www.edit.hr Anno LXV- N. 12 | 30 giugno 2017 | Rivista quindicinale - kn 14,00 | EUR 1,89 - Spedizione in abbonamento postale a tariffa intera - Tassa pagata ISSN-0475-6401

Zagabria e Tito nodi da sciogliere

Il sindaco Milan Bandić cede alle pressioni del centrodestra? C’è in gioco la governabilità della capitale croata e il suo futuro politico. Protestano sinistra, antifascisti e minoranze

Panorama 1

sommario STRASCICHI DELLE RECENTI AMMINISTRATIVE IN CROAZIA La vittoria di Pirro Il risultato delle amministrative conferma COPERTINA che la scena politica croata è altamente Zagabria pronta a rinnegare Tito? eletrizzata. Ci sono insuperabili spaccature 4 che stanno creando grande instabilità PRIMO PIANO ai sindaci privi di maggioranza in Aula Radin, contenti tutti. O quasi 6 consiliare. Emblematico ciò che è accaduto a Fiume. E c’è chi ipotizza già attualità altre elezioni 6 Belgrado, scelta audace 10 PAROLE E PENSIERI BENESSERE LIBRI Femminicidio col silenziatore Acqua aromatizzata per depu- 12 rarsi Arsi dal «sol 48 SCENArI dell’avvenire» Macron il re zoppo SALUTE Quattro storie di Nelida Milani (“Lo spira- 14 Colpo di calore: come compor- glio”, edito da Besa) raccontano l’odissea ITALIANI NEL MONDO tarsi della sua amata Pola e dei cosiddetti ri- 50 masti all’indomani della Di Biagio: Non toccate la circo- «liberazione» scrizione estero 30 16 made in italy Italia Il mondo ha fame d’Italia 52 Comunali, vince il centro- Anno LXV | n. 12 | 30 giugno destra. Ziberna sindaco di muSICA Gorizia Redattore capo responsabile I’m an Englishman in Istria Ilaria Rocchi 18 54 [email protected] arte Progetto grafico-tecnico RICORRENZE Sanjin Mačar Il Cuore di Capodistria batte Redattore grafico-tecnico L’Almanacco della Scienza cele- Sanjin Mačar, Teo Superina 26 bra Guglielmo Marconi Collegio redazionale CINEMANIA 56 Nerea Bulva, Diana Pirjavec Rameša, Fabio Sfiligoi REDAZIONE The Square, fra esperimento PASSATEMPI [email protected] Via re Zvonimir 20a Rijeka - Fiume, Tel. 051/228-770 sociale e film Cruciverba Telefax: 051/672-128, direttore: tel. 672-153 34 58 Diffusione: tel. 228-766 e pubblicità: tel. 672-146 ISSN 0475-6401 Panorama (Rijeka) SPAZIO ISSN 1334-4692 Panorama (Online) TIPOGRAFIA Il viaggio verso Marte partirà Helvetica - Fiume-Rijeka dalla Luna ABBONAMENTI Tel. 228-782. Croazia: annuale­ (24 numeri) kn 300,00 38 ENOGASTRO (IVA inclusa), semestrale (12 numeri) kn 150,00 (IVA inclusa), una copia kn 14,00 (IVA inclusa). Slovenia: annuale (24 numeri) euro 62,59 , semestrale (12 numeri) euro 31,30, RICERCA Dignano, passito una copia euro 1,89. Italia: annuale (24 numeri) euro 70,00, una copia Uomini e donne, 6500 geni prossimo euro 1,89. Versamenti fanno la differenza Per la Croazia sul cc. 2340009-1117016175 PBZ Riadria banka d.d. Rijeka. 40 Per la Slovenia: Erste Steiermärkische Bank d.d. Rijeka 7001-3337421/EDIT SWIFT: ESBCHR22. COSTUME Per l’Italia - EDIT Rijeka 3337421- presso PBZ 70000 - 183044 SWIFT: PBZGHR2X. La sfida dei restarter: «Non Numeri arretrati a prezzo raddoppiato buttarlo, riparalo» INSERZIONI: Croazia - retrocopertina 1.250,00 kn, retrocopertina interna 700,00 kn, pagine interne 550,00 kn; Slovenia e Italia - retrocopertina 250,00 42 euro, retrocopertina interna 150.00 euro, pagine interne 120,00 euro. PANORAMA esce con il concorso finanziario della Repubblica di Croazia e VERDE della Repubblica di Slovenia e viene parzialmente distribuita in convenzione Lavorare tra 25mila piante con il sostegno del Governo italiano nell’ambito della collaborazione tra Con il connazionale Sergio Delton a par- Unione Italiana (Fiume-Capodistria) e l’Università Popolare di Trieste 44 lare della storia, del presente e del futu- Ente giornalistico-editoriale ALIMENTAZIONE ro del celebre Vin de Rosa. Una vicenda Rijeka - Fiume, Zvonimirova 20A Estate, cosa magiare e cosa Direttore f.f. emozionante, intessuta di Errol Superina evitare sapori, profumi, emozioni Consiglio di amministrazione 46 21 Oskar Skerbec (presidente), Roberta Grassi Bartolić (vicepresidente), Roberto Bonifacio, Samuele Mori, Dario Saftich, Borna Giljević

Panorama 3 arigi val bene una messa. Se il postu- nazionale croato. “Non voglio imporre le mia saico “Kazališni Trg”, appunto “piazza del Teatro”. lato funzionò per Enrico di Navarra, scelta ai cittadini, siano loro a decidere se vo- Per la destra una cosa inaccettabile: “Vogliamo perché non dovrebbe funzionare per gliono tenere l’intestazione al Maresciallo Tito o una Croazia senza segnali di totalitarismo nei “re” Milan Bandić? Il primo monar- cambiare”, aveva ripetuto a più riprese. Era la sua luoghi pubblici”, affermano, aggiungendo che ca del ramo Borbone, ugonotto e di risposta alle pressioni della destra, che condizio- la “piazza Maresciallo Tito è una vergogna”, Preligione protestante, salì sul trono di Francia nava il suo appoggio al sindaco – un sostengo considerato che “Tito ordinò i massacri e viola- come Enrico IV dopo essersi convertito al cat- quantomai necessario per la costituzione del zioni dei diritti umani”. L’amministrazione di Za- tolicesimo; il sindaco di Zagabria, invece potrà Consiglio cittadino – con la cancellazione dell’ex gabria si era mostrata finora poco sensibile su continuare a occupare (per il sesto mandato) la leader jugoslavo, considerato un dittatore san- questo punto, anche perché il sindaco Bandić, è poltrona di primo cittadino della capitale croata guinario, dal largo del teatro. stato a lungo un esponente del Partito socialde- dopo aver abiurato il suo “credo” politico. Infatti, Parliamo di uno dei nodi più centrali della cit- mocratico, erede del partito comunista jugosla- rimangiandosi le sue stesse parole, ha rinunciato tà, “piazza maresciallo Tito” ha assunto questo vo. Uscito dall’Sdp nel 2009 per candidarsi alle al referendum sul nome della piazza del Teatro nome nel 1946, lasciandosi alle spalle il più pro- presidenziali contro Ivo Josipović (poi eletto), il sindaco si trova oggi nella condizione di dover dare ascolto all’estrema destra, recentemente eeZlatko Hasanbegović, ex ministro riunitasi attorno a una Lista formata da Zlatko della Cultura, ha così commen- Hasanbegović e Bruna Esih e forte di 5 seggi su tato la scela di Bandić: «La vivo 51 al Consiglio municipale di Zagabria. Bandić principalmente come una soddi- ha appunto bisogno dei loro voti per poter go- sfazione personale e morale, mia vernare la città. Difatti, per arrivare alla mag- e di tutti noi membri della Lista gioranza di 26 rappresentanti, deve stringere di Bruna Esih. Nel corso della alleanze: avendo ottenuto appena 14 seggi era campagna elettorale, ma anche già in precedenza verosimile che andasse a pe- prima, da attori della scena scare i voti mancanti a destra, dove può contare politica croata, abbiamo saputo sull’Hdz (7 seggi) e appunto sulla Lista indipen- articolare in maniera chiara e dente di Bruna Esih (5 seggi). Quest’ultima non inequivocabile questa richiesta. ha fatto mistero, durante la campagna eletto- In fin dei conti, è un fatto di rale, di considerare il nuovo battesimo di piazza igiene civile che la piazza non Tito come un elemento centrale del proprio pro- rechi più il nome di una persona gramma e che ne avrebbe chiesto subito conto e di un simbolo della dittatura al nuovo (e vecchio) sindaco. Più recentemente, comunista jugoslava» anche l’Accadizeta era ritornata alla carica sulla

4 Panorama copertina Zagabria pronta a rinnegare Tito?

Milan Bandić rinuncia al referendum e scarica la decisione sul Consiglio cittadino. Il sindaco rincorre l’appoggio della destra: c’è in gioco la governabilità della città e il suo stesso futuro. Insorgono sinistra, antifascisti e alcune minoranze nazionali

alla prima sessione del Consiglio cittadino e così cipriote di Limassol e Dali, le indiane Nuova farò, devo essere coerente”, aveva dichiarato. Il Delhi e Jodhpur, Mosca, Accra, nonché Il Cairo; 26 giugno, a sorpresa (ma anche no, considerato ma c’è anche in Etiopia (Addis Abeba), in Tuni- il carattere pragmatico del politico zagabrese), il sia (Susa) e persino in Germania (Hellibronn). dietrofront. Niente consultazione popolare, Bandić Nel 1937 l’astronomo serbo Milorad B. Protić ha desistito dall’idea: demanda tutto al Consiglio gli ha dedicato l’asteroide 1550 Tito, che passa cittadino e se ne lava le mani. Le jeux sont fait. O intorno il Sole ogni quattro anni. almeno così pare, visto che i consiglieri zagabresi Ma restando più vicino a noi, è soprattutto l’I- affrontano la delicata materia proprio nel mo- stria e il Litorale a essere attaccati alla figura mento in cui stiamo andando in stampa. del presidentssimo: ci sono una piazza Tito a Le polemiche non accennano a placarsi. È un’e- Fiume, Karlovac, Velika Gorica, Pinguente, Albo- redità scomoda, quella del Maresciallo, con la na, Laurana (che ha anche un lungomare Tito), quale si fa fatica a confrontarsi. D’altronde, fino- Mattuglie e Rovigno; vie ad Abbazia, Zaprešić, faccenda, che ora presenta come una propria ra è mancata la volontà e il coraggio di arrivare Nedelišće, Šenkovac, Varaždinske Toplice, Selce vittoria. a una presa di coscienza collettiva sul tema, con e Zabok; rive a Parenzo, Fasana Porto Albona e E mentre oggi gongolano sia Lista Esih (che, una riflessione pacata, seria, onesta, arogomen- Lussingrande; a Pola c’è invece un parco. come si diceva, aveva insistito con veemenza tata. E la costruzione di un minimo di consenso. Sono però in molti a chiedersi se non sia giunto il su questo punto) che Accadizeta – un’iniziati- La presenza di Tito resiste nella toponomastica a momento di smantellare il mito del Maresciallo va in tale direzione era stata lanciata già dieci macchia di leopardo. Per quanto riguarda i Paesi anche in Istria e a Fiume, dove continua a es- anni fa dal partito del suo primo presidente e dell’ex Jugoslavia, in Slovenia ci sono ben tredici sere rincorso, pure nella comunità italiana. Ora, del primo Capo di Stato croato, Franjo Tuđman vie e piazze che ne portano il nome, ma dal 2011 nessuno intende negare il ruolo “buono” (anche (beninteso, contrario alla cosa) –, la sinistra in- la Corte costituzionale slovena ha proibito nuove importante) e i meriti che ha avuto. Ma come si sorge, come pure l’Unione dei combattenti an- denominazioni; altrove registriamo anche città, fa a dimenticare il suo volto “cattivo”? I crimini e tifascisti, i socialdemocratici – che denunciano tra cui Titograd, Titova Korenica, Titov Drvar, Ti- le sopraffazioni di cui il suo regime si è macchia- pericolose virate a destra – e alcuni deputati tovo Užice, Titov Veles. to proprio in queste terre dovremmo ricordarli delle minoranze nazionali. Nella fattispecie, il E altrove? In Italia ci sono diverse vie dedica- sempre. Condannandoli (senza se e senza ma), rappresentante dei serbi, Milorad Pupovac, che te a Tito: Campegine, Parma, Reggio Emilia e come abbiamo fatto con i delitti del fascismo. ha anche annunciato “trattative” per bloccare il Quattro Castella nell’Emilia Romagna; Nuoro, Sono fatti che hanno irrimediabilmente stravol- mutamento. Ussania e Parete in Sardegna; Parete e Scam- to “casa nostra”, l’esistenza stessa di noi italiani. Per quanto concerne Bandić, fino a pochi giorni pitelli in Campania; Aci S. Antonio e Palma di E mi chiedo, come si fa a non storcere il naso pas- fa il sindaco appariva imperterrito: “Ho detto Montechiaro in Sicilia. Inoltre, lo ricordano San sando sotto una targa con il nome di Tito? dopo le elezioni che avrei riferito del referendum Paulo del Brasile (Avenida Marechal Tito), le Ilaria Rocchi

Panorama 5 primo piano

di Diana Pirjavec Rameša

elezione di Furio Radin deputato della Comunità Nazionale Italiana a Radin, contenti tutti. O quasi vicepresidente del Parlamento cro- ato va considerata come un grande riconoscimento che arriva però in un scorse settimane ha dovuto affrontare una lace- l’apparente tregua. Infatti dall’HDZ è in atto un L’momento politico particolarmente delicato. rante crisi di governo e il rischio che la stabilità, processo migratorio verso la destra ultra con- L’aver deciso di assegnare questo importante tanto ricercata e ricostituita dopo drammatiche servcatrice da parte di politici, fino a ieri fedeli incarico ad un italiano, rappresentante di una consultazioni, venisse frantumata in un arco sostenitori delle scelte compiute dalla direzione minoranza autoctona, è la testimonianza che il di tempo brevissimo. La crisi è per il momento del partito, che non gradiscono le scelte “centri- premier Plenković è fermamente deciso a dare superata, ma i giochetti che si svolgono nel sot- ste” di Plenković. un assetto europeista ad un Paese che nelle tobosco della politica vanno avanti, nonostante Il ruolo svolto da Radin in Parlamento negli ul- timi venticinque anni, e non solo in riferimento a quelle che sono state le numerose battaglie per il mantenimento e l’affermazione della Co- munità Nazionale italiana, a livello internazio- nale, statale e locale, ma anche per il suo impe- A Trieste il Civil Society Forum gno in favore della democrazia e di una politica che vorrebbe la Croazia una paese di tolleran- za, di inclusione, di crescita civile e trasparenza Due giorni prima del Summit del 12 luglio sui mata dai sei Paesi dei Balcani Occidentali politica, è stato giustamente premiato. Balcani Occidentali, il vertice in cui saranno e da quelli membri dell’Ue di Austria, affrontati dai capi di governo i temi che ri- Croazia, Francia, Germania, Italia, Slove- fUn sostegno guardano una delle aree più strategiche d’Eu- nia assieme all’Unione Europea. ropa nella prospettiva di una piena integra- Alla prima Conferenza di Berlino han- plebiscitario zione nell’Ue, inizierà il Civil Society Forum no fatto seguito i Summit di Vienna nel Non meraviglia, semmai fa piacere, che questa Trieste 2017. Promosso dalla Regione Friuli 2015, di Parigi nel 2016 e il quarto Ver- nomina in Parlamento abbia ottenuto ben 109 Venezia Giulia, l’evento chiamerà a raccolta tice sarà, appunto, ospitato a Trieste il 12 voti a favore, nessun astenuto e un solo contra- luglio 2017. rio (Most). Un appoggio praticamente plebi- I rappresentanti della società civile del scitario su di cui pochi, al momento, possono Due giorni prima Friuli Venezia Giulia sono invitati a for- contare. Secondo fonti stampa l’unico parla- mulare un proprio contributo sintetico mentare ad avere votato contro Radin è stato del Summit del 12 su uno o più temi tra i seguenti: stato l’ex ministro dell’Interno Vlaho Orepić, il cui dell’arte e prospettive future del “pro- schieramento, il Ponte (Most), è recentemente luglio sui Balcani cesso di Berlino” - cooperazione per la uscito dalla maggioranza governativa. Occidentali è previ- gioventù - stato di diritto e misure anti- Radin una volta eletto alla carica di vicepre- corruzione - sviluppo imprenditoriale e sidente del Sabor, la cui candidatura è stata sto un importante potenzialità dell’innovazione - questioni proposta dal gruppo parlamentare dell’HDZ appuntamento bilaterali. Nel corso del Civil Society Fo- nonché da quello dell’HNS e dalle minoranze, rum Trieste 2017, in programma dal 10 ha lasciato la carica di Presidente della com- al 12 luglio, oltre all’approfondimento missione per i diritti umani guidata per ben rappresentanti della società civile dei Paesi dei temi oggetto del Vertice intergover- 17 anni. A subentrare a questo importante dei Balcani Occidentali e dell’Ue allo scopo di nativo, sarà avviato un primo dibattito incarico sarà il deputato serbo Milorad Pupo- elaborare raccomandazioni e proporre azioni su temi di rilevanza regionale come am- vac (SDSS). Ricorderemo che questo è l’ottavo per affrontare le sfide politiche ed economi- biente, energia, migrazioni; libertà dei mandato del rappresentante della CNI al Sabor che che interessano l’area. mezzi di comunicazione; questione Bre- in cui è stato eletto per la prima volta nel 1992. L’iniziativa mira a raccogliere “dal basso” gli xit per quanto di rilevanza per i Balcani spunti più utili nell’ambito del cosiddetto Occidentali; possibile ruolo della società fIl commento su FB “processo di Berlino”, nato dalla conferenza civile nel migliorare il processo di Berlino. dei Balcani Occidentali tenutasi il 28 agosto In preparazione all’appuntamento trie- Il commento sul profilo facebook dell’onore- 2014 nella capitale tedesca e origine di una stino di luglio, il Civil Society Forum si era vole Radin è stato immediato:“Se si esclude concreta piattaforma intergovernativa, for- riunito dal 26 al 28 aprile a Tirana. un voto contrario espresso da un deputato del Most, a differenza degli altri miei omo- loghi sono stato eletto con il sostegno una-

6 Panorama Radin, contenti tutti. O quasi

nime della sinistra e della destra. Si tratta di L’elezione del deputato della una circostanza che mi fa molto piacere”, ha dichiarato Radin, subito dopo il voto in Aula. Comunità nazionale italiana a Il deputato della CNI ha espresso grande sod- disfazione per la fiducia dimostratagli dai vicepresidente del Parlamento croato colleghi deputati e per l’onore concessogli. va considerata come un grande “Il risultato più difficile portato a casa? – ha poi ammesso –. Mantenere il mio posto in riconoscimento per un impegno terzultima fila, tra i deputati delle minoranze nazionali e non trasferirmi in quella prima politico iniziato nel 1992 che mi appartiene istituzionalmente, ma mi allontana dal mio gruppo parlamentare, anzi dai miei due gruppi: minoranze e DDI, in fondo all’aula. Non è stato facile, e non sono ancora certo di avercela fatta, perché non è previsto dal protocollo. Ma non mollo”. Sul suo profilo Facebook ha scritto inoltre: “Un grande grazie ai numerosissimi connazionali e non che, a voce, per telefono, con messaggi privati o sulle reti sociali si sono felicitati per questa funzione, che non è mia, ma di tutte le genti del nostro territorio che ne compren- dono il valore al di là delle ideologie, e la apprezzano. Poi, ci sono anche gli altri, e mi dispiace per loro”. fNuove nomine Il parlamento di Zagabria ha inoltre dato la fiducia con 78 voti favorevoli e 38 voti con- trari a Marija Burić Pejčinović per l’incarico del ministro degli Esteri. La Burić Pejcinović è su- bentrata a Davor Ivo Stier dopo le dimissioni di quest’ultimo, motivate dall’ingresso del Partito popolare croato (HNS) nella maggioranza. La ministra Pejcčnović Burić lavora nella diplomazia croata dal 2000, ed è già stata sottosegretario anche dieci anni fa, quando alla guida del ministero degli Esteri di Zaga- bria c’era un’altra donna, l’attuale presidente della Repubblica Kolinda Grabar Kitarović. Nel 2007 è stata eletta in Parlamento nel- le file della Comunità democratica croata sfatto del nuovo corso centrista del governo comunque annunciato che resterà segretario (Hdz) partito guidato oggi dal primo ministro Plenković, dopo il rimpasto dell’esecutivo e la politico dell’Hdz, carica con la quale intende Plenković, anch’egli diplomatico di carriera. conferma in Parlamento della nuova coalizio- lavorare, come ha detto, per “riaffermare i va- ne tra i conservatori e i liberali. Con l’uscita di lori cristiano-democratici” in Croazia. Alcuni fL’HDZ in difficoltà Stier dal governo, nella squadra del premier analisti vedono questa sua decisione come un non ci sono più esponenti ultra-conservatori. affronto indiretto al premier e una candidatu- Davor Ivo Stier si è dimesso perché insoddi- L’ex ministro, che torna in Parlamento, ha ra informale per la guida del partito.

Panorama 7 attualità La vittoria di Pirro

di Diana Pirjavec Rameša coalizione in cui figuravano pure la DDI, Alleanza Litoraneo Montana (PGS), l’HSU (Partito croato dei pensionati) e l’HSS (partito contadino croa- se qualche settimana fa abbiamo pen- to). Il Consiglio conta 46 posti e per avere la mag- sato, sperato....che le elezioni ammini- gioranza bisognava trovare 24 mani disposte a strative, dopo il ballottaggio, fossero un votare la fiducia a Butorac. Purtroppo, l’elezione capitolo chiuso, oggi ci rendiamo conto non è passata per un voto. La prossima sessione, che i giochi si stanno riaprendo. si spera costitutiva, verrà indetta per la prima EIn numerose unità dell’amministrazione locale, metà di luglio. La data ipotizzata è il 13 luglio. siano esse municipalità o Regioni, i consigli non La coalizione capeggiata dall’SDP nella regione si sono costituiti perché non c’è la maggioranza. Quarnerina, al momento, può contare sull’ap- E la tensione sta aumentando in tutto il paese, poggio di 23 consiglieri di cui uno eletto, in base soprattutto nel Quarnero. a quando previsto dalla legge, tra le file della minoranza serba. Per quanto riguarda il rappre- fKomadina, guai in vista sentante italiano va rilevato che questi era can- didato nella lista dell’SDP. Si tratta del consigliere Il primo tentativo di Zlatko Komadina (SDP), pre- Erik Fabijanić il quale nel precedente mandato sidente della Regione litoraneo montana, eletto ccMilan Bandić, sindaco di Zagabria ha ricoperto l’incarico di presidente del Consiglio con il 51 p.c. dei consensi, è andato male. Manca- regionale. L’Accordo di coalizione tra l’SDP il PGS va solo un voto che l’SDP, assieme ai partner, non lezione di Butorac erano i consiglieri dell’HDZ, e i partner prevedeva che questa volta alla presi- è riuscito ad ottenere. Il candidato a presidente ma anche quelli di Most, di Akcija Mladih e Živi denza della Regione ci fosse una rotazione: metà del Consiglio della Regione Litoraneo-montana Zid. Tanto quanto basta per mandare a monte la mandato sarebbe andato al rappresentante del era Franjo Butorac (PGS), personaggio noto nel costituzione del Consiglio. PGS e l’altro all’SDP. mondo della politica ma anche dell’editoria, non Ricordiamo, l’SDP a livello regionale come pure Ora come ora è chiaro che la coalizione che ha è risultato persona di gradimento. Contrari all’e- a Fiume, si era presentato alle elezioni con una assicurato la vittoria al presidente Komadina in Consiglio regionale può contare solo su una maggioranza relativa e, in tutta sincerità, molto risicata. È chiaro pure che gli accordi, stipulati in fase pre-

IVOR HRELJANOVIĆ IVOR elettorale non valgono più. fRiaprire i giochi Il Consiglio regionale litoraneo-montano in oc- casione della prima votazione ha dato prova di una grande spaccatura. I blocchi sono due: da una parte l’SDP e i partner, dall’altra una miriade di partiti d’opposizione tra cui consiglieri del- l’HDZ, di Most, di Azione Giovani (Akcija mladih), Živi zid (Barriera umana). I gioch,i dunque, nonostante il caldo e il fatto che tiri aria di vacanza, rimangono aperti. La legge, come abbiamo già rilevato, prevede una seconda convocazione dopo trenta giorni e, nel caso di fumata nera, una terza convocazione dell’Assemblea dopo altri trenta giorni. Dunque

eeDavor Bernardić e Zlatko Komadina

8 Panorama La vittoria di Pirro PIXSELL

Il risultato delle amministrative conferma che la scena politica è altamente eletrizzata. Ci sono insuperabili spaccature che stanno creando ccIl sindaco di Fiume Vojko Obersnel grande instabilità. Emblematico Sabor a Zagabria. I cittadini sono stanchi e le ele- l’HDZ, in cui ci sono consiglieri di Most, Živi Zid, zioni costano troppo. Komadina però ha anche Lista per Fiume, Akcija Mladih (AM), HNS e tre il caso di Fiume: altri grattacapi. Non è un segreto che si è ado- rappresentanti della Lista di Hrvoje Burić ha qui il sindaco dovrà perato, con tutte le sue forze, per portare in vetta preferito dare il proprio appoggio con 21 voti all’SDP, l’attuale presidente Davor Bernardić, il (15 erano i contrari) al rappresentante di ‘Akci- vedersela con un quale si sta rivelando l’anello debole di tutto ja Mladih ‘ Tihomir Čordašev che è stato eletto Consiglio in cui non il partito. Non ha carisma, non è riuscito a fare presidente del Consiglio municipale. Come fun- squadra, viene criticato dai suoi collaboratori più zionerà l’assemblea lo vedremo molto presto.... ha la maggioranza. stretti, ha sbagliato strategia per quanto riguar- Il timore è ch l’irriducibile Obersnel, più che co- Altrove si rincorrono da le candidature a Zagabria. Insomma è un per- alizzare e trattare, fare qualche passo indietro, (im)probabili alleanze. sonaggio “debole” assolutamente non in grado preferisca scatenare una crisi politica per arrivare di ricomporre tutte le quelle correnti che stanno quanto prima a nuove elezioni. Una situazione spaccando in mille pezzettini l’attuale Partito Anche se in Istria la costituzione dell’Assemblea gestibile con grande Socialdemocratico croato. E da qui le numerose regionale guidata da Valter Flego (DDI) è stata richieste di dimissioni che arrivano da alti espo- realizzata con grande serenità, ci sono delle difficoltà. E c’è chi nenti del partito. Un problema serio ma soprat- amministrazioni locali il cui Consiglio non si è ipotizza un’altra tutto un problema che è stato sottovalutato da costituito ancora. uscita alle urne Komadina e dal suoi team elettorale. Citiamo il caso della città di Umago. Il candidato dell’SDP a presidente del Consiglio Mirko Grgić fSindaci in difficoltà ha ottenuto solo 7 voti su 17, mentre per passare o entro agosto abbiamo un Consiglio con una aveva bisogno di almeno 9. Dunque, anche qui maggioranza chiara, anche se trasversale, o, se Un altro fenomeno interessante si è manifestato tutto da rifare. Per il sindaco di Umago Vili Bassa- vogliamo, una grande coalizione, oppure a set- sulla scena politica quarnerina e riguarda la città nese si prospettano settimane difficili. tembre andremo alle urne. di Fiume. La città per decenni roccaforte dell’SDP Il sindaco di Zagabria Milan Bandić ha pure Quello che i cittadini si aspettano dall’attuale ha rieletto il proprio sindaco Vojko Obersnel riscontrato difficoltà nel costituire una mag- presidente Zlatko Komadina, che ricopre pure la (SDP) per il quinto mandato consecutivo, ma ha gioranza stabile. Per giorni si è parlato dell’ul- carica di vicepresidente dell’SDP a livello nazio- insediato un Consiglio municipale in cui la mag- timatum posto dai consiglieri Hansabegović ed nale, è che riesca quanto prima ad instaurare un gioranza viene detenuta da partiti d’opposizione Esih che in cambio del loro voto chiedevano che dialogo con l’opposizione, cercando, non tanto di capeggiati dall’HDZ. Per la prima volta, dopo 27 la Piazza intestata al Maresciallo Tito a Zagabria frantumarla per ottenere quel voto necessario anni, l’SDP ha perso il controllo del Consiglio. venisse rinominata. La prima controproposta di per far passare le nomine, quanto di costruire Ma quello che preoccupa è che, nonostante le Bandić è stata di indire un referendum popolare. un consenso molto più vasto, l’unico in grado di promesse fatte, la Comunità italiana non potrà Ma poi ha capito che stava rischiando di man- assicurare a questa unità amministrativa regio- contare sulla carica di presidente del Consiglio. dare a monte l’Assemblea costitutiva ed è sceso nale continuità e crescita. Tutto il resto rappre- La persona designata a questo incarico era l’av- a miti consigli. Il nuovo nome dovrebbe essere: senterebbe un grande rischio, quello appunto di vocato connazionale Oskar Skerbec, candidato Piazza della Repubblica di Croazia. Con ciò ha essere testimoni di una crisi della maggioranza, nelle file della Dieta Democratica Istriana. Al assicurato i voti di Esih e Hasanbegović nonché come quella che ha dilaniato nei mesi scorsi il momento del voto l’opposizione diretta dal- dell’HDZ. Tanto quanto basta per cantar vittoria.

Panorama 9 attualità

veva stabilito un primato già grazie alla sua nomina a ministro della Pubblica Belgrado, scelta Amministrazione, ma ora Ana Brnabić è anche la prima donna gay a diventare premier in Serbia. Prima donna a essere audace. Aprimo ministro, ma anche prima omosessuale a guidare un governo: una novità assoluta nei Bal- cani. Ad annunciare il nuovo ruolo della Brnabić è stato il neopresidente della Repubblica, Aleksan- O zampino dar Vučić, che ha affidato a lei l’incarico di formare il nuovo governo. Parlando in una conferenza stampa, ha detto che “non è stata una decisione facile”, aggiungendo che Ana Brnabić ha le qualità dell’Occidente? e la preparazione per portare avanti il programma di governo, proseguire nelle riforme, progredire A cura di Diana Pirjavec Rameša lungo il percorso dell’integrazione europea e con- tinuare a migliorare l’immagine internazionale della Serbia. Considerato un Paese di conservatori e nazionalisti, patriarcale e omofobo, la Serbia ha spiazzato tutti con la nomina di un premier molto atipico per la regione. fGrande responsabilità “È un grande onore per me, ma al tempo stes- so una enorme responsabilità”, ha detto dopo l’annuncio Ana Brnabić, indipendente e non iscritta ad alcun partito. “Sarà un onore servire il mio paese. Guiderò il governo in modo corretto e responsabile, lavorando con rispetto e amore” ha dichiarato aggiungendo: “lavorerò insieme agli altri ministri per ottenere un obiettivo più grande delle singole individualità”. Dal punto di vista politico, Ana Brnabić si è sempre contrad- distinta come tecnico e non come espressione politica del partito di Vučić. Inoltre, ha un forte orientamento pro EU, elemento fondamentale per guidare il governo di Belgrado e i negoziati di adesione con Bruxelles. Nata a Belgrado nel 1975, Brnabić è esperta di economia e management con un master in marketing alla Hull University britannica, e ha un’esperienza di oltre dieci anni in attività con organizzazioni internazionali, fondi di investi- mento stranieri, enti locali. Ha operato sia nel settore pubblico che in quello privato. Nel 2013 le è stato assegnato il Premio “Business Lady of the Year”, mentre nel maggio scorso ha ricevuto il riconoscimento “Duga” (Arcobaleno) istituito cinque anni fa dalla Gay Strait Alliance con l’o- Dopo Islanda e Lussemburgo, Ana biettivo di difendere e promuovere i diritti della popolazione Lgbt in Serbia, un Paese dove - al Brnabić è la seconda donna, e il terzo pari del resto dei Balcani - gli omosessuali non gay, a capo di un governo. Per i Balcani hanno certo vita facile. Attualmente è presidente del Consiglio per conservatori una decisione inaspettata l’imprenditoria innovativa e le information

10 Panorama ccIl buen retiro estivo di Ana Brnabić sull’isola di Veglia technologies, è stata presidente del consorzio pea. Ma da allora, un’ economia inginocchiata, il taria di un villino. Nella zona nessuno ha voluto “Continental Wind Serbia” per il progetto di co- fardello di accuse per crimini di guerra, i processi commentare la nomina e quelle poche parole struzione di un parco eolico, che fa parte della a carico di Karadžić e Mladić, la diffusione della rubate, sono state solo parole di lode. “Una “Fondazione Peksim” grazie a cui i migliori corruzione e l’enigma Kosovo che resta sospeso famiglia onesta – ha detto ai media elettronici studenti serbi ottengono borse di studio a Cam- sui Balcani, hanno lasciato il paese nel limbo. Il uno dei rari vicini di casa disposti a parlare – Ana bridge (a condizione di rientrare per lavorare in limbo della ‘quasi Europa’ nel quale la maggio- è una ragazza splendida, sorridente, affettuosa, patria); e infine risulta tra i fondatori del Naled, ranza pro europea si sta sciogliendo e l’accesso sempre disposta ad aiutre il prossimo”. Ana ha l’alleanza per lo sviluppo economico locale. all’Ue sta in realtà rallentando. trascorso gran parte della sua infanzia con i non- La decisione di Vučic ha suscitato l’esultanza Il presidente Vučić doveva soddisfare molte ni – ha aggiunto –. Oggi Ana, il fratello Igor, e, delle organizzazioni gay in Serbia le quali han- pretese contrapposte. Il suo partito, gonfiato da molto frequentemente la madre Ruža, trascor- no rilevato: il presidente “ha scritto una nuova ‘convensioni’ politiche e opportunismi, è diven- rono le vacanze estive proprio in questa villetta”. pagina nella storia della democrazia serba”. tato un composto di destra e centrodestra con La casa ha 162 metri quadrati ed è circondata da Molto diversa la reazione del movimento ultra- numerose ambizioni e relative contraddizioni. un giardino e un orticello ben curati. D’inverno nazionalista e omofobo Dveri, il cui leader Bosko La chiesa ortodossa, ad esempio, ha impegnato sono i vicini e gli altri residenti del villaggio a Obradović si è chiesto se si sia trattato di una tutte le sue forze perché il nuovo primo ministro darle un’occhiata. Il valore dell’immobile è stato scelta di Vučić o piuttosto dell’Occidente. fosse un uomo con famiglia dentro una cornice stimato intorno ai 300 mila euro.” L’ingresso della Brnabić nelle strutture di potere canonica tradizionale. In questo momento non La casa è stata costruita dai nonni nel 1980. è stato graduale. Lo scorso agosto le era stato ci è riuscito ma il suo coinvolgimento nella vita “L’accordo era che l’intera proprietà del nonno assegnato il dicastero della Pubblica ammini- politica è piuttosto evidente. in Croazia venisse trasferita a mio nome. Non ho strazione ora quello di formare il nuovo gover- L’Unione europea vorrebbe invece un primo mini- idea di quale sia il valore dell’immobile perché no. Annunciando in una conferenza stampa il stro che dia una svolta nelle trattative con Priština né mio fratello né io abbiamo voglia di venderlo, conferimento dell’incarico ad Ana Brnabić, Vučić sul futuro del Kosovo, e una Serbia che si allinei questo villino. Per noi ha prima di tutto un inesti- ha detto che “la decisione non è stata facile, ma con la politica estera dell’Ue sopratutto nei suoi mabile valore affettivo”, ha replicato la Brnabić “l’ho presa nell’interesse della Serbia e dei suoi rapporti con la Russia. Amnesty International alla domanda sull’immobile di Veglia. Ma non è cittadini”. La neopremier, ha osservato, ha ener- ancora oggi identifica la Serbia come paese in tutto in quanto a proprietà immobiliari sull’isola. gia, qualità e preparazione per portare avanti il cui manca la volontà di affrontare l’omofobia e la I nonni, infatti avrebbero trasferito ai due nipoti programma di governo, proseguire nelle rifor- transfobia e Ana Brnabić rappresenta una scelta anche una costruzione di 30 metri quadrati da me necessarie al Paese, progredire sulla strada certamente coraggiosa e sorprendente. ristrutturare: in questa piccola casetta hanno dell’integrazione europea e continuare a miglio- vissuto i bisnonni della neopremier serba. Inol- rare l’immagine internazionale della Serbia. fDa Veglia con amore tre la Brnabić a Veglia possiede una parcella di 8.900 metri quadrati di terreno, che non risulta fVerso l’ingresso nell’Ue Ma quello che potrebbe risultare interessante è intavolata, ma che comunque appartiene alla che la neopremier ha anche origini vegliote, cro- famiglia. Si tratta di un terreno che fa parte di Nessuno mette in dubbio che la scelta sia stata ate, come alcuni media di Zagabria hanno subi- un’area molto più grande di 21 ettari, in condi- per l’ex nazionalista ora riformista Vučić comun- to evidenziato. I Brnabić sono originari di Besca visione fra tante persone... 25 sostengono i bene que difficile. La Serbia del dopo Milosević ha Vecchia (Stara Baška), ridente località nota informati. Resta ancora da vedere se la premier cambiato diversi governi che si dichiaravano più più per la sua attività turistica e un bellissima serba quest’estate farà vacanza in Croazia, oppure o meno impegnati all’accesso nell’Unione euro- spiaggia. A Besca Vecchia Ana Brnabić è poprie- rimarrà per lavoro a Belgrado.

Panorama 11 parole e pensieri Femminicidio col silenziatore

di Fabio Sfiligoi Caso Kostelić. Proteste volgari conto la campionessa e politica sintomo di una so- ell’albo dell’anno, in Croazia, giugno 2017 verrà ricordato, politica a parte, cietà in cui la donna nel linguaggio comune per due fatti spiacevoli: l’aggressione è giornalmente sottoposta a tortura verbale fisica e vigliacca (alle spalle) subita da Zdravko Mamić a Bol sull’isola di Brazza Ne quella pesantemente verbale e volgare a cui è stata sottoposta Janica Kostelić a San Pietro di foto di Janica con Mamić e Šuker (presidente leggenda. Quelli di San Pietro di Brazza patetici Brazza (Supetar). Sono due casi che apparente- Federcalcio), ritenuti gatto e volpe, o viceversa, buzzurri. Bisognava metterli in galera? Qualche mente non hanno nulla in comune, a parte il fatto del malessere del calcio e della crisi dei “bili”, per volta nella vita una piccola lezione serve a diven- che sono accaduti in Dalmazia e che hanno come dichiararla incompetente del ruolo che ricopre, e tare grandi uomini. Anche perché, a ben notare, protagonisti un “lupo solitario” tifoso dell’Hajduk incapace, a mettere in pratica quanto riguarda il succede sempre più che nel linguaggio comune e un gruppo di appartenenti della Torcida (stesso calcio della legge sullo sport. Sui vari social la di- la figura femminile viene fatta oggetto in modo branco, quindi) che hanno individuato nell’olim- scussione sul “caso Kostelić” si è articolata in più sessistico di ingiurie che variano da puttana, a pionica di sci alpino il male di tutti i mali per la direzioni: quella ormai usuale di libertà di critica prostituta, sgualdrina, pompinara, stronza, zoc- loro società calcistica che “vive e vivrà in eterno” e parola nei confronti dei politici. cola, troia, cessa, figa, ecc. Una faretra ricolma di (ma chi è colpa del proprio mal, si dice, prima di frecce al “veleno mortale” da scagliare sistemati- tutto dovrebbe piangere se stesso). I due casi si fPolitically uncorrect camente contro qualsiasi ragazza o donna. Basta differenziano anche per obiettivo dei raid. Mamić, poco: del rossetto in più, una minigonna, tacchi padre padrone del calcio, personaggio ambiguo Bene, tutto regge: se in America nei confronti di a spillo, una camicetta scollata, o, come Janica, e oggi col ruolo di consulente nella Dinamo, ha Trump giornalmente se ne sentono “di peggio e essere diventata una politica, anche se “quasi fatto tutto e l’impossibile per farsi odiare dal po- ogni”, passi anche per la “Regina delle nevi”. Chi per caso”, per venir aggredita come probabil- pulus del dio Eupalla. Janica Kostelić è diventata scrive si è incluso nel dibattito (nel frattempo il mente non le era mai successo. segretario di stato con deroga allo sport, quasi tribunale di Spalato aveva decretato qualche La Kostelić, che vive tra Fiume e Zagabria, non per caso, magari con l’ingenua volontà di voler/ giorno di carcere per gli urlatori di San Pietro di aveva bisogno di “lisciare la coda al diavolo”, poter cambiare le cose nel settore che al Paese ha Brazza; sono già fuori) con un preciso distinguo. come si dice nell’immaginario comune, per dato più visibilità rispetto a qualsiasi politico (un Fermo restando la libertà di espressione contro metter su due soldi. È imprenditrice e poi con lo altro campo sono gli scenziati di fama mondiale), i politici, persone pubbliche, passabili di critica, sci tra vittorie e sponsor ha messo un bel gruz- ma soprattutto in quel calcio che oltre a muovere va sottolineato che Janica è prima di tutto una zoletto da parte. Ma quanto successo sull’isola le masse, con i debiti distinguo, è da illo tempo- donna (di successo se vogliamo) e che frasi vol- di Brazza dimostra, se mai ce ne fosse ancora re l’ambiente più marcio e corrotto dello sport. gari come “regina delle nevi... facci un pompino”, bisogno, di quanto sia forte il patriarcato in Dal- Mamić, già sotto inchiesta per presunte irregola- più che una protesta politica e politIcally correct mazia dove il ruolo della donna è ridotto a sot- rità nei contratti di alcuni calciatori della Dinamo, giustificabile, va interpretata come una forma di tomissione alla volontà del maschio dominatore fra cui Lovren e Modrić, ne è il simbolo, il fantoccio femminicidio col silenziatore, oltre che un modo e di quanto la società croata, in alcune Regioni woodoo da infilzare, colpendolo con un pugno gratuito, primitivo e ripeto VOLGARE per offen- anche se con debiti distinguo, sia ancora a livelli alle spalle oltre che i quotidiani insulti. dere una, tutte le donne. C’è un sospetto: coloro primordiali in quanto a diritti civili. Fatto triste Come sopra, il denominatore comune unico è che hanno gettato cacca su Janica probabilmen- è che la maggior parte dei casi la violenza sul- l’Hajduk e i suoi aficionados più caldi; quindi te avranno anche urlato, tifato e si saranno anche la donna nel Paese accada all’interno di quella persone che vengono spinte da cieco fanatismo commossi per i suoi successi sportivi con i colori a famiglia che viene spesso e volentieri indicata e poco propense alla ragione e al sano ragiona- scacchi biancorossi: 6 medaglie olimpiche (4 ori, da politica, clero e altri, come punto fermo della mento analizzato. Sono infatti bastate alcune 2 argenti) e 5 ori mondiali. Nello sport Janica è società croata...

12 Panorama Femminicidio col silenziatore

Panorama 13 scenari

Il nuovo presidente francese stravince la battaglia delle elezioni legislative ma il difficile viene adesso Macron il re zoppo

uella che soltanto un tato. Il dato è assai preoccupante. è ne della presenza degli extracomu- mese fa sembrava come se gi astenuti avessero detto nitari soprattutto musulmani. una Francia rigene- a Macron: ti abbiamo eletto, ades- Come mai nonostante questa si- rata, si scopre, dopo so lasciaci in pace, ne riparliamo, tuazione Macron ha vinto? I Répu- il ballottaggio per le ci rivediamo, tra cinque anni. Cosa blicains hanno perso, i socialisti Qlegislative del 18 giugno, profon- vuol dire? ritenuti finiti hanno comunque por- damente ammalata di indifferenza, Rabbia,disagio (banlieue), sdegno, tato in Parlamento ottanta deputati, forse nauseata, lontana dalla poli- insoddisfazione che non si sono Mélenchon, dato per spacciato, con tica. Certo, Emmanuel Macron ha manifestati alle Presidenziali, po- venti rappresentati riuscirà nell’im- consolidato il suo successo, inferio- trebbero esplodere in piazza non presa, ritenuta alla vigila impossibi- re comunque a quello pronosticato appena verranno varati provve- le, di formare il gruppo parlamen- subito dopo il primo turno, quan- dimenti impopolari, non v’è dub- tare, mentre Marine Le Pen, pur do si dava per certo che avrebbe bio prima o poi ce ne saranno, sui essendo stata eletta per la prima superato la soglia dei quattrocento quali salteranno opposizioni, sin- volta, non otterrà nemmeno dieci deputati all’Assemblea nazionale. dacati e semplici cittadini convinti deputati: e i suoi sei milioni di voti? Ora dal suo entourage fanno sape- che pagheranno più tasse, avran- si sono volatilizzati? L’astensione, in re che è meglio così. Una vittoria no una sanità peggiore, dovran- primo luogo: perché votarli – così schiacciante, avrebbe creato più no sopportare un’immigrazione ragionano i francesi – se non hanno problemi di quanti ne avrebbe ri- insostenibile, saranno costretti a nessuna possibilità di incidere sulle solti. Un filo di verità, c’è ma non convivere con l’insicurezza per- scelte politiche... convince gli analisti politici. La manente e, dunque, con lo spettro verità inequivocabile e indiscutibi- del terrorismo islamista e una pro- fSistema bizzarro le su cui riflettere sta infatti nella spettiva che parla di “sostituzione bassissima affluenza alle urne: il 56 etnico-culturale”, risultato del calo Più della metà non vota e il bizzarro p.c. degli aventi diritto non ha vo- demografico e della radicalizzazio- sistema del doppio turno annulla i

14 Panorama I NUMERI Socialisti quasi annientati

Non è stata l’apocalisse annunciata dai sondaggi, non i 450, 460, addi- chon, eletto a Marsiglia, porta all’Assemblée 26 deputati, tra i ribelli della rittura 470 seggi sui 577 dell’emiciclo, ma è stato un semplice trionfo. sua France Insoumise e i comunisti, agguanta la possibilità di formare un La République en marche! (Lrem) di Emmanuel Macron conquista gruppo parlamentare e si autoproclama avanguardia dell’opposizione e l’Assembleé Nationale e regala al neopresidente una maggioranza più della “resistenza” al potere di Macron. “L’astensione dimostra che il nostro che assoluta, 361, ben al di sopra dei 289 necessari. Gli elettori francesi popolo è entrato in una forma di sciopero generale civico – ha detto Mélen- hanno attenuato i pronostici quasi isterici della vigilia che annunciava- chon – vedo in questa astensione un’energia disponibile. Faremo appello no un “Macron-Re Sole” dotato di poteri semi-assoluti. L’opposizione alla resistenza sociale contro il nuovo potere, non cederemo nemmeno un non è morta e sepolta, è soltanto sconfitta, spezzettata e, la frangia metro di terreno sociale senza combattere”. I socialisti incassano la batosta socialista, comunque stordita e quasi annientata. annunciata: 46 seggi, contando anche gli alleati ecologisti,sono decimati, La destra dei Républicains resiste ai peggiori pronostici, potrà contare ne avevano trecento. su più di 120 deputati, il doppio dei sessanta temuti, ma niente rispet- to all’Eliseo e alla maggioranza assoluta di cui era certa fino a quattro mesi fa, quando Fillon era ancora il favorito delle presidenziali. All’estrema destra, il Fronte nazionale deve rivedere al ribasso i sogni di gloria. Non ci saranno i quaranta deputati sognati, e non ce ne saranno nemmeno abbastanza per formare un gruppo parlamentare, per cui di deputati ne occorrerebbero quindici: dovrebbero essere invece otto a sedere all’estrema destra, erano in due nella scorsa legislatura. Tra di loro, e per la prima volta all’Assemblée Nationale, Marine Le Pen, che entra in Parlamento col suo compagno, Louis Alliot. La Le Pen ha cominciato subito la battaglia, denunciando un sistema elettorale “antidemocratico” (annunciando battaglia per chiedere la proporzionale) e un’astensione che rende più fragile “la legittimità dell’Assemblée Nationale”. All’estrema sinistra, Jean-Luc Mélen-

voti reali, sicché la rappresentanza rottamati scegliendone uno nuovo tenuto lontano dalle urne i suoi so- in Parlamento si può ritenere a ra- di zecca, alle politiche se ne sono stenitori. I quali si sono resi conto gione “alterata” o addirittura “fal- tenuti alla larga, lasciando che li che l’improvvisazione “sovranista” sata”. Macron, lo sa, è il presidente votassero i fedelissimi e le rispetti- non paga, soprattutto se declinata di una minoranza politica, mentre ve nomenclature. in chiave occasionale e populista, rappresenta una solida maggioran- financo demagogica. za presidenziale. La République En fSchiaffo Le Pen Macron governerà più o meno Marche! comunemente conosciu- tranquillamente forte della mag- to come En Marche!, il suo parti- Il “caso Le Pen” è emblematico al gioranza parlamentare, ma non to “estemporaneo” ha vinto nella riguardo. Scontato tutto l’arma- con il consenso schiacciante dei ristretta cerchia di poco più della mentario consueto delle triango- francesi quantomeno perplessi al metà degli elettori. L’altra metà gli lazioni, degli apparentamenti tra punto tale da disertare i seggi. Le farà opposizione, ma sarà una voce avversari, delle desistenze, resta opposizioni saranno relegate al dai molti registri, he dfifficilmente pur sempre l’interrogativo inquie- rango di “galline litigiose” che per troverà armonia e che non avrà ri- tante di un crollo assolutamente guadagnarsi spazi di visibilità da- percussioni significative. inatteso nelle proporzioni in cui ranno fondo a tutte le manfrine Cominciano a rendersi conto un si è manifestato. Si sapeva che le populiste demagogiche possibili e po’ tutti in Francia che il doppio legislative sarebbero andate male altre immaginabili. La Francia non turno maggioritario è una mezza dopo la débacle delle Presidenziali è più unita di quando è comincia- truffa: per questo i cittadini hanno (prese meno voti di quanti glie- ta la battaglia per l’Eliseo come smesso di votare in massa. Prefe- ne accreditavano i sondaggi), ma si sperava. E su di essa incombe riscono attendere i risultati della perdere la metà circa degli elettori un’Europa che a Macron non piace rivoluzione “macroniana”. Si sono in così poco tempo nessuno se lo del tutto, come non piace a buona convinti, sbagliando, che i partiti aspettava. parte dei suoi avversari. L’asse con non servono a niente: dopo averli La delusione per l’insuccesso ha la Germania durerà a lungo? Fa.S.

Panorama 15 italiani nel mondo Di Biagio: quanto prima la riforma elettorale Senza toccare la circoscrizione estero

l patto a quattro Pd-Fi-M5S-Lega sul- Mirko Trema- la legge elettorale italiana non esiste glia, primo e più. A metterci sopra la pietra tombale unico ministro è stato il voto segreto del l’8 giugno su degli Italiani un emendamento marginale firmato da nel Mondo IMicaela Biancofiore (), passato contro il parere del relatore. L’emendamen- to è passato con 270 sì, 256 no e un aste- nuto e per un attimo in aula è comparso il tabellone con le palline rosse e verdi, come se la votazione fosse palese, alimentando il giallo franchi tiratori. “È stato un disguido”, ha detto la presidente Laura Boldrini. La legge – il proporzionale con soglia al 5%, il cosiddetto Fianum, dal nome del relatore Emanuele Fiano – torna ora in Commissio- ne, ma difficilmente vedrà mai la luce. “La legge elettorale è morta”, ha senten- ziato subito dopo il relatore della riforma Emanuele Fiano (Pd). “Oggi il M5S ha di- mostrato che la sua parola non vale nulla”, ha rimarcato il presidente dei deputati Pd ciò che si era costruito nelle scorse settimane portanti modifiche, si ipotizza comunque Ettore Rosato. “La legge elettorale va fatta”, era rappresentato dal male minore, vale a un ritorno anticipato alle urne con il consul- ammonisce, condannando i franchi tiratori dire una maggioranza parlamentare unita tellum e un totale affossamento della legge e chiedendo una sospensione della seduta. da una disponibilità riformatrice. Ho sempre tratteggiata in queste settimane di sforzo sostenuto l’urgenza di una riforma elettora- quadrilaterale, così come si è osato parlare di fPareva inossidabile... le e per quanto potessero essere discutibili riforma per decreto legge ignorando la prio- alcune trovate del modello similtedesco, ho rità inderogabile dell’iniziativa parlamentare Il quadrumvirato elettorale è ovviamente dato priorità al rispetto del lavoro in corso. sul tema che creerebbe un precedente peri- saltato sebbene apparisse inossidabile con Sarebbe stato demagogico speculare sull’iter coloso in ragione della materia delicata: sono un’accelerata in commissione a Montecito- ed accodarsi ad eventuali malumori espressi, dell’opinione che rivedere il testo sia un bene, rio, ha dimostrato la sua debolezza intrin- per questo non ne ho fatto un discorso perso- ma buttare il bambino con l’acqua sporca sa- seca che, dati i soggetti coinvolti e l’insof- nale ma sempre e comunque orientato verso rebbe un segnale poco responsabile da parte ferenza che li contraddistingue, non poteva la salvaguardia del migliore percorso di rap- della politica”, rileva il politico italiano. rimanere latente per così tanto tempo. Ma presentanza democratica perseguibile e rag- E rileva ancora: “Credo che la pagina oscu- il sipario a Montecitorio probabilmente è giungibile in questo determinato momento. ra parlamentare vissuta, tra franchi tira- al tempo stesso monito e indicazione per Il senso di responsabilità verso il Paese non è tori, misunderstanding tecnici e tabelloni quelli che saranno gli sviluppi futuri, non qualcosa a cui attingere à la carte ma prevede rivelatori sia un’occasione per rivedere il solo sul versante meramente elettorale ma coerenza e continuità, cosa che ho inteso fare progetto politico, ed evitare che nella cor- anche su quello dell’urgenza di rimodulare malgrado tutto”, sostiene Aldo Di Biagio. sa per il confezionamento di una legge a un adeguato e nuovo progetto politico per il ritmi serrati si perda comunque qualcosa Paese che l’arroccamento sulle posizioni dei fUna pagina oscura per strada. Al momento la priorità resta co- 4 partiti maggioritari avrebbe potuto anche munque quella di inquadrare il sistema più compromettere. Cosa accadrà al testo? Lo scenario è piuttosto adeguato per andare al voto, perché anche “Certamente non sono mai stato tra i sosteni- vivace così come le possibilità attualmente se si optasse – obtorto collo – per il consul- tori del quadrumvirato elettorale, ma nei fatti in cantiere. “Certamente il testo subirà im- tellum questo per essere immediatamente

16 Panorama Di Biagio: quanto prima la riforma elettorale Senza toccare la circoscrizione estero Lo scenario è piuttosto vivace così come le possibilità attualmente in cantiere

tamente emersa in sede parlamentare, anche perché il contrario avrebbe sollevato più di qualche perplessità in termini di competen- za, opportunità e pertinenza, in un momento in cui le questioni in ballo afferiscono a ben altre priorità. fCi saranno cambiamenti “Al di là di come sia andata poi alla Camera ccAldo di Biagio e di quello che sarà il più o meno infelice percorso della riforma, il modus elettorale applicabile meriterebbe qualche correttivo democratico e di partecipazione dei citta- nella Circoscrizione estero non avrebbe al- tecnico, anche perché lo stesso Quirinale au- dini che al momento si sentono poco rap- cun tipo di cambiamento, ma questo non spica da mesi l’armonizzazione tra i sistemi presentati, con un’offerta politica adeguata vuol dire che qualche modifica non sia au- vigenti per le due Camere, sebbene nei fatti che miri a puntare all’anima moderata della spicabile, e questo lo ripeto da sempre, ma preferirebbe l’approdo ad una riforma”, affe- società civile. al netto di qualsivoglia demagogia, i tempi merma il senatore. Certamente in questa vivace atmosfera non stretti che ci separano dal ritorno alle urne poteva sfuggire il ciclico e scontato “trasci- e l’esigenza di pianificare funzionalmente le fNuove prospettive namento” della legge Tremaglia, motivato consultazioni all’estero rendono altamente dalla presunta inutilità della rappresentanza improbabile che una qualche rettifica pos- sulla maggioranza? parlamentare estera nello scenario politico- sa avvenire sul breve-medio periodo anche La parentesi elettorale di queste settimane rappresentativo nazionale, ma come al solito nella direzione, trasversalmente condivisa, ci ha offerto anche una nuova prospettiva il combinato disposto di mancanza di argo- di introdurre meccanismi di maggiore tra- dell’equazione maggioranza di governo- menti e pregiudizio analitico hanno condotto sparenza del voto, che sono aspetti di natu- maggioranza pro-riforma elettorale, e par- ad esiti macchiettistici, arenatisi nel momen- ra meramente operativa e che non sfiorano tendo da questo punto anche la querelle che to stesso in cui sono stati proposti. minimamente la sussistenza della tutela di ha coinvolto Alfano, il cui lavoro di Ministro L’ancoraggio del depennamento della legge un diritto inalienabile come l’esercizio del è di tutto rispetto, è stata sicuramente inge- Tremaglia all’attuale riforma elettorale, in- diritto di voto oltre confine. Ma attenzione nerosa, ma è figlia di questa congiuntura e dipendentemente dall’esito di questa, pecca ai sofisti del cambiamento inteso in senso bisogna prenderne atto. di seria amnesia legislativa considerando che più retorico che funzionale, perché se cam- Attualmente l’ipotesi di andare alle urne l’assoluta non assimilabilità dei livelli sotto il biare in nome di una presunta maggiore tra- anticipatamente sembra sfumata così come profilo formale (da un lato legge costituzio- sparenza o controllo significa sacrificare l’e- il patto quadrilaterale, appare presumibile nale dall’altro legge ordinaria), sia l’eclatante lettore e l’affluenza al voto, allora tanto vale l’approdo al termine costituzionale della vulnus democratico che una soppressione lasciare il sistema attuale e la sua capacità legislatura e con esso la possibilità di poter della circoscrizione determinerebbe, ma c’è di pragmatico coinvolgimento”, conclude Di lavorare ad un processo di coinvolgimento anche da dire che questa ipotesi non è assolu- Biagio. D.P.R.

Panorama 17 scenari

Alle comunali il etto, clamoroso, in alcuni casi “sto- storici, non lasciano dubbi: il centrodestra centrodestra si impone rico”: il trionfo del centrodestra compatto rinasce, il centrosinistra e il Pd esco- segna i ballottaggi delle ammini- no sconfitti. Matteo Renzi minimizza: ammet- in 16 capoluoghi strative 2017 che vedono la gran te che “poteva andare meglio” ma precisa che (Alessandria, Asti, parte dei 22 capoluoghi di Provin- “le elezioni amministrative sono un’altra cosa Frosinone, Rieti, Como, Ncia in gioco passare all’asse FI--Fdi. rispetto alle elezioni politiche”. Certo alcune È per il Pd e tutto il centrosinistra, lo schiaffo sconfitte “fanno male” come Genova e L’Aquila Gorizia, La Spezia, Lodi, è sonorosissimo: cadono roccaforti “rosse” ma il segretario del Pd preferisce mettere l’ac- Genova, Monza, Oristano, come Genova e Pistoia, dove il centrodestra cento sui “risultati belli e sorprendenti di alcuni Piacenza, Pistoia, Verona, non aveva mai vinto e cadono sei Comuni su dei nostri”, da Padova a Taranto a Lecce. sei - Piacenza inclusa - in Emilia-Romagna. In Liguria dunque si conferma il trend delle Catanzaro, l’Aquila), il Il centrodestra si impone in 16 capoluoghi elezioni regionali, che portarono alla vittoria di centrosinistra in 6 (Alessandria, Asti, Frosinone, Rieti, Como, Giovanni Toti. Il centrodestra unito da Forza Italia (Padova, Belluno, Lecce, Gorizia, La Spezia, Lodi, Genova, Monza, Ori- alla Lega sconfigge il Pd nelle sue roccaforti: a stano, Piacenza, Pistoia, Verona, Catanzaro, Genova Marco Bucci è sindaco con il 55,24% ai Lucca, Taranto, Cuneo); l’Aquila), il centrosinistra in 6 (Padova, Bel- danni di Gianni Crivello che si ferma al 44,76%; Federico Pizzarotti, luno, Lecce, Lucca, Taranto, Cuneo); Federico a La Spezia va ancora peggio per i dem: Pierluigi ex M5S e ora con una Pizzarotti, ex M5S e ora con una lista civica, si Peracchini vince con il 59,98% contro Paolo Man- conferma sindaco di Parma. fredini che si ferma al 40,02%. La città natale di lista civica, si conferma Andrea Orlando, ministro della Giustizia, sconfit- sindaco di Parma. Genova fSvolte storiche to da Renzi alle primarie del Pd, era governata e La Spezia strappate dalla sinistra dal 1972. Dopo 10 anni di Massimo Genova e La Spezia strappate al centrosinistra Cialente sindaco, anni segnati dalla tragedia del al PD rispettivamente rispettivamente dopo 25 e 45 anni, Pistoia terremoto, il centrosinistra perde anche L’Aquila dopo 25 e 45 anni, Pistoia conquistata per la prima volta nella storia dove si afferma del centrodestra. conquistata per la prima della Repubblica dal centrodestra, così come Meno ‘rossa diventa anche la Toscana: il risulta- Sesto San Giovanni, “la Stalingrado d’Italia”, to più clamoroso è a Pistoia dove la poltrona di volta nella storia della come l’ha definita il neo sindaco Roberto sindaco va per la prima volta a un candidato del Repubblica dall’asse Forza Di Stefano, appoggiato da Lega, Forza Italia centrodestra . Cambia casac- Italia-Lega, così come e Fratelli d’Italia, che vince dopo 72 anni di ca per la prima volta anche Carrara, da sempre dominio della sinistra. governata da amministrazioni di sinistra o cen- Sesto San Giovanni, «la I risultati dei ballottaggi delle elezioni ammi- trosinistra, dove vince il Movimento 5 Stelle con Stalingrado d’Italia» nistrative, seppure con un’affluenza ai minimi Francesco De Pasquale. fCinque stelle così, così... Dopo la delusione del primo turno, i pentastel- lati conquistano 8 dei 10 comuni dove correva- no ai ballottaggi. Restano a bocca asciutta di capoluoghi però: l’unico in cui erano in corsa, Asti, è andato al centrodestra. A Parma si af- ferma Federico Pizzarotti, sindaco uscente, ex M5s, in corsa alle elezioni con una lista civica. Sconfitto il candidato del Pd Scarpa. Al di là dei risultati simbolo, tuttavia, la scon- fitta del Pd e del centrosinistra ai ballottaggi sta anche nei numeri: nei 22 comuni dove si è votato al secondo turno delle elezioni ammi- nistrative 4 capoluoghi sono andati al centro- sinistra e 15 al centrodestra. La coalizione di centrodestra Forza Italia-Lega-Fratelli d’Italia sbanca anche in Lombardia ed Emilia Roma- gna e il primo ad esultare nella notte con un video su Facebook è il leader del Carroccio, Matteo Salvini, che lancia l’hashtag #andia- moagovernare.

18 Panorama Berlusconi-Salvini alleanza pigliatutto

Non sembrano più pesare le divisioni del stri. Menzione speciale per Veneto e Puglia, sta sordità. Senza peraltro che altri abbiano in centrodestra neanche a Verona dove Fede- regioni dove andiamo meglio del previsto. tasca la soluzione della crisi. rico Sboarina sconfigge la candidata vicina Peggio del solito Liguria e Emilia Romagna”. Quanto al centrodestra vincitore, il limite è al sindaco uscente Flavio Tosi, ex leghista, che si tratta di elezioni locali. Nel senso che Patrizia Bisinella. fConsiderare gli errori Berlusconi e forse anche Salvini sono i pri- A Matteo Renzi, toccherà riannodare i fili di mi a sapere che l’alleanza vincente a livello una sconfitta che rischia di minare anche la Interessante il commento di Stefano Folli su ‘La locale non può essere riproposta tale quale sua leadership: “Il Pd isolato politicamente Repubblica’ in cui sostiene: “A questo punto il a livello nazionale. Soprattutto se il siste- perde. Cambiare linea e ricostruire il centrosi- Pd deve considerare i suoi errori. A livello locale ma elettorale sarà proporzionale, con ciò nistra subito”, è il fendente lanciato dal leader ma soprattutto nazionale. Sarebbe miope indi- incentivando la presentazione di liste sepa- della minoranza Andrea Orlando. E gli stessi viduare qualche capro espiatorio o peggio de- rate. E non è solo questo. La linea di Salvini Dem ammettono, per voce del capogruppo nunciare inesistenti complotti. È evidente che il verso l’Europa non è conciliabile con quella alla Camera, il loro flob: “Abbiamo perso, ha partito ha perso credibilità e non riesce più ad dell’ultimo Berlusconi, di nuovo vicino al vinto la destra”, ha dichiarato Ettore Rosato. afferrare il bandolo della matassa. Partito Popolare e ad Angela Merkel. Prima A oltre sei mesi dal referendum perso il 4 di immaginare una lista unica del centrode- fA macchia di leopardo dicembre, la sconfitta in queste comunali è stra alle politiche, qualcuno dovrà cambiare grave proprio perché capillare. Difficile pen- idee e posizioni in modo netto. Forse è più Mentre Renzi dà la sua lettura: “I risultati sare di cavarsela affermando che si tratta facile prevedere che ognuno vada per con- delle amministrative 2017 sono a macchia di di “fatti locali”. Quando gli aspetti, diciamo to suo a raccogliere voti per poi discutere leopardo. Come accade quasi sempre per le così, locali esprimono lo sfilacciarsi di un nel nuovo Parlamento. Un Parlamento che amministrative. Nel numero totale di sindaci tessuto politico e sociale tale da abbracciare a questo punto potrebbe anche avere una vittoriosi siamo avanti noi del Pd, ma poteva una porzione così significativa del territorio, maggioranza di centrodestra. Chissà se è andare meglio: il risultato complessivo non significa che la rotta è sbagliata. E non si lo scenario preferito da Berlusconi. Forse è granché. Ci fanno male alcune sconfitte, a tratta solo di alchimie, di alleanze da cercare no: l’idea di governare insieme a un Salvini cominciare da Genova e l’Aquila, ma siamo a tavolino o di un ceto politico da riconnet- trionfante non è proprio in cima ai desideri felici delle affermazioni di Sergio a Padova, di tere. A questo punto c’è una relazione con del “Rieccolo” di Arcore”, conclude Folli. Rinaldo a Taranto, di Carlo a Lecce. Ma più in il proprio elettorato che va ripensata prima In generale comunque l’affluenza è stata generale da Ermanno a Cernusco sul Naviglio che sia troppo tardi. ai minimi con il 47% circa, ossia 12 punti in fino a Francesca a Sciacca, da Marco a Mira Ammesso che già non sia tardi. In verità il se- meno rispetto al primo turno: un dato preoc- fino a Tommaso a Molfetta tutta Italia vede gnale del 4 dicembre è stato ignorato e oggi il cupante per tutti i partiti che dovranno capire risultati belli e sorprendenti di alcuni dei no- partito di Renzi paga le conseguenze di que- come riportare alle urne i cittadini.

Panorama 19 scenari

Il politico forzista, già consigliere regionale e as- sessore, è un personaggio Ziberna apprezzato e conosciuto nel mondo dell’esodo. Fi- è sindaco glio di un polese e di una albonese, ha ricoperto vari ruoli all’interno dell’As- di Gorizia sociazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Attualmente è vicepresi- dente nazionale vicario dell’ANVGD e presidente onorario del Comitato goriziano. E ora il centro- destra si prepara all’assalto della Regione FVG

orizia ha scelto. E ha scelto la conti- superiori della Provincia di Gorizia, una copia nuità: con oltre il 59,79 per cento dei del libro sulla storia della Venezia - Giulia, unico voti il nuovo sindaco del capoluogo testo didattico con cui apprendere le peculiarità isontino è , che dopo della propria terra. il decennio di Ettore Romoli avrà per La stampa locale ha definito questa elezione Gil terzo mandato di fila la guida a centrodestra. “quasi una successione dinastica considerando Ziberna, classe 1961, che al primo turno non la vicinanza (non solo politica) tra il primo cit- aveva potuto festeggiare per soli 22 voti, è fi- tadino uscente e quello entrante e gli incarichi glio di esuli: il padre Mario nasce a Pola, la ma- da quest’ultimo già ricoperti a palazzo Attems dre Anita Glavicich ad Albona. Il nuovo sindaco Santa Croce: assessore a cultura, turismo e di Gorizia – si è imposto con il sostetgno delle sport dal 1990 al 1993 (a cavallo tra le ammini- liste Aiutiamo Gorizia, Unione di Centro, Lega strazioni Scarano e Tuzzi), consigliere comuna- Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Alleanza le sui banchi dell’opposizione del 2002 al 2007 Nazionale, Polo di Gorizia, Partito Pensionati, (amministrazione Brancati) e nuovamente as- Autonomia Responsabile ostenuto dalle liste sessore alla cultura dal maggio 2012 all’aprile Aiutiamo Gorizia, Unione di Centro, Lega Nord, 2013 (Romoli bis), 11 mesi prima di assumere Forza Italia, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, l’attuale incarico di consigliere regionale (Pdl- Polo di Gorizia, Partito Pensionati, Autonomia Forza Italia), che ora dovrà lasciare (incompati- Responsabile – è un personaggio apprezzato e bilità) per seguire il percorso inverso. conosciuto nel mondo dell’esodo giuliano-dal- Un esito che avrà ripercussioni a livello regio- mata. È stato dal maggio all’ottobre del 2012 nale. Trieste, Pordenone, Monfalcone, e adesso presidente nazionale dell’ANVGD, Associazione ccRodolfo Ziberna anche Gorizia: al mosaico dei recenti successi del Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, di cui dal centrodestra unito in Friuli Venezia Giulia, si agè 2009 era viepresidente nazionale e dal 2003 che è presente in tutti i continenti e che raggrup- aggiunto un importante tassello in vista delle presidente del Comitato Provinciale di Gorizia pa i giuliani, ma anche istriani fiumani e dalmati prossime elezioni. Per il Pd non ci non ci sarà (dopo esserne stato vicepresidente dal 1985 al che per le più diverse ragioni sono emigrati più “nessuna prova d’appello, il centrosinistra si 2003). Attualmente è vicepresidente nazionale all’estero. Nella sua veste di presidente delle nu- misurerà sul governo della Regione”, come ha af- vicario dell’ANVGD e presidente onorario del merose organizzazioni che tutelano gli interessi fermato la governatrice del FVG, Debora Serrac- Comitato Provinciale di Gorizia. e l’identità del mondo dell’esodo, ha pubblicato chiani, commentando l’affermazione di Ziberna. Ha ricoperto altri importanti cariche legate alle e concorso nella stesura di numerosi libri sulla “Una vittoria schiacciante: ora pronti a liberare la istituzioni degli esuli e loro discendenti. Dal 2010 storia e la cultura di Gorizia, della Venezia Giu- Regione”, ha annunciato battaglia il capogruppo al 2013 è stato, infatti, componente del direttivo lia e della Dalmazia e dell’Istria. in particolare alla Camera e segretario della Lega Nord FVG, dell’Associazione Giuliani nel Mondo, sodalizio regala ogni anno a tutti gli studenti delle medie Massimiliano Fedriga. D.P.R.

20 Panorama enogastro

Con Sergio Delton su ciò che è stato ieri, sul presente e il futuro del Vin de Rosa. Quante storie nasconde... Dignano passito prossimo

di Fabio Sfiligoi

l vino di Dignano che ha il profumo delle rose: con queste pa- role Gabriele D’An- nunzio definì il Vin de Rosa di Dignano. Capitò in una novella I intitolata “Il martirio” di Gialluca, che sarà più tardi, nel 1902, inserita nel libro “Le novelle della Pescara” con il titolo “Il ceru- sico del mare”. Questa novella nar- ra il tragico viaggio di sei marinai e un mozzo che navigavano alla volta della Dalmazia con il loro trabaccolo carico di frumento; nel corso del tragitto un marinaio morì a causa di un’infezione e di una maldestra operazione effettua- ta da un compagno. Alla seconda pagina, laddove D’Annunzio pre- senta questi marinai definendoli “forti e induriti alle vicende del mare”, si legge: “Avevano altre volte navigato alle isole dalmate, a Zara, a Trieste, a Spalato; e sapevano la via. Alcuni anche rammentavano con dolcezza il vino di Dignano, ccDignano, uno scorcio del nucleo storico Panorama 21 citato a partire dalla metà dell’Ot- tocento in un’opera del settore, in un’opera letteraria e in alcune monografie riguardanti Dignano, nelle quali è stata sottolineata la sua importanza nello scandire mo- menti della storia personale e col- lettiva dei dignanesi, cita la Delton. Una volta il Vin de Rosa veniva usato come medicina, per rimet- tersi in forza dopo una malattia, per accelerare il recupero. Poi bontà del prodotto volle che fosse usato anche a scopo preventivo... Battute a parte, a 5 anni dall’ulti- ma volta che abbiamo parlato del Vin de Rosa, incontriamo di nuo- vo Sergio Delton (74 anni portati benissimo, la mattina va ancora in vigna a vedere viti e uve). fVerso il certificato di autenticità?

Dall’ultima volta che ne abbiamo ccSergio Delton, il professore. Ha trionfato alla 24.esima Rassegna del vino della Bassa Istria parlato ad oggi, 5 anni fa, cosa è cambiato? che ha il profumo delle rose, e i di Momiano e gli ice wines pro- “In Città è in atto un progetto di frutti delle isole”. dotti nel continente, in campo rivalutazione e rivitalizzazione del Sono passati cinque anni da quan- nazionale). Oggi si può dire che il ‘Vin de rosa’, nel senso che il nu- do trattammo del Vin de Rosa Vin de Rosa, come l’olio extraver- mero di produttori del passito di- con Sergio Delton di Dignano in gine di oliva e come il prosciutto, gnanese è salito di altri sette unità. un articolo per l’inserto “InPiù è uno dei marchi enogastronomi- Comunque siamo ancora in pochi, cucina” della Voce: un paio di set- ci Doc di Dignano e dell’Istria più troppo pochi, per ottenere il cer- timane fa circa, colui, che tutti an- in generale. tificato di autenticità. L’esiguo nu- cora chiamano “professore” per la mero di produttori d’altra parte è sua attività pedagogica alla scuola fCitato nell’Ottocento garanzia di qualità del Vin de Rosa di Dignano, ex responsabile del e credo che a Dignano ciò vada ri- settore sport dell’UI ed ex vicesin- come medicina conosciuto”. daco, ma che noi scherzosamente “Citato sin dalla metà del XIX se- “So – continua Delton – che in ribattezzeremmo il Cristiano Ro- colo, il ‘Vin’ in questione ci ricorda collaborazione con l’Istituto di naldo del passito dignanese, è tor- quanto antica e pregiata fosse nel- Agraria di Parenzo è stata avviata nato agli onori della cronaca gra- la penisola istriana la coltura della la procedura, ma sembra sia tutto zie al successo nell’ambito della vite”, scriveva nel 2013 la ricerca- fermo. Forse perché siamo in po- 24.esima Rassegna del vino della trice Paola Delton (figlia del no- chi, chissà, forse perché le produ- Bassa Istria. Risultato che testimo- stro interlocutore), in una ricerca zioni sono minime. Una volta ogni nia il buon lavoro svolto in questo pubblicata sul Bollettino del Cen- famiglia dignanese produceva il periodo: ricerca, affinamento e tro di ricerche storiche di Rovigno. passito, venti-trenta bottiglie l’an- raggiungimento della perfezione Vino aromatico da dessert ottenu- no per le celebrazioni delle feste o per un prodotto che si può ancora to da uve passite e poi torchiate di di qualche cerimonia in casa, ma considerare di nicchia, ma che ha Malvasia istriana, un tempo esso poi la tradizione è andata spegnen- tutte le carte in regola per andare nasceva dall’uva del Moscato nero, dosi e ritengo che una delle cause, in campo a giocarsela con i grandi vitigno di cui rimane nel Digna- forse la principale, sia stata l’esodo. attori, i “big player” del settore di nese un’unica vigna in località San Quelli rimasti, tra cui mio padre, vini da dessert (prošek, moscato Piero. Questo vino passito è stato hanno continuato a coltivare la

22 Panorama enogastro

Dai tempi dei greci e dei romani Emozioni: dolcemente meditando I vini passiti sono nati al tempo dei greci e rosso rubino carico), regalano profumi di cresce sulla buccia dell’acino e poi penetra dei romani, e in passato rispecchiavano il frutta matura, cotta o sciroppata, di mar- all’interno, determinandone il marciume gusto dell’epoca. Tra l’altro, i vini secchi non mellata, di miele, di frutta esotica e frutta e l’impossibilità di utilizzo. In particolari erano considerati vini di pregio. Probabil- secca. situazioni climatiche, il suo sviluppo è par- mente perché non erano né fini, né parti- Il vino passito è un vino dolce ottenuto tra- zialmente inibito e la muffa, da dannosa colarmente buoni. In passato infatti, non si mite la vinificazione dell’uva vendemmiata che era, diventa “nobile”: non riuscendo a conosceva l’esistenza dei lieviti (dobbiamo più tardi rispetto alle normali vendemmie penetrare all’interno dell’acino, genera un aspettare Pasteur 1850-1860), bloccare la e fatta appassire. I grappoli destinati all’ap- elevato numero di microforellini sulla buc- fermentazione o farla svolgere tutta non passimento vengono lasciati sulla vite più a cia che consentono la rapida evaporazione era facile. I vini risultavano spesso abboc- lungo per fare in modo che l’acqua evapori dell’acqua al suo interno, determinando un cati, non completamente secchi. L’acidità e che la concentrazione di zuccheri nell’aci- rapido appassimento per evaporazione. Le del vino è un concetto degli anni recenti. Si no sia maggiore. La vendemmia per i vini sostanze prodotte dalla botrite trasformano dava importanza solo al residuo zuccheri- passiti viene effettuata in ottobre, anzichè diverse componenti dell’uva migliorando no, in realtà anche l’acidità va a bilanciare in agosto-settembre, ma a volte anche a l’aspetto odoroso, producendo glicerina e il tenore zuccherino abbassandone le per- novembre o a dicembre, fino anche a gen- consumando alcuni acidi. Il grappolo at- cezione. Quindi, un vino passito che non sia naio, quando gli acini sono ghiacciati come taccato dalla botrytis cinerea assume un stucchevole necessita mantenere l’acidità. nel caso degli eiswein, i vini di ghiaccio. aspetto raggrinzito e un colore che varia Ogni vino passito ha una sua storia e una dal viola al marrone, caratteristiche che non sua peculiarità, molto dipende dalla zona fVini muffati farebbero affatto pensare ad un vino buono di produzione, dal tipo di uva impiegata, ed elegante come in realtà sono i vini muf- dalle scelte del cantiniere, ma provando a In determinate condizioni climatiche accade fati, cioè attaccati dalla muffa nobile. I più fare un’analisi sensoriale generale dei vini che gli acini lasciati ad appassire vengano famosi vini muffati sono i Sauternes france- passiti si può dire che sono vini dolci con attaccati da una muffa non nociva, la cosid- si.in generale un passito è sempre una bella almeno 50 g/l di residuo zuccherino, hanno deta muffa nobile, la Botrytis cinerea, vol- degustazione che sia a conclusione di un un colore giallo dorato o ambrato brillante garmente chiamata botrite. Questa muffa, pasto per accompagnare il dessert o da solo (ad esclusione dei rossi che sono di un bel se in condizione di svilupparsi pienamente, come vino da meditazione.

produzione del passito”. Tu quanto Vin de Rosa produci, per dire? “Mah, andiamo da 50 a 55 litri. Una cinquantina di bottiglie circa. Oggi abbiamo la fortuna di poter contare su botti in inox che ci aiu- tano molto nel mantenimento del vino, nel processo di fermentazio- ne e invecchiamento: con le botti in legno tutto era più difficile. Ad esempio il vino che ho presentato all’ultima rassegna era del 2012”. fCoupage di uve Il Vin de Rosa è quello che in ger- go sommelieristico si dice una coupage di uve, parola, di origine francese che si usa per definire il vino elaborato attraverso uve dif- ferenti, diversi da quelli fatti al

Panorama 23 100% da un tipo solo. Nonostante “Vin de Rosa” (poi la formula va- di moscato (per il colore), Delton sia inteso come un mix ciò non ria da famiglia a famiglia) la com- non ha usato il Teran, ma ha am- significa semplicemente mischia- ponente principale è la Malvasia messo che in passato uno dei suoi re diversi tipi di uva, al contrario: e poi ognuno inizia la persona- ingredienti è stato il Vranac. per secoli è stata studiata la rela- lizzazione con Moscato (dolcez- Cinque anni fa quando parlam- zione tra le uve e si è cercata la za), Moscato d’Amburgo, vitigno mo Delton era sicuro che quello miglior combinazione possibile rosso dotato di buona vigoria e del 2012 sarebbe stato un ottimo per ottenere un ottimo vino. Nel produttività, dal delicato sapore passito. “L’uva viene pressata a

Un universo a parte, indubbiamente nobile, da apprezzare e godere sorso dopo sorso Meditate, gente, meditate

I vini passiti sono un universo a parte. Nati che era, diventa “nobile”: non riuscendo a al tempo dei Greci e dei Romani, in passato penetrare all’interno dell’acino, genera un rispecchiavano il gusto dell’epoca. Tra l’al- elevato numero di microforellini sulla buc- tro i vini secchi non erano considerati vini cia che consentono la rapida evaporazione di pregio. Probabilmente perché non erano dell’acqua al suo interno, determinando un né fini, né particolarmente buoni. rapido appassimento per evaporazione. Le Ancora negli anni ‘70 i vini passiti erano sostanze prodotte dalla botrite trasforma- mediamente scadenti, tipicamente ossidati no diverse componenti dell’uva miglioran- e con molti difetti strutturali, bassa acidità do l’aspetto odoroso, producendo glicerina e molto dolci (120-130 gr/ litro). Negli anni e consumando alcuni acidi. Il grappolo ’90 assistiamo a un’inversione di tendenza attaccato dalla botrytis cinerea assume un con la quale, ad esempio, le vendemmie per aspetto raggrinzito e un colore che varia le uve destinate ai passiti vengono anticipa- dal viola al marrone, caratteristiche che te rispetto al passato. Lo scopo è quello di ccSauternes, i più famosi vini muffati non farebbero affatto pensare ad un vino ridurre le uve fresche in passite per arrivare buono ed elegante come in realtà sono alla surmaturazione dell’uva o direttamen- i vini muffati, cioè attaccati dalla muffa te in pianta o in ambienti chiusi ma aerati, sole, oppure su graticci in locali dotati di un nobile. appesi o su graticci, stuoie, paglia… cas- sistema di ventilazione e di controllo clima- I più famosi vini muffati sono i Sauternes sette… così da concentrare gli zuccheri. tico: temperatura a 30°C e umidità intorno francesi, prodotti nella zona di Graves, a Le uve, dopo l’appassimento subiscono una al 55-60%. In questo caso i tempi dell’ap- sud di Bordeaux. Ogni vino passito ha una fermentazione molto lenta, e per tempi an- passimento si riducono da 80 a 10 giorni sua storia e una sua peculiarità, molto di- che piuttosto lunghi. e non è dificile comprendere come mai pende dalla zona di produzione, dal tipo di Due parole sugli abbinamenti passito-cibo: quasi tutti i vini passiti vengano prodotti uva impiegata, dalle scelte del cantiniere, i vini che hanno un finale di bocca dolce con questo sistema artificiale. Non solo, ma provando a fare un’analisi sensoriale si abbinano ai dolci (pandispagna, pastic- infatti, i tempi si riducono notevolmente, generale dei vini passiti si può dire che ceria secca e crostata di frutta gialla con ma si riesce anche a tenere meglio sotto sono vini dolci con almeno 50 g/l di re- passiti dai colori chiari e dolci con frutti ros- controllo la concentrazione delle sostanze siduo zuccherino, hanno un colore giallo si con i passiti rossi); per i passiti con finali contenute nelle uve e si evitano marciumi dorato o ambrato brillante (ad esclusione leggermente amarognoli, quali sauternes o muffe indesiderati. dei rossi che sono di un bel rosso rubino e muffati in genere, l’abbinamento è con Gli acini lasciati ad appassire possono ve- carico), regalano profumi di frutta matura, cibi a valenza diversa: patè, fois gras, for- nire attaccati da una muffa non nociva, cotta o sciroppata, di marmellata, di mie- maggi erborinati… la cosiddeta muffa nobile, la Botrytis ci- le, di frutta esotica e frutta secca. I muffati Si parla di appassimento naturale quan- nerea, volgarmente chiamata botrite. Se tendono a ricordare la camomilla e le erbe, do le uve vengono lasciate appassire di- in condizione di svilupparsi pienamente, gli eiswein sono più minerali, i passiti del rettamente sulla pianta, con un ritardo cresce sulla buccia dell’acino e poi penetra sud sono più agrumati con note di arancia eccezionale nella vendemmia di circa 80 all’interno, determinandone il marciume candita. In generale un passito è sempre giorni. Si parla, invece, di appassimento e l’impossibilità di utilizzo. In particolari una bella bevuta, che sia a conclusione di artificiale quando le uve vengono raccolte situazioni climatiche, il suo sviluppo è par- un pasto per accompagnare il dessert o da tardivamente e poi fatte appassire stese al zialmente inibito e la muffa, da dannosa solo come vino da meditazione.

24 Panorama enogastro

Natale, il processo in cantina presentare muffe. Come si nota fDebutto nel 1922 dura un anno, con due-tre inter- dal vigneto alla bottiglia sono venti, per far decantare il vino tanti i passaggi delicati”, ci rac- Come scritto dalla ricercatrice Pa- che può essere imbottigliato per contava Delton come “la fase più ola Delton “bisogna andare al 1922 Natale. I grappoli più radi, con importante sia quella che prece- per trovare un dato sul Vin de Rosa meno acini, vanno meglio: l’aria de la pressatura. Occorre arriva- in un documento d’archivio. Due circola più facilmente essiccando re ad avere l’uva perfettamente bottiglie di questo vino, definito meglio l’uva senza che si possano essiccata... ‘vino rosa’ furono esposte nel padi- glione collettivo della Provincia d’I- stria alla Fiera campionaria inter- nazionale di Trieste che si tenne dal Ice Wine, eiswein, «ledena berba» 3 al 18 settembre 1922; l’espositore del vino era Carlo Vitturi. Il ‘vino rosa’ fu presentato a questa impor- tante esposizione internazionale Dolcezze che gelano accanto ad altri prodotti e manufat- ti dignanesi: quattro vasi di miele, il portafogli un pezzo di cera vergine, un pezzo di favo, due sacchetti di mandorle, rami d’ulivo e di mandorlo, quattro piante di Belladonna, alcuni attrez- zi agricoli, dei campioni di pietra, silice, bauxite, lignite e asfalto, non- ché due bambole in costume digna- nese. L’invito a partecipare a questa importante manifestazione fu este- so ai dignanesi nell’aprile del 1922 su invito della Camera di commer- cio e industria dell’Istria con sede a Rovigno”. Oggi da un centinaio di chilo- grammi di Malvasia essiccata si Nelle zone più fredde, come nella Croazia ottengono circa 24 litri di vino. continentale e nella Slavonia orientale, alcuni Una volta prodotto e completata grappoli vengono lasciati ad appassire sulla la coupage, il Vin de Rosa, secon- do alcuni sommelier, all’occhio si pianta fino a gennaio quando l’inverno congela presenta ambrato chiaro o scuro l’acqua all’interno dell’acino e lo ricopre di una a seconda della quantità di vino patina ghiacciata. La vendemmia viene fatta rosso usato, dal carattere corposo e strutturato, in bocca ha note ca- manualmente quando la temperatura raggiunge i ramellate e a volte mielose, al naso -7°C, così da ottenere un mosto povero di acqua presenta profumi di mandorle, fi- ma ricco di zuccheri, acidi e sali minerali. Le uve chi e uva passa: si può abbinare, ai dolci, alla frutta. Il Vin de Rosa è vocate alla produzione di questi vini di ghiaccio, assolutamente un progetto su cui chiamati eiswein in tedesco o icewine in inglese lavorare così come è stato fatto per e «ledena berba» in croato, sono quei vitigni Malvasia, olio EVO e prosciutto: è un eccellenza che ha bisogno di più ricchi di aromaticità come Gewurztraminer, crescere e diventare non solo sim- Graševina, Riesling o Moscato rosa. Sono vini bolo di alcune famiglie dignanesi, dolcissimi, ma ben equilibrati dall’acidità e dalla ma dell’Intera Istria. Così ai già af- fermati Mavasia e Teran, che han- sapidità. Gli icewine sono vini piuttosto costosi, no tracciato la strada, farebbero si parte da almeno diverse centinaia di kune (da da contraltare due eccellenti vini 200 a sfiorare le 500) per una bottiglia da 375 ml! da dessert come Moscato e Vin de Rosa: con un po’ di coraggio per- ché non provare...

Panorama 25 arte

di Jana Belcijan

l Cuore di Capodistria batte. È così che i responsabili del Batte il Cuore di Capodistria Museo regionale di Capo- distria presentano l’ultima novità introdotta nell’of- zale del Museo, nel centro storico. in costume “Amici della Giostra” ferta museale, ossia un’ulteriore L’inaugurazione si è tenuta il 15 di Parenzo. Imostra permanente, che rafforza maggio scorso, in ricorrenza della “Si tratta di un’aggiunta innova- quanto esposto a riguardo della Festa municipale, alla presenza di tiva alle collezioni esistenti, che storia cittadina. Una novità a cui un folto pubblico, diverse perso- è anche il riflesso dei desideri dei si è lavorato per un paio d’anni col nalità e con gli ospiti del gruppo nostri visitatori, soprattutto dei supporto del Comune di Capodi- stria, del Ministero per la cultura e dell’Unione Italiana e con la par- tecipazione di altri enti che hanno offerto i loro servizi, le competen- ze dei loro esperti e altri tipi di supporto. Grazie all’allestimento i visitatori oggi possono seguire un percorso museale completo sulla storia della città, attraverso le va- rie epoche. L’ultima sala allestita rappresenta in effetti il periodo più antico, traendo ispirazione dai vari reperti ritrovati durante gli scavi archeologici del 2009 sotto al piaz-

26 Panorama Il Museo regionale propone un’ulteriore mostra permanente, che rafforza quanto esposto a riguardo della storia cittadina. Una novità a cui si è lavorato per un paio d’anni col supporto del Comune, del Ministero per la Cultura e dell’Unione Italiana e con la partecipazione di altri enti. I visitatori oggi possono seguire un percorso completo sulla storia dell’Atene dell’Istria attraverso le varie epoche. L’ultima sala allestita rappresenta in effetti il periodo più antico, traendo ispirazione dai vari reperti ritrovati durante gli scavi archeologici del 2009 Batte il Cuore di Capodistria

capodistriani”, ha spiegato Maša oggi, presentando chi c’è stato pri- del Comune di Capodistria, ha ri- Sučević Sakara, tra le autrici della ma, al fine di farci capire meglio levato la soddisfazione municipa- mostra. Dopo la ristrutturazio- in che direzione andare”, sono sta- le per l’arricchimento che punta ne dell’edificio di alcuni anni fa è te le parole del direttore del Mu- sulla versatilità delle nuove tecno- stata infatti realizzata un’inchiesta seo, Luka Juri, che non ha man- logie, applicandole al campo della tra gli ospiti dalla quale è emersa cato di ringraziare l’intera équipe museologia, creando un’esperien- spesso la proposta di trovare mag- di esperti museali che hanno con- za coinvolgente. Il museo “rivisi- giori contenuti legati alla storia tribuito alla realizzazione dell’al- tato” è stato apprezzato anche da della città. L’aggiunta si affianca lestimento. “È la nostra prima Maurizio Tremul, presidente della alle preesistenti rassegne perma- collezione, ambiziosamente pen- Giunta esecutiva dell’Unione Ita- nenti ma è in continuo sviluppo, sata come interattiva. I musei del liana. “Così si riesce ad avvicinare e si prevede che nel tempo sarà futuro sono quelli che dal concet- ai giovani un patrimonio che può interessata da parziali modifiche. to ottocentesco del reperto da ve- risultare lontano dal loro mondo Una delle prime previste è data dere e non toccare sanno passare odierno”, ha affermato, chiaren- dall’esposizione di alcuni ogget- a uno spazio aperto, interattivo e do l’utilità dell’introduzione della ti legati al Vergerio che verranno in costante evoluzione dove il vi- multimedialità nell’esposizione prestati dal museo di Pola. sitatore non è spettatore, ma può dove, attraverso il gioco e la tec- diventare, se lo vuole, parte attiva nologia touch screen, i prodotti fOfferta interattiva nel plasmare l’esposizione” così culturali sono più fruibili e com- ancora il direttore. prensibili. “La rassegna racconta chi siamo Alberto Scheriani, vicesindaco Come detto, presenti pure i fi-

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guranti del gruppo “Amici della i figuranti hanno interpretato. fI risultati delle ricerche Giostra” di Parenzo, che in abiti “Dopo due secoli e mezzo, questa d’epoca hanno proposto alcune fetta di storia della vostra città ri- Nella zona degli scavi, un tempo danze tipiche di Capodistria. Il torna a casa” ha dichiarato. Un’az- conosciuta come Zubenaga (oggi collegamento tra le due località è zeccata cornice per i contenuti del piazzale del Museo), la prima edi- stato chiarito da Elena Uljančić- “Cuore di Capodistria”, dove agli ficazione documentata risale al tar- Vekić, direttrice del museo paren- artefatti e ai ritrovamenti in cera- do antico (IV-V secolo) e riguarda tino. Il loro ente custodisce, infat- mica, metallo e vetro debitamente delle costruzioni in legno. Invece ti, anche gli spartiti appartenuti conservati, si accostano i grandi i dati sulle prime costruzioni mu- alla famiglia Carli di Capodistria schermi moderni su cui il visita- rate sono relative al Convento do- grazie ai quali sono stati realizzati tore può spostarsi nella ricostru- menicano (sec. XIII-1806), la cui gli arrangiamenti musicali per le zione in 3D della città o leggendo struttura comprensiva di chiostro, antiche danze capodistriane che altre curiosità e dati storici. cortile e chiesa, divenne sito di un

Il fil rouge della rassegna è uno spaccato cronologico dello svi- luppo della città tramite approcci multimediali. Il percorso è contraddistinto da zone «istruttive» con laboratori e appositi quiz che hanno l’intenzione di stimolare la partecipazione attiva dei più giovani, cercando di incentivarli con dei premi. Tappe e contenuti fondamentali non saranno completamente permanen- ti per un più facile ricambio dei contenuti e delle storie narrate

28 Panorama importante cimitero. Al disfaci- vità degli archeologi nel sito, dove mento del convento, sotto la do- sono state rinvenute tombe medie- minazione francese, fece seguito la vali e di epoche più recenti. demolizione dell’intero complesso per far spazio alla costruzione di f Work in progress un imponente penitenziario duran- te il periodo austroungarico. Dopo L’esposizione è situata al secon- la Seconda guerra mondiale anche do piano di Palazzo Belgramoni questa struttura venne demolita Tacco. I curatori si sono trovati di e al suo posto si edificò la scuola fronte al quesito di come allestire elementare slovena “Janko Premrl- in così poco spazio un’offerta ricca Vojko”, rasa poi al suolo nel 2006. È e condensata della storia cittadi- a questo punto che scattano le atti- na. Si è quindi cercato di proporre le tappe e i contenuti fondamen- tali che, come anticipato, non sa- ranno completamente permanen- ti. Il tutto è presentato secondo un sistema modulare per permettere il facile ricambio dei contenuti e delle storie narrate. La prima par- te illustra la storia cittadina utiliz- zando appositi pannelli, mentre la seconda è data dall’esposizione dei ritrovamenti, tra cui meda- gliette e ciondoli religiosi del pe- riodo della Serenissima, nonché monete romane e bizantine. Il filo rosso della rassegna è uno spaccato cronologico dello svi- luppo della città, rappresentato tramite approcci multimediali. Il percorso è caratterizzato anche da zone istruttive con laboratori e appositi quiz, che stimolano la partecipazione attiva dei più gio- vani, incentivandoli con dei pre- mi. I responsabili saranno con- tenti se i visitatori, e soprattutto i capodistriani, condivideranno con loro le loro storie personali, i ricordi e magari qualche oggetto raro, da poter esporre a tempo de- terminato.

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di Ilaria Rocchi

suli in casa propria, ridot- Una terra arsa dal «sol dell’avvenire» ti a un “piccolo resto”, di- sadattati, con un senso di colpa per essere “diversi”, espropriati di lingua, cul- tura, tradizioni e spesso anche iden- Etità. Chi restò dopo il 1947 dovette imparare un idioma praticamente estraneo o assai poco familiare: quel- lo dei nuovi padroni. E non lo farà mai bene, sostanzialmente perché non vorrà mai “dimenticare la lin- gua dei sentimenti, del pianto e del canto”. Appena i nipoti “parleranno benissimo con la voce del possessore e insieme quella dell’essere possedu- ti, ascolteranno risuonare nella loro stessa voce il trionfo del liberatore. Come? Ma come? Ogni generazione avrà abbassato l’asticella, salterà più basso invece che saltare più alto, co- sicché i vostri nipoti sapranno bene solo quella, non vorranno parlare con voi nella vostra lingua che mal- tratteranno o balbetteranno soltan- to... le due culture si saranno fuse in un ambiguo abbraccio, soltanto perché l’una avrà inflitto all’altra una più evidente negazione”. Eh sì, i “li- beratori sono scaltri e astuti – scrive Nelida Milani in “Opzioni e ormo- ni”, prima storia della sua ultima fatica letteraria, Lo spiraglio, uscita per i tipi della casa editrice salentina Besa (161 pagine, 15 euro) –, sono pronti e ardimentosi, sono pazienti e costanti, raggiungono lo scopo, vi assoggetteranno alle loro necessità, ai loro capricci, rovineranno anche gli ultimi uomini dotati di spirito libe- ro...”. La scrittrice polese torna a un tema a lei caro: il ribalton avvenuto nel ccIn copertina, una vecchia finestra nostro piccolo mondo istriano (ma inchiodata, come quelle che si lasciavano alle anche fiumano, e dalmata), la diffi- spalle gli abitanti di Pola abbandonando in massa la città cile convivenza con i “drusi” e l’in- istriana, che il trattato di Parigi del 10 febbraio 1947 aveva assegnato alla tegrazione in uno scenario politico, Jugoslavia di Tito. La raccolta di racconti è stata pubblicata dalla salentina Besa Editrice, nella economico, sociale e culturale ra- collana Nadir, dedicata alla letteratura straniera/letteratura istriana. Difatti, la Besa nasce con dicalmente stravolto. Uno smotta- l’attenzione rivolta a quegli ambiti letterari che sono da sempre stati penalizzati dal grande mento generale, che parte proprio circuito editoriale: il travaglio dei Balcani, il crogiolo multietnico del Mediterraneo, la solarità dalla lingua. “Ci hanno ridotti nella transnazionale del mondo ispanico dall’Europa alle Americhe. “Punti di riferimento di un condizione di non poter spiegare cose progetto che intende volgere in lingua italiana le produzioni culturali scaturite da questi complicate con una lingua che co- grandi bacini di idee, di creatività e d’arte”, si legge nella presentazione della casa

30 Panorama Una terra arsa dal «sol dell’avvenire»

Sogni, smarrimenti, convivenze, identità: la scrittrice polese Nelida Milani torna a narrare l’odissea dei rimasti nel volume «Lo spiraglio» (Besa Editrice). Quattro episodi ci riportano negli anni del dopoguerra, quando il nazionalismo dei «nuovi padroni» fece di tutto per cancellare le tracce di quello che era stato prima. A cominciare dalla lingua

nosciamo appena e tanto meno con L’autrice conosce bene la materia, la nostra che stiamo perdendo per che evoca con straordinaria efficacia. strada. Con la scusa che siamo tut- “Non bisogna fidarsi della grafia dei ti uguali, siamo finiti in purgatorio, nomi, nella nostra terra dai destini L’Istria dei balbettiamo, ci incastriamo. Non c’è incrociati i nomi e i cognomi attingo- la musica delle cose senza la nostra no a più radici e più opzioni grafiche, «compagni»: lingua”. sono un gioco di riflessi che diventa Questo concetto è uno gli argomenti autoritratto di famiglia, a comincia- una storia portanti della raccolta, una sorta di re dai nonni dei bisnonni, formano leitmotiv che unisce i quattro testi cordate che si sono spezzate e poi si di patimenti con i quali Nelida Milani ci riporta ai sono diversamente concatenate e poi difficili anni del dopoguerra a Pola, si sono nuovamente separate, e poi Il 10 febbraio del 1947, con il Trattato al mondo della Jugoslavia comuni- anche – tante – ricomposte. È una di Parigi, l’Istria diventava, a tutti gli sta, alle sue illusioni, al “sol dell’avve- storia molto più complessa dei do- effetti, territorio jugoslavo. A partire nire” che avevano promesso – e che cumenti che l’anagrafe rilascia. Molti da quella data, l’esodo degli italiani farà terra bruciata –, allo strazio di ragazzi della mia classe venivano da che abitavano quelle terre, già iniziato una comunità che si vede sottratta la famiglie italiane, e, dopo un periodo durante il secondo conflitto mondiale, propria dignità e dilaniata da scelte più o meno lungo di transizione, era- s’intensificò. Ben pochi rimasero ad esistenziali e identitarie pesantissi- no insensibilmente diventati croati. abitare città, villaggi e terre che per me. Quattro tasselli di un mosaico Era la nostra scuola di avviamento al secoli erano stati casa comune e segno dai contorni tanto angoscianti quan- lavoro, per prima, che induceva a tali d’identità, e per quei pochi iniziò una to veri, vissuti sulla propria pelle. cambiamenti, ci insegnava a fondere vita non facile. Nei racconti de “Lo spi- Un linguaggio in cui si mescolano e mutare quello che era distinto. Tra raglio”, come si legge in quarta di co- italiano letterario con termini dia- le tante materie, la più micidiale era pertina, Nelida Milani torna a narrare lettali, italiani e croati, crea un insie- Cultura dell’amnesia. Dopo matema- l’Istria dei “superstiti”, delle serrande me di grande forza espressiva. Sono tica era la più difficile, aveva un ef- chiuse e delle finestre abbassate per pagine di straordinaria bellezza, che fetto dirompente, nei ragazzi istriani sempre, l’Istria della confusione e del- arrivano al cuore come una fitta, a e croati promuoveva l’immaginario lo smarrimento, ma anche della con- tratti profetiche. Al termine di ogni dell’ostilità e nei ragazzi italiani scar- vivenza e della molteplicità di lingue. storiella s’intravede un barlume di dinava la loro storia, i loro ricordi, Dopo “Bora”, la scrittrice delinea, con il speranza: così il bimbo gettato in depotenziava le loro forze, li trasfor- tratto fine e delicato che le è proprio, mare riesce a galleggiare e impara a mava in ragazzi senza punti fermi, un mondo spesso dimenticato e rinne- “nudal”; gli operai alla fine ce la fan- e addirittura sgretolava i sentimenti gato, attraversando gli anni e i decen- no a imbarcarsi sull’aereo per Am- che si reggono sui ricordi... Da picco- ni, traghettando lungo gli esiti della sterdam, proiettati verso un futuro lo animale di confine, annusavo sen- storia le vite di quanti hanno abitato, migliore; il manovale kosovaro si tore di disastro e di crollo nel feroce con fiducia e abbandono, una terra ricongiunge con la famiglia; gli esuli nazionalismo che sempre più andava contesa all’incrocio di due mondi. rientrano nelle città abbandonate. impregnando le lezioni di quella ma-

Panorama 31 libri

del fallimento, sparizione per morte civile, senza spargimento di sangue”), Gigi Vidris, il «ritorno» a Pola gente che scompare nel nulla, gente ammutolita dalla paura di parlare o dall’incapacità di tambascar nella A 190 dalla nascita e a settant’anni dall’abban- lingua di quella che era diventata la dono della città natale, Gigi Vidris è “tornato” a maggioranza. Pola a metà giugno, in occasione del 61.esimo “Lo spiraglio”, che che all’autrice era Raduno nazionale degli esuli polesi. Le vignette valso il primo premio al Concorso dell’artista, morto a Torino nel 1976, sono state “Istria Nobilissima” 2015 (la moti- esposte per la prima volta nella sua città, nel vazione: “Racconto di formazione salone della Comunità degli Italiani. Comparse nel quale la lingua è presentata come quasi tutte sul settimanale satuirico “El Spin” organismo vivo che abilita l’animo (usciva a Pola ogni sabato dal 20 ottobre 1945 al definizione del confine orientale d’Italia, umano”), narra l’odissea di un grup- 14 gennaio 1947) raccontano con ironia, sarca- con la successiva istituzione delle due po di amici tubisti dello Scoglio Oli- smo e umorismo, le vicende politiche tra la fine zone A e B della Venezia Giulia e la firma vi, che sogna di scappare dal “para- della Seconda guerra mondiale e la controversa del Trattato di Pace di Parigi. diso titino” e raggiungere l’Olanda. L’atteggiamento della direzione del cantiere navale nei loro confronti dà un assaggio della perversione del si- teria che ci toglieva goccia a goccia la andarsene), gente che nonostante tut- stema jugoslavo anche nei confronti tenacia di credere e del difendere la to resta (“Volete restare? Restate pure, di chi non era un “nemico del popo- stabilità della nostra strada”. E allo- testoni e testardi, ma ci vorrà pelo sulo lo”, ma voleva semplicemente vivere. ra “l’assunzione di un’altra identità stomaco per vivere nella cultura dell’u- È un cantiere riorganizzato sotto incarnava la capacità di resistere e miliazione, se non altro ci vorrà una il nome di Uljanik, con operai so- sopravvivere, utilizzando il potere di resistenza al di sopra della media... praggiunti da tutte le parti della Ju- trasformazione e di dissimulazione”. Non sentite già adesso in modo qua- goslavia, quello che la scrittrice po- Quattro episodi, si diceva. In “Opzio- si fisico la loro ostilità? Bisgna essere lese tratteggia in “Storia di tubi”. I ne e ormoni” c’è l’adolescente che cer- masochisti per infliggersi una puni- vuoti lasciati da chi ha intrapreso la ca di crescere, di assimilarsi agli altri zione da soli, da se stessi... Lotterete? via dell’esodo o dai polesi che non (ad esempio, ballando il kolo), s’inna- Dite che lotterete? Come no. Quante vogliono più fare i tubisti, i mura- mora di un “foresto”, ma soprattutto si battaglie dovrete fare? Di battaglia tori, i tornitori, sono stati riempiti confronta con una città che non è più in battaglia fino alla sconfitta finale, dalla sirova radna snaga: bosniaci, sua, tra gente che se ne va (o cerca di fino al fallimento, fino alla miseria serbi, dalmati, qualcuno dalla Lika.

32 Panorama L’AUTRICE La regina della letteratura CNI

Nelida Milani (che spesso figura anche con l’ag- giunta del cognome da sposata, Kruljac) figura oggi come uno dei massimi esponenti della cul- tura della Comunità nazionale italiana di Croa- zia e Slovenia ed è uno dei pochi autori italiani di queste terre a essere pubblicato anche in Ita- lia. Nata a Pola nel 1939, laureatasi alla Facoltà di Lettere dell’Università di Zagabria, per alcuni anni ha insegnato italiano e francese nel Liceo croato di Pola. In seguito, specializzatasi in so- ciolinguistica, dal 1979 ha ricoperto la cattedra di linguistica generale e di semantica alla Facoltà di Pedagogia dell’Università di Pola. È stata per anni vicepreside e responsabile della Sezione Italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (Diparti- mento di studi in lingua italiana.) italiani d’Istria e di Fiume dal 1945 a oggi” (Società È autrice di libri, saggi e articoli di carattere socio- di Studi e Ricerche Pietas Julia – Pola/EDIT, collana linguistico; ha collaborato con tutte le principali di saggistica “L’identità dentro” – Fiume, con prefa- riviste della minoranza: dal quotidiano La Voce zione di Tullio De Mauro, 2013). Pluripremiata al del popolo, al quindicinale fiumano Panorama e Concorso d’Arte e di Cultura “Istria Nobilissima”, ha alla rivista letteraria La Battana, della quale è sta- ottenuto il Premio Mondello 1992 per “Una valigia ta redattore responsabile per oltre quindici anni. di cartone” (Sellerio, 1991); nel gennaio del 2010 il Nella sua attività di linguista, Nelida Milani si è Senato Accademico dell’Università di Pola l’ha no- occupata in particolar modo dello sviluppo della minata “Professore Emerito”: è stata la prima intel- competenza comunicativa nei bambini bilingui, lettuale della CNI a ricevere questo riconoscimento pubblicando vari saggi ed articoli su riviste spe- in Croazia. Nel 2004, Nelida Milani è stata nomi- cializzate. Fra questi è da ricordare soprattutto nata commendatore con stella della solidarietà dal “La Comunità Italiana in Istria e a Fiume fra di- Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio glossia e bilinguismo” (1990), nella collana Etnia Ciampi. del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno. È famosa per il romanzo autobiografico sulle tor- Ha anche partecipato alla stesura del volume mentate vicende della terra istriana viste attraverso “L’italiano fra i giovani dell’istro-quarnerino” gli occhi di un’esule e di una “rimasta”, scritto a quat- (Pola-Fiume 2003), del quale è stata curatrice: tro mani con Anna Maria Mori, “Bora” (Frassinelli, un’analisi tuttora insuperata sulla situazione lin- 1998); tra gli altri titoli, da ricordareancora “Crina- guistica degli adolescenti della minoranza italia- le estremo” (EDIT, 2007), “Racconti di guerra”(Il na in Slovenia e Croazia. Con Roberto Dobran Ramo d’Oro, 2008) e “La bacchetta del direttore” ha firmato “Le parole rimaste. La letteratura degli (Oltre Edizioni, 2013).

Tra questi c’è Djerdaš Megeš, un Pola italiana, le famiglie divise, i rap- di fare con il patrimonio ereditato da energumeno dalla testa dura, con porti spezzati, anche se mai interrotti secoli di civiltà. Una maledizione, che famiglia nel Kosovo, che mastro – come il legame tra due cugine, Anita si ritorcerà contro chi si è impossessa- Claudio, deve istruire. Sono univer- ed Elena –, che si ricomporranno sol- to di cose non sue. Come la specchie- si incomunicabili, paradigma di un tanto tanti anni dopo fanno da sfondo ra della Contessa, in cui Elena non è Paese-coacervo di popoli, culture e a “Villa Contessa”, Protagonista è una più risucita a guardarsi: la prima volta mentalità per certi aspetti inconci- nobildonna, vedova di un banchie- che l’ha fatto è apparsa l’immagine liabili, che solo la mano dura del re- re, che attende l’espatrio, mentre le dell’ex proprietaria. Quasi a indicare gime riuscì a tenere insieme. E che persone che fino all’ultimo l’avevano che, seppure calpestato, imbrigliato, quando questa mancò, si sgretolò, servita stanno smantellando ciò che offuscato, il volto originario è desti- provocando morti e sofferenze. rimane dell’antico splendore; un po’ nato prima o poi a riaffiorare. Lo leg- La fine di una stagione, quella della come i nuovi arrivati hanno cercato giamo come un timido spiraglio....

Panorama 33 Fa ancora discutere il movie del regista svedese Ruben Östlund, vincitore a Cannes THE SQUARE fra esperimento sociale e film

a cura di Fabio Sfiligoi curatori mercanti e collezionisti te chiusa. Un universo di privile- d’arte per illustrare un racconto giati che si spostano di mostra in breve e di carattere allegorico, a mostra attratti più dal lavoro di ome era prevedibi- tratti irritante sui meccanismi che marketing dei direttori che dalla le subito dopo che il regolano un’enclave oggettivamen- vera grandezza artistica delle ope- sipario è calato sulla 70.esima edizione del festival di Cannes, per “The Square” (La piazza), vincitore Cdel Festival del cinema, il botteghi- no non è stato clemente, perché ciò che piace alla critica spesso e volentieri non trova lo stesso ri- scontro dal pubblico, anche se... Il regista Ruben Östlund si era fatto conoscere con “Forza maggio- re” del 2014: ha buona mano e ci sono diversi spunti su cui riflettere guardando il suo ultimo film, ma il riconoscimento ottenuto risulta generoso, a causa di una narrazio- ne coinvolgente solo a fasi alterne alternate con diverse sequenze inutilmente prolisse. È una delle “Palme d’oro” che ha più ha fatto dfiscutre negli ultimi anni. Con “The Square” Östlund si è buttato a capofitto nel regno dominato da

34 Panorama cinemania

Fa ancora discutere il movie del regista Quasi due ore svedese Ruben Östlund, vincitore a Cannes e mezza: troppe!

Regia, sceneggiatura e dialoghi: Ruben Östlund Fotografia: Fredrik Wenzel Montaggio: Ruben Östlund, Jacob Secher Schulsinger Suono: Andreas Franck THE SQUARE Scenografia: Josefin Åsberg Costumi: Sofie Krunegård Casting: Pauline Hansson Produttore: Erik Hemmendorff Produttori esecutivi: Tomas Eskilsson, Dan Friedkin, Agneta Perman, Bradley Thomas fra esperimento Interpreti principali: Claes Bang (Christian), Elisabeth Moss (Anne), Dominic West (Julian), Terry Notary (Oleg), Christopher Læssø (Michael), Marina Schiptjenko Produzione: Plattform Produktion, ARTE France Cinéma, Paese: Svezia, Germania, Francia, Danimarca sociale e film Durata: 142′

re che può essere metaforicamente fCritica alla società so, ma capace di divenire elemento interpretato come freddezza e in- narratologico. sensibilità della borghesia compia- La critica non si ferma è ovvio al Come in “Forza maggiore”, ciuta dietro l’apparente interesse al mondo dell’arte, è anche evidente Östlund smaschera l’ipocrisia di mondo povero. specchio di una società sovraespo- una borghesia medio-alta che tro- sta dominata dall’immagine, dallo vandosi a dover fare i conti con scandalo, dalla presenza in rete, l’ambiente circostante intraprende da Twitter e Instagram. Una foto- anche una sorta di viaggio inte- grafia del mondo contemporaneo riore, dovendo quindi affrontare i cruda e per nulla confortante. propri ostacoli più intimi per tro- Probabilmente non è tato il miglior vare una via verso un’armonia con film passato nelle sale del Settan- altri elementi della società e con la tesimo Cannes, ma è di certo uno propria famiglia, dove anche i rap- di quelli che ha saputo essere più porti tra causa/effetto sono sempre incisivo ed originale. “The Square” imprevisti (e imprevedibili). Ri- ha letteralmente spaccato in due sulta evidente come ogni elemen- la critica, in un’edizione del Festi- to della nostra vita, anche il più val che mai come altre ha saputo insignificante, possa essere punto essere tanto mediocre dal punto di di svolta fondamentale, e questo è vista qualitativo, quanto insidiosa il dilemma che caratterizza l’ossa- sul piano del confronto tra profes- tura dei film del regista svedese. E sionisti. se in “Forza maggiore” l’istinto di “The Square” è un film pericoloso, sopravvivenza era l’elemento sca- perché rischia di essere quasi com- tenante di un egoismo spogliato piaciuto, facendosi beffe dell’arte di tutti i sentimentalismi possibile, contemporanea utilizzando però indagando all’interno del nucleo l’arte stessa come esercizio di stile e famigliare, in “The Square” il pro- come estetismo non fine a sé stes- tagonista vive un’epopea dove ogni

Panorama 35 cinemania

The Square: un’esposi- zione ha come elemen- to principale un quadra- to vuoto realizzato al centro della Piazza dove sorge il Palazzo reale di Stoccolma. È delimitato da una luce bianca...

prende la propria strada, facendo sì che l’artista, il creatore, perda il controllo della propria opera: ma Östlund non si limita a questo, bensì riesce ad esasperare il mo- mento ponendo lo spettatore di fronte al dilemma di una società eeElisabeth incapace di intervenire, di esse- Moss re solidale e invece ben allenata all’indifferenza e alla totale chiusu- ra verso quanto sta accadendo “sul singolo evento sfortunato racchiu- “The Square”, un quadrato vuoto tavolo accanto”. de in sé il germe di una riflessione realizzato al centro della Piazza che riguarda ogni aspetto a tutto dove sorge il Palazzo reale di Stoc- fSurrealismo tondo della vita del personaggio, a colma. È un quadrato delimitato livello sociale, professionale, inti- da una luce bianca, dove all’interno Il grottesco surrealismo di que- mo, famigliare. tutti hanno gli stessi diritti, defini- sta sequenza è in effetti l’elemen- Christian è il responsabile di un to un “santuario di fiducia e altru- to narrativo più caro a un regista museo d’arte contemporanea a ismo”. Tra parole ridondanti e voli che ha saputo realizzare film dove Stoccolma. La vicenda parte dal pindarici che ne descrivono l’es- emerge un talento cinematografi- giorno in cui viene derubato e gra- senza e il significato, lo spettatore è co enorme. Molta critica, a caldo, zie al GPS del suo cellulare riesce posto di fronte a tutta la complessi- ha bollato il film come “troppo a individuare il palazzo del malvi- tà dell’arte contemporanea, alla sua lungo” e come “inconcludente”. vente. Da quel momento in poi il concettualità e ai facili fraintendi- Il punto di vista potrebbe essere film è un’escalation di eventi che menti: esilaranti sono i momenti condivisibile, ma varrebbe la pena mettono il protagonista di fronte che riguardano un’installazione invece chiedersi se non sia proprio alle proprie colpe, in un contesto di mucchi di argilla all’interno del voluta questa strada: il film apre assolutamente grottesco e ironico, museo. Ma è proprio questa diffe- spiragli dentro cui poter sbircia- dove la mano di Östlund calca con renza culturale che porta a interro- re, senza per forza assumere la ferocia sugli aspetti più deforma(n) garsi sull’altro gap denunciato nel pretesa di spiegare o di conclude- ti della ricca società svedese. So- film, quello sociale. re i discorsi avviati nel frattempo. cietà che viene presa a modello da Uno dei momenti più violenti e L’ultima mezzora (una sorta di gran parte dll’Europa, ma che in feroci (moralmente, psicologica- mini-romanzo di crescita surreale effetti come tante altre società pre- mente, fisicamente) è la sequenza e autoassolutorio) è un momento senta nei e difetti. che vede l’esibizione dal vivo di un che avrebbe potuto essere evitato, uomo che deve comportarsi come così come invece potrebbe essere fLa piazza una scimmia in una cena di gala. il viatico per altre due ore di film. L’uomo diventa esso stesso instal- La forza del film è proprio la sua Nel museo in cui lavora Christian lazione artistica, in un nesso logi- apertura verso lo spettatore. Non sta per avere inizio un’esposizione co che porta all’elementare sillo- annoia mai, è feroce e accusatorio, che ha come elemento principale gismo dell’arte “che prende vita” e ma non è retorico. Ed è un lavoro

36 Panorama ccRuben Ostlund al centro con i membri principali del cast: Dominic West, Elisabeth Moss, Claes Bang e Terry Notary

che probabilmente solo un nord- pie, ma lascia che sia lo spettato- europeo avrebbe potuto realizzare. re a decidere cosa vederci dentro. Il film critica non solo Il quadrato che fa da opera d’arte E proprio come l’uomo-scimmia il mondo dell’arte, non è altro che un frame vuoto, della sequenza più forte del film... proprio come lo schermo cinema- The Square non è un film contro è anche l’evidente tografico. La genialità di questo l’arte contemporanea, ma un film specchio di una società film sta proprio in questo paralle- sul senso dell’arte contemporanea lismo tra l’oggetto del film e il film come espressione di divari sociali e sovraesposta dominata stesso. Östlund ci propone il suo culturali. Se non ci fosse, non sta- dall’immagine quadrato, il suo frame, lo riem- remmo nemmeno qua a parlarne...

Östlund, futuro Adesso tocca al mondo della moda

La Palma d’Oro sta portando fortuna a Ruben Östlund, che dopo i sopracciglia dove viene iniettata la tossina botulinica per cancellare le festeggiamenti festivalieri e post-festivalieri si accinge a rimettersi rughe d’espressione - si soffermerà in particolare su un modello che al lavoro su un progetto che è stato paragonato a The Neon Demon comincia a perdere i capelli e quindi a vedere ridotte le opportunità di Nicolas Winding Refn. Il regista svedese si addentrerà infatti nel di lavoro e una modella lesbica che si trova a respingere una serie di competitivo e folle universo dell’alta moda dirigendo “The Triangle avances maschili. L’azione dovrebbe svolgersi per la maggior parte in of Sadness” (Il triangolo della tristezza), che invece di soffermarsi un lussuoso yacht-hotel. su una serie di ambiziose modelle disposte a tutto pur di emergere, Al momento ancora non è stata fissanta una data di inzio di riprese, ma racconterà di personaggi che tentano in ogno modo di abbandonare è probabile che Östlund si metterà al lavoro una volta uscito dalla sala la passerella. di montaggio, dove si chiuderà per qualche tempo per tagiuzzare qua Il film - che nel titolo allude a quella zona della fronte in mezzo alle e là il suo “The Square”, che dura quasi due ore e mezzo.

Panorama 37 In occasione del vertice «Human to Mars» tenutosi a Washington NASA: «Il viaggio verso sono stati forniti alcuni dettagli sulla missione. Il primo Marte partirà dalla Luna» step prevederebbe la costruzione di una stazione spaziale in orbita sul nostro satellite

a cura di Nerea Bulva

l viaggio dell’umanità verso Marte inizierà dalla Luna, con missioni lunghe (for- se anche un anno) in orbita lunare per esercitarsi e fare esperienza prima di partire per la Ivolta di Marte nel 2030; o almeno questo è quanto ha fatto sapere di recente la NASA in occasione del vertice “Human to Mars” tenutosi a Washington lo scorso 9 maggio, durante il quale ha rivelato i piani della missione umana sul pianeta rosso. fPrimo passo In pratica l’agenzia spaziale ha sottolineato che la prima fase del progetto prevede la costruzione di quella che chiama “Deep Spa- fTrasloco ce Gateway”, una stazione spaziale orbitale che sarebbe da mettere in orbita, appunto, nella zona cislunare (la Inoltre Greg Williams, vice regione di Spazio tra la Terra e la amministratore associato per Luna), e che avrà principalmen- politiche e piani della NASA, ha te 2 obiettivi molto importanti: il anche aggiunto che prima di av- orbitali primo sarebbe quello di sperimen- viare la fase della missione sulla e alle comu- tare tutte le tecnologie necessarie Luna, saranno effettuati 5 lanci, 4 nicazioni; bisognerà poi portare al viaggio spaziale ed il secon- dei quali senza equipaggio per tra- in orbita un’unità abitativa per gli do, come già anticipato, quello di sportare materiali e attrezzature, astronauti, un modulo logistico per fungere da ponte per il viaggio su come il modulo propulsivo e di ge- la ricerca scientifica e un airlock Marte che dovrebbe partire nel nerazione di potenza per garantire (un attracco) per altri eventuali 2030. l’energia necessaria alle manovre veicoli spaziali, mentre l’ultima

38 Panorama spazio NASA: «Il viaggio verso Marte partirà dalla Luna»

ccDalla Terra a Marte, passando per la Luna: il piano a lungo termine della Nasa, nel dettaglio. Prima del lungo anno da passare attorno alla Luna saranno necessari almeno 5 lanci (quattro dei quali con personale a bordo) per l’invio di materiali per la costruzione di una base spaziale e per la realizzazione del mezzo che porterà gli astronauti nello spazio profondo, il “Deep Space Transport”

missio- stazione spaziale intorno alla Luna gramma è ancora suscettibile a ne lunare (il cui funzionamento sarà molto modifiche: non a caso la NASA servirà per simile a quello dell’attuale ISS e sta ancora lavorando per capi- immettere disporrà anche di un braccio mec- re quali possano essere i partner nell’orbita del canico esterno), mentre dal 2027 tecnici disposti ad aderire alla satellite terre- scatterà la 2ª fase con il quinto lan- missione e come sia possibile ar- stre il “Deep Spa- cio verso la Luna che porterà, ap- monizzare il tutto per raggiunge- ce Transport”, ossia punto, il “Deep Space Transport” re, infine, il tanto sognato pianeta il mezzo di trasporto ad agganciarsi alla stazione spazia- rosso. che sarà poi utilizzato da- le già in orbita. Quindi sarà solo a gli astronauti per raggiungere quel punto che si passerà alla fase fAccordi commerciali Marte. 3 e 4 nelle quali l’equipaggio scel- to per la missione su Marte potrà Le missioni sfrutteranno il vetto- fLe quattro fasi recarsi sulla stazione spaziale per re di lancio pesante della Nasa, lo iniziare le attività di addestramen- Space Launch System (SLS), e la Tra l’altro l’intera missione Luna- to per il lungo viaggio, che, come capsula Orion, che è già stata testa- Marte sarà resa operativa in 4 pas- più volte spiegato dovrebbe essere ta senza equipaggio. Ma la strada saggi: tra il 2018 ed il 2026 saranno pronto per il 2030. verso Marte sarà costellata anche effettuate le prime 4 missioni che Naturalmente si tratta di date di accordi con compagnie private, permetteranno di strutturare una molto fluide in quanto il pro- da SpaceX a Blue Origin.

Panorama 39 ricerca

Uomini e donne non sono uguali 6.500 geni fanno la differenza

mozioni, gusti, cervel- lo, capacità, patologie, reazioni ai medicinali: gli uomini sono molto diversi dalle donne se- condo una ricerca del Weizmann EInstitute of Science, pubblicato su secondo gli scienziati a differenti ‘BMC Biology’ basata su un data- geni corrispondono anche diffe- base con registrati i dati genetici renti predisposizioni riguardo ad di circa 550 adulti. Complemen- alcune patologie e reazioni nei tari ma con 6.500 geni che fanno confronti dei medicinali. Tutto la differenza, espressi in modo questo farebbe addirittura pen- diverso in uomini e donne. Tut- sare ad una vera a propria evo- ta questione di collegamento e luzione separata (anche se inter- accensione genetica se la donna connessa) tra i diversi sessi della appare più vulnerabile, soggetta nostra specie. a una serie di malattie invece che ad altre, e così all’inverso. C’è chi fLo studio parla di una “evoluzione separata” anche se interconnessa tra maschi Per arrivare a questo risultato gli patrimonio genetico di circa 550 e femmine, chi di due specie dif- scienziati Shmuel Pietrokovski e persone adulte (uomini e donne). ferenti. Moran Gershoni hanno utilizza- 20.000 geni codificanti sono stati Starete pensando: va bene siamo to i dati del GTEx project, ovvero passati al vaglio, per carpirne le diversi ma dov’è la novità? Ebbene un database in cui è catalogato il differenze. Il risultato è che 6.500

40 Panorama La maggior parte sono evidenti, ma adesso una nuova ricerca del Weizmann Institute of Science, punta l’attenzione su alcune particolarità meno note e probabilmente insospettabili. Sembra addirittura che l’evoluzione dei due sessi abbia seguito percorsi completamenti diversi!

come sopra accennato e alcuni insospettabilmente legati alla dif- ferenza dei sessi. La sintesi dello studio, dunque, sarebbe da rileg- gere come una co-evoluzione. fGeni speciali Ci sono geni accesi solo nel ven- tricolo sinistro del cuore della dei muscoli e al grasso (che nella donna: quelli tra loro che sono donna diventa cellulite). legati all’uso del calcio tendono a spegnersi con l’età, e secondo fL’accensione alcuni rende le donne soggette a malattie cardiovascolari e osteo- che fa la differenza porosi. Nel cervello delle donne Il punto è l’accensione, 6500 sono invece c’è un gene che sarebbe ca- accesi in maniera diversa e questo pace di proteggere i neuroni dal comporta anche una “ereditarietà Parkinson. sessuale” a certe malattie o nella Insomma non è solo una nostra reazione ai farmaci. Sull’evoluzio- percezione, ci sono sempre nuove ne invece si specifica che questa conferme scientifiche che uomini è poco selettiva, e quindi legata e donne sono tanto, a volte trop- geni si sono espressi in modo a mutazioni che possono legarsi po, differenti. Ma da oggi possia- diverso tra i due sessi. Per esem- all’infertilità ma è anche più in- mo dare la colpa al patrimonio pio, i geni collegati alla crescita dulgente con le mutazioni sesso- genetico! Chissà come cambierà dei peli non sono gli stessi, idem specifiche maschili. I geni studiati il percorso evolutivo dei due sessi, quelli relativi alla costruzione nella loro totalità sono stati 20.000 ora che sappiamo che è diverso.

Panorama 41 Sono hacker «buoni», volontari che combattono il consumismo inarrestabile delle multinazionali salvando dei prodotti tech rotti e dimenticati e dandogli una seconda vita La sfida dei restarter: «Non buttarlo, riparalo»

vati apparentemente al fine vita. Sono hacker “buoni” che combattono il consumismo inar- restabile delle multinazionali organizzando feste a tema, i Restart party, ospitate in sale messe a disposizione da un’infinità di associa- zioni. Tutto gratuito, tutto volontario. Si danno appuntamento su Facebook: chi por- ta un oggetto partecipa come può al tentativo di ripararlo. Ottiene informazioni, strumenti e aiuto. Ma non sono negozi in cui abbandoni il tuo oggetto e torni quando la riparazione è fini- ta: qui si lavora in prima persona, come si faceva una volta quando, prima di buttar via qualcosa, si provava ad accomodarlo. Un’era geologica fa. fNon tutto si riesce a riparare oro ci mettono la testa, tu il telefonino Ma si tenta insieme, e se si scopre che servono scassato o la stampante bloccata; loro le pezzi di ricambio i “restarter” ti aiutano a trovar- mani, tu il fon che puzza di bruciato o li: il tuo oggetto moribondo tornerà a vivere al lo stereo che si è mangiato il tuo cd pre- prossimo party. Alcuni volontari con competen- ferito. Ora basta con tutta questa spaz- ze tecniche aiuteranno e insegneranno ai parte- zatura inutile. Non si butta via nulla: si ripara. cipanti ad aggiustare i propri dispositivi rotti per LPotete chiamarla una moda o una filosofia, o evitare di farli diventare rifiuti, oltre a riadattare magari una lotta alla don Chisciotte contro nuo- i vecchi computer ancora funzionanti ma inuti- vi mulini a vento fatti di fili e di microchip. Le lizzati, con un sistema operativo gratuito adatto aziende costruiscono oggetti sempre più piccoli, anche ai meno esperti. sempre meno riparabili? “Loro” schiaffano truc- Il Restart Project di Londra, inventato da due chi e soluzioni su Internet, aggirano le obsole- ragazzi uno dei quali - Ugo Vallauri - è italiano, scenze programmate e trovano come dare una ha un amico giurato: l’ambiente. Meno rifiuti, seconda vita agli elettrodefunti che l’industria meno anidride carbonica. Ma ha anche un ne- dei consumi vorrebbe farvi gettar via senza rim- mico: i riparatori professionali, che lo vedono pianti, per poi farvi mettere in fila in un maxi- come il tentativo di regalare ciò che essi ven- store dietro all’ultima superofferta. Nel giro di dono: la competenza e gli strumenti. In realtà, pochi mesi hanno conquistato il Regno Unito e il loro business è sempre più esiguo. Le multi- ora iniziano a diffondersi in Italia, ma anche in nazionali non hanno alcun interesse a produrre Usa, Canada e Nord Africa. “Loro” si chiamano oggetti riparabili. Quel che si rompe si ricompra, Restarter: fanno ripartire gli oggetti altrui arri- e il fatturato cresce.

42 Panorama costume

Sono hacker «buoni», volontari che combattono il consumismo inarrestabile delle multinazionali salvando dei prodotti tech rotti e dimenticati e dandogli una seconda vita La sfida dei restarter: «Non buttarlo, riparalo»

fMa loro non ci stanno combattono sul campo la resistenza degli oggetti a farsi riparare, il movimento diventa politico, e E il movimento è un’onda mondiale, cresce al rit- punta a sfidarne gli artefici: i loro demoni sono il mo della crisi, che rende sempre più insostenibi- consumismo e la globalizzazione. Chiedono leg- le la corsa a ricomprare. Mentre i Restart party e gi che condannino l’obsolescenza programmata e i Repair cafè (che non si occupano solo di elettro- obblighino le multinazionali ad accompagnare i nica, ma di oggetti in genere: la formula inventata loro prodotti con i manuali di riparazione, come da Martine Postma esordì in un caffè di Amster- venti o trent’anni fa. E ci riescono, in qualche caso: dam nel 2009, e ora è diffusa in mezza Europa) in Francia e in Germania, per esempio.

Panorama 43 verde

Lavorare nelle Sfere tra 25mila piante

avorare tra 25mila piante con la scrivania ombreggiata da fel- ci, circondati da fiori tropicali e orchidee, tra fresche cascate e fontane, all’interno di tre enormi sfere di vetro e acciaio. Come idea non sembra male, che dite? Sarà infatti proprio così la sede avveniristica che a Seattle ospiterà gli uffici del persona- le di Amazon, noto brand di e-commerce globale. Progettate Lda NBBJ, le sfere dal design futuristico del nuovo quartier generale di Amazon, che si espanderà su 6.000 metri quadrati, sono state pensate per conciliare lavoro e qualità della vita, e non solo per chi lavorerà al loro interno: anche per il tessuto sociale urbano che le circonda, con cui si integreranno fornendo spazi e servizi. Le Sfere (The Spheres) di Amazon saranno completate nel 2018 al co- sto di 4 miliardi di dollari: i lavori sono iniziati l’anno scorso e il primo battesimo è avvenuto a maggio, quando è stata collocata la prima felce arborea. Le specie vegetali delle “Seattlespheres” non saranno infatti semplici arredi, ma parte vitale dell’ambiente, elemento che riporta il contatto diretto con la natura negli spazi lavorativi, seppure racchiusi in un contesto artificiale protetto. Alle piante saranno dedicate cure e attenzioni, in modo che si manten- gano in perfetta salute e siano un piacere da ammirare e godere tutti

44 Panorama Nostaglia da foresta i giorni: molte poi saranno utilizzate per rivestire le parti tecniche, come per esempio i tubi per l’areazione. Del resto le serre di Amazon (amazzonica)? Non sono stanno coltivando 40mila esemplari già dal 2015, radunando specie provenienti da tutto il mondo, comprese rare orchidee, che troveran- solo Apple, Google e Facebook no spazio nelle pareti verdi, alte più di 18 metri, delle Seattlespheres. Per quanto riguarda il lavoro, i globi non prevedono sale riunioni a pensare in grande: anche chiuse ma grandi open space: una struttura di tubi riscaldanti a pa- vimento contribuirà a mantenere ottimali le temperature all’inter- Amazon, il colosso americano no, fissate a 20°C con umidità al 60%. La sfera più grande avrà un diametro di 45 metri e sarà alta ben 90 metri. Al suo interno verrà dell’e-commerce, avrà a costruito un giardino composto da cascate, uffici e oltre 300 diverse varietà di piante. Seattle un nuovo quartier A fianco alle Sfere è già pronta l’area cani privata per i dipendenti dell’azienda e sono attivi incontri e visite sull’ambiente dedicate alle generale, campus innovativo scuole. Amazon ha donato 10mila dollari per ricerche ed eventi le- capace d’essere ecologico e gati al verde. Inoltre i giardini interni saranno aperti ai cittadini di Seattle, che saranno liberi di frequentare a piacimento il piano terra anche funzionale. Nonché delle Sfere, in cui troveranno spazio anche associazioni no profit della città. Le “bolle” di Amazon si integreranno così con la vita di Seattle esteticamente bellissimo diventando peraltro una forte attrazione turistica.

Panorama 45 alimentazione

Questa è la stagione in cui è più importante mantenere idratato il proprio organismo ed aiutarlo a raggiungere e mantenere l’equilibrio on il caldo torrido, alimenti che mangiamo. Infatti, le giornate afose, un’alimentazione adeguata con- che regola la gli elevati livelli di sentirà di contrastare la calura e umidità che fanno reintegrare i liquidi e i sali minerali temperatura percepire una tem- che si perdono con la sudorazione. corporea C peratura ancora È fondamentale tenere conto del maggiore, è necessario preservarsi fatto che si perdono molti più e fare molta attenzione anche agli liquidi del solito a causa della traspirazione, per cui bisogna puntare a cibi con alto contenuto d’acqua. Non tutti i cibi sono però adatti. Ci sono quelli che rinfre- scano e quelli invece che ci fanno sentire ancora più caldo, per cui occorre fare una selezione mirata ESTATE e prepararsi ad affrontare l’estate anche dal punto di vista dell’ali- mentazione. Per essere sicuri di seguire la giu- cosa mangiare sta dieta rinfrescante, potete ri- volgervi anche ai nutrizionisti e dietologi che sapranno definire il corretto regime alimentare per e cosa evitare l’estate. Ecco in ogni caso alcuni degli alimenti a cui non rinuncia- re per sopravvivere all’afa estiva e quelli da evitare se non si vuole al- zare ulteriormente la temperatura corporea. fCibi che rinfrescano Cetrioli: sono tra gli alimenti più rinfrescanti perché contengono tanta acqua e sono ottimi per con- trastare la sete. Perfetti se preparati all’insalata con un po’ d’olio e sale. Anguria: per la maggior parte composto d’acqua, questo frutto non solo disseta e mantiene bas- sa la temperatura dell’organismo, ma calma la fame grazie alla sua

46 Panorama quantità di zuccheri. Albicocche: tra i cibi migliori da assumere per affrontare l’estate, non solo contiene acqua, ma è ric- co di sali minerali come magnesio, calcio e fosforo e ha alte quantità di vitamina A. Consigliato special- mente a donne e bambini, perché aiuta il trasporto del ferro. Erba cipollina: i suoi fiori sono ricchi di minerali e vitamine e ha proprietà depurative, antisettiche e digestive. Va consumata cruda per sfruttare al meglio le sue qualità. Verdure a foglia verde: armatevi di spinaci, broccoli e cavoli e pre- parate soprattutto tante insalate. Questi alimenti sono ricchi di cal- cio e aiutano la termoregolazione. Cereali integrali: contengono qua- si tutti alte quantità di magnesio, che aiuta a mantenere costante la temperatura del corpo. Consiglia- mo soprattutto orzo, farro, grano saraceno, quinoa, segale. fCibi che riscaldano Alcolici: anche se freddi, danno solo la sensazione di dissetare, ma in realtà contribuiscono a disidra- tarci. Sono vasodilatatori, quindi gonfiano le vene e riscaldano la pelle, amplificando la sensazio- ne di calore. Sono molto calorici e impediscono la dispersione del calore. Insaccati: con elevate quantità di sale, sono controindicati perché il sodio trattiene i liquidi e aumenta refrigerarsi per affrontare le gior- potete assumere come centrifugati il gonfiore del corpo. nate calde. o frullati, ma anche in integratori. Formaggi stagionati: calorici e Bere molta acqua: è sempre Evitare cibi pesanti: alimenti frit- anch’essi con alte quantità di sale, bene bere, in qualunque periodo ti, grassi, molto conditi e in gene- trattengono i liquidi e gonfiano la dell’anno, ma d’estate è ancora più rale troppo elaborati rendono diffi- pancia. necessario idratarsi. Almeno 2 li- coltosa la digestione, affaticandovi. Bibite gassate: sono generalmente tri d’acqua, se non addirittura 3, Inoltre, contengono molto sale che, ricche di zuccheri e molto calori- al giorno sono fondamentali per come detto, trattiene liquidi. che. Non dissetano come l’acqua e reidratarsi. Anche se non sentite Fare pasti frequenti: meglio man- sono difficili da smaltire. la sensazione della sete, bevete. La giare poco, ma spesso e, natural- potete assumere anche attraverso mente, con pasti leggeri. Tre pasti fAlcune regole verdure e frutta, alimenti ricchissi- principali e due spuntini sono l’i- mi di acqua. deale per non appesantirsi. da seguire Assumere sali minerali: potassio, In generale, è bene seguire alcu- sodio e magnesio sono i sali mine- Se seguirete queste regole semplici ne indicazioni per mangiare in rali più importanti. Li potrete tro- da ricordare, potrete sopravvivere modo corretto durante l’estate e vare sempre in frutta e verdura, che all’afa senza troppe difficoltà!

Panorama 47 benessere

risaputo che l’acqua rappresenta l’e- lemento normalmente associato in maniera imprescindibile alla vita, dove per vita s’intendono quella umana, animale e vegetale. Focalizzando però Èl’attenzione sull’uomo, risulta scientificamen- te e biologicamente corretto asserire che il corpo umano ne è costituito per oltre il 70%, una partizione enorme in considerazione alla totalità delle componenti del nostro intero organismo. L’acqua è essenziale per ogni pro- cesso fisiologico, sia esso indotto o spontaneo: si pensi a dinamiche quali la digestione e il metabolismo (due fra le molteplici), in cui l’ac- qua ricopre sistematicamente un ruolo di gran lunga predominante. È inoltre uno dei quattro elementi fondanti in natura, ha svariate proprietà organolettiche ma non calorie, idrata e aiuta a smaltire le tossine. Si tratta indubbiamente di un depu- Acqua aromatizzata: rante efficacissimo, specialmente se assunto a stomaco vuoto, abitudine sana come poche altre. Ecco una raccolta di ricette di acque un rimedio naturale per depurarsi aromatizzate, bevande rinfrescanti e idratanti soprattutto nelle giornate estive, ricche di vita- mine ma anche un ottimo rimedio naturale per 2) MENTA FRESCA IN FOGLIE. Agisce sulla energicamente il processo digestivo e agevola contribuire alla depurazione dell’organismo: bile e le ghiandole salivari, inoltre le sue incisi- la creazione di enzimi a esso correlati. ve proprietà inducono alla copiosa produzione 1) CHIODI DI GAROFANO. Non certo ultimi di particolari enzimi digestivi atti all’assorbi- 4) ACETO DI MELE. Due cucchiai di questo per importanza, contribuiscono anch’essi ad mento di vitamine e nutrienti. ingrediente – dal sapore non proprio gradevo- agevolare la digestione e tutelano lo stomaco le – in un litro d’acqua migliora la digestione, preservandolo da fastidiosi parassiti. Ne basta- 3) LIMONE. Con il suo ingente carico di vitami- il metabolismo ed equilibra il pH corporeo. no 6 o 7 aggiunti all’acqua per agire bene. In na C, agisce positivamente sul sistema immu- Smorfie facciali di leggero disgusto non si fa- aggiunta, per rendere più gustosa la bibita, è nitario rafforzandolo ed eliminando eventuali ranno attendere, ma neanche i benefici. Vale consigliabile versare un pizzico di cannella. radicali liberi. Spremuto nell’acqua, sprona dunque la pena provare.

48 Panorama Ha svariate proprietà Acqua aromatizzata: organolettiche, ma non calorie: idrata e aiuta a un rimedio naturale per depurarsi smaltire le tossine

5) CANNELLA. Sia in polvere che in bastoncini, tagliato all’acqua, far riposare tutta la notte e che non può proprio prescindere da una sostan- la cannella è indicata per incrementare la circo- poi bere. za presente praticamente ovunque, ricca inoltre lazione e renderla più disinvolta. Inoltre, udite, (ma molto dipende dalle fonti d’origine) di ele- udite: riduce i livelli di zucchero allontanando il 7) CETRIOLO. Ha un aspetto buffo e quasi insul- menti come il sodio e il calcio, fondamentali per rischio diabete. so, ma a fette nell’acqua diviene un potente ne- l’apparato scheletrico e muscolare. Per inciso, le mico delle tossine e migliora il processo digesti- 7 diverse metodologie di fruizione dell’acqua ri- 6) RADICE DI ZENZERO. Non tutti sanno che vo in virtù della ricchezza di fibre e antiossidanti. sultano indicate per ogni fascia d’età, senza con- le sue proprietà antivirali e antinfiammatorie L’acqua corrisponde, alla luce di quanto detto ed troindicazioni poiché completamente naturali, sono scientificamente dimostrate. Per bene- elencato, a un’ottima base su cui imbastire un prive di artifici, manipolazioni chimiche o alte- ficiarne, aggiungere un po’ di zenzero fresco discorso legato in primis alla salute individuale, razioni. Bevete, dunque, e fatelo bene e tanto.

Panorama 49 salute

L’ipertermia, questo il termine scientifico, è la condizione in cui il corpo si sforza di regolare la propria temperatura ma a causa dell’afa Estate SOS: colpo di calore esterna, magari aggravata dalla disidratazione, non ci riesce e dà luogo a diversi sintomi come riconoscerlo e prevenirlo

l caldo in alcuni casi può fSintomi gradi, il paziente rischia il collasso essere molto pericoloso circolatorio e, nei casi più gravi, la poiché può provocare una Con il termine scientifico di iper- morte. Diversamente, se l’iperpi- serie di disturbi che han- termia si intende l’innalzamento ressia (febbre alta oltre i 40 gradi) no un esordio improvviso della temperatura corporea provo- si prolunga per troppe ore, in caso e che possono precipitare rapi- cato ad esempio dall’eccessivo cal- di recupero, il paziente rischia di Idamente. Soprattutto d’estate do di questo periodo che porta a riportare danni cerebrali perma- aumentano i casi di colpi di sole forti mal di testa, vertigine e stan- nenti. Si parla di colpo di sole, o da calore per i quali sono ne- chezza, ma non solo. Nei casi più invece, quando a creare disagio è cessari interventi repentini e dra- gravi, quando cioè questi sintomi proprio il sole diretto che provoca stici onde evitare conseguenze non vengono ascoltati o quando arrossamenti, mal di testa e un au- che possono essere anche gravi. le vittime sono soggetti più deboli mento della temperatura. Vediamo allora come affrontarli come anziani e bambini, può por- riconoscendone i sintomi e i se- tare a perdita di coscienza e con- fCome intervenire gni, come intervenire e quale sia vulsioni. Quando la temperatura la terapia. corporea raggiunge e supera i 40 La tempestività dell’intervento è

COSA SINTOMI FARE

50 Panorama Estate SOS: colpo di calore come riconoscerlo e prevenirlo

fondamentale per ridurre al mini- vasche piene di ghiaccio o rime- fPrevenire è meglio mo i possibili danni di un colpo di di simili che rischierebbero solo che curare calore. Occorre subito chiedere l’in- di complicare la situazione come tervento medico e, nel frattempo, indurre l’ipotermia. Evitare di uscire nelle ore più fare il possibile per abbassare gra- calde o di stazionare in ambien- dualmente la temperatura corpo- fCome si cura ti chiusi senza aria condizionata rea, ad esempio avvolgendo il sog- (come vecchi auto o bus), indos- getto con lenzuola o vestiti bagnati La responsabilità della cura va sare abiti leggeri di cotone, possi- e fare aria con un ventaglio, anche lasciata ai medici. In ospedale il bilmente non scuri, da ricambiare di fortuna e poi fatto sdraiare in paziente viene trattato in modo spesso soprattutto dopo aver su- modo tale da poter tenere le gambe da raggiungere una temperatura dato, idratarsi e mangiare leggero sollevate favorendo la normalizza- corporea adeguata, per il recu- sono i principali accorgimenti che zione della pressione. In prossimità pero totale potrebbero volerci possiamo prendere facendo par- di fonti d’acqua si può bagnare il giorni, e vengono controllati tutti ticolare attenzione ai soggetti più paziente facendo attenzione però i valori vitali per assicurarsi che a rischio come bambini, anziani e allo choc termico: evitare dunque non ci siano conseguenze. donne in gravidanza.

COME PREVENIRE

Panorama 51 made in italy

ccMaurizio Martina, Politiche Ad annunciarlo i agricole alimentari e forestali: «Dedicare il 2018 al cibo ministri delle Politiche italiano significa porre ancora agricole alimentari una volta l’accento su parole chiave come qualità, eccel- e forestali, Maurizio lenza e sicurezza che rendono unici i nostri prodotti. Significa Martina, e dei Beni valorizzare il lavoro di migliaia culturali e del Turismo, di agricoltori, allevatori pe- scatori, artigiani e produttori Dario Franceschini alimentari»

n anno intero dedicato al cibo ita- liano, da sempre fiore all’occhiello e patrimonio del Bel Paese. Il 2018 sarà “l’anno internaziona- Il mondo ha fame d’Italia le del cibo italiano nel mondo”. UDopo il 2016, Anno Nazionale dei Cammini, e il 2017, Anno dei Borghi, l’attenzione si sposta... in cucina. L’annuncio arriva dal mi- nistro dei Beni culturali e del Turismo, Dario 2018, anno del cibo italiano Franceschini, e dal suo collega alle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. Un patrimonio, quello del Made ta, che ha superato i 38 miliardi di euro, me. Anche in questo consiste il saper fare in Italy agroalimentare, che coniuga saper e i risultati positivi della prima edizione italiano. La nostra forza, il nostro orgoglio”. fare, bellezze artistiche e paesaggistiche, della “Settimana della cucina italiana nel “Come il 2016 è stato l’anno nazionale dei rappresentando uno del migliori biglietti mondo” promossa in collaborazione con il cammini e quest’anno è l’anno nazionale dei da visita dell’Italia nel mondo. Il cibo, insie- Ministero degli Esteri e le Ambasciate di borghi, il 2018 sarà l’anno del cibo italiano”, me all’arte, racconta la storia delle nostre più di cento Paesi, che hanno risposto con sottolinea il ministro dei Beni e delle attività terre e delle comunità che le abitano. Un entusiasmo all’iniziativa. Perché, quando culturali e del Turismo, Dario Franceschini. valore immenso che il Governo italiano con- raccontiamo il cibo, raccontiamo anche la tinua a promuovere e tutelare con iniziative storia di chi lo ha realizzato, del territorio in campo nazionale e internazionale. dal quale provengono le materie pri- “Grazie ad Expo Milano – sottolinea Mar- tina – abbiamo rafforzato la promozione della cultura del cibo, inteso come stru- mento di democrazia e di uguaglianza, come chiave per la tutela della biodiversità e lo sviluppo sostenibile del nostro Pianeta. Dedicare il 2018 al cibo italiano, quindi, è una scelta tutt’altro che banale. Signifi- ca – sottolinea il ministro – porre ancora una volta l’accento su parole chiave come qualità, eccellenza e sicurezza che ren- dono unici i nostri prodotti. Signi- fica valorizzare il lavoro di migliaia di agricoltori, allevatori pescatori, artigiani e produttori alimentari”. “Il mondo ha fame d’Italia”, con- tinua Martina. “Ce lo dimostrano i dati dell’export in continua cresci-

52 Panorama ccRoberto Moncalvo, Col- ccDario Franceschini, MiBACT: «Sarà diretti: «Un’azione che un modo per valorizzare e mettere genererà conoscenza a sistema le tante e straordinarie ed educazione al buon eccellenze italiane e fare un grande cibo, facendo dei turisti investimento per l’immagine del stranieri gli ambascia- nostro Paese nel mondo. L’Italia tori del Made in Italy a deve promuoversi all’estero in tavola nel mondo ma maniera integrata e intelligente: aiuterà anche l’export a valorizzare e promuovere l’intreccio raggiungere l’obiettivo tra cibo arte e paesaggio è sicura- di 50 miliardi di euro nel mente uno strumento molto utile 2020» per questo obiettivo»

tivo di 50 miliardi di euro nel 2020”, com- menta il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo. Nell’anno dedicato dall’Onu al Il mondo ha fame d’Italia turismo sostenibile lo scopo dell’iniziativa è sensibilizzare i cittadini e le imprese sulla necessità di valorizzare i caratteri culturali e naturali del territorio. Il protocollo siglato tra Mibact-Coldiretti 2018, anno del cibo italiano prevede il coinvolgimento degli impren- ditori agricoli le cui strutture sono legate ad attività di ricerca archeologica, con “Sarà un modo per valorizzare e mettere a deve promuoversi all’estero in maniera inte- l’intento di promuovere una conoscenza sistema le tante e straordinarie eccellenze grata e intelligente: valorizzare e promuovere storica delle testimonianze venute in luce italiane e fare un grande l’intreccio tra cibo arte e paesaggio è sicura- e del territorio, individuando d’intesa con investimento per l’im- mente uno strumento molto utile per questo i responsabili dello scavo e la competente magine del nostro obiettivo”. Soprintendenza archeologica forme ade- Paese nel mon- “Un’azione che genererà conoscenza ed guate di valorizzazione dei rinvenimenti do. L’Italia educazione al buon cibo, facendo intervenuti. Oltre a ciò, verrà portata avanti dei turisti stranieri gli ambascia- un’attività di monitoraggio e mappatura tori del Made in Italy a tavo- delle aree agricole di interesse cultura- la nel mondo ma aiuterà le, paesaggistico, storico e archeologico. anche l’export a rag- Il protocollo prevede anche l’utilizzo dei giungere l’obiet- prodotti agricoli ed agroalimentari tipici del territorio nell’ambito della ristorazione collettiva gestita direttamente o tramite appalto dal Ministero e dalle articolazioni territoriali. Uno sarà dato anche alla rea- lizzazione di percorsi turistici e didattici, compresi itinerari pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari, appositamente segnalati e pubblicizzati per far conoscere ai tu- risti italiani e stranieri luoghi ed aree legati a produzioni agroalimen- tari tipiche e storicamen- te radicate nella tradizione italiana. I. R.

Panorama 53 musica I’m an Englishman in Istria

a cura di Fabio Sfiligoi spesso nella musica. E non è neanche il “ritorno n’ Roses), il chitarrista Lyle Workman e la band ai Police”, come si potrebbe pensare ascoltando Tex Mex di San Antonio The Last Bandoleros. Il on si saranno ancor spenti gli echi il singolo “I Can’t Stop Thinking About You”, ma cantautore britannico nell’ultimo lavoro sembra del concerto dei 2Cellos che l’anfi- rimanda a quel mondo, è molto essenziale e cru- essere tornato a radici rock: “L’impulso principale teatro polese è pronto ad ospitare do, un pezzo aspro, ad ascoltarlo effettivamente del disco è molto diretto, semplice, energetico - un altro mega evento. Il 26 luglio ricorda i Police: chitarra e basso, segnano il passo ha detto a France presse - ma non tutto il disco. per la terza volta torna ad esibirsi, seguiti da un’incessante e ritmica batteria, il tut- Ci sono alcune ballad, ci sono dei lavori riflessivi e Nall’Arena, Sting (all’anagrafe Gordon Matthew to shakerato dalla voce limpida, a volte metalli- introspettivi nell’album. Ma l’impulso principale Thomas Sumner) in un live che nonostante i ca, di Sting. è il rock”. prezzi dei biglietti (da un minimo di 390 kune Il lavoro in toto è molto di più, una storia di- a un massimo di 790) si annuncia sold-out, versa. Il disco riassume un’ampia gamma di fAlbum d’attualità perché si tratta della unica tappa in questi ter- stili musicali e di scrittura, dall’intensa Road ritori di una delle vere icone della musica rock. Warrior a Petrol Head. Un po’ come la carriera Un disco attento ai problemi attuali nel mon- Per chi non ce la dovesse fare a a Pola avrà la di Sting molto eclettica in cui si può trovare di do, così vi trovano spazio brani come “One Fine possibilità di anticipare e optare per la vicina tutto: escursioni musicali pop-rock, un capati- day” sui cambiamenti climatici e “Inshallah” Cividale del Friuli dove il cantante si esibirà un na al jazz, financo a madrigali, album sinfonici, che racconta la storia di migranti in viaggio per giorno prima al Parco della Lesa all’interno del musical dedicati all’industria navale, e così via. l`Europa. Questo pezzo sembra essere l’erede Mittelfest. Sting è un artista a tutto tondo oltre che un ot- di “Desert rose”, “è il mio tentativo di mettermi Il nuovo tour di Sting, “57th & 9th World Tour”, timo strumentista e bravo compositore. su una di quelle imbarcazioni, come se fossi il con gli special guest The Last Bandoleros e Joe padre di uno di quei piccoli bambini, se fossi Sumner, sta avendo un successo travolgente e fEffetto sorpresa il marito di una donna, come mi sentirei? La- ottenendo grandissime recensioni. Il “pungiglio- sciare il pericolo, affrontare il pericolo, senza ne” sarà accompagnato da una band composta Cavalcando l’ispirazione del momento “57th sapere dove sto andando o cosa mi aspetta, da 3 elementi che comprende il suo chitarrista & 9th” è nato in modo impulsivo, con sessioni come ci si sente?!”, ha spiegato Sting. Ha ten- “di fiducia” Dominic Miller, Josh Freese (batteria) chiuse in poche settimane, come raccontato tato di registrare una versione di Inshallah con e Ruful Miller (chitarra). In “57th & 9th”, titolo dallo stesso Sting a diversi giornali specializ- alcuni musicisti siriani che vivevano a Berlino, ispirato ad un incrocio di Manhattan che l’artista zati: ‘’È avvenuto tutto in modo molto veloce, che hanno fatto la traversata, una coppia di percorre a piedi recandosi allo studio di registra- molto spontaneo; la mia idea è di cercare sem- loro era di Aleppo. Li ha incontrati, ascoltato le zione, l’ex leader dei Police vira verso un “ritor- pre di sorprendermi e sorprendere le persone loro storie da dove venivano e chiedendo loro no al rock”, modo di dire abusato che sentiamo con cui lavoro e, spero, gli ascoltatori’’. il permesso di fare questa canzone. Nell’album Promuovendo l’album Sting ha parlato della “50.000”, invece, è un brano dedicato a Prince. grande importanza che ha avuto New York nella Oltre alle canzoni contenute in “57th & 9th” a realizazione del disco ma si è soprattutto soffer- Pola e Cividale Sting poporrà tutti i suoi pezzi mato sulla morte di Bowie e sull’influenza che storici sia con i Police sia nella carriera da so- il tragico evento e quello degli altri lutti nel lista: Roxanne, Every Breath You Take, Don’t mondo della musica hanno avuto sulla Stand So Close to Me e De Do Do Do, De Da sua ispirazione e in particolar modo Da Da, If You Love Somebody Set Them Free, sul brano 50.000. “Bowie è immor- Fragile, Desert rose, ecc. Tra presente e pas- tale - ha dichiarato - ma prima se sato ci sono tutti i presupposti per trascorrere ne è andato David, poi Lemmy, un’indimenticabile serata in compagnia di uno poi il mio amico Alan Rickman dei grandi del rock mondiale come successe 20 e poi Prince. Sembrava tutto anni fa nel 1997 e poi nel 2000, magari cantic- crollasse”. Il cd è stato regi- chindo “I’m an englishman in.. Istria“. strato da Sting con gli storici collaboratori Dominic Miller fPersonaggio (chitarra) e Vinnie Colaiuta (batteria) e contiene collabo- poliedrico razioni con il batterista Josh Compositore, cantante, attore, autore e atti- Freese (Nine Inch Nails, Guns vista, Sting (oggi 66.enne) è nato a Newca-

54 Panorama I’m an Englishman in Istria

Sting, dopo venti anni il prossimo 26 luglio, per la terza volta torna ad esibirsi all’Arena

stle, Inghilterra, e si è trasferito a Londra nel 1977. lì ha formato i The Police insieme a Ste- wart Copeland e Andy Summers. La band ha pubblicato cinque album, ha vinto 6 Grammy e 2 Brits e nel 2003 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame. Sting ha ricevuto come solista 10 Grammy, 2 Brits, 1 Golden Globe, 1 Emmy, 3 nomination agli Oscar, una nomi- nation ai Tony, il Century Awards di Billboard Magazine, e il MusiCares Person of the Year nel 2004. È membro del Songwriters Hall of Fame e nel 2014 ha ricevuto il Kennedy Center Honors, uno dei riconoscimenti più prestigiosi negli Stati Uniti. Nel Corso della sua lunga car- riera ha venduto quasi 100 milioni di album (tra i The Police e quelli da solista). Anche se Sting possiede molti terreni nel Regno Unito e negli Usa, attualmente si considera a casa a Figline Valdarno in Toscana, dove ha com- prato la villa del “Palagio”. Nel 2002 acquistò i beni confinanti dell’ex fattoria Serristori, ovvero 200 ettari tra vigne, uliveti, pascoli e boschi, diventando così proprietario di un’in- tera collina di oltre 300 ettari tra il Chianti e il Valdarno. L’azienda agricola “Tenuta Il Pala- gio” dà lavoro a 15 dipendenti fissi Leggenda racconta che abbia ricevuto il suo soprannome di pungiglione, mentre suona- va con i Jazzmen, perché portava spesso una maglietta a strisce nere e gialle; uno dei com- ponenti della band, Gordon Solomon, notò che sembrava un’ape, e così divenne Stinger (colui che punge), abbreviato poi in Sting. C’è chi dice invece che a chiamarlo Sting fossero stati i suoi alunni durante il suo periodo da, severo, inse- gnante. Si fa abitualmente chiamare Sting da tutti, compresi i figli...

Panorama 55 l 2017 può essere considerato un anno marconiano: di recente si è tenuta la com- memorazione per il novantesimo della L’Almanacco della Scienza celebra Biblioteca centrale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) intitolata a Guglielmo IMarconi, alla presenza della figlia Maria Elet- tra; quest’anno ricorrono poi i 90 anni dall’inse- diamento alla presidenza del Cnr e, il 20 luglio, gli 80 anni dalla morte del geniale inventore, GUGLIELMO MARCONI scopritore e Premio Nobel. La celebrità di Gu- glielmo Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20 luglio 1937) è tale che a volte lo si modo più sentito l’orgoglio di lavorare per coniana del Cnr; della conquista del Nobel per ricorda erroneamente come fondatore del Con- il Consiglio nazionale delle ricerche”, scrive la Fisica parla Gilberto Corbellini, direttore del siglio nazionale delle ricerche, del quale invece Marco Ferrazzoli in “L’orgoglio della storia, lo Dipartimento di scienze umane e sociali e pa- fu il secondo presidente per un importante sguardo nel futuro” . Marconi ha dimostrato trimonio culturale (Dsu-Cnr); Riccardo Pietra- decennio, dal 1927 al 1937, che si concluse con come non ci sia differenza tra ricerca di base e bissa, membro del nostro Consiglio scientifico, la sua scomparsa improvvisa. Che l’inventore applicata e come ai ricercatori siano richieste affronta la questione dei brevetti legati alla di una scoperta fondamentale per il progresso immaginazione, fantasia, capacità di rischia- telegrafia senza fili. Sul wireless di cui Marco- umano come la telegrafia senza fili, premiato re e mettersi in gioco, di avere dubbi positi- ni fu il pioniere assoluto interviene Domenico con il Nobel, sia stato insediato al vertice del vi. Da queste e da altre battute sono chiari Laforenza, direttore dell’Istituto di informatica maggiore ente di ricerca italiano è un dato di sia l’impegno e la passione con cui Marconi e telematica; la storia della Biblioteca centrale evidente importanza. affrontò il suo importante decennio di presi- dell’Ente è illustrata dal suo direttore, Alberto Nel 1926 Mussolini lamentava: “La ricerca denza, sia quelli attualmente messi in campo De Rosa, e da Maurizio Gentilini del Dsu. Il web scientifica in Italia da dieci anni attraversa un per far avanzare una conoscenza senza bar- magazine dell’Ufficio stampa del Consiglio periodo di stasi. Bisogna avere il coraggio di riere, pur con le difficoltà che non mancano nazionale delle ricerche è on line all’indirizzo confessare che siamo in ritardo” e il 31 marzo mai, oggi come ieri (basti ricordare quanto www.almanacco.cnr.it. 1927 il re firmava il decreto di riordino: un lamentasse la scarsità di finanziamenti). Direttorio di sette membri, nominato da mi- Per ricordare la sua figura, il Cnr gli ha dedica- fFigura straordinaria nistro della Pubblica istruzione e presidente to il Focus monografico dell’Almanacco della del Consiglio, rispondeva del proprio operato Scienza – webzine dell’Ufficio stampa del Cnr Secondo il rapporto annuale dell’Ufficio al capo del Governo”. Marconi era l’uomo on line da questa settimana – esaminando con europeo brevetti (Epo) presentato lo scorso giusto per il nuovo organismo... Personaggio l’aiuto dei ricercatori del Cnr e di esperti alcuni marzo, l’Italia si classifica al decimo posto tra notissimo a livello internazionale, di levatura aspetti della sua eccezionale attività. Giovanni i Paesi comunitari richiedenti la protezione scientifica indiscutibile. Paoloni, storico della scienza dell’Università brevettuale ma è quello con il tasso di crescita “Ci sono momenti nei quali si avverte in Sapienza di Roma, ricorda la presidenza mar- più elevato (4,5%). La tendenza del Belpaese

56 Panorama ricorrenze

Il 2017 è segnato da importanti anniversari: il novantesimo della Biblioteca centrale e del suo insediamento alla presidenza del Cnr, nonché, il 20 luglio, l’ottantesimo

della morte ccMarconi a Fiume in visita al Vate L’Almanacco della Scienza celebra GUGLIELMO MARCONI

è dunque abbastanza positiva, anche se ai striale in grado di costruire i primi apparecchi Guglielmo Marconi che nel 1909, a soli 35 anni, primi posti per numero di richieste depositate radio ricetrasmittenti. “Il giovane Guglielmo fu il primo connazionale a vincerlo per la fisica, presso l’Epo ci sono Stati Uniti (25%), Germa- era consapevole del valore economico della come riconoscimento per il contributo dato nia (16%), Giappone (13%) e Francia (7%). sua invenzione e delle possibili evoluzioni che allo sviluppo della telegrafia senza fili, insieme “I brevetti depositati da Guglielmo Marconi, hanno poi, di fatto, portato alla realizzazione a Karl Ferdinand Braun. sono una settantina, riguardano le trasmis- della radio, della televisione e allo straordi- Prima di ottenere il Nobel, Marconi era già sioni senza fili e propongono ogni volta so- nario sviluppo delle telecomunicazioni che è stato nominato più volte. Il riconoscimento luzioni migliorative della tecnica sviluppata sotto gli occhi di tutti”, prosegue Pietrabissa. “E giunse a conclusione di un intenso lavoro in precedenza”, ricorda Riccardo Pietrabissa, infatti nel 1897, a 23 anni, fondò in Inghilterra durato circa 15 anni e a seguito del salvatag- docente presso il Politecnico di Milano e la Wireless Telegraph Trading Signal co.Ltd, per gio dei passeggeri a bordo del transatlantico membro del Consiglio scientifico del Cnr. “Il lo sviluppo della tecnologia basata sul brevetto Republic nel gennaio 1909, avvenuto proprio più noto è senz’altro il primo, per un sistema che aveva depositato l’anno prima. La conces- grazie al radiosoccorso del servizio pubblico di telegrafia senza fili, del 1896. Marconi era sione gli consentì di assicurarsi i diritti dello di radiotelegrafia della Compagnia Marconi. un appassionato studioso dell’elettricità e dei sfruttamento della sua invenzione e lo svilup- “Si può dire che insieme ai Nobel assegnati a fenomeni elettromagnetici, temi che nell’Eu- po dell’impresa, che nel 1900 prese il nome di Camillo Golgi, Fermi e Natta, quello a Marconi ropa di fine ‘800 impegnavano molti studiosi Marconi Wireless Telegraph co.Ltd”. fu un premio ‘completamente italiano’, nel senso e fisici nei loro laboratori. Grazie alle scoperte E tra i vincitori del riconoscimento istituito nel che tale era la nazionalità non solo dello scien- Marconi affrontò e risolse il problema della 1901 per volere dell’imprenditore e inventore ziato, ma anche della ricerca”, sostiene Gilberto trasmissione di informazioni via radio, senza Alfred Nobel, 20 sono italiani (sei lo hanno rice- Corbellini, direttore del Dipartimento scienze l’uso di connessioni con fili elettrici”. vuto per la letteratura e altrettanti nel campo umane e sociali, patrimonio culturale (Dsu).“I Un’invenzione che Marconi fu però costretto della medicina – tra cui Camillo Golgi, il primo successi spettacolari della dimostrazione della a depositare fuori dall’Italia, a Londra, dove italiano che ne fu insignito–, cinque lo hanno trasmissione radio a lunga distanza e le applica- riuscì a trovare i capitali necessari per brevet- vinto per la fisica, uno per la chimica, uno per zioni che avrebbe trovato la tecnologia, resero lo tarla subito e per avviare un’impresa indu- l’economia e uno per la pace). E tra questi c’è scienziato bolognese famoso in tutto il mondo”.

Panorama 57 passatempi

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ORIZZONTALI: 1. Più le togli - 37. Preposizione... moltipli- colpito nella Giostra del Saracino - 27. Pianta delle graminacee più ingrandisce - 5. Finissimo cante - 38. Si allunga nel porto - 59. Vani sotto il tetto - 60. L’isola - 29. La parte sostenuta dal quello di Baccarat - 12. A destra - 39. Il re d’Israele modello di di Ulisse - 62. Cane di ferma di personaggio - 31. La trama del di chi guarda a nord - 15. Smisu- saggezza - 40. Quando è grosso origine inglese - 63. Il fiume di film - 33. Perfettamente pu- ratamente grande - 17. Città del si balla - 41. Una danza con le Bottego - 64. Lo studio dei tumori lito - 35. Il cibo che cadde dal Belgio - 18. Insidiavano Penelo- nacchere - 42. La provincia ca- - 65. Incontro di vocali. cielo sugli Ebrei - 36. Divinità pe - 20. Lo è un discorso chiaro nadese con Winnipeg - 43. Una della religione egizia - 37. Bro- e coerente - 22. Fiume delle bella tra le belle - 44. Articolo VERTICALI: 1. Animali feroci - glio elettorale - 38. Un grosso Marche - 23. Il Baffone georgia- maschile - 45. Magonza a Ma- 2. In correlazione con altri - 3. cane - 39. Antilope delle steppe no - 24. Tensione nervosa - 26. gonza - 46. La risposta dell’in- Vi poggia la tastiera del compu- asiatiche - 40. Dipinti in piccole Può essere a percussione - 28. deciso - 47. Grande città costie- ter - 4. Pietro scrittore, poeta e dimensioni - 42. L’ultimogenito Una protagonista... stupefacen- ra della Cina - 49. Vi si coltivano drammaturgo italiano - 5. Più di Giuseppe Garibaldi - 43. Gros- te - 30. Le iniziali di Proust - 32. champignon - 51. Le subiscono che pallida - 6. Israele su targa se zappe con ferro largo e corto Spilorcia - 33. La bevanda... le navi - 53. Inutile chiuderla se d’auto - 7. Un consenso strappato - 45. Ragazza di Fiume o di Trie- danzante - 34. È parallela al sono scappati i buoi - 55. Pap- - 8. Prova attitudinale - 9. Paura ste - 47. Produce l’effetto - 48. radio - 35. Sinonimo di slealtà pagalli coloratissimi - 57. Viene morbosa degli spazi aperti - 10. Città della Sardegna - 49. Viene In quel luogo - 11. Scegliere fra acceso con allegria - 50. Grande Soluzione del numero precedente più alternative - 12. Un nano di lago asiatico - 52. Le iniziali di Biancaneve - 13. Sono ricurvi in Bellini - 54. L’attore Cruise - 56. cima - 14. Colorare - 16. Il dipar- Fenomeno acustico - 58. Il capo- timento francese con Reims - 19. danno vietnamita - 60. Novan- Genera girini - 21. Breve esempio tanove romani - 61. Il simbolo - 23. Un seme delle carte da gioco dell’argento. italiane - 25. Per niente ingenuo Pinocchio

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