Piano della performance 2020-2022 del Parco Nazionale del Pollino

a cura della struttura tecnica e amministrativa dell’Ente Rotonda, Gennaio 2020

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INDICE

0. FINALITÀ DEL PIANO 5

0.1 Aggiornamento del PIANO 5 1. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ESTERNI 6

2. IDENTITÀ 8

2.1. L’amministrazione “in cifre” 8 2.2. Mandato istituzionale e Missione 9 2.3. Albero della performance 10 2.4. Analisi del contesto 11 2.4.1. Analisi del contesto esterno 11 2.4.2. Analisi del contesto interno 30 3. OBIETTIVI SPECIFICI 37

4. DAGLI OBIETTIVI SPECIFICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI 39

4.1. Obiettivi assegnati al direttore 40 4.2. Procedimenti ad istanza di parte e attività interne di supporto 40 5. IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLE PERFORMANCE. 41

5.1. Fonti 41 5.2. Standard di qualità 43 5.3. Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio 43 5.4. Relazione tra Piano della Performance e Piano Anticorruzione 44 5.5. Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione delle performance 44 5.6. Monitoraggio, misurazione e valutazione 45 5.7. La valutazione partecipativa 45 5.8. Monitoraggio degli indicatori comuni 46 6. RELAZIONE TRA PIANO E SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 49

7. RILEVAZIONE OBIETTIVI/INDICATORI E I PIANI OPERATIVI 49

8. ANALISI DEI RISULTATI DELL’ANNO 2019 50

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PREMESSA In attuazione del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, così come modificato dal D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 74, e delle Linee guida per il Piano della performance rilasciate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica - Ufficio per la valutazione della performance, si predispone il Piano della performance 2020-2022, quale documento programmatico triennale che prosegue il ciclo di gestione della performance dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, già attivato con il Piano della Performance 2011-2013. L'Ente Parco Nazionale del Pollino ha già progressivamente adeguato le proprie attività all'impatto del Decreto 150 del 2009 e, al momento, tra le attività fatte, si segnalano le seguenti: 1. ha costituito l'Organismo Indipendente di Valutazione e la Struttura tecnica permanente; 2. ha approvato il Sistema di Misurazione e Valutazione; 3. ha approvato nove edizioni del Piano della Performance (dall’annualità 2011-2013 all’annualità 2019-2021); 4. ha approvato nove edizioni del Programma Triennale per la trasparenza e l’integrità (dall’annualità 2011-2013 all’annualità 2019-2021); 5. ha revisionato i documenti “Carta dei Servizi” e “Definizione degli standard di qualità” approvando, nel 2018, un unico documento denominato “Carta dei Servizi e Standard di Qualità”. Il Piano della Performance 2020/2022, viene impostato in conformità alle norme UNI EN ISO 9001 e UNI EN ISO 14001, ma dando delle indicazioni precise sul collegamento con gli altri strumenti come il programma triennale per la trasparenza e l’integrità ed attraverso la definizione degli standard di qualità. Nel Piano, in coerenza con le risorse assegnate, vengono esplicitati gli obiettivi, gli indicatori ed i target, su cui si baserà, poi, la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance. A tal fine sono indicati: • gli indirizzi e gli obiettivi specifici (sono obiettivi di validità triennale); • gli obiettivi operativi (di validità annuale), • gli obiettivi assegnati direttamente al Direttore per come descritti nel par. 4.1; • gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell’amministrazione. La performance è il contributo (risultato e modalità di risultato) che l’Ente Parco attraverso la propria azione apporta al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi e, quindi, al soddisfacimento dei bisogni per i quali il Parco stesso è stato istituito. Nell’approccio alla redazione del Piano è necessario fare riferimento alle diverse “performance” dell’Ente, nella visione di “multidimensionalità”, nella quale si sviluppano l’ampiezza (dagli input, agli output, agli outcome intermedi e finali) e la profondità (dal territorio e dalla società, alle istituzioni pubbliche e private, alle politiche e ai programmi, alle comunità locali e ai singoli cittadini del Parco). La struttura del Piano della performance dell’Ente si basa su finalità, contenuti e principi generali dettati dalla legge quadro sulle aree protette n. 394/1991, dal DPR 13.11.1993 istitutivo dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, dallo Statuto dell’Ente approvato con D. M. del 21.2.1997 e dalla relazione programmatica e dalla nota preliminare al Bilancio di previsione 2020.

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Contiene, inoltre, indicazioni operative e dettagliate sulla struttura stessa, sui suoi contenuti minimi, sul processo di traduzione, attraverso l’albero della performance, del mandato politico in obiettivi, sul processo di redazione del Piano, sugli allegati tecnici. La rilevanza e la pertinenza degli obiettivi è garantita: • dalla chiara individuazione ed esplicitazione, da parte della Amministrazione, dei bisogni della collettività, definita attraverso opportuni strumenti di monitoraggio della soddisfazione della collettività, dei reclami e contestazione pervenute dal territorio e da tutti coloro che hanno usufruito servizi e attività propri dell’Ente; • dalle anomalie interne, di natura organizzativa e ambientale, rilevate e gestite nell’anno appena trascorso, grazie agli strumenti opportunamente predisposti nel Sistema Integrato adottato, in conformità alle norme internazionali UNI EN ISO 9001 e UNI EN ISO 14001; • dall’analisi dei risultati e degli indicatori relativi agli obiettivi operativi dell’anno appena trascorso; • dal grado di raggiungimento dei target annuali previsti per gli obiettivi specifici; • dagli indicatori di natura “strutturale” (es. consumi, n° pratiche, ecc.) • dalla piena osservanza della mission istituzionale e della Politica dell’Ente, • dalle priorità politiche introdotte dalla relazione programmatica • dalle strategie definite.

Il Piano è elaborato in coerenza con i contenuti ed il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio, assicurando la correlazione degli obiettivi alle risorse disponibili. È uno strumento, quindi, che facilita l’ottenimento di importanti vantaggi organizzativi e gestionali per l’amministrazione.

Fig.1: Concetto di Performance

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0. FINALITÀ DEL PIANO (presentazione del Piano)

L’Ente Parco è un ente strumentale non economico “dedicato” alla protezione dell’integrità ecologica degli ecosistemi per le generazioni presenti e future, alla difesa contro lo sfruttamento e l’occupazione, contrari alle finalità per cui l’area è stata designata, alla costruzione delle basi per il godimento e la fruizione di opportunità educative, ricreative e turistiche compatibili dal punto di vista ambientale e culturale. Il parco è un’area, in cui la natura è conservata nella sua integrità; dove l’ambiente è protetto. E’ un luogo di attività compatibili, in cui l’ecosistema naturale e l’ecosistema umano trovano la loro reciproca convivenza e la salvaguardia dei reciproci diritti territoriali di mantenimento, di evoluzione e sviluppo. E’ il luogo della natura, del paesaggio, delle biodiversità, delle comunità umane insediate, della storia, dell’ambiente, della civiltà dell’ambiente. L’Ente Parco Nazionale del Pollino deve, altresì, garantire una adeguata informazione sui successi e le criticità che possono emergere per conseguire gli obiettivi prefissati affinché il pubblico conosca concretamente il lavoro svolto. Nell’affrontare i compiti gestionali, l’Ente si interfaccia strettamente con i cittadini che si rivolgono all’amministrazione per ottenere risposte a quesiti, autorizzazioni, specifici servizi di informazione ed educazione ambientale. Alcuni servizi hanno connotazioni immateriali ed una propria specificità di progettazione e realizzazione (attività di ricerca, monitoraggi etc.) altri invece sono collegati ad iter e procedure amministrative già dettagliatamente definite (rilascio autorizzazioni, repressione abusi edilizi etc...).

0.1 Aggiornamento del PIANO

Il Piano della Performance 2020/2022 costituisce un elemento essenziale del Ciclo della Performance dell’Ente in un’ottica di aggiornamento e miglioramento continuo. Il PIANO è tuttavia uno strumento DINAMICO che potrà subire delle integrazioni e ulteriori aggiornamenti, alla luce: • dei risultati che emergeranno dal rapporto sulla performance, relativa all’anno 2019, da approvare nel prossimo giugno 2020; • di eventuali progetti che nel corso dell’anno dovessero attivarsi (es. Progetti europei); • di variazioni organizzative che ne possono inficiare l’efficacia. Eventuali variazioni saranno comunque evidenziate da uno stato di revisione del documento e da appositi verbali che ne giustifichino la revisione. In ogni caso l'attività di revisione, subordinata al parere dell'OIV, è sottoposta al Consiglio direttivo nella prima seduta utile.

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1. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ESTERNI

Il Pollino è un territorio protetto di circa 192.000 ettari, comprendente 56 Comuni calabresi e lucani, con una popolazione di poco superiore a 144.000 abitanti (2019) e con risorse naturali, ambientali, socio-culturali rare, eccezionali, irripetibili. È un sistema naturale (vegetazione, flora, fauna, suolo, clima) e un sistema sociale (popolazione, cultura, economia, istituzioni) sottoposto a speciale regime di tutela e di gestione, allo scopo di perseguire, ai sensi dell’art.1 della legge quadro sulle aree protette, n. 394/1991, obiettivi3 di: a) conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici; b) applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a realizzare una integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali; c) promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili; d) difesa e ricostituzione degli equilibri idraulici e idrogeologici. e) I territori sottoposti al regime di tutela e di gestione di cui al comma 3 costituiscono le aree naturali protette. In dette aree possono essere promosse la valorizzazione e la sperimentazione di attività produttive compatibili. f) Nella tutela e nella gestione delle aree naturali protette, lo Stato, le regioni e gli enti locali attuano forme di cooperazione e di intesa ai sensi dell'art. 81 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, e dell'art. 27 della L. 8 giugno 1990, n. 142. Per le medesime finalità lo Stato, le regioni, gli enti locali, altri soggetti pubblici e privati e le Comunità del parco possono altresì promuovere i patti territoriali di cui all'articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662.

L’Ente Parco Nazionale del Pollino, attraverso l’espletamento delle proprie funzioni, si propone di garantire: • conservazione, tutela e ripristino degli ecosistemi naturali, • ricerca scientifica continua, multidisciplinare ed interdisciplinare, • sperimentazione globale, • didattica educativa e formativa, • promozione sociale, economica, culturale delle comunità locali, • fruizione ricreativa e turistica, e di promuovere: • una progettualità che metta il Parco di esprimere le sue potenzialità, • un’adeguata capacità di gestione, • un’assunzione di responsabilità diretta da parte di tutti i soggetti interessati, • un processo culturale che stimoli tale assunzione di responsabilità finalizzandola ad un modello di utilizzazione delle risorse locali compatibile e coerente con le finalità del Parco,

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• comportamenti di compatibilità tra miglioramento della qualità della vita degli abitanti e mantenimento degli equilibri naturali, nel rispetto dei relativi dinamismi, da promuovere e sostenere.

I più importanti fini istituzionali che, attraverso la propria azione, l’Ente Parco si prefigge di perseguire sono: • conservazione, tutela, recupero e valorizzazione degli ecosistemi naturali, dei beni naturali e culturali, della flora, della fauna, delle biodiversità, delle tradizioni e delle identità culturali, • promozione sociale, economica, culturale degli abitanti, • miglioramento e consolidamento delle attività antropiche compatibili con le finalità del Parco, attività tradizionali agricole, zootecniche, selvicolturali, artigianali, • sistemazione e manutenzione del territorio, • ricerca e sperimentazione scientifica, • promozione ed organizzazione di attività di animazione, sensibilizzazione, informazione, divulgazione, formazione, • promozione ed organizzazione di attività di interpretazione naturalistica, educazione ambientale, • promozione ed organizzazione di servizi e di attività di fruizione ricreativa e turistica, • promozione di una economia della “qualità”, della certificazione dei prodotti e dei servizi, della valorizzazione dell’effetto-parco e del suo valore aggiunto, della offerta di “natura protetta”, • coinvolgimento dei soggetti locali, popolazioni, organizzazioni, associazioni, istituzioni.

Per il conseguimento di tali obiettivi l’Ente Parco adotta i seguenti strumenti: • strumenti di pianificazione, programmazione e gestione (Piano per il Parco, Piano Pluriennale Economico Sociale, Piano della Performance, Bilancio annuale di previsione e Piano Annuale di gestione), • strumenti di concertazione (Accordo di Programma Quadro, programmi LIFE e altri Programmi, partecipazione a bandi, manifestazioni di interesse, ecc…), • Studi, Ricerche; • certificazione di qualità della gestione ambientale.

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2. IDENTITÀ “chi è”, “che cosa deve fare” e “come intende operare”

2.1. L’amministrazione “in cifre”

Il numero di dipendenti, le risorse finanziarie complessivamente assegnate, il numero di strutture territoriali, gli utenti serviti

L’Ente è diviso tra gli organismi strettamente istituzionali e la parte operativa gestionale. Sono Organi dell’Ente Parco, ai sensi della Legge quadro, del Decreto istitutivo e dello Statuto: • il Presidente; • il Consiglio Direttivo (formato da 8 componenti, oltre il Presidente); • la Giunta Esecutiva (formata da 2 componenti, oltre il Presidente, eletti in seno al Consiglio); • il Collegio dei Revisori dei Conti; • la Comunità del Parco (formata da 61 componenti).

La struttura organizzativa dell’Ente, ai sensi del Regolamento di organizzazione, prevede: • La Direzione; • 6 Aree, suddivise in Servizi e uffici.

La dotazione organica prevista ammonta a 50 dipendenti, così suddivisi per Area di inquadramento C.C.N.L. per il personale non dirigente degli Enti Pubblici non Economici:

AREA Livello Economico Dotazione organica C1 19 C2 0 C C3 8 C4 4 Totale Area C 31 B1 4 B2 6 B B3 7 Totale Area B 17 A1 2 A A2 0 Totale Area A 2 Totale dotazione organica 50

La dotazione organica calcolata ai sensi dell'art.1, comma 3 del D.L. 138/2001, rideterminata con deliberazione del Consiglio Direttivo N°51 del 05.12.2013 approvata con decreto direttoriale N° 0012737/pnm del 24.06.2014.

Il personale attualmente in servizio è di 43 unità, sulle 50 previste, così come di seguito

Piano della performance - 2020-2022 Pagina 9 di 51 dettagliato: AREA Livello Economico Unità C1 18* C2 0 C C3 6 C4 2 Totale Area C 26* B1 4 B2 4 B B3 7 Totale Area B 15 A1 2** A A2 0 Totale Area A 2** Totale dotazione organica 43 *di cui 1 in part-time al 75%; ** in part-time al 90%.

Il Direttore dell’Ente, che non fa parte della dotazione organica e dell’organigramma, è titolare di contratto di diritto privato ed è nominato dal Ministro dell’Ambiente, ai sensi dell’art. 9 della Legge n. 394/91.

2.2. Mandato istituzionale e Missione

Il “mandato istituzionale” definisce il perimetro nel quale l’amministrazione può e deve operare sulla base delle sue attribuzioni/competenze istituzionali. Definire il mandato istituzionale significa anche chiarire il ruolo degli altri attori (pubblici e privati) che si collocano nello stesso contesto istituzionale, ossia che intervengono sulla medesima politica pubblica. La "missione" identifica la ragion d’essere e l’ambito in cui il parco opera in termini di politiche e di azioni perseguite. La missione rappresenta l’esplicitazione dei capisaldi strategici che guidano la selezione degli obiettivi che il parco intende perseguire attraverso il proprio operato.

Le finalità dell’Ente Parco discendono, sostanzialmente, dalle previsioni contenute: • dalla Legge 6 dicembre 1991, n. 394, Legge quadro sulle aree protette; • dal Decreto del Presidente della Repubblica 15 novembre 1995, Istituzione del Parco nazionale del Pollino e dell’Ente Parco; • dallo Statuto dell’Ente, ai sensi dell’art. 9, comma 8 bis della Legge quadro sulle aree protette.

Riguardo alle attività strumentali alla realizzazione dei fini istituzionali, ci sono, tra le principali, per importanza e impegno in ore lavoro: • Realizzazione di attività degli organismi istituzionali (sedute di consiglio e di giunta, attività di rappresentanza, altre attività assegnate dalla norma e dallo statuto); • Redazione dei documenti di Bilancio; • Redazione e adozione degli atti contabili;

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• Gestione dei rapporti di lavoro; • Tenuta dei documenti; • Rapporti con il pubblico.

Tra le attività operative, più strettamente connesse all’esercizio delle competenze di legge e al perseguimento delle finalità dell’Ente, si segnalano le seguenti: ➢ Stanziamento di finanziamenti ad altri soggetti, privati e, in prevalenza pubblici, per la realizzazione di: • programmi di opere pubbliche finalizzate alla tutela, valorizzazione e fruizione del parco; • servizi, studi, ricerche; ➢ Attività di resa di autorizzazioni e pareri (autorizzazioni ai sensi dell’Allegato A, del Decreto istitutivo; pareri in merito a procedura di Valutazione di incidenza, Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione di Impatto Ambientale; pareri in merito ad istanze di sanatoria edilizia;) ➢ Realizzazione opere pubbliche ➢ Risarcimento danni da fauna. ➢ Realizzazione di studi e ricerche, oltre che attraverso il finanziamento a soggetti esterni, come sopra detto, anche in attuazione previo affidamento all’esterno; ➢ Realizzazione degli strumenti di pianificazione e regolamentazione del Parco (Piano per il Parco, Regolamento, PPES); ➢ Attività di sviluppo socio-economico.

2.3. Albero della performance

L’albero della performance è una mappa logica - un disegno strategico complessivo - che rappresenta, anche graficamente, i legami tra mandato istituzionale, missione, aree strategiche, obiettivi specifici e piani operativi, che individuano obiettivi operativi, azioni e risorse. Tale mappa - Vedasi tav.1- fornisce una articolata, completa, sintetica ed integrata rappresentazione della perfomance dell’amministrazione.

Tavola 1 - L’albero della performance: il collegamento fra mandato istituzionale-missione e aree strategiche:

Nella rappresentazione grafica dell’albero della perfomance, le aree strategiche sono state articolate secondo il criterio dell’outcome e tenendo presente le finalità dell’Ente, secondo quanto riportato dalla Legge 394/91. Questa scelta è motivata dall’opportunità di rendere immediatamente intellegibile agli stakeholder la finalizzazione delle attività dell’amministrazione rispetto ai loro bisogni e aspettative e di definire prioritariamente le azioni lungo le “corsie istituzionali” predefinite.

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2.4. Analisi del contesto

È un processo conoscitivo che un’amministrazione compie nel definire le proprie strategie ed ha lo scopo di: • fornire una visione integrata della situazione in cui l’amministrazione va ad operare; • stimare preliminarmente le potenziali interazioni e sinergie con i soggetti coinvolti nella attuazione delle strategie che si intendono realizzare; • verificare i vincoli e le opportunità offerte dall’ambiente di riferimento; • verificare i punti di forza e i punti di debolezza che caratterizzano la propria organizzazione rispetto alle strategie da realizzare.

Uno strumento utile di supporto per rappresentare i risultati dell’analisi del contesto interno ed esterno è costituito dall’analisi SWOT. L’analisi del contesto deve essere sviluppata in modo tale da garantire obiettività di analisi e ampia partecipazione sia da parte della struttura organizzativa, sia degli stakeholder esterni. In particolare, gli attori coinvolti sono: • strutture di staff; • direttore e responsabili di settore; • stakeholder esterni; • stakeholder interni; • territorio

2.4.1. Analisi del contesto esterno

Il territorio L’estensione del Parco Nazionale del Pollino è di 192.565 ettari. Interessa due Regioni, e , e tre Province, Cosenza, Matera e Potenza. Comprende i territori di 56 Comuni, 24 in Basilicata e 32 in Calabria. La popolazione residente è di circa 146.000 abitanti. Il territorio si compone di diversi massicci montuosi che, tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno, si levano fino alle quote più alte dell'Appennino meridionale: il Massiccio del Pollino, i monti dell'Orsomarso e il .

Geologia Dal Settembre 2015 tutto il territorio del Parco Nazionale del Pollino è entrato a far parte della rete Europea e Globale dei Geoparchi (EGN/GGN), riconosciuta quale Programma Internazionale delle Geoscienze e dei Geoparchi dell’UNESCO: Pollino Geoparco Globale UNESCO.

Un UGG (Unesco Global Geopark) valorizza il patrimonio geologico locale, in stretta connessione con il patrimonio naturale e culturale presente nella medesima area. Per accrescere la consapevolezza e la comprensione di alcuni dei fattori chiave che la società sta affrontando oggigiorno a livello globale quali l’uso sostenibile delle risorse del nostro Pianeta, la mitigazione

Piano della performance - 2020-2022 Pagina 12 di 51 degli effetti dei cambiamenti climatici e la riduzione dell’impatto dei disastri naturali. Facendo capire l’importanza, nel passato ed attualmente, del patrimonio geologico presente nell’area. Un Geoparco riconosciuto a livello internazionale è un territorio che possiede un patrimonio geologico particolare ed una strategia di sviluppo sostenibile. Caratteristica principale dell’ambiente Pollino UNESCO Geoparco Globale è la sua straordinaria geodiversità e l’evoluzione geologico-geomorfologica dei territori, che rappresentano il primo e fondamentale punto di partenza su cui si è impostata e sviluppata l’enorme e eccezionale biodiversità e la grande ricchezza storico-antropologica e culturale del territorio, che rende questa zona panoramica, lungo i confini calabresi e lucani, cosi altamente attraente. Il paesaggio del Parco del Pollino è fortemente controllato dalla litologia e dalle strutture tettoniche, nonché dall'intenso sollevamento avvenuto durante il Quaternario. Quest'area si trova in uno dei settori più geodinamicamente attivi dell'area del Mediterraneo centrale, dove si sono verificate complesse deformazioni crostali a seguito della collisione Africa-Europa, ancora attive. All'interno del sistema orogenico Peloritani-appenninico-calabrese e dell'evoluzione geodinamica del Mediterraneo è scientificamente riconosciuta l'importanza strutturale e sismologica della Linea del Pollino e anche della posizione del Parco all'interno dell'arco calabrese di importanza internazionale La Catena del Pollino, fatta di rocce carbonatiche meso-cenozoiche, viene classicamente interpretata come una monoclinale immergente verso NE al di sotto di terreni ofiolitici e bordata da bacini quaternari. L'assetto tettonico della dorsale è, in realtà, molto complesso, a causa della scomposizione della struttura tettogenetica ad opera della deformazione fragile plioquaternaria. L’attività tettonica, l’erosione fluviale e il carsismo rappresentano i tre grandi gruppi di processi geologici- geomorfologici responsabili del modellamento di una grande varietà di forme che caratterizzano il Parco del Pollino.

Forme glaciali Le più alte vette del Parco del Pollino (Monte Pollino, 2267 m; Monte La Mula, 1935m, e il Monte Cozzo del Pellegrino, 1987) mostrano chiare tracce dei ghiacciai. I resti glaciali consistono in alcuni circhi e forme simili e in alcuni allineamenti di depositi morenici risalenti all’ultima fase glaciale. Durante questo periodo sul Monte Pollino la linea di equilibrio (nevi perenni) era a circa 1800 m di altitudine. Un Ghiacciaio di roccia (rock glacier) è stato trovato anche sul Monte Pollino. Esso si sovrappone alla morena delle prime fasi di ritiro dei ghiacciai, 1750 metri circa s.l.m.; esso è più vecchio del deposito morenico coperto da sedimenti eolici (loess) datati a 15-16,000 anni fa.

La vegetazione e la flora Boschi di Leccio (Quercus ilex), Roverella (Quercus pubescens), Castagno (Castanea sativa), Cerro (Quercus cerris), Faggio (Fagus sylvatica), esemplari isolati o in piccoli gruppi di Pino loricato (Pinus leucodermis), ecc. ricoprono il territorio del Parco Nazionale del Pollino da quote basse fino ad oltre i 2000 metri di quota. Bosco di monte Caramola, la Fagosa, Bosco Iannace, Bosco di Lagoforano, Bosco Magrizzi, Bosco Magnano, Bosco di Pollinello, Bosco Vaccarizzo e la grande foresta che ricopre i Monti dell’Orsomarso sono gli ambienti forestali che occupano

Piano della performance - 2020-2022 Pagina 13 di 51 gran parte del territorio del Parco la cui salvaguardia risulta di particolare importanza ai fini della diversità biologica, della tutela idrogeologica del suolo, della produzione di frutti di bosco, funghi e erbe officinali e dello sviluppo del turismo. Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco ha approvato nel corso del 2010 il programma "Foreste di faggio vetuste dei Carpazi, in Slovacchia e Ucraina" per aggiungerle alle Foreste vetuste di faggio della Germania nel corso della 35a sessione nel giugno 2011 a Parigi al fine di garantire un approccio globale per la conservazione dei boschi di faggio vetusti d'Europa, di collaborare con il sostegno della IUCN e il World Heritage Centre con gli altri Stati interessati alla ricerca di altre potenziali foreste vetuste di faggio al fine di assicurare la protezione di questi sistemi forestali unici. Nel processo di nuova nomina l'attenzione è focalizzata sulle regioni bio-geografiche situate alle basse latitudini, in particolare sulle “zone rifugio” e sui siti che presentano un gradiente altitudinale che permetterà alle faggete di adattarsi ai cambiamenti climatici. Il Parco Nazionale del Pollino con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Ente capofila del progetto), il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il Parco Nazionale del Gargano, ha aderito, nel corso del 2012, a tale iniziativa, candidando la Foresta vetusta di Cozzo Ferriero che risulta essere il nucleo vetusto di faggio più meridionale d’Europa, di fondamentale importanza all’interno degli studi sui cambiamenti climatici. Questa foresta vetusta, estesa circa 70 ettari ed edificata da alberi di circa 400 anni di età, nel Comune di Rotonda, è stata candidata, per iniziativa dell’Ente Parco, a patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO. A seguito di questa candidatura "La faggeta vetusta di Cozzo Ferriero", a Rotonda (PZ) ha ottenuto, per le sue caratteristiche strutturali, il riconoscimento di “Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'Unesco”. Le caratteristiche strutturali e bioecologiche della foresta di Cozzo Ferriero sono ben indagate dal mondo scientifico e della ricerca grazie agli studi finora condotti sulle caratteristiche dei boschi del Parco su iniziativa dell’Ente gestore. Più precisamente nell’ambito della Direttiva Biodiversità del Ministero dell'Ambiente è stato avviato dal 2013 il progetto per la "Costituzione di una rete di Boschi Vetusti dei Parchi Nazionali dell'Appennino Meridionale (Pollino, Cilento, Sila, e Appennino Lucano)". Per il Parco del Pollino, sono stati selezionati 8 siti. 0. Bosco Magnano, Faggio-Cerro 1. Bosco di abete b. e faggio di Terranova 2. Faggeta microterma di Cozzo Ferriero 3. Faggeta microterma di Grattaculo 4. Lecceta di Buonvicino 5. Acereta di Alessandria del Carretto 6. Bosco Vaccarizzo, Faggio-Abete b. 7. Formazioni di Pino Loricato di Serra Crispo-Ciavole e Bosco Vaccarizzo). Tutti i siti sono stati caratterizzati con rilievi di carattere strutturale e botanico e sono in fase di ultimazione l’allestimento delle aree permanenti di monitoraggio.

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L'obiettivo generale dello studio è stato quello di verificare l'idoneità dei siti selezionati attraverso rilievi floristici e strutturali dei principali fattori determinanti la vetustà quali: età, struttura, presenza di legno morto nelle sue varie componenti, presenza/assenza di gestione etc. I rilievi sono stati eseguiti per la parte strutturale dall’UNIBAS e per la parte botanica dall’UNICAL secondo un protocollo predisposto dalla Direzione Scientifica del progetto, il CIRBFEP Università Sapienza di Roma. Il lavoro é stato pubblicato sulla rivista Journal of Vegetation Science con il titolo: “It’s long way to the top: plant species diversity in the transition from managed to old-growth forests”. Il Parco del Pollino rappresenta una delle aree con maggiore presenza di boschi caratterizzati da un elevato grado di naturalità. Gli alberi morti e i grandi alberi sono molto importanti dal punto di vista naturalistico, basti pensare che il ciclo biologico di migliaia di specie di insetti è legato al legno morto o deperiente e che la vita di tantissime specie di uccelli forestali (picchi, cince, ecc.) dipende proprio dalla presenza di grandi alberi o di alberi morti. Le zone altitudinali della vegetazione del Massiccio del Pollino mostrano una decisa ed evidente asimmetria che ha la sua ragione nella diversità climatica (calore, piovosità, ecc.) fra i due versanti; la presenza di alte montagne fa sì che ci sia una zonazione altimetrica della vegetazione dovuta al variare secondo un gradiente altitudinale di temperature ed umidità. Tra un tipo e l’altra il passaggio non avviene mai bruscamente, ma attraverso aspetti indecisi di transizione (Gentile, 1969). Interessante è l’associazione del Faggio con l’Abete bianco (Abies alba), particolarmente estesa sul Pollino (Piano Conocchiello, Piano Iannace, Bosco Toscano, Riserva del Rubbio, Cugno Ruggero, Cugno dell’Acero) rispetto ad altre faggio-abetine dell’Italia meridionale. Quest’associazione può essere considerata climax in quanto è una forma di vegetazione evoluta al massimo, in equilibrio naturalmente stabile col clima e col terreno, infatti essa si realizza nelle stazioni che hanno subito di meno le modificazioni artificiali. Tuttavia non è possibile considerare assente l’azione dell’uomo nel favorire direttamente o indirettamente locali espansioni di Abete bianco. La flora del massiccio del Pollino presenta delle caratteristiche interessanti anche per la presenza di singole specie, importanti soprattutto per la loro distribuzione. Tra tutte sono da ricordare Stregonia siciliana (Sideritis syriaca), Millefoglio appenninico (Achillea mucronulata), Millefoglio del Pollino (Achillea rupestris), Millefoglio della Basilicata (Achillea lucana), Finocchiella di Lucania (Portenschlagiella ramosissima), Linajola (Linarea purpurea), Peverina di Scarano (Cerastium scaranii), Iva acaule (Ajuga tenorii), Pigamo di Calabria (Thalictrum calabricum), Cardo abruzzese (Cardus affinis), Cinoglossa della Majella (Cynoglossum magellense), Cinoglossa montana (Cynoglossum montanum), Efedra nebrodense (Ephedra major), Campanula del Pollino (Campanula pollinensis). Sono da menzionare, anche, i popolamenti di Peonia maschio (Paeonia mascula) e di Peonia pellegrina (Paeonia peregrina.) presenti sia sul Monte Carnara che sui monti della dorsale del Pellegrino dove un’altra presenza floristica è molto importante, la Genziana primaticcia (Gentiana verna), qui al suo limite meridionale.

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Nelle aree pianeggianti le splendide le fioriture delle viole (Viola aethnensis subsp. messanensis) e delle Orchidee (Dactylorhiza sambucina, Orchis pallens, Gymnadenia conopsea, Coeloglossum viride), offrono uno spettacolo cromatico difficilmente dimenticabile.

Il Pino loricato Il Pino loricato è un albero robusto e maestoso che cresce non troppo alto, tozzo e contorto a causa delle condizioni atmosferiche che deve sopportare. Sino ai primi anni del 1900 sul pino del Pollino c’è poca chiarezza, sino a quando, nel 1905, Biagio Longo riferisce i suoi ritrovamenti sul Pollino e sui Monti della dorsale del Pellegrino al Pinus leucodermis Antoine (1864) = Pinus heldreichii Christ (1863) e per la prima volta lo chiama Pino loricato per la peculiarità della corteccia, le cui fessurazioni in grandi placche poligonali la rendono simile alla corazza a squame dei legionari romani, detta appunto lorica. Se trova condizioni favorevoli cresce alto e diritto e può raggiungere notevoli dimensioni, alcuni dei giganti del Palanuda raggiungono i 38 metri di altezza. La chioma non è molto densa ed è di colore verde scuro e di forma ovale, quelli che vivono più in alto e sono esposti al vento sviluppano i loro rami a “bandiera”, cioè sviluppati nella direzione del vento dominante, per offrire meno resistenza. La corteccia è inconfondibile, infatti è divisa in grandi placche trapezoidali di colore grigio cenere ricoperte da scagliette lucenti. Gli aghi sono riuniti in fascetti di due, sono rigidi e pungenti e di colore verde scuro; gli strobili sono ovato-conici e di piccole dimensioni. Fiorisce nel mese di giugno. Lo troviamo su quasi tutte le alte cime del Massiccio, appena al di sopra del limite del faggio che occupa il terreno migliore e lo obbliga a ritirarsi nei luoghi rocciosi. A settentrione, il popolamento del Monte Alpi segna il limite nord dell’areale della specie in Italia ed è composto da piante maestose e plurisecolari. Il popolamento più esteso si trova nel cuore del Parco, sulle cime sopra i duemila metri e sui versanti ripidi dove tutte le altre specie non riescono a crescere per mancanza di humus, mentre il Pino loricato vi riesce estendendo le sue radici nelle fenditure della roccia. Il popolamento della Montea segna il limite occidentale e meridionale dell’areale della specie in Italia ed è composto non solo da piante mature ma anche da pini giovani. I limiti altitudinali estremi sono i 530 mt. s.l.m. di Canale Cavaiu (Orsomarso) e i 2240 mt. s.l.m. di anticima nord di Serra Dolcedorme. Di recente, nell’ambito della Direttiva Biodiversità del Ministero dell'Ambiente, un team di ricercatori in stretta collaborazione con tecnici dell’Ente Parco ha datato un Pino loricato avente un’età di 1230 anni. Un metodo innovativo, che combina la dendrocronologia e la datazione al radiocarbonio di campioni di tronchi e radici, ha confermato che Italus è l'albero più vecchio d'Europa. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista Ecology, Ecological Society of America: “The oldest dated tree of Europe lives in the wild Pollino massif: Italus, a strip-bark Heldreich’s pine”. Negli ultimi 5 anni il Parco Nazionale del Pollino ha condotto, nell’ambito della Direttiva Biodiversità del Ministero dell’Ambiente, una serie di studi sul Pino loricato per migliorare la conoscenza sulla specie simbolo del Parco. La ricerca sul Pino loricato ha riguardato 3 argomenti principali: lo studio dell’areale, la genetica di popolazione e la dendrocronologia.

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Lo studio dell’areale eseguito in collaborazione con l’Università della Basilicata ha consentito di migliorare la conoscenza dell’areale della specie attraverso la mappatura dei diversi nuclei di loricato con metodologie moderne improntate alla fotointerpretazione. Oggi sappiamo che l’areale coperto dal Pino loricato è di circa 3000 ettari, pari all’1,5 % dell’intera superficie del Parco. La ricerca riguardante la genetica di popolazione, condotta in collaborazione i genetisti dell’IBBR (Istituto di Bioscienze e Biorisorse) del CNR di Firenze, Responsabile della ricerca il Direttore Giuseppe Vendraminha portato a risultati importantissimi tra cui la conoscenza del nucleo di Loricato con maggiore variabilità genetica. In questa ricerca sono stati campionati oltre 500 loricati attraverso il prelievo di un fascetto di aghi da cui estrarre il DNA. Il Parco Nazionale del Pollino si candida ad essere una delle aree più interessanti d'Europa non solo per la presenza di vecchie pinete di loricato ma anche per molti altri boschi antichi tra cui diverse fustaie di faggio molto vecchie. Un piccolo ecosistema qual è ogni esemplare plurisecolare di Pino loricato ospita diverse specie animali. Tra gli insetti bisogna ricordare il rarissimo Buprestide splendente (Buprestis splendens) considerato il Coleottero più raro d’Europa.

La fauna L’articolazione orografica molto varia del massiccio e la sua ricchezza di formazioni vegetali e di acque, che costituiscono preziosi habitat, è alla base della diversità delle popolazioni animali che vivono nel Parco. Nei corsi d’acqua e nelle acque di sorgente è possibile osservare il Gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), vive in alcuni torrenti del Parco Nazionale del Pollino con acque pulite e ben ossigenate. E’ attivo di notte e cerca il cibo tra i detriti e sotto le rocce, entra in qualità di preda nella catena alimentare della Lontra (Lutra lutra). L’inquinamento ne provoca la scomparsa, infatti, per le sue esigenze ecologiche è considerato un ottimo indicatore della qualità delle acque. Uno degli animali più affascinanti dei nostri corsi d’acqua è il Granchio di fiume (Potamon fluviatile). Vive sulle rive e nelle acque di fiumi, torrenti e fossati, trascorre il giorno in anfratti o rifugi scavati nel terreno ed esce allo scoperto solo la notte. Molto interessanti sono le popolazioni del crostaceo Chirocephalus ruffoi, localizzato nelle pozze più alte del Massiccio. Tra gli insetti è da notare la presenza di molte specie di coleotteri, tra diversi carabidi endemici. Tra i Pesci si ritiene che la Trota fario macrostigma (Salmo trutta var. macrostigma) si presente nei tratti più a monte dei torrenti del massiccio. Più a valle, dove l’acqua scorre più lenta troviamo i Ciprinidi come l’Alborella meridionale (Alburnus albidus) e la Rovella (Rutilus rubilio), entrambe considerate come parzialmente minacciate ed endemiche delle regioni centro- meridionali nell’elenco di specie ittiche dulcaquicole minacciate in Italia. Le zone umide sono frequentate da numerosi Anfibi come l’Ululone dal ventre giallo (Bombina pachypus). la Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata). Per quanto riguarda i rettili la presenza più rilevante è rappresentata dalla Testuggine palustre (Emys orbicularis), considerata in pericolo in tutta Europa, che riesce a sopravvivere negli stagni del massiccio fino all’eccezionale quota di 1.600 metri.

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La maggior importanza dell’avifauna del Pollino va ricercata fra i rapaci. La specie più evocativa è l’Aquila reale (Aquila chrysaetos), che nidifica sulle pareti dei monti del massiccio del Pollino e dell’Orsomarso. Tra gli avvoltoi è presente il Capovaccaio (Neophron pernopterus), il più piccolo tra gli avvoltoi europei, caratterizzato dalla livrea bianca. A partire dai primi anni 2000, il Parco ha avviato la reintroduzione del Grifone e ad oggi il Parco ospita in maniera stabile un nucleo della specie che viene costantemente monitorato dai tecnici dell’Ente. Tra i mammiferi sono molte le specie presenti sul territorio del Parco, ma la specie che merita più attenzione è certamente il Capriolo (Capreolus capreolus), molto importante dal punto di vista genetico perché è forse l’ultima popolazione della razza originaria dell’Appennino. Un’altra specie che merita di essere citata è la Lontra (Lutra lutra) che è presente in molti corsi d’acqua del Parco Nazionale del Pollino. Il Pollino, grazie alla morfologia del territorio molto accidentata e che conseguentemente offre molte possibilità di rifugio, sembra essere, di tutto l’Appennino meridionale, la zona di maggior interesse per la conservazione del Lupo (Canis lupus). In relazione alla ricchezza del patrimonio faunistico del Parco Nazionale del Pollino sono molteplici le azioni rivolte alla conoscenza, conservazione attiva e ricerca pensate ed attivate dall’Ente Parco, anche in collaborazione e sinergia con altre aree protette come nel caso dei “Progetti di Sistema” finanziati dal Ministero dell’Ambiente. Tali attività sono di seguito sinteticamente riportate e descritte: 1. le attività di controllo e monitoraggio sanitario della popolazione di cinghiale svolte in collaborazione con il personale Veterinario dell’ASP Cosenza sede di Castrovillari 2. le attività di monitoraggio della popolazione di Grifone introdotta nel Parco anche mediante tecnologia GPS in collaborazione con il Museo di Storia Naturale della Maremma (oggetto di una pubblicazione attualmente in fase di stampa) e quelle connesse di gestione del carnaio di Civita a supporto del Grifone, del Capovaccaio e in generale delle specie necrofaghe in collaborazione con personale Veterinario dell’ASP Cosenza sede di Castrovillari. 3. Il progetto di sistema sul Lupo che oltre ad aver consentito di tipizzare 57 genotipi di lupo ha consentito di intervenire a supporto degli allevatori con la consegna di cani da guardiania di razza pastore abruzzese per la difesa delle greggi dagli attacchi di lupo affiancata alla diffusione delle informazioni per una corretta gestione dei cani stessi. Ad ulteriore supporto degli allevatori e grazie alla sensibilità dimostrata dalla fondazione ALMO Nature il Parco distribuisce gratuitamente agli allevatori proprietari dei cani cibo di qualità per il loro sostentamento. 4. Sin dal 2011, prima con fondi propri e poi grazie ad un finanziamento della Regione Basilicata, il personale del Parco ha avviato un programma di fototrappolaggio dei carnivori del parco che ha arricchito le conoscenze sulla distribuzione di queste specie, oltre a fornire riprese inedite di animali molto elusivi, come la Lontra, di grande valore didattico e divulgativo. Tale attività oramai pluriennale e consolidata ha posto le basi per altri progetti indirizzati a tali specie. Ha infatti posto le basi per il Monitoraggio del Lupo sopradetto e per il Progetto di sistema per lo studio della Lontra. Dal 2018 è stata avviata la raccolta e

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l’analisi genetica dei campioni biologici di Lontra in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Napoli Federico II. 5. Il progetto di sistema sul monitoraggio del Gatto selvatico e della Martora e quindi gli approfondimenti della conoscenza sullo status di tali specie è stata facilitata dalla base conoscitiva consolidatesi nell’ambito del fototrappolaggio. 6. Il fototrappolaggio è attualmente utilizzato per la analisi dell’impatto del Cinghiale sulla popolazione di Coturnice del Pollino, avviata nel progetto di sistema sull’Analisi dell’impatto del cinghiale sulla biodiversità anche grazie al supporto di alcuni selecontrollori del Parco in possesso di cani specializzati nella ricerca ed individuazione non cruenta di questi animali; 7. Le specie di Anfibi sono invece indagate grazie al Progetto di sistema sugli Ambienti umidi che indaga in particolare la diffusione della Chitridiomicosi: una infezione causata da un fungo che comporta una ridotta vitalità delle popolazioni di questi Animali. Tale attività si affianca al controllo dello stato di conservazione degli ambienti umidi del Parco. 8. Da poco è iniziato il monitoraggio dei siti di rete Natura 2000 del versante calabrese del Parco che grazie ad un finanziamento della Regione Calabria vede indagati e monitorati un numero di gruppi animali e di ambienti del Parco tutelati dalla Direttiva Europea “Habitat” particolarmente consistente: i Rapaci ed in generale le specie di uccelli di molti ambienti, i mammiferi, gli anfibi, i rettili, i pesci, gli insetti. Ovviamente al buon risultato di tali attività contribuiranno i dati di conoscenza già acquisiti grazie alle altre attività di ricerca e indagine condotte in campo faunistico. 9. Grazie al finanziamento trasferito dalla Regione Basilicata saranno realizzati diversi progetti rivolti al miglioramento dello stato di conservazione ed alla gestione degli ambienti naturali del versante lucano del Parco: la mitigazione dell’impatto delle linee elettriche sull’invaso di Montecotugno, La creazione di un centro di riproduzione di salmonidi autoctoni, il miglioramento di alcuni ambienti umidi del Parco, la rinaturalizzazione del Bosco di Lagoforano.

Il paesaggio agrario E’ un paesaggio tipico delle aree interne del sud Italia caratterizzato da coltivazioni estensive (cereali autunno-vernini e foraggere annuali) frammiste a aree naturali di macchia, pascoli e boschi che aumentano via via che si sale di quota. Partendo dalle quote più basse caratterizzate quindi da un paesaggio di colture annuali associate a colture permanenti si passa a un paesaggio di seminativi con presenze di spazi naturali importanti per finire, sopra gli 800 m. s.l.m., ai tipici paesaggi appenninici caratterizzati in prevalenza da boschi e pascoli. La zootecnia, in analogia alle disponibilità pabulari coltivate e spontanee, è dedita in prevalenza alle produzioni da carne, con animali spesso condotti al pascolo e con un basso numero di capi allevati per azienda il cui prodotto è destinato all’autoconsumo e al mercato locale. In questo contesto paesaggistico, non mancano però aree caratterizzate da sistemi colturali e particellari complessi, che seppure ristretti a superfici sempre più limitate delle valli del parco, danno origine a produzioni orticole e frutticole realizzate in unità produttive in media molto piccole.

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In tali contesti vengono tra l’altro realizzate la maggior parte delle produzioni tipiche e della tradizione, che nel Pollino stanno assumendo un’importanza sempre maggiore, legata anche al lavoro di conservazione delle antiche varietà avviata ormai da oltre 10 anni. Tale lavoro proprio in quest’ultimo decennio ha contribuito alla conservazione del paesaggio attraverso la coltivazione di produzioni di nicchia che rappresentano un’essenziale integrazione al reddito per le popolazioni rurali del Pollino.

Beni storici Nel territorio dei millenni di storia si sono sedimentate civiltà, presenze umane, vite animali e vegetali, segnalate dai rinvenimenti paleontologici del “Bos primigenius” e delle sepolture della Grotta del Romito e dell’“Elephas antiquus” della Valle del Mercure, dai siti archeologici di insediamenti indigeni, della Magna Grecia, romani, basiliani, normanno-svevi, medievali, dagli edifici storici, dai beni monumentali, architettonici, artistici, dai ruderi di castelli, il Castello Normanno-Svevo di Morano, il Castello Aragonese di Castrovillari, di rocche, di fortificazioni, la fortificazione e i reperti, di età lucana (IV-III secolo a.C.), dell’acropoli sulla collina del Monte Castello di Cersosimo, dai conventi, i Conventi del Sagittario e del Colloreto, dai monasteri, dai santuari, i Santuari di Santa Maria della Consolazione di Rotonda, della Madonna delle Armi di Cerchiara di Calabria, della Madonna del Pollino e della Madonna del Pettoruto. Vi sono, poi, gli ambienti urbani, i centri storici, le architetture spontanee, le case di pietra, le viuzze, i selciati, gli arredi, i fregi, i decori, i portali ad opera degli scalpellini locali, le ringhiere in ferro battuto, i portoncini in legno, gli spazi di vita sociale, i resti materiali della cultura locale.

Valori socio-culturali e antropologici Vi sono sul Pollino valori socio-culturali e antropologici autoctoni ancora vivi, cui il Parco deve dare forza e attualità: • i modi di produrre, di allevare, di coltivare, di costruire, • i modi di svolgere le attività domestiche, le attività sociali, • la vita di comunità, • gli usi e i costumi, • le credenze e le tradizioni, • la cultura popolare, • i prodotti, gli oggetti, i manufatti, le case, • i mestieri, • la cultura materiale, • le manifestazioni religiose, i riti, i culti, • le feste patronali, • i culti arborei.

Il Raggruppamento Carabinieri Parchi - Reparto P.N. Pollino Per l’esercizio della sorveglianza sul territorio del Parco Nazionale del Pollino, è stato istituito con D.D.G. del Corpo Forestale dello Stato del 31 maggio 1994 il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente (CTA) con sede a Rotonda (PZ). A seguito del decreto legislativo n. 177 del 2016, il Corpo Forestale dello Stato è stato assorbito dal corpo dei Carabinieri ed in particolare è

Piano della performance - 2020-2022 Pagina 20 di 51 stato istituito il Raggruppamento Carabinieri Parchi. La principale azione ordinaria pianificata per il 2019 riguarda i controlli in materia di tutela paesaggistica e ambientale, la conservazione e la valorizzazione dell’area protetta, che sono svolte contestualmente al controllo delle utilizzazioni boschive (1.208 controlli, 89 sanzioni amministrative per un importo di euro 80.575), dissodamenti e movimenti terra, pascolo e abusivismo edilizio. Tra le azioni specifiche è stata dedicata particolare attenzione all’ operazione Bosco Sicuro disposta dal CUFA, che ha concentrato in un’azione congiunta di tutti i Reparti del territorio un controllo massivo su tutte le utilizzazioni in atto nei giorni 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8 dicembre. Complessivamente sono stati raggiunti i seguenti risultati: • controlli effettuati: 6.887 (+26% rispetto al 2018 e +39% rispetto al 2017); • n° illeciti amministrativi contestati: 142 (-26% rispetto al 2018 e -9 rispetto al 2017); • importo illeciti amministrativi: € 90.402.47 (-54% rispetto al 2018 e -57% rispetto al 2017); • illeciti penali rilevati: 13 (-27% rispetto al 2018 e -62% rispetto al 2017); • persone denunciate: 16 (-11% rispetto al 2018 e -45% rispetto al 2017).

Rispetto alla tutela della flora e della fauna, l’attività ha riguardato il controllo del bracconaggio e della pesca in aree interdette. Sono stati effettuati, dalle singole stazioni, dipendenti, controlli nelle zone di maggiore interesse ittico e faunistico. Considerevoli i risultati riscontrati presso la diga di Montecotugno in agro di Senise dove sono state elevate n. 23 sanzioni amministrative per un importo pari a 2.599,91 e si è proceduto al sequestro amministrativo di n. 13 canne da pesca. Particolare attenzione è stata dedicata anche all’attività di raccolta Funghi e Tartufi che ha portato alla redazione di n. 11 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 1.153 euro. Rilevante è stata l’attività posta in essere dal Nucleo Cinofilo Antiveleno nel contrasto al reato di avvelenamento che ha interessato alcune aree sia all’interno del Parco Nazionale del Pollino che fuori dal perimetro dello stesso, nelle quali si è verificato il decesso di animali da affezione e di fauna selvatica. Immediati sono stati gli interventi urgenti di ispezione dei luoghi finalizzati all’individuazione di bocconi e carcasse avvelenate onde evitare il propagarsi degli effetti dell’avvelenamento su altri animali, nei comuni di Mormanno, Cassano allo Ionio, Chiaromonte, Plataci, Castronuovo di Sant’Andrea, San Pietro in Guarano. Tra le azioni specifiche deve essere sicuramente evidenziata quella del contrasto alla movimentazione illegale degli equidi, finalizzata a reprimere comportamenti illeciti, a tutelare indirettamente il consumatore di carni equine, e a verificare la presenza di eventuali macellazioni clandestine. Le criticità riscontrate in questo campo riguardano spesso una confusa tenuta dei registri, in generale attribuibile ad una scarsa informazione e conoscenza delle norme da parte degli allevatori. Complessivamente sono stati raggiunti i seguenti risultati: • controlli effettuati: 3.386 (+14% rispetto al 2018 e +47% rispetto al 2017); • n° illeciti amministrativi contestati: 156 (+14% rispetto al 2018 e +155% rispetto al 2017); • importo illeciti amministrativi: € 148.313 (+83% rispetto al 2018 e +596% rispetto al 2017); • illeciti penali rilevati: 8 (uguale al 2018 e -11% rispetto al 2017);

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• persone denunciate: 0

Rispetto al fenomeno incendi, l’andamento climatico ha posto le condizioni perché il numero degli eventi anche nell’area Parco, durante la stagione estiva fosse estremamente esiguo nella prima parte della stazione per aumentare poi dalla seconda metà di agosto fino a settembre inoltrato. Complessivamente nel corso del 2019 si sono registrati n. 42 incendi che hanno interessato una superficie di circa 778 ha, di cui ha 535 boscata e 243 ha non boscata. L’attività di contrasto in questo settore si è concentrata principalmente sulla prevenzione del fenomeno attraverso l’attività di controllo del territorio in stretta collaborazione anche con le associazioni di volontariato e di protezione civile. Nel territorio del Comune di Orsomarso (CS), individuato dal NIAB del CUFA come area particolarmente interessata dagli incendi boschivi, sono state impiegate anche pattuglie di rinforzo dei Carabinieri Forestali provenienti da diverse Regioni d’Italia al fine incrementare l’azione di prevenzione e contrasto al fenomeno degli incendi boschivi particolarmente dannosi in are ad elevata valenza ambientale come quella del Parco Nazionale del Pollino. Dai controlli esperiti, emergono i seguenti risultati: • controlli effettuati: 165 (-30% rispetto al 2018); • n° illeciti amministrativi contestati: 26 (+44% rispetto al 2018); • importo illeciti amministrativi: € 10.577 (-32% rispetto al 2018); • illeciti penali rilevati: 36 (+71% rispetto al 2018); • persone denunciate: 3 (+200% rispetto al 2018).

Per quanto riguarda il settore delle discariche e rifiuti in particolare i controlli hanno riguardato lo smaltimento e/o recupero di fanghi derivanti dai processi di depurazione delle acque reflue, la corretta gestione delle attività di recupero dei metalli, e la corretta gestione dei depuratori. In questo settore l’attività di contrasto al traffico illecito di rifiuti, alla relativa gestione illecita, nonché i controlli sulle discariche abusive, hanno consentito di raggiungere importanti risultati maggiori rispetto agli anni precedenti: • controlli effettuati: 560 (+71% rispetto al 2018 e +286% rispetto al 2017); • n° illeciti amministrativi contestati: 67 (+157% rispetto al 2018 e +458% rispetto al 2017); • importo illeciti amministrativi: € 39.747 (+61% rispetto al 2018 e +192% rispetto al 2017) • Illeciti penali rilevati: 11 (uguale al 2018 e +175% rispetto al 2017); • Persone denunciate: 9 (-47% rispetto al 2018 e -80% rispetto al 2017).

Aspetti demografici e territoriali Dalla relazione del Piano per il Parco relativa al Sistema Socio-Economico, si stralciano e si riportano di seguito alcuni dati aggiornati riguardanti i Comuni, facenti parte del Parco, e alcuni indicatori demografici, territoriali e socio-economici. A tal proposito i comuni sono stati raggruppati in piccoli (fino a 2000 abitanti), medi (oltre i 2000 abitanti), montani (oltre i 600 mt slm) e pianeggianti/collinari (fino a 600 mt slm).

Densità della popolazione in Area parco (2019) Province Popolazione 01/01/2019 Superficie comunale ha Densità (ab. per ha) Area Parco 144.332 294.630 0,49

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Provincia CS 705.753 664.973 1,06 Provincia PZ 364.960 629.975 0,58 Totale Province 1.070.713 1.294.948 0,83 Fonte: Elaborazione su dati Istat

Evoluzione della popolazione nei comuni dell’area-parco (1981-2019)

Fonte: Elaborazione su dati Istat

Popolazione per altitudine – Anno 2019 Pop. Residente 2019 AMBITI TERRITORIALI Val. ass. % Com. PICCOLI Pian./Coll.(≤ 2000 ab.) 16 18.549 12,9% Com. MEDI Pian./Coll.(> 2000 ab.) 17 92.680 64,2% Com. PICCOLI Montani (≤ 2000 ab.) 18 15.504 10,7% Com. MEDI Montani (> 2000 ab.) 5 17.599 12,2% AREA PARCO 56 144.332 100,0%

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Fonte: Elaborazione su dati Istat

Stime sulle forze di lavoro (media 2018) per SLL 2011 Non forze Forze Popolazione In cerca di lavoro Popolazione Tasso Sistemi Locali del Lavoro Occupati di di 15 anni o Tasso di Tasso di occupazione (età totale di 2011 lavoro più occupazione disoccupazione >=15 attività anni) (Valori assoluti in migliaia - Media anno 2018) BELVEDERE MARITTIMO 5,7 1,4 7,1 12,4 19,5 22,0 36,5 29,2 20,2 CASSANO ALL'IONIO 14,4 3,0 17,4 26,4 43,7 49,8 39,7 32,9 17,0 CASTROVILLARI 16,6 3,5 20,2 33,3 53,5 60,6 37,7 31,1 17,5 LAURIA 10,2 0,9 11,1 15,0 26,1 29,3 42,5 39,2 7,7 MORMANNO 4,8 0,9 5,7 9,6 15,3 17,0 37,1 31,2 16,0 POLICORO 12,1 2,1 14,2 20,6 34,8 40,0 40,9 34,8 14,9 PRAIA A MARE 3,5 1,2 4,7 7,2 11,9 13,6 39,4 29,3 25,6 SAN MARCO ARGENTANO 8,8 2,7 11,5 15,6 27,1 30,9 42,3 32,4 23,5 SANT'ARCANGELO 5,1 0,6 5,7 8,6 14,2 15,9 39,9 36,0 9,8 SCALEA 6,5 2,1 8,5 13,9 22,4 25,5 38,1 28,9 24,3 SENISE 5,9 0,9 6,8 11,1 17,8 19,8 37,9 32,9 13,3 Fonte: Istat

Superficie agricola utilizzata nell’area-parco (2010) S.A.U. (in ettari) AMBITI TERRITORIALI Val. ass. % Com. PICCOLI Pian./Coll.(≤ 2000 ab.) 14 12.621 15,5% Com. MEDI Pian./Coll.(> 2000 ab.) 19 34.911 43,0% Com. PICCOLI Montani (≤ 2000 ab.) 17 19.753 24,3% Com. MEDI Montani (> 2000 ab.) 6 13.952 17,2% AREA PARCO 56 81.236 100,0%

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Fonte: Istat - Censimento generale dell’Agricoltura 2010

Fonte: Istat

Per quanto riguarda disponibilità di posti letto nelle strutture ricettive ricadenti nei comuni del parco, come si evince dal grafico sottostante, si è registrata una crescita costante fino al 2017, per poi registrare una piccola diminuzione nel 2018, pari all’1,3%. In termini assoluti l’aumento è stato di oltre 3000 posti letto pari al 22,2%. Analizzando più nel dettaglio i dati, si riscontra una disponibilità dei posti letto per oltre il 78% in comuni medi e pianeggianti/collinari:

Posti letto in esercizi turistici 2018 AMBITI TERRITORIALI Val. ass. % Com. PICCOLI Pian./Coll.(≤ 2000 ab.) 16 1.767 10,4% Com. MEDI Pian./Coll.(> 2000 ab.) 17 13.362 78,6% Com. PICCOLI Montani (≤ 2000 ab.) 18 891 5,2% Com. MEDI Montani (> 2000 ab.) 5 984 5,8% AREA PARCO 56 17.004 100,0%

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Fonte: Elaborazione su dati Istat

Evoluzione posti letto in esercizi turistici – 2007 - 2018

Fonte: Elaborazione su dati Istat

Movimento clienti negli esercizi turistici: 2015 – 2017 Movimento dei Clienti negli esercizi ARRIVI PRESENZE Perm. Media Anno Tot Var. Var. % Tot Var. Var. % Tot Var. Var. % 2015 123.426 - - 548.220 - - 4,442 - - 2016 123.203 -223 -0,18% 575.688 27.468 5,01% 4,673 0,23 5,20% 2017 136.737 13.534 10,99% 632.660 56.972 9,90% 4,627 -0,05 -0,98%

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RETE NATURA 2000: I Siti di importanza Comunitaria nel parco e ZPS Siti di importanza Comunitaria: 42 Zone di Protezione Speciale: 2

Patrimonio forestale nel Parco Superficie forestale nel Parco : 110.000 ettari Coefficiente di boscosità (Sup.forestale/sup.totale): 60%

Superficie forestale Superficie (ha) Boschi 86.326 Aree miste agroforestali - Aree a vegetazione boschiva ed arbustiva in evoluzione - Cespuglieti 24.190 Totale 110.516

Il patrimonio forestale nel parco

Le riserve naturali statali nel Parco All’interno del Territorio dell’Ente Parco ricadono quattro Riserve Naturali Orientate Statali: - RNS Valle del fiume superficie: 5.200 ettari - RNS Valle del Fiume Argentino “ 3.980 ettari - RNS Gole del Raganello “ 1.600 ettari - RNS Rubbio “ 120 ettari Superficie totale 5.880 ettari

Attualmente la loro gestione, ad eccezione della RNS Valle del fiume Lao1, è affidata ai competenti Uffici Territoriali per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato

1 La Riserva Naturale Orientata Statale della Valle del fiume Lao è stata già trasferita in gestione all’Ente Parco Nazionale del Pollino con il D.P.R. 15 novembre 1993 di “Istituzione dell’Ente Parco Nazionale del Pollino”, pubblicato sulla G.U. del 13 gennaio 1994, n. 9.

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L’analisi del contesto esterno favorisce l’individuazione e valutazione delle variabili significative dell’ambiente in cui si inserisce il parco. Le "opportunità" sono fattori di contesto esterno da cogliere per migliorare la performance. A livello generale l’analisi del contesto riguarda variabili di tipo economico, sociale, tecnologico ed ambientale, laddove significative, tenendo conto delle peculiarità organizzative dell’amministrazione. A livello specifico l’analisi del contesto, invece, può realizzarsi attraverso l’esame dei principali stakeholder dell’amministrazione, nonché delle loro attese e delle eventuali opportunità/minacce ad esse associate.

Gli stakeholders Gli stakeholders sono coloro che: • contribuiscono alla realizzazione della missione istituzionale; • sono in grado di influenzare, con le loro molteplici decisioni (di spesa, di investimento, di collaborazione, di regolazione e controllo), il raggiungimento degli obiettivi del parco; • vengono influenzati dalle scelte ed attività dell’amministrazione.

Sono “stakeholder chiave” quelli che controllano fattori rilevanti per la definizione o l’implementazione del Piano: • risorse finanziarie, • informazioni e conoscenze rilevanti, • autorità regolatoria, ecc..

Questi possono essere altri soggetti pubblici, privati o non profit, in alcuni casi impegnati a soddisfare bisogni pubblici affini a quelli dell’amministrazione. L’identificazione di questi stakeholder ha come beneficio la definizione di un migliore Piano ed una sua più efficace ed agevole implementazione. L’azione di coinvolgimento consisterà sovente nel rendere questi soggetti più interessati e partecipi alle decisioni dell’amministrazione.

La natura degli stakeholder individuati e di quelli attivamente coinvolti nella definizione e nell’attuazione del Piano può essere varia e includere istituzioni pubbliche di vario livello, gruppi organizzati quali associazioni di utenti o cittadini, associazioni di categoria, sindacati, associazioni del territorio - associazioni culturali, ambientali, sociali, ecc., oppure gruppi non organizzati - imprese, enti non profit, cittadini e collettività, mass media, ecc.. Va evidenziato che spesso gli stakeholder sono potenziali partner dell’amministrazione e questa analisi può consentire di mettere a fuoco opportunità di collaborazione e di sviluppo di strategie comuni.

Per la mappatura degli stakeholder, si individuano di seguito una serie di soggetti che, nel caso di alto livello di rappresentatività (Comuni, Province etc.), si identificano nella carica istituzionale di riferimento (Sindaco, Presidente etc.).

L’interlocuzione con i principali soggetti portatori di interessi è avvenuta, nel corso degli ultimi anni, sia come attività ordinaria di confronto su singole iniziative di dettaglio, sia, in particolare,

Piano della performance - 2020-2022 Pagina 28 di 51 in modo più strutturato, su alcune attività particolarmente significative, che vengono mappate, per i relativi risultati, nella tabella seguente.

Categoria Aspettative espresse nel corso Denominazione stakeholder degli incontri 1. collaborazione per progetti ed attività; 2. Regione Calabria Collaborazione per favorire lo sviluppo socio economico del territorio; 3. Collaborazione per attuare politiche di Amministrazioni conservazione ambientale; 4 snellimento locali Regione Basilicata procedure; aumento investimenti per opere pubbliche e attività immateriali.; 5. I 56 comuni del Parco Collaborazione per attività legate al turismo sostenibile Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Ministero 1. finanziamenti e collaborazione per dei beni e delle attività culturali e del turismo; Ministero delle infrastrutture progetti ed attività; 2. Collaborazione per e trasporti; Ministero dello sviluppo economico; ISPRA; Federparchi; favorire lo sviluppo socio economico del Altri Enti o altri Istituto zooprofilattico; Parco nazionale della Sila; Parco appennino Lucano territorio; 3. Attuare sinergicamente soggetti pubblici Val d’Agri Lagonegrese; Parco Nazionale dell’Aspromonte; Parco nazionale politiche di sistema sul fronte della del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; Università della Calabria; Università conservazione ambientale e della ricerca degli studi della Basilicata; ALSIA; ARSSA; Corte dei Conti. scientifica anche in agricoltura; CIA – Calabria 1. collaborazione per progetti ed attività; 2. CIA Basilicata Collaborazione per favorire lo sviluppo Coldiretti Calabria socio economico del territorio; 3. Attuare Coldiretti Basilicata sinergicamente politiche di sistema sul fronte della tutela delle produzioni agricole Confagricoltura Cal. e delle produzioni tradizionali in genere; 4. Confagricoltura Bas. Attuazione di politiche turistiche sostenibili CNA Calabria nel territorio del parco; 5. Marchio per la CNA Basilicata qualità ambientale ; 6. Politiche di sostegno Confartigianato Calabria alle piccole imprese artigiane Confartigianato Basilicata Associazioni di CASARTIGIANI Calabria categoria CASARTIGIANI (Confederazione Autonoma Sindacati Artigiani) Basilicata CASARTIGIANI (Confederazione Autonoma Sindacati Artigiani) Calabria API PMI Associazione Piccole e Medie Imprese Calabria API PMI Associazione Piccole e Medie Imprese Basilicata Federalberghi Calabria Federalberghi Basilicata Confcommercio Calabria Confcommercio Basilicata Confesercenti Calabria Confesercenti Basilicata WWF Calabria 1. collaborazione per progetti ed attività di WWF Basilicata educazione ambientale; 2. Collaborazione in LIPU Basilicata progetti di ricerca scientifica e monitoraggio LIPU Calabria di habitat e specie; 3. Attuare Italia Nostra Calabria sinergicamente politiche per l’uso Italia Nostra Basilicata sostenibile delle risorse; 4. Attuazione di A.I.W. – Associazione Italiana per la Wilderness (onlus) _ Calabria politiche turistiche sostenibili nel territorio A.I.W. – Associazione Italiana per la Wilderness (onlus) _ Basilicata del parco; 5. Marchio del parco per la Amici della Terra (onlus) – Calabria qualità ambientale ; Associazioni Amici della Terra (onlus) – Basilicata ambientaliste C.A.I. – Club Alpino Italiano – Calabria C.A.I. – Club Alpino Italiano – Basilicata C.T.S. – Centro Turistico studentesco e Giovanile_Calabria C.T.S. – Centro Turistico studentesco e Giovanile_Basilicata F.A.I. – Fondo per l’Ambiente Italiano_Calabria F.A.I. – Fondo per l’Ambiente Italiano_Basilicata I.N.U. – Istituto Nazionale di Urbanistica Legambiente Calabria Legambiente Basilicata T.C.I. – Touring Club Italiano Arcicaccia Cosenza 1. maggiori politiche abbattimento; 2. Arcicaccia Potenza Riperimetrazione del parco; 3. Possibilità di Associazioni Liberacaccia Cosenza transito con le armi nel territorio del parco venatorie Liberacaccia Potenza (soggetta ad autorizzazione) FIDC Cosenza

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Categoria Aspettative espresse nel corso Denominazione stakeholder degli incontri FIDC Potenza Italcaccia Cosenza Italcaccia Potenza A.S. Rotonda Calcio Contribuire alle attività associative A.S.D. Pietrasassosport – San Costantino Albanese (PZ) soprattutto in termini economici; Favorire lo Arte Pollino sviluppo economico del territorio e della ASD Pollino Village – San Severino Lucano (PZ) tutela ambientale; promuovere una fruizione Ass. Pro Loco di Civita del territorio del parco in forme sostenibili Ass. Pro Loco Mormanno – Mormanno (CS) e compatibili con la tutela ambientale; Ass. Pro Loco Sangineto – Sangineto (CS) favorire la conoscenza ed il mantenimento Ass. Sportiva Dilettantistica City Sport Agromonte delle tradizioni locali Associazione “I Ragazzi di San Lorenzo Bellizzi” Associazione canoa e kayak – Reggio Calabria Associazione culturale “F.I.L.M.A.S.” – Praia a Mare (CS) Associazione Culturale Calabria Festival – Frascineto Associazione Culturale Gruppo Folkloristico Verbicaro Associazione culturale Infusi Lucani – Castelluccio Sup. Associazione Culturale Picanto – Castrovillari Associazione Culturale Primavera dei Teatri – Castrovillari Associazione Culturale Teatro della Sirena – Castrovillari Associazione Culturale Territoriale Chilometro Zero – Saracena (CS) Associazione Culturale Volta La Carta – Viggianello Associazione di promozione sociale “Papasiderum” – Papasidero (CS) Associazione Festa Centro Storico Castelsaraceno Associazionismo Associazione identità lucana – Satriano di Lucania culturale, Associazione Onlus Don Vincenzo Matrangolo – Acquaformosa (CS) associazionismo Associazione Rinascimento – Cosenza sportivo e Associazione Socio Culturale Malemale Group – San Basile (CS) associazionismo locale Associazione Sportiva Dilettantistica US Calcio Associazione Teatrale e Culturale Onlus Lukianon – Cersosimo (PZ) Checkered flag club – Castelluccio Inferiore Club Alpino Italiano Compagnia Arcieri del Lago – Mormanno (CS) Compagnia Folklorica Provinciale Calabria Citra – Morano Calabro (CS) Dipartimento di Biologia Animale Università di Pavia E.N.S.A. Ente Nazionale Salvaguardia Ambiente G.S. Pollino Bike – San Severino Lucano (PZ) Gruppo folklorico culturale Città di Castrovillari Gruppo folkloristico Miromagnum Gruppo Speleo del Pollino – Morano Calabro Gruppo Speleo Serra del Gufo – Cerchiara di Calabria Guide Ufficiali del Parco La compagnia del Cucco – Mormanno Legambiente Calabria Pro Loco Rotonda Proloco – Valsinni Proloco di Castelsaraceno Proloco di Viggianello Soccorso Alpino – Delegazioni Calabria e Basilicata Università Popolare del Pollino LIPAMBIENTE – Castrovillari 1. collaborazione per progetti ed attività; 2. ATEC2 – Verbicaro Collaborazione per attività di prevenzione e GRUPPO SPELEO – Morano Calabro lotta attiva contro gli incendi boschivi. FALCHI DEL POLLINO G.P. – Santa Domenica Talao GRUPPO SOCCORRITORI ACQUILE DEL POLLINO – Frascineto VAS CALABRIA PRONTO CIVIUM – Buonvicino Associazioni di ENSA – Castrovillari volontariato di ASSOCIAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE “NUOVA ALBA” – protezione civile Francavilla sul Sinni PUBBLICA ASSISTENZA PROTEZIONE CIVILE ONLUS VALLE DEL SINNI – Latronico PROTEZIONE CIVILE POLLINO - Rotonda VIGILANZA VERDE LUCANA – San Paolo Albanese PROTEZIONE CIVILE GRUPPO LUCANO - Viggiano MOVIMENTO AZZURRO – Sez. Pollino – San Costantino Albanese AMICI DEL FRIDO – San Severino Lucano

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Categoria Aspettative espresse nel corso Denominazione stakeholder degli incontri GERV – Villapiana Guardia Italiana Ambientale – Cosenza GIZA – Cosenza Ex LSU Occupazione diretta; Favorire azioni di GAL Pollino sviluppo economico del territorio; Altri soggetti Gal Cittadella del Sapere collaborazione nell’attuazione di progetti; Co-Pollino cofinanziamento delle attività; sinergie nella promozione e valorizzazione del territorio. Fondazione Symbola – fondazione per le qualità italiane

2.4.2. Analisi del contesto interno

Sviluppare l’analisi del contesto interno significa individuare i punti di forza e i punti di debolezza dell’organizzazione. L’analisi del contesto interno deve riguardare almeno le seguenti cinque dimensioni: • organizzazione, comprendente l’organigramma, l’individuazione dei centri di responsabilità e, ove presenti delle "corresponsabilità", l’articolazione territoriale dell’amministrazione, il personale in servizio, ecc..; • risorse strumentali ed economiche, attinenti alle infrastrutture, tecnologiche e non, strumentali al raggiungimento degli obiettivi; • risorse umane, riguardanti le conoscenze, le capacità, le attitudini, i comportamenti, il turn- over e i valori dominanti dei soggetti che operano nel parco; • "salute finanziaria", intesa in termini di equilibri finanziari, economici e patrimoniali, tenendo conto dei vincoli di bilancio e dei sistemi contabili propri dell’amministrazione. A tal fine è utile anche un’analisi per indici che faccia facilmente emergere situazioni di miglioramento o di peggioramento rispetto agli anni precedenti e ad amministrazioni confrontabili. • impatti ambientali derivanti dalle azioni e dalle attività dirette dell’Ente Parco.

Analisi quali-quantitativa delle risorse umane L’analisi quali-quantitativa delle risorse umane si compone di due parti: • nella prima parte 2.1) si rilevano i valori degli indicatori quali-quantitativi relativi al personale; • nella seconda parte 2.2) si rilevano gli indicatori di analisi del benessere organizzativo per l’anno 2018 2.1.- Analisi caratteri qualitativi/quantitativi Indicatori Valore Età media del Personale 52,05 Età media dei Dirigenti 62,00 Tasso di Crescita unità di personale negli anni -2,27% nell'ultimo anno % di dipendenti in possesso di Laurea 53% % di dirigenti in possesso di Laurea 100% Ore di formazione (media per dipendente) 24,36 Costi di formazione/Spese del personale 16,12%

2.2.- Analisi Benessere organizzativo

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Indicatori Valore Tasso di Assenze 2019 22,81% Tasso di Dimissioni Premature 0% Tasso di Richieste di Trasferimento 2,3% Tasso di Infortuni 0% Stipendio medio percepito dai dipendenti € 26.594,07 % di Personale assunto a tempo indeterminato 100%

Analisi Swot L’analisi S.W.O.T. è una metodologia sistematica, nonché uno strumento di marketing, il cui obiettivo principale è quello di facilitare l’elaborazione e la gestione di strategie di analisi e di intervento. Essa consente, cogliendo gli aspetti importanti di realtà complesse, di stabilire quali sono le priorità di cui tener conto nella definizione degli obiettivi e delle azioni programmatiche (scelte strategiche) all’interno di un processo decisionale. Il grande vantaggio di questa metodologia di analisi è quella di riuscire a focalizzare l’attenzione sulle interrelazioni che collegano le componenti di un sistema.

L’analisi nasce per effettuare una valutazione ex-ante degli elementi determinanti la decisione, ma tale metodologia si adatta bene anche a una sua applicazione “in-itinere” ed “ex post” per verificare il raggiungimento o la distanza dagli obiettivi intermedi e finali fissati inizialmente.

Con l’analisi S.W.O.T. si è “costretti”, evidentemente, a sezionare e studiare il tutto seguendo uno schema che obbliga a seguire un percorso tracciato.

Ricordiamo che l’acronimo S.W.O.T. sta per: ❖ Strenghts (Forza); ❖ Weaknesses (Debolezze); ❖ Opportunities (Opportunità); ❖ Threats (Minacce).

I punti di FORZA sono quegli elementi che favoriscono lo sviluppo dell’area; sono le cosiddette aree di eccellenza. I punti di DEBOLEZZA sono quei fattori che ostacolano lo sviluppo dell’area e che bisogna cercare di superare; sono le aree ad alto margine di miglioramento. Dopo aver analizzato i due parametri precedenti si individuano le loro possibili combinazioni sinergiche capaci di trasformarsi in opportunità, quindi, da un lato vanno considerati i vantaggi che derivano dalla combinazione tra punti di debolezza e punti di forza e dall’altro va stimato se e in che misura i punti di forza colmano quelli di debolezza. Si individua così l’elenco delle opportunità.

Le OPPORTUNITÀ sono i possibili vantaggi futuri che occorre saper sfruttare a proprio favore allocando in modo flessibile le risorse così da ottimizzare le performance della strategia, in altre

Piano della performance - 2020-2022 Pagina 32 di 51 parole esprime una stima ex-ante delle sinergie che la scelta strategica è in grado di innescare nel sistema.

Le MINACCE sono quegli eventi o mutamenti futuri che potrebbero avere un grosso impatto sui risultati della strategia; occorre tenerli sotto controllo cercando di minimizzarli, o, se del caso, di adeguarvi la strategia. Le minacce sono rappresentate da una tendenza o da uno specifico elemento di disturbo, che se non individuati o trascurati potrebbero danneggiare e addirittura portare al declino del sistema.

In pratica l’analisi S.W.O.T. consiste nell’esaminare la situazione che si ha davanti, vagliandone in profondità ogni aspetto, anche quello che a prima vista può apparire il più marginale e trascurabile.

Esistono delle relazioni tra i parametri appena descritti ma, anche se può sembrare netta la relazione che esiste in positivo tra opportunità e punti di forza e in negativo tra minacce e punti di debolezza, la relazione tra i quattro parametri non è né scontata né automatica.

Nella tab. 1 che segue, basandosi sia sulle informazioni statistiche disponibili che sulle indagini effettuate, sono stati individuati punti forti e punti deboli interni al sistema Parco, nonché opportunità e rischi che caratterizzano dall’esterno il sistema stesso.

Nella tab 2, infine, sulla scorta delle informazioni disponibili è descritta l’analisi del contesto interno.

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Tab. 1: Analisi SWOT del sistema Parco

1. Beni ambientali e culturali Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce

- Esistenza di aree naturali di - Inadeguata - Crescente interesse - Impatto ambientale negativo pregio suscettibili di ulteriore valorizzazione delle turistico per le aree libere delle iniziative di valorizzazione sotto il profilo risorse ambientali, di elevata qualità valorizzazione turistica non della fruizione. monumentali e storico- orientate al turismo culturali, soprattutto delle sostenibile. aree interne. - Elevata propensione del - Crescente abbandono di - Connessioni funzionali e - Polarizzazione interesse territorio ad ospitare “reti alcuni centri storici organizzative delle aree turistico su risorse naturali più ecologiche” (usi agricoli montani con relativi caratterizzate da beni conosciute a svantaggio estensivi o in regresso, problemi di presidio ambientali con aree risorse minori inesistenza di elementi molto umano del territorio protette delle regioni rilevanti di interruzione della circostante. limitrofe. continuità dell’ambiente naturale). - Possibilità di creare sinergie - Scarso coordinamento - Forte interesse di mass- - Insufficiente azione di tra fruizione dei beni tra Enti preposti a media e consumatori per marketing territoriale a favore ambientali e fruizione dei beni promozione, attuazione e beni e consumi culturali del territorio del parco archeologici (siti di Lao, gestione di iniziative Sibari, ecc.). finalizzate alla fruizione dei beni ambientali e culturali. - Esistenza di centri storici di - Scarsa presenza di pregio e di importanti servizi multimediali per la testimonianze della cultura conoscenza e la fruizione arbëresh. dei beni.

2.Qualità della vita Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minaccce Elevate qualità ambientali e Elevati costi di gestione Accessibilità mediamente Realizzazione infrastrutture ed d’identità sociale e culturale pro-capite dei servizi alla accettabile dei comuni del attivazione servizi di interesse dei luoghi, ed esistenza di popolazione a causa parco ai centri di servizi collettivo senza condizioni favorevoli al dell’esigua dimensione esterni all’area-parco coordinamento intercomunale. mantenimento della coesione demografica dei centri sociale. abitati soprattutto nelle zone montane. Nelle aree collinari, presenza Esistenza di strozzature Opportunità di Crescente abbandono zone di accettabili livelli di nelle connessioni tra rete integrazione dei redditi montane con conseguenti accessibilità della popolazione viaria principale e reti familiari “a mosaico” degrado del territorio e ai centri urbani dotati dei viarie secondarie. grazie a vocazioni ingestibilità dei servizi di servizi essenziali. produttive plurime del interesse collettivo a costi territorio del parco accettabili Invecchiamento Occasione, date le demografico e caratteristiche del contesto spopolamento. insediativo, di sviluppo di servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico

Ridotte opportunità occupazionali nell’area.

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3. Agricoltura, zootecnica, forestazione Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce

- Esistenza di condizioni - Frammentazione - Crescente domanda di - Forte dipendenza del settore favorevoli alle coltivazioni aziendale, senilizzazione utilizzazione e fruizione di primario dal sistema di aiuti tipiche e di prodotti ottenuti dei conduttori e tendenza risorse naturali e di della politica agricola europea. con tecniche biologiche. diffusa all’abbandono prodotti agricoli dell’attività agricola. tradizionali (sia freschi che trasformati), anche in correlazione con i flussi turistici attuali e potenziali. - Potenzialità di - Scarsa qualificazione - Possibilità di integrare - Propensione all’abbandono miglioramento e ulteriore professionale in l’attività agricola con altre dell’attività agricola soprattutto sviluppo delle già presenti agricoltura. attività economiche (in nell’area montana del parco, produzioni zootecniche e di particolare turismo rurale anche in corrispondenza della introduzione di allevamenti e turismo culturale) per la presenza di altre opportunità di minori. valorizzazione dei pro- lavoro localizzate in aree dotti “di nicchia” già contermini. disponibili sul territorio del parco -Possibilità di arricchimento -Notevole interesse del del patrimonio forestale. mercato per l’agricoltura biologica

4. Industria ed artigianato Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce

- Potenzialità di - Problemi di dimensione, - Crescita della - Possibili ripercussioni trasformazione e di tipizzazione e produttività propensione del mercato, negative, entro la fine del commercializzazione di delle aziende agro- soprattutto nelle principali decennio, sull’entità degli aiuti prodotti agroalimentari tipici e industriali, con aree urbane regionali, al alle imprese a seguito delle di qualità insufficiente consumo di prodotti modifiche delle regole di valorizzazione delle agroalimentari tipici e di intervento dell’Unione produzioni agroalimentari nicchia Europea locali (marchi di qualità).

- Esistenza di attività - Probabilità di positive artigianali che ruotano intorno ripercussioni della agli antichi mestieri. crescente attività turistica sulle attività artigianali presenti nell’area

- Presenza di produzioni tipiche locali soprattutto nelle aree interne.

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5. Turismo Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce

- Posizione baricentrica e - Livello qualitativo degli - Opportunità legate alla - Presenza, nelle regioni contigua a numerose aree di esercizi turistici medio- diffusione limitrofe, di altre aree protette interesse storico artistico e basso. dell’agriturismo, del gravitanti su centri con naturale. turismo rurale, B&B, attrezzature per il turismo ad anche in termini elevata attrattività. occupazionali. - Esistenza di numerose sagre - Mancanza di - Sfruttare la vicinanza - Propensione della forza- e manifestazioni folkloristiche professionalità: legate delle coste per lavoro disponibile a sfruttare legate alla cultura del luogo. all’economia del turismo; “convogliare” parte dei occasioni di lavoro più Media presenza di suoi turisti nel Parco, non attraenti presenti sul territorio segnaletica didattico- solo per brevi escursioni limitrofo al parco (es. fascia informativa del Parco ma anche per eventuali costiera). soggiorni. - Ricchezza del patrimonio - Assenza di un sistema - Presenza in aree - Potenziale interesse di grandi storico, archeologico e informativo che guidi la contermini di altri parchi e investitori esterni per iniziative naturalistico fruizione dei beni esistenti di importanti siti imprenditoriali non coerenti nell’area archeologici (possibilità di con le modalità di tutela dei itinerari organizzati) beni ambientali, paesaggistici e culturali

- Presenza di ambienti naturali - Mancanza di un piano di - Forte opzione nei incontaminati e presenza di promozione e di confronti dello sviluppo alcune emergenze importanti. marketing coordinati. turistico delle aree Prevalenza del prodotto montane da parte della balneare nell’offerta programmazione turistica locale. regionale - Possibilità di praticare - Scarsa promozione - Crescente domanda di attività sportive o ricreative dell’immagine del Parco prodotti turistici di nicchia all’aria aperta. ai livelli internazionale e caratterizzati dalla nazionale fruizione di beni ambientali e culturali - Buona presenza di collegamenti stradali. - Possibilità di valorizzare centri storici e produzioni locali attraverso l’inserimento nei circuiti di fruizione del parco. - Imprenditorialità emergente nei settori della ricettività (agriturismo) e dei servizi turistici.

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Tab. 2 - Analisi SWOT del contesto interno Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce

- Completamento della - Ridotta consistenza dei - Nuove opportunità - Difficoltà applicative del dotazione organica in termini fondi destinati ai formative e professionali contesto normativo della P.A. quantitativi e qualitativi. dipendenti per premialità atte a potenziare le nuove in un momento di forte e formazione. leve. evoluzione

- Multidisciplinarietà della - Progressiva riduzione - Possibilità di accesso a - Difficoltà nel rapportarsi con dotazione organica. del trasferimento ordinario fonti di finanziamento a le politiche degli altri attori del MATTM. valere sulla istituzionali. programmazione regionale, nazionale e comunitaria. - Età media del personale -ridotta presenza di - Scambio esperienze e - Elevate ed improprie relativamente bassa. funzionari tecnici buone prassi con altri Enti aspettative rispetto alle attività parco. dell’Ente.

- Elevato numero di anni di - Personale di - Poca conoscenza da parte dei esperienza della dirigenza e sorveglianza non alle soggetti esterni di cosa siamo e delle figure apicali. dirette dipendenze cosa facciamo. dell’Ente Parco. - Attivazione procedure standardizzate di controllo di qualità. - Attivazione procedure per certificazione UNI EN ISO 14001:04

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3. OBIETTIVI SPECIFICI La strategia è la riflessione di insieme che orienta la scelta degli obiettivi e che indica le modalità con le quali l’amministrazione intende perseguirli. All’interno della logica dell’albero della performance, le aree strategiche sono declinate in uno o più obiettivi specifici per i quali il parco è responsabile. Gli obiettivi specifici si intendono obiettivi di particolare rilevanza rispetto ai bisogni ed alle attese degli stakeholder, programmati su base triennale, aggiornati annualmente sulla base delle priorità politiche dell'amministrazione. Fra gli obiettivi specifici da considerare all’interno dell’albero della performance - Vedasi Tavola 2 - va inserita, anche all’interno di diverse aree strategiche, la dimensione dell’efficienza ed efficacia complessiva dell’attività istituzionale ordinaria, ossia di quella parte di attività che ha carattere permanente, ricorrente o continuativo, pur non avendo necessariamente un legame diretto con le priorità politiche. Nell’attività ordinaria vengono inoltre ricompresi generalmente quei processi di lavoro che hanno come finalità il funzionamento dell’organizzazione.

Tavola 2 –Esempio di albero della performance: il collegamento fra mandato aree strategiche e obiettivi specifici:

Agli obiettivi specifici sono associati uno o più indicatori, avendo cura che nel loro complesso tali indicatori comprendano tutti gli otto ambiti di misurazione e valutazione della performance. Per ogni obiettivo specifico si devono specificare, in maniera sintetica, le risorse finanziarie complessivamente destinate al raggiungimento dello stesso.

La definizione degli obiettivi specifici ha lo scopo di tradurre l’identità (mandato e missione) in obiettivi. In tale fase assumono un ruolo decisivo i seguenti attori:

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• organo di indirizzo politico-amministrativo, che definisce obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l’azione amministrativa e per la gestione; • il direttore del parco e i responsabili dei vari settori organizzativi, che essendo responsabili dell’attività amministrativa e della gestione, e quindi a conoscenza delle caratteristiche specifiche dell’attività svolta, contribuiscono e vengono coinvolti in fase di definizione degli obiettivi specifici; • stakeholder esterni, che essendo portatori di bisogni, attese e conoscenze possono fornire elementi essenziali per garantire la rilevanza degli obiettivi rispetto a tali elementi; • la Struttura Tecnica Permanente che supporta il processo di programmazione e garantisce l’obiettività e l’accuratezza metodologica di tale processo.

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4. DAGLI OBIETTIVI SPECIFICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI

Ogni obiettivo specifico stabilito nella fase precedente è articolato in obiettivi operativi. Gli obiettivi operativi, come già indicato dalla Delibera CIVIT n° 112/2010 (pag. 5), declinano l’orizzonte strategico (dettagliato dagli obiettivi specifici visti prima) nei singoli esercizi (breve periodo) rientrando quindi negli strumenti di natura programmatica delle attività delle Amministrazioni. Per quanto detto, gli obiettivi operativi hanno una cadenza annuale e, alla loro valutazione definita all’interno del Piano delle Performance, potranno essere riformulate, riproposte, considerate chiuse. Per ciascuno degli obiettivi operativi vanno definite • gli obiettivi individuali (azioni), • i tempi, • le risorse, • le responsabilità organizzative connesse al loro raggiungimento.

Il tutto è sintetizzato all’interno di uno o più "piani operativi", sviluppati per ciascun Obiettivo Operativo. I Piani operativi individuano: • l’obiettivo operativo; • il target (valore programmato o atteso); • gli obiettivi individuali (azioni) da porre in essere con la relativa tempistica, risorse, responsabilità; • la quantificazione delle risorse economiche, umane e strumentali; • gli indicatori per monitorare il raggiungimento del singolo target assegnato e, se applicabile, l’efficacia delle azioni svolte; • la baseline (“punto di partenza”). Per quanto riguarda le azioni, come già accennato in premessa, sono state costruite delle apposite schede all’interno del PAG le quali contengono la descrizione delle attività, il responsabile del procedimento e/o del progetto, eventuali risorse umane coinvolte (con l’indicazione di chi, per fare cosa), l’obiettivo operativo, i dati contabili (capitolo di bilancio, residui, somme spese, somme da impegnare, etc…), le azioni da svolgere ed i relativi provvedimenti amministrativi, il tempo occorrente, ed il risultato atteso a fine esercizio. Tale scheda ha lo scopo innanzitutto di favorire il monitoraggio continuo delle attività e di rendere trasparenti le attività stesse ed, inoltre, fornisce uno strumento utile alla misurazione degli obiettivi operativi, considerato che le singole azioni svolte nei tempi e nei modi dichiarati concorrono al raggiungimento degli obiettivi operativi stessi. Le schede in oggetto permettono una integrazione con altre informazioni e strumenti operativi resesi necessarie a seguito della introduzione di processi dovuti alla certificazione di Qualità e Ambiente dell’Ente Parco. Questo iter intende integrare uno strumento di programmazione gestionale, già consolidato presso l’Ente parco, come il Piano Annuale di Gestione, con il processo di pianificazione

Piano della performance - 2020-2022 Pagina 40 di 51 strategica previsto dal D.lgs. 150/2009 e con i requisiti organizzativi introdotti dalle norme UNI EN ISO 9001 e UNI EN ISO14001. L’Ente Parco ha rimodellato il proprio schema di PAG per renderlo coerente con le previsioni del Piano della Performance, in particolare per ancorare i singoli procedimenti con gli obiettivi dell’Ente e con i risultati attesi in output ed outcome. Con l’individuazione dei piani operativi si completa lo schema complessivo dell’albero della performance che, quindi, descrive in modo coerente e completo il complessivo Piano dell’amministrazione. Per una valutazione di insieme delle finalità dell’ente, come organizzate per aree strategiche, per obiettivi di impatto pubblico (outcomes), per obiettivi specifici, si rimanda all’allegato 1.

4.1. Obiettivi assegnati al direttore

Gli obiettivi assegnati al Direttore sono rinvenibili, in parte rilevante, dagli obiettivi schedati nel piano gestionale (PAG) e di cui all’allegato 1 del Piano della Performance 2020-2022, nonché dagli obiettivi individuali, laddove assegnati dal Consiglio Direttivo, con apposito atto.

4.2. Procedimenti ad istanza di parte e attività interne di supporto

Al fine di coprire l’intero agire istituzionale dell’Ente Parco, l’ambito di attività “amministrativo- gestionale” è da considerarsi trasversale rispetto a tutte le altre attività poste in essere dall’Ente per il perseguimento della propria missione, essendo chiamato, essenzialmente, allo svolgimento di compiti di funzionamento e di supporto alle altre aree strategiche per il raggiungimento degli obiettivi fissati. Oltre a ciò vi sono dei procedimenti propri dell’Ente da sviluppare perché compiti assegnati (Es: redazione Piano Antincendio, procedimenti ad istanza di parte, ecc.). In ragione dei programmi dell’Ente, tuttavia, all’Area strategica D “TRASPARENZA, ANTICORRUZIONE, EFFICIENZA, EFFICACIA ED ECONOMICITA’ DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA”, sono attribuiti anche obiettivi specifici ed operativi. Tali obiettivi possono presentare dei target: • legati alla Carta dei servizi e gli Standard di Qualità approvati dall’Ente Parco (Deliberazione di C.D. n° 40 del 15/11/2018) • definiti sulla base di risultati legati alla soddisfazione/insoddisfazione della collettività o di altri stakeholders.

Indipendentemente dall’assegnazione di obiettivi di performance tutti i dipendenti sono tenuti a redigere, laddove richiesta, una relazione contenente le attività svolte indicando eventuali problematiche.

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5. IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLE PERFORMANCE.

5.1. Fonti

La struttura tecnica permanente ha predisposto la stesura provvisoria del presente Piano della Performance proponendola alla direzione dell'Ente e successivamente alla Presidenza ed al Consiglio Direttivo. Il Piano è stato costruito in modo strettamente parallelo con il Bilancio di previsione 2020, altro documento essenziale della pianificazione dell’Ente, d’intesa tra gli organismi di indirizzo e la struttura, con la partecipazione dei dipendenti responsabili di azioni contenute negli obiettivi operativi. Il Parco, anche per il 2020 ha proseguito la sua campagna di ascolto dei portatori di interesse più significativi, in relazione alle attività svolte. Molte sono state le riunioni che sono state direttamente attivate dall’Ente Così come l'Ente stesso ha garantito la sua presenza ad iniziative attivate da altri soggetti. I principali documenti di indirizzo e normativi presi in considerazione per la stesura del seguente piano sono stati: 1. La Delibera 28 ottobre 2010, n. 112, “Struttura e modalità di redazione del Piano della performance” (articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150)”; 2. La Delibera 5 gennaio 2012, n. 1, “Linee guida relative al miglioramento dei Sistemi di misurazione e valutazione della performance e dei Piani della performance”; 3. La Delibera 17 gennaio 2013, n. 6, Linee guida relative al ciclo di gestione della performance per l’annualità 2013; 4. Il documento “Rapporto individuale sull'avvio del ciclo di gestione per la performance per l'annualità 2012”. 5. CIViT - Delibera n. 89/2010 - Indirizzi in materia di parametri e modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance (articoli 13, comma 6, lett. d) e 30, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150) 6. CIViT - Delibera n. 104/2010 - Definizione dei sistemi di misurazione e valutazione della performance entro il 30 settembre 2010 7. Ente Parco Nazionale del Pollino - Delibera di Consiglio Direttivo n. 1 del 23 febbraio 2011: “D lgs. 150/2009 - adozione sistema di misurazione e valutazione della performance” 8. Ente Parco Nazionale del Pollino - Delibera di Consiglio Direttivo n. 1 del 23 febbraio 2011: “D lgs. 150/2009 - approvazione sistema di misurazione e valutazione della performance” 9. Ente Parco Nazionale del Pollino - Delibera di Consiglio Direttivo n. 10 del 28 marzo 2013: “Art.7, D.lgs. 150/2009 - Sistema di misurazione e valutazione della performance: integrazione.”; 10. Decreto legislativo n. 97/2016 recante "Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7

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della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche"; 11. Delibera n. 1310/2016 dell'ANAC «Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016»; 12. Delibera ANAC n. 1309 del 28 dicembre 2016 - Linee guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all'accesso civico di cui all’art. 5 co. 2 del D.lgs. 33/2013 («Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni»); 13. Decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 74, recante “Modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.150, in attuazione dell’articolo 17, comma 1, lettera r), della legge n. 124 del 2015; 14. Linee guida per il Sistema di misurazione e valutazione della performance dei Ministeri - giugno 2017, atte a fornire alle amministrazioni indicazioni metodologiche utili alla progettazione e revisione dei propri sistemi alla luce delle innovazioni introdotte dal d.lgs. n. 74/2017. Relativamente alle Fasi e parti di Piano, nella tavola 4 è sintetizzato il processo svolto, ed i soggetti coinvolti nella definizione del Piano. 15. Linee guida N. 2 per il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance Ministeri - Dicembre 2017 16. Linee guida N. 3 per la Relazione annuale sulla performance Novembre 2018 17. Linee guida N. 4 sulla valutazione partecipativa nelle amministrazioni pubbliche - Novembre 2019 18. Linee guida N. 5 per la misurazione e valutazione della performance individuale - Dicembre 2019.

Tavola 4: Sintesi del processo seguito e soggetti coinvolti Fase processo Soggetti coinvolti Cronogramma in mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Monitoraggio Piano Presidenza, Consiglio Direttivo, performance 2019-2021 Direzione, Struttura tecnica permanente, X X X X X X X X X X X X OIV Verifica punti forza e Direzione, Struttura tecnica permanente debolezza del Piano e X adattamento del modello Armonizzazione con gli Presidenza, Consiglio Direttivo, altri strumenti (Bilancio, Direzione, Struttura tecnica permanente X PAG, PTPCT, etc.) Definizione dell’identità Presidenza, Direzione, Struttura tecnica X dell’organizzazione permanente Analisi del contesto Direzione, Struttura tecnica permanente X esterno ed interno Definizione degli obiettivi Presidenza, Direzione, Struttura tecnica X specifici e delle strategie permanente, Stakeholder Definizione degli obiettivi Presidenza, Direzione, Struttura tecnica X e dei piani operativi permanente

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5.2. Standard di qualità

L’ente ha proceduto ad una revisione dei 2 documenti esistenti "Carta dei Servizi" e "Standard di Qualità", definendo un unico documento denominato "Carta dei Servizi e Standard di Qualità", approvato nel 2018, in cui sono stati definiti i servizi offerti ai cittadini ed i relativi indicatori e target. A corredo della documentazione relativa agli standard di qualità l'Ente ha predisposto dei nuovi modelli per le segnalazioni ed i reclami nonché dei questionari per valutare la soddisfazione degli utenti. Entrambi sono già pubblicati e disponibili sul sito istituzionale dell'Ente. Inoltre, i questionari saranno disponibili all'ingresso delle sedi dell'Ente e saranno, altresì, compilabili anche on-line. Gli esiti dei questionari saranno utilizzati sia per la revisione annuale degli standard di qualità e sia per misurare il grado di soddisfazione dell'utenza ed eventualmente, apportare i necessari correttivi.

5.3. Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio

Per realizzare gli scopi istituzionali, l’Ente Parco può contare, in termini finanziari, su un trasferimento ordinario annuale del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (di seguito: MATTM) e di altre entrate in maggior parte non aventi la natura di regolarità che ha il trasferimento ministeriale. Per l’anno 2020, nei documenti di Bilancio è stato previsto un contributo ordinario di euro 4.269.600,00; Per dare un ordine di grandezza delle risorse che il Parco può utilizzare per il raggiungimento dei propri scopi, si segnala che, il Bilancio 2020, presenta le seguenti previsioni: ✓ totale delle entrate: euro 9.560.497,00 (al netto dell’avanzo di amministrazione e delle partite di giro); ✓ totale delle uscite, al netto delle partite di giro: euro 18.963.399,00 (di cui euro 9.402.902,00 finanziate con avanzo di amministrazione) così ripartite: euro 6.349.928,00 per spese correnti ed euro 12.613.471,00 per spese in conto capitale. II Piano della Performance è stato elaborato in coerenza con quanto contenuto nel documento programmatico (Bilancio di Previsione 2020) approvato con deliberazione C.D. n° 44 del 27.12.2019. Ogni azione proposta dal piano, poi inserita in Obiettivi operativi e specifici, nonché in Aree strategica ha un’espressa copertura finanziaria derivante dal bilancio, sia per la parte corrente che per la parte di investimento. La declinazione delle Aree strategiche, fino agli Obiettivi operativi, è riportata analogamente sia nel Bilancio che nel Piano per la Performance. Altresì, al fine di realizzare il collegamento e l’integrazione tra la pianificazione della performance e la programmazione economico-finanziaria e di bilancio ogni scheda azione (riferita all’obiettivo operativo) contiene al suo interno una sezione che riporta il budget finanziario necessario per realizzare l’azione stessa, con indicazione del relativo capitolo e degli importi necessari, coerentemente con le previsioni di Bilancio.

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Il dato viene controllato dal competente servizio al fine soprattutto di verificare se la previsione di spesa inserita in scheda per ogni azione trova adeguata copertura nel capitolo di spesa di appartenenza. In tal modo si rende possibile il controllo e la gestione di ogni singola azione nel corso dell’anno. Inoltre la predisposizione di questo “Piano della performance” ha tenuto conto dei limiti imposti dalla programmazione economico-finanziaria. In particolare, esso trova un raccordo con la relazione programmatica del Presidente al bilancio di previsione relativo all’esercizio finanziario dell’anno 2020.

5.4. Relazione tra Piano della Performance e Piano Anticorruzione

La realizzazione del Piano sarà strettamente connessa alla realizzazione del Piano anticorruzione che contiene al suo interno una sezione dedicata alle misure organizzative relative alla trasparenza; in particolare i due Piani interagiscono per azioni già strettamente connesse al tema dell’accessibilità all’azione amministrativa, al rapporto con il pubblico, alla diffusione di informazioni ambientali, all’applicazione di norme connesse al D. lgs. 150 del 2009, come il Codice della Privacy e il Codice dell’Amministrazione Digitale. In particolare il Piano anticorruzione è connesso, direttamente o indirettamente con i seguenti obiettivi specifici del Piano della Performance e i conseguenti obiettivi operativi: 1. Attuare i principi di prevenzione e repressione della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione, nonché attuare i principi di trasparenza e di integrità di cui alla legge 190/2012 ed al d.lgs n. 33/2013 per come modificati dal d.lgs. n. 97/2016; 2. Adeguare continuamente il sito web istituzionale alle modifiche normative introdotte dal dlgs. 97/2017 e ss.mm.ii.; 3. Monitorare la sezione amministrazione trasparente del sito www.parcopollino.gov.it; 4. Miglioramento del S.I. con la pianificazione, il controllo e la gestione delle informazioni e dell’attività dell’Ente; 5. Diffusione delle informazioni sui valori ambientali e sulle caratteristiche del territorio, razionalizzazione e divulgazione della relativa documentazione e accoglienza utenza turistica.

5.5. Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione delle performance

L’ente ha monitorato costantemente le azioni riferite agli Obiettivi operativi del Piano attraverso lo strumento del PAG, orientato al controllo specifico delle singole attività. L’insieme delle verifiche per singole azioni ha dato il quadro complessivo delle verifiche per obiettivi operativi. Nell’ottica del miglioramento continuo, è previsto un monitoraggio, che permetterà di “adeguare” in modo continuativo il Piano delle Performance definendo eventuali disposizioni o azioni correttive. Delle singole azioni (obiettivi individuali), risponde il Responsabile del Procedimento assegnato; al compimento di tutte le attività previste dal programma, l’azione si intende chiusa; dalla

Piano della performance - 2020-2022 Pagina 45 di 51 verifica della chiusura dell’intervento, rapportata a tutti gli indicatori dichiarati, si valuta il grado di raggiungimento degli obiettivi.

5.6. Monitoraggio, misurazione e valutazione

Articolato l’albero della performance, costituito dalla concatenazione di obietti specifici, obiettivi operativi e attività da intraprendere per il loro raggiungimento, si è proceduto all’elaborazione di una serie di schede di controllo per Obiettivi Operativi, con una serie di indicatori (sempre più di uno per obiettivo), finalizzati a dare un quadro sia qualitativo che quantitativo, che, per dati aggregati, costituirà l’insieme per la valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi specifici. Le schede sono state elaborate in stretta attuazione delle previsioni contenute nel sistema di valutazione e ne costituiscono una delle applicazioni per la valutazione della performance organizzativa dell’Ente. Nella selezione degli indicatori si è tenuto conto: • dell’effettiva significatività rispetto agli obiettivi individuati; • della reale possibilità - finanziaria e temporale - di rilevare i dati; molte delle rilevazioni sono già state usate in passato nell’ambito dei PAG precedenti e nel controllo dei singoli interventi; • dell’adeguata periodicità di tali rilevazioni, al fine di misurarne la variazione nell’arco temporale contemplato dal Piano; è prevista la rilevazione trimestrale dei dati; • della coerenza con il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance elaborato dall’Organismo Indipendente di Valutazione.

Al fine di poter fornire il quadro degli indicatori riferito agli obiettivi operativi, ogni singola azione è stata dotata di opportuni indicatori per valutare l’effettivo ed efficace svolgimento delle azioni proposte. Tale declinazione si è resa necessaria poiché le “azioni” sono attività complesse e articolate, con diversi target da raggiungere e con tempistiche differenti. Per quanto sopra detto, il raggiungimento del target proposto per ogni Obiettivo Operativo sarà oggetto di una attenta analisi di: • indicatori dell’obiettivo operativo • indicatori di ogni azione del Piano Operativo riferito all’obiettivo analizzato.

5.7. La valutazione partecipativa

Le Linee guida sulla valutazione partecipativa nelle amministrazioni pubbliche (LG n.4/2019), utili per favorire la partecipazione di cittadini ed utenti alla valutazione della performance organizzativa, sono state redatte in attuazione di quanto previsto dagli articoli 7 e 19 bis del d.lgs. 150/2009, modificato dal d.lgs 74/2017.

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Il documento è frutto del lavoro della Commissione Tecnica per la Performance che supporta il Dipartimento della Funzione Pubblica nella definizione delle indicazioni tecniche per l’attuazione della norma. La valutazione partecipativa è una forma di valutazione della performance che avviene nell’ambito di un rapporto di collaborazione tra amministrazioni e cittadini. Risponde a molteplici finalità: • migliorare la qualità delle attività e dei servizi pubblici; • promuovere processi di innovazione amministrativa; • mobilitare risorse e capitale sociale presenti sul territorio, attivando processi di cittadinanza attiva, responsabilizzando e motivando i cittadini per rafforzare la coesione sociale e il senso di appartenenza alla collettività; • gestire e ridurre i conflitti, rafforzando la fiducia nelle istituzioni e contrastando il deficit di legittimità e consenso, anche attraverso il miglioramento della trasparenza e l’apertura verso l’esterno dell’operato dell’amministrazione pubblica; • integrare il performance management nei processi decisionali, collegando realmente la valutazione alla pianificazione, migliorando l’uso delle informazioni di performance sia da parte dei dirigenti pubblici e dei politici, sia da parte dei cittadini. Gli strumenti a disposizione delle amministrazioni pubbliche per rafforzare il ciclo della performance, migliorandone l’apertura in chiave partecipativa sia al loro esterno che al loro interno, sono molteplici e non si escludono a vicenda: mappa degli stakeholder, rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti, carta dei servizi, partecipazione dei cittadini nelle decisioni, valutazione esterna (partecipativa, attività di controllo o audit professionale), co-produzione di servizi, per menzionarne solo alcuni. In questa prospettiva l'Ente Parco metterà finalmente a frutto il patrimonio conoscitivo ed informativo sviluppato attraverso l’esperienza in materia di standard di qualità e carte dei servizi. Tuttavia, in questa prima fase in considerazione la progettazione e all’utilizzo di strumenti di valutazione partecipativa, saranno implementate in maniera graduale. Infatti, per il 2020 la modalità di coinvolgimento dei cittadini nella valutazione delle attività e dei servizi erogati, avverrà attraverso la creazione di un blog a cui potranno accedere i cittadini secondo delle regole prestabilite e su temi prestabiliti che non possono non essere che quelli indicati nella Carta di qualità e nei relativi standard di qualità (si veda a tal proposito l'azione d.1.1.b).

5.8. Monitoraggio degli indicatori comuni

Gli indicatori di performance sono misure quantificabili, critiche, sintetiche, significative e prioritarie che permettono di misurare l’andamento di una organizzazione nei suoi più svariati aspetti. Ad esito della sperimentazione svolta dal Dipartimento della Funzione Pubblica, per il ciclo 2020-2022, il 30 dicembre 2019, è stata adottata dal Ministro per la pubblica amministrazione la circolare sugli indicatori comuni relativi alle funzioni di supporto svolte dalle pubbliche amministrazioni. Nell’ambito delle funzioni di promozione e coordinamento attribuite al Dipartimento dal DPR n. 105/2016, la circolare è finalizzata a fornire indicazioni in ordine

Piano della performance - 2020-2022 Pagina 47 di 51 all’utilizzo degli indicatori comuni, a decorrere dal 2020, nelle quattro aree elencate nell’Allegato 1: 1. gestione delle risorse umane, 2. gestione degli approvvigionamenti e degli immobili, 3. gestione delle risorse informatiche e digitalizzazione, 4. gestione della comunicazione e della trasparenza. La circolare sottolinea che “le amministrazioni possono utilizzarli, in tutto o in parte, all’interno del Piano della performance già a decorrere dal ciclo 2020-2022; si ritiene, infatti, che gli indicatori proposti possono essere particolarmente utili ai fini della misurazione di alcune dimensioni rilevanti della performance organizzativa complessiva delle amministrazioni pubbliche.” L'Ente intende adottare tutti gli indicatori previsti nella circolare suddetta in quanto gli indicatori comuni costituiscono misure selezionate utili a valutare l’andamento dell'Ente per quanto riguarda non la gestione delle proprie attività tipiche di missione, ma le funzioni di supporto ad esse, che sono comuni a tutte le organizzazioni. I dati relativi al monitoraggio degli indicatori comuni, definiti nella tabella seguente, come indicato dalla Circolare DFP 0080611 del 30/12/2019, saranno rilevati e trasmessi al Dipartimento della Funzione Pubblica entro il 31 gennaio 2021, e ciò rappresenterà uno stimolo ad un progressivo miglioramento dei processi gestionali dell'amministrazione a vantaggio degli utenti e del sistema amministrativo dell'Ente nel suo complesso. Gli indicatori che più si prestano allo scopo sono appunto quelli di efficacia, economicità ed efficienza con riguardo a processi comuni quali la gestione delle risorse umane, l’approvvigionamento, la comunicazione, la trasparenza, l’IT e la comunicazione.

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Numero Area Nome indicatore Formula di calcolo indicatore Costo del personale addetto alla funzione Costo unitario della funzione di 1.1 gestione risorse umane/N° totale dei gestione delle risorse umane dipendenti in servizio Grado di attuazione di forme di N° dipendenti in lavoro agile e 1.2 organizzazione del lavoro in telelavoro/N° totale dei dipendenti in telelavoro o lavoro agile servizio N° dipendenti che hanno iniziato Gestione delle risorse Grado di coperture delle attività un'attività formativa nel periodo di 1.3 umane formative dedicate al personale riferimento/ N° totale dei dipendenti in servizio Grado di copertura delle N° dipendenti che hanno ricevuto almeno 1.4 procedure di valutazione del un colloquio di valutazione/N° totale dei personale dipendenti in servizio N° dipendenti che hanno cambiato unità tasso di mobilità interna del 1.5 organizzativa/N° totale di personale non personale non dirigenziale dirigenziale in servizio La spesa per l'acquisto di beni e servi Incidenza del ricorso a effettuata tramite convenzioni quadro o Gestione degli 2.1 Convenzione Consip ed al Mercato mercato elettronico/Pagamenti per approvigionamenti e degli elettronico degli acquisti acquisto di beni e servizi immobili Spesa per energia elettrica al Costo per energia elettrica/N° metri 2.2 metro quadro quadri disponibili N° di accessi unici tramite SPID a servizi Grado di utilizzo di SPID nei servizi 3.1 digitali/N° accessi unici a servizi digitali digitali collegati a SPID N° di servizi che siano interamente on 3.2 Percentuali di servizi Full Digital line, integrati e full digital/N° di servizi erogati Percentuali di servizi a pagamento N° servizi a pagamento che consento uso 3.3 tramite Pago PA Pago PA/N° servizi a pagamento Gestione delle risorse N° comunicazione elettroniche inviate ad informatiche e Percentuale di comunicazione imprese e PP.AA. Tramite domicili 3.4 digitalizzazione tramite domicili digitali digitali/N° comunicazioni inviate a imprese ed amministrazioni Percentuali di banche dati N° dataset pubblicati in formato 3.5 pubbliche disponibili in formato aperto/N° dataset previsti dal paniere aperto dinamico per il tipo di amministrazione Procedura di gestione presenze-assenze, ferie-permessi, missioni e protocollo 3.6 Dematerializzazione procedure integralmente ed esclusivamente dematerializzata (full digital) Consultazione del portale N° totale di accessi unici al portale 4.1 Gestione della istituzionale istituzionale/365 Comunicazione e della L'indicatore si calcola come rapporto tra Grado di trasparenza Trasparenza 4.2 punteggi associati alle attestazioni dell'Amministrazione rilasciate dagli OIV

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6. RELAZIONE TRA PIANO E SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Con deliberazione di C.D. n°2 del 07/02/2020 è stato approvato il nuovo Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance con 3 allegati. La funzione di misurazione e valutazione delle performance è svolta: 1. dall'OIV, cui compete la misurazione e la valutazione della performance organizzativa nel suo complesso nonché la proposta al Consiglio direttivo valutazione individuale del solo Direttore; 2. dal direttore, cui compete la misurazione e la valutazione della performance individuale del personale.

7. RILEVAZIONE OBIETTIVI/INDICATORI E I PIANI OPERATIVI

La rilevazione obiettivi/indicatori è rappresentata da una serie di schede appositamente predisposte (si veda il Sistema di misurazione e valutazione della performance approvato con deliberazione di C.D. n°2 del 07/02/2020, ed, in particolare, gli allegati 1,2,3).

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8. ANALISI DEI RISULTATI DELL’ANNO 2019

A seguito dell’applicazione del sistema di Valutazione approvato dall’Ente, sono stati elaborati gli indicatori relativi agli obiettivi operativi dell’anno 2019, come riportato nel seguente prospetto:

OBIETTIVI (Anno 2019) OBIETTIVO SPECIFICO OBIETTIVO OPERATIVO

Obiettivo Obiettivo AREA TARGET TARGET Peso TARGET TARGET Codice Raggiunto Codice U.M. Raggiunto ATTESO RAGGIUNTO (%) ATTESO RAGGIUNTO SI-NO SI-NO n° 10 21 A.1.1 70% SI % 65% 69,0% A.1 65 100 SI n° 1 1 A.1.2 30% SI % 100% 100,0% A n° 4 3 A.2 75 50,0% NO A.2.1 100% NO % 60% 30,0% n° 6 8 A.3 55 100 SI A.3.1 100% SI % 65% 90,0% n° 1 2 B.1.1 50% SI % 50% 100,0% B.1 50 100 SI n° 1 4 B B.1.2 50% SI % 50% 90,0% n° 1 1 B.2 50 100 SI B.2.1 100% SI % 90% 90,0% n° 2 2 C.1 60 100 SI C.1.1 100% SI % 55% 55,0% n° 5 5 C C.2.2 60% SI % 60% 60,0% C.2 40 100 SI n° 3 5 C.2.3 40% SI % 60% 100,0% n° 1 1 D.1.1 30% SI % 100% 100,0% n° 3 5 D D.1 60 100 SI D.1.3 40% SI % 50% 80,0% n° 1 2 D.1.4 30% SI % 60% 100,0%

Piano della performance - 2020-2022 Pagina 51 di 51

• REDAZIONE

Il Gruppo di lavoro

• Dr. Giuseppe MELFI – Direttore

I componenti della Struttura tecnica permanente per la misurazione della performance: • Dr.ssa Marianna GATTO - Responsabile della Struttura Tecnica Permanente; • Geom. Giuseppe MILIONE - Responsabile Area Pianificazione e sviluppo socio economico; • Avv. Antonio CALLI - Responsabile Area Amministrativa; • Dr.ssa Caterina DATTOLI - Responsabile Area Contabile; • Dr. Pietro SERRONI - Responsabile Area Conservazione, Studio e Ricerca; • Arch. Bruno NIOLA – Responsabile Area Promozione e Comunicazione; • Ing. Arturo VALICENTI Responsabile Area Tecnica e Responsabile dei S.I.; • Dr.ssa Angelina FASANELLA (Responsabile Servizio Risorse Umane); • Dr. Giuseppe FORTE (Responsabile Ufficio Statistico).

ALLEGATO N°1 AL PIANO DELLA PERFORMANCE 2020-2022

a cura della struttura tecnica e amministrativa dell’Ente Rotonda, Gennaio 2020

All. 1 al PdP 2020-2022 AREE STRATEGICHE

CODICE DESCRIZIONE AREA OUTCOME CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA’; CONSERVAZIONE, DIFESA E RICOSTITUZIONE Arresto della perdita di biodiversità, miglioramento del grado di A DEGLI EQUILIBRI IDRAULICI E IDROGEOLOGICI condivisione e di fruibilità. INTEGRAZIONE TRA UOMO E AMBIENTE NATURALE E SALVAGUARDIA DEI VALORI Realizzazione di un modello diffuso di fruizione durevole del B ANTROPOLOGICI, ARCHEOLOGICI, STORICI E ARCHITETTONICI E DELLE ATTIVITA' AGRO- territorio anche al fine di un innalzamento della qualità della vita SILVO-PASTORALI E TRADIZIONALI dei residenti. COMUNICAZIONE, PROMOZIONE DELLA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO Miglioramento della consapevolezza dei valori paesaggistici e C NATURALE, ATTIVITA' DI EDUCAZIONE, DI FORMAZIONE E DI RICERCA SCIENTIFICA, naturalistici del Parco e aumento della conoscenza della NONCHE' DI ATTIVITA' RICREATIVE COMPATIBILI consistenza e delle caratteristiche del patrimonio ambientale Miglioramento dei Servizi e contenimento dei costi; maggiore informazione sulle attività e sulla vita dell’Ente; partecipazione TRASPARENZA, ANTICORRUZIONE, EFFICIENZA, EFFICACIA ED ECONOMICITA’ diffusa alle scelte strategiche. Gestione di attività di tutela e D DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA valorizzazione tramite ordinari strumenti di pianificazione e regolamentazione.

1/8 All. 1 al PdP 2020-2022 OBIETTIVI SPECIFICI

TARGET AREA CODICE DESCRIZIONE OBIETTIVO UM 2020 2021 2022 INDICATORE

ATTUARE INTERVENTI DI CONSERVAZIONE E/O TUTELA E/O FRUIBILITA' DEL 1 % 50% 80% 100% % in peso A TERRITORIO

MANTENERE, MIGLIORARE E MONITORARE IL LIVELLO COMPLESSIVO DELLA 2 % 80% 90% 100% % in peso A BIODIVERSITÀ.

PROMUOVERE ATTIVITÀ DI RICERCA SCIENTIFICA VOLTA ALLA DEFINIZIONE DI 3 % 80% 90% 100% % in peso A CORRETTI MODELLI DI GESTIONE DEL TERRITORIO.

DOTARE IL TERRITORIO DI STRUMENTI COMUNI ED A VASTA SCALA DI 1 % 50% 80% 100% % in peso B PROGRAMMAZIONE SOCIO ECONOMICA.

B 2 OTTIMIZZARE LE INTERAZIONI TRA UOMO E AMBIENTE % 80% 90% 100% % in peso

C 1 ATTIVARE AZIONI DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA E DI EDUCAZIONE AMBIENTALE % 55% 80% 100% % in peso

PROMUOVERE L’IMMAGINE DEL PARCO E LE SUE PECULIARITÀ E VALORI 2 % 75% 90% 100% % in peso C AGGIUNTI ANCHE ATTRAVERSO OPPORTUNI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE

D 1 MIGLIORARE LE TECNOLOGIE, I PROCESSI E GLI STRUMENTI GESTIONALI % 60% 80% 100% % in peso

2/8 All. 1 al PdP 2020-2022

OBIETTIVI OPERATIVI (Anno 2020) Ob. AREA N° Ob. Peso DESCRIZIONE U.M. TARGET INDICATORI Cap. Bilancio RISORSE ENTRO IL Specifico Sviluppo di azioni tese a mantenere i livelli di fruibilità del n° 5 n° di Attività con soglia sup. 11200; 11310; A 1 1 20% 2.292.530,51 € 31/12/2020 territorio. % 60% % in peso 11640 n° 1 n° di Attività con soglia sup. A 1 2 15% Riduzione aree percorse dal fuoco 5010; 11370 599.062,33 € 31/12/2020 % 70% % in peso Efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico nella n° 4 n° di Attività con soglia sup. A 1 3 20% 11100 995.604,42 € 31/12/2020 disponibilità dell’ente parco % 56% % in peso n° 4 n° di Attività con soglia sup. A 1 4 30% Realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile 11100; 1230 8.778.900,63 € 31/12/2020 % 60% % in peso n° 1 n° di Attività con soglia sup. A 1 5 15% Gestione forestale sostenibile 11100 466.250,00 € 31/12/2020 % 70% % in peso n° 4 n° di Attività con soglia sup. 4910; 5070; A 2 1 100% Attuazione interventi diretti alla tutela delle specie e degli habitat. 5080; 11010; 2.912.524,00 € 31/12/2020 % 60% % in peso 11210; 11580; n° 6 n° di Attività con soglia sup. 4620; 4810; A 3 1 100% Attuazione specifici progetti di ricerca sul territorio 151.278,51 € 31/12/2020 % 65% % in peso 4820; 11580 Sviluppo iniziative per la gestione sostenibile di azioni socio- n° 1 n° di Attività con soglia sup. B 1 1 50% 4620 64.900,00 € 31/12/2020 economiche sul territorio % 75% % in peso Gestione di progetti volti alla promozione e sostegno delle attività n° 2 n° di Attività con soglia sup. B 1 2 50% 4620; 4780 30.000,00 € 31/12/2020 economiche del territorio. % 50% % in peso Sviluppo progetti per la gestione del conflitto fra valori n° 1 n° di Attività con soglia sup. B 2 1 100% 11620 5.938,00 € 31/12/2020 ambientali ed attività umane % 90% % in peso Definizione di strumenti e modelli organizzativi per i servizi di n° 2 n° di Attività con soglia sup. C 1 1 100% 4600 307.000,00 € 31/12/2020 informazione e didattica ambientale % 55% % in peso n° 7 n° di Attività con soglia sup. 2070; 4670; C 2 2 75% Sviluppo Azioni di promozione e condivisione sostenibile del Parco 4785; 4810; 2.209.163,68 € 31/12/2020 % 60% % in peso 11210; 11230; Partecipazione ad eventi, manifestazioni tematiche, culturali, n° 3 n° di Attività con soglia sup. 4600; 4630; C 2 3 25% ricreative, sportive e sostegno delle attività turistiche, delle 180.936,00 € 31/12/2020 4640; 46504810 Associazioni di Volontariato e delle Guide Ufficiali ed Esclusive del % 55% % in peso Ottimizzazione dell'applicazione del Sistema Integrato Aziendale n° 1 n° di Attività con soglia sup. D 1 1 30% 4730 8.000,00 € 31/12/2020 ed altre azioni ambientali di struttura % 50% % in peso n° 3 n° di Attività con soglia sup. D 1 3 40% Miglioramento della prevenzione della corruzione Risorse interne - € 31/12/2020 % 60% % in peso n° 3 (2) n° di Attività con soglia sup. D 1 4 30% Sviluppo Strumenti Gestionali 11410 28.538,96 € 31/12/2020 % 60% (50%) % in peso

3/8 All. 1 al PdP 2020-2022

PIANO OPERATIVO 2020 RISORSE Codice DESCRIZIONE RESP. INDICATORE EFFICACIA Peso Cap. Bil. RISORSE RESIDUI ENTRO IL Baseline Indicatore COMPETENZA

Ob. Operat. A.1.1 Sviluppo di azioni tese a mantenere i livelli di fruibilità del territorio. 20,0% € 1.726.422,23 € 566.108,28 Lavori principali conclusi. Approvazione progetto lavori A.1.1.a Cammino Mariano - utilizzo ribasso per lavori supplementari Valicenti Arturo 15,0% 11200 € 28.490,48 € 221.509,52 31/12/2020 Conclusione lavori (Si/No) supplementari per utilizzo ribasso d'asta Lavori di messa in sicurezza sul versante roccioso Valle del In corso la conferenza di servizi per A.1.1.bp Valicenti Arturo 15,0% 11310 € 1.476.357,00 31/12/2020 Inizio lavori (Si/No) Raganello l'acquisizione delle autorizzazioni

Completamento sistemazione esterna del centro Polifunzionale A.1.1.bq Valicenti Arturo 15,0% 11640 € 16.050,24 € 113.949,76 31/12/2020 Lavori in fase di ultimazione Conclusione lavori (Si/No) di Campotenese – comune di Morano Calabro Demolizione e ricostruzione edificio adiacente al Polifunzionale A.1.1.br di Campotenese da destinare a sede dei Carabinieri Forestali – Valicenti Arturo 15,0% 11640 € 10.000,00 € 110.000,00 31/12/2020 Lavori in fase di esecuzione Conclusione lavori (Si/No) comune di Morano Calabro Ristrutturazione, rifunzionalizzazione e recupero a scopo A.1.1.az turistico del rifugio Bosco Favino per la realizzazione di un info- Schettino Aldo 5,0% 11640 € 30.000,00 31/12/2020 50% dei lavori Conclusione lavori (Si/No) point - Castelsaraceno Ob. IndividualiOb. (azioni) Recupero del lavatoio comunale di San Giovanni Vecchio - A.1.1.l Schettino Aldo 5,0% 11640 € 25.000,00 31/12/2020 40% dei lavori Conclusione lavori (Si/No) CASTROVILLARI (CS) Lavori di adeguamento, riqualificazione dell’edificio polifunzionale con la realizzazione di una galleria sulla A.1.1.t Valicenti Arturo 10,0% € 131.173,51 31/12/2020 Lavori in fase di ultimazione Approvazione VI SAL (Si/No) sovrastante piazza D’Alessandro da adibire a centro visita del comune di Mormanno (CS) Lavori di manutenzione straordinaria della strada che collega la In corso la gara d'appalto per A.1.1.u Schettino Aldo 20,0% 11640 € 9.351,00 € 120.649,00 31/12/2020 Conclusione lavori (Si/No) S.S. 104 a Piana Fiorita del Monte Alpi nel Comune di Latronico l'aggiudicazione dei lavori

Ob. Operat. A.1.2 Riduzione aree percorse dal fuoco 15,0% € - € 599.062,33 Riduzione area percorsa da fuoco Piano AIB 2018-2022 di A.1.2.a Campagna AIB 2020 De Vivo Giuseppe 70,0% 5010 € 200.000,00 31/12/2020 rispetto all'ultimo quinquennio Ob. Programmazione (Si/No) Individuali Progetto di telerilevamento per l’avvistamento ed il (azioni) Decreto Regione Calabria di Approvazione progettazione A.1.2.b monitoraggio automatico degli incendi boschivi nelle aree ad De Vivo Giuseppe 30,0% 11370 € 399.062,33 31/12/2020 assegnazione fondi esecutiva (SI-NO) elevato pregio nel Parco Nazionale del Pollino Ob. Operat. A.1.3 Efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico nella disponibilità dell’ente parco 20,0% € - € 995.604,42

Decreto MATTM di assegnazione Affidamento incarico di A.1.3.a Efficientamento energetico sede Ente Parco Valicenti Arturo 15,0% 11100 € 194.649,28 31/12/2020 fondi e trasferimento somme 80% progettazione (Sì/No)

Efficientamento energetico sede Raggruppamento Carabinieri Decreto MATTM di assegnazione Affidamento incarico di A.1.3.b Valicenti Arturo 14,0% 11100 € 117.523,39 31/12/2020 Forestali - reparto PNP fondi e trasferimento somme 80% progettazione (Sì/No)

Efficientamento energetico sede Centro Visita di San Severino Decreto MATTM di assegnazione Affidamento incarico di A.1.3.c Valicenti Arturo 14,0% 11100 € 149.177,06 31/12/2020 Lucano fondi e trasferimento somme 80% progettazione (Sì/No)

Decreto MATTM di assegnazione Affidamento incarico di A.1.3.d Efficientamento energetico sede Centro Visita di Viggianello Valicenti Arturo 15,0% 11100 € 187.939,28 31/12/2020 fondi e trasferimento somme 80% progettazione (Sì/No)

Decreto MATTM di assegnazione Affidamento incarico di A.1.3.e Efficientamento energetico sede Centro Visita di Frascineto Valicenti Arturo 14,0% 11100 € 126.518,57 31/12/2020

Ob. IndividualiOb. (azioni) fondi e trasferimento somme 80% progettazione (Sì/No)

Decreto MATTM di assegnazione Affidamento incarico di A.1.3.f Efficientamento energetico sede Centro Visita di Civita Valicenti Arturo 14,0% 11100 € 107.717,84 31/12/2020 fondi e trasferimento somme 80% progettazione (Sì/No)

Efficientamento energetico sede comando stazione carabinieri Decreto MATTM di assegnazione Affidamento incarico di A.1.3.g Valicenti Arturo 14,0% 11100 € 112.079,00 31/12/2020 forestali di Fardella fondi e trasferimento somme 80% progettazione (Sì/No)

Ob. Operat. A.1.4 Realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile 30,0% € 1.568.553,47 € 7.210.347,16

Appalto aggiudicato ad operatore A.1.4.a Ciclopista dei Parchi Regione Calabria - tratto Pollino Valicenti Arturo 35,0% 11230 € 1.568.553,47 € 1.250.201,17 31/12/2020 % avanzamento lavori economico

Sostituzione autovettura di servizio dell'Ente previa Decreto MATTM di assegnazione A.1.4.b Valicenti Arturo 5,0% 11100 € 30.000,00 31/12/2020 Conclusione acquisto (Sì-NO) rottamazione con auto ibrida fondi e trasferimento somme 80%

Acquisto di n. 10 biciclette a pedalata assistita per spostamenti Decreto MATTM di assegnazione A.1.4.c Valicenti Arturo 5,0% 11100 € 10.000,00 31/12/2020 Conclusione acquisto (Sì-NO) di servizio o casa lavoro fondi e trasferimento somme 80%

4/8 Ob. IndividualiOb. (azioni) All. 1 al PdP 2020-2022

PIANO OPERATIVO 2020 RISORSE Codice DESCRIZIONE RESP. INDICATORE EFFICACIA Peso Cap. Bil. RISORSE RESIDUI ENTRO IL Baseline Indicatore COMPETENZA

Sviluppo di azioni tese a mantenere i livelli di fruibilità del territorio. Decreto MATTM di assegnazione Approvazione progetto definitivo (Sì- A.1.4.d Rete di SHARING MOBILITY nel Parco Nazionale Del Pollino Valicenti Arturo 10,0% 11100 € 994.311,10 31/12/2020 fondi e trasferimento somme 80% NO)

Decreto MATTM di assegnazione A.1.4.e Viaggiare Green nel Parco nazionale del Pollino Calli Antonio 10,0% 11100 € 836.700,00 31/12/2020 Avvio procedure di acquisto (Sì-NO) fondi e trasferimento somme 80%

Ob. IndividualiOb. (azioni) Nuovi sistemi di moblità sostenibile nelle valli del Parco Decreto MATTM di assegnazione A.1.4.f Calli Antonio 10,0% 11100 € 435.240,00 31/12/2020 Avvio procedure di acquisto (Sì-NO) Nazionale del Pollino fondi e trasferimento somme 80%

Pista ciclabile Mormanno-Campotenese con recupero tracciato Decreto MATTM di assegnazione Avvio procedure per affidare incarico A.1.4.h Valicenti Arturo 5,0% 11100 € 322.894,88 31/12/2020 ex ferrovia Calabro-Lucano fondi e trasferimento somme 80% di progettazione (Sì-NO)

"PISTA CICLABILE DEI PARCHI" - recupero tracciato ex ferrovia Decreto Regione Calabria di Approvazione progettazione A.1.4.i Valicenti Arturo 20,0% 11100 € 3.331.000,00 31/12/2020 Calabro-Lucano tratto Morano Calabro Mormanno assegnazione fondi esecutiva (Sì-NO)

Ob. Operat. A.1.5 Gestione forestale sostenibile 15,0% € - € 466.250,00

Decreto MATTM di assegnazione Approvazione progettazione A.1.5.a Restauro ecologico di un rimboschimento di conifere Schettino Aldo 70,0% 11100 € 373.930,00 31/12/2020 Ob. fondi e trasferimento somme 80% esecutiva (Sì-NO) Individuali (azioni) Decreto MATTM di assegnazione Approvazione progettazione A.1.5.b L’arboreto del Parco Nazionale del Pollino De Vivo Giuseppe 30,0% 11100 € 92.320,00 31/12/2020 fondi e trasferimento somme 80% esecutiva (Sì-NO)

Ob. Operat. A.2.1 Attuazione interventi diretti alla tutela delle specie e degli habitat. 100,0% € 2.010.059,06 € 902.464,94 Circa 10 individui presenti in A.2.1.c Reintroduzione del Grifone - attività 2020 Serroni Pietro Restocking della colonia 8,0% 4910 € 10.000,00 31/12/2020 Approvazione accordo (SI-NO) natura Programma INNGREENPAF: Volo libero: Mitigazione Nessuna conoscenza dati di Raccolta studio ed analisi dei dati (SI- A.2.1.d dell’impatto delle linee elettriche limitrofe all’area dell’invaso Rotondaro Francesco 10,0% 11210 € 67.000,00 € - 31/12/2020 impatto sull'avifauna NO) di Monte Cutugno Programma INNGREENPAF: Dal Parco al Geoparco Unesco: A.2.1.e Nuovi modelli di Protezione e Valorizzazione Sostenibile del Bloise Luigi 8,0% 11210 € 150.000,00 31/12/2020 Avvio fase di studi scientifici (SI-NO) Territorio Definizione delle caratteristiche della Programma INNGREENPAF: Centro ittiogenico per la selezione Dati bibliografici parziali e A.2.1.f Serroni Pietro popolazione di Salmonidi del versante 10,0% 11210 € 160.000,00 31/12/2020 Affidamento del servizio (SI-NO) ed il ripopolamento dei ceppi autoctoni di salmonidi localizzati lucano In corso la fase di studio per la Programma INNGREENPAF: Sinnica Verde: Adeguamento programmazionede degli A.2.1.h Valicenti Arturo 10,0% 11210 € 82.259,06 € 417.740,94 31/12/2020 Inizio lavori (Si/No) funzionale per il passaggio della fauna interventi da progettare e realizzare Programma INNGREENPAF: riqualificazione strutturale e Miglioramento diversità ambientale e A.2.1.i De Vivo Giuseppe 8,0% 11210 € 200.000,00 31/12/2020 Inizio lavori (Si/No) rinaturalizzazione del bosco di lagoforano biologia del complesso boscato

Miglioramento dello stato di conservazione A.2.1.k Direttiva Biodiversità - Tutela degli insetti impollinatori Serroni Pietro 8,0% 11580 € 103.000,00 31/12/2020 Nuova Attività Avvio del monitoraggio (SI-NO)

delle specie di impollinatori Ob. IndividualiOb. (azioni)

Miglioramento dello stato di conservazione A.2.1.l Attuazione misure di conservazione ZSC Marchianò Vittoria 8,0% 5080 € 46.800,00 31/12/2020 Nuova attività Approvazione progetti (SI-NO) di Rete Natura 2000

Miglioramento dello stato di conservazione Affidamento del servizio di A.2.1.m LIFE STREAMS Serroni Pietro 8,0% 5070-12080 € 371.724,00 31/12/2020 dei Salmonidi monitoraggio preliminare (SI-NO)

A.2.1.n INGREENPAF - Progetto Safewolf Sangiuliano Alberto Mitigazione del conflitto con il lupo 8,0% 11210 € 70.000,00 31/12/2020 Nuova Attività Approvazione piano (SI-NO)

Miglioramento efficacia piano di controllo A.2.1.o INGREENPAF - Progetto Cinghiale Rotondaro Francesco 6,0% 11210 € 100.000,00 31/12/2020 Nuova Attività N° celle frigo attivate del cinghiale

Miglioramento delle politiche attive di Sottoscrizione preliminare di vendita A.2.1.p Acquisto terreni Palombaro Calli Antonio 8,0% 11010 € 1.134.000,00 31/12/2020 Nuova Attività conservazione (SI-NO)

Ob. Operat. A.3.1 Attuazione specifici progetti di ricerca sul territorio 100,0% € 111.278,51 € 40.000,00

5/8 All. 1 al PdP 2020-2022

PIANO OPERATIVO 2020 RISORSE Codice DESCRIZIONE RESP. INDICATORE EFFICACIA Peso Cap. Bil. RISORSE RESIDUI ENTRO IL Baseline Indicatore COMPETENZA

Direttiva Biodiversità: Impatto degli ungulati su Bulbacee e Nessuna conoscenza dati di A.3.1.c Sviluppo di azioni tese a mantenere i livelli di fruibilità del territorio. Rotondaro Francesco N° siti indagati 10,0% 11580 € 1.000,00 € - 31/12/2020 N° siti Orchidiacee impatto

Direttiva Biodiversità: "Convivere con il lupo - conoscere per Coinvolgimento degli allevatori e N° questionari positivi/N° di A.3.1.d Sangiuliano Alberto 20,0% 11580 € 28.728,00 € - 31/12/2020 25 aziende coinvolte preservare" mitigazione del conflitto questionari somministrati

Avvio interventi di eradicazione A.3.1.e Direttiva Biodiversità: Studio su zone umide Marchianò Vittoria N° animali eradicati 10,0% 11580 € 13.682,00 da programmare 31/12/2020 20% specie alloctone (SI-NO)

A.3.1.n Direttiva Biodiversità: Conservazione della Lontra Serroni Pietro Approfondimento genetica di popolazione 10,0% 11580 € 17.301,51 € - 31/12/2020 98 campioni raccolti (2019) N° campioni raccolti

Direttiva Biodiversità: STUDIO E MONITORAGGIO DELLA Definizione dell'habitat e distribuzione A.3.1.q MESOFAUNA NELLE AREE PROTETTE - Il Gatto selvatico nel Sangiuliano Alberto 15,0% 11580 € 15.567,00 € - 31/12/2020 3 animali catturati N° catture della specie nel Parco Parco Nazionale del Pollino

Definizione dei legami tra ecofisiologia del Nessun dato - attività appena A.3.1.s Pino loricato. dalla genetica all’Ecofisiologia dei pini millenari De Vivo Giuseppe 10,0% 11580 € 10.000,00 € - 30/09/2020 Completamento attività (SI-NO)

Pino loricato e i cambiamenti climatici avviata Ob. IndividualiOb. (azioni) Direttiva Biodiversità: caratterizzazione faggeta vetusta del Caratterizzazione della faggeta vetusta del A.3.1.v De Vivo Giuseppe 10,0% 11580 € 5.000,00 31/12/2020 Nuova Attività Raccolta ed analisi dati (SI-NO) Pollinello Monte Pollinello Indagine sulla caratterizzazione delle specie spontanee di Definizione del piano operativo (SI- A.3.1.z tartufo in collaborazione con CNR-IBBR di Perugia ed ARSAC di Serroni Pietro Caratterizzazione del Tartufo 5,0% 4620 € 10.000,00 31/12/2020 Nuova attività NO) Cosenza

Accordo di collaborazione tra Ente Parco,ALSIA e CNR-ISAFOM Sottoscrivere accordo di A.3.1.aa Aversa Vincenzo 5,0% 4810 € 10.000,00 31/12/2020 Nuova attività per la ricerca scientifica sulle piante officinali collaborazione (SI-NO)

N° borse di studio concluse; N° borse A.3.1.ab Borse di studio PNP Marchianò Vittoria 5,0% 4820 € 10.000,00 € 30.000,00 31/12/2020 1 borsa di studio in intinere di studio avviate

Ob. Operat. B.1.1 Sviluppo iniziative per la gestione sostenibile di azioni socio-economiche sul territorio 50,0% € 34.900,00 € 30.000,00 Protocollo d'intesa con ALSIA e ARSAC per realizzare, attraverso specifici accordi di collaborazione, interventi di Attività svolte/Attività previste B.1.1.a Aversa Vincenzo 25,0% 4620 € 18.500,00 € 20.000,00 31/12/2020 tutela e valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità nell'accordo di collaborazione del pollino. Azioni di promozione e valorizzazione di prodotti e produttori del settore Agroalimentare nell'ambito della "Comunità del N° attività svolte finalizzate alla B.1.1.b Aversa Vincenzo 75,0% 4620 € 16.400,00 € 10.000,00 31/12/2020 Cibo" di cui l'Ente fa parte a seguito di delibera del Consiglio promozione della Comunità del Cibo

Ob. IndividualiOb. (azioni) Direttivo n° 58 del 29/12/2016. Acquisizione di beni e servizi.

Ob. Operat. B.1.2 Gestione di progetti volti alla promozione e sostegno delle attività economiche sul territorio 50,0% € - € 30.000,00

Partecipazione delle aziende del territorio ad altre fiere per il Contributo previsto/Contributo B.1.2.a Gatto Marianna Nessuno 20,0% 4620 € - € 15.000,00 30/11/2020 settore turistico assegnato

Reaizzazione di un reportage sui percorsi enogastronomici e la B.1.2.b Gatto Marianna Realizzazione del reportage 30,0% 4620 € - € 15.000,00 31/12/2020 N°soggetti esterni individuati

biodiversità agraria ed agroalimentare Ob. IndividualiOb. (azioni) B.1.2.c CETS Fase II Gatto Marianna Nessuno 50,0% 4780 € - € - 30/09/2020 N° operatori candidati

Ob. Operat. B.2.1 Sviluppo progetti per la gestione del conflitto fra valori ambientali ed attività umane 100,0% € 5.938,00 € - N° di richieste di risarcimento danni causati B.2.1.a Piano Sperimentale di controllo del cinghiale - 2020 Rotondaro Francesco dal cinghiale < 10% rispetto all'anno 90,0% Risorse interne 31/12/2020 N° capi abbattuti precedente Liquidazione (o disimpegno) delle

(azioni) Sviluppo di strumenti di finanziamento di recinzioni fisse B.2.1.b Aversa Vincenzo 10,0% 11620 € 5.938,00 31/12/2020 Autorizzazione alla recinzione ultime somme attualmente

Ob. IndividualiOb. anticinghiale impegnate (SI-NO) Definizione di strumenti e modelli organizzativi per i servizi di Ob. Operat. C.1.1 100,0% € 20.000,00 € 287.000,00 informazione e didattica ambientale Aggiornamento Regolamento Ufficio Relazioni con il Pubblico C.1.1.a Fasanella Angelina Nessuno 10,0% € - Risorse interne 31/12/2020 Redazione regolamento (SI-NO) alla luce della nuova normativa

6/8 Ob. IndividualiOb. (azioni) All. 1 al PdP 2020-2022

PIANO OPERATIVO 2020 RISORSE Codice DESCRIZIONE RESP. INDICATORE EFFICACIA Peso Cap. Bil. RISORSE RESIDUI ENTRO IL Baseline Indicatore COMPETENZA Incentivi al turismo scolastico, per la terza età e per i Aumento lunghezza media del periodo di Pubblicazione bandi entro Aprile (SI- C.1.1.b Sviluppo di azioni tese a mantenere i livelli di fruibilità del territorio. Niola Bruno 25,0% 4600 € 275.000,00 30/04/2020 diversamente abili nel parco del Pollino - anno 2019 soggiorno NO) Questionario di gradimento c/o ecomuseo: C.1.1.c Fruizione dell'Ecomuseo Niola Bruno almeno il 50% intervistati (minimo 100 30,0% 4600 € - € 12.000,00 31/12/2020 Affidamento servizio (SI-NO)

persone) con valore medio >7 Ob. IndividualiOb. (azioni) C.1.1.l Attività di Educazione Ambientale Rotondaro Francesco N° di classi intercettate 35,0% 4600 € 20.000,00 € - 31/12/2020 Nuova Attività Fondi impegnati/Fondi disponibili

Ob. Operat. C.2.2 Sviluppo Azioni di promozione e condivisione sostenibile del Parco 75,0% € 1.258.262,31 € 950.901,37

Gepoarco Globale UNESCO - Accordo di collaborazione con il Dipartimento di Scienze–DIS- dell’Università degli Studi della Basilicata per elaborazione di una guida turistico-geologica Elaborazione contenuti scientifici C.2.2.b.1 Bloise Luigi 7,0% 4785 € 6.000,00 31/12/2020 volta a descrivere, interpretare e rappresentare l’itinerario di (SI-NO) Timpa delle Murge e Timpa Pietrasasso geositi di valenza internazionale del Pollino Unesco Global Geopark

Gepoarco Globale UNESCO - Accordo di collaborazione Predisposizione report contenuti Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra C.2.2.b.2 Bloise Luigi 7,0% 4810 € 10.000,00 31/12/2020 scientifico-divulgativi dell'attività di (DIBEST) dell’Università della Calabria per progetto “Acque ricerca condotta (SI-NO) minerali e rocce: ogni acqua, la sua roccia Gepoarco Globale UNESCO-Organizzazione evento per la C.2.2.b.3 Bloise Luigi 7,0% 4785.1 € 1.000,00 31/12/2020 Realizzazione evento (SI-NO) settimana dei Geoparchi Europei

Gepoarco Globale UNESCO - Contributo scientifico in lingua Predisposizione contributo C.2.2.b.4 Calabrese Egidio 5,0% 28/02/2020 inglese per EUROPEAN GEOPARKS BOOK 2nd EDITION scientifico (SI-NO)

Gepoarco Globale UNESCO - Articolo scientifico sul Pollino Geoparco, in lingua inglese, “ON THE TRAIL OF THE POLLINO Predisposizione contributo C.2.2.b.5 LINE”, A GEO-ROUTE THROUGH THE POLLINO UNESCO GLOBAL Calabrese Egidio 7,0% 28/02/2020 scientifico (SI-NO) GEOPARK " per la rivista European Geoparks Network distribuita in oltre 140 Paesi al mondo Esposizione di contributi orali e 2070.1 (badget

Ob. IndividualiOb. (azioni) Gepoarco Globale UNESCO - Partecipazione ai lavori dei scritti (in lingua inglese) ai lavori dei previsto per le C.2.2.b.6 Workshop che si svolgono nei due incontri annuali obbligatori Bloise Luigi 5,0% € 5.000,00 30/09/2020 Workshop nei due incontri annuali missioni della rete Mondiale dei Geoparchi i obbligatori della rete Mondiale dei geoparco) Geoparchi (SI-NO) Collaborazione scientifica, Gepoarco Globale UNESCO - Accordo di collaborazione con assistenza tecnico-amministrativa e C.2.2.b.7 l'università di Messina “ricerche archeologiche e topografiche Bloise Luigi 7,0% 11640 € 25.000,00 31/12/2020 predisposizione report sulle conoscitive nel territorio di Laino Borgo” risultanze degli scavi (SI-NO) Appalto aggiudicato ad operatore C.2.2.e Progetto SENTIERISTICA CALABRIA Valicenti Arturo 15,0% 11230 € 1.127.394,90 € 242.768,78 31/12/2020 % avanzamento lavori economico Completamento del programma (SI- C.2.2.f Piano di Marketing Niola Bruno 10,0% 11230 € 70.000,00 € - 31/12/2020 50% NO) C.2.2.g Progetto NaturArte - annualità 2020 Di Sanzo Ezia 10,0% 4670 € - € 137.000,00 31/12/2020 Realizzazione eventi 2020 (SI-NO)

Riqualificazione della rete sentieristica con interventi di In corso la gara d'appalto per C.2.2.h Valicenti Arturo 10,0% 11640 € 35.867,41 € 249.132,59 31/12/2020 N° dei sentieri manutenuti manutenzione straordinaria l'aggiudicazione dei lavori Firmata la convenzione con la Programma INNGREEPAF Infrastruttura verde - rete Approvazione progettazione C.2.2.i Valicenti Arturo 10,0% 11210 € 300.000,00 31/12/2020 regione Basilicata per escursionistica di Basilicata esecutiva (SI-NO) l'assegnazione delle risorse Partecipazione ad eventi, manifestazioni tematiche, culturali, ricreative, sportive e sostegno delle attività turistiche, delle Associazioni di Ob. Operat. C.2.3 25,0% € - € 180.936,00 Volontariato e delle Guide Ufficiali ed Esclusive del Parco. Programma di concessione di contributi per eventi e C.2.3.d manifestazioni non gestite dall'Ente: procedimenti relativi alle Di Sanzo Ezia 30,0% 4640.0 - 4640.1 € 120.000,00 31/12/2020 Manifestazioni coorganizzate C.2.3.e Partecipazione ad eventi e manifestazioni Niola Bruno 20,0% 4630 € - € 2.936,00 31/12/2020 Contributi in favore delle Associazioni di protezione civile C.2.3.f Di Sanzo Ezia Realizzazione attività finanziate 15,0% 4650 € 30.000,00 31/12/2020 riconosciute Soccorso Alpino e CAI Il prodotto finale sarà costituito dalla Progetto di ricerca “Cammini e Paesaggi nel Parco Nazionale georeferenziazione delle informazioni C.2.3.g Niola Bruno 20,0% 4810 € 25.000,00 31/12/2020 del Pollino” storico-naturalistiche e ambientali di

Ob. IndividualiOb. (azioni) almeno il 30% dei sentieri del parco

7/8 All. 1 al PdP 2020-2022

PIANO OPERATIVO 2020 RISORSE Codice DESCRIZIONE RESP. INDICATORE EFFICACIA Peso Cap. Bil. RISORSE RESIDUI ENTRO IL Baseline Indicatore

COMPETENZA Ob. IndividualiOb. (azioni)

Realizzazione,Sviluppo di azioni in collaborazione tese a mantenere con ila livelli Fondazione di fruibilità Appennino, del territorio. Realizzazione della pubblicazione (SI- C.2.3.h Niola Bruno 15,0% 4600 € 3.000,00 31/12/2020 di una pubblicazione dal titolo “Civiltà Appennino” NO)

Ob. Operat. D.1.1 Ottimizzazione dell'applicazione del Sistema Integrato Aziendale ed altre azioni ambientali di struttura 30,0% € - € 8.000,00 Certificazione integrata ISO 9001/14001- per il triennio 2020- Ob. D.1.1.a Fasanella Angelina 50,0% 4730 € 8.000,00 31/12/2020 Conseguire certificazione (SI / NO) 2022 Individuali Creazione di un blog per la valutazione partecipativa costruito (azioni) D.1.1.b Niola Bruno 50,0% Risorse Interne Creazione del blog (SI-NO) sugli standard di qualità. Ob. Operat. D.1.3 Miglioramento della prevenzione della corruzione 40,0% € - € - Completamento del prodotto (SI- D.1.3.a Redazione del piano della prevenzione della corruzione Gatto Marianna 25,0% Risorse Interne 31/12/2020 NO) Approvazione e attuazione piano della prevenzione della D.1.3.b Calli Antonio 15,0% Risorse Interne 31/12/2020 corruzione Ricognizione delle attività espletate D.1.3.e Mappatura delle attività ordinarie dell'Ente Fasanella Angelina 20,0% Risorse Interne 31/12/2020 dai dipendenti (SI-NO) Monitoraggio su aggiornamento dei dati relativi alla sezione Documento da allegare al PTPCT (SI- D.1.3.f Forte Giuseppe 20,0% Risorse Interne 31/12/2020 Monitoraggio anno precedente "Amministrazione Trasparente" NO) Implementazione e formazione sulle procedure per Ob. IndividualiOb. (azioni) D.1.3.g l'acquisizione di beni, servizi e lavori mediante l'utilizzo di Calli Antonio 20,0% 31/12/2020 N° gg di formazione piattaforma telematica (ex art.40 D.lgs. n. 50/2016) Ob. Operat. D.1.4 Sviluppo Strumenti Gestionali 30,0% € 28.538,96 € -

Nuove assunzioni previste nella Programmazione Triennale del D.1.4.f Fasanella Angelina 20% - 0% Risorse Interne 31/12/2020 Fabbisgno del Personale

Impletazione nuovi moduli del sistema informativo unico e D.1.4.g integrato per la gestione dell’attività amministrativa, tecnica e Calli Antonio 20%-25% Risorse Interne 31/12/2020 N° moduli implementati contabile dell’ente parco nazionale del pollino Deposito e pubblicazione del Piano D.1.4.h Piano per il Parco Milione Giuseppe 20%-25% 11410 € 28.538,96 Risorse Interne 31/12/2020 (SI-NO) Revisione ed implementazione del codice di comportamento Approvazione del documento (SI-

Ob. IndividualiOb. (azioni) D.1.4.i Fasanella Angelina 20%-25% dell'Ente NO) N° di colloqui effettuati a fine D.1.4.l Monitoraggio semestrale del Piano della Performance Gatto Marianna 20%-25% 30/06/2020 Nessun colloquio anno/su colloqui previsti

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ALLEGATO N°2 AL PIANO DELLA PERFORMANCE 2020-2022

a cura della struttura tecnica e amministrativa dell’Ente Rotonda, Gennaio 2020

All. 2 al PdP 2020-2022

OBIETTIVI ASSEGNATI AL DIRETTORE - 2020

ID Obiettivi individuali del Dirigente Peso Cap. Bil. Risorse (euro) Risorse Umane ENTRO IL Baseline Indicatore TARGET

Delibere e determine di REPORT DI VERIFICA SUI CONTRIBUTI AD ENTI ED ASSOCIAZIONI Niola - Pizzuti - Tedesco impegno delle somme 1 0,5 15/03/2020 REALIZZAZIONE E CONSEGNA DEL REPORT (SI/NO) REALIZZAZIONE E CONSEGNA DEL REPORT ANNUALITA' 2019 - Di Sanzo nei confronti dei beneficiari

Serroni - Aversa - 2 PREDISPOSIZIONE E PUBBLICAZIONE BANDO FIDA PASCOLO 2 29/02/2020 Assenza Fida pascolo PUBBLICAZIONE BANDO (SI/NO) PUBBLICAZIONE BANDO Paternostro

Monitoraggio REALIZZAZIONE SCHEDA PER SINGOLO DIPENDENTE DEL REALIZZAZIONE SCHEDA PER SINGOLO DIPENDENTE DEL VERIFICA CARICHI DI LAVORO DEL PERSONALE DIPENDENTE E 3 0,5 Fasanella - Gatto 31/12/2020 semestrale del Piano CARICO DI LAVORO E PROPOSTA DI EVENTUALE CARICO DI LAVORO E PROPOSTA DI EVENTUALE REDISTRIBUZIONE EVENTUALE DEGLI STESSI della Performance REDISTRIBUZIONE DEL CARICO (SI/NO) REDISTRIBUZIONE DEL CARICO

ACQUISIZIONE COMPENDIO "PALOMBARO"ALLA PROPRIETA' DELL'ENTE PREVIA RIDETERMINAZIONE ED APPROVAZIONE DA Delibera di CD n. 32 del ACQUISIZIONE DEL COMPENDIO AL PATRIMONIO ACQUISIZIONE DEL COMPENDIO AL PATRIMONIO 4 2 11010 1.200,00 € Calli - Paternostro 31/12/2020 PARTE DEL MEF DEL PIANO TRIENNALE DEGLI INVESTIMENTI 19/09/2019 DELL'ENTE (SI/NO) DELL'ENTE 2020/2022 (EX DM 16 MARZO 2012) Consegna del Piano alle Regioni (ultima AVVENUTO DEPOSITO E PUBBLICAZIONE (ENTRAMBE LE AVVENUTO DEPOSITO E PUBBLICAZIONE (ENTRAMBE LE 5 DEPOSITO E PUBBLICAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO 3 11410 28.538,96 € Milione 31/12/2020 consegna integrazioni REGIONI) (SI/NO) REGIONI) 07/02/2020)

PREDISPOSIZIONE BANDO PER L'AFFIDAMENTO IN GESTIONE DEL Calli- Niola- Gatto - Consegna definitiva dei 6 1 15/03/2020 PUBBLICAZIONE BANDO (SI/NO) PUBBLICAZIONE BANDO POLIFUNZIONALE DI CAMPOTENESE Paternostro -Valicenti lavori

Conclusione procedimento di 7 CONSEGNA POLIFUNZIONALE ALL'AFFIDATARIO PER APERTURA 1 Paternostro -Valicenti 30/06/2020 CONSEGNA ALL'AFFIDATARIO (SI/NO) CONSEGNA ALL'AFFIDATARIO affidamento a mezzo bando

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