maggio-giugno 2014 - n. 5 Vita Giuseppina Mensile dei giuseppini del m u r i a l d o AnnoAnno CXX CXX- N. -5 N. Maggio-Giugno5 Maggio-Giugno 2014 2014 - POSTE - POSTE ITALIANE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE S.P.A. - SPEDIZIONE D.L.INA.P. D.L.IN353/03A.P. 353/03 (CONV. IN (CONV. L.IN 27/02/2004 L. 27/02/2004 N. 46) 1N. ART. 46)COMMA 1ART. COMMA 1, ROMA 1, ROMA

1 In copertina maggio-giugno 2014 - n. 5 3 l’orizzonte Vita Giuseppina Passione per il carisma “San Leonardo Murialdo divenne amico, fratello, padre MENSILE DEI GIUSEPPINI DEL MURIALDO L ’ o r i z z o n t e di p. Mario Aldegani dei giovani poveri, sapendo che in ognuno di essi c’è 4 cara vita giuseppina un segreto da decifrare: la bellezza del Creatore riflessa nelle loro anime”. Giovanni Paolo II (28 marzo 2000). 5 grandangolo

La semplicità è straordinaria “São Leonardo Murialdo tornou-se um amigo, irmão, pai AnnoAnno CXX CXX- N. -5 N. Maggio-Giugno5 Maggio-Giugno 2014 2014 - POSTE - POSTE ITALIANE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE S.P.A. - SPEDIZIONE D.L.INA.P. D.L.IN353/03A.P. 353/03 (CONV. IN (CONV. L.IN 27/02/2004 L. 27/02/2004 N. 46) 1N. ART. 46)COMMA 1ART. COMMA 1, ROMA 1, ROMA di Giuseppe Novero dos jovens pobres, sabendo que em cada um deles há um 6 periferie al centro segredo para decifrar: a beleza da criação refletida em suas 1 Vale la pena sorridere almas”. João Paulo II (28 de março de 2000). di Luna D’Ambrosi “San Leonardo Murialdo se convirtió en un amigo, hermano, padre de los 8 Dalle periferie del disagio... jóvenes pobres, sabiendo que en cada uno de ellos hay un secreto para di Sara Armellin descifrar: la belleza de la creación reflejada en sus almas”. Juan Pablo II 10 murialdo world (28 de marzo de 2000). “Non vi posso portare....” di p. Carmelo Prestipino “St Leonard Murialdo became friend, brother and father of the poor youth, 12 C’era una volta... knowing that in each of them there is a secret to be deciphered: the beauty passione per il carisma E la chiesa? of the Creator mirrored in their souls”. John Paul II (March 28, 2000). di p. Adelio Cola passione per il carisma fa fiorire storie di ordinaria straordinarietà che, per il vortice di notizie, spesso Vita Giuseppina mensile dei giuseppini del murialdo 13 120 anni di Vita Giuseppina anno CXX - maggio-giugno 2014 n. 5 negative, da cui siamo frastornati, restano spesso sconosciute. s o m m aCento r i o articoli sulla spiritualità... Voglio portarne in evidenza una, che ci incoraggia tutti nella passione per il carisma di S. Leonardo Murialdo. di p. Giuseppe Fossati La Direttore responsabile Giuseppe Novero Li incontro a Manzanares - Villa Bosch (Buenos Aires) Enrique e Miriam. 14 uomini di dio Chierico Mario Favaro Redattore Modesto De Summa Sono marito e moglie. Lui lo conosco da tempo, sin dalla mia prima visita in Argentina. Un appassionato del carisma. Anima di p. Orides Ballardin Redazione S. Agazzi - M. Aldegani - M. Regosa - A. Santonico e segue il JAR (giocare - imparare - pregare) qui a Manzanares, un oratorio per i bambini e i giovani del barrio. Segreteria F. De Summa - A. Romozzi Ragazzi difficili, spesso con situazioni familiari problematiche alle spalle. 15 vescovo Padre Irineu, vescovo Editing G. Rocchetti Ma Enrique non si spaventa: sa che quei ragazzi erano quelli del Murialdo e, dunque, sono i suoi. A cura della Redazione Progetto grafico S. Aureli Se non vengono all’oratorio, questi più difficili, lui li va a cercare. Come ha fatto con il gruppo de “los rayitos” (pic- Collaboratori A. Aimetta - V. Di Marco - G. Marzano 16 vita della chiesa coli fulmini), una specie di banda di ragazzini, conosciuti come i probabili autori di tutti i furterelli che avvengono nella La fede nuziale Editore Casa Generalizia della Pia Società Torinese di San Giuseppe zona, i quali, all’inizio, hanno fatto scappare dall’oratorio tutti gli altri... perché, come diceva il Murialdo, i più poveri di p. Tullio Locatelli Indirizzo e contatti Via Belvedere Montello, 77 - 00166 Roma (Italia) non sono proprio tanto gradevoli e simpatici! 17 lettera alla fdm Tel. 06.6247144 - Fax: 06.6240846 - Email: [email protected] C’è voluto tutto il carisma e la passione di Enrique, testimoniata e trasmessa ai suoi collaboratori, per accoglierli e 21 san giuseppe www.giuseppini.org - www.murialdo.org pazientemente integrarli con gli altri. Il patrocinio di San Giuseppe Enrique e Miriam un giorno si sono accorti che due fratellini che venivano all’oratorio, cominciavano a manifestare di p. Tullio Locatelli Autorizzazione del Tribunale di Roma 26-7-1954 - n. 4072 del Registro della Stampa. La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250. sul corpo delle macchie strane. Hanno voluto andare a fondo della cosa e hanno saputo che i due vivevano da soli, 22 engim ong Numero iscrizione al ROC: 1321 - Partita Iva: 01209641008 senza nessuno accanto che si prendesse cura di loro, in una baracca fredda e, di notte, per ripararsi dal freddo, dormi- Una calda estate porteña Stampa Scuola Tipografica S. Pio X di Silvia Branca vano vicino ai loro cani. Così sono stati contagiati da una malattia alla pelle dalle zecche dei cani. Via degli Etruschi, 7 - 00185 Roma Naturalmente Enrique e Miriam si sono preoccupati di farli curare e guarire. Ma poi si sono detti: “E adesso? Chi si 24 servizio civile Libreria Editrice murialdo Partiti 31 volontari occuperà di loro... torneranno a dormire con i cani!” di Massimo Angeli Dal 1895 con il nome di “Lettere Giuseppine” e poi dal Così, detto e fatto, si sono fatti avanti presso i servizi sociali per prenderli nella loro casa in affido. 25 murialdine 1931 con il nome di “Vita Giuseppina” questa rivista Perché? L’ho chiesto direttamente a loro... “Ci siamo interessati di loro. Per una coincidenza si chiamavano come due Centro professionale a Caxias do Sul informa ed unisce tutti coloro che si riconoscono nel dei nostri cinque figli! Quando abbiamo denunciato il loro caso alle autorità dell’opera sociale ci hanno chiesto se pote- di sr. Emma Bellotto carisma donato da San Leonardo Murialdo alla Chiesa. vamo tenerli con noi in casa. Abbiamo detto sì, senza tanto pensarci. 26 vita giovani Ci hanno detto: vedrete che scapperanno, in tal caso non andateli a cercare. Esercizi spirituali... Le eventuali offerte dei lettori di “Vita Giuseppina”, di cui si ringrazia Di fatto sono con noi da otto mesi... Ora questi figli che non sono nostri, e hanno 6 e 8 anni, quasi riescono ad di p. Massimo Rocchi anticipatamente, servono a sostenere le spese di stampa e di spedizione essere affettuosi più dei nostri stessi figli! 28 focus economia della rivista e a sostenere le opere giuseppine nel mondo nelle loro Noi siamo genitori un po’... adulti, forse dovevamo cominciare prima un’esperienza di questo tipo. A volte non Biosolidale... attività verso i giovani poveri (borse di studio, missioni, progetti...). di Alessandro Pellizzari sappiamo se siamo noi i genitori che educano loro o loro che stanno educando noi. Non abbiamo fatto niente di abbonamento: ordinario € 20 - sostenitore € 50 - benefattore € 100 29 nella casa del padre spettacolare, è un’esperienza che ci sta facendo molto crescere.” Si possono spedire attraverso: Enrique e Miriam sono due persone molto semplici. Non sono pedagogisti di professione. Non sono tecnici dell’educazione. 30 vita delle opere Al “Sangiuseppe” non ci si annoia... - C.C.P. 62635008 intestato a Vita Giuseppina Sono due genitori come tanti, ma appassionati del carisma murialdino. di Massimo Finotello - Bonifico bancario intestato a Casa Generalizia Pia Società Torinese è una storia vera, di straordinaria ordinarietà. Di passione per il carisma che appassiona e ci appassiona. n 32 flash di vita di san Giuseppe. IBAN: IT37 O 076 0103 2000 0006 2635 008 Nella foto: la famiglia di Enrique e Miriam. d. Mario Aldegani 34 foto del mese Specificando il nominativo dell’abbonamento e la causale: padre generale 35 omaggio a due papi santi abbonamento a VG, offerte per le missioni, offerte per S. Messe... 36 SOLIDARIETà Vita Giuseppina 5 l 2014 3 grandangolo

Cara Vita Giuseppina... In ricordo di riconoscente e meravigliata della propria consacrazione in mezzo ai padre Giuseppe Locatelli gratuità e dell’infinita discrezione giovani e alle loro famiglie. di ogni sua azione. Già, le famiglie: perché lui questa Un giorno come tanti altri: 3 ore Un uomo buono, un sacerdote mi- cosa l’aveva capita bene, che per es- La semplicità è straordinaria in classe, la mensa, altre due ore, sericordioso, un amico fidato: ecco sere un buon educatore e un buon prendere la figlia, fare un po’ di spe- come ricorderò il caro d. Giuseppe. insegnante per i giovani si doveva sa e poi , come d’abitudine, arrivata Ed ora, anche se tra le lacrime, rin- fare squadra con la famiglia ren- a casa, l’accensione del computer grazio il Signore per avermi fatto dendola al centro del progetto edu- per controllare distrattamente la il dono di incontrarlo, Lo ringrazio cativo e della vita dell’opera. correndo le vite di molti personaggi, i più disparati, si incontrano tante situazioni e posta. Ed eccola lì la mail, un mes- perché in Giuseppe ho visto il Suo La cosa bella è che tutti i ricordi vicissitudini. Ma più si scava nelle storie delle persone, più si legge quanto hanno scritto, saggio da un caro amico dall’India, amore, la Sua attenzione, le Sue legati a lui mi portano un sorriso: più allora si scopre che un segno – non secondario – di grandezza è la semplicità con ma che purtroppo non porta buo- braccia spalancate per accogliere, dai rimbrotti paterni per non aver S ne notizie. Sono poche parole, ma la Sua assenza di giudizio, il Suo studiato la lezione, fino a quando ci cui hanno vissuto. La chiarezza e la semplicità sono, paradossalmente, un atto di trasparenza e drammaticamente esplicite, un pu- tenero voler bene. immaginavamo di vederlo sbucare di rispetto verso gli altri e sono più impegnative dei gesti eclatanti e del linguaggio sofisticato. gno nello stomaco, dolorose per chi Grazie mio Signore, e grazie caro da una finestra del corridoio per Montesquieu nelle sue Lettere persiane accusava: “quel che manca loro in profondità, gli le legge come per chi le ha scritte. don Giuseppe, di tutto. suggerirci la versione di greco alla Non ci sono più commissioni, rela- oratori lo compensano in lunghezza”. Laura Bedendo maturità; lui che il greco lo amava zioni da scrivere né cena da prepa- profondamente e che vedendoci la Nelle vite straordinarie (che siano santi o artisti, intellettuali o scienziati) emerge alla fine rare, solo sconcerto e stupore uniti mattina arrivare col Rocci (vocabo- questo: non sono l’oscurità del linguaggio, l’arroganza, la superiorità a rendere importante una ad un dolore profondo, una fitta al Rivalta, 25 gennaio 2014 lario greco-italiano), si ricordava solo persona agli occhi della gente comune. Bensì la gentilezza, la nobiltà del tratto, la semplicità cuore che apre la porta dei ricordi. Da quando ho ricevuto la notizia allora di non aver preparato le fo- ordinaria di chi, pur essendo al centro della scena, decide di scendere dal palco per stare in E loro docili arrivano, prima in tocopie per la versione in classe e il punta di piedi, poi impetuosi; come ieri mattina è stato un susseguirsi mezzo agli altri. di ricordi nella mia testa: ho im- suo “dite che arrivo!!! 5 minuti e son un fiume in piena si affollano e Che cosa ricordiamo con piacere di qualcuno? Il bel discorso, la carica ricoperta, parato solo in questi anni a capire pronte” riecheggiava per la scuola! spingono e premono e rompono gli Lui che si è messo a ridere quando l’ostentazione? O piuttosto nel tempo rimane l’immagine di un sorriso, di una stretta di mano argini. L’onda generata è caotica quanto il periodo vissuto al San stonate come delle campane gli ab- forte e sincera, quel gesto affettuoso e spontaneo, quell’aiuto sincero e disinteressato? e multiforme, ma un ordine c’è, è Giuseppe di Rivoli non fosse legato biamo cantato “Oggi ti preghiamo un filo che unisce ogni pezzetto di al luogo, come è credenza popolare, Peppone, dacci almeno un sei di Chi ha lasciato tracce profonde della propria vita alla fine ha sempre cercato di semplificare memoria: è la sconcertante mitez- ma alle persone; ed è un legame versione…” …che a pensarci ora mi il pensiero e l’azione così da renderli più incisivi. Parlando con la semplicità dei gesti za che ha caratterizzato la vita del indissolubile, che si sia nel nord o viene quasi da credere che dietro a che dicono più di tante parole, senza per questo togliere nulla alla profondità della caro don Giuseppe Locatelli, una sud d’Italia, o dall’altra parte del quel nome “Giuseppe” ci siano un persona, senza renderla banale e insignificante. virtù che inconsapevolmente in- mondo! sacco di analogie con l’umiltà di un carnava e della quale impregnava Tra queste persone la figura di don Hemingway disse che aveva sempre cercato di scrivere qualcosa “che fosse ancora santo, lavoratore onesto capace di ogni sua azione. Giuseppe era importante non solo buona tra un anno o tra dieci anni o, con un po’ di fortuna e sufficiente purezza, fare il bene per gli altri senza riflet- Lui insegnante ed io allieva all’ulti- per la mole su cui scherzava sem- tori puntati. per sempre”. mo anno di liceo a Rivoli, lui diret- pre: don Peppone c’era per i suoi tore ed io insegnante in quasi tutti confratelli, per gli insegnanti, per E usciti dalla scuola faceva di tutto Un’affermazione del genere rivela l’artista rigoroso che si nascondeva dietro al i miei 12 anni di servizio sempre a gli allievi, per le famiglie. per non perdere di vista i suoi allie- personaggio leggendario, capace nel tempo di spogliarsi di ogni superfluo. Rivoli, ma soprattutto: lui fratello, Da preside o da direttore, con 1000 vi: quante volte ai matrimoni lo ve- Che di quello che facciamo resti o no qualcosa “per sempre”, nessuna allievi, medie, i licei, tutte le atti- devi concelebrare all’altare creando amico, padre ed io donna fragile e storia potrà ignorare la grammatica della vita e le sue regole eterne. n bisognosa di aiuto nei momenti bui vità…la porta era sempre aperta! sorpresa persino agli sposi, perché che nella vita ho attraversato. (...) nelle relazioni ci credeva e faceva Giuseppe Novero Sempre accanto, attento e sensi- Don Giuseppe la scuola l’ha vis- in modo che non fossero legate ad bile, difensore e consigliere ed io suta a 360° e io mi sento un po’ un banco di scuola! privilegiata per averlo Quante volte è stato vicino con avuto come preside, umiltà e fede a chi aveva perso un come direttore, come compagno, un figlio, un genitore. insegnante, ma anche e Potrei andare avanti all’infinito soprattutto come “ami- così, con mille aneddoti: me li porto co, fratello e padre”: tutti nel cuore. tre parole che per lui Grazie don Giuseppe per ogni sin- non erano uno slogan, golo istante! ma il modo di vivere la Simona Vacchieri Vita Giuseppina 5 l 2014 5 periferie al centro periferie al centro

Per la nuova rubrica “Periferie al centro” abbiamo ricevuto questa bella testimonianza vale la pena sorridere

«Poveri e abbandonati: ecco dismisura e senza alcun controllo, concentrata l’azione della Con- i due requisiti che costituisco- che si risentono maggiormente gli gregazione dei Giuseppini del no un giovane come uno dei effetti di discriminazione ed esclu- Murialdo nelle persone di p. Sere- nostri, e quanto più è povero sione sociale. no Cozza e di p. Marco Antonio ed abbandonato, tanto più è Molte le persone che vivono per Yanchapanta Gómez; perché le dei nostri» (Scritti, V, p. 6). strada, dove purtroppo si ripetono guerre non sono solo quelle mi- atti illegali e spaccio di droga. La litari, ma sono le guerre del non osì san Leonardo Murial- maggior parte di esse non sceglie far sorridere, del non far giocare do spiegava il suo lavoro questa condizione, ma ci si ritrova i bambini. Cdi riscatto dei ragazzi; su dentro perché privata di ogni dirit- Punto di partenza del progetto questa stessa scia lavora il pro- to o provata da povertà, sfrutta- è il giovane nella sua totalità, con- getto sociale “Soñando por el mento o violenza. siderato nella sua concreta realtà, Cambio” qui, nella periferia di Chi ne patisce maggiormente che è “unica”. Si pone attenzio- Santo Domingo de los Tsachilas sono i ragazzi, abbandonati a ne alla globalità del suo essere, si in Ecuador. sé stessi, privati della loro adole- lavora sulla sua famiglia, sul suo glie a non considerarli dei vuoti L’intero spazio del Centro è e “facendosi per ciascuno di essi La città è un punto di passag- scenza e vittime di una progressi- “barrio” e sulla sua intera condi- a perdere; troppo spesso infatti si pensato per essere un terreno di amico, fratello e padre”. n gio dei traffici che dalla Colombia va emarginazione sociale difficile zione. assiste ad una passiva accettazio- accoglienza, di condivisione e di muovono per tutto l’Ecuador, ed da contrastare. Si cerca poi di rimettere in gioco Luna D’Ambrosi ne della propria condizione e del speranza, dove seguire il pensie- Volontaria SVE-Engim al progetto è nelle sue periferie, allargatesi a è su questa situazione che si è i ragazzi, insegnando alle fami- conseguente senso di frustrazio- ro di San Leonardo Murialdo con “Soñando por el Cambio” Santo Do- ne, che genera sfogo di rabbia nei coraggio, il coraggio del cambia- mingo de los Tsachila (Ecuador) giovani. mento, stando in mezzo ai ragazzi Troppo spesso vengono invertiti i valori e capita che la salute di un bambino sia stimata meno impor- tante di un televisore nuovo! Il progetto lavora quindi sulla prevenzione, assicurando anzitut- to una formazione scolastica di base, ed offrendo ai ragazzi una pratica sportiva (basket, calcio, lotta greco romana) per sviluppa- re in essi un senso di coesione e di rispetto degli altri, osservanza di regole e disciplina e occasioni di coesione sociale; inoltre, per garantire un futuro, si offrono dei corsi professionali gratuiti per l’in- serimento nel mondo del lavoro (falegnami, sarti, orticultori, cuo- chi...).

Padre Sereno Cozza con due ragazzi del progetto “Soñando por el Cambio”

6 Vita Giuseppina 5l 2014 Vita Giuseppina 5 l 2014 7 periferie al centro periferie al centro

La testimonianza della “Comunità Murialdo Treviso” Si potrebbe dire: “Dalle periferie del disagio al centro del Carisma”, con la famiglia sempre più al cen- dalle periferie del disagio tro! Sì, la famiglia è un sistema deli- cato e complesso, luogo primario al centro del carisma non solo di educazione e forma- zione della personalità dei figli, ma anche di realizzazione della voca- ella Comunità Murialdo Anche se ora nella Comunità che sappiano trasmetterlo al terri- zione all’essere genitori. Le perso- Treviso viviamo quotidia- Murialdo non ci sono più i Padri, torio. Per questo ora in Comunità ne che la compongono sono il suo Nnamente in un contesto di le persone e il territorio hanno sono sì rimasti “solo” i laici, ma centro; ma cosa accade quando campagna, essendo collocati nella sempre più “fame di relazioni” e non sono soli, grazie alla centra- una di esse è in disagio? Si allon- periferia nord di Treviso. La presen- riconoscono ancora nella Comu- lità portante del Carisma. Per ri- tana, ne diventa in un certo senso za dei Giuseppini del Murialdo, at- nità un luogo idoneo a soddisfa- spondere ai bisogni delle persone, la periferia. E spesso gli interventi tivi nel territorio trevigiano da ben re questo ed altri bisogni. Certo, anche noi laici siamo chiamati a effettuati sulla singola persona ac- più di 50 anni, ha fatto sì che la ogni giorno incontriamo persone dare continuità alla strada aperta centuano ancora di più questo suo Comunità nel tempo sia diventata che restano stupite della loro as- dai Padri: sentiamo la responsabi- essere “periferia” rispetto alla sua luogo di incontro, scambio, rela- senza, ma sono le stesse che poi lità di animare la periferia che di- famiglia, dalla quale viene spesso zioni. Questo perché storicamente comprendono anche la grande venta inevitabilmente il CENTRO. allontanato per essere seguito in i Giuseppini hanno sempre ascol- scommessa da portare avanti, in- Qui la gente viene per essere ac- comunità, centro diurno, etc etc. tato le persone, accogliendone i sieme. colta e per accogliere. Qui siamo “Stiamo sperimentando da di- bisogni e valorizzandone i talenti, Infatti al centro della Comunità chiamati a collegare le persone e versi anni un processo diverso: trovando per tutti una risposta, Murialdo Treviso c’è il Carisma di le istituzioni per aiutare il territo- - racconta Stella A. - il Progetto una parola, un sorriso, un aiuto, san Leonardo Murialdo: la scom- rio a crescere e per rispondere ai Famiglie predilige gli interventi creando uno stile di accoglienza messa è che laici e Giuseppini cu- bisogni dei minori e delle famiglie sull’intero nucleo piuttosto che unico e ben definito. stodiscano insieme questo dono e in difficoltà. percorsi esclusivi sulla singola per- sona. Con un lavoro sinergico si Francesco Toffolo direttore della dai vari progetti; nonché per aprir- accoglie la persona intesa come Comunità Murialdo Treviso -. Si si ulteriormente verso la comunità periferia e la si riporta al centro mettono in campo tutti gli stru- esterna, che potrà frequentare la della famiglia riequilibrando, là menti a disposizione, come in un struttura. Per realizzare il nuovo dove ci sono le condizioni per far- vero e proprio laboratorio: anche ristoro-agriturismo stiamo racco- lo, il complesso nucleo familiare”. le stesse imprese sociali, nate ne- gliendo prestiti e donazioni attra- Dalla periferia-disagio del singo- verso il progetto Terzo Valore di lo si arriva a piccoli passi al centro- gli anni all’interno della Comunità, Banca Intesa. cuore della famiglia. Un percorso ne sono un esempio. Con questo Scopri come aiutarci su che richiede tempo, pazienza, modo di fare laboratorio e sistema www.treviso.murialdo.it n operatori qualificati e tanta dedi- cerchiamo di popolare con relazio- Sara Armellin zione. ni significative le periferie non solo [email protected] “Nella Comunità Murialdo si geografiche, ma anche esistenziali sperimentano, in questo e altri e sociali”. modi, percorsi diversi per rispon- Un esempio è la Biofattoria So- Nella pagina a fianco foto di gruppo ciale e Didattica, che punta ora alla dere al bisogno di un singolo: di di alcuni operatori e volontari che fronte ad una periferia-disagio si creazione di un ristoro-agriturismo operano nella Comunità Murialdo. studia il modo più opportuno per proprio per dare nuove possibilità Qui sopra: la vista dall’alto della raggiungere il centro dell’integra- di lavoro, socializzazione e speri- Comunità Murialdo di Treviso con il zione della persona - sottolinea mentazione alle persone seguite nuovo progetto “ristoro-agriturismo”.

8 Vita Giuseppina 5l 2014 9 murialdo world murialdo world

Si sono sviluppate anche le varie loro da tutto il mondo con il Soste- “Non vi posso portare, attività sociali, soprattutto a favore gno a Distanza. dei giovani, per dare loro speran- I progetti futuri puntano sul za, sogni, vita, alternative di pace. potenziamento di iniziative che è troppo pericoloso” Si è istituita la biblioteca “Na- aiutino i ragazzi a vivere relazioni dino” come spazio di incontro, nuove di amicizia, di impegno per regalo inaspettato del mio 25° dialogo, cultura, dove soprattutto la vita, di formazione al lavoro per di sacerdozio me l’ha fatto il Medellin in Colombia. La parrocchia “Santa Maria de la Sierra” i bambini e i giovani possono in- percorrere le vie nuove di uscita II padre generale, p. Mario Alde- contrare un libro, uno spazio di dalla emarginazione, dalla violen- gani, inviandomi nella comunità di cultura in un quartiere dove è dif- za, dalla droga, in generale dalle Medellin, città della Colombia. ficile studiare. trappole di morte. Il 20 luglio del 2011 sono arri- Ci si sta impegnando per apri- Da due anni abbiamo avviato un vato nella capitale Bogotá e, dopo re una scuola proprio nel nostro tavolo di coordinamento, dove, una settimana, mi sono trasferito, quartiere, aiutando così in modo insieme a gruppi di volontariato e insieme ad un confratello sacerdo- significativo la crescita culturale e alle istituzioni del Comune di Me- te, a Medellin, per raggiungere il quindi anche di dignità dei “no- dellin, stiamo progettando e rea- quartiere La Sierra, dove i giusep- stri” bambini e giovani. lizzando attività a favore del nostro condividere un po’ della nostra pini hanno una parrocchia. È partita l’iniziativa delle mense quartiere. Usando il metodo di la- vita. Siamo una comunità interna- Sbrigativa la presentazione che per i bambini che vanno a scuola, voro portato avanti dall’Engim ong zionale ed interculturale: quattro ci ha fatto del quartiere il tassista ma ai quali le famiglie non sono in internazionale (con la presenza di giuseppini, di cui due colombiani, al quale avevamo chiesto di ac- grado di assicurare un pasto rego- due volontari italiani, Antonio e un ghanese e un italiano. Insieme compagnarci; con una risposta ca- lare e sufficiente. Le mense sono Matteo): collaborazione, parteci- cerchiamo di essere testimoni di tegorica ci ha detto: “non vi posso due, “San Giuseppe” e “San Leo- pazione, ricerca di strade nuove. unità e di pace proprio nella diver- portare, è troppo pericoloso”. nardo Murialdo”, gestite da oltre Murialdo World onlus sta pro- sità, ma con la certezza di essere Il primo pensiero che mi è ve- 10 anni da un gruppo di volontarie muovendo il nostro progetto “Ag- l’unica famiglia di Dio. nuto in mente è stato: “siamo al della nostra parrocchia, frequenta- giungi un posto a tavola”: si parla Un grazie a tutti coloro che ci posto giusto, come giuseppini; … te giornalmente da 320 bambini e di una tavola per mangiare, una sono vicini con la preghiera, con non sa cosa si perde chi non viene da 40 anziani molto poveri e soli. tavola per imparare, una tavola l’amicizia e con le iniziative di soli- nella Sierra!”. Ogni giorno qui possono incon- per giocare per centinaia di bam- darietà y Dios vos bendiga. n I giuseppini sono presenti a Me- trarsi per un pasto caldo, gustando bini e ragazzi. dellin da 12 anni; dopo un anno di in serenità e fraternità ciò che la La nostra casa è sempre aperta p. Carmelo Prestipino permanenza nel centro della città, Quindi Medellin è vista da noi a tutti, un luogo di incontro e di generosità di tante persone offre ad accogliere chiunque volesse [email protected] la comunità ha iniziato la sua atti- come una casa di formazione ini- relazione tra le persone, uno stru- vità nella parrocchia “Santa Maria ziale dei giovani giuseppini della mento di pacificazione e di fede de la Sierra”. Colombia e dell’Ecuador e anche nel Signore. Sostieni il progetto: Si è scelto di essere presenti in come casa per un’esperienza vo- Una comunità che non solo con- ggiungi un posto a tavola questo quartiere, considerato a ri- cazionale. divide, ma propone, avvia modali- ”A ” schio, per assicurare ai futuri giu- Però essa è soprattutto un luogo tà di sviluppo e di cambio, provan- è un progetto di sostegno alimentare, educativo e seppini un’adeguata formazione di condivisione con le persone più do a costruire anche qui la Fami- ricreativo per i bambini e ragazzi dei quartieri poveri di inserita nella vita reale di periferia. povere, a volte misere, dove si può glia del Murialdo. Medellin (Colombia): per tutti una tavola per mangiare, Una scelta molto sollecitata oggi testimoniare l’amore misericordio- Sono nate così negli anni le varie una tavola per imparare, una tavola per giocare. so, personale e attuale di Dio se- iniziative religiose, l’organizzazio- da papa Francesco e anticipata Riferimenti per donazioni deducibili fiscalmente: condo il carisma del Murialdo. ne della parrocchia, la formazione, dalla nostra congregazione anche IBAN: IT 17 E076 0103 2000 0100 1330 032 in alcuni capitoli generali; Medel- La comunità ha condiviso mo- l’orazione, l’attenzione ai giovani Causale: Progetto “Aggiungi un posto a tavola”. lin fu una delle risposte a questo menti di difficoltà, di violenza, di con i gruppi di canto, di danza desiderio di vivere il nostro carisma instabilità e ha sempre cercato liturgica, la catechesi per le varie Contattaci, saremo felici di risponderti: Tel. 06 62.47.144 nelle periferie. di essere una comunità aperta fasce di età. [email protected] - www.murialdoworld.org

10 Vita Giuseppina 5l 2014 Vita Giuseppina 5 l 2014 11 c’era una volta... ma questa è storia vera 120° anno di pubblicazione E LA CHIESA? cento articoli sulla spiritualità: VG ringrazia p. Fossati

el 1984, quindi 30 anni fa, ho iniziato la mia col- La gioia sperimentata studiando e approfondendo laborazione a “Vita Giuseppina” con un articolo la spiritualità del Murialdo mi ha spinto a questa col- Nsui due desideri di san Leonardo Murialdo e pro- laborazione per far conoscere al maggior numero di seguita, nel 1986, con 10 articoli riguardanti l’amore persone, soprattutto quelle legate alla congregazione di Dio come sperimentato e vissuto dal Murialdo. dei giuseppini, non solo la santità del Murialdo, ma Questi articoli sono stati accolti favorevolmente a anche come la sua spiritualità, che ha il suo nucleo motivo dell’abbondante valorizzazione di espressioni centrale nell’amore tenero e misericordioso di Dio, tratte dagli scritti del Murialdo (fu poi stampato un possa alimentare la fede e la vita cristiana dell’uomo opuscolo, uscito in due edizioni), per cui nei due anni del nostro tempo. successivi, 1987 e 1988, ho pensato di proporre brani Oggi questo tema, così vivo nel Murialdo, ritorna degli scritti del Murialdo allo scopo di far conoscere con forza nell’insegnamento di papa Francesco: la direttamente il suo insegnamento. certezza che Dio è misericordioso, è fonte di serenità Negli anni seguenti ho continuato la mia collabo- e di speranza e, nello stesso tempo, è sorgente di ca- razione tenendo una rubrica che, a seconda del con- rità, carica di tenerezza, soprattutto verso i poveri e i tenuto, ha assunto varie denominazioni: Spiritualità bisognosi. murialdina, Spiritualità giuseppina, Il Murialdo ci parla, È bella e significativa questa sintonia tra il Mu- La parola di san Leonardo Murialdo, Anno della fede, rialdo e papa Francesco. Il loro messaggio ci riporta avendo come tema centrale la spiritualità del Murialdo. alla centralità e alla bellezza del messaggio evan-

Oltre agli articoli contenuti in queste rubriche, altri gelico. n ne sono stati pubblicati, con varie tematiche. In tutto p. Giuseppe Fossati sono circa un centinaio gli articoli da me scritti. [email protected]

La cappella dell’Immacolata del Collegio Artigianelli di Torino realizzata nel 1913 su disegno di Giovanni Massoglia, primo confratello laico giuseppino. eonardo Murialdo era un santo di chiesa? Non alla Divina Provvidenza. “Dio mi ha mandato questi c’è dubbio. Intendiamoci, però: non “santo” poveri ragazzi da mantenere e da educare, egli mi aiu- Lperché passava la giornata in chiesa! terà!” e la Provvidenza arrivò, perché Dio non delude Egli aveva il suo ufficio, che lo occupava molte ore del mai chi confida in lui con umile perseveranza. giorno; ogni tanto faceva una visita in cappella, talvolta, Per quanto riguarda l’educazione religiosa dei ragaz- ci ricordano quelli che l’hanno conosciuto, anche visite zi, era alieno da ogni forma di pietismo. prolungate, mai però a scapito dei suoi doveri di rettore Preghiere quotidiane; messa quotidiana secondo del collegio. L’alibi della chiesa non l’ha distolto dai fa- la prassi del tempo, novena in preparazione alle fe- stidi dei debiti che aspettavano d’essere saldati. ste principali. Nulla di forzato o imposto con autorità. Ma... con che cosa, dal momento che la maggior Escluso ogni conformismo. C’è un particolare che oggi parte dei ragazzi erano in collegio a titolo gratuito? fa impressione: l’esortazione ai ragazzi di frequentare Egli si comportava così: si dava da fare in tutti i modi sovente i sacramenti della chiesa e l’esortazione a loro per coprire quelle buche, che certi giorni si aprivano rivolta di tendere alla santità. come voragini pronte a inghiottire il collegio col falli- Un mezzo straordinario per raggiungere lo scopo era

mento, ma era convinto che a risolvere anche i proble- la pratica annuale degli esercizi spirituali. n mi economici non sarebbe stato lui e perciò si affidava p. Adelio Cola - [email protected] Al centro p. Giuseppe Fossati ( per i più Don Pino ) insieme ad alcuni confratelli in formazione della comunità s. Pietro di Viterbo.

12 Vita Giuseppina 5l 2014 Vita Giuseppina 5 l 2014 13 uomini di Dio vescovo Chierico Mario Favaro Padre Irineu, vescovo

uesto giovane ed entusiasta chieri- e dei santi voti, fedeltà assoluta e ad ogni adre Irineu Roman, Giuseppino del Mu- co giuseppino è una delle perle costo ai propri doveri, allenamento ai più rialdo, è stato consacrato vescovo il 19 più preziose della Congrega- duri sacrifici, al punto di ricevere qual- Q marzo, festa di san Giuseppe, in Brasile, zione dei Giuseppini del Murialdo. che osservazione dai formatori. Il 22 P nella chiesa parrocchiale della città dove è nato, Nato a Albaredo (TV) da Luigi e luglio 1951 scrive ancora: “Intanto Vista Alegre do Prata, nello Stato di Rio Grande Rita Soligo l’8 novembre 1930, attendo con trepidazione, ma so- do Sul. venne al mondo come un boc- prattutto nella preghiera e nel sacri- Come abbiamo riportato nel numero di marzo ciolo rigoglioso aperto alla grazia ficio, come non mai, la sua risposta di VG, l’8 gennaio p. Irineu è stato nominato di Dio e a ideali grandi maturati alla domanda che le ho rivolto di vescovo ausiliare di Belém do Pará (Brasile). nel clima familiare e nell’ambiente partire col p. Ottorino Todescato per San Giuseppe custodisca il nostro caro confra- fervoroso di Montecchio Maggio- l’Equatore”. tello in questa nuova missione che il Signore gli re, Vigone e Ponte di Piave. Finalmente il Superiore Generale ha affidato! n Sin dal sorgere della sua vocazione accetta la sua domanda. Il 19 agosto A cura della redazione si lasciò colmare dei doni di Dio che su- 1951 scrive: “Si avvicina per me il giorno bito fece fruttificare senza risparmio, sen- (11 settembre) della partenza per l’Equa- za paure e dubbi, con grande amore e gio- tore… Ora il Signore mi vuole lontano dalla ia. Una volta capita la chiamata del Signore, con Patria, dove ci vorrà molto più sacrificio e più forza; queste parole chiese di “entrare nella congregazione mi spaventa la mia debolezza. La mia unica fiducia è che tanto amo, per prodigarmi nella grande missione in Dio…”. di bene a cui il Signore mi ha chiamato”. Arrivò in Equatore il 10 ottobre 1951, e, a Cotundo, Il suo noviziato (iniziato il 25 ottobre 1945) gli fece nella foresta amazzonica del Napo, il mese di novembre nascere un’altra grande passione: l’essere missionario dello stesso anno. Fu ricevuto festosamente dai nostri giuseppino! Forse questa si deve al grande maestro missionari e inviato ad animare e formare il gruppo di p.Felice Todescato, alle visite dei missionari nelle case di aspiranti a Cotundo, ai margini del fiume Misaguallí. Il formazione, alla stampa giuseppina che raccontava la suo sogno si era realizzato! Si dedicò al lavoro con gran- vita delle missioni nel Napo (Ecuador) e forse alla par- de impegno, gioia, spirito di sacrificio e fedeltà religiosa. tenza della grande spedizione del 1947. Parlava spesso Poco più di 5 mesi dopo, il giorno 6 aprile 1952, do- di questo suo sogno ai superiori e ai confratelli. Fece menica delle Palme, alle cinque del pomeriggio faceva domanda esplicita di andarvi già alla fine del 1947 (dice il bagno nel fiume Misaguallí, lento e dolce quando è che aveva già il consenso dei genitori), poi ripetuta nel normale, ma pericoloso nelle piene improvvise, come 1949 e nel 1950. Alla fine del 1950 il Signore chiama a tutti i fiumi che vengono dalla Cordigliera delle Ande. sé la sua amata mamma: “Speravo di poter arrivare al Siccome stava sulla riva destra del fiume, vedendo le s. Altare alla presenza della mamma viva, ma il Signore acque salire impetuose, si affrettò ad attraversarlo, ha voluto che essa mi sostenesse ed aiutasse dal cielo”. quando fu travolto dalla corrente in piena, sparendo In una lettera al Superiore nel 1951 scrive: “Permetta, tra i violenti flutti… Fu trovato il giorno seguente alle Padre, che le manifesti ancora una volta il mio desiderio 10 del mattino, 4 km più a valle. e le faccia la domanda per poter partire al più presto Il chierico Mario Favaro, ottimo missionario nel desi- per le Missioni dell’Equatore. Esponendole questa mia derio e nella sua breve attività, assieme alle centinaia domanda, non faccio che seguire il forte desiderio, che di missionari giuseppini in cielo, benedica tutti i Giu- mi guida già da molti anni, di dedicarmi al Signore in seppini che da chierici hanno lasciato la loro patria per un apostolato di totale sacrificio e rinuncia, per la mia andare in missione. Susciti nuove, fervorose e giovani santificazione e la maggior gloria di Dio”. vocazioni missionarie, nello spirito di S. Leonardo Mu- Tutto quello che faceva mirava a prepararsi a que- rialdo e del Servo di Dio Padre Eugenio Reffo. n sto ideale: preghiera, pratica fedele delle virtù religiose p. Orides Ballardin - [email protected] Nelle foto: mons. Irineu con il papà, con il Padre 14 Vita Giuseppina 5 l 2014 Vita Giuseppina 5 l 2014 generale, con mons. Celmo Lazzari e con alcuni 15 confratelli presenti all’ordinazione episcopale. vita della chiesa pubblicazione

la fede nuziale Lettera alla Famiglia del Murialdo a diocesi di Carpi ha scelto come reliquia ufficiale per il Lnuovo beato Odoardo Fo- cherini la fede nuziale, che nel 1930 lo unì in matrimonio a Ma- ria Marchesi; ebbero sette figli. Focherini portava al dito la fede nuziale il giorno del suo arresto APPASSIONATI DI UN CARISMA nel marzo del 1944; l’anello fu poi riconsegnato alla moglie, che CHE CI FA FRATELLI E SORELLE lo tenne come preziosa reliquia tra le poche cose rimastele del marito. Ma chi è Odoardo Focherini e per- è la fede nuziale in originale. Dal 2013 questa fede nuziale è la reliquia ché “beato”? ufficiale scelta dalla Diocesi di Carpi per il beato Odoardo Focherini. Nacque a Carpi (MO) il 6 giugno Vivere il carisma insieme nella FdM contrare un giovane ebreo, Enrico Vashem lo proclamò “Giusto tra le 1907 e da ragazzo incontrò don Donati, per organizzarne la fuga nazioni” nel 1969. La sua causa di Zeno Saltini, il fondatore di Noma- in Svizzera, quando il reggente del beatificazione fu aperta dalla dio- delfia, che lo aiutò negli studi e gli fascio di Carpi lo intercettò e lo in- cesi di Carpi nel 1966. Il 15 giugno Cari fratelli e sorelle, inculcò l’interesse per la vita pubbli- vitò a recarsi in questura a Mode- 2013 è stato proclamato beato. ca e sociale. Nel 1924 fu tra i fon- na. Fu un tranello. Sono 166 le lettere che Odoar- la lettera che inviamo anche quest’anno, nella festa del NOSTRO SANTO, propone datori de L’Aspirante il primo gior- Arrestato, tradotto in carcere a do riuscì a far pervenire alla sua qualche riflessione sul “carisma” che il Murialdo ci ha lasciato come preziosa eredità. nale cattolico per ragazzi, collega- , poi nei campi di concen- famiglia in questo tempo di pri- mento nazionale dell’Azione Cat- tramento a , a Gries (Bolza- gionia. In una di esse, indirizzata tolica Ragazzi. Fu impiegato presso Parlare del carisma significa oggi per noi raccontare una storia bella e importante, che no), il 5 settembre 1944 fu depor- alla moglie, scrisse: «Se tu avessi la Società Cattolica di Assicurazioni non appartiene solo ai Giuseppini o alle Murialdine, ma anche a tante altre persone che al tato a Flossenburg nella Baviera visto come io ho visto in que- di Verona, presidente della AC dio- carisma del Murialdo ispirano la loro vita cristiana e la loro testimonianza della gioia del Vangelo. Orientale. Morì per setticemia a sto carcere cosa fanno patire agli cesana, cronista degli avvenimenti Hersbruck il 24 dicembre 1944. ebrei, rimpiangeresti di non aver- Oggi il carisma del Murialdo è vissuto ed amato nel mondo, la coscienza e la conoscenza diocesani all’Osservatore Romano e L’unico capo di accusa fu una sua ne salvati in numero maggiore». di esso è maturata e si è arricchita, anche grazie all’incontro, alla condivisione e alla comunione all’Avvenire d’Italia, fino a diventar- frase scritta in una lettera nella Luciano Manicardi ha detto del fra le vocazioni. ne l’amministratore ai tempi della quale affermava di interessarsi per nonno: «è l’immagine più efficace direzione di Raimondo Manzini. la salvezza degli ebrei «non per lu- di un cristiano non da salotto, ma Allo scoppio della seconda guer- È importante anzitutto mettere in rilievo l’aspetto della “passione” per il carisma. cro, ma per pura carità cristiana». da strada, da lavoro, da famiglia, ra mondiale organizzò con altri un Questa è una legge fondamentale della vita in genere: si trasmette veramente agli altri I testimoni della sua morte hanno uno che ha fatto della quotidianità ufficio per avere un contatto con i solo ciò di cui si è appassionati, solo ciò che ha preso profondamente il cuore, solo ciò… di cui riferito le sue ultime parole: «Di- uno straordinario dono». Prima di soldati al fronte. La svolta della sua si è davvero innamorati! chiaro di morire nella più pura fede morire chiese un favore: «Vi pre- vita avvenne nel 1942, quando il cattolica apostolica romana e nella go di riferire a mia moglie che le Quando il cuore è conquistato, più facilmente la vita si mette in movimento! direttore Manzini gli affidò l’incari- piena sottomissione alla volontà di sono sempre rimasto fedele, l’ho Ciascuno di noi, quando racconta del carisma, sa di parlare di sé stesso, delle sue più co di mettere al sicuro un gruppo Dio, offrendo la mia vita in olocau- sempre pensata, e sempre inten- profonde risonanze interiori, sa di mettersi in gioco come persona, perché ogni sua parola di ebrei mandati a Bologna da Ge- sto per la mia Diocesi, per l’Azione samente amata». richiama la testimonianza della sua vita, le sue scelte, le sue priorità. nova dal cardinal Boetto. Iniziò al- Cattolica, per il Papa e per il ritor- Per tutto questo la fede nuzia- La passione per il carisma non è un sentimento, ma una disciplina, uno stile di vita: lora un’intensa attività per salvare no della pace nel mondo». le può essere una reliquia, la sola più vite possibili, circa un centinaio perché appassionano le parole appassionate, ma sono appassionate le parole che vengono Nel 1955 le Comunità Israelitiche possibile. n dal 1942 al 1944. dalle regioni del cuore e sono del tutto coerenti con le scelte quotidiane. Italiane gli concessero la medaglia p.Tullio Locatelli L’11 marzo del 1944 si recò d’oro e la Commissione dello Yad [email protected] all’ospedale di Carpi ad in- 17 16 Vita Giuseppina 5 l 2014 VitaVita GiuseppinaGiuseppina 5 5l l2014 2014 17 paginIl acarisma d’oro dà forma alla nostra speranza, è la luce che ha illuminato i nostri passi, riscalda 1. Carisma e relazioni umane pagina d’oro i nostri cuori, indica i sentieri del nostro cammino. Viene in mente quella grande pagina della Bibbia, nella quale il Signore, chiamando L’attenzione alle relazioni umane è nel cuore della sensibilità umana e spirituale del Abramo per formare un nuovo popolo e cominciare una nuova storia, gli dice: “Vattene dalla tua Murialdo. terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una Essa intreccia problematiche molto vive e diffuse: la difficoltà di comunicazione e di grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione” dialogo; la solitudine diffusa; la guarigione delle ferite relazionali. (Gen 12,1-2). Sono problematiche anche nostre, che ci attraversano come persone, come comunità e Il carisma, dono dello Spirito, che ci affratella e ci fa famiglia, è davvero la terra benedetta come istituzioni. e feconda che ci è stata lasciata in eredità. Noi siamo una benedizione se questo dono risplende nella nostra vita, se lo mettiamo in circolo come il vero talento, che ci è stato donato per essere messo a frutto, non per essere nascosto sottoterra. La logica che sottostà a questa condivisione è quella della reciprocità, del dare e ricevere.

Approfondire la passione per il nostro carisma e viverlo con coerenza ci apre al senso vero delle relazioni. Anzitutto risveglia in noi il senso della gratitudine, della gratuità e della comunione. Ci rende attenti, una volta in più, al primato della Grazia nella nostra e nell’altrui vita. Noi spesso ripetiamo, carismaticamente, l’espressione del Murialdo: “Dio mi ama!”; ma con la stessa verità potremmo ripetere per ogni fratello e sorella: “Dio li ama! Che gioia! Che consolazione!” e così cambierebbe subito il nostro modo di guardarli e di incontrarli! Il riferimento al carisma ci impegna a passare dentro la verità delle relazioni umane. 2. Carisma e nuova evangelizzazione Oggi noi tutti siamo chiamati a domandarci come, e a quali condizioni il carisma possa rigenerarsi nell’incontro, nella relazione, nella logica della reciprocità, cioè nella logica di un dono Siamo chiamati a situarci nella Chiesa e nella pastorale secondo il nostro carisma, che non mi appartiene se non per essere condiviso e donato, ricevendo da coloro con cui lo interpretando la nuova evangelizzazione a partire dal sentire carismatico del Murialdo. condivido senso e luce per la mia stessa identità carismatica. Un punto di vista privilegiato ed identificante può essere, per noi, la centralità della persona Questa sottolineatura è la più recente maturazione della nostra riflessione sul carisma, e della sua maturazione. quella che fonda nel modo più proprio il discorso sulla Famiglia del Murialdo, quella che siamo Chi sente con e come il Murialdo, sa che nell’evangelizzazione si parte dalla persona, dal chiamati a comprendere ed approfondire ancora, per viverla pienamente. giovane, dalle esigenze di affetto, di pane, di lavoro, di cultura che egli si porta dentro; tiene viva sempre la prospettiva dell’altro, senza cadere nella preoccupazione per sé stesso; raccoglie La riflessione degli anni recenti ha fatto maturare una comprensione più dinamica del l’invito del Papa Francesco a “uscire”, a farsi incontro ai giovani, in ogni senso, senza temere carisma, sviluppandone alcuni aspetti. neppure qualche “incidente di percorso”! Piuttosto quello – direbbe il papa – che la malattia dell’autoreferenzialità!

l l Vita Giuseppina 5 l 2014 1818 VitaVita Giuseppina Giuseppina 9 l5 20132014 Vita Giuseppina 9 2013 19 murialdine san giuseppe 3. Carisma e qualità evangelica della nostra vita il patrocinio di San Giuseppe Si potrebbe dire con un po’ di enfasi che il carisma è il nostro Vangelo, il nostro modo di vivere il Vangelo. a preghiera che invoca sulla chiesa e sulla di Dio, e il futuro Per questo ci appassiona: perché è anzitutto nostra vita il patrocinio di San Giuseppe contiene il giusto Ldice in bella sintesi: «e stendi ognora sopra premio fatto di be- il luogo che il Signore, con la vocazione, ci ha fatto ciascuno di noi il tuo patrocinio affinché, a tuo atitudine eterna. riconoscere come la risposta al nostro bisogno di salvezza esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo vir- Una preghiera im- e di pienezza di senso nella vita. tuosamente vivere, piamente morire e consegui- pegnativa, si po- Il carisma determina e dà il tono a tutta la nostra re l’eterna beatitudine in cielo». trebbe dire, che in- vita, segna la nostra identità. La parola patrocinio è un poco antiquata; essa vita alla fiducia nel È fonte anzitutto della nostra spiritualità: indica l’azione del proteggere, del custodire, del patrocinio di San sappiamo di essere conosciuti, amati personalmente da salvare, del difendere. Per questo più propria- Giuseppe e pone la mente si chiama san Giuseppe con l’appellativo condizione di una Dio e sempre amorevolmente perdonati e sostenuti dalla CENTRO PROFESSIONALE di “custode”. E nella preghiera si affida a san vera devozione sua grazia. Giuseppe la nostra vita di oggi e il nostro futuro “giuseppina”. La suaA misericordia CAX è ilIAS respiro della DO nostra S vitaUL eterno di domani, accennando a quel passaggio, Don Eugenio Reffo, un grande devoto del nostro spirituale e del nostro apostolato: ci lasciamo amare per evangelizzare. di cui alle volte si ha paura di parlare, ma che c’è, santo, scrisse che san Giuseppe sa procurare a cia- Il comunitàcarisma determina murialdina dilo Caxiasstile delle do Sul nostre da relazioni.sionali, incontri di preghiera e di ascolto della Parola che costa, e che, soprattutto, segna per tutti la scuno la virtù di cui ha bisogno. «Tutte le virtù Ciuna chiede ventina di d’anniessere si capaciprende dicura apprezzare della for- e benedire,di Dio. Nel dimedesimo sapere conviveretempo facciamo con leun difficoltà accompa- e fine della vita. hanno in San Giuseppe il loro patrono: ai tribolati Li conflitti,amazione talvolta, professionale senza perderci di adolescenti d’animo. e gio- gnamento della famiglia in modo che questa possa Grazie al patrocinio di San Giuseppe la vita può dispensa la pazienza; ai sudditi, l’umiltà e l’ub- vani per prepararli al mondo del lavoro. Ultimamente crescere insieme ai figli. La nostra testimonianza di vita secondo il carisma è il buon esempio che ci diamo gli uni essere vissuta bene, cioè ricca di virtù. Vengono bidienza; ai superiori, la prudenza; ai peccatori, si sono aggiunti corsi anche per la qualificazione di in mente le figure dei santi, specie dei convertiti, il pentimento; ai tiepidi, il fervore; agli apostoli, gli altri. Avete un laboratorio di “arte-terapia”: in che adulti nel campo della tessitura industriale. che nelle biografie sono presentati come coloro lo zelo; a tutti poi l’oro purissimo dell’amore di Incontrandoci fra noi, condividendo vita edcosa esperienze, consiste? possiamo tutti imparare tante cose Abbiamo rivolto alcune domande alla direttrice, La persona umana è fatta per le relazioni, ha bi- che fanno il grande passo abbandonando ogni Dio». Non c’è che da scegliere, san Giuseppe è già sul carisma, forse più che sui libri. suor Maristela. sogno di integrarsi nella società. Noi lavoriamo con vizio, che grazie alla conversione finalmente vi- pronto, perché, continua don Reffo: «Il suo cuore A qualiQuesto necessità è importante: risponde il “Centro vivere il Profissiocarisma- significaadolescenti essere e generosigiovani che nel vengono dare ma dalle anche favelas fiduciosi con vono “virtuosamente”, cioè da buoni cristiani in è amabile e compassionevole, già pronto a com- nalnel para raccogliere. cidadania”? tutto quello che comporta la mentalità di chi è sfrut- grazia di Dio. patire, perdonare e soccorrere… non solo egli Ci siamoSe rese guardiamo conto che a molti noi stessi, adolescenti alle nostree giovani fragilità, tato, alle oppresso nostre edebolezze ingannato. magari Chi viene ci quiscoraggiamo, ha bisogno L’accenno alla morte viene quasi addolcito: “pia- esaudisce chi lo prega, ma addirittura soccorre i nonma trovavano il dono del lavoro carisma perché ha le impresereso feconda esigevano una una terra grandedi acquistare e benedetta, stima di sé, che capacità è la terra di intessere di tanti rapporti cuori, mente”, si dice, cioè con fede nel Signore, da reli- suoi devoti prima ancora che a lui si rivolgano». specializzazione.e ha formato Dinel fronte mondo a questa più grandenecessità, famiglia. insieme Diamopositivi lode con al gli Signore! altri, ha bisogno di fiducia, di imparare gioso e da cristiano che sa di non essere abbando- Infine, il patrocinio di san Giuseppe si estende su nato a se stesso o in balia di forze avverse, ma di tutta la nostra vita, perché, scrive ancora don Ref- ad altri EntiSe che custodiremo, lavorano in Caxias testimonieremo, do Sul, ci siamo condivideremo in- a collaborare con gioiae a donarsi e convinzione senza paura. questo Per questo grande ab- andare verso un Dio ricco di misericordia. fo, «nessuno si perde d’animo quando si ha San terrogatedono che e in il collaborazione Signore ci ha con dato… loro abbiamo saremo creato in molti,biamo saremo creato sempre il laboratorio di più, che, perché attraverso questo l’arte (gioè un- un centro di formazione professionale proprio per i più chi, dinamiche, teatro, musica, canto, ecc.) favorisce E infine, ci si augura di trovarsi in un cielo pieno Giuseppe dalla propria parte». carisma che appassiona! poveri, per coloro che non hanno altre possibilità per questa integrazione. di ogni felicità senza fine, per una vita che non è questo stare dalla nostra parte che ci rende San accedere Ead la un passione lavoro. Attraverso non lascia corsi indifferenti! di teoria e pra- può essere che beata e beata per sempre. Giuseppe un santo amico, vicino, simpatico, pre- Avete una metodologia interessante… Questa beatitudine però è da “conseguire”, quin- muroso del nostro bene terreno e celeste, umano tica gli apprendisti imparano “taglio e cucito”, disegno Sì, certo, la metodologia viene dal Murialdo, l’edu- per diventareCon stilisti affetto e creatori e viva dicordialità. moda, inoltre hanno di non è regalata, ha un qualche prezzo. E qui e spirituale. 18 maggiocazione 2014 del cuore. – Festa Infatti di nonSan èLeonardo sufficiente Murialdo la cono- viene messo in risalto il nostro legame verso San Non resta altra scelta che invocare san Giuseppe, la possibilità di prepararsi per lavorare nel campo della scenza professionale, occorre educare il cuore. San tessitura industriale, maglieria e abbigliamento. Giuseppe, che in genere si chiama “devozione”. certi del suo patrocinio, come hanno testimonia- Leonardo diceva: “prendi lezioni dal passato, ma vivi La preghiera ricorda che in Paradiso si va certo con to molti santi, soprattutto santa Teresa d’Avila Quale obiettivo vi proponete? don Mario Aldeganinel tuo - tempo,padre generale ascolta e dei comprendi Giuseppini le voci del dellaMurialdo tua suor Orsola Bertolotto - madre generale delle Murialdine di San Giuseppe l’aiuto dei santi, e qui l’aiuto sta nel patrocinio di che ebbe a dire: «Non mi ricordo di aver chiesto L’obiettivo è semplice: vogliamo dare formazione gente, dei poveri e degli oppressi”. E noi, ascoltando San Giuseppe, ma che si deve mettere la nostra una grazia a san Giuseppe e di non averla otte- Moema Murycy - Instituto Secular Murialdo integrale (professionale, civile e religiosa) a giovani e questi adolescenti, questi giovani e adulti, vogliamo parte, che qui sta nell’imitare s. Giuseppe. nuta». Teresa d’Avila è “dottore della Chiesa”, adulti sullo stile del “ne perdantur” del Murialdo. Ci educareRoberto alla Frison lealtà, - Comunità alla giustizia, Laici alla del benevolenza Murialdo Italia per La vera devozione è quella che ci spinge ad imitare dunque conosce bene la… medicina per la vita. n proponiamo infatti di ricuperare la dignità della per- preparare “buoni cristiani e onesti cittadini”. n san Giuseppe e nell’imitazione del nostro santo la p. Tullio Locatelli sona. Per questo organizziamo, oltre ai corsi profes- A cura di sr. Emma Bellotto - [email protected] vita diventa virtuosa, la morte è vissuta nella pace [email protected]

20 20 VitaVita Giuseppina Giuseppina 5 l5 2014l 2014 Vita Giuseppina 5 l 2014 21 engim ong engim ong UNA CALDA ESTATE PORTEÑa la crisi argentina

caldo estivo a Buenos Ai- parità tra peso e dollaro. Il go- Durante il picco della crisi mi no gli addetti ai lavori. Durante il res è insopportabile. Con verno annuncia che l’inflazione è trovavo a Montevideo, Uruguay, a mio viaggio mi è capitato spesso Iluna popolazione di quasi dell’11 per cento, mentre secondo un tiro di schioppo dalla capitale di dividere un pasto o un “mate” 13 milioni di abitanti concentrata stime private si arriva a un 30 per argentina. Qui è possibile preleva- con giovani argentini. Il già molto lungo le rive del Rio de la Plata, la cento, cosa che toglie fiducia alla re dollari dai bancomat senza che caro Uruguay è diventato ora ca- frase che si sente di più tra i por- moneta argentina, costringendo la carta applichi alcuna commis- rissimo, e molti di loro, nello zai- teños é: “è l’umidità che ti uccide”. gli investitori ad investire in dollari sione; così, ogni giorno, studenti no, hanno pacchi di pasta portati E così, per quelli che non si sono anzichè in moneta nazionale. e lavoratori stranieri (per la mag- dall’Argentina, e i più organiz- potuti permettere una vacanza sul- Sotto la presidenza della Kirch- gioranza nordamericani) salgo- zati bottiglie di Fernet, bevanda le sponde dell’Uruguay o nelle lon- ner sono state introdotte in Ar- no su uno dei numerosi traghetti che qui è quasi più importante tane coste brasiliane, c’è un’unica gentina numerose misure restrit- giornalieri per visitare l’Uruguay, dell’acqua. a crisi economica ha iniziato a colpire l’Argentina tra la fine degli soluzione: l’aria condizionata. Così, tive per quanto riguarda la valuta prendere un po’ di sole sulle tan- Andando a fare la spesa con anni novanta e l’inizio del decennio successivo, ma le origini del migliaia di porteños - gli abitanti di straniera. Restrizioni che riguarda- te affollate spiaggie della costa, alcuni di loro, mi sono resa conto Lcollasso economico risalgono a molto tempo prima. Buenos Aires - si riversano nei cen- no addirittura gli acquisti online: e, perchè no, prelevare qualche del fatto che preferissero pagare Per molto tempo, in Argentina, si sono alternati dittature militari e tri commerciali cittadini per acqui- chiunque acquisti da un sito web centinaio di dollari da cambiare al con la carta di credito anzichè deboli governi democratici, circostanza che ha condotto alla nascita stare l’agognato elettrodomestico internazionale deve firmare una mercato nero una volta tornati in cambiare pesos argentini in Uru- di diversi problemi economici. Durante il Processo di Riorganizzazione che gli permetterà di soppravvivere dichiarazione. In più ci sono alte terra argentina. guai. Nazionale (1976–1983) un grosso debito fu accumulato per finanziare alla canicola estiva. tasse sull’uso delle carte di credito, In quella che, per alcune setti- Tornando a Buenos Aires per un diversi progetti, come la guerra delle Falkland o l’appropriamento sta- Ma quest’anno è un po’ diverso sia all’interno della nazione che mane, è diventata la mia nuova paio di giorni, prima di tornare a tale del debito privato. Nel 1983, con il ritorno alla democrazia, si creò dagli altri. Da metà gennaio, l’Ar- all’estero. I biglietti degli autobus casa, la mattina a colazione non si casa, mi rendo conto che i prezzi una nuova moneta, l’austral, che fu all’origine della crescita vertiginosa gentina sta subendo un tracollo a lunga percorrenza sono aumen- parla d’altro. Il “buon dia” è stato sono ancora cambiati, soprattut- dell’inflazione (nel luglio 1989 raggiunse il tasso mensile del 200%, toc- finanziario quasi pari a quello del tati del 35 per cento se acquistati sostituito da un quasi sussurrato to quelli dei beni importati, per cando la variazione del 5000% in quell’anno). 2002, al punto che il condiziona- con una carta di credito argentina; “a quanto sta il dollaro oggi?”. Il la maggior parte beni elettronici. L’Argentina perse rapidamente la fiducia degli investitori ed aumentò tore visto una settimana prima in tutto ciò per fare in modo che la turismo argentino sui 500 km di Un’amabile vecchina, mentre mi la fuga di capitali. Nel 2001 la gente iniziò a temere il peggio e a ritirare uno dei tanti centri commerciali, moneta circoli. Quali sono le riper- costa uruguayana è diminuito no- lamento dei prezzi alla fermata grosse somme di denaro dai propri conti correnti, convertendo pesos dopo una settimana è aumentato cussioni più evidenti? tevolmente quest’estate, lamenta- del bus commenta: “Tra un po’ in dollari e mandandoli all’estero. Il limite imposto ai prelievi esasperò del 25%. Come tutti gli altri beni al market ti leveranno il pacco di il popolo argentino e si svilupparono proteste note con il nome di “ca- d’altronde. pasta dalle mani, mentre fai la cerolazo”, che consistevano nel percuotere rumorosamente pentole e La crisi finanziaria è iniziata a fila alla cassa, per stamparci so- padelle. Gli scontri fra i locali e la polizia divennero una consuetudine, gennaio, quando le riserve mone- pra un nuovo prezzo”. Ho sorriso così come gli incendi appiccati nelle strade di Buenos Aires. Durante tarie della banca argentina sono per cortesia, ma non ci scherzerei l’ultima settimana del 2001, il governo guidato da Rodríguez Saá, di scese di 30 miliardi, costringendo troppo su. n fronte all’impossibilità di ripagare il debito, dichiarò lo stato di default il governo della presidente Cristina Silvia Branca sulla maggior parte del debito pubblico per una quantità pari a 132 Fernández de Kirchner a immette- miliardi di dollari. re nel mercato del cambio un’in- Nel 2002 Duhalde abbandonò la parità dollaro-peso, che era rimasta gente quantità di dollari con la in vigore per dieci anni, e si fece promotore della “pesificación”, secon- speranza di risollevare le sorti del do la quale tutti i conti correnti in dollari sarebbero stati convertiti obbli- peso argentino. La conseguente gatoriamente in pesos. Molte migliaia dei nuovi senzatetto e disoccupati scarsità di dollari nel mercato na- argentini trovarono lavoro come cartoneros, cioè raccoglitori di cartone. zionale, ha portato il cambio dol- Si stima che nel 2003 da 30 a 40 mila persone frugassero per le strade laro pesos ad 8 a 1, con picchi sul alla ricerca di cartone per guadagnare quanto bastava per sopravvivere. mercato nero che arrivano a 15 a Il resto è storia d’oggi. n 1. Uno shock per gli argentini, che Massimo Angeli - [email protected] solo negli anni 90 vivevano nella

22 Vita Giuseppina 5 l 2014 Vita Giuseppina 5 l 2014 23 servizio civile murialdine servizioservizio civilecivile internazionaleinternazionale CENTROCENTRO PROPROFFESSIONAESSIONALLEE PartitiPartiti 3131 giovanigiovani volontarivolontari AA CACAXXIASIAS DODO SSULUL comunità murialdina di Caxias do Sul da Avete un laboratorio di “arte-terapia”: in che una ventina d’anni si prende cura della for- cosa consiste? Lamazione professionale di adolescenti e gio- La persona umana è fatta per le relazioni, ha bisogno vani per prepararli al mondo del lavoro. Ultimamente si di integrarsi nella società. Noi lavoriamo con adolescen- sono aggiunti corsi anche per la qualificazione di adulti ti e giovani che vengono dalle favelas con tutto quello nel campo della tessitura industriale. che comporta la mentalità di chi è sfruttato, oppresso Abbiamo rivolto alcune domande alla direttrice, suor e ingannato. Chi viene qui ha bisogno di acquistare sti- Maristela. ma di sé, capacità di intessere rapporti positivi con gli altri, ha bisogno di fiducia, di imparare a collaborare A quali necessità risponde il “Centro Profissio- e a donarsi senza paura. Per questo abbiamo creato il nal para cidadania”? laboratorio che, attraverso l’arte (giochi, dinamiche, te- Ci siamo rese conto che molti adolescenti e giovani atro, musica, canto, ecc.) favorisce questa integrazione. non trovavano lavoro perché le imprese esigevano una specializzazione. Di fronte a questa necessità, insieme Avete una metodologia interessante… ad altri Enti che lavorano in Caxias do Sul, ci siamo in- Sì, certo, la metodologia viene dal Murialdo, l’educa- terrogate e in collaborazione con loro abbiamo creato zione del cuore. Infatti non è sufficiente la conoscenza un centro di formazione professionale proprio per i più professionale, occorre educare il cuore. San Leonar- poveri, per coloro che non hanno altre possibilità per do diceva: “prendi lezioni dal passato, ma vivi nel tuo accedere ad un lavoro. Attraverso corsi di teoria e pra- tempo, ascolta e comprendi le voci della tua gente, tica gli apprendisti imparano “taglio e cucito”, disegno dei poveri e degli oppressi”. E noi, ascoltando questi per diventare stilisti e creatori di moda, inoltre hanno adolescenti, questi giovani e adulti, vogliamo educare ono partiti nel mese di marzo i 31 volontari in vani, in arrivo da tutta Italia, dedicare un anno della la possibilità di prepararsi per lavorare nel campo della alla lealtà, alla giustizia, alla benevolenza per preparare Servizio Civile con l’ENGIM internazionale. Dopo loro vita al servizio dei giovani in difficoltà in Africa, tessitura industriale, maglieria e abbigliamento. “buoni cristiani e onesti cittadini”. n Sdue settimane di formazione a Roma (su temi America Latina ed Est Europa. Il nostro augurio - pro- Quale obiettivo vi proponete? A cura di sr. Emma Bellotto - [email protected] generali e specifici per ogni singolo Paese di desti- segue Filipponi - è che possano trascorrere tutti un L’obiettivo è semplice: nazione), quattro giovani sono volati per l’Argenti- anno da ricordare a lungo e che possano riportare a vogliamo dare formazio- na, due per l’Albania, quattro per il Messico, quattro casa esperienze belle ed importanti per la loro vita”. ne integrale (professio- per la Sierra Leone, due per la Colombia e addirittura Quattro i progetti in cui i volontari andranno ad ope- nale, civile e religiosa) a quindici alla volta dell’Ecuador. Ad attenderli centri di rare: “Fare il bene e farlo bene” in Argentina; “Insie- giovani e adulti sullo stile aggregazione giovanile e sostegno scolastico, mense me passo dopo passo” in Albania, Messico e Sierra del “ne perdantur” del e laboratori, case famiglia per orfani e ragazze madri, Leone; “Insieme per crescere” in Colombia ed Ecua- Murialdo. Ci proponia- parrocchie e centri di formazione professionale. dor”; “Caschi bianchi, interventi umanitari in aree di mo infatti di ricuperare I ragazzi rimarranno nei Paesi di destinazione per crisi”, che l’ENGIM sta realizzando in Ecuador con la la dignità della persona. dieci mesi. Lì metteranno a disposizione delle strutture collaborazione della FOCSIV, la federazione delle ONG Per questo organizziamo, di accoglienza le loro capacità professionali e il loro cattoliche. oltre ai corsi professiona- spirito di servizio, per un lavoro che richiede intelligen- Dal 2001 al 2010 sono stati avviati all’estero - con li, incontri di preghiera e za, passione e calore umano. il concorso dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civi- di ascolto della Parola di “Vivere il momento della formazione insieme a que- le-, oltre 3.300 volontari. 75 i Paesi di Africa, America, Dio. Nel medesimo tem- sti ragazzi è stato un qualcosa di arricchente per tutti Asia ed Europa dell’Est dove sono stati realizzati pro- po facciamo un accom- - spiega Federico Filipponi, responsabile della forma- getti nell’ambito dell’assistenza, della promozione cul- pagnamento della fami- zione dei ragazzi in Servizio Civile per l’ENGIM -. Il cli- turale, della cooperazione, degli interventi post bellici glia in modo che questa ma è stato positivo e i ragazzi hanno mostrato grande e dell’ambiente. n possa crescere insieme ai coinvolgimento ed entusiasmo, un entusiasmo che ci Massimo Angeli figli. ha contagiato tutti. è commovente vedere questi gio- [email protected]

24 Vita Giuseppina 5 l 2014 Vita Giuseppina 5 l 2014 25 vita giovani vita giovani eserciziesercizi spirituali:spirituali: LLaa fedefede nellanella vitavita quotidianaquotidiana

ta e il discernimento vocazione. pria esperienza, pur senza sentirsi sole sulla spiaggia davanti alla “Bella l’idea delle testimonianze e più bravi e belli, conferma che forse casa. “Ho parlato con 3-4 ragazzi vedere come la fede si cala nella qualcosa di buono si è fatto e semi- che sono venuti agli esercizi spiri- vita di tutti i giorni…”. nato… Credo e spero che sia stata tuali. Due di essi sono venuti per Quella delle testimonianze è sta- (come per le altre testimonianze) la prima volta e sono stati molto ta una possibilità forte e gradita an- un modo per crescere umanamen- soddisfatti ed entusiasti…”. uesti esercizi mi han- o lontani dalle nostre esperienze”. E poi le testimonianze di giovani, che dai testimoni stessi: “Fare una te e anche spiritualmente”. Un entusiasmo che deve tradur- no ricaricato parec- Fede e tempo della vita; fede quo- contattati prima dell’esperienza su testimonianza è stata un’occasione Particolarmente forti e toccanti si nella pratica, nella vita quotidia- “Qchio anche se io per tidiana, non episodica, vita di fede; fede nella scuola e nella vita uni- per essere obbligati a riflettere un alcune testimonianze, così come na vissuta con fede, come direbbe prima ero un po’ scettica…”. Dal fede e preghiera quotidiana e pre- versitaria, nello sport e nel tempo po’ su noi stessi e il nostro modo di l’adorazione del sabato sera vis- il Murialdo, in Vita di fede! n 14 al 16 marzo più di cento tra gio- gare con tutto noi stessi; la fede e i libero, in famiglia, nel lavoro, nei vivere la fede… E poi il fatto che si suta in modo nuovo e la S. Mes- p. Massimo Rocchi vani e giuseppini hanno vissuto tre doveri quotidiani; la fede e le scelte momenti di prova, nella vita di cop- sia stati scelti per parlare della pro- sa conclusiva celebrata nel pieno [email protected] giorni di esercizi spirituali a Caorle, della vita; fede è lodare e ringrazia- pia, nell’impegno di educatore… in una bellissima e capiente casa dei re; fede e comunità: questi i temi Anche una suora Murialdina e un Salesiani, con un grande parco e af- sviluppati nelle riflessioni, nelle ce- giovane postulante dei giuseppini facciata sulla spiaggia e sul mare. lebrazioni, nella preghiera. per testimoniare la vita consacra- Il bel tempo e il bel clima umano che si è subito creato grazie ad al- cuni esercizi e attività, come quello di salutarsi in silenzio guardandosi negli occhi uno per uno, ha facili- tato il tutto. Anche il tema: la fede nella vita quotidiana “era adegua- to allo stile di vita degli ascoltato- ri; ognuno di noi ha potuto trarre giovamento dagli incontri, perché non erano temi di fede troppo alti

26 Vita Giuseppina 5 l 2014 Vita Giuseppina 5l 2014 27 focus economia nella casa del padre BIOSOLIDALE Sergio Innocenti un nuovo “stile” di prodotto un “giuseppino” nel cuore 12 marzo l’amico Sergio ci ha lasciato dopo alcuni giorni di grave infermità. Era nato e cresciuto nella parrocchia dell’Immacolata e S. Giovanni Berch- ari lettori, quello che vi sto utili da investire in progetti uma- periodo limitato nel tempo. mans di Roma. Aveva frequentato le scuole dell’Opera Pio X, era entrato da per scrivere è proprio un nitari: dimensione prettamente Dovremmo esserne tutti un po’ Il ragazzo nelle file dell’Azione Cattolica, ricoprendo poi anche incarichi di respon- inedito! altruistica. orgogliosi perchè rappresenta, dal C sabilità. Attraverso l’esperienza della ge- Normalmente siamo abituati a mio punto di vista, un altro pas- Amatissimo padre di famiglia e stimatissimo nello svolgimento del suo lavoro. stione dell’impresa sociale Ekuò, vedere queste due caratteristiche settino significativo verso un’eco- Appassionato collaboratore parrocchiale, aveva fatto della vita di parrocchia ha preso forma un nuovo “stile” muoversi su linee diverse, magari nomia “sana” in cui l’uomo e un programma di vita. Esperto in liturgia, si è distinto nelle funzioni di lettore e di prodotto coniabile con il termi- parallele e a tratti coincidenti, ma l’ambiente non sono degli acces- cantore formidabile, animatore delle assemblee liturgiche, ministro straordinario ne “biosolidale”. mai coesistere in maniera perma- sori, ma i veri e propri protagonisti dell’Eucaristia; era stato anche insignito del ministero dell’Accolitato. Da una parte il “bio”, da “bio- nente o sistemica. e beneficiari. Dotato di grandi capacità di recitazione sia per opere sacre che classiche, aveva logico”, per cui un bene prodotto Tutti conosciamo i prodotti Si tratta di un’idea nata per ren- iniziato nel teatro dell’Opera S. Pio X ed in seguito era stato richiesto per altre con una maggiore attenzione alla biologici e, quasi tutti, quelli co- dere solidali all’origine le due linee rappresentazioni. naturalità e alle esigenze salutisti- siddetti equosolidali che si con- di vino biologico della cantina ve- Si sentiva “giuseppino” del Murialdo, come facente parte dei padri dell’Opera che del consumatore: dimensioni traddistinguono per la proposta neta “CieloeTerra”, facendole di- San Pio X. Amico vero e stimato da tutti: confratelli, amici e fedeli. ambientale e individualistica. di un commercio più equo a van- ventare così biosolidali. Una prova tangibile si è avuta nei giorni del ricovero ospedaliero e nel funerale Dall’altra il “solidale”, per cui taggio dei piccoli produttori, trop- Non si parla quindi di filan- nella chiesa dell’Immacolata, sua seconda casa in senso vero e pratico: cerimonia un prodotto che alimenta la soli- po spesso emarginati o sfruttati tropia, ma di una vera e pro- molto partecipata e ordinata proprio come sarebbe piaciuta a lui. darietà generando, per esempio, dall’economia mondiale. Questi pria visione economica, in cui Piace immaginarlo ora nel “Sabato di Dio”, quando Dio Padre si è riposato per ultimi prodotti talvolta sono la solidarietà non entra in gioco contemplare tutte le meraviglie create, ed essere arrivato con un patrimonio di anche biologici ma ciò non eventualmente solo alla fine, ma cose buone seminate e raccolte in vita. Con Sant‘Agostino che ci ricorda: “Lì ripo- è considerato necessario per all’inizio e cioè direttamente nel seremo, vedremo, ameremo e loderemo nel Regno senza fine!” essere etichettati, usando un core business (attività principale) “Vita Giuseppina” e l’Opera “S. Pio X” di Roma lo ricordano con affetto. inglesismo, fair trade (equo di un’impresa. commercio). Mi auguro che ci sia quanto pri- Da adesso in poi non sarà ma un’adesione importante allo più così, almeno nel nostro “stile” biosolidale. Solo così pren- piccolo, perché al Vinitaly deremo non due ma tre piccioni La Famiglia del Murialdo in Cielo 2014 è stato presentato il con una fava e cioè soddisferemo primo prodotto biosolidale: il contemporaneamente tre dimen- Clementina Lazzari, mamma di mons. Celmo Lazzari, morta vino biologico “Ekuò” di Mu- sioni ineliminabili della vita uma- il 30 marzo a 96 anni. rialdo World, nato per soste- na: ambientale, individualistica e nere i progetti missionari giu- altruistica. n Christiana Ayar Adika, mamma di Adika della comunità seppini in maniera sistemati- Alessandro Pellizzari di Makeni, morta il 22 febbraio a 57 anni. ca e, quindi, non solo per un [email protected] Fabio Comparin, cognato di p. Sergio Lucchini della comunità di San Pio X di Padova, morto a 63 anni. Maria Enma Gallegos Carrasco, sorella di p. Efrèn Gallegos della comunità di Babahoyo, morta l’8 gennaio a 85 anni.

La tomba dei Giuseppini del Murialdo 28 Vita Giuseppina 5l 2014 Vita Giuseppina 5 l 2014 nel cimitero di Cesena. 29 vita delle opere vita delle opere

quelli di qualità, è dedicato alla Per il primo appuntamento è propri orizzonti e le proprie linee di Al “Sangiuseppe” non ci si annoia... memoria di Roberto Imperatore, stato invitato Fabio Geda, noto intervento con l’obiettivo di creare nostro ex-allievo ed ex-animatore scrittore torinese, autore di libri di serate che abbiano interesse for- mancato 10 anni fa e viene asse- successo come “Nel mare ci sono mativo e culturale verso i genitori Sempre belle, originali e coinvolgenti le iniziative gnato a chi con estro, simpatia e i coccodrilli”, che ha accolto con e i ragazzi. promosse dall’Opera San Giuseppe di Rivoli talento riesce a divertire diverten- entusiasmo l’invito con l’obiettivo Alla serata era presente anche dosi ed a intrattenere mettendosi di parlare, partendo dai suoi ro- una libreria di Rivoli con i titoli di in gioco. Quest’anno la famiglia manzi, di giovani, scelte e futuro. Fabio Geda. Il Cantacarnevale Imperatore, per ricordare i 10 anni Lo scrittore è stato molto dispo- Questo testimonia come il San- dalla morte di Roberto, ha voluto nibile e dopo l’intervento, durato giuseppe si rapporti con il territo- Il 26 e il 27 febbraio al Sangiu- offrire, oltre ai “Premi Imperatore” circa un’ora, si è intrattenuto per rio in un orizzonte di crescita e di seppe di Rivoli è andato in scena (Medie e Liceo) anche una Borsa di firmare autografi e fare foto. conoscenza all’esterno. il consueto appuntamento con il Studio di 500 euro da assegnare L’incontro è stato preceduto da Con questo appuntamento l’as- CANTACARNEVALE e non solo… ad un allievo del liceo. un aperitivo con la collaborazione sociazione UP festeggia il primo manifestazione che è una tradi- di aziende agricole del territorio anno di attività, che ha portato di- zione per gli allievi, le famiglie, gli (che hanno fornito birra e vino versi traguardi, come il rifacimento insegnanti e il mondo del Sangiu- L’aperitivo culturale gratuitamente) e di una panette- della sala informatica della scuola seppe. Grande novità all’interno del ria che si è impegnata a sostene- e l’erogazione di 6 borse di studio Ben 160 allievi tra le medie e il Sangiuseppe di Rivoli. Il 21 marzo re l’associazione fornendo pizza, da 500 euro per le famiglie in dif- liceo hanno messo in campo il loro c’è stato il primo aperitivo culturale salatini, pane e grissini in cambio ficoltà dell’Istituto. Una realtà in talento e hanno presentato pezzi organizzato dall’Associazione UP- di una piccola sponsorizzazione. più nella grande e viva famiglia del di danza, canto o recitazione. Le Uniti Per (associazione di promo- Questo incontro pilota s’inserisce Sangiuseppe di Rivoli. n due serate hanno fatto il pienone zione sociale nata all’interno del nel tentativo del Sangiuseppe e Massimo Finotello anche di pubblico con 700 persone Sangiuseppe) e dal Sangiuseppe. dell’Associazione Up di aprire i [email protected] presenti. È stato un bel momento di festa e spettacolo, in cui ancora una volta si è potuto apprezzare le capacità dei ragazzi e la loro voglia di organizzarsi e mettersi in gioco; così come per gli insegnanti che, anche quest’anno, hanno voluto essere presenti con un momento di ballo e di spettacolo. Il Cantacarnevale ogni anno è molto atteso dagli allievi che ini- ziano a prepararsi anche due mesi prima. È un’occasione per i ragaz- zi di organizzarsi in maniera au- tonoma, sperimentando la fatica della collaborazione con gli altri. È un’avventura da vivere insieme oltre che una bella esperienza for- mativa nell’affrontare un palcosce- nico e nel dimostrare qualità che non sempre emergono. È una pos- sibilità per educare divertendosi. Il premio più importante, oltre

30 Vita Giuseppina 5 l 2014 Vita Giuseppina 5 l 2014 31 flash di vita flash di vita cefalu' montecchio maggiore Incontro zonale del nord delle “Comunità Laici del Murialdo - Italia” Una quarantina di Laici del Murialdo (foto a pag. 18) provenienti da Laives, Montecchio M., Mirano, Torino, Thiene, , Venezia, Vicenza si sono ritrovati, il 23 febbraio, a Montecchio M., per una giornata di spiri- tualità, guidata da p. Alejandro B. vicario generale, con il quale si è riflettuto, attraverso il metodo del role- play, sul tema “L’umiltà, quale via per l’unita”. Il role-play è in pratica una simulazione improvvisata e quasi teatrale di una scena simile a quello che può accadere in svariati contesti. Viene messo in atto un “inciden- te” e si dà ai partecipanti l’opportunità di riesaminare il proprio comportamento, di esercitarsi e sperimenta- re nuovi atteggiamenti, di enfatizzare differenti modi di relazionarsi. Il tutto ha acquistato senso compiuto con la verbalizzazione dei vissuti. Sempre grati al buon Dio che ci permette di rinnovare il reciproco affetto.

Grande festa in Sicilia per p. Luigi Carucci Padre Luigi Carucci ha celebrato il 50° anniversario di sacerdozio la sera di domenica 16 marzo, nella Chiesa degli Artigianelli di Cefalù, attorniato da diversi confratelli Lettori e accoliti giuseppini. Padre Luigi, nell’omelia, con una voce velata dall’emozione, forse anche viterbo per la presenza in Chiesa di tanti fedeli, anche provenienti dalla vicina Acquedolci, All’Istituto San Pietro di Viterbo, il 19 marzo la festa patronale di ha ripercorso le esperienze compiute nella Congregazione dei Giuseppini fin da San Giuseppe è stata caratterizzata dalla celebrazione del lettora- quel 14 marzo 1964, giorno dell’ordinazione a Viterbo. Ci ha ricordato, da buon to e dell’accolitato. L’eucaristia è stata presieduta da Mons. Lino giuseppino, che “I giovani hanno il cuore buono, bisogna dare loro opportunità e Fumagalli, vescovo di Viterbo, e concelebrata dal vicario generale fiducia!”Auguri, p. Luigi! (Sul sito www.murialdosicilia.org si può ascoltare l’omelia di p. Luigi). della diocesi, don Luigi e dai padri giuseppini della comunità. Saji Paul Pulladisseri e Melques Franklin Dezario hanno ricevuto il mi- nistero di lettore; Abhilash Baisil, Castro Viteri Patricio Fernando, Musical su Francesco d’Assisi Ruiz Diego Alexander, Paredes Moreno Wandermberg e Tholley hanno ricevuto il ministero di accolito. Il 14 marzo a Conegliano è stata una serata piena di canti, danze e tanta gioia e tanti ap- plausi al “Coro Voci di Festa” e alla “Scuola di Danza di Arabesque”. Nelle foto: un momento della festa Con un bel musical sulla vita di San Francesco di S. Giuseppe alla Salute di Torino, d’Assisi, abbiamo ringraziato Papa Francesco vissuta insieme da Giuseppini, Mu- per il suo gioioso servizio alla Chiesa nel primo rialdine, Comunità Nazareth e Co- anno del suo pontificato. munità Laici di san Giuseppe. conegliano torino

32 Vita Giuseppina 5l 2014 Vita Giuseppina 5l 2014 33 Torino, 13 aprile 1980 stampa2727 aprileaprile murialdina 20142014 foto del mese La visita di papa Giovanni Paolo II a In ogni numero di Vita Giuseppina, Torino con la “non daremoSANTISANTI spazio ad una INSIEMEINSIEME rivista o a un prevista sosta” al notiziario della Famiglia del Murialdo nel Collegio Artigianelli. mondo. In questo numero presentiamo: “Io“Io hoho messomesso Agirii mieimiei & occhiocchiCala r

“Agirneinei & C alar”vostrivostri è la rivista occhi” occhi”semestrale della Provincia Brasiliana dei Giuseppi- ni del Murialdo e presenta le attività e le opere della Congregazione di san Giuseppe. In portoghese “Agir & Calar ” significa “Fare e Tacere”, uno dei motti della Un premio alla scuola primaria di Valbrembo (BG) tradizione giuseppina e murialdina. L’iniziativa “Caro Natale” è stata proposta alle scuole attraverso il mensile per la scuola Okay! Sembra paradossale, in tempi di “Caro Natale”, giunto quest’anno alla quarta edizione, invitava gli alunni a scrivere una lettera dedicata al Na- propaganda e marketing una rivista tale in cui raccontare sogni, speranze, attese, aspettative e pensieri legati al significato, alla realtà, alle tradizioni intitolata “Fare e Tacere”. e all’atmosfera suscitati dalla celebrazione di questa speciale ricorrenza. Il tutto stimolando la creatività e la fantasia Ma siamo noi, il nostro stile, la nostra degli alunni, che hanno contribuito a creare oltre 3.000 elaborati, tra cui disegni, cartelloni, video, canzoni e molto eredità pedagogica, il nostro carisma altro ancora. Tutti messaggi originalissimi e portatori di un significato profondo legato al Natale. nato dal cuore umile e laborioso del La premiazione è stata una grande festa alla quale hanno partecipato ben 23 istituti scolastici della provincia di Ber- Murialdo, instancabile, senza fare gamo, Milano, Lecco e Novara. Circa 500 bambini delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, tanto rumore. tutti insieme per partecipare alla cerimonia conclusiva della quarta edizione di “Caro Natale”. Il super premio, la videocamera, è stata attribuita alla Scuola Primaria San Giuseppe di Valbrembo (BG). La rivista è ricca d’interviste, rubriche Complimenti! sull’attualità, sulla spiritualità e sul- la formazione murialdina. Pubblica riflessioni, curiosità, notizie dalle Opere Ekuò è un marchio registrato che rappresenta il giuseppine del Brasile e delle altre progetto di impresa sociale di Murialdo World, nazioni dove è presente il carisma del onlus che crede nella cooperazione e nella solida- Murialdo. Lo scopo è quello di mostra- rietà. Tutti gli utili vengono devoluti ai progetti uma- re cosa siamo, come la pensiamo e nitari dei Giuseppini del Murialdo. Tutte le nostre cosa facciamo nel mondo, qual è la attività, per essere Ekuò, devono essere professiona- nostra missione. li e solidali, cioè offrire prodotti e servizi di qualità, Nel dicembre 2013 la rivista pubbli- buoni, e sostenere con i suoi utili progetti umanitari, cava il numero 106 nel suo 39° anno per fare il Bene. Abbiamo chiamato questo circolo virtuoso il buono che fa Bene! di pubblicazione con 2.500 copie di tiratura. In sintesi: Lo specchio di un storia fatta da molte mani, da molta La F@D MURIALDO è una proposta formativa internazionale ispirata alla pedagogia e alla spiri- collaborazione, da molto lavoro e di tualità murialdina. Offre corsi online attraverso una piattaforma informatica su tematiche legate al molta testimonianza silenziosa. carisma di San Leonardo Murialdo. è aperta a laici, consacrati, giovani delle Opere della Famiglia del Murialdo di tutto il mondo. PER INFO: visita la piattaforma informatica: httt://elearning.murialdo.org San Giovanni Paolo II, Giornalista responsabile: Bernardete Chiesa o scrivi a: [email protected] San Giovanni Paolo II, Stampa: Grafica Murialdo San Giovanni XXIII Sito: www.josefinosdemurialdo.com.br e-mail: [email protected] 34 Vita Giuseppina 5l 2014 Cercaci anche su facebook: “Vita Giuseppina rivista” pregate per noi! 34