Il Lavoro Raccontato. Acciaierie E Maserati: Due
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Saggi, materiali e memorie IL LAVORO RACCONTATO Acciaierie e Maserati: due fabbriche modenesi dal dopoguerra ad oggi A cura di Anna Maria Pedretti Le foto di copertina e la larga parte di quelle del volume sono tratte dagli archivi storici di Acciaierie Ferrieri e Maserati. © Editrice Socialmente, 2013 Editrice Socialmente s.r.l. Viale Marconi, 69 40122 Bologna www.editricesocialmente.it [email protected] Progetto grafico: www.sergiolelli.it INDICE RINGRAZIAMENTI 7 PREFAZIONE. LE RAGIONI DI UN PROGETTO 9 del Comitato promotore PREMESSA 11 di Antonio Carpentieri INTRODUZIONE 13 di Anna M. Pedretti PRIMA PARTE LE ACCIAIERIE FERRIERE STORIA DI UNA FABBRICA DISMESSA E DI OPERAI UN PO’ SPECIALI… 21 di Giancarlo Bernini e Lauro Setti Intervista a Dario Mengozzi 31 Intervista a Erminio Spallanzani 35 Intervista a Franco Bellei 39 Testimonianza di Andrea Cattabriga 47 CAPITOLO 1 I MORTI SUL LAVORO IN MEMORIA ED VASCO 55 poesia di Walter Ferrarini AGGIUNGI UN NOME 57 di Ivana Taverni Le testimonianze dei famigliari 65 CAPITOLO 2 I LAVORATORI RACCONTANO a) Dopoguerra e ricostruzione 74 b) Dipendenti “un po’ speciali” 110 c) Verso la chiusura 128 CAPITOLO 3 APPENDICE LA VOCE DELLA FABBRICA: IL LINGOTTO MODENESE 143 di Ivana Taverni SECONDA PARTE LA MASERATI UN MARCHIO NEL CUORE DEI MODENESI… 155 di Giancarlo Bernini e Lauro Setti MEMORIA SINDACALE 165 di Franco Facchini TESTIMONIANZE DI GERMANO BULGARELLI 169 TESTIMONIANZA DI LUIGI MORANDI 173 CAPITOLO 1 I LAVORATORI RACCONTANO a) Tra guerra e Dopoguerra 180 b) Anni diffi cili 205 c) Oggi 233 CAPITOLO 2 APPENDICE LA MEDICINA DEL LAVORO E LA MASERATI 255 di Giampiero Lazzaretti, Noris Maletti e Renata Spagnolini BIBLIOGRAFIA 259 RINGRAZIAMENTI Per la realizzazione della ricerca si ringraziano vari enti che, a diverso titolo, hanno contri- buito concretamente; in particolare: - le organizzazioni sindacali provinciali di Modena Cgil, Cisl e Uil; - i sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil; - i sindacati del settore metalmeccanico Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil; - la Lega Spi del quartiere Crocetta; che hanno promosso e sostenuto la ricerca in tutte le sue fasi; - la Circoscrizione 2 del Comune di Modena; che ha accolto l’idea e messo a disposizione contributi e spazi per la presentazione del lavoro; - la Camera di Commercio di Modena; - la Provincia di Modena; - dott. Erminio Spallanzani, sig. Cassanelli e rag. Angelo Bezzi; - dott.ssa Maria Rosa Avino - Inail Modena; - dott Franco Pasti - Biblioteca Universitaria Bologna; - Istituto per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea di Modena; - Archivio Storico Comunale di Modena; - Archivio dell’Anagrafe di Modena; - Biblioteca Estense; - Archivi della Fiom e della Fim di Modena; - dott.ssa Anna Paganelli - Centro Culturale Luigi Ferrari; che hanno messo a disposizione con competenza e disponibilità i documenti in loro possesso. Si ringraziano inoltre i testimoni: per le Acciaierie Ferriere: Azzani Mauro. Baldi Cornelio, Bellei Franco, Bergonzini Giovanni, Bombarda Mau- ro, Bulgarelli Germano, Cantaroni Franco, Cattabriga Andrea, Cavalieri Rina, Dimid- dio Mauro, Falco Giuseppe, Ferrarini Walter, Fregni Azio, Gherardini Renato, Malagoli Franco, Mengozzi Dario, Morandi Luigi, Pollastri Aldo, Rovatti Alfonso, Spallanzani Er- minio, Tavernari Dino, Taverni Ivana, Zagni Franco; per la Maserati Lido Barani, Bellucci Paolo, Bulgarelli Germano, Mino Carrozzo, Caselgrandi Luciano, Luigi Cozzolino, Claudio Decicco, Adriano Della Rosa, Facchini Franco, Gatti Carlo Al- berto, Raniero Lucacalce, Maletti Ivano, Martinelli Guglielmina, Mengozzi Dario, Paola Montorsi, Morandi Luigi, Mussini Danilo, Olivieri Cesare, Piombini Pietro, Franco Ros- setti; che si sono resi disponibili con racconto delle loro storie di lavoro. Si ringrazia infi ne il gruppo dei volontari biografi : Rossella Bavutti, Franca Borghi, Noris Maletti, Werter Malagoli, Daniela Medici, Gina Scacchetti, Marisa Spallanzani, Ivana Taverni, Franco Tassi, Franco Vaccari; che hanno raccolto e rielaborato in forma narrativa le testimonianze raccolte. 9 PREFAZIONE. LE RAGIONI DI UN PROGETTO IL COMITATO PROMOTORE Il libro, costituito in larga parte da interviste o memorie di lavoratori delle ex Acciaierie Ferriere e della Maserati Auto, è nato da un lato dal desiderio di non dimenticare e di rendere anche un doveroso omaggio ai delegati che in queste aziende hanno speso il loro impegno nelle lotte sindacali e per salvarle, e dall’altro per rendere testimonianza dei sacrifi ci e delle morti sul lavoro avvenute specie alle Acciaierie Ferriere. La ricerca è nata da un progetto ideato e sviluppato dalla Lega dei pensionati del quartiere Sacca-Crocetta, dai sindacati Spi Cgil - Fnp Cisl - Uilp, dalle categorie dei metalmeccanici, Fiom-Cgil, Fim-Cisl. Uil-Uilm e con il contributo della Circoscrizione. Il lavoro si concentra su due aziende: la “ACCIAIERIE FERRIERE”, defi nitivamente chiusa e oggi abbattuta, e la “MASERATI”, tuttora in attività, entrambe sorte a ridosso del centro storico della città in quello che fu uno dei primi quartieri industriali dove erano inse- diate le grandi fabbriche modenesi. Fin dal primo incontro, è prevalsa in tutti la consapevolezza della complessità del proget- to, sia per l’impegno a ricostruire attraverso testimonianze una parte importante della storia industriale di due grandi aziende, sia per il periodo attuale che risente delle tensioni presenti nelle confederazioni sindacali, in modo particolare tra le categorie dei metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm. Tra i protagonisti volontari di questa ricerca, che hanno seguito un apposito corso di for- mazione, è prevalso uno straordinario interesse, unito a una forte motivazione, per compren- dere i cambiamenti sociali, produttivi, le trasformazioni del territorio, attraverso la ricostru- zione della memoria dei testimoni, coinvolgendo con colloqui mirati i lavoratori e i delegati sindacali di ieri e di oggi, i rappresentanti della proprietà, delle istituzioni e i famigliari di alcuni lavoratori caduti sul lavoro. Dobbiamo anche ringraziare per la loro disponibilità e il loro contributo di memorie personali parlamentari, amministratori locali, imprenditori e pro- fessionisti che hanno seguito, specie nei momenti critici, queste vicende aziendali favorendo l’individuazione di soluzioni. La scelta delle due aziende, la “ACCIAIERIE FERRIERE” e la “MASERATI”, è stata fatta non solo per la comune proprietà iniziale, quella della famiglia Orsi che ha segnato periodi e vicende diffi cili ed anche drammatiche nella storia dei rapporti sindacali a Modena, ma anche perché entrambe, anche se in periodi diversi, sono passate attraverso varie vicende che hanno visto per entrambe inizialmente un ruolo delle Partecipazioni Statali, e infi ne sono state vendute a imprenditori privati. Sono fabbriche diverse in modo signifi cativo per le con- dizioni di lavoro, di professionalità e per la contrattazione aziendale. Le Ferriere presentavano condizioni di lavoro molto pesanti, con una presenza massiccia di manodopera entrata nell’immediato dopoguerra anche senza grosse qualifi cazioni profes- 10 Il lavoro raccontato sionali, con un ambiente di lavoro molto pericoloso per la salute e l’incolumità stessa degli operai, tanto che ci furono molti infortuni sul lavoro, di cui dodici mortali. Attraverso le testimonianze si raccontano storie drammatiche e di straordinaria solidarietà. La Maserati ha rappresentato l’élite dei lavoratori meccanici modenesi. La produzione e la stessa organizzazione del lavoro, con una caratteristica quasi artigianale, richiedeva buoni requisiti professionali e le rappresentanze sindacali per molti anni sono state per i metal- meccanici di Modena punto di riferimento nelle lotte e negli accordi aziendali importanti, e hanno fornito anche manodopera altamente qualifi cata al mondo delle piccole e medie im- prese. Alla Maserati si sono fatte le prime esperienze di medicina del lavoro con un’attività molto importante sul piano della sicurezza e della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Le Acciaierie Ferriere sono state chiuse defi nitivamente nel 1984. La crisi della siderurgia, che aveva colpito in modo particolare quella minore, le leggi a tutela dei lavoratori occupati in queste aziende, i fi nanziamenti della Cee per favorire l’avvio di nuove attività, la posizio- ne dell’azienda in una zona densamente abitata, tutto questo ha portato, non senza tensioni, ad accordi per la chiusura defi nitiva. Oggi in quell’area si sta completando un centro residen- ziale, come accade in molte aree industriali dismesse nel nostro paese. La Maserati, dopo un’esperienza turbolenta e negativa con la gestione dell’imprenditore De Tomaso, oggi è entrata nel gruppo Fiat. I progetti e i programmi in atto, le trasformazioni e la nuova organizzazione produttiva, stanno cambiando le sue vecchie caratteristiche. Da azienda con caratteristiche quasi artigianali, nella quale prevaleva una produzione completa ad azienda più strutturata sul piano industriale, dove si assemblano i componenti della mac- china mentre parte della sua componentistica si realizza fuori Modena. In questo periodo, sia per le diffi coltà del mercato dell’auto che per le decisioni del grup- po industriale, nell’azienda si vive una situazione d’incertezza per il suo futuro a Modena. Sarebbe una perdita se quello che viene considerato, a ragione, il polo delle auto sportive di alto livello, dove sono nate e cresciute la Ferrari e la Maserati, oltre ad altre di dimensioni diverse, dovesse perdere queste caratteristiche. A conclusione