Le Parole Chiave Della Formazione Professionale
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Le parole chiave della formazione professionale II edizione A cura di G. MALIZIA (coord.) - D. ANTONIETTI - M. TONINI Coordinamento editoriale: MALIZIA Guglielmo (Università Pontificia Salesiana, Roma), coord. TONINI Mario (Sede Nazionale CNOS-FAP) ANTONIETTI Daniela (Sede Nazionale CNOS-FAP) Comitato scientifico: PRELLEZO José Manuel (Università Pontificia Salesiana, Roma) NANNI Carlo (Università Pontificia Salesiana, Roma) SARTI Silvano (Università Pontificia Salesiana, Roma) SPAGNUOLO Giovanna (ISFOL) REGHELLIN Lucio (Sede Nazionale CNOS-FAP) VALENTE Lauretta (Sede Nazionale CIOFS/FP) ELICIO Angela (Sede Nazionale CIOFS/FP) Tip.: Istituto Salesiano Pio XI - Via Umbertide, 11 - 00181 Roma Tel. 06.78.27.819 - Fax 06.78.48.333 - E-mail: [email protected] aprile 2007 SOMMARIO PRESENTAZIONE. 5 INTRODUZIONE . 7 COLLABORATORI . 11 ABBREVIAZIONI E SIGLE . 13 VOCI . 15 PISTE DI LETTURA . 249 INDICE . 259 3 PRESENTAZIONE L’introduzione dell’Obbligo di frequenza di attività formative fino al diciotte- simo anno di età (art. 68 della Legge 17 maggio 1999, n. 144) e del successivo Di- ritto all’istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età (Legge 53/03 e D.Lgs. 76/2005) hanno impegnato il CNOS-FAP e il CIOFS/FP nella progetta- zione, sperimentazione e valutazione di nuovi percorsi formativi prefigurati dalla normativa. Uno dei risultati di questo complesso e stimolante processo di rinnova- mento della Formazione Professionale Iniziale (FPI) è stata l’organizzazione di una collana dei due enti, “Studi-Progetti-Esperienze per una nuova formazione professionale”, che documentasse le pratiche più significative. Dei volumi della collana, che ormai hanno superato il numero di cinquanta, ne segnalo tre, particolarmente importanti per la FPI: – Le “Linee guida per la realizzazione di percorsi organici nel sistema dell’istru- zione e della formazione professionale”, Roma, 2004; –LeGuide per l’elaborazione di piani formativi personalizzati riguardanti varie comunità professionali quali alimentazione, aziendale e amministrativa, com- merciale e delle vendite, elettrica ed elettronica, estetica, grafica e multime- diale, legno e arredamento, meccanica, sociale e sanitaria, tessile e moda, tu- ristica e alberghiera, Roma 2003-2005; – Le parole chiave della formazione professionale, Roma, 2004. Anche se a distanza di pochi anni dalla loro pubblicazione, i volumi hanno bi- sogno di una revisione per vari motivi. Gli enti di FP, innanzitutto, protagonisti delle sperimentazioni dei percorsi for- mativi triennali in varie Regioni, hanno raccolto molti suggerimenti che miglio- rano il progetto. Tra il 2003 e il 2006 vari Accordi tra lo Stato e le Regioni, in secondo luogo, hanno contribuito a dare valenza nazionale ed europea al percorso formativo spe- rimentale, definendone gli standard formativi minimi relativi alle competenze di base (15 gennaio 2004), gli standard relativi alle competenze tecnico-professionali (5 ottobre 2006) e le modalità di certificazione finale e intermedia nonché i criteri per il riconoscimento del crediti (24 ottobre 2004). In un clima di continue riforme e controriforme, in terzo luogo, il Governo at- tuale ha modificato l’assetto della FPI, introducendo l’obbligo di istruzione fino a 16 anni. Da ultimo, anche l’Unione europea con un proprio ruolo che si è concretizzato 5 nella strategia “Istruzione e Formazione 2010” che coinvolge tutti i Paesi membri, ha adottato indicazioni importanti anche per la FPI. Si tratta della “Raccomanda- zione” del Parlamento e del Consiglio del 18 dicembre 2006 sulle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente”, della “Raccomandazione” sui “Fonda- menti dello schema europeo dei titoli per l’apprendimento permanente” (EQF) che crea le condizioni per la comparazione dei titoli tra i vari regimi di istruzione e formazione, del documento sulla qualità delle strutture formative “Common Qua- lity Assurance Framework 2006”. Per tutte queste ragioni, il CNOS-FAP ha deciso l’aggiornamento dell’intero progetto. Più in particolare, il volume “Le parole chiave della formazione professio- nale” è stato aggiornato ed arricchito di nuove voci, ma nel suo complesso man- tiene le caratteristiche dell’edizione originaria, quelle cioè di essere strumento di lavoro per tutti coloro che sono interessati a comprendere l’evolversi del sistema della formazione professionale in Italia e di considerare il presente volume come complemento del testo “Glossario dell’educazione degli adulti”, edito in questi anni dai Ministeri della Pubblica Istruzione e del Lavoro, dall’INVALSI e dall’ISFOL. Il presente volume sarà consultabile anche sul sito www.cnos-fap.it. A decisione dei curatori, poiché le riforme sono in continua evoluzione, d’ora in poi, gli aggiornamenti (la modifica, o la scrittura di nuove voci) saranno collo- cati solo sul sito citato. Le Sedi Nazionali del CNOS-FAP e del CIOFS/FP ringraziano tutti gli autori che hanno collaborato alla stesura delle presente pubblicazione, alquanto faticosa per la complessità della materia e la varietà dei temi. Un ringraziamento partico- lare va al Prof. Josè Manuel Prellezo, dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, per i suoi preziosi suggerimenti. Roma, XX febbraio 2007 Mario Tonini (Presidente CNOS-FAP) 6 INTRODUZIONE La formazione professionale (FP) soprattutto iniziale, pur sottoposta a nume- rosi cambiamenti regionali e nazionali, si è dotata in questi anni di vari elementi di sistema, quali un idelatipo di percorso in sperimentazione con finalità educative, culturali e professionali proprie, l’età di accesso, la durata dei percorsi, gli standard culturali e professionali, la certificazione in itinere e finale, le modalità per passare da un sistema all’altro e l’ingresso nel mondo del lavoro, un primo elenco di quali- fiche, ecc. Il consolidamento della formazione professionale iniziale permette di pensare ad un sistema che si sta delineando, anche se ancora in forma disomogenea. Seg- menti strategici come la formazione continua, l’educazione degli adulti, l’apprendi- stato, la formazione professionale di livello terziario, embrionali se non inesistenti nei primi anni Novanta del secolo scorso, sono oggi parti importanti di un sistema di formazione professionale articolato in formazione professionale iniziale, supe- riore, continua, ricorrente e permanente. 1. Impostazione generale e destinatari Così come spiegato nella prima edizione, la decisione di realizzare la presente opera è stata presa dalle Presidenze nazionali del CNOS-FAP e del CIOFS/FP e si giustifica soprattutto per tre motivi. a) Come si è appena messo in evidenza, negli ultimi anni la FP è stata raggiunta da profondi cambiamenti e il rinnovamento dovrebbe continuare con il mede- simo ritmo anche nel prossimo futuro. Una nuova terminologia è stata intro- dotta, mentre una parte di quella tradizionale sta subendo processi di obsole- scenza o sta assumendo nuovi significati. Gli operatori, e non solo loro, si trovano spesso disorientati e non è facile intendersi anche sui termini più co- muni. b) Un secondo motivo va ricercato nel fatto che un attento esame della letteratura più recente in tale campo ha portato a individuare spazi scoperti per una pub- blicazione di questo tipo. c) Da ultimo, i due enti promotori sono interessati a diffondere la conoscenza dei grandi orientamenti del loro progetto formativo al di là della stretta cerchia di quanti frequentano i loro Centri. Destinatari prioritari del volume sono gli operatori della FP, in particolare quelli dei Centri del CNOS-FAP e del CIOFS/FP e gli enti stessi. La pubblicazione 7 si rivolge anche ai genitori, agli amministratori e ai politici. Si spera che pure gli studiosi della FP potranno trovare utile il volume per la chiarezza e la ricchezza ter- minologica. Il taglio è prevalentemente educativo e pedagogico. L’opera intende rispondere alle esigenze e ai criteri di una piena scientificità e al tempo stesso costituire uno strumento concreto e operativo di lavoro. Anche se sinteticamente, fornirà le informazioni essenziali sullo stato dell’arte in relazione ai vari temi toccati nella presentazione delle parole chiave. Pur salvaguardando il ri- gore scientifico dell’impostazione, viene usato uno stile semplice e chiaro che eviti il ricorso a terminologie eccessivamente specialistiche. Il volume non è una enciclopedia o un dizionario, né un glossario. Si è optato invece per una presentazione delle parole chiave della FP in un momento in cui la terminologia è in grande cambiamento nel senso che alcune voci stanno per cadere nella obsolescenza, mentre altre stanno emergendo. Quindi, l’opera non intende trattare tutti i termini che si riferiscono alla FP, ma solo quelli più significativi in questo momento. Nella scelta delle parole uno dei criteri più importanti è stata la particolare rile- vanza dei termini. Questi ultimi, a loro volta, provengono dalle scienze della for- mazione in quanto direttamente significativi per la FP: infatti, come si è detto sopra, ci si è voluti situare dalla parte della valenza educativa e pedagogica di quanto viene presentato. 2. Scelta delle voci In corrispondenza con tali premesse, l’opera offre un ventaglio dei termini principali che descrivono la FP da diverse prospettive (filosofica, teologica, storica, antropologica, sociologica, psicologica, biologica, metodologica, giuridica, delle scienze della comunicazione). Non manca l’attenzione ai vari contesti culturali e alla dimensione europea. Pertanto, allo scopo di assicurare