Rinnovato L'archivio Della Parrocchia Di S. Abbondio, Gentilino-Montagnola
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40 I primi documenti risalgono al secolo XV Rinnovato l’archivio della parrocchia di S. Abbondio, Gentilino-Montagnola la chiesa dipendeva invece dal Concilio di Sappiamo però che, escludendo quelle del di Marino Lepori, Sant’Abbondio, un organismo corporativo, Vicariato di Bironico, la chiesa di Sant’Ab- collaboratore del Servizio archivi locali documentato nel 1270, formato dalle vici- bondio fu tra le prime a staccarsi dalla nanze di Gentilino e Montagnola che pro- chiesa matrice di Agno. Questo fenome- ◗ Notizie sulla chiesa e sulla parrocchia di babilmente è sorto acquisendo i beni situati no, favorito dall’incremento demografico e Sant’Abbondio sono facilmente reperibili in nella Collina d’Oro appartenenti al mona- materiale dei paesi, diede origine ad altre pubblicazioni cartacee ed elettroniche per stero di Sant’Abbondio di Como. nuove parrocchie: Sessa nel 1561, Arosio cui, in questa sede, ci limiteremo a ricordare Prima del 1578 la chiesa di Sant’Abbondio nel 1580, Medeglia nel 1585 e Breno nel le principali tappe della sua storia. si separò da Agno formando una vicepar- 1592, per limitarci al XVI secolo. La chiesa di Sant’Abbondio, documentata rocchia di nomina popolare1. Nell’archivio Nel 1803, insieme al Cantone Ticino, na- già nel 1140, dipendeva spiritualmente, parrocchiale non ci sono documenti riguar- scono i Comuni politici. I beni parrocchiali, come molte altre della regione, dall’estesa danti il processo di separazione da Agno e in particolare la chiesa e la casa del parro- pieve di Agno. Sul piano amministrativo, e di formazione della nuova parrocchia. co, sono amministrati dai Comuni di Genti- La chiesa di S. Abbondio nel 1927. Il sagrato della chiesa di S. Abbondio nel 1930. Sul calesse, il parroco don Cesare Lepori. 41 I primi documenti risalgono lino e Montagnola. Molte tracce della storia un proprio archivio, non compreso in questo parrocchiale nel XIX secolo vanno perciò ri- intervento di riordino. al secolo XV cercate negli archivi di questi due Comuni Durante il riordino non è stato trovato alcun che, fortunatamente, hanno conservato una inventario originale dell’archivio o di sue cospicua documentazione. parti, ciò che non permette di operare un Nel 1888 anche a Sant’Abbondio furono raffronto fra la situazione odierna e quella istituiti gli organi amministrativi della par- dei secoli addietro. È verosimile supporre rocchia previsti dalla legge civile-ecclesia- che una parte di documenti sia andata persa stica. Il consiglio e l’assemblea parrocchiale nel corso dei secoli ma, nonostante ciò, l’ar- amministravano direttamente, o tramite dei chivio parrocchiale di Sant’Abbondio resta canepari, la chiesa di Sant’Abbondio, la casa importante per la qualità della documen- del parroco e i beni mobili e immobili che tazione custodita. Esso conserva, infatti, costituivano la dote della parrocchia. Essi la serie pressoché completa dei registri dei non esercitavano, alla fine del XIX secolo, battesimi dal 1603 ai nostri giorni e quella alcun controllo sugli oratori situati nelle dei matrimoni e dei morti dal 1661 in poi. frazioni dei due Comuni. L’oratorio di San Degno di nota è un libro contabile della Il vecchio oratorio di S. Mattia a Certenago Silvestro era probabilmente amministrato chiesa iniziato nel 1531 che riporta note di demolito nel 1937 per consentire direttamente dai Terrieri di Arasio mentre credito sottoscritte già nel secolo preceden- l’allargamento della strada cantonale. gli altri quattro appartenevano a privati: l’o- te. È interessante notare come, in questo ratorio di San Nazzaro a Montagnola alla fa- volume, la chiesa appaia intitolata ai Santi miglia Brocchi; l’oratorio della Purificazione Abbondio e Nazzaro, una doppia dedicazio- di Maria Vergine a Gentilino alla famiglia ne che in seguito non è più menzionata. I Adamini; l’oratorio di San Giovanni Evange- registri contabili della chiesa iniziano nel lista a Viglio alla famiglia Triaca e l’oratorio 1783 e proseguono con poche lacune fino dei Santi Mattia e Rocco a Certenago alla ai nostri giorni. Molto completi sono anche famiglia Berra. i verbali della Confraternita del Rosario che L’archivio documenta come l’estinzione di iniziano nel 1709. A questi documenti se- queste famiglie o ragioni d’ordine finanziario riali, raccolti in volume, vanno poi aggiunte abbiano condotto, nel corso del XX secolo, diverse carte sciolte di sicuro interesse per a cedere questi quattro oratori privati alla la storia del complesso monumentale come, parrocchia di Sant’Abbondio. L’oratorio di ad esempio, la convenzione per la costruzio- San Nazzaro, bisognoso di urgenti lavori ne del campanile (1570) o le fatture per l’ac- di restauro, fu ceduto alla parrocchia nel quisto dello stendardo dipinto da Giuseppe 1923, quello di Gentilino nel 1934, quel- Antonio Petrini di Carona (1721-1722). lo di Viglio nel 1968 e quello di Certenago I documenti prodotti in tempi più recenti, nel 1992. Quest’ultimo oratorio è di fattura generalmente riuniti in incarti dagli ammi- recente poiché quello edificato alla fine del nistratori parrocchiali, sono più completi e XVII secolo fu demolito nel 1937 per con- testimoniano soprattutto i numerosi inter- sentire l’allargamento della strada cantona- venti intrapresi per conservare e valorizzare le Sorengo-Montagnola (nell’archivio sono l’importante complesso monumentale di conservate alcune fotografie del vecchio Sant’Abbondio. Pensiamo, in particolare, oratorio). ai restauri del sagrato, dell’ossario e delle cappelle della via Crucis (1980-1984), ai La Confraternita restauri interni della chiesa parrocchiale del Santo Rosario (1992-1998), al restauro degli oratori di Nella parrocchia di Sant’Abbondio è tut- Gentilino, Viglio e Arasio (1988-1993) e al tora attiva la Confraternita del Santo Ro- riattamento e ampliamento della casa par- L’oratorio di S. Nazzaro a Montagnola prima sario, fondata nel 1623 e dotata di una rocchiale (2005-2011). del restauro del 1923. propria amministrazione. La documen- tazione di questa confraternita è conser- vata nell’archivio parrocchiale. Di un’al- tra e più antica confraternita dedicata al Santissimo Sacramento, sono purtroppo rimaste soltanto alcune sparse testimo- nianze. Dalle visite pastorali dei vescovi di Como, conservate presso l’archivio ve- scovile di Lugano, risulta che la Confra- ternita del Santissimo fu unita a quella del Rosario nel 1769. Grazie all’intraprendenza del parroco Aqui- lino Mattei, nel 1962 fu istituita la Fon- dazione la Madonnina avente lo scopo di costruire e gestire una colonia estiva per i giovani ad Altanca. Questa fondazione, to- talmente indipendente dalla parrocchia, ha 1 Sulla differenza fra parrocchia e viceparrocchia e sul diritto di nomina del parroco da parte delle Assemblee comunali si veda MASPOLI Enrico, Il diritto ecclesiastico dello Stato del Canton Ticino, Risoluzione del Consiglio parrocchiale del 31 dicembre 1916 che attesta la nomina Lugano 1924, pp. 32-35. a parroco di don Cesare Lepori. 43 Consistenza della documentazione A riordino concluso, i dati relativi alla crono- logia e alla consistenza dell’archivio parroc- chiale sono i seguenti: 23 scatole di docu- menti sciolti dal 1492 al 1982 (prevalgono i documenti dal 1880 al 1959 circa); 100 scatole e raccoglitori di incarti dal 1899 al 2008 (con prevalenza di quelli dal 1955 al 2005); 132 libri protocollari, registri e pub- blicazioni (con testimonianze dal 1525 al 2016); 62 piani dal 1963 al 2006. In totale, l’archivio occupa circa 15 metri lineari ed è conservato nel locale ricavato dopo l’ampliamento della casa parrocchiale. L’intervento di riordino L’archivio parrocchiale di Sant’Abbondio è stato riordinato la prima volta nel 1988 Un frammento dell’affresco presente nella chiesa di S. Abbondio che raffigura S. Antonio dal Centro di ricerca per la storia e la to- abate, presumibilmente cinquecentesco, venuto alla luce durante il restauro interno del 1998. ponomastica ticinese (CRT), un Istituto fondato da Vittorio Raschèr e cofinanzia- to dal Cantone Ticino e dall’Università bollette d’imposte) anteriori al 1900 sono rale conferito ai documenti. L’inventario di Zurigo. In quell’intervento erano stati stati conservati integralmente mentre permette di reperire le informazioni rela- ordinati tutti i documenti sciolti antichi, quelli del XX secolo sono stati sottoposti tive ad un determinato oggetto o conte- i registri e gli incarti, questi ultimi fino a selezione. Le fatture per prestazioni e sto durante un certo periodo di tempo. alla metà degli anni Ottanta del secolo forniture ricorrenti (acqua, luce elettrica, Esso è preceduto dal piano di classifi- scorso. Per le categorie principali è stato incenso, cera ecc.) sono state in gran parte cazione dove figurano i primi livelli del- applicato, modificandolo quando neces- eliminate o campionate. la sistematica utilizzata per catalogare i sario, il sistema di catalogazione utilizzato Sezione degli incarti: ne fanno parte gli in- documenti. dalla diocesi di Milano e pubblicato a cura carti prodotti dal consiglio parrocchiale e Prima di consultare gli inventari si racco- di Ambrogio Palestra e Angelo Ciceri nel dal prevosto nel XX e XXI secolo. L’assetto manda all’utente di leggere le avvertenze manuale Lineamenti di archivistica eccle- che era stato loro conferito dagli ammi- che favoriscono l’utilizzazione del mezzo siastica, Milano, Edikon 1965. nistratori parrocchiali è stato sostanzial- di ricerca. Nel 2015, il Consiglio parrocchiale ha mente mantenuto. Gli incarti dei lavori di Per ricerche di carattere puntuale si con- chiesto al Servizio