi utenti da parte dei servizi; la domanda però rimane ed è significativa. Ci sono tanti anziani che ancora non sono classificabili come non autosufficienti ma hanno difficoltà a permanere in sicurezza al proprio domicilio, ad attendere alle varie necessità della vita quotidiana, per cui vi è una richiesta di accoglienza in strutture che offrano un sostegno pur lasciando ampia autonomia di organizzazione e movimento. Questa nuova forma di domanda però richiede accoglienza generalmente in camere singole, da qui un’ulteriore ragione della riduzione di fatto della capacità di accoglienza delle strutture esistenti basata prevalentemente su camere doppie. E questa è la ragione principale della riduzione per le RA di Montedomini e Abamelek.

50 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Il grafico che segue mostra la situazione delle singole strutture per autosufficienti.

Nella constatazione Bs1.7 della permanenza ed anzi crescita della domanda di accoglienza di soggetti anziani autosufficienti ma definibili “fragili” almeno per diversi aspetti della piena autonomia di gestione della vita quotidiana e di relazione, abbiamo avviato la forma di servizio prima definita Condomini protetti, in cui abbiamo accolto in primo luogo le ospiti provenienti dal S. Agnese. Uno degli elementi di criticità del sistema socio assistenziale è la ridotta tipologia di interventi e la rigidità della classificazione auto/non auto con tutte le conseguenze in termini di progetti assistenziali attuabili, a fronte invece di una molteplice varietà di situazioni, individuali e familiari che richiedono lo sforzo di proporre nuove soluzioni. L’andamento descritto ha avuto diretta influenza sul numero di giornate assistenziali effettivamente fruite nel medesimo periodo.

I grafici che seguono illustrano l’andamento delle giornate assistenziali e dei tassi di occupazione dei posti dal 2010 al 2013.

La flessione registrata Bs5.1 nel 2012 è dovuta principalmente al cambio di programmazione della ASL rispetto alla gestione dei moduli specialistici delle R.S.A., con una sostanziale riduzione degli accessi determinati da una riconversione dei posti in modulo base, la vicenda ha interessato la R.S.A. 1 e P. Abamelek dove erano presenti i moduli 3 (disturbi cognitivi e comportamentali). Contemporaneamente il 2012 è stato un anno con particolare turn over che nell’avvicendamento sullo stesso posto inevitabilmente genera un aumento di mancata occupazione (già il solo meccanismo previsto dalla convenzione che prevede 5 giorni di tempo da parte del servizio sociale per la copertura

51 del posto vacante causa una riduzione dei posti occupati). I prospetti rendono comunque una situazione di buona performance complessiva nel periodo di tutte le residenze, frutto di un puntuale lavoro per l’efficienza dei percorsi di accoglienza. D’altro canto un alto indice di occupazione si traduce per l’utenza in una minor permanenza nelle liste di attesa. La tipologia che ha mostrato maggiori elementi di criticità è tutta l’area della Bs5.10 autosufficienza nelle sue varie Bs5.2 forme, come già accennato. La riduzione delle giornate di presenza è diretta conseguenza della riduzione della disponibilità dei posti, come più sopra descritto.

A RA San Silvestro è quella che subisce la variazione più rilevante, per i motivi sopra esposti. Il tasso di occupazione è calcolato sulla disponibilità di posti iniziale al 2010. Non vengono forniti ulteriori grafici per la struttura S. Agnese in quanto trattasi di tipologia Bs5.2 destinata a modificarsi completamente e la struttura ad essere completamente svuotata per urgenti lavori di ristrutturazione. Tutta l’area della RA e dei servizi per autosufficienti debbono essere valutati attentamente per coglierne le potenzialità di risposta alla domanda di assistenza e supporto alla popolazione anziana e sola che per molte ragioni non può rimanere al proprio domicilio in sicurezza e, al tempo stesso, non può essere trattata come non autosufficiente. Occorre che il sistema sociale si renda più flessibile e sia in grado di mettere in campo soluzioni

Bs5.11 52 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 diversificate per incontrare le molte forme di bisogno. Il tentativo di avviare una forma nuova con gli appartamenti aperti nella sede di via Malcontenti è uno dei modi possibili. Occorrerà lavorare perche possa diventare una forma prevista dal sistema sociale regionale.

Una valutazione ulteriore Bs5.3 riguarda il Centro Diurno Athena. Nasce come CD Alzheimer, con un’apertura ampia sia nei giorni della settimana che nella fascia oraria giornaliera (dal lunedì al sabato e dalla colazione alla cena) comprensivo del trasporto A/R dalla famiglia alla struttura.

E’ un servizio di semiresidenzialità che ha l’importante obiettivo di sostenere la domiciliarità (L.R. 66/2008) assolvendo una funzione strategica sia per gli interventi di “cura” delle persone affette da decadimento cognitivo sia per il supporto del care giver che nella maggioranza dei casi è il familiare. I parametri previsti rendono il servizio oneroso per cui l’accesso è quasi esclusivamente mediante i servizi sociali del territorio;infatti l’utenza privata è marginale come quantità complessiva delle giornate. L’ammissione al CD è quindi totalmente Bs5.12 dipendente dagli indirizzi di programmazione degli enti preposti ASL e Comune. In questi anni c’è stato un costante declino nel flusso di accesso per cui si pone un problema di valutare la permanenza del servizio.

53 Autore ignoto, portineria lato Via Thouar Istituto Montedomini. 54 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

AREA A PREVALENZA SANITARIA

PRIM - TRIAGE - THOUAR

Una ulteriore area di attività con caratterizzazione più sanitaria ha avuto nel quinquennio 2009- 2013 fasi di profonda trasformazione in conseguenza di scelte e indirizzi provenienti dalla Società della Salute di Firenze. Dal 2004 era attivo un presidio di riabilitazione extraospedaliero denominato PRIM (Presidio di Riabilitazione Intensiva Montedomini) aperto sulla base di una programmazione approvata con Deliberazione Giunta Regione Toscana nr 111/2003, in collaborazione con l’ASL e con la sede fiorentina dell’Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani “I Fraticini”. La struttura era autorizzata per 37 posti residenziale e per 3 posti in Day Hospital, gestita con personale interno. Per l’anno 2010, i dati riassuntivi, divisi per mese, per tipologia di intervento (Residenziale/ Day Hospital) e per codice di intervento sono riassunti nella tabella sottostante:

Residenziale Day Hospital Cod. 601 Cod. 608 Cod. 701 Cod. 708 Tot. Tot. Mese Neurologico Ortopedico Neurologico Neurologico presta Posti presta Posti Posti presta Posti presta Posti Posti pazienti pazienti pazienti pazienti zioni Letto zioni Letto Letto zioni Letto zioni Letto Letto Gennaio 19 254 8 37 494 16 24 2 11 0,4 0 0 0,0 0,4 Febbraio 28 410 15 35 532 19 34 7 28 0,9 1 7 0,2 1,1 Marzo 36 507 16 36 432 14 30 10 61 2,0 2 11 0,4 2,3 Aprile 31 520 17 34 542 18 35 9 64 2,1 1 10 0,3 2,4 Maggio 30 474 15 41 555 18 33 10 66 2,1 1 12 0,4 2,5 Giugno 25 364 12 46 685 23 35 14 74 2,4 1 3 0,1 2,5 Luglio 27 481 16 45 630 20 36 7 72 2,3 0 0 0,0 2,3 Agosto 37 560 18 32 537 17 35 0 0 0,0 0 0 0,0 0,0 Settembre 30 445 15 37 595 20 35 3 26 0,8 0 0 0,0 0,8 Ottobre 30 479 15 41 611 20 35 5 41 1,3 0 0 0,0 1,3 Novembre 22 349 12 26 342 11 23 9 68 2,2 0 0 0,0 2,2 Dicembre 8 154 5 12 172 6 11 4 24 0,8 0 0 0,0 0,8 TOTALE 323 4.997 14 422 6.127 17 31 80 535 1,4 6 43 0,1 1,6

Nello stesso periodo l’attività del P.RI.M. è stata sottoposta a parametri economici di fatturato che, così come definiti in convenzione, a regime di carico assistenziale costante, hanno consentito di ottenere una saturazione della capienza totale (37 pp.ll. residenziali e 3 DH), pari a 32/34 posti letto, pari ad una percentuale di c.ca il 90%, ottenendo risultati economici buoni pur senza il raggiungimento della piena occupazione (peraltro assai difficile in un servizio a veloce rotazione ). Il P.R.I.M. ha inoltre evidenziato buoni risultati riabilitativi ottenuti sui pazienti ricoverati sia per l’apporto professionale del personale che per gli ausili tecnologici impiegati, grazie all’acquisizione del software sviluppato dall’Università degli studi di Firenze di ausilio ai programmi di riabilitazione intensiva cognitiva e motoria dei pazienti. Come già anticipato, l’esercizio 2011 è stato l’anno che ha segnato il riordino dell’ intera area socio- sanitaria dell’A.S.P., con una diversa. programmazione dei servizi realizzata a seguito agli indirizzi dell’ente di programmazione Società della Salute di Firenze. Quest’ultima infatti, con deliberazione n. 18 del 1 giugno 2011 ha approvato un “Atto di indirizzo e di programmazione sul progetto sperimentale Montedomini” avente l’obiettivo di rappresentare “un piano complessivo di governo del percorso dell’assistenza continua delle persone anziane non autosufficienti definendo anche criteri di priorità negli inserimenti per rafforzare l’appropriatezza delle risposte e l’individuazione di

55 percorsi alternativi al ricovero in R.S.A.” individuando percorsi diversi a seconda della tipologia ed in particolare prevedendo la sostituzione di 40 posti di riabilitazione PRIM, autorizzati per 37 posti Residenziali e per 3 posti in Day Hospital. La deliberazione n. 18 del 1 giugno 2011 prevedeva inoltre la differenziazione ulteriore dell’offerta di posti da attuarsi presso le strutture di Montedomini per le persone anziane con necessità assistenziali: sostituendo gradualmente le Residenze Sanitarie Assistenziali (R.S.A.) – definizione della legge n. 41/05 – e la Residenza Assistenziale (R.A.) – definizione della deliberazione della Giunta Regionale n. 228/98, con le seguenti ulteriori tipologie: Presso il complesso immobiliare di Montedomini sede dell’A.S.P.: - 20 posti letto di cure intermedie (R.S.A. cure intermedie); - 80 posti letto dedicati al triage (R.S.A triage); - 20 posti letto flessibili (R.S.A. flessibili); con mantenimento dei posti letto di RA fino al suo esaurimento. A tal riguardo, si evidenzia che la probabile definizione del servizio Triage post-sperimentazione ha interessato inizialmente 40 posti letto, e sono rimasti attivi nella sede di Via de’ Malcontenti / Via Thouar 80 posti letto di R.S.A., che storicamente facevano parte dell’offerta di Montedomini. Presso il complesso immobiliare di S. Silvestro la programmazione della Società della Salute prevedeva la riqualificazione dei posti letto come Polo della Salute Mentale in ambito residenziale mediante l’accoglienza di utenti tra i 18 e i 64 anni con intensità assistenziale bassa, il ricovero di anziani non autosufficienti con disturbi psichici e il ricovero di pazienti psichici con le seguenti tipologie: - 1 modulo per comunità alloggio protetta per n. 20 posti letto; - 1 modulo R.S.A. per anziani non auto con disturbi psichici per n. 22 posti letto; - 1 modulo per struttura residenziale per pazienti psichiatrici per n. 10 posti letto. Questa previsione è rimasta inattuata per scelta degli Enti di programmazione territoriale ed a San Silvestro è continuata l’attività di accoglienza di anziani con servizi già descritti nelle sezioni precedenti. Successivamente, in data 10.11.2011 il Consiglio di Amministrazione dell’A.S.P. con deliberazione n. 35 del 10.11 2011 ha approvato la bozza di convenzione successivamente integrata con deliberazione n. 39 del 05.12.2011 con la quale si è avviata la sperimentazione del servizio Triage di cui risultano firmatari tutti i soggetti pubblici interessati al servizi socio-sanitari presenti all’interno del Comune di Firenze ed in particolare: - Società della Salute di Firenze; - ASL 10 Firenze; - Comune di Firenze; - A.S.P. Firenze Montedomini La Convenzione citata prevedeva appunto la sostituzione del presidio sanitario extraospedaliero con una diversa. struttura denominata Triage, finalizzata a sperimentare, almeno per i primi due anni, un servizio residenziale con posti letto da destinare all’ospitalità iniziale delle persone anziane non autosufficienti valutate idonee all’inserimento in R.S.A., quelle affette da Alzheimer per le quali è stata richiesta l’attivazione del modulo 3 e quelle per le quali è stato effettuato un inserimento con procedura di emergenza, in attesa della valutazione da parte dell’U.V.M.. Parallelamente veniva definito un servizio denominato Follow -Up da prestarsi per un periodo limitato (dal 21 novembre 2011 al 31/12/2012) e finalizzato a garantire il graduale passaggio dai servizi svolti dal P.R.I.M. alle nuove forme di assistenza del Triage rivolto agli utenti che avevano usufruito di attività riabilitativa presso il presidio ex P.R.I.M. e per utenza che necessitava di concludere i propri cicli terapeutici. . Il servizio in questione è stato svolto con personale proprio dell’A.S.P. Firenze Montedomini (medico- fisioterapista OSS) presso locali adibiti a palestra all’interno della struttura Triage. In tale contesto, la chiusura effettiva del servizio PRIM e la sostituzione con il servizio Triage è avvenuta a partire dal 21 novembre 2011, con il contemporaneo passaggio del personale dipendente dall’A.S.P. Montedomini alla ASL 10 di Firenze. La riduzione del personale dell’A.S.P. che ne è risultata ha determinato di conseguenza una diminuzione del relativo costo, con un impatto positivo soprattutto a partire dal bilancio 2012. Pertanto, anche sul piano economico, l’introduzione del Triage è stato un intervento di riorganizzazione che si è ben inserito nel generale processo di contenimento e razionalizzazione dei costi attuato dalla direzione.

56 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Il TRIAGE

Una ulteriore area di attività con caratterizzazione più sanitaria, avviata su programmazione della Società della Salute come servizio sperimentale, è il Triage: struttura di livello intermedio fra l’ospedale ed il territorio per l’accoglienza ed il trattamento di quei casi di cui deve essere valutato e definito un Piano Assistenziale Individuale. Il progetto ha avuto inizio nel 2011 e si è concluso al 15 dicembre del 2013 con la partenza di un nuovo progetto di Low Care denominato Pietro Thouar. Nei grafici che seguono si rappresentano alcune caratteristiche dell’utenza per l’anno 2013 e l’andamento dell’intero progetto nel triennio 2011-2013:

Bs3.12 Bs3.13

La tipologia e composizione dell’utenza è molto simile a quella della R.S.A.. Il progetto era nato proprio come strumento intermedio sia fra l’ospedale il domicilio e la R.S.A. come momento di valutazione per arrivare ad elaborare un progetto assistenziale il più appropriato possibile alla situazione della persona e del contesto familiare. Nel 2013 sono stati raggiunti dati significativi come indice di occupazione dei posti pari all’83% e con un indice di rotazione di c.ca 6 pazienti per posto letto.

Bs3.14 Bs3.15

La rappresentazione dell’intero percorso del progetto Triage nel periodo 2011-2013 può essere rappresentato come segue:

Il Progetto Triage è subentrato nella Bs5.14 struttura che aveva ospitato il PRIM (Presidio di Riabilitazione Intensiva Montredomini) come sperimentazione di struttura di cure intermedie finalizzata alla valutazione del progetto assistenziale più appropriato per i pazienti. Il periodo complessivo del progetto va dal mese di dicembre 2011 al 15 dicembre 2013. Dal 16 Dicembre 2013 ha preso avvio il Progetto Pietro Thouar.

57 Pietro Thouar

Il nuovo progetto ha preso avvio solo dal 16 dicembre 2013, pertanto i dati a disposizione al 31/12 non sono rappresentativi. Si riportano comunque a fini conoscitivi le giornate di ricovero e la ripartizione per sesso degli utenti, con l’avvertenza che i dati si riferiscono a 16 giorni di apertura.

Bs3.18 Bs3.19

Impegni e Azioni per il futuro

Nel periodo 2010-2013 la gestione dei servizi si è sviluppata verso un sistema orientato alla produzione di risultati di qualità nei confronti dei bisogni degli utenti che l’Azienda ha perseguito attraverso il mantenimento della certificazione di qualità e dei requisiti generali e specifici richiesti dalla normativa vigente rispetto all’accreditamento delle strutture. La diffusione della “cultura del servizio” è stata un impegno che ha rafforzato la relazione tra “erogatore e destinatario” in una relazione bidirezionale basata sullo scambio non solo economico ma anche informativo, emotivo, operativo, affettivo. Questo processo è finalizzato alla soddisfazione dei bisogni e dei desideri delle persone e prevede l’adozione di un modello dinamico in quanto gli elementi di valutazione non sono stabili nel tempo. In quest’ottica è stata revisionata nel 2013 la procedura di rilevazione del grado di soddisfazione di alcuni degli stakeholder con l’obiettivo di indagare secondo modalità più specifiche le aree di interesse. I risultati hanno costituito la base per l’adozione di interventi correttivi del processo di erogazione dei servizi, rafforzati anche dall’analisi dei dati anagrafici degli utenti accolti nelle RR.SS.AA. che hanno evidenziato un’incidenza elevata dei “grandi anziani” con età > 85 anni (48%): di questi il 61% ha oltre 90 anni. Pertanto si è approfondita nell’anno 2013 la riflessione sull’organizzazione delle attività sociosanitarie e dei servizi offerti che inevitabilmente devono essere messi in relazione con lo stato di salute degli utenti. In questa ottica già nell’anno 2012, in linea ”con le buone pratiche“ per una degenza sicura elaborate dalla Regione Toscana, è stata programmata una riqualificazione del processo assistenziale, con le seguenti azioni.

Azione n.1 Scheda monitoraggio specifica per l’insorgenza delle ulcere da pressione : E’ stata elaborata una nuova scheda di monitoraggio UDP adottata in prova nelle RR.SS.AA., ogni qual volta sia presente una lesione cutanea. Per uniformare e rendere omogenea la rilevazione delle UDP è stata effettuata una riunione con i Coordinatori di struttura per la condivisione e le modalità di applicazione della scheda. Nel corso dell’anno 2013, dai monitoraggi eseguiti, è stato verificato che nelle RR.SS.AA la percentuale di somministrazione è stata pari al 100% degli utenti che hanno presentato lesioni. Nella scheda è presente anche un riferimento alla valutazione del dolore durante la medicazione per ampliare la valutazione del sintomo di cui all’azione n°3.

Azione n.2 Progetto nutrizione Il rischio nutrizionale dell’utente accolto nella R.S.A, cioè la possibilità di eventi avversi correlati all’alimentazione/nutrizione,rientra nel rischio clinico. Al fine di prevenire e monitorare l’evento è stato elaborato in collaborazione con il medico geriatra consulente dell’Ente “un progetto nutrizione” che ha avuto avvio nel maggio 2013 e si è sviluppato in 2 fasi. Il progetto ha coinvolto tutti gli utenti presenti nelle RR.SS.AA della A.S.P Firenze Montedomini.

58 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Fase 1 Ogni utente è stato sottoposto alla rilevazione del peso, dell’altezza. Successivamente è stato calcolato l’indice di BMI per stabilire lo stato nutrizionale e classificare gli utenti in normopeso, malnutriti per eccesso o per difetto. Tali valutazioni sono state effettuate con cadenza mensile e registrate su apposite schede di monitoraggio .Al termine della valutazione è stato stilato un protocollo d’intervento mirato al superamento delle situazioni di malnutrizione riscontrate. Ad Ottobre 2013 è stato effettuato un incontro informativo/formativo con utenti e familiari per illustrare l’andamento del progetto e indicare le conseguenze cliniche dell’alterazione dello stato nutrizionale.

Fase 2 A dicembre 2013 gli utenti sono stati rivalutati. Il progetto ha evidenziato che la maggior parte degli utenti è normopeso (oltre il 40% in tutte le strutture ).Una criticità evidenziata è quella di far rispettare agli anziani un regime dietetico. I motivi alla base delle difficoltà riscontrate sono molteplici e spesso da mettere in relazione con le abitudini degli utenti e dei familiari ormai consolidate da una vita e che sono difficilmente modificabili tanto che alcune persone non condividono il progetto alimentare proposto. Pertanto si ravvisa la necessità di proseguire il progetto anche per il nuovo anno e di attivare azioni tese ad un maggior coinvolgimento degli utenti e familiari, necessario al raggiungimento degli obiettivi prefissati dal progetto stesso.

Azione n.3 Protocollo per la gestione del dolore La scheda del dolore è stata introdotta in tutte le strutture in “prova” nel corso del 2013 e preceduta da una riunione preliminare con i Coordinatori di struttura al fine di condividere la modalità di somministrazione e rendere omogenee le procedure. Durante l’anno è stato fatto un monitoraggio per verificare l’andamento del progetto dal quale si evidenzia che si è avviata la somministrazione della scheda agli utenti. I dati rilevati nel periodo definito “di prova” hanno evidenziato la necessità di ottimizzare la scheda apportando alcune modifiche ed anche l’esigenza di prevedere una cadenza temporale per una rivalutazione periodica omogenea per tutte le strutture. Elementi che emergono dalla valutazione sui 4 anni 2010-2013, susseguenti la fusione delle 4 A.S.P., sono stati evidenziati nelle pagine che precedono e sono ripresi per porre l’attenzione sulla situazione particolare delle A.S.P. nel settore socio assistenziale: in quanto attori del sistema, come le riconosce la vigente normativa, devono avervi un ruolo specifico nell’ambito dell’offerta pubblica di servizi, maggiormente in un periodo di risorse scarse e quindi di grande attenzione al loro utilizzo. In questo quadro emergono in particolare le difficoltà del Centro Diurno, pur aperto con un contributo regionale, perché nel territorio vi è un’offerta pubblica superiore alle disponibilità economiche reali, quindi occorrerà operare delle scelte. Anche l’area considerata della autosufficienza che abbiamo visto non trova collocazione nell’attuale panorama dei servizi, e dall’altro lato vi è una domanda che non riesce a trovare risposte e non è rappresentabile nella rigida separazione autosufficienza/non autosufficienza. Sarebbe utile avere uno sguardo anche alle esperienze che sono in atto in altri territori e che cercano di creare una filiera capace di intercettare i bisogni nella loro evoluzione. Anche il campo delle R.S.A. ha evidenziato nel periodo elementi di crisi sempre legati alla programmazione socio sanitaria e alla rigidità dei criteri di valutazione.

59 SERVIZI DOMICILIARI PER ANZIANI

Il Centro di Responsabilità Servizi Domiciliari è un settore che si è sviluppato negli ultimi anni a partire dal 2005 con il subentro al Comune di Firenze nella gestione del servizio di teleassistenza e dei servizi collegati a sostegno della domiciliarità. L’assistenza domiciliare è un settore che si sta sviluppando sotto la spinta di diversi fattori: · innanzitutto la scelta di privilegiare e sostenere la permanenza al proprio domicilio il più a lungo possibile come forma principale per una qualità della vita più vicina alle attese delle persone, anche in stato di bisogno; · la scelta di favorire la domiciliarità coinvolge pienamente anche l’ambito sanitario attraverso una trasformazione dell’approccio dei servizi sanitari all’età anziana con gli indirizzi contenuti nel Piano Integrato Sociale e Sanitario regionale in merito all’approccio proattivo, la sanità d’iniziativa, la cura della prevenzione attraverso una sollecitazione a stili di vita che sostengano e mantengano le capacità psicofisiche individuali, etc… Nel tempo si sono aggiunti altri servizi, continuativi come il coordinamento dei Pasti a Domicilio oppure temporanei come l’Estate Anziani o, ancora sperimentali come la gestione dell’erogazione di sostegno economico per Assistenti familiari e Cure familiari. I vari servizi nel complesso costituiscono una ottimizzazione della struttura organizzativa e consentono di avere a disposizione un punto di erogazione/gestione di prestazioni per la domiciliarità con un elevato know-how ed una rilevante infrastruttura tecnologica.

Gestione Servizio Firenze Telec@re: Il servizio Telec@re1, che copre le 24 ore, costituisce la struttura organizzativa a cui nel tempo si sono collegati anche gli altri servizi e attività a sostegno della domiciliarità. La gestione del servizio è iniziata il 1 maggio 2005, subentrando alla precedente gestione diretta del Comune di Firenze del servizio di teleassistenza. Ormai dal 2008 il servizio è articolato su livelli differenziati di monitoraggio continuo dell’utente al domicilio, in ragione delle diverse esigenze e condizioni del soggetto assistito e delle diverse condizioni ambientali, integrando nella gestione anche la Sorveglianza Attiva (che opera con maggiore intensità nei periodi di emergenza caldo dei mesi estivi).

La rappresentazione dell’attività del servizio Telec@re la si può sintetizzare nelle tabelle che seguono:

Bsd1.1 Bsd1.2

Bsd1.3 Bsd1.4

1 E’ un servizio di Teleassistenza e come tale si intende un sistema socio assistenziale per la presa in carico della persona anziana o fragile al domicilio, tramite la gestione di allarmi, di attivazione dei servizi di emergenza, di chiamate “di supporto” da parte di un Centro Servizi. La Teleassistenza ha un contenuto prevalentemente sociale, con confini sfumati verso quello sanitario, con il quale dovrebbe connettersi al fine di garantire la continuità assistenziale. (CSR 20.2.2014) 60 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Di tutti gli elementi si evidenzia il dato Bsd1.5 che quasi il 90% dell’utenza è dato da cittadini ultra 75 anni e che oltre il 59% complessivamente è formato da utenti maggiori di 85 anni. L’altro elemento significativo è il rapporto donne/uomini che è circa di 5 a 1.

Oltre al supporto di natura sociale, il Telec@re consente di intervenire tempestivamente in caso di necessità, su richiesta di soccorso dell’utente. La risposta avviene attraverso l’attivazione del 118 che usa il proprio protocollo ordinario di intervento.

Esiti dell’intervento del 118 per età e sesso

Bsd2.1 Bsd2.2

La fascia d’età “> 85”, che rappresenta quasi il 60% dell’utenza, è quella che assorbe anche quasi il 50% di richieste con intervento del servizio di emergenza-urgenza 118. In proporzione la loro richiesta di intervento è inferiore a quella di tutte le altre fasce considerate insieme. Bsd2.3 Bsd2.4

La richiesta di intervento fra uomini e donne è praticamente identica: è distribuita in modo esattamente corrispondente al loro rapporto numerico. Si nota che quasi il 40% degli interventi si risolve in loco con il solo intervento sanitario dell’emergenza, senza un maggiore consumo di risorse del sistema sanitario ed un altro numero

61 significativo (36%) comporta l’accesso al Pronto Soccorso senza ricovero. Con questi dati si rende evidente come il monitoraggio attraverso strumenti tipo il Telec@re, che sono classificati come strumenti di area sociale, in realtà svolgono la loro funzione prevalente, almeno sotto il profilo economico, come riduzione di costi a carico del SSN.

Il Telec@re nel mandato 2010 – 2013

Diamo di seguito alcuni elementi per un sguardo complessivo del servizio Telec@re nel periodo 2010-2013. Per la tipologia del progetto si metteranno in evidenza i dati di tutto il periodo contrattuale a partire dal 2005.

Bsd1.7 Nel periodo sono diminuiti gli utenti con età inferiore ai 75 anni e sono aumentati quelli con età superiore, in particolare trainati dagli utenti ultra 85 enni, che sono aumentati di quasi il 20%. Questo risponde anche alle indicazioni generalmente utilizzate per valutare l’appropriatezza dell’attribuzione del servizio in base all’età per cui, in assenza di patologie e/o situazioni di fragilità specifiche, il servizio è consigliato per soggetti a Utenti per sesso partire dai 75 anni in avanti.

Bsd1.8 Dal lato della distinzione fra maschi e femmine il grafico a fianco mostra un andamento sostanzialmente stabile per i maschi, con una consistenza di circa ¼ rispetto alle femmine che sono quelle che hanno movimentato maggiormente il quadro complessivo dell’utenza.

Bsd1.9 Dal lato della residenza degli utenti il Comune di Firenze è nettamente prevalente, attestandosi ormai da molti anni intorno o poco al di sotto della soglia dei 500 utenti. Gli altri comuni sono quelli della cintura fiorentina area sud est e del Mugello. In questi le variazioni sono state più contenute. I Comuni della cintura fiorentina erano già utilizzatori della Teleassistenza del Comune di Firenze ed al passaggio della gestione a Montedomini hanno conservato il servizio che dura tutt’ora. La convenzione con il Mugello, attraverso la Società della Salute è invece successiva ed è iniziata nel 2008.

62 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Interessanti sono altre due valutazioni: per tipologia di servizio e per numero di utenti con compartecipazione del comune al pagamento del canone mensile.

Bsd1.10 Bsd1.11

Per quanto riguarda la tipologia di servizio, nel tempo, il cambiamento principale riguarda la decisione presa nel 2008 di diversificare la tipologia di servizio, creando tre fasce a seconda dell’intensità del monitoraggio. Negli anni c’è stato una progressiva riduzione della tipologia più alta (il Telec@re) a fronte principalmente della più bassa (il Telesoccorso che prevede un solo contatto mensile) che è quella preferita da tutti quei soggetti che non vogliono avere un legame vincolante come prevede il telecare con una chiamata giornaliera (tendenzialmente ad orario fisso) ma vogliono la “sicurezza” di poter avere la possibilità di avvisare qualcuno che intervenga in caso di bisogno. Una ultima considerazione sull’andamento della compartecipazione al pagamento del canone da parte del Comune di Firenze (non si fa riferimento agli altri comuni perché il contratto è solo a totale compartecipazione comunale). A fronte di un andamento più articolato nel numero complessivo degli utenti c’è una curva più decisa al ribasso per la quantità di utenti con la compartecipazione che pare essersi stabilizzata a partire dal 2010. Da notare però la coincidenza fra l’andamento della compartecipazione e quello fra le tipologie Telec@re e Telesoccorso nel medesimo periodo. A fronte di un numero pressoché uguale di utenti il valore economico si è sensibilmente ridotto trasferendosi dal canone più alto a quello più basso.

Servizio aiuto estate anziani:

Nel periodo estivo le variazioni climatiche legate alla temperatura ed il rallentamento dei servizi e delle relazioni familiari e di vicinato dovuto al periodo di ferie vedono gli anziani maggiormente a rischio per cui viene predisposto un presidio di operatori che su richiesta possono svolgere alcune prestazioni di aiuto alla vita quotidiana: cura della persona e della casa, spesa a domicilio, accompagnamenti e compagnie. Questo presidio definito Estate Anziani mediamente dura due mesi, luglio e agosto, ed è accompagnato ed integrato attraverso la Sorveglianza Attiva dal monitoraggio telefonico quotidiano nei casi di condizioni climatiche a rischio segnalate dal servizio Meteo della Protezione Civile in base ad un protocollo di valutazione condiviso a livello nazionale. Un piccolo elenco aggiuntivo rispetto agli utenti già inseriti nell’ambito del Telec@re. E’ un tipo di intervento non facilmente coordinabile con il servizio sociale nei termini con cui viene erogato e che si è andato riducendo in modo significativo negli anni: la dimensione del 2013 è stata veramente contenuta come si può vedere dai numeri degli utenti e degli interventi che occorrerà valutare se non sia meglio utilizzare diversamente le risorse.

63 Le prestazioni erogate e i destinatari sono riportati nella tabella seguente: Espressi nel dettaglio

Bsd3.1

e raggruppati per area di bisogno Bsd3.2

Di seguito si riportano alcuni grafici che illustrano la composizione per sesso dell’utenza e la distribuzione delle prestazioni per sesso e per residenza:

Bsd3.3

Bsd3.4

Bsd3.5

64 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Aiuto anziani nel mandato 2010 – 2013

Il servizio Aiuto Anziani è iniziato nel 2005 assieme alla gestione del servizio Telecare e come estensione a tutto l’anno degli interventi dell’Aiuto Estate Anziani che hanno preso l’avvio dalla fine degli anni ’90 e si è strutturato poi dal 2003 a seguito dell’emergenza delle ondate di calore che registrarono un picco di decessi e molteplici disagi nella popolazione anziana. Il servizio prevedeva la disponibilità di un numero di operatori del servizio domiciliare in appalto del Comune per la programmazione di interventi al domicilio di utenti non in carico al servizio sociale per il sostegno alla domiciliarità. Questo gruppo di operatori veniva potenziato nei mesi estivi. Nel 2010 il servizio era già in una fase di profonda revisione ed era iniziata una progressiva riduzione delle risorse investite da parte del Comune. L’azione è proseguita nel 2011 fino alla chiusura a partire dal 4 settembre 2011 quando cessò la programmazione per tutto l’anno rimanendo solo quella per il periodo estivo.

Bsd3.6 Bsd3.7

a situazione accennata è ben rappresentata dai due grafici dove si vede che il 2010, con il servizio attivo su 12 mesi ha un volume di prestazioni e di utenti considerevole e che nel 2011 (Gennaio – Agosto) si è più che dimezzato almeno nel volume di interventi. La programmazione ridotta ai soli mesi estivi di luglio e agosto, scollegata da una filiera di servizi e senza un rapporto efficace con il servizio sociale, si è dimostrato di scarsa. utilità. Il 2013 ha registrato volumi assolutamente marginali, per cui si prevede che non si ripeterà nella stessa forma negli anni successivi. Nell’ambito dei servizi Aiuto Anziani ed Aiuto Estate anziani c’erano collegati altre due tipologie di servizi relativi alla refezione. Uno riguardava la disponibilità di un pacchetto di pasti a domicilio di natura temporanea erogabili a soggetti con impossibilità a poter provvedere autonomamente (per esempio malattia del coniuge care giver, fratture agli arti, urgenze del servizio sociale in attesa della pratica ordinari di assegnazione del servizio, etc…). L’altro era la possibilità di fruizione dei pasti presso il self service di Montedomini a condizioni agevolate, pagando un canone simbolico di 1 euro. Questo intervento sperimentale, iniziato su proposta della S.d.S. di Firenze dal 2005, era nato in funzione di avviare una forma di refezione sociale diffusa sulla città collegata con la programmazione del servizio sociale e la partecipazione del terzo settore. La S.d.S. con propria delibera GE del 31/05/2010 nr. 15 dichiarava chiusa questa fase e fissava al 30 settembre 2010 la chiusura della sperimentazione poi prorogata fino al 31 marzo 2011 (con successivo atto GE del 15/03/2011 nr. 6), dichiarando che la prosecuzione della prestazione sarebbe dovuta avvenire nell’ambito della presa in carico da parte dei SIAST. Dopo il 31 marzo 2011 un numero variabile di anziani ha continuato a frequentare il self service di Montedomini nell’ambito del progetto del Comune Mensa Sociale Diffusa a carico dei SIAST.

65 Coordinamento Servizio Pasti a Domicilio

A.S.P. Firenze Montedomini gestisce il coordinamento del servizio Pasti a Domicilio, una delle prestazioni ordinarie del sistema sociale a sostegno della domiciliarità, per quei soggetti che hanno difficoltà sia per la preparazione del pasto che problemi di mobilità per cui non potrebbero uscire per recarsi presso strutture o punti di ristorazione convenzionati (predisposti ad esempio nell’ambito della prestazione denominata appunto Mensa Sociale Diffusa). I compiti di Montedomini sono relativi ai rapporti con il servizio sociale inviante e quindi la gestione della lista di attesa, con l’utenza per l’attivazione del servizio e la gestione delle relazioni quotidiane (assenze, assistenza per la consegna, esigenze particolari di diete e/o altro), con il centro di cottura e preparazione dei vitti (al momento il Centro di Cottura CAMST presso la Mercafir) per le prenotazioni giornaliere ed infine con il servizio di trasporto e consegna (gestito dall’ATI Consorzio Zenit-Coop di Vittorio su contratto diretto da parte del Comune di Firenze) con la trasmissione giornaliera delle prenotazioni con le indicazioni anche per la consegna. I contratti per il servizio di produzione dei pasti e per le consegne sono gestiti direttamente dal Comune di Firenze. Le tabelle che seguono illustrano le dimensioni del servizio in termini di pasti erogati e utenti serviti Bsd4.1

Bsd4.2

Bsd4.3

Bsd4.4 Il servizio, uno dei tipi modi a sostegno della domiciliarità, destinato in prevalenza a soggetti autosufficienti vede però oltre un terzo di utenti non autosufficienti.

Il servizio nell’ultima parte dell’anno ha subito un rallentamento nel turn over per motivi di disponibilità di finanziamento da parte del Comune di Firenze.

66 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Pasti a Domicilio nel mandato 2010 – 2013

Diamo di seguito alcuni grafici per documentare l’andamento del servizio nel periodo 2010-2013

Bsd4.5 Bsd4.6

Bsd4.7 Bsd4.8

Il servizio Pasti a Domicilio è ormai da molti anni associato alla gestione di altri servizi a sostegno della domiciliarità quali il Telecare e l’Aiuto Anziani. Per questa ragione A.S.P. Montedomini dal 2005 assieme al Telecare ha preso in gestione anche questo servizio. Il servizio nelle sue dimensioni è definito da 3 elementi: l’ammontare delle risorse messe a disposizione dal Comune, la capienza fisica degli automezzi disponibili e la distribuzione territoriale della domanda. Nel periodo considerato è diminuito il numero di utenti ma sono aumentati sia i pasti consegnati sia la frequenza settimanale di pasti consegnati per utente sia il grado di dipendenza degli utenti. In particolare per il 2010 occorre ricordare che era attivo per tutto l’anno l’aiuto anziani con un pacchetto di pasti temporanei a disposizione che faceva alzare il numero degli utenti del servizio pasti ma non necessariamente il numero dei pasti consegnati. La riduzione della forbice fra auto e non auto va di pari passo con l’aumento della frequenza settimanale della media dei pasti a significare un’utenza maggiormente dipendente. Si ricorda che nell’ultimo trimestre del 2013 è stato interrotto il turn over per motivi di disponibilità finanziarie del Comune con evidenti ricadute sul numero di utenti complessivi dell’anno.

Gestione erogazione sostegno economico per Assistenti Familiari e Cure Familiari

La prestazione consiste nell’erogazione di sostegno economico finalizzati, nell’ambito di PAP di tipo domiciliare definiti dalle UVM, all’instaurazione di un rapporto di lavoro con un assistente familiare, oppure all’acquisto di servizi di assistenza a domicilio da organizzazioni ed imprese, oppure a sostenere le famiglie che si fanno carico direttamente dell’assistenza in favore di propri familiari anziani in condizione di non autosufficienza. Le funzioni di Montedomini, come da convenzione con il Comune di Firenze, concernono: l’attivazione del servizio ai beneficiari comunicati dai servizi socio assistenziali, l’erogazione delle somme a loro destinate, la verifica della permanenza dei requisiti secondo le norme

67 del Regolamento delle prestazioni sociali e sociosanitarie per la domiciliarità in favore della popolazione anziana in condizione di fragilità o di non autosufficienza. Le tipologie principali sono:

Contributi per Assistenti Familiari Il contributo deve essere utilizzato obbligatoriamente per l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato con persone terze che svolgono funzioni di assistente familiare, nel rispetto dei Contratti Collettivi di lavoro vigenti e dalle norme che regolano la materia, ovvero per l’acquisto di servizi analoghi da organizzazioni ed imprese che applichino integralmente tali contratti.

Sostegno alle Cure Familiari La prestazione consiste nell’erogazione di contributi economici finalizzati a sostenere le famiglie che si fanno carico direttamente dell’assistenza in favore di propri familiari anziani in condizione di non autosufficienza, in considerazione della rilevante funzione assistenziale che queste svolgono e dei costi sociali ed economici da queste sostenuti. In considerazione di ciò, tale tipologia di contributo viene concessa solo in favore di utenti che siano dotati di una rete familiare adeguata e solo in presenza di familiari che si facciano formalmente garanti della necessaria assistenza Bsd5.1 e del raggiungimento degli obiettivi posti dal PAP, rendendosi disponibili a favorire gli interventi di monitoraggio da parte dei servizi sociosanitari e a svolgere un ruolo attivo e integrato con la rete dei servizi. Il numero dei beneficiari da dicembre 2012 ha ripreso a crescere con lo scorrimento della lista di attesa e nel corso del 2013 complessivamente circa 500 utenti sono entrati nella fase di verifica per l’attivazione dell’erogazione. Il numero mensile di beneficiari attivi è così passato dai 275 del dicembre 2012 agli oltre 440 della punta massima dei mesi luglio-settembre 2013. Il percorso di attivazione per molti utenti prevede anche la rivalutazione del PAP in quanto dal 2012 sono modificati i criteri di valutazione sulla base degli indirizzi regionali. La spesa Bsd5.2 complessiva sostenuta è stata pari a € 1.463.130,80 rispetto ad €. 1.371.131,20 dell’anno 2012, un livello superiore del 7% rispetto all’anno precedente Nelle tabelle e grafici che seguono si da conto degli elementi principali del progetto, numero beneficiari, importi erogati, etc.. I due grafici che seguono indicano rispettivamente, l’andamento nel 2013 del numero dei beneficiari per mese e del valore medio mensile del contributo erogato e l’andamento mensile del valore complessivo dei contributi erogati

Bsd5.6 Bsd5.4

68 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Erogazione Contributi Domiciliarità nel mandato 2010 – 2013

I grafici sotto indicano l’evolvere del numero di beneficiari e dell’ammontare medio del contributo, modificato a seguito di specifica normativa regionale.

Bsd5.7 Bsd5.8

Bsd5.10 Bsd5.11

Nel periodo la gestione del servizio è passata dal Servizio Socio Assistenziale ai Servizi Domiciliari. La decisione è maturata sia in funzione di esigenze organizzative dell’A.S.P. ma in particolare per le modificazioni delle mansioni di Montedomini. Nella prima fase del progetto c’erano compiti di interlocuzione maggiore con l’utenza e con caratteristiche che richiedevano competenze professionali sociali che via via sono diventate di natura prevalentemente gestionale e tecnica. La riduzione dell’importo medio del contributo dal 2010 al 2013 è sensibile. Oltre la rappresentazione in termini percentuali offriamo l’andamento in termini di importo medio mensile che rende anche la misura del valore. Occorre tener presente Bsd5.12 che il contributo Assistenti e Cure Familiari si somma all’indennità di accompagnamento (per il 2013 l’importo è stato pari a €. 499,27 per 12 mensilità) che tutti i beneficiari debbono percepire in quanto non autosufficienti e l’ammontare del contributo è stato calcolato anche in funzione di questo abbinamento.

69 Servizio di Call Center per progetto sanità d’iniziativa: Attività Fisica Adattata A.F.A.

Il Call Center Telec@re offre vari servizi al sistema socio sanitario attraverso il proprio numero verde gratuito 800801616. Uno di questi servizi, a favore dei cittadini di tutta l’ASL di Firenze residenti nelle 4 Zone socio sanitarie corrispondenti alle 4 Società della Salute, è la gestione delle richieste di accesso ai corsi A.F.A., una forma di attività fisica che ha visto negli ultimi anni un notevole sviluppo e l’acquisto di un ruolo significativo fra le attività in grado di influire sulla prevenzione del degrado delle capacità psicofisiche legate sia all’avanzamento dell’età che alla compresenza di varie patologie.

Bsd6.1

L’A.F.A. – Attività Fisica Adattata – costituisce una delle azioni del progetto della Sanità d’Iniziativa promossa fin dal Piano Sanitario Regionale 2008-2010. Questo nuovo percorso, pur rimanendo attività fisica non riabilitativa e attività non sanitaria, è inserito nella filiera dei servizi sanitari territoriali attraverso un controllo e monitoraggio da parte del sistema della Riabilitazione Territoriale che svolge un controllo sulle condizioni degli utenti ed è in grado quindi di valutare gli effetti dell’attività stessa nella vita delle varie persone. L’attività AFA è formata da due percorsi “A” e “B”, dove “A” sta per l’attività ad accesso libero finalizzata al mantenimento di corretti stili di vita e di funzionalità psico-fisiche mentre il percorso “B” è dedicato a persone con “alta disabilità”. Il Call Center svolge la funzione di raccolta delle richieste di adesione ai programmi di attività che vengono poi girate alle sedi territoriali del sistema della riabilitazione che provvede alla valutazione delle persone e all’invio ai vari centri dove si svolgono i corsi. Nel grafico che segue la rappresentazione grafica degli utenti per ogni zona sociosanitaria. Nel corso del 2013 la regione Bsd6.2 ha dato indicazioni in merito alla sperimentazione della forma consortile delle S.d.S., ed ogni Zona deciderà quale forma adottare per la gestione dei servizi socio sanitari e per l’alta integrazione. Queste decisioni influiranno anche sulla titolarità dell’attività AFA attualmente in capo alle S.d.S.

70 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Erogazione Contributi Domiciliarità nel mandato 2010 – 2013

Il servizio di call center per l’accesso ai percorsi AFA è iniziato nel 2011 in base ad una convenzione con la S.d.S. di Firenze che fungeva da atto quadro per tutte le 4 Società della Salute del territorio della ASL di Firenze approvata con Delibera GE della S.d.S. N° 4 del 15 marzo 2011.

Bsd6.3

I tre grafici illustrano in modo esauriente i volumi della domanda nei 3 anni e la sua distribuzione nel corso dei 12 mesi dell’anno. È rilevante l’incremento che sta avendo il programma AFA. Precedentemente al 2011 c’erano programmi di ginnastica dolce per anziani denominati AMA (Attività Motoria Adattata) gestiti in autonomia dalle organizzazioni di promozione sportiva e gestori di palestre e sempre Montedomini attraverso i Servizi Domiciliari svolgeva le funzioni di gestione dell’incontro domanda offerta.

Bsd6.5

71 AREA AUTOSUFFICIENZA E NON: SERVIZI PER DISABILI

Gestione Sportello consulenza per Amministratore di Sostegno

Il servizio consiste nella disponibilità di una consulenza gratuita alla quale si può accedere su appuntamento. Il consulente informa le famiglie sulle caratteristiche e funzioni della figura dell’Amministratore di Sostegno. Lo Sportello di Consulenza è aperto per 11 mesi all’anno, tranne agosto, tutti i venerdì in orario 9,30-13,00 su prenotazione per un massimo di nr. 7 appuntamenti per ogni seduta. Complessivamente è stata offerta consulenza ad oltre 290 persone con la presenza di 47 sedute su 52 settimane disponibili. I due grafici che seguono mostrano l’andamento nell’anno dell’afflusso degli utenti e del numero delle sedute

ome si può notare c’è diretta corrispondenza fra l’andamento dei due elementi, segno di una costante richiesta da parte dell’utenza. La presenza nel corso dell’anno è stata costante con l’apertura anche nel mese di agosto.

Nel colloquio vengono fornite tutte le delucidazioni del caso e illustrata la modulistica, predisposta in collaborazione con gli organi giudiziari e i referenti dei servizi socio-sanitari del Comune di Firenze/Società della Salute, che permette ai cittadini di presentare la richiesta per la nomina di un amministratore di sostegno anche senza l’assistenza tecnica di un legale. Sono state fornite consulenze giuridiche sia ai cittadini residenti nel Comune di Firenze, sia agli operatori dei servizi socio-sanitari competenti, sulla figura dell’Amministratore di Sostegno (presupposti, condizioni, modalità operative) e, più in generale, sulle tematiche relative alla pubblica tutela. Le modalità con le quali le persone sono venute a conoscenza del servizio offerto dall’A.S.P. sono state le più diverse. I canali più ricorrenti sono stati i servizi socio sanitari e le cancellerie presso la Procura della Repubblica e presso il Giudice Tutelare. Sarebbe opportuna una adeguata ulteriore informativa presso i punti informativi ritenuti più opportuni (Punti Insieme, U.R.P., Patronati, Sedi di Quartiere, Biblioteche, Associazioni, etc.). Viene svolta anche una funzione di supporto al servizio socio sanitario mediante incontri con i Responsabili presso la Direzione dei Servizi Sociali del Comune per monitorare le modalità e le difficoltà anche pratiche che emergono nelle segnalazioni e nei ricorsi attivati dai Servizi alle competenti autorità giudiziarie (Giudice Tutelare e Procura della repubblica). Sono stati presi contatti con il Giudice Tutelare ed il Procuratore in modo da definire un protocollo d’intesa sull’applicazione degli istituti di tutela.

Erogazione contributi vacanze disabili

Le Vacanze Disabili nel 2013 si sono svolte con la modalità già in atto dal 2012: viene erogato un contributo calcolato sulla base di una serie di indicatori di gravità dell’handicap, della situazione familiare e del reddito mentre l’organizzazione del soggiorno è libera e ciascun beneficiario si organizza come vuole. Le funzioni dell’A.S.P. consistono nella raccolta delle domande, elaborazione dei dati per 72 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 la formazione della graduatoria, l’erogazione dei contributi e controllo della documentazione giustificativa delle spese sostenute, con eventuale recupero delle somme indebitamente percepite. L’erogazione del contributo avviene in due tranche di pari importo di cui la prima entro il mese di agosto ed il saldo a partire dal mese di ottobre a seguito del controllo della documentazione a giustificazione delle spese sostenute. l grafico a fianco illustra la composizione dell’utenza per residenza. La grande maggioranza degli utenti risiede presso la propria famiglia e la prestazione si presenta come uno degli strumenti sostegno dell’attività di assistenza che i familiari, spesso molto anziani, assicurano ai soggetti con disabilità. Un gruppo di utenti è residente ed è seguito direttamente da una struttura della Misericordia di Firenze per cui sono Totale beneficiari nr. 192 stati raggruppati in modo autonomo. La tabella Totale contributi erogati €. 186.588,90 riporta i numeri essenziali del servizio. Importo medio contributo €. 971,82

L’area servizi per la disabilità è un’acquisizione derivante dalla fusione delle 4 A.S.P. avvenuta proprio nel mandato amministrativo 2010-2013. I dati disponibili sono riferiti principalmente all’erogazione dei contributi per le vacanze che si riportano di seguito.

Bsd8.4 Bsd8.3

Bsd8.5 Bsd8.6

73 L’area Disabili faceva parte dell’attività istituzionale dell’A.S.P. S. Ambrogio. Complessivamente si tratta di servizi accessori rispetto a quelli assistenziali che sono gestiti quasi interamente da strutture del terzo settore e private (a parte alcuni Centri Diurni gestiti dal Comune). E’ un segmento dei servizi socio sanitari con un numero abbastanza stabile di utenti che seguono un percorso di assistenza molto spesso fin dalla nascita. Si nota infatti negli anni un numero analogo di utenti e che corrispondono a quelli in carico dai servizi sociali. Per l’altra prestazione Sportello consulenza per l’amministratore di sostegno non ci sono dati per gli anni precedenti al 2013 in quanto la rilevazione sistematica è iniziata solo dal 2013. Va sottolineato che si tratta di un servizio molto utile ma che viene utilizzato per tutta l’area della non autosufficienza e non solo per la disabilità.

Obiettivi perseguiti Gli obiettivi principali, sulla linea delle indicazioni strategiche del Consiglio di Amministrazione, sono sostanzialmente due: consolidamento dell’area di attività e miglioramento del margine operativo.

Azioni Intraprese Consolidamento e ampliamento dei servizi complessivamente gestiti dal Centro di Responsabilità Servizi Domiciliari senza incremento di costi di gestione e ottimizzando l’organizzazione del lavoro.

Risorse impiegate Complessivamente, su base annuale, sono state impiegate in media 6,6 unità per garantire la gestione operativa dei servizi (al netto delle risorse per attività amministrativa e direttiva).

Raffronto 2010-2013 operatori impiegati e servizi erogati

Bsd9.1 Bsd10.2

Impegni e Azioni per il futuro

L’intera area dei servizi domiciliari è relativamente recente nella storia dell’A.S.P. Firenze Montedomini ed è in una fase di forte revisione, sia per l’evoluzione dei bisogni, sia per i cambiamenti che interessano le composizioni dei nuclei familiari e infine per le tematiche legate alla disponibilità delle risorse per tutto il sistema del welfare. L’importanza del sostegno alla domiciliarità, come modalità per affrontare le crescenti e mutevoli domande di assistenza, è in aumento e sicuramente avremo sviluppi e modificazioni rispetto alle attuali modalità organizzative e di disponibilità di servizi e soluzioni. In questo occorrerà vedere anche quanto e come le nuove tecnologie potranno essere di aiuto, oltre quello che già è stato sperimentato. Per queste ragioni lo sviluppo della domiciliarità è particolarmente legato agli indirizzi delle scelte che si affermeranno nelle politiche pubbliche del welfare. L’A.S.P. Firenze Montedomini pone al servizio del sistema socio sanitario il know-how acquisito e le proprie risorse tecniche e organizzative per poter offrire un contributo affidabile al sistema

74 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 socio sanitario. Sotto quest’ultimo aspetto, una nota particolare occorre rivolgerla al servizio Telec@re, piattaforma per altri servizi sia socio assistenziali che socio sanitari (come per es. la telemedicina), di cui nel marzo 2012 è scaduta la Convenzione avviata nel 2005 e rispetto al quale è stato avviato un percorso che ha portato alla firma di una nuova convenzione nel 2013 che ricomprende tutti i servizi gestiti e prevede di poter sviluppare un progetto sperimentale, con un impegno del Comune di Firenze e della Società della Salute di Firenze, di proporre per utilizzarlo quale prestazione a disposizione dell’UVM a supporto di piani assistenziali domiciliari di specifiche tipologie di utenti non autosufficienti. Ora con la nuova definizione della Società della Salute da parte della Regione occorrerà aspettare

che la zona di Firenze adotti la propria decisione in ordine alle modalità di gestione delle attività socio sanitarie e riprendere il confronto sulla programmazione e gestione dei servizi che A.S.P. Montedomini istituzionalmente può erogare. Un aspetto ulteriore di sviluppo è relativo alla valutazione della soddisfazione del cliente/utente che è stata fatta per la prima volta in questo anno e potrà costituire un utile punto di riferimento per la programmazione e diventare una modalità standard nei prossimi esercizi.

75 76 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

SERVIZI PER LA MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE IL POLO DELLE ACCOGLIENZE TEMPORANEE

L’A.S.P. Firenze Montedomini, secondo gli scopi istituzionali definiti nello Statuto art. n 3 (Area Accoglienza e Inclusione Sociale) ed in virtù della delibera S.d.S. n. 26 del 27.06.2011 (Determinazione A.S.P. n. 252 del 21 novembre 2011 - Convenzione per il coordinamento e la gestione delle funzioni inerenti l’accoglienza e l’inclusione sociale a favore di utenti assistiti dal comune di Firenze” Repertorio A.S.P. n. 63.517), è individuata quale Polo dell’accoglienza e dell’inclusione sociale come soggetto dedicato alla gestione del sistema delle strutture di accoglienza temporanea. Queste strutture, che rientrano tutte nelle tipologie definite dall’art. 22 della L.R. n. 41/05 (“strutture di accoglienza diurna o notturna, tese a soddisfare bisogni primari di vita delle persone che veR.S.A.no in gravi condizioni di disagio economico, familiare e sociale”), sono destinate a cittadini residenti e non residenti nel comune di Firenze, italiani e stranieri, uomini soli, donne sole, donne con uno o più figli minori, nuclei familiari. Il sistema per l’accoglienza, di cui il Polo A.S.P. è parte integrante, si caratterizza per un’articolazione in fasce o livelli di accoglienza, tenendo insieme organicamente tutta la rete delle strutture di accoglienza in area adulti. Consolidare questo modello di lavoro, valorizzando le esperienze e le buone prassi maturate nel corso degli ultimi anni, ha permesso di definire i servizi per tipologie omogenee di prestazioni, per modalità di accesso e tempi di permanenza attesi. In tale prospettiva l’A.S.P. è chiamata a svolgere nel prossimo periodo una funzione strategica e propositiva nella riflessione cittadina sull’impostazione dei servizi di contrasto alle povertà ed all’esclusione sociale, operando in modo da: valorizzare le azioni di analisi dei bisogni espressi dal territorio, monitorare l’erogazione delle prestazioni, promuovere la qualità dei servizi di cui l’A.S.P. è titolare, favorire momenti di riflessione condivisa in tema di organizzazione dei servizi e di progettazione partecipata di nuove iniziative sociali, costruire, condividendo un processo partecipato di analisi dei bisogni, percorsi formativi destinati agli utenti dei servizi e finalizzati a facilitare l’avvicinamento al lavoro (tirocini formativi, formazione professionale, strumenti di politica attiva, inserimenti socio-terapeutici, accompagnamento occupazionale, ecc), costruire, in quanto agenzia formativa accreditata, percorsi formativi e/o di riqualificazione professionale destinati agli operatori ed ai volontari operanti nei servizi per la marginalità, istituire un laboratorio permanente per la progettazione ed il fund-raising, anche in collaborazione con realtà già attive e presenti nel contesto cittadino (università, spin-off, ecc.), contribuire al rafforzamento della rete dei servizi cittadini in tema di contrasto all’esclusione sociale, partecipando e promuovendo tavoli di lavoro tematici, organizzando incontri pubblici di sensibilizzazione e informazione, relazionando riguardo ai progetti ed alle azioni realizzate quando di interesse pubblico (organizzazione convegni, pubblicazioni, ecc).

Analisi del bisogno

L’osservazione ed il monitoraggio svolto dal Polo delle Accoglienze temporanee in collaborazione con i Servizi Sociali e con le realtà del Terzo Settore impegnate in tema di contrasto alla povertà, descrive una realtà complessa ed in continuo cambiamento. Le condizioni di disagio economico 77 e la vulnerabilità sociale dei cittadini cresce costantemente. Le categorie di persone in stato di povertà ed a rischio di esclusione sociale, inoltre, si modificano per tipologie di problematiche e gradi di povertà parallelamente ai cambiamenti sociali, politici ed economici nel corso del tempo. I servizi, sia pubblici che del privato sociale ai quali si rivolge un numero sempre maggiore di persone, incontrano e si confrontano con forme plurali e differenziate di povertà: non più solo cittadini privi di reddito, ma è forte la compresenza di altri fattori che incidono pesantemente sulla condizione del disagio individuale, come la disgregazione dei legami familiari, la fragilità delle reti di sostegno secondarie, l’espulsione dal mondo del lavoro, la perdita della casa, la dipendenza da sostanze, le malattie croniche, ecc. Anche la realtà delle donne che vivono in precarietà, soprattutto nel periodo invernale, è cresciuta moltissimo: disagio e insicurezza aumentano in maniera incontrollata anche dal punto di vista sanitario. I dati provenienti dalle strutture di accoglienza afferenti al Polo – A.S.P. ci dicono che, nel corso dell’anno 2013, oltre il 40 % delle presenze ha interessato persone che per la prima volta hanno usufruito di un posto letto: la popolazione all’interno delle strutture è notevolmente modificata ed è aumentata la percentuale di nuovi utilizzatori, persone cioè che nell’ultimo anno sono passati da una condizione di inclusione (presenza di lavoro e casa) ad una di esclusione sociale (assenza di casa e lavoro, o lavoro precario). Ciò impone una riflessione urgente sull’adeguatezza dei servizi in risposta ai nuovi bisogni di sostegno e accompagnamento prima che s’inneschi un processo di esclusione e deriva sociale difficilmente reversibile.

Il Polo delle Accoglienze Temporanee

Il Servizio Polo delle Accoglienze Temporanee (P.A.T.) di competenza A.S.P. coordina, verifica e controlla le azioni relative ai progetti ed agli interventi destinati all’accoglienza di persone che veR.S.A.no in condizione di disagio sociale ed economico, in collaborazione con i soggetti gestori delle strutture e dei Servizi Sociali territoriali, istituzionali e non istituzionali. In particolare, i destinatari sono tutte persone auto-sufficienti e le strutture si declinano come segue in: a. Strutture per donne sole/ uomini soli. b. Strutture per nuclei familiari

78 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

monogenitoriali (madre con bambino/i) c. Strutture per nuclei familiari (genitori e figli)

Le strutture di accoglienza - sono generalmente gestite attraverso un rapporto convenzionale che definisce le modalità attraverso le quali è erogato il servizio ed allo stesso tempo i livelli qualitativi dell’offerta delle prestazioni - sono omogenee in relazione ai destinatari ed al livello di accesso al Sistema articolato nell’ottica della filiera dei servizi sociali come segue: strutture di primo livello: pronta accoglienza notturna e pronta accoglienza residenziale, destinate a uomini soli e donne sole e/o madri con figlio/i; strutture di secondo livello: accoglienza e percorsi di autonomia attraverso le politiche attive con annesso centro diurno convenzionato ad alta integrazione socio-sanitaria e accoglienza e percorsi di autonomia attraverso le politiche attive di area penale, accoglienza e percorsi di autonomia attraverso le politiche attive, destinate rispettivamente a uomini soli, donne sole e/o madri con figlio/i, nuclei familiari; strutture di terzo livello: accoglienze residenziali verso l’autonomia attraverso le politiche attive, destinate a uomini soli, donne sole e lavoratori immigrati; strutture di quarto livello: accoglienza residenziale medio/ lungo periodo, protezione sociale verso i Servizi per la non-autosufficienza, destinate a uomini soli e donne sole. Presso ogni struttura si svolge il servizio di accoglienza notturna con fornitura e cambio degli effetti letterecci, è presente un servizio di sportello di ascolto, un servizio di sostegno alla persona, seppur a bassa intensità assistenziale, un servizio educativo per garantire il collegamento con i Servizi Sociali del territorio. In alcuni casi, le stesse strutture erogano la colazione ed un pasto giornaliero. Le procedure di ammissione, di definizione del Piano Assistenziale Individuale, di verifica e di dimissione degli utenti sono realizzate con le modalità previste dal Protocollo Operativo per i servizi di accoglienza e di inclusione sociale di utenti assistiti dal comune di Firenze, concordato tra Direzione Sicurezza Sociale, A.S.P. Firenze Montedomini e SIAST, approvato con apposito atto dirigenziale.

79 Le direttrici d’intervento del Polo Accoglienze Temporanee – A.S.P. Firenze Montedomini

In particolare l’Ufficio Polo Accoglienze Temporanee, per conto dell’A.S.P. – Servizio Socio- Assistenziale, coordina i progetti di accoglienza realizzati presso: alcune strutture di proprietà A.S.P. Firenze Montedomini, oppure di altre proprietà (privato sociale) ma affidate all’A.S.P. in comodato d’uso gratuito; alcune strutture di proprietà Comunale e affidate all’A.S.P.; alcuni “progetti speciali” per la realizzazione di interventi di inclusione sociale, complementari ai servizi di accoglienza1.

1 Tali attività sono parte integrante e sostanziale del S.A.T. (Sistema delle Accoglienze Temporanee) del Comune di Firenze, che è completato dall’insieme delle azioni realizzate presso strutture di proprietà del Comune o di altri Enti e Organizzazioni, gestite da soggetti del Terzo Settore e destinate ad attività di accoglienza per le persone senza dimora. Di queste strutture fanno parte anche quelle destinate all’accoglienza di seconda soglia (strutture educative) di donne con figli minori (sul territorio fiorentino e non) e le strutture destinate all’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti asilo (Progetto SPRAR). 80 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Le Strutture di competenza A.S.P. Firenze Montedomini

Polo Accoglienze temporanee – capacità ricettiva Posti letto Casa Albergo Mameli 24 Mini Appartamenti 45 1 Pronta Accoglienza 57 (6)* Foresterie Sociali Fuligno/ Mameli e Complesso Accoglienza Breve 22 Albergo Popolare “Fioretta Accoglienza Lunga 25 Mazzei” Lavoratori immigrati 20 Ostello del Carmine 60 Mini Alloggi 23 2 Accoglienza Casaper 6 Altre Strutture e Progetti di Accoglienza Accoglienza Appartamenti e Camere 78 Centro Stenone Ambulatori Progetti Stagionali e Straordinari Posti letto e servizi 3 Progetti Progetto Fondo Rimpatri Fondo Progetto Fondo Inclusione Sociale Fondo

Per un totale di 360 posti letto, ai quali si aggiungono circa 150 posti letto nel periodo invernale tra il mese di novembre ed il mese di marzo. Nei 57 posti letto di pronta accoglienza sono compresi i posti destinati per interventi di Pronto Intervento Sociale (PIS), emergenze DEA, cioè interventi di breve durata e in emergenza.

Gestioni

1. Complesso Albergo Popolare, Ostello del Carmine, Foresterie Fuligno e Casa Albergo Mameli in appalto. 2. Appartamento Casaper, in convenzione. 3. Appartamenti Casa Se- rena e Settore Camere Fuligno, in convenzione. 4. Appartamento Faen- za 38, Appartamento Porcellana 11, Edificio Capponi, in gestione diretta A.S.P.. 5. Progetto Stenone, in convenzione. 6. Progetto stagionale Accoglienza Invernale, in convenzione. 7. Progetto “Fondo Politi- che Attive” e Progetto Rimpatri, in convenzio- ne.

81 Nel corso dell’anno 2013 i progetti di accoglienza Casa Serena e CasaPer gestiti in convenzione rispettivamente con l’Associazione Acisjf e con l’Associazione Ronda della Carità e della Solidarietà hanno ricevuto un riconoscimento di qualità per i servizi erogati dal Centro Nazionale del Volontariato.

Progetti speciali

In virtù della delibera S.d.S. n. 26 del 27.06.2011 e delle convenzioni in essere tra A.S.P. e Comune di Firenze, il PAT svolge le seguenti funzioni e attività: • coordinamento generale degli interventi di pronta accoglienza (PRONTA ACCOGLIENZA); • coordinamento operativo e monitoraggio degli interventi di pronta accoglienza e accoglienza a favore di utenti assistiti dal Comune di Firenze, realizzati all’interno del sistema delle strutture di accoglienza e finalizzati a promuovere, nel rispetto dell’attuazione delle modalità previste dai regolamenti e dai disciplinari in vigore, una risposta di accoglienza tempestiva ed idonea al superamento delle difficoltà rilevate dal Servizio socio professionale competente (PIS, DEA, EMERGENZE); • attivazione e gestione degli interventi urgenti di accoglienza a favore di utenti assistiti dal Comune di Firenze in condizioni di disagio sociale e abitativo, da realizzarsi presso altre strutture idonee appositamente reperite dall’A.S.P., in caso di temporanea indisponibilità di posti nelle strutture di cui al punto precedente, ai fini di garantire una risposta tempestiva ed idonea al superamento delle difficoltà sociali rilevate dal Servizio socio professionale competente, con particolare riferimento ai nuclei familiari con minori a rischio di incolumità psico-fisica; (Vedere propostaattivazione PIS nuclei familiari presso Foresterie Fuligno, ad esempio); • gestione, in raccordo con i Servizi socio professionali del Comune di Firenze, delle azioni a supporto della fuoriuscita di persone singole e nuclei familiari dal sistema delle strutture di accoglienza di cui sopra, con particolare riferimento al reperimento di sistemazioni alloggiative autonome e/o al rientro nelle comunità di origine; gestione cosiddetto fondo rimpatri e fondo inclusione sociale; gestione, in raccordo con la Direzione Servizi Sociali, di progetti speciali e servizi complementari all’accoglienza delle fasce marginali di popolazione, anche in collaborazione con associazioni e altri soggetti del Terzo Settore, sulla base di apposite proposte progettuali presentate, con particolare riferimento a: 0 - la realizzazione degli interventi di accoglienza straordinaria nel periodo invernale, attraverso la gestione coordinata di un servizio di pronta accoglienza notturna destinato a cittadini italiani o immigrati, uomini maggiorenni, donne sole e donne con bambini, residenti o non, in stato di bisogno sociale e abitativo durante i mesi invernali (di norma, tra il mese di novembre e il mese di marzo); 2 - la gestione di interventi straordinari di prima assistenza e accoglienza a favore di utenti svantaggiati e marginali interessati da contesti di degrado sociale e/o coinvolti in emergenze sociale sul territorio comunale; 3 - la gestione delle attività di assistenza socio-sanitaria nei confronti di cittadini italiani e stranieri non residenti in situazione di grave indigenza e/o di emarginazione sociale; vedi proposta Casa Stenone;

Dati

Nel periodo tra il 1.01.13 e il 31.12.13 sono stati accolti 1339 individui Ogni anno circa un terzo di questi sono persone che si rivolgono per la prima volta ai servizi per l’accoglienza temporanea, nel 2013 questa percentuale è cresciuta sensibilmente (oltre il 40 %) a testimonianza di un graduale impoverimento della popolazione e di un bisogno di sostegno sociale crescente anche in termini di accoglienza temporanea. 1849 sono i progetti di accoglienza realizzati presso le strutture di competenza A.S.P. (infatti la stessa persona può essere accolta in diverse strutture all’interno del sistema delle accoglienze con un livello di turn-over per l’anno 2013 pari a 3.6). L’età media generale della popolazione accolta (uomini e donne) è di 44 anni. I cittadini italiani sono mediamente un po’ più vecchi degli stranieri.

82 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

L’87% delle persone accolte sono uomini, in linea con la precedente annualità. Tale dato deve essere valutato in corrispondenza del fatto che la maggioranza dei posti letto sono destinati agli uomini, mentre è in costante aumento la richiesta di posti per l’accoglienza di donne sole e donne con figlio/i. Il 71% delle persone accolte sono cittadini stranieri. Negli ultimi anni è comunque in aumento la percentuale di cittadini italiani che richiedono di essere accolti all’interno delle strutture. Seguono alcuni grafici e tabelle che evidenziano le principali caratteristiche dell’attività di accoglienza svolta presso il Sistema delle Accoglienze Temporanee monitorato dall’A.S.P. Firenze Montedomini nel corso dell’anno 2013.

Tab. 1: N° utenti totali per età e sesso

Sesso Fasce d’età donne Uomini Totali < 18 28 39 67 18 – 29 21 150 171 30 – 39 34 276 310 40 – 49 26 289 315 Oltre 50 63 413 476 Totali 172 1167 1339

Grafico n. 1 Tab. n. 2: numero utenti per principali nazionalità

Nazionalità Conteggio utenti ITALIA 386 Polo Accoglienza e Inclusione Sociale MAROCCO 236 dati accoglienze - anno 2013 ROMANIA 210 Donne TUNISIA 76 13% SOMALIA 36 EGITTO 35 Uomini ALGERIA 33 87% Altre nazionalità 327

Tab. 3: N° utenti totali per età e cittadinanza. Grafico n. 2

CITTADINANZA Fasce d’età Totali Italiani Stranieri < 18 5 62 67 18 – 29 10 161 171 30 – 39 39 271 310 40 – 49 95 220 315 Oltre 50 237 239 457 Totali 255 1369 1339

83 Grafico n. 3: utenti italiani Grafico n. 4: utenti stranieri per fasce di età anno 2013 per fasce di età anno 2013

300

250

200

150

100

50

0 < 18 18-29 30-39 40-49 oltre 50

Impegni e Azioni per il futuro

Nel corso del prossimo anno l’A.S.P. Firenze Montedomini sarà impegnata a concretizzare gli effetti dell’organizzazione che è stata sopra descritta: l’articolazione in fasce o livelli di accoglienza, che tiene insieme in modo organico la rete delle strutture di accoglienza in area adulti, dovrà confrontarsi con un’operatività dei Servizi Sociali alla prova con un modello di lavoro nuovo che definisce i servizi per tipologie omogenee di prestazioni, per modalità di accesso e tempi di permanenza. L’obbiettivo sarà valorizzare le esperienze maturate al fine di un monitoraggio costante del sistema dei servizi di contrasto all’esclusione sociale, interfacciandosi sinergicamente con gli uffici comunali preposti. Il Polo per le Accoglienze Temporanee è chiamato dunque a svolgere, di concerto con i gestori delle strutture ed i servizi sociali, un riflessione attenta per definire le migliori procedure di garanzia e trasparenza per l’accesso alle risorse. Ciò significa anche lavorare per l’aggiornamento dei regolamenti interni delle strutture di accoglienza nell’interesse della tenuta dei progetti di accoglienza ed a tutela degli utenti, così come degli operatori coinvolti nei diversi servizi.

Confronto dati nella prospettiva del mandato 2010-2013 relativi ai Servizi per la marginalità e l’inclusione sociale: il Polo delle Accoglienze Temporanee.

2414 2231

1880 1603 1624 1573 1351 1339 Rapporti convenzionali Turn-over medio 557 363 557 Capacità 360 ricettiva 3,7 Individui 2,8 accolti 7 2,9 10 3,7 PAI 10 4 2010 2011 2012 2013

84 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

I dati 2011 e 2012 si discostano da quelli degli altri anni a motivo delle diverse funzioni che A.S.P. Montedomini ha esercitato in quei due anni su mandato del Comune di Firenze nel complesso dei servizi per la marginalità

Dettaglio per i singoli anni di riferimento 2010-2013.

3,7 Turn over

1603 PAI

Anno 1351 Individui 2010 Accolti

363 Capacità Ricettiva

Rapporti 7 Convenzionali

0 500 1000 1500 2000

Turn over 2,8

PAI 2414 Anno Individui 1573 Accolti 2011 Capacità 557 Ricettiva Rapporti Convenzionali 10

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

2,9 Turn over

2231 PAI Anno 1624 Individui 2012 Accolti Capacità 557 Ricettiva Rapporti 10 Convenzionali

0 500 1000 1500 2000 2500

3,7 Turn over

1880 PAI Anno 1339 2013 Individui Accolti 360 Capacità 4 Ricettiva Rapporti Convenzionali

0 500 1000 1500 2000 85 86 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

AREA FORMAZIONE

“Formare per migliorare la qualità della vita”, è l’obiettivo che L’Agenzia da sempre si propone in continuità con il passato educativo degli istituti incorporati ed a completamento della vocazione assistenziale. L’ambito di riferimento è pertanto l’area socio assistenziale, educativa e sanitaria. Nasce nel 2002 iniziando il percorso di accreditamento regionale nel mese di novembre ed ottenendo la certificazione in data 29/01/2003 con decreto nr.482. Nel 2005 ottiene la prima certificazione di qualità ed oggi è certificata a norma UNI EN ISO 9001:2008. Nel 2010 attiva il procedimento per diventare Provider ECM per il Ministero della sanità. Nell’anno 2013 acquisisce la gestione dei locali adibiti ad aule formazione e congressi, della struttura Il Fuligno, già sede di una delle A.S.P. incorporate nell’A.S.P. Firenze Montedomini.

Settori di Attività • Progetta ed organizza corsi e seminari di aggiornamento professionale in ambito socio sanitario, educativo, riabilitativo e sicurezza; • Organizza corsi di qualificazione professionale, sia a livello aziendale che individuale; • Promuove ed organizza cicli di studio nell’ambito dell’educazione permanente; • Promuove ed organizza corsi di formazione con crediti formativi ministeriali – ECM per Medici, Terapisti, infermieri e tecnici sanitari; • Attiva e gestisce tirocini formativi per l’inserimento lavorativo. • Gestisce locali attrezzati, dall’organizzazione all’accoglienza, presso le due sedi de “Il Fuligno” e di “Montedomini” per corsi, convegni, seminari, mostre, spettacoli ecc..; • Favorisce la visibilità e fruizione delle sede anche per visite guidate alla scoperta di un patrimonio storico culturale di alto interesse sociale;

Obiettivi perseguiti • Adeguare la formazione ai processi di trasformazione sociale, il metodo ed i contenuti dell’insegnamento, la professionalità degli operatori agli standard dei servizi trasformati; • Promuovere la professionalità come mezzo di crescita della persona verso l’integrazione sociale ed il rispetto del lavoro; • Facilitare l’apprendimento con stretto collegamento fra formazione d’aula e tirocinio (utilizzando le strutture gestite dall’Azienda e non solo); • Fornire, tramite formazione ad hoc per le professionalità sanitarie, strumenti di controllo e gestione delle risorse umane, tecniche ed economiche, coerenti con gli obiettivi dell’impresa; • Assicurare il mantenimento ed il miglioramento degli standard qualitativi raggiunti, attraverso una costante attività di supervisione ed aggiornamento; • Dare supporto, in partnership con professionisti appartenenti agli specifici settori, alla crescita professionale dei manager, dei responsabili intermedi e degli operatori, attraverso interventi di formazione sugli aspetti di etica professionale, di comunicazione, di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro, sulla pratica assistenziale, sui sistemi informativi, sulla gestione degli interventi di prevenzione, diagnosi, clinico-scientifici e di controllo delle prestazioni; • Tutelare e valorizzare il patrimonio storico culturale dell’A.S.P. Firenze Montedomini, l’azienda considera il patrimonio istituzionale, di alto pregio artistico e culturale, un valore non solo dell’ente ma di tutta la cittadinanza, pertanto si impegna a garantirne la fruizione per visite e percorsi didattici organizzati e guidati; • Promuovere il miglioramento continuo, A.S.P. Firenze Montedomini rappresenta la sintesi di una lunga storia e conserva nel proprio patrimonio ideale tutte le finalità e gli scopi che i fondatori delle varie istituzioni ereditate hanno avviato anche in campo dell’educazione. L’impegno è di tutelare, valorizzare ma soprattutto migliorare quanto ereditato, adeguando i servizi forniti al continuo cambiamento delle esigenze dei cittadini sia come utenti della formazione ed utenti dei servizi di assistenza.

L’Agenzia è gestita con personale alle dipendenze dirette per tutta la parte progettuale, promozionale ed amministrativa. Per quanto riguarda la docenza, la politica aziendale prevede la valorizzazione del personale interno se in possesso della professionalità necessaria altrimenti il ricorso a professionisti esterni con pluriennale esperienza nel campo della formazione. 87 Punti di forza • docenti con elevata esperienza lavorativa in aziende sanitarie e socio-assistenziali, oltre che ad un costante aggiornamento professionale; • Strutture logistiche attrezzate (aule), palestre di riabilitazione dove fare attività di esercitazione e simulazione (presso le nostre residenze) e Residenze Sanitarie Assistite di diretto controllo presso le quali programmare stage e tirocini;; • Presenza in contratto di ruolo di 2 figure di Valutatori Esperti delle Competenze e Conoscenze secondo la figura professionale prevista dalla Regione Toscana e un gruppo qualificato di auditor interni per le verifiche ispettive ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2008. • Presenza del Comitato Scientifico per la valutazione dei progetti formativi in campo sanitario.

Struttura organizzativa Nel periodo 2010 – 2013 l’agenzia di formazione ha visto il consolidarsi della struttura organizzativa di cui si ripropongono i funzionigramma:

2010 DIRETTORE GEN ER ALE

AREA DIDATTICO FORMATIVA

SERVIZI AMMINISTRATIVI E SERVIZI COORDINAMENTO E SERVIZI AMMINISTRATIVO PROMOZIONE DIREZIONE DIDATTICA FINANZIARI

segreteria, organizzazione logistica progettazione didattica contabilità e rendicontazione

Coordinamento docenza 2011 DIRETTORE GENER ALE

AREA DIDATTICO FORMATIVA COORDINATORE SCIENTIFICO 2 valutatori delle competenze COMITATO SCIENTIFICO

SERVIZI AMMINISTRATIVI E SERVIZI COORDINAMENTO E SERVIZI AMMINISTRATIVO PROMOZIONE DIREZIONE DIDATTICA FINANZIARI

segreteria, organizzazione logistica progettazione didattica contabilità e rendicontazione

Analisi del fabbisogno formativo e Coordinamento docenza pr ogettazione

promozione ed amministrazione

2012 DIRETTORE GENERALE

Gruppo Lead Auditor d i AREA DIDATTICO FORMATIVA COORDINATORE Sistemi Gestione Qualit à SCIENTIFICO

COMITATO SCIENTIF ICO 2 valutatori delle competenze

SERVIZI AMMINISTRATIVI E SERVIZI COORDINAMENTO E SERVIZI AMMINISTRATIVO PROMOZIONE DIREZIONE DIDATTICA FINANZIARI

segreteria, organizzazione logistica progettazione didattica Contabilità e rendicontazione

Analisi del fabbisogno formativo e Coordinamento docenza pr ogettazione Bilancio e programmazione economica

promozione ed amministrazione corsi

2013

Non cambia la struttura organizzativa m viene assegnata alla Agenzia di Formazione la gestione dei locali sede del FULIGNO, inserita nell’attività dei Servizi Amministrativi e Promozione, con personale dedicato.

88 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

L’attività I risultati d’agenzia in termini di soddisfazione del cliente si rinvia alla parte “Relazione sociale”. L’agenzia di formazione non opera solo sul mercato ma è anche valido appoggio alla struttura per la formazione interna di tutto il personale. Nel periodo 2010 – 2013 l’attività si è sviluppata come segue:

Anno 2010 corsi a mercato corso tipologia allievi formati 3 edizioni PER CHI OSA Qualifica - accreditato a voucher 71 Totale allievi 71

Corsi organizzati per il personale dell’A.S.P. Firenze Montedomini corso tipologia allievi formati Problematiche giuridiche e gestionali Formazione obbligatoria 8 delle R.S.A.

Comunicazione per il personale Aggiornamento in ambito di 10 dell’Ente operante nel servizio Telecare formazione obbligatoria Corso di aggiornamento teorico/pratico per il personale dell’Ente operante in Formazione obbligatoria 33 strutture sanitarie riabilitative Riforma Brunetta Formazione obbligatoria 7

Formazione in materia di sicurezza sul Formazione obbligatoria 15 lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/2008 Corso addetti antincendio - Rischio Formazione obbligatoria 31 elevato Valutazione del personale e gestione Formazione obbligatoria 7 delle performance

Anno 2011 corsi a mercato corso tipologia allievi formati 3 edizioni PER CHI OSA Qualifica - accreditato a voucher 68 Formazione obbligatoria per 6 edizioni HACCP 119 addetto alla manipolazione alimenti Metodo Bobath Formazione fisioterapisti ECM 12 Infezioni correlate all’assistenza Formazione sanitaria ECM 18 Clowning e Alzheimer Formazione ass.le ECM 19 Totale allievi 236

Corsi organizzati per il personale dell’A.S.P. Firenze Montedomini corso tipologia allievi formati Metodologie di valutazione della Formazione obbligatoria 6 performance HACCP Responsabili Piani di Autocontrollo 1

89 Anno 2012 corsi a mercato corso tipologia allievi formati 1 Per CHI OSA 6 Qualifica – accreditato a voucher 25 5 edizioni HACCP Formazione obbligatoria 74 1 HACCP addestramento Formazione obbligatoria 35 1 Doll Therapy Approfondimento 29 1 Clowning Master con crediti ECM 22 4 edizioni BLS primo soccorso Formazione obbligatoria 52 Totale allievi 237

Fra gli obiettivi d’agenzia ritroviamo anche quello di promuovere ed erogare pacchetti composti da organizzazione e logistica per altre agenzie formative. L’attività era in prima applicazione nell’anno 2012, qui di seguito si riporta il dettaglio:

Corsi organizzati per il personale dell’A.S.P. Firenze Montedomini corso tipologia allievi formati 1 Auditor interno di sistemi di gestione qualità abilitazione 12 1 Il responsabile unico di procedimento aggiornamento 6 1 Lead auditor di sistemi di gestione 9001 abilitazione 6 1 Il procedimento amministrativo L.241/90 approfondimento 41 1 Parlare in pubblico addestramento 13

Anno 2013 corsi a mercato corso tipologia allievi formati Qualifica - accreditato a 2 edizioni OSA DI PIU’ 30 voucher 5 edizioni Addetti al pronto soccorso in Formazione obbligatoria 105 aziende di gruppo B e C Formazione obbligatoria per 2 edizioni HACCP addetto alla manipolazione 32 alimenti 6 edizioni corsi BLSD Crediti ECM 85 Totale allievi 252

Corsi organizzati per il personale dell’A.S.P. Firenze Montedomini corso tipologia allievi formati Procedimento amm.vo, redazione atti, Formazione obbligatoria 36 certificazioni, CIG e DURC La comunicazione efficace ed il lavoro di Formazione aziendale 40 squadra “On the job” in materia di mercato Giornata formativa 6 elettronico delle P.A. “Mepa”

90 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

LOCATIONS

L’offerta si rivolge ad enti pubblici e soggetti privati per corsi di formazione, riunioni, meeting di medie dimensioni a livello regionale o nazionale; associazioni, scuole ed istituti per i propri cor- si di formazione, artisti interessati a presentare e esporre i propri lavori; per tutte quelle aziende che sono alla ricerca di un luogo particolare, centrale e facilmente raggiungibile dalla stazione di e dalla o vicino ai luoghi più famosi della città come Santa Croce, .

LE NOSTRE SALE AL FULIGNO

Sala Blu Computer, connessione internet wi-fi, videoproiettore, impianto audio con tre microfoni (di cui uno wireless), possibilità di videoconferenza con aula Chiesa e/o aula Capitolo. Accesso disabili.

Chiesa Computer, connessione internet wi-fi, videoproiettore, impianto audio con due microfoni (di cui uno wireless), possibilità di videoconferenza con aula Blu e/o aula Capitolo. Accesso disabili.

Sala Giglio Computer, connessione internet wi-fi, videoproiettore, impianto audio con due microfoni (di cui uno wireless), lavagna fogli mobili. Accesso disabili.

Sala della Loggia Computer, connessione internet wi-fi, videoproiettore, impianto audio con due microfoni (di cui uno wireless), lavagna fogli mobili, aria condizionata.

91 Sala del Capitolo Computer, connessione internet wi-fi, videoproiettore, impianto audio con due microfoni (di cui uno wireless), lavagna fogli mobili.

Saletta ristoro Distributori automatici di caffè, bevande e snack, forni a microonde, tavoli e sedie, connessione internet wi-fi.

Sala Vescovo Computer, connessione internet wi-fi, videoproiettore, lavagna fogli mobili.

Sala Iris Computer, connessione internet wi-fi, videoproiettore, lavagna fogli mobili.

Sala del Presidente Computer, connessione internet wi-fi, videoproiettore

Foyer - Loggiato Spazi a disposizione per banco registrazione, allestimento catering, coffee corner, postazioni promozionali .

92 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

LE NOSTRE SALE AL MONTEDOMINI

Giardino d’inverno Computer, videoproiettore, lavagna fogli mobili. Accesso disabili.

Sala dell’affresco Computer, videoproiettore, lavagna fogli mobili. Accesso disabili.

Guardaroba Storico Computer, video proiettore, microfono. Accesso disabili.

Chiesa di San Ferdinando Microfono. Accesso disabili.

Saletta conferenze Computer, videoproiettore, lavagna fogli mobili. Accesso disabili.

93 Prospetti riepilogativi delle sale e loro utilizzo nell’anno 2013

94 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Impegni e Azioni per il futuro 1. Progettare ed organizzare percorsi di formazione per l’area marginalità e disabilità (aree, per Montedomini, di nuova assunzione anche per i servizi di assistenza). Si pensa a corsi sia per operatori che per utenti 2. Progettare per la formazione riconosciuta (Regione Toscana) per il biennio 2013/2014 corsi per tutta la filiera della formazione obbligatoria per primo soccorso in azienda e per HACCP, proporre progetti formativi per le qualifiche professionali di Animatore, Addetto all’Assistenza di Base e Assistente Familiare; 3.Organizzare corsi ECM proponendo la gestione amministrativa e la location, “dall’organizza- zione all’accoglienza” lasciando libertà di progettazione e docenza all’ente committente; 4. Sviluppare e potenziare la promozione dei locali e spazi comuni per la locazione ad altre agenzie formative; 5. Potenziare la ricerca di partner con cui condividere percorsi innovativi anche con finanzia- mento europeo e pubblico in genere; 6. Attivare il percorso di accreditamento dell’agenzia per provider ECM Regione Toscana.

95 Volta abside Chiesa di Sant’Onofrio presso Educatorio della SS. Concezione detto di Fuligno

96 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

AREA STORICO CULTURALE: GESTIONE BENI CULTURALI

L’A.S.P. Firenze Montedomini è l’erede anche di un importante patrimonio artistico immobiliare, mobiliare ed archivistico. In dettaglio:

Montedomini risultava proprietaria dei seguenti immobili tutelati dalla locale Soprintendenza:

• Montedomini – Via de’ Malcontenti n. 6, FIRENZE • Istituto San Silvestro – Borgo Pinti n. 62-64, FIRENZE • Istituto Demidoff - Via San Niccolò n. 5 - FIRENZE

Ad essi si aggiunge un archivio storico le cui prime unità documentarie risalgono al 1810 ed un sostanzioso patrimonio mobiliare (opere d’arte ed arredi) di interesse storico culturale la cui catalogazione è in corso di ultimazione

L’Educatorio della SS. Concezione detto di Fuligno al momento della fusione risultava proprietario:

• Educatorio della SS. Concezione detto di Fuligno – Via Faenza n. 48, FIRENZE • Oratorio di San Francesco, detto dei Vanchetoni – Via Palazzuolo n. 17, FIRENZE

Anche in questo caso l’A.S.P. risultava proprietaria di un archivio storico interamente catalogato da parte della Soprintendenza Archivistica per la Toscana e di un complesso patrimonio mobiliare costituito da opere, arredi sacri e mobili catalogato ed inventariato di notevole consistenza.

L’A.S.P. Il Bigallo risultava invece proprietario:

• Orfanotrofio del Bigallo (con annessa Loggia e Museo) – Piazza San Giovanni, ang. Via Calzaiuoli, FIRENZE • Istituto Sant’Agnese – Via Guelfa n. 79, FIRENZE

L’archivio storico dell’A.S.P. Il Bigallo, risalente al XIV secolo, risultava completamente censito e conferito in deposito temporaneo presso l’Archivio di Stato al fine di preservarne l’integrità; la maggior parte delle opere d’arte risultavano esposte invece presso il Museo mentre si trovavano depositate presso alcune botteghe di restauro per ripristinare i danni causati dal tempo o dall’alluvione del ‘66.

L’Istituto Sant’Ambrogio era invece proprietaria del seguente patrimonio immobiliare:

• Istituto Sant’Ambrogio – Via Carducci n. 8 – FIRENZE - affittato al Comune di Firenze come scuola primaria • Complesso rustico di Bracciatica – LASTRA A SIGNA (FI)

In ciascuno dei suddetti complessi immobiliari si trovano numerosi affreschi e beni di interesse storico artistico, tra i quali i più importanti sono: la Madonna della Misericordia (opera della scuola di Bernardo Daddi risalente al 1342) conservata al Museo del Bigallo, il soffitto affrescato dell’Oratorio di San Francesco con riquadri di Giovanni Martinelli, Domenico Pugliani, , Lorenzo Lippi e del Volterrano, il Crocifisso ligneo di Benedetto da Maiano conservato presso il Cenacolo del Fuligno, il dipinto su tavola di Alessandro Allori “Cristo crocifisso fra la Vergine e San Giovanni” all’Educatorio di Fuligno, ove si trovano anche gli affreschi di Bicci di Lorenzo nella Sala della Beata Angiolina, l’affresco di Galileo Chini “Rimembranze garibaldine” al piano terreno dell’immobile di Montedomini, la Maddalena lignea di Francesco da Sangallo conservata nel museo della Chiesa di , la tela di Scuola fiorentina del sec. XVII “Madonna Assunta e Santi” nella Chiesa di San Ferdinando in Montedomini. 97 Il servizio si occupa inoltre della gestione dell’importante patrimonio archivistico risalente alle Aziende ed Istituzioni che nel tempo sono confluite nell’A.S.P. Firenze Montedomini, provvedendo non solo alla loro conservazione, ma anche alla catalogazione delle unità documentarie che ne sono prive ed alla consultazione dei fondi archivistici per scopi di ricerca o studio.

Obiettivi perseguiti

Gli obiettivi, coerentemente alle disposizioni del Codice dei Beni Culturali (artt. 1, 3 e 6), sono:

• tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, con lo scopo di preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e promuovere lo sviluppo della cultura • conservare i beni culturali mediante interventi di protezione e restauro, volti a preservarne e restituirne l’originaria bellezza • promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e assicurarne le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica, anche da parte delle persone diversamente abili.

L’attività viene gestita dall’Ufficio Segreteria/Affari Generali, con il supporto dell’Ufficio Servizi Logistici per quanto riguarda il patrimonio immobiliare di interesse storico Edoardo Gelli, Cristo appare a Santa Margherita. Dipinto su tela - Educatorio della SS. concezione detto di Fuligno. culturale. Per il finanziamento delle attività di tutela e conservazione dei beni l’ufficio provvede in gran parte grazie a somme erogati da soggetti privati ed in parte, soprattutto per interventi di minor rilievo, con fondi dell’Azienda, non disponendo di un fondo specifico ad esse destinato.

AZIONI INTRAPRESE

BENI MOBILI

Prestiti per mostre

2010 • Prestito del dipinto su tavola lignea “Cristo in croce con due dolenti” di Alessandro Allori (Chiesa dell’Educatorio di Fuligno) per la mostra su “Bronzino. Poeta e pittore alla corte dei Medici” tenutasi a dal 24 settembre 2010 al 23 gennaio 2011. • Prestito del Trittico portatile, tempera su tavola di Bernardo Daddi (Museo del Bigallo) del 1333 alla mostra tenutasi presso il Museo degli Innocenti sul tema “Il mercante, l’Ospedale, i fanciulli” dal 26 novembre 2010 al 12 giugno 2011

98 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

2012 • Prestito dell’acquerello su carta dei sec. XVIII-XIX ed attribuito a Niccolò di Pietro Gerini e Ambrogio di Baldese, riproducente l’affresco “Affidamento dei bambini alle madri adottive” (Museo del Bigallo) alla mostra organizzata dalla Regione Lombardia sul tema “La vita condivisa. I gesti della famiglia nelle immagini dell’arte” e tenutasi presso il Palazzo delle Stelline dal 20 aprile al 10 giugno 2012

2013 • Prestito della scultura lignea “Maddalena Orante” del XVI sec, attribuita a Francesco Da Sangallo (conservata in deposito temporaneo presso la Chiesa di Santo Stefano al Ponte ma di proprietà ex-A.S.P. Sant’Ambrogio) per la mostra coordinata dal Centro di Documentazione per la Storia dell’Assistenza e della Sanità e tenutasi presso la Sala delle Colonne del Palazzo Municipale di Pontassieve dal 14 dicembre 2013 al 16 marzo 2014

Interventi di restauro

2011 • Iniziato restauro a cura dell’Opificio delle Pietre Dure del dipinto su tavola lignea “Cristo in croce con due dolenti” di Alessandro Allori (Chiesa dell’Educatorio di Fuligno); il restauro, volto a verificare le cause della non buona adesione della pellicola pittorica è tutt’ora in corso. Alberto Arnoldi, Madonna con il Bambino. Musei del Bigallo.

2012 • Restauro del copri chiodo della cornice dell’acquerello su carta dei sec. XVIII-XIX ed attribuito a Niccolò di Pietro Gerini e Ambrogio di Baldese, riproducente l’affresco “Affidamento dei bambini alle madri adottive” (Museo del Bigallo) danneggiato durante il trasporto alla mostra “La vita condivisa. I gesti della famiglia nelle immagini dell’arte” tenutasi a Milano dal 20 aprile al 10 giugno 2012 (intervento coperto da assicurazione) • Restauro affresco “Rimembranze Garibaldine” di Galileo Chini risalente all’anno 1925, (sala Mirella Ballerini – Montedomini) di mt. 5 x mt. 3. L’intervento – del valore di € 6.160,00= I.V.A. inclusa, si era reso necessario a causa dei danni provocati dall’esondazione dell’Arno del 1966 che interessò circa la metà della superficie pittorica (in particolare si evidenziavano cadute di intonaco pittorico, macchie dovute forse agli idrocarburi portati dall’acqua, effluorescenze saline nonché tracce di precedenti restauri eseguiti con materiali e tecniche non idonee) è stato finanziato dalla Fondazione Montedomini O.N.L.U.S..

2013 • Restauro dell’affresco del 1342 “La Madonna della Misericordia” opera della scuola di Bernardo Daddi risalente al 1342 (Museo del Bigallo - Sala dei Capitani). L’affresco che presentava un diffuso strato scuro che ricopriva i colori originari, oltre a lesioni e fessurazioni dell’intonaco; nella parte inferiore relativa alla veduta di Firenze erano visibili aloni lucidi attribuibili alla presenza di sostanze proteiche (forse sfregamento delle mani). Erano inoltre visibili restauri effettuati a cavallo fra l’800 ed il ‘900 oltre a quelli conseguenti all’alluvione del 1966. Il restauro del valore di € 19.987,00= I.V.A. inclusa, che è stato ultimato a primavera del 2014, è stato eseguito dalla Dott.ssa Lidia Cinelli, che ha vinto il primo premio Friends of nell’ambito del Salone dell’arte e Restauro 2012, ed è stato totalmente finanziato dalla Fondazione Friends of Florence. • Restauro di una porzione del soffitto affrescato della Sala Blu e elle pitture murali della Sala del Vescovo (Educatorio di Fuligno). L’intervento, del valore di € 5.856,00= I.V.A. inclusa, si è reso necessario a causa della presenza di macchie causate da infiltrazioni d’acqua, che avevano causato macchie e sollevamenti della pellicola pittorica. L’intervento, che è stato effettuato

99 100 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 nel periodo di sospensione natalizia delle attività formative dell’agenzia di formazione, è stato finanziato con i fondi dell’Azienda.

Ritiro da deposito di opere

2011 • Ritirato, a conclusione del restauro effettuato dall’Opificio delle Pietre Dure, il “Crocifisso” in legno intagliato e policromato attribuito a Benedetto da Maiano. L’opera, di proprietà dell’Educatorio della SS. Concezione detto di Fuligno, è stata consegnata in deposito temporaneo al Museo Statale del Cenacolo del Fuligno. • Ritirato dall’Istituto per l’Arte ed il Restauro di Palazzo Spinelli, a conclusione del restauro, il dipinto su tela del seco XVI dal titolo “Resurrezione” (ex A.S.P. Sant’Ambrogio). L’opera è stata ricollocata nella Chiesa di San Ferdinando in Montedomini.

2012 • Ritirato dal laboratorio di restauro “Fedeli Restauri”, a restauro ultimato, il dipinto su tela della Scuola Fiorentina del secolo XVII dal titolo “Madonna Assunta e i Santi” (ex A.S.P. Sant’Ambrogio). L’opera è stata ricollocata nella Chiesa di San Ferdinando in Montedomini.

Trasferimenti di opere e arredi inventariati Nell’anno 2010, al fine di rendere utilizzabili alcuni locali dell’Educatorio di Fuligno per lo svolgimento di attività formative sono stati trasferiti, a seguito di parere favorevole della Soprintendenza ai Beni, presso Montedomini gli arredi della Stanza del Presidente e della Sala del Vescovo.

Promozione della conoscenza del patrimonio culturale

• Con convenzione sottoscritta il 27/5/2011 fra la Direzione Sviluppo Economico, promozione Turistica del Comune di Firenze è stato riaperto ai visitatori il Museo del Bigallo, che risultava ormai chiuso dal primi mesi di febbraio 2010. L’accordo prevede inoltre che nelle Loggia e Cappella antistanti al Museo l’allestimento di un punto di informazione turistica gestito dallo stesso Comune di Firenze, che garantisce anche la bigliettazione e la sorveglianza durante le visite alle sale dello stesso. Questa operazione non solo ha contribuito a rendere di nuovo fruibili le pregevoli opere che si trovano custodite nel Bigallo, ma ha di nuovo focalizzato l’attenzione dei fiorentini e dei turisti su un palazzo fra i più antichi e di valore della città, contribuendo alla sua rivitalizzazione. Nell’ambito della stessa convenzione l’Azienda ed il Comune di Firenze hanno previsto di rendere il Museo del Bigallo ed il Punto di informazione turistica completamente accessibili ai soggetti diversamente abili, nell’ambito del ruolo di Polo della disabilità che rientra negli scopi statutari dell’A.S.P. Firenze Montedomini. • Nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia Montedomini è stato inserito nei luoghi che testimoniano o che hanno avuto rilievo in questo importante momento della storia italiana. L’affresco “Rimembranze Garibaldine” – seppure non ancora restaurato – è stato scelto come immagine simbolica di tutta la manifestazione ed è stato riprodotto sia nei volantini che nei libretti (cosiddetti “Passaporti”). Pertanto nel corso dell’anno sono state effettuate visite guidate all’interno della struttura, non solo per vedere l’affresco del Chini, ma anche per visitare alcuni pregevoli locali storici (Giardino d’Inverno, Guardaroba Storico, Chiesa di San Ferdinando), testimonianze delle antiche radici della struttura. • Nel corso degli anni sono state richieste più volte autorizzazioni alla pubblicazione di foto che riguardavano beni tutelati o testimonianze di vita all’interno delle antiche Istituzioni, alcuni esempi: - Pubblicazione di particolare di immagini dipinte dal Volterrano sul soffitto affrescato del Cenacolo di San Francesco detto de’ Vanchetoni sul volume “Il Volterrano” a cura di Riccardo Spinelli e Maria Cecilia Fabbri e finanziato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze - Pubblicazione a cura della Direzione Cultura del Comune di Firenze di una brochure illustrativa dedicata al Museo de Bigallo e redatta sia in lingua italiana che inglese con le immagini di tutte le opere esposte

101 Niccolò di Pietro - Pubblicazione di alcune immagini relativi a locali e spaccati di vita all’interno della Pia Casa Gerini e Ambrogio Baldese, I capitani di Lavoro dal momento della sua istituzione fino al secondo dopoguerra nel volume di Manuela della Misericordia Barducci “Il pane dei poveri è sempre duro – Storia e storie di Montedomini” edito da Edizioni affidano gli orfani alle madri adottive. Leonardo Firenze Affresco Museo del Bigallo. Beni archivistici Consultazioni Archivio storico Montedomini

2011 • Consultazione Archivio Storico de’ Vanchetoni per motivi di studio in particolare su documenti riguardanti Giovanni Micetti e Ippolito Galantini (1600-1690) – vedasi autorizzazione Soprintendenza Archivistica per la Toscana Proto. N. 3570 del 25/7/2011

2012 • Consultazione Archivio Storico Montedomini per predisposizione pubblicazione su documenti riguardanti il XIX ed il XX secolo (poi utilizzati per la pubblicazione del volume “Il pane dei poveri è sempre duro – Storia e storie di Montedomini” – vedasi autorizzazione Soprintendenza Archivistica per la Toscana Prott. N. 591 del 1/2/2012 • Consultazione Archivio Storico Montedomini su attività istituzionale e presenza di comunità religiose per predisposizione tesi di laurea – vedasi autorizzazione Soprintendenza Archivistica per la Toscana Prott. N. 2158 del 8/5/012 • Consultazione Archivio Storico Montedomini su Istituti Minorili – Orfanotrofio di Quarona (1767/1778- lettere) per ricerca storica – vedasi autorizzazione Soprintendenza Archivistica per la Toscana Prott. N. 2326 del 17/5/2012 • Consultazione Archivio Storico Montedomini per ricerca notizie sul Sarcofago della Beata Chiara Ubaldini (sec. XIX) per motivi di studio – vedasi autorizzazione Soprintendenza Archivistica per la Toscana Prott. N. 2930 del 19/6/2012 • Consultazione Archivio Storico Montedomini per Censimento Fonti senza esame diretto (sec. XX) per progetto “Carte da legare senza manicomio” - vedasi autorizzazione Soprintendenza Archivistica per la Toscana Prott. N. 4008 del 14/9/2012

102 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

2013 • Consultazione Archivio Storico Montedomini su atti relativi alla Pia Casa degli Orfani di S. Filippo Neri (sec. XIX) per tesi di laurea – vedasi autorizzazione Soprintendenza Archivistica per la Toscana Prott. N. 1584 del 4/4/2013 • Consultazione Archivio Storico Montedomini su atti relativi all’Organo della Chiesa per motivi di studio – vedasi autorizzazione Soprintendenza Archivistica per la Toscana Prott. N. 1647 del 9/4/2013 • Consultazione Archivio Storico Fondazione Barellai relativo a documentazione Opera Pia Ospizi Marini Barellai (sec. XIX e XX) per reperimento materiale per Convegno di Studi su Giuseppe Barellai tenutosi il 24 ottobre 2013 • Consultazione Archivio Storico Montedomini su documentazione relativa al Reclusorio dei Poveri di Montedomini (anno 1839) per fini di studio e ricerca.

Riordino Fondi Archivistici

• Nel corso degli anni 2010 e 2011, grazie ai finanziamenti della Soprintendenza Archivistica per la Toscana, si è proceduto alla catalogazione di oltre 1900 unità documentarie depositate presso l’Archivio Storico di Montedomini • Nel corso del 2012, con fondi a carico dell’Azienda, si è proceduto alla catalogazione, di materiale da inserire nell’archivio storico, in quello di deposito e da scartare secondo il vigente massimario di scarto della Soprintendenza Archivistica • Nell’anno 2013, con fondi a carico della Soprintendenza Archivistica per la Toscana, si è proceduto alla catalogazione di oltre 900 unità documentarie relative all’Archivio Storico dell’Orfanotrofio San Filippi Neri e dell’Opera Pia Ospizi Marini Fondazione Barellai; • Nell’anno 2013 l’Ufficio Servizi Culturali, coadiuvato dalla Soprintendenza Archivistica, ha proceduto alla redazione del verbale di consistenza del materiale archivistico dell’Istituto Demidoff in vista del suo prossimo trasferimento presso l’Archivio Storico di Montedomini

Risultati raggiunti

Nel corso del mandato l’Azienda ha effettuato una massiccia ricognizione del proprio patrimonio di interesse storico artistico, tuttavia ancora da ultimare, in considerazione degli innumerevoli pezzi che le AA.SS.P. incorporate hanno fatto confluire nell’Azienda incorporante e che solo in alcuni casi risultavano da un inventariazione puntuale ed aggiornata. Sono stati mossi i primi passi verso il rientro nella piena disponibilità di opere che si trovavano in deposito temporaneo presso botteghe di restauro, soprattutto a causa dei danni subito per l’alluvione del 1966, provvedendo al riposizionamento in strutture che ne consentissero la maggior fruizione possibile (Chiesa di San Ferdinando in Montedomini e Cenacolo del Fuligno). L’archivio storico di Montedomini, la cui inventariazione – compresa quella dell’Orfanotrofio San Filippo Neri e della Colonia Barellai – è ultimata, è aperto alla consultazione da parte di ricercatori e studiosi. Impegni e Azioni per il futuro • Procedere e completare, compatibilmente con i fondi messi a disposizione dalla Soprintendenza, la catalogazione dei fondi archivistici dell’Istituto San Silvestro, dell’A.S.P. Sant’Ambrogio e dell’Istituto Demidoff; • Proseguire nell’attività di ricognizione e catalogazione, con l’ausilio dell’Ufficio Catalogo della Soprintendenza, dei beni mobili di interesse storico-artistico al fine di addivenire alla redazione di un inventario esaustivo del proprio patrimonio (oltre a quello del Fuligno e dell’Oratorio di San Francesco detto de’ Vanchetoni); • Ritirare e collocare, garantendo la fruizione al pubblico, le opere d’arte in deposito presso restauratori delle quali è stato ultimato il restauro; • Procedere al restauro, compatibilmente con gli esigui fondi a disposizione o attraverso la ricerca di sponsor/finanziamenti, delle opere che necessitano di interventi o che si trovano depositate presso la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico di Firenze, Prato e Pistoia a seguito dell’alluvione del 1966 e provenienti dall’Istituto Sant’Ambrogio e dell’Orfanotrofio del Bigallo.

103 Soffitto intarsiato nella “Sala del Tacca”. Ostello del Carmine. 104 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

LE ATTIVITÀ STRUMENTALI

AREA COMMERCIALE

Le attività dell’A.S.P. qualificate come commerciali dalla normativa fiscale rappresentano poco più del 2% del valore della produzione complessiva. La nozione di attività strumentale presta il fianco ad interpretazioni diverse a seconda dell’ottica con la quale si analizzano le operazioni poste in essere dall’Ente. Secondo un approccio economico-aziendale dovrebbero qualificarsi come tali quelle che pur non tipiche della missione aziendale sono utili a produrre risorse finanziarie impiegabili per realizzare tale missione. Sotto questo profilo possono considerarsi commerciali l’affitto di immobili non destinato ad utenti istituzionali od il noleggio di sale per convegni ed esposizioni. Assumendo un’ottica commerciale si dovranno considerare come commerciali attività quali la somministrazione di alimenti e bevande (mensa, bar, vendita pasti) o l’attività formativa (Agenzia Formativa) che appaiono in un’ottica economico-aziendale rientrare nell’alveo delle attività istituzionali oltre a quelle di noleggio di sale per convegni ed attività museali. Sono considerate attività commerciali: - la vendita di pasti verso l’esterno (pasti a centri diurni del Comune di Firenze, a studenti universitari, dipendenti ASL e royalty per vendita di pasti effettuata direttamente dall’azienda che ha in appalto la gestione del servizio di ristorazione); - la locazione delle sale delle sedi istituzionali (convegni cerimonie corsi di formazione, ecc.); - l’attività commerciale del bar interno alla struttura (attività a servizio degli ospiti e dei loro familiari); - i ricavi generati dall’Agenzia Formativa; - i ricavi generati dal Museo Bigallo, fino alla sua chiusura. Si evidenza nelle tabelle sottostanti la composizione dell’attività ed alcune caratteristiche principali:

105 GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

La consistenza

Con la fusione l’A.S.P. Firenze Montedomini ha riunito sotto un’unica proprietà e gestione un ingente patrimonio immobiliare, parte del quale utilizzato direttamente per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali, e parte destinato all’importante funzione di garantire un flusso di proventi per mantenere l’equilibrio economico e finanziario dell’Azienda e, quindi, per garantire la regolare erogazione dei servizi. Un patrimonio che è legato al cuore dell’identità della città, per esempio la . Diamo di seguito una rappresentazione sintetica sotto vari profili. Proprietà per numero di unità immobiliari

Bsi1.1 prima della fusione bsi1.2 dopo la fusione

Si tratta in totale di oltre 260 unità immobiliari (definire in modo univoco il numero delle unità immobiliari). A queste vanno aggiunte le proprietà di terreni per una superficie complessiva di oltre 14 ettari, tutti nel comune di Lastra a Signa. In termini di quantità la fusione ha incrementato la consistenza di oltre il 300%. In termini di superficie complessiva e di valore catastale registrato in bilancio il patrimonio di provenienza A.S.P. Montedomini rappresenta i 2/3 del totale. I grafici che seguono esprimono queste grandezze.

Bsi1.3 Superficie bsi1.4 Valori catastali in bilancio

Il patrimonio immobiliare, regolarmente iscritto in bilancio, è suddiviso in due voci distinte: una che rileva il valore catastale pari ad Euro 54.181.707, l’altra che rileva le capitalizzazioni e gli incrementi di valore manifestati nel corso dei vari esercizi al netto dei relativi ammortamenti per un valore pari ad Euro 7.136.916. A fronte di tali valori dello stato patrimoniale attivo, per quanto concerne i valori catastali, si riscontrano nel passivo i medesimi valori all’interno della voce “Altre riserve”. Rispetto agli importi iscritti a valore catastale in bilancio, il valore reale della situazione patrimoniale dell’Azienda può essere rappresentato, sulla base di una perizia anche questa prudenziale, come 106 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 da tabella seguente: Patrimonio Valore peritale Immobili di tipo istituzionale € 180 mln Immobili di tipo commerciale e residenziale € 120 mln Terreni non edificabili € 50 mila Totale € 300,05 mln

Si tratta quindi di un valore complessivo veramente significativo che si è formato nei secoli grazie alla generosità dei donatori. L’A.S.P. segue con particolare attenzione la gestione del proprio patrimonio immobiliare mediante l’applicazione, in modo trasparente, di tutte le procedure necessarie all’assegnazione degli immobili in locazione previste dal regolamento interno introdotto per la prima volta nella storia dell’Ente dall’attuale Consiglio di Amministrazione il 24 novembre 2010. Da questo punto di vista, il 2010 è servito per uniformare le procedure delle quattro AASSPP di provenienza, per la quale si è reso necessario operare un generale riordino delle informazioni sottese agli immobili. A tal fine è stato attivato un processo di monitoraggio degli immobili che ha previsto: la verifica di massima ed il caricamento dei dati catastali di tutti gli immobili riconducibili alle quattro AASSPP su apposito database; la verifica di massima ed il caricamento sul medesimo database dei dati contrattuali e loro corrispondenza al dato catastale e da ultimo la verifica delle criticità relative alle unità locate, con particolare riguardo agli affari legali (contenziosi e coordinamento con gli studi legali provenienti dalle quattro A.S.P. ), scadenze contrattuali e opportunità di giungere ad un nuovo contratto sulla base dei parametri di locazione stabiliti nei Patti Territoriali 2009, regolarizzazione degli adempimenti fiscali (imposta di registro) e messa a regime delle procedure di notifica degli aggiornamenti Istat e delle morosità. Di seguito si riportano le tabelle relative agli esiti del processo di monitoraggio sulle conduzioni e ai nuovi contratti attivati:

Esito N immobili N immobili N immobili N immobili 31.12.2010 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Contratto regolare 99 95 99 102 Invio disdetta x fine locazione. 37 31 33 25 Locazione conclusa 26 34 28 21 Procedura esecutiva sfratto con 17 18 18 14 accesso Sfratto x fine locazione. - data rilascio 8 8 13 12 Contratto scaduto da definire 7 4 10 15 Contratto in fase di rinnovo 5 8 4 6 Procedure sfratto in corso: udienza 4 7 0 1 Convenzione in corso di definizione 4 1 0 0 Convenzione in essere 3 2 2 2 Ricevuta disdetta anticipata 1 1 1 1 Contratto in scadenza da definire 1 3 4 12 212 212 212 211

Il patrimonio immobiliare, da destinare alle locazioni, è suddiviso in quattro tipologie: 1. immobili di pregio, per i quali il criterio di determinazione del canone è la massimizzazione del ricavo rispetto alle quotazioni di mercato; 2. immobili non di pregio ad uso abitativo, per i quali si applicano i canoni concordati definiti dagli Accordi Territoriali; 3. immobili non di pregio ad uso non abitativo, per i quali il criterio di determinazione del canone è la massimizzazione del ricavo rispetto alle quotazioni di mercato; 4. immobili ad uso abitativo da destinare al sostegno sociale per i quali, di concerto con il Comune di Firenze, vengono applicati canoni agevolati per situazioni di particolare disagio abitativo. 107 Di seguito una tabella che indica il valore prodotto nell’esercizio 2013 dalle varie tipologie:

Importo canoni Tipologia n° % % mensili Immobili di pregio (compreso porzioni 29 13,68% 84.436,15€ 57,33% di immobili) Non di pregio uso abitativo 139 65,67% 39.166,88€ 26,59% (compreso porzioni di immobili) Non di pregio uso abitativo sostegno 23 11,32% 14.590,26€ 9,91% sociale Non di pregio uso non abitativo 20 9,43% 9.098,79€ 6,18% (compreso porzioni di immobili) TOTALE 211 100,00% 147.292,08€ 100,00%

L’obiettivo dei prossimi anni, tenuto conto dei tempi obbligati legati alla normativa sulle locazioni, è volto inoltre a regolarizzare ed attualizzare i canoni al fine di incrementare i proventi da locazioni, necessari per il sostegno dell’attività istituzionale dell’A.S.P.. Va ricordato a tale riguardo che gli interventi a sostegno del disagio abitativo non rientrano, se non in maniera indiretta, tra gli scopi istituzionalmente attribuiti all’Azienda. Di qui la necessità di massimizzare i proventi provenienti dagli immobili non utilizzati direttamente. La regolarizzazione e la “messa a norma” da un punto di vista contrattuale del patrimonio comporta però, come evidenziato nella relazione al Bilancio, una criticità importante per l’Azienda poiché molti immobili sono locati da decenni a persone oggi anziane che vi hanno trascorso l’intera vita e che non sono in condizioni di rinnovare i loro contratti a canoni più congrui, altri sono locati a persone in situazioni di disagio, altri ancora sono locati a persone che non intendono regolarizzare la situazione poiché detengono contratti più favorevoli rispetto a quanto proposto per i rinnovi. Per questi motivi molti inquilini, non accettando la rinegoziazione, obbligano l’Azienda ad intraprendere le procedure di legge che portano un incremento delle pratiche di sfratto, con tempi di contenzioso che richiedono mediamente 3-4 anni per la definizione della questione ed il rientro in possesso dell’immobile da parte dell’Azienda, oltre a tutte le spese ed i mancati guadagni. Un ulteriore aspetto di criticità riguarda lo stato manutentivo poiché i parametri di riferimento dei nuovi contratti obbligano l’Azienda a consegnare l’immobile con gli impianti a norma e in buono stato. Una parte significativa del nostro patrimonio immobiliare, a causa dei rilevanti riflessi finanziari, sconta invece decenni di mancati interventi di manutenzioni e di adeguamenti normativi. La valorizzazione del patrimonio sia per quanto riguarda la conservazione che l’incremento del volume dei ricavi è stato quindi inserito in un programma di gestione e investimenti che ha richiesto e richiederà un impegno organizzativo e finanziario rilevante, tenuto conto che questo è un aspetto che negli anni precedenti all’entrata dell’attuale Consiglio di Amministrazione (ma si può parlare di decenni) non è stato adeguatamente affrontato dalle ex IPAB e dopo dalle A.S.P. (la cui storia è però relativa agli ultimi anni). L’opera di valorizzazione (edilizia ed economica) intrapresa dall’attuale amministrazione richiederà inevitabilmente, per i motivi esposti, alcuni anni prima di poter produrre appieno i frutti previsti. La gestione del patrimonio sarà, quindi, una delle aree dove si dovrà registrare maggior impegno anche nell’individuare soluzioni innovative che consentano di superare le difficoltà che si prospettano per la sua necessaria realizzazione. A questo riguardo occorre tener presente le indicazioni contenute nel programma di mandato1 dell’Amministrazione comunale in cui si indica espressamente: “Il patrimonio delle A.S.P. dovrà essere gestito con ancora maggiore efficacia e messo al servizio delle necessità del territorio”; questa peraltro è una indicazione che necessita di una più puntuale declinazione in obiettivi specifici in relazione alle esigenze del territorio individuate dall’amministrazione comunale e delle possibilità concrete legate alla situazione dei vari immobili, in termini di tempi ed oneri per la realizzazione.

1 Il patrimonio delle A.S.P. dovrà essere gestito con ancora maggiore efficacia e messo al servizio delle necessità del territorio (punto 10.7 Programma di mandato, Rete civica) 108 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Suddivisione per tipologia (aggiornare ai dati 2013) Nelle seguenti tabelle viene rappresentato il patrimonio immobiliare, non solo nel rispetto della macro suddivisione nelle 4 tipologie prevista dal suddetto regolamento, ma riclassificando il patrimonio con un maggior dettaglio:

*Questi valori non includono i terreni accatastati come fondi agricoli situati in Via di Bracciatica per un totale di 14,8214 ettari

Dalla tabella emerge che il patrimonio dell’A.S.P. formato da n. 263 unità immobiliari, comprese porzioni di unità, date in locazione o comodato ad associazioni, è composto per oltre il 50% da appartamenti per civile abitazione. Gli immobili inagibili sono riferiti quasi esclusivamente al complesso immobiliare situato nel Comune di Lastra a Signa (in loc. Bracciatica): trattasi di una ex fattoria con fabbricati completamente diruti ma classificati catastalmente come edifici urbani. Per questi immobili l’Amministrazione in questi ultimi anni ha avviato un confronto con il Comune di Lastra a Signa relativo alla possibilità di modificare integralmente/parzialmente la destinazione urbanistica dei beni.

La parte dei ricavi legati alla gestione patrimoniale deriva da contratti di locazione di unità immobiliari urbane. Con l’adozione del regolamento per la locazione del patrimonio immobiliare l’A.S.P. si è dotata per la prima volta di una procedura trasparente e corretta volta a garantire un’ottimale modalità di assegnazione, pur preservando eque condizioni di mercato come canoni di tipo concordato (la maggior parte degli immobili sono locati rispettando le condizioni dei patti territoriali) a favore di inquilini appartenenti a fasce sociali che non potrebbero accedere al mercato abitativo ordinario. Infine l’ultima tabella evidenzia le parte di patrimonio destinato a finalità sociali, ed in particolare i contratti di comodato gratuito e/o contratti e convenzioni a canoni agevolati, con associazioni o altri enti pubblici, che permette di creare una rete sociale e sinergie con il tessuto cittadino che ha un importanza rilevante per l’A.S.P. ma soprattutto per la collettività beneficiaria di servizi e collaborazioni che comunque Montedomini restituisce al territorio, in una fase in cui è fondamentale il rafforzamento dei rapporti di collaborazione fra servizi pubblici, privato sociale e in genere con le autonome potenzialità del territorio.

109 LA MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO ED I NUOVI PROGETTI

L’A.S.P. Firenze Montedomini è impegnata nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio che rappresenta un’importante fonte di ricchezza da destinare ai servizi istituzionali dell’A.S.P.; la gestione del patrimonio è strumentale, ed ha lo scopo di supportare lo sviluppo dei servizi agli anziani, ai disabili ed alla marginalità. Gli interventi sul patrimonio immobiliare gestiti dall’ufficio tecnico-logistico possono essere così riassunti: a. gli interventi di manutenzione ordinaria, quali le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie a mantenere efficienti gli impianti tecnologici esistenti; b. gli interventi di manutenzione straordinaria, quali gli adeguamenti impiantistici/normativi, la realizzazione di servizi igienico-sanitari e tecnologici o le opere di modifica per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici. Rientrano nell’ambito della manutenzione straordinaria anche gli interventi di restauro e di risanamento conservativo e gli interventi di ristrutturazione edilizia; c. i nuovi progetti.

L’A.S.P. di volta in volta, in base ai fabbisogni dell’Azienda e le necessità manutentive del patrimonio immobiliare stabilisce quali interventi potranno essere eseguiti nel corso dell’anno e, attraverso il Bilancio, definisce l’ordine e le risorse dedicate ai singoli lavori, servizi e forniture, sulla base di diversi fattori: • le priorità tecniche, individuate dall’ufficio tecnico-logistico, il quale determina un ordine di priorità nell’ambito degli interventi da eseguire; • i massimali di spesa individuati dall’ufficio economico finanziario che stabilisce la soglia massima di spesa sugli immobili oggetto degli interventi richiesti, in base anche alla presenza di eventuali finanziamenti pubblici; • il fatto che l’immobile oggetto di intervento, sia un immobile strumentale, il che determina una precedenza.

Dopo la verifica e l’analisi di tali priorità, L’A.S.P. determina, per ogni singola business unit, il massimale di spesa per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e definisce il

110 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Bilancio previsionale. Il ruolo dell’ufficio tecnico-logistico è di carattere tecnico, sia nella fase progettuale della richiesta di intervento da parte dei vari utenti/stakeholder (inquilini, gestori di servizi, ecc) , sia nella fase di esecuzione con il ruolo di ufficio direzione lavori o RUP; all’ufficio è anche affidato il compito di verifica in merito al conseguimento dei risultati attesi in termini, sia di esecuzione che di rispetto dei tempi prefissati e di risorse destinate. La procedura di processo segnalazione guasto/anomalia messa a punto dall’ufficio tecnico- logistico, riassunta in flow chart nelle pagine seguenti, prevede che gli utenti interessati da interventi di manutenzione comunichino attraverso un apposito applicativo denominato BRI (Buono Richiesta Intervento) la richiesta di intervento manutentivo. Per il patrimonio immobiliare strumentale, il monitoraggio degli impianti/componenti/attrezzature e degli immobili, e servizio di piccola manutenzione e risoluzione guasti sono curati direttamente dai vari gestori dei servizi. Il servizio di piccola manutenzione e risoluzione guasti è da intendersi come l’insieme degli interventi finalizzati a ripristinare l’efficienza dopo la rottura imprevedibile (interventi a guasto avvenuto) di componenti e/o elementi tecnici impiantistici, ovvero interventi di natura esclusivamente riparativa e/o conservativa, ovvero interventi effettuati in seguito ad elevata usura. Il gestore effettua le ispezioni giornaliere al fine di monitorare costantemente l’immobile e gli impianti per prevenire eventuali fault, e segnalare all’Azienda le eventuali problematiche riscontrate, relative alla manutenzione ordinaria e straordinaria. In caso di situazioni di emergenza/ urgenza il gestore provvede all’immediata messa in sicurezza attraverso l’”intervento tampone” avvisando tempestivamente l’Azienda.

111 La manutenzione del patrimonio nel mandato 2009 – 2014

Salvaguardare e valorizzare il patrimonio rappresenta una componente rilevante della responsabilità sociale dell’Azienda, oltre a costituire un’importante fonte di ricchezza da destinare ai servizi istituzionali dell’A.S.P.. Come si evince dal grafico in particolare il patrimonio immobiliare dell’Azienda è a destinazione prevalentemente residenziale

L’ingente patrimonio comporta anche un grande impegno nella manutenzione, sia economico che organizzativo. Come già accennato lo stato di manutenzione è l’aspetto più critico e richiede rilevanti risorse. Come si evince confrontando i grafici e le tabelle degli interventi di manutenzione sugli immobili dal 2010 al 2013, la maggior parte di richieste deriva principalmente dalla Struttura di Montedomini ed a seguire dall’Istituto del Fuligno.

Segue il dettaglio per sede. Dal 2011 sono riportati anche i dati sugli immobili locati. Per una migliore comprensione dei grafici, giova ricordare che con la fusione, avvenuta a fine 2010, l’A.S.P. Firenze Montedomini ha acquisito un ingente patrimonio immobiliare. Per questo la situazione è andata, dal 2010 in poi distribuendosi in maniera più omogenea pur mantenendo una percentuale più elevata di interventi su Montedomini ed a seguire sul Fuligno, poiché come già evidenziato sopra, per le attività socio assistenziali il servizio di piccola manutenzione e risoluzione guasti sono curati direttamente dai vari gestori dei servizi.

Interventi di manutenzione del 2010 per immobili Interventi di manutenzione del 2012 per immobili

0% 2% 1% Albergo Popolare Albergo Popolare 0% 4% Sant'Agnese/Bigallo Sant'Agnese/Bigallo Demidoff Demidoff 4% 4% 4% 0% 5% 10% Fuligno 3%0% Fuligno Immobili Locati Locati 26% Mameli Mameli Montedomini Montedomini Principe Abamelek Principe Abamelek 35% San Silvestro San Silvestro 13% 85% 4%

112 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Interventi di manutenzione del 2011 per immobili Interventi di manutenzione del 2013 per immobili

Albergo Popolare Albergo Popolare Sant'Agnese/Bigallo Sant'Agnese/Bigallo 3% 4% 3% 5% 0% Demidoff Demidoff 5% 3% 3% 4% 0% Fuligno 2% Fuligno 24% Immobili Locati 26% Immobili Locati Mameli Mameli Montedomini Montedomini 48% Principe Abamelek Ostello del Carmine 2% 44% San Silvestro Principe Abamelek 11% 10% 3% San Silvestro

Interventi di manutenzione del 2010 per tipologie Interventi di manutenzione del 2012 per tipologie

manutenzione antincendio manutenzione antincendio 2 5 8 1 interventi di disinfestazione 20 21 4 12 48 interventi di disinfestazione 59 73 interventi di falegnameria 21 interventi di falegnameria 12 manutenzione edile manutenzione edile manutenzione fosse biologiche manutenzione fosse biologiche 146 manutenzione impianti elettrici manutenzione impianti elettrici 35 manutenzione impianti idraulici manutenzione impianti idraulici 2 170 100 manutenzione impianti termici manutenzione impianti termici varie varie

Interventi di manutenzione del 2011 per tipologie Interventi di manutenzione del 2013 per tipologie

manutenzione antincendio manutenzione antincendio 15 12 3 interventi di disinfestazione 32 11 15 2 interventi di disinfestazione 14 50 22 interventi di falegnameria 120 interventi di falegnameria 93 14 manutenzione edile 145 manutenzione edile 1 manutenzione fosse biologiche manutenzione fosse biologiche manutenzione impianti elettrici 6 manutenzione impianti elettrici manutenzione impianti idraulici manutenzione impianti idraulici 128 manutenzione impianti termici 188 manutenzione impianti termici varie varie

Paragonando le tabelle ed i grafici dal 2010 al 2013, relativi agli interventi di manutenzione per tipologie di lavori risulta che gli interventi relativi alla manutenzione degli impianti elettrici ed idraulici sono prevalenti; questo è spiegabile poiché, come già evidenziato, con il passare degli anni aumenta l’usura dovuta anche ad un utilizzo a regime continuativo e sostenuto delle strutture pubbliche. E’ auspicabile pertanto intraprendere interventi globali di manutenzione straordinaria, i quali però non sempre sono possibili per mancanza di fondi.

Di seguito si riporta una sintetica descrizione, per singolo anno, degli eventi e degli interventi principali che hanno interessato il quadriennio dal 2010 al 2013.

2010 L’esercizio 2010 è stato il primo in cui la gestione del patrimonio immobiliare delle A.S.P. Bigallo, Fuligno e Sant’Ambrogio è stato raggruppata sotto l’azione amministrativa della A.S.P. Montedomini in previsione della fusione tra le quattro Aziende effettuata con Delibera n. 41 del 29/12/2010. Una delle attività principali è stata pertanto quella di reperimento e ricognizione di tutta la documentazione relativa al patrimonio immobiliare delle Aziende in previsione della fusione per incorporazione, in particolare per quanto concerne i contratti di locazione, oltre alla verifica di eventuale documentazione tecnica quali planimetrie catastali e conformità impiantistiche. Conseguentemente, a seguito dell’analisi delle situazioni contrattuali dei vari inquilini, e per

113 effettuare una completa riorganizzazione e aggiornamento degli affitti, sono state inviate le comunicazioni di disdetta dei contratti in scadenza in cui il canone di locazione applicato non rispettava i parametri previsti dal nuovo regolamento di locazione degli immobili approvato con Delibera 39 del 24/11/2010. Nell’ambito della gestione del patrimonio edilizio, per quanto riguarda gli adempimenti normativi si è provveduto alla comunicazione attraverso il portale dedicato sul sito web del Dipartimento del Tesoro degli elenchi identificativi degli immobili delle quattro A.S.P.. Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria sul patrimonio immobiliare strumentale sono stati effettuati i lavori conclusivi di rifacimento e adeguamento dei locali destinati a cabina di trasformazione e del gruppo elettrogeno della sede della A.S.P. Montedomini, oltre ad alcuni interventi per la razionalizzazione degli uffici amministrativi. Nel 2010 l’Azienda ha inoltre avviato il procedimento finalizzato all’esecuzione dei lavori di risanamento conservativo, straordinaria manutenzione e vari adeguamenti impiantistici e strutturali da realizzare nel complesso R.S.A Ex Onig - Principe S. Abamelek, individuando i progettisti e formalizzandone l’incarico. Di seguito si riporta l’elenco degli interventi salienti del 2010 desunto dalle determinazioni:

2010 Montedomini Lavori di manutenzione per la messa in sicurezza dei locali adibiti a presidenza presso la sede dell’A.S.P. Montedomini Lavori di manutenzione straordinaria per la messa a norma dell’impianto speciale di rilevazione fumi presso la sede dell’A.S.P. Montedomini Via Malcontenti 6 - Firenze Realizzazione di impianto elettrico di illuminazione di emergenza presso la sede dell’A.S.P. Montedomini Via Malcontenti 6 - Firenze. Opere di manutenzione straordinaria per la realizzazione di nuova cabina elettrica presso la sede dell’A.S.P. Montedomini Via Malcontenti 6. approvazione della variata distribuzione di spesa e perizia suppletiva. Fornitura e posa in opera di impianto di climatizzazione a split presso la sede dell’A.S.P. Montedomini - locali R.S.A. 2 - reparto rubino. Realizzazione impianti elettrici di illuminazione e fornitura di corpi illuminanti per gli uffici amministrativi e per gli uffici di presidenza presso la sede dell’A.S.P. Montedomini, in Firenze Via Malcontenti n. 6. Incarico professionale all’arch. Carlo Merlino per la realizzazione di mappatura per indagini relative ai lavori di adempimento antincendio per l’ottenimento di C.P.I. per l’A.S.P. Montedomini. Lavori di modifica della struttura in vetro e metallo presso gli uffici amministrativi della sede dell’A.S.P. Montedomini, in Firenze Via Malcontenti n. 6. Lavori di manutenzione straordinaria di vano attualmente in disuso presso gli uffici amministrativi della sede dell’A.S.P. Montedomini, in Firenze Via Malcontenti n. 6. Istituto San Silvestro Lavori di manutenzione straordinaria su porte antincendio ed uscite di sicurezza nelle strutture principe Abamelek e San Silvestro. Lavori di manutenzione straordinaria per la messa a norma dell’impianto speciale di rilevazione fumi presso la struttura San Silvestro ubicata in Firenze Borgo Pinti. Lavori di manutenzione straordinaria per interventi alla centrale termica ed al circuito di riscaldamento della struttura San Silvestro ubicata in Firenze Borgo Pinti 62. Lavori di manutenzione straordinaria per sostituzione boiler di accumulo acqua calda sanitaria nella sottocentrale termica della struttura San Silvestro ubicata a Firenze in via Borgo Pinti, 62. intervento urgente di rimozione intonaco alla facciata tergale della struttura San Silvestro, 114 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 ubicata in Firenze Borgo Pinti n. 62. Lavori di manutenzione straordinaria per sostituzione boiler di accumulo acqua calda sanitaria presso l’istituto San Silvestro, ubicato in Firenze Borgo Pinti n. 62.

Ex Onig - Principe S. Abamelek Lavori di manutenzione straordinaria su porte antincendio ed uscite di sicurezza nelle strutture principe Abamelek e San Silvestro. Lavori di manutenzione straordinaria su gruppo antincendio nella struttura principe Abamelek.- Lavori di manutenzione straordinaria per interventi alla centrale termica ed al circuito di riscaldamento della struttura principe Abamelek ubicata in Firenze via delle Bagnese 4. Lavori di manutenzione straordinaria per la realizzazione di impianto elettrico di automazione pompe antincendio presso la struttura principe Abamelek. Incarico professionale per la realizzazione del progetto, in ogni sua estensione, di riutilizzazione funzionale della struttura principe Abamelek, ubicata in Firenze via delle Bagnese. Incarico professionale per la realizzazione di nuovi ed integrativi impianti elettrico e meccanico per il progetto di riutilizzazione funzionale della struttura principe Abamelek, ubicata in Firenze via delle Bagnese. Affidamento lavori di installazione di nr. 20 aspiratori da interno per bagni presso la struttura principe Abamelek in Firenze via delle Bagnese 4, in ottemperanza alle prescrizioni del verbale della commissione multidisciplinare vigilanza e controllo strutture del 19/10/2010. Immobili locati Incarico per consulenza professionale su aspetti di restauro architettonico e all’utilizzazione funzionale di porzioni immobiliari. Incarico per consulenza professionale su aspetti di statica, prevenzione incendi e utilizzazione funzionale di porzioni immobiliari. Lavori di manutenzione straordinaria per la riparazione e la messa in sicurezza di calate di rame, coppi e tegole rotte sul tetto presso la sede dell’A.S.P. Montedomini via malcontenti 6 - Firenze, angolo via delle casine Fornitura e posa in opera di nr. 3 caldaie murali in appartamenti di proprietà dell’A.S.P. Montedomini, ubicati in Firenze.- Barellai Lavori di manutenzione per la messa a norma della cabina elettrica della struttura Barellai di Tirrenia.- Affidamento lavori di abbattimento pini e rimozione piante già sradicate e adagiate al suolo nel giardino della struttura “Barellai”, ubicata in Pisa loc. Calambrone.- Lavori di manutenzione per sostituzione valvole dell’impianto idrico della centrale termica della struttura Barellai, ubicata in Pisa loc. Tirrenia viale del tirreno n. 349.-

115 2011 Il 1 gennaio 2011 all’A.S.P. Montedomini sono stati trasferiti gli immobili del Bigallo, Educatorio della SS. Concezione detto il Fuligno e Sant’Ambrogio; il numero di immobili passava da 87 a 263. I due grafici indicano la rilevanza dell’operazione di fusione.

grafico 1 numero immobili grafico 2 valore a bilancio

300

250 dopo la fusione Fuligno Montedomini 200 Fuligno Vanchetoni Sant'Ambrogio Bigallo Bigallo 150 Sant'Ambrogio Fuligno Vanchetoni Montedomini prima della fusione Fuligno 100

50 € 0 € 10 € 20 € 30 € 40 € 50 € 60 € 70

0 Milioni prima della fusione dopo la fusione

Il valore contabile del patrimonio immobiliare desunto dal Bilancio passava da € 46.050.499,52 prima della fusione a € 64.355.476,03 dopo la fusione. Nell’esercizio 2011 sono stati effettuati da un lato i vari sopralluoghi sugli immobili acquisiti anche al fine di verificarne lo stato manutentivo e per stabilire gli eventuali interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria da effettuare. Sul patrimonio immobiliare strumentale, per quanto concerne gli interventi di adeguamento delle apparecchiature e delle attrezzature impiantistiche, sono stati realizzati gli impianti di trattamento e disinfezione dell’acqua sanitaria per il controllo e la prevenzione della legionella nelle strutture di Montedomini, ex Onig – Principe S. Abamelek e nell’Istituto San Silvestro. Ulteriori interventi hanno interessato il rifacimento di alcune coperture di immobili con utilizzo non strumentale, quali gli edifici dia via Guelfa n. 83 e via delle Casine 13-15, oltre che alcuni improrogabili interventi di riparazione alle facciate interne nel complesso immobiliare Demidoff in via San Niccolò 32. Nell’ambito della gestione del patrimonio edilizio e dei relativi adempimenti normativi è stato avviato il procedimento di verifica di interesse culturale ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” che ha richiesto la compilazione degli elenchi e delle schede descrittive e l’inserimento dei dati sul sistema informativo Beni Tutelati per n. 21 immobili di proprietà. Di seguito si riporta l’elenco degli interventi salienti del 2012 desunto dalle determinazioni:

2011 Montedomini Lavori di manutenzione straordinaria di vano attualmente in disuso presso gli uffici amministrativi della sede dell’A.S.P. Montedomini, in Firenze via malcontenti n. 6. approvazione variata distribuzione di spesa.- Incarico professionale per la redazione di documento relativo alla “valutazione del rischio per la protezione scariche atmosferiche”.- Sostituzione boiler presso la centrale termica della sede dell’A.S.P. Firenze Montedomini in Firenze Via Malcontenti n. 6.- Proposta di indizione gara per appalto finalizzato all’ottenimento del C.P.I. per gli impianti elevatori per la struttura di Montedomini. Programma per la realizzazione dei lavori necessari per le ristrutturazioni e gli adeguamenti normativi degli impianti e delle strutture dell’A.S.P. Montedomini al fine di determinarne l’agibilità.- Trattamento per disinfezione acqua sanitaria, “legionella”, nelle strutture dell’A.S.P. Firenze 116 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Montedomini.- Affidamento manutenzione ordinaria degli impianti elettrici nelle strutture dell’A.S.P. Firenze Montedomini.- Affidamento manutenzione ordinaria edile nelle strutture dell’A.S.P. Firenze Montedomini.- Albergo Popolare e Ostello del Carmine Approvazione dei progetti definitivi “A.S.P. Firenze Montedomini: “Ostello del Carmine”, “edificio Via Pier Capponi” e “Meoste”. Rimodulazione interventi con contributo regionale e Comune di Firenze, mutuo ex-Cionfo ed ex-Meyer. incarichi ai geometri del Comune di Firenze e dell’A.S.P. Firenze Montedomini”.- Istituto Fuligno Acquisto e installazione di rilevatori di presenza presso Fuligno e Bigallo.- Istituto San Silvestro Affidamento lavori urgenti in ottemperanza alla verifica CUA n. 232/10 presso l’Istituto San Silvestro in Firenze Borgo Pinti n. 62. Località Bracciatica incarico professionale per redazione e presentazione del “progetto a sanatoria” dell’immobile di proprietà dell’A.S.P. Firenze Montedomini denominato “Villa Benini”, ubicato in Lastra a Signa (fi) loc. Bracciatica Istituto Demidoff Lavori di sistemazione docce, canali di gronda e calate sul tetto dell’Istituto Demidoff, ubicato in Firenze Via San Niccolò Immobili locati Sostituzione caldaia in appartamento di proprietà dell’A.S.P. Montedomini, ubicato in Firenze Via Lanzi n. 4 Affidamento lavori di copertura tetto di edificio ubicato in Firenze Via Guelfa n. 83, nonché affidamento progettazione e direzione Lavori e coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione lavori Sostituzione caldaia in appartamento ubicato in Firenze Via Del Porcellana n. 9.- Incarico lavori di progettazione per la realizzazione di nr. 2 servizi igienici nei locali ubicati in Firenze Via Carducci n. 8.- Lavori di parziale copertura tetto di edificio ubicato in Firenze Via Delle Casine n. 15. - affidamento gara a trattativa privata nonché affidamento progettazione e direzione lavori e coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione lavori.- Affidamento lavori di adeguamento agli impianti dell’unità immobiliare ubicata in Firenze Via Del Porcellana n. 37 Autorizzazione lavori di ripristino e messa in sicurezza facciata della corte interna dell’unità immobiliare ubicata in Firenze Via Del Porcellana n. 11/r Alienazione dell’immobile posto in Roma Via Sartorio n.10. - approvazione bando di vendita.- Barellai Incarico di valutazione del complesso denominato “ex-colonia G. Rosello” (“Colonia Barellai”) ubicato in Pisa loc. Calambrone Viale del Tirreno n. 349. - liquidazione fattura all’agenzia del territorio Alienazione dell’immobile “ex colonia G. Rosello” posto in Calambrone (PI). approvazione bando di vendita

117 2012 Nel corso dell’esercizio 2012 sono stati svolti interventi di manutenzione straordinaria, in particolare presso la sede di via de’ Malcontenti, prevalentemente all’interno del reparto Triage finalizzati all’adeguamento antincendio dei locali. L’investimento è stato realizzato con la compartecipazione della Regione Toscana erogata tramite il Comune di Firenze per una somma pari a € 200.000 e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze pari a €.120.000. Ulteriori interventi di manutenzione straordinaria sono stati necessari nei fabbricati non strumentali di proprietà dell’A.S.P., principalmente per il rifacimento delle coperture e delle facciate degli immobili ubicati in via delle Casine 15, via Gioberti 42, via Guelfa 83 e via Vittorio Emanuele II 146. Nel 2012 l’Azienda ha inoltre portato avanti vari importanti progetti e attività sugli immobili che erano stati intrapresi negli anni precedenti. A titolo indicativo e non esaustivo si riporta un sintetico riassunto delle attività salienti. • Affidamento di incarico di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, direzione dei Lavori e funzioni di coordinatore alla sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione nonché di servizi accessori per la realizzazione del bar presso la sede di Via Malcontenti; • Affidamento di incarico di progettazione definitiva ed esecutiva per i Lavori di risanamento conservativo, straordinaria manutenzione e vari adeguamenti impiantistici e strutturali nel complesso R.S.A Ex Onig- Principe S. Abamelek. Il progetto riguarda in particolare gli interventi sulla ex villa; • Affidamento di incarico per la redazione preliminare del “Progetto Autismo Montedomini Diurno e Residenziale per soggetti adulti” in seguito all’approvazione con Deliberazione della Giunta Esecutiva della Società della Salute di Firenze n. 28 del 30/06/2011. Il progetto prevede la realizzazione nell’ala est dell’immobile sede istituzionale prospiciente Via Thouar delle seguenti strutture: • Piano terreno: Centro Diurno/Residenziale per soggetti adulti autistici (n.12 posti in regime diurno e n. 8 posti letto in regime residenziale); • Piano Primo: Appartamenti assistiti per disabili ed anziani (circa n. 30 appartamenti oltre spazi comuni, ricreativi, soggiorni, sale pranzo e servizi di supporto); • Affidamento di incarico di progettazione e direzione dei Lavori per la realizzare di un sistema di passerelle nel sottotetto dell’Oratorio dei Vanchetoni. L’ immobile è tutelato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici in quanto è di particolare pregio architettonico e conserva al suo interno dipinti ed infrastrutture di notevole valore. In particolare, all’interno dell’Oratorio è presente un soffitto interamente affrescato di circa 300 mq che è stato oggetto di importanti Lavori di restauro, che costituisce un’importante testimonianza della pittura fiorentina del Seicento. È costituito da tredici scomparti, di varie forme e grandezze, con dipinti attribuiti ad importanti pittori del tempo quali: Domenico Pugliani, Giovanni Martinelli, Cecco Bravo, Baldassarre Franceschini detto “Il Volterrano”, Lorenzo Lippi, Pietro Liberi. Tale soffitto è sorretto da un sistema costituito da tensori che necessita di interventi di manutenzione periodici. Per effettuare tali interventi in sicurezza è emersa. la necessità di realizzare un sistema di passerelle nel sottotetto dell’immobile.

2012 Montedomini Affidamento lavori di adeguamento impiantistico antincendio a ditte con contratto manutenzione ordinaria nella struttura di Montedomini Interventi di adeguamento impiantistico antincendio secondo settore reparto triage Interventi per ottenimento C.P.I. su sede istituzionale di via de’ Malcontenti 6: affidamento incarico di direzione lavori Affidamento servizio di potatura piante presso immobile sede istituzionale di via de’ malcontenti n. 6. Certificazione antincendio reparto triage: affidamento incarico per verifica resistenza al fuoco degli elementi lignei delle coperture

118 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Affidamento interventi di manutenzione straordinaria impianti elevatori ubicati presso le RR.SS. AA. di Via de’ Malcontenti n. 6 Indizione gare mediante procedura negoziata per affidamento lavori di manutenzione ordinaria e programmata sul patrimonio immobiliare dell’A.S.P. Firenze Montedomini nei settori edile ed affini impianti elettrici e speciali e impianti meccanici: variazione data di avvio contratti Indizione procedura per affidamento mediante cottimo fiduciario del servizio di conduzione e manutenzione degli impianti termici delle strutture di proprietà dell’azienda per il triennio 1/12/2012 - 30/11/2012 - Affidamento incarico professionale per progettazione preliminare architettonica, strutturale ed impiantistica ala via Thouar per realizzazione “progetto autismo Montedomini” e mini- appartamenti assistiti per disabili ed anziani Incarico professionale di somma urgenza per verifica statica e della resistenza sismica porzione immobile sede istituzionale sede reparto triage Incarico professionale per calcolo dimensionamento energetico e verifica impianto di climatizzazione invernale reparto triage Interventi di somma urgenza per realizzazione di impianto elettrico di alimentazione per impianto di condizionamento nucleo cristallo R.S.A. 1 Montedomini Interventi di somma urgenza per esecuzione di nuove tubazioni multistrato nel controsoffitto del locale antistante la sala “Mirella Ballerini” dell’immobile sede istituzionale – presa d’atto verbale e finanziamento interventi Sant’Ambrogio Intervento di pulizia, disinfestazione e repellenza piccioni in Via Carducci presso la sede storica dell’A.S.P. Sant’Ambrogio Istituto Fuligno Lavori di somma urgenza per sostituzione caldaia presso Istituto Fuligno. Interventi di somma urgenza per copiosa infiltrazione d’acqua nell’immobile di proprietà ubicato in Firenze, via faenza, 44 Istituto San Silvestro Incarico di redazione del documento relativo alla valutazione del rischio da scariche atmosferiche relativo all’immobile Istituto San Silvestro, Borgo Pinti n. 62-64 – Firenze Loc. Bracciatica Lavori di somma urgenza per intervento nell’edificio della sorgente ubicato in Lastra a Signa (FI) – loc. Bracciatica Immobili locati Lavori di rifacimento della copertura di edificio ubicato in Firenze via delle casine n. 15 Affidamento dei lavori di installazione di impianto elevatore presso l’immobile posto in Firenze, Piazza San Giovanni n. 1 Lavori di somma urgenza per interventi di restauro facciata frontale dell’edificio di Via Gioberti n. 42 di proprietà dell’azienda Realizzazione impianto di condizionamento appartamento Sant’Agnese ubicato in via delle casine n. 16 Interventi di manutenzione ordinaria in una unità immobiliare di proprietà della A.S.P. Firenze Montedomini, posta in Firenze in Via Vittorio Emanuele 146 piano primo Interventi di somma urgenza per abbattimento albero posto nel giardino della Scuola Materna Cairoli-Alamanni - S. Ambrogio ubicata in Firenze, Via Carducci, 8

119 Barellai Cantierizzazione per interventi di primaria urbanizzazione presso la ex-colonia “G. Rosello” a Calambrone (Pisa) Oratorio dei Vanchetoni Affidamento incarico per progettazione e direzione lavori di realizzazione di camminamenti metallici nel sottotetto dell’Oratorio dei Vanchetoni

2013

Nel corso dell’esercizio 2013 è stato introdotto un ulteriore processo di efficientamento rivolto prevalentemente a: 1) Intraprendere urgentemente numerosi progetti/appalti di lavori sui quali erano presenti ingenti finanziamenti pubblici. In particolare i seguenti: - Lavori di adeguamento impiantistico UTA/Fancoil Ostello del Carmine e ristrutturazione di una porzione di immobile; - Lavori di manutenzione ordinaria e ristrutturazione edilizia dell’immobile denominato Ex Onig; - Realizzazione Centro per soggetti autistici ed appartamenti per anziani presso il complesso Montedomini; - Lavori di manutenzione straordinaria dell’immobile Meoste; - Lavori di manutenzione straordinaria dell’immobile Capponi. 2) Chiudere varie attività rimaste in sospeso, non soggette a finanziamenti pubblici ma altrettanto urgenti di cui si evidenziano di seguito le principali: - Realizzazione passerella per manutenzione in sicurezza per l’immobile Vanchetoni intervento necessario per effettuare la manutenzione in sicurezza; - Predisposizione della documentazione tecnica (perizie di stima giurata, sanatoria, dichiarazioni di conformità, ecc.) per effettuare le seguenti vendite di immobili, necessarie per l’acquisizione di liquidità: - Casone rosso; - Istituto Demidoff e appartamenti; - Chiudere la pratica di condono del Ristorante “Le Fonticine; 3) Intraprendere percorsi di adeguamento normativo delle strutture in particolare rivolte a: -Attivazione di percorsi per l’adeguamento antincendio delle strutture; -Redazione della valutazione vulnerabilità sismica ai sensi dell’OPCM 3274; -Ultimazione dei seguenti lavori di adeguamento antincendio del reparto Pietro Thouar, ex Triage per poter procedere alla SCIA antincendio: Allaccio naspi; Realizzazione di camini di areazione nei filtri; Realizzazione di aperture di areazione nei vani scala; Adeguamento di una stanza chiusa con rifacimento della copertura.

In particolare per l’adeguamento antincendio delle Strutture di Montedomini e S. Silvestro sono stati condivisi percorsi direttamente con i Vigili del fuoco e sono stati attivati programmi di adeguamento per lotti funzionali, mediante la redazione di piani di intervento e cronoprogrammi specifici; Per valutazione di vulnerabilità sismica ai sensi dell’OPCM 3274 è stata sottoscritta un’ apposita convenzione con l’Università di ingegneria di Firenze ed è stato rimodulato un incarico già esistente con un professionista esterno; 4) Procedere all’indizione delle gare d’appalto o predisporre contratti per le attività di manutenzione per i seguenti : - impianto elettrico; - impianto idraulico; - edile; - antilegionella; - ascensori e montacarichi.

120 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

5) Effettuare i seguenti interventi: - rilevazione dei beni immobili detenuti dalle Amministrazioni Pubbliche al 31/12/2012 e comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze L. 1917/2009 Art. 2 Comma 222; Inoltre nell’anno 2013 si sono verificati vari eventi imprevisti ed imprevedibili che hanno richiesto i seguenti interventi tempestivi : - Rifacimento di una prima porzione di copertura, in seguito a crollo, di porzione di immobile prospiciente Via Thouar; - Rifacimento di una seconda porzione di copertura per prevenirne il crollo; - Messa in sicurezza in seguito al crollo del controsoffitto del locale archivio; - Messa in sicurezza della porzione di immobile della Struttura S. Silvestro che presentava varie lesioni statiche; - Vari interventi di messa in sicurezza ed effettuazione di Lavori in seguito a crollo di porzioni di intonaco; - Vari interventi relativi a perdite di acqua in murature, rifacimento porzioni di gronda, ecc; - Sostituzione di importanti componenti impiantistiche quali ad esempio addolcitore e boiler a Montedomini; caldaia a in asilo posto in Via Carducci; sostituzione boiler a S. Silvestro, ecc;

Viste le numerose attività da intraprendere per il 2013, si è ritenuto che fosse necessario individuare delle strategie organizzative per sopperire da un lato alle criticità, alla complessità ed alle urgenze di cui sopra e dall’altro alla carenza di personale. Per questo è stata attivata una convenzione per l’espletamento dell’attività di stazione appaltante, ai sensi dell’art. 33 del D.lgs 163 comma 3, con il Provveditorato alle Opere Pubbliche. Di seguito si riporta l’elenco degli interventi salienti del 2013 desunto dalle determinazioni

2013 Montedomini Appalto manutenzione impianti elettrici Affidamento lavori tetto reparto Thouar Adeguamento antincendio Montedomini Opere urgenza porzione tetto adiacente crollo via Thouar Affidamento manutenzione impianti elevatori per sedi A.S.P. Firenze Montedomini Affidamento incarico per presentazione documentazione antincendio ai VV.F. per lotti funzionali Montedomini Affidamento manutenzione ordinaria impianti antilegionella Acquisto letti elettrici per stanze del reparto Pietro Thouar Intervento di pulizia, disinfestazione e installazione di dispositivi di repellenza piccioni loggiato Montedomini Interventi straordinari di falegnameria presso sede A.S.P. Firenze Montedomini Realizzazione allaccio naspi e idranti reparto Thouar all’anello idrico antincendio Montedomini Sostituzione addolcitore dell’impianto idrico-sanitario nella centrale termica Montedomini Affidamento della piccola manutenzione straordinaria Affidamento del progetto di adeguamento dell’impianto idrico antincendio presso il reparto Thouar Sostituzione boiler di accumulo acqua calda sanitaria centrale termica Montedomini Realizzazione dei canali areazione per quattro zone filtro del reparto Thouar Approvazione convenzione per conferimento della funzione di stazione appaltante al Provveditorato per le Opere Pubbliche della Toscana. Affidamento dei lavori di rifacimento della prima porzione della copertura prospiciente via Thouar

121 Affidamento della manutenzione degli impianti antilegionella Affidamento delle piccole manutenzioni straordinarie Incarico progettazione e direzione dei lavori per il rifacimento del tetto di via Thouar Affidamento manutenzione ordinaria impianti elevatori Incarico progettazione definitiva via Thouar per il “progetto autismo Montedomini” Albergo Popolare e Ostello del Carmine Sostituzione gruppo di spinta impianto antincendio dell’Albergo Popolare Intervento di manutenzione straordinaria impianti antincendio Albergo Popolare e Ostello del Carmine Affidamento incarico per la realizzazione di interventi strutturali all’Ostello del Carmine Affidamento incarico progettazione per adeguamento Ostello del Carmine Disinfestazione camere presso Ostello del Carmine Affidamento lavori uta/fancoil Ostello del Carmine Sostituzione caldaia c.t Ostello del Carmine Istituto Fuligno Intervento di potatura alberi giardino dell’Istituto Fuligno Fornitura e posa in opera di due piani cottura in locali di proprietà Montedomini Sostituzione della cucina a servizio dei locali in gestione all’Associazione Acisjf Manutenzione giardino del complesso Fuligno Affidamento incarico per l’ottenimento del C.P.I. per il Fuligno Istituto San Silvestro Intervento per la sostituzione della guarnizione di testa impianto elevatore dell’Istituto San Silvestro Affidamento incarico per messa in sicurezza di una porzione dell’Istituto San Silvestro Affidamento incarico per la verifica dello stato dei lavori di adeguamento antincendio Istituto San Silvestro Approvazione di convenzione con l’università per la valutazione della vulnerabilità sismica Istituto San Silvestro Adeguamento impianti elevatori Istituto San Silvestro: blocchi chiave, combinatori telefonici e guarnizione pistone Sostituzione boiler accumulo acqua calda sanitaria per l’Istituto San Silvestro S. Silvestro lavori antincendio Loc. Bracciatica Casa rossa: estensione incarico perizia Affidamento incarico per redazione perizia giurata del podere “Casa Rossa” Affidamento incarico per integrazioni al progetto su Villa Benini Istituto Demidoff Affidamento incarico per la stesura di perizia estimativa giurata Istituto Demidoff Affidamento incarico professionale per la conformità strutturale Istituto Demidoff Affidamento incarico per verifica conformità catastale e urbanistica Demidoff Istituto Principe S. Abamelek – ex ONIG Realizzazione di interventi urgenti di manutenzione straordinaria agli impianti elevatori Istituto Principe S. Abamelek – ex ONIG

122 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014 approvazione di convenzione con l’università per la valutazione della vulnerabilità sismica Istituto Principe S. Abamelek – ex ONIG Istituto Principe S. Abamelek – ex ONIG lavori progetto Oratorio Vanchetoni Passerelle Oratorio Vanchetoni Intervento di revisione dei tiranti nel sottotetto dell’Oratorio de’ Vanchetoni Istituto Sant’Agnese Affidamento manutenzione ordinaria ascensori di Via Guelfa Museo del Bigallo Installazione impianto ecodry presso il Museo Bigallo Immobili locati Interventi urgenti impianto idrico u.i. di Via Capponi Sostituzione caldaia e parte delle tubazioni presso la scuola materna di Via Carducci Installazione impianto climatizzazione per una u.i. posta in Via del Porcellana Intervento di demolizione di porzione di controsoffitto in Via Nazionale Riparazione gronde e calate per due u.i. site in Borgo Pinti e Via Vacchereccia Affidamento della manutenzione ordinaria degli ascensori di Via Capponi Installazione di due impianti di climatizzazione per due u.i. in Piazza S. Giovanni 1 Lavori falegnameria appartamento Via Carducci Sostituzione caldaia in Via Il Prato Impianto di climatizzazione Centro Anziani Abbattimento albero Via Carducci Colonia Barellai Realizzazione di nuova tubazione per adduzione di acqua sanitaria presso la struttura

Di seguito si riportano alcune tabelle ove sono sintetizzati i valori di bilancio dell’attività di manutenzione sopra sinteticamente descritta distinta fra manutenzione straordinaria (con accrescimento del valore patrimoniale) e ordinaria.

123 Paragonando i grafici di cui alla pagina precedente relativi al numero di interventi di manutenzione ordinaria ed ai costi sostenuti, si evidenzia che nel 2013 pur avendo avuto un incremento notevole di interventi rispetto agli anni precedenti i costi sono stati inferiori rispetto agli altri anni. Questo perché, come già descritto, durante il 2013 è stato introdotto un ulteriore processo di efficientamento rivolto anche al contenimento dei costi attraverso strategie sistemiche consistenti in: • predisposizione di procedure/flow chart per ottimizzare ed economizzare i processi; • ricorso ad indagini di mercato per individuare l’offerta più conveniente; • effettuazione della piccola manutenzione ad onere e cura delle cooperative che gestiscono l’attività; • ricorso a personale interno per l’effettuazione di piccoli interventi di manutenzione; • razionalizzazione degli interventi; • intensificazione dei controlli.

Con il grafico seguente si da conto del valore della manutenzione in rapporto ai ricavi totali della gestione:

Come si può vedere l’incidenza della manutenzione del patrimonio, sia quello strumentale che quello a reddito, è rilevante sul complesso dei ricavi, arrivando a superare il 7%. In termini economici le due tipologie, ordinaria e straordinaria, incidono sul bilancio in modo diverso, ma è necessario aver presente il volume complessivo per i suoi riflessi sull’aspetto finanziario.

€ 1.400.000

Ristrutturazione residenza ONIG € 1.200.000 Ristrutturazione beni immobili di terzi

€ 1.000.000 Montedomini fabbricato strumentale

San Silvestro fabbricato strumentale € 800.000 Demidoff fabbricato strumentale

Barellai Fabbricato Strumentale € 600.000

Fabbricati non strumentali

€ 400.000 ASP Fuligno fabbricato strumentale

ASP Bigallo Istituto S. Agnese fabbricato € 200.000 strumentale Vanchetoni

€ ‐ 2010 2011 2012 2013 124 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

E occorre sottolineare che gli interventi sul patrimonio a reddito sono stati molto al di sotto di quella che sarebbe una normale programmazione di mantenimento. Il grafico che segue indica le sedi ed il valore degli interventi in relazione al totale dell’anno di riferimento. Gli immobili strumentali di Via Malcontenti, San Silvestro e Principe Abamelek necessitano di rilevanti interventi di manutenzione straordinaria, di cui sono già avviate le procedure per la realizzazione delle varie fasi. Per via Malcontenti e San Silvestro si tratta della manutenzione delle aree già utilizzate per gli attuali servizi, mentre per il Principe Abamelek sono interventi che consentono di ampliare i volumi di attività (da 60 a 80 posti di R.S.A.). Per quanto riguarda gli immobili non strumentali, utilizzati a fini di reddito, si ricorda che i nuovi contratti, sulla base dei Patti Territoriali, obbligano l’Ente a consegnare l’Immobile con impianti a norma e in buono stato di funzionamento. Una parte significativa del patrimonio immobiliare sconta anni di mancati interventi di manutenzione ordinaria e di adeguamenti normativi che obbligheranno l’Azienda a effettuare delle spese straordinarie di rilevante entità. Nel quinquennio che si va chiudendo l’A.S.P. ha quindi proceduto ad effettuare le manutenzioni ordinarie e straordinarie del patrimonio immobiliare di proprietà e in concessione, nonché quelle utili ad un ottimale svolgimento dell’attività istituzionale (manutenzioni su impianti e macchinari).

Impegni per il futuro

Per quanto riguarda il futuro, compatibilmente con le risorse economiche a disposizione l’A.S.P. prevede di continuare il percorso:

- di adeguamento normativo delle strutture già intrapreso in particolare: - concludere l’adeguamento antincendio del reparto Pietro Thouar e presentare la SCIA antincendio; - approfondire le indagini relative alla vulnerabilità sismica delle strutture sulla base di quanto emerso dalla valutazione preliminare; - di mantenimento in efficienza e sicurezza del patrimonio immobiliare in particolare: - realizzazione della passerella sull’immobile Vanchetoni per poter effettuare la manutenzione in sicurezza; - di realizzazione dei nuovi progetti, in particolare: - ristrutturazione locale Ostello del Carmine; - manutenzione straordinaria immobile Capponi; - realizzazione centro artistici ed appartamenti per anziani; - ristrutturazione immobile Principe Abamelek; - realizzazione del bar di Montedomini; - atto a rendere maggiormente fruibili le sedi in particolare: - studiare un sistema di percorsi per migliorare la fruizione dell’immobile Montedomini; - intraprendere interventi finalizzati al miglioramento dell’immagine di Montedomini; - di efficientamento rivolto anche al contenimento dei costi attraverso strategie sistemiche; - volto ad individuare strategie ed azioni per incrementare le disponibilità economiche dell’Azienda in modo da poter effettuare investimenti che vadano ad incrementare il valore e l’efficienza del patrimonio.

125 Neri di Bicci, Crocifissione. Sala del Capitolo presso Educatorio della SS. Concezione detto di Fuligno.

126 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

127 Niccolò di Pietro Gerini e Ambrogio Baldese, I capitani della Misericordia affidano gli orfani alle madri adottive(particolare). Affresco - Museo del Bigallo. 128 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO

RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE

Si rappresenta di seguito lo stato patrimoniale ed il conto economico al 31/12/2013, secondo il bilancio d’esercizio approvato, raffrontato con gli esercizi precedenti.2

Nota: Non sono evidenziati importi per Trattamento fine rapporto lavoro subordinato in quanto le somme relative sono versate alla gestione ex INADEL ora INPS e non costituiscono accantonamento diretto dell’Azienda.

2 I valori di bilancio sono quelli risultanti dalle riclassificazioni operate negli ultimi bilanci approvati. 129 Il Conto Economico al 31/12/2013 espresso nei totali delle voci principali.

Risorse devolute dai benefattori

La storia degli Enti che oggi formano l’A.S.P. Montedomini è strettamente legata agli atti di liberalità della cittadinanza che nei secoli ha dotato queste Istituzioni dei mezzi necessari a svolgere le funzioni di assistenza che si erano assunte. L’entità ed il flusso continuo delle donazioni ci da anche la misura del legame fra le istituzioni ed il territorio e della considerazione che i fiorentini avevano ed hanno dell’attività svolta. Oggi, che le risorse per l’erogazione dei servizi e prestazioni provengono, almeno per la parte pubblica, dalla fiscalità generale, rimane questo legame che si manifesta ancora con atti di liberalità anche di importo significativo. Sono atti che dimostrano il legame che continua con il contesto cittadino e costituisce una responsabilità per tutti gli operatori Dal 2009 al 2013 importanti risorse, utili per la vita della struttura e dei suoi residenti, sono pervenute all’A.S.P. Firenze Montedomini da parte di generosi benefattori. A tale proposto nel grafico sottostante si può notare il trend del valore complessivo di denaro, beni mobili ed immobili lasciati in eredità o donati all’Azienda durante il periodo di osservazione.

130 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Il risanamento dei conti dell’A.S.P. Firenze Montedomini è stato raggiunto nel quinquennio grazie ad una oculata, mirata e serrata spending review e al processo di riorganizzazione interna dei servizi. In aggiunta a ciò, ogni aiuto di natura straordinaria proveniente dall’esterno ha rappresentato e tuttora costituisce per l’Azienda un aiuto fondamentale che le consente di consolidare e migliorare la propria attività senza gravare sulle rette degli utenti. Tuttavia, le entrate collegate a versamenti, eredità e oblazioni hanno per loro stessa natura un andamento irregolare ed imprevedibile nel tempo. L’attuale amministrazione, di concerto con la Fondazione ONLUS, ha avviato un processo volto a realizzare un’attività strutturata di fund raising (dal 5 per mille a campagne mirate a finanziare specifici progetti) che certamente, se adeguatamente sostenuta, potrà fornire risorse sempre più necessarie.

Calcolo del Valore Aggiunto

La riclassificazione dei dati contabili del conto economico al valore aggiunto rappresenta il principale tramite di relazione con il bilancio d’esercizio e rende visibile l’effetto economico che l’attività dell’Azienda ha prodotto sugli stakeholder che concorrono in modo più diretto all’attività di produzione della ricchezza e partecipano alla sua distribuzione. Nella costruzione dei soggetti percettori della distribuzione del valore aggiunto prodotto da una azienda si considerano in genere le seguenti categorie: • i fornitori di lavoro (il personale dipendente); • la pubblica amministrazione (sistema fiscale e tributario); • i fornitori di capitale di credito (Istituti di Credito); • i fornitori di capitale di rischio (soci sottoscrittori del Capitale sociale); • il sistema aziendale (l’utile prodotto come risorse a supporto dello sviluppo dell’Azienda); • la collettività (come destinatari di interventi di liberalità e/o sostegno ad attività di pubblica utilità); L’A.S.P. Firenze Montedomini ha come missione, e quindi come sua ragion d’essere in continuità con la lunga storia di cui è erede, “l’impegno al miglioramento delle condizioni di vita di soggetti anziani e persone adulte in stato di bisogno, attraverso interventi personalizzati” nelle modalità indicate dall’art. 3 dello Statuto, per cui i principali stakeholder sono proprio i destinatari dei servizi e prestazioni per la cui gestione ed organizzazione il popolo fiorentino, nei secoli, l’ha anche dotata di un ingente patrimonio. Per queste ragioni, a nostro avviso, nel bilancio sociale occorre dare evidenza di quanto le risorse complessive generate dall’Azienda sono impiegate per i suoi principali destinatari. Così le risorse impiegate per l’erogazione e l’organizzazione delle prestazioni non sono un “costo di produzione” ma il valore primo destinato ai propri stakeholder che sono inseriti in testa alla lista dei soggetti percettori della distribuzione del valore aggiunto. Inoltre la parte più rilevante dei servizi erogati dall’A.S.P. sono di natura residenziale e semiresidenziale in cui la “residenza” ovvero la struttura fisica in cui sono accolti gli ospiti ha una importante e diretta incidenza sulla qualità complessiva del servizio reso, per questa ragione abbiamo ritenuto di adottare la modalità di calcolo del valore aggiunto globale lordo che comprende anche il valore degli ammortamenti in quanto remunerazione del capitale strumentale impiegato e inscindibilmente legato ai servizi erogati. Prima di procedere con la riclassificazione del conto economico e la distribuzione del valore aggiunto lordo, presentiamo uno schema che correla le remunerazioni con gli stakeholder tenendo conto di alcune considerazioni. L’A.S.P. Montedomini è un ente pubblico e come tale ha caratteristiche soggettive diverse da quelle di un’azienda che opera sul mercato per lo svolgimento di un’attività economica volta alla remunerazione dei fattori di produzione investiti nell’attività stessa (sia essa un’azienda profit o non profit). Mancano fra i destinatari della distribuzione del VA i soggetti tipici di un’azienda: i soci che apportano capitali di rischio, così come la collettività in quanto destinataria di interventi di liberalità (tipici di una azienda privata che può far tornare ad utilità sociale una parte dei profitti generati dall’attività economica).

131 Anche la remunerazione della Pubblica Amministrazione assume una connotazione diversa. in quanto l’attività tipica svolta dall’A.S.P. ha la natura di attività non commerciale e quindi non soggetta a imposizione fiscale, le imposte pagate sono infatti prevalentemente legate ai redditi fondiari.

Remunerazioni Soggetti partecipanti Servizi erogati (incluso il personale Agli anziani, disabili, marginalità e inclusione sociale diretto) + costi per il personale indiretto ai dipendenti per il lavoro prestato

all’impresa per le funzioni di manutenzione del + ammortamenti patrimonio strumentale (mobile e immobile) a diretto servizio degli utenti

ai finanziatori a titolo di capitale di debito (il sistema + oneri finanziari bancario)

+ imposte dirette e indirette al sistema della Pubblica Amministrazione

+ risultato economico dell’esercizio al sistema di’impresa nel suo complesso

= Valore Aggiunto Globale Lordo

Tabella con i prospetti del Calcolo del Valore Aggiunto

Sulla base della esposizione dei valori patrimoniali e di conto economico del quinquennio 2009- 2013 si procede alla ricostruzione del Valore Aggiunto secondo il percorso sopra descritto:

Nota: Fra i costi della produzione sono comprese tutte le voci di costo del conto economico non direttamente connesse con l’erogazione delle prestazioni, quindi vi sono considerati: costi per acquisto di beni, servizi, utenze, manutenzioni, noleggi e canoni, consulenze, spese generali, etc…

132 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Distribuzione del valore aggiunto

L’erogazione e organizzazione dei servizi socio assistenziali agli utenti (la mission di Montedomini ovvero gli scopi istituzionali), nelle varie articolazioni dei servizi e tipologie di prestazioni, sono destinatari dell’80% delle risorse del Valore Aggiunto. Significativo è anche l’impegno per mantenere ed adeguare il patrimonio strumentale alle esigenze degli utenti che ammonta al 4%. Nell’ottica del Bilancio sociale le risorse umane, i soggetti che intrattengono un rapporto di lavoro con l’Azienda, non sono rappresentati come un costo quanto un fattore produttivo interno di primaria importanza e per questo destinatario della ripartizione di una parte del valore aggiunto globale.

Gli stessi valori rappresentati in forma grafica

L’erogazione e organizzazione dei servizi socio assistenziali agli utenti (la mission di Montedomini ovvero gli scopi istituzionali), nelle varie articolazioni dei servizi e tipologie di prestazioni, sono destinatari dell’80% delle risorse del Valore Aggiunto, passando dal 72,1% del 2009 al 79% del 2013. Significativo è anche l’impegno per mantenere ed adeguare il patrimonio strumentale alle esigenze degli utenti che ammonta al 4%. 133 Nell’ottica del Bilancio sociale le risorse umane, i soggetti che intrattengono un rapporto di lavoro con l’Azienda, non sono rappresentati come un costo quanto un fattore produttivo interno di primaria importanza e per questo destinatario della ripartizione di una parte del valore aggiunto globale. Sono interessanti anche i raffronti seguenti

Valore e Costo della Produzione Distribuzione Valore Aggiunto

La dinamica dell’andamento Valori/Costi della produzione è stata portata sotto controllo e, pur in presenza di una riduzione dovuta principalmente a scelte degli Enti titolari della programmazione socio sanitaria, tenuta in equilibrio. Nel raffronto fra andamento dei Valori/Costi della produzione le due voci principali del valore aggiunto – Risorse Umane e Servizi Assistenza - hanno un andamento opposto: il personale (in una PA il personale rappresenta in primo luogo un elemento di costo) scende in modo significativo mentre aumenta l’incidenza del valore dei Servizi Assistenza

134 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Risultati d’esercizio 2009-2013

La fusione ha reso possibile, con un percorso di sinergie fra le AASSPP avviato già prima del decreto di fusione, di ottener notevoli benefici economici, confermati a partire dal bilancio 2011. La creazione e il potenziamento di un unico Polo per gli anziani, la marginalità e inclusione sociale e per le disabilità ha consentito di realizzare non solo risparmi su importanti voci di costo come acquisti e personale, ma ancor più una maggiore efficienza e sinergia sia nelle singole attività che nell’utilizzo del patrimonio. Più precisamente, la gestione integrata delle risorse a disposizione delle varie AA.SS.PP., umane e patrimoniali, in un’unica azienda ha reso possibile realizzare importanti economie di scala che, accompagnate da un oculato impiego delle risorse finanziarie provenienti dall’ambito istituzionale, commerciale e immobiliare hanno determinato un progressivo miglioramento del risultato d’esercizio dell’A.S.P. a partire dal 2010 (avanzo di bilancio pari a euro 12.722). L’area operativa ha potuto beneficiare dei frutti della gestione integrata delle risorse solo a partire dal 2011 (margine contributivo lordo pari a euro 299.904). Il Margine di Contribuzione Lordo, si ricorda, è il dato che meglio descrive il risultato della gestione corrente (ordinaria) di un’azienda, non essendo influenzato dalle partite (oneri e proventi) straordinari. A tal fine occorre comunque precisare che sebbene la fusione sia stata decretata il 29 dicembre 2010 con effetto retroattivo al 1° gennaio 2010, difatti durante il 2010 le A.S.P. hanno costituito 4 entità giuridiche indipendenti. In tale contesto, pertanto, il bilancio 2010 rappresenta solo un bilancio aggregato delle 4 A.S.P., mentre il primo bilancio effettivo post-fusione è quello del 2011. Accanto alla fusione, come più volte richiamato nel presente documento, è stato attuato un intenso processo di razionalizzazione che, finalizzato ad una più efficace allocazione dei servizi di tipo istituzionale, ha portato ad una profonda riorganizzazione interna dei servizi, con importanti scelte in termini di outsourcing e internalizzazione dei medesimi. Le tabelle che seguono mostrano gli effetti del percorso di ristrutturazione intrapreso nel contesto di una nuova realtà aggregata sia in termini di margine di contribuzione lordo che di vero e proprio risultato d’esercizio.

Margine di Contribuzione Lordo (valore della produzione - costi della produzione) A.S.P. ANNO 31/12/2009 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013 A.S.P. Bigallo -708.510 A.S.P. Sant’Ambrogio 12.348 A.S.P. Montedomini -3.212.713 A.S.P. Fuligno - 371.397 A.S.P. Firenze Montedomini (Ente post-fusione) -134.099 299.904 252.247 304.096 Margine di Contribuzione Lordo -4.280.272 -134.099 299.904 252.247 304.096

Risultato d’esercizio A.S.P. ANNO 31/12/2009 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013 A.S.P. Bigallo -826.345 A.S.P. Sant’Ambrogio -83.649 A.S.P. Montedomini 4.226 A.S.P. Fuligno 194.2801 A.S.P. Firenze Montedomin (Ente post-fusione) 12.722 33.240 103.365 202.524 Risultato d’esercizio -711.488 12.722 33.240 103.365 202.524

1 il numero riportato è il risultato della conversione del bilancio di periodo dell’A.S.P. Fuligno da criteri di contabilità finanziaria ai criteri propri della contabilità economica, così da renderlo confrontabile con i risultati conseguiti nel medesimo periodo dalle altre AASSPP. Lo scostamento rispetto al risultato di periodo di tipo finanziario (€ 50.632) è imputabile all’inserimento in bilancio degli assestamenti, per esigenze di competenza economica, e alla riclassifica dei costi per manutenzioni in investimenti strutturali dell’A.S.P..

135 Dall’analisi dei dati in tabella è possibile constatare il progressivo miglioramento sia nel risultato d’esercizio, sia nel margine di contribuzione lordo. Il 2011 ha rappresentato il secondo anno consecutivo in cui il risultato d’esercizio è stato positivo con un incremento rispetto al 2010 di euro 20.518, passando quindi dallo 0,06% sul valore della produzione del 2010 allo 0,17% del 2011 e allo 0,56% nel 2012 fino all’1,16% nel 2013. Ma ciò che va maggiormente evidenziato è che, come su detto, per la prima volta nel 2011 il margine di contribuzione è risultato positivo per euro 299.904, con un ulteriore incremento nel 2013 di euro 51.849 rispetto al 2012, a fronte di un margine negativo del 2009 oltre 4 milioni di euro e del 2010 di circa 134.000 euro. Ciò vuol dire che l’equilibrio di bilancio, raggiunto nel 2010 grazie anche a partite di carattere straordinario, è stato ottenuto nel 2011 con i soli risultati della gestione ordinaria e che tale risultato è stato confermato e migliorato sia nel 2012 che nel 2013. Tali risultati sono stati ottenuti proprio grazie ad una costante, puntuale e massiccia riduzione dei costi, diminuiti nel 2012 per euro 1.438.102 pari al 7,29% rispetto al 2011 e diminuiti nel 2013 per euro 1.060.178 pari al 5,80% rispetto al 2012. In particolare, rispetto al 2009 sono diminuiti sia i compensi agli organi istituzionale che le spese per consulenze. E’ inoltre da segnalare la costante riduzione dei costi del personale durante tutto il periodo di mandato. A tale proposito è da notare anche la progressiva riduzione delle Imposte dirette da euro 467.563 del 2009 a euro 308.642 del 2013, principalmente a causa della contrazione dell’IRAP proprio per effetto della diminuzione del costo del personale dell’Ente.

A.S.P. Anno 2009 2010 2011 2012 2013 Costi del personale 4.129.270 3.838.578 3.627.664 2.025.734 1.936.543 Consulenze amministrative, notarili, 384.173 235.441 262.273 217.329 191.778 legali e tecniche Compensi Organi Istituzionali 194.110 112.677 119.529 119.951 96.966 Interessi passivi 215.366 151.785 113.551 70.086 31.256

La situazione economica ha potuto inoltre beneficiare di una progressiva diminuzione degli interessi passivi, ridottisi nel 2013 di euro 38.830 (pari al 55,40%) rispetto al 2012e di euro 184.110 (pari al l’85,49%) rispetto al 2009, grazie alla riduzione dell’esposizione debitoria nei confronti delle banche. Dalla tabella soprastante è inoltre evidente la significativa riduzione delle indennità degli organi istituzionali rispetto alle indennità complessivamente attribuite nelle quattro AA.SS.PP. nell’esercizio ante-fusione. Il processo di contenimento dei costi iniziato nel 2010, ha consentito di assorbire una diminuzione dei ricavi di euro 870.821, nel 2011 rispetto al 2010. Nell’esercizio 2012 la riduzione dei ricavi (dovuta principalmente alla chiusura del P.R.I.M. pari ad euro 1.485.759 è stata più rilevante (- 7,42%). Nell’esercizio 2013 la contrazione dei ricavi è stata pari a 1.008.329 (- 5,44%) ed è imputabile principalmente alla modifica della convenzione marginalità che, a partire dal 30 aprile 2013, ha visto l’A.S.P. non gestire più l’intero polo delle accoglienze fiorentine, e all’azzeramento dei ricavi da attività sanitarie a gestione diretta, per la conclusione dell’attività denominata Follow-Up. Più in generale, la riduzione del fatturato cui si è assistito durante il quinquennio è dovuta anche alla contrazione delle risorse pubbliche e private a disposizione dell’A.S.P. causata dalla perdurante crisi economica. Tuttavia, nonostante queste considerazioni, l’A.S.P. Firenze Montedomini è riuscita ad aumentare il numero delle persone assistite, come evidenziato dalla tabella sottostante, mantenendo inalterato lo standard qualitativo dei servizi offerti rispetto alle aspettative attese

Utenti Assistiti dall’A.S.P. in un anno 2011 2012 2013 Utenti Servizi Socio-Santari (R.S.A. - RA – TRIAGE - THOUAR) 370 487 593 Utenti Servizi Domiciliari 2.742 3.340 3.986 Utenti Marginalità* 1.540 3.600* 1.339 Utenti Disabilità 200 193 192 Utenti pubblici e privati contatti sportello Amministratore di Sostegno 150 260 291 Totale 5.002 7.880 6.401 * I dati dell’area marginalità variano in ragione delle diverse funzioni svolte negli anni da A.S.P. Montedomini sulla base delle scelte del Comune di Firenze. 136 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Sul piano della produttività del personale la tabella che segue mostra il grado di efficienza ed efficacia del personale dell’A.S.P.. Nel corso del quinquennio infatti la riduzione del personale (senza peraltro alcun danno alle posizioni del singoli lavoratori) ha portato ad una minore incidenza del relativo costo sui costi della produzione passando dal 17,39% del 2009 all’11,25% del 2013. INDICE INDICI ECONOMICI DI PRODUTTIVITA’ 2009 2010 2011 2012 2013 Valore della produzione / Ricavi pro-capite 207.575 214.231 396.370 436.022 402.819 dipendenti medi 2009 2010 2011 2012 2013 Valore aggiunto pro Valore aggiunto / dipendenti 40.322 45.224 97.919 84.405 81.795 capite medi 2009 2010 2011 2012 2013 Costo del personale Costo del personale / 41.922 39.370 71.835 47.664 44.518 pro-capite dipendenti medi 2009 2010 2011 2012 2013 Incidenza costo del Costo del personale / Costi 17,39% 18,26% 18,40% 11,08% 11,25% personale della produzione 2009 2010 2011 2012 2013 Quoziente del Costo del personale / Costi 25,30% 23,55% 24,30% 13,65% 13,94% personale su servizi per servizi

Come sintesi dell’analisi sin qui svolta si riporta di seguito la tabella riepilogativa i principali effetti economico/patrimoniali della politica di riorganizzazione interna intrapresa dalla direzione durante il suo mandato.

2009 2010 2011 2012 2013 Valore della produzione 20.446.164 20.887.525 20.016.704 18.530.946 17.522.617 EBITDA -3.908.876 374.161 934.794 1.037.767 1.042.252 Utile / Perdita -711.488 12.722 33.240 103.365 202.594 Debiti totali 21.726.666 18.080.465 16.797.642 16.565.961 14.738.461 Costo del personale 4.129.270 3.838.578 3.627.664 2.025.734 1.936.543 Numero dipendenti (FTE) 99 98 51 43 44 GG pagamento fornitori 452 376 315 296 261

Fra i vari dati forse quello che documenta meglio il percorso iniziato è l’indicatore del tempo di pagamento dei fornitori:

Rispetto al 2009 il miglioramento è stato del 42%

In conclusione, a distanza di tre anni dalla fusione per incorporazione delle AASSPP Fuligno, Sant’Ambrogio e Bigallo nell’A.S.P. Firenze Montedomini, l’azienda è riuscita a portare a termine un importante processo di risanamento economico dell’Ente. Al contempo l’Azienda ha dato vita ad un nuovo modello organizzativo che risponde in modo adeguato alle mutate esigenze derivanti dalla riorganizzazione dei servizi e delle attività svolte dai vari soggetti con un bilanciamento ottimale tra attività svolte internamente e servizi esternalizzati in chiave di efficacia, efficienza ed economicità dell’attività.

137 138 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Parte III Relazione Sociale

n questa seconda edizione del Bilancio Sociale dell’A.S.P. Montedomini, che assume anche il valore di Bilancio Sociale di Mandato, focalizziamo l’attenzione sui destinatari dei servizi e Iprestazioni. Oltre a quanto già evidenziato nella distribuzione del Valore Aggiunto l’azienda ha prodotto per i propri stakeholder altri effetti, che nelle pagine seguenti cerchiamo di identificare e descrivere. Le informazioni ed i risultati sono messi in rapporto a volte con il numero complessivo degli utenti, altre volte con il totale delle prestazioni rese per quella particolare attività, altre volte ancora con i requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di autorizzazione e accreditamento. I dati sono desunti dall’attività di monitoraggio dei servizi. L’Azienda utilizza ormai da alcuni anni con costanza gli strumenti per la verifica della customer satisfaction e anche di questi se ne da conto. Le verifiche del grado di soddisfazione non sono estese a tutti i servizi e anche questo aspetto sarà un punto di sviluppo ed obiettivo dei prossimi anni. Si riportano le caratteristiche principali dell’attività delle varie aree in termini di risultati attesi, azioni, risorse e output. Nelle prossime edizioni si dovrà dar conto e coinvolgere attivamente tutta l’area del volontariato e del terzo settore che collabora stabilmente con A.S.P. Montedomini e svolge una funzione veramente importante sia in merito alla qualità complessiva dei servizi erogati sia per la relazione con il contesto sociale e culturale della città.

139 AREA ANZIANI

L’A.S.P. Firenze Montedomini, all’interno dell’area anziani, ha seguito un percorso a partire dal 2010 che ha visto l’acquisizione dell’Accreditamento e la Certificazione ISO 9001:2008 e il loro successivo mantenimento mediante protocolli di controllo definiti nel manuale della qualità. A decorrere dall’anno 2012 è stata svolta un’attività sistematica di monitoraggio e di verifica dei servizi erogati all’interno delle strutture residenziali e semiresidenziali. In tal modo è stato possibile effettuare una comparazione tra l’anno 2012 e l’anno 2013 dei risultati raggiunti(si vedano le tabelle qui riportate).

R.S.A. 1 MONTEDOMINI Risultati raggiunti Risultati Risultati attesi: Obiettivi/Azioni Intraprese Risorse impiegate: 2012 raggiunti2013 Rinnovo Infermiere Cat. D Seguire le procedure del Certificazione ISO Certificazione ISO Certificazione ISO Assistente Amm. Cat. C Sistema Qualità 9001:2008 9001:2008 9001:2008 Educatori Prof.li Cat. D Seguire le procedure del Infermiere Cat. D Mantenimento servizio qualità per rispondere Assistente Amm. Cat. C Accreditamento Accreditamento Accreditamento ai requisiti generali e specifici Educatori Prof.li Cat. D

visite programmate visite programmate Pianificare visite ispettive 54/58 54/58 nei servizi assistenziale, Mantenimento Infermiere Cat. D visite effettuate visite effettuate infermieristico, riabilitativo, Certificazione ISO Assistente Amm. Cat. C visite straordinarie visite straordinarie educativo, alberghiero e di 9001:2008 Educatori Prof.li Cat. D 4/58 4/58 erogazione pasti Non Conformità 1 Non Conformità 0 Monitorare servizi Osservazioni 0 Osservazioni 0

Monitorare/aggiornare gli indicatori per la verifica dell’attività svolta nelle RSA Indicatori Indicatori Infermiere Cat. D Mantenimento Monitorare la documentazione 12/12 12/12 Assistente Amm. Cat. C Accreditamento con cadenza semestrale Documentazione Documentazione Educatori Prof.li Cat. D Predisporre ed inviare le 2/2 2/2 autocertificazioni previste dalla norma nei tempi indicati. Valutazione TEAM multidisciplinare PAI compilati dei Elaborare PAI e individuazione PAI compilati dei nuovi individuale per la con coinvolgimento nuovi ingressi / dei bisogni,pianificazione delle ingressi / 29/29 formulazione del Medico medicina 42/42 azioni per il raggiungimento PAI revisionati PAI con revisione generale e Consulente PAI revisionati degli stessi 54/54 semestrale geriatrico Struttura 84/84

Individuare persone a rischio TEAM multidisciplinare Lesioni da decubito/ Lesioni da decubito/ Monitoraggio attraverso scale di valutazione Consulente geriatra utenti transitati utenti transitati delle lesioni da specifiche Struttura 5/54 3/42 compressione Individuare persone con Medico medicina Lesioni da decubito Lesioni da decubito insorte in struttura lesioni guarite generale guarite 3/5 guarite 3/3

Istituire un tutor per la Tutor Tutor gestione degli armadi e del Gestione corredo 38 /38 38 /38 vestiario di tutti gli utenti utenti Tutor individuale interventi annuali 38 interventi annuali Monitorare settimanalmente lo /1.976 38/1.976 stato del vestiario Media utenti Media utenti Monitoraggio del Programmare il controllo del 38/38 38/38 Infermieri/operatori peso corporeo di tutti gli utenti Utenti monitorati Utenti monitorati 38/38 38/38 Medico medicina Media utenti Media utenti Diversificazione Valutare tutti gli utenti con generale 33/38 38/38 delle diete in necessità di diete speciali Consulente geriatra Diete speciali/ Diete speciali/ relazione allo stato Identificare le esigenze Infermieri/operatori pasti giornalieri pasti giornalieri di salute alimentari degli utenti Personale cucina 4.854/23.680 6.873/23.415 Dietista

140 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

R.S.A. 2 MONTEDOMINI

Risultati raggiunti Risultati raggiunti Risultati attesi: Obiettivi/Azioni Intraprese Risorse impiegate: 2012 2013 Infermiere Cat. D Assistente Amm. Rinnovo Certificazione Seguire le procedure del Certificazione ISO Certificazione ISO Cat. C ISO 9001:2008 Sistema Qualità 9001:2008 9001:2008 Educatori Prof.li Cat. D Infermiere Cat. D Seguire le procedure del Assistente Amm. Mantenimento servizio qualità per rispondere Cat. C Accreditamento Accreditamento Accreditamento ai requisiti generali e specifici Educatori Prof.li Cat. D visite programmate visite programmate 54/58 Pianificare visite ispettive 54/58 visite effettuate nei servizi assistenziale, Infermiere Cat. D visite effettuate Mantenimento infermieristico, riabilitativo, Assistente Amm. visite straordinarie Certificazione ISO educativo, alberghiero e di Cat. C visite straordinarie 4/58 9001:2008 erogazione pasti Educatori Prof.li 4/58 Non Conformità Cat. D Non Conformità 0 1 Monitorare servizi Osservazioni 0 Osservazioni 0

Monitorare/aggiornare gli indicatori per la verifica Infermiere Cat. D dell’attività svolta nelle RSA Indicatori Indicatori Assistente Amm. Mantenimento Monitorare la documentazione 12/12 12/12 Cat. C Accreditamento con cadenza semestrale Documentazione Documentazione Educatori Prof.li Predisporre ed inviare le 2/2 2/2 Cat. D autocertificazioni previste dalla norma nei tempi indicati. TEAM Valutazione multidisciplinare PAI compilati dei Elaborare PAI e individuazione PAI compilati dei nuovi individuale per la con coinvolgimento nuovi ingressi dei bisogni,pianificazione delle ingressi 42/42 formulazione del Medico medicina 19/19 azioni per il raggiungimento PAI revisionati PAI con revisione generale e PAI revisionati degli stessi 84/84 semestrale Consulente geriatrico 84/84 Struttura TEAM Lesioni da Individuare persone a rischio Lesioni da decubito Monitoraggio multidisciplinare decubito / attraverso scale di valutazione /utenti transitati delle lesioni da Consulente geriatra utenti transitati specifiche 2/50 compressione insorte Struttura 2/54 Individuare persone con lesioni Lesioni da decubito in struttura Medico medicina Lesioni da decubito guarite guarite 1/2 generale guarite 2/2 Istituire un tutor per la gestione degli armadi e del vestiario di Tutor 42/42 Tutor 42/42 Gestione corredo tutti gli utenti interventi annuali interventi annuali utenti Tutor individuale Monitorare settimanalmente lo 42/2.184 42/2.184 stato del vestiario Media utenti Monitoraggio del peso Programmare il controllo del 41/42 Media utenti 42/42 Infermieri/operatori corporeo peso di tutti gli utenti Utenti monitorati Utenti monitorati42/42 42/42 Medico medicina Media utenti Valutare tutti gli utenti con Media utenti 42/42 generale 42/42 Diversificazione delle necessità di diete speciali Diete speciali/ Consulente geriatra Diete speciali/ diete in relazione allo pasti giornalieri Infermieri/operatori pasti giornalieri stato di salute Identificare le esigenze 7.431/29.099 Personale cucina 2.838/29.919 alimentari degli utenti Dietista

141 R.S.A. S.SILVESTRO

Obiettivi/Azioni Risultati raggiunti Risultati raggiunti Risultati attesi: Risorse impiegate: Intraprese 2012 2013 Infermiere Cat. D Rinnovo Certificazione Seguire le procedure del Certificazione ISO Certificazione ISO Assistente Amm. Cat. C ISO 9001:2008 Sistema Qualità 9001:2008 9001:2008 Educatori Prof.li Cat. D Seguire le procedure Infermiere Cat. D Mantenimento del servizio qualità per Assistente Amm. Cat. C Accreditamento Accreditamento Accreditamento rispondere ai requisiti Educatori Prof.li Cat. D generali e specifici visite programmate visite programmate Pianificare visite ispettive 54/58 54/58 nei servizi assistenziale, visite effettuate visite effettuate Mantenimento infermieristico, Infermiere Cat. D visite straordinarie visite straordinarie Certificazione ISO riabilitativo, educativo, Assistente Amm. Cat. C 4/58 4/58 9001:2008 alberghiero e di Educatori Prof.li Cat. D Non Conformità 1 Non Conformità 0 erogazione pasti Osservazioni 0 Osservazioni 0 Monitorare servizi Monitorare/aggiornare gli indicatori per la verifica dell’attività svolta nelle RSA Indicatori Indicatori Monitorare la Infermiere Cat. D Mantenimento 12/12 12/12 documentazione con Assistente Amm. Cat. C Accreditamento Documentazione Documentazione cadenza semestrale Educatori Prof.li Cat. D 2/2 2/2 Predisporre ed inviare le autocertificazioni previste dalla norma nei tempi indicati. Elaborare PAI e TEAM multidisciplinare PAI compilati dei PAI compilati dei Valutazione individuale individuazione dei con coinvolgimento nuovi ingressi nuovi ingressi per la formulazione bisogni,pianificazione Medico medicina 17/17 48/48 del PAI con revisione delle azioni per il generale e Consulente PAI revisionati PAI revisionati semestrale raggiungimento degli geriatrico Struttura 28/28 66/66 stessi Individuare persone a TEAM multidisciplinare Lesioni da decubito/ Lesioni da decubito / Monitoraggio delle lesioni rischio attraverso scale di Consulente geriatra utenti transitati utenti transitati 5/49 da compressione insorte valutazione specifiche Struttura 3/48 Lesioni da decubito in struttura Individuare persone con Medico medicina Lesioni da decubito guarite 2/5 lesioni guarite generale guarite 3/3 Istituire un tutor per la gestione degli armadi e Tutor Tutor del vestiario di tutti gli 40/40 40/40 Gestione corredo utenti utenti Tutor individuale interventi annuali interventi annuali Monitorare 40/2.184 40/2.184 settimanalmente lo stato del vestiario Media utenti Media utenti Monitoraggio del peso Programmare il controllo 38/40 40/40 Infermieri/operatori corporeo del peso di tutti gli utenti Utenti monitorati Utenti monitorati 40/40 40/40 Valutare tutti gli utenti Medico medicina Media utenti con necessità di diete generale Media utenti 38/40 40/40 Diversificazione delle speciali Consulente geriatra Diete speciali/ Diete speciali/ diete in relazione allo Infermieri/operatori pasti giornalieri pasti giornalieri stato di salute Identificare le esigenze Personale cucina 16.981/37.995 16.054/34.402 alimentari degli utenti Dietista

142 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

R.S.A. P.S. ABAMELEK

Obiettivi/Azioni Risultati raggiunti Risultati raggiunti Risultati attesi: Risorse impiegate: Intraprese 2012 2013 Infermiere Cat. D Rinnovo Certificazione Seguire le procedure del Certificazione ISO Certificazione ISO Assistente Amm. Cat. C ISO 9001:2008 Sistema Qualità 9001:2008 9001:2008 Educatori Prof.li Cat. D Seguire le procedure Infermiere Cat. D Mantenimento del servizio qualità per Assistente Amm. Cat. C Accreditamento Accreditamento Accreditamento rispondere ai requisiti Educatori Prof.li Cat. D generali e specifici visite programmate visite programmate Pianificare visite ispettive 54/58 54/58 nei servizi assistenziale, visite effettuate visite effettuate Mantenimento infermieristico, Infermiere Cat. D visite straordinarie visite straordinarie Certificazione ISO riabilitativo, educativo, Assistente Amm. Cat. C 4/58 4/58 9001:2008 alberghiero e di Educatori Prof.li Cat. D Non Conformità 1 Non Conformità 0 erogazione pasti Osservazioni 0 Osservazioni 0 Monitorare servizi Monitorare/aggiornare gli indicatori per la verifica dell’attività svolta nelle RSA Indicatori Indicatori Monitorare la Infermiere Cat. D Mantenimento 12/12 12/12 documentazione con Assistente Amm. Cat. C Accreditamento Documentazione Documentazione cadenza semestrale Educatori Prof.li Cat. D 2/2 2/2 Predisporre ed inviare le autocertificazioni previste dalla norma nei tempi indicati. Elaborare PAI e TEAM multidisciplinare PAI compilati dei PAI compilati dei Valutazione individuale individuazione dei con coinvolgimento nuovi ingressi nuovi ingressi per la formulazione bisogni,pianificazione Medico medicina 39/39 56/56 del PAI con revisione delle azioni per il generale e Consulente PAI revisionati PAI revisionati semestrale raggiungimento degli geriatrico Struttura 112/112 87/87 stessi Lesioni da decubito/ Individuare persone a TEAM multidisciplinare Lesioni da decubito / utenti transitati Monitoraggio delle rischio attraverso scale di Consulente geriatra utenti transitati 2/81 2/80 lesioni da compressione valutazione specifiche Struttura Lesioni da decubito Lesioni da decubito insorte in struttura Individuare persone con Medico medicina guarite guarite lesioni guarite generale 0/2 2/2 Istituire un tutor per la gestione degli armadi e Tutor Tutor del vestiario di tutti gli 58/58 58/58 Gestione corredo utenti utenti Tutor individuale interventi annuali interventi annuali Monitorare 58/3.016 58/3.016 settimanalmente lo stato del vestiario Media utenti Media utenti Monitoraggio del peso Programmare il controllo 55/58 58/58 Infermieri/operatori corporeo del peso di tutti gli utenti Utenti monitorati Utenti monitorati 58/58 58/58 Medico medicina Media utenti Valutare tutti gli utenti con generale Media utenti 55/58 58/58 Diversificazione delle necessità di diete speciali Consulente geriatrico Diete speciali/pasti Diete speciali/pasti diete in relazione allo Infermieri/operatori giornalieri giornalieri stato di salute Identificare le esigenze Personale cucina 3.033/43.258 9.751/45.510 alimentari degli utenti Dietista

143 C.D. ATHENA

Risultati raggiunti Risultati raggiunti Risultati attesi: Obiettivi/Azioni Intraprese Risorse impiegate: 2012 2013 Infermiere Cat. D Rinnovo Certificazione Seguire le procedure del Certificazione ISO Certificazione ISO Assistente Amm. Cat. C ISO 9001:2008 Sistema Qualità 9001:2008 9001:2008 Educatori Prof.li Cat. D Seguire le procedure Infermiere Cat. D Mantenimento del servizio qualità per Assistente Amm. Cat. C Accreditamento Accreditamento Accreditamento rispondere ai requisiti Educatori Prof.li Cat. D generali e specifici visite programmate visite programmate 54/58 54/58 Pianificare visite ispettive visite effettuate visite effettuate nei servizi assistenziale, Mantenimento infermieristico, riabilitativo, Infermiere Cat. D visite straordinarie visite straordinarie Certificazione ISO educativo, alberghiero e di Assistente Amm. Cat. C 4/58 4/58 9001:2008 erogazione pasti Educatori Prof.li Cat. D Non Conformità Non Conformità 1 0 Monitorare servizi Osservazioni Osservazioni 0 0

Monitorare/aggiornare gli indicatori per la verifica dell’attività svolta nelle RSA Monitorare la Indicatori Indicatori Infermiere Cat. D Mantenimento documentazione con 12/12 12/12 Assistente Amm. Cat. C Accreditamento cadenza semestrale Documentazione Documentazione Educatori Prof.li Cat. D Predisporre ed inviare le 2/2 2/2 autocertificazioni previste dalla norma nei tempi indicati. Elaborare PAI e TEAM multidisciplinare PAI compilati dei PAI compilati dei Valutazione individuale individuazione dei con coinvolgimento nuovi ingressi nuovi ingressi per la formulazione bisogni,pianificazione delle Medico medicina 17/17 29/29 del PAI con revisione azioni per il raggiungimento generale e Consulente PAI revisionati PAI revisionati semestrale degli stessi geriatrico Struttura 94/94 58/58 Media utenti Media utenti Monitoraggio del peso Programmare il controllo del 20/30 16/30 Infermieri/operatori corporeo peso di tutti gli utenti Utenti controllati Utenti controllati 30/30 30/30

144 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Risultati raggiunti in termini di soddisfazione del cliente/utente

L’impegno di mantenere e rafforzare le relazioni con gli utenti ed i loro familiari è stato perseguito anche attraverso una rimodulazione della rilevazione del grado di soddisfazione degli stakeholder tramite la somministrazione di questionari sempre più mirati come ad esempio la diversificazione del questionario tra utenti e familiari, azione iniziata nell’anno 2013. Infatti facendo seguito alle criticità emerse nelle rilevazioni degli anni precedenti in particolare, al fatto che era di difficile lettura evincere chi avesse effettivamente compilato gli items proposti nei questionari(se gli utenti e/o loro familiari e/o persone di riferimento) elemento strategico che non consentiva a pieno di differenziare il livello di qualità percepita e conseguentemente attivare procedure mirate migliorative dei servizi. Pertanto è stato elaborato un “progetto” relativo ad nuova modalità di rilevazione del grado di soddisfazione degli stakeholder che ha coinvolto quasi tutto il personale dell’Azienda. Sono state predisposte più tipologie di questionari per la rilevazione della qualità percepita degli anziani residenti, dei loro familiari, degli utenti del servizio Telecare, delle Residenti dell’Appartamento Sant’Agnese e dei Medici di Medicina Generale. Le interviste sono state effettuate da personale dell’Azienda successivamente ad intervento di formazione sul compito da svolgere nel quale sono state indicate le norme di compilazione, anche in funzione della tipologia delle domande (aperte, chiuse secondo una scala numerica). Le modalità di rilevazione utilizzate sono state interviste telefoniche o interviste frontali. Il questionario è stato somministrato, a seguito di una valutazione geriatrica per individuare gli anziani con un sufficiente livello cognitivo ed in grado di rispondere autonomamente agli items. Pertanto il questionario è stato proposto a 483 utenti e ne sono stati compilati 394 (88 persone non hanno risposto), pari ad una percentuale di risposta dell’ 87,27%. Negli intervistati si evidenzia una presenza di 90 utenti maschi e 304 femmine.

Qui di seguito il dettaglio dei questionari somministrati e compilati per ciascuna residenza/ servizio.

SERVIZI QUESTIONARI SOMMINISTRATI SERVIZI N° UTENTI TOTALE MASCHI FEMMINE NON RISP. % DI RISPOSTE R.A. MONTEDOMINI 8 8 8 0 0 100% R.S.A. 1 MONTEDOMINI 13 11 3 8 2 84,61% R.S.A. 2 MONTEDOMINI 15 13 6 7 2 86,67% R.A. SAN SILVESTRO 8 7 6 1 1 87,50% R.S.A. SAN SILVESTRO 15 14 7 7 1 80,00% R.A. P. ABAMELEK 10 10 2 8 0 100% R.S.A. P. ABAMELEK 21 17 6 11 4 80,95% APPARTAMENTO S. AGNESE 7 6 0 6 1 85,71% TELECARE 386 308 52 256 77 80,05% TOTALE 483 394 90 304 88 87,27%

Le stesse informazioni espresse in forma grafica

145 Gli indicatori riportati sono stati sottoposti agli utenti delle RR.SS.AA.

R.S.A.

Per facilitare la lettura dei dati abbiamo raggruppato la batteria di indicatori in Aree omogenee. Le due tabelle espongono la lista degli indicatori e i corrispondenti raggruppamenti.

R.S.A.

Nella rilevazione della qualità percepita degli utenti delle quattro RR.SS.AA. gli indicatori che sono risultati elementi di forza sono l’accoglienza e la disponibilità del personale di assistenza, il servizio di assistenza diretta, il servizio di animazione e attività ricreative, il servizio di pulizia ambienti, il servizio socio-assistenziale, il comfort dell’ambiente e l’arredo della camera e degli spazi comuni. Gli indicatori che hanno avuto una valutazione minore sono la varietà e qualità dei menù proposti e delle diete personalizzate, il coinvolgimento alla stesura del progetto assistenziale e il servizio amministrativo fatturazione e pagamenti.

Gli utenti di R.S.A. 2 e Principe Abamelek non hanno risposto alle domande sui servizi forniti dalla A.S.P. per cui non risulta la valutazione.

146 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Per il servizio R.S.A., tenuto conto dello stato cognitivo di molti utenti che non sono in grado di valutare la realtà in cui sono, si è provveduto ad intervistare anche i familiari operando una differenziazione fra i questionari sottoposti ai familiari che frequentano giornalmente la struttura, che possono esprimere un giudizio su tutti i servizi e quelli che invece vengono saltuariamente che non possono avere tutti gli elementi per esprimere una valutazione analitica su tutti i servizi.

I familiari intervistati sono stati una percentuale superiore all’80% dei presenti e di questi c.ca ancora l’80% frequenta con assiduità le strutture. Gli indicatori riportati sono stati sottoposti ai familiari delle RR.SS.AA. che frequentano abitualmente la struttura.

Il grafico che segue mostra la sintesi delle risposte

147 Gli indicatori riportati sono stati sottoposti ai familiari delle RR.SS.AA. che frequentano la struttura una volta al mese o solo in occasione delle festività.

A questa tipologia non sono state sottoposte domande specifiche sull’assistenza in quanto la frequenza saltuaria non consente di norma di rendersi conto dei dettagli dei servizi, anche se complessivamente sono sicuramente in grado di valutare il servizio.

Da un’analisi comparata dei risultati nel dettaglio, pervenuti dai familiari che frequentano la struttura abitualmente delle 4 RR.SS.AA., emergono come elementi di forza: l’accoglienza e disponibilità del personale di assistenza, il servizio alberghiero, di pulizia ambienti, l’ufficio socio- assistenziale, il servizio di portineria/centralino della sede di Montedomini. Gli elementi che hanno avuto una valutazione minore sono stati: il servizio di fisioterapia, la varietà e qualità dei menù proposti e delle diete personalizzate, il servizio di lavanderia e tenuta degli indumenti personali, l’ufficio segreteria/relazioni con il pubblico. Analoga procedura è stata utilizzata per gli utenti delle strutture per Autosufficienti RA.

148 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Indichiamo di seguito la batteria degli indicatori e la corrispondente tabella di sintesi i cui risultati sono espressi nel grafico successivo.

RA

Nella rilevazione della qualità percepita degli utenti delle tre RR.AA. gli indicatori che sono risultati elementi di forza sono l’accoglienza e la disponibilità del personale di assistenza, il servizio alberghiero, il servizio di pulizia ambienti, il comfort dell’ambiente e l’arredo della camera e degli spazi comuni e i servizi dell’ A.S.P. Firenze Montedomini. Gli indicatori che hanno avuto una valutazione minore sono la varietà e qualità dei menù proposti e delle diete personalizzate e il servizio di lavanderia e tenuta degli indumenti personali. Pertanto si è proceduto, quale “azione correttiva”, ad effettuare un incontro con i residenti della RA dal quale è emerso un giudizio positivo sulla qualità del confezionamento degli alimenti ed una richiesta di una maggior quantità ed offerta (all’interno del menù) di determinate pietanze di loro gradimento.

149 Gli indicatori riportati di seguito sono stati sottoposti ai familiari del Centro Diurno Athena che frequentano abitualmente il C.D.

L’indagine è rivolta ai familiari in quanto gli utenti sono tutti con disturbi della sfera cognitiva. L’indagine ha interessato 17 utenti su 25 iscritti, quindi una percentuale del 68%. In realtà per la tipologia di utenza che vede anche frequenze non continuative le risposte sono state la quasi totalità di coloro che frequentano abitualmente. Il giudizio complessivo è molto positivo, così come anche nei singoli items.

Abbiamo raggruppato gli items per aree omogenee e di seguito ne diamo una rappresentazione grafica

Dal 2012 sono presenti presso la sede di via Malcontenti alcune ospiti della struttura di Sant’Agnese, trasferite per le motivazioni espresse in altra parte del presente lavoro e che di fatto costituiscono l’avvio di una tipologia di accoglienza che ancora non trova riscontro nel panorama toscano dei servizi per gli anziani.

150 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Alle signore dell’appartamento Sant’Agnese sono stati sottoposti i seguenti indicatori

COME VALUTA RISPETTO ALLA SUA ESPERIENZA: 1 l’accoglienza e disponibilità del personale 2 il servizio di pulizia ambienti Nella rilevazione della qualità percepita delle utenti dell’Appartamento Sant’Agnese gli indicatori che sono Il confort dell’ambiente e l’arredo della camera e 3 risultati elementi di forza sono: il servizio di portineria/ degli spazi comuni centralino della sede di Montedomini, amministrativo 4 il servizio socio-assistenziale fatturazione e pagamenti e l’ ufficio segreteria /relazioni il servizio di portineria/centralino della sede di 5 con il pubblico. Risulta più che sufficiente l’accoglienza Montedomini e disponibilità del personale, il comfort dell’ambiente e il servizio amministrativo fatturazione e 6 l’arredo della camera e degli spazi comuni, il servizio pagamenti socio-assistenziale e l’ufficio logistico. 7 l’ufficio logistico 8 l’ufficio segreteria/relazioni con il pubblico

Per la prima volta è stato effettuato il monitoraggio sulla customer satisfaction anche agli utenti del Telecare.

Gli indicatori riportati sono stati sottoposti agli utenti del Telecare

Risultati dei questionari somministrati agli utenti del Telecare

COME VALUTA RISPETTO ALLA SUA ESPERIENZA: 1 la cortesia dell’operatore 2 utilità delle telefonate 3 durata delle telefonate velocità della risposta 4 dell’operatore che voto darebbe al servizio 5 telesoccorso come valuta la funzionalità del suo 6 apparecchio? NEL CASO ABBIA RICHIESTO UN INTERVENTO DI SOCCORSO RISPETTO ALLA SUA ESPERIENZA COME VALUTA: 8 velocità dell’arrivo dei soccorsi utilità del soccorso in caso di 9 emergenza

Nella rilevazione della qualità percepita dagli utenti del Telecare gli indicatori che sono risultati elementi di forza sono la cortesia dell’operatore, l’utilità delle telefonate e l’utilità del soccorso in caso d’emergenza. Complessivamente il servizio riceve una valutazione molto positiva. Anche i Medici di Medicina Generale sono stati oggetto di indagine con domande nei confronti dei servizi specialistici sanitari, valutazioni sul servizio di assistenza e sui servizi e relazioni con la struttura dell’A.S.P..

151 Gli indicatori riportati sono stati sottoposti ai Medici di Medicina Generale dei residenti delle RR.SS.AA. SERVIZI COME VALUTA RISPETTO ALLA SUA ESPERIENZA: 1 la disponibilità del personale di assistenza 2 la consulenza del geriatra 3 il servizio di assistenza infermieristica 4 Il servizio di assistenza complessiva 5 il confort degli spazi comuni e delle camere dei pazienti RISPETTO ALLA SUA ESPERIENZA COME VALUTA I SERVIZI DELL’A.S.P. FIRENZE MONTEDOMINI: 6 il servizio socio-assistenziale 7 il servizio di portineria - centralino della sede 8 l’ufficio segreteria/relazioni con il pubblico

L’analisi dei questionari somministrati somministrati ai Medici Curanti degli utenti delle RR.SS. AA. dell’A.S.P. Firenze Montedomini, che ha visto la risposta della totalità (100%), ha rilevato una valutazione molto alta per tutti gli items proposti.(si veda la tabella riepilogativa)

Risultati indagine MMG (Medici di Medicina Generale)

Presentiamo di seguito alcuni dati relativi alla rappresentatività del campione rispetto ai risultati prima esposti. L’utenza dei servizi RA ed R.S.A. presenta soggetti che in larga parte hanno forti limitazioni nelle capacità di poter rispondere alle domande tipiche di questionari di gradimento, per cui i destinatari sono stati selezionati in base alle capacità di dare risposte consapevoli. Presentiamo separatamente i dati per RA ed R.S.A.

Per i servizi RA, rispetto ad una utenza media presente pari a 31 utenti, hanno risposto al questionario il 75% complessivo. La risposta sul totale utenti è comunque buona. Ma più significativa è la % di risposta sui capaci di rispondere che corrisponde al grafico sugli utenti a cui è stato distribuito il questionario

152 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Gli stessi dati rispetto alle residenze per Non autosufficienti presentano i seguenti elementi:

Il campione di utenti cui è stato somministrato il questionario è stato scelto in base alle capacità di comprendere e rispondere , e nelle R.S.A. è abbastanza basso, mediamente in torno al 30%. Fra costoro il dato delle risposte è sicuramente molto elevatoto.

Una situazione diversa si registra nel Telecare dove invece la relazione con il servizio è una delle caratteristiche intrinseche, anche se poi non è infrequente che gli assistititi non siano completamente in grado di cogliere con consapevolezza gli aspetti della realtà. Anche in questo caso una parte dell’utenza ha limitazioni tali da non consentire una relazione diretta, comunque il campione delle risposte corrisponde al 60% del totale utenti. Fra gli utenti a cui è stato somministrato il questionario la percentuale di risposta è decisamente buona pari al 75%.

153 L’analisi dei questionari svolta con la modalità iniziata quest’anno, e che sarà ripetuta in modo sistematico per poter avere il dato reale del gradimento dei servizi e consentire anche di fare i necessari interventi correttivi, ci auguriamo che possa costituire un significativo termometro del livello qualitativo (almeno del percepito) e costituisca anche una modalità di rapporto con gli utenti che li mette in condizione di esprimere liberamente le proprie valutazioni, che rese nella forma del Bilancio Sociale diventano anche un elemento di trasparenza dell’attività assistenziale.. Ulteriori sviluppi della valutazione del livello qualitativo dei servizi dovrà essere intrapreso anche verso altre categorie di stakeholder, in modo da instaurare un dialogo continuo con il tessuto cittadino nel suo complesso.

Valutazione complessiva

Nel 2013 si è voluto introdurre una maggiore precisione in relazione al target cui rivolgere le domande (utenti in grado di rispondere; familiari che frequentano abitualmente la struttura, familiari che frequentano saltuariamente la struttura, medici) in modo da poter diversificare le domande stesse e valutare con migliore appropriatezza le risposte. Per questa ragione il risultato non è confrontabile con quello degli anni precedenti che invece erano rivolti all’utenza senza diversificare le posizioni personali delle varie tipologie.

Dalla lettura complessiva dei risultati si può rilevare che hanno ricevuto una valutazione positiva le attività assistenziali (ad esempio di assistenza diretta alla persona, riabilitative ed infermieristiche), il servizio di animazione e attività ricreative, il confort dell’ambiente e l’arredo della camera e degli spazi comuni, il servizio di pulizia ambienti e l’accoglienza e la disponibilità del personale in generale; quest’ultima si realizza all’interno di un modello culturale umanistico che pone al centro l’attenzione sulla relazione, sul contatto umano, sul rispetto dell’altro, sulla autonomia della persona e della sua identità.

154 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

La rilevazione della Customer Satisfaction nel periodo 2010-2012.

La rilevazione del gradimento dei servizi, per la parte anziani, era stata eseguita anche negli anni precedenti 2010-2012.

La modalità di esecuzione era però diversa.: non vi era stata differenziazione del campione fra utenti ospiti e familiari (e questi ultimi suddivisi per frequenza di visite alla struttura); le risposte non prevedevano l’espressione di un voto da 1 a 10 (per facilitare il giudizio con elementi che ciascuno poteva rintracciare nella propria esperienza scolastica, propria o dei figli/ nipoti, etc…) ma erano articolabili fra 4 items 1 = per niente soddisfatto 2 = poco soddisfatto 3 = soddisfatto 4 = molto soddisfatto che lasciano un margine di indeterminatezza maggiore in confronto ad una valutazione numerica con scala a 10. Per queste ragioni non facciamo un confronto con il 2013 ma riportiamo solo il confronto 2010- 2012. I dati sono rappresentati per tipologia di servizio R.S.A. ed RA e sono raggruppati per macro aree. Di seguito le R.S.A.:

Questo è il grafico della rilevazione nel triennio per la tipologia R.S.A.:

155 Anche per le Residenze Assistite si propone la stessa modalità rispetto al triennio 2010-2012. La batteria di indicatori è stata raggruppata in macroaree:

Nel gruppo Servizi Assistenza alla Persona abbiamo lasciato i servizi infermieristici che nella RA sono solo eventuali. Il grafico espone in modo sintetico i risultati delle rilevazioni eseguite nel triennio.

Anche per il Centro Diurno Athena sono state eseguite le rilevazioni sul gradimento dei servizi. Le rilevazioni sono state eseguite nel 2010 e nel 2012, utilizzando indicatori di derivazione dalla R.S.A., che però occorre correggere per cogliere le caratteristiche del servizio semiresidenziale. Nei due anni sono state usate due diverse batterie di indicatori e si riporta solo quella del 2012. Inoltre il CD Athena accoglie soggetti con disturbi cognitivi non in grado di valutare le domande. I dati sono relativi alle risposte della qualità percepita dai soli familiari dei soggetti ospitati.

In analogia a quanto già espresso per R.S.A. ed RA, anche per il Centro Diurno abbiamo provveduto a raggruppare gli indicatori per macroaree in modo da rendere più immediatamente leggibili i dati.

Il grafico seguente rende la situazione del periodo 2010-2012. Le griglie nel triennio sono state cambiate arricchendole dal 2011 di informazioni riguardanti i servizi resi direttamente dall’A.S.P..

156 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

AREA MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE

Risultati attesi: Obiettivi/Azioni Intraprese Risorse impiegate: Risultati raggiunti: TEAM

Garantire l’operatività delle Servizio Socio-Assistenziale Perfezionamento di dodici strutture di competenza A.S.P. rapporti convenzionali Numero rapporti convenzionali A.S.P. Servizio Economico Finanziario ratificati: 4/4 (100%) 100 % (4/4) Servizio Logistico Gestori TEAM Risultati attesi: Servizio Socio-Assistenziale PAI: 300 Elaborazione PAI in Numero PAI potenziali 250 A.S.P. attraverso: collaborazione con SIAST e Numero verifiche potenziali SIAST e Uffici comunali Risultato raggiunto: 100 % verifiche strutturate 500 competenti Verifiche: 500 Ufficio direzionale per gestori Risultato raggiunto: 100 % (delegato) TEAM Mantenimento saturazioni Servizio Socio-Assistenziale La saturazione media per strutture (rapporto tra Livello di saturazione atteso Polo Accoglienza Temporanea ciascuno dei mesi dell’anno capacità di accoglienza 95 % 2012 è rientrata nell’intervallo potenziale ed effettiva) Servizio Economico Finanziario 96 – 98 % Gestori TEAM Capacità di accoglienza di Servizio Socio-Assistenziale Turn-over realizzato nel periodo Turn-over c/o strutture ciascun posto letto nel corso Polo Accoglienza Temporanea 31.12.2012 - 31.12.2013 = 3.6 di un anno atteso > 2 Gestori Numero sopralluoghi TEAM Numero sopralluoghi realizzati c/o singole strutture di Controllo operatività c/o Servizio Socio-Assistenziale nel periodo strutture accoglienza Polo Accoglienza Temporanea 31.12.2012 - 31.12.2013 > 10 Attesi: 10 Gestori

157 AREA FORMAZIONE

Risultati Risultati attesi: Obiettivi/azioni intraprese: Risorse impiegate: raggiunti: Aggiornare la documentazione del sistema qualità e implementazione; sostenere la verifica ispettiva da parte dell’ente di certificazione; Gestire eventuali Non conformità nei tempi previsti; Tutti gli operatori Rinnovo Certificazione ISO Effettuare le verifiche ispettive nei tempi previsti assegnati Certificazione ISO 9001:2008 dal piano; all’agenzia 9001:2008 Compilare il rapporto di verifica (apertura AC e NC); Secondo mansioni Notificare, se presenti, le NC alle funzioni interessate; Verificare la corretta gestione delle non conformità rilevate; Progettare ed inviare piano annuale 2013; Predisporre e inviare l’autocertificazioni necessarie Mantenere la certificazione Tutti gli operatori alle scadenze previste; inerente la posizione di assegnati Certificazione Sostenere la verifica ispettiva da parte della provider ECM per il Ministero all’agenzia annuale Commissione del Ministero; della sanità Secondo mansioni Svolgere il piano annuale almeno al 50%; Predisporre ed inviare report annuale; Aggiornare la documentazione rispetto a quanto richiesto dai requisiti di accreditamento e Tutti gli operatori implementazione delle novità; Mantenere l’accreditamento assegnati Accreditamento Predisporre ed inviare l’autocertificazioni regionale all’agenzia mantenuto necessarie alle scadenze previste; Secondo mansioni Sostenere la verifica ispettiva da parte della Commissione; Effettuare il marketing e la pubblicità dei corsi; definire il calendario formativo per valutare le disponibilità di aule e di docenti; Erogare corsi formativi: contattare i docenti in base ai singoli piani di qualificazione per A.d.B. progetto; obbligatori per Ass.ti familiari Tutti gli operatori Erogato: predisporre lettere di incarico ai docenti, e contratti abilitazioni in area sicurezza: assegnati corsi come da allievi; HACCP all’agenzia programmazione eseguire/erogare i corsi; BLS Secondo mansioni annuale monitorare il corso sotto l’aspetto qualitativo ed BLSD economico nelle varie fasi;

valutare la soddisfazione dei discenti; rendicontare i corsi svolti e monitorare le entrate e le spese; Progettazione di corsi Progettato 2 corsi integrativi per OSS settore redigere la documentazione necessaria per la Responsabile amm. di specializzazione geriatrico e settore presentazione alla direzione; vo e didattico in geriatria e neurologico neurologica Verificare le esigenze formative indicate nel Piano Rispettato il piano Pianificazione corsi di Tutti gli operatori di formazione annuale; di formazione formazione per personale assegnati Progettare con docenza specializzata ed interna d’azienda interno come da Piano all’agenzia organizzare la logistica dei corsi; in tutto il periodo formazione interna d’azienda Secondo mansioni Monitorare e rendicontare secondo ISO; di riferimento Promuovere ed erogare Definire pacchetti; Tutti gli operatori Nr.5 pacchetti pacchetti composti da Pubblicizzare l’offerta sul sito agenzia e nella rete di assegnati erogati come organizzazione e logistica per relazioni esterne dell’ente; all’agenzia programmato altre agenzie formative Erogazione come da preventivo; Secondo mansioni

158 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Risultati raggiunti in termini di soddisfazione del cliente/utente

Il sistema di monitoraggio dei risultati raggiunti, in termini di soddisfazione degli allievi per il prodotto acquistato, prevede: • valutazione del discente dell’attività svolta dai singoli docenti - dal tutor d’aula - dal tutor di tirocinio; • Giudizio sulla parte organizzativa ed amministrativa sia del corso che dell’Agenzia.

Ad ogni corso, viene consegnato un questionario di gradimento che viene poi decodificato ed inserito nella scheda personale del docente e tutor. Ogni due anni, o all’occorrenza, il direttore didattico rivede la valutazione complessiva di ogni docente alla luce dei nuovi questionari e decide il mantenimento o meno nell’albo fornitori. Le indicazioni di miglioramento organizzativo e gestionale sono oggetto di discussione in incontro congiunto del personale d’agenzia.. Qui di seguito si riportano i risultati aggregati:

ANDAMENTO MEDIO NEL PERIODO 2010 - 2013

VALUTAZIONE DOCENZA VALUTAZIONE DOCENZA

CONTENUTI METODOLOGIA CLIMA Valutazione Docente Valutazione Docente Materiale FORMATIVI DIDATTICA COMPLESSIVO Esposizione Coinvolgimento Didattico

159 160 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

RISORSE UMANE

Organizzazione:

La scelta politica aziendale, risalente agli inizi degli anni 2000, prevede l’erogazione dei servizi di assistenza diretta attraverso contratti d’appalto1.

Sono gestiti con personale dipendente: • L’attività dei servizi domiciliari; • La definizione, monitoraggio e controllo degli appalti; • La progettazione, organizzazione ed erogazione corsi dell’Agenzia di formazione; • Il servizio di portineria della sede centrale; • L’attività amministrativo/gestionale compresa la gestione del patrimonio immobiliare;

La fusione per incorporazione dei quattro Enti (Montedomini-Fuligno-Bigallo-Sant’Ambrogio), come più volte riportato anche nel presente documento, ha riunito tre grandi aree di assistenza, molto diverse fra loro, portando un notevole cambiamento nell’organizzazione e gestione del personale dipendente. Nella seduta del 20/02/2012 il Consiglio di Amministrazione ha deciso di intraprendere un processo di riorganizzazione generale nelle sue tre componenti strutturali: risorse umane, mezzi e strumenti materiali, procedure. È stato attivato un percorso che ha visto l’avvio di un’analisi approfondita, sia della struttura organizzativa che del fabbisogno formativo, con l’intento di migliorare l’efficacia e l’efficienza organizzativa, migliorare il clima interno e supportare il cambiamento.

L’Azienda si è affidata a professionisti esterni con l’obiettivo di: • Ricevere assistenza metodologica e tecnica nella revisione della struttura organizzativa; • Definire un modello organizzativo aziendale in coerenza con il nuovo percorso di sviluppo dell’Azienda; • Revisionare e riorganizzare i processi aziendali; • Identificare le azioni di miglioramento • Definire un progetto di analisi dei fabbisogni formativi e del clima interno all’Azienda

Nell’anno 2012 sono stati attivati colloqui e/o focus group con tutto il personale dipendente, con i responsabili dei servizi e con la direzione generale, fino a giungere ad una proposta di modello organizzativo ed un progetto organico di formazione sulla comunicazione efficace ed il team work, la gestione e lo sviluppo delle risorse umane. Nell’anno 2013 ha preso il via il percorso di supporto al cambiamento, con il coinvolgimento di tutto il personale dipendente anche a tempo determinato. Il corso, denominato “La comunicazione efficace e il lavoro di squadra”, era volto a stimolava la responsabilità del dipendente nella collaborazione e lavoro in staff per una crescita comune, in una realtà in continuo cambiamento. Nell’anno 2014 il percorso continuerà con “Learning Organization” per affinare le risorse acquisite nel primo step e sviluppare skill coerenti con la direzione e nuovi bisogni dell’Ente.

Formazione e Aggiornamento

Il sistema formazione ed aggiornamento è orientato al miglioramento continuo ed è certificato UNI EN ISO:2008. Il Piano di formazione annuale è lo strumento per la programmazione delle attività formative e dell’aggiornamento, definisce le risorse economiche disponibili e le orienta secondo le necessità espresse dai singoli responsabili dei servizi ed uffici. Il Piano viene elaborato ad inizio anno all’interno dello staff di direzione. Ogni tre anni viene effettuata anche un’indagine sui bisogni formativi sentiti dai singoli dipendenti. L’azienda investe su tutto il personale in servizio, comprendendo anche il personale a tempo 1 Tale scelta, giustificata all’epoca da ragioni economiche, è oggi da rivalutare alla luce degli attuali scenari economici e normativi, radicalmente mutati rispetto anche a pochi anni fa. Tale analisi è peraltro fortemente condizionata dalle difficoltà degli Enti preposti alla programmazione territoriale dei servizi di elaborare piani ed azioni a medio-lungo termine, mentre scelte aziendali di gestione diretta o in outsourcing presuppongono inevitabilmente scenari strategici non di breve periodo. 161 determinato ed in eventuale somministrazione lavoro. Dal 2012 la programmazione prevede: a) una base comune per tutto il personale in ambito contabile amministrativo oltre che l’aggiornamento sulla normativa B) la frequenza a corsi specifici per singolo dipendente secondo le attività e mansioni svolte. Composizione: Suddivisione in qualifiche professionali uomini/donne al 01/01/2014 SESSO Dirigente DS D C BS B Totale Donne 1 2 6 4 3 10 24 Uomini 0 2 1 3 3 9 19 Totale 1 4 7 7 6 19 43

Titoli di studio del personale dell’Azienda al 01/01/2014

Laurea Spec. Laurea Licenza Licenza sesso Diploma Totale Come dimostra il grafico, il o V.O. Triennale Media Elementare personale presenta un alto Donne 9 1 9 4 1 24 livello di formazione formale Uomini 7 1 5 6 0 19 (laurea/diploma). Una fascia Totale 14 3 14 9 1 43 ristretta di personale si basa

sulla formazione non formale ottenuta in oltre 10 30 anni di anzianità di servizio in Azienda in veri 9 servizi ed uffici. 8 7

6 Donne L’A.S.P. Firenze Montedomini adotta il contratto 5 Uomini 4 collettivo Sanità pubblica . Di seguito si 3 riporta una tabella di raffronto fra le qualifiche 2 professionali da CCLN Sanità Pubblica e la 1 categoria economica di riferimento. 0 Dir DS D C BS B Relazione fra qualifica professionale e Categoria economica Dirigente Amministrativo Dirigenza Dirigente Amministrativo di area socio assistenziale Collaboratore Amministrativo esperto Categoria Ds (fascia super) Collaboratore Amministrativo Educatore professionale Categoria D Infermiere professionale Assistente tecnico coordinatore Categoria C Assistente amministrativo Coadiutore Amministrativo esperto Categoria Bs (fascia super) Operatore socio sanitario Operatore Tecnico Categoria B Coadiutore Amministrativo

L’A.S.P. Montedomini, l’A.S.P. Bigallo e l’A.S.P. Fuligno presentavano un organico composto da personale a tempo indeterminato. Con l’approvazione della fusione per incorporazione nell’ A.S.P. Firenze Montedomini, con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2010, il personale a tempo indeterminato viene inquadrato in un unico organigramma. La creazione e il potenziamento di un Polo unico per gli anziani, la marginalità e inclusione sociale e per le disabilità ha comunque richiesto l’attivazione di percorsi di somministrazione lavoro per sopperire, nell’impatto iniziale, al carico di lavoro nuovo per l’A.S.P. incorporante. Il percorso di progressiva riduzione del personale è stato realizzato senza la perdita di alcun posto di lavoro ed è stato reso possibile non solo da un intervento di ristrutturazione interna finalizzato ad una migliore organizzazione, ma anche alla collaborazione di tutto il personale.

162 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

ORGANICI A.S.P. FIRENZE MONTEDOMINI A CONFRONTO AL 31 DICEMBRE DESCRIZIONE ANNO 2010 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 AREA AMMINISTRATIVA Dirigenti tempo indeterminato 1 1 1 1 Collaboratori amministrativi tempo indeterminato 6 6 6 6 Assistenti e coadiutori tempo indeterminato 26,5 25,5 23,5 20,5 Dirigente tempo determinato 1 1 0 0 Assistenti e coadiutori tempo determinato 2 0 0 7 operatori interinali 5 7 4 0 Barista per bar interno in collaborazione 1 1 1 0 AREA TECNICA Assistenti tecnici tempo indeterminato 2 2 2 2 Operatori socio sanitari tempo indeterminato 18 3 2 2 Addetti portineria tempo indeterminato 2 2 2 2 Operatori interinali 4 0 0 0 AREA SANITARIA Dirigente medico tempo indeterminato 1 0 0 0 Educatori e infermieri professionali in amministrazione 3 3 3 3 tempo indeterminato Infermieri e fisioterapisti in struttura riabilitativa 16 3 0 0 tempo indeterminato Infermieri in struttura riabilitativa tempo determinato 3 0 0 0 Operatori Interinali 2 0 0 0 TOTALI 93,5 54,5 42,5 43,5

NOTE INTEGRATIVE ALLA LETTURA DELLE VARIAZIONI ORGANICI NEL PERIODO PRESO A RIFERIMENTO

In merito alle variazioni intervenute nell’assetto organico si rileva: Nel 2010 si registra la trasformazione del presidio di riabilitazione denominato PRIM nel progetto sperimentale Triage con il trasferimento del personale sanitario e tecnico all’Azienda Sanitaria di Firenze, con una sensibile riduzione del personale. Viene inoltre avviata la parziale internalizzazione di alcuni servizi quali la portineria presso la sede centrale di Via Malcontenti e la riorganizzazione del Telecare con l’esternalizzazione sperimentale della fascia notturna. Negli anni 2011 – 2012. All’inizio del 2011 viene ripresa la gestione diretta della fascia notturna del servizio Telecare affidata alla Portineria. Il personale a tempo indeterminato ha subito una diminuzione dovuta al completamento del trasferimento del personale sanitario, come da accordo interaziendale legato alla trasformazione PRIM di cui sopra ed alcuni amministrativi verso l’Azienda Sanitaria Locale di Firenze, al trasferimento volontario di alcuni dipendenti anche a seguito della riorganizzazione del Telecare nell’ambito dei servizi domiciliari. Progressivo anche il ridimensionamento del personale somministrato. Nel 2013 si registra un primo step di riorganizzazione del personale in area amministrativa. Tutti i servizi a sostegno alla domiciliarità, affidati all’A.S.P. Firenze Montedomini, sono regolati con convenzioni ed atti la cui durata non è superiore all’anno. E’ stato ritenuto appropriato assegnare al centro di responsabilità “Servizi Domiciliari” personale con contratto a tempo determinato, ed il personale di ruolo attivo sul servizio in parola è stato ricollocato nell’area amministrativa con mobilità interna con una totale ricollocazione comprendendo anche il richiamo dal comando di un dipendente.

LA SPESA SOSTENUTA NEL QUINQUENNIO Spese del personale Anno 2009 2010 2011 2012 2013 VOLUME PRODUZIONE 19.718.957 20.887.525 20.016.704 18.530.946 17.522.617 COSTO PERSONALE 4.144.624 3.845.132 3.631.109 2.026.241 1.936,543 INCIDENZA % 21,02% 18,41% 18,14% 10,93% 11,05% Incidenza Costo del personale/Costi 17,39% 18,26% 18,40% 11,08% 11,25% per servizi

163 164 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

I NOSTRI SOSTENITORI

In conclusione del Bilancio Sociale di Mandato, nella ricostruzione del percorso compiuto dall’A.S.P. Firenze Montedomini nel periodo di amministrazione di questo Consiglio, l’A.S.P. Firenze Montedomini ha intrattenuto molteplici relazioni con la città, con il mondo dell’associazionismo, del volontariato, delle attività culturali e degli operatori economici. A tutte queste realtà va il nostro più sincero ringraziamento per l’impegno, la dedizione, la costanza con cui un numero veramente considerevole, diremmo enorme, di persone dedica il proprio tempo ed energie per dare un contributo per ribadire la vicinanza e l’attenzione verso le persone che per motivi di età, malattie, disabilità, situazioni di indigenza e marginalità, solitudine sono i più bisognosi di un gesto che gli confermi la loro intatta importanza e dignità. Anche per interloquire con maggiore efficacia con questa grande rete di solidarietà è stata costituita la FONDAZIONE MONTEDOMINI ONLUS. La Fondazione Montedomini, costituita nel giugno 2007 dall’allora A.S.P. Montedomini, dal Comune e dalla Società della Salute di Firenze2 ha come fine statutario il supportare gli anziani autosufficienti e non autosufficienti o in situazione di bisogno di assistenza sociale e sanitaria, i disabili, soggetti in situazioni di marginalità sociale, temporanea o permanente, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, nonché valorizzare il patrimonio storico, artistico ed archivistico di Montedomini, contribuendo alla sua conoscibilità. Nel corso di questo mandato la Fondazione è intervenuta più volte direttamente a supporto di attività e progetti non solo destinati al sostegno dei fruitori dei servizi, ma anche nell’ambito della tutela e conservazione dell’ingente patrimonio storico artistico di cui l’A.S.P. Firenze Montedomini è detentrice ed in ambito socio-culturale. Qualche esempio delle attività svolte in questo quinquennio:

2010 · donazione di 7 postazioni (1 per ogni nucleo delle residenze e strutture dell’Azienda) per l’ascolto di audiolibri composta da poltrona relax, lettore cd corredato da cuffie e raccolta di audiolibri · donazione a Montedomini di oltre € 75.000,00= (raccolti durante la cena di beneficenza organizzata dall’Enoteca Pinchiorri) per l’acquisto di attrezzature ed ausili per la riabilitazione · organizzazione di n. 2 concerti dell’Orchestra Regionale della Toscana presso la Chiesa di San Ferdinando in Montedomini il 10 giugno sotto la direzione del Maestro Luca Guglielmi, ed il 17 giugno 2010 sotto la direzione del Maestro Antonio Ballista e con il Maestro Alessandro Lucchetti al pianoforte solista; · Finanziamento della cena svoltasi il 14 luglio presso l’Istituto Sant’Agnese in favore delle utenti del residence alla presenza del Consiglio di Amministrazione e della Direzione dell’A.S.P. Firenze Montedomini · Organizzazione della manifestazione “I Giovedì del Bigallo”, serie di n. 3 concerti in collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino tenutisi il 22 luglio con Irene Favro (soprano), Anicio Zorzi Giustiniani (tenore), Nicolò Ayroldi (baritono) e Aurelio Scotto al pianoforte; coordinamento artistico di Paolo Bellocci; il 29 luglio con Giselle Baulch e Irene Favro (soprano), Leopardi Sgroi (tenore) e Aurelio Scotto al pianoforte; coordinamento artistico di Paolo Bellocci e il 5 agosto 2010 presso la Loggia del Bigallo in Piazza San Giovanni con Chiara Trallori (arpa) e Simona Altini (flauto), coordinamento artistico di Paolo Bellocci.

2011 · organizzazione il 19/2/2011 del concerto dell’Orchestra dei Ragazzi della Scuola di Musica di Fiesole presso la Chiesa di San Ferdinando in Montedomini con musiche di Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven e Johann Strauss · organizzazione il 5 luglio, con collaborazione con l’Opera In-Stabile Orchestra di un concerto presso la Chiesa di San Ferdinando in Montedomini diretto dal Maestro Alessandro Pinzauti e con l’Avv. Sigfrido Fenyes al pianoforte solista su musiche di Wolfgang Amadeus Mozart: Overture dalle Nozze di Figaro K 492 e Concerto per pianoforte e orchestra in re minore K 466

2 Riconosciuta come O.N.L.U.S. con Decreto Regione Toscana n. 4406 del 26/9/2012 165 2012 · sostegno con la somma di € 32.180,00= del progetto relativo ai soggiorni vacanza per adulti disabili, coordinato da Montedomini su incarico del Comune di Firenze · finanziamento del restauro dell’affresco “Rimembranze Garibaldine” di Galileo Chini conservato presso la Sala Mirella Ballerini della sede dell’A.S.P. Firenze Montedomini · coordinamento dell’avvio del restauro, finanziato dalla Fondazione Friends of Florence, dell’affresco della Madonna della Misericordia, opera della scuola di Bernardo Daddi conservata nel Museo del Bigallo e risalente al 1342.

2013 · organizzazione – grazie alla donazione della collezione privata e delle opere del Maestro Biagio Civale – della Mostra-Asta di Beneficenza “L’Arte è Donna” svoltasi il 18/12/2013 nel Guardaroba Storico di Montedomini e finalizzata alla raccolta di fondi da destinare a al Progetto “Rimettiamoci in gioco”, per la creazione di borse di studio per orientare, formare e accompagnare donne accolte nell’ambito della marginalità sociale nella creazione di microimprese turistiche.

Un’altra realtà di grande rilievo, simbolo dell’eccellenza enogastronomica e culturale fiorentina ed italiana nel mondo, si distingue per l’impegno e la costanza con cui offre agli ospiti di Montedomini le eccellenze del proprio lavoro: GIORGIO PINCHIORRI E LO STAFF DELL’ENOTECA. E’ ormai divenuta una consuetudine da qualche anno che Annie Feolde e Giorgio Pinchiorri e tutto lo staff della celebre Enoteca offrano agli anziani ospiti di Montedomini l’occasione di un pranzo di gala per gli auguri di Natale, che negli anni 2010 e 2011 si è svolto nella suggestiva cornice del Giardino d’Inverno di Montedomini, mentre nel 2012 ha visto gli anziani accolti nelle splendide sale dell’Enoteca e del Relais Santa Croce in Via Ghibellina. Nel 2013 l’evento ha avuto luogo nell’antica Sala d’Armi di Palazzo Vecchio, dove – come al solito – è stata ricreata l’eleganza di un ristorante da gran gourmet. Ma la generosità di Annie e Giorgio non si esaurisce qui: nel corso degli anni hanno organizzato ben due cene di beneficenza finalizzate alla raccolta fondi da destinare alla Fondazione Montedomini, con la quale quest’ultima – come si è precedentemente accennato – ha acquistato attrezzature ed ausili per la riabilitazione e sostenuto il progetto relativo ai soggiorni vacanza per adulti disabili, per i quali sono stati insigniti dal Comune di Firenze con il Fiorino Solidale nell’anno 2013. A queste iniziative hanno contribuito anche altri grandi nomi della ristorazione fiorentina: Simone Arnetoli di Galateo Ricevimenti e Ristorante Il Cibreo. Ci sono altri due filoni di attività che nel corso di questi anni hanno manifestato la propria attenzione nei confronti di Montedomini: L’area Teatrale e Musicale con numerose iniziative anche di grande spessore, che offrono agli utenti dei servizi di Montedomini e a tutta la città momenti di grande spettacolo, per la quale dobbiamo ringraziare:

166 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

Avv. Sigfrido Fenyes Maria Cassi; Rotary Clubs; Lions Club Fiesole e Lions Club Pontassieve Opera In-Stabile con il Maestro Alessandro Pinzauti (concerto/saggio dei Direttori d’orchestra “Schubert in Florence” tenutosi il 4/3/2012 nella Chiesa di San Ferdinando) Associazione “Letizia Tozzi – Progetto Musica” (concerto del 30/4/2011: Ensamble di chitarre da Marco da Gagliano e Coro di Voci Bianche della Scuola Comunale di Scarperia) Coro “La Corte di Orfeo” (concerto del 28/5/2011: “Polifonia sacra e profana rinascimentale” sotto la direzione del Maestro Valerio Del Piccolo) Fanfara dei Bersaglieri – Sezione di Firenze “Aldo Marzi” (esibizione del 18/7/2012 nel Giardino della sede di Via de’ Malcontenti con canti e marce tipiche) Il Centro Anziani Zona Centro, l’Associazione Volontari Ospedalieri – Sezione di Montedomini e l’Associazione Io sto con Montedomini per l’organizzazione ed il finanziamento delle stagioni concertistiche primavera/estate 2011, autunno 2001 - inverno/primavera 2012 e autunno 2001 - inverno/primavera 2012, tutte svoltesi presso la Chiesa di San Ferdinando in Montedomini che hanno visto protagonisti cori gospel, cori alpini, nonché esibizioni di violini e fiati. Florida State University con il Progetto/laboratorio di scambio interculturale “Diamoci una mano”: il progetto, avviato nell’anno 2009, prevedeva l’organizzazione di laboratori di incontro tra giovani studenti americani ed alcuni degli anziani della R.S.A. San Silvestro dell’A.S.P. Firenze Montedomini. Tra il 2012 e il 2013 il progetto è stato esteso agli anziani di tutte le R.S.A. di Montedomini con una serie d’incontri/laboratori che hanno avuto

CATONI un percorso conclusivo con la Mostra di ritratti, fotografie e ASSOCIATI racconti di vita che si è tenuta il 9 Aprile 2013. Per l’area “socio assistenziale” sono tante le associazioni di volontariato che offrono i loro servizi di assistenza, compagnia, accoglienza e sostegno anche da un punto di vista economico durante tutto l’anno. L’ARTE • La Compagnia dei Babbi Natale; • Giglio Amico; è • Associazione “Helios” ONLUS; • Friends of Florence; • Comunità di Sant’Egidio; DONNA • Associazione Volontari Ospedalieri Sezione di Montedomini • Associazione ALICE; • Associazione Io sto con Montedomini; • Associazione Pallium; Collezione Biagio Civale • Associazione Italiana Parkinson; Un’asta per rimettersi • AUSER Filo d’Argento. in gioco

Ricordiamo anche personaggi famosi che hanno frequentato con assiduità Montedomini quali Gino Bartali, Ferruccio e Anna Valcareggi (che nel corso degli anni ha instaurato una forte relazione di affetto con “Montedomini” e gli anziani tutti, Gino La Fondazione Montedomini onlus insieme al progetto Mercoledì 18/12/2013 ore 15.30 Latilla, Narciso Parigi, Riccardo Marasco. Polis del Comune di Firenze finanzierà il Progetto “Rimettiamoci in gioco” mettendo all’asta la collezione privata Presso il guardaroba storico dell’artista Biagio Civale. Il ricavato finanzierà borse di studio per dell’ASP Firenze Montedomini orientare, formare e accompagnare alla creazione di microimprese turistiche (Bed & Breakfast) guidate da donne Via dei Malcontenti 6 Firenze accolte nell'ambito della marginalità sociale. Una lunga lista di benefattori che hanno voluto lasciare un segno Per informazioni: T. 055 2339406 F. 055 2339449 Aprirà l’asta il Vice Sindaco Stefania Saccardi. [email protected] concreto della loro vicinanza, anche a loro va la nostra riconoscenza PROGETTO POLIS ed il ricordo in forma anonima per rispetto della privacy.

167 COMITATO DI DIREZIONE Marta Meoni Direttore Alfio Angeli Responsabile Servizi Domiciliari Elena Barbucci Coordinatore Uff.Segreteria/AA.GG. Silvia Giannoni Responsabile Ufficio Servizi Logistici Nicola Paulesu Coordinatore Servizi Marginalità Paolo Sottani Responsabile Serv. Economico/Finanziario Elisabetta Vivoli Responsabile Ufficio Personale e Formazione 168 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

CONSIDERAZIONI DEL DIRETTORE...

a stesura del Bilancio Sociale di mandato rappresenta un’opportunità per richiamare gli esiti del percorso di gestione aziendale degli ultimi cinque anni, periodo che ha accompagnato la Lgrande trasformazione di Montedomini a seguito del progetto di fusione per incorporazione delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona “Fuligno”, “Bigallo” e “S.Ambrogio” durante il quale si sono avvicendati tre Direttori Generali.

A seguito di questa grande operazione di accorpamento-semplificazione, la nuova ASP Firenze Montedomini si è trovata, in un costante confronto con il rapido mutare del contesto socioeconomico e normativo di riferimento, di fronte alla necessità di gestire un percorso di profondo cambiamento.

Si è proceduto quindi con interventi nel settore amministrativo al fine di uniformare le procedure di gestione ed adottare nuovi strumenti di contabilità nel rispetto dell’obbligo del pareggio di bilancio, così come nell’ambito della gestione del patrimonio e degli immobili, ed anche nel campo delle proprie attività di missione, si è proceduto ad attivare un ripensamento globale dei servizi con una visione strategica di perseguimento di sinergie e di miglioramento continuo dell’attività resa agli utenti, si è anche dato luogo ad una revisione della struttura organizzativa per renderla funzionale alla nuova realtà aziendale per come si è venuta configurando.

Da gennaio 2012 ad oggi, periodo nel quale ho ricoperto il ruolo di Direttore Generale, ho condiviso le scelte e gli indirizzi relativi alle questioni gestionali ed operative con il Comitato di Direzione composto dai Responsabili dei Servizi che ringrazio per la collaborazione, il sostegno, la professionalità e la disponibilità in termini di dedizione individuale alla storica istituzione “Montedomini” fattore che ha consentito il raggiungimento dei risultati evidenziati nel Bilancio Sociale.

E’ stato quindi naturale lo svilupparsi collegiale della riflessione su un percorso di rinnovamento dell’Azienda che richiedesse anche azioni mirate ad avviare una nuova “ecologia ambientale”, e quindi un’azione complessiva, un circuito virtuoso che partendo dal ripensamento dello “stile lavorativo” di tutte le risorse umane tendesse verso l’ottimizzazione delle relazioni aziendali e quelle intrattenute con gli stakeholder in una valorizzazione dei ruoli consapevoli dell’interdipendenza e reciprocità che richiede la nuova cultura del servizio, non percepita più soltanto in termini economici ma anche in termini etico-sociali.

Nella consapevolezza che la cultura aziendale per riuscire a rappresentare un fattore di crescita deve essere continuamente alimentata, è stato avviato un progetto di formazione che ha coinvolto tutto il personale a supporto del processo di cambiamento nell’organizzazione e che ha favorito l’attivazione di nuovi canali di ascolto e di comunicazione tra l’amministrazione ed il personale. I contenuti del percorso hanno inoltre preso in considerazione il modello di interpretazione dell’azione quotidiana in un sistema di valori che mettesse al primo posto la responsabilità, il team di lavoro, lo sviluppo delle professionalità, la comunicazione efficace.

169 Un richiamo alle moderne tecniche di management ma nella consapevolezza che a sostenere idealmente l’azione di tutti vi è l’“anima” delle antiche istituzioni che hanno da sempre rappresentato un solido punto di riferimento e sostegno per i cittadini di Firenze in termini di modelli e stili di assistenza.

Questa consapevolezza, le esperienze e le conoscenze sedimentate nel tempo hanno portato a sviluppare ulteriori progetti e scelte che hanno guidato ed impegnato l’intera comunità nel lavoro quotidiano.

Nel Bilancio Sociale si richiamano tutti i servizi e si ripercorrono le azioni di miglioramento dei processi interni ed esterni sviluppando una riflessione sugli effetti prodotti nei confronti degli interlocutori e della comunità per rendere visibili le performance sociali, economiche ed ambientali dell’azienda.

Servizi che tendono ad essere sempre più orientati alla soddisfazione dei bisogni dell’utente e alla difesa dei diritti e della dignità degli individui, sia che si tratti di persone anziane, disabili o appartenenti al mondo della marginalità in un continuo dialogo con i propri stakeholder che consenta di progettare ed orientare in maniera significativa e decisa le scelte future.

E’ importante sottolineare infine come il Consiglio d’Amministrazione di questa Azienda nel corso del suo mandato, pur in un contesto certamente non facile caratterizzato anche da limiti di vario genere, economici, normativi e di interventi di razionalizzazione dei servizi, abbia avuto la sensibilità di indirizzare l’azione del Direttore verso una equilibrata gestione dell’Ente.

Rivolgo inoltre un sentito ringraziamento a tutti gli operatori di Montedomini che con il loro impegno quotidiano hanno consentito la continuità operativa e continuano a garantire i buon andamento dei servizi.

Marta Meoni

170 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

171 172 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

NOTA METODOLOGICA

l presente lavoro è stato redatto nel corso dell’anno 2014 ed è riferito sia alle attività 2013, di cui ne costituisce a tutti gli effetti il Bilancio Sociale e, al tempo stesso, coincidendo con la Iscadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione legato ai tempi dell’amministrazione comunale di Firenze è stato compilato per costituire anche il Bilancio Sociale di Mandato per il periodo 2009-2014. Questa pubblicazione è il secondo numero di un percorso utile a comunicare a stakeholder (portatori di interesse) e stakeholder (soggetti che condividono interessi) il lavoro svolto da A.S.P. Firenze Montedomini nel corso del periodo preso in esame attraverso un rendiconto che non si esprime solo in termini economico-finanziari ma principalmente in termini di pratiche e comportamenti, intenzioni ed azioni, prospettive e risultati. In questa edizione, trattandosi di esporre i risultati di un intero mandato amministrativo si è dato uno spazio rilevante anche agli aspetti economici e patrimoniali, per i quali però si rimanda ai singoli Bilanci annuali per una più compiuta conoscenza anche nei dettagli. Non si tratta quindi di una mera descrizione dell’Azienda e delle sue articolazioni ma di una interpretazione delle funzioni assegnate, di un’analisi delle ricadute sui soggetti beneficiari della sua azione, dell’impatto nel contesto di riferimento, il tutto nell’ottica della Responsabilità sociale d’impresa (anche se di semplice “impresa” in questo caso non è molto appropriato parlare, se non fosse ridondante si dovrebbe forse dire “Responsabilità sociale, quindi pubblica, di un’impresa pubblica”). Il Bilancio Sociale di Mandato raccoglie dati dal 2009 al 2013, una grande quantità di materiale proveniente dalle diverse aree ed articolazioni dell’Azienda, normalmente abituate ad una elaborazione autonoma e non di sistema, e con criteri diversi in particolare per il biennio 2009- 2010 per cui si riscontra spesso nella lettura del documento la presentazione di dati su periodi temporali diversi: a volte si riporta il periodo 2009-2013, altre volte periodi diversi. La ragione sta nella disponibilità di dati e di dati confrontabili fra loro per dare una rappresentazione reale delle varie situazioni. Dal punto di vista della struttura del documento abbiamo mantenuto in parte sia le indicazioni contenute nella “Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche” del 17 febbraio 2006 (c.d. direttiva “Baccini”) e alle Linee Guida ad essa allegate1, sia le linee del Gruppo di Lavoro sul Bilancio Sociale2, tenendo conto della finalità particolare di dare conto di un periodo più ampio di un singolo esercizio. Il processo di rendicontazione seguito ha preso le mosse dai documenti ufficiali quali i Bilanci d’esercizio con la Nota integrativa e la Relazione sulla gestione, i dati esposti sono il frutto delle rilevazioni della contabilità economica e analitica per Centri di Costo (Business Unit), ed elaborazioni anche extracontabili, mentre per gli aspetti quantitativi delle prestazioni e servizi si fa riferimento ai vari debiti informativi che sono strutturali nei confronti del Comune e della Società della Salute in primo luogo. Il confronto fra le 4 A.S.P. al momento della fusione nel 2009 riporta anche le operazioni di

1 Metodologicamente abbiamo avuto con riferimento anche l’esempio dell’Emilia Romagna che ha legiferato espressamente in merito e in cui le A.S.P. possono già vantare un rilevante esperienza 2 Vedi i documenti elaborati dal GBS Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale editi da Giuffrè Editore. 173 compensazione per rendere confrontabili dati economici e dati finanziari a cui facevano riferimento le varie A.S.P. dì singolarmente. I soggetti interni che hanno partecipato al processo sono innanzitutto gli attuali responsabili dei servizi e uffici, coadiuvati indirettamente dai propri colleghi di ufficio/servizio in quanto le informazioni raccolte ed esistenti sono comunque frutto del lavoro dei singoli uffici. Le fasi seguite nel lavoro, dopo l’input del Consiglio di Amministrazione, si sono articolate in quattro momenti nel periodo febbraio-giugno 2014:

• La ricostruzione dei dati dell’esercizio 2013; • La ricerca dei dati del periodo 2009-2012 (tenuto conto che avevamo la base del primo numero del Bilancio Sociale 2012); • La ricostruzione del percorso di fusione e unificazione delle 4 A.S.P., lasciando sempre in evidenza anche gli aspetti storici di queste Istituzioni che vantano una storia di quasi 700 anni ed un legame con alcuni luoghi simbolo della città (si pensi alla Loggia del Bigallo e alla Madonna della Misericordia); •La stesura materiale del documento a partire dal testo del Bilancio Sociale 2012 con un indice aggiornato per adeguarsi alle necessità di rappresentare un periodo più ampio.

Anche questo documento, come il precedente del 2012, è stato redatto interamente all’interno della struttura. Ci attendiamo dai lettori, dagli stakeholder, dai vari interlocutori a tutti i livelli spunti, riflessioni, critiche e suggerimenti che ci potranno essere utili per poter mettere a disposizione uno strumento che consenta una conoscenza e un dialogo maggiore con tutto il mondo che si interfaccia con Montedomini. Rimane il rammarico, per i tempi sempre troppo stretti, di non aver coinvolto in modo attivo alcuni stakeholder per arricchire ed integrare la lettura della realtà abbastanza complessa che è l’A.S.P. Firenze Montedomini. Ci impegniamo a farlo con il prossimo numero.

174 Bilancio Sociale di mandato 2009-2014

175 176