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MA RCD FERUIP1, F'f Gt'a Ferrario, Davide 624 625 Ferreri, Marco ce off rivelando la sua verginità. Deve in- Bibliografia: Davide Ferrario, in Sopralluoghi e Doni- gnala uno dal terrompere gli studi per fare il servizio civi- meritai-i, Torino Film Festival, 1998; Lorenzo Pelliz, Processo di Kafka, cui pensa già nel cita della regolarizzazione dei rapporti: già le, buona occasione per lasciare la famiglia. zar!, Davide Ferrario, Frammenti aguzzi di un discorso 1959, e che costituisce una sugge- El pisito rivela l'intrigante legame fra pro- amoroso, in '>Cineforum»,2000, n. 391. stione di fondo presente in L'udienza. Pur con qualche concessione allo stile da vi- prietà e relazione coniugale, in La donna Quella di Marco Ferreri è una figura atipi- deoclip, il film funziona grazie all'ottimo scimmia questa diventa addirittura il crisma ca nel panorama del cinema italiano, per gli montaggio, all'inventiva della regia e all'in- che permette il cinico sfruttamento della Ferreri, Marco umori che nutrono i suoi film, per le in- terprete, Valerio Mastandrea, talento comi- donna. La storia di L'ape regina - (Milano, 1928 - Parigi, 1997). Studi regola-. un mari- fluenze, per lo stile fatto di accostamenti to progressivamente s'avvia alla morte per co naturale. Fiume di parole, musica e im- ri a Milano, s'iscrive, senza raggiungere la stranianti e di commistioni insolite. Già i adempiere all'«obbligo coniugale» - mette magini, Tutti giú per terra diverte senza vol- laurea, alla facoltà di Veterinaria. L'inte- primi tre film, girati in Spagna (un contesto in luce il dirottamento dell'istinto sessuale garità né cali di ritmo. Figli di Annibale resse per il cinema ha modo di manifestarsi da cui assimila alcune tendenze), denotano verso la sola procreazione, e le laceranti con- ripropone le stesse qualità di messa in scena: nel 1950, quando promuove la produzione una singolare propensione all'interferenza; nivenze fra eros e thanatos. Il contrasto tra inquadrature sbilenche, regia precisa, musi- di Cronaca di un amore di Antonioni. Nello"' da un lato, infatti, si può rilevare un'attitu- ca azzeccata (gli Almammegretta), mon- soggetto e istituzioni si palesa come uno dei stesso anno si trasferisce a Roma, dove col- dine, in qualche modo ascrivibile ad ascen- cardini portanti della poetica del regista: ba- taggio da capogiro ma si perde anche in im- labora alla produzione di Documento mensi- denze neorealiste, al ritratto d'ambiente, provvisazioni che tolgono coerenza al pro- sta pensare anche a L'udienza, a Chiedo asi- le, che si qualifica come «rivista cinemato- un'attenzione a problematiche emergenti lo getto. Un napoletano vuole fare una rapina e a Storie di ordinaria follia. grafica» anche se di tipo particolare, per la (come la penuria di case o l'emarginazione), L'adattamento alle norme accettate serve da in banca ma un impiegato si auto-sequestra. quale vengono girati otto brevi inserti firL la descrizione di comportamenti; dall'altro I due protagonisti fuggono casi verso sud, copertura a comportamenti repressi (//pro- mati da altrettanti registi e scrittori. Nel però c'è la spinta alla creazione di «tipi», e fessore) con qualche clamorosa scoperta e un po' di o all'ambiguità dei rapporti che spes- 1953 è produttore esecutivo di Amore in pii in generale alla deformazione. La si no- so s'instaurano fra i protagonisti dei film; noia. Con Guardami, ispirato alla vita della ta soprattutto in città, film a episodi direttamente ispirato da Elcochecito, storia d'un an- il rimando a Bui- pornostar Moana Pozzi, Ferrarlo prosegue Wel, sia pure cauto, non è Cesare Zavattini. Nel 1956 si trasferisce a ziano che fa dell'acquisto e dell'uso d'una inopportuno. L'adattamento esterno "4rve la sua ricerca stilistica che ruota attorno ad Madrid, dove fa il rappresentante d'una dit. carrozzella per invalidi la sua ossessione, che soprattutto a mascherare quell'«uomo accelerazioni di ritmo, montaggio non se- ifisio- ta produttrice di obiettivi cinematografici; lo spinge addirittura all'avvelenamento dei logico » il cui richiamo suscita contrasto, at- quenziale, immagine volentieri «sporca». conosce Rafael Azcona, che in seguito col, familiari. È un'opera in cui la vocazione ver- trito, turbamento: «quando -dice Ferreri - Nina s'allontana dai suoi affetti quando sco- labora a lungo ai suoi film. Esordisce con El - so le tonalità del grottesco emerge con for- hanno davanti l'uomo fisiologico danno in pre d'avere un linfoma; continua tuttavia a pisito; sempre in Spagna gira altri due lun- za, grazie alla descrizione d'una «irregola- escandescenze perché non riescono a mani- lavorare e si lega a un infermiere e a un al- gometraggi ai quali vanno i premi della cri7 rità» che caratterizza molti personaggi di polarlo». Riferimento che giustifica la sua tro malato la cui salute precipita. In fin di tica cinematografica ai Festival di Locarno opere seguenti. Sono premesse rilevanti che continua attenzione al tema del corpo: co- si ritrovano, e si sviluppano in vita, Nina accetta di fare l'amore con lui. e Venezia. Nel 1962, rientrato in Italia, di- L'ape regina, me sanzione e spettacolarizzazione della di- Eros e thanatos, il film è documentato, sin- ribattezzata Una storia moderna rige L'ape regina, che incontra subito grossi in séguito a versità (La donna scimmia), come linguaggio cero e onesto sul piano etico, senza conces- un intervento censorio che pretende anche problemi con la censura: primo d'una lunga primario (Chiedo asilo), come vitalità e de- sioni (ma con qualche scena di troppo: l'epi- tagli e modifiche al dialogo. Pur prendendo serie d'interventi burocratici, giudiziari:e, cadenza (Storie di ordinaria follia), come luo- sodio bosniaco, la fiera del pomo). Ferrario produttivi che caratterizzano tutta la sua a prestito alcuni moduli della commedia ita- go del contrasto irriducibile fra esistenza e liana del periodo, si precisano interessi de- si conferma un impietoso e scomodo testi- carriera; basta pensare che il produttore- - morte. Nelle funzioni primarie - il cibo e la mone delle pieghe poco confessabili delle Carlo Ponti distribuisce La donna scimmia stinati a diventare permanenze in vario mo- sopravvivenza, il sesso e la nascita - stanno nostre società occidentali. Dopo progetti ad togliendo l'originario finale, e riduce • do articolate e - soprattutto nella parte fina- l'ineliminabile enigma e l'unico residuo di le della carriera - delle presenze costanti. alto rischio, propone Dopo mezzanotte, una mo dei 5 palloni (1963) a un episodio di Ieri, verità. Ferreri va fino in fondo - l'eccesso è Viene preso di mira uno dei pilastri istitu- storia sentimentale ambientata nel Museo domani, dopodomani (5965). Il film trova una sua caratteristica - a questo richiamo ai del Cinema di Torino, dove il protagonista una distribuzione non commerciale - nella zionali della nostra società «regolata», la fattori originari: arriva cosí ai passaggi sim- famiglia; in essa, la funzione del maschio e è il guardiano notturno: un triangolo amo- versione di 82 minuti - solo nel 1979. Tra bolici del cannibalismo (Il seme dell'uomo e roso che rimanda vagamente a Jules e Jim. le produzioni televisive di Ferreri si segna- della femmina è stabilita in modo fisso, la Oh come sono buoni i bianchi! ! !), coppia è infatti sempre esaminata come con- dell'auto- Con tocco lieve e riferimenti cinefiii (Buster lano un adattamento di Yerma di Gardà castrazione (L'ultima donna), dizione tipica della standardizzazione dei e a mettere in Keaton su tutti), Ferrario ritrova il piacere Lorca (Rai, 1977), uno dal Simposio di Plai' scena l'autoannientamento materiale ruoli. «Un serial sui rapporti tra uomo e don- (La dell'atto filmico ma non sfrutta appieno la tane (titolo per la Tv francese: Le banquet; grande abbuffata). L'esibizione del corpo del- na» definisce il suo cinema; in questa situa- cornice del Museo. [alain bichon] 1988; trasmesso nel 1992), e un film su Ra- la donna incinta (Il futuro è donna) è zione si depositano vecchie consuetudini e un tri- belais, Faictz ce que vouldras (Tv francese,. buto alla procreazione come messaggio per Filmografia: La fine della notte, 1990; Anime fiam- antiche coperture: «questo mi fa piú paura 1994). Va ricordata anche la sua attività di il futuro. L'autore arriva a tracciare un per- meggianti, 1994; Tutti giú per terra, 1997; Figli di An- della solitudine» afferma il protagonista di nibale, 1998; Guardami, 1999; Dopo mezzanotte, attore, in particolare in Porcile (1969) di Pa • corso iniziatico tutto basato sul confronto L'ultima donna guardando una foto familia- 2004; Se devo essere sincera, 2004. salini. Tra i progetti non realizzati, se ne se- ,'• con la propria fisicità, come in re. Il matrimonio è la forma socialmente san- Storia di Pie- ra. Solo che, in questo caso come in qualche [(D( ORGD TimAnii MA RCD FERUIP1, f'f Gt'A" PÌ-120 CA, Ccir(i) 1);?-10.(jA)e{,0 t)e- i rì615--(A.' DE/ Ci A191A ) voé(irt Pnut IVA g: IkiAlì m. o 2.00 • PP Ferreri, Marco 626, 627 Ferroni, Giorgio rio. Collabora con la Cines attirando l'at- altro, insegue anche contorte complicazio- immagini che permangono, residui simboli',, , trasto tra le case cadenti e i grattacieli in ni, come il confronto con le figure paterna ci, sono la maschera antigas e il vaso con Ciao Maschio, la scenografia di Sabaudia in tenzione dell'Istituto Luce che lo assume 1934, passa a e materna, La contorsione deriva da evi- i pesci rossi. L'asfissia e la costrizione. Se Storia di Piera, le fabbriche incombenti come tecnico: montatore nel denti influenze di vago sapore psicanalitico, un'apertura c'è, nella parte finale della pro- all'inizio di Chiedo asilo, i luoghi del consu- dirigere il reparto turistico nel 1935, distin- che si manifestano come non ben assimila- duzione, è nel vago, e forse illusorio, rifu- mo di massa, i supermercati e le discoteche guendosi come uno dei primi (e dei po- chi) autori riconosciuti di documentari del- te; la capacità di Ferreri di captare l'«aria gio in richiami archetipici: la nascita, il ma- di Il futuro è donna.
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