L'antracedistatotormental'america
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ARRETRATI L IRE 3.400 – EURO 1.75 SPEDIZ. IN ABBON. POST. 45\% anno 78 n.272 sabato 29 dicembre 2001 lire 1.700 (euro 0.88) www.unita.it ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 – FILIALE DI ROMA «L’aria che spira oggi è ancora C’è il politico, per esempio Silvio ceto nuovo. Il caso di Torino è il primo più fetida. Le procure sono viste come Berlusconi, che lo grida. di questa nuova era». Giampaolo covi di talebani sanguinari. Nel frattempo, è andato al potere un Pansa, l’Espresso 28 dicembre 2001. Tangentopoli di Torino Berlusconi: nessuno mi può giudicare La confessione di un imprenditore Il processo Sme non si ferma come pretendeva Previti. Testimoniano Prodi e Amato «Volevano 14 milioni al mese Il difensore-deputato del premier chiede l’intervento del Guardasigilli del premier ero disperato, pensavo al suicidio» MILANO «Processo fuori dal sistema». È questa la formula scelta dall’avvocato Ghedini, TORINO «Non ce la facevo più. Ero gavo mi arrivavano anche due o tre La donna che mobilita il mondo difensore e deputato di Berlusconi, per dare un nuovo colpo ai giudici di Milano, davanti ai costretto a pagare tutti i mesi. Tutti telefonate al giorno». Così lo scorso quali il premier e Previti sono a giudizio per la vicenda Sme. Prendendo spunto dal no del i mesi a portare soldi a gente che ottobre ha raccontato tutto al magi- Tribunale alla richiesta di rinviare l’udienza, Ghedini ha chiesto l’intervento dell’unico «giudi- non ha la faccia neanche di dirti strato. Le sue dichiarazioni sono CIAMPI ce» gradito: il ministro Castelli. L’udienza è proseguita con le deposizioni di Prodi e Amato. grazie. Gli dovevo dare il 24%, 14 agli atti della Procura che sta inda- milioni di lire al mese, in nero, bre- gando sulle tangenti alle «Molinet- ANNO DIFFICILE RIPAMONTI e ANDRIOLO A PAGINA 3 vi manu». Angelo Doninelli, im- te», insieme ad oltre 250 videoccas- prenditore torinese, ieri sera ha rac- sette registrate di nascosto dalla contato al Tg 1 la sua storia. Co- Guardia di Finanza nell’ufficio del DISCORSO DIFFICILE stretto a pagare mazzette sempre direttore generale, Luigi Odasso. VOGLIONO RESTAURARE RISPOSTA A VATTIMO più alte ai dirigenti torinesi, era arri- Antonio Padellaro UNA GIUSTIZIA CLASSISTA E AI BUONI SENTIMENTI vato all’esasperazione: «Se non pa- A PAGINA 10 ome ogni anno, la sera del 31 Gian Giacomo Migone Franco Debenedetti Tremonti-bis Desaparecidos dicembre verrà trasmesso a reti C unificate il messaggio agli italia- l disegno del governo sulla giusti- ianni Vattimo, che mi prende ni del capo dello Stato. Stando alle anti- I zia si va precisando con sempre G a simbolo di chi va «da sini- La Corte dei Conti Arrestato l’aguzzino cipazioni dei giornali, Carlo Azeglio maggiore chiarezza. Nell’opposizione stra a destra in nome dello sviluppo» Ciampi parlerà di euro e di Europa, di - in particolare tra i Ds - la confusione (l'Unità 27/12), si decida: o le tesi che «perplessa» Astiz lotta al terrorismo e dei nostri soldati al regna. Il segretario del partito, Piero io sostengo e diffondo gli provocano fronte; ma non mancheranno riferi- Fassino, ha più volte invocato una trat- «sempre più marcati dissensi», oppu- sulla copertura su richiesta menti alla giustizia, al federalismo e al tativa comprensiva dell’agenda impo- re i miei sono veramente quello che governo di Silvio Berlusconi. Leggiamo sta dal Polo. gli appaiono, e cioè dei «tradimenti». finanziaria della Svezia che il presidente si rivolgerà ai suoi con- cittadini con il consueto stile, pacato SEGUE A PAGINA 26 SEGUE A PAGINA 26 FACCINETTO A PAGINA 2 A PAGINA 8 ma fermo sui principi; come sempre egli metterà l’accento sulle cose che uni- scono, mentre su quelle che dividono inviterà tutti alla concordia. Se tali sono le intenzioni, sarà quello di Ciampi un discorso difficile, forse il più spinoso dacchè egli siede al Quirinale. Soprattut- L’antrace di Stato tormenta l’America to negli ultimi mesi (la coincidenza con la presa del potere della destra non è affatto casuale), l’Italia è stata costretta a dividersi su tutto o quasi tutto: scuo- Il New York Times: troppi misteri ed errori. Bush: non so dov’è Bin Laden la, magistratura, sanità, lavoro, immi- grazione, Rai. Il paese che approda al WASHINGTON George Bush usa toni 2002 appare, purtroppo, come il San sprezzanti: «Bin Laden controllava Medio Oriente Dominique nel Benito Cereno di Mel- un paese, ora controlla solo la sua ville, una nave carica di astio, intolleran- caverna». Ma al dunque è costretto za, voglia di illegalità e oscuri propositi ad ammettre: «Non sappiamo dove L’ODIO NON È di vendetta. Qui non si tratta di quei si trova». Ieri nuove voci sulla pre- contrasti «anche animati, ma fisiologici senza del super-ricercato in Paki- NEL LORO DNA alla vita politica e parlamentare», a cui stan sono state rilanciate da Kabul e lo stesso presidente ha recentemente ac- questa volta Islamabad non ha Umberto De Giovannangeli cennato. Qui ormai è in gioco lo spirito smentito. stesso della democrazia. Il presidente Usa ha ribadito an- n leader confinato a Ramal- Qualcuno dirà: ecco le solite esagerazio- che che la presenza americana in U lah e assediato dai carri ar- ni di un’opposizione frustrata. E allora HO SOGNATO Afghanistan non è destinata a dura- mati con la stella di Davide. Un rivolgiamoci proprio a Ciampi. Il ruolo re poco. Il pentagono ha detto no primo ministro israeliano forte mi- super partes del capo dello Stato, eletto DI ESSERE SAFIYA alla fine dei raid chiesto dai nuovi litarmente ma privo di una strate- da una larghissima maggioranza di de- governanti afghani. Oggi a Kabul gia di pace (ed anche di guerra). stra e di sinistra, è fuori discussione. Valeria Vigano’ arriveranno i primi ufficiali italiani. Due popoli disposti, nella loro mag- Così come è universalmente riconosciu- Intanto negli Stati Uniti nuovi gioranza, al compromesso ma «or- ta la sua serenità di giudizio, frutto di o so che nessuno in Nigeria vive re questa mia figlia nata fuori dalle dubbi e critiche sulla gestione della fani» di leadership autorevoli, capa- una lunga e operosa esperienza al servi- L più di cinquant'anni, in questa leggi, da una violenza subita in cui so- vicenda antrace. A sollevare la que- ci di compiere l’ultimo, deciso, pas- zio della Repubblica. Prendiamo dun- povera terra dove non c'è da mangiare no stata calpestata come merda. Abu- stione è il “New York Times”. Svi- so in direzione di quella «pace dei que lui come autorevole punto di riferi- per nessuno. Ma io non voglio morire. bakar, mio cugino, vecchio e senza ste, errori, indagini ingarbugliate coraggiosi» avviata, nel lontano mento e sfogliamo i giornali della setti- Ho centoquarantaquattro giorni da vi- denti, lo sa bene, cosa è successo. per quello che appare sempre più 1993, dalla storica stretta di mano mana che chiude l’anno. vere, il numero l'hanno deciso loro, un «mistero di Stato». tra Yitzhak Rabin e Yasser Arafat. pensano che siano sufficienti ad allatta- SEGUE A PAGINA 27 SEGUE A PAGINA 27 MAROLO e REZZO PAG. 6e7 SEGUE A PAGINA 27 L’ARGENTINA CHE AFFONDA E FA FESTA Emiliano Guanella odo milagro es posible»: tutti gioco di squadra puliti, senza fronzoli. Il i miracoli, a questo punto, so- successo dell’”Academia”, come viene chia- «T no possibili. Questo il titolo campionato passato sempre in cima alla mata dai suoi fedelissimi, ha fatto scoppia- di un quotidiano il giorno dopo la conqui- classifica, ma tallonato alle spalle dal più re una festa grande e lunghissima, in una sta del titolo del campionato di “calcio blasonato, e infinitamente più ricco, River Buenos Aires ancora sconvolta dai violenti apertura” da parte del Racing Club di Avel- Plate di Ramon Diaz. Una squadra opera- scontri della settimana scorsa. Al fischio laneda, grande nobile decaduta del pallone ia, questo Racing. Senza grandi individuali- finale della partita col Velez, pareggiata argentino. Un successo che arriva dopo tà, ma trascinata da un entusiasmo e un uno a uno, mentre il River, che era stacca- ben 35 anni di digiuno, un’eternità per to di soli tre punti, vinceva inutilmente sei una squadra che negli anni Sessanta, quelli a uno contro il Rosario Central, è scoppia- della grande Inter di Helenio Herrea, sep- Addio lira to un boato enorme. Tutta la squadra, ri- pe vincere scudetti e coppe intercontinen- masta letteralmente in mutande in mezzo tali. Mercoledì scorso, fatto insolito nella al campo, è corsa sotto la curva dei tifosi e storia del futbol rioplatense, il Racing ha Storie della moneta si è arrampicata sulla traversa della porta saputo riempire due stadi nella stessa gior- di Gustavo Campagnolo. Sugli spalti, in nata. Quello dove giocava l’ultima partita che finisce campo, anche nelle roventi strade del mi- di campionato contro i padroni di casa del crocentro porteño dove la colonnina di Velez Sarfield, e il suo, il mitico catino da al museo mercurio faceva segnare trenta gradi al- 40.000 spettatori che prende il nome del l’ombra, la gente si abbracciava, gridava, tifoso più celebre nel popolo biancocele- dopo due secoli piangeva. ste, il generale Juan Domingo Peron. Il Racing ha vinto al termine di un SETTIMELLI NELL’INSERTO SEGUE A PAGINA 17 OGGI LIBRI a pagina 25 DOMANI GIOCHI e ARTE Colore: Composite Colore: Composite ----- Stampata: 28/12/01 19.54 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - III - 29/12/01 sabato 29 dicembre 2001 dossier III Nel 1936 la lira venne allineata al L’adesione al Serpente monetario, dollaro, ossia ricondotta al livello sistema di cambi mobili tra le del 1927 (19 lire a dollaro).