CONCORSO LETTERARIO “SCRIVI PER NOI!” quarta edizione

La classe 1°G della Scuola Media Antonio Meucci di Via Revel 8 di Torino ha voluto interpretare il Patrimonio Culturale, in modo tangibile, immaginando un ragazzo cambogiano (un nostro compagno Andrea Ricci Sok Arunras) che decide di frequentare l’Università delle scienze gastronomiche di Pollenzo.

In queste pagine di diario il ragazzo scoprirà la cultura italiana attraverso l’arte e la cucina.

Marta Vallero Anna Giordano

Il cibo italiano nel mondo

Federico Actis Giorgetto, Giovanni Altafini, Tommaso Andolfi, Amelia Morgana Angelillo, Alex Bardeli, Meseret Bertolo, Pietro Casartelli, Ginevra Chiolero, Beatrice Cordoni, Viola Dolza Cogni, Viola Falchero, Anna Giordano, Carolina Giudici, Carlo Alberto Lucato, Gaia Marucco, Alice Mottino, Pietro Onorato, Arianna Peano, Gian Pietro Alessandro Petean, Gabriele Quadrumolo, Andrea Sok Arunras Ricci, Elena Roccavilla, Kaoutar Sad Eddine, Marta Vallero, Daria Zandano

Società Dante Alighieri Comitato di Torino CONCORSO LETTERARIO “SCRIVI PER NOI!” quarta edizione

Caro diario,

Finalmente sono arrivato in Italia precisamente a Torino perché, come tu ben sai, mi sono iscritto all’Università degli studi di scienze gastronomiche di Pollenzo per diventare esperto di gastronomia mondiale: “Master of gastronomy: for the food in the world”.

Torino all’inizio mi è sembrata un po’ caotica rispetto alla mia città, Angkor Wat in Cambogia! Però mi sono davvero meravigliato per tutti i monumenti, piazze, musei, palazzi che la caratterizzano tra cui il simbolo di Torino: la .

Che meraviglia! Tutti i turisti quando la vedono rimangono affascinati per la sua originalità!

Anche il linguaggio dei giovani torinesi non passa inosservato; infatti ho incontrato un gruppo di adolescenti del posto che chiacchieravano e chattavano e chiesi loro di farmi una foto con la Mole, ma uno mi rispose: “Ehi frà, stai shallo, è solo un monumento …” Strani i ragazzini di oggi, no?

Il panorama dall’alto è mozzafiato! Superga, circondata dalle montagne! La mia attenzione è stata catturata da due palazzi imponenti e maestosi: Palazzo Reale e Palazzo Madama.

Palazzo Reale sono riuscito a visitarlo e direi che ogni stanza è perfetta e abbinata ai propri quadri, per non parlare dell’armeria, della biblioteca e delle luccicanti armature: devo proprio affermare che questi Savoia avevano davvero il lusso nel loro palazzo!

La mia religione è rappresentata, a differenza di quella cristiana da templi e palazzi invece la chiesa di San Lorenzo è una vera “chicca”: alcuni mosaici curatissimi la rendono molto suggestiva. È in stile barocco eseguita dal Guarini.

Sempre in piazza Castello, dal lato di via Po si affaccia il : un teatro antico e maestoso che ha sempre rappresentato una parte della cultura musicale torinese.

Lungo la strada verso il trovai una gelateria artigianale che a differenza dei nostri gelati confezionati offriva molti più gusti: gianduia, pistacchio, stracciatella, nocciola…

Caro diario, ho fatto una scoperta fantastica! Però mi resi conto di averne mangiato troppo e così sono arrivato tardi alla visita al museo Egizio. Vedendomi preoccupato e un po’ sporco di gelato, mi fecero entrare lo stesso.

Società Dante Alighieri Comitato di Torino CONCORSO LETTERARIO “SCRIVI PER NOI!” quarta edizione

Rimasi sbalordito dalla quantità di reperti archeologici presenti, mi sembrava di essere nella loro epoca, un meraviglioso salto nel passato, anche se alcune mummie mi facevano impressione!

Non ho potuto rinunciare però ad andare in piazza Vittorio, una delle piazze più grandi d’Europa, ben 18 km di portici con tutti i ristoranti e negozi e approfittando della vicinanza ho visitato il Santuario della Consolata, una delle chiese più antiche e preziose di Torino.

Per concedermi un po’ di riposo, ho noleggiato una bicicletta e sono andato al .

Mentre pedalavo, scorsi “tra […] la selva oscura”, una riproduzione di un borgo medievale sulle rive del fiume Po, questo grande fiume che attraversa Torino e ha visto passare tutta la storia di questa magnifica città!

Caro diario, per adesso ho terminato il mio racconto, appena avrò nuove notizie ti farò sapere.

Ciao!

Sok

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Caro diario,

Eccomi tornato a scrivere dopo la fantastica visita per Torino. Ieri sera sono andato a casa di Giacomo, un mio compagno di università, che mi ha preparato una cena tipica piemontese. Abbiamo parlato di gastronomia come cultura. La tavola era imbandita con piatti e bicchieri con decorazioni floreali. Ho assaggiato i tipici grissini torinesi così croccanti che a masticarli era una strana sensazione. La salsina del vitello tonnato era fantastica! Come primo piatto Giacomo ha cucinato gli agnolotti del plin in brodo: buonissimi!

Abbiamo iniziato a scambiarci delle ricette: riso, trote, carpe e spezie contro meringata, bicerin, bagna caoda e gianduiotti!

Ho fotografato alcuni piatti, uno cambogiano e uno torinese per metterli a confronto.

VS

LOK LAK BAGNA CAODA

Domani i miei nuovi amici mi porteranno ad assaggiare la tipica bevanda di Torino. In piemontese si chiama “bicerin” che indica un piccolo bicchiere. Si tratta di una ricetta inventata nell’Ottocento e mi hanno riferito che piaceva molto a Cavour. Il bicerin non si beve dappertutto e il posto più classico dove fanno la ricetta originaria è un piccolo baruccio davanti al Santuario della Consolata.

La ricetta è apparentemente molto semplice: una parte di cioccolata calda, una parte un po’ più piccola di caffè e un grosso ciuffo di panna montata con una spolverata di cacao. Il risultato, mi dicono sia una vera esplosione di gusti che non vedo l’ora di conoscere.

Caro diario a domani, così ti racconterò una nuova giornata torinese!

Ciao! Sok

Società Dante Alighieri Comitato di Torino