DI COMUNE DI

PIANO FORESTALE AZIENDALE DEI COMUNI DI PASSERPASSERANOANO MARMORITO E CORTAZZONE E DELL’ASSOCIAZIONE “TERRA, BOSCHI, GENTE E MEMORIE” (Regione Piemonte - L.R. 4/09 art. 11) per la gestione sostenibile delle proprietà boschive e per la valorizzazione degli assorbimenti di carbonio

PERIODO DI VALIDITÀ 2013-2028

Relazione

Novembre 2013

Responsabile: Dott. forestale Guido Blanchard – Studio Blanchard-Gallo – (TO) Collaborazione: Dott. forestale Martina Bricarello

Lavoro nell’ambito del progetto FORCREDIT: Piani forestali aziendali per la valorizzazione dei crediti di carbonio SOMMARIO

1. PREMESSA...... 4 2. QUADRO DI SINTESI...... 6 2.1 Legende...... 6 2.2 Dati del Piano Forestale Aziendale (PFA)...... 8 2.3 Dati Piano Forestale Territoriale (PFT) ...... 12 2.4 Elenco particelle catastali comunali interessate dal Piano Forestale Aziendale...... 14 2.5 Dati generali di pianificazione ...... 16 3. INTRODUZIONE...... 19 4. UBICAZIONE, CONFINI, ESTENSIONE...... 22 5. CARATTERISTICHE STAZIONALI...... 24 5.1 Aspetti climatici ...... 24 5.1.1 Precipitazioni e Regime pluviometrico ...... 24 5.1.2 Altezza e durata del manto nevoso...... 25 5.1.3 Temperature ...... 26 5.1.4 Carta climatica elaborata secondo il metodo di Bagnouls e Gaussen ...... 27 5.1.5 Considerazioni finali...... 28 5.2 Caratteri geologici, geomorfologici e pedologici...... 30 5.3 Individuazione e descrizione delle Unità di Terre ...... 33 6. AVVERSITÀ E INTERAZIONI CON ALTRE COMPONENTI/ATTIVITÀ...... 36 6.1 Dissesti...... 36 6.2 Incendi...... 36 6.3 Danni meteorici, antropici e fenomeni di deperimento...... 37 6.4 Danni da ungulati selvatici...... 39 6.5 Danni da attività turistico-ricreative ...... 39 6.6 Danni da utilizzazioni o esbosco...... 40 7. BIODIVERSITÀ E SOSTENIBILITÀ...... 41 7.1 Criteri di pianificazione e prescrizioni gestionali ...... 41 7.2 Calcolo dell’incremento...... 43 7.3 Principi di sostenibilità nella gestione SOST...... 44 7.4 Habitat in direttiva 92/43/CEE...... 49 7.5 Altri habitat di interesse naturalistico ...... 50

1 7.6 Particolarità naturalistiche...... 51 7.7 Necromassa ...... 52 8. GESTIONE PASSATA...... 54 8.1 Cenni storici sull'uso delle risorse forestali...... 54 8.2 Usi civici...... 56 9. VINCOLI E ZONIZZAZIONI TERRITORIALI ESISTENTI ...... 57 9.1 Strumenti di Pianificazione territoriale esistenti...... 57 9.2 Vincoli territoriali esistenti, sviluppo urbanistico e tutela ambientale...... 61 9.2.1 Vincolo Idrogeologico...... 61 9.2.2 Vincolo Paesistico - ambientale...... 61 10. DESTINAZIONI E COMPARTIMENTAZIONE ...... 61 10.1 Destinazione produttivo-protettiva...... 64 10.1 Destinazione produttiva...... 66 10.2 Destinazione naturalistica...... 68 10.3 Compartimentazione ...... 69 10.3.1 Classi di compartimentazione o Comprese...... 69 10.3.2 Particelle e sottoparticelle forestali...... 71 11. METODOLOGIA DI RILIEVO...... 74 11.1 Indagini di campo...... 74 11.2 Affidabilità statistica dei dati rilevati...... 76 11.3 Cartografia tematica...... 76 12. DESCRIZIONE EVOLUTIVO COLTURALE ATTUALE DEI BOSCHI...... 77 12.1 Robinieti...... 82 12.2 Querco-carpineti...... 84 12.1 Altre categorie...... 87 12.2 Curve ipsometriche delle principali specie ...... 90 13. OBIETTIVI E NORME GESTIONALI ...... 92 14. PIANO DEGLI INTERVENTI SELVICOLTURALI E QUADRO ECONOMICO 94 14.1 Scelte colturali, percentuali di ripresa sulla provvigione...... 95 14.2 Il trattamento delle fustaie...... 98 14.3 Il trattamento dei cedui ...... 99 14.4 Il trattamento del governo misto (fustaia-ceduo)...... 101 14.1 Il trattamento dei popolamenti collassati ...... 102

2 14.1 Il trattamento dei popolamenti di invasione...... 102 14.2 Confronto trattamenti SOST e BAU...... 103 14.3 Definizione degli interventi colturali previsti ...... 105 14.3.1 Diradamenti (DR) ...... 105 14.3.2 Avviamento all’alto fusto (AF)...... 105 14.3.3 Taglio del ceduo e della fustaia nei popolamenti a governo misto (CF)...... 106 14.3.4 Ceduazione a ceduo semplice (CM)...... 106 14.3.5 Avviamento del ceduo a ceduo composto (AM) ...... 106 14.3.6 Ricostituzione boschiva con solo sgombero (RS) ...... 107 14.3.7 Taglio a scelta colturale (SC) ...... 107 14.4 Superfici di intervento e stima del macchiatico...... 107 15. VIABILITÀ E SISTEMI DI ESBOSCO ...... 116 16. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE...... 121

3 1. PREMESSA

Il Piano Forestale Aziendale delle proprietà comunali del comune di Passerano Marmorito, insieme a piccole proprietà pubbliche e private in comune di Cortazzone e ad alcune aree in gestione all’associazione “Terra, Boschi, Gente e Memorie” (TBGM) (nei comuni di Passera- no Marmorito, Pino d’Asti e Castelnuovo Don Bosco) si inserisce nell’ambito del progetto Forcredit (www.fondazioneambiente.org), promosso a livello regionale dalla Fondazione per l’Ambiente Teobaldo Fenoglio, su cofinanziamento della Fondazione CRT e delle ammini- strazioni locali interessate, e finalizzato alla promozione della gestione forestale sostenibile quale strumento per favorire l’aumento dei quantitativi di carbonio stoccati negli ecosistemi forestali, con particolare riferimento alle problematiche energetiche e ambientali connesse ai rischi climatici globali. Il progetto, a livello regionale, si inserisce inoltre nella prospettiva dello sviluppo di una do- manda volontaria di crediti forestali per la compensazione delle emissioni di CO2 e prevede la preparazione, con finalità dimostrative, di nuovi Piani Forestali Aziendali orientati al miglio- ramento delle funzioni boschive complessive e ai connessi incrementi di accumulo del carbo- nio nei suoli e soprassuoli, presupposti per il riconoscimento dei menzionati crediti. Le attività di rilevamento e analisi per la quantificazione dei crediti di C sono svolte secondo i principali standard volontari di riferimento e utilizzando protocolli di rilevamento e analisi de- finiti in coerenza con le metodologie internazionali UNFCCC. In data 29 febbraio 2013 ad Asti veniva sottoscritto il “Protocollo di intesa tra la Provincia di Asti, il Comune di Passerano Marmorito, il Comune di Cortazzone e la Fondazione per l’Ambiente “Teobaldo Fenoglio” ONLUS avente ad oggetto il finanziamento di un Piano Fo- restale Aziendale per la gestione sostenibile delle proprietà boschive dei Comuni interessati, con relativa sperimentazione del calcolo dei crediti di carbonio producibili secondo le meto- dologie di riferimento.” Il presente Piano Forestale Aziendale interessa nel complesso 71 ettari boscati, di cui la mag- gioranza (62 ha) afferisce alla quota dei boschi di proprietà del Comune di Passerano Marmo- rito. Le superfici oggetto di pianificazione sono boschi di latifoglie collinari (cedui, lembi di fustaia o boschi a governo misto) ordinariamente gestiti, nei quali sono state anche recente- mente posti in atto interventi di utilizzazione finalizzati principalmente a ritrarre legname da ardere.

4 Attualmente i proprietari dei fondi si trovano a poter scegliere fra una gestione che consenta la massimizzazione del reddito da produzione di legname o piuttosto optare per una gestione più multifunzionale e mirata al miglioramento ecosistemico e strutturale e in misura minore, alla produzione legnosa. In questo scenario si inserisce il presente Piano di Gestione Aziendale che definisce quali op- zioni alternative due modalità gestionali prevedibili e coerenti con la normativa forestale re- gionale: • SOST (= sostenibile) che rappresenta l’opzione applicata dal presente piano finaliz- zata ad una gestione multifunzionale che porta in secondo piano l’interesse verso la produzione legnosa • BAU (= business as usual) che rappresenta la gestione di riferimento, non attuata nel presente piano, volta principalmente alla valorizzazione del reddito legnoso nel breve periodo, nel rispetto di principi generali della buona pratica selvicolturale e con riferi- mento a gestioni in atto in realtà limitrofe e analoghe per categorie forestali, struttura, accessibilità e in riferimento alla gestione passata sugli stessi fondi. La differenza in accumulo di biomassa, e quindi di carbonio, fra le due modalità gestionali sa- rà la base per quantificare secondo specifiche metodologie i crediti di carbonio da valorizzare sul mercato volontario.

5 2. QUADRO DI SINTESI

2.1 Legende

Categorie forestali TIPO DESCRIZIONE RB10X Robinieto RB10B Robinieto con latifoglie mesofile CA50X Castagneto neutrofilo dell’Appennino e dei rilievi collinari interni QV51X Querceto di rovere a Physospermum cornubiense dei rilievi collinari interni, st. delle sabbie astiane Querceto di rovere a Physospermum cornubiense dei rilievi collinari interni, st. delle sabbie astiane QV51A var. con castagno QC60X Querco-carpineto mesoxerofilo del Monferrato e/o Colline del Po QC60A Querco-carpineto mesoxerofilo del Monferrato e/o Colline del Po var. con castagno QC60B Querco-carpineto mesoxerofilo del Monferrato e/o Colline del Po var. con robinia QC60C Querco-carpineto mesoxerofilo del Monferrato e/o Colline del Po var. con roverella QC42X Querceto misto d'impluvio dei rilievi collinari interni st. su sabbie astiane QC42A Querceto misto d'impluvio dei rilievi collinari interni st. su sabbie astiane var. con castagno QC42B Querceto misto d'impluvio dei rilievi collinari interni st. su sabbie astiane var. con robinia QR10D Orno-querceto di roverella var. di invasione ad orniello CE20X Cerreta mesoxerofila BS31X Boscaglie d’invasione st. planiziale e collinare BS31A Boscaglie d’invasione st. planiziale e collinare var. ad olmo e/o acero campestre RI10D Rimboschimento dei piani planiziale e collinare var. a latifoglie autoctone SP20X Saliceto di salice bianco

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Assetti colturali

ASSETTO DESCRIZIONE FU-FUSTAIA Soprassuolo totalmente edificato da soggetti arborei di origine gamica o con prevalenza di questi (almeno 80% di copertura) rispetto ai polloni da ceppaia. Vi si comprendono anche le fustaie da polloni con soggetti affrancati, derivate da conversione di cedui. FC- Soprassuolo formato da individui di origine gamica ed agamica (polloni), in cui la copertura FUSTAIA SO- dei soggetti di età superiore a quella del ceduo è compresa tra il 20% e l’80% del totale (ol- PRA tre la quale si ha la fustaia), e sono presenti soggetti affrancati di almeno 2 classi di età oltre CEDUO O quella del ceduo, spesso di specie diverse da quelle del ceduo; se la classe è una sola si rica- CEDUO SOT- de comunque nel ceduo semplice matricinato (ved. oltre), se le riserve (allievi) sono più di TO 300 si ricade nel ceduo in conversione (ved. oltre). La categoria raggruppa le situazioni più FUSTAIA precisamente denominate come fustaia sopra ceduo o ceduo sotto fustaia, a seconda dello strato prevalente. In sintesi: n° matricine (riserve): >= 80 se della stessa specie del ceduo >= 30 se di specie diverse dal ceduo area insidenza matricine 20%-80% classi di età matricine: >=2 CM- Soprassuolo edificato totalmente o in prevalenza da polloni con presenza di matricine o ri- CEDUO SEM- serve, generalmente della stessa specie del ceduo, in numero fino a 80 per ettaro o con rela- PLICE, CON O tiva area di insidenza inferiore al 20%, con un massimo di 2 classi di età; se le classi sono SENZA MA- più di 2 e la loro copertura supera il 20% si ricade nella categoria fustaia sopra ceduo/ceduo TRICINE sotto fustaia (ceduo composto). In sintesi: n° matricine: < 80 se della stessa specie del ceduo < 30 se di specie diverse dal ceduo area insidenza matricine <=20% classi di età matricine: <=2 RI- RIMBO- Soprassuolo con più del 50% dell’area basimetrica costituita da individui di origine artificia- le; si comprendono in questa categoria anche i popolamenti adulti a prevalenza di conifere di SCHIMENTO origine artificiale (fustaia artificiale). IN- Soprassuoli forestali di recente costituzione (ultimi 20 anni) che hanno ricolonizzato sponta- BOSCO DI neamente pascoli e prati abbandonati, ex-coltivi o colture legnose specializzate abbandonate, la cui copertura arborea o arbustiva ed estensione rientrano nei parametri di cui alla defini- NEOFORMA- zione di bosco. ZIONE CL- Popolamento con almeno il 50% delle piante del piano dominante schiantate per età elevate, patogeni o per eventi naturali quali neve o vento, valanghe, frane. assenza di struttura verti- COLLASSATO cale stabile, carenza di rinnovazione naturale. NG- Soprassuoli esercitanti una copertura effettiva arborea o arbustiva almeno pari al 20% (sti- BOSCO SEN- mata a vista), generalmente di origine spontanea, non sottoposti ad alcun intervento selvicol- ZA turale e assolutamente privi di interesse economico diretto. Soprassuoli compositi, con pre- GESTIONE senza contemporanea di individui arborei ed arbustivi, talora accompagnati da cespugli, ma in alcuni casi esclusivamente formati da soli alberi od arbusti, situati in stazioni ai limiti superiori della vegetazione forestale, impervie, rupestri, a suolo superficiale, su colatoi di valanga, ecc., ove si sono insediati con estrema difficoltà e lentezza; soprassuoli situati in stazioni riparie (alvei, golene, litorale, ecc.), soggette a più o meno frequenti esondazioni con asportazione o drastica riduzione della copertura forestale

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Tipi strutturali TIPO DESCRIZIONE STRUTTURALE PE Perticaia ME Adulta a struttura equilibrata MP Adulta a prevalenza di diametri piccoli Monoplana Fustaia MM Adulta a prevalenza di diametri medi MG Adulta a prevalenza di diametri grandi Pluriplana per DP Pluriplana per piede d’albero a prevalenza di diametri piccoli piede d’albero DM Pluriplana per piede d’albero a prevalenza di diametri medi CM Giovane con matricine CS Giovane senza matricine Ceduo AM Adulto con matricine AS Adulto senza matricine Altri CL Collassato

2.2 Dati del Piano Forestale Aziendale (PFA)

Il presente Piano interessa le superfici boscate comunali del comune di Passerano Marmorito, le superfici boscate comunali più alcune private del comune di Cortazzone, le superfici bosca- te in gestione all’associazione “Terra, Boschi, Gente e Memorie” (TBGM) localizzate nei comuni di Castelnuovo Don Bosco, Passerano Marmorito e Pino d’Asti. Il presente PFA interessa quindi una superficie complessiva di circa 71 ettari che, escludendo le tare non cartografabili (superfici rocciose, pietraie, cespuglieti, radure, aree aperte), diven- tano 68 ettari suddivisi in 3 comprese come indicato nella tabella seguente:

Compresa Dati Totale (ha) A – Passerano Marmorito Sup. totale (ha) 62 Sup. netta (ha) 60 B - Cortazzone Sup. totale (ha) 2 Sup. netta (ha) 1 C -TGBM Sup. totale (ha) 7 Sup. netta (ha) 7 Sup. totale complessiva (ha) 71 Sup. netta complessiva (ha) 68

8 Di seguito si riportano alcune tabelle con l’indicazione della superficie forestale lorda inte- ressata dal presente Piano, suddivisa per categorie forestali e per tipologie forestali.

Compresa CATEGORIA Dati A - Passerano B - Cortazzone C - TBGM Totale BS - Boscaglie Sup. forestale lorda (ha) 0,6 0,9 1,5 Tare non cartografabili (ha) 0,1 0,0 0,1 QV – Querceti di roverella Sup. forestale lorda (ha) 0,7 0,5 1,2 Tare non cartografabili (ha) 0,0 0,0 0,0 RI - Rimboschimenti Sup. forestale lorda (ha) 0,3 0,3 Tare non cartografabili (ha) 0,0 0,0 CA - Castagneti Sup. forestale lorda (ha) 2,8 2,8 Tare non cartografabili (ha) 0,0 0,0 RB - Robinieti Sup. forestale lorda (ha) 42,9 0,2 2,1 45,1 Tare non cartografabili (ha) 1,8 0,0 0,4 2,1 QC – Querco-carpineti Sup. forestale lorda (ha) 13,9 0,7 2,1 16,8 Tare non cartografabili (ha) 0,0 0,1 0,0 0,1 CE - Cerrete Sup. forestale lorda (ha) 1,6 1,6 Tare non cartografabili (ha) 0,0 0,0 SP – Saliceto-pioppeti Sup. forestale lorda (ha) 0,2 0,2 Tare non cartografabili (ha) 0,0 0,0 QR – Querceti di rovere Sup. forestale lorda (ha) 1,4 1,4 Tare non cartografabili (ha) 0,2 0,2 Sup. forestale lorda (ha) totale 62,1 1,5 7,4 70,9 Tare non cartografabili (ha) totale 1,8 0,2 0,6 2,6

9 Compresa Tip.For. Dati A - Passerano B - Cortazzone C - TBGM Totale RB10X Sup. forestale lorda (ha) 22,2 22,2 Tare non cartografate (ha) 0,9 0,9 RB10B Sup. forestale lorda (ha) 20,6 0,2 2,1 22,9 Tare non cartografate (ha) 0,9 0,0 0,4 1,3 CA50X Sup. forestale lorda (ha) 2,8 2,8 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 QV51X Sup. forestale lorda (ha) 0,5 0,5 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 QV51A Sup. forestale lorda (ha) 0,7 0,7 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 QC60X Sup. forestale lorda (ha) 3,0 0,7 2,1 5,8 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,1 0,0 0,1 QC60A Sup. forestale lorda (ha) 2,3 2,3 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 QC60B Sup. forestale lorda (ha) 5,9 5,9 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 QC60C Sup. forestale lorda (ha) 0,8 0,8 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 QC42X Sup. forestale lorda (ha) 0,7 0,7 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 QC42A Sup. forestale lorda (ha) 0,8 0,8 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 QC42B Sup. forestale lorda (ha) 0,4 0,4 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 QR10D Sup. forestale lorda (ha) 1,4 1,4 Tare non cartografate (ha) 0,2 0,2 CE20X Sup. forestale lorda (ha) 1,6 1,6 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 BS31X Sup. forestale lorda (ha) 0,6 0,6 Tare non cartografate (ha) 0,1 0,1 BS31A Sup. forestale lorda (ha) 0,9 0,9 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 RI10D Sup. forestale lorda (ha) 0,3 0,3 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 SP20X Sup. forestale lorda (ha) 0,2 0,2 Tare non cartografate (ha) 0,0 0,0 Sup. forestale lorda (ha) totale 62,1 1,5 7,4 70,9 Tare non cartografate (ha) totale 1,8 0,2 0,6 2,6

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Tabella con indicazione delle superfici nette (ha) suddivise per compresa, per assetto e per ti- po strutturale.

A – B – C – ASSETTO TIPO STRUTTURALE Passerano Cortazzone TBGM Totale CL CL 0,16 0,16 CM AM 21,05 0,17 1,76 22,98 AS 3,24 3,24 CM 7,07 7,07 CS 12,05 12,05 FC ASME 2,79 2,79 ASMG 0,76 0,76 ASMM 8,79 8,79 ASMP 1,18 1,18 CLCL 0,38 0,38 CSMM 0,60 0,60 CSMP 0,83 0,83 DPAS 0,90 0,90 MGAS 0,71 0,71 MMAS 0,60 0,60 FU DM 0,21 0,21 DP 0,79 0,79 ME 0,62 2,64 3,27 MP 0,28 0,28 IN PE 0,52 0,52 RI PE 0,31 0,31 Totale 60,30 1,31 6,79 68,39

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2.3 Dati Piano Forestale Territoriale (PFT)

I dati del Piano Forestale Territoriale redatto nel 2003 relativi alle proprietà delle superfici bo- scate dei territori amministrativi interessati dal presente Piano fanno emergere una situazione anomala rispetto alla media per quanto concerne il comune di Passerano Marmorito, che risul- ta essere il comune astigiano con maggiore superficie forestale pubblica (superiore al 5%), in un’area collinare a forte frammentazione particellare e a quasi esclusiva proprietà privata dei fondi. Di seguito viene riportata una tabella con l’indicazione delle superfici forestali derivate dai dati del PFT (2003) rispetto alle superfici delle altre coperture del territorio, in ettari e in per- centuale, suddivise per comune.

SUPERFICI ALTRE COMUNE Dati FORESTALI SUPERFICI Totale Castelnuovo Don Bosco Superficie (ha) 685,82 1514,9 2200,72 Superficie (%) 31,2% 68,8% 100,0% Cortazzone Superficie (ha) 530,95 506,26 1037,21 Superficie (%) 51,2% 48,8% 100,0% Passerano Marmorito Superficie (ha) 687,99 515,13 1203,12 Superficie (%) 57,2% 42,8% 100,0% Pino d'Asti Superficie (ha) 166,59 231,23 397,82 Superficie (%) 41,9% 58,1% 100,0% Superficie (ha) totale 2071,35 2767,52 4838,87 Superficie (%) totale 42,8% 57,2% 100,0%

Di seguito si riportano alcune tabelle con l’indicazione della superficie di ciascun comune suddivisa per categoria di copertura del suolo (dati PFT 2003). Le superfici forestali sono rag- gruppate nella sigla “SF”.

12 COMUNE Dati SF AL CV FV SE PT PX UI UV ES ZU Totale Castelnuovo Superficie (ha) 685,82 96,2 1,73 489,5 542,95 45,13 202,77 108,18 20,98 6,26 1,2 2200,72 Don Bosco Superficie (%) 31,2% 4,4% 0,1% 22,2% 24,7% 2,1% 9,2% 4,9% 1,0% 0,3% 0,1% 100,0% Superficie (ha) 530,95 98,96 5,65 38,87 267,65 33,78 18,84 41,59 0,92 1037,21 Cortazzone Superficie (%) 51,2% 9,5% 0,5% 3,7% 25,8% 3,3% 1,8% 4,0% 0,1% 0,0% 0,0% 100,0% Passerano Superficie (ha) 687,99 105,56 15,26 80,68 230,81 39,26 14,81 28,17 0,58 1203,12 Marmorito Superficie (%) 57,2% 8,8% 1,3% 6,7% 19,2% 3,3% 1,2% 2,3% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Superficie (ha) 166,59 18,59 5,01 128,07 34,61 31,81 0,61 12,53 397,82 Pino d'Asti Superficie (%) 41,9% 4,7% 1,3% 32,2% 8,7% 8,0% 0,2% 3,1% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Superficie (ha) totale 2071,4 319,31 27,65 737,12 1076,02 149,98 237,03 190,47 22,48 6,26 1,2 4838,87 Superficie (%) totale 42,8% 6,6% 0,6% 15,2% 22,2% 3,1% 4,9% 3,9% 0,5% 0,1% 0,0% 100,0%

Castelnuovo Passerano CATEGORIA Dati Don Bosco Cortazzone Marmorito Pino d'Asti Totale SF- sup. forestale Superficie (ha) 685,82 530,95 687,99 166,59 2071,35 Superficie (%) 33,1% 25,6% 33,2% 8,0% 100,0% AL- impianti di arboricoltura Superficie (ha) 96,2 98,96 105,56 18,59 319,31 Superficie (%) 30,1% 31,0% 33,1% 5,8% 100,0% CV- incolti abbandonati Superficie (ha) 1,73 5,65 15,26 5,01 27,65 Superficie (%) 6,3% 20,4% 55,2% 18,1% 100,0% FV- frutteti e vigneti Superficie (ha) 489,5 38,87 80,68 128,07 737,12 Superficie (%) 66,4% 5,3% 10,9% 17,4% 100,0% SE- seminativi Superficie (ha) 542,95 267,65 230,81 34,61 1076,02 Superficie (%) 50,5% 24,9% 21,5% 3,2% 100,0% PT- prato-pascoli Superficie (ha) 45,13 33,78 39,26 31,81 149,98 Superficie (%) 30,1% 22,5% 26,2% 21,2% 100,0% PX- prati stabili di pianura Superficie (ha) 202,77 18,84 14,81 0,61 237,03 Superficie (%) 85,5% 7,9% 6,2% 0,3% 100,0% UI- aree urbanizzate Superficie (ha) 108,18 41,59 28,17 12,53 190,47 Superficie (%) 56,8% 21,8% 14,8% 6,6% 100,0% UV- verde urbano Superficie (ha) 20,98 0,92 0,58 22,48 Superficie (%) 93,3% 4,1% 2,6% 0,0% 100,0% ES- aree estrattive Superficie (ha) 6,26 6,26 Superficie (%) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% ZU- zone umide Superficie (ha) 1,2 1,2 Superficie (%) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Superficie (ha) totale 2200,72 1037,21 1203,12 397,82 4838,87 Superficie (%) totale 45,5% 21,4% 24,9% 8,2% 100,0%

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2.4 Elenco particelle catastali comunali interessate dal Piano Forestale Aziendale

Le particelle interessate dal presente Piano, suddivise per compresa, sono di seguito elencate.

Compresa A - Comune di Passerano Marmorito USO DEL SUOLO FOGLIO PARTICELLA MQ PROPRIETA’ (da foto aerea) 3 348 35.230 SF COMUNALE 3 367 19.150 SF COMUNALE 4 132 460 SF COMUNALE 4 133 438.570 SF COMUNALE 4 158 2.130 SF COMUNALE 5 73 63.020 SF COMUNALE 5 191 60.000 SF COMUNALE 13 415 2.770 SF COMUNALE

Compresa B - Comune di Cortazzone USO DEL SUOLO FOGLIO PARTICELLA MQ PROPRIETA’ (da catasto) 3 411 1660 BOSCO CEDUO COMUNALE 4 120 8560 SEMINATIVO PRIVATA 4 723 4630 SEMINATIVO PRIVATA

14 Compresa C - Terra Boschi Gente e Memorie (TBGM)

USO DEL SUOLO FOGLIO PARTICELLA MQ COMUNE (da catasto) 4 116 1.950 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 117 4.670 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 118 1.830 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 119 1.900 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 123 3.550 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 124 2.650 PASCOLO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 127 2.480 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 128 2.510 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 130 1.020 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 145 3.420 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 146 5.640 SEMINATIVO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 289 9.070 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 298 4.870 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 299 2.080 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 300 830 BOSCO CEDUO Castelnuovo Don Bosco-Mondonio 4 42 5.120 BOSCO CEDUO Passerano Marmorito-Vota Granda 5 333 4.070 BOSCO CEDUO Pino d'Asti - Muscandia 5 336 5.770 BOSCO CEDUO Pino d'Asti - Muscandia 5 337 10.640 BOSCO CEDUO Pino d'Asti - Muscandia

Nella tabella precedente, le due superfici che a catasto vengono indicate come “pascolo” e “seminativo” attualmente sono aree boscate.

15 2.5 Dati generali di pianificazione

Nelle presenti tabelle sono contenuti i dati relativi alle due ipotesi gestionali considerate: 1. BAU (Business as Usual): utilizzazioni ipotizzate per confronto, ispirate a criteri di massimizzazione del reddito legnoso, nel rispetto della normativa vigente e della pro- tezione idrogeologica del territorio (baseline di riferimento) - opzione NON contem- plata dal presente piano 2. SOSTENIBILE: utilizzazioni così come previste nel presente documento di pianifi- cazione - OPZIONE CONTEMPLATA DAL PRESENTE PIANO

BAU SOST Sup. forestale lorda (ha) 71 71 Tare non cartografate (ha) 33 Provvigione attuale al 2012 (mc) 10 736 10 736 Provvigione media 1° triennio (mc) 9 651 10 633 Provvigione media 2° triennio (mc) 9 604 10 757 Provvigione media 3° triennio (mc) 8 982 10 623 Provvigione media 4° triennio (mc) 8 346 10 570 Provvigione media 5° triennio (mc) 7 896 10 673 Provvigione a fine periodo (2027) (mc) 8 338 11 109 Ripresa al 1° triennio (mc) 1 931 949 Ripresa al 2° triennio (mc) 1 317 1 150 Ripresa al 3° triennio (mc) 1 914 1 408 Ripresa al 4° triennio (mc) 1 949 1 360 Ripresa al 5° triennio (mc) 1 739 1 133 Ripresa totale nei 15 anni (mc) 8 850 5 999 Incremento annuo (mc) 430 425 Incremento corrente (mc/ha) 6.29 6.21

16

BAU SOST COMPRESE A B C tot A B C tot Sup. forestale lorda (ha) 62 1.5 7.4 70.9 62 1.5 7.4 70.9 Tare non cartografate (ha) 1.8 0.2 0.6 2.6 1.8 0.2 0.6 2.6 Provvigione attuale al 2012 (mc) 9 249 186 1 301 10 736 9 249 186 1 301 10 736 Provvigione media 1° triennio (mc) 8 459 198 1 373 10 030 9 062 198 1 373 10 633 Provvigione media 2° triennio (mc) 8 416 123 1 064 9 604 9 267 170 1 320 10 757 Provvigione media 3° triennio (mc) 8 005 111 866 8 982 9 145 167 1 311 10 623 Provvigione media 4° triennio (mc) 7 339 127 880 8 346 9 014 184 1 372 10 570 Provvigione media 5° triennio (mc) 6 757 145 994 7 896 8 986 202 1 486 10 673 Provvigione a fine periodo (2027) (mc) 7 155 151 1 032 8 338 9 378 208 1 524 11 109 Ripresa al 1° triennio (mc) 1 539 24 651 2 214 1 159 19 231 1 409 Ripresa al 2° triennio (mc) 1 347 96 125 1 568 1 019 38 38 1 095 Ripresa al 3° triennio (mc) 1 653 86 1 739 1 188 8 47 1 243 Ripresa al 4° triennio (mc) 1 679 1 679 1 257 1 257 Ripresa al 5° triennio (mc) 2 721 2 721 2 102 2 102 Ripresa totale nei 15 anni (mc) 7 919 123 807 8 850 5 617 67 315 5 999 Incremento annuo (mc) 388 6 36 430 383 6 36 425 Incremento corrente (mc/ha*anno) 6.5 4.5 5.3 6.3 6.4 4.5 5.3 6.2

BAU SOST ripresa totale nei 15 anni (mc) 7 919 123 807 8 850 5 617 67 315 5 999 incremento nei 15 anni (mc) 5 824 88 538 6 451 5 745 88 538 6 372 % di ripresa sull'incremento 136% 139% 150% 137% 98% 75% 59% 94%

17 INTERVENTO DESCRIZIONE AF Taglio di avviamento a fustaia DR Diradamento NG Nessuna gestione attiva CM Ceduazione a ceduo semplice CF Taglio del ceduo e della fustaia nei cedui composti SC Taglio a scelta AM Avviamento del ceduo a governo misto RS Ricostituzione boschiva con sgombero

Compresa INT. SOSTENIBILE Dati A B C Totale AF Sup. forestale (ha) 10,46 0,90 11,36 Tare non cartografate (ha) 0,21 0,00 0,21 DR Sup. forestale (ha) 0,28 1,34 2,05 3,66 Tare non cartografate (ha) 0,00 0,20 0,27 0,47 CF Sup. forestale (ha) 5,02 0,17 5,19 Tare non cartografate (ha) 0,13 0,00 0,13 CM Sup. forestale (ha) 34,57 34,57 Tare non cartografate (ha) 1,36 1,36 AM Sup. forestale (ha) 2,66 2,66 Tare non cartografate (ha) 0,09 0,09 RS Sup. forestale (ha) 0,53 0,53 Tare non cartografate (ha) 0,00 0,00 SC Sup. forestale (ha) 3,89 3,89 Tare non cartografate (ha) 0,29 0,29 NG Sup. forestale (ha) 8,57 0,51 9,09 Tare non cartografate (ha) 0,00 0,00 0,00 Sup. forestale totale (ha) 62,09 62,09 1,50 7,35 Tare non cartografate totale (ha) 1,79 1,79 0,20 0,56

Compresa INT. BAU Dati A B C Totale CF Sup. forestale (ha) 7,54 2,29 9,83 Tare non cartografate (ha) 0,13 0,21 0,34 CM Sup. forestale (ha) 36,36 0,81 2,11 39,29 Tare non cartografate (ha) 1,36 0,13 0,36 1,84 DR Sup. forestale (ha) 0,28 0,69 0,97 Tare non cartografate (ha) 0,00 0,07 0,07 SC Sup. forestale (ha) 2,44 2,44 Tare non cartografate (ha) 0,00 0,00 AM Sup. forestale (ha) 2,66 2,66 Tare non cartografate (ha) 0,09 0,09 AF Sup. forestale (ha) 6,75 6,75 Tare non cartografate (ha) 0,21 0,21 RS Sup. forestale (ha) 0,53 0,53 Tare non cartografate (ha) 0,21 0,21 NG Sup. forestale (ha) 0,53 0,53 Tare non cartografate (ha) 0,00 0,00 Sup. forestale totale (ha) 62,09 1,50 7,35 70,94 Tare non cartografate totale (ha) 1,79 0,20 0,56 2,55

18 3. INTRODUZIONE

Il presente Piano Forestale Aziendale (P.F.A.) comprende parte dei terreni di proprietà comu- nale del comune di Passerano Marmorito e alcuni appezzamenti del comune di Cortazzone, facenti parte l’uno della Comunità Collinare Alto Astigiano (insieme anche a Castelnuovo Don Bosco e Pino d’Asti), l’altro della Comunità Collinare Val Rilate. Comprende inoltre le proprietà boschive curate dall’associazione “Terra, Boschi, Gente e Memorie” (TBGM) nei comuni di Castelnuovo Don Bosco, Passerano Marmorito e Pino d’Asti.

All’interno delle proprietà comunali sono state considerate oggetto del presente studio esclu- sivamente le superfici forestali escludendo gli altri usi del suolo. Sono state individuate 3 comprese assestamentali per la gestione del territorio interessato dal Piano: 1) A - superfici forestali comunali di Passerano Marmorito 2) B - superfici forestali comune di Cortazzone 3) C - superfici forestali in gestione all’associazione TBGM.

I popolamenti forestali delle tre Comprese presentano una certa omogeneità di substrati e di pendenze, mentre la composizione specifica varia soprattutto in funzione delle esposizioni e della gestione pregressa.

La maggior parte delle superfici interessate dal Piano è occupata dai robinieti, secondariamen- te dai querco-carpineti, che rappresentano in generale la categoria forestale principale della vegetazione potenziale del sito. Altre superfici di minore estensione sono occupate da castagneti, boscaglie di invasione, querceti di rovere, cerrete, querceti di roverella, saliceti di salice bianco. Una piccola superfi- cie è interessata da un rimboschimento di frassino maggiore:

19 Categorie forestali Compresa Categoria Dati Totale A CA Superficie (ha) 2,8 Superficie netta (ha) 2,8 CE Superficie (ha) 1,6 Superficie netta (ha) 1,6 QC Superficie (ha) 13,9 Superficie netta (ha) 13,9 QV Superficie (ha) 0,7 Superficie netta (ha) 0,7 RB Superficie (ha) 42,9 Superficie netta (ha) 41,1 SP Superficie (ha) 0,2 Superficie netta (ha) 0,2 B BS Superficie (ha) 0,6 Superficie netta (ha) 0,5 QC Superficie (ha) 0,7 Superficie netta (ha) 0,6 RB Superficie (ha) 0,2 Superficie netta (ha) 0,2 C BS Superficie (ha) 0,9 Superficie netta (ha) 0,9 QC Superficie (ha) 2,1 Superficie netta (ha) 2,1 QR Superficie (ha) 1,4 Superficie netta (ha) 1,2 QV Superficie (ha) 0,5 Superficie netta (ha) 0,5 RB Superficie (ha) 2,1 Superficie netta (ha) 1,8 RI Superficie (ha) 0,3 Superficie netta (ha) 0,3 Superficie (ha) totale 70,9 Superficie netta (ha) totale 68,4

20 Categorie forestali e tipi forestali, suddivisi per compresa Compresa Categoria Tipo Forestale Superficie (ha) CA CA50X 2,80 CE CE20X 1,57 QC QC60X 2,97 QC60A 2,35 QC60B 5,86 A – Passerano QC42B 0,38 QC42X 0,75 Marmorito QC42A 0,83 QC60C 0,79 QV QV51A 0,70 RB RB10B 19,70 RB10X 21,38 SP SP20X 0,21 BS BS31X 0,52 B - Cortazzone QC QC60X 0,62 RB RB10B 0,17 BS BS31A 0,90 QC QC60X 2,13 C - TBGM QR QR10D 1,18 QV QV51X 0,51 RB RB10B 1,76 RI RI10D 0,31 Totale complessivo 68,39

21 4. UBICAZIONE, CONFINI, ESTENSIONE

I comuni di Passerano Marmorito, Pino d’Asti e Castelnuovo Don Bosco fanno parte dell’Unione di Comuni - Comunità Collinare Alto Astigiano, situata all’estremo nord-ovest della provincia di Asti. Il comune di Cortazzone fa parte della Comunità Collinare Val Rilate.

22 Complessivamente il Piano vedrà coinvolti circa 71 ettari boscati, per lo più nel comune di Passerano Marmorito, ed in minor misura nei comuni di Cortazzone, Pino d’Asti e Castelnuo- vo don Bosco.

Per quanto riguarda Passerano Marmorito, la maggiore estensione dei boschi interessati dal Piano si trova a sud della provinciale fra Castelnuovo Don Bosco e Gallareto. Le particelle private nel comune di Cortazzone si trovano presso la strada comunale S. Secondo Mongi- glietto e Strada Baldichieri, mentre la particella comunale si trova su un crinale tra cascina del Lupo e cascina Priocco. Le particelle in gestione all’all’Associazione TBGM situate in comu- ne di Castelnuovo sono localizzate presso il Bric del Gerra, all’incrocio tra i confini comunali tra Castelnuovo, Passerano Marmorito e ; quelle di Pino d’Asti sono poco più a nord di quelle di Passerano, in un fondovalle appena a sud-est dell’abitato di Pino d’Asti e a sud di Schierano.

Il reticolo idrografico presenta generalmente orientamento nord-sud. Il comune di Passerano è attraversato dal rio del Vari, dal rio di Falnasco, dal rio Freddo. Il comune di Cortazzone con- fina ad ovest con il torrente Triversa, e il rio Valmezzano; è attraversato dal rio Valle di Cor- tazzone e dal rio Varuna, mentre ad est è presente il rio Val Camerano.

Foto.1 Il querceto di Vota Granda

23 5. CARATTERISTICHE STAZIONALI

5.1 Aspetti climatici

I fattori dell’ambiente fisico, in particolare acqua e calore, agiscono in maniera determinante sui processi fisiologici delle piante: le comunità vegetali e le serie di vegetazione sono forte- mente influenzate da fattori climatici.

5.1.1 Precipitazioni e Regime pluviometrico Le precipitazioni rappresentano di regola la principale sorgente di acqua per la vegetazione anche se in certi casi nebbia e rugiada svolgono un ruolo importante. In generale, la distribuzione annuale delle precipitazioni, nella Regione Piemonte, presenta un andamento bimodale con due massimi, uno primaverile e uno autunnale, e due minimi, uno invernale e uno estivo. In base alla collocazione nell’anno del minimo principale, del massimo principale e del massimo secondario, viene determinato il regime pluviometrico. Vengono di seguito analizzati i dati pluviometrici per le due stazioni più prossime ai comuni interessati, ovvero e Montechiaro d’Asti.

Stazioni pluviometriche considerate (fonte dati: Atlante climatologico del Piemonte - Regione Piemonte, 1998)

• Montechiaro d’Asti, posta alla quota di 237 m s.l.m. La stazione di Montechiaro d’Asti riceve 741,5 mm, con 66,1 giorni medi di pioggia all’anno. Il minimo principale si presenta in inverno (138,8 mm), il massimo principale ricade in pri- mavera (224,0 mm) e il massimo secondario in autunno (209,6 mm). Il mese più piovoso è maggio, seguito da novembre, ottobre e aprile; il mese meno piovoso è gennaio, seguito da luglio, dicembre e febbraio.

24 Le caratteristiche della distribuzione annuale fanno rientrare la stazione in un regime pluvio- metrico prealpino (il più diffuso nella Regione Piemonte). Analizzando l’andamento delle piogge dal 1990 al 2009 (fonte RSA Asti – Arpa Piemonte), a Montechiaro d’Asti l’anno più siccitoso è stato il 1997 (374,6 mm); l’anno più piovoso è in- vece risultato il 1994 (878,0 mm).

• Tonengo, posta alla quota di 393 m s.l.m. La stazione di Tonengo riceve quantitativi maggiori rispetto alla stazione precedente: 818,1 mm/anno, con 69,1 giorni medi di pioggia all’anno. Il minimo principale si presenta in inver- no (141,9 mm); il massimo principale ricade in primavera (57,7 mm) e il massimo secondario in autunno (225,3 mm). Il mese più piovoso è maggio, seguito da aprile, novembre e giugno; il mese meno piovoso è gennaio, seguito da luglio, dicembre e febbraio. Le caratteristiche della distribuzione annuale fanno rientrare la stazione in un regime pluviometrico prealpino che in Piemonte comprende le aree di pianura, tranne quella alessandrina, buona parte del Monferrato, e tutte le Alpi Co- zie, Valle Susa esclusa.

5.1.2 Altezza e durata del manto nevoso Per quanto riguarda i dati sulle precipitazioni nevose, vengono utilizzati i dati per la stazione di Torino (Buon Pastore, 240 m. s.l.m.); i dati coprono il periodo dal 1990 al 1999 (Regione Piemonte, 2000) e possono dare un’indicazione per l’area interessata. Nel periodo considerato si constata la presenza media del manto nevoso per 1,4 giorni all’anno con un’altezza di circa 7 cm.

25 I dati indicano presenza di precipitazioni nevose in otto anni su dieci (nei mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio e inizio marzo), e che superano i dieci centimetri per cinque anni del periodo considerato. I dati di altezza maggiore del manto nevoso sono stati registrati il primo gennaio 1997 con 17 cm, il 9 dicembre 1990 con 15 cm e il primo marzo 1993 con 13 cm. Il manto nevoso può perdurare per 16 giorni consecutivi (dicembre 1990); la media di du- rata consecutiva del manto nevoso sembra essere di 3-4 giorni. I dati indicano un’alta variabilità dell’altezza e della durata del manto nevoso (anni con assen- za di precipitazioni nevose, altri anni con lunghi periodi di presenza del manto nevoso); il breve periodo per cui si hanno a disposizione i dati e la relativa lontananza della stazione con- siderata dall’area di studio aumentano questa incertezza.

5.1.3 Temperature Vengono analizzate le temperature medie mensili ed annuale, i minimi e i massimi assoluti per la stazione di Asti, prossima alle aree in esame. Vengono di seguito esaminati i dati della stazione di Asti (32 anni di osservazioni), Comune poco a sud-est delle aree di studio (fonte dati: Atlante climatologico del Piemonte, Regione Piemonte, 1998). La minima estrema registrata è stata di – 19,7°C nel mese di febbraio, la massima estrema ri- sulta 38,6 °C nel mese di luglio. La temperatura media annuale è di 12,9°C. Le temperature medie mensili non scendono mai sotto lo zero (1.4°C nel mese più freddo, gennaio), mentre la media delle minime giornaliere scende sotto zero nei mesi di gennaio (- 1.9°C), dicembre (-0.2°C) e febbraio (-0.1°C); si ha in totale una media di 65 giorni di gelo all’anno. Temperature minime estreme al di sotto dello zero si registrano (oltre al già citato dato di feb- braio) a gennaio (-14.7°C), dicembre (-10.0°C), marzo (-6.3°C), novembre (-6.1°C), aprile (- 2.0°C) e ottobre (-0.5°C). Il mese di luglio presenta una delle temperature medie mensili più alte per il Piemonte (24°C), segue il mese di agosto con una temperatura media di 23.0°C. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic A -14,7 -19,7 -6,3 -2,0 1,0 3,3 8,5 9,6 3,2 -0,5 -6,1 -10,0 B -1,9 -0,1 3,8 7,5 11,9 15,8 18,1 17,6 14,1 8,5 3,9 -0,2 C 1,4 3,9 8,6 13,0 17,3 21,2 24,0 23,0 19,1 13,0 7,3 2,8 D 4,7 7,8 13,4 18,5 22,7 26,7 29,8 28,4 24,1 17,4 10,6 5,8 E 19,0 23,9 25,6 28,5 33,3 35,6 38,6 38,0 33,0 27,5 19,0 18,0

26 Tab 1.2.1. Stazione di Asti (126 m s.l.m.). Legenda: A = Minima estrema; B = Medie del- le Minime giornaliere; C = Medie; D = Medie delle Massime giornaliere; E = Massime estreme.

Per quanto riguarda le temperature, si riscontra quindi un clima di tipo continentale con inver- ni freddi e periodo estivo con temperature relativamente elevate, con un alto valore dell’escursione media annua di 22.6°C, valore tra i più alti per la Regione Piemonte.

Temperature medie mensili anno 2009 (in scuro) e periodo climatologico 1991-2005 (in chia- ro). Fonte: Arpa Piemonte

5.1.4 Carta climatica elaborata secondo il metodo di Bagnouls e Gaussen Questa classificazione climatica considera i valori di precipitazione e temperatura medie men- sili nel corso dell’anno e, in particolare, fa riferimento a due fattori limitanti: la siccità e il freddo intenso1. Secondo la carta climatica elaborata secondo il metodo di Bagnouls e Gaussen, le aree di stu- dio sono localizzate tra due sotto-regioni climatiche (Regione Piemonte, 1998): • la prima appartiene alla Regione climatica Xeroterica, sotto-regione submediterranea di transizione, con 1 mese arido2 in estate • la seconda appartiene alla Regione climatica Mesaxerica, sotto-regione ipomesaxerica (temperata), dove si ha assenza di mesi aridi e le T medie del mese più freddo sono com- prese tra 0 e 10°C.

27 1 I periodi freddi sono definiti dalla sequenza dei mesi in cui si registra una temperatura media mensile inferiore a 0°C 2 I mesi aridi sono definiti dalla relazione P<2T dove P rappresenta le precipitazioni espresse in mm e T indica la temperatura in °C.

27 Tonengo Montechiaro d'Asti Mesaxerica (ipomesaxerica) Xeroterica (submediterranea)

P (mm) T (¡C) P (mm) T (¡C) 100,0 50,0 100,0 50,0

80,0 40,0 80,0 40,0

60,0 30,0 60,0 30,0

40,0 20,0 40,0 20,0

20,0 10,0 20,0 10,0

0,0 0,0 0,0 0,0 GFMAMGL ASO ND GFMAMGL ASO ND

Grafici elaborati secondo il metodo Bagnouls e Gaussen

5.1.5 Considerazioni finali Dalle analisi effettuate sui dati climatici in possesso emerge una situazione con precipitazioni abbastanza distribuite nell’arco dell’anno che si attestano intorno ai 700-800 mm, con assenza di mesi secchi. Per quanto riguarda le temperature si riscontra un clima di tipo continentale con inverni freddi e periodo estivo con temperature relativamente elevate, con un alto valore dell’escursione media annua. La temperatura media mensile non scende mai sotto 0 °C, anche se si registrano minimi assoluti inferiori allo zero per diversi mesi all’anno. Questi dati sono evidenziati nei due climodiagrammi di Walter costruiti per le stazioni di To- nengo e di Montechiaro d’Asti.

28

Climodiagramma di Walter per la stazione di Tonengo

Climodiagramma di Walter per la stazione di Montechiaro d’Asti

Per quanto riguarda la stazione di Tonengo sono stati utilizzati i dati derivati dall’Atlante cli- matologico del Piemonte (Regione Piemonte, 1998) e mancano quindi i valori di temperature che non siano i valori di temperatura media mensile. Questi dati sulle temperature sono stati integrati invece per la stazione di Montechiaro con i dati dal 1990 al 1999 (Regione Piemonte, 2000).

29 E’ da sottolineare che per la stazione di Montechiaro d’Asti l’aridità presenta un dato eviden- te, ma non eccessivamente negativo; per arido viene inteso il periodo durante il quale la curva delle temperature (2T) si trova al di sopra di quella delle precipitazioni. Il fattore dell’aridità estiva comporta, in gran parte dell’area di studio, la presenza di specie e associazioni xerofile (ginestra, orniello, roverella, orchidaceae…). Anche la presenza di nu- clei di pino silvestre, una conifera microterma ma poco esigente in fatto di umidità, denota la presenza di ambienti climaticamente e pedologicamente aridi (Marco Paci, 2004). Occorre sottolineare che l’azione di tutti i fattori ecologici (clima, pedologia, esposizione…) concorre alla formazione di particolari “microclimi” che si possono discostare notevolmente dalle condizioni medie del circostante territorio. Questa sinergia tra diversi fattori ecologici riveste particolare importanza nel nord astigiano, dove i fattori in gioco variano notevolmente per cambiamenti orografici e geologici. Nelle aree dove emergono le “sabbie astiane”, per la loro alta permeabilità, accentuano la carenza idrica del periodo estivo. Per le aree di fondovalle, invece, con l’evolversi di suoli più maturi, o per aree con altro sub- strato (marne e argille), o per versanti con esposizione nord, cambiano notevolmente le condi- zioni microclimatiche con minori temperature e maggiore umidità anche nei periodi estivi; per la flora e la vegetazione queste condizioni microclimatiche comportano la presenza di specie più mesofile e più esigenti per quanto riguarda la disponibilità idrica (Franco Picco, 1998).

5.2 Caratteri geologici, geomorfologici e pedologici Le aree in esame si estendono nella zona collinare in posizione centro-meridionale della re- gione piemontese. Il Monferrato e la Collina di Torino, geograficamente associabili in una u- nica entità, sono tuttavia distinti sotto l’aspetto geologico. Le sequenze sedimentarie di en- trambi i domini si sono deposte in ambiente marino di piattaforma, di scarpata e batiale, unite ed intervallate da movimenti tettonici, avvenuti dall’Eocene superiore al Miocene superiore in seguito alla graduale compressione della Tetide, dovuta alla collisione fra la placca africana e quella europea. L’insieme dei bacini sedimentari terziari del Piemonte si sviluppa su due elementi crostali di- stinti, uno di pertinenza "alpina" (Collina di Torino e Langhe) ed uno di pertinenza "appenni- nica" (Monferrato) separati da una discontinuità lungo la quale avviene il sovrascorrimento del basamento metamorfico alpino sulle unità Liguridi. Tutto il sistema è inoltre sovrascorso globalmente sul basamento insubrico e sui relativi sedimenti padani che agiscono come avan-

30 paese dell’intera catena. La Collina di Torino e il Monferrato sono in contatto lungo una zona di taglio orientata da NNW a SSE denominata "Zona di deformazione di Rio Freddo", allun- gata tra il margine padano a Nord e i depositi pliocenico-quaternari a Sud. Essa è considerata come l’evidenza in superficie del sovrascorrimento della crosta metamorfica alpina sulle unità appenniniche. Le sequenze sedimentarie del Monferrato e della Collina di Torino testimoniano le vicende del Bacino Terziario Piemontese, settore settentrionale del mare della Tetide, oceano che col- legava i distretti atlantici e indo-pacifici. La Tetide, a causa del progressivo avvicinamento della zolla apula (o africana) e della zolla europea, iniziò nel Cretaceo medio a chiudersi, di- minuendo progressivamente di profondità; nel frattempo vi si riversavano ingenti volumi di torbiditi terrigene derivanti dall’erosione dell’orogeno alpino in fase di sollevamento. Nel Miocene superiore (Messiniano) si ebbe un effetto di sbarramento in corrispondenza dell’attuale Gibilterra, che determinò l’evaporazione di gran parte delle acque del proto- Mediterraneo, con la conseguente formazione di ambienti lagunari asfittici e di salse, dove precipitarono ingenti quantità di gessi (Formazione gessoso-solfifera; nella zona di esiste una cava di grandi dimensioni, dove il gesso ora viene coltivato in sotterraneo. La pro- gressione dei lavori sui fronti di cava e in sotterraneo, con il denudamento di nuove sezioni litostratigrafiche, permette una evoluzione degli studi di questo particolare evento della storia geologica dell’Europa mediterranea). Successivamente la comunicazione con l’Atlantico si ristabilì e con essa anche la circolazio- ne delle acque. Nella zona astigiana si formò un mare progressivamente meno profondo, dove si depositarono argille e sabbie giallastre con macrofauna di mare basso. Verso la fine del Pliocene il bacino fu completamente colmato dai sedimenti provenienti dalle Alpi e si instaurò un ambiente di deposizione continentale, con zone lacustri e paludose (depositi del Villafran- chiano, Pliocene superiore). La sequenza stratigrafica è descritta, nei Fogli 57 “Vercelli” e 69 “Asti” della Carta Geologica d’Italia, dai termini più antichi a quelli più recenti, come: Marne di Antognola (Oligocene superiore – Miocene inferiore) - Marne grigio-verdastre con frattura concoide, a stratificazione maldistinta, localmente alternate a livelli sabbiosi o arena- cei Marne a Pteropodi inferiori (Miocene) – Alternanze di calcari selciosi a Radiolari, spicole di Spugne e radioli di Echinidi, in strati decimetrici, e di marne più o meno siltose grigio- verdastre, localmente con Pteropodi

31 Formazione di Termo Forà (Miocene) – Alternanze ripetute di argille e marne siltose, silts, sabbie e conglomerati con abbondanti microfaune Pietra da Cantoni (Miocene) – Arenarie grossolane, calcari marnoso-arenacei, arenarie calca- ree Formazione di Baldissero (Miocene) – Silts e sabbie Marne di Sant’Agata Fossili (Miocene) – Marne e argille grigio-azzurre Formazione Gessoso-Solfifera (Miocene superiore) – Argille e marne grigio-brunastre o bian- castre, localmente gessifere, a concrezioni calcaree, con lenti e masse irregolari di gesso spa- tico e compatto Conglomerati di Cassano Spinola Argille di Lugagnano (Pliocene) – Argille e silts azzurrognoli con intercalazioni di sabbie giallastre, ricche di macrofauna marina (Brachiopodi, Coralli, Briozoi, Lamellibranchi) Sabbie di Valle Andona (Pliocene) – Sabbie gialle con banchi di arenarie e di calcari arenacei, a fauna di mare basso (Ostree, Pectinidi, Balanidi) e resti vegetali. La complessa evoluzione strutturale dell’area, sostanzialmente controllata dapprima dalla fase orogenetica meso-alpina (Eocene superiore - Oligocene) e quindi dall’evento neo-alpino (Oli- gocene superiore - Pliocene), ha portato alla formazione di una blanda sinforme, con asse Est- Ovest, impostatasi in seguito alla convergenza dei substrati alpino ed appenninico: al nucleo affiorano i sedimenti pliocenici-quaternari del Bacino di Asti e dell’Altopiano di Poirino, mentre i fianchi sono rappresentati dalla Collina di Torino, dal Monferrato a Nord, e dalle Langhe a Sud. Tale sinforme presenta una culminazione assiale in corrispondenza della città di Asti, mentre affonda sia verso Torino che verso Alessandria. Nel Pleistocene inferiore il sollevamento della Collina di Torino, unitamente alla prograda- zione dell’anfiteatro morenico di Rivoli e del relativo conoide fluvioglaciale, ha determinato la diversione del Po, la cui direttrice di deflusso si è indirizzata a Sud del Monferrato. Suc- cessivamente il Po riprese a scorrere a nord dei rilievi collinari, a causa della perdurante evo- luzione geodinamica della Collina di Torino, che ha determinato una subsidenza del settore nord-orientale della pianura piemontese meridionale con il conseguente richiamo del drenag- gio verso Nord. Il Fiume , d’altro canto, fino al Villafranchiano (Pliocene) affluiva nel Po all’altezza di Carmagnola, aggirando verso ovest l’intero Bacino Terziario Piemontese. Successivamente deviò verso nord-est, in corrispondenza dell’attuale Cherasco, per ricon- giungersi con il Po ad Alessandria. L’adeguamento dell’intero reticolo idrografico al nuovo

32 livello di base induce tuttora una generalizzata tendenza erosiva regressiva che si ripercuote sulle aste fluviali di ogni ordine gerarchico.

Nelle aree in esame si sono rinvenuti suoli che presentano un diverso grado evolutivo, con ca- ratteristiche chimico-fisiche differenti in relazione alle superfici sui quali sono impostati e all’uso del suolo incontrato; dal punto di vista tassonomico si sono trovati tre ordini di suolo, gli entisuoli, gli inceptisuoli e gli alfisuoli. Gli Entisuoli sono i suoli meno evoluti, nei quali i processi pedogenetici hanno agito per un tempo breve, insufficiente a determinare la differenziazione di orizzonti diagnostici; la se- quenza degli orizzonti è di tipo A-C. Gli Inceptisuoli sono suoli leggermente più evoluti rispetto agli Entisuoli, con la presenza di orizzonti di alterazione (orizzonti cambici) più o meno strutturati ed evidenti a seconda del grado di pedogenesi raggiunto. Gli Alfisuoli sono suoli con un grado di pedogenesi più avanzato, che presentano orizzonti il- luviali con arricchimento di argilla (orizzonti argillici), ben strutturati con frequenti concen- trazioni di ferro-manganese, decarbonatati. Di seguito viene riportata una tabella riassuntiva secondo USDA (1998).

Famiglia gra- Comune Ordine Sottordine Grande gruppo Sottogruppo nulometrica Entisols Orthents Ustorthents Typic Coarse loamy Cortazzone Passerano Fine loamy Passerano Fine silty Passerano Inceptisols Ustepts Haplustepts Fluventic Coarse loamy Cortazzone Passerano Oxyaquic Fine silty Passerano Alfisols Ustalfs Haplustalfs Typic Fine loamy Cortazzone

5.3 Individuazione e descrizione delle Unità di Terre Le Unità di Terre rappresentano la sintesi dell'analisi integrata di più caratteri presenti nel ter- ritorio studiato, al fine di determinare un quadro generale ed unitario che permetta la valuta- zione del grado di instabilità e vulnerabilità dei versanti e dei fondovalle. Sono stati studiati e valutati l'uso del suolo, la geologia, la geomorfologia, la morfodinamica, l'idrologia, la vege- tazione e le attività antropiche, le esposizioni e le pendenze dei versanti, ovvero i principali

33 fattori ambientali che influenzano in modo significativo la struttura territoriale e la sua vulne- rabilità in rapporto ai dissesti idrogeologici. L'integrazione e la sintesi dei diversi fattori ambientali ha condotto alla definizione delle Uni- tà di Terre (UdT), porzioni di territorio cartografabili a scala 1: 25 000 e caratterizzate da una elevata omogeneità litologica, geomorfologica, vegetazionale, pedologica e classi di uso del suolo. L’UDT inquadra quindi un preciso modello di litologia, morfologia, idrografia, coper- tura prevalente delle terre, e rappresenta il livello minimo di rappresentazione cartografica del presente studio. In riferimento alle caratteristiche geologiche del substrato, sono state individuate sette classi in base alla legenda semplificata elaborata per i due comuni (fonte PFT): 1 Depositi superficiali incoerenti grossolani - classe che raggruppa depositi incoerenti qua- ternari di varia origine (depositi alluvionali terrazzati e depositi alluvionali di fondovalle). 7 Marne, argilliti e argilloscisti – Marne sabbioso-siltose, marne argillose, argille 8 Argille – Argille marnose e siltose piuttosto incoerenti 10 Alternanze ritmiche con prevalenza della componente arenaceo-marnosa o calcareo- marnosa – alternanze di carattere flyshoide, dove è prevalente la componente fine, argillo- sa e marnosa, rispetto a quella calcarea ed arenacea 11 Sabbie – classe che comprende le Sabbie Astiane o di Valle Andona, formate da sabbie da fini a grossolane, con livelli ghiaiosi e intercalazioni di argille marno-sabbiose, localmente ghiaie.

N° UDT Morfologia, esposizione Litologia Copertura prevalente Comune e pendenza prevalente prevalente delle terre (N° classe litologica) 5 Versante collinare uniforme, pendenza media 7 bosco Passerano 6 Versante collinare uniforme, pendenza media 10 prato pascolo Passerano 7 Versante collinare uniforme, pendenza media 11 prato pascolo Passerano Cortazzone 13 Rilievo collinare asimmetrico allungato con cri- 7 prato pascolo Passerano nali arrotondati subparalleli, pendenza media 14 Rilievo collinare asimmetrico allungato con cri- 10 bosco Passerano nali arrotondati subparalleli, pendenza media 15 Rilievo collinare asimmetrico allungato con cri- 11 bosco Passerano nali arrotondati subparalleli, pendenza media 24 Versante collinare complesso con impluvi ed 7 bosco Passerano incisioni, pendenza media, esposizione preva- lente Sud

34 31 Versante collinare uniforme, pendenza media, 7 prato pascolo Passerano esposizione prevalente Sud 41 Rilievo collinare asimmetrico allungato con cri- 11 bosco Cortazzone nali arrotondati ramificati, pendenza media 48 Versante collinare uniforme, pendenza media 11 bosco Cortazzone 49 Versante collinare complesso con impluvi ed 10 bosco Passerano incisioni, pendenza media, esposizione preva- lente Sud 54 Rilievo collinare asimmetrico allungato con cri- 8 bosco Cortazzone nali arrotondati ramificati, pendenza media 82 Fondovalle alluvionale intravallivo, pendenza 1 prato pascolo Passerano bassa 83 Fondovalle alluvionale intravallivo, pendenza 1 prato pascolo Passerano bassa Cortazzone

Foto.2 Anemone nemorosa nei boschi dei Valloni

35 6. AVVERSITÀ E INTERAZIONI CON ALTRE COMPONENTI/ATTIVITÀ

6.1 Dissesti Data la varietà di suoli che possono trovarsi nelle aree interessate dal presente Piano (sabbie astiane, argille, calcari marnoso-arenacei), vari sono i dissesti che si possono manifestare. Nelle aree boschive è soprattutto la regimazione delle acque meteoriche che può causare ero- sioni di varia entità, da quelle principalmente superficiali a quelle più profonde o calanchive. Gli scivolamenti che si verificano a valle delle sedi stradale o di piste sono generalmente do- vuti ad una non corretta o insufficiente regimazione delle acque drenate dal sedime stradale, che tendono a saturare i materiali di riporto costituenti la banchina di valle e il versante sotto- stante. I fenomeni tendono ad evolversi come colate di soil-slip e soil- flows, interessando spesso le superfici boscate a valle della viabilità. Nell’area in esame e in quelle limitrofe sono particolarmente importanti i fenomeni erosivi superficiali in corrispondenza di utilizzazioni forestali intensive (ceduazioni) o a seguito di eventi meteorici avversi con schianti e crolli, come quello avvenuto nell’agosto 2010 fra i comuni di Capriglio, Passerano Marmorito e Castelnuovo Don Bosco.

6.2 Incendi Nel “Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2011-2014” a cura della Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste, Settore Politiche Forestali, Protezione Civile e Si- stema Antincendi Boschivi della Regione Piemonte, i comuni di Passerano Marmorito, Cor- tazzone, Castelnuovo Don Bosco e Pino d’Asti appartengono all’Area non montana n. 951 della provincia di Asti. Per quanto riguarda la Priorità di intervento3 i comuni di Passerano Marmorito, Cortazzone e Pino d’Asti sono classificati come “moderata”, mentre Castelnuovo Don Bosco presenta priorità “moderatamente bassa”. Di seguito si riporta una tabella con al- cuni parametri caratterizzanti l’area in esame:

36 3 le priorità di intervento sono da intendersi come priorità da seguire per la protezione del territorio dagli incendi: esse valgo- no per tutti gli interventi di pianificazione, compresa la gestione dei mezzi aerei per l'estinzione

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Profilo caratteristico dell’Area di base Area non montana 1 – Provincia di Asti

Nell’area interessata dalla pianificazione non sono stati registrati incendi o tracce di eventi re- lativi agli ultimi decenni.

6.3 Danni meteorici, antropici e fenomeni di deperimento Nei boschi esaminati il danno di origine meteorica presenta un’intensità media molto elevata: con presenza di schianti da vento e da neve, favoriti talvolta dalla forte presenza di Hedera helix (in particolare nei robinieti caratterizzati da eccesso di azoto nel terreno), che contribui- sce all’aumento del rischio, appesantendo le chiome ed i fusti che, in presenza di vento o ne- ve, esercitano una maggiore resistenza, agendo negativamente sulla stabilità delle piante. In particolare dal 2010, nel comune di Passerano Marmorito e nelle zone limitrofe, sono stati rilevati numerosi casi di ribaltamento delle ceppaie di robinia e di quercia a causa del vento e delle forti piogge che hanno intriso il terreno e che hanno causato alcune frane e fenomeni di erosione anche evidenti. Per quanto riguarda i robinieti, oltre al danno di origine meteorica, sono stati rilevati danni pa- rassitari comprendenti marciumi radicali che determinano avvizzimento, defogliazione delle piante e successivi schianti. In generale i robinieti, particolarmente se di età superiore ai 20 anni, presentano comunque una situazione fitosanitaria molto precaria, con esemplari depe- rienti, defogliati, secchi o schiantati o popolamenti collassati. Tale situazione si è aggravata in particolare a partire dagli eventi siccitosi dell’estate 2003 che si sono poi protratti per nume- rose estati successive e hanno inciso sul complessivo stato vegetativo delle formazioni fore- stali. In base alle generali osservazioni delle superfici forestali si è notato come, dal 2003 ad oggi (2013), i fenomeni di deperimento siano aumentati, soprattutto a scapito sia dei robinieti, sia dei querceti. La moria di molti esemplari, o il disseccamento di intere branche o rami, ha avu- to come concausa importante la scarsità di precipitazioni estive che si sono avvicendate nell’ultimo decennio.

37 Da un articolo dei Quaderni della Regione Piemonte (Collana Agricoltura, Anno XIII n. 64 – luglio 2009 – AA.VV.) si riporta quanto segue: “dopo la caldissima estate del 2003, con il protrarsi del deficit idrico e con l’abbassamento delle falde freatiche, i fenomeni di deperi- mento sono diventati evidenti soprattutto alle quote più basse, nei querco-carpineti planiziali, nei boschi di pino silvestre su suoli superficiali, (…). Nei boschi planiziali la sindrome si ma- nifesta con una progressiva perdita di vigore della chioma, ingiallimenti, graduale riduzione del numero delle foglie, disseccamenti dei rametti apicali o di branche intere. Anche le radici più fini e periferiche vanno incontro a disseccamento. La pianta tenta di reagire emettendo numerose e brevi ramificazioni secondarie, lungo il tronco principale, assumendo così un ti- pico aspetto colonnare. Se le condizioni di sofferenza si protraggono nel tempo, possono su- bentrare parassiti di debolezza e il decorso della sindrome può portare alla morte.”

Sulle querce un parassita che pone alcuni problemi fitosanitari è anche il tingide Corythucha arcuata, di origine americana: la suzione della linfa provoca, sul lato inferiore delle foglie, la formazione di macchie clorotiche di colore giallognolo, più o meno estese: le foglie fortemen- te colpite si prosciugano e, soprattutto durante i periodi di bel tempo senza precipitazioni, si può assistere a una marcata filloptosi. Sebbene le piante sopravvivano ad un’infestazione an- che massiccia, tuttavia la fotosintesi è limitata e gli alberi diventano presumibilmente più vul- nerabili alle infezioni fungine. Quando la filloptosi colpisce la rinnovazione o i semenzali il danno risulta notevolmente maggiore. I popolamenti di castagno non trovano in astigiano le condizioni climatiche ed edafiche locali favorevoli al loro miglior sviluppo, soprattutto a causa della presenza di calcare attivo nel ter- reno, ed inoltre la specie è abbondantemente colpita ormai da decenni dal “cancro corticale” (Cryphonectria parasitica) e il “mal dell’inchiostro” (Phytophthora cambivora), oltre anche ad una discreta diffusione del cinipide galligeno (Dryocosmus kuriphilus), un piccolo imenot- tero originario della Cina ma ormai ampiamente diffuso in Giappone, Corea e Stati Uniti. Il piccolo insetto, di colore nero da adulto, nel 2002 è stato ritrovato per la prima volta anche in Piemonte, in provincia di Cuneo. Un forte attacco di quest’insetto può determinare un consi- stente calo degli accrescimenti, una riduzione dello sviluppo vegetativo e un forte deperimen- to delle piante colpite. Gli attacchi del cinipide sono facilmente individuabili per la presenza sui castagni delle galle che si presentano come escrescenze tondeggianti, con superficie liscia e lucida, inizialmente di color verde chiaro e in seguito rossastre.

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Altra specie sporadica dei boschi collinari abbastanza fortemente colpita da danni parassitari è il ciliegio selvatico (Prunus avium), sul quale si evidenziano gli effetti della patologia cosid- detta gommosi, causata dal batterio Pseudomonas mors-prunorum.

6.4 Danni da ungulati selvatici Dai rilievi effettuati non risultano ancora significativi i danni causati dagli ungulati selvatici. La presenza del cinghiale (molto diffuso in tutta l’area collinare piemontese), a livello foresta- le non comporta rilevanti danni in quanto l’azione di scoticamento risulta dannosa solo spora- dicamente, mentre la messa a nudo degli orizzonti minerali con le azioni di rivoltamento del suolo favorisce l’insediamento di alcune specie vegetali pioniere in rinnovazione La presenza del capriolo risulta essere particolarmente insidiosa per la foresta in caso di ele- vate densità delle popolazioni. L’azione negativa del capriolo è dovuta soprattutto al bruca- mento degli apici vegetativi, allo scortecciamento invernale sulle latifoglie a scorza fine e allo scortecciamento legato alla marcatura del territorio. Nel nord astigiano il capriolo è una pre- senza recente che non ha ancora raggiunto densità preoccupanti, ma che potenzialmente po- trebbe rappresentare in futuro un problema non irrilevante per la rinnovazione dei boschi. Non sono significativi al momento i danni da lagomorfi e roditori che incidono su una piccola percentuale di specie in rinnovazione con azioni di scortecciamento e brucamento.

6.5 Danni da attività turistico-ricreative Nelle aree interessate dal presente Piano le attività turistico-ricreative non sono molto svilup- pate. Alcuni limitati danni di origine antropica si registrano sul sedime della viabilità forestale per il passaggio abusivo di moto da cross che favoriscono la creazione di solchi e il danno alla corretta regimazione delle acque sui sedimi stradali.

39 6.6 Danni da utilizzazioni o esbosco Danni di tale genere sono stati rilevati particolarmente nelle aree limitrofe a quelle oggetto del presente Piano, soprattutto laddove le utilizzazioni forestali siano state effettuate con terreno intriso di acqua (creazione di solchi dovuti al passaggio di mezzi a pieno carico), o con moda- lità non regolari (piante scortecciate dal passaggio di mezzi e rimorchi, o dal trascinamento o dall’atterramento di esemplari in fase di abbattimento). Generalmente, in questo caso, i danni più consistenti si notano a carico del fusto e dell’area del colletto. Non sono stati rilevati danni significativi alla rinnovazione o alle giovani piante in bosco.

Foto.3 Hepatica nobilis a Vota Granda

40 7. BIODIVERSITÀ E SOSTENIBILITÀ

7.1 Criteri di pianificazione e prescrizioni gestionali Una buona parte delle superfici inserite nel Piano presenta un modesto grado di naturalità, a causa della elevata presenza di robinieti puri e misti con altre latifoglie autoctone, nei quali è stata attuata praticamente da sempre una gestione attiva: una parte di questi robinieti è di ori- gine artificiale, per antico impianto su ex vigenti. La robinia è stata favorita negli ultimi de- cenni dalle ceduazioni intensive e dall’abbandono di ampie aree coltivate dove attualmente continua ad espandersi, grazie alla sua elevatissima capacità di riprodursi per via vegetativa. L’invadenza della robinia rappresenta la minaccia maggiore per la salvaguardia dei consorzi forestali paranaturali presenti nell’area. Sono presenti nelle superfici pianificate anche consorzi forestali che per composizione e tal- volta anche per struttura si avvicinano all’equilibrio con i fattori stazionali, in particolare lem- bi di querco-carpineti ad alto fusto o a governo misto che rappresentano vere e proprie core- areas nell’ambito di una tessitura del territorio forestale caratterizzata da ampie trasformazio- ni antropiche che ne hanno fortemente ridotto il grado di biodiversità. In buona parte delle aree forestali in esame permangono situazioni intermedie fra il robinieto ceduo puro e il querco-carpineto ad alto fusto e saranno le scelte selvicolturali dei prossimi anni a stabilire l’indirizzo evolutivo di queste fitocenosi verso una riduzione od un aumento della loro naturalità e del loro equilibrio con le componenti abiotiche dell’ecosistema.

Ai fini delle previsioni gestionali dell’area presa in esame, le due opzioni gestionali prevedibi- li e coerenti con la normativa forestale regionale prese in esame nel presente piano sono: • SOST (= sostenibile) che rappresenta l’opzione applicata dal presente piano finaliz- zata ad una gestione multifunzionale che porta in secondo piano l’interesse verso la produzione legnosa • BAU (= business as usual) che rappresenta la gestione di riferimento, non attuata nel presente piano, volta principalmente alla valorizzazione del reddito legnoso nel breve periodo, nel rispetto di principi generali della buona pratica selvicolturale e con riferi- mento a gestioni in atto in realtà piemontesi e locali analoghe per categorie forestali, struttura, accessibilità e tipo di proprietà. La prima opzione è quella effettivamente applicata nel piano e sulla quale vengono previsti tutti gli interventi selvicolturali in programma nel prossimo quindicennio.

41

Oltre alla protezione di habitat di particolare interesse eventualmente anche non inserite negli elenchi ufficiali, devono essere salvaguardate in generale le caratteristiche di biodiversità pre- senti o potenziali nelle aree interessate dal Piano. A tale proposito risulta particolarmente uti- le la conoscenza e l’azione dell’Associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie che ormai da numerosi anni con studi accurati e pubblicazioni promuove la conoscenza degli ambienti na- turali del Nord-Ovest astigiano, con una azione di censimento volto alla salvaguardia di cui il presente Piano ha potuto usufruire durante la fase di acquisizione generale delle conoscenze sul territorio. Nell’area in esame sono presenti comunque lembi di fitocenosi ed habitat di notevole interes- se naturalistico, per le quali risulta imprescindibile la conoscenza, valorizzazione e soprattutto conservazione. In particolare si fa riferimento all’ampia bibliografia a cura del botanico Franco Correggia che ha segnalato, studiato e contribuito a valorizzare una ricca rete di stazioni floristiche di specie rare, cenosi forestali poco disturbate, agro-ecosistemi di immenso valore paesaggistico e natu- ralistico, peculiarità legate alla storia e all’architettura rurale, cui si rimanda per opportuni ap- profondimenti (Correggia, 2009).

Nel presente Piano in sede gestionale, oltre alle indicazioni selvicolturali specifiche si pone particolare attenzione al mantenimento della biodiversità, con azioni quali: - rilascio di una buona quantità di legno morto in foresta, habitat idoneo allo sviluppo di entomofauna e, conseguentemente, di avifauna - rilascio di piante morte in cui la presenza di cavità o di grossi nodi cadenti rende pos- sibile la frequentazione di rapaci od altri animali di pregio - rilascio obbligatorio delle piante in cui sono presenti nidi in uso - creazione e/o mantenimento di reti e corridoi ecologici.

Il Piano, ai fini della sostenibilità, prevede nell’ipotesi SOST, che in tutte le comprese gli in- terventi di prelievo previsti nell’ambito del periodo di validità siano sempre inferiori agli ac- crescimenti ipotizzati nel medesimo arco temporale. Nel modello di gestione di confronto (BAU), che non viene attuato, sono invece prevedibili prelievi superiori all’incremento di periodo a livello di compresa poiché si parte da una situa- zione di accumulo di biomassa in popolamenti cedui dovuto alla pausa effettuata dal comune

42 nello sfruttamento delle superfici forestali negli ultimi anni, in vista della redazione del pre- sente piano e a favore di una gestione più conservativa della risorsa.

BAU (non attuato – solo confronto)

A B C tot 7 919 123 807 8 850 ripresa totale nei 15 anni (mc) incremento nei 15 anni (mc) 5 824 88 538 6 451 % di ripresa sull'incremento (%) 136% 139% 150% 137%

SOST (previsto)

A B C tot 5 617 67 315 5 999 ripresa totale nei 15 anni (mc) 5 745 88 538 6 372 incremento nei 15 anni (mc) 98% 75% 59% 94% % di ripresa sull'incremento (%)

7.2 Calcolo dell’incremento L’incremento corrente (mc/ha/anno) è stato calcolato a livello di singole particelle forestali e di singole unità gestionali in base al rapporto volume/età nei popolamenti coetanei e pondera- to in base all’articolazione strutturale nei popolamenti biplani o a struttura più complessa. La trasformazione del dato incremento medio (im) in incremento corrente (ic) è stata effettua- ta mediante l’applicazione di un coefficiente desunto dal rapporto im/ic ricavato da una tavola alsometrica per i popolamenti di robinia costruita ai fini del presente piano nei popolamenti di Passerano Marmorito. Per gli altri popolamenti al di fuori dei robinieti o a struttura più com- plessa è stato assimilato l’incremento medio all’incremento corrente. L’incremento corrente così definito sul volume dendrometrico all’anno attuale è stato estrapo- lato fino all’anno del previsto taglio boschivo, mentre a seguito del taglio viene applicato il rapporto im/ic relativo ai primi anni di accrescimento dei popolamenti secondo la tavola al- sometrica citata e di seguito rappresentata graficamente.

43 Tavola alsometrica dei robinieti cedui a Passerano M.to (AT)

250.00 y = -0.0087x3 + 0.3729x2 + 3.4925x + 10 R2 = 0.8869 200.00

150.00

mc/ha 100.00

50.00

0.00 0 5 10 15 20 25 30 anni

L’incremento corrente nelle aree pianificate varia da 2.9 a 9.0 mc/ha/anno, con una media, ponderata sul totale delle superfici di circa 6,2 mc/ha/anno.

7.3 Principi di sostenibilità nella gestione SOST La redazione del presente Piano, nella scelta dei criteri selvicolturali per l’opzione prevista (SOST) ha tenuto in conto i principi di sostenibilità affermati dall’Associazione internaziona- le Pro Silva, una associazione di forestali che concepiscono ed applicano una selvicoltura su basi naturalistiche, creata nel 1989 in Slovenia. Il documento che segue, adottato nel 1996, ri- portato in estratto, enuncia i principi generali sui quali si fondano, la conservazione delle fore- ste, gli interventi e le utilizzazioni che in esse vengono effettuate4.

Pro Silva individua nella selvicoltura una strategia che cerca di ottimizzare la conservazione, la protezione e la gestione economica degli ecosistemi forestali, affinché le foreste europee possano soddisfare le loro funzioni ecologiche e socioeconomiche in maniera durevole, so- stenibile e remunerativa. L'approccio generale di gestione proposto da Pro Silva comprende quindi sia obiettivi eco- nomici che non economici e considera l'ecosistema forestale nella sua globalità.

44 4 http://www.prosilvaeurope.org

44 Nell'ottica di una gestione durevole, capace di integrare tutti i valori del bosco, Pro Silva considera che le foreste europee svolgono principalmente quattro funzioni.

La funzione bioecologica Qualunque sia la definizione da parte della società umana degli obiettivi di gestione della fo- resta, la vitalità e la capacità di interazione di tutte le forme di vita dell'ecosistema forestale è condizione necessaria per lo svolgimento di tutte le altre funzioni. Il conseguimento della fun- zione bioecologica è quindi condizione irrinunciabile per un efficace svolgimento delle fun- zioni di protezione, di produzione e culturale. La conservazione e, se necessario, la ricostitu- zione dell'ecosistema forestale risultano di conseguenza una esigenza prioritaria. Gli elemen- ti principali della capacità funzionale degli ecosistemi forestali sono i seguenti: - la diversità delle piante e degli animali tipici della stazione e della regione (diversità compositiva); - la diversità genetica, che garantisce le possibilità di sviluppo evolutivo dei popola- menti forestali locali (diversità genetica); - la variabilità delle strutture forestali, tipiche per la stazione e la regione (diversità strutturale); - il buon funzionamento dei processi ecologici, della dinamica forestale naturale o prossima alla natura; - la complessità delle relazioni interne all'ecosistema; - le influenze ecologiche della foresta sull'ambiente (clima mondiale, regionale, locale) e le interazioni col paesaggio circostante.

Al fine di garantire la capacità funzionale degli ecosistemi forestali, Pro Silva propone i se- guenti principi: - Porre una particolare attenzione alle dinamiche naturali della vegetazione forestale (al loro mantenimento o alla loro ricostituzione) nell'utilizzo della foresta; - Mantenere elevata la fertilità del suolo, con la conservazione di una copertura fore- stale continua e con il rilascio di biomassa in foresta (incluso legno morto, qualora non di pregiudizio fitosanitario per la stessa, piante vecchie e di grosse dimensioni); - Mantenere o ricercare la mescolanza di specie, favorendo particolarmente le specie rare o minacciate; - (...) - In determinati casi, rinuncia a qualsiasi prelievo. Questi elementi della capacità funzionale sono in conformità con le dichiarazioni della confe- renza di Rio del 1992 sulla biodiversità.

La funzione di protezione Gli elementi caratterizzanti della funzione di protezione si possono riassumere in: - conservazione o recupero della fertilità naturale del suolo e della sua struttura (prote- zione del suolo); - conservazione di associazioni forestali naturali (protezione del biotopo); - conservazione di specie particolari della stazione, rare o minacciate (protezione delle specie); - protezione contro il ruscellamento, l'erosione, gli smottamenti, le valanghe; - purificazione delle acque del suolo, protezione delle riserve d'acqua; - protezione e miglioramento del clima forestale e dell'influenza della foresta sui terri- tori circostanti (protezione del clima locale e del clima regionale);

45 - mantenimento o aumento della fissazione dell'anidride carbonica (protezione del cli- ma mondiale); - (...); - dissimulazione di elementi perturbatori del paesaggio (tutela del paesaggio). La maggior parte degli elementi della funzione di protezione sono contemporaneamente una parte integrante della funzione naturale degli ecosistemi forestali e, non possono essere stu- diati e realizzati separatamente da essa. (...)

La funzione produttiva Pro Silva sostiene la gestione della foresta in vista di obiettivi economici e il prelievo di le- gname in quanto risorsa rinnovabile. Peraltro l'ottimizzazione della funzione bioecologica degli ecosistemi forestali viene conside- rata base e condizione necessaria per la continuità economica delle foreste gestite a fini pro- duttivi. Nel medesimo tempo, una funzione di produzione ottimale e durevole non è possibile se la funzione di protezione non è presa in considerazione in modo adeguato. Ciò esclude del- le strategie di produzione che trascurino le funzioni di protezione. Per un efficace svolgimento della funzione di produzione, vengono ritenuti essenziali i se- guenti elementi: - Conservazione della fertilità del suolo; - Garanzia della continuità dell'ecosistema forestale e della produzione legnosa; - Conservazione dei cicli naturali di energia e di materia.

Le proposte di Pro Silva per garantire la conservazione di questi elementi sono le seguenti: Mantenimento di una copertura costante del suolo per proteggerne la fertilità; - Impiego quanto più ampio possibile dei processi dinamici spontanei della foresta; - Produzione di legname di valore grazie alla selezione e alle cure effettuate in tutte le fasi di sviluppo della foresta; - Mantenimento delle biomasse ad un livello ottimale; - Ricerca di un equilibrio tra l'accrescimento ed il prelievo di legname su superfici quanto più ridotte possibile; - Miglioramento della stabilità dei popolamenti e riduzione dei rischi sulla produzione e sulla redditività, con la stabilizzazione di individui e di gruppi di alberi; - Rifiuto dei sistemi di produzione basati sul taglio raso e di ogni altra forma di utiliz- zazione che distrugga le condizioni ecologiche della foresta; applicazione di tagli rasi ammessa solamente per motivi di ordine biologico, ad esempio per il mantenimento di specie eliofile in popolamenti misti, o per ragioni fitosanitarie, e comunque su super- fici più ridotte possibile; - Attenzione alla funzione di ogni singola pianta nelle cure colturali e nelle utilizzazio- ni; - (...); - Considerazione degli interventi finalizzati all'ottenimento della rinnovazione naturale come parte integrante delle cure colturali; - (...): - educazione della rinnovazione naturale; - sfruttamento dei meccanismi naturali di riduzione delle densità delle piante per ridur- re gli interventi colturali ai popolamenti (sfolli e diradi); - Impiego di metodi di utilizzazione prudenti, in grado di evitare danni al suolo e al po- polamento;

46 - Utilizzazione attenta di macchinari ben adattati alle esigenze della selvicoltura pros- sima alla natura ed alle caratteristiche dei popolamenti; - (...); - Importanza prioritaria delle cure colturali nella gestione.

La funzione culturale Pro Silva riconosce l'importanza crescente della foresta per il benessere fisico e psichico del- l'uomo, soprattutto nelle regioni d'Europa a forte densità di popolazione. Gli elementi essenziali della funzione culturale in foresta sono i seguenti: - (...); - Conservazione di piante di particolare interesse e di altre attrazioni visive: varietà cromatica del fogliame, dei fiori, dei frutti, degli arbusti, delle erbe, dei muschi, dei funghi, ecc. - Conservazione di aspetti forestali attraenti attraverso la variabilità strutturale dei po- polamenti; - Conservazione delle radure forestali, di visuali sulle vallate, su rocce caratteristiche, su superfici d'acqua, su scorci particolari.

Secondo Pro Silva una selvicoltura prossima alla natura risponde appieno alla funzione cul- turale, pertanto delle misure particolari sono necessarie solo in casi eccezionali. Il rispetto della funzione culturale nella gestione forestale può costituire un importante ele- mento di riequilibrio per le condizioni di vita dell'uomo moderno, in una civiltà sempre più urbanizzata ed influenzata dalla tecnica.

Pro Silva e la biodiversità Uno dei più importanti obiettivi della gestione forestale di Pro Silva è la conservazione e il miglioramento di tutti i valori della foresta, sia di quelli afferenti alla società umana che quelli propri della foresta in quanto patrimonio naturale da rispettare. Una parte considerevole di tali valori consiste nello spettro delle forme di vita e degli organi- smi animali e vegetali che compongono l'ecosistema forestale. Queste forme di vita sono legate alle differenti fasi successionali della foresta, comprese le fasi di invecchiamento e decadimento, le aree aperte, la presenza di acque correnti o sta- gnanti, o gli altri ambienti legati alla foresta. La totalità delle specie superiori e inferiori del regno animale e del regno vegetale è l'espres- sione della diversità specifica della foresta, che a sua volta è parte del più esteso concetto di biodiversità globale. La diversità specifica include sia le piante e gli animali che presentano una qualche utilità per l'uomo, sia le specie che non presentano un'utilità diretta; la conservazione della diversi- tà delle specie, come parte integrante della biodiversità, assume pertanto importanza per il suo valore intrinseco, anche se slegato dai bisogni attuali dell'uomo. Inoltre la conservazione della diversità specifica può essere rilevante, oltre che per il suo va- lore intrinseco, anche per l'impiego degli ecosistemi forestali da parte della società non solo negli usi tradizionali del legname e degli altri prodotti della foresta, ma anche considerando che prodotti oggi non particolarmente interessanti possano avere un valore commerciale nel futuro. Infine è importante notare che un buon livello di biodiversità conduce generalmente ad una riduzione dei rischi ecologici e dei rischi economici.

47 Opzioni gestionali I mezzi di cui dispone il selvicoltore per conservare la biodiversità sono i seguenti: - Impiego preferenziale di specie forestali autoctone, in quanto numerose specie della flora o della fauna sono ad esse legate da uno sviluppo in co-evoluzione. - Aumento della diversità strutturale al momento della rinnovazione dei popolamenti, della loro manutenzione e della raccolta di legname. E' questa la condizione per il mantenimento e la creazione di nicchie ecologiche diversificate nello spazio e nel tempo. - Conservazione di legno morto in piedi o a terra, e mantenimento in numero sufficiente e ben distribuiti di vecchi alberi e di alberi con cavità o nidi. - Protezione di biotopi particolari in foresta, come i biotopi umidi, le fasce rocciose, i biotopi di transizione, ecc.... - (…)

Strategie La selvicoltura naturalistica può migliorare la biodiversità in generale e la diversità specifica in particolare. La protezione e il mantenimento della biodiversità in foresta devono essere considerati un o- biettivo di gestione da integrare nella pianificazione forestale accanto alle normali pro- grammazioni di ordine economico e sociale. E' opportuno sviluppare la biodiversità in quanto obiettivo generale e concretizzarla nella pianificazione e gestione forestale (assestamento, verbali d'assegno, ecc.) per ogni caso par- ticolare.

Pro Silva e il paesaggio Pro Silva considera che l'ecosistema forestale sia una delle componenti naturali più impor- tanti del paesaggio. Qualora si consideri il paesaggio ed il mosaico di diversi ecosistemi che lo costituiscono con un approccio olistico, l'adozione dei principi di gestione forestale di Pro Silva può ripercuotersi positivamente sul paesaggio nel suo insieme. Questa idea di base si fonda sul fatto che la foresta un tempo ricopriva la maggior parte del territorio, ed è stata per molto tempo il supporto di tutte le forme di vita. Pertanto le foreste rimaste negli attuali pae- saggi antropizzati divengono ancora più preziose ed è necessario gestirle e conservarle nel migliore dei modi. La cura del bosco, che costituisce il pilastro della gestione forestale, esplica la sua azione sul singolo albero, da questi al popolamento, dal popolamento alla foresta intera, considerata come ecosistema, e infine al paesaggio considerato nella sua globalità, paesaggio del quale anche l'uomo é parte essenziale. La cura del bosco può intendersi come utilizzo ottimale dell'energia disponibile dirigendola, nell'ecosistema, su determinati comparti, in modo da consentire il rafforzamento voluto delle funzioni della foresta.

Una foresta coltivata in modo multifunzionale, obiettivo della selvicoltura di Pro Silva, ga- rantisce, accanto alle funzioni proprie della foresta, una gestione ottimale del paesaggio e, contemporaneamente, influenza favorevolmente i flussi di materia ed energia, il ciclo dell’acqua e accresce l'entropia, migliora la fertilità naturale ed esplica un'azione protettiva e favorevole alla vita. Una foresta di questo tipo sarà relativamente ricca di biomassa, variamente strutturata, com- posta da specie adattate alla stazione, regolarmente utilizzata; e i margini della foresta con i terreni agricoli e i settori urbanizzati, dovranno essere gestiti e migliorati in modo da preser-

48 vare l'interno della foresta. Una selvicoltura adeguata migliora al medesimo tempo gli ecoto- ni. Le sponde dei corsi d'acqua, o i margini della foresta necessitano di attenzioni particolari, assolvendo funzioni analoghe. Altrettanto importante è un trattamento oculato delle stazioni sommitali e di cresta o dei boschi ripariali che costituiscono delle zone di transizione tra eco- sistemi diversi e di passaggio della fauna. Un approccio olistico deve anche porsi come obiettivo il miglioramento delle aree boscate residuali, dei collegamenti tra di esse (corridoi ecologici), o anche degli alberi isolati per creare una rete di habitat semi-naturali all'interno e attorno all'ambiente ormai artificializza- to delle nostre aree agricole ed urbane.

7.4 Habitat in direttiva 92/43/CEE Nelle aree pianificate sono stati rilevati i seguenti habitat di interesse comunitario ai sensi del- la Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992:

• Querco-carpineti di pianura e degli impluvi collinari Codice Corine 41.71 Codice Eunis G1.71 Denominazione Natura 2000: Querceti di farnia o rovere subatlantici e dell’Europa centrale del Carpinion betuli Localizzazione e distribuzione sul territorio Sotto l'aspetto vegetazionale sono formazioni che vanno dal querco-carpineto mesofilo di im- pluvio, con la presenza quasi esclusiva di specie dell'alleanza fitosociologica del Carpinion, ai querco-carpineti collinari di pendice, che conservano un piano dominante a prevalenza di far- nia (Quercus robur) ma includono numerose specie mesoxerofile dell'ordine fitosociologico dei Quercetalia pubescentis, legate ai boschi di roverella. Sui crinali, in corrispondenza degli affioramenti sabbiosi compare spesso il pino silvestre (Pi- nus sylvestris), specie pioniera che tende a scomparire con l'avvento dell'invasione di specie più competitive, ma viene mantenuto dal frequente ringiovanimento dei suoli causati dall'ero- sione in seguito ai tagli di ceduazione. Il querco-carpineto è presente nei comuni di Passerano Marmorito, Castelnuovo Don Bosco e Cortazzone, sia su fondovalle sia su crinale, su quasi 17 ettari complessivi.

• Boschi di castagno Codice Corine 41.96 Codice Eunis G1.7D6

49 Denominazione Natura 2000: Foreste di Castanea sativa Localizzazione e distribuzione sul territorio Gli unici castagneti (castagneto neutrofilo dell’Appennino e dei rilievi collinari interni) nell’area in esame sono localizzati nel comune di Passerano Marmorito (compresa A), in loca- lità Vota Granda e Valloni. Essi occupano alcune aree di crinale o in esposizione nord, per una superficie totale inferiore a 3 ettari. Si tratta di popolamenti cedui, deperienti, di età non superiore ai 30 anni, con poche o assenti matricine. La loro presenza azonale è legata alla loro coltivazione finalizzata alla storica produzione di paleria per vigneti, che la gestione a ceduo con turno breve poteva fornire. La presenza frequente di calcare attivo nel substrato determina una scarsa vitalità della specie, particolarmente in età adulta.

• Boschi alluvionali di ontano nero, ontano bianco e salice bianco (habitat prioritario) Codice Corine: 44.11, 44.13, 44.2, 44.3 Codice Eunis: F9.1 G1.1 G1.121 G1.41 Denominazione Natura 2000: 91E0 – Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excel- sior (Alno – Padion, Alnion incanae, Salicion albae) – habitat prioritario Localizzazione e distribuzione sul territorio Si tratta di popolamenti arborei a prevalenza di salice bianco, spesso in mescolanza con pioppi spontanei, presenti lungo i corsi d’acqua, localizzati su suoli alluvionali ricchi di sabbie o limi ed in genere poco ghiaiosi. L’unico lembo all’interno dell’area in esame è situato nel fondovalle del Rio del Vari, dove è presente un saliceto di salice bianco con farnia e pioppo tremolo, con sottobosco a nocciolo e struttura irregolare (particella 11e).

7.5 Altri habitat di interesse naturalistico • Cerrete Codice Corine 41.74 Codice Eunis G1.74 Localizzazione e distribuzione sul territorio Nel comune di Passerano Marmorito è presente un nucleo di cerreta in località Valloni, di po- co più di 2100 mq, in località Valloni su un crinale tra le quote 240 e 260 metri. Il cerro è una specie presente allo stato sporadico e isolato in molti settori collinari e pede- montani del Piemonte, ma raramente forma dei boschi in purezza, anche a causa della sele-

50 zione negativa che ha subito nel corso dei secoli scorsi a causa della minore qualità del legno rispetto alle altre querce o per la scarsa concorrenza nei confronti di specie invadenti come il castagno o la robinia. Si tratta di cerrete mesoxerofile, come definite nella tipologia forestale piemontese di Mondino (1996), che risultano cenosi di transizione fra gli ordini fitosociologi- ci Quercetalia pubescentis e Fagetalia.

7.6 Particolarità naturalistiche Per quanto riguarda la flora sono presenti numerosi elementi rari e di grande interesse natura- listico, legati al sottobosco delle diverse formazioni forestali presenti nell’area di studio. Tra questi si ricordano (Correggia, 2003): Equisetum hyemale, Asplenium onopteris, Dryopteris carthusiana, Dryopteris dilatata, Lychnis viscaria, Dianthus seguieri, Actaea spicata, Thalic- trum aquilegifolium, Geranium nodosum, Polygala nicaensis, Circaea lutetiana, Sanicula eu- ropaea, Pimpinella major, Physospermum cornubiense, Myosotis nemorosa, Calamintha ne- peta nepeta, Digitalis lutea, Succisa pratensis, Asphodelus albus, Anthericum liliago, Conval- laria majalis, Polygonatum odoratum, Polygonatum multiflorum, Asparagus tenuifolius, De- schampsia caespitosa, Milium effusum, Carex paniculata, Carex remota, Platanthera bifolia, Listera ovata, Epipactis helleborine, Cephalanthera longifolia. Altre specie floristiche interessanti si trovano nelle praterie xeriche ai lembi delle aree boscate presso i crinali, a titolo di esempio si ricordano Blackstonia perfoliata, Globularia punctata e Onosma helveticum, elementi di origine mediterranea e steppica. In queste aree la ricoloniz- zazione naturale da parte di specie forestali minaccia questi habitat. Sono presenti anche specie arboree e arbustive rare e poco diffuse nell’area di studio, come il faggio (Fagus sylvatica) e la betulla (Betula pendula), specie relitte delle epoche glaciali, il tiglio (Tilia cordata) e il frassino maggiore (Fraxinus excelsior), il maggiociondolo (Labur- num anagyroides) e la frangola (Frangula alnus), il pero selvatico (Pyrus pyraster), il mirtillo (Vaccinium myrtillus) e il pallon di maggio (Viburnum opalus); queste specie andranno tutela- te in modo assoluto dal taglio e, quando possibile, incrementate nel numero. Per quanto riguarda gli invertebrati inclusi nella direttiva habitat, sono da segnalare nell’area Cerambyx cerdo e Lucanus cervus. L’areale di queste due specie è esteso, ma la presenza di questi insetti è legata alla presenza di grossi alberi, soprattutto querce, senescenti o marce- scenti, sempre più rari nei boschi sfruttati dall’uomo. Per quanto riguarda rettili e anfibi non sono presenti nell’area di studio specie di particolare interesse conservazionistico che siano legate all’ambiente forestale.

51 L’unica specie appartenente ai mammiferi, in direttiva habitat, la cui presenza è accertata nell’area di studio (IPLA, 2003), è il moscardino (Moscardinus avellanarius). Questo roditore arboricolo predilige gli ambienti forestali di latifoglie; condizione necessaria per la sua pre- senza è uno strato arbustivo denso e ricco di specie. Favorire la presenza di un piano arbustivo diversificato nelle formazioni forestali a destinazione naturalistica aumenterà la disponibilità di cibo e riparo per un grande numero di specie (moscardino, altri mammiferi, uccelli, inver- tebrati…).

7.7 Necromassa I rilievi di piano hanno previsto la valutazione della quantità di necromassa legnosa epigea presente nell’ecosistema. Sono stati compresi nel rilevamento tutti gli individui arborei morti in piedi e a terra (necro- massa legnosa) a partire dalla classe diametrica 5 cm (> 2,5 cm di diametro), rientranti nelle aree di saggio relascopiche. Tutti i residui legnosi sono stati suddivisi per classi di decomposizione, secondo le indicazioni del progetto Carboitaly (Subke - Inglima - Cotrufo, 2006). • Classe 1: legno duro non macchiato, anelli visibili, corteccia intatta • Classe 2: legno duro non macchiato, anelli visibili, corteccia disfatta • Classe 3: legno in stato di decomposizione avanzata con perdita della forma originale, legno friabile.

Le densità utilizzate per il calcolo del carbonio nella necromassa sono state desunte dai dati sperimentali del citato progetto FA PTK (vedi relazione finale “L’efficacia e il valore di se- questro del carbonio di interventi forestali nel contesto territoriale piemontese [PTK_For], 2006-2011)5. Nel complesso il quantitativo di carbonio stoccato nella necromassa epigea delle foreste di Passerano Marmorito, Cortazzone e dell’associazione TGBM è pari a circa 604 tC, rispetto alle circa 4.789 tC presenti al 2012 nella biomassa legnosa epigea viva. Nonostante la perce- zione generale di proprietari e frequentatori delle aree boscate che vede in generale una ecce- siva presenza di piante morte in bosco, i rilievi effettuati stimano nell’area in esame solamente un 13% di necromassa media nei popolamenti, che risulta comunque un buon indicatore per l’habitat boschivo. Di seguito viene riportata la suddivisione per comprese.

52 5 www.fondazioneambiente.org/PTK

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Compresa tC necromassa tC massa epigea A - Passerano Marmorito 509 4.163 B - Cortazzone 4 78 C – ass.ne “TBGM” 91 548 Totale tC 604 4.789

Gli indirizzi selvicolturali dovranno essere volti al mantenimento e all’incremento della ne- cromassa in bosco, prevedendo il rilascio di piante morte in piedi, la non asportazione della biomassa legnosa a terra e il rilascio almeno parziale in bosco della ramaglia in fase di esbo- sco.

Foto.4 Necromassa nelle diverse classi di decomposizione secondo la classificazione Carboitaly

53 8. GESTIONE PASSATA

8.1 Cenni storici sull'uso delle risorse forestali L’Astigiano risulta essere storicamente una zona fortemente impoverita per quanto riguarda il patrimonio boschivo per via soprattutto della coltura della vite. A partire dall’ultimo dopo- guerra, però, i terreni coltivati in sinistra del Tanaro sono stati largamente abbandonati e la robinia, trattata a ceduo, vi si è diffusa, sostituendo anche il ceduo di castagno un tempo abba- stanza rappresentato. La farnia, ormai piuttosto isolata, e talvolta ancora presente con grandi esemplari, costituisce la specie climax all’interno della quasi totalità del territorio del Basso Monferrato, se si escludono le aree più xeriche ad influenza mediterranea dove è la roverella ad essere la specie più rappresentativa. Molte specie arboree un tempo più rappresentate come il pino silvestre, il cerro, l’ontano nero figurano qua e là come relitti in riferimento a variazioni di uso del suolo e trattamenti selvi- colturali avvenuti in epoche storiche ad opera dell’uomo, mentre altre specie come il faggio si ritrovano isolate come relitti delle epoche glaciali. L’introduzione della robinia, che costituisce ormai più del 70% dei boschi del Basso Monfer- rato Astigiano, risale agli ultimi due secoli, e pare legata all’intento di ottenere rapidamente del fasciname per i forni da pane, ma la sua massima espansione risale agli ultimi decenni. Centri di diffusione furono gli impianti artificiali che, fino ad anni recenti, si fecero qua e là, nei fondivalle o sulle pendici una volta occupate dal vigneto ed ora abbandonate. In Astigiano non è mai esistita una cultura della gestione boschiva come in altre aree collinari europee caratterizzate da vaste superfici di boschi di latifoglie (es. Francia) e pertanto il tipo di utilizzazione è quasi sempre stato legato alla produzione di legname da ardere e paleria, mentre l’utilizzo del legname da opera era legato essenzialmente ad esigenze famigliari (tra- vature di tetti, mobilio) per le quali si ricorreva al taglio di alcuni esemplari d’alto fusto (so- prattutto di farnia) situati perlopiù nei pressi delle abitazioni. Il governo a ceduo dunque risulta praticamente l’unica gestione applicata ai boschi collinari astigiani, soprattutto nei decenni che contarono la maggiore densità abitativa in questi territori dall’inizio del XIX secolo fino alla metà del secolo scorso. Inoltre, in corrispondenza delle maggiori crisi economiche e dei due eventi bellici mondiali, lo sfruttamento nel breve periodo della risorsa bosco si è spinto fino al massimo possibile causando anche problemi di protezio- ne del suolo con perdita di fertilità e innesco di fenomeni erosivi e franosi.

54 Ancora oggi il governo a ceduo risulta il preferito dai proprietari per la scarsa necessità di macchinari e di specializzazione, condizioni che ben si inseriscono in un’agricoltura margina- le, in larga parte in abbandono, condotta spesso part-time o da persone anziane. La presenza di boschi d’alto fusto in Astigiano è legata in gran parte alle cenosi di neoforma- zione o ai boschi abbandonati e solo in minima parte a una consapevole salvaguardia e gestio- ne della fustaia. Quest’ultimo caso è ancora in parte riconoscibile in alcune proprietà boschive pubbliche in comune di Passerano Marmorito o nel bosco di Vota Granda dell’Associazione Terra, Boschi, Genti e Memorie. Un notevole problema per la gestione del patrimonio boschivo negli ultimi anni è rappresenta- to dalla “terziarizzazione” dei tagli boschivi: molto spesso ormai si ricorre da parte di proprie- tari anziani o di eredi non più residenti alla vendita in piedi del lotto boschivo di proprietà a ditte scarsamente specializzate, sulle quali risulta difficile un controllo da parte del Corpo Fo- restale dello Stato, che non hanno alcun interesse alla salvaguardia della fertilità e della po- tenzialità produttiva degli appezzamenti loro assegnati, ma ricercano la massima produzione legnosa con il minimo sforzo. Si assiste quindi talvolta ad una vera depauperizzazione del pa- trimonio boschivo con una lenta ma costante degradazione di lembi di foresta che magari con- servavano caratteristiche di naturalità e potenzialità produttiva di pregio e che a seguito di ta- gli a raso vengono invasi da specie ubiquitarie e/o alloctone, quando non addirittura sono soggetti a forti fenomeni erosivi e franosi che compromettono la stessa permanenza del bosco. Gli strumenti di contrasto a questa tendenza da un punto di vista normativo sono rappresentati in parte dalle nuove normative forestali regionali (2009-2013), mentre dal punto di vista cul- turale occorre rendere consapevoli residenti e amministratori della grande potenzialità eco- nomica rappresentata dalla multifunzionalità dei boschi gestiti con criteri di compatibilità am- bientale. I boschi di proprietà del comune di Passerano Marmorito sono stati gestiti in passato in gran parte a ceduo, con l’assegnazione periodica di lotti boschivi medio-grandi per l’area in esame a ditte anche provenienti da zone lontane, che non sempre hanno permesso una reale tutela del patrimonio forestale pubblico. Gli ultimi lotti boschivi venduti nelle proprietà del comune di Passerano Marmorito risalgono al 2006 (circa 2.6 ha – ceduazione su robinieto – particelle 3-4), mentre nel 2002-2003 gli in- terventi avevano interessato circa 17 ha complessivi con ceduazioni intensive su robinieti e querceti (particelle 12-13-14).

55 8.2 Usi civici Gli usi civici sono disciplinati dalla L. 16 giugno 1927 n. 1766, dal R.D. 26 febbraio 1928 n. 332 che ha approvato il regolamento per l’esecuzione della legge, e dalla legge 10 luglio 1930 n. 1078 recante norme sulla definizione delle controversie in materia di usi civici. Tali dispo- sizioni disciplinano l’uso delle terre pubbliche in possesso di Comuni, frazioni di Comuni, Università ed altre Associazioni agrarie ed hanno operato il riordino e la liquidazione degli usi civici, regolamentando le modalità di gestione ed utilizzo dei beni collettivi, ma anche disci- plinando l’affrancazione per rendere disponibili ai privati i terreni gravati da tale diritto reale. Contenuto dell’uso civico è dunque il godimento a favore della generalità e non di un singolo o di singoli. I beni appartenenti agli Usi Civici sono divisi in due categorie: Cat. A: boschi e pascoli permanenti Cat. B: terreni utilizzabili per la coltura agraria. La normativa generale pare attribuire ai Comuni le funzioni di vigilanza sull’amministrazione di tali beni e cioè anche la vigilanza sugli Enti che eventualmente amministrano gli Usi Civici e la possibilità di dotarsi di un proprio regolamento per la disciplina dell’esercizio dell’uso ci- vico che deve essere sottoposto all’approvazione dell’Ufficio Usi Civici della Regione Pie- monte, chiamato altresì a fornire il proprio parere vincolante per qualsiasi operazione sostan- ziale, quale permuta, cessione o modificazione anche temporanea d’uso, debba essere effet- tuata da parte del Comune sul Demanio Civico. Per quanto concerne gli usi civici è stato interpellato l’Ufficio usi Civici della Regione Pie- monte che, per le particelle del comune di Passerano Marmorito interessate dal presente Pia- no, ha fornito i seguenti dati. FOGLIO PARTICELLA MQ USO CIVICO 3 348 35230 X 3 367 19150 xX 4 132 460 x 4 133 438570 xX 5 73 63020 xX 5 191 60000 xX (x) DECRETO COMMISSARIALE 20/02/1936 (X) DECRETO COMMISSARIALE 21/02/1936

Per il comune di Cortazzone e per i comuni di Pino d’Asti e Castelnuovo Don Bosco non ri- sultano usi civici nelle aree interessate dal presente Piano.

56 9. VINCOLI E ZONIZZAZIONI TERRITORIALI ESISTENTI

9.1 Strumenti di Pianificazione territoriale esistenti La pianificazione forestale affinché sia effettivamente realizzabile e possa rivestire anche fun- zionalità territoriale, deve necessariamente collocarsi ed allinearsi agli strumenti di pianifica- zione attualmente vigenti, sia a livello comunale, che a livello di Comunità Collinare. Attualmente, nei comuni di Cortazzone, Passerano Marmorito, Castelnuovo Don Bosco, vi- gono i seguenti strumenti di pianificazione territoriale: • Piani Regolatori Generali a livello comunale o intercomunale (Cortazzone 1996; Passerano Marmorito, Castelnuovo Don Bosco e Pino d’Asti 1984 e successive integrazioni e varianti) • Progetto di Piano per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.), approvato nel 2001 • Piano Territoriale Provinciale Asti (PTP), approvato nel 2004. Si tratta di pianificazioni territoriali variamente connesse tra loro, predisposte da differenti soggetti istituzionali, che talvolta presentano al loro interno livelli di gerarchizzazione. Il set- tore forestale fino ad oggi non ha visto in quest’area geografica alcuno strumento di pianifica- zione, salvo il Piano Forestale Territoriale (2003), che non ha avuto cogenza di legge, e tutte le attività forestali hanno semplicemente seguito le indicazioni normative delle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale, fino all’approvazione del Regolamento Forestale (attuazione dell’art. 13 della Legge Regionale 10 febbraio 2009 n. 4), la cui ultima revisione è del feb- braio 2013. I territori delle comprese A e C sono inseriti nella pianificazione territoriale provinciale fra le “zone di interesse naturalistico e paesistico” per le quali sono previste alcune prescrizioni di seguito riportate. Vengono riportati alcuni articoli del PTP, in materia di tutela del territorio, ed in particolare inerenti le aree boscate, e le zone di interesse naturalistico e paesistico. E’ da sottolineare che il PTP, redatto nel 2004, non contiene alcun riferimento al nuovo Regolamen- to Forestale integrato con le modifiche del 2013, ma fa riferimento ancora alle PMPF:

TITOLO II - NORME PER LA TUTELA DEL TERRITORIO ARTICOLO 20 AREE BOSCATE 1. Premessa 1.1 Le disposizioni di questo articolo riguardano le aree aventi destinazione forestale, anche se già comprese in altri ambiti di tutela disciplinati dalle presenti norme. 1.2 Il PTP considera i boschi per le loro funzioni di tutela e valorizzazione della natura e del clima, di protezio- ne idrogeologica, di capacità turistico-ricreativa, di capacità produttiva, di ricerca scientifica e di memoria sto- rica e culturale. 1.3 Per ottimizzare tali funzioni il PTP e la pianificazione locale si avvalgono:

57 a) delle disposizioni del seguente articolato; b) delle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale per la Provincia di Asti (PMPF); c) delle “Istruzioni tecnico amministrative e chiarimenti per l’applicazione delle vigenti PMPF e della L.reg. n.57 del 04.09.1979”, emanate con DGR n.66-884 del 18.08.2000. 2. Determinazioni generali 2.1 Le disposizioni contenute nel presente articolo sono riferite: a) alle aree individuate nella Tavola 03 del PTP come segue: a1) aree boscate; a2) aree sottoposte a vincolo idrogeologico; b) agli oggetti, non rappresentati nella cartografia del PTP, individuabili come segue: b1) alberi, filari e alberate monumentali meritevoli di tutela. 3. Prescrizioni immediatamente vincolanti 3.1 Le disposizioni contenute nel presente articolo non necessitano di prescrizioni immediatamente vincolanti. 4. Prescrizioni che esigono attuazione 4.1 I Comuni, nel formare o adeguare i propri PRG, riportano nelle tavole di piano le delimitazioni delle aree di cui al comma 2.1, lettera a1), affinando le delimitazioni indicate dal PTP attraverso l’interpretazione degli o- biettivi, delle prescrizioni che esigono attuazione e degli indirizzi e criteri di compatibilità, traducendo le risul- tanze alla scala adottata. All’interno delle suddette perimetrazioni sono indicati distintamente: a) boschi, distinguendo nell’ambito degli stessi le aree boscate nelle quali non sono consentite nuove costruzioni né opere di urbanizzazione, da quelle soggette a vincolo paesaggistico relativo; b) territori sottoposti a vincolo di rimboschimento compensativo; c) impianti di arboricoltura da legno; d) formazioni lineari boscate, anche di nuovo impianto; e) aree oggetto di intervento ai sensi dell’art.12 della L.Reg.32/82 “Recupero aree degradate”; f) proprietà comunali e gli usi civici. 4.2 I Comuni, nel formare o adeguare i propri strumenti di pianificazione urbanistica, riportano nelle tavole di piano le delimitazioni delle aree di cui al comma 2.1, lettera a2), affinando le delimitazioni indicate dal PTP e desumendole dai documenti istitutivi del vincolo. 4.3 I Comuni provvedono ad individuare gli alberi, i filari e le alberate monumentali, di interesse paesaggistico- ambientale e storico-culturale meritevoli di tutela e segnalano, alla competente autorità, la proposta di inseri- mento nell'elenco regionale. 4.4 Nelle le aree di cui al comma 2.1, lettera a), le opere per il consolidamento, il contenimento e la prevenzione di frane e smottamenti e le opere per la difesa spondale dei corsi d’acqua, sono prioritariamente realizzate uti- lizzando tecniche di ingegneria naturalistica. 5. Indirizzi e criteri di compatibilità 5.1 I Comuni formano e/o adeguano i propri PRG interpretando e traducendo ai livelli di analisi del proprio strumento i seguenti indirizzi e criteri: a) nelle aree di cui al comma 2.1, lettera a): a1) promuovere una corretta gestione delle specie autoctone, di quelle rare o in via di estinzione; a2) promuovere una corretta gestione delle fitocenosi, favorendone la diversificazione in specie, strato ed età; a3) favorire e promuovere la trasformazione di aree marginali agricole incolte, in superfici forestali; a4) favorire e promuovere le pratiche agricole ambientalmente compatibili nelle zone agricole limitrofe ad aree boscate; a5) favorire gli interventi di ripulitura, i tagli di cura e gli interventi che facilitano la rinnovazione naturale; a6) favorire la conservazione e lo sviluppo delle fustaie e la conversione da ceduo, ove ciò non comprometta la stabilità dei versanti; a7) promuovere e diffondere la conoscenza dell’ambiente forestale e delle norme di diritto e di natura che lo go- vernano; a8) conservare sentieri, piste forestali, strade sterrate; a9) promuovere e diffondere la conoscenza e l’utilizzo della rete di sentieri, piste forestali e strade sterrate, an- che avvalendosi di convenzioni con associazioni di volontariato. 5.2 Gli strumenti di pianificazione urbanistica individuano, in prossimità o all’interno delle aree boscate, aree e/o edifici da destinare ad attività turistico-ricettive, comprese le relative opere infrastrutturali. 5.3 Il PRG norma le dotazioni per le aree boscate di opere infrastrutturali nonché di percorsi e spazi per la frui- zione della risorsa boschiva.

ARTICOLO 21 AREE PROTETTE, SITI DI PARTICOLARE INTERESSE, AREE DI SALVAGUARDIA E ZONE DI INTERESSE NATURALISTICO E PAESISTICO

58 1. Premessa 1.1 Il PTP definisce le condizioni naturali del territorio come valore da tutelare e da salvaguardare e considera la biodiversità, in quanto manifestazione di condizioni naturali, sotto l’aspetto del patrimonio ambientale tra- smesso e da tramandare. 2. Determinazioni generali 2.1 Le disposizioni contenute nel presente articolo sono riferite alle aree individuate nella Tavola 03 del PTP come segue: a) aree protette esistenti; b) siti di interesse comunitario (SIC) e siti di interesse regionale (SIR); c) aree di salvaguardia finalizzate all’ampliamento di aree protette; d) zone di interesse naturalistico e paesistico. 3. Prescrizioni immediatamente vincolanti (...) 3.3 Nelle zone di interesse naturalistico e paesistico di cui al comma 2.1 lett. d) dalla data di pubblicazione della deliberazione regionale di approvazione del presente piano, è fatto divieto di: a) aprire cave; b) effettuare opere di movimento terra che modifichino la morfologia del terreno in misura tale da recare pre- giudizio al valore naturalistico e/o paesistico proprio delle aree stesse; c) costruire nuove strade fuori dai centri abitati e dalle perimetrazioni delle aree edificabili dei piani regolatori generali dei Comuni, se non in funzione dei centri e delle perimetrazioni suddetti e delle attività agricole, fore- stali e pastorali; d) ampliare le strade esistenti fuori dai centri abitati e dalle altre aree di cui alla lettera c), per ragioni diverse dalla sicurezza del traffico o dalle esigenze insediative locali, agricole, forestali e pastorali. 3.4 Nelle aree di cui al comma 2.1 lettere c) e d) è vietata la realizzazione di impianti a rischio di incidenti rile- vanti e/o il loro ampliamento; ove esistenti, gli strumenti di pianificazione locale ne prevedono la rilocalizzazio- ne. Le necessarie bonifiche da sostenere, sono operate nel rispetto delle seguenti indicazioni: a) utilizzare la tecnica di bonifica che comporti il minimo impatto negativo nei confronti del suolo e dell’ecosistema; b) perseguire l’obiettivo di ripristinare le condizioni iniziali, per quanto tecnicamente possibile. 4. Prescrizioni che esigono attuazione 4.1 I Comuni, nel formare o adeguare i propri PRG: a) riportano nelle tavole di piano le delimitazioni delle aree di cui al comma 2.1, lettere a) e b), e recepiscono con apposita variante i piani d’area approvati; b) riportano nelle tavole di piano le delimitazioni delle aree di cui al comma 2.1, lettere c) e d), affinando le de- limitazioni indicate dal PTP e proponendo eventuali modifiche ed integrazioni. 4.2 Nelle aree oggetto del presente articolo le opere per il consolidamento, il contenimento e la prevenzione di frane e smottamenti e le opere per la difesa spondale dei corsi d’acqua, sono prioritariamente realizzate utiliz- zando tecniche di ingegneria naturalistica. 5. Indirizzi e criteri di compatibilità 5.1 I Comuni formano e/o adeguano i propri PRG interpretando e traducendo ai livelli di analisi del proprio strumento i seguenti indirizzi e criteri, relativi alle aree di cui al comma 2.1: a) coordinare lo sviluppo del sistema insediativo e produttivo con i caratteri paesistici e naturalistici del territo- rio; b) tutelare le risorse naturali e le caratteristiche naturali del territorio; c) tutelare i caratteri ambientali dei corpi idrici superficiali in quanto naturali corridoi biologici; d) incentivare e tutelare le attività di tipo agroambientale; e) promuovere il ricorso a tecniche di agricoltura ecocompatibile; f) promuovere l’attività agrituristica; g) conservare sentieri, piste forestali, strade sterrate, favorendone la fruizione e la conoscenza; h) destinare prioritariamente gli immobili di proprietà pubblica a funzioni di supporto per le finalità dell’area protetta sulla quale insistono. 5.2 Con apposite intese la Provincia, le Comunità Collinari e i Comuni interessati possono individuare ulteriori disamine e studi intesi ad approfondire la conoscenza degli aspetti di carattere naturalistico e paesistico delle zone di cui al comma 2.1, lettera d); promuovono altresì la formazione di accordi di programma, o di altre ido- nee intese, per la definizione e l’attuazione di politiche concordate di valorizzazione delle zone medesime e delle loro specificità, con la precisazione che l’imposizione di eventuali vincoli sui fondi in cui sono insediate colture agrarie specializzate e relativi centri aziendali, può avvenire solo previa intesa con la rappresentanza dei titola- ri dei fondi interessati.

59 5.3 Al fine di utilizzare le opportunità di sviluppo legate alla promozione turistica delle aree di cui al comma 2.1, gli strumenti di pianificazione locale possono localizzare nelle zone ad esse limitrofe, aree destinate ad atti- vità turistico-ricettive, compatibili con gli obiettivi di tutela. 5.4 I Comuni, direttamente o attraverso forme associate, possono proporre alla Provincia l’istituzione di nuove aree protette. 5.5 La Provincia di Asti, ricercando l’intesa con le Province di Alessandria e di Cuneo, promuove gli accordi con gli enti preposti e definisce gli indirizzi ed i programmi ai fini della valorizzazione dell’Asta del Fiume Ta- naro. 5.6 Con appositi accordi di programma, od altre idonee intese, la Provincia, le Comunità Collinari e i Comuni interessati possono individuare ulteriori zone di particolare interesse naturalistico e paesistico.

ARTICOLO 22 RETE DI CORRIDOI BIOLOGICI E FASCE DI SALVAGUARDIA 1. Premessa 1.1 Il PTP, adottando l’impostazione del sistema “Rete Natura 2000” e nell’attuare le prescrizioni del DPR 357/97, relativo alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selva- tiche, promuove la costituzione di un sistema collegato a rete tramite corridoi biologici che permettano lo spo- stamento di flussi biologici a tutela, in particolare, della fauna selvatica. 2. Determinazioni generali 2.1 Le disposizioni contenute nel presente articolo sono riferite: a) alle aree individuate nella Tavola 03 del PTP come segue: a1) rete di corridoi biologici tra le aree protette e loro fasce tampone per la salvaguardia dei corsi d’acqua; a2) fasce tampone del Tanaro e del Belbo; b) alle aree, non rappresentate nella cartografia del PTP, individuabili come segue: b1) fasce di salvaguardia delle acque pubbliche. 3. Prescrizioni immediatamente vincolanti 3.1 Le disposizioni contenute nel presente articolo non necessitano di prescrizioni immediatamente vincolanti. 4. Prescrizioni che esigono attuazione 4.1 I Comuni, nel formare o adeguare i propri PRG, riportano nelle tavole di piano le delimitazioni delle aree di cui al comma 2.1, affinando le delimitazioni indicate dal PTP in considerazione dei seguenti criteri: a) per le parti di area di cui al comma 2.1, lettera a), ricadenti all’interno delle aree di cui all’art.21, comma 2.1: la fascia tampone ha larghezza di almeno 30 m dalla linea di sponda; b) per le altre parti di area di cui al comma 2.1, lettera a): la fascia tampone ha larghezza di almeno 10 m dalla linea di sponda; c) per le fasce tampone del Tanaro e del Belbo di cui al comma 2.1, lettera b): la fascia tampone ha la stessa delimitazione della Fascia A del Piano Stralcio Fasce Fluviali dell’Autorità di Bacino del Fiume Po; d) per le fasce di salvaguardia delle acque pubbliche di cui al comma 2.1, lettera b1): la fascia tampone ha lar- ghezza di almeno 10 m dalla linea di sponda. 4.2 Nelle aree oggetto del presente articolo le opere per il consolidamento, il contenimento e la prevenzione di frane e smottamenti e le opere per la difesa spondale dei corsi d’acqua, sono prioritariamente realizzate utiliz- zando tecniche di ingegneria naturalistica. 5. Indirizzi e criteri di compatibilità 5.1 I Comuni formano e/o adeguano i propri PRG interpretando e traducendo ai livelli di analisi del proprio strumento i seguenti indirizzi e criteri relativi alle aree di cui al comma 4.1, lettere a), b), c) e d): a) prevedere di destinare una quota degli investimenti per il ripristino di aree degradate di proprietà comunale; b) destinare alla rinaturalizzazione le aree degradate e gli eventuali siti dismessi; c) prevedere opere di rinaturalizzazione all’interno delle fasce individuate, coordinandole con altri interventi realizzati sulla stessa asta fluviale; d) promuovere la creazione di fasce tampone alberate e cespugliate, con specie autoctone, aventi la funzione di riequilibrio ambientale tra le zone agricole ed i corpi idrici; e) regolamentare e prevedere limiti alle diverse tipologie di coltivazioni; f) promuovere il ricorso a tecniche di agricoltura ecocompatibile; g) dissuadere le utilizzazioni agricole fino al ciglio di sponda dei corsi d’acqua; h) evitare la rettifica e la modifica di tracciati naturali dei corsi d’acqua, limitando la risagomatura delle spon- de e l’eliminazione della vegetazione naturale.

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9.2 Vincoli territoriali esistenti, sviluppo urbanistico e tutela ambientale

I vincoli territoriali incidenti sulle aree in esame, oltre ai già citati vincoli territoriali del PRGC e del PTP (zone di interesse naturalistico e paesistico) sono elencati di seguito:

9.2.1 Vincolo Idrogeologico Tutte le aree sottoposte a pianificazione, salvo quelle ricadenti nel comune di Pino d’Asti (part. 103) sono sottoposte a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 23 dicembre 1923 n. 3267 e della L.R. 45/89. Nel nord astigiano non sono presenti a tutt’oggi boschi gestiti con Piani di Assestamento Fo- restale approvati redatti ai sensi della legge forestale nazionale (3267/23) o della L.R. 57/79, sostituita con la L.R. 04/09. I terreni sottoposti a vincolo idrogeologico in Provincia di Asti assommano a 56.650 ha e gran parte delle aree boscate (47.500 ha, pari all’84%) ricadono fra le superfici vincolate.

9.2.2 Vincolo Paesistico - ambientale Tutte le superfici in esame sono sottoposte al vincolo paesaggistico ai sensi del D. Lgs 42/04 e L.R. 20/89 per una o più condizioni caratteristiche dei siti: - vincolo ex D. Lgs 42/04 art. 142 comma 1 g): aree boscate: tutte le superfici boscate secondo la definizione vigente di bosco (D. Lgs. 227/01) - vincolo ex D. Lgs 42/04 art. 142 comma 1 c): fasce di rispetto di corsi d’acqua: fasce di 150 m intorno ai rii - vincolo ex D. Lgs 42/04 art. 142 comma 1 h): aree gravate da usi civici.

10. DESTINAZIONI E COMPARTIMENTAZIONE I boschi svolgono molte funzioni alcune delle quali di carattere pubblico fra cui la difesa dal dissesto idrogeologico, la riduzione dell’anidride carbonica nell’atmosfera la funzione pae- saggistica e la funzione di salvaguardia della biodiversità, solo per citarne alcune. Nel presente strumento di pianificazione le esigenze di conservazione e miglioramento delle cenosi forestali sono state tenute in primaria considerazione. Gli interventi proposti privile- giano, ove possibile, le tendenze dinamico-evolutive dei soprassuoli, identificate anche attra-

61 verso censimenti floristici del sottobosco. L’aspetto produttivo resta importante, ma nell’ambito della conservazione e dello sviluppo delle altre funzionalità delle cenosi forestali. L’intera superficie boscata è stata suddivisa in comparti ai quali vengono riconosciute desti- nazioni differenti. Questa suddivisione costituisce la base per una gestione forestale flessibile e di più ampia valenza rispetto alle ripartizioni proposte nell’assestamento classico. Le destinazioni attribuite ai boschi dell’area interessata dal presente Piano definiscono quale è la vocazione principale di ogni singola superficie boscata tenendo in considerazione le attitu- dini stazionali ed in particolare: la produttività potenziale, l’accessibilità e la facilità di esbo- sco, la pendenza, la quota, il tipo forestale, l’evoluzione dinamica del popolamento, la fragili- tà del substrato. Sono inoltre stati considerati i vincoli territoriali sopra citati. Notoriamente i soprassuoli forestali sono chiamati ad assolvere a diverse funzionalità, tra le quali quelle produttive, protettive, naturalistiche, fruizionali. La destinazione attribuita ad o- gni zona individuata è quella prevalente tra le diverse funzionalità richieste alla foresta, ma non l’unica: l’intervento stabilito deve quindi garantire il perseguimento dell’obiettivo princi- pale salvaguardando anche l’efficacia di tutte le altre funzionalità riconosciute. I grafici che seguono evidenziano le diverse destinazioni attribuite alle superfici forestali inte- ressate dal Piano Aziendale Forestale (produttiva, produttivo-protettiva, naturalistica) suddivi- se per comprese.

Compresa A – Passerano Marmorito Compresa B - Cortazzone

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Compresa C – TBGM

Di seguito si riportano alcuni grafici e tabelle in cui sono indicate le superfici (ha e %) di ogni compresa, suddivise per categoria forestale e per destinazione.

Compresa A – Passerano Marmorito Compresa B - Cortazzone

Compresa C – TBGM

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COMPRESA A CATEGORIA FORESTALE DESTINAZIONE Dati CA CE QC QV RB SP Totale Produttivo-protettiva Superficie (%) 1,3% 0,0% 7,0% 0,0% 28,6% 0,0% 37,0% Superficie (ha) 0,80 4,25 17,24 22,28 Produttiva Superficie (%) 3,3% 2,6% 16,1% 1,2% 39,5% 0,0% 62,7% Superficie (ha) 2,00 1,57 9,68 0,70 23,84 37,80 Naturalistica Superficie (%) 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,4% 0,4% Superficie (ha) 0,21 0,21 Superficie (%) totale 4,6% 2,6% 23,1% 1,2% 68,1% 0,4% 100,0% Superficie (ha) totale 2,80 1,57 13,93 0,70 41,08 0,21 60,30

COMPRESA B CATEGORIA FORESTALE DESTINAZIONE Dati BS QC RB Totale Produttivo-protettiva Superficie (%) 0,0% 0,0% 12,7% 12,7% Superficie (ha) 0,17 0,17 Produttiva Superficie (%) 39,6% 47,7% 0,0% 87,3% Superficie (ha) 0,52 0,62 1,14 Superficie (%) totale 39,6% 47,7% 12,7% 100,0% Superficie (ha) totale 0,52 0,62 0,17 1,31

COMPRESA C CATEGORIA FORESTALE DESTINAZIONE Dati BS QC QR QV RB RI Totale Produttivo-protettiva Superficie (%) 13,3% 31,4% 17,4% 0,0% 25,9% 0,0% 87,9% Superficie (ha) 0,90 2,13 1,18 1,76 5,97 Produttiva Superficie (%) 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 4,5% 4,5% Superficie (ha) 0,31 0,31 Naturalistica Superficie (%) 0,0% 0,0% 0,0% 7,6% 0,0% 0,0% 7,6% Superficie (ha) 0,51 0,51 Superficie (%) totale 13,3% 31,4% 17,4% 7,6% 25,9% 4,5% 100,0% Superficie (ha) totale 0,90 2,13 1,18 0,51 1,76 0,31 6,79

10.1 Destinazione produttivo-protettiva

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Particelle con destinazione Produttivo-protettiva, in giallo

I popolamenti forestali con destinazione produttivo-protettiva assolvono la funzione di man- tenere la stabilità dei versanti, senza però un interessamento diretto di abitati o di infrastruttu- re e mantengono un interesse produttivo rilevante. Gli interventi selvicolturali, diversi a seconda delle differenti tipologie fisionomiche, dovran- no essere finalizzati a migliorare la stabilità, favorire l’evoluzione dinamica dei soprassuoli e aumentare il grado di complessità strutturale dei popolamenti, assicurando comunque anche il perseguimento delle finalità produttive. Al fine di preservare le condizioni di stabilità generali dei versanti gli interventi dovranno essere comunque di superficie non eccessivamente estesa. In questa classe di destinazione, la cui estensione è di circa 28,4 ha, sono state inseriti soprat- tutto di robinieti (circa 19 ha), e in seconda istanza da querco-carpineti (circa 6 ha).

DESTINAZIONE PRODUTTIVO-PROTETTIVA CATEGORIA FORESTALE Compresa Dati BS CA QC QR RB Totale A Superficie (ha) 0,80 4,25 17,24 22,28 Superficie (%) 0,00% 2,81% 14,95% 0,00% 60,66% 78,42% B Superficie (ha) 0,17 0,17 Superficie (%) 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,58% 0,58% C Superficie (ha) 0,90 2,13 1,18 1,76 5,97 Superficie (%) 3,17% 0,00% 7,49% 4,15% 6,18% 21,00% Superficie (ha) totale 0,90 0,80 6,38 1,18 19,16 28,42 Superficie (%) totale 3,17% 2,81% 22,45% 4,15% 67,42% 100,00% Superficie forestale (ha e %) divisa per categorie forestali e per compresa all’interno delle aree a destinazione Produttivo-protettiva interessate dal PFA

La tabella che segue mostra la suddivisione della superficie (ha) con destinazione produttivo- protettiva per categorie forestali e per tipo di intervento.

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DESTINAZIONE PRODUTTIVO-PROTETTIVA INTERVENTO Totale CATEGORIA AF DR NG CF CM AM RS SC Totale BS 0.9 0.9 CA 0.8 0.8 QC 1.4 1.4 0.9 0.5 2.1 6.4 QR 1.4 1.4 RB 0.7 4.6 0.2 13.2 1.5 20.1 Superficie totale (ha) 2.3 2.0 6.0 0.2 14.0 0.9 0.5 3.6 29.6

10.1 Destinazione produttiva

Particelle con destinazione Produttiva, in giallo

La destinazione produttiva è assegnata ad una vasta superficie di stazioni fertili con popola- menti in grado di produrre a breve termine assortimenti legnosi d’interesse mercantile, con buone possibilità di accesso ed esbosco, che non presentano preponderante rilevanza naturali- stica (salvo microstazioni) o protettiva.

66 La suddivisione per tipo di popolamento e per compresa è riportata di seguito.

DESTINAZIONE PRODUTTIVA CATEGORIA FORESTALE Compresa Dati BS CA CE QC QV RB RI Totale A Superficie (ha) 2,00 1,57 9,68 0,70 23,84 37,80 Superficie (%) 0,00% 5,10% 4,00% 24,68% 1,79% 60,75% 0,00% 96,31% B Superficie (ha) 0,52 0,62 1,14 Superficie (%) 1,32% 0,00% 0,00% 1,59% 0,00% 0,00% 0,00% 2,90% C Superficie (ha) 0,31 0,31 Superficie (%) 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,78% 0,78% Superficie (ha) totale 0,52 2,00 1,57 10,31 0,70 23,84 0,31 39,25 Superficie (%) totale 1,32% 5,10% 4,00% 26,26% 1,79% 60,75% 0,78% 100,00% Superficie forestale (ha e %) divisa per categorie forestali e per compresa all’interno delle aree a destinazione Produttiva interessate dal PFA

La tabella che segue mostra la suddivisione della superficie (ha) con destinazione produttiva per categorie forestali e per tipo di intervento.

DESTINAZIONE PRODUTTIVA INTERVENTO CAT AF DR NG CF CM AM SC Totale BS 0.6 0.6 CA 2.0 2.0 CE 1.6 1.6 QC 5.4 1.0 2.3 1.7 10.4 QV 0.7 0.7 RB 2.1 5.2 3.3 14.0 0.5 25.0 RI 0.3 0.3 Superficie totale (ha) 9.0 1.6 8.2 5.0 16.0 0.5 0.3 40.6

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10.2 Destinazione naturalistica

Particelle con destinazione Naturalistica, in giallo

La funzione di conservazione della biodiversità, degli habitat naturali e seminaturali è svolta in diversa misura da tutti i boschi; la prevalente destinazione naturalistica compete in partico- lare ai boschi inseriti in aree protette od agli ambiti riconosciuti a diverso titolo e livello come rilevanti dal punto di vista ambientale per la complessità, rarità (in senso generale o locale), vulnerabilità degli ecosistemi presenti (es. tipi forestali spontanei non compresi in aree protet- te), tenendo in particolare considerazione anche la componente faunistica e le relative oasi e zone di ripopolamento di cui alle norme sulla fauna selvatica. Nelle zone interessate dal presente Piano le aree a destinazione naturalistica sono abbinate alla destinazione produttiva; Con l’eccezione di circa 0,73 ettari di destinazione principale natura- listica, altri 13,36 ettari presentano questa destinazione come secondaria, dopo quella produt- tiva. Sulle due aree a destinazione principale naturalistica (querceto di Vota Granda dell’Associazione Terra Boschi, Gente e Memorie un piccolo saliceto di fondovalle di pro- prietà del comune di Passerano Marmorito), non sono previsti interventi, mentre sulle aree nelle quali la destinazione principale è quella produttiva mentre quella naturalistica è seconda- ria, sono previsti interventi selvicolturali che pongano particolare attenzione alle emergenze

68 ambientali presenti come presenza di microstazioni, habitat, individui arborei di grandi di- mensioni, ecc.

DESTINAZIONE NATURALISTICA CATEGORIA FORESTALE Compresa Dati QV SP Totale A Superficie (ha) 0,21 0,21 Superficie (%) 0,00% 29,47% 29,47% C Superficie (ha) 0,51 0,51 Superficie (%) 70,53% 0,00% 70,53% Superficie (ha) totale 0,51 0,21 0,73 Superficie (%) totale 70,53% 29,47% 100,00% Superficie forestale (ha e %) divisa per categorie forestali e per compresa all’interno delle aree a destinazione Naturalistica interessate dal PFA

La tabella che segue mostra la suddivisione della superficie (ha) con destinazione Naturalisti- ca per categorie forestali e per tipo di intervento.

DESTINAZIONE NATURALISTICA INTERVENTO Totale CATEGORIA NG QV 0,5 0,5 SP 0,2 0,2 Superficie totale (ha) 0,7 0,7

10.3 Compartimentazione 10.3.1 Classi di compartimentazione o Comprese La compartimentazione dei territori studiati è stata effettuata in base al gestore dei boschi in esame, ovvero: comune di Passerano Marmorito, comune di Cortazzone, Associazione TBGM; quest’ultima comprende terreni afferenti ai comuni di Castelnuovo Don Bosco, Pino d’Asti e Passerano Marmorito. Le comprese sono state prioritariamente suddivise in particelle e sottoparticelle. Ogni compresa è stata classificata con una lettera alfabetica: A, per il comune di Passerano Marmorito; B, per il comune di Cortazzone; C, per le terre dell’associazione TBGM (comuni di Passerano Marmorito, Pino d’Asti, Castelnuovo Don Bosco).

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Comprese forestali A (in rosso) e C (in verde)

Compresa forestale B (in azzurro)

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Nella seguente tabella sono indicate le superfici boscate totali, comprensive delle tare non car- tografabili, e le superfici boscate nette, prive delle tare non cartografabili.

Sup. boscata (ha) Sup. netta (ha) Compresa con tare non cartografabili senza tare non cartografabili A – Passerano Marmorito 62,09 60,30 B - Cortazzone 1,50 1,31 C - TBGM 7,35 6,79 Totale (ha) 70,94 68,39

Oltre alle tare cartografabili, che non rientrano nella determinazione della superfici comples- siva, sono state escluse dalla compartimentazione le eventuali tare di più ridotta dimensione (chiarie, cespuglieti, macereti), riconoscibili a livello sottoparticellare (tare non cartografabili) ed indicate con una percentuale sulla superficie di ogni sotto particella.

10.3.2 Particelle e sottoparticelle forestali All’interno di ogni compresa sono state individuate più particelle forestali (distinte con nume- ro arabo) la cui superficie è funzione delle caratteristiche di omogeneità del popolamento e della possibilità di definire confini facilmente rintracciabili. Le particelle sono state perciò individuate con metodo fisiografico ed attestate il più possibile su confini naturali immediatamente percepibili del rilievo, dell’orografia (fossi, dossi marcati, ecc.) o su limiti artificiali preesistenti (strade, piste, sentieri marcati, elettrodotti, ecc.) o sulle linee di transizione da formazioni arboree a formazioni erbacee o arbustive o aree rocciose. Le particelle a loro volta sono state suddivise in sottoparticelle (distinte con lettera minusco- la): la loro distinzione è stata effettuata quando esse differivano fra loro almeno riguardo a uno o più di questi aspetti: - la composizione specifica del piano arboreo - la funzione prevalente loro assegnabile - la selvicoltura applicabile - il tipo strutturale (assetto e stadio di sviluppo). Le particelle di ogni compresa sono state numerate con un numero progressivo procedendo da nord verso sud e da ovest verso est. La superficie lorda della particella/sottoparticella forestale è quella compresa entro i limiti del poligono di delimitazione. La superficie netta è costituita dalla differenza fra superficie lorda e superficie degli inclusi cartografati e non cartografati quali gli improduttivi.

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Sono state individuate: 15 particelle nella compresa A “Passerano Marmorito” 2 particelle nella compresa B “Cortazzone” 3 particelle nella compresa C “TBGM”. Di seguito si riporta l’elenco delle particelle e delle sotto particelle suddiviso per compresa, con l’indicazione delle superfici forestali in ettari (superfici nette).

Foto.5 boschi di invasione a Cortazzone

72 Compresa Particella Sottoparticella Superficie (ha) A 1 a 0,80 b 0,23 c 0,60 d 1,90 2 a 1,22 b 0,69 3 a 1,46 b 1,79 c 0,60 4 a 0,38 b 0,71 c 0,82 5 a 1,92 b 0,98 6 a 2,80 b 1,69 7 a 2,54 b 1,23 8 a 1,87 b 2,57 c 0,84 9 a 1,57 b 2,02 10 a 3,12 b 0,88 11 a 0,59 b 2,00 c 1,58 d 1,74 e 0,21 12 a 0,83 b 5,55 13 a 0,79 b 5,50 14 6,00 15 0,28 B 202 0,17 201 a 0,62 b 0,52 C 101 a 1,18 b 0,60 102 0,51 103 a 0,31 b 2,13 c 1,16 d 0,90 Superficie totale (ha) 68,39

73 11. METODOLOGIA DI RILIEVO

11.1 Indagini di campo Ai fini della predisposizione del Piano sono state compilate schede di rilevamento predisposte per la metodologia assestamentale dei Piani Forestali Aziendali. Sono stati effettuati rilievi a livello di particelle descrivendo in tal modo le singole unità gestionali. In particolare sono sta- te compilate in campagna: 1) la scheda di descrizione particellare: registra i dati anagrafici di ogni particella forestale, descrive i fattori ambientali, la stazione, i particolari problemi che sorgono nella gestione del- la particella, i popolamenti forestali presenti, i caratteri bioecologici e colturali delle forma- zioni arboree che costituiscono la particella, gli interventi gestionali, la viabilità ed i possibili sistemi di esbosco. 2) la scheda per il rilievo relascopico IRD: si tratta di misurazioni relascopiche abbinate alla misurazione dei diametri, eseguite su camminamento, in numero adeguato, nelle particelle di interesse forestale al fine di ottenere una stima di area basimetrica, numero di piante ad ettaro e volumi. E’ stato anche redatto un elenco floristico delle principali specie presenti suddiviso per strati arboreo, arbustivo ed erbaceo.

La scelta metodologica dell’utilizzo delle aree relascopiche IRD è stata effettuata in funzione della tipologia di boschi incontrata e per l’ottenimento di dati comparabili e relativamente speditivi su tutto il territorio esaminato. Il numero di rilievi è stato determinato in funzione della variabilità interna dei popolamenti esaminati per particella. Intorno all’area di saggio venivano preliminarmente effettuate alcune girate relascopiche (senza misura dei diametri) a distanza di qualche decina di metri l’una dall’altra per giungere ad una definizione attendibile dell’area basimetrica media e scartare a priori eventuali rilevamenti al di fuori dell’intervallo così definito. Anche nei cedui in conversione tagliati da pochi anni si è proceduto, con aree di saggio, alla misura di quanto è stato rilasciato in piedi. In ogni area di saggio relascopica, si sono effettuate le seguenti principali misurazioni e valu- tazioni: 1. Cavallettamento di tutti i fusti rientranti all’interno della banda relascopica utilizzata (banda “1”), distinguendoli per specie e, nel caso delle latifoglie, specificando se si tratta di soggetti da seme/affrancati o di polloni 2. Misura delle altezze di tutti gli esemplari rientranti nell’area relascopica e cavallettati

74 3. Misura dell’incremento e dell’età di uno o più alberi campione, eseguita con succhiel- lo di Pressler o con seghetto (per i cedui giovani) 4. Valutazione di elementi quali: tipo forestale, assetto evolutivo, stadio di sviluppo, de- stinazione, indicazioni d’intervento selvicolturali 5. Rilevamento delle coordinate UTM-WGS84 del centro di ogni area di saggio mediante un ricevitore GPS, con restituzione cartografica della posizione del campionamento stesso possibilità di ritrovare successivamente ogni area di saggio sul terreno con una buona approssimazione. 6. Marcatura con vernice o pastello della pianta prossima al centro dell’area di saggio I risultati delle misurazioni delle aree di saggio hanno permesso di calcolare dati dendrometri- ci e alsometrici principali con utilizzo di tavole di cubatura utilizzate per l’Inventario Foresta- le Nazionale6. Sono state elaborate curve ipsometriche, per le specie più rappresentative: robinia, castagno, farnia, carpino bianco, ciliegio, rovere, orniello.

Come indicato nelle Norme Tecniche per la redazione dei Piani Forestali aziendali, si è scelto di differenziare il livello di indagine in funzione delle possibilità di gestione selvicolturale dei boschi: mentre le particelle interessate da interventi colturali nei prossimi 15 anni sono state oggetto di un campionamento più accurato, le particelle appena tagliate sono state percorse per la costruzione della carta della struttura dei popolamenti forestali, ma si è effettuato un numero limitato di aree di saggio, che hanno un valore di descrizione puntuale del bosco.

Dall’incrocio dei risultati dei dati inventariali raggruppati per categoria e per tipo forestale, a seconda del loro livello di significatività statistica, con le informazioni relative alle differenti superfici (tipo, destinazione, intervento) si è costruita una serie di tabelle, allegate alla rela- zione, che costituiscono un fondamentale supporto per la descrizione della realtà forestale at- tuale e per la pianificazione selvicolturale. I rilievi hanno interessato anche la necromassa, secondo i parametri specificati nel paragrafo 7.7.

75 6 Castellani C., Scrinzi G., Tabacchi G., Tosi V., 1984 – I.S.A.F.A. – INVENTARIO FORESTALE NAZIONALE ITALINO (I.F.N.I.) - Tavole di cubatura a doppia entrata

75 11.2 Affidabilità statistica dei dati rilevati Utilizzando come dato di base con metodologia relascopica l’area basimetrica ad ettaro, a se- guito di indagine di precampionamento sono state rilevate 87 aree di saggio con rilevamento completo, oltre ai cluster preliminari con le girate relascopiche senza cavallettamento (circa 3- 5 per ogni area rilevata). L’errore percentuale è stato calcolato sulla base della seguente formula applicata sulla variabi- le area basimetrica:

CV % e%=⋅= t 5.60% n Dove: e% = errore statistico percentuale CV% = coefficiente di variabilità, pari al rapporto fra la deviazione standard e la media n = numero di aree di saggio t = t di Student per un numero di gradi di libertà pari a (n-1)

11.3 Cartografia tematica La redazione della cartografia assume come base cartografica le tavole della Carta Tecnica Regionale (CTR). A tale base cartografica è stato possibile sovrapporre la carta catastale geo- referenziata (carta sinottica catastale), che è stata successivamente completata in funzione del- la proprietà dei singoli mappali, ed il particellare forestale. Non tutte le proprietà dei comuni interessati sono contemplate nella redazione del presente Piano, ma solamente quelle che rivestono un interesse forestale, ed aventi superficie adegua- tamente estesa conforme alle esigenze assestamentali (particelle boscate, ma isolate e con su- perficie ridotta non sono state prese in considerazione. Inoltre per il comune di Passerano Marmorito sono state interessate esclusivamente particelle comunali, mentre per Cortazzone sia particelle comunali sia private. Le particelle della compresa C – (Associazione TBGM) sono invece di proprietà o in gestione all’associazione stessa.

La cartografia allegata al Piano è costruita mediante software GIS che permette la tematizza- zione georeferenziata delle aree in base ad informazioni riportate con associazione di dati al- fanumerici, semplificando la gestione delle informazioni correlate.

76 Le cartografie sono state prodotte in formato .shp con software QuantumGIS. I dati alfanume- tici correlati sono contenuti in formati .dbf e .xls. Il tipo di georeferenziazione prescelto si uniforma allo standard regionale attuale: UTM WGS84.

12. DESCRIZIONE EVOLUTIVO COLTURALE ATTUALE DEI BOSCHI Il complesso dei boschi comunali nel territorio del comune di Passerano Marmorito, e delle aree boscate interessate dal presente Piano, nei comuni di Cortazzone, Pino d’Asti e Castel- nuovo Don Bosco, risente fortemente dei condizionamenti legati alla gestione passata dei ter- ritori oltre che alle potenzialità stazionali dei siti. Il robinieto è in assoluto la tipologia forestale più diffusa. La forma di governo prevalente è il ceduo, per lo più adulto e matricinato. Alcuni popolamenti stanno collassando, altri presenta- no diversi gradi di sofferenza dovuta alle condizioni meteoriche degli ultimi anni. Circa metà dei popolamenti è rappresentata da robinieto pressoché puro, mentre la restante parte presenta una buona quantità di altre specie mesofile in percentuale variabile, da mantenere e salva- guardare con interventi di liberazione dalla robinia volti anche a favorire la rinnovazione delle specie autoctone. Anche le querce presentano molti sintomi di deperimento: alcune evidenziano intere branche morte o le estremità di alcuni rami con forti disseccamenti. Inoltre sono presenti molti ribal- tamenti e esemplari morti in piedi. Per lo più i querco-carpineti presentano struttura a fustaia o a governo misto, ma sono presen- ti anche superfici di ceduo su circa un ettaro. I castagneti occupano una superficie abbastanza limitata (2,8 ha) e sono in generale cedui a- dulti, deperienti, con alta mortalità delle ceppaie e dei polloni all’interno della ceppaia. La specie è fortemente colpita sia dal cancro corticale sia dal cinipide galligeno. Se ne prevede la ceduazione finalizzata a rinvigorire le ceppaie, oppure a favorire le altre latifoglie autoctone presenti. Di seguito si riporta una tabella con indicati assetto, tipo strutturale e superfici (sup. netta) suddivisi per compresa.

77 A – B – C – ASSETTO TIPO STRUTTURALE Passerano Cortazzone TBGM Totale CL CL 0,16 0,16 CM AM 21,05 0,17 1,76 22,98 AS 3,24 3,24 CM 7,07 7,07 CS 12,05 12,05 FC ASME 2,79 2,79 ASMG 0,76 0,76 ASMM 8,79 8,79 ASMP 1,18 1,18 CLCL 0,38 0,38 CSMM 0,60 0,60 CSMP 0,83 0,83 DPAS 0,90 0,90 MGAS 0,71 0,71 MMAS 0,60 0,60 FU DM 0,21 0,21 DP 0,79 0,79 ME 0,62 2,64 3,27 MP 0,28 0,28 IN PE 0,52 0,52 RI PE 0,31 0,31 Totale 60,30 1,31 6,79 68,39

Di seguito si riportano alcune tabelle e grafici che evidenziano la suddivisione dei boschi per categorie e tipi forestali.

COMPRESA CATEGORIA Totale A RB robinieti 69,0% QC querco-carpineti 22,4% CA castagneti 4,5% CE cerrete 2,5% QV querceti di rovere 1,1% SP saliceti 0,3% B RB robinieti 11,1% QC querco-carpineti 46,0% BS boscaglie 43,0% C RB robinieti 28,7% QC querco-carpineti 29,0% BS boscaglie 12,3% QR querceti di roverella 18,9% QV querceti di rovere 7,0% RI rimboschimenti 4,2%

78 COMPRESA CATEGORIA Sup. (ha) Sup. netta (ha) A RB 42,87 41,08 QC 13,93 13,93 CA 2,80 2,80 CE 1,57 1,57 QV 0,70 0,70 SP 0,21 0,21 A Totale 62,09 60,30 B RB 0,17 0,17 QC 0,69 0,62 BS 0,65 0,52 B Totale 1,50 1,31 C RB 2,11 1,76 QC 2,13 2,13 BS 0,90 0,90 QV 0,51 0,51 QR 1,39 1,18 RI 0,31 0,31 C Totale 7,35 6,79 Totale complessivo (ha) 70,94 68,39

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Grafici con indicazione delle categorie forestali presenti per ciascuna compresa, espresse in percentuale (per ogni grafico, prima della categoria, è indicata la compresa di riferimento)

TIPO DESCRIZIONE RB10X Robinieto RB10B Robinieto con latifoglie mesofile CA50X Castagneto neutrofilo dell’Appennino e dei rilievi collinari interni QV51X Querceto di rovere a Physospermum cornubiense dei rilievi collinari interni, st. delle sabbie astiane Querceto di rovere a Physospermum cornubiense dei rilievi collinari interni, st. delle sabbie astiane QV51A var. con castagno QC60X Querco-carpineto mesoxerofilo del Monferrato e/o Colline del Po QC60A Querco-carpineto mesoxerofilo del Monferrato e/o Colline del Po var. con castagno QC60B Querco-carpineto mesoxerofilo del Monferrato e/o Colline del Po var. con robinia QC60C Querco-carpineto mesoxerofilo del Monferrato e/o Colline del Po var. con roverella QC42X Querceto misto d'impluvio dei rilievi collinari interni st. su sabbie astiane QC42A Querceto misto d'impluvio dei rilievi collinari interni st. su sabbie astiane var. con castagno QC42B Querceto misto d'impluvio dei rilievi collinari interni st. su sabbie astiane var. con robinia QR10D Orno-querceto di roverella var. di invasione ad orniello CE20X Cerreta mesoxerofila BS31X Boscaglie d’invasione st. planiziale e collinare BS31A Boscaglie d’invasione st. planiziale e collinare var. ad olmo e/o acero campestre RI10D Rimboschimento dei piani planiziale e collinare var. a latifoglie autoctone SP20X Saliceto di salice bianco

80 Compresa Tipo Forestale Sup. (ha) Sup. netta (ha) Tare non cartografate (ha) A RB10B 20,63 19,70 0,94 QC60X 2,97 2,97 0,00 CA50X 2,80 2,80 0,00 RB10X 22,23 21,38 0,85 QV51A 0,70 0,70 0,00 QC60A 2,35 2,35 0,00 QC60B 5,86 5,86 0,00 QC42B 0,38 0,38 0,00 QC42X 0,75 0,75 0,00 CE20X 1,57 1,57 0,00 SP20X 0,21 0,21 0,00 QC42A 0,83 0,83 0,00 QC60C 0,79 0,79 0,00 A Totale (ha) 62,09 60,30 1,79 B RB10B 0,17 0,17 0,00 QC60X 0,69 0,62 0,07 BS31X 0,65 0,52 0,13 B Totale (ha) 1,50 1,31 0,20 C RB10B 2,11 1,76 0,36 QC60X 2,13 2,13 0,00 QV51X 0,51 0,51 0,00 QR10D 1,39 1,18 0,21 RI10D 0,31 0,31 0,00 BS31A 0,90 0,90 0,00 C Totale (ha) 7,35 6,79 0,56 Totale complessivo (ha) 70,94 68,39 2,55

Foto.6 Viburnum lantana in regione Muscandia-Vernassa a Pino d’Asti

81 12.1 Robinieti Il robinieto è in assoluto la tipologia forestale più diffusa. Si estende su 41 ha (68% della su- perficie forestale) nella compresa A, 1,76 ha (26% della superficie forestale) nella compresa C, e 1700 mq (13% della superficie forestale) nella compresa B. Ad essa seguono i querco-carpineti e i castagneti. Di seguito viene riportato un grafico per ogni compresa con la suddivisione dei robinieti se- condo l’assetto:

Fustaia sopra ceduo (cedui FC intensamente matricinati) CM Ceduo semplice

Il legname proveniente dalle utilizzazioni dei robinieti è destinato quasi esclusivamente a le- gna da ardere. Nei cedui il sottobosco è spesso banale e con prevalenza di specie nitrofile come Sambucus nigra, Rubus ulmifolius, Urtica dioica o da infestanti indicatrici di disturbo antropico quali Clematis vitalba, Stellaria media, Parietaria officinalis, Solidago gigantea. I grafici seguenti rappresentano le tipologie di robinieto individuate all’interno delle aree og- getto di studio, dove si evidenzia la buona presenza di robinieti misti con altre latifoglie, nei quali diventa potenzialmente molto interessante una selvicoltura che preveda una progressiva sostituzione della robinia con specie maggiormente in equilibrio con le condizioni stazionali.

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Il robinieto variante con latifoglie mesofile (RB10B) è il più diffuso e può talvolta rappre- sentare una fase di transizione che potrebbe evolvere verso il querceto a seguito di un invec- chiamento controllato o attraverso oculati interventi selvicolturali, a seconda delle specie pre- senti all’interno della rinnovazione, di solito farnia, olmo, orniello, ciliegio, acero campestre, carpino bianco. Talvolta si tratta di popolamenti di invasione su ex coltivi terrazzati, o di in- vasione di robinia in bosco misto di latifoglie sottoposto a utilizzazioni eccessive. Di seguito la suddivisione per assetto strutturale:

Compresa Assetto Tipo Strutturale Totale (ha) A CM AM 17,6 AS 1,2 CM 7,1 CS 12,1 FC ASMM 2,5 CSMM 0,6 A Totale (ha) 41,1

Compresa Assetto Tipo Strutturale Totale (ha) B CM AM 0,2 B Totale (ha) 0,2

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Compresa Assetto Tipo Strutturale Totale (ha) C CM AM 1,8 C Totale (ha) 1,8

Foto.7 Acer platanoides in regione Sarino

12.2 Querco-carpineti I Querco-carpineti rappresentano la categoria forestale maggiormente prossima alla vegeta- zione potenziale dei siti in esame. Nella compresa A i querco-carpineti occupano il 22% della superficie forestale, nella B il 46%, nella C il 29%.

Di seguito viene riportato un grafico con la suddivisione per compresa dei querco-carpineti secondo l’assetto strutturale.

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FU Fustaia Fustaia sopra ceduo (cedui FC intensamente matricinati) CM Ceduo semplice CL Popolamento collassato

Queste formazioni si sono mantenute laddove le utilizzazioni forestali hanno preservato un abbondante quantitativo di riserve di querce o dove vi sia la presenza di popolamenti nati da seme su superfici ex agricole e non più interessate da ceduazioni negli ultimi 30-50 anni. Per quanto riguarda lo stadio di sviluppo, si riporta di seguito una tabella relativa ad ogni compresa. Alcuni querco-carpineti della compresa A, dove è presente il ceduo, si presentano come cedui adulti matricinati; nelle altre comprese prevale la fustaia monoplana a struttura equilibrata. Alcune aree, di ridotte dimensioni, presentano un popolamento collassato proba- bilmente a causa di eventi meteorici. Dalle tabelle seguenti si evince come nella compresa A molti querco-carpineti si presentino come fustaie sopra ceduo, a volte con eccesso di diametri medi; mentre nelle altre due com- prese prevale la fustaia a struttura equilibrata.

85 Compresa Assetto Tipo Strutturale Totale (ha) A CL CL 0,2 CM AM 1,1 FC ASME 2,8 ASMG 0,8 ASMM 5,5 CLCL 0,4 CSMP 0,8 MGAS 0,7 MMAS 0,6 FU DP 0,8 MP 0,3 A Totale (ha) 13,9

Compresa Assetto Tipo Strutturale Totale (ha) B FU ME 0,6 B Totale (ha) 0,6

Compresa Assetto Tipo Strutturale Totale (ha) C FU ME 2,1 C Totale (ha) 2,1

Il Querco-carpineto mesoxerofilo del Monferrato e/o colline del Po (QC60) è presente so- prattutto nella compresa A dove copre circa 12 ha, nelle altre due comprese l’estensione è mi- nima. La variante con robinia (QC60B) è la più diffusa nella compresa A. Questo tipo forestale presenta una composizione floristica generalmente povera e complessi- vamente poco mesofila. Esso occupa in linea generale le alte pendici e le zone più drenate, vi- cariando il querceto di rovere nelle zone con presenza di calcare nel suolo. Le specie più fre- quenti nel piano arboreo sono il ciliegio selvatico (Prunus avium), l’acero campestre (Acer campestre) e l’orniello (Fraxinus ornus), mentre sporadicamente si trovano la roverella (Quercus pubescens), il cerro (Quercus cerris) e il castagno (Castanea sativa). Le specie più diffuse nel sottobosco sono invece Lonicera caprifolium, Ligustrunm vulgare, Coronilla eme- rus, Crataegus monogyna, Corylus avellana. La struttura prevalente è la fustaia su ceduo, mentre l’intervento è l’avviamento a fustaia. La variante con castagno (QC60A) occupa poco più di 2 ettari nella compresa A. Si tratta in massima parte di cedui composti per i quali non si prevedono interventi. La variante con ro-

86 verella (QC60C) occupa meno di un ettaro nella compresa A; si tratta di una fustaia per la quale non si prevedono interventi. Il sottotipo su sabbie astiane (QC42) con le sue numerose varianti si estende su circa 2 ha complessivi e, nella maggior parte dei casi, è presente come fustaia sopra ceduo. Sono presenti la variante con castagno (QC42A) e quella con robinia (QC42B). Il sottobo- sco arbustivo è generalmente caratterizzato da sanguinello, nocciolo, sambuco, biancospino, prugnolo, clematide, rovo, evonimo e rosa selvatica.

12.1 Altre categorie Le altre categorie forestali sono minimamente rappresentate. I castagneti sono presenti su quasi 3 ettari solo nella compresa A. Si tratta di 4 aree classifica- bili con tipo forestale Castagneto neutrofilo dell’Appennino e dei rilievi collinari interni (CA50X) la cui struttura è un ceduo adulto non matricinato. La prima si trova presso la Galle- ria Sabbecco, le altre 3 sulla costa in zona Valloni.

La cerreta, nella sua tipologia forestale cerreta mesoxerofila (CE20X), è una fitocenosi rara in Monferrato, ed è presente solo nella compresa A, su circa 1,5 ha in località Valloni: si tratta di un ceduo matricinato di cui è previsto l’avviamento a fustaia.

Il querceto di roverella, Orno-querceto di roverella var. di invasione ad orniello (QR10D), è presente nella parte alta della particella 101 in Regione Muscandia-Vernassa, dove si evi- denziano maggiori caratteristiche di xericità dovute al clima, alla giacitura e alla tipologia del substrato. Occupa una superficie di poco più di un ettaro. La struttura è la fustaia su ceduo.

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Foto.8 Lonicera caprifolium in regione Castelletto

Il Querceto di rovere a Physospermum cornubiense, su sabbie astiane (QV51X), è presen- te sia nella compresa A, nella sua varietà con castagno (QV51A), sia nella C senza varianti, ma sempre su superfici che non superano l’ettaro. Le aree sono localizzate a sud-ovest di Bo- scorotondo, presso il confine con la frazione di Pino d’Asti. La struttura nel primo caso è una fustaia su ceduo con prevalenza di diametri medi, nel secondo una fustaia a struttura equili- brata. In entrambi i casi non si prevedono interventi nel prossimo quindicennio.

La Boscaglia di invasione sottotipo planiziale e collinare (BS31X) è presente su poco più di mezzo ettaro nella compresa B, in regione Valpinzolo, mentre la variante ad olmo e/o acero campestre (BS31A) occupa quasi un ettaro nella compresa C, presso San Secondo, a nord- ovest di Cortazzone. Si tratta di fitocenosi arboree o alto arbustive legate a particolari condi- zioni o a fasi di colonizzazione di superfici precedentemente non boscate (ex pascoli, aree in erosione, ecc.), che rappresentano uno stadio evolutivo intermedio verso formazioni più evo- lute o talvolta uno stadio paraclimacico per limiti stazionali. Tali formazioni in generale rive- stono un marginale interesse dal punto di vista della produzione del legname, ma assumono notevole valenza sotto il profilo della protezione idrogeologica e anche dell’assorbimento di

88 anidride carbonica atmosferica. Nelle aree in esame sono previsti interventi di diradamento o conversione all’alto fusto nel popolamento già interessato da ceduazioni in passato.

Il Saliceto di salice bianco (SP20X) occupa poco più di 2100 mq nella compresa A, in fascia spondale del rio del Vari, in regione Valloni. Nonostante la limitata estensione, si tratta co- munque di formazioni da preservare sotto il punto di vista del valore ecosistemico. Si tratta di una fustaia disetanea in cui non si prevedono interventi, ma è possibile l’asportazione di parte del materiale deperiente in piedi e instabile per creare aree aperte che favoriscano la rinnova- zione.

L’area di fondovalle della particella 103 in regione Valpinzolo è un rimboschimento di frassi- no maggiore, classificabile nella tipologia forestale piemontese come Rimboschimento dei piani planiziale e collinare var. a latifoglie autoctone (RI10D); occupa circa 3000 mq. Si tratta di una fustaia in cui si prevede un taglio a scelta per diradare le file favorendo gli esem- plari più stabili e con chioma più equilibrata, e per cercare di rendere il popolamento meno regolare favorendo la rinnovazione anche di altre specie.

Di seguito si riporta una tabella riassuntiva in cui sono indicate le superfici suddivise per compresa, categoria forestale, assetto e tipo strutturale dei popolamenti forestali diversi da ro- binieto e da querco-carpineto, già esaminati in precedenza.

Compresa Categoria Assetto Tipo Strutturale Totale (ha) A CA CM AM 0,80 AS 2,00 CE CM AM 1,57 QV FC ASMM 0,70 SP FU DM 0,21 B BS IN PE 0,52 C BS FC DPAS 0,90 QR FC ASMP 1,18 QV FU ME 0,51 RI RI PE 0,31 Totale 8,71

89 12.2 Curve ipsometriche delle principali specie

Robinia

Farnia

90 Castagno

Carpino bianco

91 13. OBIETTIVI E NORME GESTIONALI Ricordiamo ancora che le due opzioni gestionali prevedibili e coerenti con la normativa fore- stale regionale prese in esame nel presente piano sono: • SOST (= sostenibile) che rappresenta l’opzione applicata dal presente piano finaliz- zata ad una gestione multifunzionale che porta in secondo piano l’interesse verso la produzione legnosa • BAU (= business as usual) che rappresenta la gestione di riferimento, non attuata nel presente Piano, volta principalmente alla valorizzazione del reddito legnoso nel breve periodo, nel rispetto di principi generali della buona pratica selvicolturale e con riferi- mento a gestioni in atto in realtà piemontesi analoghe per categorie forestali, struttura, accessibilità e tipo di proprietà. La prima opzione è quella effettivamente applicata nel Piano e sulla quale vengono previsti tutti gli interventi selvicolturali in programma nel prossimo quindicennio. La differenza in accumulo di biomassa, e quindi di carbonio, fra le due modalità gestionali ri- sulta essere la base per quantificare i crediti di carbonio da valorizzare sul mercato volontario. La pianificazione forestale fondata sull’opzione SOST è basata su linee di indirizzo che con- cordano con le indicazioni gestionali auspicate all’interno delle Norme Tecniche di redazione dei Piani Forestali Territoriali della Regione Piemonte. Il Piano Forestale Aziendale costitui- sce un approfondimento e un’integrazione dei PFT a livello di singola proprietà forestale e ri- sulta formulato sulla base dei seguenti punti cardine: • ricerca della massima naturalità per composizione e struttura dei popolamenti forestali, pri- vilegiando la presenza di specie forestali in sintonia con la stazione e la formazione di struttu- re articolate, miste e disetanee • favorire la rinnovazione naturale, in ogni tipo di struttura e popolamento, ricorrendo alla rinnovazione artificiale unicamente laddove i fattori limitanti stazionali non permettano l’innesco di processi di colonizzazione naturale • perseguimento della massima stabilità dei popolamenti forestali, intendendo con il termine di stabilità la capacità di resistenza ad influssi esogeni ed endogeni al fine dell'adempimento ininterrotto di tutte le funzioni attese. L’esigenza di affidare ad uno strumento di pianificazione forestale la definizione e l’applicazione del progetto generatore di crediti di C nasce da un contesto settoriale regionale caratterizzato in Piemonte da scarsa diffusione di gestione forestale pianificata, nonostante gli orientamenti ad essa favorevoli della normativa regionale e quindi dalla finalità di promuove-

92 re una gestione attiva del patrimonio forestale effettiva e regolata in modo equilibrato in vista di garantirne tutte le funzioni locali, oltre che quella globale di mitigazione dei rischi climati- ci. Si ritiene che lo strumento del PFA, per la sua natura tecnica e giuridico-amministrativa, for- nisca le migliori garanzie di adeguatezza come base informativa e decisionale su cui fondare una proposta di crediti di C da gestione forestale che tenga anche conto di tutti gli altri benefi- ci naturali, territoriali ed economici implicati. Il PFA definisce in dettaglio presupposti e obiettivi del progetto di gestione forestale sosteni- bile, e cioè orientato a criteri di valorizzazione della funzione climatica, basata sulla dimostra- zione della addizionalità sotto il profilo legale, tecnico ed economico; la gestione sostenibile di un bosco (opzione SOST) consente un maggiore e più duraturo accumulo di carbonio (car- bon sink) nelle sue componenti di biomassa epigea (fusto, rami, foglie) ipogea (radici) necro- massa (alberi morti, ceppaie) lettiera (sottobosco) e suolo, in altri termini nei serbatoi (pool) in cui si conserva l’effetto di fissazione del carbonio e di rimozione della CO2 atmosferica, prodotto dall’azione naturale della fotosintesi. I Piani forestali aziendali orientati alla sosteni- bilità così intesa, se da una parte ottengono un minor prelievo legnoso nel breve-medio perio- do rispetto ad una opzione cosiddetta BAU, favoriscono dall’altra un aumento della funzione carbon sink. In tal modo contribuiscono a migliorare il bilancio delle emissioni nette di gas ad effetto serra e conseguentemente la mitigazione del rischio climatico, oltre a garantire gli o- biettivi di interesse e assortimenti legnosi di maggior valore nel medio-lungo periodo.

Gli obiettivi gestionali previsti saranno attuati sotto il controllo di tecnici selvicoltori abilitati mediante lo strumento della martellata e dell’assegno, che comprenderà la marcatura di tutte le piante da destinare al taglio e delle piante da preservare con particolare accuratezza quali le specie sporadiche, le piante per la biodiversità, le piante da rilasciare ad invecchiamento inde- finito. Nei cedui di robinia si potrà procedere con la sola marcatura delle piante da preservare in piedi.

93 14. PIANO DEGLI INTERVENTI SELVICOLTURALI E QUADRO ECONOMICO

Gli interventi previsti nel Piano si riferiscono al quindicennio 2013-2028, che è il periodo di validità del Piano Forestale Aziendale (PFA). Le superfici per le quali non è stato reputato prioritario un intervento nei quindici anni a venire sono state individuate come aree con nes- suna prossima attività colturale (NG) e nessuna priorità (N). La priorità di intervento è distinta in cinque trienni: 1 (1-3 anni) per gli interventi da realizzarsi a brevissimo, 2 (4-6 anni) per gli interventi da realizzarsi a breve termine, 3 (7-9 anni) per gli interventi da realizzarsi a medio termine, 4 (10-12 anni) per gli interventi da realizzarsi a medio-tardo termine, e 5 (12-15 anni) per gli interventi da realizzarsi nell’ultimo periodo del Piano. L’assenza di una priorità di in- tervento vale per i popolamenti in cui non sono previsti interventi selvicolturali nei prossimi 15 anni (N - nessuna priorità). La priorità di intervento è stata valutata sia in base alla situazione evolutivo-colturale del po- polamento, sia in riferimento alla presenza distribuzione spaziale dei siti oggetto di intervento, preferendo, per quanto possibile, non creare grandi superfici sottoposte a tagli colturali con- temporaneamente. La tabella seguente riporta sinteticamente l’indicazione degli interventi proposti all’interno di ogni compresa suddivisi per categoria forestale.

Foto.9 Robinieto in regione Castelletto

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Intervento Compresa Categoria AF DR CF CM AM RS SC NG Superficie (ha) A CA 2.80 2.80 CE 1.57 1.57 QC 6.81 0.28 1.74 0.88 0.53 3.69 13.93 QV 0.70 0.70 RB 2.08 3.28 27.23 0.49 9.79 42.87 SP 0.21 0.21 A Totale (ha) 10.46 0.28 5.02 30.03 1.37 0.53 14.40 62.09 B BS 0.65 0.65 QC 0.69 0.69 RB 0.17 0.17 B Totale (ha) 1.34 0.17 1.50 C BS 0.90 0.90 QC 2.13 2.13 QR 1.39 1.39 QV 0.51 0.51 RB 0.66 1.45 2.11 RI 0.31 0.31 C Totale (ha) 0.90 2.05 3.89 0.51 7.35 Totale generale (ha) 11.36 3.66 5.19 30.03 1.37 0.53 3.89 14.91 70.94

INTERVENTO DESCRIZIONE AF Taglio di avviamento a fustaia DR Diradamento CM Ceduazione a ceduo semplice CF Taglio del ceduo e della fustaia nei cedui composti SC Taglio a scelta AM Avviamento del ceduo a governo misto RS Ricostituzione boschiva con sgombero NG Nessuna gestione attiva

14.1 Scelte colturali, percentuali di ripresa sulla provvigione Durante i rilievi, per ogni popolamento suddiviso per unità gestionali, a livello di particella e sottoparticella, e secondo composizione e struttura omogenea, sono state individuate due per- centuali di ripresa in funzione dei criteri gestionali alternativi ipotizzati BAU o SOST. La ri- presa percentuale prevista dall’opzione BAU è sempre maggiore o uguale rispetto a quella SOST, secondo i criteri più sopra specificati. In alcune particelle, ad esempio sulle superficie danneggiate da eventi meteorici, la ripresa BAU e SOST è stata ipotizzata equivalente.

95 In linea generale gli assetti colturali più diffusi sulle superfici pianificate sono il ceduo adulto (20-30 anni), rappresentato in massima parte dai robinieti, quindi dai castagneti e da qualche querco-carpineto, e il governo misto, in gran parte dai querco-carpineti e querceti di rovere con sporadica roverella. Il presente Piano individua in base alle opzioni BAU o SOST per queste situazioni colturali le due opzioni alternative che implicano normativamente una scelta di indirizzo verso forme di- versificate di governo o almeno verso quantificazioni di ripresa in generale significativamente differenti. Di seguito vengono schematizzate le scelte colturali nelle due ipotesi gestionali considerate:

BAU: ceduazione (ripresa percentuale 80-90%)

CEDUI DI ROBINIA

SOST: ceduazione con abbondante rilascio di riserve a gruppi, avvia- mento al governo misto (ripresa percentuale 45-65%)

BAU: ceduazione (ripresa percentuale 80-90%) CEDUI DI CASTAGNO E CERRO SOST: ceduazione o avviamento a governo misto o ad alto fusto (ripresa percentuale 50-65%)

BAU: mantenimento del governo misto (ripresa percentuale 60%) ROBINIETI A GOVERNO MISTO

SOST: mantenimento del governo misto (ripresa percentuale 45%)

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BAU: mantenimento del governo misto QUERCETI E ALTRI BOSCHI (ripresa percentuale 50-65%) DI LATIFOGLIE MESOFILE E MESOXEROFILE COLLINARI GOVERNO MISTO SOST: avviamento a fustaia o di- radamenti o mantenimento del go- verno misto con prevalenza di alto fusto (ripresa percentuale 25-45%)

BAU: diradamenti o tagli a scelta colturali (ripresa percentuale 40-55%) QUERCETI FUSTAIE

SOST: diradamenti o tagli a scelta colturali (ripresa 20-25%)

BAU: diradamenti intensivi (ripresa percentuale 50%)

BOSCAGLIE COLLINARI DI

INVASIONE SOST: diradamenti selettivi (ripresa percentuale 25%)

In alcune piccole superfici individuate in cartografia e nelle descrizioni particellari gli inter- venti possono differire lievemente dalla presente tabella schematica per ragioni stazionali par- ticolari.

97

14.2 Il trattamento delle fustaie Le fustaie nell’area oggetto del Piano sono costituite da querco-carpineti, boscaglie pioniere e querceti di rovere. La gestione delle fustaie prevede non solo la definizione delle condizioni di stabilità del bo- sco, la sua valenza attuale e quella futura, ma anche la valutazione delle funzioni attualmente richieste in maniera da raggiungere un obiettivo selvicolturale idoneo in termini di struttura e di biomassa. Per intervenire all’interno delle fustaie occorre prima valutare alcuni elementi quali la possibi- lità di rinnovazione dei popolamenti, i rapporti tra le specie costituenti la fustaia, le caratteri- stiche evolutive attuali e quelle che potrebbero verificarsi a seguito degli interventi, le caratte- ristiche stazionali che possono favorire o ostacolare la rinnovazione ed il suo sviluppo (lettie- ra, humus, diffusione strati erbaceo e arbustivo...), lo stato fitosanitario e pertanto in fase di assegno/martellata il tecnico andrà ad individuare con precisione l’articolazione del prelievo colturale. L’obiettivo in generale risulta quello di aumentare la variabilità strutturale e specifica favo- rendo una struttura a piccoli gruppi e liberando i portaseme e le piante di avvenire Nel quindicennio di validità del piano si prevede che il materiale legnoso ritraibile sia esclusi- vamente materiale da ardere con eventuale possibilità di selezionare un 10-20% sul volume di toppi per tornitura o falegnameria.

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Interventi previsti (superficie espressa in ettari) nei popolamenti di alto fusto delle comprese A B e C

INTERVENTO Totale ASSETTO Compresa TF DR SC NG (ha) FU A QC60C 0.8 0.8 QC60X 0.3 0.3 SP20X 0.2 0.2 A Totale 0.3 1.0 1.3 B QC60X 0.7 0.7 B Totale 0.7 0.7 C QC60X 2.1 2.1 QV51X 0.5 0.5 C Totale 2.1 0.5 2.6 RI C RI10D 0.3 0.3 C Totale 0.3 0.3 Totale (ha) 1.0 2.4 1.5 4.9

Per le fustaie soggette a gestione attiva, sia che si tratti di querco-carpineti o di rimboschimen- ti, si prevedono esclusivamente interventi di diradamento e tagli a scelta atti a favorire il mi- glioramento strutturale.

14.3 Il trattamento dei cedui I cedui sono rappresentati in massima parte dai robinieti (circa 40 ha), quindi dai castagneti (2,8 ha) dalle cerrete (1,6 ha) ed infine dai querco-carpineti (0,9 ha). Nelle particelle in cui si prevedono interventi nei prossimi 15 anni verranno effettuati o ceduazione con abbondante rilascio di riserve, selezionate particolarmente fra le specie autoctone, o tagli di avviamento al governo misto, laddove sia presente un sufficiente numero di esemplari di specie diverse dalla robinia. La ripresa sarà pari quasi ovunque al 60-65% della massa nei robinieti e castagneti, che presentano provvigioni a maturità superiori ai 200 mc/ha, mentre per i querceti o per al-

99 cune formazioni in stazione particolari si prevede una gestione più conservativa con l’avviamento a governo misto o ad alto fusto. Nel quindicennio di validità del piano si prevede che il materiale legnoso ritraibile sia esclusi- vamente materiale da ardere con qualche eventuale possibilità di toppi per tornitura o fale- gnameria minuta.

Interventi previsti (superficie espressa in ettari) nei popolamenti cedui delle comprese A B e C

INTERVENTO COMPRESA TIPO FORESTALE AF DR CF CM AM SC NG TOTALE (ha) A RB10X 20.4 1.8 22.2 RB10B 2.1 0.5 6.8 8.0 17.4 CA50X 2.8 2.8 QC60X 0.2 0.2 QC60A 0.9 0.9 CE20X 1.6 1.6 B RB10B 0.2 0.2 C RB10B 0.7 1.5 2.1 Totale (ha) 3.9 1.4 0.2 30.0 0.7 1.5 9.8 47.4

100

14.4 Il trattamento del governo misto (fustaia-ceduo) I popolamenti in cui vi è compresenza di una componente a ceduo e di una ad alto fusto (go- verno misto) presenti nell’area interessata dal Piano, sono i robinieti, i querco-carpineti, le bo- scaglie di invasione, i querceti di rovere. Gli interventi previsti sono l’avviamento a fustaia, il diradamento, la ricostituzione boschiva con sgombero, il mantenimento del governo misto. Nel quindicennio di validità del piano si prevede che il materiale legnoso ritraibile sia esclusi- vamente materiale da ardere . Nella compresa A la maggior parte dei querco-carpineti sarà avviata all’alto fusto, mentre una minima parte manterrà il governo misto. Una piccola parte, in regione Valloni, colpita da forti eventi meteorici sarà oggetto di ricostituzione boschiva con sgombero del materiale a terra o instabile. I robinieti con latifoglie mesofile manterranno la gestione a governo misto per favo- rire l’incremento delle specie diverse dalla robinia: la componente agamica di robinia conti- nuerà ad essere ceduata , mentre la parte ad alto fusto sarà in linea di massima mantenuta e in- crementata. Nella compresa C la boscaglia di invasione ad olmo ed acero campestre in località Valpinzolo composta da un popolamento strutturato con fustaia giovane sopra un ceduo, sarà avviata a fustaia; mentre il querceto di roverella, un ceduo sotto fustaia di circa 35 anni, a sud di Schie- rano, sarà oggetto di diradamento nel secondo triennio.

Interventi previsti (superficie espressa in ettari) nei popolamenti di fustaia-ceduo

INTERVENTO COMPRESA TIPO FORESTALE AF DR CF RS NG Totale (ha) A QC42A 0.8 0.8 QC42B 0.4 0.4 QC42X 0.6 0.6

101 QC60B 4.1 1.7 5.9 QV51A 0.7 0.7 RB10B 3.3 3.3 QC60X 1.9 0.6 2.5 QC60A 1.5 1.5 C BS31A 0.9 0.9 QR10B 1.4 1.4 Totale (ha) 7,5 1,2 4,9 0,4 3,6 17,5

14.1 Il trattamento dei popolamenti collassati All’interno della compresa A, sono presenti circa 1500 mq di querco-carpineto collassato per cause meteoriche. L’area è localizzata in regione valloni, sulla parte inferiore di una scarpata. Il popolamento si presenta molto instabile, con aree aperte e piante sradicate o spezzate a cau- sa di una tromba d’aria. L’intervento previsto è la ricostituzione boschiva con parziale sgom- bero della necromassa.

INTERVENTO COMPRESA TIPO FORESTALE RS A QC42X 0,2 Totale (ha) 0,2

14.1 Il trattamento dei popolamenti di invasione

Nella compresa B, appena a nord-ovest di Cortazzone, in località San Secondo, è presente un’area con un giovane popolamento di invasione a farnia, pioppo tremolo, olmo, salicone e con sottobosco di sanguinello. Si prevede un intervento di diradamento da effettuare entro 6-9 anni, per favorire le piante con portamento migliore e chioma ben distribuita.

102

INTERVENTO COMPRESA TIPO FORESTALE DR B BS31X 0,5 Totale (ha) 0,5

In conclusione, su circa 71 ettari, circa 56 ettari nell’arco del quindicennio di validità del Pia- no saranno interessati da interventi selvicolturali.

14.2 Confronto trattamenti SOST e BAU

Di seguito si riportano due tabella relative agli interventi selvicolturali previsti per ogni cate- goria forestale presente nel Piano, riguardanti la gestione sostenibile (SOST) e la gestordinaria ione business as usua (BAU).

INTERVENTO DESCRIZIONE AF Taglio di avviamento a fustaia DR Diradamento CM Ceduazione a ceduo semplice CF Taglio del ceduo e della fustaia nei cedui composti SC Taglio a scelta AM Avviamento del ceduo a governo misto RS Ricostituzione boschiva con sgombero NG Nessuna gestione attiva

103 INTERVENTO GESTIONE SOST COMPRESA CATEGORIA AF DR CF CM AM RS SC NG Totale (ha) A CA 2.8 2.8 CE 1.6 1.6 QC 6.8 0.9 1.7 0.3 0.5 3.7 13.9 QV 0.7 0.7 RB 2.1 0.5 3.3 27.2 9.8 42.9 SP 0.2 0.2 A Totale 10.5 1.4 5.0 30.0 0.3 0.5 14.4 62.1 B BS 0.6 0.6 QC 0.7 0.7 RB 0.2 0.2 B Totale 0.2 1.3 1.5 C BS 0.9 0.9 QC 2.1 2.1 QR 1.4 1.4 QV 0.5 0.5 RB 0.7 1.5 2.1 RI 0.3 0.3 C Totale 0.9 2.0 3.9 0.5 7.4 Totale (ha) 11.4 1.4 5.2 30.0 3.7 0.5 3.9 14.9 70.9

INTERVENTO GESTIONE BAU COMPRESA CATEGORIA AF DR CF CM AM RS SC NG Totale (ha) A CA 2.8 CE 1.6 QC 4.7 0.3 3.7 0.9 0.5 3.7 13.9 QV 0.7 0.7 RB 2.1 3.3 0.5 9.8 42.9 SP 0.2 0.2 A Totale 6.7 0.3 6.9 1.4 0.5 14.4 62.1 B BS 0.6 QC 0.7 0.7 RB 0.2 B Totale 0.7 1.5 C BS 0.9 0.9 QC 2.1 2.1 QR 1.4 1.4 QV 0.5 0.5 RB 2.1 RI 0.3 0.3 C Totale 2.3 2.4 0.5 7.4 Totale (ha) 6.7 1.0 9.2 1.4 0.0 0.5 2.4 14.9 70.9

104 14.3 Definizione degli interventi colturali previsti

Si riporta di seguito la descrizione generale degli interventi previsti nell’ambito della gestione selvicolturale del quindicenniio di riferimento.

14.3.1 Diradamenti (DR) Con il termine di diradamenti si intendono gli interventi di taglio volti alla riduzione della densità in popolamenti o gruppi coetanei, non ancora maturi, sia di origine gamica sia agami- ca. Sono i tagli propri di uno stadio in cui gli alberi sono in fase di rapido incremento longitu- dinale. Il tipo e l’intensità di tali interventi variano a seconda della tipologia forestale, delle caratteristiche del popolamento e stazionali e degli obiettivi gestionali. Lo scopo è quello di attenuare la concorrenza reciproca fra le piante a beneficio di piante pre- scelte che reagiscono al diradamento con un maggiore sviluppo del diametro del fusto e della chioma e con una maggior resistenza ai danni meteorici. In questo modo, infatti, si cerca di equilibrare lo spazio di crescita accelerando la selezione naturale per favorire le condizioni di sviluppo dei soggetti ritenuti più adatti per determinate caratteristiche quali vitalità, qualità del fusto, specie di appartenenza, ecc. Altre finalità del diradamento possono essere: mantenimento della mescolanza fra più specie favorendo le piante di una specie minoritaria o oppressa; selezionare le piante di forma mi- gliore e fare in modo che possano arrivare allo stadio riproduttivo; eliminare possibili focolai di malattie e recuperare piante secche, morte o deperienti. Caratteristiche del diradamento sono il grado (debole, forte…), l’intensità (frequenza del ripe- tersi dei diradamenti combinata con l’incidenza), l’incidenza (quantità asportata nel corso di un singolo intervento), il tipo (dal basso, dall’alto, geometrico, selettivo).

14.3.2 Avviamento all’alto fusto (AF) Si tratta dell’insieme delle tecniche di preparazione alla conversione di un ceduo in fustaia. In esso rientrano quei processi che portano il popolamento ceduo ad assumere la fisionomia della fustaia. Il taglio di avviamento consiste in un diradamento del ceduo di età appropriata (gene- ralmente superato il turno di ceduazione) allo scopo di trasformare la struttura del popolamen- to da ceduo, ovvero con presenza di ceppaie, ad alto fusto, ovvero con presenza di soli fusti singoli, ancorché di origine agamica. L’intensità dell’intervento, e quindi la densità di polloni dominanti rilasciati, dipende dalla previsione di ulteriori interventi di diradamento.

105 14.3.3 Taglio del ceduo e della fustaia nei popolamenti a governo misto (CF) Comprende i tagli inerenti i diversi tipi di trattamenti propri dei boschi a governo misto a fu- staia sopra ceduo o ceduo sotto fustaia, con i quali generalmente si interviene su entrambi gli strati. Si tratta spesso di soprassuoli che, per irregolarità della composizione, per interventi selvicolturali passati o per invasione di specie da seme presentano una struttura che compren- de numerosi individui di specie diversa da quella del ceduo, spesso di origine gamica. Tali popolamenti presentano quindi ottime potenzialità di gestione con criteri di maggiore sosteni- bilità ecologica e con la possibilità di ottenimento di una quota di prodotti legnosi diversi dal- la legna da ardere.

14.3.4 Ceduazione a ceduo semplice (CM) La ceduazione a ceduo semplice può essere realizzata su popolamenti cedui che non abbiano superato il turno massimo (che non è definito per robinia e castagno), o su popolamenti di in- vasione al di sotto dei 30 anni, come previsto dall’art. 29 del Regolamento forestale regionale. Nei popolamenti di invasione il rilascio obbligatorio delle matricine è previsto possa essere non inferiore al 10% di copertura minima residua (art. 25 Regolamento forestale), mentre nei robinieti occorre rilasciare le specie diverse dalla robinia (art. 55) e nei castagneti occorre rila- sciare una copertura di riserve di specie differenti dal castagno pari al 30%, se presente (art. 56). Il rilascio delle matricine o riserve avverrà con rilascio preferibilmente di matricine a gruppi e di soggetti stabili anche isolati. La contrassegnatura negli interventi di ceduazione interesserà le piante in piedi

14.3.5 Avviamento del ceduo a ceduo composto (AM) Si tratta di interventi volti ad avviare il ceduo ad un governo misto (che comprenda una com- ponente a fustaia variabile dal 25% al 75% della copertura). Per la composizione del popola- mento finale saranno pertanto favorite le piante di alto fusto o affrancate e si cercherà di sce- gliere i polloni migliori tra le ceppaie. Le restanti ceppaie saranno ceduate completamente e continueranno a costituire la componente cedua del popolamento. Risulta essenziale in questo tipo di interventi eseguire le aperture a buche in modo da permettere lo sviluppo corretto della componente agamica e l’eventuale affermazione di qualche esemplare da seme. Nei querceti si cercherà di ridurre l’invadenza della robinia anche lasciando ad invecchiamento alcuni pol- loni di questa specie fino ad esaurimento delle ceppaie.

106 Questo tipo di intervento in generale è volto a favorire la componente ad alto fusto dei popo- lamenti, soprattutto dove questa sia presente con esemplari di latifoglie mesofile da salva- guardare, o con esemplari affrancati, aprticolarmente di specie pioniere che possono svolgere funzione di portaseme.

14.3.6 Ricostituzione boschiva con solo sgombero (RS) Questo tipo d’intervento è previsto su aree di scarpata interessate da schianti. L’intervento prevede esclusivamente lo sgombero di una buona parte della necromassa schiantata e l’abbattimento di esemplari spezzati o fortemente inclinati. L’intervento comprenderà inoltre una liberazione parziale delle specie di sottobosco invadenti volta a favorire l’insediamento di rinnovazione e il ricaccio delle ceppaie.

14.3.7 Taglio a scelta colturale (SC) Questo tipo di utilizzazione è adeguato a soprassuoli che presentano ottime potenzialità natu- ralistiche e produttive, o che comunque si trovano in condizioni attuali tali da necessitare in prevalenza interventi di conservazione e di miglioramento strutturale . Il taglio a scelta colturale risulta essere sicuramente il tipo di gestione più consono alle esi- genze ecosistemiche del bosco. A regime questo trattamento in aree anche a discreta accessi- bilità permette di raggiungere buoni risultati anche dal punto di vista produttivo, con un gene- ralizzato aumento della biomassa in bosco. Nei querco-carpineti, ad alto fusto i tagli a scelta, anche per piccoli gruppi, tenderanno a favo- rire una strutturazione del popolamento per diametri e altezze e a favorire le specie autoctone rispetto alle concorrenti esotiche. La struttura che ne deriva sarà a mosaico, disetanea per gruppi non omogenei (per superficie, specie, fase di sviluppo), con percentuali di specie diffe- renti a seconda delle caratteristiche microstazionali.

14.4 Superfici di intervento e stima del macchiatico

I prospetti successivi indicano le superfici lorde afferenti ad ogni compartimentazione (com- presa) suddivise per intervento, categoria forestale e per priorità di intervento.

107 COMPRESA A PRIORITA’ INTERVENTO CATEGORIA 1 2 3 4 5 N Totale (ha) AF CE 1.57 1.57 QC 1.921.46 0.98 2.46 6.81 RB 2.08 2.08 DR QC 0.28 0.28 CF QC 1.74 1.74 RB 0.602.68 3.28 CM CA 2.00 0.80 2.80 RB 5.23 7.04 3.12 8.11 3.73 27.23 AM QC 0.88 0.88 RB 0.49 0.49 RS QC 0.53 0.53 NG QC 3.69 3.69 QV 0.70 0.70 RB 9.79 9.79 SP 0.21 0.21 Totale (ha) 7.76 9.45 8.93 12.04 9.51 14.40 62.09

COMPRESA B PRIORITA’ INTERVENTO CATEGORIA 2 3 Totale (ha) DR BS 0.65 0.65 QC 0.69 0.69 CF RB 0.170.17 Totale (hA) 1.34 0.17 1.50

COMPRESA C PRIORITA’ INTERVENTO CATEGORIA 2 3 4 N Totale (ha) AF BS 0.90 0.90 DR QR 1.39 1.39 RB 0.66 0.66 SC QC 2.13 2.13 RB 1.45 1.45 RI 0.31 0.31 NG QV 0.51 0.51 Totale (ha) 3.81 2.13 0.90 0.51 7.35

A titolo puramente indicativo è stato redatto il quadro economico di larga massima degli in- terventi forestali previsti. Nelle tabelle riportate nelle pagine seguenti, per ogni tipo d’intervento e per ogni categoria forestale, riportati per righe, sono stati analizzati i seguenti aspetti: • Superficie complessiva (lorda e netta) interessata dallo specifico intervento nel quindicen- nio di validità del Piano, calcolata sulla base della Carta degli interventi allegata. La su- perficie forestale complessiva interessata dal piano è di circa 71 ha (circa 68 ettari se si escludono le tare non cartografabili); di questi, circa 62 sono gli ettari per i quali sono

108 previsti interventi nell’arco del periodo di validità del Piano, ossia l’87% della superficie complessiva dell’area interessata • Ripresa totale espressa in mc totali per intervento, e nella successiva tabella per categoria forestale. • Valore di macchiatico totale per intervento e per categoria forestale, calcolato come valore del legname in piedi, in euro, moltiplicato per la ripresa. Non sono stati eseguiti calcoli fi- nanziari, per cui il valore stimato è da riferire all’anno in cui si effettuerà il taglio.

Foto.10 Grande farnia nella particella 7b

109 CATEGORIA INTERVENTO Dati Totale BS AF Avviamento alto fusto Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.9 Superficie netta aree intervento (ha) 0.9 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 47 Valore di macchiatico stimato (€) - DR Diradamento Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.6 Superficie netta aree intervento (ha) 0.5 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 8 Valore di macchiatico stimato (€) - CA CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 2.8 Superficie netta aree intervento (ha) 2.8 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 453 Valore di macchiatico stimato (€) 4 532 CE AF Avviamento alto fusto Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.6 Superficie netta aree intervento (ha) 1.6 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 203 Valore di macchiatico stimato (€) 3 662 QC AF Avviamento alto fusto Superficie lorda aree di intervento (ha) 6.8 Superficie netta aree intervento (ha) 6.8 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 659 Valore di macchiatico stimato (€) 9 886 DR Diradamento Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.0 Superficie netta aree intervento (ha) 0.9 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 59 Valore di macchiatico stimato (€) 781 CF Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.7 Superficie netta aree intervento (ha) 1.7 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 199 Valore di macchiatico stimato (€) 2 986 AM Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.9 Superficie netta aree intervento (ha) 0.9 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 111 Valore di macchiatico stimato (€) 1 659 RS Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.5 Superficie netta aree intervento (ha) 0.5 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) - Valore di macchiatico stimato (€) - SC Superficie lorda aree di intervento (ha) 2.1 Superficie netta aree intervento (ha) 2.1 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 108 Valore di macchiatico stimato (€) - QR DR Diradamento Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.4 Superficie netta aree intervento (ha) 1.2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 75 Valore di macchiatico stimato (€) - RB AF Avviamento alto fusto Superficie lorda aree di intervento (ha) 2.1 Superficie netta aree intervento (ha) 1.9 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 199 Valore di macchiatico stimato (€) 3 526 DR Diradamento Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.7 Superficie netta aree intervento (ha) 0.6 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 24 Valore di macchiatico stimato (€) - CF Superficie lorda aree di intervento (ha) 3.4 Superficie netta aree intervento (ha) 3.3 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 374 Valore di macchiatico stimato (€) 5 604 CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 27.2 Superficie netta aree intervento (ha) 25.8 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 3 373 Valore di macchiatico stimato (€) 70 383 AM Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.5 Superficie netta aree intervento (ha) 0.5 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 45 Valore di macchiatico stimato (€) 674 SC Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.5 Superficie netta aree intervento (ha) 1.2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 48 Valore di macchiatico stimato (€) - RI SC Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.3 Superficie netta aree intervento (ha) 0.3 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 13 Valore di macchiatico stimato (€) -

110 TOTALE SUPERFICI PIANIFICATE (COMPRESE A, B, C)

Superficie lorda aree di intervento (ha) 56

Superficie netta aree intervento (ha) 53

Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 5 999

Valore di macchiatico stimato (€) 103 693

Ripresa media ad ettaro (mc/ha) 112

Prezzo di macchiatico medio (€/mc) 17.3

Valore interventi a macchiatico positivo (€) 103 693

COMPRESA A – COMUNE DI PASSERANO MARMORITO Priorità intervento Dati Totale Superficie lorda aree di intervento 2013/14 - 2015/16 (ha) 8 Superficie netta aree intervento (ha) 8 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 949 Valore di macchiatico stimato (€) 16 067 Superficie lorda aree di intervento 2016/17 - 2018/19 (ha) 9 Superficie netta aree intervento (ha) 8 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 943 Valore di macchiatico stimato (€) 17 766 Superficie lorda aree di intervento 2019/20 - 2021/22 (ha) 9 Superficie netta aree intervento (ha) 9 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 1 280 Valore di macchiatico stimato (€) 24 762 Superficie lorda aree di intervento 2022/23 - 2024/25 (ha) 12 Superficie netta aree intervento (ha) 12 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 1 312 Valore di macchiatico stimato (€) 24 235 Superficie lorda aree di intervento 2025/25 - 2027/28 (ha) 10 Superficie netta aree intervento (ha) 10 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 1 133 Valore di macchiatico stimato (€) 19 988 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 48 Superficie netta aree intervento (ha) totale 46 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 5 617 Valore di macchiatico stimato (€) totale 102 817

111 COMPRESA B – COMUNE DI CORTAZZONE Priorità intervento Dati Totale Superficie lorda aree di intervento 2016/17 - 2018/19 (ha) 1 Superficie netta aree intervento (ha) 1 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 46 Valore di macchiatico stimato (€) 572 Superficie lorda aree di intervento 2019/20 - 2021/22 (ha) 0 Superficie netta aree intervento (ha) 0 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 20 Valore di macchiatico stimato (€) 304 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 2 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 67 Valore di macchiatico stimato (€) totale 876

COMPRESA C – ASSOCIAZIONE TERRA, BOSCHI, GENTI , MEMORIE Superficie lorda aree di intervento 2016/17 - 2018/19 (ha) 4 Superficie netta aree intervento (ha) 3

Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 160 Valore di macchiatico stimato (€) - Superficie lorda aree di intervento 2019/20 - 2021/22 (ha) 2 Superficie netta aree intervento (ha) 2

Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 108 Valore di macchiatico stimato (€) - Superficie lorda aree di intervento 2022/23 - 2024/25 (ha) 1 Superficie netta aree intervento (ha) 1 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 47 Valore di macchiatico stimato (€) - Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 7 Superficie netta aree intervento (ha) totale 6

Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 315 Valore di macchiatico stimato (€) totale -

Alcuni degli interventi previsti necessitano, per la loro realizzazione, di un miglioramento del- la rete viabile di servizio o della creazione-ripristino di vie temporanee di esbosco. L’area ri- sulta ben servita, pertanto non si propongono tracciati di piste di nuova realizzazione. Le seguenti tabelle individuano le caratteristiche quantitative degli interventi previsti, suddivi- se per priorità di intervento, particella e sottoparticella, categoria.

112

PRIORITA’ PARTICELLA CATEGORIA Dati Totale 1 11b CA Superficie lorda aree di intervento (ha) 2.0 Superficie netta aree intervento (ha) 2.0 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 291 Valore di macchiatico stimato (€) 2 907 6a RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.7 Superficie netta aree intervento (ha) 1.6 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 239 Valore di macchiatico stimato (€) 4 783 6b RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.3 Superficie netta aree intervento (ha) 1.2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 160 Valore di macchiatico stimato (€) 3 196 1d RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.9 Superficie netta aree intervento (ha) 1.9 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 233 Valore di macchiatico stimato (€) 4 654 4a RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.4 Superficie netta aree intervento (ha) 0.4 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 26 Valore di macchiatico stimato (€) 528 4c QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.5 Superficie netta aree intervento (ha) 0.5 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) - Valore di macchiatico stimato (€) - 1 Superficie lorda aree di intervento (ha) 7.8 1 Superficie netta aree intervento (ha) 7.6 1 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 949 1 Valore di macchiatico stimato (€) 16 067

PRIORITA’ PARTICELLA CATEGORIA Dati Totale 2 2a Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.2 Superficie netta aree intervento (ha) 1.2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 106 Valore di macchiatico stimato (€) 1 590 5a RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 2.6 Superficie netta aree intervento (ha) 1.9 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 179 Valore di macchiatico stimato (€) 3 582 6a RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.3 Superficie netta aree intervento (ha) 1.2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 174 Valore di macchiatico stimato (€) 3 473 2b RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.7 Superficie netta aree intervento (ha) 0.7 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 94 Valore di macchiatico stimato (€) 1 875 6b RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.5 Superficie netta aree intervento (ha) 0.5 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 45

113 Valore di macchiatico stimato (€) 674 8b QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.7 Superficie netta aree intervento (ha) 0.7 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 67 Valore di macchiatico stimato (€) 999 9b RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 2.5 Superficie netta aree intervento (ha) 2.0 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 279 Valore di macchiatico stimato (€) 5 573 101b RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.7 Superficie netta aree intervento (ha) 0.6 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 24 Valore di macchiatico stimato (€) - 101a QR Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.4 Superficie netta aree intervento (ha) 1.2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 75 Valore di macchiatico stimato (€) - 201b BS Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.6 Superficie netta aree intervento (ha) 0.5 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 8 Valore di macchiatico stimato (€) - 201a QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.7 Superficie netta aree intervento (ha) 0.6 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 38 Valore di macchiatico stimato (€) 572 103c RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.5 Superficie netta aree intervento (ha) 1.2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 48 Valore di macchiatico stimato (€) - 103a RI Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.3 Superficie netta aree intervento (ha) 0.3 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 13 Valore di macchiatico stimato (€) - 2 Superficie lorda aree di intervento (ha) 14.6 2 Superficie netta aree intervento (ha) 12.6 2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 1 150 2 Valore di macchiatico stimato (€) 18 338

PRIORITA’ PARTICELLA CATEGORIA Dati Totale 3 10a RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 3.1 Superficie netta aree intervento (ha) 3.1 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 584 Valore di macchiatico stimato (€) 14 597 10b QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.9 Superficie netta aree intervento (ha) 0.9 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 111 Valore di macchiatico stimato (€) 1 659 7b QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.2 Superficie netta aree intervento (ha) 1.2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 133 Valore di macchiatico stimato (€) 1 998 8a RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 2.1

114 Superficie netta aree intervento (ha) 1.9 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 199 Valore di macchiatico stimato (€) 3 526 202 RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.2 Superficie netta aree intervento (ha) 0.2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 20 Valore di macchiatico stimato (€) 304 1b QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.2 Superficie netta aree intervento (ha) 0.2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 20 Valore di macchiatico stimato (€) 307 1a CA Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.8 Superficie netta aree intervento (ha) 0.8 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 163 Valore di macchiatico stimato (€) 1 625 3c RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.6 Superficie netta aree intervento (ha) 0.6 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 70 Valore di macchiatico stimato (€) 1 050 103b QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 2.1 Superficie netta aree intervento (ha) 2.1 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 108 Valore di macchiatico stimato (€) - 3 Superficie lorda aree di intervento (ha) 11.2 3 Superficie netta aree intervento (ha) 11.0 3 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 1 408 3 Valore di macchiatico stimato (€) 25 066

PRIORITA’ PARTICELLA CATEGORIA Dati Totale 4 13b RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 3.6 Superficie netta aree intervento (ha) 3.6 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 374 Valore di macchiatico stimato (€) 7 474 5b QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.0 Superficie netta aree intervento (ha) 1.0 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 77 Valore di macchiatico stimato (€) 1 161 7a RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 2.7 Superficie netta aree intervento (ha) 2.5 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 283 Valore di macchiatico stimato (€) 4 250 8c RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.9 Superficie netta aree intervento (ha) 0.8 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 125 Valore di macchiatico stimato (€) 2 496 15 QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.3 Superficie netta aree intervento (ha) 0.3 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 21 Valore di macchiatico stimato (€) 208 14 RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 3.6 Superficie netta aree intervento (ha) 3.6 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 432

115 Valore di macchiatico stimato (€) 8 646 103d BS Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.9 Superficie netta aree intervento (ha) 0.9 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 47 Valore di macchiatico stimato (€) - 4 Superficie lorda aree di intervento (ha) 12.9 4 Superficie netta aree intervento (ha) 12.7 4 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 1 360 4 Valore di macchiatico stimato (€) 24 235

PRIORITA’ PARTICELLA CATEGORIA Dati Totale 5 11a QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 0.6 Superficie netta aree intervento (ha) 0.6 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 54 Valore di macchiatico stimato (€) 807 11c RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.6 Superficie netta aree intervento (ha) 1.6 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 248 Valore di macchiatico stimato (€) 4 952 11d QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.7 Superficie netta aree intervento (ha) 1.7 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 199 Valore di macchiatico stimato (€) 2 986 12b RB Superficie lorda aree di intervento (ha) 2.2 Superficie netta aree intervento (ha) 2.2 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 228 Valore di macchiatico stimato (€) 4 556 8b QC Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.9 Superficie netta aree intervento (ha) 1.9 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 202 Valore di macchiatico stimato (€) 3 025 9a CE Superficie lorda aree di intervento (ha) 1.6 Superficie netta aree intervento (ha) 1.6 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 203 Valore di macchiatico stimato (€) 3 662 5 Superficie lorda aree di intervento (ha) 9.5 5 Superficie netta aree intervento (ha) 9.5 5 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 1 133 5 Valore di macchiatico stimato (€) 19 988

Oltre ai ricavi derivanti dalla gestione colturale e dalla vendita del legname sopra saranno da aggiungere quelli derivanti dall’eventuale vendita dei crediti di carbonio sul mercato volonta- rio, secondo quanto riportato nella tabella al paragrafo 0

15. VIABILITÀ E SISTEMI DI ESBOSCO La viabilità silvo-pastorale è una condizione indispensabile per poter attuare la gestione dei beni forestali e pastorali in modo razionale ed economico. Nei soprassuoli forestali, in carenza

116 o assenza di viabilità, vengono a mancare i necessari presupposti economici per eseguire sia gli interventi classici di utilizzazione, sia, a maggior ragione, quegli interventi selvicolturali finalizzati al recupero e al mantenimento della stabilità dei popolamenti, e quindi caratterizza- ti da prelievi di legname più contenuti. In difetto di viabilità l’economicità delle utilizzazioni è possibile solo per assortimenti legnosi di notevole valore, oppure per tagli che concentrino grandi masse su vaste superfici, questi ultimi con conseguenze negative a livello di stabilità, tutela idrogeologica e funzione paesaggistica. Il territorio interessato dal presente Piano è servito in maniera sufficiente dalla viabilità se- condaria (viabilità agro-forestale). In particolare la viabilità esistente è composta da piste ad uso forestale o agro-forestale ed è quasi tutta a servizio colture agrarie di fondovalle (pioppeti e seminativi) o di crinale (vigneti) ed aree boscate. Su alcune aree sono inoltre presenti alcuni tratti di vecchi tracciati di mulattiere o sentieri, a sezione molto ridotta, che potrebbero essere utilizzati come vie di esbosco temporaneo, qualo- ra necessario, con interventi di ripulitura dalla vegetazione e limitati movimenti terra. Alcuni di questi sono attualmente utilizzati abusivamente per la pratica del motocross, che è opportu- no venga soppressa per evitare disturbo agli ecosistemi, pericolo per i pedoni e innesco di ero- sioni sulle piste. Alcuni dei tracciati esistenti e potenzialmente utilizzabili per accesso ai boschi necessitano di manutenzione ordinaria (miglioramento fondo, pulizia dalla vegetazione sul sedime stradale contenimento dei rami delle piante di bordo, rimozione piante schiantate ecc.) e straordinaria (per la presenza di piccole frane, smottamenti...) o piccole opere di movimento terra, per al- largarne la sezione in maniera da permettere il passaggio dei mezzi idonei in corrispondenza degli interventi colturali previsti Di seguito si riportano degli stralci dell’area oggetto di pianificazione con indicazione della viabilità principale rilevata.

117

118

Viabilità all’interno delle particelle forestali interessate dal Piano

119 Il sistema di esbosco più efficace per le caratteristiche delle particelle dove effettuare gli in- terventi è l’impiego del trattore con verricello, associato all’avvallamento in brevi tratti, men- tre non vi è necessità di utilizzo di teleferiche per la brevità dello sviluppo dei versanti. La morfologia dei versanti collinari, a tratti ripidi e a tratti dolci, inevitabilmente influenza la distribuzione della rete viaria, concentrandola sul fondovalle e sui crinali, ma non mancano piste secondarie o tratturi che risalgono le pendici collegando le piste principali.

Foto.11 Farnia ribaltata da un fortunale nella particella 8 in regione Castelletto

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SUBKE J, INGLIMA I, COTRUFO M F. 2006. Trends and methodological impacts in soil CO2 efflux partitioning: A metaanalytical review. Global Change Biology 12(6): 921-943. (An up to date review)

122 SINTESI DATI PROGETTO FORCREDIT

Progetto ForCredit Piano di assestamento finalizzato alla valorizzazione dei crediti di carbonio

Superficie pianificata 71 ha Comune Passerano Marmorito (compresa A) 62 ha Comune Cortazzone (compresa B) 2 ha Associazione TBGM (compresa C) 7 ha

Superficie pianificata al netto delle tare non cartografate 68.4 ha Superficie interessata dagli interventi selvicolturali nei 15 anni 56.0 ha Superficie interventi al netto delle tare non cartografate 53.5 ha

Provvigione attuale 10 736 mc Provvigione media 157 mc/ha Provvigione media attuale nelle aree di intervento 170 mc/ha

Ripresa BAU nei 15 anni 8 850 mc Ripresa SOST nei 15 anni 5 999 mc Differenza ripresa BAU-SOST nei 15 anni 2 851 mc

Carbonio attuale 2012 (solo biomassa epigea, escl. necromassa) 4 789 tC Carbonio attuale 2012 (solo necromassa) 604 tC Carbonio al 2027 gestione BAU 3 797 tC Carbonio al 2027 gestione SOST 5 033 tC Differenza al 2027 SOST-BAU 1 236 tC

Differenza CO2 al 2027 SOST-BAU 4 537 t CO2

Crediti Comune Passerano Marmorito (compresa A) 3 703 t CO2 Crediti Comune Cortazzone (compresa B) 87 t CO2 Crediti Associazione TBGM (compresa C) 748 t CO2

Media differenza SOST-BAU nelle aree interessate dagli inter- venti 5.7 tCO2/ha/anno

Errore statistico di campionamento su area basimetrica 5.60% +/-

123

COMUNE DI COMUNE DI PASSERANO MARMORITO CORTAZZONE

PIANO FORESTALE AZIENDALE DEI COMUNI DI PASSERANO MARMORITO E CORTAZZONE E DELL’ASSOCIAZIONE “TERRA, BOSCHI, GENTE E MEMORIE” (Regione Piemonte - L.R. 4/09 art. 11) per la gestione sostenibile delle proprietà boschive e per la valorizzazione degli assorbimenti di carbonio

PERIODO DI VALIDITÀ 2013-2028

Schede di descrizione particellare Novembre 2013

Responsabile: Dott. forestale Guido Blanchard – Studio Blanchard-Gallo – Chieri (TO) Collaborazione: Dott. forestale Martina Bricarello

Lavoro nell’ambito del progetto FORCREDIT: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 1a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Galleria Sabbecco COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.7982 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 260 a 290 PENDENZA PREVALENTE: 50% ESPOSIZIONE PREVALENTE: N ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Lungo la strada provinciale Castelnuovo-Gallareto, al confine tra Castelnuovo e Passerano, è presente la galleria Sabbecco. L’area in esame si trova sul versante nord del rilievo collinare presente a sud della provinciale, appena passata la galleria.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio x versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.80 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Castagneto CA50X 0.80 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP)

Sul crinale è presente un vecchio tracciato MP, invaso dalla vegetazione. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 75 cespugli erbacea 5 lettiera 95

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM CA50X Superficie netta (ha) 0,80 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,80 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati CS QR RP Psy QP PS Totale Numero piante 97,21% 1,19% 1,13% 0,14% 0,26% 0,07% 100% Area basimetrica 89,02% 6,10% 1,22% 1,22% 1,22% 1,22% 100% Provvigione 85,18% 8,70% 1,06% 1,75% 1,65% 1,67% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: castagno, rovere, ciliegio Novellame assente sporadico diffuso X libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente X Attesa Insufficiente Non attesa

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Cancro corticale sul castagno, con pericolo di peggioramento.

DESCRIZIONE: Popolamento di castagno, di età circa 30 anni, prossimo al collasso. La rinnovazione è abbondante e in grado di sostituire il popolamento attuale. Oltre al castagno, nello strato arboreo sono presenti pino silvestre, tiglio, robinia, rovere, ciavardello, ciliegio, orniello. Nello strato arbustivo compaiono: Crataegus monogyna, Hedera helix, Corylus avellana, Dryopteris sp., Rosa arvensis, Rubus sp., Euonymus europaeus.

------

DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 0,80 % 100%

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INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CM AM CA50X 3 ettari 0,7982 % 100% ettari totale 0,7982 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio 0.80 100% Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale CA50X Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PP Intervento BAU CM Priorità BAU 1 % RIPRESA BAU 90 Intervento SOST CM Priorità SOST 3 % RIPRESA SOST 60 Età 30 Totale superficie netta (ha) 0,80 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 59 Num. piante /ha > 7,5cm 2265 Diametro medio (cm) 18 Provvigione al 2012 (mc/ha) 277 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 81,0 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 12,2 Incremento medio (mc/ha/anno) 8,7 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 7,8 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 9,6 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 204 Ripresa all'anno di taglio (mc) 162,5

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 3 1a AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,80 Superficie netta aree intervento (ha) 0,80 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 162,54 Valore di macchiatico stimato (€) 1625,36 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,80 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,80 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 162,54 Valore di macchiatico stimato (€) totale 1625,36

DESCRIZIONE: L’intervento previsto nella ceduazione del castagno con rilascio di tutte le altre specie e delle piante più stabili. La ripresa si attesta intorno al 60% della provvigione.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Il tracciato MP che passa lungo il crinale deve essere ripulito dalla vegetazione invasiva e migliorato.

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 1b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Galleria Sabbecco COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.2279 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 270 a 280 PENDENZA PREVALENTE: 5% ESPOSIZIONE PREVALENTE: nulla ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Lungo la strada provinciale Castelnuovo-Gallareto, al confine tra Castelnuovo e Passerano, è presente la galleria Sabbecco. L’area in esame si trova sul crinale del rilievo collinare presente a sud della provinciale, appena passata la galleria.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio x versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.23 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineto QC60X 0.23 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 40 173 E’ presente un vecchio tracciato abbandonato che può essere utilizzato come pista temporanea di esbosco. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 80 cespugli erbacea 5 edera lettiera 95

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM QC60X Superficie netta (ha) 0,23 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,23 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati CS PV QR RP CB QF Psy Totale Numero piante 13,22% 0,83% 0,23% 0,75% 83,63% 0,58% 0,75% 100% Area basimetrica 26,47% 2,94% 2,94% 2,94% 52,94% 8,82% 2,94% 100% Provvigione 25,51% 3,35% 4,68% 3,35% 47,00% 14,00% 2,12% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: carpino Novellame assente sporadico X diffuso libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

DESCRIZIONE: Si tratta di un piccolo querco-carpineto localizzato su crinale in mezzo a un castagneto e ad un robinieto. Il castagno è presente anche all’interno del popolamento, ma le ceppaie risultano quasi tutte morte o deperienti: Il popolamento si presenta come un ceduo adulto matricinato, di età circa 30 anni, con sottobosco di Corylus avellana e presenza di Hedera helix.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 0,23 % 100%

------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale AF AM QC60X 3 ettari 0,2279 % 100% ettari totale 0,2279 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio 0.23 100% Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60X Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PP Intervento BAU CM Priorità BAU 1 % RIPRESA BAU 70 Intervento SOST AF Priorità SOST 3 % RIPRESA SOST 30 Età 30 Totale superficie netta (ha) 0,23 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 23 Num. piante /ha > 7,5cm 1620 Diametro medio (cm) 13 Provvigione al 2012 (mc/ha) 240 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 98,6 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 15,9 Incremento medio (mc/ha/anno) 7,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 7,5 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 7,5 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 90 Ripresa all'anno di taglio (mc) 20,5

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 3 1b AM AF Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,23 Superficie netta aree intervento (ha) 0,23 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 20,48 Valore di macchiatico stimato (€) 307,22 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,23 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,23 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 20,48 Valore di macchiatico stimato (€) totale 307,22

DESCRIZIONE: L’intervento consiste nell’avviamento all’alto fusto, da eseguirsi nel terzo triennio e con una ripresa del 30% della provvigione.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI:

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 1d COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Galleria Sabbecco COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.9025 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 225 a 270 PENDENZA PREVALENTE: 45% ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Lungo la strada provinciale Castelnuovo-Gallareto, al confine tra Castelnuovo e Passerano, è presente la galleria Sabbecco. L’area in esame si trova sul versante nord-est del primo rilievo collinare presente a sud della provinciale, appena passata la galleria. L’area è raggiungibile a piedi dalla pista forestale che parte dal rettilineo che dalla galleria va verso la frazione di Boscorotondo.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.60 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineto QC60X 0.60 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 40 66

E’ presente una vecchia pista temporanea sul crinale, ul fondovalle è presente una pista trattorabile confinante con l’area in esame ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 65 cespugli 20 erbacea 30 lettiera 50

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale MMAS QC60X Superficie netta (ha) 0,60 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,60 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav CS PV QR RP UM Sni QF Totale Numero piante 7,03% 47,40% 26,41% 0,71% 10,03% 4,09% 2,53% 1,80% 100% Area basimetrica 1,96% 45,10% 15,69% 9,80% 9,80% 5,88% 1,96% 9,80% 100% Provvigione 0,88% 38,11% 16,38% 15,07% 8,40% 5,58% 0,81% 14,77% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente X Non attesa La rinnovazione risulta insufficiente nella porzione di valle della particella, mentre a monte vi è maggior presenza di semenzali di ciliegio.

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Presenza di cancro corticale su castagno e ribaltamenti di numerosi esemplari.

DESCRIZIONE: Il popolamento era in origine un castagneto, ma attualmente si presenta come un querco-carpineto di versante, con struttura mista, di circa 30 anni. Risulta in parte collassato e presenta vuoti in cui si sono insediati arbusti e cespugli. Numerose piante risultano instabili o morte, e sono presenti gruppi di piante a terra. Oltre alla farnia e al castagno sono presenti carpino, rovere, acero campestre, ciliegio, olmo, robinia. Lo strato arbustivo è composto da: Corylus avellana, Cornus sanguinea, Sambusus nigra, Crataegus monogyna, Rosa arvensis, Genista germanica, Lonicera caprifolium, Ligustrum vulgare, Euonymus europaeus, Hedera helix.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 0,60 % 100%

------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale NG MMAS QC60X N ettari 0,601 % 100% ettari totale 0,601 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60X Assetto FC Tipo strutturale MMAS Destinazione PP Intervento BAU NG Priorità BAU N % RIPRESA BAU 0 Intervento SOST NG Priorità SOST N % RIPRESA SOST 0 Età 30 Totale superficie netta (ha) 0,60 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 30 Num. piante /ha > 7,5cm 1128 Diametro medio (cm) 18 Provvigione al 2012 (mc/ha) 173 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 53,0 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 17,4 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,3 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 5,3 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 5,3 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale (vuoto) 1c MMAS NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,60 Superficie netta aree intervento (ha) 0,60 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,60 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,60 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: Si prevede l’invecchiamento del popolamento per permettere alla rinnovazione affermata esistente di latifoglie mesoxerofile di svilupparsi.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI:

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 1d COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Galleria Sabbecco COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 1.9025 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 225 a 270 PENDENZA PREVALENTE: 45% ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Lungo la strada provinciale Castelnuovo-Gallareto, al confine tra Castelnuovo e Passerano, è presente la galleria Sabbecco. L’area in esame si trova sul versante nord-est del primo rilievo collinare presente a sud della provinciale, appena passata la galleria. L’area è raggiungibile a piedi dalla pista forestale che parte dal rettilineo che dalla galleria va verso la frazione di Boscorotondo.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 1.90 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieto RB10B 1.90 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP)

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 70 cespugli 30 erbacea 30 lettiera 40

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM RB10B Superficie netta (ha) 1,90 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 1,90 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav CS PV TC RP CB Sni QF Eeu Totale Numero piante 8,97% 0,40% 4,51% 23,73% 56,11% 0,48% 2,29% 1,23% 2,29% 100% Area basimetrica 3,26% 4,35% 4,35% 11,96% 67,39% 2,17% 1,09% 4,35% 1,09% 100% Provvigione 1,92% 7,51% 3,12% 8,32% 70,48% 2,37% 0,49% 5,38% 0,42% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Presenza di numerosi alberi mozzi e piante instabili.

DESCRIZIONE: Robinieto ceduo, a tratti matricinato, semi-collassato e con numerose piante instabili. Tra le matricine sono presenti anche robinie di buone dimensioni. Nello strato arboreo compaiono anche ciliegio, rovere, carpino, castagno, tiglio Lo strato arbustivo è composto da: Sambusus nigra, Corylus avellana, Cornus sanguinea, Crataegus monogyna, Euonymus europaeus, Hedera helix, Rubus sp., Dryopteris filix-mas, Aruncus dioicus, Athyrium filix-femina.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 1,90 % 100%

------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CM AM RB10B 1 ettari 1,9025 % 100% ettari totale 1,9025 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio 1.90 100 Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PP Intervento BAU CM Priorità BAU 1 % RIPRESA BAU 90 Intervento SOST CM Priorità SOST 1 % RIPRESA SOST 60 Età 30 Totale superficie netta (ha) 1,90 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 77 Num. piante /ha > 7,5cm 2900 Diametro medio (cm) 18 Provvigione al 2012 (mc/ha) 197 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 88,7 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 10,1 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,3 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 3,2 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 122 Ripresa all'anno di taglio (mc) 232,7

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 1 1d AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,90 Superficie netta aree intervento (ha) 1,90 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 232,68 Valore di macchiatico stimato (€) 4653,67 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 1,90 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,90 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 232,68 Valore di macchiatico stimato (€) totale 4653,67

DESCRIZIONE: Si prevedono l’asportazione delle piante instabili o morte e la ceduazione a gruppi con rilascio di piante stabili e nuclei di rinnovazione. La ripresa sarà del 60% sulla provvigione.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI:

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 2a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Sarino COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 1.2152 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 225 a 285 PENDENZA PREVALENTE: 30% ESPOSIZIONE PREVALENTE: NO ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Lungo la strada provinciale Castelnuovo-Gallareto, al confine tra Castelnuovo e Passerano, è presente la frazione Boscorotondo. Appena prima del paese è presente una pista sterrata in direzione sud. L’area in esame si trova sul rilievo collinare a destra della pista, sul versante nord-ovest.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 1.22 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineto QC60B 1.22 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) E’ presente una P2 a valle della particella. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 70 cespugli 20 erbacea 10 lettiera 70

TIPI STRUTTURALI: Tipo Tipo strutturale forestale Dati Totale ASME QC60B Superficie netta (ha) 1,22 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 1,22 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav CS PV TC RP CB QF Psy PS Totale Numero piante 26,17% 14,42% 4,02% 4,14% 17,81% 0,40% 32,77% 0,16% 0,11% 100% Area basimetrica 7,58% 24,24% 4,55% 10,61% 33,33% 1,52% 15,15% 1,52% 1,52% 100% Provvigione 3,71% 20,57% 4,27% 10,50% 32,97% 1,64% 23,37% 1,35% 1,63% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Cancro corticale sul castagno. Defogliazione su ciliegio. Danni dovuti alla siccità su quercia.

DESCRIZIONE: Querco-carpiento di circa 30 anni, a governo misto. Sono presenti gruppi di robinie, tiglio e cerro, castagno. Alcune farnie grandi sono deperienti, soprattutto a causa del protrarsi della siccità dall’estate del 2003. Oltre a farnia, robinia, tiglio, castagno sono presenti ciliegio e pino silvestre. Lo strato arbustivo è composto da: Corylus avellana, Sambusus nigra, Crataegus monogyna, Hedera helix, Rubus sp., Dryopteris filix-mas.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 1,22 % 100%

------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale AF ASME QC60B 2 ettari 1,2152 % 100% ettari totale 1,2152 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio 1.22 100 Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60B Assetto FC Tipo strutturale ASME Destinazione PP Intervento BAU CF Priorità BAU 1 % RIPRESA BAU 60 Intervento SOST AF Priorità SOST 2 % RIPRESA SOST 35 Età 30 Totale superficie netta (ha) 1,22 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 48 Num. piante /ha > 7,5cm 1460 Diametro medio (cm) 20 Provvigione al 2012 (mc/ha) 217 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 85,6 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 12,1 Incremento medio (mc/ha/anno) 6,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 6,5 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 6,5 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 87 Ripresa all'anno di taglio (mc) 106,0

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 2 2a ASME AF Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,22 Superficie netta aree intervento (ha) 1,22 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 106,00 Valore di macchiatico stimato (€) 1589,97 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 1,22 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,22 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 106,00 Valore di macchiatico stimato (€) totale 1589,97

DESCRIZIONE: Si prevede la conversione all’alto fusto con prelievo pari al 35% del volume.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI:

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 2b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Sarino COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.6882 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 225 a 285 PENDENZA PREVALENTE: 30% ESPOSIZIONE PREVALENTE: NO ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Lungo la strada provinciale Castelnuovo-Gallareto, al confine tra Castelnuovo e Passerano, è presente la frazione Boscorotondo. Appena prima del paese è presente una pista sterrata in direzione sud. L’area in esame si trova sul rilievo collinare a destra della pista, sulla porzione iniziale del rilievo in esposizione nord-est.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.69 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieto RB10B 0.69 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP)

E’ presente una P2 a valle della particella. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 65 cespugli 35 erbacea 5 lettiera 6

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM RB10B Superficie netta (ha) 0,69 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,69 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav CS PV RP CB Sni QF Cmo PS Totale Numero piante 14,46% 8,71% 1,15% 47,52% 1,72% 1,15% 3,15% 22,02% 0,12% 100% Area basimetrica 6,35% 1,59% 1,59% 68,25% 1,59% 1,59% 11,11% 6,35% 1,59% 100% Provvigione 3,73% 0,48% 1,65% 70,06% 0,97% 0,95% 16,79% 3,41% 1,97% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Danni dovuti alla siccità su quercia e su robinia.

DESCRIZIONE: Robinieto ceduo adulto con latifoglie mesofile. L’età è di circa 30 anni. La copertura arborea è scarsa poiché il popolamento risulta in parte collassato. Il sottobosco è molto sviluppato e comprende Corylus avellana, Sambusus nigra, Crataegus monogyna, Hedera helix, Rosa canina, Euonymus europaeus, Ligustrum vulgare, Dryopteris filix- mas. Oltre alla robinia, nello strato arboreo, compaiono carpino, ciliegio, farnia, ciavardello, pino silvestre.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 0,69 % 100%

------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI:

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CM AM RB10B 2 ettari 0,6882 % 100% ettari totale 0,6882 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio 0.69 100 Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PP Intervento BAU CM Priorità BAU 1 % RIPRESA BAU 90 Intervento SOST CM Priorità SOST 2 % RIPRESA SOST 65 Età 30 Totale superficie netta (ha) 0,69 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 50 Num. piante /ha > 7,5cm 2083 Diametro medio (cm) 17 Provvigione al 2012 (mc/ha) 192 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 88,1 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 11,7 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,8 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 3,5 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 136 Ripresa all'anno di taglio (mc) 93,8

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 2 2b AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,69 Superficie netta aree intervento (ha) 0,69 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 93,75 Valore di macchiatico stimato (€) 1875,03 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,69 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,69 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 93,75 Valore di macchiatico stimato (€) totale 1875,03

DESCRIZIONE: Si prevede una ceduazione della robinia con rilascio del 25-30% della copertura e 30-35% della massa (complessivamente vengono rilasciati querce e parte degli arbusti). E’ necessario ceduare il nocciolo e il sambuco per favorire la rinnovazione.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI:

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 3a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Vota Granda ovest COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 1.4594 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 250 a 280 PENDENZA PREVALENTE: 25 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: N ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Mondonio, nel comune di Castelnuovo Don Bosco, si prende l’asfaltata in direzione sud, verso la località Garesio. Al primo incrocio prendere la strada a sinistra (est) per la località Cappelletta. La strada, prima inghiaiata, diviene sterrata; attraversa aree coltivate a frutteto e vigneto ed aree boscate. L’area interessata si trova poco oltre il pilone presente a sinistra della pista, presso un frutteto ed un vigneto ed è accessibile tramite una pista sterrata che dal vigneto entra nel bosco.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante x cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 1.46 100 Aree in frana

Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineti 52 QC60A 0.7581 Querceti di rovere 48 QV51A 0.7013 Totale 1.4594 100

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 150 102 Piste per mezzi agricoli minori (MP) 70 48

La sottoparticella è servita dalla pista che si diparte da quella che sale dal fondovalle di Mondonio, all’altezza di un vigneto; la pista percorre la parte alta della particella, mentre un tracciato (MP) la attraversa in senso trasversale, da sud a nord. L’esbosco può essere effettuato con trattore e verricello. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------

SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE: Percentuale Copertura QC60A QV51A arborea e arbustiva 85 85 cespugli 20 20 erbacea 10 10 lettiera 70 70

TIPI STRUTTURALI:

Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale ASMM QV51A Superficie netta (ha) 0,70 Superficie netta (%) 48,05% ASMG QC60A Superficie netta (ha) 0,76 Superficie netta (%) 51,95% Superficie netta (ha) totale 1,46 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA:

Specie Dati CS PV QR RP UM CB QF Totale Numero piante 51,78% 5,81% 1,18% 4,44% 0,97% 35,47% 0,35% 100% Area basimetrica 40,68% 10,17% 10,17% 8,47% 3,39% 18,64% 8,47% 100% Provvigione 36,65% 10,22% 13,62% 9,20% 3,32% 12,50% 14,50% 100%

Rinnovazione/rigenerazione:

Novellame assente sporadico diffuso X libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente X Attesa Insufficiente Non attesa

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: cancro corticale su castagno, e altre cause a carico delle querce il cui stato non è vigoroso.

DESCRIZIONE: Querco-carpineto con castagno e querceto di rovere con castagno. Entrambi sono a governo misto con alto fusto di farnia/rovere e ceduo di carpino e di castagno. Sono presenti anche robinia, ciliegio, e rinnovazione di acero campestre e olmo. Il sottobosco è ridotto e comprende Crataegus monogyna, Corylus avellana, Euonymus europaeus, Hedera helix, Lonicera caprifolium, Ligustrum vulgare, Rosa canina ed un esemplare di Juniperus communis. Nello strato erbaceo del querco-carpineto si segnalano Geranium nodosum e Convallaria majalis, in quello del querceto di rovere il Polygonatum multiflorum.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI:

DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 1,46 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI:

INTERVENTO TIPO STRUTTURALE TIPO FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale NG ASMG QC60A ettari 0,76 % 51,95% ASMM QV51A ettari 0,70 % 48,05% ettari totale 1,46 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA:

Tipo forestale QV51A QC60A Assetto FC FC Tipo strutturale ASMM ASMG Destinazione PD PD Intervento BAU NG NG Priorità BAU NN % RIPRESA BAU 0 0 Intervento SOST NG NG Priorità SOST NN % RIPRESA SOST 0 0 Età 25 25 Totale superficie netta (ha) 0,70 0,76 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 46 46 Num. piante /ha > 7,5cm 2474 2474 Diametro medio (cm) 15 15 Provvigione al 2012 (mc/ha) 221 221 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 89,9 89,9 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 9,4 9,4 Incremento medio (mc/ha/anno) 7,9 7,9 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 7,9 7,9 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 7,9 7,9 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 0 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0 0

PRIORITA’ PART. TIPO STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale (vuoto) 3a ASMG NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,76 Superficie netta aree intervento (ha) 0,76 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 ASMM NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,70 Superficie netta aree intervento (ha) 0,70 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 1,46 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,46 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: La particella 3a sarà destinata ad evoluzione controllata, e per la durata del presente piano non saranno effettuati interventi selvicolturali. Le piante a terra saranno lasciate per favorire l’accumulo di materiale organico al suolo.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Il tracciato MP che percorre la particella deve essere ripulito dalla vegetazione invasiva, mentre dalla pista di accesso devono essere rimossi anche alcuni esemplari arborei caduti. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 3b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Vota Granda ovest COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 1.7918 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 220 a 265 PENDENZA PREVALENTE: 60 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: N ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Mondonio, nel comune di Castelnuovo Don Bosco, si percorre la strada asfaltata in direzione sud, verso la località Garesio. Al primo incrocio prendere la strada a sinistra (est) per la località Cappelletta. La strada, prima inghiaiata, diviene sterrata; attraversa aree coltivate a frutteto e vigneto ed aree boscate. Poco oltre il pilone presente a sinistra della pista, presso un frutteto ed un vigneto è presente una pista sterrata che dal vigneto entra nel bosco. Da questa si può scendere verso nord fino a metà pendice, attraversando un querceto, fino a trovare il robinieto. La particella è altresì raggiungibile da valle, percorrendo la sterrata che da Boscorotondo di Passerano Marmorito gira attorno ad un poggio, entra in un pioppeto (in fondovalle, devastato da tromba d’aria), e arriva al fondo del vallone. L’area si trova sul versante sinistro (ovest) del fondovalle, nella parte inferiore della scarpata.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o x fondovalle pianura compluvio versante terrazzo BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI:

assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 1.79 100

Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10X 1.79 100

Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP)

La sottoparticella è servita dalla pista di fondovalle che arriva da Boscorotondo ma che non è interna all’area. L’esbosco può essere effettuato con trattore e verricello. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 60 cespugli 60 erbacea 30 lettiera 10

TIPI STRUTTURALI: TS TF Dati Totale CM RB10X Superficie netta (ha) 1,79 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 1,79 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: Specie Dati TC RP CB Totale Numero piante 0,57% 98,56% 0,87% 100% Area basimetrica 9,09% 81,82% 9,09% 100% Provvigione 16,62% 70,02% 13,36% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente X sporadico diffuso libero sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa x

Sufficiente Attesa Insufficiente X Non attesa

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

DESCRIZIONE:

Giovane robinieto ceduo con matricine. La particella è stata ceduata circa 6 anni fa e non rientra quindi nelle aree con interventi prevedibili nel periodo di validità di di questo Piano.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI:

DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 1,79 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI:

INTERVENTO TIPO STRUTTURALE TIPO FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale NG CM RB10X ettari 1,79 % 100% ettari totale 1,79 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA:

Tipo forestale RB10X Assetto CM Tipo strutturale CM Destinazione PD Intervento BAU NG Priorità BAU N % RIPRESA BAU 0 Intervento SOST NG Priorità SOST N % RIPRESA SOST 0 Età 6 Totale superficie netta (ha) 1,79 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 11 Num. piante /ha > 7,5cm 125 Diametro medio (cm) 33 Provvigione al 2012 (mc/ha) 40 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 21,3 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 0,0 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,2 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 4,9 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0,0

PRIORITA’ PART. TIPO STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 3b CM NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,79 Superficie netta aree intervento (ha) 1,79 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 1,79 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,79 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: La particella 3b, con ceduo di età 6 anni è destinata ad evoluzione controllata, per la durata del presente piano non saranno effettuati interventi selvicolturali. I popolamenti saranno gestiti per la conservazione del soprassuolo. Allo scadere del piano, sarà possibile prevedere interventi di ceduazione o passaggio al governo misto.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 3c COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Vota Granda ovest COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.5987 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 225 a 255 PENDENZA PREVALENTE: 43 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: S ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla SP Castelnuovo don Bosco-Gallareto si gira a dx presso il pioppeto prima del semaforo di Boscorotondo; proseguire sulla pista forestale fino al secondo bivio nel vallone, l’AdS è sulla destra dell’impluvio.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.60 100

Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10B 0.5987 100

Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 75 125 Piste per mezzi agricoli minori (MP)

La sottoparticella 3c è servita dalla pista che dal fondovalle a ovest di Boscorotondo si dirige a SW. Da essa al secondo bivio si prende il ramo di sinistra. La pista, che serve la particella arrivando da E, è da liberare dalla vegetazione invasiva. Il fondovalle a sud può essere sfruttato come altra pista di accesso ed è anch’esso da liberare dalla vegetazione. L’esbosco può essere effettuato con trattore e verricello. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 70 cespugli 30 erbacea 40 lettiera 30

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale CSMM RB10B Superficie netta (ha) 0,60 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,60 Superficie netta (%) totale 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa X vigorosa

Sufficiente X Attesa Insufficiente Non attesa

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: la robinia presenta soggetti deperienti sia a causa della siccità sia per cause indeterminate.

DESCRIZIONE: Ceduo giovane di robinia con matricine e riserve. Presenza di olmo, carpino bianco, ciliegio e rinnovazione di castagno, acero campestre, acero di monte, farnia, carpino. Sottobosco in prevalenza di nocciolo e sambuco. Dopo il taglio avvenuto nel 2009/2010 il popolamento può essere avviato alla gestione del governo misto, cercando di contenere la robinia e conservare e favorire le latifoglie diverse da essa. Allo stato attuale sono presenti alcuni esemplari instabili; si prevede quindi un diradamento con taglio degli esemplari deperienti e instabili con asportazione del 30-40% della provvigione.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI:

DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 0,60 % 100%

------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI:

INTERVENTO TIPO STRUTTURALE TIPO FORESTALE PRIORITA' Dati Totale CF CSMM RB10B 3 ettari 0,60 % 100% ettari totale 0,60 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio 0.60 100 Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA:

Tipo forestale RB10B Assetto FC Tipo strutturale CSMM Destinazione PD Intervento BAU CF Priorità BAU 3 % RIPRESA BAU 60 Intervento SOST CF Priorità SOST 3 % RIPRESA SOST 45 Età 6 Totale superficie netta (ha) 0,60 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 11 Num. piante /ha > 7,5cm 125 Diametro medio (cm) 33 Provvigione al 2012 (mc/ha) 194 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 21,3 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 0,0 Incremento medio (mc/ha/anno) 8,6 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 8,2 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 117 Ripresa all'anno di taglio (mc) 70,0

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 3 3c CSMM CF Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,60 Superficie netta aree intervento (ha) 0,60 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 70,03 Valore di macchiatico stimato (€) 1050,44 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,60 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,60 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 70,03 Valore di macchiatico stimato (€) totale 1050,44

DESCRIZIONE: La particella 3c, su cui è stato effettuato un intervento dalla squadre forestali regionali nel 2005 (progetto PTK), dovrà essere gestita a governo misto. Il prossimo taglio prevede la rimozione di esemplari instabili o fortemente deperienti e la liberazione della rinnovazione affermata dalla concorrenza con il sottobosco di nocciolo e sambuco che, dopo l’ultima utilizzazione, si sono sviluppati eccessivamente. Il prelievo non dovrà superare il 45% della provvigione. Il periodo di intervento sarà il 3° triennio nel periodo di validità del presente Piano.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Sia la pista di accesso, sia il tracciato MP che percorre il fondovalle a sud della particella devono essere liberati dalla vegetazione infestante, per renderli percorribili. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 4a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Vota Granda est COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.3817 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 265 PENDENZA PREVALENTE: 55 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: E ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud che costeggia un poggio e poi ci si addentra all’interno di un’area pianeggiante a pioppeto. Alla fine del pioppeto, verso ovest, è presente un piccolo impluvio la cui parte nord costituisce la particella in oggetto.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.38 100

Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10B 0.3817 100

Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) La pista non di servizio percorre internamente alla sottoparticella, ma può essere sfruttata per l’esbosco.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 90 cespugli 35 erbacea 15 lettiera 50

TIPI STRUTTURALI:

Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM RB10B Superficie netta (ha) 0,38 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 1,46 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: Specie Dati Cav PV RP UM CB Totale Numero piante 33,43% 6,39% 40,23% 9,98% 9,98% 100% Area basimetrica 11,76% 5,88% 70,59% 5,88% 5,88% 100% Provvigione 6,74% 4,56% 80,34% 5,03% 3,33% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: la robinia presenta soggetti deperienti sia a causa della siccità sia per cause indeterminate.

DESCRIZIONE: Robinieto ceduo di età circqa 25 anni, con matricine. Il popolamento risulta a rischio di collasso per struttura e fitopatie; occorre quindi provvedere rapidamente con interventi colturali. Oltre alla robinia sono presenti castagno, olmo campestre, ciliegio, carpino bianco. Nello strato arbustivo si trovano Corylus avellana, Euonymus europaeus, Crataegus monogyna, Sambucus nigra, Hedera helix, Humulus lupulus, Lonicera caprifolium, Rubus sp., Rosa canina. Il novellame è sporadico e sottocopertura.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI:

DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 0,38 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA' Dati Totale CM AM RB10B 1 ettari 0,38 % 100% ettari totale 0,38 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio 0.38 100 Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PD Intervento BAU CM Priorità BAU 1 % RIPRESA BAU 90 Intervento SOST CM Priorità SOST 1 % RIPRESA SOST 65 Età 25 Totale superficie netta (ha) 0,38 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 14 Num. piante /ha > 7,5cm 733 Diametro medio (cm) 16 Provvigione al 2012 (mc/ha) 100 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 45,3 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 6,4 Incremento medio (mc/ha/anno) 3,9 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 3,1 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 69 Ripresa all'anno di taglio (mc) 26,4

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 1 4a AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,38 Superficie netta aree intervento (ha) 0,38 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 26,41 Valore di macchiatico stimato (€) 528,27 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,38 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,38 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 26,41 Valore di macchiatico stimato (€) totale 528,27

DESCRIZIONE: Entro il primo triennio dovrà essere effettuata la ceduazione del popolamento che rischia di collassare. L’intervento è quindi urgente e dovrà favorire le specie diverse dalla robinia, salvo i soggetti fortemente instabili, e liberare il novellame. Si prevede un rilascio di riserve a gruppi o per individui stabili per una copertura e un volume pari al 35% della provvigione, privilegiando le specie autoctone.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: L’esbosco può avvenire con trattore e verricello utilizzando la pista presente nel fondovalle. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 4b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Vota Granda est COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.7060 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 230 a 265 PENDENZA PREVALENTE: 40 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud che costeggia un poggio e poi ci si addentra all’interno di un’area pianeggiante a pioppeto. Alla fine del pioppeto, verso ovest, è presente un piccolo impluvio: la porzione di versante, situata verso il crinale nord, costituisce la presente particella.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante x cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 100

Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineti 100 QC60A 0.7060

Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP)

La sottoparticella 4b è servita indirettamente dalla pista che da Boscorotondo va prima in direzione S, poi gira attorno ad un poggio e continua in direzione NW nel fondovalle di Vota Granda. La pista non passa internamente alla sottoparticella, ma può essere sfruttata per l’esbosco.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 95 cespugli - erbacea - lettiera 100

TIPI STRUTTURALI:

TS TF Dati Totale MGAS QC60A Superficie netta (ha) 0,71 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,71 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati CS CB QF Totale Numero piante 49,61% 49,75% 0,65% 100% Area basimetrica 40,00% 36,67% 23,33% 100% Provvigione 31,73% 29,37% 38,91% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa Rinnovazione di farnia e carpino bianco.

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione:

assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: cancro corticale su castagno.

DESCRIZIONE: Querco-carpineto di circa 25 anni, con matricine di 2-3 turni. La gestione a ceduo composto ha favorito il carpino bianco ed il castagno nella componente cedua e le querce in quella a fustaia. Il popolamento non necessita di interventi nell’arco del periodo di validità del Piano. Il bosco sta lentamente evolvendo ad una conversione naturale all’alto fusto. Il popolamento presenta un discreto interesse dal punto di vista naturalistico. E’ presente un esemplare relitto di pino silvestre sul crinale.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI:

DESTINAZIONE Dati Totale PD-Na ettari 0,71 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO INTERVENTO STRUTTURALE TIPO FORESTALE PRIORITA' Dati Totale NG MGAS QC60A (vuoto) ettari 0,71 % 100% ettari totale 0,71 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60A Assetto FC Tipo strutturale MGAS Destinazione PD Intervento BAU NG Priorità BAU N % RIPRESA BAU 0 Intervento SOST NG Priorità SOST N % RIPRESA SOST 0 Età 25 Totale superficie netta (ha) 0,71 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 21 Num. piante /ha > 7,5cm 2353 Diametro medio (cm) 11 Provvigione al 2012 (mc/ha) 214 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 92,9 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 9,5 Incremento medio (mc/ha/anno) 7,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 7,5 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 7,5 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0

PRIORITA' PART. TIPO STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale (vuoto) 4b MGAS NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,71 Superficie netta aree intervento (ha) 0,71 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,71 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,71 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: Popolamento per cui non sono previsti interventi colturali nell’arco della durata del presente Piano. Le dinamiche evolutive stanno portando il bosco ad una conversione spontanea all’alto fusto.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 4c COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Vota Granda est COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.82 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 250 PENDENZA PREVALENTE: 60 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: E ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud che costeggia un poggio e poi ci si addentra all’interno di un’area pianeggiante a pioppeto. Alla fine del pioppeto, verso ovest, la parte bassa del versante boscato che prosegue all’interno del fondovalle costituisce la sotto particella.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o x fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.738 90 CV- Aree in frana 0.082 10 Totale 0.82 100

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10B 0.35 43 Querco-carpineti QC42B 0.47 57 Totale 0.82 100

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP)

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE: Copertura RB10B QC42B QC42X arborea e arbustiva 100 30 30 cespugli 10 10 erbacea 20 20 lettiera 70 70

TIPI STRUTTURALI:

Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale CLCL QC42B Superficie netta (ha) 0,38 Superficie netta (%) 45,97% CS RB10B Superficie netta (ha) 0,29 Superficie netta (%) 35,22% CL QC42X Superficie netta (ha) 0,16 Superficie netta (%) 18,82% Superficie netta (ha) totale 0,82 Superficie netta (%) totale 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico x diffuso libero x sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa Rinnovazione di farnia e carpino bianco.

Sufficiente x Attesa Insufficiente Non attesa

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: agenti meteorici eccezionali (fortunale 2011) vento hanno causato sradicamenti e frane a carico soprattutto della fascia bassa del versante, occupata dal querco-carpineto. La robinia presenta diffusi disseccamenti.

DESCRIZIONE: Nella parte più a NW della sotto particella è presente un robinieto giovane, con riserve di latifoglie mesofile Il popolamento presenta ricacci vigorosi. Nella parte più a est, invece, presso la pista di fondovalle, è presente una fascia di querco-carpineto su scarpata in frana. Il popolamento risulta parzialmente collassato a causa di violenti eventi atmosferici avversi.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI:

DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 0,82 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA' Dati Totale NG CS RB10B N ettari 0,2903 % 35% RS CL QC42X 1 ettari 0,1551 % 19% CLCL QC42B 1 ettari 0,3789 % 46% ettari totale 0,8243 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio 0.53 65 Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B QC42B QC42X Assetto CM FC CL Tipo strutturale CS CLCL CL Destinazione PP PP PP Intervento BAU NG RS RS Priorità BAU N N 1 % RIPRESA BAU 0 0 0 Intervento SOST NG RS RS Priorità SOST N N 1 % RIPRESA SOST 0 0 0 Età 6 6-25 6-25 Totale superficie netta (ha) 0,29 0,38 0,16 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 21 21 21 Num. piante /ha > 7,5cm 2353 2353 2353 Diametro medio (cm) 11 11 11 Provvigione al 2012 (mc/ha) 40 90 90 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 92,9 92,9 92,9 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 9,5 9,5 9,5 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,2 3,6 3,6 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 5,2 2,9 2,9 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 5,2 4,3 4,3 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 0 0 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0 0 0

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 1 4c CL RS Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,16 Superficie netta aree intervento (ha) 0,16 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 CLCL RS Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,38 Superficie netta aree intervento (ha) 0,38 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 (vuoto) 4c CS NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,29 Superficie netta aree intervento (ha) 0,29 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,82 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,82 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: Nel querco-carpineto si prevede il solo sgombero delle piante cadute, instabili, fortemente deperienti, e la riceppatura. L’intervento deve essere eseguito in tempi brevi. Nel robinieto non sono previsti interventi entro i 15 anni di durata del presente Piano.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: La pista di fondovalle può essere utilizzata per l’esbosco. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 5a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Vota Granda sud COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 2.5666 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 255 PENDENZA PREVALENTE: 60 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: S ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud che costeggia un poggio e dalla quale si diparte poi una deviazione che costeggia un pioppeto. Si segue questa fino alla fine del pioppeto: l’area boscata che ci si trova sulla destra (nord) è la sotto particella interessata. Essa prende tutto il versante esposto a sud, fino alla fine del vallone. Di essa fa parte un lotto boschivo assegnato al taglio nella stagione silvana 2013-2014 di superficie 9710 mq.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 2.18 85 CV - Vuoti per collasso 0.38 15 Totale 2.57 100

Per quanto riguarda le aree collassate, esse coprono circa il 15% dell’intera superfice della sotto particella.

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10X 2.57 100 Percentuale sulla sup. totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 200+140+70+50 179

La sotto particella 5a è servita da un tracciato MP che, dalla pista di fondovalle, sale in direzione ovest, verso i vigneti e da un altro tracciato minore (MP), nella porzione più ad ovest del versante, collocato all’interno del lotto boschivo assegnato al taglio. La pista di fondovalle non interseca la particella se non nella sua ultima parte, quando entra nel lotto destinato al taglio nella stagione 2013-2014, ma può comunque essere utilizzata per l’esbosco. Quest’ultimo può essere effettuato con trattore e verricello. Le piste sono da liberare dalla vegetazione invasiva e da riprofilare lievemente per permettere più agevoli condizioni di passaggio.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------

SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE: Copertura Percentuale arborea e arbustiva 50 cespugli 80 erbacea 15 lettiera 5

Sono presenti aree collassate e quindi quasi prive di vegetazione arborea, ma nelle quali è ben sviluppato lo strato arbustivo. Si è stimato quindi un 15% di aree vuote sul totale della superficie della sotto particella.

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM RB10X Superficie netta (ha) 1,92 Superficie netta (%) 100,00% Superficie netta (ha) totale 1,92 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: Specie Dati PV RP UM QF Totale Numero piante 10,14% 88,99% 0,69% 0,18% 100% Area basimetrica 2,78% 91,67% 2,78% 2,78% 100% Provvigione 1,39% 91,88% 2,67% 4,06% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico x diffuso libero sottocopertura x Ricacci stentata oppressa vigorosa Rinnovazione di farnia e carpino bianco.

Sufficiente Attesa Insufficiente x Non attesa

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: agenti meteorici e deperimento diffuso a carico della robinia.

DESCRIZIONE: Robinieto ceduo di circa 25 anni con presenza di vuoti per collasso del popolamento su circa il 20% della superficie. Il novellame, per lo più di olmo, è sporadico ed insufficiente a garantire la successione di latifoglie autoctone. Oltre alla robinia sono presenti olmo, farnia e ciliegio. Il sottobosco arbustivo e suffruticoso è molto sviluppato e contribuisce a ostacolare la diffusione di rinnovazione (Rubus sp., Ligustrum vulgare, Crataegus monogyna, Hedera helix, Sambucus nigra, Corylus avellana, Humulus lupulus).

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI:

DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 2,57 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA' Dati Totale CM AM RB10X 2 ettari 2,18 % 85% EC AM RB10X N ettari 0,39 % 15% ettari totale 2,57 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio 2.18 85 Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale 2.18 85

INDICAZIONI SULLA RIPRESA:

Tipo forestale RB10X Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PD Intervento BAU CM Priorità BAU 1 % RIPRESA BAU 80 Intervento SOST CM Priorità SOST 2 % RIPRESA SOST 65 Età 25 Totale superficie netta (ha) 1,92 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 23 Num. piante /ha > 7,5cm 1347 Diametro medio (cm) 15 Provvigione al 2012 (mc/ha) 123 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 47,0 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 16,1 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 4,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 93 Ripresa all'anno di taglio (mc) 179,1

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 2 5a AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 2,57 Superficie netta aree intervento (ha) 1,92 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 179,11 Valore di macchiatico stimato (€) 3582,24 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 2,57 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,92 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 179,11 Valore di macchiatico stimato (€) totale 3582,24

DESCRIZIONE: La sotto particella presenta aree collassate in cui non si prevede di asportare il materiale marciscente, che verranno monitorate per valutare l’evoluzione del popolamento. Nell a restante parte è prevista una ceduazione con rilascio del 35% di copertura e di biomssa.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: I tracciati MP e la pista di fondovalle dovranno essere liberati dalla vegetazione invadente. I tracciati MP potranno essere adeguati in larghezza con limitati movimenti di terra. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 5b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Vota Granda sud COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.9768 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 265 PENDENZA PREVALENTE: 65 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud che costeggia un poggio e poi ci si addentra all’interno di un’area pianeggiante a pioppeto. Alla fine del pioppeto, verso ovest, è presente un piccolo impluvio la cui parte a sud costituisce la particella in oggetto. L’accessibilità può essere considerata buona sull’80% della particella.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.98 100

Totale

Per quanto riguarda le aree collassate, esse coprono circa il 15% dell’intera superfice della sotto particella.

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineti QC60B 0.9768 100 Percentuale sulla sup. totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP)

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 90 cespugli 5 erbacea 15 lettiera 80

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale ASME QC60B Superficie netta (ha) 0,98 Superficie netta (%) 100,00% Superficie netta (ha) totale 0,98 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: Specie Dati Cav CS QR TC RP CB QF Totale Numero piante 25,99% 23,56% 0,89% 11,25% 31,48% 6,37% 0,46% 100% Area basimetrica 8,00% 20,00% 8,00% 16,00% 32,00% 6,00% 10,00% 100% Provvigione 4,39% 15,73% 12,10% 14,39% 33,94% 4,99% 14,46% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico diffuso x libero x sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa Rinnovazione di carpino, farnia e tiglio.

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa x

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: danni da fitopatogeni e parassiti a carico delle querce; deperimento generale su robinia.

DESCRIZIONE: Querco-carpineto con robinia, con struttura a governo misto. Nella componente arborea, oltre alla farnia, al carpino ed alla robinia, compaiono rovere, cerro, roverella, ciliegio, castagno, ciavardello, tiglio. Lo strato arbustivo annovera Corylus avellana, Crataegus monogyna, Euonymus europaeus, Rubus fruticosus, Lonicera caprifolium, Hedera helix, Pteridium aquilinum. ------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD-Na ettari 0,98 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI:

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale AF ASME QC60B 4 ettari 0,9768 % 100% ettari totale 0,9768 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio 0.98 100 Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60B Assetto FC Tipo strutturale ASME Destinazione PD Intervento BAU AF Priorità BAU 4 % RIPRESA BAU 60 Intervento SOST AF Priorità SOST 4 % RIPRESA SOST 30 Età 25 Totale superficie netta (ha) 0,98 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 36 Num. piante /ha > 7,5cm 2107 Diametro medio (cm) 15 Provvigione al 2012 (mc/ha) 190 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 78,7 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 12,0 Incremento medio (mc/ha/anno) 6,7 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 6,7 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 6,7 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 79 Ripresa all'anno di taglio (mc) 77,4

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 4 5b ASME AF Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,98 Superficie netta aree intervento (ha) 0,98 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 77,37 Valore di macchiatico stimato (€) 1160,53 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,98 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,98 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 77,37 Valore di macchiatico stimato (€) totale 1160,53

DESCRIZIONE: Si prevede un intervento di conversione all’alto fusto volto a favorire le querce e le latifoglie diverse dalla robinia. L’intervento prevederà il tagliio della robinia e un diradamento delle ceppaie di tiglio e carpino. .

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: L’esbosco potrà avvenire con trattore e verricello. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 6a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Castelletto ovest COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 2.92 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 225 a 265 PENDENZA PREVALENTE: 60 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: E ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud che costeggia un poggio e poi si segue una pista che segue il fondovalle secondario in direzione sud-ovest, passando attraverso un impianto di pioppo. La particella si trova in fondo al fondovalle e si estende sul versante dalla quota di fondovalle fin quasi in cima, alla quota massima di 260 m. La sottoparticella 6a è suddivisa in due porzioni localizzate su pendice al fondo della valletta ma non distanti tra loro. Nella parte inferiore del versante è presente la sottoparticella 6b, anch’essa suddivisa in due aree.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio x versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 2.83 97 CV - Aree in frana 0.087 3

Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10X 2.92 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 580 200 Sono presenti tracciati MP all’interno delle aree considerate.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 70 cespugli 10 erbacea 60 lettiera 30

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM RB10X Superficie netta (ha) 2,80 Superficie netta (%) 100,00% Superficie netta (ha) totale 2,80 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati PV RP AT UM Totale Numero piante 1,92% 86,41% 1,50% 10,17% 100% Area basimetrica 0,80% 90,40% 1,60% 7,20% 100% Provvigione 0,48% 92,20% 1,56% 5,76% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

DESCRIZIONE: Robinieto quasi puro, con sporadico carpino bianco, olmo, ciliegio, farnia, acero campestre. L’età del popolamento ceduo si aggira sui 28-30 anni e le matricine di robinia presentano circa 50 anni. Il novellame, soprattutto di farnia, è sporadico,mentre la rinnovazione è poco diffusa (soprattutto farnia e ciliegio). Il sottobosco arbustivo è composto da Euonymus europaeus, Crataegus monogyna, Sambucus nigra, Ligustrum vulgare, Cornus sanguinea, Corylus avellana, Rosa canina, Rosa sp., Lonicera caprifolium, Hedera helix, Asphodelus albus, Viburnum lantana.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 2,92 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI: INTERVENTI SELVICOLTURALI:

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CM AM RB10X 1 ettari 1,66 % 57% 2 ettari 1,26 % 43% ettari totale 2,92 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio 1,66 57 Secondo triennio 1,26 43 Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale 2,92 100

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10X RB10X RB10X Assetto CM CM CM Tipo strutturale AM AM AM Destinazione PD PD PD Intervento BAU CM CM CM Priorità BAU 1 1 2 % RIPRESA BAU 60 75 90 Intervento SOST CM CM CM Priorità SOST 1 1 2 % RIPRESA SOST 60 75 60 Età 28 28 28 Totale superficie netta (ha) 0,94 0,65 1,20 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 111 111 111 Num. piante /ha > 7,5cm 7651 7651 7651 Diametro medio (cm) 14 14 14 Provvigione al 2012 (mc/ha) 218 218 218 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 108,9 108,9 108,9 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 9,9 9,9 9,9 Incremento medio (mc/ha/anno) 7,5 7,5 7,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 4,5 4,5 4,5 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 0,0 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 136 170 144 Ripresa all'anno di taglio (mc) 128,2 111,0 173,6

PRIORITA' PART. TIPO INTERVENTO Dati Totale STRUTTURALE 1 6a AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,66 Superficie netta aree intervento (ha) 1,59 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 239,16 Valore di macchiatico stimato (€) 4783,17 2 6a AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,26 Superficie netta aree intervento (ha) 1,20 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 173,63 Valore di macchiatico stimato (€) 3472,67 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 2,92 Superficie netta aree intervento (ha) totale 2,80 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 412,79 Valore di macchiatico stimato (€) totale 8255,84

DESCRIZIONE: Si prevedono interventi di ceduazione a carico della robinia con rilascio delle matricine e degli esemplari più stabili e con basso coefficiente di snellezza. Dovranno essere rilasciate anche tutte le specie diverse dalla robinia (olmo, carpino, farnia, acero, ciliegio...), salvo esemplari deperienti o instabili. Potrà essere effettuato un diradamento all’interno delle ceppaie (carpino, olmo) qualora si rendesse necessario. Saranno rilasciati esemplari morti in piedi per incrementare la biodiversità e favorire la nidificazione dell’avifauna.

INTERVENTI SUI DISSESTI: Sono presenti piccole frane e smottamenti superficiali causati probabilmente dallo sgrondo delle acque superficiali dei terreni agricoli a monte. Questi movimenti hanno causato lo scivolamenti e crolli di porzioni di suolo e soprassuolo. Si auspica una migliore regimazione delle acque a monte del lotto

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Si prevedono interventi di adeguamento dei tracciati MP (per mezzi agricoli minori), presenti nella parte superiore della particella, e nella parte nord per potere utilizzare tale viabilità ai fini dell’esbosco.

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 6b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Castelletto ovest COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 1.78 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 220 a 265 PENDENZA PREVALENTE: 50 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud che costeggia un poggio e poi si segue una pista che segue il fondovalle secondario in direzione sud-ovest, passando attraverso un impianto di pioppo. La particella si trova in fondo al fondovalle e si estende sul versante dalla quota di fondovalle fino a metà versante, alla quota massima di 245 m. La sottoparticella 6b è suddivisa in due porzioni localizzate su pendice al fondo della valletta ma non distanti tra loro. Nella parte superiore del versante è presente la sottoparticella 6a, anch’essa suddivisa in due aree. ------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o x fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 1.69 95 CV - Aree in frana 0.089 5

Totale 1.78 100

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10B 1.78 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 70 40 Piste per mezzi agricoli minori (MP) 100 56 Sono presenti circa 100 m di piste MP utilizzabili per l’esbosco. Sul fondovalle è presente una P2.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 85 cespugli 5 erbacea 30 lettiera 70

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM RB10B Superficie netta (ha) 1,69 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 1,69 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav TC RP UM CB Totale Numero piante 45,07% 7,75% 38,04% 1,91% 7,23% 100% Area basimetrica 14,04% 7,02% 64,91% 1,75% 12,28% 100% Provvigione 9,24% 6,65% 70,20% 1,75% 12,16% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: come danni meteorici si intende il deperimento della robinia, dovuto alla siccità estiva che ha avuto inizio dal 2003

DESCRIZIONE: Robinieto con presenza di latifoglie mesofile. Oltre alla Robinia pseudoacacia sono presenti Tilia cordata, Ulmus minor, Carpinus betulus. Sono presenti piante con edera sul fusto e piante a terra. L’età del popolamento ceduo è sui 28 anni, mentre le matricine di robinia hanno circa 50 anni. Il novellame, soprattutto di farnia e carpino, è sporadico e sotto copertura. Il sottobosco arbustivo è composto da Crataegus monogyna, Sambucus nigra, Cornus sanguinea, Corylus avellana, Hedera helix, Athyrium filix-femina. Lo strato erbaceo è presente sul 60% della superficie mentre la lettiera sul 70%.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD-Na ettari 1,78 % 100% ------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CM AM RB10B 1 ettari 1,28 % 72% AM AM RB10B 2 ettari 0,49 % 28% ettari totale 1,78 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio 1,28 72 Secondo triennio 0,49 28 Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale 1,78 100

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B RB10B Assetto CM CM Tipo strutturale AM AM Destinazione PD PD Intervento BAU CM AM Priorità BAU 1 2 % RIPRESA BAU 65 65 Intervento SOST CM AM Priorità SOST 1 2 % RIPRESA SOST 65 45 Età 28 28 Totale superficie netta (ha) 1,22 0,47 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 45 45 Num. piante /ha > 7,5cm 2974 2974 Diametro medio (cm) 14 14 Provvigione al 2012 (mc/ha) 194 194 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 85,3 85,3 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 18,7 18,7 Incremento medio (mc/ha/anno) 6,5 6,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 3,9 3,9 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 131 96 Ripresa all'anno di taglio (mc) 159,8 45,0

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 1 6b AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,28 Superficie netta aree intervento (ha) 1,22 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 159,78 Valore di macchiatico stimato (€) 3195,56 2 6b AM AM Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,49 Superficie netta aree intervento (ha) 0,47 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 44,95 Valore di macchiatico stimato (€) 674,30 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 1,78 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,69 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 204,73 Valore di macchiatico stimato (€) totale 3869,86

DESCRIZIONE: Si prevede di intervenire per trasformare il ceduo di robinia in un popolamento a governo misto tramite interventi di ceduazione a carico della robinia con rilascio delle matricine e degli esemplari più stabili e con basso coefficiente di snellezza. Dovranno essere rilasciate inoltre tutte le specie diverse dalla robinia (olmo, carpino, tiglio, farnia,...), salvo esemplari deperienti o instabili. Potrà essere effettuato un diradamento all’interno delle ceppaie (carpino, olmo) qualora si rendesse necessario. Saranno rilasciati esemplari morti in piedi per incrementare la biodiversità e favorire la nidificazione dell’avifauna.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: L’esbosco potrà avvenire con trattore e verricello sfruttando i tracciati presenti. Si prevedono interventi di adeguamento dei tracciati MP (per mezzi agricoli minori) e P2 (pista trattorabile) presenti lungo due tratti di confine della particella, che saranno effettuati contestualmente agli interventi colturali previsti.

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 7a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Castelletto centro COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 2.6780 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 275 PENDENZA PREVALENTE: 15 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: N ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud che costeggia un poggio e poi si segue una pista che segue il fondovalle secondario in direzione sud-ovest, passando attraverso un impianto di pioppo. La sottoparticella 7a è localizzata tra l’impluvio principale ed un impluvio a carattere secondario, ma molto evidente, posto a sinistra. Essa si estende dalla quota di fondovalle fino alla pista trattorabile posta sulla cima del versante, alla quota di 275 m, dalla quale si può accedere all’area. La parte bassa della porzione racchiusa tra i due impluvi è la particella 7a, nella zona di crinale, è presente il querceto della particella 7b. ------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 2.55 95 CV - Aree in frana 0.13 5

Totale 2.68 100

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10B 2.68 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 100+113 80 Piste per mezzi agricoli minori (MP) 310 115

La particella è servita da una pista trattorabile localizzata a monte e dalla pista di fondovalle. Un tracciato MP la percorre da valle a monte sulla porzione ovest. L’esbosco può avvenire con trattore e verricello. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: E’ presente una piccola frana sul confine est della particella (lato particella 8a) appena a valle della pista di accesso localizzata sulla parte sommitale, vicino alle vigne. Qui sono presenti esemplari schiantati e instabili e la copertura è minore rispetto al resto della particella. ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 80 cespugli 40 erbacea 10 lettiera 50

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale ASMM RB10B Superficie netta (ha) 2,54 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 2,54 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: Specie Dati Cav PV RP UM Sni QF Totale Numero piante 17,59% 0,29% 72,95% 1,03% 0,83% 7,32% 100% Area basimetrica 10,91% 1,82% 65,45% 3,64% 1,82% 16,36% 100% Provvigione 6,76% 2,53% 63,90% 4,10% 0,96% 21,76% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: deperimento della robinia dovuto principalmente alla siccità estiva che ha avuto inizio dal 2003

DESCRIZIONE: Robinieto con presenza di latifoglie mesofile. Oltre a Robinia pseudoacacia sono presenti Quercus robur, Tilia cordata, Ulmus minor, Carpinus betulus, Prunus avium, Sorbus torminalis, Acer campestre. Sono presenti piante con edera sul fusto e piante a terra. L’età del popolamento ceduo è sui 25 anni. Il novellame, soprattutto di farnia, ciliegio, acero e carpino, è sporadico. Il sottobosco arbustivo è composto da Crataegus monogyna, Sambucus nigra, Cornus sanguinea, Corylus avellana, Hedera helix, Ligustrum vulgare, Prunus spinosa, Lonicera caprifolium, Rubus sp. ------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 2,68 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CF ASMM RB10B 4 ettari 2,678 % 100% ettari totale 2,678 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio 2.678 100 Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B Assetto FC Tipo strutturale ASMM Destinazione PD Intervento BAU CF Priorità BAU 4 % RIPRESA BAU 60 Intervento SOST CF Priorità SOST 4 % RIPRESA SOST 45 Età 25 Totale superficie netta (ha) 2,54 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 45 Num. piante /ha > 7,5cm 5253 Diametro medio (cm) 10 Provvigione al 2012 (mc/ha) 186 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 85,3 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 15,3 Incremento medio (mc/ha/anno) 7,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 5,6 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 111 Ripresa all'anno di taglio (mc) 283,3

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 4 7a ASMM CF Superficie lorda aree di intervento (ha) 2,68 Superficie netta aree intervento (ha) 2,54 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 283,33 Valore di macchiatico stimato (€) 4249,89 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 2,68 Superficie netta aree intervento (ha) totale 2,54 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 283,33 Valore di macchiatico stimato (€) totale 4249,89

DESCRIZIONE: Si prevede di intervenire sia sullo strato ceduo sia su quello alto fusto, con ceduazione della robinia intervento sulle altre specie per eliminare gli esemplari instabili o fortemente deperienti o per diradare le ceppaie troppo dense. Dovranno essere rilasciati esemplari morti in piedi per incrementare la biodiversità e favorire la nidificazione dell’avifauna.

INTERVENTI SUI DISSESTI: Nessuno.

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: La parte superiore della particella è servita da una pista trattorabile ad uso misto agricolo e boschivo. Le condizioni di questo tracciato non sono buone per la presenza di profondi solchi causati dal suo utilizzo in periodi piovosi. Risulta necessario il ripristino del fondo. Il tracciato MP che percorre la particella necessita di manutenzione, con eliminazione della vegetazione infestante e delle piante cadute che ne ostacolano la percorrenza. L’esbosco potrà avvenire con trattore e verricello sfruttando i tracciati presenti.

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 7b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Castelletto centro COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 1.2285 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 260 PENDENZA PREVALENTE: 30 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito imboccare la sterrata verso sud che costeggia un poggio e poi seguire la pista che segue il fondovalle secondario in direzione sud-ovest, passando attraverso un impianto di pioppo. La sottoparticella si trova sul lato sinistro del fondovalle principale dalla quota di fondovalle fino a circa metà versante. La sottoparticella 7b è localizzata nella parte inferiore del versante ------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante x cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - bosco 1.23 100

Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineti QC60B 1.23 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 100 80 Piste per mezzi agricoli minori (MP) 60 50

La sottoparticella è servita da una pista di fondovalle. Un tracciato MP che da fondovalle sale fino verso la parte superiore del versante, la percorre tangenzialmente per circa 60 metri sulla porzione sud-ovest. L’esbosco può avvenire per avvallamento verso il basso o dall’alto con trattore e verricello. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 95 cespugli 5 erbacea 5 lettiera 95

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale ASMM QC60B Superficie netta (ha) 1,23 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 1,23 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: Specie Dati CS PV RP CB QF Totale Numero piante 4,32% 5,86% 65,18% 24,10% 0,54% 100% Area basimetrica 6,25% 7,81% 53,13% 21,88% 10,94% 100% Provvigione 6,18% 7,53% 48,45% 19,08% 18,77% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: deperimento della robinia per siccità e altri fattori a partire dal 2003

DESCRIZIONE: Querco-carpineto monoplano a prevalenza di diametri medi, con presenza di robinia e di altre latifoglie tra cui Carpinus betulus, Prunus avium, Ulmus minor, Acer campestre, Quercus robur, Castanea sativa. Sono presenti numerosi esemplari morti in piedi e piante a terra. L’età del popolamento ceduo è sui 25-28 anni. Il sottobosco arbustivo è composto da Corylus avellana, Crataegus monogyna, Cornus sanguinea, Hedera helix, Ligustrum vulgare, Rosa canina, Euonymus europaeus.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD-Na ettari 1,23 % 100%

------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale AF ASMM QC60B 3 ettari 1,2285 % 100% ettari totale 1,2285 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio 1.228 100 Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60B Assetto FC Tipo strutturale ASMM Destinazione PD Intervento BAU AF Priorità BAU 3 % RIPRESA BAU 65 Intervento SOST AF Priorità SOST 3 % RIPRESA SOST 35 Età 25 Totale superficie netta (ha) 1,23 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 49 Num. piante /ha > 7,5cm 3473 Diametro medio (cm) 13 Provvigione al 2012 (mc/ha) 238 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 107,5 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 20,9 Incremento medio (mc/ha/anno) 9,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 9,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 9,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 108 Ripresa all'anno di taglio (mc) 133,2

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 3 7b ASMM AF Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,23 Superficie netta aree intervento (ha) 1,23 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 133,18 Valore di macchiatico stimato (€) 1997,64 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 1,23 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,23 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 133,18 Valore di macchiatico stimato (€) totale 1997,64

DESCRIZIONE: Conversione all’alto fusto, con eliminazione della robinia e diradamento delle ceppaie di carpino. E’ possibile aprire piccole buche per provare a favorire la rinnovazione di farnia e delle altre latifoglie eliofile, nelle aree in cui non risulta presente la robinia. Dovranno essere rilasciati esemplari morti in piedi per incrementare la biodiversità e favorire la nidificazione.

INTERVENTI SUI DISSESTI: Nessuno.

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Il tracciato MP che percorre la particella necessita di manutenzione, con eliminazione della vegetazione infestante e delle piante cadute che ne ostacolano la percorrenza. Ove necessario, sarà lievemtne ampliata la sezione del tracciato. L’esbosco potrà avvenire con trattore e verricello sfruttando i tracciati presenti.

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 8a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Castelletto est COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 2.08 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 220 a 270 PENDENZA PREVALENTE: 60 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: NO ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud che costeggia un poggio e poi si segue una pista che segue il fondovalle secondario in direzione sud-ovest, passando attraverso un impianto di pioppo. La sottoparticella è composta da due aree staccate che si trovano sul lato sinistro del fondovalle principale, tra l’impluvio secondario ed il crinale che arriva sul rio del Vari, dalla quota di fondovalle fino alla parte alta del versante, ove è la pista trattorabile.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 1.872 90 CV - Aree in frana 0.208 10

Totale 2.08 100

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10B 2.08 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 120 60

La sottoparticella è servita da una pista di fondovalle ed è limitrofa alla pista che passa sulla sommità del versante, presso i vigneti. Un tracciato MP da fondovalle sale su crinale verso la parte superiore del versante, attraversa per circa 120 metri la porzione più a est della sottoparticella.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: sono presenti fenomeni franosi sul 10% della superficie della sotto particella. ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 90 cespugli 5 erbacea 35 lettiera 60

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM RB10B Superficie netta (ha) 1,87 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 1,87 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav CS TC RP UM CB Totale Numero piante 3,89% 0,66% 10,81% 67,89% 4,26% 12,50% 100% Area basimetrica 1,33% 2,67% 9,33% 74,67% 2,67% 9,33% 100% Provvigione 0,74% 3,42% 8,27% 78,21% 2,72% 6,64% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: deperimento della robinia, dovuto alla siccità estiva che ha avuto inizio dal 2003; danni da parassiti: cancro corticale del castagno.

DESCRIZIONE: Robinieto adulto con matricine e riserve di latifoglie mesofile tra cui Castanea sativa, Tlia cordata, Sorbus torminalis, Carpinus betulus e Acer campestre. Il ceduo ha circa 25 anni, le matricine quasi due turni (42-45 anni). Il novellame è sporadico e nella rinnovazione si trovano principalmente carpino, tiglio e acero campestre. Il sottobosco arbustivo è composto da Corylus avellana, Crataegus monogyna, Hedera helix, Rosa arvensis, Euonymus europaeus, Rubus sp

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 2,08 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale AF AM RB10B 3 ettari 2,0784 % 100% ettari totale 2,0784 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio 2.08 100 Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA:

Tipo forestale RB10B Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PD Intervento BAU AF Priorità BAU 3 % RIPRESA BAU 70 Intervento SOST AF Priorità SOST 3 % RIPRESA SOST 50 Età 25 Totale superficie netta (ha) 1,87 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 60 Num. piante /ha > 7,5cm 3353 Diametro medio (cm) 15 Provvigione al 2012 (mc/ha) 171 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 74,8 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 16,4 Incremento medio (mc/ha/anno) 6,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 5,2 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 106 Ripresa all'anno di taglio (mc) 199,2

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 3 8a AM AF Superficie lorda aree di intervento (ha) 2,08 Superficie netta aree intervento (ha) 1,87 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 199,17 Valore di macchiatico stimato (€) 3526,02 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 2,08 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,87 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 199,17 Valore di macchiatico stimato (€) totale 3526,02

DESCRIZIONE: Vista la presenza di molte piante d’alto fusto, matricine e riserve, si prevede una conversione del ceduo al governo misto, con valorizzazione del tiglio cordato, abbondantemente presente. Essendo alcune porzioni particolarmente acclivi, sarà opportuno porre attenzione alla stabilità, favorendo gli individui maggiormente stabili Dovranno essere rilasciati esemplari morti in piedi per incrementare la biodiversità e favorire la nidificazione di avifauna e roditori.

INTERVENTI SUI DISSESTI: Le aree in frana presenti sulla particella 8a non saranno oggetto di ripristini specifici; sarà necessario però asportare i soggetti arborei e arbustivi schiantati o piegati che possono ostacolare l’insediamento e la crescita di altri esemplari.

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Il tracciato MP che percorre la parte più a nord-est della sottoparticella necessita di manutenzione, con eliminazione della vegetazione infestante e delle piante cadute che ne ostacolano la percorrenza. L’esbosco potrà avvenire con trattore e verricello sfruttando i tracciati presenti.

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2027

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 8b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Castelletto est COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 2.57 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 265 PENDENZA PREVALENTE: 60 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: N ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud ed invece di voltare verso destra e costeggiare la scarpata, si procede dritti verso i pioppeti, lungo il rio del Vari. Quando la pista si avvicina al bosco, costeggiandolo, si è ai piedi del versante in cui si trova la sotto particella 8b. La sotto particella è raggiungibile percorrendo la pista MP che risale il versante nord del crinale in cui è localizzata la particella 8.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 2.57 100

Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineti 100 QC60X 1.87 70 QC60B 0.70 30 Totale 2.57 100

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 60 23 Piste per mezzi agricoli minori (MP) 70 27

La sottoparticella è servita dalla pista di fondovalle che costeggia il rio del Vari, ed è raggiungibile anche attraverso un tracciato MP che da un fondovalle secondario, situato a nord, sale su crinale verso la parte superiore del versante e che attraversa la particella. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE: Percentuale Copertura QC60X QC60B arborea e arbustiva 90 75 cespugli 5 25 erbacea 5 30 lettiera 90 45

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale ASMM QC60X Superficie netta (ha) 1,87 Superficie netta (%) 73% QC60B Superficie netta (ha) 0,70 Superficie netta (%) 27% Superficie netta (ha) totale 2,57 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: Specie Dati Cav CS PV RP UM CB QF Totale Numero piante 5,44% 5,55% 0,93% 13,31% 2,49% 70,90% 1,38% 100% Area basimetrica 2,56% 10,26% 1,28% 15,38% 3,85% 51,28% 15,38% 100% Provvigione 1,26% 10,14% 1,43% 14,04% 3,18% 45,91% 24,04% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: deperimento della robinia, dovuto alla siccità estiva che ha avuto inizio dal 2003.

DESCRIZIONE: Querco-carpineto a governo misto con componente agamica di età pari a circa 25 anni. Oltre alla farnia ed al carpino, nello strato arboreo compaiono ciliegio, castagno, robinia; la rinnovazione è composta soprattutto da carpino, ciavardello, robinia, castagno, farnia. Nello strato arbustivo sono presenti Corylus avellana e Lonicera caprifolium. Il querco-carpineto con robinia è localizzato nella parte bassa del versante, verso nord-ovest. Oltre a farnia, carpino e robinia, si trovano olmo, ciliegio e orniello. Lo strato arbustivo comprende Corylus avellana, Euonymus europaeus, Rubus sp., Ligustrum vulgare, Prunus spinosa, Rosa canina, Cornus sanguinea, Crataegus monogyna, Sambucus nigra, Hedera helix, Lonicera caprifolium.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 2,57 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale AF ASMM QC60B 2 ettari 0,7007 % 27% QC60X 5 ettari 1,8698 % 73% ettari totale 2,5705 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio 0.70 30 Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio 1.87 70 Totale 2.57 100

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60X QC60B Assetto FC FC Tipo strutturale ASMM ASMM Destinazione PD PD Intervento BAU AF CF Priorità BAU 5 2 % RIPRESA BAU 65 65 Intervento SOST AF AF Priorità SOST 5 2 % RIPRESA SOST 40 45 Età 25 25 Totale superficie netta (ha) 1,87 0,70 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 68 68 Num. piante /ha > 7,5cm 5759 5759 Diametro medio (cm) 12 12 Provvigione al 2012 (mc/ha) 179 179 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 88,8 88,8 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 8,8 8,8 Incremento medio (mc/ha/anno) 6,5 6,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 6,5 6,5 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 6,5 6,5 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 108 95 Ripresa all'anno di taglio (mc) 201,7 66,6

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 2 8b ASMM AF Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,70 Superficie netta aree intervento (ha) 0,70 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 66,59 Valore di macchiatico stimato (€) 998,82 5 8b ASMM AF Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,87 Superficie netta aree intervento (ha) 1,87 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 201,70 Valore di macchiatico stimato (€) 3025,49 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 2,57 Superficie netta aree intervento (ha) totale 2,57 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 268,29 Valore di macchiatico stimato (€) totale 4024,31

DESCRIZIONE: Il querco-carpineto semplice verrà avviato all’alto fusto con asportazione del 40% del volume; mentre il querco- carpineto con robinia continuerà ad essere gestito come governo misto, con ceduazione del della componente agamica e miglioramento strutturale nella fustaia, con ripresa pari al 45% della provvigione.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Il tracciato MP che percorre la parte più a nord-est della sotto particella necessita di manutenzione, con eliminazione della vegetazione infestante e delle piante cadute che ne ostacolano la percorrenza. L’esbosco potrà avvenire con trattore e verricello sfruttando i tracciati presenti.

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 8c COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Castelletto est COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.9294 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 255 PENDENZA PREVALENTE: 85 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: E ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud ed invece di voltare verso destra e costeggiare la scarpata, si procede dritti verso i pioppeti, lungo il rio del Vari. Quando la pista si avvicina al bosco, costeggiandolo, si è ai piedi del versante in cui si trova la sotto particella 8c. La parte alta della particella è raggiungibile percorrendo la pista MP che risale il versante nord del crinale in cui è localizzata la particella 8.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o x fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.837 90 CV - Aree in frana, vuoti 0.093 10

Totale 0.93 100

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10X 0.93 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 110 118 Piste per mezzi agricoli minori (MP) 20 21

La sottoparticella è servita dalla pista di fondovalle che costeggia il rio del Vari, ed è raggiungibile anche attraverso un tracciato MP che da un fondovalle secondario, situato a nord, sale su crinale verso la parte superiore del versante e risulta tangente alla particella. L’esbosco può avvenire con trattore e verricello. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 65 cespugli 20 erbacea 60 lettiera 20

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM RB10X Superficie netta (ha) 0,84 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,84 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati RP QF Totale Numero piante 96,03% 3,97% 100% Area basimetrica 97,06% 2,94% 100% Provvigione 98,18% 1,82% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione:

assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: deperimento della robinia, dovuto alla siccità estiva che ha avuto inizio dal 2003.

DESCRIZIONE: Robinieto di circa 25 anni con matricine e riserve di Quercus robur, Sorbus torminalis e Prunus avium. Il novellame è sporadico e nella rinnovazione si trovano principalmente farnia, ciavardello e ciliegio. Il sottobosco arbustivo è composto da Corylus avellana, Crataegus monogyna, Rosa canina, Euonymus europaeus, Lonicera caprifolium, Rubus sp., Prunus spinosa, Sambucus nigra. L’elevata pendenza del terreno non favorisce il mantenimento di un soprassuolo con piante di grandi dimensioni.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 0,93 % 100% ------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CM AM RB10X 4 ettari 0,9294 % 100% ettari totale 0,9294 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio 0.9294 100 Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10X Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PP Intervento BAU CM Priorità BAU 4 % RIPRESA BAU 90 Intervento SOST CM Priorità SOST 4 % RIPRESA SOST 65 Età 25 Totale superficie netta (ha) 0,84 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 26 Num. piante /ha > 7,5cm 2094 Diametro medio (cm) 13 Provvigione al 2012 (mc/ha) 170 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 77,0 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 17,3 Incremento medio (mc/ha/anno) 6,7 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 5,4 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 149 Ripresa all'anno di taglio (mc) 124,8

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 4 8c AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,93 Superficie netta aree intervento (ha) 0,84 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 124,81 Valore di macchiatico stimato (€) 2496,23 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,93 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,84 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 124,81 Valore di macchiatico stimato (€) totale 2496,23

DESCRIZIONE: Ceduazione della robinia con rilascio della rinnovazione delle latifoglie autoctone e degli esemplari più stabili. La ripresa si attesta sul 65% della provvigione.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Il tracciato MP che arriva alla parte più a monte della sotto particella necessita di manutenzione, con eliminazione della vegetazione infestante e delle piante cadute che ne ostacolano la percorrenza. L’esbosco potrà avvenire con trattore e verricello sfruttando i tracciati presenti.

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 9a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Valloni nord-est COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 1,5700 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 230 a 264 PENDENZA PREVALENTE: 20 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: SE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud ed invece di voltare verso destra e costeggiare la scarpata, si procede dritti verso i pioppeti, lungo il rio del Vari. Quando la pista si avvicina al bosco, costeggiandolo, si è ai piedi del versante sul cui crinale si trova la sotto particella 9a. La parte alta della particella è raggiungibile percorrendo la pista MP che risale il versante nord del crinale in cui è localizzata la particella 8 e che scende in direzione SE, ricollegandosi alla pista che passa ai piedi del versante parallelamente al rio del Vari. Oltre a questa MP ne esistono altre due che, dalla medesima, vanno in direzione ovest: l’una verso la pista principale del crinale maggiore, presso un’area prativa, l’altra si inoltra nel bosco. ------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio x versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 1.57 100

Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineti QC60X 0.785 50 Cerrete CE20X 0.785 50 Totale 1.57 100 I due tipi forestali si distribuiscono a mosaico all’interno della sotto particella.

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 230+80+60 235

La sottoparticella è percorsa da più tracciati MP. Il principale è quello che dal fondovalle secondario a nord, sale verso la sotto particella, attraversandola per circa 230 m, e ridiscende verso un altro fondovalle secondario a sud. Le altre due MP partono da questo tracciato e vanno in direzione ovest. Una di queste si collega alla pista trattorabile del crinale principale. L’esbosco può avvenire con trattore e verricello. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 75 cespugli 15 erbacea 15 lettiera 70

TIPI STRUTTURALI:

I due tipi forestali indicati si presentano a mosaico all’interno della particella: non sono pertanto distinguibili cartograficamente. Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM CE20X Superficie netta (ha) 0,785 Superficie netta (%) 50% AM QC60X Superficie netta (ha) 0,785 Superficie netta (%) 50% Superficie netta (ha) totale 1,57 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati CS PV QR ST RP CB QF QC QP Totale Numero piante 37,36% 0,53% 8,59% 2,98% 1,33% 23,86% 14,42% 8,80% 2,12% 100% Area basimetrica 11,54% 1,92% 17,31% 1,92% 1,92% 17,31% 25,00% 17,31% 5,77% 100% Provvigione 6,45% 2,10% 20,40% 1,36% 2,26% 15,92% 28,85% 17,11% 5,55% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico diffuso X libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: deperimento delle querce, dovuto probabilmente alla siccità estiva che ha avuto inizio dal 2003

DESCRIZIONE: Si tratta di due popolamenti distinti ma distribuiti a mosaico sull’intera particella. L’uno è una cerreta mesoxerofila con forte presenza di ciavardello, soprattutto in rinnovazione. La struttura è quella di un ceduo di querce di circa 25 anni. Distribuite sulla superficie sono frequenti ceppaie morte di castagno. Oltre a cerro, ciavardello e castagno sono presenti farnia, rovere, roverella, ciliegio, semenzali di carpino bianco, e un sorbo domestico (Sorbus domestica) specie rare in Monferrato, con qualche esemplare in rinnovazione. Lo strato arbustivo è composto da Corylus avellana, Amelanchier ovalis, Crataegus monogyna, Prunus spinosa, Ligustrum vulgare, Juniperus communis, Rubus sp., Rosa sp., Chamaecytisus hirsutus. L’altro popolamento è un querco-carpineto, gestito a ceduo matricinato, con rovere, farnia, roverella e cerro. La componente cedua è composta da carpino e querce. Nello strato arbustivo sono presenti Corylus avellana, Rosa sp., Juniperus communis.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD-Na ettari 1,57 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale AF AM CE20X 5 ettari 1,57 % 100% ettari totale 1,57 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio 1.57 100 Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale CE20X-QC60X Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PD Intervento BAU CM Priorità BAU 5 % RIPRESA BAU 80 Intervento SOST AF Priorità SOST 5 % RIPRESA SOST 50 Età 25 Totale superficie netta (ha) 1,57 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 44 Num. piante /ha > 7,5cm 3720 Diametro medio (cm) 12 Provvigione al 2012 (mc/ha) 170 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 83,9 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 5,6 Incremento medio (mc/ha/anno) 6,4 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 6,4 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 6,4 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 130 Ripresa all'anno di taglio (mc) 203,5

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 5 9a AM AF Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,57 Superficie netta aree intervento (ha) 1,57 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 203,46 Valore di macchiatico stimato (€) 3662,21 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 1,57 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,57 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 203,46 Valore di macchiatico stimato (€) totale 3662,21

DESCRIZIONE: Su entrambi i popolamenti, cerreta e querco-carpineto, si prevede una conversione ad alto fusto con prelievo del 50% della provvigione. L’intervento sarà da realizzare nel 5° triennio.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Il tracciato MP che percorre la parte sommitale della sotto particella necessita di manutenzione, comprendente livellamento del fondo e ricarichi localizzati Gli altri due tracciati MP sono da ripulire dalla vegetazione invasiva. L’esbosco potrà avvenire con trattore e verricello sfruttando i tracciati presenti.

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 9b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Boscorotondo- Rio del Vari COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 2,5273 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 245 PENDENZA PREVALENTE: 70 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: E (ma anche S e SW) ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud ed invece di voltare verso destra e costeggiare la scarpata, si procede dritti verso i pioppeti, lungo il rio del Vari. Quando la pista si avvicina al bosco, costeggiandolo, si è ai piedi del versante la cui parte inferiore è la sotto particella 9b. La particella è servita dalla pista che costeggia il versante parallelamente al rio del Vari. La parte alta della particella è raggiungibile percorrendo la pista MP che risale il versante nord del crinale in cui sono localizzate la particelle 8 e 9a e che scende in direzione SE, ricollegandosi alla pista che passa ai piedi del versante.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o x fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 2.02 80 CV - Vuoti 0.51 20

Totale 2.53 100 La particella presenta una quantità di aree vuote, ovvero prive o con scarsa vegetazione forestale, pari a circa il 20% della superficie.

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10B 2.53 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 310 120 Piste per mezzi agricoli minori (MP) 130 50

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI: assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 65 cespugli 70 erbacea 20 lettiera 10

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM RB10B Superficie netta (ha) 2,02 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 2,02 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati RP UM QF Cmo Totale Numero piante 54,47% 33,73% 5,91% 5,90% 100% Area basimetrica 64,62% 26,15% 7,69% 1,54% 100% Provvigione 68,74% 19,05% 11,30% 0,92% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico diffuso X libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa Rinnovazione di olmo.

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: deperimento della robinia, dovuto probabilmente alla siccità estiva che ha avuto inizio dal 2003.

DESCRIZIONE: Robinieto ceduo con presenza di latifoglie mesofile tra cui farnia, ciliegio, tiglio, olmo e sorbo degli uccellatori. Lo strato arbustivo comprende Corylus avellana, Euonymus europaeus, Sambucus nigra, Crataegus monogyna, Cornus sanguinea, Rosa canina, Hedera helix, Ligustrum vulgare e Rubus sp., quest’ultimo molto diffuso in alcune aree.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 2,53 % 100% ettari totale 2,53 % totale 100% ------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CM AM RB10B 2 ettari 2,5273 % 100% ettari totale 2,5273 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio 2.53 100 Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PP Intervento BAU CM Priorità BAU 2 % RIPRESA BAU 90 Intervento SOST CM Priorità SOST 2 % RIPRESA SOST 65 Età 25 Totale superficie netta (ha) 2,02 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 50 Num. piante /ha > 7,5cm 2710 Diametro medio (cm) 15 Provvigione al 2012 (mc/ha) 184 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 79,8 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 15,0 Incremento medio (mc/ha/anno) 7,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 5,6 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 138 Ripresa all'anno di taglio (mc) 278,6

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 2 9b AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 2,53 Superficie netta aree intervento (ha) 2,02 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 278,64 Valore di macchiatico stimato (€) 5572,72 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 2,53 Superficie netta aree intervento (ha) totale 2,02 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 278,64 Valore di macchiatico stimato (€) totale 5572,72

DESCRIZIONE: Ceduazione sulla robinia con rilascio delle specie autoctone quantificabile nel 35% della provvigione. É necessario intervenire con tempestività per ridurre il deperimento in corso. Si sceglie il mantenimento del governo a ceduo a causa dell’eccessiva acclività delle pendici che favorirebbero il ribaltamento di esemplari di grandi dimensioni.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Il tracciato MP che passa attraverso la particella necessita di interventi di ripristino del fondo, con livellamento e ricarichi localizzati. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 10a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Castelletto sud COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 3.12 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 273 PENDENZA PREVALENTE: 37 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: E ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: La sotto particella è raggiungibile sia da monte sia da valle. Dalla località Mondonio, nel comune di Castelnuovo Don Bosco, si prende la strada asfaltata in direzione sud, verso la località Garesio. Al primo incrocio imboccare la strada a sinistra (est) per la località Cappelletta. La strada, prima inghiaiata, diviene sterrata; attraversa aree coltivate a frutteto e vigneto ed aree boscate. L’area interessata si trova verso la fine della pista, dove questa entra nel bosco. Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si prende la sterrata verso sud ed invece di voltare verso destra e costeggiare la scarpata, si procede dritti verso i pioppeti, lungo il rio del Vari. Quando la pista si avvicina al bosco, costeggiandolo, si è ai piedi del versante la cui parte inferiore è la sotto particella 9. Al secondo impluvio che scende da ovest si incrocia un tracciato MP che si ricollega alla pista di crinale che proviene dalla loc. Garesio.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante x cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 3.12 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10X 3.12 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 150 48 Piste per mezzi agricoli minori (MP) 230+110 109 Nelle due aree interessate sono presenti due tracciati MP che in qualche modo collegano la pista P2 del crinale di monte, con la P2 di fondovalle, lungo il rio del Vari. Entrambi i tracciati MP hanno direzione NE. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata X Erosione catastrofica o calanchiva X Frane superficiali X Rotolamento massi X Altri fattori di dissesto X

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 75 cespugli 40 erbacea 40 lettiera 20

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM RB10X Superficie netta (ha) 3,12 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 3,12 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati TC RP UM CB Sni Totale Numero piante 1,45% 73,28% 11,30% 9,23% 4,74% 100% Area basimetrica 1,16% 90,70% 2,33% 3,49% 2,33% 100% Provvigione 0,73% 95,57% 1,09% 1,71% 0,90% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più di pericolo di del 5% di 1/3 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: deperimento della robinia, dovuto probabilmente alla siccità estiva che ha avuto inizio dal 2003.

DESCRIZIONE: Robinieto ceduo molto fertile con vitalità sopra la media. I diametri sono medi e le altezze maggiori arrivano a 22 m. l’età del ceduo è di circa 25 anni. Oltre alla robinia sono presenti acero campestre, olmo, carpino bianco, farnia, tiglio. In rinnovazione sono presenti carpino e olmo. Nello strato arbustivo compaiono Sambucus nigra, Corylus avellana, Euonymus europaeus, Crataegus monogyna, Rubus coesius, Hedera helix, Cornus sanguinea, Ligustrum vulgare, Lonicera caprifolium.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI:

DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 3,12 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI:

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CM AM RB10X 3 ettari 3,1211 % 100% ettari totale 3,1211 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio 3.12 100 Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10X Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PD Intervento BAU CM Priorità BAU 3 % RIPRESA BAU 90 Intervento SOST CM Priorità SOST 3 % RIPRESA SOST 65 Età 25 Totale superficie netta (ha) 3,12 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 76 Num. piante /ha > 7,5cm 3766 Diametro medio (cm) 16 Provvigione al 2012 (mc/ha) 230 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 116,9 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 7,2 Incremento medio (mc/ha/anno) 9,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 7,2 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 187 Ripresa all'anno di taglio (mc) 583,9

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 3 10a AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 3,12 Superficie netta aree intervento (ha) 3,12 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 583,86 Valore di macchiatico stimato (€) 14596,60 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 3,12 Superficie netta aree intervento (ha) totale 3,12 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 583,86 Valore di macchiatico stimato (€) totale 14596,60

DESCRIZIONE: Ceduazione sulla robinia con rilascio delle specie autoctone, e degli esemplari di robinia più stabili a gruppi. La sotto particella, essendo abbastanza stabile e non a rischio di collasso, può essere ceduata tra il primo ed il terzo triennio, in lotti, tenendo conto della viabilità.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Il tracciato MP che passa attraverso la particella, nonché la parte finale della pista di accesso da monte necessitano di interventi di ripulitura dalla vegetazione. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 10b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Castelletto sud COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.8818 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 265 PENDENZA PREVALENTE: 27 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: E ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: La sotto particella è raggiungibile sia da monte sia da valle. Dalla località Mondonio, nel comune di Castelnuovo Don Bosco, si prende la strada asfaltata in direzione sud, verso la località Garesio. Al primo incrocio prendere la strada a sinistra (est) per la località Cappelletta. La strada, prima inghiaiata, diviene sterrata; attraversa aree coltivate a frutteto e vigneto ed aree boscate. L’area interessata si trova verso la fine della pista, dove questa entra nel bosco. Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si prende la sterrata verso sud ed invece di voltare verso destra e costeggiare la scarpata, si procede dritti verso i pioppeti, lungo il rio del Vari. Quando la pista si avvicina al bosco, costeggiandolo, si è ai piedi del versante la cui parte inferiore è la sotto particella 9. Al secondo impluvio che scende da ovest si incrocia un tracciato MP che si ricollega alla pista di crinale che proviene dalla loc. Garesio.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.88 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE La sotto particella si presenta con due tipologie forestali a mosaico, quindi non localizzabili cartograficamente. TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10B 0.35 40 Querco-carpineti QC60A 0.53 60 Totale 0.88 100

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 35 40 Piste per mezzi agricoli minori (MP) 50 56 La pista P2 è localizzata sulla parte superiore della particella ed è ad uso agricolo-forestale, mentre la MP percorre la porzione SE della particella. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------

SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 85 cespugli 10 erbacea 20 lettiera 70

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM QC60A Superficie netta (ha) 0,53 Superficie netta (%) 60% AM RB10B Superficie netta (ha) 0,35 Superficie netta (%) 40% Superficie netta (ha) totale 0,88 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: Specie Dati Cav CS PV TC RP CB Sni QF QC PS Totale Numero piante 38,21% 25,46% 0,23% 1,27% 20,27% 11,66% 1,53% 0,39% 0,85% 0,13% 100% Area basimetrica 10,94% 17,19% 1,56% 1,56% 42,19% 14,06% 1,56% 6,25% 3,13% 1,56% 100% Provvigione 6,34% 15,52% 2,07% 1,47% 46,94% 13,04% 0,65% 8,72% 3,10% 2,16% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Descrizione degli eventuali altri fattori: deperimento della robinia, dovuto probabilmente alla siccità estiva che ha avuto inizio dal 2003.

DESCRIZIONE: Il popolamento fino a qualche anno fa sarebbe stato classificabile come un castagneto, ma a causa del deperimento delle ceppaie di questa specie si è trasformato in un querco-carpineto con robinia: il carpino e la robinia si vicariano a mosaico. Il robinieto è un ceduo adulto matricinato il querco-carpineto presenta ancora una certa quota di ceppaie vive di castango ed è anch’esso ceduo. Oltre alle specie già citate sono presenti acero campestre, tiglio, ciavardello, ciliegio e pino silvestre. Nello strato arbustivo compaiono Corylus avellana, Euonymus europaeus, Crataegus monogyna, Hedera helix, Cornus sanguinea, Lonicera caprifolium, Rubus sp..

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 0,88 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: In entrambi i casi, robinieto e querco-carpineto, si prevede la conversione a governo misto attraverso la ceduazione del castagno e della robinia e la ceduazione delle ceppaie di carpino e tiglio più instabili. Sulle altre specie si procederà con diradamenti delle ceppaie e valorizzaizone dei portasemem e degli esemplari maggiormente stabili

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale AM AM QC60A 3 ettari 0,53 % 60% AM AM RB10B 3 ettari 0,35 % 40% ettari totale 0,8818 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio 0.88 100 Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60A-RB10B Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PP Intervento BAU AM Priorità BAU 3 % RIPRESA BAU 65 Intervento SOST AM Priorità SOST 3 % RIPRESA SOST 45 Età 25 Totale superficie netta (ha) 0,88 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 48 Num. piante /ha > 7,5cm 2649 Diametro medio (cm) 15 Provvigione al 2012 (mc/ha) 215 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 88,5 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 15,0 Incremento medio (mc/ha/anno) 8,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 8,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 8,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 125 Ripresa all'anno di taglio (mc) 110,6

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 3 10b AM AM Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,88 Superficie netta aree intervento (ha) 0,88 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 110,59 Valore di macchiatico stimato (€) 1658,86 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,88 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,88 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 110,59 Valore di macchiatico stimato (€) totale 1658,86

DESCRIZIONE: L’intervento prevede la conversione del ceduo a governo misto con valorizzazione delle latifoglie nobili presenti, l’eliminazione del castagno morto o deperiente, il diradamento delle ceppaie di latifoglie nobili i, la ceduazione della robinia e delle ceppaie instabili dicarpino.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Il tracciato MP che passa attraverso la particella, nonché la parte finale della pista di accesso da monte necessitano di interventi di ripulitura dalla vegetazione invasiva. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 11a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Valloni COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.5946 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 230 PENDENZA PREVALENTE: 39 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: NO ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: La sotto particella è raggiungibile da valle. Dalla località Boscorotondo di Passerano Marmorito si imbocca la sterrata verso sud ed invece di voltare verso destra e costeggiare la scarpata, si procede dritti verso i pioppeti, lungo il rio del Vari. Quando la pista si avvicina al bosco, costeggiandolo, si è ai piedi del versante la cui parte inferiore è costituita dalle particelle 9 e 11. La sotto particella si raggiunge dal terzo impluvio che scende da ovest.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o x fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.59 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE La sotto particella si presenta con due tipologie forestali a mosaico, quindi non localizzabili cartograficamente. TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineti QC42X 0.59 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 115 195 Piste per mezzi agricoli minori (MP) 50 85 La pista P2 è localizzata sulla parte inferiore della particella ed è ad uso agricolo-forestale, mentre la MP si diparte da questa e corre in direzione S-W. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 90 cespugli 5 erbacea 5 lettiera 90

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale ASME QC42X Superficie netta (ha) 0,59 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,59 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: Specie Dati CS PT CB QF Totale Numero piante 37,16% 0,68% 58,19% 3,97% 100% Area basimetrica 36,36% 3,03% 36,36% 24,24% 100% Provvigione 30,32% 3,28% 30,27% 36,13% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Agenti fitopatogeni: Cancro corticale del castagno. Descrizione degli eventuali altri fattori: deperimento diffuso dovuto probabilmente alla siccità estiva che ha avuto inizio dal 2003.

DESCRIZIONE: Querco-carpineto a governo misto con struttura monoplana equilibratad della componente ad alto fusto e presenza di una componente a ceduo a prevalenza di carpino bianco e castagno di circa 20 anni. Oltre al carpino e alla farnia sono presenti castagno, tiglio e pioppo tremolo. Nello strato arbustivo è presente Corylus avellana.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD-Na ettari 0,59 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: Si prevede una conversione all’alto fusto con taglio delle ceppaie di nocciolo e di castagno e con una ripresa del 25%.

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale AF ASME QC42X 5 ettari 0,5946 % 100% ettari totale 0,5946 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio 0.59 100 Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC42X Assetto FC Tipo strutturale ASME Destinazione PD Intervento BAU AF Priorità BAU 5 % RIPRESA BAU 65 Intervento SOST AF Priorità SOST 5 % RIPRESA SOST 25 Età 20 Totale superficie netta (ha) 0,59 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 25 Num. piante /ha > 7,5cm 1939 Diametro medio (cm) 13 Provvigione al 2012 (mc/ha) 243 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 103,4 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 11,9 Incremento medio (mc/ha/anno) 8,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 8,5 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 8,5 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 90 Ripresa all'anno di taglio (mc) 53,8

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 5 11a ASME AF Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,59 Superficie netta aree intervento (ha) 0,59 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 53,77 Valore di macchiatico stimato (€) 806,61 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,59 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,59 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 53,77 Valore di macchiatico stimato (€) totale 806,61

DESCRIZIONE: L’intervento prevede la conversione del governo misto all’alto fusto, da effettuare nel quinto triennio. La ripresa prevista sarà 25% della provvigione.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 11b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Valloni COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 2.00 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 273 PENDENZA PREVALENTE: 30 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: N ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: La sotto particella è raggiungibile da valle attraverso la pista che percorre il fondovalle parallelo al rio del Vari (da Boscorotondo). Da questa salgono alcune MP da ripristinare e che raggiungono le aree interessate. Da monte la particella è raggiungibile, ma non attraversata, dalla pista che sale dalla località Garesio e che arriva a vigne e coltivi.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante x cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 2.00 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Castagneti CA50X 2.00 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 340 170 Le piste MP sono ad uso forestale e salgono dalla P2 di fondovalle. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 40 cespugli 20 erbacea 10 lettiera 65

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AS CA50X Superficie netta (ha) 2,00 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 2,00 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati CS PV RP CB Totale Numero piante 94,61% 2,80% 0,44% 2,15% 100% Area basimetrica 93,75% 1,56% 3,13% 1,56% 100% Provvigione 93,51% 1,01% 3,95% 1,52% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

Agenti fitopatogeni: Cancro corticale a carico del castagno.

DESCRIZIONE: Castagneto ceduo adulto con pochissime matricine, di età circa 20 anni. Oltre al castagno sono presenti tiglio, carpino, pioppo tremolo, rovere, ciliegio, acero campestre e farnia. Nello strato arbustivo sono presenti Corylus avellana, Sambucus nigra, Hedera helix, Rubus coesius e Pteridium aquilinum. Le ceppaie si presentano in cattivo stato fitosanitario, le poche matricine presenti (<10%) sono instabili o deperienti.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 2,00 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: Si prevede una ceduazione con rilascio di latifoglie autoctone. L’intervento è urgente per salvare le ceppaie di castagno ancora vitali. La ripresa si attesta sul 70% della provvigione.

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CM AS CA50X 1 ettari 2,0023 % 100% ettari totale 2,0023 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio 2.00 100 Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale CA50X Assetto CM Tipo strutturale AS Destinazione PD Intervento BAU CM Priorità BAU 1 % RIPRESA BAU 90 Intervento SOST CM Priorità SOST 1 % RIPRESA SOST 65 Età 20 Totale superficie netta (ha) 2,00 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 38 Num. piante /ha > 7,5cm 2289 Diametro medio (cm) 15 Provvigione al 2012 (mc/ha) 208 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 48,7 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 17,3 Incremento medio (mc/ha/anno) 8,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 8,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 9,1 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 145 Ripresa all'anno di taglio (mc) 290,7

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 1 11b AS CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 2,00 Superficie netta aree intervento (ha) 2,00 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 290,66 Valore di macchiatico stimato (€) 2906,56 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 2,00 Superficie netta aree intervento (ha) totale 2,00 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 290,66 Valore di macchiatico stimato (€) totale 2906,56

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 11c COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Valloni COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 1.58 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 273 PENDENZA PREVALENTE: 37 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: La sotto particella è raggiungibile da valle attraverso la pista che percorre il fondovalle parallelo al rio del Vari (da Boscorotondo). Da questa salgono alcune MP da ripristinare e che raggiungono le aree interessate. Da monte la particella è raggiungibile, ma non attraversata, dalla pista che sale dalla località Garesio e che serve vigneti e coltivi.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 1.58 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10X 1.58 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 125+50 110 I tracciati MP attraversano le due aree che compongono la sotto particella, provenendo dalla P2 di fondovalle.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 60 cespugli 70 erbacea 5 lettiera 25

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale AM RB10X Superficie netta (ha) 0,34 Superficie netta (%) 22% AS RB10X Superficie netta (ha) 1,24 Superficie netta (%) 78% Superficie netta (ha) totale 1,58 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati CS TC RP CB Totale Numero piante 2,61% 3,52% 85,55% 8,31% 100% Area basimetrica 6,52% 2,17% 86,96% 4,35% 100% Provvigione 7,63% 1,32% 87,42% 3,63% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

DESCRIZIONE: Robinieto con presenza di castagno molto deperiente e con ceppaie morte. Oltre alla robinia e al castagno sono presenti ciliegio, rovere, tiglio, carpino e acero campestre. Sottobosco di Sambucus nigra, Corylus avellana, Crataegus monogyna, Euonymus europaeus, Hedera helix e Rubus sp. Il popolamento si presenta diviso in due aree omogenee: un ceduo matricinato che si estende per 0.34 ettari una parte senza matricine estesa per 1.24 ettari.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 1,58 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: Si prevede una ceduazione con rilascio di latifoglie autoctone nel quinto triennio. La ripresa si attesta sul 75%.

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CM AM RB10X 5 ettari 0,3407 % 100% AS RB10X 5 ettari 1,236 % 100% ettari totale 1,5767 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio 1.58 100 Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10X RB10X Assetto CM CM Tipo strutturale AM AS Destinazione PD PD Intervento BAU CM CM Priorità BAU 5 5 % RIPRESA BAU 90 90 Intervento SOST CM CM Priorità SOST 5 5 % RIPRESA SOST 65 65 Età 20 20 Totale superficie netta (ha) 0,34 1,24 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 35 35 Num. piante /ha > 7,5cm 3451 3451 Diametro medio (cm) 11 11 Provvigione al 2012 (mc/ha) 144 144 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 63,3 63,3 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 10,8 10,8 Incremento medio (mc/ha/anno) 7,0 7,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 7,0 7,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 157 157 Ripresa all'anno di taglio (mc) 53,5 194,1

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 5 11c AM CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,34 Superficie netta aree intervento (ha) 0,34 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 53,50 Valore di macchiatico stimato (€) 1070,07 AS CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,24 Superficie netta aree intervento (ha) 1,24 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 194,10 Valore di macchiatico stimato (€) 3882,03 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 1,58 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,58 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 247,60 Valore di macchiatico stimato (€) totale 4952,10

DESCRIZIONE: Si prevede una ceduazione con rilascio di latifoglie autoctone, matricine e piante stabili a gruppi, da effettuarsi nel quinto triennio. La ripresa si attesterà sul 65% della provvigione.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 11d COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Valloni COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 1.74 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 265 PENDENZA PREVALENTE: 37 % ESPOSIZIONE PREVALENTE: E ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: La sotto particella è raggiungibile da valle attraverso la pista che percorre il fondovalle parallelo al rio del Vari (da Boscorotondo). Da questa salgono anche alcune MP da ripristinare e che raggiungono le aree interessate. Da monte la particella è raggiungibile dalla pista che sale dalla località Garesio che giunge fino a vigneti e coltivi e che si collega a tracciati MP che scendono sul versante interessato.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 1.74 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE: Popolamento in massima parte costituito da un querco-carpineto con robinia, ed in minima parte da un robinieto con latifoglie mesofile. Quest’ultima tipologia è però distribuita a mosaico all’interno del querco-carpineto, e non è quindi cartografabile singolarmente. Si stima una copertura dell’80% di querco-carpineto e 20% di robinieto. La struttura è una fustaia sopra ceduo

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineti QC60B 1.390 80 Robinieti RB10B 0.350 20 Totale 1.74 100

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 50 28 Piste per mezzi agricoli minori (MP) 135+115 143 Sono presenti tracciati MP che attraversano le due aree che compongono la sotto particella, e che si collegano alla P2 di fondovalle. Questa lambisce la particella per circa 50 metri.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 80 cespugli 30 erbacea 30 lettiera 40

TIPI STRUTTURALI: Mosaico tra i seguenti tipi forestali e strutturali. Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale ASMM QC60B Superficie netta (ha) 0.695 Superficie netta (%) 40% MGAS QC60B Superficie netta (ha) 0.695 Superficie netta (%) 40% AM RB10B Superficie netta (ha) 0.35 Superficie netta (%) 20% Superficie netta (ha) totale 1,74 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav CS PV QR ST RP CB QF QC Totale Numero piante 35,53% 2,36% 3,90% 0,05% 13,22% 38,07% 5,50% 0,60% 0,78% 100% Area basimetrica 8,89% 6,67% 4,44% 2,22% 2,22% 46,67% 8,89% 15,56% 4,44% 100% Provvigione 4,13% 6,72% 3,38% 4,11% 0,70% 44,54% 7,29% 24,83% 4,30% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico diffuso X libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Cancro corticale sul castagno. Siccità su robinia.

DESCRIZIONE: Querco-carpineto a mosaico con robinieto, con presenza di altre specie quali: carpino, ciavardello, farnia, rovere, castagno, ciliegio. Sottobosco di Sambucus nigra, Corylus avellana, Crataegus monogyna, Euonymus europaeus, Cornus sanguinea, Hedera helix, Rubus sp., Pteridium aquilinum, Rosa canina.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 1,74 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI:

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CF ASMM QC60B 5 ettari 0.695 % 40% MGAS QC60B 5ettari 0.695 % 40% AM RB10B 5ettari 0.35 % 20% ettari totale 1,7426 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio 1.74 100 Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60B-RB10B Assetto FC-CM Tipo strutturale ASMM-MGAS-AM Destinazione PD Intervento BAU CF Priorità BAU 5 % RIPRESA BAU 65 Intervento SOST CF-AM Priorità SOST 5 % RIPRESA SOST 45 Età 20 Totale superficie netta (ha) 1,74 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 41 Num. piante /ha > 7,5cm 3752 Diametro medio (cm) 12 Provvigione al 2012 (mc/ha) 156 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 79,4 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 3,5 Incremento medio (mc/ha/anno) 7,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 7,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 7,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 114 Ripresa all'anno di taglio (mc) 199,1

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 5 11d ASMM CF Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,74 Superficie netta aree intervento (ha) 1,74 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 199,05 Valore di macchiatico stimato (€) 2985,81 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 1,74 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,74 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 199,05 Valore di macchiatico stimato (€) totale 2985,81

DESCRIZIONE: Si prevede la continuaizojne del governo misto nelle aree con tale struttura e la conversione a governo misto delle zone a ceduo semplice. La ripresa prevista si attesta sul 45% della provvigione.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: si prevede un miglioramento delle MP presenti nell’area, con liberazione dalla vegetazione invasiva. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 11e COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Valloni COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.2146 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 205 a 215 PENDENZA PREVALENTE: 5% ESPOSIZIONE PREVALENTE: nulla ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: La sotto particella è raggiungibile da valle attraverso la pista che percorre il fondovalle parallelo al rio del Vari (da Boscorotondo). L’area si trova a est del tracciato.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura x compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.21 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Saliceto-pioppeti SP20X 0.21 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 120 570 Piste per mezzi agricoli minori (MP) E’ presente la P2 di fondovalle che lambisce la particella per circa 120 metri nel suo confine SW.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 60 cespugli 40 erbacea 50 lettiera 10

TIPI STRUTTURALI: Tipo Tipo strutturale forestale Dati Totale DM SP20X Superficie netta (ha) 0,21 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,21 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav PT SA QF Totale Numero piante 37,99% 49,28% 9,90% 2,83% 100% Area basimetrica 30,00% 10,00% 40,00% 20,00% 100% Provvigione 19,82% 5,04% 44,46% 30,68% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: farnia Novellame assente sporadico X diffuso libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente X Attesa Insufficiente Non attesa

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Le attività turistico-ricreative sono riferite alla presenza di tracciati di moto da cross.

DESCRIZIONE: Saliceto a salice bianco con presenza di farnia e pioppo tremolo. Presenza di piante instabili e di abbondante necromassa a terra. E’ presente un sottobosco di Corylus avellana, Cornus sanguinea, Rubus sp., e Euonymus europaeus.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale NA ettari 0,21 % 100,00%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: Si prevede il rilascio ad evoluzione naturale. Si prevede unicamente l’eventuale prelievo degli esemplari instabili o morti che possono essere ritenuti pericolosi per la percorribilità della pista.

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale NG DM SP20X (vuoto) ettari 0,2146 % 100% ettari totale 0,2146 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale SP20X Assetto FU Tipo strutturale DM Destinazione NA Intervento BAU NG Priorità BAU N % RIPRESA BAU 0 Intervento SOST NG Priorità SOST N % RIPRESA SOST 0 Età varie Totale superficie netta (ha) 0,21 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 9 Num. piante /ha > 7,5cm 181 Diametro medio (cm) 25 Provvigione al 2012 (mc/ha) 60 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 28,7 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 1,2 Incremento medio (mc/ha/anno) 6,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 6,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 6,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale (vuoto) 11e DM NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,21 Superficie netta aree intervento (ha) 0,21 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,21 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,21 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: Non sono previsti interventi.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 12a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Valloni sud COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.8316 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 262 PENDENZA PREVALENTE: 50% ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: La sotto particella è raggiungibile da valle attraverso la pista che percorre il fondovalle parallelo al rio del Vari (da Boscorotondo) ed è localizzata all’altezza di c.na Nuova. L’area si trova a ovest del tracciato P2.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o x fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.83 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineti QC42A 0.83 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 175 210 Piste per mezzi agricoli minori (MP) E’ presente la P2 di fondovalle che lambisce la particella per circa 175 metri nel suo confine est.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 80 cespugli 30 erbacea 30 lettiera 40

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale CSMP QC42A Superficie netta (ha) 0,83 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,83 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati CS TC RP CB QF Totale Numero piante 26,63% 5,26% 7,16% 60,29% 0,66% 100% Area basimetrica 47,62% 4,76% 4,76% 33,33% 9,52% 100% Provvigione 48,64% 4,48% 3,73% 26,70% 16,46% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

DESCRIZIONE: Querco-carpineto con castagno. L’area è stata oggetto di utilizzazione circa 12 anni fa. E’ presente un sottobosco di Corylus avellana e Rubus sp..

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 0,83 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: Non sono previsti interventi nell’arco di validità del Piano.

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale NG CSMP QC42A (vuoto) ettari 0,8316 % 100% ettari totale 0,8316 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC42A Assetto FC Tipo strutturale CSMP Destinazione PD Intervento BAU NG Priorità BAU N % RIPRESA BAU 0 Intervento SOST NG Priorità SOST N % RIPRESA SOST 0 Età 12 Totale superficie netta (ha) 0,83 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 21 Num. piante /ha > 7,5cm 2577 Diametro medio (cm) 10 Provvigione al 2012 (mc/ha) 112 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 50,9 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 0,0 Incremento medio (mc/ha/anno) 8,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 8,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 8,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale (vuoto) 12a CSMP NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,83 Superficie netta aree intervento (ha) 0,83 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,83 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,83 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: Non sono previsti interventi.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 12b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Valloni sud COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 5.55 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 206 a 275 PENDENZA PREVALENTE: 40% ESPOSIZIONE PREVALENTE: E ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: La sotto particella è raggiungibile da valle attraverso la pista che percorre il fondovalle parallelo al rio del Vari (da Boscorotondo) ed è localizzata all’altezza di c.na Nuova, tra quest’ultima e Bric del Gerra, al confine con il comune di Capriglio.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o x fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 5.54 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieti RB10X 2.15 39 RB10B 3.39 61 Totale 5.54 100

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 300 54 Piste per mezzi agricoli minori (MP) E’ presente la P2 di fondovalle che lambisce la particella per circa 300 metri nel suo confine est.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 80 cespugli 30 erbacea 55 lettiera 15

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale CM RB10B Superficie netta (ha) 3,39 Superficie netta (%) 61% CS RB10X Superficie netta (ha) 2,15 Superficie netta (%) 39% Superficie netta (ha) totale 5,55 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav CS PV RP CB QF Totale Numero piante 6,62% 0,41% 6,62% 81,96% 4,24% 0,15% 100% Area basimetrica 2,38% 2,38% 2,38% 85,71% 2,38% 4,76% 100% Provvigione 1,30% 3,09% 1,30% 82,31% 2,30% 9,71% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

DESCRIZIONE: L’area è occupata da un robinieto semplice e da un robinieto con latifoglie mesofile ed è stata oggetto di utilizzazione circa 12 anni fa. E’ presente un sottobosco di Corylus avellana, Euonymus europaeus, Crataegus monogyna, Cornus sanguinea, Juniperus communis, Rosa canina, Humulus lupulus, Sambucus nigra e Rubus sp..

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 5,55 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: Sono previsti interventi di ceduazione nel quinto triennio.

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale NG CM RB10B N ettari 3,393 % 61% CM CS RB10X 5 ettari 2,1525 % 39% ettari totale 5,5455 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio 2.15 39 Totale 2.15 39

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B RB10X Assetto CM CM Tipo strutturale CM CS Destinazione PD PD Intervento BAU NG CM Priorità BAU N 5 % RIPRESA BAU 0 90 Intervento SOST NG CM Priorità SOST N 5 % RIPRESA SOST 0 65 Età 12 12 Totale superficie netta (ha) 3,39 2,15 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 39 39 Num. piante /ha > 7,5cm 5283 5283 Diametro medio (cm) 10 10 Provvigione al 2012 (mc/ha) 75 75 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 38,8 38,8 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 1,7 1,7 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,5 5,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 6,3 6,3 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 106 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0,0 227,8

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 5 12b CS CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 2,15 Superficie netta aree intervento (ha) 2,15 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 227,78 Valore di macchiatico stimato (€) 4555,55 CM NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 3,39 Superficie netta aree intervento (ha) 3,39 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 5,55 Superficie netta aree intervento (ha) totale 5,55 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 227,78 Valore di macchiatico stimato (€) totale 4555,55

DESCRIZIONE: Si prevede la ceduazione di una parte del popolamento nell’ultimo quinquennio di validità del Piano. La ripresa si attesta intorno al 65% nel robinieto semplice, mentre nel robinieto con latifoglie mesofile non sono previsti interventi.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 13a COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Sella nord COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.7892 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 250 PENDENZA PREVALENTE: 60% ESPOSIZIONE PREVALENTE: SO ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla frazione Boscorotondo si prosegue per 380 metri verso Gallareto e alla prima strada a sud si svolta in una sterrata. L’area è localizzata sul primo rilievo collinare, in esposizione sud-ovest.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T083

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.79 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineti QC60C 0.79 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP)

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 50 cespugli 30 erbacea 40 lettiera 30

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale DP QC60C Superficie netta (ha) 0,79 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,79 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati RP QF Psy PN CA Totale Numero piante 45,04% 19,68% 3,88% 7,18% 24,22% 100% Area basimetrica 27,27% 27,27% 9,09% 27,27% 9,09% 100% Provvigione 20,81% 28,54% 9,50% 35,05% 6,08% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: farnia Novellame assente sporadico diffuso X libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Agenti meteorici: siccità dal 2003, a carico soprattutto della robinia.

DESCRIZIONE: Bosco misto di latifoglie varie con presenza di conifere in parte di origine artificiale. Nello strato arboreo sono presenti bagolaro, robinia, pino silvestre, pino nero, farnia, roverella. In quello arbustivo Crataegus monogyna, Cornus sanguinea, Corylus avellana, Euonymus europaeus, Rosa canina, Rubus sp., Prunus spinosa, Ligustrum vulgare, Hedera helix. L’età è variabile, alcuni esemplari hanno circa 40 anni. La struttura è di fustaia disetanea con prevalenza di diametri piccoli.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 0,79 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI:

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale NG DP QC60C (vuoto) ettari 0,7892 % 100% ettari totale 0,7892 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60C Assetto FU Tipo strutturale DP Destinazione PP Intervento BAU NG Priorità BAU N % RIPRESA BAU 0 Intervento SOST NG Priorità SOST N % RIPRESA SOST 0 Età varie Totale superficie netta (ha) 0,79 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 7 Num. piante /ha > 7,5cm 410 Diametro medio (cm) 15 Provvigione al 2012 (mc/ha) 62 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 17,7 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 6,1 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 5,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 5,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale (vuoto) 13a DP NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,79 Superficie netta aree intervento (ha) 0,79 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,79 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,79 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE:

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 13b COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Sella nord COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 5.50 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 225 a 285 PENDENZA PREVALENTE: 40% ESPOSIZIONE PREVALENTE: O ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla frazione Boscorotondo si prosegue per 380 metri verso Gallareto e alla prima strada a sud si svolta in una sterrata. L’area costituita dal primo rilievo collinare ed è raggiungibile tramite piste sterrate trattorabili.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T083-T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 5.50 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieto RB10X 3.61 66 RB10B 1.88 34 Totale 5.50 100

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) E’ presente una pista trattorabile a valle dell’area ma non al suo interno. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 95 cespugli 10 erbacea 30 lettiera 70

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale CM RB10B Superficie netta (ha) 1,89 Superficie netta (%) 34% CS RB10X Superficie netta (ha) 3,61 Superficie netta (%) 66% Superficie netta (ha) totale 5,50 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav RP UM Sni QF Totale Numero piante 8,02% 66,17% 10,27% 14,26% 1,29% 100% Area basimetrica 3,13% 75,00% 6,25% 3,13% 12,50% 100% Provvigione 1,68% 70,55% 4,72% 1,34% 21,71% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Agenti meteorici: siccità dal 2003, a carico soprattutto della robinia.

DESCRIZIONE: L’area è occupata da un robinieto pressoché puro e da un robinieto con riserve di latifoglie. L’età del ceduo è pari a 12 anni. Nello strato arboreo sono presenti robinia, farnia, olmo, mentre in quello arbustivo Sambucus nigra, Corylus avellana, Euonymus europaeus, Rubus sp..

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 5,50 % 100%

------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI:

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CM CS RB10X 5 ettari 3,611 % 66% NG CM RB10B N ettari 1,8886 % 34% ettari totale 5,4996 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio 3.61 66% Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B RB10X Assetto CM CM Tipo strutturale CM CS Destinazione PP PP Intervento BAU NG CM Priorità BAU N 4 % RIPRESA BAU 0 90 Intervento SOST NG CM Priorità SOST N 4 % RIPRESA SOST 0 65 Età 12 12 Totale superficie netta (ha) 1,89 3,61 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 28 28 Num. piante /ha > 7,5cm 3022 3022 Diametro medio (cm) 11 11 Provvigione al 2012 (mc/ha) 87 87 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 43,9 43,9 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 2,8 2,8 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,7 5,7 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 6,6 6,6 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 103 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0,0 373,7

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 4 13b CS CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 3,61 Superficie netta aree intervento (ha) 3,61 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 373,69 Valore di macchiatico stimato (€) 7473,80 (vuoto) 13b CM NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,89 Superficie netta aree intervento (ha) 1,89 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 5,50 Superficie netta aree intervento (ha) totale 5,50 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 373,69 Valore di macchiatico stimato (€) totale 7473,80

DESCRIZIONE: L’intervento di ceduazione del robinieto semplice avrà una ripresa del 65%. Della provvigione, con rilascio di riserve a gruppi o per soggetti stabili. Nel robinieto con matricine la ceduazione potrà essere effettuata oltre il periodo di validità del presente Piano.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 14 COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Boscorotondo COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 6.00 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 266 PENDENZA PREVALENTE: 40% ESPOSIZIONE PREVALENTE: O ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla frazione Boscorotondo si prosegue per 380 metri verso Gallareto e alla prima strada a sud si svolta in una sterrata. L’area costituita dal primo rilievo collinare ed è raggiungibile tramite piste sterrate trattorabili.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T083-T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 6.00 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieto RB10X 3.57 60 RB10B 2.43 40 Totale 6.00 100

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 100 16 E’ presente un tracciato MP/P2 che raggiunge l’area da ovest e che ne percorre una parte nella porzione nord. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno di su più di pericolo di del 5% 1/3 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 90 cespugli 20 erbacea 10 lettiera 70

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale CS RB10X Superficie netta (ha) 3,57 Superficie netta (%) 59% RB10B Superficie netta (ha) 2,43 Superficie netta (%) 41% Superficie netta (ha) totale 6,00 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav CS RP Sni QF PS Totale Numero piante 17,15% 7,96% 63,79% 10,98% 0,06% 0,05% 100% Area basimetrica 3,92% 15,69% 74,51% 1,96% 1,96% 1,96% 100% Provvigione 1,79% 14,89% 76,00% 0,80% 3,74% 2,78% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico X diffuso libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Agenti meteorici: siccità dal 2003, a carico soprattutto di robinia, farnia e rovere.

DESCRIZIONE: La particella è stata ceduata circa 12 anni fa. Attualmente è presente un robinieto puro ed uno con latifoglie. Oltre alla robinia sono presenti: castagno, carpino e pino silvestre. Nello strato arbustivo compaiono: Crataegus monogyna, Sambucus nigra, Corylus avellana, Euonymus europaeus, Rubus sp., Hedera helix, Dryopteris filix-mas, Lonicera caprifolium, Humulus lupulus e Juniperus communis.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 6,00 % 100%

------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA' Dati Totale NG CS RB10B N ettari 2,43 % 41% CM CS RB10X 4 ettari 3,57 % 59% ettari totale 6,00 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio 3.57 100% Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA:

Tipo forestale RB10B RB10X Assetto CM CM Tipo strutturale CS CS Destinazione PP PP Intervento BAU NG CM Priorità BAU N 4 % RIPRESA BAU 0 90 Intervento SOST NG CM Priorità SOST N 4 % RIPRESA SOST 0 65 Età 12 12 Totale superficie netta (ha) 2,43 3,57 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 47 47 Num. piante /ha > 7,5cm 5019 5019 Diametro medio (cm) 11 11 Provvigione al 2012 (mc/ha) 97 97 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 47,7 47,7 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 1,4 1,4 Incremento medio (mc/ha/anno) 7,0 7,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 8,1 8,1 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 121 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0,0 432,3

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 4 14 CS CM Superficie lorda aree di intervento (ha) 3,57 Superficie netta aree intervento (ha) 3,57 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 432,29 Valore di macchiatico stimato (€) 8645,74 (vuoto) 14 CS NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 2,43 Superficie netta aree intervento (ha) 2,43 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 6,00 Superficie netta aree intervento (ha) totale 6,00 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 432,29 Valore di macchiatico stimato (€) totale 8645,74

DESCRIZIONE: L’intervento di ceduazione del robinieto avrà una ripresa del 65% sulla provvigione e sarà realizzabile nel quarto triennio. Si tenderà a favorire la rinnovazione del pino silvestre con aperture sui crinali e lieve movimentazione del substrato con l’ausilio dei mezzi d’esbosco.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: La pista che dal fondovalle sale verso la sommità della particella potrà essere utilizzata per l’esbosco.

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 15 COMPARTIMENTAZIONE: compresa A COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Bric delle Pietre COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.2755 PROPRIETÀ: Comune di Passerano Marmorito

QUOTE (m s.l.m.) da 255 a 270 PENDENZA PREVALENTE: 30% ESPOSIZIONE PREVALENTE: SE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla strada che sale da Boscorotondo verso Primeglio, dopo circa 250 metri dal bivio si devia verso nord in direzione del Bric delle Pietre. Dopo 170 metri si imbocca una pista sulla destra che si dirige verso l’area in questione.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T083

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante x cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.28 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineto QC60X 3.57 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 75 21

E’ presente un tracciato MP a valle della particella e che si diparte dalla strada asfaltata con la quale si raggiunge l’area. Il tracciato sarebbe da ripristinare poiché in forte stato di abbandono e di invasione da vegetazione. ------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 80 cespugli 50 erbacea 5 lettiera 45

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale MP QC60X Superficie netta (ha) 0,28 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,28 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati QF Totale Numero piante 100,00% 100% Area basimetrica 100,00% 100% Provvigione 100,00% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: farnia Novellame assente sporadico diffuso X libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

DESCRIZIONE: Fustaia di invasione su ex vigneto. Il popolamento si presenta a file, forse a causa della precedente occupazione del vigneto. L’età è di circa 25 anni. Oltre alla farnia sono presenti robinia e rinnovazione di ciliegio e di castagno.

Nello strato arbustivo compaiono: Hedera helix, Corylus avellana, Dryopteris filix-mas, Rosa canina, Spirea japonica, Rubus sp..

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 0,28 % 100%

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INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale DR MP QC60X 4 ettari 0,2755 % 100% ettari totale 0,2755 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio 0.27 100% Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60X Assetto FU Tipo strutturale MP Destinazione PD Intervento BAU DR Priorità BAU 4 % RIPRESA BAU 40 Intervento SOST DR Priorità SOST 4 % RIPRESA SOST 25 Età 25 Totale superficie netta (ha) 0,28 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 23 Num. piante /ha > 7,5cm 416 Diametro medio (cm) 27 Provvigione al 2012 (mc/ha) 210 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 119,4 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 0,0 Incremento medio (mc/ha/anno) 8,4 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 8,4 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 8,4 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 76 Ripresa all'anno di taglio (mc) 20,8

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 4 15 MP DR Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,28 Superficie netta aree intervento (ha) 0,28 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 20,84 Valore di macchiatico stimato (€) 208,40 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,28 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,28 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 20,84 Valore di macchiatico stimato (€) totale 208,40

DESCRIZIONE: Diradamento selettivo per favorire la strutturazione del popolamento a favore degli esemplari maggiormente stabili: è previsto un prelievo che inciderà sul 25% della provvigione.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: La pista che passa lungo il confine di valle della particella deve essere ripulita dalla vegetazione invasiva.

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 101a COMPARTIMENTAZIONE: compresa C COMUNE: Pino d’Asti AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 44 LOCALITA’: Regione Muscandia-Vernassa COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 1.39 PROPRIETÀ: gestione Ass. Terra Boschi Gente e Memorie

QUOTE (m s.l.m.) da 260 a 310 PENDENZA PREVALENTE: 50% ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dall’abitato di Pino d’Asti imboccare la strada (via Olivasso) che scende a sud-est verso un crinale con vigneti. La strada diventa una pista sterrata che oltrepassati tutti i vigneti e si inoltra nel bosco. L’area in oggetto si trova a valle della pista in esposizione NE, ad iniziare dal punto in cui si allontana dai vigneti.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 1.18 85 CP - Cespuglieti 0.14 10 RM - Frane 0.7 5 Totale 1.39 100

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Orno-querceto di roverella QR10D 1.39 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP)

Appena sopra la parte sommitale della particella, sul crinale, è presente una pista trattorabile utilizzabile per l’esbosco.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x All’interno della particella è presente una frana.

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 80 cespugli 70 erbacea 5 lettiera 25

TIPI STRUTTURALI: Tipo strutturale Tipo forestale Dati Totale ASMP QR10D Superficie netta (ha) 1,18 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 1,18 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav PT PV QR TC RP AT UM QF FO QP PS Totale Numero piante 28,4% 1,4% 5,5% 0,2% 4,3% 23,0% 0,7% 2,4% 1,0% 32,9% 0,1% 0,2% 100% Area basimetrica 8,9% 6,7% 6,7% 1,1% 3,3% 20,0% 1,1% 4,4% 10,0% 35,6% 1,1% 1,1% 100% Provvigione 5,5% 7,8% 5,8% 1,6% 2,3% 18,6% 0,8% 3,9% 16,3% 34,5% 1,8% 1,1% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico diffuso X libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente X Attesa Insufficiente Non attesa

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Sono presenti danni dovuti alla siccità sulle querce.

DESCRIZIONE: Bosco a prevalenza di orniello con abbondante rinnovazione di acero campestre e olmo e presenza di alberi morti a terra e in piedi. Sono presenti frassino maggiore e tiglio ibrido, probabilmente disseminatosi con diffusione anemocora a partire da qualche giardino in zona. In mezzo alla particella è presente una frana attiva e alcune aree risultano molto acclivi. Nello strato arboreo sono presenti robinia, farnia, roverella, orniello, acero campestre, ciliegio, olmo, pino silvestre, pioppo tremolo, tiglio, Nello strato arbustivo compaiono: Crataegus monogyna, Cornus sanguinea, Corylus avellana, Euonymus europaeus, Ligustrum vulgare, Viburnum lantana, Hedera helix. In rinnovazione, insieme ad acero campestre, olmo campestre, orniello e ciliegio, compare anche il bagolaro. ------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 1,39 % 100%

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INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale DR ASMP QR10D 2 ettari 1,387 % 100% ettari totale 1,387 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio 1.39 100% Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QR10D Assetto FC Tipo strutturale ASMP Destinazione PP Intervento BAU CF Priorità BAU 2 % RIPRESA BAU 60 Intervento SOST DR Priorità SOST 2 % RIPRESA SOST 30 Età 35 Totale superficie netta (ha) 1,18 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 65 Num. piante /ha > 7,5cm 4150 Diametro medio (cm) 14 Provvigione al 2012 (mc/ha) 187 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 67,6 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 17,6 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 5,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 5,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 64 Ripresa all'anno di taglio (mc) 75,1

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 2 101a ASMP DR Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,39 Superficie netta aree intervento (ha) 1,18 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 75,15 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 1,39 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,18 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 75,15 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: Si prevede un diradamento per favorire le piante più stabili con una ripresa del 30% sulla provvigione. L’intervento sarà volto a ridurre o eliminare la presenza della robinia, ad evitare crolli e collassamenti di porzioni di soprassuolo e a migliorare la struttura del popolamento, favorendo i portaseme e i nuclei di rinnovazione in via di affermazione. Saranno rilasciate numerose piante morte in piedi per favorire gli habitat della fauna

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: Possibilità di utilizzo di trattore e verricello dalla pista presente a monte della particella. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 101b COMPARTIMENTAZIONE: compresa C COMUNE: Pino d’Asti AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 44 LOCALITA’: Regione Muscandia-Vernassa COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.66 PROPRIETÀ: gestione Ass. Terra Boschi Gente e Memorie

QUOTE (m s.l.m.) da 250 a 270 PENDENZA PREVALENTE: 10% ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dall’abitato di Pino d’Asti imboccare la strada (via Olivasso) che scende a sud-est verso un crinale con vigneti. La strada diventa una pista sterrata che oltrepassati tutti i vigneti, e si inoltra nel bosco. L’area in oggetto si trova a valle della pista in esposizione NE, appena la pista abbandona i vigneti, ed è localizzata sul fondovalle, comprendendo sia la parte bassa del versante, sia la parte semi pianeggiante.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o x fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.59 90 RM - Frane 0.066 10 Totale 0.66 100

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieto RB10B 0.66 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP)

Sul crinale, appena sopra la scarpata nella cui parte inferiore è localizzata la particella, è presente una pista trattorabile utilizzabile per l’esbosco.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

E’ presente una frana che parte dalla porzione alta della scarpata, all’interno della particella 101a.

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 80 cespugli 85 erbacea 5 lettiera 10

TIPI STRUTTURALI: Tipo Tipo strutturale forestale Dati Totale AM RB10B Superficie netta (ha) 0,60 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,60 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav SA RP UM Sni QF PN FO Totale Numero piante 13,8% 0,7% 37,9% 4,2% 43,0% 0,1% 0,0% 0,3% 100% Area basimetrica 15,8% 7,0% 45,6% 8,8% 17,5% 1,8% 1,8% 1,8% 100% Provvigione 10,8% 9,2% 52,7% 9,7% 10,0% 2,6% 3,2% 1,8% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico diffuso X libero X sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente X Attesa Insufficiente Non attesa

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Sono presenti danni sulla robinia dovuti alla siccità.

DESCRIZIONE: Robinieto ceduo, di circa 30 anni, con presenza di altre latifoglie. Una possibile evoluzione del popolamento potrebbe essere la riduzione graduale della robinia a favore delle altre specie. Oltre alla robinia compaiono acero campestre, acero di monte, olmo campestre, farnia, frassino maggiore (in rinnovazione), salice bianco. Nello strato arbustivo sono presenti: Cornus sanguinea, Corylus avellana, Euonymus europaeus, Ligustrum vulgare, Hedera helix, Rubus coesius, Sambucus nigra, Clematis vitalba. La rinnovazione comprende acero campestre, acero di monte, frassino maggiore. ------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 0,66 % 100%

------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale DR AM RB10B 2 ettari 0,662 % 100% ettari totale 0,662 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio 0.66 100% Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PP Intervento BAU CM Priorità BAU 2 % RIPRESA BAU 90 Intervento SOST DR Priorità SOST 2 % RIPRESA SOST 20 Età 30 Totale superficie netta (ha) 0,60 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 47 Num. piante /ha > 7,5cm 2641 Diametro medio (cm) 15 Provvigione al 2012 (mc/ha) 187 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 79,5 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 8,0 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,8 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 3,5 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 41 Ripresa all'anno di taglio (mc) 24,3

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 2 101b AM DR Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,66 Superficie netta aree intervento (ha) 0,60 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 24,34 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,66 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,60 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 24,34 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: Si prevedono interventi localizzati volti a liberare la rinnovazione delle latifoglie nobili presenti, con una ripresa del 20%. Con il tempo il popolamento di robinia, in fase di regressione, lascerà il posto ad un popolamento misto di latifoglie mesofile.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 102 COMPARTIMENTAZIONE: compresa C COMUNE: Passerano Marmorito AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 41 LOCALITA’: Regione Vota Granda COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.5136 PROPRIETÀ: gestione Ass. Terra Boschi Gente e Memorie

QUOTE (m s.l.m.) da 245 a 271 PENDENZA PREVALENTE: 30% ESPOSIZIONE PREVALENTE: N ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla località Mondonio, nel comune di Castelnuovo Don Bosco, si prende la strada asfaltata in direzione sud, verso la località Garesio. Al primo incrocio imboccare la strada a sinistra (est) per la località Cappelletta. La strada, prima inghiaiata, diviene sterrata; attraversa aree coltivate a frutteto e vigneto ed aree boscate. L’area interessata si trova poco oltre il pilone presente a sinistra della pista, presso un frutteto ed un vigneto ed è accessibile tramite una pista sterrata che dal vigneto entra nel bosco.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante x cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.51 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Querceto di rovere QV51X 0.51 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 50 98 Piste per mezzi agricoli minori (MP) Nella parte sommitale della particella è presente una pista trattorabile utilizzabile per l’esbosco.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE: Copertura Percentuale arborea e arbustiva 95 cespugli 5 erbacea 5 lettiera 90

TIPI STRUTTURALI: Tipo Tipo strutturale forestale Dati Totale ME QV51X Superficie netta (ha) 0,51 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,51 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati CS PV QR CB QF Totale Numero piante 35,99% 0,16% 14,42% 48,63% 0,80% 100% Area basimetrica 17,19% 1,56% 56,25% 20,31% 4,69% 100% Provvigione 10,28% 1,71% 68,19% 13,90% 5,93% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico diffuso X libero sottocopertura X Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente X Attesa Insufficiente Non attesa

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Cancro corticale sul castagno e siccità sulle querce.

DESCRIZIONE: Fustaia di rovere originata da governo misto con ceduo invecchiato. E’ presente abbondante necromassa a terra. La rinnovazione di carpino bianco, castagno, ciliegio, orniello e anche di quercia è vigorosa all’interno delle chiarie; più a monte della pista è presente un castagneto che rinnova all’interno della particella considerata. L’età varia dai 45 agli 80 anni degli esemplari più grandi. Nello strato arbustivo compaiono: Crataegus monogyna, Sambucus nigra, Corylus avellana, Euonymus europaeus, Rosa arvensis.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale NA ettari 0,51 % 100,00%

------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale NG ME QV51X (vuoto) ettari 0,5136 % 100% ettari totale 0,5136 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio 0.51 100% Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QV51X Assetto FU Tipo strutturale ME Destinazione NA Intervento BAU NG Priorità BAU N % RIPRESA BAU 0 Intervento SOST NG Priorità SOST N % RIPRESA SOST 0 Età 45 Totale superficie netta (ha) 0,51 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 48 Num. piante /ha > 7,5cm 1142 Diametro medio (cm) 23 Provvigione al 2012 (mc/ha) 298 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 144,0 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 13,2 Incremento medio (mc/ha/anno) 6,4 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 6,4 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 6,4 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 0 Ripresa all'anno di taglio (mc) 0

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale N 102 ME NG Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,51 Superficie netta aree intervento (ha) 0,51 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,51 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,51 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 0,00 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: In questo lembo di querceto pseudonaturale a prevalente destinazione naturalistica si prevede il rilascio ad evoluzione naturale al fine di monitorare lo sviluppo della fitocenosi e di non turbare la presenza di habitat di pregio

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI:

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 103a COMPARTIMENTAZIONE: compresa C COMUNE: Castelnuovo Don Bosco AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 14 LOCALITA’: Regione Valpinzolo COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.3078 PROPRIETÀ: gestione Ass. Terra Boschi Gente e Memorie

QUOTE (m s.l.m.) 215 PENDENZA PREVALENTE: 0% ESPOSIZIONE PREVALENTE: NULLA ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Passare l’abitato di Boscorotondo, girare a dx in direzione sud. In località M° del Vernetto girare a dx in direzione C. Cotto. Prima delle case girare a dx per C,na Montasso e proseguire oltre fino ad un bivio. Al bivio girare a dx a poi a sx su una sterrata che, percorsi 100 metri, conduce alla particella.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle x pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.31 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Rimboschimento RI10D 0.31 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 75 240 Piste per mezzi agricoli minori (MP) Una pista trattorabile fa da confine est alla particella.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 80 cespugli 20 erbacea 40 lettiera 40

TIPI STRUTTURALI:

Tipo Tipo strutturale forestale Dati Totale PE RI10D Superficie netta (ha) 0,31 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,31 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati FE RP Totale Numero piante 46,5% 53,5% 100% Area basimetrica 78,6% 21,4% 100% Provvigione 82,3% 17,7% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente X sporadico diffuso libero sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa X

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x

DESCRIZIONE: Rimboschimento di latifoglie a frassino maggiore e robinia di circa 17 anni, a sesto rettangolare. Il popolamento si presenta come una perticaia con eccessivo sviluppo verticale degli individui. Nello strato arbustivo compaiono Rubus caesius e Humulus lupulus.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 0,31 % 100% ------

INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale SC PE RI10D 2 ettari 0,3078 % 100% ettari totale 0,3078 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio 0.31 100% Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RI10D Assetto RI Tipo strutturale PE Destinazione PD Intervento BAU SC Priorità BAU 2 % RIPRESA BAU 35 Intervento SOST SC Priorità SOST 2 % RIPRESA SOST 35 Età 17 Totale superficie netta (ha) 0,31 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 14 Num. piante /ha > 7,5cm 1678 Diametro medio (cm) 10 Provvigione al 2012 (mc/ha) 92 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 44,7 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 0,0 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 5,5 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 5,5 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 42 Ripresa all'anno di taglio (mc) 12,9

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 2 103a PE SC Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,31 Superficie netta aree intervento (ha) 0,31 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 12,86 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,31 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,31 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 12,86 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: La perticaia sarà oggetto di diradamento con scelta dei candidati e selezione dei concorrenti. I candidati saranno costituiti dagli esemplari più stabili, ben formati, con chioma simmetrica e buono stato di salute. La ripresa sarà del 35% della provvigione totale.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI:

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 103b COMPARTIMENTAZIONE: compresa C COMUNE: Castelnuovo Don Bosco AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 14 LOCALITA’: Regione Valpinzolo COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 2.1298 PROPRIETÀ: gestione Ass. Terra Boschi Gente e Memorie

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 257 PENDENZA PREVALENTE: 35% ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Passare l’abitato di Boscorotondo, girare a dx in direzione sud. In località M° del Vernetto girare a dx in direzione C. Cotto. Prima delle case girare a dx per C,na Montasso e proseguire oltre fino ad un bivio. Al bivio girare a dx a poi a sx su una strada sterrata che, percorsi 100 metri, porta alla particella.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante x cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 2.13 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineto QC60X 2.13 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) Una pista trattorabile passa a valle della particella senza intercettarla, ma può essere utilizzata per l’esbosco.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 75 cespugli 10 erbacea 20 lettiera 70

TIPI STRUTTURALI: Tipo Tipo strutturale forestale Dati Totale ME QC60X Superficie netta (ha) 2,13 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 2,13 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav CS PV QR ST RP UM CB QF Cmo Totale Numero piante 20,6% 13,6% 4,6% 4,8% 2,6% 22,4% 8,8% 3,9% 7,5% 11,2% 100% Area basimetrica 3,6% 7,1% 8,9% 5,4% 3,6% 23,2% 8,9% 5,4% 30,4% 3,6% 100% Provvigione 1,8% 4,0% 8,4% 5,3% 2,8% 20,7% 6,8% 4,4% 43,7% 2,1% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: acero campestre Novellame assente sporadico x diffuso libero sottocopertura x Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa x

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Cancro corticale sul castagno. Deperimento su quercia e robinia.

DESCRIZIONE: Querco-carpineto ad alto fusto, a struttura equilibrata di circa 20-25 anni; le matricine hanno circa 70 anni. Sono presenti sintomi di deperimento sulle querce, mentre presentano un buon sviluppo altre specie quali il carpino bianco, l’olmo campestre, il ciavardello e il biancospino. Gli esemplari di robinia presenti sono in maggioranza morenti per carenza di luce e in spontaneo regresso. Oltre al biancospino nello strato arbustivo compaiono Cornus sanguinea, Corylus avellana e Hedera helix.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 2,13 % 100% ------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI:

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale SC ME QC60X 3 ettari 2,1298 % 100% ettari totale 2,1298 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio 2.13 100% Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60X Assetto FU Tipo strutturale ME Destinazione PP Intervento BAU SC Priorità BAU 3 % RIPRESA BAU 55 Intervento SOST SC Priorità SOST 3 % RIPRESA SOST 20 Età 20-70 Totale superficie netta (ha) 2,13 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 40 Num. piante /ha > 7,5cm 1757 Diametro medio (cm) 17 Provvigione al 2012 (mc/ha) 212 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 83,2 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 21,1 Incremento medio (mc/ha/anno) 5,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 5,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 5,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 50 Ripresa all'anno di taglio (mc) 107,6

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale Superficie lorda aree di intervento 3 103b ME SC (ha) 2,13 Superficie netta aree intervento (ha) 2,13 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 107,55 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 2,13 Superficie netta aree intervento (ha) totale 2,13 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 107,55 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: Taglio a scelta colturale tendente a favorire i nuclei di rinnovazione di specie autoctone, a migliorare la struttura e a sgomberare la robinia. L’utilizzazione inciderà sul 20% della provvigione nella particella.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI:

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 103c COMPARTIMENTAZIONE: compresa C COMUNE: Castelnuovo Don Bosco AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 14 LOCALITA’: Regione Valpinzolo COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 1.4512 PROPRIETÀ: gestione Ass. Terra Boschi Gente e Memorie

QUOTE (m s.l.m.) da 215 a 240 PENDENZA PREVALENTE: 30% ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Passare l’abitato di Boscorotondo, girare a dx in direzione sud. In località M° del Vernetto girare a dx in direzione C. Cotto. Prima delle case girare a dx per C,na Montasso e proseguire oltre fino ad un bivio. Al bivio girare a dx a poi a sx su una sterrata che, percorsi 100 metri, porta alla particella.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 1.16 80 CP - Cespuglieti 0.29 20 Totale 1.45 100

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieto RB10B 1.45 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 160 110 Piste per mezzi agricoli minori (MP) Una pista trattorabile passa a valle della particella costituendone il confine est per circa 160, e può essere utilizzata per l’esbosco.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 70 cespugli 50 erbacea 20 lettiera 30

TIPI STRUTTURALI: Tipo Tipo strutturale forestale Dati Totale AM RB10B Superficie netta (ha) 1,16 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 1,16 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav TC RP AT UM CB Sni QF Eeu Csa Totale Numero piante 22,1% 1,2% 31,9% 0,1% 1,1% 0,7% 22,8% 0,1% 17,0% 3,1% 100% Area basimetrica 6,5% 6,5% 71,4% 1,3% 1,3% 1,3% 5,2% 1,3% 3,9% 1,3% 100% Provvigione 3,5% 7,5% 78,2% 1,6% 1,1% 0,8% 2,2% 2,8% 1,8% 0,6% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: acero campestre Novellame assente sporadico x diffuso libero sottocopertura x Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa x

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Deperimento su robinia.

DESCRIZIONE: Robinieto con latifoglie mesofile, ceduo adulto matricinato di circa 20-25 anni. Oltre alla robinia sono presenti castagno, farnia, carpino bianco ed esemplari isolati di tiglio cordato. Nello strato arbustivo si trovano Corylus avellana, Crataegus monogyna, Sambucus nigra, Euonymus europaeus, Rubus sp..

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 1,45 % 100% ------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale SC AM RB10B 2 ettari 1,4512 % 100% ettari totale 1,4512 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio 1.45 100% Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PP Intervento BAU CM Priorità BAU 2 % RIPRESA BAU 60 Intervento SOST SC Priorità SOST 2 % RIPRESA SOST 20 Età 20-45 Totale superficie netta (ha) 1,16 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 63 Num. piante /ha > 7,5cm 1826 Diametro medio (cm) 21 Provvigione al 2012 (mc/ha) 177 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 82,3 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 7,9 Incremento medio (mc/ha/anno) 6,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 6,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 41 Ripresa all'anno di taglio (mc) 48,1

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 2 103c AM SC Superficie lorda aree di intervento (ha) 1,45 Superficie netta aree intervento (ha) 1,16 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 48,11 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 1,45 Superficie netta aree intervento (ha) totale 1,16 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 48,11 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: Si prevedono interventi di taglio a scelta con una ripresa incidente sul 20% della provvigione. L’intervento sarà volto a favorire le specie diverse dalla robinia e a migliorare la struttura della fitocenosi.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI:

PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 103d COMPARTIMENTAZIONE: compresa C COMUNE: Castelnuovo Don Bosco AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 14 LOCALITA’: Regione Valpinzolo COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.9022 PROPRIETÀ: gestione Ass. Terra Boschi Gente e Memorie

QUOTE (m s.l.m.) da 225 a 260 PENDENZA PREVALENTE: 40% ESPOSIZIONE PREVALENTE: SO ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Dalla frazione Mondonio sulla strada che da Castelnuovo Don Bosco porta a Gallareto, girare verso sud in direzione della frazione Garesio. Al primo bivio prendere la strada che sale a sinistra verso un crinale con vigne e frutteti. La strada da asfaltata diviene sterrata, quindi continua in aree coltivate e vigneti limitrofe ad aree boscate. La pista lambisce un’area prativa e conduce quindi alla particella interessata (sul crinale parallelo a quello di Case Appiano) e ne costituisce il limite superiore.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T015

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.90 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Boscaglia di invasione BS31A 0.90 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) 120 133 Piste per mezzi agricoli minori (MP) Una pista trattorabile passa a monte della particella costituendone il confine est per circa 120 m, e può essere utilizzata per l’esbosco

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 90 cespugli 20 erbacea 10 lettiera 30

TIPI STRUTTURALI: Tipo Tipo strutturale forestale Dati Totale DPAS BS31A Superficie netta (ha) 0,90 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,90 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati PV RP AT UM QF Csa Totale Numero piante 20,8% 20,2% 42,7% 7,5% 1,9% 6,9% 100% Area basimetrica 16,0% 40,0% 18,0% 16,0% 8,0% 2,0% 100% Provvigione 15,8% 44,3% 11,2% 17,8% 9,9% 0,9% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico x diffuso libero sottocopertura x Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa x

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Grafiosi su olmo e deperimento generale su robinia.

DESCRIZIONE: Bosco di invasione ad olmo e acero campestre, su ex vigneto, già parzialmente sottoposto a tagli irregolari. La componente arborea è costituita da olmo, acero campestre, ciliegio, farnia e robinia che, in alcune aree, è prevalente. Lo strato arbustivo è composto da Crataegus monogyna, Cornus sanguinea, Ligustrum vulgare, Viburnum lantana, Hedera helix, Rubus sp., Euonymus europaeus.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 0,90 % 100% ------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale AF DPAS BS31A 4 ettari 0,9022 % 100% ettari totale 0,9022 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio Quarto triennio 0.90 100% Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale BS31A Assetto FC Tipo strutturale DPAS Destinazione PP Intervento BAU CF Priorità BAU 4 % RIPRESA BAU 50 Intervento SOST AF Priorità SOST 4 % RIPRESA SOST 25 Età 20-25 Totale superficie netta (ha) 0,90 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 45 Num. piante /ha > 7,5cm 3987 Diametro medio (cm) 12 Provvigione al 2012 (mc/ha) 143 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 67,0 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 4,7 Incremento medio (mc/ha/anno) 6,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 6,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 6,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 52 Ripresa all'anno di taglio (mc) 47,2

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 4 103d DPAS AF Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,90 Superficie netta aree intervento (ha) 0,90 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 47,22 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,90 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,90 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 47,22 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: Si prevedono interventi di avviamento all’alto fusto con selezione dei candidati fra gli individui a migliore portamento e maggiormente stabili. L’incidenza del prelievo sarà pari al 25% della provvigione.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: La pista di accesso all’area necessita di interventi di ripristino e ripulitura. PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2012 – 2027

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 201a COMPARTIMENTAZIONE: compresa B COMUNE: Cortazzone AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 24 LOCALITA’: S. Secondo – Str. Mongiglietto COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.69 PROPRIETÀ: Chiara Nicolò - CHRNCL89D20C627T

QUOTE (m s.l.m.) da 185 a 205 PENDENZA PREVALENTE: 20% ESPOSIZIONE PREVALENTE: N ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Strada Cortazzone . Da Cortazzone procedere fino alla Cappella S. Secondo, quindi prendere strada Mongiglietto. L’appezzamento è raggiungibile da una strada (S3) che si diparte dalla prima curva, in corrispondenza di un gruppo di case, e che procede in direzione est.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T083

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o x fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.621 90 PL - Prato 0.069 10 Totale 0.69 100

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineto QC60X 0.69 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) 100 145 Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 50 72 Una strada trattorabile percorre il limite nord-ovest dell’appezzamento, mentre una MP ne percorre un piccolo tratto interno, per circa 50 metri.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 70 cespugli 20 edera erbacea lettiera 80

TIPI STRUTTURALI: Tipo Tipo strutturale forestale Dati Totale ME QC60X Superficie netta (ha) 0,62 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,62 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati PA PV AT UM QF PO Totale Numero piante 3,1% 3,8% 2,8% 11,2% 22,9% 56,2% 100% Area basimetrica 12,7% 3,6% 1,8% 5,5% 54,5% 21,8% 100% Provvigione 13,6% 2,8% 1,1% 3,4% 59,3% 19,8% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico x diffuso libero x sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa x

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Grafiosi su olmo.

DESCRIZIONE: Querco-carpineto ad alto fusto, disetaneo a struttura equilibrata, di età variabile, con presenza di farnia, pioppo bianco, pioppo ibrido, ciliegio, olmo, acero campestre. Alcuni pioppi presentano buchi di picchio sul fusto. Lo strato arbustivo è composto da Corylus avellana, Crataegus monogyna, Cornus sanguinea, Hedera helix, Prunus spinosa, Rubus sp., Euonymus europaeus, Frangula alnus, Rosa sp., Clematis vitalba.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 0,69 % 100% ------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale DR ME QC60X 2 ettari 0,6914 % 100% ettari totale 0,6914 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio 0.69 100% Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale QC60X Assetto FU Tipo strutturale ME Destinazione PD Intervento BAU DR Priorità BAU 2 % RIPRESA BAU 50 Intervento SOST DR Priorità SOST 2 % RIPRESA SOST 25 Età 45 Totale superficie netta (ha) 0,62 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 48 Num. piante /ha > 7,5cm 944 Diametro medio (cm) 25 Provvigione al 2012 (mc/ha) 223 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 94,5 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 3,9 Incremento medio (mc/ha/anno) 4,5 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 4,5 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 4,5 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 61 Ripresa all'anno di taglio (mc) 38,2

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 2 201a ME DR Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,69 Superficie netta aree intervento (ha) 0,62 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 38,16 Valore di macchiatico stimato (€) 572,38 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,69 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,62 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 38,16 Valore di macchiatico stimato (€) totale 572,38

DESCRIZIONE: Si prevedono interventi di diradamento con asportazione del 25% della provvigione da eseguirsi nel secondo triennio di validità del piano: il diradamento tenderà a favorire gli individui più stabili e a miglior portamento e ad articolare maggiormente la struttura.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 201b COMPARTIMENTAZIONE: compresa B COMUNE: Cortazzone AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 24 LOCALITA’: S. Secondo – Str. Mongiglietto COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.65 PROPRIETÀ: Chiara Nicolò - CHRNCL89D20C627T

QUOTE (m s.l.m.) da 190 a 210 PENDENZA PREVALENTE: 30% ESPOSIZIONE PREVALENTE: NE ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Strada Cortazzone Montafia. Da Cortazzone procedere fino alla Cappella S. Secondo, quindi prendere strada Mongiglietto. L’appezzamento è raggiungibile da una strada (S3) che si diparte dalla prima curva, in corrispondenza di un gruppo di case, e che procede in direzione est.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T083

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.52 80 CP - Cespuglieto 0.13 20 Totale 0.65 100

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Querco-carpineto QC60X 0.65 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) 100 154 Una MP ne percorre per circa 100 metri il lato est.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 50 cespugli 30 erbacea 60 lettiera 10

TIPI STRUTTURALI: Tipo Tipo strutturale forestale Dati Totale PE BS31X Superficie netta (ha) 0,52 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,52 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati PA PT SC UM QF Totale Numero piante 6,7% 20,6% 25,6% 4,0% 43,2% 100% Area basimetrica 9,5% 4,8% 42,9% 19,0% 23,8% 100% Provvigione 13,1% 2,8% 44,2% 20,1% 19,8% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: pioppo bianco Novellame assente sporadico diffuso x libero x sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente Attesa Insufficiente Non attesa x

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x I pioppi sono piegati dagli agenti meteorici.

DESCRIZIONE: Boscaglia di invasione con età compresa tra 9 e 17 anni in evoluizone verso un querceto carpineto di versante. I nuclei a cespuglieto sono composti da Cornus sanguinea e Prunus spinosa

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PD ettari 0,65 % 100% ------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI:

TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale DR PE BS31X 2 ettari 0,6458 % 100% ettari totale 0,6458 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio 0.65 100% Terzo triennio Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale BS31X Assetto IN Tipo strutturale PE Destinazione PD Intervento BAU CM Priorità BAU 2 % RIPRESA BAU 50 Intervento SOST DR Priorità SOST 2 % RIPRESA SOST 25 Età 9 Totale superficie netta (ha) 0,52 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 20 Num. piante /ha > 7,5cm 880 Diametro medio (cm) 17 Provvigione al 2012 (mc/ha) 44 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 16,5 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 0,3 Incremento medio (mc/ha/anno) 4,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 4,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 4,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 16 Ripresa all'anno di taglio (mc) 8,3

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 2 201b PE DR Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,65 Superficie netta aree intervento (ha) 0,52 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 8,29 Valore di macchiatico stimato (€) 0,00 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,65 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,52 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 8,29 Valore di macchiatico stimato (€) totale 0,00

DESCRIZIONE: Si prevedono interventi di diradamento con asportazione del 25% della provvigione con selezione dei candidati a migliore portamento e favorendo una strutturaizone a gruppi.

INTERVENTI SUI DISSESTI:

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: PFA dei Comuni di Passerano Marmorito e Cortazzone e dell’associazione “Terra Boschi Gente e Memorie”

PIANO FORESTALE AZIENDALE periodo di validità 2013 – 2028

DESCRIZIONE PARTICELLARE

------PARTICELLA n°: 202 COMPARTIMENTAZIONE: compresa B COMUNE: Cortazzone AREA FORESTALE: 53 SETTORE n°: 24 LOCALITA’: C. del Lupo COMPILATORE: Blanchard-Bricarello

SUPERFICIE totale (ha): 0.1662 PROPRIETÀ: Comune di Cortazzone

QUOTE (m s.l.m.) da 210 a 245 PENDENZA PREVALENTE: 40% ESPOSIZIONE PREVALENTE: N ------UBICAZIONE, CONFINI E ACCESSO: Strada Cortazzone Montafia. Da Cortazzone superare il primo incrocio per S. Secondo-Mongiglietto e, al secondo incrocio, svoltare a sinistra, verso ovest, proseguire per circa 190 metri e quindi imboccare il tratto di sterrata che si diparte a sinistra. Dopo 50 metri, ad un bivio, proseguire dritto per circa 350 metri. L’area in esame si trova sulla pendice in esposizione nord.

------ASPETTI GEOMORFOLOGICI: UDT: T048

POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE: crinale o dosso o medio versante x alto versante cresta displuvio versante basso ripiano o fondovalle pianura compluvio versante terrazzo

BACINO IDROGRAFICO: Tanaro FATTORI LIMITANTI LO SVILUPPO DELLE RADICI: assenti o meno di meno di più di limitati 1/3 2/3 2/3 Superficialità del suolo x Rocciosità affiorante x Pietrosità profilo x Ristagni d’acqua x Altri fattori limitanti x

Descrizione degli eventuali altri fattori: ------PROSPETTO DELLE SUPERFICI:

COPERTURE DEL TERRITORIO:

COPERTURE Comunale ha % SF - Bosco 0.17 100 Totale

SUPERFICI BOSCATE:

TIPO FORESTALE Totale ha % Robinieto RB10B 0.17 100 Totale

------VIABILITA’, INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI ESBOSCO PRATICATI:

Classe metri metri/ha Strade camionabili principali e secondarie (S1 e S2) Strade trattorabili (S3) Piste camionabili (P1) Piste trattorabili (P2) Piste per mezzi agricoli minori (MP) Una MP è presente a monte della particella.

------STABILITA’ DEL TERRITORIO E FENOMENI DISSESTIVI:

assente su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Erosione superficiale o incanalata x Erosione catastrofica o calanchiva x Frane superficiali x x Rotolamento massi x Altri fattori di dissesto x

Descrizione degli eventuali altri fattori:

------SITUAZIONE EVOLUTIVO-COLTURALE DEI BOSCHI:

COPERTURA FORESTALE:

Copertura Percentuale arborea e arbustiva 60 cespugli erbacea 30 lettiera 70

TIPI STRUTTURALI: Tipo Tipo strutturale forestale Dati Totale AM RB10B Superficie netta (ha) 0,17 Superficie netta (%) 100% Superficie netta (ha) totale 0,17 Superficie netta (%) totale 100%

COMPOSIZIONE DENDROLOGICA: specie Dati Cav CS PV RP UM CB QF FO AG PS Totale Numero piante 32,1% 0,4% 9,4% 44,2% 8,5% 3,8% 0,3% 1,2% 0,0% 0,1% 100% Area basimetrica 14,5% 1,8% 10,9% 52,7% 3,6% 5,5% 3,6% 3,6% 1,8% 1,8% 100% Provvigione 9,5% 2,0% 10,7% 54,3% 3,6% 3,9% 6,2% 4,9% 2,8% 2,1% 100%

Rinnovazione/rigenerazione: Novellame assente sporadico x diffuso libero x sottocopertura Ricacci stentata oppressa vigorosa

Sufficiente x Attesa Insufficiente Non attesa

Fattori di alterazione: assenti su meno su meno su più pericolo di del 5% di 1/3 di 1/3 peggioramento Bestiame domestico x Ungulati selvatici x Agenti fitopatogeni x Agenti meteorici x Movimenti di neve x Incendio x Utilizzazioni o esbosco x Rotolamento massi x Attività turistico-ricreative x Altre cause x Deperimento su robinia.

DESCRIZIONE: Robinieto ceduo adulto con latifoglie mesofile, di età circa 20 anni, con un’area in frana con abbondante copertura di nocciolo. Oltre alla robinia, nello strato arboreo, sono presenti olmo campestre, farnia, orniello, ciliegio e pino silvestre. Nello strato arbustivo la copertura è costituita da Corylus avellana, Hedera helix, Rubus sp., Lonicera caprifolium, Cratagus monogyna, Euonymus europaeus, Cornus sanguinea. L’area in frana è localizzata nella parte inferiore della particella.

------DESTINAZIONI FUNZIONALI PREVALENTI: DESTINAZIONE Dati Totale PP ettari 0,17 % 100% ------INTERVENTI GESTIONALI:

INTERVENTI SELVICOLTURALI: TIPO TIPO INTERVENTO STRUTTURALE FORESTALE PRIORITA’ Dati Totale CF AM RB10B 3 ettari 0,1662 % 100% ettari totale 0,1662 % totale 100%

PERCENTUALE SULLA SUPERFICIE FORESTALE PRIORITÀ ha % Primo triennio Secondo triennio Terzo triennio 0.17 100% Quarto triennio Quinto triennio Totale

INDICAZIONI SULLA RIPRESA: Tipo forestale RB10B Assetto CM Tipo strutturale AM Destinazione PP Intervento BAU CM Priorità BAU 3 % RIPRESA BAU 90 Intervento SOST CF Priorità SOST 3 % RIPRESA SOST 60 Età 20 Totale superficie netta (ha) 0,17 Area basimetrica al 2012 (mq/ha) 44 Num. piante /ha > 7,5cm 3437 Diametro medio (cm) 13 Provvigione al 2012 (mc/ha) 147 Carbonio epigeo al 2012 (tC/ha) 62,5 Carbonio necromassa legnosa (tC/ha) 9,8 Incremento medio (mc/ha/anno) 7,0 Incr. corr. prima dei tagli (mc/ha/anno) 7,0 Incr. corr. dopo i tagli (mc/ha/anno) 0,0 Ripresa all'anno di taglio (mc/ha) 122 Ripresa all'anno di taglio (mc) 20,2

TIPO PRIORITA' PART. STRUTTURALE INTERVENTO Dati Totale 3 202 AM CF Superficie lorda aree di intervento (ha) 0,17 Superficie netta aree intervento (ha) 0,17 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) 20,24 Valore di macchiatico stimato (€) 303,56 Superficie lorda aree di intervento (ha) totale 0,17 Superficie netta aree intervento (ha) totale 0,17 Ripresa prevista nei 15 anni (mc) totale 20,24 Valore di macchiatico stimato (€) totale 303,56

DESCRIZIONE: Si prevedono interventi volti alla trasformazione del popolamento da ceduo a governo misto, con il prelievo del 60% della massa. La selezione interesserà la robinia e gli esemplari più instabili delle altre specie. Si prescrive la ceduazione completa del nocciolo per favorire la rinnovazione di specie arboree mesofile.

INTERVENTI SUI DISSESTI: Vista l’assenza di rischi per infrastrutture non si prevedono interventi specifici di consolidamento dell’area in frana, oltre alle normali pratiche selvicolturali.

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ e SISTEMI di ESBOSCO PREVISTI: COMUNE DI COMUNE DI PASSERANO MARMORITO CORTAZZONE

PIANO FORESTALE AZIENDALE DEI COMUNI DI PASSERANO MARMORITO E CORTAZZONE E DELL’ASSOCIAZIONE “TERRA, BOSCHI, GENTE E MEMORIE” (Regione Piemonte - L.R. 4/09 art. 11) per la gestione sostenibile delle proprietà boschive e per la valorizzazione degli assorbimenti di carbonio

PERIODO DI VALIDITÀ 2013-2028

Registro degli interventi e degli eventi

Novembre 2013

Responsabile: Dott. forestale Guido Blanchard – Studio Blanchard-Gallo – Chieri (TO) Collaborazione: Dott. forestale Martina Bricarello

Lavoro nell’ambito del progetto FORCREDIT: Piani forestali aziendali per la valorizzazione dei crediti di carbonio

REGISTRO DEGLI INTERVENTI E DEGLI EVENTI

Da compilare in due modalità: per particella assestamentale e cronologicamente per ciascuna annata silvana

REGISTRO PER PARTICELLA ASSESTAMENTALE

Indicare: ° particella e sotto particella forestale ° tipologia di intervento ° data inizio/fine lavori ° località ° superficie interessata direttamente ° quantità materiale ritratto

Particella forestale n°

INTERVENTI SELVICOLTURALI ANNO LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Particella forestale n°

INTERVENTI SELVICOLTURALI ANNO LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Particella forestale n°

INTERVENTI SELVICOLTURALI ANNO LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Particella forestale n°

INTERVENTI SELVICOLTURALI ANNO LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Particella forestale n°

INTERVENTI SELVICOLTURALI ANNO LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Particella forestale n°

INTERVENTI SELVICOLTURALI ANNO LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Particella forestale n°

INTERVENTI SELVICOLTURALI ANNO LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Particella forestale n°

INTERVENTI SELVICOLTURALI ANNO LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Particella forestale n°

INTERVENTI SELVICOLTURALI ANNO LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Particella forestale n°

INTERVENTI SELVICOLTURALI ANNO LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

REGISTRO CRONOLOGICO PER ANNATA SILVANA

Indicare: ° particella e sotto particella forestale ° tipologia di intervento ° data inizio/fine lavori ° località ° superficie interessata direttamente ° quantità materiale ritratto Annata silvana 2013-20014

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2014-2015

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2015-2016

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2016-2017

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2017-2018

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2018-2019

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2019-2020

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2020-2021

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2021-2022

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2022-2023

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2023-2024

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2024-2025

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2025-2026

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2026-2027

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)

Annata silvana 2027-2028

PARTICELLA INTERVENTI SELVICOLTURALI LOCALITA' E SUPERFICIE RIPRESA E SOTTO ESEGUITI PERCORSA (ha) mc - q PARTICELLA

ALTRI INTERVENTI ANNO DESCRIZIONE MIGLIORIE INFRASTRUTTURALI:

EVENTI STRAORDINARI OD INTERVENTI NON ANNO DESCRIZIONE PREVISTI Eventi meteorici particolari

Esondazioni, erosioni

Incendi boschivi

Fenomeni fitopatologici

ALTRE ANNOTAZIONI (es. raccolta seme se in popolamento classificato)