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SOMMARIO BEST E PRESENTATION PREMIO VENTAFRIDDA E PRESENTATION PREMIO VENTAFRIDDA BEST E PRESENTATION PREMIO DE MARTINI E PRESENTATION PREMIO DE MARTINI BEST E PRESENTATION PREMIO GIOVANI RICERCATORI E PRESENTATION PREMIO GIOVANI RICERCATORI BEST E PRESENTATION VIRTUAL SICP E PRESENTATION VIRTUAL SICP 1° Classificato MORIRE CON DIGNITÀ? DEATH EDUCATION E DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO: INCONTRI CON GIOVANI STUDENTI FEDERICO TUROLDO 1, ALBERTO DELL'EVA 2, ROBERTA VECCHI 3, MAURA COLOMBAN 4, GIANLUCA BOROTTO 5, BRUNO BEMBI 6 1 HOSPICE CASA DI CURA PINETA DEL CARSO, DUINO AURISINA TS, ITALY, 2 IDEM 2, 3 IDEM 3, 4 IDEM 4, 5 IDEM 5, 6 IDEM 6 SCOPO: L’Associazione Amici Hospice Pineta onlus, insieme al Centro di Formazione in CP e CPP “F.Visintin”, ha programmato la IV edizione di “MARZO 2020: IL MESE DELLE CURE PALLIATIVE” incentra sulla divulgazione della Legge 219/17 “Norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento (DAT)” caratterizzata da differenti iniziative alcune della quali, sfortunatamente, congelate in ottemperanza alla disposizioni governative in materia di salute e protezione civile ma, auspicabilmente, realizzabili all’interno di una temporalità posticipata. Detto tema prende corpo e motivazione dal fatto che la città ha espresso una scarsissima conoscenza della succitata Legge. Da uno studio condotto insieme all’Ufficio Anagrafico dal Comune si evince che, alla data del 17 gennaio u.s. erano stati depositati solamente 1.030 atti su una popolazione, a livello provinciale, computata al 31.12.2018, pari a 234.493 unità. È stato possibile realizzare il programmato intervento di DEATH EDUCATION nelle SCUOLE in un momento in cui era già predisposta la didattica a distanza così come indicato dai decreti del Governo e dalle disposizioni del Ministero dell’Istruzione, utilizzando differenti piattaforme e sistemi di comunicazione on line. L’obiettivo era di indagare il grado di conoscenza della disciplina alle cure palliative e del livello di consapevolezza della recente normativa sulle DAT nei giovani studenti (range 17-19 anni). METODO: Per la preparazione e organizzazione di questi appuntamenti gli studenti volontari dell’Hospice, i docenti e i palliativisti si sono incontrati su Skype per Android 4.0 e hanno analizzato e valutando le migliori risorse e possibilità di gestione delle differenti piattaforme in uso. La Death Education preve cinque differenti incontri nelle giornate del 20, 24 e 27 aprile, utilizzando la piattaforma Jitsi.meet con il coinvolgimento degli studenti delle IV e V di 5 sezioni dell’I.S.I.S. “Carducci-Dante” con una ipotesi di partecipazione di circa 130 ragazzi. Quali “docenti/divulgatori” saranno presenti a ogni incontro: - responsabile medico palliativista e psicologo dell’Hospice cittadino - studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia della locale Università Questi ultimi, attivi come volontari presso l’Hospice, sono anche impegnati nella Società Italiana Studenti di Medicina organizzando eventi di divulgazione presso la locale l’Università. Per una di queste occasioni (27.11.2019), gli studenti/volontari hanno realizzato un video di approfondimento sulla conoscenza delle DAT e sul significato delle Dignità nel Fine Vita intervistando sull’argomento trenta studenti universitari di varie Facoltà. Lo stesso è diventato strumento formativo. Questo il canovaccio degli interventi previsti: Somministrazione di un questionario per indagare il grado di conoscenza delle CP e DAT posizionato sulla piattaforma Google Moduli; Studente Facoltà di Medicina Volontario Gruppo Giovani Associazione: Saluti e Presentazione/Motivazioni (Perché siamo qui); Psicologo Hospice: Breve relazione sulle CP; Video 6 minuti sulle DAT posizionato su Youtube con commento; Responsabile Hospice: Beve relazione sulle DAT; Domande in libertà; Studente Medicina: Conclusioni ed eventuali programmi futuri. Il questionario viene compilato prima degli interventi esplicativi per ottenere informazioni “pulite”/esenti di apprendimenti successivi. Questo si compone di o Breve esplicitazione e richiesta di partecipazione o Dati anagrafici Cinque domandi quali o 1.Cosa sono le CP o 2.Di cosa si occupano le Cure Palliative o 3.Cosa sono le DAT o 4.Quali sono gli specialisti che compongono un’equipe in CP o 5. Cosa si intende per “Dolore Globale” in CP Ognuna di queste si caratterizza da 4 risposte a scelta multipla di cui solo una corretta (non sono computate risposte dicotomiche si/no o tutte/nessuna delle precedenti - modello ECM) L’ultima domanda aperta riprende la seconda domande del video o 6.Cosa significa morire con dignità? RISULTATI: Verranno calcolate le frequenze, le medie e le percentuali ed eseguite delle correlazioni sulle variabili a disposizione. Verrà condotta anche una analisi qualitativa relativamente all’item 6 avvalendosi della lettura incrociata di più specialisti. 4 Gli esiti verranno poi sintetizzati e restituiti ai responsabili scolastici sì da rendere maggiormente concreto l’intervento. CONCLUSIONI: La collaborazione con l’istituzione scolastica, la partecipazione degli studenti, l’intersecarsi di mezzi di comunicazione entrati normalmente nel linguaggio proprio dei giovani hanno consentito di portare avanti una parte del programma di MARZO 2020, di Death Education e di divulgazione delle DAT. Si auspica che questo possa essere il primo passo per strutturare, nell’anno scolastico 20/21, presso altre sezioni dell’I.S.I.S. “Carducci-Dante (e non solo) degli incontri di educazione-confronto-riflessione su tematiche proprie del fine vita avvalendosi di specifiche modalità didattico-informatiche adeguate ai giovani al fine di seminare i valori delle CP e sviluppare una nuova attenzione e cultura sulle scelte di fine vita, grazie anche all’avvio della Legge 217/2019. I contenuti della norma non devono rimanere congelati e astratti ma abbracciare con forza le Persone che detengono il Diritto di operare delle scelte come già ampiamente dissertato dai filosofi S. Kierkegaard e J. P. Sarte. 5 2° Classificato STRUMENTI PER VALUTARE LA QUALITÀ DI MORTE IN PAZIENTI ONCOLOGICI: ANALISI DELLA LETTERATURA CARLOTTA PAVESI 1, LAURA VELUTTI 1, ALBERTO CIVARDI 2, CHIARA PROVASOLI 3, ANNALISA SAETTA 1, NUNZIO DIGIACOMO 1, CHIARA POGGIO 4, SANTINA GIUFFRÈ 5, LUCA CULLIA 6, ELISABETTA VILLA 7, DIEGO LOPANE 8 1 UNITÀ DI ONCOLOGIA E UNITÀ DI CURE PALLIATIVE DOMICILIARI, HUMANITAS CLINICAL AND RESEARCH CENTER IRCCS, ROZZANO (MLANO), ITALY, 2 HUMANITAS CLINICAL AND RESEARCH CENTER IRCCS, ROZZANO (MILANO), ITALY, 3 UNITÀ DI CURE PALLIATIVE DOMICILIARI, HUMANITAS CLINICAL AND RESEARCH CENTER IRCCS, ROZZANO (MILANO), ITALY, 4 FONDAZIONE INSIEME CON HUMANITAS, ROZZANO (MILANO), ITALY, 5 SERVIZIO DI CONTINUITÀ DELLE CURE, DMS, HUMANITAS CLINICAL AND RESEARCH CENTER IRCCS, ROZZANO (MILANO), ITALY, 6 COOPERATIVA SERVIZI ALLA PERSONA CSAP, BERGAMO, ITALY, 7 UNITÀ DI NEURORIABILITAZIONE E UNITÀ DI CURE PALLIATIVE DOMICILIARI, HUMANITAS CLINICAL AND RESEARCH CENTER IRCCS, ROZZANO (MILANO(, ITALY, 8 COOPERATIVA SOCIALE 9COOP, ROMANO DI LOMBARDIA (MILANO), ITALY SCOPO: La qualità di morte è un tema rilevante in un contesto in cui si osserva una popolazione sempre più anziana, con un incremento di soggetti con patologie croniche, tra cui le neoplasie. Recenti studi indicano che il luogo migliore dove può avvenire il decesso è la propria abitazione. Le cure palliative, con una presa in carico globale del paziente e dei suoi caregivers mettono al centro i bisogni dell’assistito e della famiglia cercando di dare qualità e valore al momento del fine vita. Poter quantificare e valutare l'assistenza fornita al malato può aiutare l’equipe di cure palliative a capire i determinanti per il raggiungimento dell'obbiettivo di una “buona morte”. METODO: Abbiamo effettuato una analisi della letteratura allo scopo di evidenziare studi che propongono scale e metodologie per la valutazione della qualità di morte nel contesto dell’assistenza domiciliare per cure palliative in pazienti affetti da patologia oncologica in fase terminale. La ricerca è stata condotta nella banca dati di PubMed evidenziando articoli pubblicati tra il 1999 ed il 2019. Sono state consultate inoltre fonti di letteratura primaria e pubblicazioni provenienti da associazioni, fondazioni e società scientifiche tra cui EAPC, SICP, inoltre documentazione dell’OMS RISULTATI: Sono stati selezionati 18 articoli o documenti rispondenti ai criteri indicati. Gli studi riportavano casistiche di soggetti con patologia oncologica in fase terminale. Questi studi riportavano survay effettuate tra medici, infermieri, caregivers e altre figure di sostegno. Sono stati identificati dieci strumenti per la valutazione della qualità della morte come: scale, questionari e inventari sia retrospettivi che prospettici ai pazienti. Tutti questi strumenti sono applicabili nell’area in esame delle cure palliative e cure di fine vita. La Quality of Dying and Death Questionaire (QODD) risulta essere lo strumento ampiamente più studiato e utilizzato. L'analisi suggerisce che la partecipazione attiva del paziente nella gestione dei sintomi ha avuto una forte correlazione con la qualità della vita. Con il medesimo strumento, si è evidenziato che la qualità di morte nei decessi avvenuti a domicilio appare inversamente proporzionale ad una attivazione tardiva delle cure palliative o erogazione di cure palliative non specialistiche. I due determinanti principali identificati sono stati: l'autodeterminazione della persona assistita e l’accesso alla sedazione palliativa. In particolare per