Rivista Della Diocesi 03/2015
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ANNO CV | N. 3 | 2015 - PERIODICO BIMESTRALE Rivista della Diocesi di Brescia UFFICIALE PER GLI ATTI VESCOVILI E DI CURIA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 2 DCB BRESCIA ANNO CV | N. 3 | MAGGIO – GIUGNO 2015 Direzione: Cancelleria della Curia Diocesana – Via Trieste, 13 – 25121 Brescia – tel. e fax 030.3722.219 Amministrazione: Fondazione “Opera Diocesana San Francesco di Sales” – 25121 Brescia tel. 030.578541 – fax 030.3757897 – e–mail: [email protected] – P. IVA 02601870989 Abbonamento 2015: ordinario Euro 33,00 – per sacerdoti quiescenti Euro 20,00 – un numero Euro 5,00 – arretrato il doppio CCP 18881250 intestato a: Fond. O.D.S.F. Sales Imprimatur † Luciano Monari, vescovo Direttore responsabile: don Adriano Bianchi Curatore: don Antonio Lanzoni Autorizzazione n. 19/1996 del Tribunale di Brescia – 15 maggio 1996. Editrice: Fondazione “Opera Diocesana San Francesco di Sales” realizzazione grafica: Fond. O.D.S.F. Sales – Brescia – Stampa: Tipografia Camuna S.p.A. – Breno (Bs) – Centro Stampa di Brescia SOMMARIO La parola dell’autorità ecclesiastica Il Vescovo 159 Omelia per il Corpus Domini 165 Omelia per le ordinazioni sacerdotali Atti e comunicazioni Congregazione delle Cause dei Santi 169 Decreto sulla eroicità delle virtù della Serva di Dio Elisabetta Baldo XI Consiglio Presbiterale 175 Verbale della XXI sessione XI Consiglio Pastorale Diocesano 187 Verbale della XX sessione 193 Verbale della XXI sessione Ufficio Cancelleria 235 Nomine e provvedimenti Ufficio beni culturali ecclesiastici 239 Pratiche autorizzate Studi e documentazioni 243 Beatificazione della Venerabile Serva di Dio Suor Irene Stefani Calendario Pastorale diocesano 255 Maggio – Giugno 259 Diario del Vescovo Tribunale Ecclesiastico 265 Relazione circa l’attività del Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo nell’anno 2014 Necrologi 277 Caironi don Giovan Battista 281 Ipprio don Maurizio 283 Chiudinelli don Giuseppe Rivista della Diocesi di Brescia ANNO CV | N. 3 | MAGGIO – GIUGNO 2015 Direzione: Cancelleria della Curia Diocesana – Via Trieste, 13 – 25121 Brescia – tel. e fax 030.3722.219 Amministrazione: Fondazione “Opera Diocesana San Francesco di Sales” – 25121 Brescia tel. 030.578541 – fax 030.3757897 – e–mail: [email protected] – P. IVA 02601870989 Abbonamento 2015: ordinario Euro 33,00 – per sacerdoti quiescenti Euro 20,00 – un numero Euro 5,00 – arretrato il doppio CCP 18881250 intestato a: Fond. O.D.S.F. Sales Imprimatur † Luciano Monari, vescovo Direttore responsabile: don Adriano Bianchi Curatore: don Antonio Lanzoni Autorizzazione n. 19/1996 del Tribunale di Brescia – 15 maggio 1996. Editrice: Fondazione “Opera Diocesana San Francesco di Sales” realizzazione grafica: Fond. O.D.S.F. Sales – Brescia – Stampa: Tipografia Camuna S.p.A. – Breno (Bs) – Centro Stampa di Brescia SOMMARIO La parola dell’autorità ecclesiastica Il Vescovo 159 Omelia per il Corpus Domini 165 Omelia per le ordinazioni sacerdotali Atti e comunicazioni Congregazione delle Cause dei Santi 169 Decreto sulla eroicità delle virtù della Serva di Dio Elisabetta Baldo XI Consiglio Presbiterale 175 Verbale della XXI sessione XI Consiglio Pastorale Diocesano 187 Verbale della XX sessione 193 Verbale della XXI sessione Ufficio Cancelleria 235 Nomine e provvedimenti Ufficio beni culturali ecclesiastici 239 Pratiche autorizzate Studi e documentazioni 243 Beatificazione della Venerabile Serva di Dio Suor Irene Stefani Calendario Pastorale diocesano 255 Maggio – Giugno 259 Diario del Vescovo Tribunale Ecclesiastico 265 Relazione circa l’attività del Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo nell’anno 2014 Necrologi 277 Caironi don Giovan Battista 281 Ipprio don Maurizio 283 Chiudinelli don Giuseppe IL VESCOVO LA PAROLA DELL’AUTORITÀ ECCLESIASTICA IL VESCOVO Omelia per il Corpus Domini BRESCIA, PIAZZA PAOLO VI | 4 GIUGNO 2015 Edificare il corpo di Cristo: questo è il compito della Chiesa nella sto- ria e di ciascun battezzato nella Chiesa; un compito che unisce uomini e donne, religiosi e laici, preti e diaconi. Ma che cosa significa “edifica- re il corpo di Cristo”? e attraverso quali scelte lo si può fare? Ci insegna il prologo del vangelo di Giovanni che in Cristo “il Verbo (cioè la Parola di Dio) si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.” E un poco più avanti, quando Gesù inizia la sua attività pubblica, ci ricorda che lo Spi- rito Santo è sceso su di lui e in lui si è fermato. Dunque il corpo di Cristo è una carne umana, che viene plasmata dalla parola di Dio e che è ani- mata dal suo Spirito. È una carne umana, generata dalla carne di Maria; una carne del tutto uguale alla nostra, quindi sottomessa a tutte le leggi della biologia e della psicologia, a tutti i limiti della debolezza, della ma- lattia e della morte. Ma è una carne che riceve forma dalla Parola di Dio: per Gesù di Nazaret vivere ha significato imparare l’obbedienza a Dio e cioè cercare e compiere in pienezza, giorno dopo giorno, la volontà di Dio. In questo l’esistenza terra di Gesù manifesta qualcosa di straordi- nario. Il primo istinto fondamentale di ogni essere vivente è l’autodife- sa e l’autoaffermazione; tutto ciò che vive tende istintivamente, prima di tutto, a difendere la sua propria esistenza. Al contrario, l’impulso de- terminante della vita di Gesù è stato quello di amare fino a dare la su- a vita per la vita degli altri, del mondo. Ora, dare la vita, far vivere, dare speranza è esattamente il contenuto essenziale della parola di Dio. La parola di Dio ha creato i cieli, ha plasmato l’uomo, ha chiamato Abra- mo promettendo, attraverso di lui, la benedizione per tutti i popoli della terra, ha liberato Israele dalla schiavitù per farne un popolo legato a lui da vincoli di alleanza, ha corretto questo popolo con la parola dei pro- 159 03 | 2015 IL VESCOVO feti, gli ha insegnato la via della giustizia con i comandamenti, gli ha fatto sperimentare l’amarezza dell’esilio e la gioia del ritorno… tutto questo co- me espressione del suo amore e della sua predilezione. Rivelazione piena di questo amore e suo compimento definitivo è la vita e la morte di Gesù che è passato guarendo i malati, mondando i lebbrosi, perdonando i pec- catori, risuscitando i morti e ha chiuso la sua vita rispondendo al male dei suoi crocifissori con la forza vittoriosa della fiducia in Dio e del perdono. Lasciandoci illuminare dalla parola di Dio, possiamo davvero dire che “Dio è amore”; e possiamo riconoscere questo amore anche dietro gli eventi in- tricati e contraddittori della storia. Questo disegno di amore oblativo è la forma che la Parola di Dio ha impresso sulla carne umana di Gesù. Tutto questo, però, non sarebbe comprensibile se l’uomo Gesù di Nazaret – che vive, in quanto uomo, tutti i limiti e le tensioni della psicologia umana – non fosse riempito interiormente dallo Spirito Santo e non fosse quindi spinto dallo Spirito a desiderare i desideri di Dio Padre, a cercare la sua volontà, a obbedire a Lui fino al sacrificio della sua vita. Questo è il corpo di Gesù; dunque: un’esistenza pienamente umana, conformata alla parola di Dio, animata dallo Spirito Santo e cioè dall’amore con cui Dio ama. Come, allora, edificare oggi, nel mondo, il corpo di Cristo? La carne di cui questo corpo è costituito è l’esistenza concreta dell’uomo in tutte le sue dimensioni: la vita del corpo con la salute e la malattia, la forza e la de- bolezza, la giovinezza e la vecchiaia; il mondo interiore della psiche con il processo lento e complesso di maturazione della conoscenza, della sen- sibilità, dell’amore; con gli slanci del cuore e le debolezze dell’animo; poi il mondo delle relazioni umane: la conoscenza, l’amicizia, il confronto, la collaborazione; poi le istituzioni umane: la famiglia e lo stato, l’economia a il lavoro, la scuola e la sanità, la scienza e l’arte e la cultura… Insomma, tutto quello che fa parte dell’esperienza dell’uomo che vive in società tut- to questo è la carne di cui può costituirsi il corpo di Cristo – niente escluso. Su questa ‘carne’ del mondo opera la parola di Dio che dà alle singole ma- nifestazioni del mondo la forma della volontà di Dio: i dieci comandamen- ti, anzitutto, che costituiscono come la legge fondamentale del popolo di Dio. Ma sarebbe equivoco pensare che i comandamenti esauriscano la ric- chezza della parola di Dio. Questa è anzitutto una parola nella quale Dio si fa vicino all’uomo e instaura con lui un rapporto di amicizia, di alleanza. È una parola con cui Dio innalza l’uomo alla dignità di essere suo ‘partner’ e collaboratore nel governo del mondo; è una parola di consolazione che dà 160 la forza di portare il peso dell’esistenza quotidiana mantenendo una salda 03 | 2015 OMELIA PER IL CORPUS DOMINI speranza che si apre al futuro di Dio. Poco alla volta, attraverso un proces- so lento e complesso, le realtà del mondo – toccate e plasmate dalla paro- la di Dio – possono assumere una forma sempre più corrispondente all’a- more di Dio – una forma di giustizia, di solidarietà, di benessere umano, di fraternità, forse possiamo azzardare l’ultima parola: la forma dell’amore, che porta ciascuno ad amare gli altri come se stesso e porta anche i gruppi umani – etnie, nazioni, partiti… – ad apprezzare e difendere gli altri come apprezzano e difendono se stessi. Utopia? Sarebbe utopia se sognassimo un mondo perfetto e compiuto, così perfetto da non ammettere cambia- menti. Ma un cristiano non può immaginare un mondo siffatto. Il cammi- no dell’uomo nella storia è sottomesso a continui mutamenti e il mondo dell’uomo deve continuamente trasformarsi per rispondere alle domande nuove, alle esigenze nuove, ai bisogni e desideri nuovi. La nostra speranza è trascendente, si apre al mistero infinito di Dio, non si racchiude mai in una qualche forma del mondo, fosse anche stupenda.