La-Mia-Fede-Nei-Santi-Di-Ogni-Giorno
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1 MARTINO CARBOTTI LA MIA FEDE nei Santi di ogni giorno Pugliesi Editore 2 Introduzione Non è assolutamente semplice per me, figlio, delineare la figura di mio padre: Ninuccio Carbotti. Non vi nascondo di averci pensato per molto tempo, dubbioso, circa i tanti aspetti su cui avrei dovuto soffermarmi e una delle domande che mi sono subito posto è stata: ma oltre alla figura di padre modello che io conoscevo, cos'altro conosco della vita di mio padre? E qui ho avuto delle perplessità ..... sì dico perplessità perché tutti i padri presumo hanno un determinato comportamento con i figli, dettato dal ruolo, c'è chi lo fà con più severità e chi meno, chi è pedante e chi meno, chi è accondiscendente e chi meno e via dicendo ma sicuramente tutti si apprestano a svolgere questo compito basilare con uno sconfinato e immenso amore !!! Ma un padre oltre a questo è anche un “uomo”ed è proprio il profilo umano, di uomo tra gli uomini, che mi ha portato ad iniziare questo lavoro, oserei dire di ricerca, esegetico, di tutti gli scritti e archiviazioni varie che con pazienza e passione certosina egli aveva iniziato ed implementato nei vari anni della sua vita. Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia molto unita, sotto tutti gli aspetti. Mio padre apparteneva a quelle belle famiglie di una volta, numerose: erano otto figli, madre, padre e “zizì” a carico (una zia di mia padre, sorella minore di mia nonna, la quale viveva sotto lo stesso tetto a causa di lievi problemi invalidanti) e come tradizione comanda, tutti i figli maschi e dico tutti nessuno escluso, hanno ereditato dal padre l'arte della lavorazione del legno. Dopo un breve periodo trascorso come artigiani, hanno indirizzato la produzione verso la costruzione dei primi mobili (armadi, camere da letto, comò e via dicendo) e con 3 acume imprenditoriale non comune hanno trasformato questa bottega artigianale in una "comunione d'impresa". Infatti in poco tempo si sono trasformati da artigiani in "mobilieri" come egli amava definire sé stesso e i suoi fratelli e cugini, cioè hanno iniziato la commercializzazione del mobile, pur non abbandonando mai la passione per l'arte della falegnameria in genere, avuta in dote dal padre Silvestro e dallo zio Giuseppe, entrambi "pater familiae" e capostipiti della futura società dei propri figli. Ricordo sempre, con enorme fierezza, con quanto amore mio padre svolgeva il proprio lavoro .... e forse sbaglio a definirlo così, perché per lui, i mille impegni che professionalmente lo occupavano, erano "passione innata", in particolar modo aveva accumulato una esperienza, nel settore dell'arredamento, con competenze tecniche da far invidia ad un professionista, passione che ha coltivato sino a pochi minuti prima di andar via. Al contrario del fine lucrativo, scopo precipuo di ogni impresa, per lui lo scopo del perseguimento dell'utile era teso a provvedere alle esigenze della famiglia; voglio usare una bellissima locuzione tramandataci e cioè vi era una prevalenza dell' "Affectio Coniugalis sull'Affectio Societatis"!!! Passione e competenza facilmente riscontrabili nelle decine e decine di persone che ancora adesso elogiano la qualità dei mobili acquistati e sopratutto la competenza e cortesia infinita di Ninuccio, come amava farsi chiamare da chiunque, abbattendo immediatamente qualsiasi barriera tra venditore e cliente, instaurando così un rapporto confidenziale che si è protratto nel tempo. Non faccio sicuramente torto a nessuno degli altri zii e cugini, ricordando l'amore che egli profondeva nell'arredare le case di noi figli, di tutti i nipoti e di 4 qualsiasi altro parente, nessuno escluso, riuscendo a non sciupare neanche un solo centimetro di spazio utile. E' sintomatico un episodio avvenuto qualche mese dopo che lui ci ha lasciati: un cliente, un amico, chiama dal Nord, dove egli vive con la propria famiglia, per aver lumi dall'esperto Ninuccio circa l'acquisto di alcuni mobili e sulla loro eventuale disposizione .... ricevendo da mia madre, invece, la ferale notizia. Se devo scandagliare nella mia memoria, cercando di rinvenire qualche momento più caro del nostro rapporto padre-figli, ho serie difficoltà: mio padre Ninuccio, ha avuto sempre con noi figli un rapporto semplice e coerente, così come era lui, non facendo mai alcuna distinzione e non assumendo mai atteggiamenti da padre-padrone, anzi impartiva l'educazione giorno dopo giorno con naturalezza, senza alcuna costrizione. La discrezione lo guidava sempre ..... non ricordo mai nessuna esagerazione nell'esprimere i suoi sentimenti, le sue emozioni .... non ricordo mai nessuna punizione esagerata se non qualche ceffone ben assestato (meritato) al momento giusto!!!! Ora che son padre anch'io, capisco quanti piccoli grandi problemi può aver avuto un padre di quattro figli e quanta fiducia in noi e nello Spirito Santo ha riposto per superarli. Sì lo Spirito Santo ..... infatti non voglio soffermarmi inoltre sui tantissimi ricordi familiari che affollano la mia mente, ma voglio tentare un serio approfondimento su quella passione che negli ultimi decenni lo ha guidato: l'amore sconfinato verso quella che sicuramente considerava come un seconda famiglia: la sua “Comunità Parrocchiale”. Ogni qualvolta egli parlava di qualsiasi attività svolta in ambito ecclesiastico, i suoi occhi brillavano, fiero di avervi partecipato o di aver contribuito alla realizzazione 5 Sì, è proprio quì che voglio soffermarmi ,,,,,, ed ispirato dalla voglia di conoscere meglio questa sua dedizione assoluta verso gli altri, ho deciso di intitolare questo piccolo lavoro: “La mia Fede”. Più il tempo passa e più mi rendo conto che tutte le azioni quotidiane che mio padre compiva erano dettate da una “Fede” profonda; il trascorrere dei giorni, mesi, anni, immerso nelle molteplici attività parrocchiali, hanno fatto sì che avvenisse una evoluzione del suo "IO" più profondo, trasformandolo in un attento studioso delle Confessioni Religiose ed in particolar modo di quella Cattolica. Qualche tempo fa, ascoltavo un pensiero di Rita Levi Montalcini, illustre scienziata, maestra di vita, che sollecitata da alcuni studenti universitari sulla sua instancabile attività di laboratorio e di ricerca, essendo ormai centenaria, rispondeva candidamente che il cervello non andava mai in pensione .... !!!! Fonte inesauribile di saggezza, aveva colto nel segno!!! E' proprio quello che è accaduto in mio padre ...., il suo cervello non solo non è andato mai in pensione, ma mosso dallo Spirito Santo, da questa linfa vitale, ha fatto sì che intraprendesse dei lunghi e complicati studi sui Santi e sulla loro vita. Adeguando le proprie capacità alle innovazioni tecnologiche è riuscito a recuperare un piccolo "tesoro" di dati, notizie, sulla vita di Santi, Servi di Dio, Venerabili, riportandoli, come un antico amanuense, su calendari e registri creati ex novo, componendo così, a mio modesto parere, una piccola enciclopedia. Cercando di mantener fede ad una promessa fattagli, sono entrato in punta di piedi nel suo piccolo grande studio, fucina di tale lavoro, con umiltà ma anche, e perchè no, tanta curiosità; sfogliando e leggendo ogni suo minimo 6 appunto, ho cercato di compenetrarmi in lui per provare a riordinare le sue molteplici e alfabetiche ricerche. Tra i suoi appunti ho rinvenuto questo scritto, di fonte incerta ma pregna dello Spirito che lo ha guidato Iscrizione “Non esiste un unico registro ufficiale di tutti i Santi venerati dalla Chiesa dai primi secoli ad oggi. I loro nomi vanno cercati nei calendari ecclesiastici antichi e moderni, in quegli elenchi che in Occidente si chiamano “Martirologi” e in Oriente “Menologi”. Il solo Martirologio Romano contiene circa 4.500 nomi ed è lungi dall‟essere completo. Di molti Santi si conosce solo il nome, il luogo della morte, il giorno della festa o l‟epoca in cui sono vissuti. Molti resoconti scritti sui Santi antichi sono completamente inventati; in altri troviamo mescolati mito, folklore, leggende e invenzioni romantiche o edificanti. Ma se si presta la dovuta attenzione alla verità dei dati, se si applica con rigore il metodo storico studiando, analizzando e valutando con obiettività tutti gli elementi, si scopre che il mondo dei santi è innanzitutto un mondo di uomini con tutta la sua varietà di caratteri e inclinazioni, di attività, di origini sociali e di storie personali: ci furono uomini e donne che vissero nell‟ombra una vita nascosta e riservata e che divennero Santi quasi per caso; altri invece lasciarono un‟impronta potente sulla storia dei loro tempi e continuano ad esercitare la loro influenza sulle vite degli uomini in tutto il mondo”. Ebbene, si è fatto largo in me il sano convincimento che giust'appunto i Santi abbiano esercitato una grande influenza sulla vita di mio padre Ninuccio .... 7 Le testimonianze raccolte dai vari amici con cui condivideva i vari impegni necessari per le normali attività della sua Comunità Parrocchiale, hanno fatto sì che il quadro della sua figura d'uomo mi apparisse improvvisamente chiaro, lucente, palesissimo; in un primo momento sono rimasto abbastanza turbato da alcuni suoi amici, i quali mi descrivevano alcuni lati, sfaccettature, riflessioni che egli gli comunicava a me ignote, ma tutti, e dico tutti, erano concordi nel sottolineare una caratteristica del suo modo di porsi, della sua disponibilità: una grande serenità. Ecco, questo suo essere sereno mi dà la certezza che il suo spirito si fosse elevato al punto tale da far in modo da accettare qualsiasi decisione divina. Un suo amico carissimo mi ha confidato che, ironizzando come era suo solito, gli aveva riferito di aver la valigia già pronta ...... e non a caso in questa introduzione alle sue raccolte non adopero mai la parola "morte" ..... No, mio padre non è morto, ma è passato dalla vita terrena alla vita ultraterrena, facendosi trovar pronto con la sua valigia, piena di amore. Mi piace immaginarlo vicino a tutti i suoi carissimi "Santi" intento a studiarli con totale devozione e che, da lassù, ci sorrida e ci protegga standoci vicino sempre.