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Atletica, l’imperiese e il savonese : due specialisti nei 400 metri piani a confronto

di Redazione – 10 Novembre 2019 – 16:30

Imperia. L’imperiese Davide Re, giovedì 7 novembre, ha partecipato ad un incontro organizzato dal Lions club, insieme a Furio Fusi, a Savona su “Il presente e il passato dei quattrocento”.

Davide Re è stato uno dei protagonisti azzurri dei Mondiali di Doha. Il suo tempo in semifinale, 44”85, l’ha portato a essere il migliore degli europei e a sfiorare l’ingresso in finale, mancandola per soli otto centesimi. Suo il record italiano sulla distanza, con 44”77, corsi il 30 giugno di quest’anno. L’imperiese parteciperà ai Giochi di Tokyo 2020. Ha sottolineato la minuziosa ricerca odierna della prestazione rispetto agli anni Sessanta, con uno staff di preparatori e nutrizionisti al seguito. A tal proposito si è messo in risalto un sodalizio in particolare, quello con Maria Chiara Milardi, sua attuale allenatrice. La Milardi segue anche, tra gli altri, il lunghista e altri sprinter quattrocentisti quali Matteo Galvan e .

Furio Fusi, classe ’47, è una delle stelle dell’atletica savonese. Cresciuto proprio nel capoluogo, prima di decollare per Milano, Fusi ha detenuto il record italiano juniores sul giro di pista, prima di vincere la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo con la staffetta 4×400. Da lì in poi è stato un elemento pressoché fisso del quartetto azzurro per Europei e Giochi olimpici, ritoccando più volte i record italiani. Ha raccontato come a inizio anni Ottanta, ormai dismessa l’attività agonistica, andò da un orafo a Milano e vendette le sue medaglie d’oro. Ricevette 5 milioni delle vecchie lire, grazie alle quali mise su casa. Più avanti fece carriera, diventando dirigente d’azienda e giornalista pubblicista.

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Alla fine i volontari dell’associazione Cresci, un gruppo di giovani savonesi travestiti da supereroi per regalare un sorriso ai bambini malati, hanno consegnato una maglietta e prossimamente si recheranno assieme a Davide Re all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova. E’ stata un’occasione per mettere a confronto interpreti di ieri e di oggi dei 400 metri piani.

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