AAM TAC 9 2012 Impaginato.Pdf
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Arts and Artifacts in Movie AAM · TAC Technology, Aesthetics, Communication Rivista fondata da †Giovanni Morelli Direttore / Editor Fabrizio Borin Università Ca’ Foscari, Venezia Comitato scientifico / Scientific Board Carmelo Alberti · Università Ca’ Foscari, Venezia Francesco Casetti · Università Cattolica, Milano Roberto Cicutto · Producer Mikado Film Antonio Costa · iuav, Venezia †Fernaldo Di Giammatteo · Film critic and Cinema historian Roberto Perpignani · Film Editor Benjamin Ross · Director, writer Giorgio Tinazzi · Università di Padova Riccardo Zipoli · Università Ca’ Foscari, Venezia Coordinatore editoriale / Associate Editor Gilberto Pizzamiglio Fondazione Giorgio Cini, Venezia Per la migliore riuscita delle pubblicazioni, si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporre i materiali da consegnare alla redazione ed alla casa editrice, alle norme specificate nel volume Fabrizio Serra, Regole editoriali, tipografiche & redazionali, Pisa-Roma, Serra, 20092 (ordini a: [email protected]). Il capitolo «Norme redazionali», estratto dalle Regole, cit., è consultabile Online alla pagina «Pubblicare con noi» di www.libraweb.net. * «aam · tac» is an International Peer-Reviewed Journal. The eContent is Archived with Clokss and Portico. anvur: a. fondazione giorgio cini · venezia · istituto per la musica Arts and Artifacts in Movie AAm · TAC Technology, Aesthetics, Communication an international journal 9 · 2012 pisa · roma fabrizio serra editore mmxiii Rivista annuale / A yearly Journal Fabrizio Serra editore Casella postale n. 1, Succursale n. 8 · i 56123 Pisa Tel. +39 050 542332 · fax +39 050 574888 [email protected] · www.libraweb.net Uffici di Pisa: Via Santa Bibbiana 28 · i 56127 Pisa Uffici di Roma: Via Carlo Emanuele I 48 · i 00185 Roma I prezzi ufficiali di abbonamento cartaceo e/o Online sono consultabili presso il sito Internet della casa editrice www.libraweb.net. 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Stampato in Italia · Printed in Italy issn 1824-6184 issn elettronico 1825-1501 * La pubblicazione si avvale della collaborazione del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali della Università Ca’ Foscari di Venezia. SOMMARIO horizons of the unpredictable Margot Galante Garrone, Zanz8 1/2. In-chiostro a Follina in memoriam 11 Giovanni De Zorzi, La spaesata dimensione sonora in Ashik Kerib di Sergej Parajanov 19 Silvia Vincis, A father rewritten by his daughter. Saraband by Ingmar Bergman and A blessed child by Linn Ullmann 35 Luca Bottone, Un bloc-notes di critica cine-videomusicale 45 attack and retreat : ah, sempre questi italiani ! Damiano Gui, Alberto Savinio e il cinema. Una mitologia in atto 75 Roberto Calabretto Tra malintesi ed equivoci : la generazione dell’ottanta e il cinema. Uno sguardo sugli anni trenta 97 Fausto Vittori, Voci fuori campo : quattro film di Paolo Virzì 111 HORIZONS OF THE UNPREDICtable ZANZ8 1/2. IN-CHIOSTRO A FOLLINA IN MEMORIAM Margot Galante Garrone1 Pastello di Margot G. G. «aam · tac» · 9 · 2012 12 margot galante garrone « Corri corri in bicicletta Dài, Marisa, corri in fretta Con la gonna che s’impiglia Se no Utto non si piglia. » Ma ma non era Utto il gatto Che scappava di soppiatto Nell’intrico, nei meandri Delle siepi di oleandri. In questo progresso scorsoio Sta’ certo che io non mi annoio : Ho appena adocchiato un vassoio Di paste sul grande scrittoio. zanz8 1/2. in-chiostro a follina in memoriam 13 « Laggiù fra gli alberi, là, proprio là Stava la Toti ». »Là dove ? » « Ma là ! » Non più dietro : davanti al paesaggio Te ne stai sorridente, al tramonto. Dei tuoi anni passati il racconto 14 margot galante garrone Nei panni del Padre della Pulzella Avvolto dentro l’enorme mantella Che un giorno fu del Passator Cortese Nel chiostro stai per le nostre riprese… Quella mantella che portò Giovanni Dalla Romagna, or son 40 anni. Flashback Era gennaio, ed in bocca di Piazza C’era Antonioni con una ragazza. Si era voltato a guardare Giovanni (che del bandito s’avvolgea nei panni). E anche Giovanni si era voltato Ed il regista aveva spïato. Stupido squarcio di un giorno invernale : Forse un anticipo di Carnevale ? zanz8 1/2. in-chiostro a follina in memoriam 15 Ci regali in un giorno di maggio. Hai sul capo un cappello adornato Di banane, ma siamo sicuri Che da noi ti saresti aspettato Un cappello di topinamburi ! Pericoloso è su una Kawasaki Attraversare un campo di cachi. Con le tue bretelle rosse E con un velo di tosse Te ne stai di fronte al mare E ti fai fotografare. Non sono 1000 i papaveri rossi Della corona che tu porti in testa. Son solo 10, di seta, un po’ grossi : li abbiam cuciti in un giorno di festa. 16 margot galante garrone Nel Cimitero sta la Trépassée Nella Commedia di Théophile Gautier. Vuoi far la parte del Verme affamato, Poeta caro, Poeta amato ? Sul Montello c’è la neve E noi siamo giunte a Pieve. Hai la papalina bianca… Ci sediamo sulla panca Aspettando tutte e tre La lettura di Gautier. Mentre crepita il camino Tu ci leggi pian pianino E con voce un poco spenta Quella storia truculenta. Ma a salvar la situazione (e la tua reputazione) Con le paste e col prosecco La Marisa arriva ed ecco, Proprio mentre noi si beve, Viene giù la prima neve. zanz8 1/2. in-chiostro a follina in memoriam 17 Nel chiostro di Follina Petrobelli (in abito cileno secentesco) Danzava fra colonne e capitelli E i frati lo guardavano in cagnesco. Mentre Tu, con la coppola di lana, Genitor di Giovanna, un po’ incazzato Con re Carlo, gran figlio di puttana, Rabbrividivi al vento che gelato Ti faceva volar la mantellina Laggiù nel freddo chiostro di Follina. Quel passeggiare lento e-vocativo Fra gli alberi di Pieve di Soligo Ha un che di disperato ed ossessivo Ma è così che io ti prediligo. Noi ti seguiamo sulle foglie morte Tutte in fila, in timido corteo, Mentre spieghi a noialtre e alla consorte Del bosco che ti è sacro il galateo. 18 margot galante garrone Si voglia o non si voglia Di colpo eccola qui La detestata soglia E poi tutto finì. « La Fede delle Femmine » LA SPAESATA DIMENSIONE SONORA IN ASHIK KERIB DI SERGEJ PARAJANOV Giovanni De Zorzi A Maddalena nel tempo senza tempo Era un caldo giorno del settembre 1988. Credo di ricordare che la proiezione fosse intorno alle tre del po- meriggio in Sala Grande : il turbinio della 45 Mostra Internazionale del Cinema sembrava essersi placato nell’ora del dopopranzo, nello scintillio del mare. Si lavorava all’Ufficio Stampa della Biennale, impiego sta- gionale che ci dava la possibilità di vedere quanti più film possibile. Il nostro criterio guida ci faceva cercare soprattutto quelli che venivano da paesi lontani e che probabilmente non sarebbero mai stati distribuiti. Ci rivedo meditare sul programma generale : …Eventi Speciali. Ashik Kerib, di Sergej Parajanov e Dodo Abashidze, Georgia (urss), lungometraggio, colore, 75’, diceva la scheda. All’Ufficio Stampa erano arrivati ben pochi dépliants da distribuire ai giornalisti o ai loro telegiornali, com’era, d’altronde, per tutto quello che arrivava dall’urss : niente videoclips, niente audiocassette, forse qualche foto di un omone che si chia- mava Parajanov e di un giovane moro dagli occhi a mandorla vestito all’orientale. Chissà ? Proviamo ! Nell’ignoranza totale sgattaiolammo dentro, introdotti da maschere amiche ; venendo dalla luce abba- cinante del mare la Sala Grande ci accolse fellinianamente nella sua fresca penombra, e sprofondammo nelle poltrone della Galleria. Si spengono le luci. Nasce una luce che adesso cerco di seguire. Si riaccendono le luci. Applausi nella sala semideserta. Straniti, stupefatti, colpiti (ricordo il paragone di allora : “come una nave in pieno petto”) ci avviciniamo a un enorme Sergej Parajanov e con Maddalena mormoriamo : “spasijba”. Ci stringe la mano, commosso. Si avvicina anche Sergio Leone, presidente della giuria, anche lui emette un goffo, emozionato e romanesco : “spasijba” mentre Parajanov lo sovrasta (…e Sergio Leone non era esattamente un tipo minuto…). Il tempo riprende a scorrere e giunge sino a quest’attimo mentre gli dico ancora : grazie ! c clamato dalla critica a Venezia in quel 1988, Sergej Parajanov (1924-1990) fu poi pro- A posto come best director all’European Film Award dello stesso anno, vinse quindi il premio speciale della giuria all’Istanbul International Film Festival del 1989 e, infine, in li- mine, ricevette tre Nika Awards in Russia : per il film Ashik Kerib, per la sua regia con David ‘Dodo’ Abashidze e come production designer. Piace pensare che siano state delle tardive sod- disfazioni per Parajanov da poco uscito dal carcere dov’era rimasto per anni (dedicandosi alle arti visive) e dove aveva contratto diverse malattie che gli fecero lasciare questo mondo il 21 luglio 1990, poco dopo Ashik Kerib. Da allora mi occupai di culture musicali dell’area e così, presentandosi oggi l’occasione di poter ‘fare qualcosa per’ Parajanov, ho pensato di esplorare la poco nota dimensione mu- sicale di Ashik Kerib : la trama del film è infatti basata sull’omonimo ciclo lirico cantato da particolari poeti orali/trovatori detti ashik che vagano in area euroasiatica e centroasiatica. Nelle pagine che seguono verrà innanzitutto presa in esame quest’antica tradizione, allo stesso tempo poetica, musicale e spirituale.