NOVEMBRE 1998 ANNO XV-N. 10 LIRE 9.500

Mariella di Maio Giovanni De Luna Scritti di Roland Barthes Il corpo del duce di Sergio Luzzatto Marco Belpoliti E. Alleva, L. Capogrossi-Colognesi Il mito e l'uomo di Roger Caillois L'oro d'Europa di Marcello De Cecco Ugo Serani Effètto film Vita e opere di José Saramago Così ridevano di Gianni Amelio

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. COMMA 20/b ART. 2, LEGGE 662/96 - ROMA - ISSN 03933903 NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 2

- riNDICF 1 "l "THB^rDETLlBRI DEL MESEBjtl tattonalt Non strappare la terza pagina

Vorremmo, ma non si può, essere come siamo che si vorrà provvedere alla buon libro di economia si parla nelle tualmente per i giornali sono certamen- nella mente di chi ha cancellato una svelta a questo lapsus di palinsesto, ag- pagine economiche; una buona inchie- te di poco conto e di poca durata. piccola rubrica radiofonica, "Terza giungiamo quindi qualche considera- sta sullo stato degli ospedali in una re- Si potrebbe dunque pensare che que- pagina", dalla programmazione mat- zione su come la stessa rubrica, forse gione, o in Italia, può trovare posto in sta parte più solida della stampa quoti- tutina di Radio 3. Si deve essere inclini cambiandole nome, potrebbe essere re- qualsiasi pagina; un'analisi delle culture diana, qui comprese anche alcune re- a una spiegazione benevola. Forse una staurata e rilanciata. politiche nel nostro paese può perfino censioni eccellenti di opere letterarie, svista. Forse si voleva mettere questa Siamo convinti che la scomparsa delle essere un editoriale di prima pagina. meriti una qualche speciale segnalazio- buona, già antica rubrica in fascia ora- tradizionali terze pagine da molti quoti- Non tutto quello che pubblicano i quo- ne. L'impresa non sarebbe solo un pia- ria migliore, e poi se ne è perduto l'ap- diani sia dovuta alla buona idea che la tidiani è effimero, anche se molte rifles- cere per gli ascoltatori di una rubrica punto. Forse si voleva cambiarne il "cultura" o non vada recintata o meriti sioni sulla natura umana e sul mondo radiofonica o televisiva che appunto nome (i quotidiani non hanno più in- uno spazio maggiore. Comunque di un che qualche intellettuale compone abi- volesse dedicarsi al non effimero della fatti la terza pagina), per intanto la si è stampa quotidiana, ma potrebbe anche messa da parte, ma poi la fretta ha fat- servire a valorizzare il lavoro di cono- to dimenticare l'impegno. scenza che i giornalisti possono com- Occorre una spiegazione benevola piere. Forse mi sbaglio, ma per esem- perché l'evento contraddice a una fon- pio mi sembra che da qualche anno la damentale legge della termodinamica stampa quotidiana non dedichi più del potere italiano: tutto si crea e nulla grandi risorse e passioni al lavoro di in- si distrugge. Si dovevano cancellare le chiesta; ebbene, la segnalazione rigoro- province, dopo la creazione delle re- sa e onesta di questo tipo di giornali- gioni, e le province sono restate. Si do- smo potrebbe spingere lettori, editori e vevano cancellare gli Istituti universi- direttori a farne più conto. Nella rubri- tari, dopo la creazione dei Diparti- ca dovrebbe entrare tutto ciò che, su fe- menti, ma di Istituti ce ne sono ancora nomeni culturali o sociali o politici rile- molti nelle nostre Università. Si dove- vanti, rappresenta un laborioso accre- vano ridurre drasticamente i Ministe- scimento di conoscenza; dovrebbero ri, ma l'impresa è ancora in buona par- esserne escluse le divagazioni culturali- te da compiere. E così alieno dal no- letterarie, anche quando scritte da ec- stro carattere di italiani dispiacere a cellenti "rappresentanti della cultura". qualcuno, che si preferisce innovare Anche in questo potrebbe essere un per addizione, invece che per sostitu- piccolo contributo al miglioramento zioni. E dunque inimmaginabile che delle prestazioni giornalistiche con- qualcuno abbia voluto consapevol- frontate all'onere di una crescita della mente dispiacere ai redattori di "Terza cultura di massa. pagina" e ai 120-150 mila suoi ascolta- "Il non effimero nei quotidiani" non tori quotidiani. è un bel titolo per una rubrica radiofo- "L'Indice", che ha qualche titolo per nica. Ma rispecchierebbe quel che preoccuparsi dei decrementi, anche in- "Terza pagina" in parte faceva e che volontari, delle quote già piccole che la dovrebbe continuare a fare. programmazione radiotelevisiva riser- Franco Rositi va alla produzione culturale scritta e ra- gionata, si unisce pertanto a quanti, au- A pagina 6 di questo numero pubbli- torevolmente, hanno già protestato per chiamo un appello della lettrice Laura la scomparsa di questa rubrica. Sicuri Ivaldi in difesa di "Terza pagina".

ma Pasolini, Zanzotto, Giudi- porto migliore e cioè i libri. Ero Rivoluzione. Così veniamo a Errata corrige. Nelle righe in- ci, Fortini. Intanto nell'antolo- infatti convinta che, nell'attuale sapere (a p. 35 del numero 9 troduttive alle pagine di "Mente Lettere gia dei "Meridiani" dedicata ai proliferazione di pubblicazioni dell'"Indice") che siamo alle so- locale" dedicate a Trieste a pagi- poeti italiani del secondo No- (anche le più improbabili), fosse glie di una nuova rivoluzione na 50 dello scorso numero, la fra- vecento hanno trovato posto facile trovare dei testi che spie- mondiale, capace di "liberare se iniziale "Città atipica, al confi- Pro Gatto. Sono un dilettan- parecchi scagnòzzi. Bene per gassero come funziona l'edito- l'umanità dalla catastrofe del ne con la Slovenia, privata te, accanito lettore di poeti. loro che io ho pure letti. Attra- ria, quali sono i ruoli professio- neoliberismo estremo", e, intan- dell'Istria divenuta croata" è da Possiedo circa duemila libri di verso "L'Indice" voglio manda- nali che le sono propri, quali so- to, i nostri scolari dallo studio leggersi "Città atipica, al confine poesia, fra i quali almeno due re un'invocazione alla signora no le opportunità di lavoro che dei classici italiani. Il motore di con la Slovenia, privata dell'Istria titoli di Alfonso Gatto occupa- direttrice dei "Meridiani" Re- si aprono per dei laureati. Ebbe- tanta liberazione? Una discipli- divenuta croata e slovena". no un posto onorevole: La sto- nata Colorni perché tiri fuori ne tutte le mie speranze sono na chiamata, con burocratica ria delle vittime e Osteria fle- Gatto dai cassetti Mondadori e precipitate nel baratro del Nulla ignoranza, "letteratura compa- A pagina 19 dello scorso nu- grea. Gatto da almeno quindici ce ne dia finalmente la sospira- (o quasi). Mi sono ritrovata a gi- rata". Il suo profeta? Un docen- mero i titoli dell'intervista a anni è completamente dimenti- ta edizione critica, prima che si rare per quasi tutte le librerie te (!) de "La Sapienza" (!) di Ro- Mulk Raj Anand di Pier Paolo cato. Mondadori, che era (è?) il chiuda il nostro secolo. della città in cui vivo (Venezia), ma. Mi chiedo come simili scioc- Piciucco e della recensione a In- suo editore, non ritiene oppor- Giuseppe Bernabini, Gubbio chiedendo a librai stupiti notizie chezze possano essere concepite toccabile sono entrambi sbaglia- tuno ripubblicare neppure nel- su pubblicazioni attinenti il da qualcuno, lette da qualcun al- ti: il primo ("Siamo ancora degli le edizioni economiche. Il re- mondo dell'editoria e sentendo- tro, e poi valutate, commentate, outsider") è un vecchio titolo er- cente volumetto della Jaca Editoria. Mi sono da poco mi rispondere che "sì forse esi- e — quel che è peggio - stampate roneamente ripubblicato, il se- Book, se pure lodevole, non laureata in giurisprudenza e ho stono, ma ora non mi viene in dalla nostra rivista. condo trasforma abusivamente può dare a nuovi lettori l'esatta cominciato a meditare seria- mente nulla" o "se esistono ven- Franco Marenco un paria in una paria. misura di questo poeta. Da un mente sulla possibilità di indi- gono pubblicate da case editrici po' di tempo leggo sui giornali rizzare il mio futuro professio- minori". In verità, alla fine, un giuste lodi alla signora che diri- nale verso l'editoria. Conscia pe- testo l'ho trovato, si tratta di In ogni sogno c'è una dose di Per motivi di spazio dobbiamo ge i "Meridiani", dove con raltro di non conoscere a fondo Trovar lavoro in editoria della ingenuità. Ciò non toglie che la rinviare al prossimo numero la grande sollecitazione e massi- le dinamiche di funzionamento Editrice Bibliografica, ma solo recensione di Roberto Gritella al pubblicazione delle altre lettere ma cura sono apparsi i grandi di questo settore imprenditoria- quello. Possibile che null'altro libro di Armando Gnisci possa giunte in redazione. poeti del nostro secolo, soprat- le, per accrescere la mia "cultu- vi sia in grado di aiutarmi? Pos- contribuire a portare l'attenzione tutto italiani, da D'Annunzio ra" in materia ho cercato di uti- sibile che l'editoria non pubbli- su una questione importante, i fino a Bertolucci. Ora si è in at- chi nulla sull'editoria? lizzare gli strumenti conoscitivi cui possibili sviluppi sono difficili e-mail: [email protected] tesa di Luzi e sono in program- con i quali ho da sempre il rap- Michela B., Venezia da prevedere. NOVEMBRE 1998 l'INDICF N. 10, PAG. 3

SOCIETÀ LIBRI DEL MESE 30 Mario Corona, Saggio sulla violenza di Wolfgang Sofsky LE IMMAGINI 4 Scritti. Società, testo, comunicazione di Roland Barthes GEOPOLITICA recensito da Mariella di Maio e Andrea Borsari DI QUESTO NUMERO 31 Marco Buttino, La guerra in casa di Luca Rastello 5 II mito e l'uomo e L'occhio di Medusa di Roger Caillois Giorgio Vercellin, Tasse religiose e filantropia nell'islam recensiti da Marco Belpoliti ed Enrico Alleva del Sud-est asiatico 8 Nascere. Storie di donne, donnole, madri ed eroi 32 Laura Cornetti, Islam e nonviolenza di Chaiwat Satha-Anand di Maurizio Bettini recensito da Renato Raffaelli Claudia Sonino, La Rdt, gli ebrei e lo stato di Israele di Sarà Lorenzini 14 Letteratura araba contemporanea Alberto Cavaglion, Il movimento anarchico ebraico di Isabella Camera d'Afflitto tra Mosca e New York di Furio Biagini recensito da Concetta Ferial Barresi 26 Nobili e re. L'Italia politica dell'Alto Medioevo POLITICA di Paolo Cammarosano recensito da Francois Menant 33 Schede di Giovanni Borgognone, Corrado Malandrino, 28 II corpo del duce di Sergio Luzzatto Diego Giachetti, Gabriele Magrin e Giovanni Carpinelli recensito da Giovanni De Luna BIOETICA 34 L'oro d'Europa di Marcello De Cecco 36 Cosimo Marco Mazzoni, Bioetica laica di Uberto Scarpelli recensito da Enrico Alleva e Luigi Capogrossi-Colognesi FILOSOFIA MITO 37 Gianluca Garelli, Logica della filosofia di Eric Weil 9 Simone Beta, Tra mito e politica di Jean-Pierre Vernant Gaetano Chiurazzi, Addio a Emmanuel Lévinas Le immagini sono tratte dai di Jacques Derrida e Pietas e allattamento filiale cataloghi delle mostre Leopardi Schede di Piero Cresto-Dina e Guido Bonino a Roma (a cura di Novella Bel- LETTERATURE lucci e Luigi Trenti, Electa, Mi- DIRITTO 10 Ugo Serani e Vittoria Martinetto, Vita e opere di José Saramago lano 1998, pp. 422, s.i.p.) e II 38 Giangiulio Ambrosini, Legge, diritto e giustizia tempo del bello. Leopardi e il 11 Giuseppe Merlino, La rosa rossa e Un'amazzone Ettore Gliozzi, Il potere dei giudici di Alessandro Pizzorno Neoclassico tra le Marche e Ro- di Alessandro Dumas Giulio Schiavoni, Barbablù di Ernesto Ferrerò ma (a cura di Costanza Costan- SCIENZE zi, Marina Massa e Stefano Pa- 12 Vittoria Dolcetti Corazza, Battaglie ed eroi petti, Marsilio, Venezia, 1998, del Medioevo germanico 39 Mario Tozzi, Valore empirico ed estetico delle teorie scientifiche Andrea Bajani, Altra gente di Martin Amis Augusto Vitale, Dalla nascita del linguaggio alla babele pp. 186, Lit 60.000). delle lingue di Robin Dumbar 13 Stefano Manferlotti, Nell'intimità di Flanif Kureishi "Periscopio" di Aldo Fasolo A pagina 8, Scuola di A.R. Pietro Deandrea, Il venditore di sogni di Ben Okri 40 Ferdinando Arzarello, L'enigma di Fermat di Amir D. Aczel Mengs, I lottatori. 15 Stefania Stafutti, Il teatro delle ninfee di Lulu Wang Gabriele Lolli, Il mago dei numeri di Hans Magnus Enzensberger e Dura la pappa di riso, Signor Wang Meng! di Fiorenzo Lafirenza A pagina 19, Achille Pinelli, STRUMENTI Chiesa di Sant'Antonio Abate NARRATORI ITALIANI Francesco Caltagirone, Michele Luzzatto, Bruno Bongiovanni, all'Esquilino ( 1833 ). 16 Alberto Casadei, Uomini pericolosi di Eraldo Affinati Mario Tozzi ed Eugenio Dalmotto, Manuali e schede 41 Luisa Ricaldone, Storia della letteratura italiana. Il Settecento 17 Bruno Falcetto, "Ali Babà". Progetto di una rivista 1968-1972 A pagina 20, Tommaso Minar- 42 Monica Bardi, La regina disadorna di Maurizio Maggiani Anna Segre, Dizionario dello sviluppo di, Lo studio romano di Fortuna- "Questo mese" di Lidia De Federicis Sergio Trombetta, La generazione danzante to Duranti (intomo al 1810). 18 Angelo Morino, Tramonto rosso sangue di Marina Ripa di Meana A pagina 25, Antoine-Jean- Enrico Cerasi, Amore® di RUBRICHE Baptiste Thomas, Maschere di carnevale (1817-18). VARIAZIONE 22 MARTIN EDEN Carla Vasio, L'influenza del vuoto 19 Novella Bellucci, Nuove edizioni leopardiane A pagina 28, Filippo Cenci, Intervista ad Andrea Camilleri di Carlo Lucarelli Ritratto di Francesco Cancellieri Un dibattito sulla narrativa italiana contemporanea (1819). POESIA tra Davide Silvestri, Alfonso Berardinelli e Dario Voltolini Grazia Casagrande, Scuole di scrittura su Web 20 Alessandro Fo, Due saggi di Roberto Deidier A pagina 30, Charlotte Bona- Schede di Giorgio Luzzi 38 BABELE parte, Autoritratto (1834). 21 Stefano Verdino, Prove di un io minore di Vittorio Coletti Giangiulio Ambrosini, Giustizialismo Cosma Siani, Ipoemetti di Carlo Porta A pagina 35, Alexandre Dela- 43 EFFETTO FILM tour, Julie Clary Bonaparte Stefano Della Casa, Così ridevano di Gianni Amelio (1824). ARCHITETTURA E URBANISTICA Giaime Alonge, "Cine grafie". Fairbanks 24 Marco De Michelis, Ordine sparso di André Corboz Giulia Carluccio, La didascalia nel cinema muto A pagina 36, Louis Hersent, Maria Beltramini, Sebastiano Serlio architetto di Samine Frommel Franco La Polla, The RoadMovie Book Ritratto di Gaspare Spontini Marco Pistoia, Teatro di guerra. Un diario di Mario Martone (1825). MUSICA Schede di Margherita Principe 25 Alessandro Arbo, Musica di Agostino 47 MONDO A pagina 49, Anonimo di scuo- Olivier Bonfait, L'età d'oro di Utrecht e Georges de La Tour la romana, Idillio della filatrice (prima metà del XIX secolo). STORIA Viola Papetti, Biografie di Anai's Nin Cosma Siani, Morgante in inglese 26 Andrea Zanardo, Ragioni per naturalizzare gli ebrei Paolo Tortonese, Le Démon de la théorie di Antoine Compagnon Qui sopra, Samuele Jesi, Pre- diJohnToland Simonetta Castronovo, L'Art au temps des rois maudits sunto ritratto di Giacomo Leo- 27 Francesca Rocci, Il medico ciarlatano di Giorgio Cosmacini pardi (1831-32). e Bartolomeo Sella nel Piemonte dell'Ottocento 50 MENTE LOCALE di Silvano Montaldo Perugia di Piergiorgio Giacché, Anna Belardinelli, A pagina 19, Novella Bellucci 29 Giovanni Carpinelli, La grande storia Marina Ricciarelli e Saverio Ripa di Meana passa in rassegna alcune nuove della prima guerra mondiale di Martin Gilbert edizioni delle opere di Leopardi. 52 II CHIOSCO Cristian Pecchenino, Fascisti rossi di Paolo Buchignani Leonardo Casalino, L'età della speranza di Paolo Vittorelli 53 AGENDA NOVEMBRE 1998 3 N. 10, PAG. 4 I poteri immensi del linguaggio Riuniti in una nuova raccolta una serie di pezzi di Roland Barthes inediti in Italia MARIELLA DI MAIO

nistica, identificazione lettore-au- Daix, dove si parla del sessantot- scrittura camusiana che qui ci in- In tal senso ha ben ragione Mar- ROLAND BARTHES tore, e via dicendo). to). Se ne potrebbero citare altri, veste e ci coinvolge. Nell'opposi- rone, nella sua introduzione, a scri- Scritti. Società, testo, Ed è legittimo chiedersi se, a di- che sono egualmente di straordi- zione (del tutto teorica) tra il "fon- vere che il "primo luogo comune" comunicazione stanza di tanti anni da quell'età nario interesse, ma irrimediabil- do" eia "forma", tra "l'impossibile consiste nel considerare la sua opera mente destinati - forse predesti- a cura di Gianfranco Marrone delle teorie e delle certezze, la ri- abbraccio delle idee" (i "duri cri- "come un faticoso cammino verso la proposizione di queste pagine di nati - a essere già materia di rifles- stalli" del Mito di Sisifo) e il "ba- Scrittura,-una sorta di percorso acci- ed.orig. 1993-95 Barthes, la cui disposizione anto- sione per studiosi di stadi anteriori gliore di superficie" delle parole, la dentato grazie al quale il serioso la- trad. dal francese logica è peraltro frutto di una scel- di certi campi disciplinari o mate- scelta è inequivocabile: "Un bel te- voro del saggista si è progressiva- di Marina Di Leo, ta del tutto individuale del curato- ria di compilazione per tesi di lau- sto è come un'acqua marina; il suo mente trasformato nell'euforica Gianfranco Marrone, r creatività dello scrittore". Barthes, Sandro Volpe in realtà, è sempre rimasto un saggi- pp. 463, Lit 54.000 sta (anche se mai "serioso"), e anche uno studioso, nel senso pieno del Einaudi, Torino 1998 Per ripensare il luogo comune termine, di grandissima qualità. E sono ancora le poche, ma infini- ANDREA BORSARI tamente preziose, pagine dedicate a m resso l'editore Einaudi, Camus (che erano state pubblicate che ha il grande merito Gli oltre sessanta contributi estratti dalle qualvolta diviene, diffondendosi nel sociale, in "Existences", la rivista del Sana- " di aver diffuso in Italia CEuvres complètes curate da Eric Marty per opinione comune a sua volta" (cfr. Marrone, torio degli studenti, quando il giova- tutta l'opera (o pressappoco) di Seuil compongono un quadro del lavoro di Il sistema di Barthes, Bompiani, 1994). ne Barthes curava la sua tubercolo- Roland Barthes (da II grado zero Roland Barthes che inizia negli anni quaranta Se è ormai difficile affidarsi alla semplice si), dove la definizione di "stile as- della scrittura a Incidenti), viene ora surdo" si fonda su grandi competen- con gli esordi "sartriani" e "brechtiani". Fa contrapposizione fra storia e natura per deco- pubblicata una scelta di grande in- ze retoriche (più debole, secondo una certa impressione vedere Barthes rimpro- struire il carattere artificiale del segno, e se la teresse. Sotto il titolo Scritti, vengo- me, la lettura della Reste, che suscitò no riuniti e tradotti vari contributi verare ad Albert Camus lo scarso "impegno" critica dell'ideologia non può oggi che fare i una replica del suo autore). che non hanno finora trovato posto in nome del realismo nell'arte e del materiali- conti con la sua pretesa di muovere lo smasche- Sappiamo che, in generale, nei volumi già pubblicati in edizio- smo storico, anche se la "drammaturgia della ramento dal punto di vista della conoscenza ve- Barthes articola le sue letture su ne italiana. Il curatore Gianfranco distanza" diventa presto critica del "mito ra, non è forse nella zona da cui nasce il "fanta- pochi concetti, su alcune marche Marrone, un semiologo, come è dell'attore posseduto". Il quadro si concentra sma", intorno a cui si aggira anche l'ultimo significative del testo (che spesso giusto che sia in presenza di uno sul periodo meno noto degli anni cinquanta ed Barthes, che Usuo antico sodale Jacques Derri- costituiscono una distorsione o un dei maggiori esponenti dello strut- arriva poi a descrivere i passaggi ultimi, teorici da è andato a cercare in Spettri di Marx gli rovesciamento delle letture tradi- turalismo e della semiotica (nono- ed esistenziali di Barthes, fino alla scomparsa strumenti per superare la fase solamente nega- zionali), come avviene nei migliori stante le ritrattazioni e le variazioni improvvisa nel 1980. tiva della decostruzione, per tornare a dire ciò dei suoi Saggi critici o in Su Racine. di percorso), ha tratto i testi qui E l'abitudine (o l'habitus) dello Il criterio secondo il quale Gianfranco Mar- che nel mondo si presenta come spettro e come presentati dalle opere complete di scienziato del linguaggio e dei se- feticcio ? A coloro che proclamano tra i compiti Barthes stampate dal suo editore rone ha raggruppato i testi è tuttavia tematico, gni, è anche una delle prove più al- francese (Seuil) e raccolte da uno riprende i principali interessi di Barthes e ne ri- odierni della filosofia quello di ripensare il luo- te, nella nostra contemporaneità, dei suoi migliori allievi, Eric Marty, vendica l'unità profonda di ispirazione al di là go comune, non risulterà forse congeniale la ri- della persistenza, malgré tout, studioso intelligente della scrittura delle "fasi" che l'hanno distinta. Il curatore, in- cerca di chi, senza essere filosofo, ha saputo leg- dell'attitudine "dissertativa" così intima nella forma diaristica. fatti, prolunga riflessivamente quel lavoro su- gervi un "atlante del discorso" in cui "siproiet- tipica della cultura francese, con- Il sottotitolo di questi Scritti, So- gli stereotipi che gli è parso il motivo intorno al tano le ossessioni, le paure, gli entusiasmi degli sequenziale, lucida, "finita". In cietà, testo, comunicazione, orienta quale l'opera di Barthes fa sistema applicando- uomini, per quanto siano sottomessi alle deter- fondo, la grande sfida di Barthes sui materiali in questione: saggi, lo alla sua stessa ricezione. Senza lasciarsi rin- minazioni storiche di una congiuntura"? Se, saggista non è stata forse quella di voci d'enciclopedia, collaborazio- chiudere entro il "faticoso cammino verso la infine, e fortunatamente, insieme all'arma- trovare un punto d'incontro tra ni giornalistiche, recensioni teatra- questa attitudine e la tentazione di Scrittura" dal "serioso lavoro del saggista" mentario di una linguistica semplificata è ca- li, testi creativi, interviste, materia- abbandonarsi ai poteri immensi all'"euforica creatività dello scrittore", l'impre- duta la gabbia di filosofia della storia entro la li in un certo senso disparati, ma del linguaggio, da lui sentiti, intui- tutti estremamente rivelatori di sa di Barthes non si lascia descrivere come ap- quale si è inizialmente dispiegata, diremo per ti, come da pochi altri? quella straordinaria varietà d'inte- prodo al Piacere del testo raggiunto lasciando questo che la finezza dello sguardo che descrive In molti di questi brevi scritti, ressi, di quella libertà intellettuale la Scienza per la Letteratura, e neppure resta i Miti d'oggi ha perso il suo potere di congelare necessariamente sintetici per la lo- che ha caratterizzato un'"awentu- prigioniera di una tradizione umanistica che i gesti ripetuti e i cliché della cultura di massa ro destinazione, questo incontro/ ra semiologica" tra le più singolari privilegia il linguaggio verbale trascurando le in istantanee che ne mostrano i contrasti irri- scontro è più evidente che in con- di un'epoca culturale - dagli anni immagini, esibisce semmai un suo duraturo solti, oppure che la fenomenologia del volto e tributi più lunghi o voci d'enciclo- cinquanta alla fine degli anni set- nucleo critico: "una continua radicale esigenza della visione che Barthes ha saputo costruire, pedia ragionate e ben costruite. La tanta (Barthes è morto nel 1980). di andare oltre l'opinione comune, additando i in continuità con il punctum della Camera tendenza a una scrittura frammen- Un'epoca caratterizzata da mode taria (che non è mai interruzione luoghi in cui essa si nasconde: un'esigenza di chiara ma assai prima di essa, ne risulta per (forse troppe!), ma anche da in- del senso, nemmeno in opere co- andare oltre il proprio stesso discorso ogni questo irreparabilmente menomata? dubbie scoperte "scientifiche" - la me Barthes di Roland Barthes o La linguistica di Saussure, di Benveni- camera chiara) è un aspetto essen- ste e di Jacobson, l'antropologia ziale di quel lavoro "linguistico" strutturale di Lévi-Strauss, la ricer- nel quale consiste prevalentemen- ca, insomma, di un discorso del me- re, non debba avere di necessità rea. E lo stesso, per esempio, si po- colore deriva dal riflesso del fondo te l'esperienza di questa scrittura todo, dei metodi, della teoria, in un sapore un po démodé, di no- trebbe dire dell'articolo sul match sulla superficie (...) Lo stile dello saggistica, che è un'esperienza tra- una parola. Ma segnata anche da stalgica recriminazione o di osti- Chanel-Courrèges (ma chi ricorda Straniero ha proprio qualcosa di gica, come è stato scritto, per il fermenti di rivolta, da denegazioni nata fede in un passato che è trop- ancora Courrèges?), in "Marie marino: è una specie di sostanza tentativo di dominare il linguag- e palinodie (si pensi alla barthesia- po prossimo per essere davvero Claire", 1967; oppure, in campo neutra, ma un po' vertiginosa a for- gio, i linguaggi. Questa dimensio- na Lezione inaugurale della presti- passato, e quindi non può essere diverso dalla moda, del ritrattino za di monotonia, attraversata a vol- ne che acquista sempre più carat- giosa cattedra al Collège de Fran- ancora sottoposto a riflessioni cor- del capitano Towsend (1955), lo te da folgorazioni, ma soprattutto teri di ossessiva visibilità è per ce, del 1977). "Que reste-t-il de rette e il più possibile oggettive. sfortunato fidanzato della princi- sottoposta alla presenza sottomari- Barthes, che ha scritto che la sua nos amours?", che ci rimane oggi Certo, alcuni scritti, a rileggerli, pessa Margaret d'Inghilterra, pal- na di sabbie immobili che legano "malattia" è "vedere il linguag- di queste passioni (ormai lontane), comunicano questa sensazione di lido antecedente della mitica Dia- questo stile e gli danno colore". gio", ciò che caratterizza la nostra si chiede uno dei migliori studiosi essere ormai storicamente inqua- na. Oppure ancora di certi inter- Questo primato della parola, che modernità o postmodernità. In un contemporanei, Antoine Compa- drati in una dimensione culturale venti teorici sulla letteratura e sul- Barthes non teorizza, ma vive dal brevissimo articolo apparso in "Le gnon, che a Barthes è stato molto che ci sembra superata. Hanno la critica che rappresentano con di dentro, incorporando alla sua Monde" nel 1978, egli si chiede vicino, nel suo ultimo libro Le Dé- evidentemente perduto la primiti- forte intensità l'adesione al credo quella dell'altro, e che voghamo perché rileggendo, sfogliando Vol- mon de la théorie (Seuil, 1998; cfr. va forza d'impatto, di quando po- strutturalista. sottolineare proprio perché esso taire e Rousseau, trova Voltaire p. 49 di questo numero). Il "senso tevano apparire come provocazio- Ma altri scritti ci sembrano avere precede di molti anni le sue opere "meno disperato" e Rousseau "più comune", osserva Compagnon, ni anche inaudite. È il caso di una valenza diversa. Penso alle Ri- maggiori, è un dato indiscutibile e felice di noi". Forse - conclude - sembra averla avuta vinta sulla teo- qualche testo che potremmo defi- flessioni sullo stile dello "Stranie- indiscusso da tutti coloro che di perché non sapevano e non lo sa- ria, sulle diverse griglie metodolo- nire di carattere "sociologico" e in ro", uno dei testi del primissimo queste opere si sono occupati, e peva nessuno a quel tempo che "il giche mediante le quali generazio- senso lato "politico" (come tanti Barthes (del 1944), dove lo stile del che vengono in parte ricordati nel- linguaggio esiste, che dobbiamo ni di "scienziati" del testo e della altri testi barthesiani, in verità). romanzo di Camus è analizzato la bibliografia che chiude questo sopportarlo, approfondirlo, go- letteratura hanno voluto ingabbia- Sono ad esempio quelli dedicati nella sua neutra trasparenza, su cui volume. Ma quello su cui è ancora derne come del nostro stesso cor- re la spontanea tendenza del pub- alla società di massa, degli anni tante, troppe pagine sono state utile insistere è il fatto che sarebbe po, la condizione contraddittoria blico ad andare "dove ti porta il sessanta (sulTAlimentazione con- scritte senza raggiungere la geniale davvero troppo semplice conclu- della nostra alienazione e della no- cuore" (rapporto vita-arte, culto temporanea, sull'Automobile, o le semplicità e l'assoluta aderenza al- dere su un Barthes scrittore e che stra liberazione, della nostra pe- della biografia, lettura impressio- risposte all'intervista di Pierre la fisicità, alla corporeità della come tale vada valutato. santezza e della nostra leggerezza". Tlf\,ctcr - obibìsO- ete,L m^e^e Lo scrittore che voleva dissezionare il seme salterino Il libro chiave di un inclassificabile-, tra antropologia e biologia, psicoanalisi e filosofia MARCO BELPOLITI

tutto ciò che appare misterioso, na- bro chiave della sua intera opera, e l'uomo, e ristampato tale e quale tasma della vagina dentata), aveva ROGER CAILLOIS scosto, incongruo, eteroclito - "Io comprende al suo interno il saggio nel 1972 con una nuova breve pre- profondamente colpito i surreali- Il mito e l'uomo non sono un razionalista; io cerco che lo ha reso famoso e ne rappre- fazione. sti. In quegli anni il tema e l'imma- la coerenza", è una delle sue frasi senta esso stesso l'ideogramma: La Il saggio, giocato tutto sull'in- gine della mantide religiosa erano ed. orig. 1938 più celebri - e la ricerca di un siste- mantide religiosa, pubblicato nel quietante analogia antropomorfica nell'aria: Breton ne allevava degli trad. dal francese ma di analogie tra le forme appar- 1934 nella rivista "Minotaure", poi tra l'insetto e l'uomo, e sulla con- esemplari, Eluard li collezionava, tenenti ad almeno due regni della ripubblicato in "Mesures", quindi nessione biologica tra nutrizione e Giacometti fondeva nel bronzo di Alfredo Salsano tradizione: quello minerale e quel- raccolto in volume nel 1938, anno sessualità (dalla mantide che divo- Lemme Egorée, immagine della co- pp. 126, Lit 38.000 lo animale. Il mito e l'uomo è il li- della prima edizione di II mito e ra il maschio dopo la copula al fan- pula cannibalica, ma soprattutto Dalì pubblicava in "Minotaure" Bollati Boringhieri, Torino 1998 uno scritto rivisto in francese da Caillois stesso, L'interpretazione paranoica dell'immagine ossessiva rima scena. Il 26 dicembre I libri di Caillois dell'Angelus di Millet, in cui l'im- 1934, al caffè di place magine della donna in preghiera Bianche, dove solitamente accanto al contadino era letta come Psi riuniscono i surrealisti, Breton I demoni meridiani, Bollati Boringhieri, 1988 (testo della tesi discussa nel 1936 quella di una mantide. Nel suo sag- mostra agli amici, con aria molto e mai prima stampata in volume; cfr. "L'Indice", 1989, n. 3) gio sull'insetto Caillois non si limi- misteriosa e compiaciuta, una Procès intellectuel de l'art, 1935 ta a mettere in fila e ad analizzare manciata di semi messicani che tutta una serie di figure mitiche e posseggono il magico potere di sal- LeMythe et l'homme, 1938 (limito e l'uomo, Bollati Boringhieri, 1998) popolari della mantide, collegan- tare. I presenti si congratulano con L'Homme et le sacré, 1939 dole alle fantasie presenti in diffe- Breton per la sua "scoperta" che Puissances du roman, 1941 {La forza del romanzo, Sellerio, 1980) renti popoli, e tutte legate al rap- conferma le loro teorie sul magico Label, 1948 porto tra cibo e sessualità femmini- e il meraviglioso; tuttavia uno dei le, ma enuncia quella che è la chia- presenti avanza una proposta: dis- Description du marxisme, 1950 ve di volta delle sue successive sezionare uno dei semi salterini, Poétique de Saint-John Perse, 1954 indagini: tra l'uomo e l'insetto c'è per verificare se non vi sia all'inter- L'Incertitude qui vient des réves, 1956 (L'incertezza dei sogni, Einaudi, 1983,19892) uno stretto legame, dal momento no una larva. Breton s'indigna per Les Jeux et les hommes, 1958 {I giochi e gli uomini, Bompiani, 1981,19952) che entrambi fanno parte della me- l'atteggiamento sacrilego e discute 2 desima natura: "In qualche misura animatamente con il giovane sur- Anthologie dufantastique, 1958,1968 sono retti dalle stesse leggi. La bio- ie realista, Roger Caillois, che il gior- Meduse et C , 1960 {L'occhio di Medusa, Cortina, 1998) logia comparata copre gli uni e gli no successivo si dimette dal grup- Esthétique genéralisée, 1962 {Vocabolario estetico, Bompiani, 1991) altri". L'insetto è dominato po con una lettera in cui discute i Bellone ou la Pente de la guerre, 1963 {La vertigine della guerra, Lavoro, 1990) dall'istinto e di conseguenza da propri principi estetici. Instincts et société, 1964 {Istinti e società, Guanda, 1983) una forma di automatismo, mentre l'uomo, grazie alla sua intelligenza, Seconda scena. È il 1937 e il gio- Au cceur du fantastique, 1965 {Nel cuore del fantastico, Feltrinelli, 1984; vane Caillois - ha ventitré anni - è più libero di giudicare, rifiutare, accompagna attraverso il cortile cfr. "L'Indice", 1984, n. 2) per quanto tutto ciò - scrive Cail- della Sorbona sino alla fermata De la féerie à la science-fiction, 1966 (Dalla fiaba alla fantascienza, Theoria, lois, - renda più lenti i rapporti tra dell'autobus il suo maestro, Mar- 1985; 19912; cfr. "L'Indice", 1985, n. 10) rappresentazione e azione. cel Mauss, e discute con lui il tema Cases d'un échiquier, 1970 In II mito e l'uomo egli sottolinea della propria tesi, dedicata al voca- come le immagini fantastiche sor- bolario religioso dei Romani. L'Periture des pierres, 1970 {La scrittura delle pietre, Marietti, 1986) gano nell'uomo al posto dell'atto Mauss è scettico e mette in guardia Pierres, 1970 scatenato e svolgano il ruolo che l'allievo sulle difficoltà che incon- La Dissymétrie, 1973 nell'insetto invece è proprio trerà; prima di salire sull'autobus Approches de l'imaginaire, 1974 dell'istinto. Usando il Bergson del- in movimento - non ne parlerà mai le Due fonti della morale e della re- più con Caillois, che del resto non Obliques, 1975 ligione, Caillois parla di "istinti la scriverà - 0 maestro ha il tempo Le Fleuve Alphée, 1978 {Ilfiume Alfeo, Sellerio, 1980) reali" e "istinti virtuali"; i miti per una battuta in cui sintetizza il Approches de la poésie, 1978 umani non sarebbero altro che il problema: "Vordo rerum". Rencontres, 1978 luogo in cui gli istinti si prendono In questi due episodi della vita Le Champ des signes, 1978 le soddisfazioni che la realtà rifiuta di uno dei più complessi e al tem- loro: nell'uomo la funzione affabu- po stesso affascinanti scrittori AA.W., Le Collège de Sociologie, a cura di Denis Hollier, 1979 {Il Collegio di latrice, propria del mito, tiene il francesi di questo secolo - Caillois Sociologia, a cura di Denis Hollier, Bollati Boringhieri, 1991; cfr. "L'Indice", posto che il comportamento istinti- è insieme saggista, narratore e poe- 1991, n. 3) vo ha nell'insetto. ta, oltre che traduttore ed editore - La Nécessité d'esprit, 1981 Le teorie di Caillois fondono ele- si compendiano le ragioni stesse menti diversi provenienti dalla psi- della sua opera: l'aspirazione a un'indagine rigorosa e coerente di • SS Gli altri titoli della serie: S-) Teoria e analisi Federico Bertoni H testo a quattro mani dei testi letterari Per una teoria della lettura pp. 340, L 30.900 Serie diretta da Wayne C. Booth Retorica della narrativa Mario Lavagetto pp. XVI + 556, L. 49.300 Giovanni Bottiroli Una serie di Teoria dello stile strumenti per pp. XXII + 364, L. 38.700 capire come Claude Bremond sono fatti, Il divenire dei temi Al di qua e al di là di un racconto La come a cura di Daniele Giglioli funzionano, pp. XVI + 188, L. 21.700 Nuova Massimo Fusillo quali domande L'altro e lo stesso Italia pongono e Teoria e storia del doppio Editrice quali risposte novi pp. vm + 360 L. 34.000 forniscono i Donata Meneghelli Giancarlo Mazzacurati via E. Codignola, 20 Teorie del punto di vista All'ombra di Dioneo 50018 Scandirci (FI) grandi testi Scritti di James, Beach, Lubbock, Brooks, Warren, Friedman, Tipologie e percorsi della novella fax 055/75.90.208 Kayser, Booth, Dolezel, Stanzel, Genette, Lotman da Boccaccio a Bandello http://www.lanuovaitalia.it letterari pp. XXXVI + 244 L. 33.000 pp. XVIII + 222, L. 20.600 IDEI LIBRI DEL MESE

NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 6 ^/Li-ter - o^ily^o- cte,L

caratteristiche della società umana Esempio sorprendente della logi- con quelle di alcune specie d'insetti, ca di Caillois nella ricerca di corri- coanalisi freudiana, dal romantici- Farfalle d'autore per dimostrare che l'uomo - co- spondenze nascoste - che egli stesso smo, dalla filosofia francese ENRICO ALLEVA sciente ma intrinsecamente impre- definisce, comunque, "quasi inveri- dell'inizio del secolo, dalle teorie ciso - e l'insetto - con i suoi perfetti ficabili" - tra il nostro mondo e biologiche, dal darwinismo degli automatismi - simbolizzano due ap- quello degli insetti è la relazione apologeti, ma anche dalle indagini cercando di afferrarne i processi, procci paralleli alla costruzione, alla ipotizzata tra umana fabulazione e ROGER CAILLOIS della psichiatria positivista del- piuttosto che le relazioni tra gli ele- geometria, all'arte. Entrambi sono ciò che lui definisce istinto. Basan- l'Ottocento, senza dimenticarci dei L'occhio di Medusa. L'uomo, menti (in campo biologico, le filo- per Caillois strumenti utili alla rea- dosi su alcuni fatti - le mantidi fem- suoi maestri di antropologia, Mar- l'animale, la maschera genesi, ovvero le vie percorse lizzazione di un disegno universale, mine divorano i maschi durante ma il primo è dotato di una capacità cel Mauss in testa; il tutto è fuso in ed.orig. I960 dall'evoluzione). Secondo Caillois l'accoppiamento, l'uomo nutre in- un crogiolo che all'epoca teneva in "la complessità stessa è creatrice di di perfezionamento culturale che teresse per le mantidi, in molte ci- trad. dal francese ebollizione argomenti, temi e teorie legami". A dimostrazione dell'im- nasce dalla sua stessa imprecisione: viltà è diffuso il mito della donna che oggi possono apparire quasi di Giovanni Leghissa portanza dei processi, e del proprio "La coscienza (...) ha senza dubbio che uccide e divora l'uomo al mo- scontati, anche perché sono stati re- pp. 128, Lit 26.000 gusto per la provocazione, egli cessato di essere infallibile, ha perso mento dell'amplesso - Caillois, im- muove una sostanziale critica a la lucidità irriflessa che caratterizza si consueti dalla diffusione delle Cortina, Milano 1998 plicitamente assumendo che il ter- opere di George Bataille, amico di Leonardo da Vinci, perché "con lo stato sonnambolico. Esita, ten- rore dell'uomo colga anche le man- Caillois e cofondatore del celebre tidi maschio, conclude che l'istinto, Collège de Sociologie, oltre che dal- nel mondo umano dell'immagina- le infinite vulgate che se ne sono fat- zione e della libertà, agisce "per im- te negli ultimi trent'anni. magine interposta", vale a dire at- Il mito e l'uomo si presenta come In difesa di "Terza pagina" traverso il mito. Non meno contro- un libro ricco di sollecitazioni e di versie può suscitare l'idea che le ali immagini inconsuete, ma anche LAURA IVANI di farfalla, il cui colorato disegno un'opera misteriosa e piena di sot- non segue la tendenza universale al- tintesi, come è evidente nel capitolo Vorrei che deste spazio a questa notizia per diffonderla e se possibile contribuire a porvi ri- la simmetria e alla geometria, né il sul mimetismo, Mimetismo e psicoa- medio. Grazie. principio d'economia - ma qui si stenia leggendaria, in cui si discute potrebbe contestare a Caillois un insieme del mimetismo animale e di S.O.S. per salvare "Terza pagina". eccesso di fiducia nella propria ra- una malattia psichica; oppure nei Torse questa notizia vi è sfuggita, invece vorrei che non passasse sotto silenzio: "Terza pagina" gione, perché non basta non trovare due saggi dedicati rispettivamente chiude. Da venerdì 2 ottobre la rubrica (quasi) giornaliera, ideata e condotta da Michele Guli- una spiegazione alla funzione dei all'impero sotterraneo di un impe- colori per definirli superflui -, siano nucci su Radio 3 è stata bocciata dal nuovo direttore dei programmi radio Giancarlo Santalmassi ratore cinese e all'architettura del da considerare alla stregua di vere e (ho già sentito questo nome, ma chi è?). Tutto nuovo e allora via il vecchio, si fa per dire, Guli- palazzo di Minosse a Creta, veri e proprie opere d'arte, e più precisa- propri racconti che anticipano i te- nucci & C. Ma per chi non è un ascoltatore assiduo di Radio 3, lo informo che "Terza pagina" è mente pitture, per i loro straordina- mi della "pietrificazione" cui Cail- una rubrica che va in onda dal lunedì al venerdì alle 10.15 su Radio 3: sono 15 minuti a disposi- ri rapporti tra forme e colori. In lois si dedicherà a partire dagli anni zione del commentatore (insieme a Galinucci si sono alternati Daria Galateria, Sandra Petrigna- questo caso pittore non è l'indivi- sessanta. Anche il suo scritto Parigi, ni, Mario Fortunato, Valerio Magrelli, Marcello Veneziani, Mario Ajelio e tanti altri), che, insie- duo, involontaria tela itinerante, ma mito moderno costituisce una curio- me all'ascoltatore, sfoglia le pagine culturali dei quotidiani del giorno. È una trasmissione in di- l'intera specie. E provocatoria è sa indagine intorno all'idea di Parigi retta che permette di avere una rassegna stampa delle pagine culturali, e non solo, più ampia a l'ipotesi che il mimetismo, in molti come personaggio mitico, organi- chi come me compra uno o al massimo due quotidiani al giorno. È stato affrontato un argomen- casi, non abbia valore di sopravvi- smo vivente, dotato come un uomo to che mi interessa? È stato intervistato un autore o ricordato un artista che mi appassiona? venza, costituendo una sorta di di una doppia identità misteriosa e "moda naturale" che evolve su scala Galinucci & C. mi hanno informata, e se mi garba scendo all'edicola o mi collego la sera a inafferrabile. Caillois resta ancor millenaria, idea basata sulla - criti- oggi un autore originale che non casa a Internet e mi scarico l'articolo o l'intervista che mi interessa. Perché eliminare una tra- cabile — affermazione che poiché rientra in nessuna tassonomia lette- smissione culturale da una rete radiofonica che, per tradizione, fa cultura? Una trasmissione molte specie, ad esempio di farfalle, raria, uno scrittore che nessuna let- che da pochi mesi interagisce con gli ascoltatori tramite una segreteria telefonica non sono mimetiche, una simile tura o indagine riesce a circoscrive- (06/3244974) su cui lasciare incisi richieste, osservazioni o commenti. I messaggi sono sempre qualità è inutile. re o a classificare, il che, coi tempi ascoltati e non è infrequente essere contattati direttamente dal conduttore principale e ideato- La traduzione di Giovanni Le- che corrono, non è poco. re della rubrica. E so, perché mi sono informata alla fonte, che i messaggi sono molti. 15 mi- ghissa è generalmente puntuale, nuti che, dal 5 ottobre, ruberanno spazio a chi, a cosa? Oppure sono 15 minuti che sono di- scorrevole, gradevole, pur con alcu- ventati fastidiosi perché si è scoperto che cultura equivale a messa in discussione, confronto, a ne stonature - tra cui la resa di "dé- MII^MPIV volte scontro su argomenti ed espressioni artistiche che non tollerano, non sono io a dirlo, fenses" (zanne di mammouth) con "difese", e di "déception" (inganno, un'unica interpretazione? A chi dà fastidio "Terza pagina"? Quali sono i giornali che non ven- tema attualissimo in etologia) con gono mai nominati? Gran parte dell'editoria (quotidiani, settimanali, mensili, libri ecc.) vie- ASTROLABIO "decezione". Questo libro non è ne nominata e giudicata: io ho acquistato giornali, riviste e libri che mai avrei pensato di leg- Michael Eigen - né vuole essere - un testo scienti- gere. Non si favorisce anche così la più importante legge di mercato: vendere, vendere e, anco- LA MORTE PSICHICA fico di consultazione: le pagine sulle ra vendere? funzioni del mimetismo sono ap- Come affrontare Per concludere, se c'è qualcuno che come me è contrariato o soltanto dispiaciuto per la fine profonditamente analitiche, ma la la forza distruttiva interiore forzata di "Terza pagina" lo invito a scrivere al nuovo direttore dei programmi radio, Giancar- classificazione delle diverse forme è che mina alla base piuttosto antiquata. Si tratta piutto- la vitalità dello spirito lo Santalmassi, per fargli sapere il proprio disappunto, rabbia o scontento. Forse così insinue- • remo, me lo auguro, nella sua coscienza il dubbio di stare per commettere un grave errore, ov- sto di un'opera dotata di dignità let- teraria, con descrizioni molto pia- viamente, inviando il tutto a Giancarlo Santalmassi, direttore programmi radio, Via Asiago cevoli, da cui traspare evidente la Santideva 10-00195 Roma, meglio se a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. passione dell'autore per la mitolo- BODHICARYAV ATARA gia e gli insetti: l'aspetto spettrale Una guida al sentiero buddhista della mantide, il potere di fascina- del risveglio zione degli ocelli nel mondo anima- Una pietra miliare tenna (...) Eppure, nei limiti che essa le, ma anche in quello umano: "Si della letteratura buddhista Tradurre oggi questo libro, scrit- tutto il suo genio non è riuscito a ha appreso a riconoscere, forse a constata dunque che l'uomo quasi e della letteratura spirituale. to nel 1960 da Roger Caillois - fon- creare una sola macchina in grado spostare in avanti, questa fantasia universalmente, in virtù di una ten- Un'opera che può accompagnarci datore con Georges Bataille del di funzionare (...) Leonardo cerca- per tutta una vita Collège de Sociologie, studioso va gli archetipi dei fenomeni (...) il maldestra è libera. E creatrice". denza che si direbbe inestirpabile, • della mitologia e del sacro, non uno compito autentico (dello scienzia- L'autocoscienza umana è per Cail- ha paura dell'occhio il cui sguardo specialista di questioni evolutive - to) consiste nel determinare delle lois conseguenza diretta della rinun- provoca lo stupore paralizzante, co- Johan Vanderlinden ha il sapore forse della provocazio- corrispondenze sotterranee, invisi- cia, in senso evolutivo, a organi trop- stringe a fissare un punto fisso, pri- Walter Vandereycken ne. E un sasso gettato nello stagno bili, inimmaginabili per il profa- po specializzati, come le ali di un uc- va immediatamente di coscienza, LE ORIGINI TRAUMATICHE del darwinismo già agitato da in- no". Come ulteriore premessa alle cello. Una rinuncia che coincide con volontà, capacità di movimento (...) DEI DISTURBI ALIMENTARI quiete correnti di superficie - la proprie dissertazioni, Caillois spez- la pedomorfosi, il mantenimento di Si spaventa e, subito, si sforza di fa- caratteri giovanili nell'organismo re del temibile emblema uno stru- Il rapporto fra il trauma contrapposizione tra gli adattazio- za una lancia a favore dell'antropo- mento di terrore di cui poter a sua e la dissociazione nisti ferventi (coloro che leggono morfismo: negare indiscriminata- adulto. Preferendo alle "soluzioni affrontato dal punto di vista con ottimismo una storia di funzio- mente che gli animali possano pro- organiche" quelle meccaniche, l'uo- volta disporre, ora però come arbi- della teoria, della ricerca nalità evolutiva dietro ogni struttu- vare emozioni e ambizioni di tipo mo può dotarsi all'occorrenza di tro di quella potenza (...) Di nuovo, e della cura ra o comportamento) guidati da Ri- umano - come faceva Buffon - è una bussola per orientarsi con l'abi- il parallelismo si ripete, dall'ocello chard Dawkins e quelli, più mode- una pericolosa forma di antropo- lità di una formica, volare in un ae- allo sguardo della Gorgone, dallo rati, rappresentati da Richard centrismo, in quanto spinge l'uomo reo corazzato coniugando le qualità spasmo del bruco o della farfalla al- Arnaud Desjardins Lewontin e Stephen Jay Gould. E si a ritenersi sostanzialmente diverso di un uccello e di un'aragosta, utiliz- la trance dello stregone". L'AUDACIA DI VIVERE tratta di un sasso che, dello stagno, (superiore). zare l'elettricità in modo assai più ef- Il libro di Caillois può anche aiu- Non avere più paura agita il fondo, smuovendo concetti Caillois ritiene che simmetria e ficace di una torpedine. Se fissità e tare chi, volendo tentare la carriera di ciò che portiamo in noi stessi: e idee decantati e sedimentati da geometria siano proprietà intrinse- circolarità caratterizzano le società dello scienziato, cerca di seguire i questa è per tutti noi tempo, ma tale da nutrire annose e che della natura, una sorta di autor- degli insetti, capaci di tornare al pro- consigli di Konrad Lorenz: "liberati la vera via spirituale insopibili polemiche. L'idea che ganizzazione - involontaria tenden- prio equilibrio autoregolandosi se ogni giorno di una teoria tra le più permea l'intero libro è l'importan- za del vivente alla riduzione dell'en- perturbate, il concetto di storia, che care", e di Albert Einstein: "pensa za delle "scienze diagonali", vale a tropia. Sulla base delle due premes- implica il flusso, la novità, l'impreve- almeno dieci minuti al giorno il ASIPfìl ARIA dire lo studiare i fenomeni naturali se iniziali, l'autore confronta le dibile, definisce la società umana. contrario di tutti i tuoi colleghi". Grandi novità nei Meridiani

OTTOBRE

Arsite

PASOLINI Mond'.dt^ Romanzi e racconti B'it'lK?

2 voli, in cofanetto a cura e con un saggio introduttivo di Stefano Verdino a cura di Walter Siti e Silvia De Laude con due saggi di Walter Siti Cronologia a cura di Nico Naldini

NOVEMBRE

a cura e con un saggio introduttivo a cura e con un saggio introduttivo di Nadia Fusini di Nadia Fusini

MONDADORI IDEI LIBRI OEL MESE|

NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 8 muer - o&òÓrisC cte^L Avvede- La donnola di Alcmena. Anatomia di un simbolo Tutti i significati nella cultura antica di questo animale al tempo stesso familiare e inquietante RENATO RAFFAELLI

Anfitrione, ci sono tracce di figure racconti postomerici rappresentano razione dei nodi fa sì che anche Alc- Concepisce infatti dalle orecchie e MAURIZIO BETTINI femminili in rilievo: "I Tebani le non una parte omessa, ma una ver- mena si possa immediatamente libe- partorisce il nuovo nato facendolo Nascere. Storie di donne, chiamano le 'Pharmakides'. Dico- sione diversa dalla stessa storia, e sui rare e sgravare. Troppo soddisfatta uscire attraverso la gola" (Meta- donnole, madri ed eroi no infatti che fossero state manda- rapporti tra le due versioni si po- del buon esito del suo stratagemma, morfosi, 29). Estremamente sinteti- te da Era per ostacolare il travaglio trebbero fare ipotesi anche molto Galanthis ride: e la dea, inesorabile, ci sono gli altri due racconti, di pp. 424, Lit 38.000 di Alcmena, per questo loro le im- differenti: fondate tutte, però, sul si vendica su di lei, trasformandola Eliano e di Istro, in cui l'inganno Einaudi, Torino 1998 pedivano di partorire. Ma Historis, fatto che nel racconto omerico il in una donnola. Oltre che della me- non c'è più e la bberatrice è diretta- figlia di Tiresia, escogitò un trucco blocco del parto ha una motivazio- tamorfosi, secondo Ovidio la storia mente una donnola. per sconfiggerle. Si avvicinò tanto ne che è funzionale al meccanismo dà conto anche di una diffusa e sin- Come si vede, i racconti posto- 1 libro parte dai vari racconti merici sono tutti molto simih. Pos- che gli antichi ci hanno lascia- sono, tuttavia, essere ripartiti in 1to sul "mito" della nascita di due sottogruppi: quello in cui la ti- Eracle. Il più famoso, quello di beratrice è una ragazza e quello in Omero, narra come Era, anticipan- I libri di Bettini cui è invece un animale, la donnola. do la nascita di Euristeo e ritardan- Bettini si avvia dunque attraverso do quella di Eracle (Iliade, 19,119), un lunghissimo percorso, esami- riuscisse a ingannare Zeus facendo Maurizio Bettini, docente di Filologia ne, Einaudi, 1994. Ha curato la pubblica- nando prima le varie manifestazioni sì che appunto il primo, e non il fi- classica all'Università di Siena, ha pubbli- zione di varie raccolte di saggi (La masche- della figura della "partoriente" glio adulterino di Alcmena e Zeus, cato i seguenti volumi: Studi e note su En- ra, il doppio e il ritratto, Interza, 1991; Lo (Alcmena), e poi quella della "Ne- regnasse sugli Achei, secondo l'in- mica" (Era e le sue varie compbci); nio, Giardini, Pisa 1979; Antropologia e straniero, ovvero l'identità culturale a cauto editto del re degli dèi. Su co- passa quindi a trattare dei "Nodi", cultura romana, La Nuova Italia Scientifi- confronto, Laterza, 1992; Maschile/fem- me poi siano procedute le cose, su della loro "Risoluzione" e, infine, come alla fine il parto di Alcmena si ca, 1986 (cfr. "L'Indice", 1988, n. 1; tradot- minile. Genere e ruoli nella cultura antica, della "Liberatrice". È questa - de- sia sbloccato - perché infine Eracle to in inglese da J. Van Sickle, Johns Laterza, 1993; I signori della memoria e dicata alla donnola e alle sue carat- è nato - il testo di Omero non dice Hopkins University Press, Baltimore dell'oblio, La Nuova Italia, Firenze 1996); teristiche, nella realtà e nella cultura nulla. "Omero avrebbe potuto be- 1991); Verso un'antropologia dell'intrec- ha diretto la pubblicazione di una storia - la parte del libro in cui Bettini al- nissimo farlo, solo che non ha volu- cio, QuattroVenti, 1991; Il ritratto della letteratura latina in tre volumi (Let- larga ancor più gh spazi della sua to", chiosa Bettini; non ha "volu- dell'amante, Einaudi, 1992 (cfr. "L'Indice", teratura Latina. Storia letteraria e antro- anahsi, mettendo a frutto tutti i set- to", si può ulteriormente chiosare, 1993, n. 7';) tradotto in inglese da L. Gibbs- pologia romana. La Nuova Italia, 1995). tori della conoscenza - dalla storia perché un prosieguo della vicenda, Wichrowska, University of California Nel 1998 ha pubblicato un volume di nar- naturale alla linguistica, dalla filolo- in ogni caso, era per lui fuori fuoco, Press, Berkeley - Los Angeles, in corso di rativa (Con i libri, Einaudi, 1998; cfr. gia all'antropologia - utih a rico- in quanto il centro del suo racconto struire le complesse e ricche valen- stampa); I classici nell'età dell'indiscrezio- "L'Indice", 1998, n. 7). è sulla precedenza della nascita di ze simbohche di questo animale Euristeo rispetto a quella di Eracle: nella cultura antica. Un animale in altre parole, lo scopo di Era, qui, che, come sappiamo, occupava un appare soltanto quello di far nasce- posto in qualche modo paragonabi- re Euristeo prima di Eracle, e dun- le a quello che nella nostra cultura que di frenare, piuttosto che non occupa il gatto: un animale, insie- bloccare del tutto, il parto di Alc- me, domestico ed estraneo, familia- mena. Ma proprio queste conside- re e inquietante. Delle capacità di razioni ci portano a non escludere evocazione e di significazione della che Omero, più che "non aver volu- donnola nella cultura greco-roma- to", possa addirittura "non aver po- na sono prese in esame approfondi- tuto": nel senso che la vicenda a lui to e penetrante tutte quelle che, an- nota e da lui narrata poteva davvero che solo di striscio, possono riguar- finire lì dove lui la conclude, non dare la vicenda del parto di Alcme- implicando il racconto alcun'altra na e le caratteristiche della sua conclusione se non quella della na- "Liberatrice": le strane credenze scita anticipata di Euristeo e pre- sul suo modo di partorire (e di con- sentandoci Era non come la moglie cepire), la sua straordinaria agilità e gelosa che a tutti i costi vuole impe- sveltezza nell'entrare e uscire dai dire la nascita del figlio della rivale, luoghi più angusti, la sua vicinanza ma come la moglie che vuol manda- al mondo delle streghe e del malefi- re a vuoto il progetto dello sposo e cio, le sue connotazioni di animale che soltanto per questo, per ritar- lussurioso e particolarmente astuto. darla, impedisce, attraverso il suo Negh ultimi capitoti, dopo aver controllo delle Ilitie, la nascita del riannodato sapientemente i fili della figlio di Alcmena. ricerca, Bettini ci riserva la sorpresa Altri racconti, diversamente da finale: la presenza di racconti molto Omero, ci descrivono invece la vi- simiti in ambiti del tutto diversi da cenda del parto di Alcmena, secon- quello classico. Ciò che lega forte- do Bettini rispecchiando in qual- che le streghe potessero udirla e narrativo, costituendone il fulcro (è golare opinione antica circa il modo mente tutti questi racconti, oltre alla che modo interessi e punti di vista poi si mise a gridare che Alcmena grazie a esso che Era può ingannare di partorire delle donnole: "poiché situazione di partenza del parto femminili. Non so quanto sia vero aveva partorito. Le streghe, ingan- Zeus), mentre in quelli postomerici aveva aiutato una partoriente con bloccato da un maleficio, è natural- 0 verosimile: mi pare comunque nate, se ne andarono, e Alcmena la motivazione del blocco è, per così bocca menzognera, partorisce con mente il modo della "risoluzione", che la reticenza di Omero circa il potè finalmente partorire" (Ferie- dire, "esterna" (la crudeltà quasi da la bocca". che consiste sempre nell'inganno di "sofferto" parto di Alcmena sia da gesi, 9,11,12; trad. Bettini). strega di Era) e il blocco stesso costi- In Libanio (Narrationes, 39,6-15 far credere all'antagonista che il par- ascriversi non tanto al maschilismo Gli altri racconti, con le variazioni tuisce semplicemente il "danno ini- Foerster), a parte il fatto che Era vi to è già avvenuto. Alcuni di questi dell'epos omerico, ma, più sempli- che vedremo, seguono lo stesso cli- ziale", la premessa per lo svolgimen- opera direttamente, senza interme- racconti, inoltre, presentano anche cemente, alla ragione di opportu- ché, nel quale cogliamo immediata- to degli avvenimenti successivi. diari e che la ragazza vi è chiamata la caratteristica del blocco ottenuto nità e di funzionalità su cui ci sia- mente una differenza fondamentale Rispetto a Pausania, il racconto di Akalanthis, troviamo la medesima attraverso il "nodo"delle mani in- mo appena soffermati. I racconti rispetto a Omero. Non c'è più la Ovidio (Metamorfosi, 9, 281-323) è vicenda: la ragazza si mette a corre- trecciate sulle ginocchia. Sulle ragio- del parto, oltre a distaccarsi da concorrenza tra due nascite, e quin- più diffuso, e la sua prospettiva nar- re simulando gioia per il parto av- ni della presenza di questi racconti quello di Omero circa le motiva- di il comportamento di Era non è rativa è piuttosto interessante: è in- venuto, ingannando così la dea che "similtimi" in tempi e culture lonta- zioni di Era, sono separati dal rac- più quello della protagonista che ha fatti proprio Alcmena che, dopo "colta dalla sorpresa, aprì il ventre ni e diversi, Bettini propende decisa- conto omerico da un lungo giro di la meglio, grazie a un'astuzia sottile, tanti anni, racconta alla giovane di Alcmena". Anche in Libanio la mente per l'ipotesi del "nodo cultu- secoli: essi infatti appartengono a sui piani del merito: ella diventa, al nuora Iole, che per l'appunto è in- ragazza viene punita e trasformata rale": "Siamo sempre più convinti Pausania (II d.C.), Ovidio (I a.C. - contrario, l'antagonista il cui piano cinta, il suo parto travagliato. La dea in donnola. La medesima trasfor- del fatto che il racconto di Alcmena non è semplicemente quello che ci 1 d.C.), Libanio (IV d.C.), Antoni- crudele non di ritardare, ma di im- Lucina, spinta a ciò da Giunone, in- mazione ci è narrata da Antonino danno le fonti antiche o ci testimo- no Liberale (lì d.C.), Ebano (II-III pedire tout court il parto della nuova vece di favorire la partoriente la Liberale, in cui le aiutanti di Era niano le sue reincarnazioni moder- d.C.) e Istro (III a.C., ma attraver- protagonista, Alcmena, è mandato a blocca, intrecciando dei nodi. A sono le Moire e Ilitia (che se ne ne. E qualcosa di più, è un racconto so uno scolio a Iliade, 19,119). vuoto da un astuto stratagemma questo punto una delle assistenti al stanno sedute, con le mani intrec- vissuto, una storia psicologica e so- In questi racconti, con alcune ideato da una "aiutante", che, in parto, di nome Galanthis, vedendo ciate) e la ragazza si chiama Ga- ciale oltre che narrativa. In questo varianti, noi troviamo finalmente la Pausania, è la figlia di Tiresia: l'astu- la dea con le dita intrecciate sulle gi- linthiàs: anche qui la ragazza ingan- sta la ragione della regolarità dei storia della risoluzione del parto di ta ingannatrice di Omero diventa, al nocchia, le annuncia che Alcmena na le Moire con il falso annuncio ed tratti morfologici con cui si presen- Alcmena. Pausania, ad esempio, ci contrario, la vittima di un inganno ha appena partorito: la sorpresa fa è trasformata in donnola, animale ta, e della sua straordinaria fortuna". informa che a Tebe, nella casa di sottile. Rispetto a Omero, dunque, i sciogliere le mani a Lucina e la libe- dalla "vita sessuale ripugnante. Qbivitto- NOVEMBR E 1998 N. 10, PAG. 9

cazione, alle risonanze interne"); ni sul significato della raffigura- nonno, intellettuali laici, direttori attraverso alcune voci del Diction- zione mascherata di potenze reli- del giornale repubblicano "Le Quasi un'autobiografìa naire des mythologies, i personag- giose come Artemide e Dioniso - Briard"; l'adesione all'Associazio- gi di Prometeo ed Edipo ricevono e la recensione del libro di Ruth ne internazionale degli atei rivolu- in forma di saggi una nuova, sintetica trattazione, Padel, Iti and Out of the Mind. zionari; il Quartiere Latino e la mentre i miti cosmogonici e teo- Greek Images of the Tragic Self. Sorbona negli anni trenta; il fasci- SIMONE BETA gonici vengono ripercorsi ancora Ma l'aspetto più originale del li- no esercitato da Platone e la deci- seguendo la chiave interpretativa bro sono i molti riferimenti auto- sione di scrivere una tesi di laurea Sotto la forma di brevi saggi o strutturalista che aveva fatto la biografici. L'autore non ha voluto intitolata II concetto di lavoro in JEAN-PIERRE VERNANT di penetranti interviste, Vernant sua comparsa nei saggi dedicati scrivere una vera e propria storia Platone-, il servizio militare, segui- Tra mito e politica illumina da una diversa angolazio- alle opere di Esiodo. Fanno parte della sua vita, come ammette nella to dalle esperienze della guerra e del volume anche l'inedita rela- prefazione: "Se è vero che ho una della Resistenza contro l'occupa- ed. orig. 1996 ne i numerosi temi della sua ricer- ca: nel saggio La fabbrica di sé, il- zione scritta per la tesi di dottora- penna in mano, di certo non è au- zione nazista. E, ancora, è facile a cura di Giulio Guidorizzi lustra il proprio metodo di lavoro to di una delle sue alunne più no- tobiografica". Eppure tracce co- cogliere nel libro il suo grande pp. 344, Lit 46.000 ("rileggere i testi all'infinito, ba- te, Franose Frantisi - relazione spicue di autobiografia fanno ca- amore per Lida, la moglie russa, dando ai termini, all'organizza- che gli permette di riprendere e di polino qua e là all'interno del vo- conosciuta a soli diciott'anni du- Cortina, Milano 1998 zione del racconto, alla sua collo- approfondire le proprie riflessio- lume: il ricordo del padre e del rante le vacanze estive e sposata a venticinque, e contemporanea- "In greco esiste una specie di mente l'amore per la Russia - e massima, un detto che esprime tuttavia non mancano riferimenti un'intesa: tra amici, tutto è in co- espliciti al ruolo fortemente criti- mune". Si apre con la citazione di I libri di Vernant co sostenuto dallo stesso Vernant questa antica espressione prover- all'interno del Partito comunista biale l'ultima fatica di Jean-Pierre francese, abbandonato dopo la Nell'introduzione al volume di Vernant, (1979); in quegli stessi anni, Vernant scri- Vernant: una raccolta di saggi che "primavera di Praga". Giulio Guidorizzi scrive: "E un dato di fatto ve, con Pierre Vidal-Naquet, Mito e trage- ripercorrono la vita e l'attività in- Tra mito e politica mostra il co- tellettuale di uno dei più illustri che Vernant non produsse mai un'opera si- dia nell'antica Grecia (1972; Einaudi, stante equilibrio tra le due dimen- studiosi dell'antichità. stematica e manualistica. Anche lui, per dir- 1976), con Marcel Detienne, Le astuzie sioni di Jean-Pierre Vernant, lo stu- Vernant parte dalla massima la con Montale, non ama 'la parola che dell'intelligenza nell'antica Grecia (1974; dioso e l'uomo - due dimensioni antica per illustrare brevemente il squadra da ogni lato': gli è più congeniale la Laterza, 1978) e La cucina del sacrificio in che erano caratteristiche degli stes- concetto di pubblico e privato nel dimensione del saggio, in cui un problema terra greca (1979; Boringhieri, 1982). si greci, per i quali l'attività intellet- mondo greco e per concludere può essere esaminato sino in fondo nella sua Nelle opere del decennio successivo, spic- tuale e speculativa non era mai sle- poi che "l'amicizia fa parte sia autonomia". ca La morte negli occhi (1985; il Muli- gata da quella personale e civile. della sfera del pubblico che di Lo prova, ancora una volta, la con- La prova di questa affermazione si trova no, 1988), che era stata in parte anticipa- quella del privato, collega e regola clusione del primo capitolo del li- ta dal volume di Atti, curato insieme a entrambe". Ed è proprio questo il nella bibliografia di Jean-Pierre Vernant: bro, intitolato Tessere l'amicizia-, filo rosso che lega i capitoli del li- l'unica opera sistematica è la prima, Le ori- Gherardo Gnoli, dal titolo La mort, les nell'immaginario greco, la tecnica bro: il continuo passaggio dalla gini del pensiero greco (1962; Editori Riu- morts dans les sociétés antiques, e pubbli- della tessitura aveva una forte va- dimensione privata a quella pub- niti, 1976 e 1993), definita dall'autore stes- cato nel 1982. Sempre nel 1985 esce un se- lenza politica, come dimostra l'af- blica, dal Vernant uomo al Ver- so "un saggio filosofico breve e sintetico". condo volume sulla tragedia greca, scritto fermazione di Platone secondo la nant studioso, dal legame che uni- Ma già il volume successivo, il celebre Mito con Vidal-Naquet, Mito e tragedia due, quale, quando si vuole costruire sce il giovane Vernant ai "compa- e pensiero presso i greci (1965; Einaudi, con una prefazione di Maurizio Bettini (Ei- una città, è necessaria la presenza gni" della Resistenza durante la di un re tessitore, capace di unire 1970), presenta una struttura che diventerà naudi, 1991). Ancora con Vidal-Naquet, seconda guerra mondiale al rap- l'elemento maschile (l'ordito) e da allora consueta per le opere di Vernant: Vernant pubblica nel 1988, in Belgio, due porto che il Vernant più maturo quello femminile (la trama), gli uo- una collezione di saggi autonomi legati da stringe prima con i suoi maestri, volumi: Travail et esclavage en Grèce an- mini energici e quelli moderati un filo conduttore. Ignace Meyerson e Louis Gernet, cienne e (Edipo et ses mythes. Prima di - una metafora, questa, che trae e poi con i suoi colleghi e seguaci In parallelo a questa, si svolge l'altra atti- Mito e politica, hanno visto la luce L'indi- forse origine da un celebre passo (Marcel Detienne, Nicole Lo- vità che caratterizzerà la produzione scien- vidu, la mort, l'amour. Soi-mème et l'au- della Lisistrata di Aristofane, dove raux, Claude Nossé, Pierre Vidal- tifica di Jean-Pierre Vernant: la pubblica- tre en Grèce ancienne (1989) e Figures, tessitura e politica appaiono stret- Naquet, ecc.) del Centre de re- zione di una lunga serie di articoli e prefa- idoles, masques (1990). Nel 1997 è com- tamente collegate. cherches comparées sur les so- zioni (un centinaio), nonché un numero Medesima interazione, dice cietés anciennes. parso il volume Dans l'oeil du miroir, in pressoché doppio di recensioni apparse sul collaborazione con Pranqoise Frontisi-Du- Vernant, si verifica nell'amicizia: I saggi che compongono il volu- "questa immagine della costitu- "Journal de Psychologie Normale et Patho- croux. me, in parte già editi su riviste spe- logique" a partire dal 1950; gli interventi zione di un tessuto sociale comu- cializzate e non, sono raggruppati Sul proprio itinerario intellettuale Ver- nitario è anche l'immagine greca più significativi sono raccolti da Riccardo all'interno di sezioni dedicate ad nant stesso dà importanti informazioni nel- dell'amicizia, è una forma di phi- Di Donato in due volumi delle Edizioni di alcuni degli argomenti sui quali si è la lezione sanmarinese I miei maestri, la lia, perché anche la philia greca esercitata nel corso degli ultimi Storia e Letteratura (1995): Passé et pré- mia ricerca, raccolta nel volume einaudia- presuppone questo genere di lavo- quarant'anni l'intelligenza di Jean- sent. Contributions à une psycologie hi- no Ai confini della storia (1993) insieme al ro e di tensione". Pierre Vernant, come per esempio storique (1995). contributo di Aldo Schiavone, Il laborato- Ancora una volta, dunque, pri- le riflessioni sul passaggio dal pen- Seguono, negli anni settanta, Mito e so- rio Vernant, utile analisi e appassionata va- vato e pubblico si presentano uniti siero mitico al pensiero razionale, cietà nell'antica Grecia (1974; Einaudi, lutazione dell'apporto decisivo dato dallo insieme: Tra mito e politica è così la l'azione dell'immaginario all'inter- storia di uno studioso che non si è 1981), Religion grecque, religions anti- studioso francese all'antropologia storica no della storia e dei fenomeni so- voluto chiudere in una "torre ques (1976), Religions, histoires, raisons del mondo antico. ciali, i legami tra la mitologia e la d'avorio" per studiare 0 passato, tragedia nella realtà culturale e po- ma ha saputo e sa vivere con inten- litica dell'Atene del V secolo a.C. sità anche nel presente.

rio Massimo, un autore latino vis- possediamo inoltre anche una ver- na e in un frammento ceramico de- neca Padre e a Quintiliano, mostra Di figlia suto a cavallo tra il I secolo a.C. e il sione greca, posteriore di qualche corato a rilievo; che lo stesso tema come i giovani romani avessero il I d.C., sceglie per definire una si- secolo a Valerio Massimo: Nonno figurativo, dopo essere quasi scom- dovere di nutrire i genitori per resti- mile azione: nel quinto libro dei di Panopoli, nelle Dionisiache, nar- parso nel Medioevo, ritorna a parti- tuire i beneficia più elementari rice- in madre suoi Eatti e detti memorabili, all'in- ra la storia della giovane Eria, che re dalla fine del Quattrocento, vale vuti fin dalla nascita, vale a dire la terno della sezione de pietate erga con il suo latte salva la vita del pa- a dire contemporaneamente a)Ledi- vita e la nutrizione; Settimio Lan- parentes, Valerio Massimo raccon- dre, il principe indiano Tectafo, re tto princeps dell'opera di Valerio ciotti analizza invece la consacra- Pietas e allattamento filiale. ta la storia di unafiglia che, per sal- dei Bolingi, prigioniero del crude- Massimo, ispirando pittori come zione di un tempio alla Pietas dovu- La vicenda, l'exemplum, vare la madre condannata a morire le Deriade. Bernardino Luini, Perin del Vaga e ta all'iniziativa di Manio Acilio Gla- l'iconografia di fame, penetra di nascosto nel Questa storia singolare ha fornito Michelangelo Merisi detto il Cara- brione. Atti del convegno carcere e la tiene in vita nutrendola lo spunto per l'organizzazione di un vaggio. La maggior parte degli interventi pp. 378,52 ili., Lit 55.000 con il latte delle sue mammelle; più convegno che, nel maggio 1996, ha L'analisi di questa strana vicenda riguarda tuttavia la sopravvivenza avanti, Valerio Massimo cita una visto i numerosi partecipanti af- permette inoltre di aprire insolite della storia di questo sorprendente Quattro Venti, Urbino 1997 seconda variante della storia, che frontare il tema della pietas e dell'al- prospettive nel mondo degli anti- allattamento nelle culture e nelle vede una figlia allattare, questa lattamento filiale sotto gli aspetti chi. L'ampia relazione di Roberto letterature successive all'età classi- Una giovane madre che allatta il volta, il padre prigioniero. più svariati. Le quattordici relazioni M. Danese affronta il problema del ca, dall'agiografia cristiana alla let- suo bambino o la sua bambina è A Roma, la storia dell'allatta- spaziano dalla letteratura alla storia rapporto fra la trasmissione del lat- teratura esemplare del Medioevo, una cosa normale che non fa noti- mento filiale era ben conosciuta, dell'arte, dall'antropologia alla te e la linea della generazione: il let- dal De mulieribus claris del Boccac- zia. Ma una puerpera che, con il perché si legge anche in altri auto- giurisprudenza. Chi prenderà in tore sarà informato sulle singolari cio ai sonetti del Belli, dalle tragedie suo latte, nutre il padre o la madre ri, come per esempio Plinio il Vec- mano questa raccolta di interventi qualità del latte umano, efficacissi- francesi del Settecento ad alcune salvando loro la vita, è qualcosa di chio e il mitografo Igino; ne esiste scoprirà che, nell'antichità l'icono- ma medicina per le malattie degli stanze dell'Araldo di Byron, fino al molto diverso - qualcosa di sor- anche una testimonianza poetica, grafia della Caritas Romana e della occhi, nonché sul suo stretto lega- gesto di Rose of Sharon nel capitolo prendente, di inusitato, di inaudi- rappresentata dai sei versi di un Pietas Graeca, è presente in quattro me con 0 sangue. Lucia Beltrami, finale di uno dei più celebri roman- to. E sono proprio "inusitatum" e anonimo epigramma dipinto sulla pitture parietali pompeiane, in due attraverso l'esame approfondito di zi di John Steinbeck, Furore. "inauditum" gli aggettivi che Vale- parete di una casa pompeiana. Ne terrecotte invetriate d'età neronia- alcune declamazioni attribuite a Se- (S.B.) N. 10, PAG. 10 NOVEMBRE 1998

aramago nasce ad Azinhaga quell'anno in Germania vengono nel 1922, un paesino del Ri- Il Nobel portoghese pubblicati i racconti di Objecto qua- Sbatejo, regione del centro se (1978; Oggetto quasi, Einaudi, del Portogallo, nota più per remi- 1998) e Levantado do chào\ in Spa- niscenze letterarie che per il ruolo Vita e opere di]osé Saramago, tra politica e scrittura gna e in Italia O ano da morte de Ri- cardo Reis (1984; L'anno della mor- attuale di ospitare l'importante no- UGO SERANI do ferroviario di Entroncamento. te di Ricardo Reis, Feltrinelli, 1985; La famiglia contadina dei Sara- Einaudi, 1996) e da noi anche Me- mago, però, già nel 1924 si era tra- te alla letteratura, con il romanzo sivo, è la volta di Levantado do uomini. Qui Saramago perfeziona morial do convento. Quest'ultimo sferita a Lisbona e aveva abbando- Manual de pintura e caligrafia chào. Il grande successo, però, ar- lo stile di scrittura orale di Levan- romanzo negli anni seguenti com- nato la terra e le sue pene, esem- (1977; Manuale di pittura e calli- riva con Memorial do convento tado do chào elevando alla sua mas- pare nelle versioni tedesca e casti- plarmente ritratte in Levantado do grafia, Bompiani, 1994), e l'esor- (1982; Memoriale del convento, sima espressione, con la presenza gliana (1986), francese, norvegese e eh do, letteralmente "sollevato da dio come drammaturgo con i due Feltrinelli, 1985), epopea magico- unificante di un narratore onni- inglese (1987), catalana, danese, ru- terra" (1980; Una terra chiamata atti di A noite (1979; La notte, in illuministica della costruzione del scente che accompagna il lettore. mena e svedese (1988), slovacca, Alentejo, Bompiani, 1992), in cui Teatro, Einaudi, 1998), premiato settecentesco convento di Mafra, Gli anni seguenti sono un susse- bulgara, finlandese o olandese le vicende di una qualunque fami- ex-aequo come miglior lavoro tea- con la protagonista Blimunda ca- guirsi di premi, riconoscimenti e, a (1989), greca ed ebraica (1990), un- glia rurale della regione più incle- trale dell'anno. Poi, l'anno succes- pace di leggere nella volontà degli partire dal 1985, traduzioni. In gherese (1992), polacca (1993), tur- mente e naturalmente comunista ca e cinese (1994), serbo-croata di tutto il Portogallo, l'Alentejo, (1997), a testimonianza di un suc- assumono i toni del canto epico e cesso e una diffusione planetarie; popolare. Lo scrittore portoghese oltre a essere portato, nel mag- assale la pagina con un diluvio di gio 1990, sulle scene della Scala per parole, le quali seguono il filo del le musiche di Azio Corghi. pensiero e della parola pronuncia- Con Memorial do convento non ta. La punteggiatura è travolta; la si esaurisce, tuttavia, la vena narra- successione del periodo è cadenza- tiva di Saramago, che anzi prende ta dal ritmo della respirazione, nuovi slanci con romanzi come A piuttosto che da quello della tradi- jangada de pedra (1986; La zattera zionale prosodia letteraria. Sara- di pietra, Feltrinelli, 1988; Einaudi, mago compie una vera e propria ri- 1997) e soprattutto con História do voluzione, di cui oggi, a posteriori, cerco de Lisboa (1989, Storia troviamo l'annuncio nei versi liberi dell'assedio di Lisbona, Bompiani, del suo volume di esordio Os poe- 1990). Ma la vera svolta avviene mas possiveis del 1966 (il romanzo nel 1991 con la pubblicazione di O Terra do pecado, del 1947, benché Evangelho segundo Jesus Cristo (Il recentemente ripubblicato, non Vangelo secondo Gesù, Bompiani, trova spazio nella bibliografia uffi- 1994). Il romanzo viene considera- ciale dello scrittore). to blasfemo e lo scrittore deve su- bire le invettive della confedera- Questi due libri, le poesie del zione episcopale portoghese. In se- 1966 e il romanzo del 1980, sono guito allo scandalo Saramago si co- due pietre miliari della storia per- stringe all'autoesilio a Lanzarote, sonale di Saramago: l'esordio e la nelle Canarie, da dove non cessa di consacrazione, almeno in patria, interessarsi del Portogallo, dando con l'assegnazione del premio Ci- alle stampe i caustici commenti dade de Lisboa. In quei quattordi- diaristici di Cadernos de Lanzarote, ci anni si erano susseguiti molti av- giunti al quarto volume (1994-97). venimenti. Prima e più di tutti la Il distacco dalla madrepatria, tut- fine della dittatura in Portogallo tavia, ha i suoi riflessi anche nella nell'aprile del 1974. Ma anche scrittura. I suoi due ultimi roman- l'iscrizione dello scrittore al Parti- zi, Ensaio sobre a cegueira (1995; to comunista portoghese (1969); Cecità, Einaudi, 1996) e Todos os l'altra raccolta poetica Provavel- nomes (1997; Tutti i nomi, Einau- mente Alegria (1970); e poi i libri di, 1998) segnano una svolta già di cronache, tra cui anche As opi- parzialmente anticipata dall'Evan- niòes que o D. L. teve (1974), che gelho segundo Jesus Cristo. La co- raccolgono i commenti politici struzione del periodo si normaliz- pubblicati sul quotidiano "Diàrio za: il Portogallo cessa di essere il de Lisboa" tra il 1973 e il 1974; la luogo dell'azione e le vicende dei crisi politica e i regolamenti di con- suoi personaggi acquistano ti all'indomani della ritrovata li- un'universalità più marcata rispet- bertà. E anche Saramago ne subi- to al passato, grazie alla misurata sce le conseguenze perdendo dopo assenza di riferimenti geografici e soli sei mesi (aprile-novembre cronologici espliciti. Le storie di 1975) la condirezione del presti- uomini che si confondevano nella gioso quotidiano di Lisbona "Dià- Storia con la esse maiuscola dei rio de Noticias". primi romanzi, divengono sempre La sconfitta giornalistica lo co- più apologhi universali. stringerà a dedicarsi esclusivamen-

mento assurdo, quando non surrea- re quotidianamente centinaia di kafkiano. Come un Joseph K. volon- Un'inspiegabile ossessione le, che è ciò che innesca l'azione. schede, senza notarle neppure. tario, il protagonista di Tutti i nomi, Se nel romanzo precedente que- Ecco il cuore che farà pulsare il si crea gratuitamente una vicenda VITTORIA MARTINETTO sto evento era l'improvvisa epide- romanzo: l'irrazionale accanimento che è tanto più assurda quanto più il mia di cecità che colpisce in una con cui il protagonista si metterà procedere dell'immotivata ricerca lo porterà a dover affrontare lo spettro sorpresa, ma il piacere di ritrovarlo, giornata qualunque i cittadini di una sulle tracce della sconosciuta, assu- dell'impotenza: la donna che cerca- JOSÉ SARAMAGO quel che si dice una garanzia. Come città qualunque, in Tutti i nomi è mendo le spoglie di uno stravagante va è morta suicida proprio in quei in romanzi precedenti, anche qui un'inspiegabile ossessione che si im- investigatore che per portare a ter- Tutti i nomi giorni, ed egli ne avrà notizia, sem- l'autore sviluppa la narrazione gio- padronisce di un certo signor José, mine la propria ricerca rischia salu- plicemente, dall'awenuto trasferi- ed. orig. 1997 cando fra due poli antitetici: l'iper- modesto impiegato della Conserva- te e dignità con insospettabili tra- mento della sua scheda dall'archivio realismo e il paradosso. Quando toria generale dell'Anagrafe di una - sgressioni ai principi di una vita tra- trad. dal portoghese dei vivi a quello dei morti. Tuttavia, parlo di iperrealismo, in Saramago, anche qui - non ben identificata scorsa nello zelo per il proprio lavo- di Rita Desti l'ostinazione del signor José non mi riferisco a una precisione quasi città. L'ossessione, che condurrà ad ro, senza che, come nel genere verrà meno, la sua ricerca conti- pp. 252, Lit 30.000 maniacale del dettaglio, una sorta di avventure impensabili un uomo dal- poliziesco, vi sia una motivazione nuerà post mortem, con quel pen- Einaudi, Torino 1998 tic minimalista, che lo porta a sce- la condotta ineccepibile, scapolo, di forte. Anzi la motivazione è talmen- chant tutto portoghese per i cimiteri. gliere argomenti a prima vista banali mezz'età, dedito al lavoro e al rispet- te irrisoria e insensata da conferire a E lo scioglimento del romanzo riser- e a soffermarsi, lungo la narrazione, to delle gerarchie, insomma un Pes- tutta la storia valenze paradigmati- soa senza genialità, è quella di rico- che, alla cui interpretazione il letto- verà una sorpresa, come solo i ro- A due anni dall'uscita di Cecità su gesti triviali dell'esistenza - una struire la storia di una donna re potrà liberamente applicarsi. manzi ben architettati possono fare. (Einaudi, 1996, ed. orig. 1995; cfr. rasatura mattutina, la preparazione anch'essa qualunque, sulla cui sche- L'atmosfera angosciosa e quasi "L'Indice", 1996, n. 9), Saramago è di una tavola, il menù consumato, da - che in Anagrafe reca soltanto onirica che emana dalla vicenda del di nuovo in libreria con un romanzo l'attenzione alla piega di un vestito, nome, data e luogo di nascita e poco signor José, narrata nello stile fred- che anche a occhi chiusi si ricono- al modo di infilarsi sotto le coperte, più - si sofferma un giorno, per ca- damente limpido, più razionale che scerebbe come suo: ingredienti, in- per poi sconvolgerli, attingendo alla so, l'occhio dello scritturale, malgra- viscerale, di Saramago, suggerisce treccio, struttura narrativa, stile. Per tradizione del fantastico, nel metter- do la consumata routine di riordina- del resto affinità con l'universo chi ama Saramago, quindi, nessuna li in relazione con qualche avveni- | DE I LIBRI DELMESEl

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ne che, sotto forma di salasso, rida femminilità. Nel mondo di Du- YASHAR KEMAL la salute e, abbeverando le terre mas, però, è presente un altro tipo Il ritorno di Memed il Falco Donne in nero riarse, restituisce la fertilità. di donna - fatale e terribile - ben ed. orig. 1969 Grazie al sangue ci siamo avvici- noto ai suoi lettori. Milady, nei Tre trad. dal turco Bianche, Milady, Erminia e le altre nati a una delle ossessioni della ge- Moschettieri, è l'esempio più cla- di Claudia Zonghetti moroso di questa donna-tigre che pp. 484, Lit 38.000 GIUSEPPE MERLINO nerazione romantica: la ghigliotti- na. Questo "grande teatro della ri- svirilizza e divora gli uomini che Tranchida, Milano 1998 voluzione" (Michelet) è il filo oc- incontra. Ma non è l'unico. Una la sua faccia brillava come un culto che attraversa il nostro belle dame sans merci è anche la Con l'intensità poetica e sociale ALESSANDRO DUMAS ostensorio tra le pieghe dell'im- racconto e si manifesta alla fine, protagonista del racconto breve che caratterizza tutta la sua opera, La rosa rossa mensa cravatta di seta) e dall'altro vorace e fatale. Fin dal titolo quel Erminia ovvero un'amazzone, che Kemal ritrae l'universo popolare tur- lato è austero e iroso come un pro- colore rosso della rosa non è un in- mette in scena una passione fem- co nella sua lotta contro le angherie a cura di Giovanna Arese minile fallica, imperiosa, anonima feta. Hébert e Danton sono impu- nocente cliché poetico; è già un dei proprietari terrieri. In questo ro- e rischiosa. Il racconto si chiude pp. 88, Lit 10.000 dichi, triviali, ambiziosi e settari; rosso sangue: la rosa è finta, è una manzo l'autore riprende le vicende col tonfo mortale del maschio in rappresentano l'anima plebea e ve- rosa tinta; è già una reliquia. del suo personaggio più noto, Me- Sellerio, Palermo 1998 un sordido cortiletto condominia- nale della Rivoluzione. Questi Questo fiore che Bianche de med il Falco, detto anche "il Sottile" le, quasi si trattasse di una fatalità stessi personaggi sono spesso riu- Beaulieu sceglie per sé, rifiutando per il suo fisico da ragazzino, cam- ALESSANDRO DUMAS pione dei diritti degli oppressi. Un'amazzone L'eroe ricompare dal nulla nel villag- gio di Vayvay proprio mentre gli abi- a cura di Giovanna Arese tanti vengono terrorizzati da Ali Safa pp. 87, Lit 10.000 Il gran sadico morto santo Bey, disposto a qualunque brutalità pur d'impossessarsi delle loro fertili Sellerio, Palermo 1998 GIULIO SCHIAVONI terre. Fino alle ultimissime pagine il Sottile si limita a cambiare nascon- L'aristocratica vandeana Bian- ERNESTO FERRERÒ, Barbablù. Gilles de Rais rico-biografica alle arguzie del saggismo fi- diglio e a difendersi dai soldati, ma il che de Beaulieu viene fatta prigio- e il tramonto del Medioevo, pp. 313, losofico e al tratto avvincente del romanzo suo ritomo è di per sé sufficiente a risvegliare l'istinto di ribellione dei niera dal generale repubblicano Lit 35.000, Piemme, Casale Monferrato noir, il libro ripercorre le varie stagioni del- Marceau nel corso di quella terri- contadini, i cui racconti lo trasforma- (Al) 1998. la vicenda esistenziale di Gilles, e recupera bile "guerra delle foreste" (o "ré- no in creatura magica e invincibile: umori, voci e soprattutto sapide contraddi- volte-prètre", come la definì Victor Attorno a questo conflitto centrale Hugo) che fu la sollevazione della Un personaggio di grande richiamo per zioni di un'epoca di transizione (siamo in ruota un'intera comunità di perso- Vandea nel marzo del 1793. Ben- l'immaginario collettivo come Barbablù piena guerra dei Cent'anni), un'epoca che naggi, coinvolti nel crescendo di ché sia vestita da soldatino Bian- non può essere un nostro simile, ma soltan- ha estrema familiarità con il sadismo, la violenze e ritorsioni fra le due parti. che è impauritissima, trema e invo- to un "mostro sacro", uno che non sia "fre- morte e il delitto. Memed, nel frattempo, è preda di ri- ca pietà. La prigioniera e il genera- nato" dai limiti della vita d'ogni giorno (co- Tanta ferocia nelle vicende di questo pe- morsi e dubbi strazianti: a quale le si amano subito di un amore pu- me ha osservato una volta Georges Batail- dofilo del primo Quattrocento hanno tutto scopo lottare, se gli oppressori sono ro e invincibile, ma tra di loro ci le). Al tempo stesso, però, non è pensabile il carattere di segni già "moderni" e nove- come "un drago dalle mille teste" che ricrescono appena tagliate? sono due intoppi grandi come la che una figura del genere sia il semplice centeschi, destinati ad attraversare la civiltà storia e la politica. Il racconto fini- "Chi non si oppone alla tirannia va frutto della fantasia di Perrault: deve per occidentale. Egli appare, in tal senso, come sce, rapidamente, con la chute bru- contro la volontà di Allah", è una del- forza possedere un background culturale sia una sorta di anticipazione delle nevrosi mo- sca della lama della ghigliottina. le risposte offerte dal romanzo. pure remoto. È stato proprio questo deside- derne, in quanto sembra "far parte della ca- La fanciulla è ridotta a una testa PIETRO DEANDREA mozza e il generale viene fissato in rio di esplorare un vissuto biografico e un tegoria tipicamente novecentesca degli as- un interminabile grido di rabbia sottofondo ambiguo per ricercare un raccor- sassini per noia, per angoscia esistenziale". impotente. do e una filiazione diretta dalla storia alla Il convincimento di Ernesto Ferrerò è che il All'inizio e sullo sfondo del rac- fiaba ad aver sorretto l'interesse di Ernesto passaggio di questa atroce vicenda nella BORL A conto c'è, dunque, la Vandea: eroi- Ferrerò (in questo volume già uscito nel "sfera stilizzata della fiaba" vada visto in in- via delie fornaci, 50 - 00165 Roma ca, chimerica, arcaica e cavallere- 1975 nella collana "Le Scie" di Mondadori tima sintonia con l'orientamento che ha ca- sca; ma anche astuta, crudele e fe- e ora riproposto - in parte riscritto e con al- ratterizzato per molti secoli la cultura occi- dele fino al fanatismo. Dall'altro la- cune aggiunte - dall'editore Piemme) per il dentale neh'affrontare l'elemento "mo- L. Aron L'EREDITÀ to ci sono i giovanissimi generali A. Harris torbido personaggio di Gilles de Rais struoso" e l'horror: un orientamento che si è di SÀNDOR della Rivoluzione, Marceau e Du- (1404-1440). risolto perlopiù nel rifiuto di misurarsi se- FERENCZI mas (padre del nostro romanziere), pagg. 416 - L. 52.000 anch'essi eroici, giovani, appassio- Compagno d'armi di Giovanna d'Arco, riamente con esso, preferendo invece confi- nati e avventurosi. La Vandea e gli gran condottiero ed eroe della liberazione di narlo neh'eccezionalità del caso limite, op- ufficiali repubblica-ni sono rappre- Orléans, nobile dall'educazione ineccepibi- pure valorizzandolo come elemento esotico, R.Kaès SOFFERENZA E sentati tutti insieme come un 'élite le e dalle ricchezze sconfinate, Gilles fu an- come bizzarria, comunque controllabile dal- A. Corcale PSICOPATOLOGIA dell'onore e del sentimento, en- che alchimista, satanista, e un grande sadico la ragione. Di conseguenza il libro indaga e,al DEI LEGAMI trambi perdenti su uno sfondo di che al termine della vita confessò di aver uc- anche e soprattutto le radici sacrali-religiose ISTITUZIONALI carneficine giudiziarie e militari ciso decine e decine di bambini, dopo aver del "mostruoso", del patologico e dell'iper- pagg. 224 - L. 32.000 ove, come ben sapeva André Ché- abusato di loro, si pentì e morì da "santo" bolico in quanto elementi della quotidia- nier, "courage" rimava troppo spes- (non senza aver sconvolto gli inquisitori). nità, quasi a riprova della "normalità" del so con "carnage". René IL BAMBINO In una scrittura di grande finezza che riesce "mostro", o - se si vuole - della "banalità Sono i "vecchi" e i "politici" a Diatkine NELL'ADULTO a mescolare il rigore della ricostruzione sto- della male". decretare la perdita di questi gio- o l'eterna capacità vani dal cuore limpido. Il marche- di fantasticare se di Beaulieu più che un padre è il pagg. 288 - L. 40.000 nome-simbolo della lotta "per il re e la giusta causa"; e i grandi uomi- niti in un ritratto di famiglia, legati il prezioso collier offertole dal ge- zoologica del post coitum. Alla fa- Massimo IL CORPO ni della Rivoluzione sono tutti dal tema del sangue. A cominciare nerale Marceau (quasi presagendo tuità dell'uomo corrisponde Recalcati OSTAGGIO buveur de sang", che una collana non si addice a una l'energica Eugénie Danglars, nel personaggi crudelmente mono- da Marat, " la fi- (a cura di) Teorìa e tecnica maniaci. siognomica rivoluzionaria ruota decapitanda), riappare nella scena Conte di Montecristo, che fugge dell'anoressia-bulimia Robespierre ci viene mostrato a intorno ali'effusio sanguinis. E così finale del patibolo non più tra le dalla casa paterna portando con sé pagg. 320 - L. 40.000 teatro, incorniciato dal finestrino Saint-Just è pallido, Robespierre è chiome della fanciulla, ma serrato la fragile e innamorata maestrina di un palco, ove Danton gli ha teso livido, Marat muore dissanguato tra i denti come per trattenere un di pianoforte; e sempre nello stes- Wally LA PSICOLOGIA una trappola organizzando il nella sua vasca, in una posa da grido di raccapriccio e per ostenta- so romanzo c'è la signora di Vil- Festini trionfo di una brutta tragedia di "pietà giacobina"; mentre Danton re una fedeltà d'amore. Il gesto ap- lefort, una grande awelenatrice. DINAMICA DEI Voltaire - La morte di Cesare -, in è pletorico e sanguigno come Mi- passionato con il quale la moritura Quel che colpisce in queste donne GRUPPI CLINICI lode del tirannicidio; e poi, dopo, rabeau, il suo maggior modello. ha voluto tenere su di sé, fin dopo è che sono sempre al centro di lutti pagg. 280 - L. 40.000 nella sua casa pulitissima, spoglia e Nel discorso materialistico e ci- l'esecuzione, il pegno d'amore si passati o futuri: donne en noir, su- astratta: pura custodia di un libro nico che Delmar - il delegato del rivela pregno di involontario orro- scitatrici di catastrofi e fomentatri- Gabriel RISCHIO re. La folla assiepata, alla quale il ci di persecuzioni, veri gorghi che sacro, il Contratto sociale, sempre popolo presso il corpo di spedizio- Levi PSIC0S0CIALE apeno sul tavolo di lavoro e del ne in Vandea - tiene alla terroriz- boia mostra il capo di Bianche, attirano il sublime più tenebroso. (a cura di) IN ETÀ EVOLUTIVA crede di scorgere tra quelle labbra suo lettore autentico. Questo Ro- zata Bianche de Beaulieu, il sangue Chiudendo questo breve elenco pagg. 192 - L. 25.000 bespierre, "arido frutto dello spiri- viene definito come un semplice non già una rosa rossa ma un fiotto direi che, per Dumas, il mundus mu- to classico" (Taine) e "poudré, "liquore rosso", quasi fosse il suc- di sangue e si allontana muta e at- liebris, sottrattosi all'alleanza col ganté, brossé, boutonné" (Hugo), co di una grande vendemmia uma- territa. La rosa si svela per quel maschio, è un campo minato e cala- P. Gaiotti CHE GENERE non sfiora neppure il mondo delle na, che solo la superstizione ha re- che era: un presagio di agonia e un mitoso per chiunque l'attraversi e de Biase DI POLITICA? passioni private. so sacro e venerabile. Il sangue che commiato funebre. che, perciò, ad esempio, l'unico mo- I perché e i come Saint-Just corrucciato e dolente, nell'Antico Regime consacrava la E pathos dell'esecuzione di schettiere inquietante e, a volte, dia- della politica continuità delle dinastie, legittima- delle donne bello, elegante e incorrotto, da un Bianche sta soprattutto nel fatto bolico è il più galante ed effeminato voi. 1: pagg. 160-L. 25.000 lato è laconico e inawicinabile co- va le genealogie e univa le stirpi, che, benché allevata dal padre e al- dei quattro: l'abate d'Herblay, detto voi. 2: pagg. 224 - L. 32.000 me un dandy (la sua retorica si re- ora, in età repubblicana, è diventa- lenata a esercizi maschili, nulla ha Aramis, vescovo di Vanves, una ve- stringeva alla brevitas imperatoria e to il grande detersivo della Nazio- perso di una dolce e impaurita ra coquette ecclesiastica. NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 12

compaiano d'improvviso tra gli ne di battaglia di tradizione ger- sorti della battaglia siano ormai annali in prosa della Cronaca an- manica; anche nella Battaglia di segnate e gran parte dell'esercito Battaglie ed eroi glosassone (anno 937) per cele- Maldon si legge: "Si levarono stri- inglese si dia allo sbando, alcuni brare la vittoria del re ZEthelstan da; rotearono i corvi, / l'aquila non rinunciano a vendicare il loro del Medioevo germanico e del fratello Edmund sugli scoz- avida di carogne" (w. 105-106). È signore e muoiono al suo fianco in zesi e i northmanni; i vinti fuggo- l'anno 991 e il poemetto, giunto un'estrema manifestazione di fe- VITTORIA DOLCETTI CORAZZA no, i vincitori ritornano in patria mutilo di inizio e fine, celebra in deltà. Il sacrificio di Byrhtnoth esultanti: "Si lasciarono dietro a 325 versi allitteranti la morte di non fu dimenticato, anzi significa- ra ha vissuto il dramma delle inva- gioire dei cadaveri / il nero-vesti- Byrhtnoth, capo dell'esercito an- tivamente di lui si fa menzione in Lo battaglia di Maldon. sioni vichinghe. to, lo scuro corvo / becco di cor- glosassone e campione di fedeltà testi in prosa strettamente legati Eroi e traditori Il filo della storia lega dunque i no e la bruno-vestita, / l'aquila verso il re TEthelred: rifiutatosi di all'ambiente monastico, ad esem- nell'Inghilterra vichinga due testi poetici, ispirati da due bianca di dietro a godersi le caro- pagare un tributo ai vichinghi e ri- pio nella Vita dell'arcivescovo a cura di Giuseppe Brunetti avvenimenti particolarmente si- gne, / il famelico falco di guerra e nunciando al vantaggio di posi- Oswald scritta dal monaco Byrht- gnificativi che avevano senza il grigio animale, / il lupo della fo- zione che il terreno gli offriva, ferth negli ultimi anni del X seco- testo a fronte dubbio colpito i contemporanei; resta" (w. 60-65). sceglie di combattere contro di lo- lo, e ancora nel Liber Eliensis pp. 189, Lit 18.000 non è un caso infatti che i 73 versi Sono i colori e gli animali sim- ro, contro i "lupi di strage", ma (compilazione riguardante il mo- della Battaglia di Brunanburh bolo di morte ricorrenti nelle sce- viene ferito a morte. Sebbene le nastero di Ely) risalente al XII se- Luni, Milano-Trento 1998 colo, dove ormai di Byrhtnoth si è impadronita la leggenda, ed egli è Waltharius. diventato l'eroe che combatte va- Epica e saga lorosamente per difendere ad un tra Virgilio e i Nibelunghi Tigre e agnello tempo la patria e la Chiesa. Se è vero che nella tradizione del a cura di Edoardo d'Angelo ANDREA BAJANI Medioevo germanico (e non solo) testo a fronte è consuetudine cantare la materia pp. 197, Lit 18.000 MARTIN AMIS, Altra gente, ed orig. 1981, è un personaggio spregevole, cattivo, che ha "eroica" in poesia nelle lingue vol- trad. dall'inglese di Susanna Basso, pp. 250, condotto malamente una vita di cui nessuno gari e riprendere quella stessa ma- Luni, Milano-Trento 1998 teria in scritti in prosa usando il la- Lit 24.000, Einaudi, Torino 1998. sa nulla. È un personaggio che non compare tino, rappresenta una suggestiva mai, di cui si hanno notizie vaghe da persone Con questi due volumi usciti a eccezione il caso del Waltharius, A un anno dalla pubblicazione di II treno che più o meno direttamente hanno avuto a breve distanza l'uno dall'altro, la un poema di circa 1500 versi in la- che fare con lei. Usuo nome è il richiamo al ce- "Biblioteca medievale" di Luni si della notte (cfr. "L'Indice", 1997, n. 10) Ei- tino, problematico per tanti aspetti apre al Medioevo germanico pre- naudi propone un nuovo romanzo di Martin lebre personaggio di Stevenson, al malvagio (autore, datazione, fonti, ecc.) e at- sentando testi che, profondamen- Amis, Altra gente, che arriva in Italia con di- alter ego del Dr. Jekyll; allo stesso modo è indi- tribuito da d'Angelo, dopo un'at- te diversi per tanti aspetti, non ul- ciassette anni di ritardo rispetto all'edizione cativo che il nome proprio sia l'abbreviazione tenta disanima delle diverse posi- timo la lingua in cui sono redatti, inglese. Ci troviamo tra le mani un Amis ano- di Amis. Il gioco qui si fa molto letterario. Ol- zioni assunte dagli studiosi, al col- sembrano quasi emblematici di un malo, più notturno, meno simpatico e molto tre a Stevenson, Amis cita in maniera quasi to ambiente del monastero di San momento culturale che ha visto la più ambizioso letterariamente. Lo stravagante letterale il Wilde del Ritratto di Dorian Gray Gallo, agli anni tra il 950 e il 1050, quando vi operava Notker Labeo- coesistenza e la fusione di tradizio- ed esplosivo poliziotto-donna Mike Hoolihan, - Mary è di fronte allo specchio, sta confron- ne, la cui produzione poetica mo- ni germaniche e di cultura classica. che nell'ultimo romanzo dello scrittore ingle- tando se stessa con una fotografia di Amy E un apprezzamento deve subito stra numerosi punti di contatto se indagava sul suicidio di Jennifer Rocwell, Hide: "Era Mary. Però era più vecchia di Mary essere espresso per il lavoro com- con il Waltharius. lascia il posto a Mary Lamb, una giovane don- (...) Quel viso la squadrava con aria di sfida, piuto dai curatori e per le scelte Inopportuno sarebbe ricercare editoriali che, presentando i testi na che ha perso la memoria in circostanze poco forse addirittura con un principio di sogghigno in questo componimento verità in lingua originale con traduzione chiare. Al suo fianco compare saltuariamente nella piega all'insù del lato sinistro delle lab- storica, sebbene vi compaiano At- a fronte, corredati da ampie intro- un investigatore, Prince, alle prese con un caso bra" - e ripropone il confronto bene/male, in- tila e gli Unni che muovono con il duzioni e da note ben calibrate di singolare: una ragazza è stata uccisa senza che nocenza/malvagità, nei termini della dialetti- consueto ardire verso Occidente carattere storico-letterario, filolo- il corpo sia statò ritrovato; l'investigatore so- ca lamb/tiger cara a William Blake. alla conquista dei regni germanici gico e linguistico, mettono a pro- spetta che la ragazza e Mary Lamb siano in Lultimo personaggio-simbolo è l'investi- "concedendo ai supplici pace e prio agio sia il lettore comune sia realtà la stessa persona. gatore. Il suo nome è Prince; la sua funzione abbattendo i ribelli" (v. 9). Storia lo specialista, che potrà sfruttate le e leggenda si mescolano in questo Amis orchestra un romanzo incentrato sul è di restituire Mary alla sua vera identità, do- bibliografie esaurienti e aggiorna- componimento, frutto dell'inte- tema del doppio; lo fa lavorando sul simboli- po averla depurata di ogni malvagità. Ma è te per approfondire singoli pro- resse per la tradizione eroica ger- un personaggio poco più che tratteggiato, pu- blemi. smo dei nomi dei personaggi che forse, per un manica (quella stessa trattata ad ramente funzionale alla narrazione e per nul- Il volume intitolato La battaglia eccesso di esplicitazione, a volte rischia di ap- esempio nel Waldere anglosasso- la autonomo all'interno del romanzo. di Maldon contiene in realtà an- pesantire la scorrevolezza della trama. Mary ne, nel Cantare dei Nibelunghi te- che il testo della Battaglia di Bru- Lamb è un personaggio innocente. Facciamo Amis mira a creare continue zone d'ombra desco, nelle saghe nordiche, ecc.) nanburh e, come corollario, gli la sua conoscenza nel momento in cui entra attraverso il lavoro sul personaggio di Mary, da parte di un colto uomo di chie- annali 979-1020 della Cronaca an- come per la prima volta a contatto con il che è anche un lavoro sul linguaggio; dalla vi- sa che vuole intrattenere e diverti- glosassone: a dispetto del titolo, il mondo, come in una nascita; è priva di me- sione caotica, desolante del mondo nel quale re la comunità monastica alla quale appartiene, i fratres volume dunque offre la documen- moria, non sa nulla della realtà che la circon- Mary viene catapultata, fino alla ricostruzione dell'apostrofe iniziale, proponen- tazione letteraria completa a noi da e si muove tra la gente con una ingenuità di una realtà nella quale, pur nel caos, è ancora do loro una materia nota, rivisita- pervenuta in inglese antico (le due disarmante. Vive in una condizione vergina- possibile il movimento. Come se la scrittura Battaglie sono in versi allitteranti ta alla luce della cultura latino- le: da qui il suo nome e il suo cognome. fosse un ripartire da zero, un lavorare sulle secondo la tradizione germanica, cristiana e inaspettatamente qua Viceversa il suo doppio, la supposta vittima, macerie alla ricerca di un orientamento. mentre la Cronaca è in prosa), re- e là avvolta in una atmosfera di lativa a quel periodo storico diffi- humour che ne rende gradevolis- cile e complesso in cui l'Inghilter- sima la lettura.

PIERRE KALFON DANIELE ARCHIBUGI KATIE HAFNER, MATTHEW LYON REINHARD SCHULZE LA STORIA DEL FUTURO IL MONDO ISLAMICO IL CHE DAVID BEETHAM NEL XX SECOLO Una leggenda del secolo DIRITTI UMANI Le origini di Internet Politica e società civile E DEMOCRAZIA Traduzione di Giuliana Giobbi/ShaKe Prefazione COSMOPOLITICA Chi ha inventato Internet? Chi ne è il Traduzione di Andrea Michler di Manuel Vàzquez Montalbàn Con un'appendice padrone? Chi ne determina le regole? Un'opera fondamentale, la prima Traduzione di Luisa Cortese delle dichiarazioni storiche Chi la paga? Quali ne saranno le in Italia, sulla storia politica e civile Un mito leggendario, un grande A cinquantanni dalla sua evoluzioni future? La storia più del mondo islamico contemporaneo. personaggio storico, un uomo del approvazione, un bilancio storico documentata e completa della Rete. suo tempo. La prima biografia critica JURGEN HABERMAS sull'efficacia della Dichiarazione di Che Guevara apparsa in Europa. universale dei diritti umani: EDWARD W. SAID L'INCLUSIONE DELL'ALTRO la dichiarazione è servita a rendere TRA GUERRA E PACE Studi di teoria politica REINHARD BRANDT effettivi tali diritti o si è trattato Ritorno in Palestina-Israele A cura di Leonardo Ceppa D'ARTAGNAN di un semplice, seppure nobile O IL QUARTO ESCLUSO Prefazione di Tzvetan Todorov Le riflessioni teorico-politiche di uno e significativo, esercizio retorico? Traduzione di Giovanna Bettini dei più grandi filosofi contemporanei: Su un principio d'ordine della storia Un pellegrinaggio alle radici: il come affrontare i problemi culturale europea 1, 2, 3 / 4 IL FUTURO DELLA MONETA ritorno in Palestina del grande determinati dalle trasformazioni Postfazione e traduzione Sguardi dal cuore dell'impero intellettuale è l'occasione per mettere della modernità. di Daniela Falcioni a cura di James A. Dorn a fuoco torti e ragioni di due popoli Un'opera originale e colta che Introduzione e traduzione storicamente e geograficamente uniti. FABRIZIO DESIDERI esamina una particolare forma di di Adelino Zanini/ShaKe Nuova edizione L'ASCOLTO DELLA COSCIENZA organizzazione del pensiero - lo Nell'immediato futuro il commercio, Una ricerca filosofica schema 1, 2, 3 / 4 - nei diversi campi la moneta, la tassazione, l'esistenza ALBERTO GASTON dell'arte, della filosofia, della società, GENEALOGIA Una storia della coscienza che assume stessa degli stati-nazione subiranno DELL'ALIENAZIONE come punto di partenza quello della religione. dei cambiamenti radicali. Un'analisi di una voce dell'anima che parla lucida e approfondita dei processi Un saggio sulla psichiatria rivolto "dentro" e chiede di essere ascoltata. economici che condurranno a questa a chi vuole pensare questa disciplina in un'ottica al contempo irreversibile trasformazione. epistemologica, problematica e clinica. NOVEMBRE 1998 € N. 10, PAG. 13 C-CrtXsCrnXsL-Ck,

non sono sposati, ma il loro ména- le loro cose e le loro vite. Jay, come pregio consisteva nella prognosi ge ha tutto della famiglia, sia pure il Karim del Budda delle periferie e più o meno fausta che vi si rinveni- Un'altra famiglia di una famiglia rispondente a un come tanti amici suoi e di Susan, va a proposito dei mali cronici di un canone irregolare ma ormai tipico vorrebbe perciò "andare da qual- universo privo di centro e sostan- andata a male di una generazione, almeno in che parte". Sta infatti per lasciare zialmente paranoico. Ovviamente, Gran Bretagna: tutto, nella casa, la casa, la compagna, i figli. E di tutto ciò è presente anche nel libro STEFANO MANFERLOTTI appare provvisorio, improvvisato, questa sua irrequietezza che inten- di Kureishi, che pure descrive una dall'educazione dei figli all'arreda- de parlare e parla al lettore, ma gioventù (o una ex gioventù) piega- l'intrinseca fragilità esistenziale dei mento, dalla scarsa ricerca di un l'altrove al quale è diretto, dal qua- ta da modelli di vita fenomenologi- HANIF KUREISHI contraenti e per la forza negativa autentico dialogo con l'altro all'at- le si sente attratto come da una for- ci, imperniati sul qui ed ora: fatta, za mesmerica, non ha identità né Nell'intimità di un mondo esterno altrettanto tenzione ancora minore rivolta alle quindi, di continui, piccoli salti nel sconnesso. faccende domestiche. Niente vie- confini, è semplicemente percepi- buio; ma ha cura di sovrapporvi il ed. orig. 1998 to e sperato come uno spazio meno A dire il vero, Jay, lo sceneggia- ne riposto con cura, se non la dro- dubbio che tante scelte all'appa- avvilente di quello domestico. trad. dall'inglese tore televisivo e cinematografico ga, e benché i due siano giovani e renza eversive e più di altre rispet- di Ivan Cotroneo quarantenne che narra la sua vi- poco più che infanti i figli, un velo Di libri su temi analoghi ne sono tose del proprio io siano in realtà il cenda, e Susan, la donna con cui leggerissimo ma percepibile di stati scritti a dozzine, ma quasi frutto di un egocentrismo tanto più pp. 107, Lit 22.000 egli vive assieme ai loro due figli, sporco, di tedio, di stantìo, ricopre sempre il loro maggiore e unico deteriore in quanto velleitario, che Bompiani, Milano 1998 si consuma solo a patto di ignorare il prossimo, coniugi e figli compre- si, e di trasformare il mondo in una Hanif Kureishi fa parte di quel sorta di terra di nessuno in cui tutto gruppo di autori inglesi ormai noti Realismo magico nigeriano fluttua, sentimenti e cose. Non affi- come "scrittori dell'altrove": pro- dando quasi nulla all'esplicito, se venienti, cioè, da realtà esterne a PIETRO DEANDREA non le prodezze sessuali del prota- quella britannica, poi emigrati in gonista e dei suoi sodali, Kureishi Gran Bretagna e qui inseriti nella BEN OKRI, Il venditore di sogni, ed. orig. una qualche festa pazzesca". riesce a infiltrare nella pagina una cultura locale fino a divenirne in- 1986 e 1988, trad. dall'inglese di Giorgio Bizzi, I racconti ambientati dopo la guerra di- malinconia che fa quasi da basso continuo, fino a proporsi come uno terpreti fra i più attenti. Tra i nomi pp. 341, Lit 28.000, Giunti, Firenze 1998. pingono egualmente atmosfere di conflitto, noti anche da noi ci sono quelli di dei tratti fondamentali del libro. sopruso e indigenza. I!autore trasmette con Salman Rushdie, di Kazuo Ishigu- Kureishi sa che per alleggerire ro, di Timothy Mo, di Ruth Jhabva- Il nigeriano Ben Okri è conosciuto soprat- particolare efficacia il palpitare caotico di una materia che potrebbe in ogni la. Pur perseguendo progetti for- tutto come uno dei maggiori esponenti del Lagos, in cui gli abitanti si ritrovano a esse- momento farsi greve è indispensa- mali distinti, sono riusciti tutti a realismo magico africano, grazie al romanzo re "profughi nella loro stessa città", e dove bile inserire momenti ironici o addi- trasformare in punto di forza l'at- La via della fame (Bompiani, 199 72) che nel l'arte crudele della sopravvivenza si manife- rittura comici, e tende alla gnome, trito fra le due culture, che essi rie- 1991 ha vinto il prestigioso Booker Prize. sta in ideatori di corsi per corrispondenza, alla massima che può essere più o scono a descrivere con esiti espres- Sempre per Bompiani, in Italia è uscito an- svuotatori di pozzi neri e predicatori di nuo- meno irridente e più o meno basata sivi particolarmente efficaci. Ku- che, nel 1996, il controverso romanzo Io so- ve confessioni religiose. I due protagonisti sull'understatement, ma che ha sem- reishi (l'unico del gruppo ad essere pre la funzione di trasmettere un no invisibile, utopia misticheggiante e un di Nella città di polvere rossa tirano avanti nato in Inghilterra, e precisamente messaggio in forma sintetica. Qui è po' vacua. Nel Venditore di sogni sono in- con scommesse e furtarelli, ma anche ven- nel sobborgo di Bromley, nel spesso al suo meglio. dendo il proprio sangue agli ospedali, nel 1954, da madre inglese e padre pa- cluse le opere più riuscite di Okri, vale a di- Jay ci racconta che viene dalla giorno in cui il compleanno del governatore chistano) fornisce già in apertura re le due raccolte di racconti uscite in Inghil- periferia, che ha avuto un'infanzia del suo fortunato romanzo del terra prima del conseguimento della fama militare monopolizza la città con festeggia- difficile, che la sua attività come 1990, Il Budda delle periferie, una internazionale. In esse, forse anche per esi- menti e soldati in delirio. In Le stelle del sceneggiatore è stata infine gratifi- versione ironica, anzi schiettamen- genze imposte dal genere novellistica, l'au- nuovo coprifuoco Arthur è un venditore cata da una nomination per te comica, di una realtà così ibrida- tore dispiega il suo talento per mezzo di una ambulante di medicine che creano più ma- l'Oscar. Sono notizie che lasciano ta: "Mi chiamo Karim Amir e sono scrittura a un tempo poetica e asciutta, im- lanni di quanti non ne guariscano: gli incu- capire come anche questo libro di un vero inglese dalla testa ai piedi, mune dalla verbosità talvolta riscontrabile bi terribili generati dai suoi sensi di colpa Kureishi abbia una robusta conno- o quasi. La gente tende a conside- tazione autobiografica, ma si tratta rarmi una nuova razza, dal mo- nei suoi romanzi successivi: il gusto per un arrivano a fondersi con le crudeltà imposte francamente di infiltrazioni che mento che sono il prodotto di due lirismo immediato e fulminante lo accomu- dai nuovi ricchi, fino a che realtà e stati di l'autore si poteva risparmiare. Di vecchie culture. Io però me ne fre- na a un altro narratore africano, il mozam- allucinazione diventano quasi indistingui- certo non tolgono e non aggiungo- go, sono inglese (non che me ne bili. bicano Mia Couto (Voci all'imbrunire, La- no nulla ai pregi del libro. Raffor- vanti), vengo dalla periferia meri- voro, 1989). Quando Okri abbandona l'ambiente me- zano, però, l'idea che ancora una dionale di Londra e voglio andare Buona parte del libro precipita il lettore tropolitano lo fa per acuire ulteriormente il volta l'autore non voglia avventu- da qualche parte". nelle tragedie della Nigeria postindipen- suo distacco dal realismo. In Nuovi mondi rarsi a scrivere su eventi e sensazio- E ora disponibile nelle librerie denza. Il racconto d'apertura, Risate sotto fioriscono e Quel che vide lo spillatore è la ni di cui non ha esperienza diretta. italiane l'ultimo libro di Kureishi, il ponte, è un magistrale resoconto degli or- morte temporanea a giustificare l'esplora- Si ha l'impressione che per limiti Nell'intimità. Anche in questo ro- rori della guerra del Biafra, dove un bambi- zione di dimensioni ultraterrene popolate soggettivi o per calcolo utilitaristi- manzo (ma sarebbe meglio definir- no cerca di dare una spiegazione agli stupri da creature fantastiche; il secondo titolo co Kureishi abbia optato in piena coscienza per un basso cabotaggio lo un racconto lungo) Kureishi e ai fiumi gremiti di cadaveri rigonfi che si rappresenta inoltre un esplicito omaggio ad preferisce non staccarsi da una rassicurante, che gli garantisce un trova sotto gli occhi: "Lo ricordo come un Amos Tutuola, l'autore che, in seguito, ha realtà che gli è familiare. "Familia- pubblico discretamente folto (an- maggiormente influenzato il passaggio di re", anzi, è un aggettivo che si pre- bel periodo, non so perché. Le sirene e le che all'estero) ed emolumenti non sta particolarmente bene ad intro- autopompe davano l'impressione che da Okri a un realismo magico più diretto, sen- strepitosi ma costanti, come i ce- durne i contenuti, visto che il testo qualche parte nel paese si stesse tenendo za mediazioni. spiti elargiti da un capitale affidato ruota per intero su una delle tante ad amministratori che fanno della famiglie di oggi, andate a male per prudenza la loro parola d'ordine.

YAAKOV SHABTAI NADINE GORDIMER CAROLA SUSANI UN'ARMA IN CASA LA TERRA DEI DINOSAURI INFINE MAURIZIO MAGO Traduzione di Elena Loewenthal Traduzione di Grazia Gatti Francesca ha uno sguardo stralunato LA REGINA e una vita un po' sghemba. Eppure Il capolavoro postumo di uno Un crimine passionale. Intorno, la violenza del Sudafrica, sempre DISADORNA riesce a orientarsi, tra veleni familiari dei maggiori scrittori israeliani e surreali apocalissi, in una Roma del nostro tempo. in agguato. Al centro, la tragedia di due genitori che cercano di capire imprendibile, un po' triste e un po' allegra, come "l'asfalto nero chi è davvero loro figlio. Il romanzo e acquoso" delle sue strade. più coinvolgente di Nadine Gordimer. DOUGLAS COUPLAND FIDANZATA IN COMA E SE C'ERO, DORMIVO Traduzione di Marco Pensante Un romanzo di formazione e Ermanno Gomma col vento nei capelli, che chiude il cerchio e completa tante delle Storie In America è già un caso. Il ritratto di primogeniti e figli unici feroce di una generazione di vuoti (Premio Berto e Premio Chiara 1997). a perdere vista con occhi rimasti chiusi per vent'anni. Dall'adolescenza all'età adulta in caduta libera, etica e spirituale. MAURIZIO MAGGIANI LA REGINA DISADORNA Premio ANTONIO MORESCO Un prete ragazzo e una regina CESARE DE MARCHI GLI ESORDI bambina. Il porto di Genova IL TALENTO Una vita, tre vocazioni. e un'isola del Pacifico. Sventato, candido, maldestro, La religione, la politica, l'arte. La ferocia del secolo, il candore Carlo Marozzi si fa largo nella vita. Un grande romanzo che mancava della giovinezza, l'innocenza dei A colpi di talento. alla letteratura italiana popoli. Dopo II coraggio del pettirosso, Un romanzo che riaccende del Novecento. Maurizio Maggiani firma un romanzo l'emozione di leggere. generoso, spettacolare, innamorato dei suoi lettori. www.feltrinelli.it IDEI LIBRI DEL MESE| E N. 10, PAG. 14 NOVEMBRE 1998 e-'tte^t'C^'tccLc- - éC^i^Lcr cte^L m^e^e Scrittori del Novecento tra il Maghreb e il Mashreq Fermenti e frammenti del mondo arabo: i giornali', la poesia, il femminismo, la rinascita CONCETTA FERIAL BARRESI

è cresciuta a dismisura col passare L'autrice ha viaggiato in lungo e dei personaggi più significativi tra tutte le letterature dei vari paesi ISABELLA CAMERA D'AFFLITTO del tempo, evidenziando un vuoto in largo nei paesi arabi, e si vede scrittori, pensatori, poeti del pe- che dalla fine del colonialismo Letteratura araba editoriale, culturale - e, perché no, che ama questo mondo: si vede dal riodo della nahyah, i quali, oltre a hanno raggiunto un'identità di contemporanea. anche etico - non più sostenibile. rispetto con cui parla di questi po- un nome, hanno qui anche un vol- Stato nazionale distinto dai paesi Dalla nahyah a oggi Il libro di Isabella Camera d'Af- poli, da come si lascia trasportare to. Di particolare interesse sono fratelli? Come si configura il con- flitto ha innanzitutto il merito di talvolta dal desiderio di trasmette- poi i costanti riferimenti al femmi- cetto di moderno e contempora- pp. 359, Lit 39.000 fornire una panoramica ricca e or- re al lettore quante più notizie pos- nismo arabo, alla produzione lette- neo parlando di paesi arabi? Que- Carocci, Roma 1998 ganica dello sviluppo delle manife- sibile su un argomento o su un au- raria femminile, all'aspetto religio- ste e altre problematiche sono af- stazioni letterarie di quasi tutti i tore anche a rischio di appesantire so e laico dei protagonisti della ri- frontate dall'autrice, che ci condu- ce per mano attraverso un mondo W er chi ha il desiderio di per molti versi ancora da scoprire, ^ apprendere qualcosa in analizzando le realtà complesse dei M più di quello che ci am- vari Stati che lo compongono at- manniscono giornali e riviste sulla Tradotti di recente traverso gli autori e le opere che le cultura, spesso misconosciuta e in- esprimono e che si differenziano sospettata, dei nostri vicini arabi da un paese all'altro per la diver- ecco il nuovo volume, Letteratura Antologie e raccolte di racconti Mediterraneo, ed. orig. 1975, trad. dall'ara- sità delle situazioni storiche, socia- araba contemporanea, di Isabella Narratori arabi del novecento, a cura di Isa- bo di Monica Ruocco, Jouvence, 1993. li ed economiche. Camera d'Afflitto, venuto in un bella Camera d'Afflitto, Bompiani, 1994. La cronologia degli eventi momento quanto mai propizio ad Voci. Poesie e racconti di autori arabi con- Egitto - dalla spedizione napoleonica in Egitto al rallentamento del pro- arricchire il patrimonio librario temporanei, a cura di Pieralberta Viviani, Gamal Ghitani (1945), Zayni Barakat: italiano. cesso di pace tra palestinesi e Cgil - Arci Reggio Emilia, 1997. storia del Gran Censore del Cairo, ed. orig. Non che prima ci fosse il vuoto. israeliani con l'avvento di Ne- Lo specchio degli occhi. Le donne arabe si 1974, trad. dall'arabo di Luisa Orelli, Giun- Vi è stato il volume La letteratura tanyahu - , il vastissimo apparato ti, 1997. araba del grande studioso France- raccontano, a cura di Tawfiq Younis, bibliografico, l'indice dei nomi sco Gabrieli (Sansoni-Accademia, Ananke, 1998. Nagib Mahfuz (1912), Il settimo cielo, ed. dei personaggi, quello dei nomi 19674, pubblicato per la prima vol- orig. 1979, trad. dall'arabo di Ersilia Fran- geografici e degli argomenti, e in- ta nel 1951), che per decenni ha Libano cesca, Pironti, 1997. fine l'indice dei periodici arabi rappresentato l'unica risorsa per Hanan al-Shaykh (1945), Donne nel de- Muhammad al-Busati (1933), Case die- completano l'opera che è costata studenti, docenti e lettori occasio- serto, ed. orig. 1988, trad. dall'arabo di Sa- tro gli alberi, ed. orig. 1993, trad. dall'ara- all'autrice tre anni di lavoro inten- nali, e nel quale solo poche decine muela Pagani, Jouvence, 1998. bo di Barbara Longhi, Sperling & Kupfer, so e appassionato. E si vede. di pagine erano dedicate alla lette- Hoda Barakat (1952), Malati d'amore, ed. 1997. ratura contemporanea. Ecco la fun- DRISS CHRAIBI orig. 1993, trad. dall'arabo di Samuela Pa- zione di questo nuovo volume, col- Mamma m/a, /a civiltà gani, Jouvence, 1997. Libia mare una lacuna che, ancora quasi ed. orig. 1972 Ibrahim al-Koni (1949), La pietra di san- insignificante negli anni cinquanta, Sélim Nassib (1946), Ti ho amata per la trad. dal francese tua voce, ed. orig. 1994, trad. dal francese di gue, ed. orig. 1990, trad. dall'arabo di Ro- di Romano Costa Barbara Ferri, e/o, 1996. lando del Cason e Samuela Pagani, Jouven- pp. 158, Lit 20.000 NOVITÀ ce, 1998. Marcos y Marcos, Palestina Milano 1998 Giabra Ibrahim Giabra (1924-1995), I poz- Tunisia Hermeneutica 1998 Dello scrittore marocchino Driss zi di Betlemme, ed. orig. 1986, trad. dall'ara- 'Ali al-Du'agi (1909-1949), In giro per i Annuario di filosofia e teologia Chraibi si conoscevano finora in Italia caffè del Mediterraneo, ed. orig. 1933, trad. fondato da Italo Mancini bo di Wasim Dahmash, Jouvence, 1998. solo le ultime opere, gialleschi diver- dall'arabo di Isabella Camera d'Afflitto, Diritto e teologia Mahmud Darwish (1941), Una memoria tissement dove si inscenano le ironi- per l'oblio, ed. orig. 1987, trad. dall'arabo di Abramo, 1995. che avventure dell'ispettore Ali a cura di P.G. Grassi e G. Ripanti pp. 240, L. 30.000 Luigina Girolamo e Elisabetta Bartuli, Jou- (L'Ispettore Ali al Trinity College, Mar- Un'analisi comparata - da parte vence, 1997. Algeria cos y Marcos, 1996; L'Ispettore Ali e di filosofi, teologi e giuristi - dei Emile Habibi (1922-1996), Peccati di- Tahar Djaout (1954-1992), Uinvenzione la Cia, Marcos y Marcos, 1997) alle rapporti tra diritto e teologia menticati, ed. orig. 1986, trad. dall'arabo di del deserto, ed. orig. 1987, trad. dal francese prese con i costumi occidentali. Un plauso dunque all'editore per avere nelle tradizioni cristiana, Barbara Marziali, Marsilio, 1997. di Anna Maria Mangia, Argo, 1998. ebraica e musulmana aperto uno squarcio su una letteratu- Sahar Khalifah (1941), Terra di fichi d'In- ra quasi sistematicamente ignorata Marocco dia, ed. orig. 1976, trad. dall'arabo di Clau- da queste parti, quella maghrebina Hanna-Barbara Gerì dia Costantini, Jouvence, 1996. Muhammad Shukri (1935), Soco Chico, della seconda generazione, che ri- Edith Stein ed. orig. 1992, trad. dall'arabo di Maria Avi- vendica, attorno agli anni cinquanta, no,Jouvence, 1997. Vita - Filosofia - Mistica Arabia Saudita la propria identità maghrebina in ro- pp. 288, L. 35.000 'Abd al-Rahman Munif (1933), All'est del (a cura di Llisabella Bartuli) manzi vicini all'autobiografia, alla te- La biografia - la formazione stimonianza, e offre al pubblico fran- ebraica, gli incontri con Husserl cese un impietoso ritratto del Magh- e Heidegger, la conversione al reb e della coppia colonizzato/colo- cattolicesimo - di una protagonista nizzatore. Mamma mia, la civiltà paesi dell'area arabofona. Parten- il discorso, sovraccaricandolo con nascita araba. della filosofia del '900 esprime pienamente la "volontà di do dal periodo della nahyah, la ri- una marea di informazioni. Il capi- Le pagine dedicate al periodo reinserire l'uomo maghrebino nel no- nascita letteraria, e culturale in ge- tolo sulla nascita e la diffusione dei più recente (a partire dagli anni vero degli uomini in senso esteso" e nere, esplosa verso la metà dell'Ot- primi giornali, per esempio, po- cinquanta per intenderci) sono le Giuseppe Laras lo fa attraverso la descrizione iper- tocento soprattutto in Egitto e nel- trebbe risultare pesante per il let- più interessanti, perché per la pri- realistica della ribellione di una don- Mose Maimonide la regione sirolibanese - e che tore comune ma è di grande utilità ma volta si porta a conoscenza del na marocchina, madre e moglie di un Il pensiero filosofico tanta parte ha avuto nella genesi e per tutti coloro che sono del me- lettore italiano il fermento attuale, distratto ingegnere, che casca lette- pp. 256, L. 35.000 nello sviluppo della letteratura stiere e che vi trovano una fonte in campo letterario e artistico, di ralmente dalle nuvole quando si ac- Il pensiero del filosofo ebreo araba contemporanea -, la tratta- inesauribile di informazioni per se- tutti questi paesi che spesso l'opi- corge della rivoluzione, in parte gui- medievale (1138-1204) zione arriva fino ai giorni nostri guire l'evoluzione del pensiero che nione comune ritiene arretrati e nella prima monografia data dai figli, che si è compiuta toccando spesso settori poco noti ha portato al rifiorire della cultura nei quali non sospetta la benché scritta in Italia, accompagnata nell'anima della consorte. Il libro è di- non solo in Italia ma anche in Oc- araba in epoca moderna dopo la minima attività culturale. Inoltre da un'ampia antologia viso emblematicamente in due parti: cidente. Isabella Camera d'Afflitto stagnazione dei lunghi secoli sotto l'autrice chiarisce e spiega via via le Essere è la lenta presa di coscienza ha cercato di dare un quadro il giogo dell'impero ottomano e problematiche più pressanti, tra le di una donna, catalizzata dall'arrivo quanto più possibile ampio della nonostante i misfatti del coloniali- quali vi è certamente la questione Giuliano Sansonetti in casa della radio - "il mago" - e ac- produzione letteraria dal Maghreb smo. dei letterati arabi che scrivono le celerata dalla scoperta del cinema; Lévinas e Heidegger (occidente) al Mashreq (oriente) "Appesantire" forse non è il ver- loro opere in inglese o in francese: mentre Avere descrive l'uscita pp. 160, L. 20.000 del mondo arabo. Il Maghreb per bo adatto, perché il modo di espri- qual è la loro collocazione o catalo- all'esterno, la scuola, la politica... fino Il confronto tra due dei maggiori esempio viene quasi sempre tra- mersi dell'autrice, semplice e im- gazione nell'ambito delle letteratu- alla definitiva consapevolezza del filosofi del '900, che è anche una scurato o dimenticato dagli scritto- mediato, e assolutamente privo di re mondiali? Rientrano nel novero presentazione del loro pensiero padre e marito. Una traduzione pio- ri di lingua inglese, mentre i fran- retorica, rende agevole e godibile degli scrittori francesi o inglesi, co- niera, speriamo, un implicito invito al- cesi, pur avendo invece scritto la lettura anche delle parti più me qualcuno vorrebbe sostenere, la tolleranza, utile ad afferrare meglio molto sul Maghreb, lo hanno fatto ponderose, grazie anche alle fre- o sono da ascriversi alla compagine le convulsioni che agitano un mondo sempre come se fosse una cosa a quenti introduzioni di brani o di degli scrittori arabi? E inoltre: è MORCELLIANA appena al di là del Mediterraneo. Via G. Rosa 71 - 25121 Brescia parte, in qualche modo distaccata versi tradotti nonché dei ritratti, giusto parlare di letteratura araba SYLVIE ACCORNERO Vtel. 030/3757522 - fax 030/2400605,^ dal resto della letteratura araba. inseriti alla fine del libro, di alcuni conglobando in questa dicitura N. 10, PAG. 15 Qbivitto- NOVEMBR E 1998

ginifica ed efficace dei detti popo- LULU WANG lari ("Quando il destino è contro II teatro delle ninfee Un guscio senza crepe di te, persino l'acqua ti rimane at- taccata ai denti", "Una zanzara ed.orig. 1997 Racconto di formazione di una cinese olandese non può succhiare da un guscio trad. dall'olandese senza crepe"), il romanzo presenta STEFANIA STAFUTTI di Simona Maccari Tabiani delle repentine quanto vertiginose cadute, improvvise asprezze di sti- pp. 476, Lit 32.000 le, improvvise assenze di maturità stratificata e separata, dove nessu- un intellettuale appartiene comun- sgrazia" lo isola dal proprio grup- il Saggiatore, Milano 1998 espressiva: molte descrizioni della na ideologia ha fatto scomparire le que a un certo mondo, e in qualche po, ma non lo sospingerà mai in natura paiono mutuate dai "ma- pareti che separano gli alti funzio- misura la sua disgrazia è stata de- un'altra casta. È la prima volta che nuali di componimento", ancora Strano romanzo, questo, pubbli- nari di partito, gli intellettuali, i cretata all'interno di quel mondo, la narrativa contemporanea cinese oggi in voga in Cina; così appren- campioni sportivi o gli artisti di rispondendo a regole del gioco che affronta con tanta onesta lucidità cato originariamente in olandese diamo, per esempio, che "ornata successo dal resto della società, da- egli conosce e a una logica magari tale questione. da Lulu Wang (nata a Pechino nel di vesti dagli splendidi colori, la gli operai o, ancora più in basso, aberrante ma che egli comprende, Ma, accanto a questo indubbio 1960, esule in Olanda dal 1985). È dorata signora d'autunno avanza- dai contadini e dai semplici lavora- il cui linguaggio ha probabilmente elemento di novità, accanto a un ri- spesso più accattivante ed emozio- va a passo di danza verso Pechi- nante dei molti (troppi) testi che tori manuali. Anche se in disgrazia, contribuito a formulare. La "di- corso frequente alla lingua imma- narrano degli anni della Rivoluzio- ne culturale: è, insieme, la storia di sofferenze molto dure e il racconto dell'iniziazione alla vita di una adolescente quasi bambina che di- Modernizzazione indigesta venta una giovane donna. Laddo- ve si narrano le sofferenze, pare che una memoria ancora acerba FIORENZO LAFIRENZA, Dura la pappa di ri- misteriosi". Il perfetto accento di Oxford ri- abbia talvolta volutamente omes- so, Signor Wang Meng!, pp. 98, Lit 12.000, marrà impresso su una cassetta a memento pe- so, dimenticato, rifiutato di vede- Cafoscarina, Venezia 1998. renne del riscatto della pappa di riso. re: così, il campo di lavoro è in so- Fin qui il racconto, di cui sono peraltro evi- stanza un luogo in cui la grande Il piccolo volume della Cafoscarina esempli- denti la natura simbolica e la carica satirica; maggioranza degli intellettuali che fica con grande efficacia i meccanismi inferna- Lafirenza ha corredato il testo dei documenti circondano Lian (l'allora giovanis- li dell'attacco personale e politico, mascherato salienti che segnano il dibattito intorno a "Du- sima eroina della vicenda) hanno ra la pappa di riso", simulacro dietro al quale i orgogliosamente conservato la per mezzo di un pretestuoso dibattito cultura- propria dignità, e questo forse non le, nei quali la Cina mostra una consumata "democratici", dei quali Wang Meng è un espo- è sempre stato del tutto vero. abilità, che ci è apparsa in tutta la sua ferocia nente, vengono chiamati in causa e attaccati Nel contempo, proprio questa nelle campagne politiche fin dalla metà degli dall'ala sinistra del partito (quella apparente- no". Il ricorso al racconto onirico finzione, forse parzialmente incon- anni cinquanta, ma che pure è radicata assai mente scandalizzata dal racconto, che ha tutta- non è sempre utile e frammenta as- sapevole, consente all'autrice di più lontano nel tempo di quanto l'iconoclastia via anche l'obiettivo di ricordare a Deng Xiao- sai la narrazione; un uso assai fan- delineare personaggi di grande in- anticomunista voglia farci credere. ping che nessuna modernizzazione sarà possi- tasioso e non facilmente decritta- tensità e sincerità, dal Cannibale, bile a spese della vecchia guardia). L'attacco Wang Meng (nato a Pechino nell934), mini- bile del corsivo (che presumo fosse vegetariano e fervente buddhista, contro Wang Meng non avrà alcun esito; non è stro della cultura - immediatamente dimissio- già nell'originale) disorienta e di- al professore Qin, che le imparti- nario - nei giorni drammatici di Tian'anmen privo di significato il fatto che lo scrittore abbia stoglie il lettore. Infine, il glossa- sce lezioni di storia affinché, alla fi- (giugno 1998), scrittore aduso a subire le perse- reagito sì con durezza, ma attraverso le norma- rio: la traduttrice, cui si deve peral- ne di quel soggiorno obbligato, li vie "legali" (ad affermare la necessità di un tro una accattivante resa in italiano possa riprendere senza troppo cuzioni ideologiche, poco tempo prima che la diritto certo al quale rimettere le questioni, sot- del romanzo, non sempre riesce a danno le scuole, e le dischiude nel immensa piazza della porta del cielo comparisse districarsi, soprattutto laddove la contempo un mondo di fatti e idee sui teleschermi di mezzo mondo, aveva pubbli- traendola all'arena selvaggia del dileggio per fi- lettera del testo è chiara soltanto a assai lontano dagli stereotipi dei cato sul bimensile "Zbongguo zuojia" ("Scritto- ni politici). Lafirenza conduce il lettore italia- chi conosca il cinese, ma andrebbe suoi libri di testo. Il campo di lavo- ri cinesi") il racconto Jianyingde xizhou ("Dura no attraverso il cammino intricato di un "caso" altrimenti resa per permettere una ro irrompe nella narrazione, che ri- la pappa di riso", secondo la traduzione propo- emblematico di sottile persecuzione politica, ' generale comprensione. Così la costruisce attraverso flashback la lasciando ai documenti stessi e a poche, acute sta da Lafirenza). Visi narra in modo esilarante definizione di "zuojia" (e non vita della ragazzina prima che i osservazioni a margine il compito di trasmet- delle disavventure di una famiglia che, su solle- "zoujia"', come scrive il glossario) è suoi genitori cadessero in disgrazia terci l'atmosfera di un'epoca non troppo lonta- citazione del figlio "spilungone", abbandona la piuttosto fuorviarne, né è del tutto e si snoda poi proseguendo oltre al dieta tradizionale cinese e la antica, umile "pap- na e forse non del tutto trascorsa. Il rapporto corretta la resa della confusione tra campo di lavoro stesso, per appro- pa di riso" (zhou), in favore di una più equili- complesso tra linguaggio/i della politica, ste- omofoni nella parola "tongxin- dare all'epilogo improbabile sul- reotipi linguistici e letterari e libertà di espres- gren" l'isoletta di Miru, dove la perdita brata e moderna dieta occidentale, che intaserà (omosessuale). sione andrebbe ulteriormente indagato (assai cruenta dell'amica Kim si carica di intestini e meningi, distruggendo l'armonia fi- La freschezza di II teatro delle valenze simboliche e segna per la no allora sovrana fra i membri di tre generazio- utile, in questo senso, il volume curato da Mi- ninfee, primo, immaginario palco- protagonista la fine dell'adole- ni, ivi compresa l'impareggiabile domestica - chael Schoenhals Doing Things with Words scenico dal quale la protagonista scenza, la perdita dell'innocenza persona di casa, sorella Xu. La rivincita della in Chinese Politics, Berkeley, 1992), ma Lafi- interloquisce con la vita, gli squar- e - forse - dell'illusione che il mu- pappa di riso sarà suggellata dalle parole rapite renza ci fornisce materiale sufficiente per riflet- ci talvolta inattesi che il romanzo dischiude al lettore, ne fanno co- ro invisibile che separa le "caste" - e forse eccessive - del "dottore" inglese amico tere, senza peraltro abbandonare un costante, a possa mai essere abbattuto. volte caustico, sorriso. munque un'opera originale e signi- di famiglia, giunto in visita nelle lontane con- ficativa, nel mondo sempre più po- L'indagine intorno alle "caste" è trade d'Oriente, dove solo esistono "cibi così (S.S.) forse l'elemento di maggiore inte- polato degli scrittori cinesi che resse e novità del libro: Wang ci scelgono di non esprimersi nella mostra una società fortemente lingua madre.

Giovanni Cenacchi G invaniti Cenacchi DOLOMITI il MORANDINI DIZIONARIO DI SESTO E DI BRAIES DIZIONARIO DEI FILM DOLOMITI e dintorni DEL TEATRO di Patrice Pavis IL GRANDE LIBRO DELLE 1999 edizione italiana a cura di Paolo di Sesto e di Braies SOMMO ESCURSIONI A PIEDI e dintorni E IN MOUNTAIN BIKE IN ALTA PUSTERIA 176 pagine più guida tascabile di 64 pagine 64 000 lire

Helmut Dumler Willi P. Burkhardt •8 IL GRANDE LIBRO DEI QUATTROMILA DELLE ALPI con fotografie di FE» -FTÉ^É^mìii • J. Alien, R. Goedeke W. Hurford, B. O'Connor il MORANDIN11999 DIZIONARIO DEL TEATRO J. Teesdale, D. Wynne-Jones DIZIONARIO DEI FILM di Patrice Pavis 224 pagine. 88 000 lire di Laura, Luisa edizione italiana a cura e Morando Morandini di Paolo Bosisio oltre 16 000 film 480 pagine, 68 000 lire circa 1824 pagine, 40 000 lire circa

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corrente è quello della violenza, che quotidiana, alla quale peraltro si era possono essere diversi: si va dal Vengono impiegati anche mon- viene interpretata e non solo esibita aggrappato come a una zattera. Qui francamente comico (una novità di fantastici, ad esempio in L'uomo Assurdi (come invece capita in parecchi de- la violenza assume le forme dell'au- per Affinati) di Natica d'oro, al co- dei muri, delicato racconto di una gli scrittori più giovani). Nel caso di todistruzione, dato che il protago- mico-malinconico di II cuoco, al paternità inventata e di una gene- eroismi Ermanno Perna, personaggio prin- nista decide alla fine di lasciarsi uc- dolente di L'unicorno. Soprattutto rosità che supera i limiti fisici, per- cipale di Doss Trento, la violenza è cidere; tuttavia anche questa scelta in quest'ultimo si riconosce di sino quelli spazio-temporali. Il ALBERTO CASADEI quella del combattente ridotto costituisce una protesta e un'estre- nuovo una pulsione autodistrutti- combattente appartiene invece al all'impotenza nel tempo di pace, e ma difesa della libertà, che vorreb- va, che spinge Ulisse Dragosei, al genere fantascientifico a sfondo quindi deriva dall'insofferenza per be portare a ristabilire una giustizia quale è cresciuta un'enorme pro- morale, e fa riemergere una figura ERALDO AFFINATI la società di massa. Invece il prota- almeno individuale. tuberanza carnosa sulla fronte, a cara all'Affinati di Bandiera bianca Uomini pericolosi gonista di Bongo - un rivenditore di Altre volte i temi sono legati alla chiedere all'amata Nada di cancel- (Mondadori, 1995; cfr. "L'Indi- auto usate che, dopo una rapida scoperta del grottesco e dell'assur- lare ogni traccia della sua esisten- ce", 1995, n. 10), il guerriero che pp. 227, Lit 26.000 quanto tremenda sparatoria, va a do nella vita di ogni giorno. La za, per separarsi del tutto dalla vita pone in gioco la vita per superarne Mondadori, Milano 1998 rinchiudersi in una gabbia dello deformità fisica, ad esempio, può che lo ha così orribilmente segna- il dispendio inutile: le pagine del zoo con una scimmia - scatena la far scoprire una realtà non imma- to. Eppure, questo rifiuto corag- duello, che si svolge nel 2490 tra sua aggressività in modo lucido ginata, e costringere a una conver- gioso lascia una piccola eredità, al- l'indifferenza più assoluta per l'es- Al fondo dei personaggi di Affi- quando viene sconvolta la sua vita sione o a una scelta radicale. I toni meno per Nada. sere umano, sono di alto contenu- nati sta una tensione agonistica che to drammatico e stilisticamente li spinge alla lotta contro i limiti en- asciutte. tro cui si sentono costretti. Questa In generale, la poetica di Affinati lotta si esprime in vari modi: molto ruota evidentemente intorno a te- frequentemente è rivolta contro la mi tolstojani, in buona parte quelli società di massa, altre volte contro che lui stesso ha individuato le proprie caratteristiche fisiche o nell'importante saggio Veglia d'ar- mentali. Ma in realtà l'agonismo mi (Marietti, 1992). Un racconto nasconde una sfida ancora più radi- più degli altri mostra questa ascen- cale, ossia quella di chi cerca di tro- denza contenutistica e talvolta an- vare un senso per non essere in- che formale, ossia La tenda dei por- ghiottito nel vuoto assoluto dell'esi- ci, non a caso definito "edificante" stenza: e lo cerca attraverso forme nel sottotitolo. La conversione di di eroismo irriconoscibile o assur- Giuseppe Avenanti avviene sulla do, che può coincidere con una tra- spinta del disamore per se stesso e gica pulsione di morte. dell'esperienza della crudeltà con- Le storie dei nove uomini peri- tro i deboli (qui extracomunitari e colosi sono in effetti legate da un nomadi): le tare dell'individuali- filo comune, che il narratore non smo anarchico ed egoistico alla manca di sottolineare, per mezzo Max Stirner vengono superate gra- dei brevi commenti in corsivo che zie all'apertura verso la sofferenza precedono i vari racconti. Lo sfon- altrui, che dà un senso alla propria, do sul quale si muovono i perso- come accade in molti testi dell'ulti- naggi è, metaforicamente, quello mo Tolstoj. di una città distrutta, quasi da day Tuttavia i risultati più alti del li- after. I rapporti umani sono ormai bro sono forse raggiunti in un rac- improntati alla lotta per la soprav- conto dai toni semmai confronta- vivenza, le azioni appaiono prive bili con quelli ottenuti dal Thomas di scopo. Eppure una speranza di Bernhard di Gelo. Si tratta di No- rinascita, alla fine, balena, e alme- ve, dal nome del giovane deforme no alcuni degli uomini che hanno che abita in un piccolo paese isola- messo in gioco la loro vita riescono to e che viene ucciso da alcuni bra- a evadere, a riconquistare una loro vi ragazzi, poi diventati importanti integrità. funzionari e uomini d'affari. Uno Un individualismo disperato e di questi narra la vicenda, facendo però attivo caratterizza questi uo- progressivamente emergere un al- mini pericolosi, che sono quelli che tro tipo di violenza, quella nei con- "sognano di giorno", come recita fronti del capro espiatorio. È la l'esergo tratto da T.E. Lawrence. In violenza fondativa di cui ha parla- loro si possono riconoscere i tratti to René Girard: è il desiderio di del ribelle di Jùnger, che non si la- uccidere apparentemente inspie- scia coinvolgere dallo spirito del gabile che coglie coloro che vivono tempo, ma, in solitudine, acquista il in una comunità chiusa, peraltro senso della storicità abbandonando potenzialmente identica a quella in le facili certezze. Dunque le vicen- cui vive ciascuno di noi lettori. Il de proposte da Affinati vogliono es- racconto esprime benissimo questi sere paradigmatiche e nello stesso aspetti profondi, soprattutto nella tempo legate alla storia, non ridotta parodica Via Crucis alla quale è a pura cronaca. sottoposto Nove, uno dei punti di I temi e i modi della narrazione maggior tensione emotiva dell'in- risultano molto vari. Un nucleo ri- tera raccolta. NOVITÀ

FRANCESCO P. COLUCC1 TOMMASO CAMPANELLA ERNESTO NATHAN ROGERS (a cura di) Civìtas solìs - La Città del sole Il senso della storia Il cambiamento imperfetto Edizione complanare del manoscritto della prima "Ex Cathedra" - 2 - pp 96 - L. 15.000 I cittadini, la comunicazione, i leader redazione italiana e dell'ultima edizione a stampa nell'Italia degli anni Novanta a cura di T. Tornitore AUGUSTO ROSSAR1 - FEDERICA LEHMANN "SocialMente" - 1 - pp. 250 - L. 30.000 "Biblioteca di cultura filosofica" - 5 - pp. 510 - L. 50.000 Wright e l'Italia "Ex Cathedra" - 3 - pp. 96 - L. 15.000 PIETRO ADAMO EMILIO GARRONI La città e gli idoli Estetica ed epistemologia PAOLO CECCON Politica e religione in Inghilterra (1524-1572) Riflessioni sulla "Critica del Giudizio" di Kant L. Kahn: Palazzo dei congressi a Venezia "em - storia europea protomoderna" - 10 "Biblioteca di cultura filosofica" - 6 Le Corbusier: Palazzo dei congressi a Strasburgo pp. 320- L. 35.000 pp. 125-L. 20.000 "Quaderni di Critica" - 3 - pp. 96 + ili. - L. 15.000

MAURIZIO BAZZOLI EMANUELA CASTI - ANGELO TURCO MASSIMO IOR1 (a cura di) Culture dell'alterità Giuseppe e Alberto Samonà: L'equilibrio di potenza nell'età moderna Il territorio africano e le sue rappresentazioni Uffici della Camera dei Deputati Dal Cinquecento al Congresso di Vienna "Biblioteca africana" - 2 - pp. 510 - L. 45.000 "Quaderni di Critica" - 4 - pp. 96 + ili. - L. 15.000 "Centro per gli studi di politica estera e opinione pubblica" 2 - pp. 283 - L. 25.000 ANGELA MARIA Di VITA - ELEONORA MARINO ANGELO TURCO EDIZIONI UNICOPLI (a cura di) (a cura di) La ruota e il gelsomino Terra d'Africa 1998 via della Signora 2a - 20122 Milano Memoria e progetto nell'identità femminile pp. 232 - L. 30.000 tei. 02/76014680 - fax 02/76021612 "Generazioni" - 5 - pp. 280 - L. 30.000 Qbivitto- NOVEMBR E 1998 N. 10, PAG. 17

sione sulla scrittura. nella città di Genova, osservando e Ma "Ali Babà" è un work in pro- ascoltando (...) Ho pure scaldato le La rivista mai nata gress, progetto non di un singolo Movimento sedie di numerose biblioteche". periodico, verrebbe da dire, ma di Anche questo breve epilogo (secco, di Calvino e Celati una famiglia di riviste. L'iniziale circolare denso di dati tecnici precisi) segna la idea di una rivista enciclopedico- distanza da quel primo romanzo BRUNO FALCETTO polifonica, di ricerca e di dibattito, MONICA BARDI trasognato e ruvido che raccontava cede il passo all'idea della "rivista la storia di un'infanzia degli anni vero - nota Barenghi - "quanto di che sia uno spettacolo" (Celati), sessanta e cominciava con un ben "Ali Babà". Progetto di una MAURIZIO MAGGIANI più vicino la cultura italiana (e non una sorta di "Linus dei racconti" più incerto messaggio al lettore: rivista 1968-1972 solo) abbia prodotto a una conce- (Calvino nell'intervista a Camon), La regina disadorna "Per l'amore della bislunga ho ta- più orientata al colloquio con un "Riga",n. 14 zione modernamente antropologi- pp. 399, Lit 30.000 gliato dieci giovani alberi pioppi e ca dell'immaginario letterario". pubblico non specialistico; a que- glabri. Di tanti che erano ne ho fatto a cura di Mario Barenghi Feltrinelli, Milano 1998 Nella storia di Calvino l'ipotesi sta subentra poi l'ipotesi "archeo- cinque cento fogli di carta bianca e e Marco Belpoliti "Ah Babà" è un episodio rilevante logica", l'intenzione di ridare la pa- io su quelli ho scritto giorni e mesi pp. 321, Lit 26.000 di un riorientamento della propria rola, senza distorsioni, alle voci di- Quasi dieci anni per un percorso per farne una storia. Ora che voi la visione del mondo e dell'arte in menticate, rimosse, sconfitte dalla esemplare: del primo breve roman- leggete, sapete se vale o non vale Marcos y Marcos, quei pioppi padani e il tempo". Milano 1998 Un salto, dunque, nel segno di quella felice formula già sperimen- Capitano di rado, e sono prezio- tata con il precedente e celebratissi- se, le occasioni di seguire dall'inter- mo romanzo: una trama classica, no il farsi di un'impresa culturale che si sarebbe tentati di iscrivere nel genere della saga familiare, e un lin- collettiva (rivista o altra iniziativa Parliamo di riviste. E di scrittori, che nella sostiene Celati, è la finzione in sé che rende guaggio impeccabile, che corre mol- editoriale), di cogliere dal vivo gli sede instabile della rivista depositano volentie- tutto fittizio, per lo scrittore e per il lettore. entusiasmi, i mutamenti di rotta, le ti rischi di smarrirsi e impacciarsi ri la loro consapevolezza dell'instabilità dei sa- Claudio Piersanti chiacchiera con Roberto sovrapposizioni e le discrepanze (mescolato com'è di dialetto, cita- peri e dell'idea di letteratura: nella forma spes- Carvelli nel numero 30 di "Storie", rivista di delle voci. Il quattordicesimo nu- zioni dotte, digressioni, e persino so di "frammenti eterogenei" e "chiacchierate "idee, idiozie, idiomi", diretta da Gianluca mero di "Riga" ce ne offre una, una lingua inventata) ma sempre Bassi e affollata di nomi disparati. Piersanti presentandoci la storia di un pro- fra amici", come rievoca Celati. La ricomparsa viene salvato dal miracolo della mi- getto di rivista che ha preso forma della voce di Gianni Celati è una delle piacevo- indica la propria linea in una "scrittura d'os- sura e dell'eleganza. Questa volta fra il 1968 e il 1972 dalle idee di Ita- li sorprese di "Riga 14". Se ne possono estrarre servazione" che segua la dimessa quotidianità. l'ambiente non è quello apuano ca- lo Calvino, Gianni Celati, Carlo compendiosi riepiloghi del suo mutamento nel Dopo il romanzo, ben riuscito, sembra dover- ro alla memoria dello scrittore, ma Ginzburg, Enzo Melandri e Guido corso di trent'anni, e del mutamento generale. sene giustificare. quello, avventuroso e promiscuo, Neri. I nomi dei collaboratori, la Uno è il seguente: "A quei tempi sembrava che Sarà convincimento diffuso o soltanto nuo- della Genova dei primi del secolo: sua natura di rivista "nascosta" mai esistesse un baratro tra l'intellettualismo im- va moda. Sono infatti numerosi gli scrittori un universo di miseria e fatica che giunta alla fase operativa, la data di placabile degli uomini di cultura e la banalità - diversi fra di loro, diversissimi - che ci ten- viene percorso da una stirpe di per- sonaggi belli e nobili che passa- avvio in controtendenza (il '68 apre della vita ordinaria"; ora invece la dicotomia gono a mostrarsi in fuga dalla letteratura e di- no immuni attraverso lo spettacolo una fase di crisi, non di dinamismo, gli appare rovesciata e la banalità sta dalla par- chiarano il proposito di rifondare il racconto, o della nostra letteratura) rendono - corrotto e desolato - del mondo. te dell'intellettualismo, che è un "magazzino di traendolo dal fondo dei narratori orali o sco- particolarmente interessanti i ma- A partire dai capostipiti Alberico e scarti, di vecchi attrezzi inservibili". Ora gli vandone straordinarie potenzialità nell'aspet- teriali raccolti da Mario Barenghi e Camilla, emigrati dalla Sardegna, fi- piace scrivere muovendo dal momento e dal Marco Belpoliti. Si tratta di lettere to di vite e paesaggi ordinari. Segnalo ancora il no alla coppia del bel "carbunè" Pa- luogo presente, da "tutto ciò che ci viene in te- e protocolli interni di discussione, caso di Eraldo Affinati, che nel numero 9 di ride e di Sciascia, la cucitrice che ai quali i curatori hanno affiancato sta e ci capita sotto gli occhi". Altrimenti man- "Effe", la rivista delle librerie Feltrinelli, pro- confeziona bustine di zafferano scritti dei vari autori, collegati in cano le sorprese dell'impensato. Cito l'ultima pone una rassegna indirizzata soprattutto ai adulterato e poi si rivela un'abile re- vario modo al progetto e al con- frase, con la nozione sovrana di "impensato", giovani (Affinati è insegnante) di testimo- stauratrice di quadri, la cifra di que- fronto reciproco, e premesso due da un'intervista, a cura di Teatini, uscita su nianze e saggi sul "cuore di tenebra", sul "mas- sti personaggi puri è il silenzio, che densi contributi di inquadramento "Inchiesta letteratura" (gennaio-marzo 1998, sacro novecentesco". E la materia non inven- si contrappone alla chiacchiera de- e interpretazione. Sono innanzi n. 119). Raccontare l'impensato, tentare il li- tata, sono i dati di fatto ai quali Affinati ha ap- gli altri, per esempio a quella - sa- tutto Celati e Calvino i protagonisti bro che non è la ripetizione del già saputo. Qui poggiato la forza narrativa del suo libro mi- piente e insidiosa - della prostituta di queste pagine, con ruoli diversi: si capisce perché Celati diffidi della fiction e di gliore, Campo del sangue, simbolico viaggio Combattuta o a quella - interessata e volgare - del rigattiere Giggi 'o Celati ha quello di primo attore, chi, seduto a tavolino, inventa deliberatamen- ad Auschwitz. Ora, nel volume di racconti Trafegun, che la sera si trasforma in occupa più a lungo la ribalta con la te un romanzo col suo bravo plot e i personaggi Uomini pericolosi, ha trasferito il tema del sua inquieta e torrenziale energia capo-claque al Carlo Felice. scandalosi: fabbricati a forza di astrazioni e ste- "cuore di tenebra" dagli eventi storici alle vite propositiva, sempre incline ad Silenzio e nobiltà d'animo non so- reotipi. Prodotti industriali. "Poi la gente li di quelli che ci passano accanto. "A ognuno aprire nuovi fronti di riflessione no tuttavia un sufficiente riparo dal- legge per sapere come va il mondo, allo stesso vorremmo chiedere come campa, in quale mo- piuttosto che a riesaminare il già la storia: quando Paride, diventato modo in cui segue il telegiornale per sapere co- detto; Calvino sceglie una posizio- do trascorre le sue giornate, che idea si è fatto partigiano, muore, il figlio Giacomo me va il mondo". ne più defilata, glossa - assenten- della realtà". Così spiega uno dei protagonisti. sceglie di partire come missionario Così Affinati aggancia visioni iperboliche a per una sperduta isola del Pacifico. do, dissentendo, rettificando - le Claudio Piersanti, autore del romanzo Lui- una poetica referenziale. Guardare per raccon- Questo figlio di Sciascia e Paride è considerazioni dell'amico, ma è an- sa e il silenzio, obietterebbe forse di aver avuto che l'estensore del progetto più ar- tare. Ma per riprendersi la realtà o per dera- un "sacerdote ateo" che viene so- rispetto verso il personaggio, lasciandolo auto- ticolato e puntuale, indossa i panni gliarne? spinto dalla storia stessa verso un nomo e sfumando le cose che ne sa lui (l'auto- insomma dell'osservatore-regista. nuovo Eden che lo accoglie a suo re) "per non violentarlo con il racconto". Ma, L'incontro è significativo per en- LIDIA DE FEDERICIS modo e ne fraintende lo spirito. trambi: dirà Calvino nel 1985: "tut- Del resto lo stesso Giacomo non to ciò che gli stava a cuore in lette- giunge mai a capo della sua scelta e ratura, da Lewis Carrai a Samuel di sé, confuso dagli stravaganti culti Beckett, stava a cuore anche a me", corso da alcuni anni, e che aveva Storia. È il tema degli scarti, delle zo del 1989 (e ripubblicato da Fel- polinesiani e costretto a sposare la mentre Citati l'anno successivo, in avuto una prima sanzione signifi- tracce, e si fa allora rilevante il ruo- trinelli nel 1996), màuri màuri figlia del re di Moku Iti. Anche a lui, apertura alla riedizione di Finzioni cativa sul terreno saggistico nel lo di Carlo Ginzburg e la lezione di ("un'opera leggerissima aerea e che pure aveva scelto l'astensione, occidentali, ricorderà il ruolo di in- 1967 in Cibernetica e fantasmi (op- Benjamin, mentre la ricezione pre- gaia", secondo la definizione di non è concesso sottrarsi al destino terlocutore decisivo per lui svolto portunamente Belpoliti mette in coce e ricca dei lavori di Frye e Ba- Franco Fortini), Maggiani ha con- che lo bracca e lo riconduce alle da Calvino in quei tempi: un inter- luce come in questa nuova fase gli chtin, con l'insegnamento di Lévi- servato la capacità di evocare e tra- braccia della madre, attraverso un locutore disponibile e incuriosito, scrittori italiani contemporanei Strauss, sono i punti di riferimento sfigurare luoghi e persone della movimento circolare siglato da attento, non sempre consensuale. che contano per Calvino siano fondamentali nella messa a fuoco propria memoria: tuttavia, come già un'immagine metaforica da non Al centro del progetto "Ali Manganelli e, appunto, Celati). Il di una lettura antropologica nel Coraggio del pettirosso (Feltri- svelare ai futuri lettori. Anche per- Babà" c'è innanzi tutto la neces- suo è il percorso di un "ex storici- dell'universo letterario-culturale. nelli, 1995) i dati autobiografici e ché, a questo punto, con una solu- sità di una "ridefinizione della let- sta che ha preso atto della disfat- Sono pagine disseminate di pro- storici sono destinati a perdere i zione surreale fra l'apocalissi e il mi- teratura come luogo di significati e ta", ma che non si rassegna a pen- spettive d'indagine e progetti di ru- contorni della riconoscibilità nella to, si incrina e si spezza il fastoso e di forme che non valgono solo per sare la letteratura come un gioco briche suggestivi e intelligenti (su tensione verso una dimensione epi- smagliante meccanismo del raccon- la letteratura" (Celati, protocollo autoreferenziale e si rivolge all'an- lettura, archetipi, funzioni lettera- ca e corale. Fin dalle prime pagine il to: dopo tanti fallimenti e disastri re- del dicembre 1968). Al disinteres- tropologia perché è su quel piano rie, generi del discorso) che lascia- lettore è avvertito della difficoltà e stano ancora, dentro, la voglia di se manifestato dagli studenti in "che la letteratura non è un uni- no nel lettore il rimpianto di non dell'ambizione dell'intrapresa. ascoltare e capire, oltre all'affezione lotta per il discorso letterario, ai verso chiuso" (così a Vito Amoru- essere stati sviluppati e fatti intera- E ne avrà una conferma alla fine a personaggi così peculiari e veri. frettolosi appiattimenti su quello so nel settembre 1969). E se in gire in un contesto unitario. Resta- del volume, quando, congedando la Chiuso il libro, un dubbio resta: politico, si risponde con una bat- Calvino dagli anni sessanta in poi no a testimoniare di un quadro let- sua storia con una lunga serie di rin- quello che per Maggiani l'unico ri- taglia per una letteratura che conti va crescendo l'attenzione per l'au- terario italiano a cavallo fra anni graziamenti, l'autore troverà il mo- scatto possibile sia davvero il va- di più, ma senza nessun idoleggia- tonomia del linguaggio e i suoi sessanta e settanta più mosso di do di comunicare la sua lunga fatica gheggiamento - pagano e mistico mento della propria specificità. È meccanismi interni, la ricerca dei quanto siamo abituati a pensare. di quattro anni: "Ho preso i primi insieme - della sposa bambina, della l'idea di letteratura aperta, onni- luoghi di intersezione fra testo e Uno scritto in forma di lettera di appunti e buttato giù un piano di ri- regina disadorna che nel porto sta lì, vora, enciclopedica, pensata come mondo resterà il filo ostinato at- Gianni Celati, datato novembre cerche nell'estate del '94; ho passato "in un cantuccio tra una manica a "luogo dei fondamenti mitici torno al quale egli continuerà a 1997, chiude il volume e ci aiuta, l'inverno dell'anno successivo nel vento e un cassone", senza che nes- dell'operare umano" (Celati), ov- svolgere la propria ricerca e rifles- trent'anni dopo, nel ripensamento. porto e la primavera dell'anno dopo suno la noti e la riconosca. IDEI LIBRI DEL MESE| N. 10, PAG. 18 NOVEMBRE 1998 l^UcVv'^fVtcr'vi ctcvLic^i^ò

bata principessa, reduce da un infe- libellula, tante valigie di Louis Vuit- Domidosol e via dicendo. Ma, se La marchesa in rosso lice matrimonio col delfino Roland, ton che non passano mai di moda, Denis Diderot si limitava a presen- amatissima in tutto il mondo per i tante conchiglie di pasta di mais "ri- tare una copia contraffatta della suoi interventi umanitari, sul punto piene di un gustoso mix di avocado, realtà, Marina Ripa di Meana va ol- Un "roman à clef' piuttosto trasparente di convolare a nuove nozze con pomodori, formaggio a listarelle e tre: della realtà presenta un'inter- pretazione in chiave affabulativa. ANGELO MORINO Mumi Al Dejar. E poi c'è la tra- spezie" comunque sdegnosamente sgressiva cantante Donna Rodri- definite cibo degno di un "fast-food Perché la fine del romanzo è tutta guez, di origini messicane - e non dell'Ecuador". Intanto, sullo sfon- orchestrata all'insegna del coup de fantasia dell'autrice" e che "è solo italiane! -, un tempo sposata con do fanno capolino Mina che canta scène: l'assassinio di Nicola Ermetti MARINA RIPA DI MEANA casuale ogni possibile riferimento l'attore Sean Kerl - e non Sean Brigitte Bardot e Eartha Kitt che si si rivelerà un suicidio abilmente ca- Tramonto rosso sangue a personaggi realmente esistiti e a Penn! -, con una figlioletta abbi- esibisce in una versione rimixata di muffato e, quanto al fatale inciden- fatti realmente accaduti". Tutta- gliata da Surici & Gabbiani - e non Arabian Song. te automobilistico di Lady Virginia pp. 154, Lit 26.000 via, c'è da pensare che, nel redige- Dolce & Gabbana! -, protagonista Marina Ripa di Meana vorrà per- in un tunnel di Amsterdam - e non Mondadori, Milano 1998 re tali righe cautelative, un sorriso del film Nel letto di Donna - e non donarmi, ma io non demordo: mal- di Parigi! -, meglio lasciare intatta malizioso avrà aleggiato sulle lab- A letto con Madonna\ E poi, an- grado l'avvertenza premessa a Tra- la sorpresa ai lettori, i quali rimar- ranno sollevati nell'apprendere che Qualche anno fa, durante una bra di Marina Ripa di Meana, per- cora, c'è il cantante Wilton Johns, monto rosso sangue, il suo è un per- non ogni speranza è perduta. lezione di filologia spagnola, mi ché l'intera vicenda si articola in che - ma qui, a parte il diverso no- fetto roman à clef, erede della più Rimane da segnalare una diffe- ero ritrovato a dover spiegare cosa renza rispetto al precedente Vizi, si intenda per "roman à clef '. In veleni e velette, dai cui personaggi quell'occasione, non avevo avuto di finzione il lettore era indotto a ri- dubbi sul testo da prendere come salire verso persone di una realtà esempio affinché il concetto dive- Corpi senza lingua tutta nostrana - provinciale, dicia- nisse chiaro ai miei studenti. Mi ENRICO CERASI molo pure! - quali potevano essere ero messo a esporre e a smontare la solita Carmen Llera o la consueta l'allora recente prova letteraria di Marta Marzotto o l'ordinario Vitto- Marina Ripa di Meana intitolata TIZIANO SCARPA, Amore®, pp. 124, Lit perta dell'amore da parte di un "neo papa". Il rio Sgarbi. Adesso, invece, dell'Ita- Vizi, veleni e velette (Mondadori, 18.000, Einaudi. Torino 1998. papa, sopravvissuto a una frana durante una lia compare solo la romana basilica 1990), così raggiungendo il risulta- gita in montagna, viene salvato da due impro- di San Pietro - e non il duomo di to che mi ero prefisso. Adesso, con Tiziano Scarpa ha pubblicato, presso Einau- babili umanoidi e, mezzo morto, viene curato Milano! - dove si celebrano i fasti questo nuovo Tramonto rosso san- di, il suo secondo libro dopo il fortunato Oc- con una dedizione "animale" - senza, cioè, al- del funerale di Nicola Ermetti, con gue, la stessa narratrice dimostra di cuna mediazione linguistica, culturale. "Era- massiccia affluenza di stupende top aver voluto proseguire su immuta- chi sulla Graticola (Einaudi, 1996; cfr. "Ein- vamo spesso nudi nelle loro mani. Ci stavamo model come Leonia Herzybell - e ta linea. Infatti, i personaggi del dice", 1996, n. 2). Si tratta di una raccolta di non Naomi Campbell! - e Carla movimentato romanzo - a tratti otto racconti, abbastanza brevi, assimilati, ol- abituando a non vergognarci di quello che era- Biondi - e non Carla Bruni! - e di non privo di certa truculenza - so- tre che dallo stile dell'autore, sempre molto vamo (...) Abbiamo imparato ad affidarci, a prestigiosi stilisti quali Valeriano - no tutti creature di finzione desti- consapevole dei mezzi espressivi della lingua essere puro peso nelle loro braccia". e non Valentino! -, Luigi Immani - nate a stuzzicare la curiosità dei italiana, dal tema dell'amore. Tuttavia, già dal Questa contrapposizione tra il corpo visto e non Giorgio Armani! - e Keger- lettori e a stimolare la ricerca di come possibilità di una presenza ancora au- corredo grafico del titolo, il simbolo commer- geld - e non Lagerfeld! Altrimenti, corrispondenze nel mondo della ciale posto a fianco della parola "amore", tra- tentica e una dimensione linguistica ormai funerale a parte, è tutto uno spo- realtà. Certo, un'avvertenza pre- luce l'intenzione di stonare il tema. compromessa è ancora più esplicita nell'ulti- starsi in Concorde da Palm Springs messa a Tramonto rosso sangue in- mo racconto del libro, Preparativi per un alle isole Captiva Grande e Captiva dica che si-tratta di "un romanzo La mercificazione dell'amore, dunque, co- concorso di dattilografia indetto dal Mini- Piccola, da New York alla Death nel quale tutti i personaggi e le vi- me condizione ipermoderna di una società Valley, dall'Eia Margarita alla Nuo- cende narrate sono frutto della occidentale privata anche delle caratteristi- stero di Grazia e Giustizia. Il protagonista, che minime di umanità. Il confronto con una in questo caso, è un ragazzo che, al termine va Zelanda. Con questa internazio- nalizzazione degli spazi narrativi, condizione sociale che con una terminologia di una serie di disavventure non sempre rile- c'è speranza che pure Tramonto assai in disuso si sarebbe appellata "barba- vanti, studiando un manuale di preparazione BULZONI al concorso per dattilografi scopre che la re- rosso sangue esca dai nostri confini rie " a voler procedere deduttivamente, lasce- e - tradotto in numerose lingue - dattrice tuttofare della casa editrice presso rebbe spazio solo all'alternativa tra ironia e coinvolga un pubblico ben più va- EDITORE cui il manuale è stato stampato è la sua ex fi- critica -o a entrambe assieme. Più utile può sto di quello italiano. Gli ingredien- essere la categoria della presenza. Va precisa- danzata. Il loro incontro non dà luogo a una ti per palati di varia nazionalità ci to, però, che si tratta di una presenza conno- scena d'amore, anzi - e tuttavia non si può sono tutti: sesso molteplice, lusso tata sempre più in termini corporali: e di una negare che abbia i toni dell'autenticità, so- inaudito, mistero del più torbido, BENITO ORTOLANI corporeità intenta a contrapporsi al linguag- prattutto in relazione a quanto gli era occor- insieme a tante allusioni ai nomi che so prima. In questa precaria situazione contano del jet set. IL TEATRO GIAPPONESE gio, accusato di complicità con l'attuale, per- Mi sia permessa un'unica riser- Dal rituale sciamanico vasiva mercificazione. Non è l'amore, dun- d'amore, mentre lei se ne sta andando, affio- va: il finale sfilacciato. Va bene af- alla scena contemporanea que, a essere inautentico, ma le parole, il lin- rano al linguaggio di lui queste emblemati- fidare la chiusura all'infame Wil- guaggio che ne parla. che parole: "Ho pensato a un corpo comple- Biblioteca Teatrale, n. 88 ton Johns e alle sue losche trame tamente nuovo, senza nemmeno un nome, pagine 420 con ili, L. 70.000 Sembra strano, tutto ciò, applicato a uno intessute per vendere milioni e mi- scrittore che si distingue soprattutto per la de- un corpo profumato di carne e di pelle, depu- lioni di dischi. Sono però troppi i SABRINA GALASSO dizione quasi artigianale alla limatura della rato da tutte le parole dell'universo, inattac- personaggi piantati bruscamente IL TEATRO parola, ma questa ci sembra davvero la cifra di cabile". È questa, a nostro avviso, la vocazio- in asso dopo la festa nella villona di DI REMONDI E CAPOROSSI un racconto come Effundente corde, confes- ne tragica, radicalmente moderna della scrit- Nicola Ermetti. Se ci si premura di Biblioteca Teatrale, n. 98 sione ironica e commossa, appunto, della sco- tura di Scarpa. ritrarre il poliziotto Toni Dillary pagine 490 con ili, L. 70.000 - figura più che secondaria, emer- sa solo poche pagine prima - feli- PAOLO TROVATO cemente accasato col depilatissimo me, come già nel caso di Lady Vir- classica tradizione settecentesca. Lee, non è giusto congedarsi senza L'ORDINE DEI TIPOGRAFI un ininterrotto gioco di rinvìi dal Viene da pensare a 1 gioielli indi- neppure un ricordo dedicato a Lettori, stampatori, correttori romanzo alla realtà e di relative ginia, le esplicite coincidenze sono screti e alle sue cifrature così traspa- - per esempio - Donna Rodriguez, tra quattro e cinquecento quanto flebili smentite. francamente troppe! - è omoses- su cui tanto era stato raccontato in Il protagonista Nicola Ermetti è suale, con caschetto e occhialini, renti per i contemporanei, che non «Europa delle Corti», n. 79 precedenza. Insomma, un po' più un cantante rock - e non uno stili- statura da tracagnotto, sempre ve- faticavano a individuare Luigi XV pagine 240 con ili, L. 40.000 di rigore nella costruzione narrati- sta! - di fama mondiale, che più mi- stito di verde pisello o rosa shoking. nel monarca congolese Mangogul, va non avrebbe guastato in un ro- liardario non si può, con un fratello E poi, ancora e ancora, tante costo- Madame de Pompadour nella favo- CORRADO PESTELLI manzo verso la fine forse scritto e una sorella assai meno creativi di sissime spille di Tiffany a forma di rita Mirzoza, Giambattista Lulli in con eccessiva fretta, che, comun- OCCASIONI LEOPARDIANE lui ma sempre presenti al suo fian- que, si legge tutto d'un fiato e che E ALTRI STUDI SULL'OTTO co, un prestante compagno in pian- E SUL NOVECENTO sollecita molti interrogativi. Ma ta stabile e una casa-palazzo a Palm Seconde opere sarà proprio così la vita dei ricchi? Biblioteca di Cultura, n. 552 Springs - e non a Miami! -, dove E poi, in tutto quel gran bailamme pagine 733, L. 70.000 si consumano spregiudicatissimi Francesco Piccolo, nato a Carola Susani, nata a Marosti- si divertiranno sul serio? E saran- party sex-coca. Né il seguito è tale Caserta nel 1964, dopo la rac- ca nel 1965, dopo II libro di no tutti degli scellerati senza scam- DIANE H. BODART da evitare al lettore l'impressione di colta di racconti Storie di pri- Teresa (Giunti, 1995, pp. Ili, mogeniti e figli unici (1996, Lit 18.000) pubblica il nuovo po come vengono qui descritti? TIZIANO E FEDERICO II GONZAGA trovarsi alle prese con una storia di romanzo La terra dei dinosauri Ma può darsi che questi dubbiosi Storia di un rapporto cui già gli è giunta notizia. Perché, pp. 135, Lit 20.000; cfr. "L'In- (pp. 118, Lit 20.000), storia del- interrogativi manchino di fonda- di committenza davanti a questo mausoleo affollato dice", 1996, n. 10) pubblica il mento, che nel mondo dei ricchi le di candelabri in argento massiccio a romanzo E se c'ero, dormivo la giovane Francesca, borghese «Europa delle Corti», n. 82 cose seguano davvero simili per- dodici bracci alti quasi due metri e (pp. 169, Lit 22.000), storia di infelice, che cerca pace nelle pagine 450 con ili, L. 70.000 corsi e che in fin dei conti - ripro- di altre babiloniche stravaganze, il una formazione dentro il movi- semplici pratiche dei Testimoni ducendo tante indegnità da basso povero Ermetti verrà assassinato mento studentesco (è il 1969) e di Geova. impero romano - Marina Ripa di VIA DEI LI8URNI, 14 - 00185 ROMA con un colpo di pistola da un gigolò di un grande amico e di una ra- Piccolo e Susani vivono a Ro- Tel. 06/4455207 - Fax 06/4450355 Meana miri a proporsi nei panni di con smanie da serial killer. E la stes- gazza, entrambi perduti. ma e pubblicano da Feltrinelli. una scrittrice parodica, oltre che di http://www.primapagina.com/bulzoni sa impressione di déjà vu si ripre- e-mail: [email protected] una fustigatrice di costumi. senta nel caso di Lady Virginia, gar- Qbivitto- NOVEMBR E 1998 V. N. 10, PAG. 19 nella incontenibile prolife- risco all'edizione critica del Discor- razione delle pubblicazio- so sopra lo stato presente dei costu- ni leopardiane durante Nuove edizioni leopardiane mi degl'Italiani (ormai proficua- l'anno centenario, tra le proposte NOVELLA BELLUCCI mente acquisito alla riflessione sul- più significative e più durature la nostra identità nazionale), uscita vanno annoverate quelle relative all'inizio dell'anno nella collana alle edizioni delle opere. E in que- bliografico degli studi danteschi); testuali nonché delle questioni cri- Solo un accenno, per sottoli- economica della Rizzoli, casa edi- sto ambito che intenzioni celebrati- l'eccellente livello di tale bibliogra- tiche (legate sia ai singoli testi sia a nearne novità e importanza, all'al- trice particolarmente attiva, in que- ve, mercato editoriale, produzione fia si era già potuto apprezzare in problemi di ordine filosofico), che tra edizione completa delle opere sto bicentenario, del settore delle accademica riescono a coalizzarsi occasione della pubblicazione dei negli ultimi anni hanno segnato il leopardiane; si tratta della versione proposte di testi leopardiani. Nella in forme spesso assai produttive, Canti (sempre presso la Newton sempre teso confronto sul poeta di elettronica di Tutte le opere, an- prima metà del '98 sono infatti offrendo più ricche e numerose op- Compton e in anteprima rispetto al Recanati. Con discrezione e chia- ch'essa curata da Lucio Felici per usciti, sempre nella Bur, i Canti, in- portunità di leggere, correttamente Mammuth), ottimamente curati da rezza, senza le punte polemiche, la Lexis (e l'indice è più ricco in trodotti e curati da Franco Gavaz- e con migliori apparati, opere di Lucio Felici e ora qui inseriti nella non sempre felici e comunque non questo caso rispetto a quello zeni, e il raro quanto fondamentale non facile reperibilità, talora mai sezione Tutte le poesie, per l'ap- sempre necessarie e talora fuor- dell'edizione Newton Compton, Discorso di un italiano sopra la poe- pubblicate in veste autonoma (si punto curata dallo stesso Felici, se- viami, che hanno spesso caratte- in quanto comprende anche le due sia romantica, curato da Rosita Co- vedano, ad esempio, la Storia del- zione corredata di informazioni rizzato, anche recentemente, il di- Crestomazie, il Commento al Pe- pioli. Inoltre, va segnalata l'impor- l'Astronomia e 0 Saggio sopra gli er- tante riproposta dell'edizione criti- rori popolari degli antichi), e favo- ca dei Canti approntata da Emilio rendo la realizzazione di nuove edi- Peruzzi. zioni critiche, raccolte di opere Ma procediamo con ordine e ri- complete, aggiornati commenti. In I titoli prendiamo il Discorso sopra lo sta- tal modo, col promuovere una dif- to presente dei costumi degl'Italia- fusione scientificamente garantita ni. Marco Dondero ha fornito per dal lavoro di specialisti, i rischi e i Tutte le poesie e tutte le prose, a cura di critico di Marco Dondero, commento la Bur il vesto critico riscontrato limiti connessi ai rituali commemo- Lucio Felici ed Emanuele Trevi, edizio- di Roberto Merchiori, Rizzoli, 1998. sull'autografo napoletano; si è così evidenziata la struttura non se- rativi, quasi fisiologici in epoca di ne integrale, Newton Compton, 1997. superfetazione massmediatica e di quenziale del saggio socioantropo- Canti, introduzione di Franco Gavaz- dilagante consumismo culturale, logico leopardiano e se ne è rivela- possono risultare assai minori dei Zibaldone, premessa di Emanuele zeni, note di Franco Gavazzeni e Maria to il carattere di intervento a pun- vantaggi, e la celebrazione può Trevi, indici filologici di Marco Don- Maddalena Lombardi, Rizzoli, 1998. tate, con un consistente apporto proporre una corrispondenza reale dero, indice tematico e analitico di alla controversa collocazione cro- fra necessità sociale ed etica Marco Dondero e Wanda Marra, edi- Discorso di un italiano intorno alla nologica e alla destinazione: un dell'atto commemorativo e iniziati- zione integrale, Newton Compton, poesia romantica, a cura di Rosita Co- contributo decisamente fecondo che consentirà anche al lettore non ve concrete. 1997. pioli, Rizzoli, 1998. E in questo spirito che sottoscri- specialista di leggere il Discorso nella sua veste autentica, sostan- viamo le parole con cui Lucio Feli- Storia dell' astronomia, La Vita Felice, Tutte le opere, a cura di Lucio Felici, zialmente diversa da quella propo- ci apre la presentazione della edi- 1998. zione dell'opera omnia di Giacomo Lexis, 1998. sta dalle edizioni finora a disposi- Leopardi nella collana "Mam- zione e, insieme, un caso esemplar- muth" di Newton Compton, sot- Discorso sopra lo stato presente dei co- Saggio sopra gli errori popolari degli mente fruttuoso di collaborazione tolineando l'importanza di un "re- stumi degl'Italiani, edizione diretta e in- antichi, a cura di Giovanni Battista fra filologia e interpretazione. In- cupero del rituale" per "reinverare trodotta da Mario Andrea Rigoni, testo Bronzini, Osanna Venosa, 1998. troduce l'edizione Mario Andrea la 'commemorazione' col significa- Rigoni, che già si era proficuamen- to autentico della parola: ricordare te misurato con questo testo per in pubblico e con solennità, per l'edizione francese Allia; alla sua opporci - sia pure illusoriamente - HH cura si deve l'equilibrio del prezio- alla fatale cancellazione operata so volume, dove gli elementi para- dal tempo". L'edizione appena ci- testuali (dall'introduzione alla no- tata costituisce, con i suoi due vo- ta al testo critico, al corposo com- lumi (Tutte le poesie e tutte le prose mento di Roberto Melchiori), sen- i/ ' I I ' l'i ' ' * Ip Sm '"ir*1 e Zibaldone), un contributo esem- za essere sacrificati, non si plare al rituale celebrativo, un atto lyÉJ, HI le . sovrappongono tuttavia, per am- concreto a favore di una diffusione piezza e sovrabbondanza, al testo vastissima dell'opera leopardiana leopardiano. data la esiguità del costo, cui fa ri- UHI Non va sottovalutato che, con i scontro un livello decisamente alto volumi Bur, siamo in presenza di dell'offerta scientifica; l'unico neo edizioni il cui pregio consiste (non piccolo, seppure inevitabile nell'essere destinate agli specialisti dato il contenimento tanto elevato e insieme al grande pubblico; a esse del prezzo) è nel modesto aspetto si richiede dunque chiarezza infor- materiale dei volumi, nella qualità mativa e al tempo stesso agilità e scadente della carta e della grafica; S proprietà degli apparati. Per que- 1 elementi che rendono sicuramente '^fiJW * sto l'edizione dei Canti introdotta meno piacevole la lettura e meno da Gavazzeni e da lui commenta facile la consultazione e l'uso pro- insieme a Maddalena Lombardi, lungato. L'edizione Newton edizione impeccabile e preziosa Compton, che costituisce la genera- per la ricchezza e la qualità degli zione più aggiornata della beneme- apparati filologici e testuali, e sicu- rita edizione sansoniana risalente puntuali e di molti commenti. battito critico sul grande poeta trarca, nonché l'Epistolario, corre- ramente ineludibile strumento di agli anni sessanta (Tutte le opere, a Meno ricco l'apparato fornito (penso, per esempio, alle querelles dato dalle lettere dei corrispon- consultazione per il futuro studio- cura di Binni-Ghidetti), presenta per la seconda parte del volume, giornalistiche originatesi nei primi denti e approntato secondo la mai so dei Canti, può forse esibire un dunque tutti i testi poetici e prosa- Tutte le prose, aperto da una ele- mesi dell'anno in corso intorno abbastanza lodata edizione Mo- eccessivo tecnicismo a svantaggio stici del poeta, dai puerili, agli ab- gante introduzione di Emanuele all'interessante volume di Luigi roncini, in attesa dell'edizione cri- di alcuni suggerimenti interpretati- bozzi, alle traduzioni, ecc. (ad ecce- Trevi, di agile impianto saggistico, Baldacci, Il male nell'ordine), vi si tica curata da Franco Brioschi e vi; mentre la curatrice del Discorso zione, naturalmente, delle opere fi- tesa a portare alla luce i riverberi trovano affrontate con l'equilibrio Patrizia Landi per Bollati Bori- di un italiano sopra la poesia roman- lologiche e delle due Crestomazie), novecenteschi della prosa leopar- critico di Lucio Felici anche alcu- ghieri, destinata a rappresentare il tica, Rosita Copioli, propone il te- con i miglioramenti e gli incrementi diana (specialmente della prosa ne delle questioni leopardiane vero evento editoriale di questo bi- sto leopardiano con una mole dav- derivati dagli studi e dai contributi operettistica), e percorsa da spun- centrali di questo ultimo quarto di centenario). L'apporto che uno vero eccedente di apparati di intro- filologici e testuali più recenti (val- ti critici acuti sul tema del primato secolo, quali la vexata quaestio del strumento come questo offre agli duzione e commento. Ottima co- ga l'esempio dell'inserimento delle dello stile in relazione agli scritti nichilismo e il bilancio sull'impo- studi leopardiani è di indiscutibile munque la scelta di includere i Dissertazioni filosofiche, nell'edizio- prosastici. Anche per il secondo stazione materialistica risalente al- rilevanza: una scrittura, tanto di- materiali letterari atti a contestua- ne critica egregiamente approntata volume, comprendente l'intero Zi- le posizioni forti di Luporini, Tim- namica e internamente proble- lizzare adeguatamente l'intervento da Tatiana Crivelli nel 1996) e con baldone (testo secondo l'edizione panaro, Binni; posizioni che in matica come quella del recanatese estetico leopardiano più importan- l'accómpagnamento di una serie di critica di Giuseppe Pacella), gli tanti interventi più o meno recenti - scrittura dalle moltissime voci e te (dall'articolo di Madame de apparati, sempre adeguati e spesso apparati si impongono per la cura si trovano, polemicamente e co- forme, dai più svariati e poliedrici Staèl, Sulla maniera e l'utilità delle eccellenti e innovativi. Basterà os- ottima degli indici, opera di due munque troppo semplicistica- percorsi -, si presta eccezional- traduzioni, alla Lettera di risposta servare con attenzione la bibliogra- giovani studiosi romani, Marco mente, appiattite nella comune mente a essere interrogata tramite di Leopardi, alle Osservazioni del fia ragionata, al momento la mi- Dondero, responsabile dei prezio- formula di "progressismo", sulla le numerose possibilità offerte dal- di Breme); bibliograficamente as- gliore guida essenziale per un si indici filologici, e Wanda Mar- quale sembrerebbe essersi conso- lo strumento elettronico. sai aggiornato e fin troppo ricco il orientamento nella selva degli stu- ra, con lo stesso Marco Dondero, lidato un equivoco, continuamen- I seppur pochi mesi che separa- commento, in verità simile, più che di leopardiani (il cui continuo in- degli indici tematici e analitici. te riproposto, risalente al celebre no le due edizioni integrali hanno a un apparato esplicativo, a un vero cremento in Italia, e ormai anche Un'edizione, dunque, che si pone saggio luporiniano del '47, dal ti- permesso alla più giovane (quella e proprio saggio interpretativo, all'estero, può competere soltanto come una sorta di summa delle più tolo certo ambiguo, Leopardi pro- elettronica) di avvalersi di un im- scandito, anziché dai paragrafi, da- con l'incontrollabile labirinto bi- recenti acquisizioni filologiche e gressivo. portante apporto testuale; mi rife- gli esponenti delle note. • DEI LIBRI DEL MESEI N. 10, PAG. 20 NOVEMBRE 1998 P,

ANTONELLA DORIA talora pregevolmente vicina alla ase- OVIDIO BOMPRESSI pistante. Poiché non è mai il futuro all'ammirevole obiettivo di mettere in manticità, fino al valore visivo e iconi- L'angelo nell'angolo a risuonare: è un ostinato presen- luce un"'opera comune". Quale po- Altreacque co del segno-oggetto. Anche se, prefaz. di Flaminia Morandi te, un vivere del corpo-angelo qui sto occuperebbe il trentenne Colan- prefaz. di Gio Ferri e ora, un prendere atto, un far ba- gelo in questa piccola antologia? pp. 71, Lit 20.000 dentro le forti proprietà ellittiche, talu- pp. 92, Lit 16.000 ne forme di ibridazione neosemantica Manni, Lecce 1998 stare la necessità del loro recipro- Certo non lo troveremmo tra i morali- Book, co percepirsi. C'è il ritmo dei misti- sti, né tra gli autoanalitici, né tra i ren- Castel Maggiore (BO) 1998 richiamano un po' troppo da vicino i tratti di maniera (ormai superati, direi) Il sorprendente libro d'esordio di ci in certi versi del libro, da Jaco- tiers delle narrazioni o della produtti- di certa linea milanese engagée. Bompressi è equamente distribui- pone a Rebora; un ritmo scabro e vità onirica, né tantomeno tra coloro Una siciliana, nata a Palermo e for- (G.L.) to tra liriche in versi e poemetti in spoglio ma di forte sapere lettera- che vanno a capo mordendo il cap- matasi a Siracusa, che a Milano ela- prosa, orientati a propria volta su rio, sotto la brace, con calcolo. Ma puccio della biro: Colangelo è poeta bori un progetto di scrittura sul doppio due direzioni avvertibilmente di- ricorrono anche, non meno memo- dal controllo magistrale della materia registro linguistico (il materno-tellurico VALERIA QUAGLIA stinte, il discorso filosofico-specu- rabili, certi notturni e albe di im- sillabica e sonora, dispone di una e l'idioma nazionale), che ci dia noti- L'amore e la sua freccia lativo e la intimità lirico-visionaria. pressionante irrequietezza: quan- maturità di scelte sorprendente, sa zia della genesi cronologica del pro- prefaz. Difficile dire che cosa sia in grado do lo scenario dell'annuncio si puntare sull'autoreferenzialità senza prio lavoro ma non (con rimozione di- di Giacinto Spagnoletti di sedurre maggiormente, se una apre sul giorno nuovo da una lisca (quasi) mai disseccare in didascalie scutibile) della propria anagrafe, che pp. 94, s.i.p. lirica-epigrafe come Nomi e stami, di muro della prigione di Pisa. il fronte delle emozioni. Tutt'al più po- sia attiva nei circoli di produzione di Gazebo, Firenze 1998 culmine della necessità di autote- GIORGIO Luzzi tremmo segnalargli la scarsa incisi- saperi e pratiche letterarie della capi- stimoniarsi del corpo murato, op- Si potrebbe tradurre in una citazio- pure certe pagine emotivamente ne il titolo del libro (a propria volta un politiche da cui sprizza, potente e maturo, interessante esordio) di Vale- universalizzante, un anarchismo ria Quaglia edito da Gazebo (C.P. umanitario di tradizione apuana, Nel mare del mare 374, Firenze): il petrarchesco "piaga una antropologia della ragione li- per allentar d'arco non sana". Poiché bertaria con non poche venature ALESSANDRO FO si tratta di un canzoniere, o meglio di egualitarismo evangelico. Con- della successione di frammenti di tro la parola dell' intelligenza che ROBERTO DEIDIER, La poesia. Lettura e Nell'elegante volume edito da Marcos y canzoniere. Figlia di Carlo Quaglia, sancisce l'Io e lo divarica dall'Al- comprensione, pp. 160, Lit 15.000, Arman- Marcos nella collana "I saggi di testo a fronte" eccellente pittore di seconda genera- zione della Scuola romana, l'autrice tro, Bompressi fa emergere dal do, Roma 1998. diretta da Franco Buffoni, Deidier raccoglie suo osservatorio tenebroso il Cor- deve averne derivato un'attitudine fi- invece alcune singole brevi esplorazioni e le po-Angelo: rovescio esatto del ce- gurativa sensibile. La tecnica più at- chiama a convergere con la propria personale lebre Combat avec l'ange di Pré- ROBERTO DEIDIER, Stili della percezione. tenta e fruttuosa, soprattutto nella zo- vert, l'annunciatore solidale prepa- Spazio, tempo, poesia, pp. 190, Lit 22.000, sensibilità di poeta (Il passo del giorno. Se- na centrale del libro che è la meglio ra la propria irruzione liberante in Marcos y Marcos, Milano 1998. stante, 1995; cfr. "L'Indice", 1996, n. 1). Ne riuscita, è quella del distanziamento: una fedele, quotidiana successio- risulta così un saggio organico che si apre con partendo dall'artificio della presentifi- ne di visite, di preludi, di atti di inti- Raffinato specialista della nostra letteratu- dense pagine di riflessione sulla natura della cazione, le situazioni vengono come mità. Variamente sosia, doppio, al- ra del Novecento, Roberto Deidier si è so- poesia e sulla collocazione del poeta nel nostro bloccate nei loro momenti rituali, chiu- se in un quarzo o in una teca o dotate ter ego, l'angelo è lo spirito del cor- prattutto dedicato a Italo Calvino (Le forme odierno sistema letterario. Quella poetica vie- po che ha cura di se stesso, che del risalto di lacca di una lirica cinese. del tempo, Guerini e Associati, 1995), a San- ne presentata come un'attività conoscitiva e spera. Ma né Dio né la speranza inquadrata per tale sullo sfondo delle due Il libro non propone altro che questo, dro Penna (curando in due volumetti di Ar- un'ossessione quieta d'amore che sono nominati da Bompressi: l'uno grandi categorie dello spazio e del tempo - troppo astratto rispetto alla carna- chinto l'edizione del suo carteggio con Mon- riattiva al presente l'irreversibilità del unificate dalla nuova fisica in quello Spazio- lità soccorrevole del messaggero, tale e delle lettere che ricevette da Saba) e, passato e filtra e fissa questo ribalta- l'altra forse troppo politicamente, o più di recente, a una utilissima esplorazione tempo che qui trova un'allegoria nell'immagi- mento in sapide nuances, in arditi e meglio epistemologicamente, de- delle riviste poetiche degli anni ottanta (Le ne del mare, studiata nei due capitoli che sigil- ingenui andamenti da stornello alto- regioni della poesia, Marcos y Marcos, lano la prima e più filosofica sezione. Oltre a popolare. Ma con quale, violenta, ca- 1996). Propone ora quasi simultaneamente presentarsi come dotto e acuto saggio di teoria rica di persuasione: certo un'eco di un manualetto scolastico e un lavoro di mag- della letteratura e di letterature comparate, Penna è vicina, ma, appunto, quale giore impegno. per la quantità dei singoli titoli esaminati il li- autorevole frontalità del necessario, e contemporaneamente quale discre- Il primo, uscito presso Armando, è un rac- bro offre anche al lettore un personale e sugge- stivo spaccato della produzione europea di fine zione, rispetto agli infiniti esemplari di comandabile panorama, ricco di nozioni (fra neosemplicismo molto corteggiato e NOVITÀ millennio, da Loia Pietro, alla Rosselli, a Ber- cui fondamenti di prosodia e metrica), esempi molto inutile (segnatamente proprio in tolucci, Giudici, Jaccottet, Machado, e via spa- e bibliografia, su come si articola il linguaggio area romana). Poiché in verità questa poetico e su come procurarsi i fondamenti ne- ziando, senza trascurare voci più appartate co- poesia non è per nulla semplice; è Istituto Italiano me quelle del poeta armeno Daniel Varujan o piuttosto la memoria della semplicità per gli studi filosofici cessari a comprenderlo e, eventualmente, a inserirvisi con una ricerca personale. del croato Tin Ujevic. perduta, è lo strazio del suono corrot- to attivato come fosse vero, è insom- ASCESA f ma una sia pure embrionale coscien- E DECLINO 1 za della finzione. E la discontinuità DELLE stessa, griffe del dilettante di gusto, è tale da sembrare calcolata.

REPUBBLICHE ; (G.L.) A cura di D. LOSURDO e M. VIROLI km LUIGI ALIPRANDI La sposa perfetta pp. 112, L. 24.000 i pp. 99, Lit 22.000 U. Cerroni, Le repubbliche IMarsilio , Venezia 1998 perdute - V. D'Ambrosio, Dal berte comune alla crisi Anche nel lavoro di un trentenne il della politica - A. Bolaffi, f • 7 tutoyer amoroso può continuare a Weimar e poi? Elogio essere buona moneta: il canzoniere di una repubblica «senza di Aliprandi peraltro (ricordo un titolo qualità» - M. Bovero, molto simile, ma certo più singolare, La ricetta di Polibio e il suo IH! da parte di uno dei pochissimi veri ta- rovescio. Ovvero: lenti torinesi di questa generazione: Kakistocrazia, la pessima La sposa boreale, di Roberto Aria- repubblica - A. Schiesaro, gno, uscito nel 1997 da Book) sem- La «seconda repubblica» vità di talune clausole, come se il to- tale lombarda; questo è, in breve, il ri- bra più propriamente vicino ai prepa- romana - E. Berti, Declino STEFANO COLANGELO tratto artistico di Antonella Doria, la rativi per un laboratorio, alla selezio- (reale) ed ascesa (ideale) In altre parole no dimesso e non risolutivo equiva- quale, tanto per rompere il ghiaccio, ne degli strumenti dall'orizzonte di della «polis» greca - postfaz. di Alberto Bertoni lesse all'espiazione di un atto di su- può essere uno dei buoni rimedi sia una premessa. Conteso tra una dop- D. Losurdo, «Democrazie pp. 77, Lit 18.000 perbia. Ma (ammesso che lo sia) è un difetto rimediabile: e già nella se- alla noia sia al parassitismo linguistico pia natura procedurale, e cioè un reali» e storia immaginaria. Book, prosaismo sapienzial-figurativo e Giovanni Sartori e i miti zione conclusiva, che non saprei de- dell'usa e getta editoriale. Doria non Castel Maggiore (BO) 1998 una rete formalistica obbligata, Ali- del liberalismo finire se non perfetta, sta l'autorizza- abbandona gli spazi generativi del prandi fornisce i risultati più sicuri in contemporaneo - E a proposito di giovani occorre ri- zione a decretare le qualità di un ta- proprio immaginario d'origine: croce- questa seconda direzione, soprattut- M. Tarchi, La crisi cordare il numero 10, giugno '98, lento di rarissima specie. A voce mo- via bachelardiani degli elementari su to nelle forme aulico-popolari vibra- delle democrazie europee della rivista "Atelier", che si redige a derata, come i pochi della sua stoffa. cui sostenere una fisicità diffusa, un tamente melodiche. In assenza di del Novecento Borgomanero in corso Roma 168 e (G.L.) primato del femminile come energia e questa rete il discorso del pur dotato e ii tramonto dell'idea che è diretta da Giuliano Ladolfi e da insofferenza. Siamo dentro una vera debuttante si fa periglioso e non ba- di «bene comune» - Marco Merlin. Vi compaiono inediti di e propria "idrosfera", nella forza musi- stano i risarcimenti (reichiani) del M. Viroli, Machiavelli ventotto tra poeti uomini e (ahimé po- cale di un lirismo idromantico e idio- e le repubbliche corrotte. sarcasmo a fugare la nostalgia per ii che) donne "che hanno esordito alla matico ricco di simbologie segnaleti- sia pure piccolo (e quanto utile, a fine degli anni Ottanta o negli anni che. Ma esistono almeno altri due re- questo punto?) manierismo metrico. Novanta": utile antologia dì genera- gistri: un fondo pulsare di materiali (G.L.) zione, tanto più se il gesto risponde dialettali e un'attitudine sperimentale • DEI LIBRI DEL MESE|

NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 21 o-e-óoti- P< neanche il negativo e il nichilismo infine al proprio esibito forfait satu- pure tanto inseguito: "Sbarbaro ca- resco. Movenze Condanna di esistere pisce che il disgusto, l'odio non so- È uno Sbarbaro cosciente del- no degli assoluti, come hanno cre- l'inesorabilità e anche dell'inermità e decenza quotidiana duto le due ultime grandi filosofie della condanna dell'esistere", che meneghine del secolo scorso, il marxismo e la Coletti ci restituisce, dopo varie let- STEFANO VERDINO COSMA SIANI psicoanalisi; che il rifiuto si alimenta ture tese a esaltare il suo sobrio ma- dell'adesione, la vicinanza della lon- ledettissimo o la gamma delle cam- strategia di allontanamento dall'esi- tananza, l'estraneità del desiderio". pionature psicanalizzabili. Tra i vari VITTORIO COLETTI CARLO PORTA bito teatro dell'ego, che ha occupa- C'è in questa frase una buona do- contesti che Coletti istituisce (e che Prove di un io minore. Lettura to gran parte del Novecento, grazie se di stimolante provocazione, in ci rivelano nel loro insieme i risvolti I poemetti di un poeta davvero grande) mi ha di Sbarbaro - "Pianissimo" al riverbero della psicanalisi, forte- quanto si delinea uno Sbarbaro de- a cura di Guido Bezzola mente ridimensionata nella sua fun- cisamente nostro contemporaneo, particolarmente colpito il cenno pp. 128, Lit 20.000 zione interpretativa, in queste pagi- come poeta alieno da ogni ideologia all'affinità con "una figura di 'dera- pp. 724, Lit 60.000 ciné' più congeniale a lui, meno de- Bulzoni, Roma 1997 ne. Ad esempio, commentando le e invece consapevole della continua Marsilio, Venezia 1997 moniaca e più elegiaca, meno rim- famose poesie di Sbarbaro dedicate realtà della contraddizione, uno baudiana e più chapliniana, si po- al padre, Coletti con molta acutezza Sbarbaro, verrebbe da dire, letto Tra le diverse e recenti pubblica- Guido Bezzola ha redatto questa zioni sbarbariane (ricordo l'antolo- edizione dei poemetti del Porta con gia delle poesie curata da G. Costa e un forte senso di appartenenza alla il saggio di Antonella Padovani Sol- tradizione lombarda e milanese e dini, Ho bisogno d'infelicità, en- degli studi portiani, e un forte senso trambi editi da Scheiwiller), spicca di possesso. Abbiamo così certe sue questa lettura a tutto tondo della reazioni animose e un po' viscerali: prima e storica edizione di Pianissi- "qualche noto 'grande' poeta inter- mo, il volume di versi che nel 1914 nazionale (vogliamo citare Tagore?) consegnò il nome di Sbarbaro a una che al Porta non è degno nemmeno pagina nuova della poesia italiana. di allacciare i calzari"; talora, qual- All'apparire del libro Giovanni Boi- che sopravvalutazione, per esem- ne nei suoi Plausi e botte ne parlò pio, a nostro vedere, del secondo come di una poesia capace di sfidare Brindes de Meneghin a l'ostaria. Al i millenni, e oggi, per lo meno, pos- limite, il curatore stesso riconosce siamo verificarne la sfida al secolo "il valore in gran parte soggettivo che si sta consumando, come d'al- dei miei giudizi". Ma non è da dar tronde questo sempre più vivo inte- peso a questo aspetto più di tanto. I resse dimostra. Direi che proprio suoi giudizi sono fondati su (o per- l'impostazione che Coletti ha voluto lomeno motivati da) familiarità as- dare alla lettura di Pianissimo tiene soluta con la materia, tale da dettar- conto di uno sguardo di lettura de- gli un corposo apparato di note te- cisamente da postero e anche lonta- stuali e informative dettagliatissime, no dai grandi miti del secolo. accumulate in anni di ricerca, con una contezza microscopica (ad Ma procediamo con ordine: il esempio, su personaggi pubblici e saggio esce nella collana "Libro per privati contemporanei al Porta) che libro", diretta da Anna Dolfi, e se- ci dà l'impressione di un ambiente gue un puntuale criterio: analisi del- locale esplorato nelle minuzie, men- la forma, dei temi, note di varianti- tre siamo nella Milano erede dei Lu- stica tra la prima edizione del '14 e la mi, napoleonica e poi restaurata "normalizzazione" della seconda all'ordine austro-ungarico; e da det- del 1954, "condotta dal suo autore targli ancora giustificati dubbi e do- con una singolare dimenticanza del- cumentate rettifiche rispetto ad al- le più radicali ragioni" della sua tre edizioni del Porta, comprese poesia; seguono infine, il rendicon- quelle principe dell'Isella 1956, to dei nuclei chiave di Pianissimo, 1958, 1975; e perfino qualche senso dal motivo ricorrente della desertifi- di rimostranza, compreiisibile, per il cazione del mondo, all'iconografia fatto che queste ultime passano sot- metropolitana, alle dominanti del to silenzio suoi contributi agli studi sonno-risveglio e della centralità de- portiani, massime la biografia critica gli occhi, ai vari motivi correlati (prima e al momento unica) Le char- all'io come la lussuria, la famiglia, la mant Carline, del 1972. I ventitre natura, il nichilismo, la perdizione e poemetti qui riuniti in raccolta a se la trasgressione impossibile. stante, composti fra il 1810 e il 1820, Nella sua analisi Coletti lavora so- ammontano a meno della metà della prattutto su un piano intertestuale, produzione portiana, ma ne custo- non solo all'interno delle dinamiche discono le movenze e gli esiti miglio- e delle rispondenze nel libro, ma an- ri, e sicuramente i brani che hanno che su più ampi contesti, non solo consegnato il poeta alla storia lette- italiani. Coletti è molto attento a far raria, dialettale e non. Il presente vo- risaltare la voce di Sbarbaro sui coe- lume, portandoli in rilievo nella loro vi crepuscolari e sull'eredità pasco- compattezza, ci dà modo di apprez- liana, rimarcando i frequenti debiti, zare l'eccezionale stato di grazia, lin- ma soprattutto la nettissima e perso- guistico, ideologico, estetico, di nale risultante poetica; altrettanto a questo maggiore; ci dà modo di go- fuoco è il versante per così dire di- derne la deliziosa leggerezza che ha scendente, cioè il nesso Sbarbaro- contribuito a renderlo noto, ma lo Montale, scandito sia nella dimen- ha anche limitato, come sottolinea a sione evolutiva, sia nel netto scarto più riprese il curatore, nell'immagi- tra il nitido disincanto del primo e la ne di poeta popolaresco, gaio e osé-, tensione al miracolo del secondo. osserva come il padre sbarbariano con gli occhi di Caproni, e della più trebbe dire", soprattutto nella gam- e ce ne ricorda, infine e infatti, Ma il timbro originale di Sbarbaro sia ben poco compatibile con la tipi- alta poesia del secondo Novecento ma della marginalità sofferta e pate- aspetti trascurati - non ultimo, il suo sgorga anche dal confronto con Sa- ca letteratura sul padre di tanto No- (dall'ultimo Luzi a Giudici) piutto- tica, discreta, che l'io del poeta isti- contributo da acceso romantico alla ba per il comune, quanto diverso, vecento: l'ambivalenza con il geni- sto che con quelli di Montale. Sca- tuisce nella sua relazione con il polemica anticlassicista. motivo della città e, in modo decisa- tore è nettamente dichiarata, né oc- vando nel nucleo dei disadorni e mondo. mente inedito, con il Valéry di Mon- corre un rito di liberazione, dal mo- netti versi di Pianissimo, Coletti Il saggio, al di là della specificità sieur Teste, cioè con un altro sottile mento che "Sbarbaro sa che la mette in rilievo non tanto lo Sbar- sbarbariana, evidenzia anche una maestro della riduzione dell'io. liberazione dalla colpa è impossibile baro noto profeta di Montale, ma poetica d'autore, il cui nervo sco- E siamo in qualche modo al nu- e in fondo ingiusta; sospetta, nel suo un nuovo e più attuale (postmoder- perto è costituito dai vari attacchi cleo dell'interpretazione colettiana, radicale laicismo, che forse non è no?) Sbarbaro che nel suo pieno di- all'abuso della troppo schematica così nettamente consegnata al titolo giusto pagare un prezzo per autoas- sincanto, constata la tautologia chiave analitica, a cui viene contrap- legato all"To minore"; sotto questa solversi". Ciò in fondo è possibile dell'essere e dell'esistere (quel suo posta una pratica di poesia non an- rubricazione va subito tolto ogni proprio in virtù di quell'io minore famoso e ineguagliabile verso nella tagonista al mondo, ma capace di vi- equivoco crepuscolare (al di là dei sbarbariano, poco esibito (neanche sua totale frontalità: "e tutto è quel- verne con occhi disincantati i con- materiali di recupero individuati); la nella controesibizione del "coso con lo / che è, soltanto quello che"), per traddittori nessi, senza alcun privile- minorità dell'io sbarbariano, non a due gambe" gozzaniano), perché cui non sono operanti né i ribellissi- gio dell'io, solo con un sobrio tratto caso consegnata a una tecnica di Sbarbaro è il poeta che non può, per mi decadenti, ma neppure il tragico di "decenza quotidiana" di cui "prove", viene rilanciata come una sua fortuna, assolutizzare nulla, destino dell'io montaliano, portato Sbarbaro è sempre stato maestro. _ DEI LIBRI DEL MESE|

NOVEMBRE 1998 / N. 10, PAG. 22 L'influenza del vuoto CARLA VASIO

remessa indispensabile per l'uso del kanji dia possibilità che la scrit- rissimo esercizio di stile, nella nostra mente, il vecchio maestro Shùsai, chiarire i miei rapporti con la tura alfabetica non concede. Perché lingua difficilmente applicabile con al- fin'ora imbattuto, gioca una partita che cultura giapponese è che non l'ideogramma non è la dichiarazione di trettanta chiarezza. dura sei mesi: è la "partita del ritiro" Psono una nipponista, o se si vuole yama- una cosa ma è l'immagine della cosa, sia Se dovessi nominare gli autori giap- che deve coronare la sua carriera e chiu- tologa, sono soltanto un monaco aman- pure via via stilizzata da disegno a scrit- ponesi che leggo con più interesse, direi dere la sua vita. L'invincibile Maestro te dell'arte, della loro arte: adopero tura. Kawabata Yasunari, Dazai Osamu e perde la partita del ritiro non perché questa frase per fare una citazione na- Questo ci libera, se non altro, dal bla- Higuchi Ichiyo a cui ho dedicato un in- siano cambiate le regole del gioco, che scosta, seguendo l'uso dei letterati giap- blabla della metafora. Mi concedo tero libro come raffinata intermediaria restano immutabili, ma perché è cam- ponesi. un esempio. Parlando di un uomo nel nel difficile processo di accostamento a biato il comportamento dei giocatori: La citazione nascosta è uno degli arti- cui piede penetrano i denti del petti-ne una cultura che credo noi possiamo co- "Il maestro aveva disputato la partita fici che primi mi hanno interessata e in- della moglie mor- noscere solo per approssi- come accingendosi alla creazione di un quietata nell'accostarmi alla loro scrit- ta calpestato di- mazione all'infinito. Di capolavoro (...) Errori e cadute di stile tura: difficili riferimenti che spesso mi strattamente Mishima e di Tanizaki dell'avversario sancivano la distruzione sfuggivano, finché non ho potuto par- nella camera un amico giappone- della partita come opera d'arte" - era larne con loro o meglio ascoltarli parla- nuziale, Bu- se, finissimo cri- diventata "una lotta cruenta", quindi re di un lavoro letterario che è alta son usa il tico lettera- non era più il caso di vincere. scuola di stile, dove il riuso di parti del kanji che rio, mi ha Il Go è un gioco di grande austerità e discorso in certo senso codificate se- appartie- detto: bellezza. Uno degli insegnamenti di ba- condo modelli tradizionali porta il co- ne al pe- se è che il giocatore deve agire sui vuoti, stante riferimento a una cultura antica netra- cioè sulle discontinuità fra le pietre av- che si può evolvere e modificare, ma re nel versarie. Ebbene, vorrei aggiungere non è possibile dimenticare o miscono- c o r - un'ultima nota: quanto nella letteratura scere. P o giapponese, prosa e poesia, è agito sui Una citazione non dichiarata non è vuoti? Su quelle sospensioni della nar- uno sfoggio di cultura né un furto te- razione, su quelle discontinuità della stuale: è piuttosto un particolare modo trama in cui sembra che, parlando d'al- per arricchire la parola o la frase con un tro, si permettai il rifluire di un'ulteriore accumulo di variazioni di senso riporta- estensione di senso? E quanto è compa- te dalle collocazioni esemplari in cui è tibile con i nostri "generi" occidentali stata usata dall'antichità a oggi, in con- servirsi di una struttura narrativa così testi diversi per argomento e per epoca, aperta e così complessa senza cadere in fino ad acquisire una fisionomia lettera- una disorganizzazione del tessuto narra- ria che supera la definizione d'uso. tivo stesso? E proprio questa letterarietà priva di Un'ultima precisazione, per rientrare retorica, ottenuta su una base culturale nel tema: so di aver parlato della mia specifica, che mi sembra attraente: ri- lettura e non della mia scrittura, come mandi precisi, documentati, non vaghe mi era stato invece chiesto, in rapporto allusioni. Non solo nella prosa ma nep- alla letteratura giapponese. Resta dun-

pure nella poesia waka e tantomeno nei il vento fZu.1, "VCC-CV CV C-CLÌsCV di i te* GL Li^-Li, li". È vero: so- que da chiedersi quanto io abbia assor- brevissimi haiku (la forma più equivo- freddo del- no più eviden- bito da quelle letture, quanto delle mie cata da noi) si trovano varie aure simbo- l'inverno, ti, più con- propensioni e preferenze io abbia ritro- liche, aloni indefiniti, effetti sfumati, gelido inarrestabile pericoloso, da cui formi e quando li leggiamo possiamo vato e rinforzato: ma questo mi è diffi- frammenti incompleti e imprecisi: ogni non ci si può difendere: ed ecco che credere di capire cose anche misteriose. cile analizzare direttamente e forse struttura narrativa o poetica è di una non con una sfilza di metafore o con Ho sempre avuto il sospetto che abil- neppure desidero farlo. Preferisco riti- confortante intransigenza e si limita a un'ammucchiata di aggettivi, ma con mente ci dirottino verso manifestazioni rarmi in un gioco di riflessi e di rifles- indicare, senza lasciare dubbi, un tem- l'uso apparentemente improprio di un secondarie, cosa che i giapponesi volen- sioni che provo a definire con le parole po, un luogo, una situazione definiti. segno specifico, si designa la qualità di tieri cercano di fare, in tutti i campi, di- di un altro, ripetendo con Raffaele Ri- Ma il grande artista nella descrizione un dolore mortale per la perdita fendendosi dall'indiscrezione degli stra- naldi, il nostro maestro di Go, che si circostanziata di quell'occasione e di dell'amata. Questo riferire uno stato nieri portatori di una modernità non tratta di "quel solo Grande Gioco che quell'oggetto sa raffigurare la struttura d'animo usando un termine affatto sempre assimilabile. in un medesimo istante e con un mede- dell'intero universo. estraneo al sentimento stesso, ma in al- Nel romanzo di Kawabata intitolato II simo movimento unisce e separa libertà Ho sempre avuto l'impressione che tro modo pertinente, mi sembra un al- maestro di Go, che io amo particolar- e vincolo".

Io credo proprio che sia sempre esisti- imparare a scrivere. Perché nel giallo tut- to e qualcuno non se n'era mai accorto. ti i conti devono tornare e non solo nel Lo scrittore d'emozione Ho questa netta sensazione... che nel mo- senso degli indizi e delle prove, ma pro- INTERVISTA AD ANDREA CAMILLERI DI CARLO LUCARELLI mento in cui una certa editoria e una cer- prio come struttura narrativa. Col giallo ta critica hanno cominciato a interessarsi impari e insegni proprio le regole del gio- co... che poi giustamente disattendi come Pagine intere sugli inserti culturali dei della lettura sono: a) la televisione; b) il della faccenda hanno soltanto scoperto sempre si deve fare. In questi giorni ho giornali che parlano di giallo, editor di progresso della medicina. Per la televisio- l'acqua calda. letto tanti libri che insegnano a scrivere e prestigiose ed esclusive case editrici a cac- ne passi, ma per la medicina abbiamo pen- Oltre all'efficacia delle sue dinamiche devo dire che quelli tra i giallisti sono i cia di giallisti, i primi posti della classifica, sato tutti alee, si è preso un colpo di sole e narrative, la forza di un genere la fanno co- migliori... quello della Highsmith... anzi tutta la classifica di narrativa italiana invece spiegasti subito che quando non munque i suoi scrittori. Sei d'accordo? Ci Ti riferisci a Suspense. Pensare e scri- occupata da romanzi gialli, anzi: dai tuoi c'erano tutti i vaccini che ci sono adesso si sono gli scrittori, secondo te? vere un giallo, uscito per La Tartaruga. romanzi gialli... come la spieghi questa ra- passavano settimane a letto con le più sva- Sì. Le ultime cose di questo genere che pidissima affermazione del genere giallo o riate malattie infantili e si leggeva. Ovvia- ho letto sono due italiani e un francese. Bravo, quello: quello è esemplare per- noir o come lo si voglia chiamare? mente era provocatorio, ma anche vero e io Uno è Marcello Fois, del quale avevo ché non pretende altro che insegnare dei modi di giustapposizione delle parti nar- Come è successo, come è successo... ho cercato di ricordarmi cosa leggevo scritto la prefazione a Sempre caro, uscito rative. Col giallo si imparano gli stru- senti, mi è capitato di rileggere un capi- quando avevo la febbre: Il barone ram- da poco per il Maestrale di Nuoro... e l'al- menti del mestiere, la narrazione allo sta- toletto di Gramsci sul romanzo polizie- pante di Calvino, ma anche storie di pirati, tro, devo dire, malgrado un articolo stupi- to elementare... non sei d'accordo? sco che dice che la coercizione dell'esi- di banditi... do intitolato Guerra tra i giallisti, è Fer- Ci mancherebbe, io insegno thriller nel- stenza colpisce sempre di più le classi E su quelli che ci siamo formati... Pon- randino, che non ha nulla a che fare con il la scuola di Barrico, sarei un truffatore se medie e intellettuali: c'è troppa awentu- son du Terraille, Rocambole, le dispense genere di indagine poliziesca, ma è un si- non ci credessi. Ed è anche uno dei motivi rosità nella vita quotidiana, troppa pre- Nerbini... grandi storie di forti emozioni gnor scrittore, straordinario, che mi ha in- per cui scrivo gialli e uso questa struttura carietà nell'esistenza e quindi la ricerca con grandi personaggi e grandi temi co- teressato moltissimo, ma proprio molto. narrativa: la sua efficacia e la sua capacità dell'avventura bella e avvincente, ma an- me la Vita e la Morte, il Vero e il Falso, la E il francese? di adattamento al servizio del raccontare che predeterminata, che sai che c'è una Giustizia... siamo noi. Noi, in fondo, sur- Manchette, Posizione di tiro, pubblica- storie. E tu, perché lo fai? soluzione, affascina. E una cosa che in roghiamo quelli che una volta erano i to da Einaudi. parte spiega il successo nostro... o anche grandi romanzi di avventura, per questo Senti, i giovani scrittori, o gli aspiranti Io ho cominciato a scrivere gialli per di 007, se vuoi. la gente ci legge. tali, oggi frequentano spesso scuole di dare un ordine mentale alla mia scrittura. Perché è proprio rigoroso il giallo... c'è È quello che dicono i sudamericani, C'è qualcosa che non torna, però... i tuoi scrittura. Tu credi che le strutture narrati- sempre un rigore sotto la sua grammatica Taibo e Sepulveda, per esempio: il roman- romanzi, per esempio, quelli in testa a tut- ve del giallo, la sua grammatica e le sue re- narrativa. Quello è 0 mestiere vero, non zo giallo come nuovo romanzo d'avventu- te le classifiche, non sono romanzi facili o gole, possano essere utili per imparare a c'è niente da dire, un mestiere di rigore. ra. A questo proposito mi ricordo di averti commerciali. E il lettore d'emozione e scrivere, scrivere in tutti i sensi e non solo E come diceva Leonardo Sciascia: di sentito dire una cosa al primo Festival del- d'avventura che è cresciuto o è sempre esi- di giallo? onestà. la Letteratura di Mantova, che i nemici stito un lettore popolare intelligente? Credo che sia il sistema migliore per IDEI LIBRI DEL MESE

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Sulla narrativa oggi Berardinelli replica a Silvestri, Voltolini interviene

è dietro alla lavagna, dove nessuno lo ve- dovesse diventare invincibile, allora ci si che evolvono e si irrobustiscono e si raffi- Un critico e uno scrittore rispon- de e tantomeno ascolta. Un peana può sempre dedicare ad altro: ci sono la nano. Mi sembra che il benessere narrati- dono a un lettore: la narrativa ita- all'inutilità, lui infatti è contento perché geografia, la matematica, la botanica, l'ar- vo investa settori disparati della produ- liana attuale delude o mostra segni nessuno lo legge, è felice perché nel te culinaria (e chissà che non ne nasca zione letteraria, sia le diverse scritture di di vitalità? ghetto dell'inesistenza. D'altra parte, i qualche suggerimento letterario: chi genere sia le diverse scritture che di gene- gusti sono gusti. mangia solo letteratura italiana contem- re non sono. Nel loro lavoro molti scrit- Davide Silvestri poranea rischia, credo, la denutrizione). tori e molte scrittrici sono in costante Letta con tristezza la parte dedicata al Alfonso Berardinelli rapporto con la produzione extranazio- convegno "Tra professione ed arte, lo nale. La risistemazione estetica della scrittore e le scelte di fine millennio". Caro Davide Silvestri, scrittura in seguito all'impatto di altri po- Anche Alfonso Berardinelli, grande out- grazie della sua reazione appassionata, Alfonso Berardinelli, che si dichiara tenti media comunicativi è in corso, e sider, sembra stanco. La sua analisi del anche se si tratta di una passione delusa e stanco e deluso dalla nostra attuale pro- produce risposte diverse, anche radical- panorama letterario italiano è dimessa e deplorante. Né lei né io brilliamo per ot- duzione letteraria, in realtà non si rifiuta mente divaricate, che sono in ogni caso la sua ironia talmente raffinata da diven- timismo, mi sembra. In aggiunta, lei si di- di a dibattere e discutere l'argomento an- risposte vive, reazioni vitali di un sistema tare incomprensibile. Come un lottato- mostra pessimista anche circa il mio pes- che su queste nostre pagine di "Martin in movimento. E non mancano le linee di re schiacciato a terra dall'avversario simismo e si stanca della mia stanchezza. Eden", cosa che ci fa davvero molto pia- poetiche che invece maturano all'interno scoppia a ridere per rendere meno ver- Che cosa potrei aggiungere e rispondere cere. Continuare la discussione è segno della tradizione letteraria italiana, non mancano narratori dai gesti ampi, e nem- gognosa la sconfitta, così Berardinelli io, a mia volta? Ci stanchiamo e deludia- che l'interesse per la questione non è meno quelli dediti all'intaglio minuzioso. sembra arrendersi ai venditori di fumo e mo a vicenda. Ma facciamo una diversa spento, nonostante stanchezza, noia, Ci sono penne fluviali e penne piezoelet- alla critica da salotto. Peccato, ci erava- ipotesi. Non ci sarà per caso qualcosa di nausea e delusione. triche, menti visionarie e custodi del ve- mo abituati alle sue analisi fredde e spie- "stancante" e di "deludente" nella cosa Berardinelli ha disegnato un allegorico rosimile, retori senza pregiudizi e voci tate. Passiamo a volo d'uccello sui due di cui parliamo Non sarà la nostra attuale zoo di scrittori nel suo intervento allo che sommessamente narrano storie. E al- articoli seguenti (Falcetto, Belpoliti) che produzione letteraria, non saranno gli scorso Salone del Libro, riportato tro ancora. brillano per ovvietà. Volevamo sapere scrittori con le loro immagini a guastare nell'"Indice" di settembre, e ora ribadi- qualcosa di più sullo stato reale della let- le nostre considerazioni in proposito? A sce in modo diretto il suo giudizio negati- Ma il punto è che io, in questi anni, mi teratura italiana e ci troviamo di fronte volte ho l'impressione che il solo modo di vo sulla narrativa italiana attuale, un giu- sono fatta l'idea che tutto ciò si stia ai soliti compitini da maturità, alle anali- descrivere quello che abbiamo di fronte dizio che suona definitivo e senza appello muovendo al di sopra di una soglia di si tuttologiche che non portano da nes- sia il modo della satira o dell'allegoria sa- nonostante sia stato formulato con il fio- buona qualità, non a prescindere da es- suna parte. Invece l'articolo della Covi- tirica. Però, siamo anche diventati da pa- retto anziché con il bombardiere. Anche sa. Mi sono convinto che questo pano- to ci ha fatto rabbrividire. Teorizza e recchi anni il Paese della Satira e perciò di questa nettezza di giudizio siamo grati rama in movimento - nelle cui dinami- giustifica quello che è il cancro della no- anche questo genere letterario (o grafico, a Berardinelli. che sarei già disposto per carattere a ve- stra letteratura: la ricerca linguistica. o cabarettistico) dà un po' di nausea. Tuttavia - e qui mi permetto di esporre dere un fenomeno positivo - produca Tutto questo meticciato, italiano vivo, Forse ha davvero ragione "L'Indice" che il mio personale punto di vista - l'opinio- buona letteratura, da un lato, e sia un ot- media. Che tristezza. La lingua è l'ulti- di solito evita gli eccessi di aggressività e ne negativa di Berardinelli, con tutta la timo terreno per produrne di migliore, ma delle preoccupazioni di uno scritto- predilige una solida e competente infor- sua autorevolezza, non può che semplice- dall'altro. Naturalmente è proprio qui re, la cui maledizione di raccontare non mazione. Lei dice che nel mio zoo di mente contrapporsi in modo frontale a che potrei sbagliarmi. Il mio gusto po- ha nulla a che vedere con formalità co- scrittori non si capisce nemmeno di che opinioni dissimili e opposte finché non trebbe essere guasto, come spesso temo. me "aprirsi alle suggestioni" oppure cosa parlo. Qui forse esagera. Temevo presenta, esplicitandoli direttamente, gli Le prospettive in cui mi infilo potrebbe- "innalzare il livello di qualità della co- che invece si capisse fin troppo. E del re- ro essere tutte falsate. I miei giudizi, argomenti su cui si fonda. Se Berardinelli municazione di massa". Che si preoccu- sto quelle fantasiose categorie di scrittori acritici e ingenui, potrebbero fondarsi ha ragione, vorrei conoscere le ragioni. pino i giornalisti di innalzare quello che (che hanno il difetto semmai di non esse- tutti sul vuoto. Questo io lo so. E quindi In modo confuso, lacunoso e intuitivo c'è da innalzare. L'unico medium che ri- re abbastanza fantasiose) dovrebbero guardo alle opinioni di chi ritengo auto- anziché critico, in questi ultimi anni mi guarda lo scrittore è quello generato da istigare al gioco dell 'indoviniamo chi è, o revole e competente, con desiderio di sono fatto l'idea che la nostra produzione lui stesso, un motore oscuro che lo spin- del vediamo a chi si può applicare. In due imparare. Sono pertanto disposto a mo- letteraria sia buona, in salute, in progres- ge a raccontare invecchiando davanti al- o tre occasioni ho fatto la prova con alcu- dificare la mia opinione positiva di fron- so - se così si può dire - e soprattutto va- la macchina da scrivere. Questo dal no- ni amici e ho notato una certa curiosità, te a quella di Berardinelli, ma per farlo stro modesto punto di vista hanno fatto un certo divertimento. Per una strana ria e molteplice. Mi sono costruito un'im- non mi basta sapere che la sua è un'opi- gli scrittori dall'inizio del tempo, al dia- coincidenza anch'io ho dichiarato a magine molto positiva. Vedo energie fre- nione molto negativa: ho bisogno di co- volo gli scribacchini. Punto finale di un'intervistatrice che la critica letteraria sche balenare nella scrittura di molti, mi noscere e di discutere gli argomenti che questa triste sfilata lo scrittore, l'intervi- ultimamente mi sembra stanca. Cerchia- sembra di individuare percorsi letterari la sostengono. sta allo scrittore che si giustifica perché mo di inventare qualcosa. Se poi la noia che acquistano progressivamente chia- rezza, fisionomie di scrittori e di scrittrici Dario Voltolini

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neziano le invenzioni visionarie dei le riflessioni che Corboz ha dedi- mente nel 1475, soggiornò e lavorò "capricci" nel contesto dei grandi cato al paesaggio della città con- Un maestro a Pesaro, Roma e Venezia prima Fustigatore movimenti ideali - neoclassici e temporanea, a partire dal libretto dell'approdo in terra di Francia. massonici - che illuminavano la del 1992 su Los Angeles (Looking Poteva vantare molteplici compe- cultura europea settecentesca. for a City in America: Down These del '500 tenze professionali, essendo giunto di certezze all'architettura dalla pittura e La ricerca corboziana risulta, Means Streets a Man Must Go), MARIA BELTRAMINI MARCO DE MICHELIS dunque, guidata da una straordi- mettendo in discussione la perma- dall'"esercizio della Prospettiva", naria consapevolezza dell'interro- nenza della nozione di città storica seguendo dunque un curriculum gativo storiografico. Il suo metodo dinnanzi al costituirsi di sistemi comune ai più famosi artisti del suo SABINE FROMMEL ANDRÉ CORBOZ — come osserva Paola Vigano nella territoriali complessi e alla diffu- tempo - da Bramante a Raffaello a Ordine sparso sua bella introduzione - "consiste, sione di sempre più vaste periferie Sebastiano Serlio architetto Baldassarre Peruzzi - e che si vole- va fosse garanzia di eccellenza e di prima di tutto, nell'insieme dei urbane. La città descritta da Cor- pp. 400, Lit 200.000 a cura di Paola Vigano mezzi che il problema esige dal ri- boz, e da lui ridenominata "iper- universalità di contro alla formazio- Electa, Milano 1998 pp. 262, Lit 45.000 cercatore per essere risolto". Gli città", appare distesa sul territorio, ne settoriale di chi proveniva piut- strumenti dello storico non sono di "non percettibile dai sensi in tosto dalla pratica di cantiere. La Angeli, Milano 1998 per sé indifferenti, ma assai di più quanto insieme, privata di struttu- Già nel corso del Cinquecento i propria appartenenza a questa ge- gli "attrezzi" idonei a dare forma re gerarchizzate, suscettibile di es- giudizi riservati alla personalità e nealogia illustre venne più volte ri- Nel 1784, ancor prima di ottene- vendicata e si riflette in vari modi re l'indipendenza politica, i futuri nell'opera cui Serlio ancor oggi de- Stati Uniti d'America iniziarono a ve sostanzialmente la sua fama - il pianificare la loro espansione ver- Trattato d'architettura, diviso in set- so ovest, verso le grandi pianure te libri e pubblicato a Venezia a centrali, fino alla frontiera della partire dal 1537. Più che di una ri- costa californiana. Il progetto di Istituto Universitario flessione teorica vera e propria sui una colonizzazione democratica fondamenti dell'arte del costruire, ed egualitaria del paese si rifletté si trattò per la prima volta di un si- nella costituzione di una immensa stema didattico basato sull'antico linguaggio degli ordini, trasformati griglia ortogonale che suddivideva VIVERE Suor Orsola Benincasa l'intero territorio americano, quel- t in formule espressive di agevole e RAGIONE pronto utilizzo. lo conosciuto come quello ancora USARE ignoto, in quadrati di sei miglia. La Il successo editoriale su scala eu- griglia, concepita dal futuro presi- Napoli ropea del Trattato di Serlio, reso dente Thomas Jefferson, scavalca- possibile anche grazie all'inedito va le catene montuose, i fiumi e i 26 ottobre/li dicembre 1998 -Via Suor Orsola 10 rapporto istituito tra testo e immagi- laghi, si interrompeva lì dove le ni, fu di tale ampiezza da catalizzare condizioni orografiche la rendeva- Rivelando verità inesplorate attraverso gli infiniti universi immaginari che inventa, l'arte vive dentro fino a tempi recenti buona parte no inutilizzabile, per poi riprende- regole, modelli, norme, strutture, che disegnano una trama sottile, variabile, una sorta di tessuto dell'interesse storico-critico e finen- re coerentemente al suo elementa- connettivo sensibile. Muovendo dall'analisi di questa trama complessa poeticamente significativa, il do per mantenere nell'ombra una re assunto geometrico e alla sua Corso - tenuto da studiosi di diversa formazione e operanti in differenti àmbiti disciplinari - è rivol- carriera professionale forse non al- paradossale astrattezza topografi- to a indagare la fenomenologia delle istituzioni dell'arte, la vita delle forme, il loro destino. trettanto fortunata e tuttavia di ca che faceva "precedere la carta al Le lezioni si svolgeranno dalle ore 10,00 alle ore 12,00 estremo interesse. Il titolo del volu- territorio", la colonizzazione alla me di Sabine Frommel - Sebastiano conquista. Consiglio di Corso Serlio architetto - non lascia però FRANCESCO M. DE SANCTIS Lo storico svizzero André Cor- spazio ad ambiguità: la volontà pro- ALDO TRIONE è boz ha dedicato alla "griglia ameri- grammatica quella di colmare la cana" un saggio, breve e magistra- lacuna, affiancando al Serlio scritto- le, nel quale la genealogia del pro- Le istituzioni dell'arte re un'analisi serrata delle sue opere getto jeffersoniano viene confron- costruite e progettate. tata con le tematiche diverse della Simboli, verità, mondo La studiosa risarcisce in primo luogo Sebastiano della mancata topografia e della geografia, ma Corso di perfezionamento in estetica, poetica e teoria della critica anche della politica e delle ideolo- biografia vasariana con un'accura- gie ruraliste e antiurbane, fino a ri- 26/30 ottobre 23/22 novembre ta disamina delle notizie documen- tarie disponibili e delle ipotesi rela- trovare nei romanzi utopistici set- ALDO TRIONE DANTE DELLA TERZA tive ai momenti della vita non an- tecenteschi e nei dibattiti riforma- Ritornare alle cose Poetica e poesia tori della Francia post-rivoluzio- cora del tutto chiariti. L'indagine naria le origini europee della 3/7 novembre 30 novembre/4 dicembre ruota poi soprattutto attorno alle opere che Sebastiano realizzò in vicenda. MARIO LAVAGETTO JEAN-MICHEL REY Francia, dove l'architetto approdò Ordine sparso, il volume che rac- La crisi del romanzo europeo (1895-1925) Cbe cos'è l'opera d'arte? presumibilmente nell'estate del coglie saggi editi e inediti di André 1541, dopo estenuanti trattative, in Corboz, presenta, oltre a quella 9/13 novembre 7 e 9/11 dicembre qualità di peintre et architecteur du appena ricordata, molte gemme MARINA GIAVERI MAURIZIO FERRARIS Roi: era un momento particolar- straordinarie del lavoro del grande L'alfabeto e/o la creazione del mondo Kant e l'arte prima della filosofia dell'arte mente favorevole all'ingresso del storico svizzero: una serie di rifles- nuovo linguaggio architettonico sioni sul metodo della ricerca, cru- 16/20 novembre all'antica al di là delle Alpi, che in- ciali per uno storico ecclettico co- FRANCISCO J ARAUTA taccava inevitabilmente la tradizio- me lo è Corboz; alcune avventure Immagine, forma, parola ne dei maitre maqons e che doveva "iconografiche" sui temi del tun- integrare le straordinarie invenzio- nel e della grotta o sull'architettura ni pittoriche di Rosso e Primatic- dei paesaggi montani tra Viollet- cio. Sebbene il soggiorno prima a le-Duc e Bruno Taut; saggi di sto- alla costruzione storiografica, a un sere percorsa in tutti i sensi : una all'opera di Sebastiano Serlio furono Fontainbleau e successivamente a ria urbana e di analisi del territorio progetto e a un interrogativo che realtà "non armoniosa" che richie- contraddittori: amico apprezzato di Lione non fosse privo di difficoltà, metropolitano contemporaneo. Si muove la ricerca. L'eccentricità di de una modifica radicale della no- alcuni tra i più estrosi ingegni del suo e malgrado una nuova generazione delineano in tal modo i poliedrici Corboz non appare così determi- stra sensibilità per poter essere tempo, da Giulio Camillo Delminio di architetti francesi dovesse in interessi di André Corboz, le cui nata dalla sua acribia filologica, ma percepita non come uno spazio di a Pietro Aretino, profondamente sti- breve tempo imporsi e oscurare la opere-chiave sono state il volume dal suo avventurarsi in campi di ri- pura desolazione. mato da artisti del calibro dei Jacopo sua stella, Serlio ebbe svariate op- dedicato alla "invenzione" sette- cerca di volta in volta rinnovati. Contrasto, tensione, disconti- Sansovino e Lorenzo Lotto, non gli portunità in campo progettuale, centesca della città di Carouge, Di questo approccio testimonia- nuità, frammentazione, assemblag- vennero infatti risparmiate critiche, come dimostra il catalogo dei suoi pubblicato nel 1968, nel quale ve- no esemplarmente alcuni saggi gio sono, per Corboz, i concetti che spesso irridenti, come quella ben no- interventi che Sabine Frommel niva minuziosamente ricostruita la pubblicati in Ordine sparso, come sembrano offrire la possibilità di ta del Lomazzo, che lo accusò di consolida e arricchisce, tentando vicenda di una "città di fondazio- quello intitolato Pittura militante e un approccio "non estetico", in aver contribuito a formare "più per la prima volta un bilancio stili- ne" sabauda, i rapporti tra "tecni- architettura rivoluzionaria, dove grado di comprendere questo com- mazzacani architetti, che non avevi stico complessivo e non tralascian- ca" urbanistica e "programma" Corboz ricostruisce un filo rosso, plesso fenomeno "iperurbano" e, egli peli in barba". Se, assieme alla do di dare utili indicazioni per ri- politico; il libro sull'architettura sottile e pregnante, che collega la di conseguenza, di vanificare molte varietà e discordanza dei pareri dei cerche future, soprattutto relative dell'Alto Medioevo edito nel 1970, pittura antiquaria e visionaria di delle più tenaci certezze che ancora contemporanei, si considera l'assen- : alla committenza. Indubbiamente del quale il volume italiano ripro- Hubert Robert e i dibattiti neo- caratterizzano il pensiero urbani- za di una vera e propria biografia de è nel castello di Ancy-le-Franc che duce le riflessioni introduttive; in- classicisti a proposito del "greco- stico, dalla caotica irrazionalità del- dicata a Serlio nelle Vite di Giorgio Sebastiano realizzò il suo capolavo- fine la monumentale monografia gotico" animati dal De Cordemoy le periferie che si rivela piuttosto Vasari, è facile capire perché la rico- ro, grazie anche alla totale dispo- dedicata all'opera di Canaletto, e dall'abate Laugier, alle straordi- per un ordine "difficile da capire", struzione del suo preciso profilo ar- nibilità del colto mecenate, Antoi- completata nel 1985 dopo quasi narie invenzioni architettoniche di alla sostanziale perfetta unitarietà tistico e il bilancio del suo contribu- ne III de Clermont: l'architetto se- vent'anni di lavoro, nella quale Etienne Louis Boullée, attraverso delle città storiche contraddetta to creativo alla storia dell'architettu- guì la costruzione fino alla messa a Corboz ribaltava la tradizione in- la permanenza del motivo icono- dallo scorrere stesso della storia,, al- ra del XVI secolo siano rimasti a lun- punto degli apparati decorativi, col terpretativa di un Canaletto obiet- grafico, ricorrente e multiforme, la perdita di centralità dei "centri go incompleti. risultato di creare una sintesi tecni- tivo "riproduttore" della realtà fi- della grotta, del tunnel e dell'edifi- storici" che giunge a minare la no- La vita e la carriera di Sebastiano camente perfetta tra due culture sica dei paesaggi urbani, mettendo cio a volta. zione di marginalità delle periferie Serlio furono in effetti piuttosto ir- costruttive. al centro dell'opera del pittore ve- Altrettanto illuminanti risultano metropolitane. requiete. Nato a Bologna probabil- Qb ivitto- NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 25

questo proposito che la forma dia- AGOSTINO logica - corrispondente a un cliché Musica L'orecchio, l'anima, il godimento tardo-imperiale in seguito abban- donato -, benché priva di morden- a cura di Maria Bettetini ha percezione del suono nel pensiero agostiniano te sul piano letterario, appare af- testo latino a fronte fatto funzionale nel mettere in ALESSANDRO ARBO campo interrogativi e questioni pp. 452, Lit 24,000 che avrebbero potuto difficilmen- Rusconi, Milano 1997 " numerus", lasciando intravedere vero la promessa dell'unità divina, mentale in tutto il Medioevo - la te trovare spazio in un diverso con- l'influsso del neopitagorismo e ma anche uno schema di organiz- musica vale come esempio del testo argomentativo. Soprattutto Questa nuova edizione del De dello stoicismo eclettico di Cice- zazione del senso, una figura che funzionamento di meccanismi la personalità dell'alunno, identifi- musica di Agostino riprende, per- rone. Quest'ultimo suggerisce l'e- permette di unificare il sensibile e percettivi e cognitivi generali, evi- cato con Licenzio, non sembra co- feziona e aggiorna la precedente quivalenza con i concetti di species l'intelligibile. Nel suo statuto di denziando strutture che si ricono- sì insignificante come ritengono in versione apparsa nel 1992 sempre e di forma, in una fruttuosa equi- scientia bene modulandi - secondo scono nell'ambito del senso comu- genere i commentatori: la sua mag- giore ingenuità risulta preziosa nel presso Rusconi (assieme al De ordi- vocità che appare fin dal primo li- la celebre definizione, probabil- ne indicato dalla psicologia aristo- domandarsi come sia possibile ne e a una raccolta di passi sulla bro: dietro al numero si nasconde mente ripresa da Varrone, che do- telica. trarre godimento dall'ascolto se bellezza, ma senza il testo a fron- una legge razionale ed eterna, ov- vrà esercitare un influsso fonda- Ci sia consentito osservare a nell'udito non ci fosse già qualcosa te). La traduzione di Maria Bette- che permette di approvare o di re- tini è precisa e di piacevole lettura; spingere - prima che con la ragio- si accompagna a una introduzione ne, "per natura", cioè affidandosi che mette a fuoco il significato all'orecchio - ciò che risuona. dell'opera in rapporto all'evolu- zione del pensiero agostiniano, a Il tema è ripreso e perfezionato una nota bibliografica e a un ricco dal maestro, che sviluppa l'esame apparato di note che condensa il del modo in cui la percezione si riferimento alle principali discus- rapporto al residuo di una sensa- sioni riguardanti i problemi di in- zione pregressa. Lo sviluppo com- dividuazione delle fonti e di inter- prende la distinzione di sette gene- pretazione del testo. ri di numeri, la maggior parte dei quali rientra nel campo della pro- Giungere alla conoscenza delle blematica gnoseologica. Senza i realtà incorporee passando attra- numeri che risuonano nell'udito verso quelle corporee: è questo il non ci sarebbero i numeri della me- motivo di fondo che spinge Ago- moria, mentre i numeri del giudizio stino a dedicare alla musica la pri- si rendono necessari nel valutare la ma parte del suo progetto di una correttezza di ciò che si è sentito. enciclopedia delle arti liberali. Ri- In base alla considerazione del fat- tiratosi dall'insegnamento nella to che una traccia si forma solo a villa di Romaniano a Cassiciacum partire da una impressione, i ritmi (in Brianza), il retore si impegna uditi hanno la precedenza; ma i anzitutto nella trattazione del rit- dubbi dell'alunno sembrano far mo, ma - osserva Maria Bettetini - lentamente ruotare questa tesi, fino "la metrica è solo esemplificazione al riconoscimento dell'impossibi- pratica e accessibile della scienza lità di concepire una percezione della misura". Sarebbe fuorviarne senza l'intervento attivo dell'ani- concentrare l'attenzione sulle defi- ma, vale a dire senza un potere di nizioni aritmetiche, che dimostra- ritenzione e un reperto schematico no di ignorare anche i più diffusi sfruttato come mezzo di organizza- trattati di Euclide; la vera peculia- zione dell'acumeno. Non c'è vita rità consiste nelle oscillazioni di un del suono senza un ritmo che ne atteggiamento filosofico diviso fra permette la riconoscibilità. l'esigenza di sollevarsi dalla corpo- reità ereditata da Porfirio e da Plo- In questo senso Agostino appare tino e il proposito di sviluppare la meno prossimo all'ipotesi della ricerca della ratio a livello sensibi- durée bergsoniana di quanto si è le. A muovere la penna è un biso- generalmente creduto leggendo le gno di certezze che espone la sua Confessiones: la memoria è "una distanza dall'ottimismo dei neo- specie di luce degli spazi tempora- platonici: non potendo screditare li", uno schematismo che permette di applicare le leggi numeriche ai la materia e il mondo sensibile, dati del senso. Non saremmo in Agostino cerca di ritrovare al suo grado di trovare l'ordine nella interno - e sembra davvero farlo realtà sensibile - e dunque non so- con un accanimento senza prece- lo di provare piacere nell'ascoltare denti - i fondamenti della realtà. e nel danzare, ma anche, come ave- L'intero arsenale terminologico va segnalato la fisica di Aristotele, e concettuale dell'opera sembra di riconoscere il trascorrere del schierato in vista di questo obietti- tempo - se non passando attraver- vo, a cominciare dal modo in cui è so i numeri della memoria. sfruttata la polisemia della parola

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NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 26 (^tcr^icV - obib'VCr ct&L m^eie Cronaca di un fallimento I sovrani e la nobiltà medievale al centro di un'articolata lettura di un'epoca tormentata FRANQOIS MENANT

lunga e variegata, le cui fonti non Un esempio colpisce: il gusto Cammarosano passa progressi- verte sulla costituzione e sul rinno- PAOLO CAMMAROSANO sono certo di facile accesso. degli storiografi, da Procopio a vamente dal racconto dei fatti vamento delle élite nel corso dei se- Nobili e re. L'Italia politica Ma è proprio l'approccio alle Liutprando, per gli aneddoti, spe- all'analisi globale delle strutture, e coli medievali. Il problema è quello dell'Alto Medioevo fonti a dare forse la chiave della cie per quelli che sottolineano 0 abbozza quindi la storia di un falli- di sempre: come si costituisce un qualità e del fascino del libro di ruolo delle donne nella storia poli- mento esteso su diversi secoli; il gruppo dirigente, su quali mezzi di pp. 392, Lit 45.000 Cammarosano. L'autore ha pubbli- tica e le pretendono mosse dalla li- fallimento dell'Italia nel dotarsi dominio si appoggia, come si chiu- Laterza, Roma-Bari 1998 cato nel 1991 Italia medievale. bido, dando quindi una visione dei (come gli altri paesi del dopo Carlo de o come ammette uomini nuovi, Struttura e geografia delle fonti scrit- fatti chiaramente deformata e di Magno) di un potere centrale for- come si lascia sfuggire i poteri o co- te, una notevole introduzione ai do- spiacevole maschilismo. Gli storici te, riconosciuto da tutta la nobiltà, me li trasmette ai posteri. Questo on questo libro Paolo Cam- dibattito è stato particolarmente marosano ha realizzato sia ampio negli ultimi anni per quanto una storia politica dei cin- riguarda la nobiltà medievale. A se- Cque secoli che hanno fatto passare conda degli autori sono state privi- l'Italia dall'Antichità al Medioevo La questione ebraica per i deisti legiate continuità o rotture: la per- sia una storia sociale dei ceti domi- sistenza delle istituzioni romane e nanti che si sono avvicendati al po- ANDREA ZANARDO carolinge viene valutata in modo tere in questo lungo periodo. più o meno elevato, vengono pa- Si tratta forse dell'epoca più tor- JOHN TOLAND, Ragioni per naturalizzare land si propose più volte di tradurre in inglese. zientemente ricostruite le conti- mentata della storia italiana: alla fi- gli ebrei in Gran Bretagna e Irlanda (1714), Nell'introduzione, la contestualizzazione del nuità biologiche che potrebbero ne del V secolo l'impero romano a cura di Paolo Bernardini, trad. dall'inglese pamphlet tolandiano è operata su due fronti. collegare la nobiltà dell'epoca feu- lascia il posto alle successive domi- dale alle aristocrazie romane o ger- di Laura Orsi, testo originale a fronte, pp. 267, Nella prima parte, esponendo la storia an- nazioni di vari popoli barbari, e le maniche; altri storici mettono al Lit 28.000, La Giuntina, Firenze 1998. glo-ebraica, vengono richiamate le questioni nuove costruzioni statali, più o me- contrario l'accento sugli sconvolgi- no efficienti, integrano quello che ancora aperte, relative all'epoca medievale, al- menti periodici che ridistribuisco- rimane delle élite e delle istituzioni Il volume contiene non solo il pamphlet to- le modalità della (parziale) riammissione ad no, in modo più o meno completo, romane. I Longobardi a partire dal landiano, di cui si conoscono pochi esemplari e opera di Cromwell, e al dibattito sulla natura- le carte del potere e della ricchezza 568, i Franchi di Carlo Magno a quasi nessuna edizione critica recente, ma an- lizzazione, nel quale si inserisce il testo di To- nel V secolo, nell'Vili secolo, attor- partire dal 774 raccolgono il nord che l'anonima Confutazione dell'anno succes- land. Una doverosa attenzione è qui prestata no all'anno Mille e nel XII secolo. e il centro della penisola in un re- sivo. Il lettore italiano può scoprire quali for- al piano dell'immaginario, della diffusione di Tra le varianti del dibattito che gno che è forse uno tra i meglio or- me prendessero le polemiche politiche nell'In- stereotipi e pregiudizi tramite la letteratura e hanno toccato l'Italia, quella più ganizzati dell'Occidente; vivono ghiterra del primo Settecento (e in seguito vi il teatro, richiamando gli studi dedicati alle appassionata ha riguardato il posto destini politici propri sia il nordest dell'aristocrazia militare e signorile saranno poche variazioni), dove posizioni illu- opere di Chaucer e Shakespeare. La seconda temporaneamente riconquistato nel gruppo dirigente dei comuni. minate e scritti giudeofohi ricevevano sostan- parte dell'introduzione è dedicata all'influen- dai Bizantini sia lo Stato Pontificio Cammarosano non la affronta di in formazione. Quando l'impero zialmente la stessa attenzione; e può anche ve- za spinoziana negli scritti dei deisti inglesi, e petto, poiché esce abbondante- carolingio si disgrega alla fine del rificare la differenza nell'uso della storia patria particolarmente di Toland. Tale messe di scrit- mente dal quadro cronologico del IX secolo, il regno d'Italia viene da parte whig e tory. Nel proprio plea, Toland ti, dedicati alla religione e alla storia ebraica, suo libro; le strutture e le trasfor- conteso da "piccoli re" di scarsa le- ricorda i tratti comuni tra ebraismo e cristiane- viene collocata nella generale rinascita di inte- mazioni dell'aristocrazia nel corso vatura, pronti a esaudire i desideri simo e, sulla scorta della "sociabilità" giusna- resse per l'ebraismo nell'Inghilterra del XVII- del mezzo millennio che precede dei grandi signori e a indebolire turalistica e richiamandosi alle teorie popola- XVIII secolo, priva dei furori conversionistici l'anno Mille sono invece oggetto di quindi ancora di più la propria au- zioniste allora universalmente in voga, avanza peculiari dell'area cattolica. Questa parte del un interrogatorio serrato. Sono so- torità. A metà del X secolo l'inter- proposte di naturalizzazione generale degli volume contiene spunti bibliografici interes- prattutto le sue lezioni di metodo a vento di Ottone I, incoronato re a stranieri, tra i quali l'elemento ebraico è solo santi per chi voglia approfondire la popolarità essere istruttive per lo storico della Pavia e poi imperatore a Roma, im- società medievale: la tentazione di uno dei tanti. Il punto centrale delle argomen- delle teorie deiste nell'ebraismo europeo di pegna i destini dell'Italia in una questi è infatti quella di ricostruire tazioni tolandiane viene però esposto nel para- età moderna, affrontando per esempio la bio- lunga e spesso tumultuosa associa- famiglie, di collocare la loro prima zione con il regno di Germania. Lo grafo IX e consiste nella deduzione, dalle pre- grafia di David Nieto, nato a Venezia, addot- comparsa nella documentazione, di sfondo di questo cambio di padro- messe giusnaturalistiche, che non sia lecito "to toratosi a Livorno, rabbino londinese a partire identificarle con un gruppo sociale. ne è intessuto di guerre distruttive impute the faults of a few to the whole num- dal 1700. Tra altri semplici dati, Cammarosa- che hanno colpito l'immaginazio- ber". Segue un riassunto delle persecuzioni su- no ricorda che la natura dell'aristo- ne e hanno definitivamente dato a bite dagli ebrei in epoca medievale, che l'ano- crazia si evolve in profondità nel questi secoli un'immagine scurissi- nimo avversario si sforzerà di mostrare giusti- corso dei diversi periodi, così come ma, se non addirittura sinistra: ficate, ricorrendo, da anglicano, ai più vieti quella dei mezzi di potere, e che il vengono soprattutto ricordate le luoghi comuni dell'antisemitismo cattolico. ruolo sociale ricoperto da una data lotte per il potere (ad esempio tra i categoria non ne fa necessariamen- Le Reasons si concludono con argomenti tratti pretendenti al trono nella prima te un ceto dotato di un'identità per- dal secentesco Discorso circa il stato de metà del X secolo) e gli intermina- fetta e dai contorni definiti: così i bili combattimenti che hanno ac- gl'Hebrei di Samuele Luzzato, che John To- guerrieri, milites, del X secolo, non compagnato le conquiste con suc- costituiscono ancora il gruppo do- cessivi saccheggi di Goti, Longo- minante, ben conscio del proprio bardi, Avari, Ungheresi, Saraceni, potere, con cui invece si identifi- oppure la riconquista bizantina nel cumenti - numerosissimi e vari - universitari preferiscono per lo più e nel costituire unità territoriali cheranno in età comunale. Sono ra- VI secolo. Al di là tuttavia degli che 0 Medioevo italiano ci ha lascia- non insistere su questo aspetto de- ampie e viabili, come i ducati e i co- rissime le famiglie (l'autore cita gli episodi guerreschi e degli sconvol- to: al contempo riflessione origina- gli autori antichi; Cammarosano mitati francesi o tedeschi; le mar- Aldobrandeschi) che attraversano i gimenti politici, è la società a cam- le, frutto di una lunga dimestichez- invece, mosso da una certa forma che e i comitati del regno d'Italia secoli integrando in ogni epoca lo biare: le trasformazioni lente della za con i testi, e guida che permette a di rispetto per il lettore, consegna non diventano principati territo- statuto capace di assicurare loro il società rurale portano dal grande qualunque profano dotato di un mi- puntualmente questi sordidi episo- riali durevoli, e nessuna Champa- predominio: notabili cittadini colti latifondo schiavistico alla corte ca- nimo di conoscenze di accedere alla di; non cela l'ambiguità di alcuni gne, nessuna Fiandra compare sul- e commercianti, agenti dello Stato rolingia che veniva sfruttata grazie cultura e ai modi di pensare degli autori, degni prelati comunque af- l'orizzonte politico italiano dell'an- o signori del castello. Pur rimanen- alle corvées dei tenutari, e al domi- uomini del tempo. Il grande lavoro fascinati dalle scene scabrose, dalle no Mille. Il titolo del volume, No- do sfumato, Cammarosano sottoli- nio dei signori che si profila verso compiuto per la stesura di Italia me- crudeltà, dal ritratto compiacente bili e re, reca in sé la spiegazione di nea nel complesso soprattutto l'in- l'anno Mille; in seguito, l'evoluzio- dievale ricompare in Nobili e re: delle turpitudini (vere o presunte, questo fallimento che è nel cuore cessante rinnovamento dei gruppi ne più rapida dei gruppi dirigenti Cammarosano ha infatti scelto di non è questo il problema) delle del racconto: l'autore racconta in- dirigenti nell'Alto Medioevo, sia integra i vari conquistatori e tende offrire al lettore l'accesso più imme- gran dame. Cammarosano ridà fatti la storia dei perdenti, sovrani e per origine familiare o etnica sia nei sempre a nuovi equilibri tra ric- diato possibile ai testi. Per quanto senso a questi brani delle cronache grandi signori, che incontrastati mezzi di potere, e oppone il rinno- chezza fondiaria, potere politico, riguarda le fonti narrative, i suoi au- notando come essi esprimano "una dominano i secoli che precedono vamento al radicamento delle fami- forza militare, chierici e laici, pro- tori prediletti sono Procopio di Ce- struttura della politica legata anco- l'anno Mille ma vengono poi sor- glie aristocratiche dopo l'anno Mil- prietari rurali ed élite cittadine. sarea per la storia dei Goti e dei Bi- ra in maniera sostanziale alla antro- passati dai nuovi protagonisti: le le: il libro si chiude con la frase Di questa storia complessa Cam- zantini, Paolo Diacono per quella pologia elementare del sangue e città e le comunità cittadine, che "L'anno mille è veramente esisti- marosano propone un racconto e dei Longobardi, Liutprando di Cre- del sesso, e per questo foriera di un saranno i vincitori nel periodo se- to", che apre su una nuova epoca. un'analisi notevoli. Sottolineere- mona per il X secolo; si può invece ruolo centrale delle donne". Le guente — al tempo dei comuni e Ci si può augurare che Paolo Cam- mo subito che il periodo non è tra leggere l'evoluzione sociale e istitu- strutture del potere si evolvono, 0 delle signorie urbane - e attorno marosano ci dia un giorno, su que- quelli che maggiormente si sono zionale sia nei diplomi regi che elar- posto che le donne vi occupano si alle quali il territorio italiano si sta seconda metà del Medioevo, un prestati alla sintesi: all'infuori di giscono tenute rurali e poteri pub- modifica e la cronachistica succes- riorganizzerà. libro rigoroso e gradevole da legge- storie generali dell'Italia, pochi la- blici alle chiese e ai signori fedeli, sia siva "asessuata o desolatamente Un'altra questione centrale nel li- re come questo. vori hanno tentato di dare una vi- nei testi di legge come le Novelle di maschile" non accorda più lo stes- bro, e forse quella che Cammarosa- (trad. dal francese di sione d'insieme di un storia così Giustiniano o i capitolari carolingi. so interesse agli aneddoti piccanti. no affronta con maggior profitto, Sylvie Acconterò) • DEI LIBRI DEL MESE | lsi. 10, PAG. 27 NOVEMBRE 1998 31 Cr'vCCS- detta "inimitabile", nella realtà del storica della disciplina, che nel pettina), non un medico del suo suo tempo. In secondo luogo c'è XVII secolo proseguiva, è vero, fra tempo, che univa ricerca e tradizio- Uno iatrochimico l'ambito specifico della biografia e, scoperte e innovazioni, ma in cui ne, avanguardia e mistica ad una in ultimo, si apre il tema della divul- ogni nuova dottrina non poteva af- forte personalità e a una buona do- in viaggio per l'Europa gazione. La ricostruzione di un per- fermarsi e radicarsi immediatamen- se di prosopopea, ma in cui ci risul- corso biografico non porta qui al fe- te, scalzando d'improvviso le salde ta difficile vedere un cosciente bug- FRANCESCA ROCCI nomeno, tutt'altro che inconsueto, tradizioni, che avevano fondato si- geratore. Pienamente condivisibile, dell'"innamoramento" del biogra- no ad allora pratica e teorie della invece, L'europeo", non solo per i elementi alla costruzione del suo fante per il biografato. L'autore guarigione. Figure in parte con- viaggi che portarono Borri a per- GIORGIO COSMACINI personale mito e di suscitare giudizi sembra incerto fra l'ammirazione, traddittorie come quella del Borri correre buona parte del continente, Il medico ciarlatano. contrapposti. talvolta l'ironia, e la condanna per furono tutt'altro che rare, attive alle ma anche e proprio perché egli era Vita inimitabile Un percorso da lasciare senza le arretratezze del Borri. Alcuni corti d'Europa, disposte anacroni- parte di una comunità di dotti e di di un europeo del Seicento fiato, che Cosmacini segue crono- esperimenti del medico secentesco, sticamente a profondere senza limi- un progressivo sviluppo delle dot- logicamente, ma ci restituisce per e i suoi tentativi per contrabbanda- ti danari in imprese di ciarlatani. E trine che ne intessevano la realtà. pp. 171, Lit 24.000 lampi ed episodi più che con una re come eccezionali risultati che in la complessa e articolata realtà di un Il difficile intento di semplificare Laterza, Roma-Bari 1997 narrazione esaustiva, attraverso realtà non lo erano, sono descritti secolo inevitabilmente ricco di con- e spiegare dà, talvolta, esiti non brevi capitoli, ciascuno dedicato a con un sorriso in parte indulgente e trasti. Diversa è, chiaramente, la tesi troppo chiari. Così, ad esempio, si afferma: "Contestare l'autorità di Accattivante, intrigante, ben Aristotele era un rischio: la fisica confezionato è questo breve saggio aristotelica era stata messa in crisi di Giorgio Cosmacini, storico del- dalle 'sensate esperienze' e dalle la medicina (Storia della medicina e Un medico nelle valli biellesi 'necessarie dimostrazioni' di Ga- della società in Italia, Laterza, lileo, ma lo scienziato toscano 1987; L'arte lunga, Laterza, 1997), era stato costretto da papa Urba- e medico egli stesso, primario SILVANO MONTALDO, Medici e società. Bar- vinzione che la medicina fosse mezzo di pro- no Vili all'abiura". Per descrivere dell'Ospedale Maggiore di Mila- tolomeo Sella nel Piemonte dell'Ottocento, gresso sociale (esercitò anche dopo aver ere- la situazione storica della Roma se- no, nonché laureato in filosofia. pubblicazioni del Comitato di Torino dell'Istitu- ditato; curava ricchi e poveri, facendosi paga- centesca, spazio maggiore è accor- dato al diritto di viaggiare in car- Libro attraente, come, stando al- to per la Storia del Risorgimento italiano, re in base alle loro possibilità). Desistenza rozza concesso alle prostitute, che la descrizione dell'autore, doveva pp. 360, Lit 52.000, Carocci, Roma 1998. appartata non ne fece però un retrogrado, co- esserlo il protagonista, "alto, pia- non alle conseguenza della pace di me dimostrano l'esame della sua ricca biblio- cente, estroverso e dai grandi occhi Vestfalia, meno divertente, ma uti- teca e delle riviste su cui si aggiornava; nella verdi (...) il suo portamento impet- L'Ottocento, "secolo della scienza", segnò le alla comprensione degli avveni- tito era quello di un uomo che si progressi pure nella medicina, nonché la na- sua vita professionale non mancarono nem- menti di un'epoca. Oppure, con sentiva importante. Il viso, con lo scita dell'ospedalizzazione di massa, come meno dibattito e confronto con i colleghi. Di un'aggettivazione un po' apoditti- sguardo dai riflessi smeraldini, era abbiamo appreso dagli studi condotti contro Sella doveva pure misurarsi con prati- ca, a Cosmacini piace lasciar inten- incorniciato da capelli riccioluti o nell'ultimo trentennio sulle dottrine d'epo- che tradizionali e "guaritori", verso cui non dere che il suo protagonista incon- imboccolati". Il personaggio così ca e sulle cure prestate agli abitanti delle ebbe preconcette preclusioni, destreggiando- trò Cristina di Svezia ("non si può non pensare che (...) l'ex regina ac- presentato è Francesco Giuseppe città. Questo libro offre una prospettiva di- si in un abile confronto. Altro punto nodale è cesa neoprofetessa, amante di libri Borri, medico, chimico, scienziato, versa, feconda anche per la storia della disci- il rapporto con i pazienti, che vedevano in alchimista, alternativamente de- e curiosa delle scienze - tra le quali, plina in generale. Protagonista è Bartolo- lui, unico "intellettuale" oltre al parroco, un scritto come imbroglione o grande nel Seicento, la chimica era la pri- meo Sella, medico di campagna nella prima riferimento in ogni problema, al di là delle guaritore, che condusse la sua av- ma - non avesse un contatto sia pur sue competenze specifiche. Attraverso le let- venturosa esistenza nel pieno del metà del XIX secolo, ma anche rampollo marginale con il Borri", p. 36), an- tere, emerge pure, ben prima di Freud, il rap- Seicento fra Barocco e rivoluzione della ricca famiglia dei Sella di Mosso Santa che se l'affermazione è poi modera- scientifica. Nato nel 1627 a Milano Maria (era prozio di Quintino). Così, a diffe- porto d'amore con le pazienti, per le quali il ta dall'immaginare Borri "confuso da una famiglia di piccola nobiltà di renza di quanto accadeva ai suoi colleghi di solo medico era uomo attento a loro e ai loro fra gli astanti" (p. 37) sino a che servizio, figlio di un uomo a sua vol- modeste origini, il suo archivio si è conserva- bisogni. La vicenda di quest'inedita figura l'incontro diviene "mancato o sfio- ta poliedrico, studioso di fisica, chi- to, permettendo di ricostruire questa storia. professionale fra progresso della dottrina e rato" (p. 108). Per gli appassionati mica, astrologia e astronomia, che La vicenda personale non è qui analizzata pratica quotidiana chiarisce che la storia del- del genere, insistite sono le descri- zioni della peste, mentre ai dettagli instillò la prima passione per la ri- come una microstoria, ma inserita nel conte- la disciplina non si esaurisce sui testi. Tesa- sulla diarrea che condusse alla cerca al giovine. Da questo retroter- sto d'epoca, in cui diviene esemplare di rne di anni di pratica del medico di campagna ra Cosmacini parte per ricostruire morte papa Innocenzo X sono ri- un'intera categoria. L'apparato di note, suf- dimostra che queste figure furono essenziali l'esistenza del Borri, sino alla mor- servate ben tre pagine. Si fa ricorso ficiente ad appagare il più pedante degli eru- nel diffondere quella "medicalizzazione" di te, sopravvenuta nelle carceri di Ca- a citazioni note, fra cui il lampedu- massa, poi affermatasi in città con gli ospeda- stel Sant'Angelo nel 1695. La sua diti, nulla toglie alla godibilità di un testo siano "Tutto dunque cambiava li. Si scopre inoltre che la "cura dello spirito" educazione, dopo i primi insegna- che si legge con passione. perché nulla cambiasse", a giochi menti nella casa paterna, doveva Bartolomeo volle essere medico, contra- affiancò assai presto quella del corpo. di parole, come "contava di trovare completarsi nel Collegio gesuitico stando antiche tradizioni e strategie patrimo- Bartolomeo sbagliò l'ultima diagnosi, nel monarca fondatore dell'assolu- tismo regio un protettore altrettan- di Roma, da dove però venne cac- niali di famiglia. Dopo aver studiato in centri quando si credette in punto di morte; cessò di to assoluto", o a luoghi comuni co- ciato per essere stato guida di una d'avanguardia come Torino e Pavia, esercitò esercitare, ritirandosi a vita pressocché mo- me le fiamme del rogo di Giordano contestazione di studenti. Allo stes- per trent'anni nelle valli biellesi. Legato alla nastica dopo aver devoluto il suo patrimonio so periodo risale la formazione reli- Bruno che gettano "una luce sini- sua terra, vi ebbe molteplici ruoli; fu "notabi- a un'ultima opera filantropica. Sarebbe so- giosa, fra fede cattolica e ansia per stra sul nascente secolo XVII" le" nell'amministrazione francese, esperien- pravvissuto altri trent'anni, senza più dare una riforma dal basso della Santa (p. 11)- Al contrario vi sono riferi- Romana Chiesa, che lo avvicinaro- za della quale avrebbe conservato l'ideale al- notizie di sé. menti impliciti che con ben mag- no a sensibilità quietiste ed "evan- truistico poi profuso nel lavoro, con la con- (F.R.) giore difficoltà possono essere per- geliche". L'interruzione degli studi cepiti dal lettore non specialista, aprì al Borri la via della libera pro- come il "provando e riprovando" fessione, in un percorso che, da Ro- dell'Accademia del Cimento (men- ma e Milano, doveva proseguire in una nuova tappa del percorso geo- in parte compiaciuto per l'abilità di Cosmacini, per il quale Borri è zionato fuori contesto a p. 41), op- tutt'Europa, dopo la condanna per grafico, professionale e intellettua- che il personaggio aveva di turlupi- personaggio unico, "inimitabile", pure quando uno dei nodi della eresia comminatagli nel 1661 come le del Borri. Egli venne a contatto nare i suoi interlocutori. Se l'autore non esemplare di un'epoca e di una storiografia sull'età moderna, la guida di una piccola congregazione con le più avanzate teorie mediche loda lo "iatrochimico", ardito nel scienza in transizione; così pure crisi della coscienza europea, viene che Cosmacini definisce "pelagia- e scientifiche dell'epoca sua, in- creare quei "composti" che erano i "ciarlatano" (forse un eufemismo evocato in un inciso (p. 92). no-borriana", e per una tutt'altro contrandone i propugnatori o leg- precursori dei farmaci d'epoca mo- per quel "coglionatore" che più vol- In conclusione: un pamphlet così che discreta condotta di vita. Fu a gendone le opere, in un sostrato derna, ben lontani dagli antichi ri- te è ripetuto nel testo e che non brillante che si vorrebbe fosse un Strasburgo, in Olanda, in Danimar- culturale che comprendeva la co- medi "semplici" ricavati dalle erbe manca di comparire sul retro di co- intero libro. ca, ad Amburgo, e ancora in Dani- munità dei dotti della repubblica medicinali, pare invece far fatica a marca, lasciata con l'intento di por- delle Province Unite, Cartesio, misurarsi con aspetti della dottrina tarsi in Svezia, cui avrebbe finito Spinoza o il medico Thomas Syed- ancora intrisi di retaggi rinascimen- EKKEHARD W. STEGEMANN - WOLFGANG STEGEMANN per preferire la Turchia, se, mentre man, ma anche la mistica dei Rosa- tali, a metà fra scienza e mistica, per la stava raggiungendo, non fosse croce e l'alchemica ricerca della un "sapere che voleva conoscere il stato casualmente arrestato e, rico- pietra filosofale. Nobili, ricchi e passato, il presente, il futuro e aveva STORIA SOCIALE DEL nosciuto, condotto a Roma, dove potenti lo vollero loro ospite e si af- fini di trasformazione, di rigenera- CRISTIANESIMO PRIMITIVO ancora pendeva sul suo capo l'anti- fidarono alle sue "prodigiose" cu- zione e di guarigione (...) si appa- ca condanna. Due anni di incertez- re; un sovrano acculturato e, per rentava alla mantica, alla magia, alla Il più aggiornato e completo manuale sul contesto za, fra rigidità e indulgenza del l'epoca, moderno, come Federi- taumaturgia, alla gnosi e all'ascesi socioeconomico delle origini cristiane in terra d Israele Sant'Uffizio, si sarebbero conclusi co III di Danimarca, lo mantenne a mistica", tanto che Borri "con i suoi con la condanna al carcere a vita, lungo alla sua corte, finanziandone consistenti residuati di anatomofi- e nel Mediterraneo pena non solo ben più lieve inesausto gli esperimenti. siologia galenica e di chimica 'filo- -Studi religiosi- pp. 780 - L. 79.000 dell'esecuzione capitale, ma che gli Questo testo apre diverse que- sofica' (ricerca della Pietra Filosofa- consentì di tanto in tanto, come la stioni. Vi sono innanzitutto i pro- le), era nato in ritardo e viveva una sua ancora viva fama gli accordava, blemi della ricostruzione storica, stagione fuori dal tempo". HI di uscire per curare eminenti mala- della storia di una particolare disci- Il problema si sposta a questo VIA NOSADELLA 6 TEL. 051/306811 ti, così da non cessare di aggiungere plina e di come inserire una figura, punto sul piano della ricostruzione 40123 - BOLOGNA EDIZIONI FAX 051/341706 DEH0NIANE BOLOGNA DEI LIBRI DEL MESE

NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 28 i^ftcr'vic^ ~ obikisCr cCe^L Mussolini vivo e morto Catturato dal regime, idolatrato, esposto cadavere, trafugato, riabilitato dal revisionismo postbellico GIOVANNI DE LUNA

letterarie interpretate con sensibi- riconosceva interamente l'immagi- poi spezzato qualcosa nella sua del suo cadavere. In realtà Piazzale SERGIO LUZZATTO lità e rigore a quelle più tradiziona- nario maschile della piccola bor- identità più profonda; l'esoschele- Loreto non si lascia appiattire nella Il corpo del duce li come le carte di polizia e i fasci- ghesia italiana. Ma non era solo tro sarebbe finito in mille pezzi, fa- simultaneità dell'evento, e per cendolo afflosciare come una ma- "spiegarlo" occorre distinguere al pp. 246, Lit 30.000 coli processuali. Ne scaturiscono questo. I dati quantitativi a cui ri- alcune conferme storiografiche, correva per illustrare la sua attività rionetta non più sostenuta dai fili. suo interno un "prima", un "du- Einaudi, Torino 1998 qualche lacuna interpretativa e, di statista ("L'opera di legislazio- Se la storia del corpo vivo ci re- rante" e un "dopo". nel complesso, un libro pieno di ne, di avviamento, di controllo e di stituisce quindi molte conferme Il "prima" era strettamente lega- icola Grosa, partigiano, fascino di un autore che scrive be- creazione di nuovi istituti non è consolidate, la storia della sua mor- to alle passioni e alle fedi addensa- commissario politico ne e legge ancora meglio. stata che una parte della mia fatica te, quella più strettamente legata a tesi su quel corpo nei venti anni di della II Divisione d'as- regime. Oggetto di culto diretta- nsalto "Garibaldi", era un uomo mente nella sua fisicità, il corpo del piccolo, secco, forte. "La mano di Duce divenne oggetto di ira e di- Nicola, se la stringe, è durissima, sprezzo ancora direttamente nella può spezzare quella di un avversa- sua fisicità (non si può disgiungere rio", scriveva di lui Franco Antoni- l'enfasi con cui Mussolini aveva celli. Con quelle mani, a partire sempre vantato la propria "blinda- dalla metà degli anni cinquanta, tura cranica" dall'orribile, ripetuto Grosa cominciò a scavare e a ri- sfondamento di quel cranio). comporre i cadaveri dei suoi com- Il "durante" ha come elemento pagni, caduti nella lotta partigiana. essenziale l'applicazione di una In dieci anni visitò migliaia di pic- "legge del taglione", tipica della coli cimiteri, tombe abbandonate, guerra civile: si trattava essenzial- tumuli improvvisati, molti dei qua- mente di vendicare i martiri del 15 li in alta montagna, dove si poteva agosto 1944, i 15 partigiani fucilati arrivare solo a piedi o a dorso di e lasciati in mostra in piazzale Lo- mulo; lavorò a mani nude, senza reto. L'uccisore di Mussolini, Wal- nemmeno i guanti per prevenire la ter Audisio, ne trascina il cadavere minaccia di malattie e infezioni, nello stesso posto, obbedendo es- tanto da perdere, alla fine, il senso senzialmente a quell'impulso - la del tatto alle dita di entrambe le grottesca versione fornita dal Pei ai mani. Complessivamente, Nicola compagni del Pcus era incentrata Grosa recuperò novecento salme, proprio su questo aspetto: "Il co- ricomposte in una definitiva sepol- lonnello Valerio racconta che in tura nel Campo della Gloria del Piazzale Loreto erano stati impic- Cimitero di Torino. cati dei partigiani ed era stata in- A quel punto, erano ormai passa- nalzata la scritta che sarebbero ri- ti più di venti anni dalla fine della masti appesi lì finché nel paese non guerra partigiana. Per tutto quel ci fosse stato più neppure un parti- tempo, Nicola Grosa aveva agito giano. Loro hanno trascinato a Mi- sempre da solo, con la solidarietà lano il cadavere di Mussolini con (ma non i finanziamenti) dell'Anpi, quelli della sua cerchia e, di notte, ma completamente ignorato dalle hanno tolto i partigiani dalla forca istituzioni di una Repubblica che e sollevato Mussolini e gli altri. E la pure si diceva "nata dalla Resisten- mattina, invece dei partigiani, i mi- za". Seguendolo lungo i sentieri e lanesi hanno trovato Mussolini". nei villaggi alpini, non si ha certo A questi comportamenti del- l'impressione che quei corpi da lui l'Italia antifascista, si intrecciano, scavati appartengano ai vincitori in quella stessa piazza, una miriade della guerra civile. Nell'Italia del di altri percorsi che appartengono centrismo (e per un pezzo anche in invece contemporaneamente a quella del centrosinistra), tombe, molte altre "Italie": l'Italia profon- cippi, lapidi, corpi, tutto quanto da, quella della "zona grigia" (la metteva in scena il ricordo dei morbosa attrazione per le calze morti della guerra partigiana veni- della Petacci o per le sue vesti va guardato con sospetto e imba- scomposte); l'Italia fascista (l'abi- razzo. I corpi dei partigiani uccisi tudine a esser folla e spettatori, a recuperati da Nicola alimentano passare senza soluzione di conti- così una memoria separata, diversa nuità dall'osanna al crucifige); da quella ufficiale; una memoria l'Italia contadina e rurale (gli or- inquieta, carica di sofferenza e di taggi e il pane nero gettati su chi ha frustrazione, minoritaria, più da fatto patire agli altri la fame); l'Ita- sconfitti che da vincitori. L'"Os- Le conferme si riferiscono diret- - aveva affermato all'Assemblea Piazzale Loreto, è la parte del libro lia delle "minoranze eroiche" del servatorio", la rubrica in "Il Pon- tamente alla "storia da vivo", e in quinquennale del regime. - Ve ne che ci offre le sue primizie interpre- Partito d'Azione, quella che de- te" che segnalava i fatti e gli episo- particolare al rapporto tra Musso- è un'altra non tanto nota... Ho tative più stimolanti e più dense di scrive una sua immaginaria Piazza- di più curiosi e significativi della lini e il potere e a quello tra il fasci- concesso 60 mila udienze; mi sono novità storiografiche. In qualche le Loreto, inseguendone una uto- società italiana del dopoguerra, ci smo e il mussolinismo. Luzzatto il- interessato di un milione 887.112 punto ("la vita dell'Italia libera co- pica realtà virtuosa, attraverso un restituisce oggi un campionario di lustra con dovizia di particolari la pratiche di cittadini, giunte diret- mincia così, con una festa della resoconto delT'Ttalia Libera" interventi censori di prefetti, que- relazione simbiotica intrattenuta tamente alla mia segreteria partico- morte. Nella sua versione milanese, ("Davanti ai resti mortali dei mag- stori, sindaci, tutti tesi a occultare, fra Mussolini e l'esercizio del pote- lare"). Il ricorso all'aridità di me- il mito di fondazione dell'Italia giori colpevoli delle rovine del- celare, rimuovere corpi e simboli, re, così come documenta, nel solco tafore meccaniche come quella comprende gesta poco edificanti"), l'Italia, in muto composto corteo, parole d'ordine e bandiere, il ma- della storiografia più avveduta, usata nello stesso discorso - "per Luzzatto sembra adombrare una sfila la folla. È una folla di uomini, teriale e l'immaginario della Resi- l'accentuata " personalizzazione " reggere a questo sforzo, ho messo il conclusione interpretativa definiti- di donne, che per un momento stenza. dell'adesione al fascismo, con ec- mio motore a regime, ho raziona- va e assoluta su un Piazzale Loreto nella glaciale atmosfera di morte che incombe sul piazzale Quindici La piccola epopea di Nicola cessi come quelli di un'opinione lizzato il mio quotidiano lavoro, ho come mito di fondazione e luogo Martiri ha cessato le sue grida, le Grosa è l'altra faccia (in questo ca- pubblica che faceva dipendere di- ridotto al minimo ogni dispersione storico in cui si realizza un decisivo sue manifestazioni di gioia per so ovviamente omessa e taciuta) di rettamente dallo stato di salute del di tempo e di energia (...) il lavoro "passaggio di sovranità". In realtà, l'avvenuta liberazione. Non un ge- quella guerra di corpi e di memo- Duce le sorti dell'Italia in guerra. ordinario deve svolgersi con un au- questo passaggio di sovranità ap- sto inconsulto davanti ai cadaveri rie raccontata con straordinaria ef- Prestando il proprio corpo alla co- tomatismo quasi meccanico" - la- pare tutt'altro che compiuto e defi- di questi uomini che hanno espiato ficacia nel libro di Sergio Luzzatto. struzione del Regime, Mussolini sciavano intravedere una straordi- nitivo, se è vero che solo tre anni con la morte le loro gravi colpe, ma Del corpo di Mussolini Luzzatto finì con l'espropriarlo di ogni di- naria consapevolezza del tipo di re- dopo, nel 1948, il Questore di Mi- unicamente una certezza: che la racconta la preistoria (le ferite del- mensione privata lungo i percorsi lazione avviata con il potere; alla lano vietò agli antifascisti l'uso del- giustizia popolare ha fatto il suo la prima guerra mondiale), la sto- ossessivi che portarono Rachele a fine, il Duce avrebbe preso de- la piazza in occasione dell'anniver- corso"), tanto "falso" quanto ria da vivo e la storia da morto, sfiancarsi in una serie di gravidan- finitivamente il sopravvento sul- sario del 25 aprile. Proprio le ricer- profondamente rivelatore di quale proponendo al lettore un percorso ze tardive per illustrare la prolifi- l'uomo, e l'esercizio del potere, più che di Luzzatto tendono invece ad di grande suggestione, una sorta di cità della Patria, o la relazione con che una corazza, sarebbe diventato ampliare il quadro di riferimento in "avrebbe dovuto essere", secondo scorribanda nei complessi docu- la Petacci a incarnare quel triango- un sorta di esoscheletro. La frantu- cui collocare adeguatamente la mentari più disparati, dalle fonti lo con "moglie e amante" in cui si mazione di quel potere avrebbe morte di Mussolini e l'esposizione • IDEI LIBRI DE È NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 29 Si Cr^CCSs

PAOLO BUCHIGNANI un fascismo e un comunismo in sé fronte all'irruenza delle sue do- Fascisti rossi. Da Salò al Pei parimenti antiborghesi e rivoluzio- mande per sapere che cosa era il PdA, la "vera" Piazzale Loreto; la storia sconosciuta di una nari - ergo antidemocratici e totali- davvero cambiato dopo la caduta l'Italia dei comunisti, ansiosa di le- migrazione politica 1943-53 tari - che, a detta dell'autore, la vi- del fascismo, gli risponde stanca- Novità GiutTrè gittimazione e di normalizzazione, pp. 316, Lit 32.000 cenda rivelerebbe, la ricerca testi- mente che tutto era come prima: Il tanto che solo "una campagna di Mondadori, Milano 1998 monia infatti di una sostanziale ac- prefetto, il questore, l'ammiraglio stampa di matrice neofascista quisizione alla difesa delle libertà erano gli stessi del regime fasci- avrebbe convinto il Pei a rivendi- Al centro della documentata ri- costituzionali dei "fascisti rossi": a sta. In compenso la vita di tutti i BREVIARIO! ILRIS ROMANI nuova conferma, dunque, della giorni era peggiorata e sempre più care l'uccisione del duce come atto cerca di Buchignani vi è la vicenda VINCENZO ARANGIO-RUIZ difficile. Riallacciati i contatti con i meritorio". della rivista "Il Pensiero Nazionale", spregiudicatezza del pragmatismo ANTONIO GUARINO fondata nel 1947 dal giornalista e togliattiano (l'improponibile mélan- suoi vecchi compagni giellisti ed La storia del "corpo morto", in- p. VIII-926, L. 120.000 fine, prende spunto dalla narrazio- scrittore Stanis Ruinas (al secolo ge ideologico della rivista spazia entrato anch'egli nel Partito ne del trafugamento della salma di Giovanni Antonio De Rosas) con da Gramsci a Gentile, da Garibaldi d'Azione, Vittorelli partecipa atti- Mussolini, il 23 aprile 1946, e dalle l'intento di dar voce agli ex combat- a Sorel, da Gobetti a Mussolini...), vamente alle vicende romane e CONCORRENZA E MERCATO tenti della Rsi che sinceramente ma anche della sua oggettiva fun- nazionali di quel partito. Consape- RASSEGNA DEGLI ORHjNTAAIEVH vicende che ne seguirono (l'arresto DEEE'UTORITA (ARISTE del suo esecutore, Domenico Lec- avevano creduto nelle potenzialità zionalità democratica. vole di muoversi in un paese in cui cisi, il coinvolgimento dei due frati "socializzatrici" e "rivoluzionarie" CRISTIAN PECCHENINO ogni cambiamento non era dipeso Raccolti da GUSTAVO GHIDINI, francescani, Zucca e Parini, e dei BERNARDINO LIBONATI, neofascisti Rana, Gasparini, Pa- PIERGAETANO MARCHETTI rozzi), fino alla sua definitiva tu- Anno IV (1998), p. VI-498, L. 80.000 mulazione, il 31 agosto 1957, nel cimitero di Predappio. "Per oltre Il conflitto visto dai soldati I FONDI PENSIONE dieci anni dopo la messa a morte CATERINA BALDARI GIOVANNI CARPINELLI del dittatore - scrive Luzzatto - la Profili civilistici e tributari Repubblica non si è sentita abba- p. XI-388, L. 50.000 stanza forte da sopportare l'esi- MARTIN GILBERT, La grande storia della strazione del prezzo che gli uomini possono stenza di un sepolcro presso il qua- prima guerra mondiale, ed. orig. I994, pagare - e che gli europei in particolare han- le gli epigoni del ventennio potes- trad. dall'inglese di Carla Lazzari, pp. 698, no pagato - per decisioni avventate, per la DI FAMIGLIA sero celebrare riti nostalgici. Trat- Lit 48.000, Mondadori, Milano 1998. leggerezza dei capi. Non è però un modo per tando la salma di Mussolini come VOLIMI I - MMHOMO. SEPARAZIONE, DIVORZIO capire davvero la Grande Guerra che è stata un ostaggio, la neonata istituzione p. 1110, L. 130.000 pur sempre una impresa militare e come im- si è inchinata alla potenza del sim- Ci stiamo abituando a pensare che la vita bolo funerario". In realtà, solo umana non ha prezzo. Nessuna causa per presa militare dovrebbe essere ugualmente INFERMITÀ CARDIOVASCOLARI quel poco di antifascismo che era quanto nobile, nessun motivo per quanto considerata. riuscito a "passare" nelle istituzio- giusto sembrano meritare il sacrificio della Un tempo la storia si occupava dei generali E CAPACITA DI LAVORO ni repubblicane risparmiò a questo vita. 1 nostri antenati vedevano le cose diver- dimenticando i soldati, oggi si rischia di cade- CIRO MOLISSO CORRADO PIETRANTUONO paese una immediata riabilitazione samente. Gli uomini che hanno voluto la re nell'eccesso opposto. Gilbert ha di fatto MARIO TURSI del Duce. Le premesse politiche guerra nel 1914 certo non avevano previsto composto una appassionante storia della UVEE GllDA DI VAIITAZIONE MEDICO-LEGALE (anticomunismo) e culturali (il un tale cataclisma. Eppure non hanno indie- guerra da un punto di vista umano. La narra- qualunquismo) c'erano tutte. Era p. XVIII-386, L. 48.000 treggiato di fronte allo spettacolo atroce delle zione è viva, movimentata, piena di partico- cominciato subito il processo al conseguenze; per quattro anni gli armamenti lari curiosi e di inattesi svolgimenti, secondo "rutto del Nord" e l'Italia demo- uno stile nel quale riluce la tradizione ORDINAMENTO COMUNITARIO E cristiana si ritrovava unita nell'ad- scatenati sono riusciti a produrre un inferno LIONE EEROPEA ditare nella Resistenza, intesa co- peggiore di quello che nei secoli passati la dell'empirismo anglosassone. Il lettore viene fantasia dei cristiani - da Dante a Bosch - era a sapere come si è comportato il tenente GIAN PIERO ORSELLO me "guerra fratricida", un disvalo- Terza edizione aggiornata al mai riuscita a immaginare. Un vano sacrifi- Rommel il 21 agosto del 1914 nel villaggio re più che l'atto costitutivo della 30 giugno 1998 Repubblica. Ai Giannini e ai Gua- cio: questa idea avrebbe dovuto per alcuni belga di Bleid; si scopre che Harry Truman, p. XXXII-1008, L. 120.000 reschi, già a suo tempo citati da Sil- scongiurare la guerra. Tutta una parte degli futuro presidente degli Stati Uniti, nel set- vio Lanaro per rappresentare studi sul primo conflitto mondiale si è poi at- tembre 1918 comandava una batteria sul quell'Italia, Luzzatto aggiunge op- testata su una posizione di rifiuto: la guerra si fronte occidentale... I PROVVEDIMENTI A TLTELA portunamente il Montanelli del è verificata, ma è stata voluta e condotta Il testo è animato da un sincero e profon- DEI MINORI 1945, del Qui non riposano, e quel- all'insegna della follia. do interesse per la sorte dei combattenti; è ROBERTO THOMAS lo del 1947, del "testamento di MAURIZIO BRUNO assai efficace per questo il ricorso alle cita- Mussolini" in cui, egli scrive, è Su questo sfondo è possibile situare l'at- SEPARAZIONE. DIVORZIO E SITIAZ10M contenuto già l'essenziale delle teggiamento di Martin Gilbert, che conside- zioni poetiche, ai diari, alle memorie. Una DI E0VA1AEVZA chiara vena di patriottismo inglese scorre successive tesi revisioniste: "Far ra secondarie le ragioni della guerra dedi- p. IX-244, L. 32.000 discendere la marcia su Roma dalla cando una scarsa attenzione agli scopi poli- tra le pagine. Cadorna è nominato appena vittoria dei bolscevichi a Pietrogra- tici e ai piani degli stati maggiori. Certo, una volta e in modo del tutto casuale; alla REGIME PATRIMONIALE TRA do; ridurre la crisi del fascismo al nulla ripaga l'immenso strascico dei lutti, ritirata di Caporetto sono dedicati pochi CONIUGI NEL DIRITTO formato della congiura di palazzo; delle sofferenze provocate e imposte. E più cenni, con una attenzione sproporzionata svilire la resistenza al rango di stra- di altri conflitti la prima guerra mondiale per le memorie di Rommel (sempre lui: INTERNAZIONALE PRIVATO tagemma dei fascisti voltagabbana; pone il grande problema del senso. Gilbert nell'ottobre 1917 era ancora tenente). La ITALIANO riconoscere sul corpo di Mussolini insiste sulle assurdità, sull'orrore, sulle mil- perfida Albione non c'entra: Basii Liddell FRANCO SALERNO CARDILO le stimmate del martire; smasche- Hart aveva saputo essere a suo tempo molto p. XIV-192, L. 25.000 rare il carattere mistificatorio le tragedie causate dal conflitto. E un invito dell'unità ciellenistica". alla riflessione il suo, una minuziosa illu- più generoso. Non è vero quindi, come dimo- stra l'esperienza eroica e isolata di CONCESSIONE Nicola Grosa, che, come scrive BARBARA MAMELI Luzzatto, "dopo la fine della guer- del fascismo sabino. Peculiarità PAOLO VITTORELLI dall'azione delle nuove forze de- E'IVFLIEVZA DEE MERCATO LAICO SEI REI,IMI ra, il potere cimiteriale sta nelle ma- della rivista la rivendicazione, in po- L'età della speranza. mocratiche, bensì dal tracollo in- PROTEZIONISTICI E REGOLAMENTATI ni dei reduci della resistenza, men- lemica con le posizioni nostalgiche Testimonianze e ricordi terno della vecchia classe dirigen- p. XXIV-650, L. 90.000 tre sono i sopravvissuti di Salò che e reazionarie del Msi, di una collo- del Partito d'Azione te, nonché dalla catastrofe delle devono lottare per sottrarre i came- cazione "a sinistra" nel panorama pp. 209, Lit 24.000 sue istituzioni, dovuta alle vicende LA TITILLA DEL MARE COME rati uccisi al destino di un'illusoria politico post-bellico, e l'opzione a La Nuova Italia, belliche, egli affida gran parte del- RENE PEBBLIC sepoltura". La riorganizzazione del favore di un'alleanza "anticapitalisti- Firenze 1998 le sue "speranze" al movimento neofascismo fu immediata e si av- ca" tra repubblichini e partigiani a partigiano del Nord, l'unico che FRANCESCO MORANDI valse di una sostanziale inerzia delle partire dalla comune condizione di Seguito ideale del fortunatissi- avrebbe potuto scuotere il sistema p. VIII-332, L. 44.000 forze di polizia, oscillanti tra una "rivoluzionari sconfitti" ad opera del- mo L'età delta tempesta, che valse dalle fondamenta, insegnando agli sua rassicurante visione delinquen- la "reazione" democristiana e della a Vittorelli il premio Viareggio del italiani che la libertà - come diceva VALORI, DISVALORI E CRIMINE ziale e la complicità diretta. Ritor- "plutocrazia" angloamericana. L'in- Presidente nel 1981, questo volu- Rosselli - bisogna conquistarla, NELL'ITALIA ALLE SOGLIE DE nando alla salma di Mussolini, Ed- teressata attenzione che, dal canto me ci racconta il complicato e tor- non semplicemente acquisirla, per gardo Sogno, ad esempio, non ebbe suo, il Pei riserverà al gruppo dì Rui- mentato contrasto tra le "speran- poi saperla difendere. Di grande RUVIDA esitazioni a schierarsi con i "trafu- nas in termini di finanziamenti, spazi ze" che accompagnavano Vittorel- interesse e originale è la descrizio- MICHELE M. CORRERÀ gatori", contro gli "assassini comu- e relativa legittimazione politica, de- li al suo ritorno in Italia, nei primi ne della vita nelle sezioni romane. PIERPAOLO MARTUCCI nisti". In questo senso, lo slogan sta invero meno stupori di quanto giorni del dicembre 1944, e la Vittorelli ritiene che la base fosse CARLO PUTIGNANO che proruppe dai cortei dei primi suggerito dalle anticipazioni giorna- realtà sociale e politica del paese preparata e spregiudicata, la base LA PERCEZIONE SOCIALE DEL CONCETTO DI RETTO anni settanta, "Piazzale Loreto c'è listiche che hanno preceduto la nell'ultimo anno della guerra. Diri- ideale per un partito e un movi- p. XIII-224, L. 30.000 ancora tanto posto", appare solo pubblicazione della ricerca. E non gente di Giustizia e Libertà negli mento che avessero voluto dare come il suggello di una sconfitta, un solo per il fatto che essa, in ultimo, anni trenta a Parigi, animatore in- nuove e più moderne fondamenta grido che riecheggia una rigida con- riconosce che, nell'immediato do- sieme a Stefano Terra di giornali e al socialismo. Ma così non fu. I poguerra, esigenze elettorali e poli- pubblicazioni antifasciste in Egit- contrasti del vertice portarono alla (,ll U BI UDITORE |MVLTi tinuità tra fascismo e Italia repub- Via Busto Ini»». 40 [PAVOS blicana, non scalfita nemmeno da tiche portarono quasi tutti i partiti a to, Vittorelli appena sbarcato a Ta- scissione di Parri e La Malfa e alla -->01.-,I MII.ANO un gesto di estrema rottura come il trattare con gli sconfitti. Al di là delle ranto si scontra con un giovane rapida fine del Partito d'Azione. ltftpi/7'R~a.sriuflra.il tirannicidio. presunte "affinità ideologiche" tra funzionario di prefettura, che, di LEONARDO CASALINO WOLFGANG SOFSKY Theweleit ha descrizioni molto Saggio sulla violenza Morte senza trasfigurazione. Un Requiem tedesco simili. Anche lui fa uso di categorie psicoanalitiche, che però non sono ed. orig. 1996 Una vasta e un po' generica fenomenologia della violenza quelle tardo-freudiane, e vengono trad. dal tedesco comunque chiamate a decostruire di Barbara Trapani MARIO CORONA l'abile e perverso gioco con cui il e Luca Lamberti nazismo flette le pulsioni profonde delle masse verso approdi cultura- pp. 196, Lit 28.000 rovesciano nulla", "la barbarie ne Industriale. Dice Sofsky: "Gli diverso, freudiana, nella sua insi- li, ideologici, politici. Invece, in Einaudi, Torino 1998 non è mai finita", ma la pulsione strumenti della produzione fun- stenza sul ruolo permanente e non quasi tutto il suo Traktat (che la sessuale è interamente riversata e zionano anche come armi. Gli at- mediato delle pulsioni distruttive traduzione italiana ha addolcito in annullata in quella aggressiva e di- trezzi da lavoro, che dovrebbero li- primordiali, nel suo nichilismo "Saggio"), Sofsky trasferisce silen- Ad apertura di pagina, quel che struttiva. Di pulsioni primordiali berare dalla fatica fisica, produco- apocalittico e infine reazionario, ziosamente in una dimensione uni- colpisce è la scelta stilistica, rigoro- infatti, in questa rappresentazione, no nuove costrizioni materiali che dovrebbe lasciare perplessi. Una versale e perenne, dunque metafi- samente paratattica, su cui l'autore freudianamente si ragiona. La sto- dettano il corso del lavoro (...) Le pagina in particolare mi ha fatto sica, fenomeni di violenza colletti- imposta l'intera narrazione. Sem- è ria solo una grande macina che tradizioni incombono sugli uomini va primariamente europei, e maga- bra di leggere un iper-Hemingway. tornare in mente, per analogia ma schiaccia gli individui. Manca come un incubo e dirigono i loro ri tedeschi, come quelli di Verdun, Lo strano è che scrive in tedesco. anche per contrasto, l'analisi che Ypres, la Somme, Kolyma, Au- Come vedremo, le frasi brevissime schwitz, nominati quasi d'improv- schioccano, secche, una dopo l'al- viso solo nelle ultimissime pagine, tra, senza apprezzabili variazioni con l'aggiunta di Hiroshima, che morfologiche, quasi che lo scritto- richiederebbe invece un discorso re avesse deciso di contraddire la diverso e importante perché po- natura stessa della propria lingua, trebbe contraddire la tesi di fondo sterilizzandone brutalmente la sin- del libro. tassi, azzerando nessi, legami, su- bordinazioni, parentesi, causalità, E tuttavia il capitolo conclusivo inversioni, insomma tutto il varie- del Saggio ha toni di autoflagella- gato e mutevole ordine sintattico, e zione. Sofsky ci ricorda - e fa be- dunque dialettico e gerarchico, del nissimo - che la violenza non discorso tedesco, che, come sap- scompare nemmeno nei regimi piamo, è assai complesso. La suc- più democratici, finalmente presi cessione ininterrotta di frasi brevi in considerazione sia pur di sfug- e uniformi produce un effetto di gita: "La fede nei diritti umani ina- monotonia alla lunga inesorabile, lienabili è un fenomeno di recen- martellante fino all'ossessività: ne tissima data. La sua diffusione è li- risulta uno stile scarnificato e bat- mitata e la sua efficacia per nulla tente, che si rivelerà del tutto fun- assicurata". Lo studioso ci mette zionale al taglio filosofico con cui anche opportunamente in guardia l'autore affronta il tema della vio- contro le illusioni che potremmo lenza. nutrire nei confronti di una pre- Per Wolfgang Sofsky, quaranta- sunta Fortezza Europa: "La fede seienne sociologo dell'Università nella civilizzazione è un mito euro- di Gottinga, noto anche da noi per centrico in cui la modernità adora L'ordine del terrore. Il campo di se stessa. E una fede priva di qual- concentramento (il Mulino, 1995), siasi fondamento reale. I selvaggi, la violenza è una dimensione ende- prima di essere massacrati, non mica dell'esperienza umana. Rifa- erano assolutamente selvaggi co- cendosi ai miti delle origini, egli ri- me questo mito sostiene, e i 'civili' corda come la perenne conflittua- non sono affatto miti come loro lità fra gli individui liberi e uguali stessi vorrebbero apparire". Alla abbia portato al tentativo di supe- fine, però, "la violenza è il destino rare lo stato di natura attraverso della nostra specie". E allora si l'istituzione di una struttura sta- torna daccapo. Europa, Germa- tuale cui ciascuno delega una parte nia, o specie? Poiché, se il male è della propria libertà. Lo Stato por- universale, va da sé che nessuno è ta dunque l'ordine nel caos della più colpevole di un altro. Gli eu- violenza, ma l'ordine "attanaglia la ropei lo sarebbero più dei "selvag- vita come i tentacoli di un mo- gi"? E perché i tedeschi più degli stro", poiché produce a sua volta inglesi? E perché i nazisti più dei violenza. E allora l'ordine sociale si cinesi? manifesta come pura repressione, Oltre a un'assenza di storia, si messa in atto da uno Stato concen- nota, in questo testo, un'altra as- trazionario, inattaccabile, senza senza, quella relativa alle specifica- crepe o spiragli, che richiama zioni di gender, che risulta partico- esplicitamente il Leviatano di larmente vistosa almeno agli occhi Hobbes, nume sinistro della cupa di chi abbia una qualche familiarità liturgia celebrata da Sofsky, ma con la cultura statunitense degli ul- evoca pure, sotterraneamente, il timi trentanni: ulteriore segno del- la troppo scarsa circolazione euro- Terzo Reich di Hitler e la ferita nell! orizzonte concettuale di Sof- movimenti con forza autoritaria. ventanni fa Klaus Theweleit aveva pea di categorie analitiche che sem- sanguinosa da esso incisa sulla co- sky il ragionevole pessimismo (o il L'eredità deve essere venerata e la offerto del cameratismo nazista nel brerebbero ormai indispensabili scienza profonda della nazione te- dubitoso ottimismo) del contrat- vita futura condotta nello spirito suo Lantasie virili, apparso di re- anche da questa parte dell'oceano. desca. tualismo lockiano, mirante a im- del passato". cente in Italia (il Saggiatore, 1997; Nel lavoro di Sofsky i soggetti che La narrazione di Sofsky visita brigliare, senza bloccarle, le pul- Gli analoghi rilievi di Emerson e cfr. "L'Indice", 1998, n. 3). Osser- mettono in atto la violenza sono in- con ritualità esoreistica ma anche sioni selvagge, e a negoziare diritti Thoreau non portavano però alla va Sofsky: "Il massacro è l'anti- variabilmente maschili, ma l'autore con oscura fascinazione tutti gli e doveri dell'individuo e della col- chiusura di quelle che Whitman struttura sociale per eccellenza, non sembra accorgersene, o rite- scenari in cui la violenza si è eserci- lettività attraverso una rete di limi- avrebbe di lì a poco chiamate "pro- una comunità emozionale al di là di nerlo rilevante. Eppure non è una tata e continua a manifestarsi. Sfila- ti e controlli reciproci alieni sia spettive democratiche" (Democra- qualsiasi morale (...) Il bagno di differenza da poco. no cacciatori e guerrieri, gladiatori dall'utopismo comunistico di tic Vistas, 1871), poiché, come rico- sangue crea uguaglianza sociale e e augusti regnanti, boia e carnefici, Rousseau sia dal totalitarismo di Sofsky ci offre dunque una va- nosceva perfino Melville, che non cameratismo (...) Nell'atto dell'uc- fra battaglie e inquisizioni, torture e Hobbes e poi di Hegel. Manca stissima fenomenologia della vio- era un'ottimista, "la Dichiarazione cisione collettiva si concentrano in duelli, cacce e massacri, in una per- quindi quel lievito democratico lenza, sempre uguale a se stessa, d'Indipendenza conta pur sempre un unico punto le forze di tutti gli petua danza macabra medioevale e che la teoria lockiana ha introdot- come le frasi che ne scandiscono la qualcosa". In una frecciata che individui. Ciascuno diventa uguale insieme barocca che accomuna Da- to, si direbbe durevolmente e con rappresentazione, e si ferma a "una sembra davvero alludere alle "su- agli altri. Ciascuno è come l'altro. vide e Golia a Gilles de Rais e alle qualche modesto ma apprezzabile diagnosi fosca" ma generica. Rical- perstizioni dell'ottimismo" anglo- Il massacro è un teatro dell'ugua- immagini straziate di Francis Ba- risultato, nelle società anglosasso- cando lo stile dei sermoni apocalit- sassone, e in specie di quello ameri- glianza originaria. Nell'ebbrezza con. Giovanni Testori avrebbe an- ni. Anzi, nel capitolo conclusivo, tici, la narrazione di Sofsky rischia cano espresso nella Dichiarazione dell'uguaglianza sono cancellate le nuito, riconoscendo il paesaggio. che irride alla "superstizione di restare altrettanto ininfluente, del 1776, Sofsky precisa: "Qualun- differenze (...) L'orgia di sangue La violenza è incessante, inelimi- dell'ottimismo", Sofsky si allinea pur nella tragica suggestività miti- que sia il bilancio finale, nel proget- fornisce ai carnefici una nuova nabile, "onnipresente", infine me- implicitamente alla critica dell'Il- co-romanzesca che l'apparenta co- to della creazione culturale non so- identità comune. Poiché ciascuno tafisica, e neppure sfiorata dall'ef- luminismo di marca adorniana, sì profondamente alla narrazione no previste né la libertà né la feli- è come l'altro, ciascuno non è più fimero e colpevole sollievo che in nella quale un americanista sente freudiana. Suggestività tanto più cità". Al contrario, "la violenza è il colui che era. Nel momento in cui Testori la carne trova nella dolcez- peraltro risuonare echi delle più intensa e inquietante se consideria- destino della nostra specie". gli uomini sono totalmente liberi e za peccaminosa dell'incontro ses- antiche rampogne di Emerson e di mo la collocazione storico-cultura- Una visione della storia così de- tutt'uno con se stessi, sono comple- suale. Non solo "le rivoluzioni non Thoreau sui guasti della Rivoluzio- le del pulpito, e le fumigini wagne- terministica, o, il che non è molto tamente uguali agli altri mostri". riane che lo lambiscono. NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 31 f-f/ esCryyerLòtLe-a-

miti, e che poi nella guerra trovano potere. Vi è però anche un'altra Susanna Agnelli, allora nostro mi- Il romanzo della guerra l'occasione per affermarsi, acquisi- questione su cui riflettere: nessuno nistro degli esteri, che pochi gior- scono sul campo nuove capacità e, è riuscito a fermarli, e anche i ni prima del massacro di Srebre- quando la guerra nei loro territori "buoni", quelli che cercavano la nica dichiara candidamente di Un vero reportage dalla ex Jugoslavia finisce, spesso mantengono il pote- pace, hanno spesso prodotto disa- credere nella sincerità di Milose- MARCO BUTTINO re: diventano autorità politiche, stri. vic. Complimenti! amministratori, uomini d'affari, Luca Rastello descrive come i In Bosnia certo le Nazioni Unite trafficanti di armi o di droga. In paesi europei si siano colpevol- hanno dato una perfida prova di contro i nemici "musulmani". genere si dedicano contempora- mente contesi l'influenza sulle ro- sé, ma anche le organizzazioni del LUCA RASTELLO Aveva così varcato il confine, per neamente a più di una di queste at- vine della Jugoslavia, e ci racconta volontariato e della cooperazione La guerra in casa trovarsi in un mondo impazzito in tività. insuccessi tragici come quello del- non hanno un bilancio senza mac- pp. 276, Lit 24.000 cui la morte è normale. Per mobilitare gli uomini servo- le Nazioni Unite. Vi consiglio di chia del proprio intervento. Gli Il percorso che porta a essere no armi e denaro, che i dirigenti leggere in particolare le pagine de- aiuti talvolta sono stati dati agli ag- Einaudi, Torino 1998 combattenti inizia per tutti con politici trovano in abbondanza sia dicate a Srebrenica, enclave mu- gressori invece che agli aggrediti, o un battesimo del sangue, che come risorse rese libere dal crollo sulmana nella Bosnia orientale, as- sono serviti a prolungare guerre lo- C'è stata e c'è una guerra spesso è costruito dai capi militari stesso dello Stato e delle attività sediata dall'esercito serbo dal cali, o sono diventati una delle po- nell'ex-Jugoslavia, fatti terribili (non soltanto serbi!). Per educare economiche di pace, sia ricorren- 1992 al 1995. Qui intervengono le ste in palio tra i contendenti. E vi sono avvenuti in luoghi che abbia- sono volontari e pacifisti che han- mo sfiorato nelle nostre vacanze, no provocato disastri perché abbiamo visto arrivare migliaia di preoccupati soprattutto di far mo- profughi, abbiamo letto e visto al- stra della propria bontà, o sempli- la televisione cronache in diretta Che cos'è la zakat cemente perché agivano in un delle violenze, un po' ci siamo da- mondo più insidioso di quanto ti da fare, e ora vogliamo che sia GIORGIO VERCELLIN comprendessero a causa della loro tutto alle nostre spalle. Il libro di ingenuità e della loro ansia di fare Luca Rastello riguarda quanto ac- Tasse religiose e filantropia nell'islam del l'analisi della zakat infatti gli autori dei saggi del bene a ogni costo. cadde in Jugoslavia, considerato Sud-est asiatico, a cura di Andrea Pacini, qui raccolti discutono vari temi: se è un'im- Rastello ci offre una grande attraverso l'esperienza di molte pp. XIX-213, Lit 25.000, Fondazione Agnel- posta - seppur di origine divina - con un im- mole di materiale, di memorie e persone che, per disgrazia o per li, Torino 1997. di pensieri. E non ci permette di ponibile, quest'ultimo può essere verificato scelta, si trovarono coinvolte in rifugiarci nella sciocca ma ricor- dalle autorità, magari addirittura attraverso quei fatti. Sono infinite storie di- rente diceria secondo cui l'odio Tra le cinque pratiche che definiscono ed verse: vi è Luca Rastello stesso che accertamenti bancari? Ancora: vanno tassati etnico nasce spontaneo, frutto racconta il proprio rapporto con esprimono l'appartenenza all'Islam, i celebri solo i beni previsti dal Corano mille e cinque- della differenza e di antiche riva- persone e avvenimenti nei quali si arkan al-din -professione di fede, preghiera, cento anni fa o vanno inclusi anche gli sti- lità. Non si può più credere che è imbattuto organizzando aiuti in digiuno, pellegrinaggio e tassa religiosa -, pendi, ossia la forma di reddito oggi più dif- sia così. Purtroppo tutto è co- Jugoslavia e accoglienza ai profu- l'ultima, ossia la zakat, è forse la meno cono- fusa? la zakat deve essere percepita solo dallo struito dall'abilità cinica dei poli- ghi in Italia; vi sono le vicende di sciuta. Eppure essa è un obbligo sacro al pari Stato islamico o piuttosto dai funzionari del- tici e degli eroi armati, e dall'in- molti altri che si impegnarono co- degli altri, ma con in più un'enorme valenza le moschee, o meglio ancora di enti apposita- differenza e dall'impotenza degli me lui e le iniziative delle organiz- sociale, in quanto racchiude l'imposizione di mente creati? e che dire dello scontro tra po- altri. Esistono responsabilità per zazioni internazionali e dei soldati origine divina - e quindi ineludibile per il fe- teri statuali e movimenti islamici che, ponen- quanto è accaduto in Bosnia, co- che intervennero nella guerra. E me esistono oggi per il Kosovo. dele - di sostenere economicamente alcune dosi come i veri interpreti del dettato corani- soprattutto vi sono le esperienze Intanto le violenze dell'epura- categorie di persone, tra cui i poveri. Bisogna co, pretendono di essere i soli idonei alla di chi viveva là e fu travolto dalla zione etnica continuano. guerra. L'impostazione è precisa: evidenziare subito un elemento che distanzia gestione della zakat ? e infine, come bisogna Rastello non vuole fornire una la zakat dalla nostra carità. La prima in effet- gestirne gli introiti: per sovvenzionare mo- trattazione sistematica delle ra- ti non è una libera elemosina (che pure esiste schee e madrase? per garantire forme di wel- gioni del crollo dello Stato jugo- nell'Islam: è la sadaqaj, bensì un'ingiunzio- fare? per avviare attività economiche inno- slavo, della guerra, dei nazionali- ne di Dio stesso, tanto da essere meglio defi- vative? La lettura di queste pagine fa nascere smi e delle violenze, ma parlarci nibile come una "tassa religiosa". E come tale inoltre nel lettore ulteriori domande, relative di persone concrete e dei loro per- viene trattata dai manuali di shari'a, la legge ad esempio all'intreccio tra economia islami- corsi, e cercare in queste spiega- islamica, dove tra l'altro sono valutati i mini- ca ed economia delle Tigri asiatiche (di Indo- zioni di quanto è avvenuto. Alla mi imponibili al di sotto dei quali il credente descrizione delle esperienze indi- nesia, Malesia, Filippine, Thailandia e Sin- ff viduali Rastello affianca una rico- non è tenuto ad adempiere al precetto. Ciò gapore si parla infatti in queste pagine) o al struzione puntuale degli avveni- posto, se l'analisi di questa istituzione viene rapporto con la zakat dei musulmani immi- C L U E B menti politici e di guerra, che fan- condotta in relazione alle realtà odierne, e grati in Europa. no da sfondo, e un po' spiegano, non solo ai tempi del Profeta, e per di più fa- Delitti di Carta - 3/98 ma non determinano, le scelte cendo riferimento non ai soliti paesi arabi ma Quaderni gialli di racconti, delle persone. In questo modo ad aree periferiche del dar al-islam, le pro- studi, storie e cronistorie pp. 146, L. 19.000 probabilmente scontenta il lettore spettive di riflessione si articolano ancor più. che vuole interpretazioni forti e In effetti il volume curato da Andrea Pacini E. Ruggeri rassicuranti. Dato però che non vi Guida alla nutrizione. si rivela ricco di attrattive per chi non si ac- Viaggio nel corpo e negli sono spiegazioni generali che por- contenti delle solite letture sul ramadan o alimenti che lo sostengono tino a capire per quali motivi una pp. 160, L. 24.000 persona ne uccida un'altra, Ra- sulla mistica musulmana o sul fondamentali- stello ha ragione di capovolgere smo dei Fratelli musulmani. Attraverso A. Sbaffi, S. Scarrocchia Recanati tra mito e museo l'argomentazione e di partire dal- Prefazione di A. Emiliani le esperienze crude e dal branco- pp. 252, ili., L. 32.000 lare senza senso dei suoi testimo- J. Durane (a cura di) ni. La sua scelta suona anche co- i loro uomini a superare l'orrore, do a traffici internazionali illegali e Forze delle Nazioni Unite guida- Scienza in pubblico. Musei e me una provocazione accorata, e questi li costringono ad assistere a ad aiuti. E però strettamente ne- te, all'inizio, dal prode generale divulgazione del sapere riesce perfettamente. Rastello ci violenze gratuite di ogni tipo. Poi cessario che vi siano leader ricono- francese Philippe Morillon, che pp. 202, ili., L. 34.000 dice: venite con me, seguitemi in la macchina va avanti: gli uomini sciuti, quali autorità morali prima minimizza il pericolo e promette A. Pozzo un viaggio terribile. Intanto ne uccidono per esorcizzare la pro- che politiche, in grado di distribui- protezione alla popolazione spa- Grr... grammelot. parleremo. pria paura, per vendicarsi e infine re senso e valore nel carnaio disu- Parlare senza parole. ventata per poi lasciarla indifesa; Dai primi balbettii al Si è a un convegno accademico, per indifferenza, per soldi, zelo, mano della guerra "etnica". Na- la cittadina viene dichiarata grammelot di Dario Fo vuoto e probabilmente dotto, dove potere. scono padri della patria abili nella dall'Onu zona protetta, si susse- pp. 192, L. 28.000 si parla di solidarietà alla Jugosla- I primi a orchestrare questo in- retorica, gli intellettuali danno guono i reparti militari amici; vi via, e uno del pubblico, un giovane cubo sono i capi di bande armate prova delle loro capacità, e talvolta sono soldati che vendono spazza- di nome Darko, si allontana dalla mercenarie, che agiscono in stretta anche la Chiesa dà la sua benedi- tura alla popolazione affamata, al- sala con Rastello, racconterà che collaborazione con gli eserciti re- zione al nazionalismo aggressivo. tri trovano cinici divertimenti sino a pochi giorni prima aveva fat- golari. Per conquistare i territori, e Quest'ultimo è 0 caso della Ma- sanguinari per passare il tempo; to il cecchino. Era stato arruolato costruire nuovi Stati vi è bisogno donna di Medjugorie, che inizia le infine i soldati se ne vanno e la po- nell'esercito serbo e con le altre re- di questi bassi manovali della vio- sue apparizioni nel 1981, aiutata polazione musulmana è abbando- clute inizialmente aveva scherzato lenza che compaiono come nazio- dalle premure di un convento fran- nata alla furia della "pulizia etni- CLLLEB sul mondo dei militari, sulla loro nalisti accesi, fanno discorsi di fuo- cescano, e continua con rinvigori- ca" serba. Clinton segue la vicen- Via Marsala 31 40126 Bologna missione e sulla sciocchezza dei co e usano scientemente i simboli to impegno ad apparire, tra le da, mutando continuamente pa- Tel. 051 - 220736 Fax 051 - 237758 leader nazionalisti serbi. Si era poi di una comunicazione forte, che ri- osanna di pellegrini, offrendo il rere sulle modalità di un Internet: www.clueb.com trovato in un inferno, fatto di gen- manda al sangue, all'onore, alla dovuto sostegno ai cattolici croati intervento che non avviene. Poi te uccisa in modi terribili. Un suo vendetta. Ovviamente cosa pensi- nella loro guerra. c'è anche l'Italia, che si accoda ti- conoscente, un ungherese, era tra no è irrilevante, ma importa la loro Molti insomma si danno da fare midamente alle iniziative diplo- le vittime, squartato perché gli "al- capacità di imprenditori della vio- per elaborare la "menzogna etni- matiche europee, quasi che la tri" lo avevano preso per serbo. La lenza. Rastello segue le vicende di ca", mobilitare la gente attraverso guerra non la riguardasse, e non si paura fece di Darko un "serbo", molti di loro: sono persone che la paura, costruire le nazioni, e preoccupa neppure di organizza- gli diedero le armi e lo portarono prima facevano lavori normali e guadagnare ricchezza, autorità e re l'accoglienza ai profughi. E vi è 11 |DEI LIBRI DEL MESE| NOVEMBRE 1998 Q esCrylCrLi'tiC'Cb' N. 10, PAG. 32

cia di Pattani, nella Thailandia meri- Huntington sullo scontro tra ci- dionale, il discorso si amplia con un viltà, al concetto di violenza cultu- SARA LORENZINI Perdono parallelo tra le capacità richieste a Antifascismo rale di Galtung, a recenti fatti dj Il rifiuto di un'eredità diffìcile. chi si impegna in una lotta nonvio- guerra come quelli della ex Jugo- La Repubblica democratica lenta e quelle esaltate dalla pratica coranico slavia, si afferma che l'unica possi- antisionista tedesca, gli ebrei dei fondamentali doveri religiosi del bile terapia per limitare i danni di LAURA COMETTI e lo stato di Israele musulmano, a ribadire il discorso questa violenza è una politica di CLAUDIA SONINO che è intrinseca dell'Islam una posi- perdono. Il perdono non può av- prefaz. di David Vital zione non certo guerrafondaia, co- venire se non quando la vittima, at- CHAIWAT SATHA-ANAND La morte - ha scritto Paul Celan - pp. 284, Lit 28.000 me può apparire dall'appropriazio- traverso l'azione nonviolenta, ha è un maestro tedesco: la Germania è La Giuntina, Firenze 1998 Islam e nonviolenza ne distorta del discorso religioso da ribaltato il rapporto di forza con stata certo il luogo della distruzione parte dei cosiddetti gruppi fonda- ed.orig. 1993-95 l'oppressore; non si può rinuncia- ma è stata anche la culla dell'ebrai- mentalisti. re alla memoria, ma essa non deve smo moderno. In questa costella- tito interno - osserva Lorenzini - pp. 86, Lit 12.000 Nel secondo saggio, La politica diventare una trappola soffocante; zione, carica di significato, si aprono fra comunità ebraiche e loro orga- Edizioni Gruppo Abele, del perdono: l'insegnamento isla- il perdono ha a che fare con una domande che sono ben lontane dal nizzazioni e classe politica della Torino 1997 mico e il pensiero di Gandhi, a par- forma di giustizia definita trasfor- trovare una risposta e una soluzione "nuova Germania" in embrione, tire dai riferimenti all'analisi di mativa per la carica di cambiamen- ma che possono tuttavia trovare una ma si spostò anche sul piano delle relazioni interstatali. La Rdt, che Questo libretto riunisce tre saggi giustificava la propria ragion d'es- di Chaiwat Satha-Anand, professo- sere con l'antifascismo e con la lot- re thailandese di religione musul- ta verso ogni discriminazione raz- mana, membro del Comitato Scien- Non tutti banchieri ziale, fu l'unico Stato del Patto di tifico della International University Varsavia a non intrattenere rela- of People's Institutions for Peace. ALBERTO CAVAGLION zioni con Israele e divenne uno dei Nel primo testo, che dà il titolo massimi sostenitori della causa alla raccolta, si argomenta che FURIO BIAGINI, Nati altrove. Il movimento freschi inediti sulle diverse realtà dell'anar- araba in Medio Oriente. "l'Islam già possiede in se stesso tut- anarchico ebraico tra Mosca e New York, chismo ebraico (Russia, Gran Bretagna, Stati La presa di coscienza e l'assun- to intero il bagaglio di valori neces- prefaz. di Nathan Weinstock, pp. 190, zione di responsabilità da parte dei sario per attuare con successo azioni Uniti, Argentina e E rancia), preceduti da Lit 25.000, Biblioteca Franco Serantini, tedeschi per la persecuzione e per nonviolente". I punti forti del ragio- una densa e non retorica introduzione meto- Pisa 1998. 10 sterminio degli ebrei ha un suo namento sono innanzitutto quelli dologica e corredati dal racconto di alcuni tra simbolo, ossia il pagamento delle che riguardano una interpretazione i "casi" più significativi, tra i quali spicca riparazioni ai sopravvissuti dalla del concetto di gihad, lotta per la Il binomio ebraismo-anarchia, per il letto- quello di Mollie Steimer e il caso Abrams. Il Shoah, la cosiddetta Wiedergutma- causa di Dio, identificata come lotta re italiano, evoca fantasmi lombrosiani. A libro si segnala inoltre per la curiosità e la chung, una riparazione oggettiva e per la giustizia nel nome degli op- qualcuno, se mai, potrà venire in mente che bellezza dell'apparato iconografico prove- concreta, materiale, conditio sine pressi. Una lettura non preconcetta dalle ormai pallide parvenze della cultura po- niente dall'inesauribile miniera dei Robert F. qua non, insufficiente ma necessa- del Corano e degli Hadith permette sitivistica è emersa la figura straordinaria Wagner Labor Archives, nonché per la com- ria, e che presuppone il riconosci- di capire che, anche quando si rag- dell'anarchico lodigiano Camillo Berneri, mossa testimonianza resa nella prefazione da mento, accordato da parte degli giunge il livello della violenza fisica, amico di Salvemini e corrispondente di Go- ebrei nei confronti dei tedeschi, l'Islam proibisce comunque la guer- uno dei maggiori storici del movimento ope- betti, che fu tra i primi, dall'esilio parigino, a della possibilità di rimediare. Sia la ra di aggressione e pone dei limiti al raio ebraico, Nathan Weinstock, noto al pub- Repubblica Federale Tedesca sia, combattimento lecito. Con questa denunciare il crescente razzismo mussolinia- blico italiano per una pioneristica e molto di- seppure con ritardo, la Repubblica premessa, si dimostra che "nell'era no degli anni trenta. scussa storia del sionismo tradotta anche da Austriaca, hanno dato seguito alle della guerra totale di massa e degli Furio Biagini ci restituisce invece in questo noi nei primi anni settanta. Si raccomanda richieste avanzate in tal senso dalla armamenti atomici" vengono messe appassionante volumetto la storia di un mo- caldamente la lettura del libro di Biagini a Conference for Jewish Claims in in crisi due fondamentali caratteri- vimento politico concreto di non poco rilie- tutti coloro che vedono di malanimo ogni rappresentanza degli ebrei della stiche del discorso islamico sulla vo, dal quale, per ovvie ragioni politiche (e rapporto simpatetico fra sinistra e questione diaspora e dallo Stato di Israele. guerra, la proporzionalità e la diffe- anche numeriche) il nostro paese non è stato ebraica perché in fondo in fondo la pensano La Repubblica Democratica Tede- renziazione, in quanto lo sviluppo per nulla toccato. Basata su una ricca docu- come il professore ginevrino al quale Leonty sca, invece, ha sempre opposto un tecnologico ha portato all'uso di ar- mentazione, proveniente dagli archivi di Soloweitchik, uno dei primi storici del movi- rifiuto deciso al pagamento delle mi spaventose, che impediscono la riparazioni. tutela dei non combattenti e del- mezzo mondo, questa ricerca si propone di af- mento operaio ebraico, nel 1897 aveva chie- La Germania orientale - scrive l'ambiente. La difesa della sacralità frontare per la prima volta sistematicamente sto la sua tesi di dottorato: "È curioso, io cre- l'autrice - si oppose infatti in linea della vita e del creato impongono la storia dei gruppi anarchici ebraici che fra il devo che tutti gli ebrei fossero banchieri". di principio alle riparazioni agli quindi di lottare contro le ingiustizie 1880 e la Grande Guerra varcarono l'oceano ebrei in quanto gruppo nazionale. evitando la violenza, ed è a questo portando negli Stati Uniti l'eco del messiani- Essa rifiutò così anche tutto ciò che punto del ragionamento che vengo- smo yiddish. 11 pagamento delle riparazioni rap- no accostati Islam e nonviolenza, fa- Si tratta di una vicenda a lungo dimentica- presentava: la responsabilità per il cendo riferimento a Gandhi e a Ge- ta, un'emigrazione particolarissima all'inter- passato nazista della Germania e la ne Sharp. Con Gandhi si sottolinea no della più vasta ondata emigratoria verso il particolarità del passato ebraico- la fede comune nella "onnipotenza e tedesco, rigettando in sostanza il assoluta superiorità di Dio", e con Nuovo Mondo. Come già Enzo Traverso, complesso dell'eredità nazionalso- entrambi il rifiuto dell'obbedienza e nelle sue prime ricerche sul movimento ope- cialista, e proiettando invece que- del sostegno a chi fa un uso iniquo raio ebraico di fine secolo, e sulla scia dei la- sta "eredità difficile" nella Repub- del potere. A conclusione, a partire vori di Jakob Frankel e di Michel Loewy blica Federale Tedesca. Essa si tro- dal riferimento a un episodio di lotta sull'utopia politica, Biagini ci offre alcuni af- vava a sopportare il carico maggio- non violenta nel 1975 da parte della re delle responsabilità per il comunità musulmana della provin- nazionalsocialismo, autodefinen- dosi a sua volta rappresentante di t 0 legata alla riconciliazione. formulazione sempre più approfon- tutto il popolo Tedesco e Stato Rivista bimestrale Nell'ultimo testo, "Nonviolenza dita: il problema dei rapporti ebrai- successore del Reicb. fondata da Enzo pragmatica" e "nonviolenza per prin- co-tedeschi dopo Auschwitz resta Attraverso una disamina delle Paci nel 1951. aut aut cipio": una contrapposizione illuso- infatti oggetto di discussioni e inter- fonti, resa possibile dalla recente Attraverso la pubblicazione di materiali, saggi e interventi rla, si esaminano le posizioni teori- rogativi tuttora in corso. Il libro di apertura degli archivi, Lorenzini «aut aut» fornisce un quadro aggiornato del dibattito c:h e e pratiche da un lato di radicali Sara Lorenzini affronta il problema mostra come antisemitismo di vec- filosofico e culturale di oggi. c he hanno fatto della nonviolenza della continuità nella storia della chia data e antisionismo si mesco- lia base spirituale della loro azione, Germania moderna, ovvero di co- Richieda una copia omaggioper conoscere ailt 3Ut lassero nella politica interna ed Compili il coupon e lo spedisca a: La Nuova Italia Editrice uin o stile di vita, come Gandhi e me la Repubblica Democratica Te- estera della Rdt, e come per tutti i - uff. marketing, via E. Codignola - 50018 Scandicd FI l dartin Luther King, dall'altro di desca abbia attinto, anche pesante- cinquanta anni della sua esistenza oppure via fax al n. 055/75.90.208 magmatici che considerano la non- mente, dal passato della Germania. la Rdt si sforzasse di dimostrare al http://www.lanuovaitalia.it F violenz a essenzialmente un modo Nel maggio del 1948 e nell'otto- mondo che antifascismo e antisio- li agire più efficace, come Gene Sì, inviatemi subito una copia omaggio del periodico d bre del 1949 avvennero due fatti nismo non erano inconciliabili. La S harp, per dimostrare che i primi nuovi che condizionarono il rap- politica verso gli ebrei della Sed, il h anno sempre prestato molta atten- porto ebraico-tedesco" dopo Au- partito socialista di regime, fu in Nome z ione agli aspetti pratico-organizza- schwitz: la proclamazione dello sostanza di un'indifferenza dai lati ivi della loro azione e il secondo ha Cognome.. ti Stato di Israele e la proclamazione troppo oscuri, in cui il passato, Siempr e fatto riferimento alla neces- ufficiale della Repubblica Demo- consciamente o inconsciamente, via.. .N.. siit à di una disciplina interiore e di cratica Tedesca. Se Israele si pone- operava in maniera sinistra. Da un a coerenza che non possono che Cap.. ..Città.. va come erede dei diritti dei so- uno Stato tedesco antifascista e ssere legate agli imperativi etici pravvissuti allo sterminio nazista, - conclude la Lorenzini - si sareb- ..Prov.. d ella nonviolenza. Per modificare la Rdt si proponeva come lo Stato be potuto pretendere molto di più. h1 mentalità violenta della nostra so- dei tedeschi incolpevoli e antifasci- Sia nei confronti di Israele sia, so- Fotocopi questo coupon e Io regali ad un amico, c ietà si devono unire le forze dei sti. La discussione su colpe e re- prattutto, nell'ambito della riela- invieremo anche a lui una copia omaggio di autaut n onviolenti per principio e dei non- sponsabilità del popolo tedesco borazione e del superamento del- v non fu più così solo tema di dibat- l'esperienza nazista. Qbivitto- NOVEMBR E 1998 N. 10, PAG. 33

ERRICO MALATESTA GIUSEPPE BERTA MARZIO A. ROMANI vivace Milano a cavallo dei due se- Lo Stato che declina non si riferisce Individuo, società, Mirafiori Costruire le istituzioni. coli, perseguì tenacemente il rico- a fatti simili. Il libro risale al 1923 e anarchia: la scelta pp. 124, Lit 16.000 Leopoldo Sabbatini noscimento, l'organizzazione, la non poteva prevedere questi svi- del volontarismo etico il Mulino, Bologna 1998 (1860-1914) formazione culturale dei nuovi ceti luppi. Per di più è un libro francese, a cura di Nico Berti prefaz. di Mario Monti produttivi (e tra questi l'imprendito- sulla Francia di quegli anni. Nono- pp. 126, Lit 10.000 La storia della Fiat Mirafiori, del pp. 350, Lit 40.000 ria cooperativa). Affiancato da im- stante ciò, possiede per noi una e/o, Roma 1998 suo sviluppo, e delle lotte che ha Rubbettino, prenditori emergenti come Salmoi- sua attualità che deriva non tanto ospitato, viene sinteticamente pre- Soveria Mannelli (Cz) 1997 raghi, Pirelli e Bocconi, Sabbatini fu dall'oggetto considerato, quanto Nella prospettiva di Errico Mala- sentata, con stile agile e scorrevole, dapprima giovanissimo segretario dall'impianto analitico e soprattutto testa (1853-1932) l'anarchia si da Giuseppe Berta, responsabile La biografia intellettuale di Leo- della Camera di commercio di Mila- dalle intenzioni proprie dell'autore. configura come fine e aspirazione. dell'Archivio storico Fiat. Prendendo poldo Sabbatini e l'ampia appendi- no, negli ultimi anni ottanta, poi fon- Acuto e brillante saggista, Robert Come momento non condizionato, le mosse dall'inaugurazione dello ce di suoi scritti e discorsi pubblici datore dell'Unione delle Camere di de Jouvenel era un intellettuale "vi- dunque, dalla comprensione e stabilimento nel 1939, alla presenza che correda il volume sollecitano commercio italiane, che guidò nel cino agli ambienti della sinistra de- dalla considerazione storica del di Benito Mussolini, la narrazione ci interessi molteplici: quelli relativi al- primo decennio del Novecento. Ma mocratica", secondo le parole di presente. L'anarchismo non può conduce rapidamente al dopoguer- la storia economica postunitaria, in- il suo capolavoro - come fa notare Bruzzone. E sta qui il motivo più che puntare alla rivoluzione popo- ra, al commissariamento della Fiat e nanzitutto. Ma vi trovano spazio an- Mario Monti nella prefazione - fu grande di scandalo per noi. Ci tro- lare per spodestare le classi privi- alla successiva restaurazione gerar- che la politica culturale ed educati- certamente l'Università Bocconi, da viamo di fronte a un democratico (o legiate, senza progettare un'im- a un liberale) di sinistra, che non mediata realizzazione dell'idea ostenta l'entusiasmo del neofita, ma anarchica. La rivoluzione, in altre svela le sue inquietudini, cercando parole, non deve avere alcun fine GIOVANNA PROCACCI, Governare la po- EUGENIO GUCCIONE, Dal federalismo man- poi di suggerire un modo di soluzio- impositivo, consentendo, così, la vertà. La società liberale e la nascita della cato al regionalismo tradito, pp. 136, ne. Gli interessi privati più forti e libertà dell'evoluzione umana; do- questione sociale, ed. orig. 1993, trad. dal Lit 20.000, Giappichelli, Torino 1998. meglio organizzati sono i nuovi so- po la vittoria rivoluzionaria contro francese dell'autrice, pp. 308, Lit 40.00, il Mu- vrani; il sistema ha preso l'aspetto ogni forma di oppressione, gli lino, Bologna 1998. Pamphlet destinato al dibattito storico-po- di un "feudalesimo industriale": anarchici dovranno agire, quindi, litologico, questo nuovo intervento di Euge- "dentro lo Stato sono nati degli Sta- confidando esclusivamente nella ti". Decisivo a questo punto è il ri- Affrontare l'attuale fase di perdita di con- nio Guccione completa con una riflessione forza del loro esempio e delle loro chiamo all'interesse generale... sull'attualità del federalismo in Italia la ri- idee. In questa raccolta di scritti di senso da parte del welfare state e di espan- Questa è per l'autore del saggio la Malatesta, costituita da articoli sione del neoliberismo, indirizzando le poli- cerca storico-politica iniziata col suo prece- stella polare, il criterio risolutivo del tratti prevalentemente da "Uma- tiche in materia di povertà verso un'integra- dente Municipalismo e federalismo in Luigi dilemma: "Una oligarchia industria- nità Nova" e da "Pensiero e vo- zione dei diritti individuali e dei bisogni so- Sturzo (Sei, 1994). Della vena polemica di le e finanziaria riuscirà ad asservire lontà", i suoi due ultimi giornali, ciali, ovvero verso un pieno riconoscimento questo secondo saggio, che denuncia la misti- 10 Stato alle proprie strategie? Op- emergono alcuni nodi fondamen- non solo dei doveri di tutti, ma anche della ficazione e la distorsione delle tesi decentrali- pure lo Stato saprà costringere tali, come, ad esempio, la violen- diseguaglianza come fonte di diritti: questa è ste e federaliste nel nostro paese, sia durante questo nuovo feudalesimo a subire za, giustificata soltanto fino al ces- la proposta che Giovanna Procacci avanza al il Risorgimento, sia nei lavori della Costi- 11 vincolo dell'interesse generale?". sare della necessità della difesa e termine del suo lavoro, uno studio sui limiti tuente, l'autore è consapevole. Con serenità "Liberale" in origine era il contrario di "servile": la versione italiana di della liberazione, o come la critica della teoria liberale di fronte al tema della critica si confronta, da un lato, con le tesi ne- alla realizzazione bolscevica della Feu l'État merita di essere apprez- povertà. Nell'interpretazione che la studiosa gatrici del federalismo e del regionalismo, e "dittatura del proletariato", la qua- zata per questo, come esemplare con il separatismo dall'altro. Da buon sicilia- le, in realtà - dice Malatesta - non offre del percorso politico e concettuale che prova di un liberalismo ragionevole è l'effettivo potere di tutti i lavora- ha portato alla nascita e allo sviluppo della no egli conosce a fondo le espressioni storiche e coraggioso. tori, bensì semplicemente la ditta- "questione sociale", un momento centrale è del separatismo isolano e del fenomeno in ge- GIOVANNI CARPINELLI tura di un partito, o meglio dei capi costituito dal 1848 francese e dalla richiesta nerale. Sulla scorta del pensiero politico au- di un partito. del "diritto al lavoro", in base alla quale lo tonomista di Sturzo (collegato a pensatori (G.B.) Stato, lungi dal poter essere neutro rispetto cattolici dell'Ottocento come Gioacchino LIONELLO GIORDANO EDITORE s.r.l. alle diseguaglianze che attraversano la so- Ventura, Vincenzo Gioberti, Antonio Ro- Via Isonzo, 25 - 87100 Cosenza ERRICO MALATESTA cietà, si dovrebbe assumere il compito della smini), Guccione - che utilizza anche propo- Tel. 0984.26806 - Fax 0984.24298 L'anarchia. protezione dei cittadini più deboli, entrando ste di autori laici come Carlo Cattaneo, Giu- Il nostro programma in rotta di collisione con la razionalità giuri- seppe Ferrari e Napoleone Colajanni - ripro- Alessandro Bausani pp. 71, Lit 10.000 dico-politica fondata su una rappresentazio- pone la tesi federalista, a suo avviso contrap- Persia religiosa DataNews, Roma 1997 ne uniforme della Nazione. La prospettiva ponentesi al potere della partitocrazia, tanto Introduzioni di Gherardo Gnoli, del "diritto al lavoro" verrà, però, ben presto centralistica quanto grettamente localistica. Gianroberto Scarda, Alberto Ventura, Morto sessantacinque anni fa, pp. 530 c.a. - f.to 15,5x21,5 nel luglio del 1932, sepolto a Roma accantonata, con il passaggio dal Governo Il cuore del federalismo, che ha basi filosofi- Lire 75.000 i.c. al cimitero del Verano - la sua tom- provvisorio all'Assemblea nazionale, la- che nella stessa concezione dell'uomo, della (In corso di stampa) ba fu per lungo tempo presidiata sciando irrisolto il problema cruciale, costi- famiglia e della società, dev'esser collocato da poliziotti che avevano l'ordine di tuito dalla natura antigiuridica del discorso nella vitalità del Comune. A partire da que- Raffaele Pettazzoni identificare chiunque si avvicinas- sociale, che ancora oggi, dopo il declino delle sto livello, sulla scorta del principio di sussi- I misteri se -, Malatesta è stato uno dei prin- politiche di welfare, paralizza l'attore collet- diarietà (che Guccione preferirebbe chiamare Saggio di una teoria cipali esponenti del movimento storico-religiosa tivo e incentiva l'individualismo di massa, "di autoefficienza") e del federalismo fiscale, Presentazione di Dario Sabbatucci anarchico in Italia. Il libro ripropone vissuto da alcuni come esperienza liberatoria il principio federale si estende progressiva- pp. 248 - f.to 15,5x21,5 due brevi testi divulgativi, scritti e da altri, invece, come un peso insopporta- mente, attraverso l'istituto regionale, fino a Lire 38.000 i.c. cioè per "farsi capire" dal popolo. bile. costituirsi in Stato federale nazionale. Nel primo si spiega che cos'è CORRADO MALANDRINO AA.W. l'anarchia, definita come società GIOVANNI BORGOGNONE Destino e salvezza futura, libera e senza governo. Si ri- Tra culti pagani e gnosi cristiana prendono poi alcune delle temati- Itinerari storico-religiosi sulle orme di che tipiche di questa corrente poli- Ugo Bianchi tica: la critica al sistema democrati- chica, accompagnata dall'attuazio- va, il movimento cooperativo, la po- lui progettata, fondata (1902) e di- a cura di Giulia Sfameni Gasparro co parlamentare, al principio della ne dei piani di razionalizzazione, ri- litica propriamente detta. A tenere retta con l'intenzione di formare ai pp. 268 - f.to 15,5x21,5 Lire 42.000 i.c. delega politica e sindacale, allo lancio ed espansione elaborati dai insieme un così fitto carnet di argo- principi della nascente scienza Stato e al governo intesi come or- vertici aziendali. Berta si sofferma poi menti è il percorso biografico di economica una nuova generazio- ganismi di oppressione che si op- sulle immigrazioni degli anni cin- Sabbatini, per la prima volta rico- ne, capace di affrontare la competi- Rudolf Bultmann pongono a una presunta natura quanta e sessanta, sulla trasforma- struito, attraverso un paziente lavo- zione su scala europea. La storia dei vangeli sinottici umana tendente alla ricerca delia zione nella configurazione sociale ro d'archivio, da Marzio Romani. GABRIELE MAGRIN Introduzione di Giuseppe Segalla solidarietà, delia libertà e della li- della città, sulle lotte operaie del '69 e Con Sabbatini è in questione l'inte- pp. 120 - f.to 12x17 bera associazione degli individui sulle tendenze eversive negli anni ro modello dello sviluppo economi- ROBERT DE JOUVENEL Lire 20.000 i.c. su base comunitaria e federale. Nel settanta. Una certa assuefazione co italiano, come ben hanno avver- Feu l'État. Lo Stato secondo testo si elencano gli obiet- all'atmosfera di violenza ha portato, tito il Centro sulla storia dell'impre- che declina tivi programmatici degli anarchici: secondo Berta, alla quasi totale indif- sa e dell'innovazione e l'editore Adriano Tilgher a cura di Emanuele Bruzzone La visione greca della vita abolizione della proprietà privata, ferenza dei lavoratori Fiat di fronte Rubbettino, che inaugurano con pp. 127, Lit 26.000 Introduzione di Aldo Moda libere associazioni di produttori e all'omicidio di Carlo Casalegno, nel questo volume la collana "La me- Il Segnalibro, Torino 1998 pp. 106 - f.to 12x17 consumatori, abolizione dei gover- novembre del '77, e di fronte al rapi- moria dell'impresa". Sabbatini fu in- Lire 19.000 i.c. ni, guerra alle religioni e al patriotti- mento e all'uccisione di Aldo Moro, fatti, prima di tutto, un sensibile in- Il fenomeno è oggi di nuovo sotto smo, ricostruzione della famiglia pochi mesi dopo. Negli anni ottanta, terprete delle esigenze di rinnova- gli occhi di tutti. Lo Stato (naziona- Ernest Renan sulla pratica dell'amore libero da mento economico che incombeva- infine, la fabbrica-simbolo della città le) declina, continua a perdere in San Paolo ogni vincolo legale, da ogni op- giunge a una "normalizzazione", fino no sull'Italia di fine secolo. Un'Italia capacità di governo e di controllo Introduzione di Aldo Moda pressione economica, fisica e reli- ad assumere un'immagine "neutra" e a suo giudizio attardata su una effettivo. Oggi in Italia le cause del pp. 258 - f.to 15,5x21,5 giosa. Si espongono infine gli stru- "asettica" negli anni novanta, susci- struttura istituzionale di tipo "politi- fenomeno hanno a che vedere con Lire 38.000 i.c. menti più idonei per conseguire tali tando, cosi, nonostante il volume di co-militare". Laico, democratico, l'espansione del mercato mondiale, scopi: innanzitutto la propaganda investimenti che ancora concentra, nutrito per via paterna di idealità ri- con il processo di unificazione eu- Per eventuali acquisti e per la prenotazione del titolo in corso di per trovare consensi tra il popolo e la preoccupazione dei torinesi circa sorgimentali, non indifferente alla ropea, con particolarismi interni di stampa, scrivere, telefonare o inviare poi l'insurrezione contro lo Stato. le sue sorti. questione sociale, fu esponente di varia natura ma fortemente organiz- fax direttamente alla casa editrice. DIEGO GIACHETTI (G.B.) quell'elite modernizzante che, nella zati su una base territoriale. Ecco, I I NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 34 € C-CrtXsCrnXsL-Ck, Il dualismo italiano, tra la rondella e il motore Un piccolo saggio sulle virtù e i vizi del paese alla vigilia dell'Unione Europea

ENRICO ALLEVA

analizza l'etica predominante sta- ponenti dei prodotti tedeschi. MARCELLO DE CECCO pirateggiare in assenza di grandi mercato globalizzato del lavoro tunitense: questi Stati Uniti che Un'Italietta contemporanea del- imprese multinazionali che issino - che deve tener conto della capa- L'oro d'Europa: furono dal loro inizio e che resta- l'innovazione della rondella - ma il tricolore? E come fare, con cità di parlare lingue diverse dalla monete, economia e politica no ancora una terra di immigra- rischiosamente lontana daO'inven- strutture burocratiche che fanno propria o di saper navigare in In- nei nuovi scenari mondiali zione, con una società strutturata tare un motore competitivo, riven- dell'inefficienza un baluardo di ternet. in modo tale che l'accesso avviene pp. 142, Lit 18.000 dibile a livello internazionale nel potere, dove senza clientilismo e Il profeta De Cecco già mesi non per nascita né per naziona- mercato oggi competitivamente senza raccomandazioni poco o prima della crisi delle repubbli- Donzelli, Roma 1998 lità, ma per individualissima scel- globalizzato. Mettendo in piena nulla si muove, anche nelle scien- che che furono sovietiche si pone ta propria (quegli Stati Uniti che luce una perenne contraddizione ze e - ahinoi! - nella cultura? Chi il problema non indifferente di un insieme di culture europee che uesto celebratissimo li- per la prevedibile incapacità di bello è stato decantato leadership economica della Rus- qda Eugenio Scalfari con sia sull'Europa crea ostacoli al tono lievemente parrocchiale nel- La cultura scientifica in Italia processo di integrazione europea le pagine culturali della "Repub- nato nel nostro paese con il tratta- blica", della quale l'eminente stu- to di Roma e realizzatosi concre- Ma come va la diffusione della cultura dono dalle scienze, che tratta la scienza delle dioso De Cecco è regolare colla- tamente con l'Unione monetaria. scientifica-e tecnologica in Italia, paese tradi- arti varie"; Carlo Cattaneo fondava nel 1839 boratore. Ma ha anche ricevuto il Si realizzerà il sogno del generale zionalmente umanista e forse anche per que- il periodico "Il Politecnico", e nella prefazione tributo di quattro fitte pagine che De Gaulle, l'Europa dall'Atlanti- sto così carente quanto a innovazione, brevet- il ben meno canonico "Manife- al primo fascicolo dichiarava che l'intento era co agli Urali? E quale sarà nel fu- sto" ha dedicato in agosto a ti, "scoperte" (o almeno "trovate") economi- "appianare ai nostri concittadini con una rac- turo prossimo l'omogeneità "cul- un'analisi intelligente delle tesi camente utili alla competitività del prodotto colta periodica la più pronta cognizione di turale" italiana, di quel paese che per nulla banali che emanano da italiano? Un riuscito compendio a cura di quella parte di vero che dalle ardue regioni non ha mai tenuto conto delle questa raccolta di scritti. Idee, Raffaella Simili (Ricerca e istituzioni scienti- della Scienza può facilmente condursi a fecon- considerazioni di De Gasperi e La punti di vista, prospettive per i fiche in Italia, Laterza, 1998; cfr. "L'Indice", dare il campo della Pratica, e crescere sussidio Malfa, con il fallimento dei tenta- giovani che si affacciano nel diffi- 1998, n. 9) rende finalmente possibile e conforto alla prosperità comune e alla convi- tivi italiani di avere una politica cile lavoro di operatore culturale, un'analisi storiografica delle peculiarità di venza civile". Incoraggiare insomma arti e industriale e persino una politica di ricercatore umanista o scien- parziale arretratezza del nostro paese. Un (ov- mestieri è stato, ma ancora sarà, compito di economica indipendente? Un ziato. viamente) brillante saggio di Pietro Corsi tale tipo di istituzioni. Diffondere la cultura paese che forse ha già rinunciato a Poche letture come questo pic- spiega il dipanarsi delle discipline attinenti le scientifica è compito delicato delle istituzioni strutture formative in grado di colo carme di De Cecco insegna- forgiare una classe dirigente, un scienze naturali italiane prima e dopo museografiche, ed è in corso di stampa la pub- no a guardare con occhi non pro- paese disperatamente bisognoso l'Unità, mentre è la stessa curatrice che sì oc- blicazione che segue il recente convegno "Ri- vincialissimi la realtà italiana o di un'ancora esterna alla quale ag- cupa dell'analisi storiografica dei laboratori cerca e innovazione nei musei in Italia: ten- possono* davvero utilmente spa- grapparsi, e ancor di più di un ti- sperimentali nazionali. Davvero illuminante lancare la mente a chi nel mercato denze e prospettive di sviluppo", di cui Ema- mone esterno dal quale farsi dirige- del lavoro intellettuale decidesse - per chi oggi desiderasse riflettere sulle sorti nuela Reale è stata organizzatrice e Paolo re. Valgono queste considerazioni di trovare provento con cui so- future della scienza italiana a partire dalle sue Galluzzi - Direttore dell'Istituto e museo di anche per la formazione culturale, stentarsi: ovvero farne un lavoro specifiche radici-la caratterizzazione a firma storia della scienza di Firenze - atteso relato- o nella terra dei "padroncini" anar- se non stabile almeno non troppo dello storico dell'Università Cattolica di Mi- re introduttivo. Si tratta di una sommaria ri- coidi alcune idee sono ancora de- precarizzato. Per non parlare del- lano Roberto Maiocchi, che passa in rassegna cognizione a livello nazionale che include una stinate a restare lettera morta? la sua utilità per l'esercito italiano gli istituti di ricerca scientifica italiani e le tra- relazione di Reale sulle funzioni emergenti e L'economista De Cecco con lungi- degli educatori, soprattutto colo- sformazioni che ne hanno segnato lo sviluppo gli aspetti organizzativi dei musei scientifici. miranza stabilisce che una priorità ro che gestiscono la delicata pro- culturale durante il regime fascista. Scopria- Nella stessa opera saranno presentati i risul- urgente sarebbe dare risposta a ri- fessionalizzazione che segue la mo che Mussolini fu l'unico a prendere sul se- tati preliminari di un'indagine compiuta da chieste interne ed esteme di scuola dell'obbligo fino al conse- rio -finanziandole - le ricerche di Enrico Fer- Salvatore F. Allegra sulle attività di ricerca e profonda riforma dei sistemi scola- guimento del titolo di "dottore di mi; e che lo fece solo quando Domenico Ma- didattiche svolte in queste istituzioni, che stici europei, inclusi quelli univer- ricerca". sitari e postuniversitari, renden- rotta, fondatore dell'Istituto superiore di sa- sarà utile confrontare con precedenti ricerche, Ma è in particolare un proble- doli tali da provvedere con suc- nità, riciclò come "utiliper la salute pubblica" nonché con le iniziative di messa in rete che ma delicato, dolorosissimo per il cesso e rapidità alla formazione ricerche bocciate dal Consiglio nazionale del- futuro scientifico del paese, che il già fioriscono copiose (cfr. La scienza della giovanile di cui i nostri paesi le ricerche - che della ricerca di base già rego- libro - dedicato alla politica eco- memoria: bibliografia museologico-museo- dell'Europa hanno urgente biso- nomica e finanziaria nei nuovi lava i fondi. Estremamente interessante, e grafica 1947-1997. The Science of Memory: gno per combattere la disoccupa- scenari mondiali - sembra sfiora- originale contributo al dibattito che ferve in Museological-museographical Bibliography zione intellettuale e non. Ma do- re e invece in pieno colpisce: il Europa, il saggio del torinese Vittorio Mar- 1947-1997, su Cd-Rom, Olimpya, 1997; ve - in Europa - investire in for- problema complesso e ingarbu- chis sulle Scuole Politecniche in Italia tra XIX già disponibile per esempi in rete: mazione e dove in innovazione gliato dell'innovazione, finalmen- e XX secolo. Il Tommaseo scriveva: "Politec- http: //www. aere. com/edolimpia. tecnologica? te tratteggiato per quello che po- nico: che concerne molte arti in quanto dipen- (E.A.) Con profonda lucidità il volu- trebbe significare in termini di in- me illustra l'Europa delle mone- vestimento in cultura scientifica e te, quella realtà di mercato del la- tecnologica per un paese indebi- voro che le nuove generazioni tatissimo. Un'Italia che non può stanno affrontando. De Cecco sprecare risorse e che è quindi co- proprio per questo ancora aprono nazionale, la persistenza del no- non ricorda la crisi del 1995, anno mette in guardia i lettori da alcu- stretta a finanziare università, enti con tanta facilità i battenti ai gio- stro paese come realtà economica meraviglioso per i nostri padroni e ne visioni prevalenti nei commen- di ricerca, settori industriali po- vani ricercatori italiani in cerca di integrata - dato che il modello padroncini, ma che tanta parte eb- tatori italiani di fatti economici tenzialmente competitivi, esclusi- fortuna), etica che non funzio- mitteleuropeo esclude il meridio- be nelle nostre esportazioni - in- mondiali, ricordando che quando vamente se questi potenziali reci- na solo per coloro che discendo- ne italiano, perlomeno nella sua clusi i prodotti culturali e intellet- si guarda allo scondinzolio della pienti di finanziamento statale o no da chi in nordamerica fu con- parte occidentale e insulare, even- tuali - per non parlare dello status coda del cagnolino e se ne evince governativo potranno dimostrare dotto in catene e vi restò per gene- tualmente trasformabile, decreta giuridico ed economico di chi per che la coda è ferma, e che ad agi- di avere tutte le carte in regola razioni in qualità di schiavo. O l'autore, in un enorme parco turi- mestiere fa cultura e che oggi, a tarsi è invece il resto del cane, si perché il danaro pubblico non sia quando con prosa vivace indivi- stico per le vacanze dei cittadini tre anni di distanza, si confronta rischia di proporre ai lettori - so- regolarmente dissipato per sti- dua i motori del cambiamento della nascente mitteleuropa. Nella con il rigorismo necessariamente prattutto quelli giovani - una vi- pendi parassitari, sinecure acca- economico e culturale della logi- sua analisi, la città di Roma - oltre germanofilo che scaturisce dal sione fuorviante del nostro paese demiche, acquisto di apparec- ca nella neo-mitteleuropa che si al ruolo pre-unitario di fornitrice tentativo di non facile attuazione e del suo futuro sviluppo. La chiature inutilizzabili quando non sta inesorabilmente affermando di servizi turistici e religiosi - non della incalzante "legge Bassani- realtà è che, nella economia glo- obsolete. - mettendo in crisi questi Stati na- costituirebbe così caso a parte ri- ni". balizzata, e questo certamente va- Parla del nostro paese il De zionali medi la cui persistenza spetto a quel meridione che è in ef- Ma su uno spunto particolare le per scelte tecnologiche e di Cecco che irride il sistema ferro- aveva resistito ai tentativi di razio- fetti ancora componente genetica De Cecco dà prova di vera mae- mercato dei prodotti culturali viario che solca quella Russia - di nalizazzione post-bellica dei libe- di una parte preponderante di cit- stria nel provvedere il lettore con (editoria inclusa), questa nazione cui profeticamente avverte le ratori/invasori americani. tadini. un'ottica particolare e privilegia- onorevolmente collocata tra i pri- scosse del terremoto economico, In questa cornice, De Cecco in- Il dualismo italiano è stato gran- ta, quando tratta dello sviluppo mi cinque-sei del G7 ha un posi- regolarmente verificatosi mesi do- quadra un'Italia rischiosamente demente accentuato nell'ultimo economico e culturale - e financo zione davvero peculiare, e a nes- po la pubblicazione del libro - rassegnata a sacrificare i residui ventennio, e De Cecco narra an- etico - dell'Europa in funzione e suno è concesso oggi, pochi mesi che con una smisurata rete collega centri organizzativi della produ- che del perché i localismi abbiano in coevoluzione con gli Stati Uni- dopo "la scelta di Maastricht", grandi fabbriche specializzate, zione, integrando con grande suc- da questo fenomeno tratto cre- ti. Ed è per questo che non si può non tenere nel dovuto conto ana- con un complesso che essenzial- cesso la propria industria con scente vitalità. Perché gli italiani non raccomandarne la lettura ai lisi acute e brillanti della colloca- mente macina inefficienza su bi- quella tedesca ma come mera - ef- accettarono l'eurotassa senza pro- giovani, che per necessità o inter- zione europea dell'Italia alle so- nario singolo o doppio. O quando ficiente - fornitrice di parti e com- teste? Sono gli italiani in grado di na motivazione si affacciano al glie del terzo millennio. DEI LIBRI DEL MESE

NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 35 i^ftcr'vic^~ obikisCr cCe^L

Tuttavia quella che De Cecco fe- meno che si è già venuto delineando buoni e passivi esecutori, in un pro- condivisibile la sua denuncia degli licemente indica come l'integra- in questi anni, costituito da una so- cesso in cui le logiche della catena di effetti deleteri della dequalificazio- Integrazione zione subalterna dell'Italia in Eu- stanziale verticalizzazione del siste- montaggio hanno investito prima- ne dell'università e la sua riduzione ropa comporterà la riduzione delle ma industriale e finanziario. Di qui riamente i colletti bianchi. a esaminificio di massa, non solo in subalterna industrie nazionali a una mera fun- il fabbisogno crescente di quadri Sotto questo profilo tenderei a Italia. Ma non credo tanto che ciò zione complementare o integrativa professionali e di competenze me- esprimere solo una riserva su quan- comporterà, almeno per il nostro LUIGI CAPOGROSSI-COLOGNESI dei sistemi più forti, localizzati ol- ramente riproduttive ed esecutive, to De Cecco scrive a proposito del- paese, un'emigrazione delle inven- tralpe, con un'ulteriore inevitabile sia pure di buon livello, a cui non la natura dello straordinario pro- zioni... verso il settore privato, ma- na delle grandi qualità di conseguenza dell'impossibilità di solo il nostro, ma i vari sistemi uni- cesso di innovazione industriale gari! Si tratterà piuttosto di una Marcello De Cecco è quel- utilizzare adeguatamente all'inter- versitari europei si stanno adeguan- statunitense di questi anni, associa- forzata emigrazione dei potenziali la di saper esporre il pro- no della nostra economia i quadri do. Insomma pochi superlaureati to nell'immaginario collettivo alla inventori, dei nostri giovani più do- Uprio pensiero evitando accurata- migliori e più dotati formatisi nelle dotati di un bagaglio di conoscenze Silicon Valley. È senz'altro esatto tati e qualificati, che dovranno cer- mente di rinchiudersi nel gergo di nostre Università. e, soprattutto, di una capacità di ac- dire che ciò è stato reso possibile care fortuna all'estero. una lingua destinata agli specialisti, D'altra parte sul tipo di domanda cesso a queste attraverso il dominio dalle grandi università californiane D'altra parte la trasformazione secondo l'abitudine così diffusa e di alta formazione da parte delle dell'enorme flusso di informazioni e dagli imponenti budget di ricerca in corso di tutti i sistemi universita- profondamente radicata di un'ac- economie europee e non solo di reso possibile dalla rivoluzione ad esse assicurati da privati e gover- ri europei, accelerata se possibile cademia sostanzialmente provin- quella italiana gioca un altro feno- informatica tuttora in corso, e molti no americani. Ed è quanto mai dagli orientamenti di Bruxelles, e il ciale come quella italiana. loro modellarsi sul sistema appa- Un'altra qualità non meno im- rentemente vincente cela, a mio portante per la centralità del suo giudizio, un errore di fondo. Non è discorso è il fortissimo tessuto mo- infatti il sistema di alta formazione rale che lo ispira: anche in questo statunitense a essere effettivamen- confermandosi ultima espressione te più competitivo di quelli euro- di una tradizione minoritaria nel pei, ma l'utilizzazione fattane dalle nostro paese, lontana dalla retorica rispettive società. Al contrario il si- e dall'ideologismo verboso. E an- stema americano cela un deficit che per questo egli si rivela erede di permanente, coperto dalla persi- una tradizione di pensiero alto, ma stente acquisizione delle compe- minoritario; e si pensa immediata- tenze scientifiche necessarie me- mente a Pareto, a Pantaleoni, a Ei- diante l'importazione di giovani ri- naudi. Ma sarebbe erroneo limitar- cercatori da paesi economicamen- ci a un orizzonte solo di economi- te più deboli: dall'Europa, dalla sti: giacché in ballo è il destino e Cina, dall'India, ecc. l'identità nazionale. E qui l'autore Il vantaggio americano è semmai di questo pur così breve libretto . rappresentato da due altri fattori: la appare riallacciarsi a una pagina al- rapidità del trasferimento delle co- ta e disperata della nostra storia: da noscenze dai sistemi universitari e Cattaneo a Pareto, da Einaudi a dai centri di ricerca al mondo indu- Salvemini. striale, e la superiore capacità di fi- E alta, straordinariamente provo- nanziamento di nuove intraprese catoria e ricca di accostamenti fe- da parte del sistema bancario ame- condi è l'analisi dei significati e del- ricano. È l'assenza di pastoie buro- le possibilità che la nostra storia cratiche e la flessibilità del comples- contemporanea ci propone. La sivo sistema ricerca - innovazione creazione di un grande sistema eco- industriale - mercato finanziario a nomico e finanziario unificato assu- garantire il successo statunitense. me infatti la coerenza di una rispo- Non si tratta dunque tanto di sta adeguata a un processo di conti- agire sulle università europee, ma nentalizzazione già attuato oltre su quello che è a valle di questo: su Atlantico, e che da laggiù assume un sistema bancario che dovrà es- una funzione egemonica e trainante sere più disposto a rischiare, sulla insieme di tutta l'economia mon- possibilità di creare nuove indu- diale. In questo quadro tuttavia strie in un mercato più libero e in l'autore ha buon gioco a evidenzia- contesti burocratico-amministrati- re le debolezze strutturali e culturali vi infinitamente meno vincolanti con cui l'Italia si presenta a tale ap- di quelli che caratterizzano non so- puntamento: debolezze che in qual- lo l'Italia, ma molti altri paesi che modo la mettono alla mercé dell'Europa continentale. delle economie e delle politiche na- Le pagine di De Cecco si leggo- zionali caratterizzate da un'assai no d'un fiato e fanno pensare: si maggiore forza: non solo la tedesca, tratta di un discorso non solo luci- l'inglese, la francese, ma sinanco do, ma appassionato. Una passio- (davvero insospettata) quella olan- ne che ci ricorda un altro grandis- dese. Di qui la conseguenza fonda- simo testimone di un'altra sconfit- mentale consistente nello sposta- ta storica del nostro paese, destina- mento dei poli decisionali verso il ta a pesare ancor oggi: Machiavelli, nord e il centroeuropa in una forma un nome, anche questo, che non a di autocolonizzazione interna. caso ricorre in queste pagine.

ANTONIO MAGLIULO il primo volume all'esame del pen- mici (imprese e sindacati) scaval- Berger e Ronald Dorè mettono in di- autori che hanno contribuito al vo- Marco Fanno e la cultura siero economico di Marco Fanno, cando il mercato". Il che è come scussione questa ipotesi e la desi- lume non sono concordi. Alcuni, economica italiana "un liberale, ma non un liberista". Il dire che da noi l'ideologia del free derabilità degli effetti della conver- come Dorè, Streeten, Kester e del Novecento fatto è che l'economia di mercato market non è mai stata di casa, op- genza dal punto di vista del benes- Ostry, pur con diverse sfaccettatu- consegue l'equilibrio ottimale pure (come direbbe Magliulo) che sere sociale. In primo luogo, i saggi re, sostengono la tesi dell'inevita- d'impiego delle risorse e di soddi- ha sempre vissuto all'opposizione. di Boyer e di Wade, analizzando bile declino dei modelli nazionali, pp. 205, Lit 35.000 sfazione dei consumatori solo nel- GIORGIO GATTEI l'evidenza empirica generalmente non senza preoccupazione per il fornita a supporto dell'ipotesi di possibile ridimensionamento dei Polistampa, Firenze 1998 la teoria, dato che nella realtà i I conti possono anche non tornare. Differenze nazionali convergenza, mettono in luce come diritti di benessere e di cittadinan- Da qualche tempo ha preso pie- essa non fornisca affatto risultati za che trovano protezione nelle le- de lo studio degli "stili nazionali" E così nel concreto si può arrivare e capitalismo globale definitivi. Convergenza o divergen- gislazioni nazionali (in particolare del pensiero economico, ossia a giustificare all'alba del secolo la a cura di Suzanne Berger za risultano ipotesi altrettanto plau- Dorè e Streeten). Altri, come Boyer delle caratteristiche "di cittadinan- necessità del protezionismo, tra le e Ronald Dorè sibili a seconda del riferimento tem- e Wade, si oppongono alla pro- za" che hanno arricchito in una due guerre il corporativismo e nel ed. orig. 1996 porale e geografico scelto. Comun- spettiva della convergenza e pre- certa nazione un certo paradigma secondo dopoguerra la program- pp. 251, Lit 32.000 que, un'attenta lettura dei dati mo- vedono la resistenza a lungo termi- economico. E va detto che in que- mazione pur rimanendo sempre li- il Mulino, Bologna 1998 stra un'economia mondiale in cui le ne e l'espansione di differenti siste- sta ricerca di "nazionalismi" la berali. Ma per Magliulo questo non è solo l'esito di un singolo autore. relazioni economiche sono ancora mi nazionali e di diversi modelli di specificità di uno stile italiano di fa- La progressiva liberalizzazione prevalentemente inter-nazionali capitalismo. Questi ultimi, pur mo- re economia sembra reggere bene È un vero e proprio "carattere na- dei movimenti di beni, capitali e la- piuttosto che globali. In secondo dificandosi nel tempo e incorpo- alla prova: è veramente esistita zionale", che ci appartiene sia voro, realizzando una crescente in- luogo, se anche si ammettesse la rando elementi di modelli alternati- una nostra maniera di pensare "nella versione autoritaria (e un po' tegrazione tra i diversi paesi, ha in- tendenza verso la convergenza vi, possono continuare a esistere l'economia, che recepiva le grandi ingenua) delle corporazioni fasci- dotto a formulare l'ipotesi di una ra- delle economie, rimarrebbe da di- nella loro diversità e a essere com- teorie internazionali, ma le adatta- ste che nell'accezione, più moder- pida convergenza dei sistemi na- mostrare l'esistenza di un processo petitivi rispetto ad altre forme di va al "contesto". E con quale adat- na e incisiva, di un potere politico zionali verso un unico modello simile per quanto riguarda le forme produzione. tamento? Una nuova collana diret- che orienta e condiziona i compor- economico-politico. I contributi rac- istituzionali. Su questo punto gli ANNA FALZONI ta da Piero Barucci e Piero Roggi tamenti dei grandi soggetti econo- colti nel volume curato da Suzanne si muove in quest'ottica, affidando DEI LIBRI DEL MESE

NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 36 y^Lcreétic-d' dunque che il dualismo è piutto- sto quello tra il pensiero di ispira- UBERTO SCARPELLI Fratelli nemici zione cattolica e il pensiero di Bioetica laica ispirazione non-religiosa, cioè lai- a cura di Maurizio Mori Un dibattito fuorviante co. Dobbiamo quindi intendere e con un intervento usare "laico" e "laicismo" in COSIMO MARCO MAZZONI di Norberto Bobbio un'accezione assai diversa da Bollati Boringhieri quella indicata da Abbagnano pp. 247, lire 28.000 (laicismo come sinonimo di plura- Non è una novità che il dibatti- argomenti della bioetica. Spesso Baldini & Castoldi, lismo intellettuale e non dogmati- Luigi Pintor to sulla bioetica in Italia trascorra sono interventi tratti da fatti di Milano 1998 fra due poli antagonisti, spesso in- cronaca o d'occasione, sempre co). Ma affermare oggi che il pen- LA SIGNORA comunicanti, armati da insor- analizzati con un tono alto e con siero cattolico, cioè a dire di ispi- KIRCHGESSNER montabili pregiudizi sulla bontà una visione unitaria della comples- razione cattolica, sia, in quanto ta- no di bioetica, e si presume siano «Variantine», pp. 152 dei fini e sulla tolleranza dei reci- sità. In tutti c'è un metodo, una vi- le, dogmatico è alquanto forzato. uomini di buona volontà, sono ani- L. 18000 proci strumenti di analisi. In Ita- sione, un atteggiamento che ne ac- Attestiamoci dunque su un signi- mati da un unico o unitario atteg- lia, e solo in Italia, essendo questo comuna l'ispirazione e le finalità, ficato più ristretto - peraltro cor- giamento etico, il quale non può Hans Magnus un elemento precipuo del nostro ed è quello che dà il titolo al libro, rispondente al suo uso vulgato - non essere riconducibile a princìpi Enzensberger o a valori unitari. Sono "i fratelli nemici", come dice Francesco POLITICA D'Agostino. Fratelli su campi for- E CRIMINE se diversi ma non necessariamente • «Saggi. Arte e letteratura» avversi. Le diversità appaiono pp. 288, L. 55 000 marginali, e, quando lo sono, sono irrilevanti. Di bioetica laica parla- Carlo Pasi no solo i laici, è bioetica sedicente laica. Tant'è vero che i cattolici non parlano mai di bioetica catto- COMUNICAZIONE lica. CRUDELE Ciò che fa specie - dunque - è DA BAUDELAIRE che la bioetica cattolica (una volta A BECKETT per tutte: di ispirazione cattolica) «Saggi. Arte e letteratura» cerchi ogni occasione per sfumare pp. 400, L. 55 000 le differenze. A ogni manifesto lai- co sorge una voce che dice: ma Susan Quinn perché mai "laica"? la bioetica è una e non tollera aggettivazioni. MARIE CURIE Ciò che fa specie - dunque - è UNA VITA che la bioetica cattolica cerchi «Le Vite», pp. 552 con 43 ogni occasione per nascondersi, illustrazioni fuori testo, ril. per confondersi. Molto di rado si L. 130000 trovano posizioni apertamente di- chiarate provenienti dal mondo Arnold Goldberg cattolico: di qua noi, di là voi. PERVERSIONE Non abbiamo trovato un cattolico che dica: la mia è una bioetica cat- E PERVERSIONI tolica perché si fonda su princìpi «Programma di Psicologia di ispirazione cattolica e si distin- Psichiatria Psicoterapia» gue e si separa dalla bioetica fon- pp. 186, L. 40000 data su altri valori, quelli non reli- giosi, agnostici, atei, ecc. Perché? Francesca Avalle Perché una bioetica siffatta a pa- Rosalba Bascetta rer suo non esiste, non può esiste- Germana Prato re. Non. è vero che sono fratelli nemici, uno dei due fratelli non IL esiste. CERCABAMBINI Ciò che fa specie - dunque - è L'ESPERIENZA che la bioetica cattolica neghi se DELLA RELAZIONE NELLA SCUOLA MATERNA stessa. Non solo non riconosce l'esi- PRESENTAZIONE stenza di una bioetica laica, ma non DI WALTER FERRAROTTI riconosce neppure l'esistenza di «Manuali di Psicologia una bioetica cattolica, cioè fondata Psichiatria Psicoterapia» su princìpi religiosi (i quali hanno pp. 200 con 8 tavole a colori tra i postulati più significativi e ca- fuori testo, L. 55 000 ratterizzanti l'accettazione di dog- mi). "Sfido chiunque - dice ancora D'Agostino - a ritrovare in quanto Guglielmo Gulotta affermo posizioni concettuali legate Emanuele Del Castello a postulati confessionali o dogmati- PSICOLOGIA ci". E la sua una posizione, malgré DELLA paese, vi sono due tipologie, per e cioè la laicità del metodo, ossia di "laico", ossia non-religioso, soi, laica? Se fosse davvero così, i lai- PSICOTERAPIA così dire, di letteratura bioetica, la dei criteri di analisi e di giudizio non legato a presupposti, a dog- ci direbbero di sì. «Nuova Didattica», pp. 164 bioetica cattolica e quella laica. dei fatti e dei princìpi etici che da mi, a priorità, a pre-giudizi, a po- Dall'altro lato della barricata, il L. 35 000 Esistono in Italia, e solo qui, ma- quei fatti sono ricavati. stulati di natura religiosa. "Una pensiero laico rivendica la propria nuali di bioetica confessionale Vorrei provarmi, da giusposi- bioetica laica è una bioetica ela- identità e la propria autonomia. La (tanto per esemplificare, quelli di tivista convinto e praticante, a borata come se non ci fosse un bioetica laica, proprio perché lai- Anna Oliverio Ferraris monsignor Sgreccia e del cardina- esporre nel modo più piano di cui Dio", diceva Scarpelli citando ca, è l'unica bioetica possibile. Era PSICOLOGIA le Tettamanzi), monografie sulla sono capace alcuni punti di quel Grozio. Mi rendo naturalmente proprio Scarpelli a sostenere che DELLA PAURA fecondazione assistita, sull'abor- dibattito, nella speranza di portare conto che il significato ora de- quella laica, in quanto portatrice NUOVA EDIZIONE to, sull'embrione, sull'eutanasia, un contributo di chiarificazione ai scritto della parola "laico" lascia del principio di autonomia e del «Saggi psicologici», pp. 168 scritti da autori cattolici. Ed esi- termini e ai limiti della contrappo- insoddisfatto colui che vede in suo corollario necessario, il princi- L. 35000 stono altrettanti libri e saggi sugli sizione, contro quella che Scarpelli quell'espressione qualcosa di più pio di tolleranza, era la sola ad ave- stessi argomenti scritti da autori chiamava "la retorica dell'impo- che un dato negativo. Laicismo, re una legittimazione morale. La laici. Ebbene, questi due campi tenza" e contro i nominalismi. dice ancora Scarpelli, "è il vivere reazione cattolica non è stata di ri- Carlamaria Del Miglio non si incrociano pressoché mai. Anzitutto, mi pare improprio, e in prospettive e secondo valori fiuto, di negazione, il che in qual- ECOLOGIA Percorrono strade parallele, in- in certo modo sleale, affermare puramente umani e mondani, ri- che modo avrebbe potuto trovare DEL SÉ contrano analoghi o identici osta- che l'alternativa sia tra pensiero nunciando, anche nella libertà giustificazione, ma di ricerca del- DALLA PERCEZIONE coli conoscitivi, ma su due fronti critico (rappresentato dalla bioe- della propria coscienza, a control- l'integrazione, dell'assorbimento, ALLA incomunicanti. tica laica) e pensiero dogmatico larli e a consolidarli sopra fattori dell'inglobamento, della confusio- CONCETTUALIZZAZIONE trascendenti". ne. A chi professa un'etica fondata DEL SÉ Non è possibile in questa sede (rappresentato dalla bioetica cat- tolica). Esiste infatti un pensiero La curiosità del dibattito sull'al- su valori non religiosi o antireligio- NUOVA EDIZIONE affrontare anche solo una parte dei temi trattati da Scarpelli: si tratta laico dogmatico, così come esiste ternativa laico / non laico è questa: si, o ancora sulla negazione di valo- «Nuova Didattica», pp. 144 di una raccolta di articoli pubbli- un pensiero cattolico critico. il mondo cattolico rifiuta la distin- ri religiosi, si risponde: non c'è ra- L. 35 000 cati per lo più sul "Sole 24 Ore" e Esattamente come esiste un pen- zione e afferma: l'etica della vita gione di differenza, di separatezza, su "Mondo economico", nell'arco siero religioso liberale e un pen- non può essere laica, cioè non-reli- di antagonismo: siamo fratelli (ne- di circa un ventennio, su tutti gli siero laico illiberale. Diciamo giosa. Coloro che parlano e scrivo- mici?). N. 10, PAG. 37 NOVEMBRE 1998

quello dell'Enciclopedia), ma an- stinata dunque ad apparire "inat- cuzione pronunciata da Derrida nel tracciato nella struttura stessa della che in nome della stessa ridefini- tuale" innanzitutto agli occhi di cimitero di Pantin il 27 dicembre coscienza (come sottolinea Petrosi- Verità e zione della filosofia in rapporto un'epoca in cui la stessa nozione 1995 in occasione dei funerali di no nel saggio introduttivo al testo) in alla categoria di opera, di azione, di verità sembra guardata con so- Lévinas. Questo primo testo, ap- quanto intenzionalità, "coscienza violenza alla dimensione del politico non spetto. punto, Addio, non fu quindi origi- di". La lettura derridiana di Lévinas meno che a quella del poetico. Da segnalare che il lettore inte- nariamente pensato per la pubbli- si svolge intomo alla frase che in GIANLUCA GARELLI Giacché se Hegel è stato l'ultimo ressato ad approfondire aspetti cazione, e non ha quindi la forma di Totalità e infinito definiva l'in- grande filosofo, in quanto scopri- della biografia intellettuale di un testo filosofico nel senso tradi- tenzionalità appunto come "atten- tore della "categoria filosofica Eric Weil può ricavarne ampia zionale: il suo carattere decostrutti- zione alla parola o accoglienza del ERIC WEIL della filosofia stessa", il problema informazione nella raccolta di vo sta del resto proprio nella sua volto, ospitalità e non tematizzazio- ne". Nel carattere antiriflessivo im- Logica della filosofia di abbinare la comprensione del saggi di Sichirollo, La dialettica forma allocutoria e non constativa, mondo alla vita nel mondo stesso degli antichi e dei moderni. Studi testimoniale e non descrittiva, che presso da Lévinas alla fenomenolo- a cura di Livio Sichirollo che non si riduca a una pretestuo- su Eric Weil, uscito pressoché consente una modalità di discorso gia Derrida ritrova infatti il motivo di ed. orig. 1950 sa filosofia dell'impegno rimanda contemporaneamente alla tradu- esplicitamente restia a cristallizzarsi quell'apertura verso l'altro che non è alla necessità di una definizione zione italiana della Logica della fi- nella forma apofantica o tetica del solo l'inizio dell'etica, ma anche della pp. 613, Lit 68.000 dell'azione e dell'uomo capace di losofia per i tipi del medesimo discorso filosofico. La relazione razionalità - una razionalità intesa il Mulino, Bologna 1997 impersonarla, il politico-, l'unico editore. con l'altro - la relazione etica - si come accoglienza, ricettività, e anzi sensibilità - e persino della politica. Tutto il confronto che Derrida con- duce con Lévinas nel secondo testo Eric Weil sapeva bene, quando raccolto in questo libro, La parola uscì la sua Logique de la philo- WALTER BENJAMIN, Il viaggiatore solitario KARL JASPERS, Piccola scuola del pensiero d'accoglienza (conferenza tenuta in sophie, di lanciare una sorta di sfi- e il flàneur. Saggio su Bachofen, ed. orig. filosofico, ed. orig. 1965, trad. dal tedesco di apertura di un Hommage à Emma- da filosofica: la stessa che si di- 1977, trad. dal francese di Elisabetta Villari, pp. Carlo Mainoldi, pp. 165, Lit 28.000, Se, Mila- nuel Lévinas il 7 dicembre 1996), è rebbe fatta propria dalla tradu- 77, Lit 15.000, il melangolo, Genova 1998. no 1998. anzi giocato sulla radicalità della no- zione italiana dell'opera, un'ulte- zione di "ospitalità", "accoglienza", riore testimonianza del crescente Nei primi mesi del 1935, nel corso dell'esilio Questo libro raccoglie una serie di tredi- diremmo sulla sua "originarietà" e interesse suscitato in Italia dalla ci lezioni tenute da Karl Jaspers su invito parigino, Benjamin porta a termine, su incarico "trascendentalità". Ciò che è in que- figura di Weil, a partire dagli anni della "Nouvelle Revue Franqaise", il saggio della radio bavarese e successivamente stione per Derrida è l'antecedenza settanta. Carattere di sfida, dun- JohannJakob Bachofen. Il lavoro, al quale egli pubblicate nel 1965. Come spiega Jaspers dell'etica sul politico, l'evento politi- que: e questo non solo per l'og- affida la speranza di poter dare inizio a una sta- stesso nella prefazione, l'aggettivo "picco- co, nella misura in cui il politico ac- gettiva complessità del testo, che la" che compare nel titolo non vuole essere cade - viene - prima ancora che non sempre ne agevola la lettura bile collaborazione intellettuale al di fuori della una proclamazione di modestia, né mini- un'etica sia pronta a recepirlo. Ci (più luoghi dell'opera potrebbe- Germania hitleriana, viene redatto direttamen- sembra di vedere, in questo capovol- ro mostrare quanto lo stesso Weil te in francese. Benché la scarsa circolazione del- mizzare la portata dei temi trattati, ma al- gimento, la ripresa di un tema hei- ne fosse pienamente consapevo- le opere di Bachofen in Francia suggerisca per lo lude semplicemente alla brevità delle le- deggeriano - quello del dato che pre- le), ma anche per una certa conse- scritto un taglio prevalentemente informativo, zioni stesse. Le lezioni sono raggruppate in cede ogni orizzonte di trascendenta- guente parvenza di "inattualità", l'autore non intende rinunciare alla possibilità quattro sezioni: la prima (Argomenti lità - rispetto alla problematica fe- dovuta fra l'altro alla mole pode- di porre in primo piano alcune delle questioni d'approccio) comprende II cosmo e la vi- nomenologica dell'intenzionalità: rosa, all'evidente sforzo sistema- ta, Storia e presente, Il sapere fondamen- che gli stanno più a cuore. Lo scopo è quello di prima di ogni "coscienza di", e quin- tico, alla stessa modalità argo- ricostruire, a partire dall'originale figura tale, L'uomo; la seconda (Argomenti con- di di ogni accoglienza, un dato è lì mentativa scelta, povera di ri- dell'autore del Mutterrecht, una vera e propria cernenti la politica) comprende i capitoli mandi e si direbbe tutta invilup- - c'è o accade -, chiedendo di essere "storia segreta" della cultura tedesca tra Otto e Una discussione politica, Il divenire del- pata nel divenire stesso del "ricevuto", "accolto". Si tratta del l'uomo nella politica, Conoscenza e giu- discorso. Novecento. Si tratta di sottoporre a critica gli passare dell'altro che - scrive Derri- dizio di valore, Psicologia e sociologia, Il fatto è - e quest'istanza non è esiti della Bachofen-Renaissance degli anni da - "ha già superato la soglia, non comunque meno comprensibile venti (Schiller, Bernoulli, Klages, Bdumler) per La dimensione pubblica; nella terza (An- attendendo né invito né ospitalità né oggi di quanto non lo fosse cin- sottrarre la riflessione bachofeniana sul mito, coraggio all'eternità) si trovano le lezioni accoglienza". La sua visita "eccede quantanni fa - che si tratta di sul simbolismo e sull'inconscio alle letture "po- su Le cifre, L'amore, La morte; la conclu- ogni relazione dialogica da ospite a ospite (...) La sua effrazione trauma- comprendere quale sia il luogo litiche" in pieno sviluppo negli anni del nazi- sione è dedicata a La filosofia nel mondo. tizzante deve aver preceduto ciò che proprio dell'attività filosofica, po- smo. Mentre vengono così alla superficie alcuni La semplice elencazione dei titoli delle le- normalmente chiamiamo ospitalità, sto che si accetti la premessa, che zioni dà un'idea degli argomenti trattati dei motivi di fondo della riflessione di Benja- precedendo persino, sebbene esse Weil sembra ritenere inaggirabi- da Jaspers, che cerca sempre di partire "da min sulla storia, sulla natura e sull'essenza miti- già appaiono sconvolgenti e perver- le, che la vera filosofia per essere ca del diritto, sono altresì evidenziati nella di- esperienze intuitive, da realtà della natu- tale dev'essere sempre sistemati- tibili, le leggi dell'ospitalità". sposizione di Bachofen i tratti di una professio- ra, da dati reali della vita, da tradizioni", ca e unitaria, e che il filosofo è per L'antecedenza del dato è, per ne di fede goethiana, leggibile non soltanto nel- per poi addentrarsi lentamente nell'esposi- tradizionale definizione "l'uomo Derrida, quella di una visitazione zione di dottrine più personali. Interessan- che parla in modo coerente in vi- le analogie tra la sua nozione di "simbolo" e che viene senza preavviso, evento sta della verità". Bisogna dire che quella di "fenomeno originario", ma anche in te il capitolo sul concetto di cifra, uno dei politico che precede e che anzi chia- non si tratta tuttavia di una pre- quel superiore dilettantismo nell'esercizio della più caratteristici della filosofia di Jaspers - ma a un'etica e, soprattutto, a un di- messa dogmatica accettata quieti- scienza che lo stesso Benjamin, richiamandosi a quasi un marchio di fabbrica -, del quale ritto dell'accoglienza, oggi sempre sticamente. Se è vero infatti che Goethe e Bachofen, rivendica come proprio. Il troviamo la seguente definizione: "Chia- più urgente per il moltiplicarsi delle effrazioni di quelle soglie che sono i non si può filosofare se non all'in- saggio, che verrà rifiutato dai committenti e so- miamo cifre i significati che non possono confini tra gli Stati, e di cui è emble- terno di una tradizione, tale cir- lo nel 1 954 sarà pubblicato in Francia, viene qui esser staccati dai segni di ciò che essi signi- ma la vicenda politica stessa dello colo si regge proprio perché la fi- tradotto per la prima volta in italiano. ficano". losofia si propone esattamen- Stato di Israele. Una tale visitazione PIERO CRESTO-DINA GUIDO BONINO te come esposizione sistematica non solo è destinata a sconvolgere delle attitudini e delle categorie - o a decostruire - la definizione at- che si presentano e ripresentano tuale del politico, ma anche quella nel divenire storico. Precisamen- del soggetto: quest'ultimo, scrive te quelle categorie e attitudini la capace di riconciliare "la grande gioca innanzitutto nell'immediatez- Derrida, è infatti già ospite, anzi cui ricostruzione costituisce il contraddizione" che la filosofia Dialogo za di un rapporto dialogico, Io-Tu. ostaggio, perché a sua volta accolto nucleo portante della Logica della dell'Assoluto doveva lasciar sussi- Tale rapporto risulta "interrotto" nel luogo in cui abita, perché già da filosofia, insieme alla celebre in- stere: "Mentre nell'accezione cor- nell'esperienza dell'addio (perché sempre, e inevitabilmente, "emi- troduzione dedicata a Filosofia rente l'azione è l'opposto del pen- interrotto proprio di un'esperienza si tratta, e grato, esiliato, straniero" nel luogo non di un concetto). L'addio è stesso in cui dimora. In balia di una e violenza. Giacché, nella pro- siero, la vita attiva il contrario GAETANO CHIURAZZI spettiva di Weil, 1'" altro della ve- della vita contemplativa, per il - scrive Derrida citando Lévinas-- visitazione che lo precede, il sogget- rità" non è l'errore, ma la violen- politico l'una e l'altra non solo l'esperienza del "senza risposta", to è quindi per Derrida non più es- ovvero, per il sopravvissuto che si senzialmente "coscienza di", inten- za: naturalmente una verità inte- non si separano, ma sono una e JACQUES DERRIDA sa, sempre all'interno di questo medesima cosa^ Che la condizio- trova davanti alla morte dell'altro, zionalità, ma innanzitutto ossessio- circolo, non nel senso della scien- ne della sua epoca lo obblighi a Addio a Emmanuel Lévinas di una responsabilità affidata-, è ne, spossessamento: il tema della za positiva, ma della filosofia. separare le due, per lui è proprio ed. orig. 1997 l'iperbole di una responsabilità cui morte - e del fantasma, di ciò che ri- torna - costituisce dunque il punto Non è difficile rilevare allora la prova che la condizione deve l'altro chiama da sempre in quanto trad. dal francese d'incontro ma anche di maggiore quanto del Weil studioso di Kant essere trasformata nella sua tota- mortale. Questa iperbole porta "al di Silvano Petrosino divaricazione tra l'etica lévinassiana e soprattutto di Hegel traspaia lità". Un'eredità hegeliana non di là dell'essere", apre la distanza (tutta protesa verso una trascen- nelle pagine del volume. E questo ignara della lezione più viva di pp. 196, Lit 28.000 infinita - la differenza etica fonda- denza antiriflessiva) e la politica non solo o non tanto in riferimen- Kant (e come non ricordare, del mentale - con l'altro, rinviando ad Jaca Book, Milano 1998 derridiana, certo suggestiva nel suo to a singoli spunti esegetici di par- resto, i saggi raccolti da Weil con un ad-Dio la possibilità di un incon- motivo antitrascendentale, ma an- ticolare interesse (è il caso della il titolo Problemi kantiani, tradot- tro o di un ritorno che, sin da Tota- che rischiosamente e paradossal- singola pagina dedicata con gran- ti in italiano da Quattroventi nel Il libro costituisce una delle testi- lità e infinito, Lévinas aveva scritto mente incline non già alla passività de lucidità, spesso non riscontra- 1980?), secondo quanto emerge monianze più significative di un sotto il segno dell'identità: l'Ad- bile nemmeno nella letteratura dalle pagine conclusive dedicate a rapporto filosofico insieme rispet- Dio quindi, e con esso la morte, co- - contro il primato dell'intenziona- sul tema, alla funzione AeW'intel- senso e saggezza: le categorie che toso e critico tra due dei più grandi me esperienza del non ritomo, e lità, e di ciò che la lega ancora alla letto archetipo in Kant; o della co- più di ogni altra sembrano rende- filosofi contemporanei: Jacques perciò dell'alterità dell'altro. volontà e all'attività - quanto, forse, stante presenza della dialettica fra re conto secondo Weil della natu- Derrida ed Emmanuel Lévinas. Il Questo movimento di trascenden- alla riflessività, alla nevrosi di un in- lo Hegel della Fenomenologia e ra della filosofia. Una filosofia de- suo titolo riprende quello dell'allo- za è, per Lévinas, l'etica: esso è rin- terminabile "lavoro del lutto". NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 38 Qb ivitto-

teressi particolari o allevati in fine delle grandi alternative pro- scuole di funzionariato, salvo es- grammatiche renderebbe più fitto Politica e sere prestati alla politica da un Magistrati italiani l'intreccio affari-politica e quindi aziendalismo subacculturato o da l'esposizione alla corruzione tanto giustizia una improvvisazione campanili- missione impossibile dei partiti di maggioranza, quanto stica: con il risultato che le nuove GIANGIULIO AMBROSINI ETTORE GLIOZZI di quelli di opposizione, che trove- leggi fin dalla prima lettura de- rebbero più conveniente negoziare nunciano l'approssimazione dei con la maggioranza piuttosto che loro autori. Mentre il cittadino, retti da un consenso pubblico se denunciare le malefatte. Di qui la Annali della Storia d'Italia ALESSANDRO PIZZORNO sempre meno "sovrano", dimo- ne sono dimostrati convinti. pressione sociale perché sia il pote- Voi. 14, Legge, stra disaffezioni crescenti, come Il potere dei giudici. Dubbi di questo genere non sfio- re giudiziario a intervenire per diritto e giustizia suggeriscono le calanti percentua- Stato democratico rano però il saggio di Pizzorno, tut- controllare quelle qualità morali a cura di Luciano Violante li degli elettori e degli iscritti ai e controllo della virtù to dedicato invece a convincere dei politici che, secondo Pizzorno, partiti. che il controllo della virtù dei poli- sarebbero al centro degli interessi pp. 1998, Lit 140.000 pp. I 19, Lit 9.000 Soffre il sistema nel suo com- tici da parte di magistrati sostenuti della popolazione. Einaudi, Torino 1998 plesso, il "diritto" appunto - un Laterza, Roma-Bari 1998 da un'opinione pubblica costruita Nei regimi rappresentavi così qualche cosa diverso da leggi e dai media è una tendenza storica trasformati, un ruolo determinante sarebbe oggi giocato dalla sfera In un paese nel quale la cultura dell'opinione pubblica costruita del diritto supera di gran lunga la dai media. Incapaci di cogliere 0 si- sua pratica, Luciano Violante, cu- gnificato reale delle decisioni dei ratore di questa poderosa impresa governi, i cittadini cercherebbero editoriale, ha avuto una felice in- invece simboli nei quali identificar- tuizione. Ha privilegiato, rispetto Giustizialismo, sm. Il termine "justiciali- blico e si dedicavano esclusivamente alla mi- si; ma costruire simboli adatti al li- al "diritto" tradizionalmente inte- smo" si deve al movimento che portò alla pri- crocriminalità! Si potrebbe pessimisticamen- vello dei più sarebbe appunto la so, i "diritti" (Barile, Giorgis) e la ma dittatura del colonnello Juan Domingo Pe- te osservare che, all'epoca, potevano conside- funzione tipica dei media, in quan- loro tutela (Francario), fino alla se- rori in Argentina, durata dal 1946 al 1955. Pe- rarsi "lealisti". to distribuiscono riconoscimenti de sempre trascuratissima della pubblici a politici, magistrati, im- rori riusci a unire varie forze all'insegna della Non sarà che la sottocultura politica abbia giustizia civile (Chiarloni) e a quel- prenditori, professori, campioni "giustizia sociale", sindacalizzando i descami- frainteso il termine "giustiziere", pensando che la più oscura dei rapporti fra citta- sportivi, attori e così via non già se- sados e avvalendosi, per lanciare la propria dino e pubblica amministrazione la sua rilettura in "giustizialista" desse un tocco condo i meriti che costoro hanno immagine, della moglie, l'avvenente attrice (Pubusa, Cavallo Perin), senza di classe alla polemica diffamatoria nei con- nelle loro specifiche competenze ignorare i soggetti deboli (Cen- Eva Duarte, colludendo con imprenditori e fronti dei tutori dell'applicazione della legge? tecniche (meriti che i più non co- don), gli immigrati (Pastore) e il militari che avrebbero poi contribuito ad ab- Giustiziere altri non è se non l'esecutore di una glierebbero), ma secondo i loro nuovo concetto di cittadinanza batterlo. Salvo riemergere anni dopo (1973) e giustizia sommaria, priva di qualunque garan- "meriti di media", per la loro capa- (Grosso). Ha dato voce, negli am- portare il paese nel caos, lasciando come prima zia, il carnefice che agisce in proprio o spinto da cità di funzionare come personaggi pi spazi dedicati al diritto penale eredità una dittatura ferocissima e, come ulti- torbide emozioni della folla. Accade dunque pubblici. Dunque, conclude Piz- (Sbriccoli) e ai meccanismi giudi- ma, quella di governi retti da epigoni che del che nel lessico della provincia italiana "giusti- zorno, non ci si deve stupire o scan- ziari (Zagrebelsky, Guarnieri, Me- giustizialismo hanno assimilato soprattutto la zialismo" sia ritenuto il modo della maggioran- dalizzare se i magistrati cercano nei lis, Carbone, Silvestri), alla sup- media un riconoscimento come demagogia. Ispirato a un forte nazionalismo, za di gestire il potere piegando di fatto l'auto- plenza giudiziale (Cammelli) e an- personaggi pubblici: così facendo il giustizialismo ricercava una dimensione in- rità giudiziaria ai suoi interessi e utilizzandola che a quella professione di avvoca- essi dimostrano soltanto di aver termedia fra capitalismo e comunismo, mesco- to, da sempre sottostimata, che dei al fine di sconfiggere gli avversari, al prezzo di compreso qual è oggi la nuova fon- diritti civili "potrebbe" essere pa- lando riforme sociali e spinte corporative. calpestare le garanzie predisposte dalle norme te di legittimazione del loro potere. ladina (Cipriani). Ha puntato dop- La parola "giustizialismo" è stata poi intro- processuali a tutela dei cittadini. L'impressione che si ricava da piamente l'attenzione sul tema dotta nel linguaggio della nostra politica agli Vero è che chi è aduso alla corruzione rie- queste tesi apocalittiche, volte a fondamentale del rapporto fra po- inizi degli anni novanta, quando i pubblici sce, persino inconsapevolmente, a corrompe- giustificare una sorta di dittatura tere economico e potere politico ministeri, soprattutto milanesi, hanno squar- re anche il linguaggio, ed essendo imputato mediatico-giudiziaria, è che si basi- (Cottino), aprendo uno spiraglio ciato il velo che copriva una pluriennale cor- di tanti, troppi e non lievi reati contro lo Sta- no su astratti teoremi più che su una di estremo significato sulle "auto- ruzione politico-amministrativa. Il termine to, avanza una richiesta di garantismo vizia- ricognizione della realtà. E ad rità indipendenti" (Amato). Infine esempio soltanto un teorema, già ha avuto fortuna presso gli stessi uomini poli- ta, essendo l'obiettivo all'evidenza quello di ha sprovincializzato le tematiche enunciato da altri, quello secondo il tici accusati e non è dispiaciuto neppure alle istituzionalizzare la dipendenza dei magi- concernenti le leggi (Ainis, Lucia- quale il potere giudiziario si sareb- parti politiche tacciate dagli oppositori di ali- ni, Pizzorusso) e la questione della strati - dei pubblici ministeri in specie - al be esteso specie nel corso di que- corruzione politico-amministrati- mentare il fenomeno. potere politico, possibilmente quello da eser- st'ultimo secolo. Peccato che 0 dato va, offrendo interessanti confronti Nella accezione comune "giustizialismo" è citare in prima persona. E se fosse questo il principale che, anche da Pizzorno, (Nelken, Barbe, Krieger, Fituni). diventato sinonimo di strapotere dei giudici, giustizialismo, mascherato da garantismo? viene portato a dimostrazione del A lettura consumata, non breve ovvero di una giustizia esercitata sommaria- (G.A.) teorema provi l'opposto di quanto e non necessariamente facile (cia- mente nell'interesse di una parte politica, in dovrebbe dimostrare. Si dice infatti scuno può "selezionare" in rela- antitesi con il "garantismo". Giustizialisti so- che l'aumentato ricorso alla magi- zione alle propensioni), si deve no considerati soprattutto i pubblici ministe- stratura per la composizione di conflitti avrebbe esteso il potere dei concludere senza ombra di dubbio ri, che hanno il torto istituzionale di esercita- di essere in presenza di uno scrive- giudici: invece, l'aumentato ricorso re (obbligatoriamente) l'azione penale. re storia (e attualità) delle istituzio- ai tribunali ha posto drammatica- ni in modo esemplare. Il risultato Quanti rimpianti per i tempi in cui i pub- mente in luce, non solo in Italia, appare omogeneo e al tempo stes- blici ministeri erano omologhi al potere pub- l'impotenza della magistratura a so estremamente critico, sintomo soddisfare in modo accettabile la della scelta oculata di autori che domanda sociale di giustizia. Que- hanno lavorato in piena autono- sta impotenza è innanzitutto all'ori- mia. giustizia -, che il cittadino sa essere Un personaggio come il procu- inarrestabile e, a quanto pare, gine di un fenomeno rilevante, non Il nodo istituzionale - sottolinea al di sopra delle une e dell'altra. ratore Starr, sostenuto dai media provvidenziale rimedio allo scadi- considerato da Pizzorno, qual è la con vigore il curatore - appare "Troppe sono le contraddizio- americani, dovrebbe far riflettere mento della politica nei regimi fuga dalla giustizia verso altre for- sempre più il rapporto fra politica ni del sistema dominante perché su un certo giustizialismo che ve- rappresentativi. Secondo Pizzor- me (anche illegali) di soluzione dei e giustizia. Violante, nella corposa alla lunga esse non riesplodano" de oggi nella magistratura l'unico no, ovunque il potere giudiziario si conflitti. Ma è all'origine anche di introduzione, evidenzia la neces- - commenta concretamente Ga- baluardo indipendente capace di sarebbe esteso, con il passaggio altre cose, quale la vocazione di sità che in una architettura costitu- stone Cottino -, e Vladimiro Za- controllare la virtù dei politici. La dallo Stato parlamentare classico molti magistrati a trasformare zionale nuova si affermino valori grebelsky, di rincalzo, denuncia la vicenda americana mostra a quali allo Stato sociale. Ovunque poi i l'adempimento dei loro gravosi do- sicuri - quali la sovranità del citta- disarmonicità della giurispruden- pretese un magistrato iniquo e un regimi rappresentativi subirebbero veri istituzionali in occasioni per dino, l'indipendenza del magistra- za, che finisce con il potenziare circuito mediatico in cerca di oggi una profonda trasformazione tentare la più gradevole carriera di to, il primato della politica e della l'incertezza giuridica. scandali possano giungere in no- i cui tratti salienti sarebbero che le personaggi pubblici. E poiché solo i legge. L'auspicio è importante, Corriamo verso una mitica Eu- me della virtù nazionale che im- decisioni dei governi, in gran parte personaggi pubblici del mondo considerata la sede da cui provie- ropa (i richiami a questo futuro porrebbe di dire sempre la verità, vincolate da vicende economiche simbolico dei media fanno oggi opi- ne, non a caso il trinomio è "legge, prossimo sono molti). Approdia- e come poteri inquisitori illimitati che essi non possono controllare, nione, si spiega anche la tendenza diritto, giustizia". mo faticosamente alla terra pro- affidati a un magistrato indipen- sono tecnicamente elaborate in di molti commentatori a scambiare Le prospettive non appaiono messa con un sistema economico dente possano facilmente essere modo tale da essere difficilmente l'immagine del potere giudiziario dello stesso segno. La supplenza inadeguato, con una giustizia tanto usati in modo del tutto partigiano valutabili dalla larga maggioranza che costoro tendono ad accreditare giudiziale ha troppo a lungo ope- più lenta quanto più saccente, con per distruggere un avversario po- dell'elettorato, sì che le scelte poli- con il potere giudiziario reale. rato per essere facilmente supera- un potere politico gracile, con una litico. Sembra poi lecito dubitare tiche degli elettori sempre più si bile, benché i giudici non siano legislazione sovrabbondante e far- che dire la verità sulle proprie fonderebbero su informazioni che espressione della sovranità popo- raginosa. Però abbiamo un baga- prestazioni sessuali - o credere non riguardano le capacità tecni- lare a prescindere dal fatto che le glio giuridico imponente e siamo nelle capacità terapeutiche della co-politiche dei candidati o il meri- loro decisioni sono pronunciate stimolati da un grande ottimismo. somatostatina - siano davvero to dei loro programmi, ma le loro "in nome del popolo". Gli uomini Leggiamo queste duemila pagine, virtù per un politico come per un qualità morali (quali "l'onestà, la della politica, d'altra parte, sono ne usciremo criticamente arricchi- comune cittadino, anche se, nar- normalità sessuale o altre virtù stati molto spesso esponenti di in- ti. Non è poco. rano le cronache, magistrati sor- esemplari"); nello stesso tempo, la J |DEI LIBRI DEL MESE N. 10, PAG. 39 NOVEMBRE 1998 c$ un canone estetico di scelta fra culturali e filosofiche della scien- teorie in competizione (qui si sa- za, nel tentativo di colmare l'im- Evoluzionismo Valore empirico ed estetico rebbe gradito un approfondimen- motivato divario artificialmente to delle tesi di Lakatos)? Nelle scavato rispetto alle discipline rivoluzioni scientifiche 0 cambia- umanistiche. sociale delle teorie scientifiche Al termine di entrambi i saggi, mento di paradigma consistereb- AUGUSTO VITALE MARIO TOZZI be cosi nell'abbandono del cano- gli esempi e le deduzioni finali, ne estetico vigente da parte del- come si conviene in un approccio scientifico classico. McAllister ci voluzioni scientifiche sono una la fazione progressista della co- ROBIN DUMBAR spiega come e perché non si deve JAMES W. MCALLISTER conseguenza del ricorso a valori munità scientifica quando crol- considerare Copernico un rivolu- Dalla nascita del linguaggio Bellezza e rivoluzione estetici (intesi come scelte razio- la improvvisamente la resistenza zionario, anzi: la sua teoria astro- alla babele delle lingue nali) di valutazione delle teorie verso nuove forme. nella scienza nomica era quanto di più conser- stesse. Ovvio: il razionalismo ha Dove Wynn e Wiggins discuto- ed. orig. 1996 ed. orig. 1996 vatore si potesse concepire allora teso ad accantonare i criteri este- no del rapporto costi-benefici an- e, di fatto, godeva di un consenso trad. dall'inglese di Libero Sosio trad. dall'inglese tici; nonostante Dirac i fattori che nella scienza applicata (con estetico proprio in virtù di que- di Maria R. Fasanelli estetici non vengono normalmen- begli esempi: le risorse energeti- pp. 288, Lit 28.000 sto. Keplero - invece - era il vero pp. 236, Lit 34.000 te considerati indicatori euristici, che, l'uso dei Cfc) e allargano gli Longanesi, Milano 1998 McGraw-Hill, Milano 1998

CHARLES M. WYNN, Vi siete mai fatti "spulciare" da e-ìsdoo-yy CCr una scimmia? Pare che sia ARTHUR W. WIGGINS fo. un'esperienza unica: ci si abban- Le cinque più grandi idee dona alle sensazioni che si provano della scienza "sulla coscienza della mente, da Nancy Tomes, The GospelofGerms, Har- tiche" (Lesile Iversen, "Nature", 2 aprile trad. dall'inglese di Luca Landò qualche parte nella profondità vard University Press, £ 19.95. 1998, p. 545). dell'essere". Così suggerisce Robin pp. 227, Lit 24.000 "Lo scopo di Tomes è fornire una crona- Dumbar, celebre primatologo del- Zelig, Milano 1998 ca dell'impatto della teoria dei germi sulla Charles Darwin, The expression of the l'Università di Liverpool, autore di vita quotidiana e sociale negli Stati Uniti, emotions in man and animals, a cura di Paul questo stimolante libro. Dumbar, durante i primi decenni di questa teoria, Ekman, Harper Collins - Oxford Univer- studioso dell'evoluzione della so- Dicono gli scienziati che la co- dal 1870 al 1930. È un compito svolto in sity Press, 1998, £ 16.99. cialità nei primati non-umani, ne- noscenza procede così: si osserva- modo ammirevole, con lucidità, efficacia e "più di un secolo dopo, il massimo stu- gli ultimi anni è diventato molto no fatti e si mettono in piedi delle attivo nel campo della divulgazio- ricchezza di colore" (Bernard Dixon, dioso di Darwin sulle emozioni, Paul Ek- ipotesi per spiegarli, quindi si pre- ne scientifica, con un linguaggio "New Scientist", 30 maggio 1998, pp. 48- man, ha prodotto il tesoro di una terza edi- vedono fenomeni conseguenti e si accessibile e poco accademico (si zione (...) un'opera di ricerca al meglio (...) fanno esperimenti che confermino 49). ricorda anche Non sparate sulla le spiegazioni di Darwin sono ora collocate quanto ipotizzato, oppure condu- "è un bell'esempio della nuova storia so- scienza, primo volume della colla- cano a una revisione e - finalmen- ciale delle scienze biomediche" (W.F. Byr- nel contesto delle conoscenze attuali, e at- na a cui appartiene anche il testo te - a un modello, una raffigurazio- num, "Nature", 16 luglio 1998, pp. 237- traverso degli inserti nel testo si genera l'ef- qui recensito). Un plauso va anche ne della realtà naturale, una Ge- 238). fetto di un dialogo fra Darwin e la scienza alla agile traduzione di Libero So- stalt che goda dell'approvazione moderna" (Simon Baron-Cohen, "Nature", sio, anche se dobbiamo notare che della comunità scientifica. La co- George Dyson, Darwin among machines, 2 aprile 1998, pp. 459-460). il titolo originale era molto più ap- struzione di un modello fisico propriato ai contenuti del libro Addison-Wesley / Alien Lane, 1997-98, £ "questa edizione non dà il senso di un dell'atomo, per esempio, a partire (Grooming, Gossip and the Evolu- 20. pezzo di museo amorevolmente restaurato, da Democrito, attraverso Dalton, tion ofLanguage). Thomson, Rutherford fino a Bohr "George Dyson ha scritto un libro straor- ma di un'opera feconda, che necessitava so- Questo volume ha lo scopo di in- e a Heinsenberg (domanda per il lo di modesti aggiornamenti. Rimane fresca dinariamente stimolante, eccitante e del dagare sui rapporti evolutivi fra di- traduttore: perché Principio d'"In- e attraente oggi come lo era 25 anni fa" tutto personale (...) In termini generali, mensioni del gruppo sociale, svi- certezza"? Cosa aveva che non an- (Steven Pinker, "Science", 24 luglio 1998, esprime la concezione che la selezione na- luppo della neocorteccia (una spe- dava "Indeterminazione"?). Op- turale (...) ha cominciato a operare fra le no- pp. 522-523). cifica parte del cervello) ed evolu- pure 0 sistema periodico degli ele- stre macchine elettroniche, creando una zione del linguaggio, passando menti, l'evoluzione della vita e il entità - l'Internet - che agisce in un modo John Polkinghorne, Belief in God in an attraverso l'attività di pulizia socia- modello dell'universo: alcune Age of Science, Yale University Press, 1998, le del pelo (comune tra le scimmie) grandi idee che hanno fatto la che nessun individuo può predire o con- £ 14.95. che, secondo l'autore, sarebbe la scienza moderna e contempora- trollare" (Philip W. Anderson, "Nature", base per capire l'evoluzione del lin- nea, anzi, che l'hanno spesso scon- 28 maggio, pp. 322-323). "Per il fisico delle particelle John Polkin- guaggio nella nostra specie. Questa volta profondamente. In mezzo a ghorne (...) scienza e teologia sono invece indagine viene articolata secondo tanta chimica, fisica e biologia stu- David Healey, The antidepressant era, tentativi di formulare spiegazioni coerenti e quattro punti chiave: 1) fra i prima- pisce semmai che Wynn e Wiggins adeguate dei fenomeni all'interno della loro Harvard University Press, 1998, £ 19.98. ti la dimensione del gruppo sociale abbiano giustamente tenuto in è "il libro si focalizza sulla scoperta e lo prospettiva (...) La sua una indagine razio- è limitata dall'estensione della neo- considerazione la tettonica delle sviluppo dei famaci antidepressivi e forni- nale e umana in fenomeni che, per necessità corteccia; 2) lo stesso avviene per la placche come una delle più impor- sce una visione affascinante del settore, espistemiologica, resistono al metodo specie umana; 3) la pulizia del pelo tanti teorie in assoluto, ricono- annodando assieme i ruoli svolti dagli scientifico" (Simon Ings, "New Scientist", fra i primati non-umani serve a scendo anche alla geologia il rango scienziati e dai clinici di spicco con la per- 4 luglio 1998, p. 46). mantenere unito il gruppo; 4) il lin- di scienza moderna (speriamo che ALDO FASOLO guaggio nella specie umana si è venga notato anche in questo pae- vasiva influenza delle industrie farmaceu- evoluto in sostituzione della pulizia se di vulcani, terremoti e frane; sociale, impraticabile per gruppi qualcuno però spieghi al tradutto- troppo numerosi. Questi punti so- re che invece di "zolle" sarebbe no sviluppati lungo un ragiona- molto megho "placche" e che non sembrano scientifici, insom- orizzonti verso le teorie della so- rivoluzionario, così come nella fi- mento, facile da seguire, che pren- "nocciolo" al posto di "nucleo" è ma. cietà e dell'economia non di- sica del XX secolo non è la relati- de forma piano piano nei dieci ca- proprio sbagliato). Inconsapevolmente Wynn e sgiunte da quelle scientifiche, vità ad aver sconvolto il paradig- ma newtoniano precedente, ma la pitoli che compongono questo vo- Mentre Wynn e Wiggins si di- Wiggins danno invece ragione a McAllister si sofferma su quanto teoria quantistica. La naturale di- lume. I primi capitoli sono per lo vertono a portare alla luce quello chi - come McAllister - ritiene ci deriva - per esempio - dall'uso sposizione degli scienziati ad as- più introduttivi e ci portano dagli che è il ragionamento di base del- che i fattori estetici caratterizzino della ghisa e del ferro o del calce- sociare proprietà estetiche delle altipiani africani, dimora dei bab- la scienza, utilizzando il metodo pienamente la scienza, a partire struzzo in architettura: il valore teorie ad aspettative di successo buini studiati a lungo da Dumbar, scientifico e ripercorrendo a po- da Leonardo fino a Einstein. I pratico acclamato conduce a un empirico ci dice che le scelte ven- fino ai laboratori americani nei steriori il cammino logico che sta due sono infatti affascinati rimodellamento dei canoni esteti- gono comunque fatte proprio alla quali si studia il linguaggio degli dietro alle cosiddette scoperte dall'eleganza del ragionamento ci per la valutazione delle opere luce di quelle aspettative. Più scimpaze, con un passaggio obbli- - senza mai perdere 0 filo sottile che conduce alla teoria scientifica (e delle teorie) successive. A ben modestamente Wynn e Wiggins gato per la teoria darwiniana di un disincantato umorismo, pia- e, nel caso di Bohr, addirittura en- vedere la dicotomia "Wrong but ci ricordano il caso di uno "scien- dell'evoluzione. L'intento è quello cevolmente supportato dalle vi- tusiasti della bellezza e della capa- Romantic, Right but Repulsive" è ziato" sui generis, Charles di raccontare vari aspetti della vita gnette del famoso Sidney Harris -, cità predittoria. La concordanza riscontrabile in entrambi i libri, Goodyear, che rimase colpito sociale dei primati non-umani. Dal ben altro scopo si propone l'olan- fra giudizi estetici ed empirici, come a dire che è sempre presen- quando, per caso, un pezzo di quarto capitolo, intitolato Cervelli, dese McAllister, alla ricerca delle dunque, ma non solo: la sempli- te nella mente degli scienziati co- gomma contenente zolfo cadde gruppi e evoluzione, l'autore affron- proprietà estetiche delle teorie cità come canone estetico e il ruo- me in quella dei filosofi, a dimo- sulla sua stufetta bollente e acqui- ta di petto la sua ipotesi di lavoro. scientifiche e del peso del para- lo delle mode, fino alla conferma strazione della giustezza almeno stò in un attimo tutte le proprietà Una volta tracciata una correlazio- metro "bellezza" nella scienza. dell'assunto di Dirac - ancora lui dell'impostazione di Bellezza e ri- di più nobili materiali come il ne fra dimensione delle neocortec- Lavoro improbo, come si può im- - per cui gli unici criteri che pos- voluzione nella scienza (su cui, cuoio: la scoperta della vulcaniz- cia e dimensione del gruppo sociale maginare, anche per via della di- sono rivelare la falsità di una teo- immagino, pioveranno comun- zazione dimostra meglio di tante nelle scimmie, la domanda che se- scussa oggettività del bello e della ria che ha successo empirico sono que critiche di altro segno). La parole che la scienza è fatta anche gue è: "Dove si situano gli esseri oggettiva difficoltà del percorso proprio (e soltanto?) quelli esteti- collana di cui il saggio fa parte di sorprese, ma ci vogliono menti umani?". La sorprendente risposta filosofico che c'è dietro. Con un ci. Anche Kuhn - riveduto e cor- ("Dynamie") ha peraltro uno sco- preparate a coglierle (mai sentito tono per la verità leggermente pe- retto - può essere letto in questa po ambizioso che va accolto con parlare di serendipity?). dante, l'autore sostiene che le ri- chiave: cos'è il paradigma se non favore: affrontare le implicazioni NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 40

< ne la congettura viene provata, ma essa risulta quasi irrilevante ormai AMIR D. ACZEL è che il valore predetto per la di- Succulenta dietrologia rispetto all'edificio costruito e ai L'enigma di Fermat. mensione del gruppo sociale nella metodi escogitati per dominarlo. Soluzione di un giallo specie umana in relazione allo svi- di un famoso dilemma Il libro di Aczel cerca di descri- matematico durato più luppo della neocorteccia, tenuto vere questo edificio al lettore non FERDINANDO ARZARELLO di tre secoli conto di questa relazione per le al- competente di matematica, nar- ed.orig. 1998 tre scimmie, concorda con il valore rando la storia dell'Ultimo Teore- osservato in diversi tipi di culture. Pierre de Fermar (1601-1665), In particolare, Diofanto nel pro- ma di Fermat, dai suoi antefatti re- trad. dall'inglese Dumbar sostiene che 150 sia il nu- magistrato francese e cultore delle blema 3 del Libro II aveva chiesto moti nella Mesopotamia del 2000 di Gianlazzaro Rigamonti mero massimo di individui che pos- scienze matematiche (fu detto il di "dividere un quadrato nella a.C. fino all'epilogo dell'ultima di- pp. 149, Lit 24.000 sono formare un gruppo sociale di "principe dei dilettanti"), lesse ver- somma di due quadrati" (ad esem- mostrazione pubblicata nel 1995, il Saggiatore, Milano 1998 Homo sapiens, i cui componenti so il 1637 una traduzione in latino pio, 25 è somma dei due quadrati 9 come in un feuilleton scritto da possono intessere relazioni inter- àATArithmetica di Diofanto (mate- e 16, come si impara nella scuola Alexandre Dumas: devo ricono- personali. A questo punto però sor- matico alessandrino vissuto nel III media studiando il teorema di Pita- scere che l'operazione gli riesce precedente il duello in cui morirà a ge un problema. Nelle scimmie l'at- sec. d.C.) e aggiunse in margine al gora). Commentava Fermat: "D'al- molto bene. L'autore accentua vo- scrivere per esteso la sua teoria ma- tività di pulizia reciproca del pelo testo molti interessanti commenti. tra parte, è impossibile separare un lutamente gli aspetti drammatici e tematica, che precorreva i tempi. serve a mantenere e rinforzare le re- Il lettore rimane poi avvinto dal- lazioni sociali tra i membri del le vicissitudini della cosiddetta gruppo. Questa attività, visto il congettura di Shimura-Taniyama- progressivo aumentare della di- Weil, che costituisce uno degli ul- mensione del gruppo sociale du- Magie non proprio strabilianti timi fondamentali capitoli della so- rante l'ominazione, non è più luzione dell'enigma. Aczel ci narra un'attività efficiente in questo sen- GABRIELE LOLLI come nella vicenda dei due mate- so per la nostra specie. Ed ecco che, matici giapponesi, Yutaka Taniya- secondo Dumbar, il linguaggio en- HANS MAGNUS ENZENSBERGER, Il mago dei sembra un po' platonista il tuo mago, e se è ma e Goro Shimura (morto suicida tra in scena. Mediante il linguaggio numeri, ed. orig. 1997, trad. dal tedesco di En- vero il platonismo i maghi non servono. nel 1958 a soli trentun anni), che la specie umana riesce a scambiare rico Ganni, pp. 259, Lit 28.000, Einaudi, Il mago non ha niente di diverso dal profes- lavorarono nella loro patria nei du- informazioni anche tra individui a Torino 1997. sor Mandibola, e non si capisce perché Roberto ri anni del dopoguerra, si inserisca grande distanza, mantiene saldi i le- André Weil, grande matematico lo ascolti; anche lui inizia sempre con "oggipar- gami familiari e affettivi, diffonde francese, anticonformista e fratello No, caro Hans Magnus, così non va, e mi di- liamo di... ", anche lui quando arriva a qualcosa informazioni socialmente rilevanti. di Simone (la sua storia è da lui spiace doverlo dire, con tutto il rispetto per l'au- di troppo difficile invita ad accettarla ex aucto- Insomma, serve a tessere tutti quei narrata in prima persona nel bellis- tore della poesia su Godei, con l'astuta immagi- legami propri di una società uma- ritate; perché la spiegazione non sarebbe com- simo libro Ricordi di apprendistato, na, così come la pulitura del pelo in ne del Barone di Miinchausen che si tira su per i prensibile (sarebbe faticosa); anche lui sulle di- Einaudi, 1991). I rapporti di Weil una società di primati non-umani. capelli fuori dal fango; con tutto il rispetto per mostrazioni ripete pericolosi e frusti luoghi co- con i due danno luogo a una storia L'ipotesi di Dumbar è indubbia- l'autore delle ballate sul progresso di Mauso- muni, come quando presenta (una fotocopia non sempre limpida, nella quale mente stimolante e provocatoria. leum (Einaudi, 1979), con quelle su Leibniz e della pagina con) la dimostrazione formale di 1 sono coinvolti anche altri matema- Si può però obiettare che l'autore Turing questa volta con 11 mago dei numeri + 1= 2 di Russell e afferma che con quella sap- tici molto importanti, come Jean- qua e là si fa trascinare dall'entu- non ci siamo. La colpa non è dei numeri, ma del piamo 1 + 1=2 con maggior precisione [sic]. Pierre Serre e Serge Lang: 0 pro- siasmo, arrivando velocemente a mago. 1 numeri sono trattati bene, fanno la loro Invece avremmo proprio bisogno di maghi, blema è la paternità della conget- conclusioni un po' speculative ri- bella figura; gli argomenti sono ben scelti, con per rendere allettante la matematica; chi la tura che oggi porta anche il nome spetto ai dati, ben documentati, di intelligente progressione. Ma il mago che cosa conosce, o ha la pazienza di andare avanti, lo di Weil, ma rispetto alla quale il partenza. Per esempio, non è detto fa? Tutto fuor che il mago. Si limita a comparire sappiamo che incontra argomenti e sorprese matematico francese sembra sia che la correlazione positiva tra di- stato in realtà molto scettico; ciò e a far lezione, compare sempre allo stesso mo- appassionanti; ma il dramma irrisolto della mensioni del gruppo e tempo pas- permette ad Aczel di scrivere alcu- do; Roberto si addormenta e sogna, si addor- nostra cultura è come convincere a far que- sato a spulciarsi sia una correlazio- ni capitoletti (Intrigo e tradimento, menta e sogna; alla fine della lezione stanco si ne causale. Inoltre sembra che sto, come far leggere il triangolo di Pascal o i La menzogna) coi quali l'enigma di addormenta (cioè si sveglia, potevi fare almeno Dumbar sottovaluti nella sua ana- numeri di Fibonacci, e il tuo mago non ha Fermat assume connotati loschi e lisi l'importanza della comunica- una battuta sulla doppia negazione). È una ite- proprio niente da insegnarci. poco piacevoli, ma interessanti per zione vocale in diverse specie di razione senza varianti, senza sviluppo. Dirai che questi matematici non sono mai il lettore amante degli intrighi e scimmie. E ancora: come mai l'o- interazione è parte importante della mate- contenti: per una volta che un libro sui numeri della dietrologia. rango, dotato di una neocorteccia matica, e può anche essere proposta in ma- vende decine di migliaia di copie, invece di ral- Come in ogni giallo che si rispet- molto sviluppata, ha una vita so- niera spiritosa; può servire a fare vignette legrarsi per l'opera di divulgazione che svolgo, ti, c'è anche un ultimo colpo di ciale molto poco complessa? Que- umoristiche, come col carro attrezzi che arri- mi criticano. Il fatto è che i tuoi acquirenti il li- scena finale: dopo sei anni di lavo- sto è un dato c-he manca nel grafico va a soccorrere un carro attrezzi che è arrivato bro non lo leggono, perché è troppo noioso; ro "segreto", l'inglese Andrew di Dumbar. a soccorrere un carro attrezzi...; ma se usata vorrei proprio sapere quanti sono arrivati al Wiles - "matematico tipico: cami- Nonostante questi dubbi, que- in modo pedestre fa annoiare, e il pericolo già problema del commesso viaggiatore. Eppure cia bianca con le maniche arrotola- sto libro è un'opera molto godibi- lo corriamo troppo con la matematica. Il let- così va il mondo: prendi un libro di matemati- te, occhiali spessi con la montatura le, adatta a un pubblico anche di di corno, capigliatura bionda e ra- tore si annoia qui non per i numeri, ma per la ca qualsiasi, mettici sopra una copertina con il non specialisti, arricchito da inte- da, dai ciuffi ribelli - il 23 giugno storia, che è ripetitiva, che non c'è. nome di Enzensberger, e dentro qualche dise- ressanti note per ogni capitolo. Lo 1993 presenta a Cambridge in un gno colorato, e sei sicuro che il libro va a ruba. scopo della collana Longanesi "La È vero che il triangolo di Pascal è una delle seminario la dimostrazione del- lente di Galileo" è quello di fuga- più belle e affascinanti illustrazioni della ma- A comprarlo sono gli stessi che amano vantar- l'Ultimo Teorema di Fermat, ma re il timore che il grande pubblico gia della matematica, ma il tuo mago che me- si: Oh, io la matematica non l'ho mai capita. di lì a un mese qualcuno scopre un ha verso temi scientifici: Robin rito ne ha? Nessuno, si limita a leggerlo. Mi Ma che gente siamo? C'è proprio da disperare. errore e Wiles sembra beffato an- Dumbar ha assolto questo compi- che lui dal teorema maledetto. Ma to con grande chiarezza. dopo due anni di nuovi sforzi il la- voro termina positivamente. cubo in due cubi, un biquadrato in di effetto: con un brillante taglio Con il suo stile insolito e un poco due biquadrati, o in generale ogni giornalistico racconta con rapidi hollywoodiano, Aczel riesce a co- potenza eccetto un quadrato nella flash le vicende romantiche, gli av- municare con estrema leggerezza al C.so Buonarroti, 13 tel. 0461/829833 38100 Trento fax 0461/829754 somma di due potenze con lo stes- venimenti fatali, le scoperte inatte- lettore l'idea che lo sviluppo delle so esponente. Ho scoperto una di- se, che trasformano i matematici di idee matematiche fa parte della sto- mostrazione veramente meravi- questa storia in altrettanti perso- ria della cultura dell'intera umanità gliosa di questo, che però il margi- naggi in cappa e spada. (significativo il suo capitoletto inti- ne non è largo a sufficienza per Le notizie sono attinte a fonti tolato I matematici di Napoleone)-, contenere". E questo l'enunciato quasi sempre secondarie (fa ecce- supera così quella barriera che pur- del celeberrimo Ultimo Teorema zione l'ultima parte, che è la più in- troppo blocca molti lettori quando B. Everard e G. Morris di Fermat. La dimostrazione di teressante e nuova), ma sono so- si azzardano a leggere opere divul- GESTIRE L'AUTONOMIA Fermat non fu mai trovata; anzi il stanzialmente corrette e, cosa non gative di matematica. scolastici problema impegnò moltissimi ma- da poco, tra un intrigo e un suici- e start cu direzione tematici tra i più illustri per ben tre dio, Aczel riesce anche a comuni- pp. 406 - L. 48.000 secoli, dando luogo a una storia care in forma semplice qualcuna complessa che si è definitivamente delle idee che costituiscono la so- G. Mancini e G. Gabrielli conclusa solo nel 1995. stanza matematica dell'intera vi- TEST TVD L'Ultimo Teorema di Fermat of- cenda (un'unica inesattezza dà un Valutazione dei disagio, fre un esempio paradigmatico di pochino fastidio: a pagina 21 si e della dispersione scolastica come è costruito il sapere matema- mette anche il numero 1 nell'elen- pp. 115- L. 44.000 tico: una congettura viene formu- co dei numeri primi, il che non è). lata in un certo ambito, generazio- Si narra così come Evariste Galois ni di matematici ci lavorano co- (1811-1830) sia coinvolto in una struendo edifici e teorie nuove, intricata vicenda in cui si mescola- che mostrano incredibili connes- no sesso e politica nella rivoluzio- sioni tra campi noti o meno; alla fi- ne parigina del 1830: passa la notte NOVEMBRE 1998 C-CrtXsCrnXsL-Ck, € N. 10, PAG. 41 Enciclopedia Rock anni '90 smo contemporaneo: Syste- a cura di Ezio Guaitamacchi matics and the Origin of Species pp. 887, Lit 65.000 Tra officine letterarie (1942) e Animai Species and Evolu- Arcana, Padova 1997 tion (1963). In pratica, leggendo e individualità emblematica questo libro, si ha tra le mani - lette- ralmente - un secolo di storia del La peculiarità più curiosa del LUISA RICALDONE pensiero biologico, raccontato non quinto volume della fortunata Enci- da uno studioso molto ben informato clopedia Rock, ripartita secondo che abbia attinto alle fonti migliori, consuetudine per decenni, è certo Storia della nuovi della nostra storia letteraria informativi, ambientano con toni bensì dalla fonte prima, da chi que- l'improvvisa pubblicazione a ciclo letteratura italiana. e civile. non sempre adeguati taluni tra i sta storia l'ha fatta in prima persona. non ancora esaurito. La profusione Volume VI: Il Settecento Questa lacuna altera l'immagi- momenti storici decisivi e fondati- Quelle polemiche scientifiche tra i di uscite discografiche, già ulterior- pp. XII-1028, Lit 160.000 ne, che per altri aspetti il volume vi del XVIII secolo. giganti dell'evoluzionismo contem- mente accresciuta da ampliate ri- Salerno, Roma 1998 viceversa restituisce, di un secolo Per i grandi (Parini, Goldoni, poraneo, che oggi sono riportate nei stampe, cofanetti commemorativi e laboratorio, fervidamente teso Alfieri), isolati in capitoli a sé e testi universitari e che gli studenti materiale inedito, spesso in versione Nella opzione per il canone tra- all'esplorazione e alla sperimenta- affidati rispettivamente a Genna- studiano come compendio storico, "live" (intelligente benché tardiva dizionale, che alla ricerca del nuo- zione, un secolo nel quale partico- ro Barbarisi, Alfredo Stussi e Ar- Mayr le racconta scrivendo: "io ho controffensiva nei confronti della pi- vo e alle mode ideologiche oppone larmente evidente risulta quanto naldo Di Benedetto, si è fatto ri- scritto che..., e allora lui mi ha rispo- rateria musicale), giustifica, forse, un modello omogeneo, completo e personalità anche non di prima corso alla filologia: nel primo ca- sto che invece...". Per un biologo la l'urgenza di un nuovo lavoro prima storicamente radicato, consiste il grandezza abbiamo potuto inci- so, nella direzione del riscontro lettura di queste pagine è davvero della fine del secolo. È cambiato in- progetto generale di questa Storia dere nell'orientare il pensiero e analitico-formale misurato sulla emozionante. E le cose, in genere, tegralmente lo staff, che fino al tomo della letteratura (nove volumi più nell'innovare il gusto. Si vedano le valenza sociale e politica del sono davvero andate come lui le relativo agli anni ottanta era stato cinque di appendice), diretta da pagine di Martino Capucci relati- "Mattino" e del "Mezzogiorno" racconta (la rinascita dell'evoluzio- coordinato da Riccardo Bertoncelli. Enrico Malato, che si pone lo sco- ve alla prosa narrativa, memoriali- (alcune pagine di commento al nismo darwiniano e gradualista ne- L'opera - che, fatte salve eventuali po di documentare i percorsi della stica e odeporica, dalle quali testo sono da manuale per la loro gli anni quaranta, la polemica sul appendici, dedicate, per esempio, civiltà letteraria italiana connet- emergono il formarsi di un nuovo limpidezza e per le connessioni concetto di specie, la sistematica al rock italiano, qui deliberatamente tendoli alle altre arti e consideran- linguaggio per esprimere paesaggi che attivano); nel secondo e nel evoluzionistica contrapposta alle al- accantonato - può dirsi virtualmente doli nei rapporti con al- terzo, nel senso della tre scuole); certo, Mayr ne esce conclusa. Sono rimaste tuttavia inva- tre culture europee e, ricostruzione del per- quasi sempre vincitore in queste pa- riate veste grafica, impaginazione e quando se ne dia il ca- corso letterario inter- gine, ma d'altra parte è vero che ne un'impostazione generale che non so, extraeuropee. Astronomia pretato sulla scansione è quasi sempre uscito vincitore an- privilegia artisti ben quotati commer- Di fronte a un pro- delle edizioni delle che nella storia, perché si tratta in cialmente a discapito di altri, lontani getto così globalizzan- È disponibile in libreria una nuova "garzantina", questa opere che si sono sus- volta dedicata all'astronomia e alla cosmologia. Suo auto- ogni caso di uno scienziato eccezio- dalle classifiche, ma qualitativamen- te vien fatto di chieder- seguite viventi gli auto- re è l'astronomo John Gribbin, mentre la cura italiana è nale, al quale si perdona facilmente te degni di attenzione. Omissioni di si, relativamente al vo- ri; con un più di atten- stata affidata a Libero Sosio. Anche in questo caso l'opera qualche accenno vanitoso e qual- nomi che potrebbero essere primari lume settecentesco ap- zione, da parte di un si divide in una parte alfabetica e in una parte di schede di che piccola omissione di polemiche per molti e soggettività nell'elabora- pena uscito, quale sia il assiduo studioso degli approfondimento. Nell'edizione italiana si è dato maggior ormai vecchie e forse superate dagli zione delle schede non inficiano un profilo che di un seco- scritti autobiografici di risalto a protagonisti della storia dell'astronomia italiana. eventi più recenti. prodotto che ha cercato di allargare lo fondante la nostra Alfieri, sulla distinzio- Grande attenzione è prestata alle voci relative a oggetti MICHELE LUZZATTO i propri orizzonti dando risalto a jazz, modernità si è inteso astronomici e al lessico tecnico. Costa 59.000 lire. ne tra poesia e vita in new age, world music e musiche "al- offrire, in una fase di un tornante cronologi- tre", nel segno di una fase dell'evolu- ricapitolazione parti- co decisivo per il for- Lo Zingare/li 1999. zione musicale molto composita e colarmente incline ai —^^ — marsi di un nuovo in- Vocabolario spesso miscelata nei generi. Fonda- consuntivi quale è dividualismo. Evitato della lingua italiana a mentale fonte di consultazione ben questa nostra di approssimazione e sensazioni nuove e il processo il congelamento del medaglione, 12 ed. diffusa fra gli appassionati e gli ope- alla fine millennio, scadenza alla costitutivo della critica militante la scelta empirica permette di a cura di Miro Dogliotti ratori del settore, l'Enciclopedia si è quale Enrico Malato dichiara nel- con il conseguente misurarsi comporre tre ritratti mossi e pro- e Luigi Rosiello arricchita grazie anche alle preziose la premessa al primo volume di dell'autore sempre meno con blematici in equilibrio, in alcuni pp. 2176, con Cd-Rom, consultazioni su Internet. Rimane un non essere stato insensibile nel l'autorità libresca e sempre più momenti perfetto, tra officina let- Lit 136.000 po' di nostalgia per le prime edizioni tracciare le coordinate di questa con il giudizio del pubblico; e teraria e individualità potenti. Zanichelli, Bologna 1998 cartonate, a cui, da tempo, è suben- impresa editoriale. Tentiamo una sempre di Capucci si veda l'altret- Pertinente e necessario il capito- trata una più spartana brossura. risposta andando prima di tutto tanto paradigmatico capitolo su- lo dedicato alla storia della lingua Recensire lo Zingarelli? E come FRANCESCO CALTAGIRONE alla ricerca di ciò che, nonostante gli studi eruditi, ai quali viene re- di Luca Serianni (inframmezzato si fa? Tutti lo conoscono. È come l'intento esaustivo, è stato omes- stituita l'autentica funzione illu- dalle pagine sui grammatici e lessi- recensire un monumento. Fa parte so: l'attenzione alla produzione ministica di avere sovvertito e dis- cografi, di Marcello Ravesi) e quel- del paesaggio. Ed è egualmente ERNST MAYR femminile, lo, di Carla- soggetto all'inquinamento di corro- Il modello biologico per esem- chiara Per- sivi agenti patogeni. Si veda "inciu- ed. orig. 1997 pio, è molto rone, che cio", termine involgaritosi oltre ogni trad. dall'inglese esigua e affi- esamina le dire nel 1995, anno in cui, trasfor- di Antonella Vezzaro data alla letterature mandosi in sinonimo di "adulterio pp. XIV-281, Lit 35.000 norma delle dialettali. politico", è diventato un tormentone McGraw-Hill, Milano 1998 antologie Del teatro, giornalistico-televisivo. "Inciucio", convenzio- grande pro- che sembrava uscito dalla logica La storia della biologia inizia quasi nali (si veda tagonista del seriale e greve delle peggiori bar- sempre con Aristotele. I testi che ri- il capitolo secolo e zellette su faccende di corna, sta percorrono questa storia, dopo un sull'Arcadia campo spe- ora fortunatamente agonizzando accenno al grande pensatore gre- di Anna rimentale per l'abuso che se ne è fatto. Si ve- co, in genere citano appena l'età Laura Belli- per eccellen- da anche l'orrendo "cerchiobotti- classica e il Medioevo, fanno un ra- na e di Car- za, scrivono, smo", qui implacabilmente reperto- pido cenno ai grandi anatomisti e fi- lo Caruso, calibrando- riato, e inventato nel 1996 in un mo- siologi del Rinascimento, poi ai per altri ne gli aspetti mento di obnubilamento lessicale grandi tassonomisti del Settecento, aspetti più stretta- (credo da Eugenio Scalfari) per po- si soffermano su Linneo e Buffon, istruttivo, mente lette- lemizzare - con qualche buona ra- quindi passano alle teorie evoluzio- dove avrebbe potuto trovare po- sacrato situazioni secolari. Ma rari, quelli attoriali e di architettu- gione - contro le allegre comari di nistiche, dapprima citando La- sto qualche riferimento alle ormai penso anche alla chiave di lettura ra scenica, Siro Ferrone e Teresa "liberal". Non ci viene invece rivela- marck, quindi concentrandosi, nel numerose antologie di "genere") opportunamente politico-ideolo- Megale. ta la data (1993?) che ha fatto slitta- capitolo centrale, sull'onnipresente o al sapere individuale, peraltro gica con cui Marco Cerruti, con la Un accenno ancora ai quadri re, con un ribaldo qui prò quo, il si- figura di Charles Darwin. Nei capito- assai benvenuto, di qualcuno fra sua nota perizia di scopritore di generali: essi vanno dai più ampi gnificato - peraltro indicato nella li finali (quelli, per intenderci, che si gli studiosi - come Ferdinando nomi sconosciuti o dimenticati (la storia europea, di Aurelio Mu- sua efferata duplicità - del "giusti- riferiscono all'ultimo secolo di studi Abbri -, che nel tracciare il qua- (come il Giovannantonio De Lu- si; la cultura europea, di Ferdi- zialismo" (cfr. "Babele", in questo biologici) si cita in genere Haeckel, dro di riferimento europeo accen- ca di pagina 672) e di suggeritore nando Abbri), al più particolare numero delT'Tndice"). Nel nostro Mendel e i tre grandi nomi della Sin- na al sorgere della questione del di ricerche da compiersi (come la (la cultura italiana di Saverio Ric- paese, del resto, checché se ne tesi Moderna: Mayr, Simpson e gender (peccato però che 0 di- rilettura di Casti), affronta l'intri- ci). Vorrei non tralasciare un ri- pensi, non si butta via niente. Qual- Dobzhansky. Sono rari i testi che si scorso si sfrangi rapidamente in cato itinerario della poesia dida- chiamo al corredo iconografico a cosa viene rimosso o dimenticato. addentrano nei complessi meandri considerazioni sulla letteratura scalica, satirica e libertina. E pen- temi (la vita quotidiana, il grand Ma intanto entra, magari da una della biologia degli ultimi vent'anni. erotica); o come Alfredo Stussi, so infine alle pagine sull'Illumini- tour e il vedutismo, il giornali- porta di servizio, in un qualche mu- Di tutti gli autori citati, l'unico ancora che nel capitolo su Goldoni e smo centro-settentrionale, nelle smo), scelto con cura non confor- seo. O almeno in un catalogo. E io vivente è l'autore di questo libro: l'ambiente veneziano ricorda Lui- quali Franco Fido interpreta il mista né banale. Zingarelli, consultato da generazio- Ernst Mayr, classe 1904, una laurea sa Bergalli Gozzi; o Gustavo Co- movimento di pensiero caratteriz- Tra i punti di demerito, oltre ad ni di studenti, è appunto uno dei più a Berlino negli anni venti, un discre- sta, che scrivendo della rivoluzio- zante il secolo, differenziandolo alcuni refusi e alla misteriosa iden- noti, e frequentati, musei della no- to numero di spedizioni naturalisti- ne napoletana cita la redattrice attentamente per zone geografi- tità del "piemontese" di cui si scri- stra lingua. Il beneficio è evidente. che nel Pacifico (lui è ornitologo), la del "Monitore", Eleonora Fonse- che e cogliendone le eredità evi- ve a pagina 523, segnalerei invece Chi registra, anche indirettamente, cattedra a Flarvard e un elenco im- ca Pimentel. Dal piano comples- denti e il patrimonio carsico. Al- una svista - grave in verità - che at- l'inquinamento, aiuta a rintracciare pressionante di pubblicazioni scien- sivo dell'opera è assente di fatto la trettanto ci aspetteremmo dai due tribuisce a Gasparo Gozzi la pater- l'antidoto. Che non è la spocchia tifiche, tra le quali spiccano due libri volontà di mettere pienamente in capitoli sull'Illuminismo meridio- nità delle Fiabe, come noto in cruscante di un improbabile puri- fondamentali per l'evoluzioni- ^ luce uno dei fenomeni più vitali e nale, i quali invece, per quanto realtà scritte dal fratello Carlo. smo, ma la vigilanza sul mate- IDEI LIBRI DEL MESE! NOVEMBRE 1998 "t'L-ccf^vc^txrtc N. 10, PAG. 42

^^ riale semantico che assorbia- storcerà il naso di fronte a mo e diffondiamo. In questa edizio- certi casi e chi, soprattutto, ne tro- ne non ci sono tuttavia solo le paro- Necrologio di un mito verà molti mancanti: ma, almeno, le di recentissimo conio (spesso le scelte hanno il pregio di essere brutte, ma testimoni della vitalità degli ultimi cinquantanni nette e dichiarate e, inoltre, in li- dell'italiano). L'etimologia della nea con quelle che dovrebbero ANNA SEGRE maggior parte dei lemmi è infatti essere le future scelte ministeriali ora accompagnata dalla data della e scolastiche. Per finire con la loro prima attestazione. È questa Dizionario dello sviluppo guardia nei confronti del concetto di smo statale nella vita di tutte le per- struttura dei testo, la quinta parte una novità importantissima. Anzi un a cura di Wolfgang Sachs aiuto. "L'aiuto nella sua versione sone del mondo". La direzione che di ogni unità tematica ("Area di ri- vero e proprio regalo. La fatica, che pp. 477, Lit 30.000 moderna - afferma - può essere in- sta prendendo la discussione cerca e di progetto del geografo") mai sarà abbastanza lodata, la Gruppo Abele, Torino 1998 teso solo come un aiuto reso al pro- sull'ambiente si orienta più verso un propone due livelli di attività col- dobbiamo a Riccardo Tesi con la cesso di modernizzazione". Si tratta, ampliamento gestionale (gestito da lettiva per le classi delle scuole collaborazione di Laura Sardelli e, Il volume è organizzato attorno nella maggior parte dei casi, di aiuti quella che Sachs chiama Id- medie superiori, entrambi a parti- per le parole più recenti, di Giusep- ad alcuni concetti chiave della allo sviluppo in cui 0 "bisognoso" eocrazia"), piuttosto che verso re da esperienze sul campo. Col- pina Valoriani. Le datazioni, inevita- teoria dello sviluppo economico e non risulta essere padrone della sua un'intelligente autolimitazione. pisce, oltre alle aperture letterarie bilmente, non sono sempre esattis- ha l'obiettivo di smontarla com- privazione, ma lo è solo nei confron- L'autore traccia poi le linee alterna- illustrate, lo stile di Quaini: l'autore sime e hanno talvolta un valore indi- pletamente tentando di scrivere ti di una normalità a lui estranea, che tive a una politica di tal genere si rivolge direttamente allo stu- cativo. C'è qualche cortocircuito - come dice Sachs nell'introdu- nei fatti viene dichiarata obbligato- nell'ultimo saggio del volume, inti- dente con il "tu" (come una volta (cfr. il 1308 del sostantivo novecen- zione - non già una nuova inter- ria. L'unica categoria che si salva, tolato Un mondo. Tali linee sono la non si sarebbe osato), non neces- tesco "intellettuale", accorpato con pretazione dello sviluppo ma "il parzialmente, da questa severa anali- rigenerazione, l'autolimitazione uni- sariamente condivisibile, ma sicu- un antico aggettivo filosofico). Né suo necrologio". L'idea di svilup- si è quella cosiddetta dell'"aiuto per laterale e il dialogo interculturale, ramente coinvolgente, e assume poteva, in un'impresa tanto ciclopi- po si erge, secondo gli autori, "co- l'auto-aiuto", cioè sostanzialmente dove per "rigenerazione" intende un tono quasi sempre colloquiale, ca (e insieme popolare), essere al- me una rovina nel panorama in- l'insegnare a pescare al posto del l'abbandono di una via universalista anche se - va detto - mai sciatto. trimenti. Ma non importa. Il monu- tellettuale" che ha come "fedeli rifornimento di pesce. L'autrice so- allo sviluppo e la concretizzazione di Il tono confidenziale permette mento è ora più monumentale e so- compagni solo la delusione e il di- stiene che anche questa prospettiva ciò che c'è di buono in ogni cultura, all'autore di sostenere tutta l'ope- prattutto meno "assoluto". Le date sincanto, il fallimento e per "autolimitazione razione di rinnovamento che è relativizzano infatti la lingua. Non il crimine, e tutti rac- unilaterale" il conteni- - evidentemente - in fondo ai suoi siamo cioè prigionieri dell'oggetti- contano la stessa storia: mento delle conseguen- scopi: egli può così introdurre an- vità insormontabile del linguaggio, non funziona". Pascal ze delle scelte di ogni che argomenti non immediata- come ci han raccontato lacaniani e Un'analisi dura, quin- paese all'interno del suo mente digeribili. Forse i fumetti heideggeriani. Siamo artefici e re- di, che non assolve nes- Un esauriente strumento per inquadrare l'opera del filo- territorio, e per "dialogo che accompagnano alcune parti sponsabili delle nostre parole. Nel suno, che individua sofo da un punto di vista storico e all'interno delle successi- interculturale" il con- del libro potevano essere tenuti al cui vorticoso ginepraio talvolta ci precise responsabilità ve interpretazioni critiche. Il volume di Gian Michele Torto- fronto con le altre culture di fuori dell'impostazione grafica, perdiamo. del mito che ha accom- Ione, Invito al pensiero di Pascal (Mursia, Milano 1998, pp. che eviti il pericolo della ma l'elevato valore dei disegni e BRUNO BONGIOVANNI pagnato gli ultimi 189, Lit 16.000) si articola in diverse sezioni: cronologie pa- omogeneità. Con queste dei diagrammi - quelli sì insosti- cinquant'anni della rallele, vita, opere, temi, orientamenti della critica, bibliogra- scelte di valorizzazione tuibili e ben fatti - fanno dimenti- MASSIMO QUAINI storia del mondo. fia e indice completo delle opere. Nella stessa collana sono delle differenze il mondo care questa concessione non in- La Terra vista dalla Luna Sachs è convinto che lo già usciti, tra gli altri, volumi su Aristotele, Eckart, Kant, Leib- potrebbe apparire una dispensabile alla semplificazione. pp. 335, Lit 32.000 sviluppo sia un'impre- niz, Plotino, Scheler, Vico e Wittgenstein. metanazione più che una Il capovolgimento di prospettiva è Guida per l'insegnante sa concepita male fin supernazione dove il "lo- un'altra cifra del testo destinata a con prove di verifica dall'inizio, e che per L_JMHI calismo cosmopolita" colpire: la geografia dell'altro mondo - di quel Sud che è com- pp. 96 questo ci sia più da te- potrebbe amplificare le parso solo di recente -, le mega- Un mondo di carte e di numeri mere che abbia successo piuttosto non è l'ottimo, in quanto comunque ricchezze di un luogo avendo in lopoli, il segno delle industrie e i (Atlante) che fallisca. Lo sviluppo è quindi si pone ancora come un aiuto allo mente i diritti di un mondo dalle concepito nel volume come "una sviluppo e cioè un accostamento allo mille sfaccettature. primi paesaggi post-industriali, pp. 95, Lit 8.000 tutti temi che fino a solo qualche Ghisetti & Corvi, Milano 1998 particolare forma mentale" più stile di vita industriale. Meglio sa- Il volume, con i suoi diciotto sag- che un processo economico, "un rebbe "opporsi e resistere a chi eser- gi, costituisce dunque una presen- anno fa non comparivano che nei trattati superiori o specializzati. Intanto il titolo - fortemente evo- mito consolatorio per le società, cita cinicamente il potere e ai profit- tazione di quanto di non conven- cativo - che rimanda alla duplice una fantasia che scatena le passio- tatori di casa propria". zionale è stato elaborato, nel corso MARIO TOZZI natura della geografia, costruzio- ni". A dimostrazione di tali ipote- La critica radicale anche alle for- degli anni novanta, sul ragionamen- ne astratta e convenzionale, e si così radicali, una serie di saggi me più avanzate di opposizione to dello sviluppo e sui concetti prin- ITALO BELLINA scienza pragmatica degli uomini. di autori diversi su alcune parole all'ideologia dominante (l'ambien- cipali che fanno parte del bagaglio Salvis iuribus. Rimanda con la mente a quei libri chiave, tra cui: Aiuto, Ambiente, talismo, ad esempio) trova spazio culturale di chi si occupa di svilup- Il latino degli avvocati di avventura del secolo scorso, Bisogni, Popolazione, Povertà, nel saggio di Sachs dedicato al ter- po, anche in termini critici. Un di- pp. IX-293, Lit 29.000 agli esploratori, a percorsi fisici Scienza, Tecnologia. L'idea è che mine "ambiente". Egli sostiene che scorso coerente al suo interno, ma Utet, Torino 1998 solo in apparenza. Un titolo signi- in ciascuno di tali concetti chiave la teoria degli ecosistemi rappresen- che apre non pochi interrogativi ficativo, in un momento in cui si siano ormai impliciti assunti che ta una continuità con "l'infausta tra- sulle possibilità concrete di utilizzo Error, conditici, votum, cognatio, discute della sopravvivenza stes- rafforzano la visione occidentale dizione occidentale di controllo di una critica così radicale che pra- crimen, cultus disparitas... Don Ab- sa della geografia all'interno dei del mondo offuscandone una sempre crescente sulla natura" per ticamente non salva niente di quan- bondio ci dava dentro con il latino- programmi scolastici e si è acce- proiezione diversa. cui "la sopravvivenza della natura ri- to finora è stato fatto da chi è inter- rum. Voi non sapete quanti siano gli so un dibattito sul suo valore in- Così, nel primo saggio del volu- schia di diventare la giustificazione venuto nel Terzo Mondo anche con impedimenti al matrimonio!, dice- trinseco che arriva addirittura nel- me, Marianne Gronemeyer mette in di una nuova ondata di interventi- le migliori intenzioni. va. A questo punto, Renzo mise, le pagine culturali dei quotidiani forse senza avvedersene, la mano italiani. La forma poi, coraggiosa- sul manico del coltello che gli usci- mente innovativa, in linea con i punta e tutù, aprendo il campo a Mary Wigman, Kurt Jooss. Di va dal taschino. Certo che se fosse principi dei nuovi programmi mi- Danza forti figure femminili come Ruth ognuno di questi creatori il volume, passato alle vie di fatto I promessi nisteriali (commissione Brocca e Saint Denis, Mary Wigman, Loier e in questo sta anche il suo interes- sposi si sarebbero esauriti in una simili) e che stravolge - è il caso SERGIO TROMBETTA Fuller, Isadora Duncan. Ma non fu se, riporta testi teorici, ricordi, me- manciata di pagine. Ma, essendo di dirlo - lo schema dei "vecchi" una rivoluzione. Furono molte ri- morie, discorsi. E certamente è al- una persona mite, adusa al solo testi. I contenuti, infine, apparen- La generazione danzante. voluzioni, riforme, aggiustamenti, trettanto importante avere dedicato idioma del volgo, il nostro montana- temente indipendenti, ma legati L'arte del movimento adattamenti. Il pregio del volume un ampio capitolo all'attività, così ro ha dovuto penare una trentina di da diversi fili comuni e distribuiti in Europa nel primo Novecento sta proprio nel porre in evidenza i poco conosciuta, di tre grandi co- capitoli prima di impalmare l'amor in otto unità tematiche, dalle città a cura di Silvia Carandini diversi atteggiamenti, i vari percorsi reografi russi. Di tutte le avanguar- suo. Del resto, come comportarsi agli spazi extraurbani, al paesag- ed Elisa Vaccarino di rottura e continuità fra tradizio- die russe, quella coreografica è stata diversamente? O si reagiva con la gio, agli squilibri territoriali e am- pp. 512, Lit 60.000 ne e avanguardia, agganciando certamente quella meno studiata, la violenza, o si replicava in latino. bientali. Il tutto in meno di quattro- Di Giacomo, Roma 1997 quella coreografica alla generale ri- prima (anche per la intrinseca vola- Sennonché non era ancora disponi- cento pagine. Quaini decide di voluzione estetica di quegli anni. tilità della danza, che muore nel bile il maneggevole testo di Italo impostare l'insegnamento della E importante, ora che il secolo Una nuova consapevolezza dèi cor- momento stesso in cui si crea) a Bellina che raccoglie oltre tremila geografia "non fisica" in un modo volge al termine, ora che almeno po, a teatro prima ancora che nella soffocare sotto il peso del ritorno antiche massime di uso prevalente- sostanzialmente rinnovato, al di là due innovatori, William Forsythe e danza, il fascino delle culture lonta- all'ordine staliniano. E un piacere mente forense, tradotte e ordinate della struttura del libro che pure è Pina Bausch, segnano gli ultimi de- ne, il bisogno di fondare nuove tec- quindi leggere il saggio di Daniela lungo la falsariga degli articoli dei apprezzabilmente nuova. Ogni cenni con i loro linguaggi coreogra- niche di movimento, una nuova Gavrilovich su quegli anni e le testi- codici moderni. Il manualetto, di cui capitolo si impernia attorno a un fici, riflettere e paragonare le rivo- concezione dello spazio in cui agi- monianze di personalità così fonda- oggi compare la seconda edizione, case-history ("A distanza ravvici- luzioni danzanti di oggi con quelle sce 0 corpo danzante, sono questi mentali come Nikolaj Foregger, sarebbe risultato utile anche all'av- nata"), per esempio il Sahel, de- di inizio secolo. Per capire che, se alcuni dei cardini su cui si muovono Kas'jan Golejzovskij e Fédor Lopu- vocato Azzeccagarbugli, che, con- scritto nei dettaglio, che prelude non tutto, certamente molto è già gli innovatori di quegli anni. Il volu- chov. Dagli ultimi due per esempio trariamente a quanto si potrebbe poi alla descrizione nel concreto successo in quei primi tre decenni me è costruito con contributi di vari discendono- direttamente molte credere, non risulta ricorresse sul degli aspetti più generali del feno- del Novecento così fondamentali studiosi dedicati alle diverse scene delle innovazioni americane nel lavoro ai brocardi tratti dalle opere meno anticipato ("Uno sguardo per la danza. Sono anni di innova- europee che furono testimoni dei balletto classico di George Balan- dei giuristi romani. Il latino, lui, co- globale"), nel caso, la desertifica- zioni radicali in tutte le arti: se il ro- fatti. Quindi Parigi con Loie Fuller chine, la cui eredità è stata ideal- me ricorderanno i lettori del Manzo- zione del nostro pianeta. Seguire manzo, la poesia, la musica, la pittu- e Isadora Duncan, Ruth Saint De- mente raccolta da Forsythe: e che ni, lo azzardava solo nella conver- un esempio, per quanto paradig- ra rifiutano le forme ottocentesche, nis, Nizinskij, I Ballets Suédois. La come un sotterraneo filo collega sazione presso la tavola dei potenti: matico, può essere rischioso e - così fa la danza più d'avanguardia Germania con I Sacharov, Emil grandi personalità lungo un intero per lodarne il vino. sicuramente - ci sarà chi gettando alle ortiche scarpine a Jacques-Dalcroze, Rudolf Laban, secolo. EUGENIO DALMOTTO NOVEMBRE 1998 I INIlll E N. 10,PAG. 43

Capelli ispidi, accento chiuso, volto tirato STEFANO DELLA CASA

i sono dei film che hanno Così ridevano di Gianni Amelio co, proprio perché uscire come ambizione di rac- dall'esaltazione delle "magnifiche contare la Storia e altri che con Enrico Lo Verso e Francesco Giuffrida, Italia 1998 sorti e progressive" non è sempre Cpreferiscono narrare storie, con i così facile, così come preferire i grandi eventi a caratterizzare il pugni nello stomaco alla confezio- sottofondo. Così ridevano di con lui in una fabbrica metalmec- mentre prepara il caffelatte a Giuf- storico; ha sicuramente letto con ne patinata, europea, internazio- Gianni Amelio appartiene a que- canica: "Lui non si interessava frida, le preoccupazioni che lo ac- grande attenzione L'immigrazio- nale. Così ridevano è anche un sta seconda casistica: in sette anni, più di tanto agli altri". compagnano quando lo accompa- ne meridionale a Torino di Gof- film contro l'omologazione cultu- tra il 1958 e il 1965, racconta Così ridevano evita accurata- gna al bordello, lo sguardo d'orgo- fredo Fori, ma non ha cercato più rale che è diretta conseguenza l'evoluzione di due fratelli che mente l'effetto-cartolina: non ci glio che gli dedica quando si appli- di tanto di illustrarlo, di tradurlo dell'intervento europeo sui film: dalla provincia di Catania si tra- sono pubblicità d'epoca (in altri ca nello studio hanno un che di in immagini. Ha messo la storia e siccome il nuovo luogo comune è sferiscono a Torino. Il tempo e film si sarebbe vista la Singer, la femminile. Attorno ai due fratelli la sociologia sullo sfondo, pro- l'evolversi della società lasciano in Brill e il formaggino Mio) e nean- ruota tutta l'anima della vicenda: prio come quel corteo visto loro tracce: a parte il risvolto qua- che ricostruzioni particolari, la le loro vite parallele e dai destini dall'unico angolo di Torino dal Le immagini si giallo del finale, il fratello mag- scenografia è azzeccata perché so- così diversi raccontano due possi- quale si possono vedere due mo- In questa pagina, Enrico Lo giore compierà in quei pochi anni bria ed essenziale. Invece il taglio bili modi individuali di confron- menti diversi di una manifesta- Verso e Francesco Giuffrida in tutto l'iter del perfetto mafioso, d'epoca è garantito proprio dalla tarsi con un problema storico. A zione, e ha puntato sul melo- Così ridevano; a pagina 44, che passa dalla necessità di auto- durezza del linguaggio (a tratti in- loro vanno le maggiori attenzioni dramma. Così ridevano è natural- Douglas Fairbanks in Gaucho difesa alla pratica della sopraffa- comprensibile, tanto che dopo del regista, che non esita a colorare mente il titolo di una fortunata (1927) di F. Richard Jones; a zione anche nei confronti di chi lunga discussione si è optato per i i toni, a spingere fino all'inverosi- rubrica della "Domenica del Cor- pagina 45, un'inquadratura di gli è più caro. L'evoluzione socia- sottotitoli che in qualche misura mile alcune sequenze (ed è proprio riere", ma anche la destruttura- Sugarland Express (1974) di le corrisponde anche a piccole ma sminuiscono questo impatto), dai quanto gli viene rimproverato dai zione finale del mito postumo dei Steven Spielberg. significative modificazioni nella toni scuri della bellissima fotogra- suoi detrattori). Possiamo però af- ruggenti anni sessanta: nei quali, morfologia del personaggio: i ca- fia che avvolge di scuro la città sa- fermare che proprio questi eccessi, è vero, c'era qualche compagna pelli ispidi dei primi anni diventa- bauda (la luce appare solo nella questi scarti (e, in certi casi, questi di scuola che si vestiva con gli il prodotto transnazionale e glo- no più lisci, l'accento chiuso di- seconda parte del film, ed è sim- errori) sono la parte più riuscita abiti di Carnaby Street ma erano balizzato, il risultato che normal- venta via via più comprensibile, il metrica a quanto dicevamo del film, gli elementi che lo rendo- molto più numerose quelle che mente si ottiene è la totale perdita volto sempre tirato dei primi tem- sull'aspetto fisico di Lo Verso): no interessante e forse anche epo- indossavano il tradizionale grem- di identità e di riferimento, il pi inizia ad aprirsi con qualche elementi che, per l'appunto, con- cale. biule nero simbolo di un mondo trionfo della forma (compresa la sorriso. notano soprattutto lo sfondo della Amelio denuncia il suo debito in cui i colori erano talmente po- "bella sceneggiatura") a scapito E proprio il sorriso dell'immi- vicenda. nei confronti del Visconti di Roc- chi da creare l'illusione che po- della sostanza. grato è il segno della mutazione In primo piano ci sono invece i co e i suoi fratelli (alla stazione si tessero essere eversivi. Gli esempi di questo nuovo ci- antropologica: come scriveva Pa- personaggi, i due fratelli che han- sentono alcune note del tema di Insieme all'aver collocato i per- nema europeo, che scommette solini, "oggi si ride di tutto e si ri- no un rapporto, e non solo per via quel film, poi la musica prende sonaggi al centro e la Storia sullo sulla "qualità" per vincere la con- de male", e infatti nel cinema ita- della differenza d'età, da padre a giustamente un'altra direzione sfondo, anche questo secondo correnza fracassona dei kolossal liano il comico soppianta il tragi- figlio, o forse anche da madre a fi- come del resto fa anche il film), elemento ha procurato reazioni hollywoodiani, sono sotto gli oc- co quando l'Italia da paese agri- glio: le attenzioni di Lo Verso ma rinuncia a voler fare un film contrastanti da parte del pubbli- chi di tutti: il formalismo esaspe- colo diventa industriale, e quel rato ed esasperante della British sorriso cela la nuova sicurezza del Renaissance, i clipponi giovanili- stici alla Lola corre (uno dei più self-made man contrapposta al di- formazione e una cultura molto sanno osare. In un'intervista rea- Amelio brutti film degli ultimi anni, e an- sagio del contadino deportato più ampie e ricche di sfaccettatu- lizzata nei primi anni ottanta, che uno dei più programmatica- nella grande città del Nord. In Profondo conoscitore del ci- re. Ed è proprio grazie a questo Amelio raccontava paradossal- mente interessanti per studiare tutta la vicenda, però, la Storia re- nema italiano anche minore, substrato che può essere consi- mente che l'unico cinema italia- come non bisogna fare il cinema), sta dietro le quinte, come avveni- Gianni Amelio ha dedicato un li- derato a ragione come il solo re- no riuscito era quello degli "anni le storie impegnate e pulite dei va per il coro nella tragedia greca: bro a Dorian Gray, ha fatto l'aiu- gista della generazione oggi qua- pari" e qualcuno aveva pensato quarantenni italiani, vari modi lambisce le vite dei personaggi to regista per alcuni western rantenne ad avere affrontato in che fosse una profezia positiva per impersonificare la stessa ten- ma non interferisce più di tanto, all'italiana e ha chiesto in diretta tempo reale temi d'attualità in per gli anni ottanta (diceva infat- denza al conformismo culturale e proprio come il grande corteo radiofonica che gli venisse forni- un periodo in cui il cinema italia- ti che nei quaranta e nei sessanta all'appiattimento cinematografi- che si vede in lontananza nell'an- ta la videocassetta che mancava no rimuoveva completamente il nostro cinema era stato co. Invece Gianni Amelio inverte no 1962 (quello degli scioperi alla alla sua collezione, Come te movi l'oggi (e infatti parla di terrori- profondo e interessante): invece completamente le priorità, e per Lancia e di piazza Statuto). Il te fulmino di Mario Mattoli (ver- smo in Colpire al cuore, di un'Ita- era una cabala, una proposta di questo il suo film è un film non ri- protagonista non diventerà mai sione cinematografica di Un paio lia violentata e abbrutita in II la- lettura non sociologica e non conciliato, che grandeggia soprat- un "teddy boy delle Vallette" di ali, famosa commedia di Gari- dro di bambini, dell'immigrazio- contenutistica, un sussulto poeti- tutto pensandoci su, riflettendoci. (immaginifica definizione con cui nei & Giovanriini). Qualche nota ne albanese in Eamerica)-, tanto, i co di fronte ai tanti tavoli da obi- E una storia che forza la sceneg- dalla sinistra ufficiale si volle in- eccentrica per dimostrare che il suoi film non sono mai solo in- torio nei quali dotti convegni se- giatura, che va oltre la definizione casellare la prima grande appari- regista considerato da alcuni il centrati sull'attualità ma sempre zionavano il cinema italiano sen- scritta dei personaggi e del conte- zione dell'autonomia operaia), e miglior prodotto del neo-neorea- propongono un oltre e una com- za ma' cavare un ragno dal buco. sto. Non fosse che per questo mo- il perché lo spiega bene il cugino lismo italiano ha in realtà una plessità di racconto che pochi (S.D.C.) che porta lo stesso cognome e che tivo, è uno dei film italiani più im- per un po' di tempo ha lavorato portanti degli ultimi tempi. |DEI LIBRI DEL MESE|

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con una rappresentazione dell'Eu- punto di una tipologia delle nozioni ropa come - scrive l'autore - "una Didascalie teoriche coinvolte dall'argomento, Cinema ritrovato sorta di gigantesco e tetro regno estendendo lo studio della didasca- GIAIME ALONGE delle fiabe". GIULIA CARLUCCIO lia alle altre forme di testo scritto Un'attenzione particolare è dedi- presenti nel cinema muto. I diversi cata a Schatten (Ombre ammonitrici, modelli di didascalia e testo scritto Fairbanks: L'acrobatico implica una precisa ipotesi teorica: 1923) di Arthur Robison, un picco- Scrittura e immagine. (nel cinema italiano, cui fanno riferi- sorriso / The Acrobatic parlare di un attore come di un lo capolavoro dell'espressionismo La didascalia nel cinema mento diversi studiosi, nel cinema Smile. Paul Leni, Robert "autore" - definizione tradizional- tedesco. Entrambi i saggi, rispetti- muto sovietico e nel cinema tedesco gli an- Siodmak, Louise Brooks mente riservata solo ai registi - si- vamente di Enno Patalas e di Lucia- Atti del convegno ni venti, in quello messicano, nel "Cinegrafie", n. 11 gnifica postulare uno schema di no Berriatua, che riguardano questo a cura di film di propaganda o nei cinegiorna- pp. 275, Lit 30.000 lettura fortemente innovativo dei film insistono sulla centralità del- Francesco Pitassio e li della prima guerra mondiale) ven- Transeuropa-Cinegrafie, film e della storia del cinema. l'apporto di Albin Grau, ufficial- Leonardo Quaresima gono prima presi in esame via via in Ancona 1998 Metà del volume (bilingue: tutti i mente autore solo delle scenografie pp. 455, Lit 48.000 quanto modelli percettivi, enuncia- saggi sono riprodotti in italiano e in e dei costumi (oltre che produtto- Forum, Udine 1998 tivi, narrativi, espressivi, nella con- L'anonimo Pittaluga. inglese) è dedicata a Douglas Fair- re), ma in realtà responsabile vinzione che "la parola scritta - ci- tando dal contributo di Gian Piero Tracce, carte, miti banks, la cui fisicità ipercinetica e il dell'impianto complessivo dell'ope- Il volume raccoglie gli atti del IV Brunetta - entri nell'azione, crei im- a cura di Tatti Sanguineti cui sorriso rappresentano l'ottimi- ra. Grau, che aveva lavorato in qua- Convegno internazionale di Studi portanti fenomeni di interferenza, pp. 219, Lit 20.000 smo dell'America dell'età wilsonia- lità di scenografo e costumista an- sul Cinema, svoltosi a Udine nel na, come osserva David Robinson. che al Nosferatu (1922) di Murnau, lavori come un'onda narrativa i cui Transeuropa-Cinegrafie, marzo dello scorso anno, organizza- effetti si propagano a lungo nel rac- Ancona 1998 conto, diventi una sorta di operato- re lineare' della narrazione sotto sva- Il festival II Cinema Ritrovato è riate forme". Ai contributi che dun- ormai uno dei principali appunta- que interrogano il sistema comples- menti a livello europeo per la sco- so dei rapporti fra scrittura e perta (o la riscoperta) della tradi- immagine nel cinema muto (si veda- zione del cinema muto. Ma al di là no i saggi di Brunetta, Cherchi Usai, dell'enorme merito dell'attività di Costa, Dagrada, Dubois, Gau- restauro in quanto tale promossa dreault, Jost, Muscio, Raffaelli, Ron- della Cineteca del Comune di Bo- dolino e altri), si aggiungono ulterio- logna, ciò che più affascina del la- ri interventi che, muovendo da voro del festival - di cui i volumi di aspetti "tecnici", come le procedure "Cinegrafie" danno puntualmente di realizzazione e di restauro delle conto - è la capacità di elaborare didascalie (Redi, Farinelli e Mazzan- prospettive innovative da cui os- ti), integrano il discorso con questio- servare la storia del cinema. Le ul- ni di filologia irrinunciabili per lo time edizioni del festival, infatti, studio del film muto. Infine, contri- sono state segnate dal rifiuto delle buto prezioso è l'ampia bibliografia tradizionali griglie interpretative (frutto di un progetto intemazionale - rappresentate dalla triade regista e curata da Claire Dupré La Tour), - genere - cinematografia naziona- posta in chiusura del volume. le - a favore di approcci eclettici. Il numero 9 di "Cinegrafie" (del MINO ARGENTIERI 1996), dal titolo Viaggio nel cine- Il cinema italiano dal ma delle terre di mezzo. Schermi E non è un caso che Fairbanks smet- fu un esponente di spicco delle sette to dal Dipartimento di storia e tute- dopoguerra a oggi della Mitteleuropa, ipotizzava un ta di interpretare commedie di am- esoteriche della Germania prenazi- la dei beni culturali dell'Università pp. 122, Lit 12.000 affascinante modello di "storia bientazione contemporanea - il ge- sta, e di cultura occultista sarebbe di Udine, in collaborazione con la Editori Riuniti, Roma 1998 comparata del cinema", prenden- nere in cui si era imposto - nel 1921, appunto impregnato Schatten, che Cineteca del Friuli, le giornate del do in esame il caso della produzio- per dedicarsi a una serie di film in Berriatua definisce "un film didatti- cinema muto di Pordedone, la Ci- Dagli anni della guerra a oggi il ci- ne dell'area tedesco-danubiana. costume, ambientati nel passato o in co sulla filosofia esoterica". neteca del Comune di Bolgona e il nema italiano ha vissuto stagioni di Lo stesso anno il festival propone- terre lontane, quasi che la spensiera- Da ultimo, non poteva mancare Dipartimento di musica e spettaco- alterna fortuna, per quanto riguarda va anche una monografia su Ro- tezza dei suoi personaggi non potes- un contributo sul restauro. L'artico- lo dell'Università di Bologna. La di- sia gli assetti produttivi, sia le politi- dolfo Valentino (cfr. "L'Indice", se più trovare posto nell'America ci- lo di Martin Koerber su Menschen dascalia è evidentemente una delle che che lo hanno più o meno soste- 1996, n. 9). nica dell'età del jazz. am Sonntag (Uomini la domenica, componenti più concrete e caratte- nuto. Questi i due elementi di costan- Mentre gli studiosi di teatro la- La seconda parte di questo un- 1929) di Robert Siodmak (al film è ristiche del cinema muto; tuttavia, a te riferimento del saggio di Argentie- vorano da sempre sulle figure dei dicesimo volume di "Cinegrafie", dedicato anche un saggio di Elena dispetto di tale concretezza, ruoli, ri, il quale, ripercorrendo in modo sin- grandi interpreti, in ambito cine- come sempre, raccoglie una serie Dagrada) affronta, attraverso l'illu- funzioni, modalità espressive e nar- tetico la storia del nostro cinema, matografico quella di attore non è di interventi su argomenti diversi, strazione di un esempio specifico, al- rative dei testi scritti che interagi- riesce da un lato a mettere in eviden- mai stata una categoria euristica ma tutti legati ai film presentati al cuni problemi di ordine generale. scono con l'immagine muta coin- za gli autori di punta di una produzio- forte, col risultato che, salvo rare festival. Anche qui non mancano Koerber si riallaccia a un saggio di volgono problemi complessi e fra ne che vive oggi un periodo di forti eccezioni (ad esempio il libro di modalità di approccio ai testi filmi- Canosa, Farinelli e Mazzanti, appar- loro eterogenei che, come indica lo contraddizioni, dall'altro a dare spa- Lue Moullet Politique des acteurs, ci che sfuggono agli schemi più so sul numero dieci di "Cinegrafie", stesso titolo di convegno e volume, zio anche ai film di genere, che in al- Cahiers du Cinéma, 1993), la bi- tradizionali. E il caso del saggio di in cui si sottolinea la necessità che il vanno inseriti nell'ampio contesto cuni momenti storici hanno costituito bliografia disponibile sugli attori Leonardo Gandini sulla produzio- restauro di un film "sia accompagna- dei rapporti tra scrittura e immagi- la spina dorsale del cinema italiano. cinematografici si riduce quasi ne horror della Universal, che indi- to da una documentazione degli in- ne. In questa prospettiva, la nozione Non perdendo mai di vista il contesto esclusivamente alle biografie (o vidua uno stile tipico di questa ca- terventi compiuti sul film stesso". di didascalia si presenta come un sociale e culturale del nostro paese, autobiografie) di taglio bassamen- sa di produzione. Gandini isola un Il secondo volume proposto dal nodo in cui si intrecciano diversi fili. l'autore presenta al lettore problemi e te giornalistico. In questo senso la insieme di elementi iconografici, festival presenta anch'esso una Il testo della didascalia è innanzitut- debolezze strutturali che, oggi più scelta del festival II Cinema Ritro- narrativi e figurativi, che non sono chiave di lettura della storia del ci- to un insieme di caratteri che posso- che mai, affliggono il nostro sistema vato di presentare l'opera di gran- la semplice somma dei gusti dei nema solitamente abbastanza tra- no presentare tratti grafici e icono- produttivo. Più che all'opera dei sin- di divi del muto - dopo Valentino singoli registi sotto contratto pres- scurata. Si tratta infatti di una mo- grafici già di per sé significativi e ri- goli autori, è a questioni più generali è stata la volta della Garbo e, que- so la Universal, ma che si presenta- nografia su un produttore: Stefano levanti; è poi, evidentemente, un che Argentieri rivolge l'attenzione: st'anno, di Douglas Fairbanks - no come un vero e proprio "mar- Pittaluga, patron del cinema italia- enunciato con funzioni informative, dall'attacco democristiano contro il come un corpus coerente di testi chio di fabbrica", che si identifica no tra le due guerre mondiali. Pit- narrative, retoriche, ecc. Inoltre, Neorealismo alle ancora vive com- taluga iniziò la propria carriera co- questi e altri aspetti testuali non go- missioni di censura; dall'euforia pro- me noleggiatore di film nella prima dono di autonomia, ma sono impli- duttiva degli anni cinquanta e ses- metà degli anni dieci, per allargare cati da una catena di relazioni con le santa alla crisi profonda che affligge la propria attività alla produzione immagini e gli altri testi scritti che da tempo l'industria cinematografica AA.VV. nel 1923; ma è con l'acquisizione e precedono e seguono, in una strate- italiana (che, a essere precisi, è im- il rilancio della vecchia casa roma- gia complessiva che contribuiscono proprio chiamare industria, poiché Il ritorno alla vita na Cines, nel 1929, che Pittaluga si a creare. Ecco che allora gli approc- minimo è il rischio dei produttori e irri- pone come uno dei maggiori artefi- ci al problema possono e devono es- nunciabile il sostegno dello Stato). Di ci della rinascita del cinema italia- sere molteplici. grande utilità è il floppy allegato al li- Gli ebrei in Italia dopo la guerra no dopo il collasso degli anni venti. L'impostazione proposta da Leo- bro, che riporta in un data base, anno Il libro presenta un ampio saggio nardo Quaresima (curatore, insieme per anno, dal 1945 ai 1997, le classi- introduttivo del curatore, più altri a Francesco Pitassio e ad Anja Fran- fiche dei dieci film più visti in Italia, Alexandre Safran due contributi più brevi e un'inter- ceschetti, del progetto) si articola tutti vincitori della Mostra del cinema vista rilasciata da Pittaluga al "Cor- opportunamente su mi doppio e re- di Venezia, dei festival di Cannes e di Saggezza della Cabbalà Berlino, dei premio David di Donatel- Una magistrale introduzione riere della Sera" nel 1929. Ma so- ciproco versante storico e teorico; in prattutto questo volume colpisce questo senso, da un lato diversi con- lo e degli Oscar, insieme a preziosi per l'imponente - e utilissima - fil- tributi riguardano l'analisi di deter- dati statistici relativi ai biglietti vendu- mografia (di 151 pagine) delle pel- minate e fondamentali occorrenze ti, alle sale e ai film italiani e stranieri Editrice La Giuntina - Via Ricasoli 26, Firenze licole distribuite da Pittaluga in storiche, generi e situazioni naziona- distribuiti nel nostro paese. www.giuntina.it Italia a partire dal 1912. li, dall'altro si giunge alla messa a MARGHERITA PRINCIPE IDEI LIBRI OELMESE|

NOVEMBRE 1998 "Cjff^Ftcr fiLtrv NOVEMBRE 1998 C-CrtXsCrnXsL-Ck, € N. 10, PAG. 45

saggi sul cinema indipendente di poli e la collaborazione attiva alle ispirazione gay. Dell'intero mazzo Martone prove dello spettacolo, il suo ritorno Americani sulla strada citeremo soltanto quello dedicato a a Sarajevo e la sua morte. Nel corso di dieci giorni, il viaggio FRANCO LA POLLA Belli e dannati di Gus Van Sant MARCO PISTOIA (Lang). Infine il saggio di chiusura del regista con Andrea Renzi attra- (Aitken e Lukinbeal), che riprende verso Zagabria e Sarajevo, Mostar e Dubrovnik racconta paesaggi che The Road Movie Book di Easy Rider sulla serie televisiva il film di Van Sant, ma che si allarga MARIO MARTONE mutano da un di meno a un di più di "Route 66" (Alvey), Y exploitation anche ad altri titoli, per sostenere, Teatro di guerra. Un diario desolazione e di orrore, riferisce in- di Russ Meyer (Stringer), il buddy- con linguaggio e modelli critici de- prefaz. di Enrico Ghezzi contri con attori e registi che in qual- road movie (cioè il sottofilone che sunti da una psicanalisi nutrita di fotografie di Cesare Accetta che modo continuano la loro atti- mette in scena una coppia di ami- gender studies, che i road movies Alessia Bulgari, Alessandra vità. Il suo è, comunque, lo sguardo ci) negli anni settanta e ottanta esemplificherebbero (il condiziona- D'Elia, Monica Biancardi di un regista, tanto che il carattere si- (Hark) e - poteva mancare? - un le è d'obbligo) l'isteria maschile. Un pp. 270, Lit 34.000 edited by Steven Cohan nistro del paesaggio nei pressi di I and Ina Rae Hark discorso sulla concezione del pae- esempio: "La maggior parte dei road Bompiani, Milano 1998 Travnik gli ricorda Apocalypse Now. saggio in Easy Rider (Klinger). movies ordiscono una mobilità di re- pp. 380, s.i.p. Ma, come nei suoi film, è uno sguar- sistenza che è prodotta da, e produ- Tutto comincia nel luglio 1995 Routledge, Più eterogenea la terza parte, i cui do che non fa cinema solo con il ci- ce, isteria maschile. L'isteria è causa- quando, ad Avignone, per uno spet- London - New York 1997 discorsi non si limitano al cinema nema, misurandosi direttamente ta dai road movies propri perché le tacolo, Martone pensa all'allesti- Fra i titoli che negli ultimi anni la americano. Nel contributo sulle con la cosalità del mondo. Così co- nozioni egemoniche di mascolinità mento di un testo teatrale che ri- Routledge ha dedicato al cinema conseguenze della costruzione della me partecipe e franco, non edulco- sembrano giungere allo sconvolgi- guardi la guerra nella ex Jugoslavia. - tutti di grande interesse - spicca la nuova rete autostradale italiana (Re- rato da vezzi d'artista, è il diario di raccolta The Road Movie Book, cu- lavoro delle prove (I Sette contro Te- rata da Steven Cohan e Ina Rae be. Appunti di lavoro), denso di pre- Hark, un assemblaggio di ben sedici cise annotazioni, tra cui spiccano contributi organizzati in tre parti, ri- per interesse quelle che testimonia- spettivamente dedicate al tracciato no il percorso recitativo degli attori. dei confini, alle strade americane e ai percorsi alternativi. Il cinema sta- FRANCESCO BONO tunitense, insomma, trattato sulla Schermi d'Europa. scorta di una griglia "turistica" deci- Dal Danubio al Baltico samente in auge negli anni del trionfo editoriale di autori come pp. 199, Lit 30.000 Chatwin e Heat Moon. Officina, Roma 1998 Naturalmente la comparazione si Da L'Albero di Antonia a La mia vi- ferma a questo punto, ché l'antolo- ta in rosa, da Lars von Trier ad Aki gia critica si occupa di cinema e non Kaurismàki, le cinematografie dei d'altro, ma è pur vero che la sensibi- paesi nordici e mitteleuropei, nono- lità americana nei confronti della stante le difficoltà produttive e distri- terra e dello spazio ("il dèmone del butive, sembrano attraversare negli luogo", per parafrasare un'altra bel- ultimi anni un periodo di grande vita- la raccolta dì saggi, questa volta let- lità. Dal Danubio al Baltico, dalle ex terari, di Marisa Bulgheroni) è qui repubbliche socialiste alla Scandina- colta e osservata dalle più diverse via, passando per Austria, Belgio, angolazioni. E lo è a un punto tale Olanda e Finlandia, Francesco Bono da fondarsi come vero e proprio ge- ripercorre in un viaggio ideale le nere, troppo spesso, lamentano i cu- realtà cinematografiche europee "mi- ratori, trascurato dalla critica. La stivo) - con riferimenti, fra gli altri, a mento ma, cionondimeno, lo sguar- Ma ben presto allo spettacolo su- nori", raccogliendo una serie di inter- prima parte, pur essendo di caratte- Il sorpasso e Comizi d'amore, e anche do rimane immobile e radicato nella bentra l'idea di un film che racconti venti già pubblicati (e talvolta datati) re sostanzialmente teorico, prende a ad alcuni spot della Shell - si respira logica patriarcale" (p. 36). La rac- la storia di una compagnia di attori, corredandoli di una ricca bibliogra- occasione della sua opera di fonda- un'aria semiotico-strutturale che ha colta avrebbe meritato una conclu- le loro prove per la messinscena dei fia. Nella prima parte del volume, Bo- zione e delimitazione alcuni cineasti del démodé, e non a caso il suo pun- sione più adeguata ai suoi meriti. Sette contro Tebe, i tentativi di por- no individua temi ricorrenti e presen- e alcuni generi: il cinema di Clint to d'arrivo riprende le ormai ben no- Fra di essi: quello di avere definitiva- tare lo spettacolo a Sarajevo (cfr. ze autoriali di un cinema troppo poco Eastwood, ad esempio (Roberts), te osservazioni pasoliniane sui lati mente dimostrato che il road movie "L'Indice", 1998, n.7). L'assai bel visto, indagando in particolare il lega- per esplorare la componente ma- oscuri del miracolo economico ita- americano è un vero e proprio gene- volume racconta il soggetto iniziale me di ogni cinematografia con la pro- schile del road movie, nonché il suo liano e sullo sviluppo come nuovo re, quello di avere rintracciato colle- - ricco di varianti spesso molto inte- pria realtà nazionale. Nella seconda rapporto con un genere come il we- fascismo. All'Australia sono invece gamenti fra esso e altri generi, quello ressanti rispetto al film realizzato -, parte invece l'attenzione viene rivolta stern (decisamente una forma ar- dedicati un saggio sulla trilogia di di avere rivisitato pellicole anche le fasi preparatorie e quelle di lavo- agli aspetti economico-produttivi del- chetipa di esso); o anche alcuni Mad Max come terreno di lettura di molto note (Gangster Story, Easy razione, a cui si aggiunge la sceneg- le cinematografie in esame. Il quadro esempi di coppie criminali come re- una nuova idea di spazio nazionale Rider, Accade una notte, per citarne giatura desunta, un'antologia d'in- che emerge dall'analisi di Bono è ferenti di un incontro fra sessuali- nell'Australia degli anni ottanta alcune) con occhio tanto acuto da terventi scritti da Martone in circa quello di un Occidente e Oriente eu- tà, stile e consumismo capitalista (Falconer) e uno su Priscilla la regina gettare nuova luce su di esse, quella vent'anni di attività teatrale e, poi, ropeo da un lato accomunati dalla (Leong, Sell, Thomas); o ancora, del deserto, ovviamente oggetto di di includere convincentemente nel cinematografica e molte belle foto costante lotta per la sopravvivenza comparazione sorprendente, l'inso- un'analisi su sessualità, nazionali- genere anche opere apparentemen- del set e delle prove a teatro. A giu- all'invansione americana e inevitabil- spettabile rapporto fra le stesse cop- smo e politica, ma con continui rife- te aliene a esso, e nell'insieme quella dicare dal soggetto originale c'era mente dipendenti dai finanziamenti pie di cui sopra e i protagonisti di rimenti al Mago di Oz (Robertson). di avere fornito un quadro alquanto materiale per girare almeno un'altra statali, dall'altro estremamente vitali musical itineranti (Creekmur). Dal momento che ormai nella cri- esauriente di quello che è nel con- mezz'ora, nella quale si sarebbe de- nel ricercare nuove forme produttive In certo senso più tradizionale, tica americana (e non solo cinemato- tempo un tema e un fenomeno cul- finito il background di Leo, la sua e nuovi canali distributivi. ma non per questo poco interes- grafica) il tracciato da seguire è ob- turale di rilievo e di non poco fasci- amicizia con Samir, attore e regista (M.PR.) sante, la seconda parte del volume bligatorio, non potevano mancare no sul pubblico di tutto il mondo. bosniaco, il viaggio di questi a Na- esamina la dialettica fra strada e casa nello spettacolo cinematogra- fico e gli anni quaranta e cinquanta (Cohan), l'influenza di Kerouac e Le novità 9 8 Ernst Cassirer Ernst Troeltsch Ernst Conoscenza, concetto, Il protestantesimo nella Cassirer cultura formazione dell'uomo a cura di Giulio Raio moderno O L 27.000 L 12.000 i classici Conoscenza, LBAC. concetto,cultura Ernst Cassirer A. Von Humboldt La filosofia Quadri della natura Una cotlana dell'Illuminismo a cura di F. Farinelli L. 23.000 L. 29.000 che ripropone G.W.F. Hegel Athenaeum in edizione Lezioni sulla storia 1798-1800. della filosofia 1 La rivista dei romantici economica L. 22.000 tedeschi edita dai fratelli i testi Martin Heidegger Schlegel Sentieri interrotti a cura di G. Cusateili - Prima La fondamentali traduzione italiana integrale a cura di R Chiodi f. 39.000 in preparazione Nuova della cultura L 24.000 europea Werner Jaeger Bernard Mandeville Italia Paideia - La formazione Ricerca sull'origine dell'uomo greco - voi. II dell'onore e l'utilità del Editrice a cura di Giulio Raio cristianesimo in guerra L 27.000 a cura di A. Branchi, con testo inglese a fronte via E. Codignola, 20 Karl Marx 50018 Scanditici (FI) Il capitale: Libro I, L 36.000 in libreria a novembre fax 055/75.90.208 capitolo IV inedito http://www.lanuovaitalia.it economici SUDAFRIC1 A il ritmo dell arcobaleno

Una versione dell'inno dell'AFRICAH NATIONAL SUDAFRICA, il ritmo dell'arcobaleno CONG-RESS oggi inno nazionale del paese. primo CD di una collana ispirata ai ritmi, alle Una canzone di JOHNNY CLEGG dedicata a NELSON voci e ai suoni senza latitudini della MUSI- MANDELA. Tutte le sonorità più affascinanti di CA DEL MONDO un popolo e della sua musica. rUnità il CI) con un fascicolo curato da IUTERUAZIQUALE a 16.000 lire NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 47

Lezioni di tenebre OLIVIER BONFAIT

"E oso dichiarare che le più belle Masters of Light. Dutch Painters in Utrecht during the Golden Age dotto, e Jean-Pierre Cuzin preferi- opere d'arte sono più debitrici alla sce istituire un parallelo tra le tele luce della lampada che a quella del a cura di Joaneath A. Spicer e Lynn Federle, catalogo della mostra, pp. 480, di San Francisco e scene del teatro contemporaneo od opere di pittori sole, e che la notte ha rischiarato lo Yale University Press, New Haven (Conn.) 1997. spirito degli uomini più di quanto nordici come Wouters. Il quadro abbia mai fatto il giorno". (Paillette Georges de La Tour, catalogo della mostra a cura di Jean-Pierre Cuzin di Lviv, Il denaro versato, derive- Choné, L'Atelier des nuits, Nancy, e Pierre Rosenberg, pp. 319, FF 290, Réunion des Musées Nationaux, Paris 1997. rebbe da opere dipinte nella cer- 1992). Alla fine del suo trattato sul- chia di Luca da Leida; quanto la luce, Marin Cureau de La Cham- all'illuminazione notturna di certe bre, celebra i meriti dei "nostri pic- sto metodo: san Pietro, condotto tata 1593; i diversi Festini degli dei st, pittore che non tarderà del resto tele - che non impedisce l'intensità coli lumi", coi quali, "portiamo il verso la luce, sembra divenire sem- dei pittori vicini alla scuola di Pra- a modificare i codici della rappre- del colore e nemmeno la deforma- giorno nelle tenebre", e tesse l'elo- pre più visibile e riconoscibile, men- ga, Joachin Wtewael o Abraham sentazione del san Sebastiano e le zione manieristica dei corpi - la lo- gio della lampada, amica e compa- tre il braccio che lo indica nasconde Bloemaert, trovano la loro natura- aspettative del pubblico. A que- ro origine sarebbe da ricercarsi gna del pensatore. Ombra-Nero, la fiamma, sorgente della luce, e ne è le continuità nei quadri di Corneli- st'ultimo è accordato uno spazio nell'arte di Jan Cornelisz Ver- stato originario dell'universo fino così artificialmente come scolpito. sz van Poelenburch; Joachim rilevante nelle note del catalogo. meyen. Se ci fu un viaggio verso il all'infinito, come lo definisce Ro- La Tour, in un universo più Wtewael verso il 1620 adotta il te- Nelle sue scene mitologiche, 1615, allora ebbe luogo nelle pia- bert Lludd nel suo trattato Utrms chiuso, riprende gli stessi elemen- ma della pastorale. Rispetto al re- Joachim Wtewael mira a catturare nure nordiche, e l'autentico cara- Cosmi (1617) e che Caravaggio cer- ti, facendo venir fuori i rossi e le sto dei Paesi Bassi, certi soggetti (a volte con la sensualità) lo spetta- vaggismo di La Tour sarebbe dun- ca di dipingere sulla tela, "nox can- corazze dei soldati da una doppia sono privilegiati (la Carità romana) tore allo scopo di suggerirgli una que il segno caratteristico dei suoi dida" in cui brillano le stelle, not- fonte di luce notturna. Peter o al contrario stranamente assenti morale; Ter Brugghen sollecita un ultimi anni. turno illuminato dalla luce di una Wtewael, figlio del grande pittore (il Ligliol prodigo). Se questa pro- sentimento nazionalista olandese Questa rottura in rapporto alla candela, caro a Sandrart o a Gerard manierista di Utrecht Joachim posta interpretativa insiste sulla temperando l'influenza di Cara- tradizione della storiografia fran- van Honthorst, stati di veglia del Wtewael, nel trattare un soggetto continuità e l'autonomia della pit- vaggio con trasparenti citazioni di cese non è la sola rilettura proposta san Gerolamo che medita o della simile, con lo stesso artificio d'illu- tura di Utrecht, al punto di parlare Luca da Leida nel Cristo coronato da Jean-Pierre Cuzin nella mostra Maddalena, di Bloemaert o di La minazione, non può fare a meno di di una "scuola di Utrecht", non ha di spine o anche nell'im- di La Tour. Se le interpretazioni Tour. Sono tutte variazioni sul tema cesellare la muscolatura di una pressionante Crocefissione con la iconografiche non hanno compiu- del notturno, che si impone, intor- schiena vista in pieno controluce, Vergine e san Giovanni, ri-creando to passi avanti (ma si discostano no al 1600, come una forma di vi- di cospargere tutto l'insieme della intenzionalmente un'immagine anche in questo caso dal modello sione del mondo, allo stesso titolo sua tela di rosso, di blu-verde e conforme a un'iconografia tra- caravaggesco), la cronologia delle del genere estatico o del grande sti- d'oro, riprendendo la tavo- dizionale per l'arte nordica. opere registra delle innovazioni le eroico. lozza utilizzata da suo pa- Il titolo delle stampe importanti. Per Jacques Thuillier, L'effetto drammatico, lo splen- dre per le Nozze di Leti. consente spesso di ca- La Tour aveva cercato, dopo il dore soprannaturale o la resa reali- I "Maestri della luce" pire come i contem- primo tentativo del quadro di Lviv stica del notturno erano stati in ef- sono in realtà i pittori poranei leggevano - dapprima nelle scene diurne, poi fetti inventati, ben prima di Cara- della notte. l'opera: Bloemaert in quelle notturne - una semplifi- vaggio, dal Pordenone, dal Cor- ha rappresentato cazione formale che ha come esito reggio, dal Bassano. E la dialettica Utrecht centro eu- infatti san Gero- lo stile quasi cubico del San Seba- del chiaro e dello scuro fa il suo in- ropeo e laborato- lamo col suo stiano del Louvre o del Giobbe di gresso nella teoria artistica già con rio di artisti. cappello da car- Epinal. Jean-Pierre Cuzin mantie- la fine del Manierismo. Armenini, Scopo della mo- dinale mentre ne pressappoco lo stesso schema nel 1586, introduce l'ombra come stra Masters of Li- "lavora nella evolutivo, ma mescolando scene parte della pittura. Lomazzo dis- ght, organizzata notte per pene- diurne e notturne: suggerisce così serta a lungo sui diversi tipi di luce. dai Musei di Balti- trare i dogmi di- di accostare il Giobbe, "grande Una generazione dopo, nella bran- mora e San Franci- vini" come la quadro prezioso alla maniera di da di Luigi XIII, il padre gesuita sco, e aperta a Lon- Maddalena, che si Bellange" - o anche la Donna che Binet non esita a dichiarare che le dra quest'estate, era immerge nelle scrit- cerca una pulce - con la prima ver- notti del Bassano sono uno dei di rivalutare la pittura ture alla luce di una sione di I bari, quella di Fort quattro elementi della pittura, allo del secolo d'oro olandese lampada a olio, secon- Worth, facendo emergere in queste stesso titolo che il disegno di Mi- a Utrecht, troppo spesso do una formula molto vi- tre tele quel virtuosismo caratteri- chelangelo. Alla fine del secolo, trascurata a favore dei centri cinati quella di La Tour. stico della metà degli anni 1630. Roger de Piles ricomprenderà tut- della giovane repubblica batava, Le successive riapparizioni di ta questa sottile casistica sul gioco Haarlem, Amsterdam, Leida, Un nuovo La Tour? opere di La Tour (all'incirca un dell'ombra e della luce nella sua L'Aia, Delft. Utrecht la cattolica, Localizzata sulla figura di La nuovo quadro ogni tre anni) non trattazione sul colore. con un artista come Bloemaert che Tour, la mostra di Parigi organiz- consentono per nulla di risolvere il Il pittore tedesco Joachim von dipinge quadri per la chiesa di An- però sempre un riscontro evidente zata da Jean-Pierre Cuzin ha mes- delicato problema della bottega. Sandrart, che impara il mestiere versa, riconquistata dagli Spagnoli sotto il profilo visivo. Per questo la so in luce l'importanza dei contatti La magistrale lezione di tenebre nella bottega di Gerard van nel 1585. Utrecht la romana, coi mostra di Londra, dopo aver pre- del pittore con l'arte del Nord, già del San Sebastiano di Vie si lascia Honthorst, a Utrecht intorno al suoi pittori di ritorno dal viaggio in sentato i dipinti manieristi, pren- sottolineata dall'esposizione di indietro di gran lunga II tradimen- 1625, e va poi a lavorare a Roma a Italia, che hanno assimilato la lezio- deva in considerazione con più si- Washington del 1996. La posizio- to di San Pietro o I giocatori di dadi, Palazzo Giustiniani, si era invece ne di Caravaggio, la luce italiana curezza i grandi generi, mentre il ne della storiografia francese era senza che si possa tuttavia attri- sforzato di farne un genere e perfi- (Jan Both) o l'antica Arcadia (Cor- piccolo libro di Cristopher Brown emersa in modo quasi definitivo al buirli con sicurezza a Etienne, la no un colore, 0 "colore-notte". E nelisz van Poelenburch). Utrecht proponeva una divisione più tradi- momento della scoperta dell'arti- cui opera per il momento nascon- infatti, a proposito del manfrediana l'internazionale, con Crispin de Pas- zionale per epoca. Ma esiste incon- sta, in occasione della mostra sui de di fatto molte mani. methodus, fornisce agli artisti delle se dalla carriera europea o Wtewael testabilmente una bottega d'arte a pittori della realtà, dovuta a Char- La Tour, altero signorotto lore- ricette pratiche per una più vasta che, all'occasione, si ispira alle inci- Utrecht tra il 1580 e il 1640, di cui les Sterling: a un'arte segnata dal nese, spogliato della sua troppo diffusione del genere: "Quando si sioni di Goltzius da un disegno di Jan Bock ridisegna i parametri sto- realismo di Caravaggio - la cui An- esplicita spiritualità francescana, é vuole dipingere una scena nottur- Spranger, artista alla corte di Ro- rico-sociali: un gruppo di pittori, nunciazione viene esposta verso il diventato un po' parigino: i suoi na, si accenda un grande fuoco lu- dolfo II di Praga. la metà almeno dei quali ha com- 1610 nella cattedrale di Nancy - rapporti con la capitale si fanno minoso... e si osservino le cose così Questa premessa serve a spiega- piuto il viaggio in Italia e che sono farebbe seguito una pittura più sempre più numerosi e diversifica- come sono naturalmente colorate re l'organizzazione del catalogo, abbastanza numerosi da costituire spoglia, accostabile alla sobrietà ti, da un ipotetico soggiorno di for- dal fuoco: più gli sono vicine e più che si articola intorno ai temi tipici una "massa critica" (questa defini- dei Les Nain o al rigore di Descar- mazione nel 1613 ai riferimenti si rivestono del suo rosso chiarore e della pittura di Utrecht, quali "il zione è presa da Montias), una cor- tes. Jacques Thuillier d'altronde all'artista nelle collezioni Richelieu si disegnano con precisione. Ma corpo e lo spirito" o "l'Arcadia e la porazione di pittori che diventa propone di avvicinare il Vecchio e de Bretagne. L'emozionante chia- più le cose si allontanano dal fuoco, favola". Nessuna soluzione di con- abbastanza forte da conquistarsi la Vecchia donna di San Francisco roscuro del San Sebastiano curato più si sottraggono alla sua lumino- tinuità, in questa prospettiva, con l'autonomia, da dar vita a un'acca- a umili rappresentazioni della da Sant'Irene "in una notte" (ver- sità e si perdono nel colore-notte, l'episodio caravaggesco. demia in cui si ritraggono modelli realtà come il Contadino che man- sione oblunga) trionfa nella came- nero e cupo. Le figure disposte da- Peter Wtewael dipinge verso il dal vero e da organizzare delle mo- gia i piselli di Annibale Carracci e, ra di Luigi XIII verso il 1640, nel vanti al fuoco devono quindi sta- 1624 un Tradimento di San Pietro stre-mercato. Tuttavia l'arrivo dei vista la mancanza di notizie su La momento in cui si afferma la pittu- gliarsi buie e nere, dato che pren- nello stile manierista del padre, ma pittori caravaggeschi che tornano Tour tra il 1613 e il 1616, avanza ra chiara dell'atticismo, un "elogio dono vita dall'oscurità e dalla not- con un'illuminazione artificiale; da Roma sembra davvero segnare l'ipotesi di un suo viaggio in Italia. della chiarezza" che diventerà te, non dalla fiamma". XAnnunciazione di Ter Brugghen una frattura di cui i contemporanei Ma il quadro del Maestro di Serra- l'emblema dell'arte della reggenza ne scoperto da Bruno Toscano in di Anna d'Austria e di Mazzarino. Il San Pietro che rinnega Cristo di (1629) riprende i simboli icono- sono consapevoli: Bachelius de- scrive l'accoglienza festosa tributa- Umbria e subito accostato allo stile Gherardo delle Notti (Minneapolis) grafici presenti in un'incisione (tra d. dal francese ta nel 1620 a Gerard van Honthor- del pittore lorenese non è ripro- adotta abbastanza fedelmente que- tratta da Abraham Bloemaert da- di Elide La Rosa) NOVEMBRE 1998 C-CrtXsCrnXsL-Ck, € N. 10, PAG. 48 LUIGI PULCI Anais, Leonora, Djuna: donne del surrealismo Morgante trad. dall'italiano VIOLA PAPETTI di Joseph Tusiani introd. di Edoardo A. Lèbano Confessiamo subito il sospetto bile movimento si dà a vedere come disperato' e Eduardo che alla fine darsi è fatale. Mi scissi, scissi, scis- pp. XXXI11-975, $ 49.95 che tra le due brave biografe di l'identità squisitamente femminile arrivò. Dopo un po' arrivò Rank". si, in milioni di piccoli rapporti. E Indiana University Press, Anais Nin, Bair e Fitch, ci sia stata del Novecento, con la sua vocazio- Confidò al diario: "Tutto questo cerco esseri scissi. Esseri divisi". Bloomington-lndianapolis una dura gara. Chi, per prima, man- ne a moltiplicare indefessamente i amore mi riporta alla vita". La vita Il legame di Anais coi Surrealisti 1998 derà in tipografia la faticosa ma av- propri profili, a scivolare dal cen- che per lei è una ineluttabile e cru- e la loro insistenza sul sogno è più vincente biografia della imprendibi- tro, a disertare impudicamente i fat- dele opera d'arte. E più avanti la stretto di quanto lei non voglia am- Byron prese a tradurre il Mor- le Anais, tornata di moda sull'onda ti, la storia e la realtà stessa. Bair ha sua giustificazione: "Non volevo es- mettere: "Il Surrealismo è solo una gante del Pulci, uno dei suoi mo- della sensibilità New Age, più che intervistato amici e conoscenti di sere madre di bambini, ma madre parte del mio lavoro. Ho dato tan- delli, com'è noto. Non andò oltre il del femminismo politicamente cor- Anais, ha costruito il montaggio di di sogni e creazioni". Un po' troppo ta importanza all'inconscio ma ho primo canto; né altri prima o dopo retto? Chi più abile a disegnare il versioni contraddittorie di eventi enfatico il tono, ma il motivo vero è dato anche molta importanza di lui tradussero mai in inglese il proprio profilo in relazione con l'il- diversi: amori, abbandoni, ansie, il- questo. all'analisi di chi noi siamo e cosa lunghissimo poema. Lo ha fatto lustre, intrattabile quasi, cleopatre- lusioni, depressioni. Ma sono mai Anais Nin guarda nello specchio facciamo". Questo penchant per Joseph Tusiani, della City Univer- sca maschera di autrice che, a loro esistiti i "fatti" per Anais? A volte la la cerimonia della letteratura: una facile didattica dell'anima è sity di New York, aggiungendo rischio e pericolo, hanno scelto? Chi biografa si dice stupita di fronte alle "Qualche volta uso lo specchio co- molto New Age. Ma la sua intensa questo tomo a un proprio già in- più ansiosa e laboriosa? Direi, mal- ondate incandescenti di odio o pas- me forma d'arte, dove si riflette la devozione al sogno e all'animalità credibile elenco di versioni poeti- grado le apparenze, proprio Bair, sione per la sua biografata. Si difen- natura senza pericolo, dove si tra- ce la rende cara. In Collages, l'ulti- che italo-inglesi ("one-man indu- née Bartolotta. de asserendo ben tre volte, come sforma in una forma che non è più mo romanzo, del 1964, abbonda- stry", ha scherzevolmente detto L'antipatia graffiante, anzi acida quel traditore di Pietro, che non mortale, come può essere l'espe- no le trasmutazioni da donna a uc- Felix Stefanile): poemi, poemetti e e demistificante, nei confronti della metterà etichette (labels) a niente e rienza, poi c'è anche lo specchio per cello, da uomo a foca o macchina, poesie complete dei nostri mag- immaginifica Anais le ispira una nessuno: rispetterà la verità. Ma co- gli artisti uomini rappresentato dal- da donna a forma del desiderio giori, da Dante a Pascoli - prossi- maniera severa e rapida, infastidita sa capisce Bair di quella Anais che la donna, e lo specchio che sono io maschile, quale esso sia. Non tocca mo, i Canti del Leopardi, con gli quasi, di trattare il personaggio. In- scrive: "Mi perdetti nel labirinto nel diario quando ritraggo gli altri". le vertigini dell'ultimo capitolo di auspici del Centro di Recanati. dugia, come se non ne valesse la pe- delle mie confessioni, fra i volti ve- Bair non può capire. E non stupi- Nightwood di Djuna Barnes, Pos- L'ottava pulciana è resa con una na ma solo per amore di verità, a de- lati delle mie azioni svelate solo nel sce che ci abbia messo tanto tempo sessed, di certo però c'è quell'ansia stanza di sei pentametri sciolti più scriverla nei momenti di maggiore diario. Udii la preghiera della sera, a concludere la sua riccamente do- cognitiva e metamorfica che per due a rima baciata - "un panciotto abiezione: quando è sfinita per il pianto della solitudine ricorrente cumentata biografia: un misterioso vie diverse dalle solite va in cerca abbottonato giusto solo all'ultimo troppi orgasmi, quando seduce ogni notte (...) Il bianco orifizio del- dolore a un braccio l'assalì e la punì. di metafore e mescolanze e con- bottone", come disse di soluzione Henry Miller, o il suo somigliantis- giungimenti più arditi, imbestia- simile Praz; e, tuttavia, espediente simo padre, il brillante pianista Joa- menti. Anais Nin tocca la tragedia metrico adatto a conciliare fedeltà qurn Nin, o i suoi analisti, Allendy e Deirdre Bair; Anais Nin. A Biography, pp. 654, della metamorfosi senza sofferen- ritmica e letterale. Un aspetto pe- Rank - dal momento che Dio non è £ 9.99, Bloomsbury, 1995,1996 za, anzi con dolce disponibilità. culiare nella sfida del tradurre Pul- disponibile. Bair mette crudamente Non è investita dalla tempesta di ci è il suo lessico, l'uso di sapidi in scena la sua capacità manipolato- Noel Riley Fitch, Anais. The Erotic Life of Anais Nin, dolore che Djuna Barnes e Leono- dialettismi, di bisticci linguistici. ria con Hugo Guiler - il marito co- ra Carrington affrontano in pieno. Come rendere la mirabolante otta- pp. 525, £ 8.99, Abacus, 1993, 1994, 1996 me lei di origine cubana - e con Secondo Tiziana Agnati, Car- va "La casa parea cosa bretta e quei ragazza-ragazzi, belli e poetici, rington "decostruisce il mito della brutta, / vinta dal vento, e la natta di cui a un certo punto si circonda, Tiziana Agnati, Leonora Carrington. Il surrealismo femme-enfant e gioca con la propria e la notte / stilla le stelle, ch'a tetto le vergognose bugie che Anais si af- al femminile, pp. 109, Lit 26.000, Selene, 1997 bellezza come con una maschera, di era tutta" (XXIII, 47)? "The house fanna a giustificare e per cui chiede cui distorce e altera i contorni a pro- to oglers ugly seemed, and seedy, complicità, la bigamia, la paranoia prio piacimento fino ad assumere / wind-worn; and the reed's rattle nelle aspre battaglie cogli editori, e la caverna infinita s'aprì. Sull'orlo Nella galante biografia di Noel fattezze di volta in volta mostruose, and the night / distilled the stars quando infine, offesa dal cancro, è stava una ragazza di undici anni che Riley Fitch i temi dell'aborto, della ibride, androgine o animalesche". down through the gaping roof", di- sorretta dall'affetto di Rupert Pole portava il diario in un cestino"? promiscuità, della bigamia, della Se la promiscuità e la mutabilità e ce il traduttore. E il felice esito nei tanti bisogni della sua giornata Le pagine di più vivo horror, con dipendenza, alla fine, da un'astuta l'impermanenza di Anais sono pro- complessivo ci fa dimenticare al- di sofferente. sinistri bagliori teatrali alla Web- analista donna, della morte forza- tette da potenti divinità come Eros cune libertà, o riempitivi od omis- Pagine abili che giocano sulla ster, sono quelle del difficile aborto tamente inelegante, sono gentil- e Narciso, mescolate e straziate in- sioni ("to oglers", "rattle", la man- esemplarità negativa e fascinosa di Anais, circondata dai suoi uomi- mente smussati. La relazione con sieme, Leonora Carrington invece canza di scarto verbale passato- del personaggio. Probabilmente ni, truccata e pettinata come su un Henry Miller e sua moglie June è patisce tutta l'insopportabilità della presente, ecc.). Lo scopo del tra- Bair si è messa al lavoro prima di set. "Per due giorni ebbe le doglie di meglio raccontata. Le citazioni dai visione fantastica senza esserne duttore è infatti la ricreazione dei Fitch alla Ucla University Research continuo ma non abortì. Hugo sta- manoscritti inediti sono numerose schermata. "Riconobbi nel disordi- toni, delle atmosfere, dei registri, Library. Ha confrontato i diari va con lei, Henry - Henry Miller - e drammatiche: "Ogni atto che ha ne che regnava sul tavolo l'operato prima ancora che l'assoluta fe- pubblicati con i sessantanove volu- che sarebbe stato il padre ma non a che fare con la scrittura è connes- di Dio e di suo Figlio: quel caos ri- deltà filologica. Completata da un mi dei diari originali, ha aperto le aveva nessuna intenzione di dive- so in me con (...) la seduzione di fletteva il disordine tra gli incastri apparato di 23 pagine di prefazio- centinaia di contenitori dove per nirlo - stazionava nella saletta d'at- mio padre (...) ero condannata dell'ingranaggio umano che immo- ne, 200 di annotazioni, e 10 di bi- trent'anni Anais Nin, incautamen- tesa, Rank era a Londra, e Eduardo dall'enormità del mio peccato (il bilizzava, bloccava il mondo in uno bliografia e indice dei nomi dovuto te, aveva ammassato pagine di dia- si defilava (...) Il ventuno, quando le desiderio di sedurre mio padre), a stato di angoscia, guerra, deficienza allo specialista pulciano d'oltre- rio, lettere di amici e ammiratori, doglie divennero forti, una isterica essere punita, a fallire"; "La vita di- e ignoranza" - è la sua visione ulti- oceano Edoardo A. Lèbano, que- copie-carbone di cose scritte, oltre Anais implorò Hugo di telefonare a venta reale solo quando la descri- ma. La spinta del pensiero e del sta è un'edizione che, pur senza a stralci da giornali e sue foto. Ha Rank a Londra e chiedergli di veni- vo"; "Una donna colma di sperma, cuore si arresta, impaurita, sulla so- l'originale a fronte, potrebbe rin- cercato il volto vero e unico di re. Poi Anais si pettinò, s'incipriò, si vado per strada carica delle frasi glia d'una intuizione che è mortale verdire le fortune del nostro classi- Anais - così si giustifica. profumò, persino si ritoccò le ciglia. che Henry m'ha dato"; "La prima al pensare. Ma ci sono donne che co quattrocentesco nel mondo an- Ma Anais è 0 nudo di Duchamp Mandò Hugo a chiamare Henry, persona a cui mi diedi, mio padre, nella loro follia osano, e provano la glosassone. che scende le scale: il suo inarresta- che entrò nella stanza 'sconvolto e mi tradì. E io mi scissi. L'estremo scrittura della morte. COSMA SIANI Novità

John L. Casti John R. Searle Jean-Michel Barrault Richard L. Gregory I cinque di Cambridge Il mistero della La terra è rotonda Occhio e cervello L'emozione di una cena con coscienza Magellano: La psicologia del vedere Wittgenstein, Il filosofo americano ci guida il Viaggio uy Turing, Schròdinger, nei "labirinti della mente" delle meraviglie Luisa Accati Haldane, Snow Il mostro e la bella Carlo Montaleone Padre e madre Homo loquens nell'educazione cattolica dei sentimenti Persone, contesti, credenze

Martin Rees Giorgio Cosmacini Prima dell'inizio Ciarlataneria Il nostro universo e gli altri e medicina Cure, maschere, ciarle IDEI LIBRI DEL MESE| NOVEMBRE 1998 N. 9, PAG. 49 m Ct^CDCr neppure la confutazione sistema- Sul terrorismo dell'alternativa tica di tutte le teorie; è la contesta- zione diabolica della teoria. Il sin- PAOLO TORTONESE golare denota qui un'unità che, per quanto approssimativa, è rea- ANTOINE COMPAGNON, Le Démon de la le. Non si può negare (anche se forse qualcuno lo farà) l'esistenza théorie. Littérature et sens commuti, di un nucleo unico benché com- pp.312, FF 139, Seuil, Paris 1998 posito e anche contraddittorio, che si è imposto nel pensiero sulla letteratura a partire dagli anni ses- Era ora. È questa la frase - pro- condo è Compagnon stesso, che santa, e che, nonostante sia molto nunciata con un sospiro - che assume le vesti diaboliche del pro- indebolito e spesso abbandonato, esprime meglio la sensazione su- tervus, del maligno che si diverte a non ha subito finora una contesta- scitata dalla lettura del libro di An- insinuare dubbi laddove regnano zione seria e rigorosa. Perché si è toine Compagnon, LéDémon de la certezze. Un diabolico avvocato preferito schivare piuttosto che théorie. Era ora che qualcuno lo del diavolo, con un ruolo reso par- affrontare, ignorare piuttosto che scrivesse, questo libro. Un amico, ticolarmente acrobatico dal fatto criticare. che condivide la mia opinione, mi che le certezze da lui combattute si In questo senso Compagnon ha sono a loro volta imposte come dice: "In fondo, ha scritto ciò che davvero fatto opera di svezzamen- dubbi su altre certezze. tutti noi pensiamo". Resta il fatto to: ci fa perdere l'innocenza infan- che l'ha scritto lui, e non noi. Libro Che cosa è dunque la teoria per tile, ci fa entrare nell'età adulta. E L'Art au temps des rois re per gli storici dell'arte medioeva- maturo prima ancora di esistere, li- Compagnon? Un qualcosa che na- fa opera teorica, in continuità con maudits. Philippe le Bel le, del momento che presenta, ac- bro che compare oggi e sembra as- sce proprio nel momento in cui "le l'atteggiamento aggressivo della et ses fìls 1285-1328 canto a capolavori già assai noti solutamente necessario, dettato da premesse del discorso ordinario teoria, che voleva distruggere lo (come i! Reliquiario del Santo Sepol- un'esigenza che ci coinvolge tutti, sulla letteratura non sono più ac- schermo ideologico frapposto tra a cura di D. Gaborit-Chopin cro proveniente dalla cattedrale di tutti noi che ci dibattiamo tra la cettate". In questo senso il riferi- lei stessa e la pratica, e che impedi- catalogo della mostra Pamplona, il Breviario di Filippo il letteratura e i discorsi sulla lettera- mento non è generico, a tutte le va di vedere. Solo che ora al posto 277 ili. in b-n e 146 col. Bello miniato da Maitre Honoré, o il tura. Edgar Allan Poe sostiene, teorie di tutti i tempi, ma preciso, dell'ideologia c'è la teoria, che si pp. 461, Lit 136.000 alla teoria letteraria soprattutto gruppo eburneo della Deposizione non so più dove, che esistono non trova così sottoposta alla legge del Réunion des Musées francese degli anni sessanta e set- dalla Croce del Louvre), opere ine- solo le idee, ma anche le mezze contrappasso. Nationaux, Paris 1998 tanta. dite o meno conosciute (la bella se- idee. Ecco, credo che molti avesse- Ho detto che assistiamo al com- Il volume, catalogo della mostra rie di angeli in legno dorato e dipin- ro avuto la mezza idea di questo li- Tornare a discutere di cose un battimento tra due demoni, al- allestita presso le Galeries Nationa- to, recenti strumenti della Passione, bro, e che solo Compagnon abbia tempo scontate, riportare alla luce trettanto radicali l'uno e l'altro: les du Grand Palais a Parigi dal 17 originariamente collocati su colonne saputo averla tutta, e poi trasfor- quelle premesse non più accettate, quello che incita allo sprezzo marzo al 29 giugno di quest'anno, poste a lato degli altari e atte a so- marla in una cosa. è un atto di coraggio. Ed è questo dell'avversario, e quello che spin- ripercorre la produzione artistica stenere cortine di tende, provenienti La mezza idea si manifestava coraggio della banalità che risulta ge all'analisi delle ragioni avverse. nel territorio francese durante il re- dall'Artois, dalla Piccardia e dall'Ile come un imbarazzo, diciamo pure prezioso oggi. Compagnon si di- Dal libro non si esce con un pun- gno di Filippo il Bello (1285-1314) e de France; i frammenti del Jubè del- un senso di colpa, e sbottava qua e verte a citare le domande che un teggio sportivo, ma almeno con suo professore di liceo, che non dei suoi figli, Luigi X (1314-16), Fi- la cattedrale di Amiens; e i numerosi là in insofferenza, pessimismo, una sensazione: che il tempo del aveva letto Barthes, gli diceva di lippo V (1316-22) e Carlo IV (1322- codici "provinciali", prodotti in alcu- autolesionismo. L'idea invece si primo demone sia concluso, e che porsi di fronte a un testo letterario. 28), con specifiche sezioni dedica- ni "foyers artistiques regionaux" manifesta, ben più razionalmente, si apra davanti a noi il percorso E ci fa notare che la loro ingenuità te ad architettura, scultura, avori, parzialmente indipendenti da Pari- come confronto sistematico tra la tortuoso e infinito della spirale non può fornirci una scusa suffi- oreficeria e smalti, manufatti tessili, gi, come Amiens, Cambrais, Saint- teoria letteraria e il senso comune; critica, dell'autocritica senza tre- ciente per evitarle. manoscritti miniati, sigilli, monete, Quentin, oppure Metz e Tolosa). e la cosa (il libro) non è altro che gua e senza fine. Ma questa sensa- pittura monumentale, vetrate, pavi- Questa ricca rassegna di opere - la drammatizzazione del conflitto Lui non le riprende direttamen- zione scettica è temperata da menti in terracotta decorata, ogget- così attenta alle periferie e alla geo- tra questi nemici acerrimi. In par- te, ma propone di analizzarne i un'altra, più positiva. Il primo de- ti della vita quotidiana (vetri e cera- grafia artistica - non giunge quindi a ticolare, analisi dell'arrembaggio presupposti concentrati in diversi mone, che trascinava all'assurdo miche) e armi. Tra gli autori delle definire uno "stile Filippo il Bello" teorico contro gli atteggiamenti punti, che formano altrettanti ca- la teoria, non era soltanto l'ecces- 357 schede del catalogo, e dei pa- univoco e omogeneo, ma contribui- tradizionali e diffusi di fronte alla pitoli del suo libro: la letteratura (o so polemico. Era soprattutto il ragrafi introduttivi alle singole se- sce piuttosto a illustrare l'evoluzione letteratura, e analisi parallela del- la letterarietà), l'autore (o l'inten- demone di una logica binaria e zione), il mondo (o la rappresenta- zioni (J.R. Gaborit, A. Prache, F. Ba- del gotico in Francia, dalle forme più la resistenza offerta da questo sen- tragica, che impediva di concepi- zione), il lettore (o la ricezione), a ron, D. Gaborit-Chopin, E. Taburet grafiche e decorative degli anni di so comune letterario contro la re altro che la negazione assoluta cui si aggiungono lo stile, la storia, Delahaye, R. Schorts, F. Avril, E. La- San Luigi ( 1215-1270), ancora adot- teoria. Così si mettono in risalto e l'affermazione assoluta, e consi- il valore. lou, M. Dhenim, M.P. Subes-Picot, tate in molte sculture di questi anni, contemporaneamente la fragilità derava vero solo ciò che non scen- C. Lautier, D. Cailleaux, N. Mayer- alle ricerche di maggior realismo teorica del senso comune e la sua L'ovvietà di questi titoli racchiu- deva a compromessi. Compagnon Rodrigues e J. Reverseau), si rico- sperimentate intorno al 1300 da insospettabile forza di resistenza; de il segreto del libro: ripartire da ha ragione, quando chiede che si noscono molti di coloro che curaro- scultori (la galleria di ritratti di re Ca- il vigore aggressivo della teoria, e zero, dal luogo comune, colto nel riabiliti la ponderazione. Ed è no nel 1981 l'altra importante mo- petingi nella Grand Salle del Palais la sua tendenza a eccessi che la in- momento stesso in cui reagisce, questo il punto su cui dobbiamo stra dedicata al gotico francese, de la Citò di Parigi, oggi perduta), deboliscono fino a renderla ridi- sotterraneamente ma insidiosa- tutti fare il salto, e trasformarci: mente, all'attacco sferrato dalla Les Fastes du Gothique, le siècle miniatori e orafi (con la tipologia dei cola. uscire dal terrorismo dell'alterna- teoria. de Chads V (dedicata alla produ- reliquiari a carattere "scenografi- Nonostante il titolo, è un libro tiva assoluta, abbandonare il zione artistica dal 1320 al 1380), e il co"): ricerche, com'è noto, che subi- abitato da due dèmoni, non uno Compagnon ha quindi scritto mondo del tutto e del nulla per cui catalogo è stato certo punto di ranno un notevole impulso, negli an- solo. Il primo è quello che spinge un libro che non è né l'esposizio- entrare nel regime del più e del riferimento, anche metodologico, ni immediatamente successivi a la teoria verso una radicalizzazione ne di una nuova teoria, né la rasse- meno. Se di fronte a questo invito per il nuovo volume (che si ferma quelli esaminati nella mostra, sotto del suo discorso contro il senso co- gna delle diverse teorie esistenti, qualche imbecille si scandaliz- proprio al 1320). Quest'ultimo si po- lo stimolo dell'arte italiana. mune, e la trascina verso afferma- anche se queste sono passate in zerà, e parlerà di restaurazione, lo ne come strumento di lavoro basila- SIMONETTA CASTRONOVO zioni palesemente assurde. Il se- esame in modo esauriente. Non è lasceremo parlare. Rovello Cortina Editore S. Freud, S. Ferenczi Wilfred R. Bion Duccio Demetrio Lettere Memoria del futuro Elogio dell'immaturità Volume secondo Presentare il passato 1914-1919 Poetica dell'età irraggiungibile

A. Bateman, J. Holmes H. Rudolph Schaffer La psicoanalisi Lo sviluppo sociale contemporanea Un testo di riferimento Teoria, pratica e ricerca tra i più autorevoli Joan Riviere G. Buzzatti, A. Salvo Il mondo interno Il corpo-parola delle donne I legami nascosti tra il corpo Scritti 1920-1958 e gli affetti

www.raffaellocortina.it L'INDICF NOVEMBRE 1998 ••DEI LIBRI DELMESEHI T^Ve^vée Lcroc^Le- A Perugia c'è cultura da vendere PIERGIORGIO GIACCHÉ r orse solo nelle piccole quel tempo antico in cui ap- vendere e il patrimonio cultura- davvero valgono le dimensioni non le mangia più, dimentica di città del profondo centro punto i bottegai preferivano le che esso stesso ospita e incar- e le vocazioni "provinciali" in quando l'arte e la storia alimen- -A- si può cogliere l'evoluzio- moltiplicarsi nella stessa zona na. Sarà per questo che "vende- senso lato e buono: certi ritardi tavano quei nervosismi minori ne, e spesso persino la rivoluzio- come ragni in attesa, anziché re cultura" è l'attività o almeno o certe distanze hanno di fatto ed elitari con cui nelle piccole ne, di quella malattia o virtù che distribuirsi nelle scansioni or- l'aspirazione in cui si risolvono premiato, ad esempio, lo svi- città si compensava l'assenza si chiama "provincia", soprat- dinate di un regolare e diffuso e si assolvono tutte le contrad- lupparsi di Perugia come "città dei grandi fermenti sociali che tutto se la piccola città in que- servizio. dizioni di una capitale di pro- degli studi". si diceva facessero la storia e stione è la più grande di una L'importanza di quella zona è vincia. Sarà per questo che, al- Perugia è una città fitta di ispirassero l'arte. Dimentica di piccola regione, una regione notevole ovunque, ma a Peru- meno a Perugia, i politici e gli scuole e di studenti. Una di quando rivendicava presuntuo- grande appunto quanto una gia la centralità del centro è per intellettuali, gli impiegati e gli quelle città dove gli insegnanti samente e "provincialmente" provincia. Perugia, capitale di l'umiltà dell'uomo contro l'im- regione, ha dunque i giusti con- mensità e l'energia della massa. notati geografici e demografici Per la verità, ancora e soprat- per apparire come la città di tutto adesso, Perugia ben vo- provincia per antonomasia. Ma lentieri ripete e vende il suo "es- dobbiamo intenderci su cosa sere a misura d'uomo", ma non vuol dire "provinciale" al di là P, etcgc^oc^ ne comprende più troppo bene degli scontati limiti e delle goffe il senso: adesso è come se l'uo- pretenzioni che caratterizzano mo fosse un'unità di misura alla questo aggettivo: tutte maldi- "Un cerchio in cui grettezza ed eleganza si inseguono", questa definizione, di An- quale riferire i servizi e i consu- cenze vere, ma che non tolgono mi, ovvero dalla quale dipendo- nulla all'importanza e persino na Belardinelli, della vita culturale di provincia sembra particolarmente appro- no ancora le magie delle strade all'eccellenza della provincia priata a Perugia, incline a gloriarsi della propria riservatezza e a vendere come pro- strette e delle case vicine, quelle italiana. Qui da noi, per motivi dimensioni antiche che si con- così ovvi e così storici che non dotto culturale la propria perifericità. Ne parlano in queste pagine l'antropologo trollavano con gli occhi e che si vale la pena ricapitolare, il mon- Piergiorgio Giacché e la scrittrice Anna Belardinelli. Intervengono il presidente di percorrevano a piedi... Tutte do e perfino il concetto di "pro- cose vere e appetibili, ma che ri- vincia" rappresenta davvero il Umbria Jazz Saverio Ripa di Meana e il segretario generale dell'Isuc Marina Ric- schiano di riassumere sbrigati- cuore della vita sociale e cultu- ciarelli. vamente e dunque di nasconde- rale del paese; qui da noi, le ca- re quel rapporto di scambio ar- pitali ci sono e sono molte, ma le monico e davvero organico fra capitali della provincia rappre- le menti degli uomini e il corpo sentano, meglio delle grandi della città. Quel rapporto inti- città, l'identità italiana e - para- mo di quando la città era la mi- dossalmente, insieme - le sue sura dell'uomo e ne educava il tradizioni migliori e le proget- davvero esagerata, assoluta. A insegnanti, gli studenti e i sem- sono la categoria di impiegati carattere e gli forniva il modo di tualità più avanzate. Perugia, il centro per così dire si plici passanti, trovano la loro più diffusa e dove gli studenti come stare nel mondo e di come Perugia lo sa e si gloria di concentra in una sola via: il de- assonanza con quei commer- riempiono e rivalutano inces- guardare il cielo. questo. Sfrutta la medietà della cumano d'un tempo, ovvero "il cianti che fanno la guardia alle santemente gli alloggi. Eppure, Aldo Capitini, l'ultimo gran- sua centrale collocazione fra Corso" di sempre, è il crinale botteghe del centro. malgrado giustamente si vanti de rappresentante della cultu- Roma e Firenze e persino vende relazionale e il lavacro identita- Visto che l'attività "culTuri- di essere fra l'altro sede di due ra di una città della cultura la mediocrità delle sue dimen- rie di ogni abitante. Verso il stica" non è una bizzarra ten- università (una delle quali, - non a caso residente al centro sioni e la minorata visibilità che Corso corrono tutte le vie anti- denza locale ma è da tutti e l'Università per Stranieri, è sta- esatto del centro storico ovve- - davanti appunto a Roma, a Fi- che e le nuove scale mobili, gre- dall'alto raccomandata come la ta per decenni un monopolio e ro nella torre campanaria del renze, ma persino ad Assisi - mite di pendolari del tempo li- principale speranza economica un privilegio assoluto), Perugia Palazzo dei Priori -, interpre- soffre la sua immagine. La ven- bero in apparenza attratti dai nazionale; visto che in questa non ha mai acquistato quel cli- tava così il senso e il sapore de proponendosi continuamen- negozietti e dai localini, dai ci- muscolare coniugazione si con- ma torpido e "termale" che si dell'umanità della sua Perugia: te al turista come una tardiva nema e dai teatri e dai ristoran- temperano le laiche esigenze fi- respira in molte città pericolo- "Tutto sembra tenersi nel limi- ma golosa scoperta, la vende ti, ma in realtà affamati di iden- nanziarie con la sacrosanta di- samente subalterne alla risorsa te di umanità, ma senza osten- meravigliando l'ospite con un tità e di relazioni e di storia. E fesa del "patrimonio" culturale universitaria, che le trasforma tazione di questa, e con ten- miscuglio di voglia di apparire e soltanto lì che si diventa o che ci e ambientale (certo non l'unica in un insieme di facoltà e di col- denza ad ascoltare in silenzio cupa riservatezza, esibendo in- si ritrova cittadini. Vicini ed ma la più italiana delle risorse), legi con annesso il "paese dei senza mai staccarsi dal matura- sieme l'ingenua arretratezza e il emuli di quei commercianti che questo davvero dà la misura balocchi" destinato agli studen- re continuo della vita. Certe convinto snobismo che è l'ossi- vi primeggiano e lo possiedono, dell'eccellenza della provincia. ti meno volenterosi. Perugia è volte, anche a Perugia, il cielo è moro fondamentale di una città tutti possono apprendere e ri- E Perugia è per così dire sufficientemente grande e varia così ampio che non ci si sente di provincia. Del resto, "vende- petere quel gesto teatrale del all'avanguardia, essendosi da e snob da assorbire fin troppo più geograficamente in alto, re" è il verbo di un moderno vedere e dell'essere visti che tempo convertita e quasi com- bene tutte le sue istituzioni pe- ma in una posizione di umiltà commercio che ha convertito in forse non è il motore ma che re- pletamente impegnata in quella dagogiche e scientifiche. Fin ma non oppressa e quasi di fa- passive boutiques tutte le attive sta il motivo caratterizzante una che si può chiamare l'attività troppo - s'è però detto -, ed è miliare devozione all'infinito; botteghe artigiane che caratte- "provinciale" cultura. culturale della Cultura. Conve- questo un suo, davvero provin- chiarezza di umiltà che non ho rizzavano quel centro storico E questo uno dei più strani gni e festival, mostre e rasse- ciale, difetto. Perugia arriva in- provato in altre città d'Italia, medioevale che si ripete in ogni paradossi della provincia: la sua gne, si propagano come altro- fatti a dimenticarsi di sfruttare pur molto meno alte geografi- città di provincia del profondo cultura non si sottomette né si ve, ma solo in un'autentica ca- le relazioni che contiene e le di- camente. E pur in questo senti- centro, e che è poi la culla stori- adegua alle trasformazioni so- pitale di provincia si vede il versità che ospita. Mancano in- re il paesaggio tutto umano, ca del corpo e dello spirito cioeconomiche, giacché, men- motivo e si sconta l'obiettivo di vestimenti e attenzioni relazio- tutto dentro la storia, non si ha dell'intera provincia italiana. tre procede perfino felicemente una visibilità inversamente pro- nali, mancano iniziative e azioni di solito l'impressione di un Vendere è oggi tutto ciò che re- un dilatato ma periferico pro- porzionale all'incidenza. Lì, il di collegamento e di contami- fatto, di una passione, di una sta di un più elaborato produr- gresso, il centro si conferma e si cambiamento non si dà come nazione e dunque di "produzio- prepotenza che s'imponga, ma re, così come il centro è il resi- restaura all'infinito come l'uni- effetto dell'attività culturale ma ne" di cultura. Mancano o me- si ritrova un continuo armoniz- duo monumentale di una civiltà co e l'ultimo "luogo antropolo- ne è invece la causa: la trasfor- glio non contano, perché non si zarsi che potrebbe anche a ta- cittadina che si è persa per effet- gico" - direbbe Marc Augé. A mazione più vistosa consiste vedono troppo, così assediate luno dispiacere come poco vi- to della sua vittoria, della sua in- guardar bene, la potente e per- nel far crescere il nome e il van- come sono dalle grandi occasio- vo e caratteristico" (in Perugia. definita propagazione e infinita fino prepotente periferia non to di una città della cultura, ad ni distributive e aggregative Punti di vista per una interpre- propaganda. solo socialmente non conta, ma esempio nel pubblicizzare con della "vendita" della Cultura. tazione, La Nuova Italia, 1947). Si pensa e si dice spesso che a non prova nemmeno a compe- un marchio d.o.c. (come ha fat- Così, la contraddizione della Perugia contano più di tutti i tere con quel centro attorno a to il Comune) le cose che si provincia si dispiega e si spiega Per consolarsi e compiacersi negozianti del centro. Ma in ef- cui si raccoglie fingendo di esse- fanno - cioè che appena si ven- completamente: appagata dal - proprio come si usa in provin- fetti, ciò che generalmente si ri- re ancora una campagna, per dono e quasi mai si producono. suo essere un celebre mercato, cia - si può dire che finché an- spetta o si invidia è la posizione quanto urbanizzata e frenetica. Ma poi cos'è la "produzio- non si impegna troppo per di- che uno solo di noi, poveri bot- e non il lavoro del commercian- Così, dall'altra, il centro o perfi- ne" di cultura? Non si può cer- venire anche una modesta fab- tegai della cultura, saprà inter- te. Non conta cioè la sua possi- no il solo Corso può interpreta- to forzare con provvedimenti brica. La capitale di provincia pretare la sua città con parole bile alacrità o probabile ric- re tutta la parte "culturale" del- amministrativi lo sviluppo del- preferisce cioè valorizzare piut- come queste, vorrà dire che, chezza, giacché chi ha bottega la città: anzi il centro è da solo le persone e delle opere d'inge- tosto che metabolizzare il suo malgrado le riduzioni dovute al in centro non deve comportarsi una Città della Cultura che, gno e d'arte, ma si deve dare ri- stesso patrimonio culturale, che "cambiamento", non avremo con dinamicità o aggressività: il reindossate le antiche maiusco- salto alle forze sociali e ai pro- infine dovrebbe esser composto perso del tutto la "misura d'uo- suo "vendere" vale piuttosto le, finalmente trova la quadra- cessi collettivi che animano la più da persone che da cose. E mo", o almeno la sua fertile no- come una postura, come in tura del cerchio fra l'attività del vita civile di una città. E qui anche le cose, le cura molto ma stalgia. • DEI LIBRI DEL MESE| N. 10, PAG. 51 NOVEMBRE 1998 T'MVeAvYe Lcrc-cAsLe,

non ostentato che qui tende ad spettate specificità nella produ- Una società endogamica assumere ogni cosa, compreso zione perugina: manuali per la Per la storia l'orgoglio di identità; molti indi- pratica sportiva editi da Calzetti- MARINA RICCIARELLI ANNA BELARDINELLI zi testimoniano al contrario l'at- Mariucci, manuali di guida stra- tenzione compiaciuta della città dale (tutti quelli in uso in Italia) da Perugia, così ricca di storia, Portacenere a forma di Colos- mentazione storico-psichiatrica, a sé, alla propria storia. Editrice La Strada libri di testo sembra dimenticare spesso il seo, di Torre di Pisa, di Palazzo quella della Fondazione1 "Aldo A sfogliare i cataloghi delle per l'insegnamento dell'italiano suo passato: questo è il rilievo Vecchio... Non che a Perugia Capitini", con seimila riviste at- piccole e minime case editrici agli stranieri da Guerra, libri a fu- che l'Isuc (Istituto per la storia manchino Fontane Maggiori, tinenti ai temi della nonviolen- presenti in Perugia, si rivela una metti da Star Comix. dell'Umbria contemporanea) Archi Etruschi, Palazzi Comuna- za, la Fonoteca regionale con li- quantità sorprendente di libri Solo per citare qualcosa di un ritiene di dover fare alla città, li che ben si presterebbero. Man- bri e partiture in aggiunta ai no- scritti da studiosi accademici e panorama che si caratterizza per alla quale ripropone, con la sua cano i portacenere. Se questo si vemila dischi e alle settemila ore non accademici che raccontano frammentarietà e reciproca attività, un rapporto critico fra debba a una scelta consapevole di nastri registrati. ritratti parziali della città, ne fru- ignoranza. Tale che strumento passato e presente, fornendo di eleganza o a scarsa iniziativa, è Ironia: nello stendere que- gano angoli riposti, manifestano minimo ma prezioso diventa il gli stimoli per la crescita cultu- oggetto di dubbio. st'elenco puntiglioso di cifre, chi attaccamento di memoria. Ci si Catalogo annuale degli editori e rale della comunità in generale La città professa un sofisticato e delle nuove generazioni in provincialismo di secondo livel- particolare. Il ruolo che svolge lo: "Non sono così provinciale l'associazionismo culturale, al- da copiare ciò che si fa in luoghi quanto diffuso nell'intera re- supposti più centrali, dunque re- gione, viene a torto sottovalu- sto attaccato ai miei modi di pro- tato, quando potrebbe costi- vincia". Un cerchio in cui gret- V. "'.:<<.' tuire un utile apporto anche al- tezza ed eleganza si inseguono. •ii'ti. <'«UH I TI ,7;; 1 le scelte per il governo della Tranne qualche sporadica im- ' Ljfct' II" .,,'i' ! ititi..." • "'."'".'.V.".l ini II*. Un - HI IH • ilUi città. pennata di entusiasmo per ciò "•:-:; <::.' ««"«i»,.,, s '•illMMIva: ' "iii.mi.,,1 mini in. tli munì. ,„'"»»!••"„,•".JIHK ,,.,/"" IH->"• • ••.limi,. «V/l .'IH ',;>..>1 .H. 'l.1 , , «MI ni., che viene da fuori, persone o in- V mi «'lì : •"« unii,. m. Nato per volontà dell'ente venzioni, spiate poi con occhio Regione negli anni settanta, non sempre benevolo per vedere ,,"./(«/'/" .. »¥/•?,„ i"W I Ul'l IIIIl, ,'( con lo scopo di studiare la sto- HI"'' ria locale e diffonderne la co- se si piegano al contesto, e ac- ima ••""' , i". noscenza, l'Isuc, che ha al suo cantonate con astio da ospitalità "'" ""',',<'l'i tradita se sospette piuttosto di attivo circa trecento fra soci in- volerlo stravolgere. dividuali e istituzionali, si è oc- Società endogamica, dunque. cupato di archeologia indu- Anche al proprio interno fiori- striale e storia d'impresa, recu- sce di una moltitudine di cena- perando archivi industriali co- coli, attorno a tavoli ciascuno me quello della Perugina, vissuto dai commensali come storica fabbrica della città, og- assoluto. Assoluto nel senso di gi proprietà della Nestlé e sede sciolto; unico no, si sa degli altri • di un museo dell'industria, e tavoli, ma non se ne cercano le alla creazione dell'Istituto di strade di accesso (a che prò? In scrive si sorprende in flagrante potrebbe chiedere piuttosto: me- dei libri umbri collegato all'ini- cultura storia d'impresa "Fran- ognuno tanti i commensali atteggiamento di endogamia, si moria o memorie? ziativa Umbria Libri della Re- co Momigliano". Ha trattato quante le seggiole: saturo) né la accorge di pensare non tanto La Volumnia imposta su que- gione Umbria. Tentativi che da temi come il rapporto tra cine- provocazione del canto a botta all'informazione del lettore lon- sto spirito tutta la sua produzione. un lato vogliono rendere visibile ma e storia, stimolando una e risposta. tano, quanto allo stupore del let- La più recente e in crescita Era il disegno del tessuto, dall'altro produzione audiovisiva su ma- Così la città ritiene forse di di- tore di casa, supposto, come si è Nuova articola le sue scelte fra aprire canali di entrata e di usci- teriali di repertorio locali, si è fendersi da sterili polemiche, e detto, poco consapevole. Ma sul spunti forniti dal territorio e lavo- ta in una città che, da vecchia interessato della storia dell'e- nello stesso tempo si nega la sfer- "poco consapevole" forse si vie- ri di carattere generale. Ci sono contadina, tende a diffidare del- migrazione per arrivare a stabi- za del confronto. C'è qui un vec- ne ingannati dal tono dimesso, poi alcune particolarissime e inso- le porte e di ciò che recano. lire le interrelazioni tra immi- chio modo di dire in disuso, ma grazione e costruzione di una forse ancora attivo nella struttu- società multietnica. ra profonda dei rapporti: "Voi Da una recente ricerca, con- avete ragione... ma io non ho tor- Indirizzi Umbria Jazz dotta dal Laboratorio nazionale to". Suona rispetto dell'altro, ri- SAVERIO RIPA DI MEANA di didattica della storia su un conoscimento della complessità, Prefisso telefonico: 075 Centro di documentazione campione di giovani fra i 16 e i dialettica, e lo è. Ma chi l'ha sen- Codice postale: 06100 dello spettacolo e fonoteca 18 anni, risulta che gli stessi vi- tito ancora in uso nella conversa- regionale Una vicenda complessa, quella vono il presente come pieno di zione sa che è anche la presa di p.zza Morlacchi 19 del rapporto tra Perugia e la sua insicurezze e temono il futuro. Isuc - Istituto per la storia posizione più caparbia, intacca- tel. 66930 più importante manifestazione. Le autrici Nadia Baiesi ed Elda bile, la negazione del confronto dell'Umbria Un rapporto passionale lega la Guerra commentano: "Se è ve- e della dialettica. Tante ragioni, contemporanea città a Umbria Jazz, pieno di sde- ro che senza memoria non è Volumnia Editrice nessun torto, tanti cerchi, tu nel via Baglioni 24 gnati abbandoni e di improvvisi possibile pensare al futuro, è al- via Baldeschi 2 tuo, io nel mio. tel. 5724319 ritrovamenti, lungo ormai un trettanto vero che senza futuro tel. 5724950 - Per questo vizio del cerchio quarto di secolo, e ancora oggi non ci può essere passato, per- ché non sopravvive il desiderio chiuso, come per la labilità del L'altra libreria non maturo, non definito, non di guardarsi indietro e di co- confine che separa il non osten- via Rocchi 3 Era Nuova chiaro: insomma, una vera, bella struire una continuità di parte- tare dall'ignorare, la città può tel. 5736104 via Deledda 14 storia d'amore. cipare al farsi della storia". In apparire poco consapevole di tel. 5172449 Quando, nel 1973, un grup- sé, o per lo meno priva della vi- petto di avventurosi (che vede- questo non facile contesto, sione del proprio insieme. Vien Biblioteca comunale va in prima linea anche uomini l'Isuc rivolge gran parte della fatto di chiedersi se sa la città "Augusta" Calzetti-Mariucci dell'Amministrazione pubblica propria attività al mondo della delle sue biblioteche, sessanta- via delle Prome 15 via Valtiera regionale) mise mano a un pro- scuola, con corsi di aggiorna- cinque fra pubbliche e private; tel. 61591 Ponte S. Giovanni getto folle qual è quello di tra- mento per insegnanti, laborato- della quantità di volumi accessi- tel. 5997736 sformare una città medioevale ri di storia, costruzione di itine- rari didattico-paesaggistici. bili ai cittadini, settecentomila Biblioteca "Dominicini" in una città della musica jazz, arrotondando per difetto; delle "Didattica e ricerca si intrec- piazza IV Novembre Editrice La Strada nulla poteva far presagire che si venticinque case editrici pre- stava per dar vita a un festival ciano in un percorso che pren- tel. 61596 via Einaudi 96 senti nel suo territorio. Se e in annuale, considerato oggi nel de in considerazione l'universo San Mariano, Corciano che misura ne fa uso. mondo - per la sua qualità, la delle fonti disponibili e condu- tel. 5140015 La Biblioteca comunale "Au- Fondazione centro studi sua singolarità e la sua fama - cono i ragazzi protagonisti in un gusta" coi suoi duecentottanta- "Aldo Capitini" secondo soltanto a quello cana- itinerario attraverso i luoghi fi- mila volumi e i duemilaottocen- villaggio Santa Livia 103 Guerra Edizioni dese di Montréal. In quel tem- sici che conservano le cose e le to periodici di cui un migliaio tel. 30471 via Manna 25, po lontano tutte le categorie so- memorie - come gli archivi, i correnti, è indubbiamente fre- San Sisto ciali o economiche della città si musei, i monumenti, il tessuto saldarono in un'unica volontà urbanistico, il paesaggio -, e at- quentata, tanto che lo spazio fi- Centro regionale umbro tel. 5270257 sico la contiene a stento, e quin- liquidatoria del Festival. Oggi traverso i luoghi mentali intesi per la ricerca di soffre di un altro male, l'ina- Umbria Jazz è patrimonio di come memoria dei soggetti che e la documentazione Star Comix deguatezza della struttura. Mol- Perugia e della Regione, e ha quegli oggetti hanno prodotto e storico-psichiatrica strada Vallingegno 2/A, te altre sono luoghi specialistici, contribuito molto alla crescita che con quell'ambiente hanno la Biblioteca Dominici coi suoi via dal Pozzo Bosco dell'immagine culturale e turi- interagito", spiega Dino Nar- testi sulla Bibbia e la patristica, tel. 23758 tel. 6919259 stica del territorio, in Italia e delli che di tale attività è ideato- quella del Centro per la docu- all'estero. re e promotore. NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 52 Ut UNO SCRITTORE YEHOSHUA IN ANTICIPO NEL VENTO Un curioso di tutte le forme d'arte La prima cosa da notare, a Quest'uomo non è fatto per GENEVIEVE BREERETTE proposito dell'uscita in Italia del niente per i luoghi pubblici. Op- nuovo romanzo di A.B. Yeho- pure, se lo è, lo è in maniera para- Lo storico e critico d'arte italia- Federico Zeri era solito a tali ne del loro autore e la sua facilità shua, Viaggio alla fine del millen- dossale, come se la sua sola pre- no Federico Zeri è morto lunedì considerazioni, significative della a passeggiare nel tempo, più per nio, è che questa edizione segue a senza mettesse in evidenza la po- 5 ottobre per una crisi cardiaca sua collocazione come storico dinamizzare e attualizzare la let- meno di un anno di distanza vertà d'un decoro banalmente nella sua casa di campagna a dell'arte e della sua capacità di re- tura del passato alla luce del pre- quella originale israeliana, e arri- funzionale. Dal momento in cui Mentana, alle porte di Roma. Na- lativizzare e segnare i limiti scien- sente che per arricchirne la cono- va addirittura prima della tradu- Erri de Luca pianta la sua alta to nella capitale il 12 agosto 1921, tifici della disciplina che pratica- scenza. Non senza un gusto pro- zione inglese, prevista per il silhouette da qualche parte, l'am- aveva 77 anni. Con lui sparisce va da oltre mezzo secolo. Si trova- nunciato per la provocazione. 1999. Del resto, in varie intervi- biente sembra all'improvviso più una figura di storico dell'arte, una no molte altre citazioni dello stes- Federico Zeri viveva a Mentana, ste recenti, lo scrittore si è di- piccolo e incongruo. Non che egli star insieme ammirata e detestata so tipo nella serie di conferenze dove conservava archivi molto chiarato piacevolmente sorpreso promani quella facondia propria per il suo immenso potere e il gu- tenute nel 1985 all'Università bramati: alcune centinaia di mi- del successo ottenuto dai suoi li- della gente pronta a occupare tut- sto della provocazione. Cattolica di Milano, che furono gliaia di volumi e quasi un milione bri nel nostro paese, e ha affer- to lo spazio. Niente di ciò. Ma "Più noi conosciamo la lettera- pubblicate, in Italia nel 1987, sot- di fotografie, che ha lasciato, insie- mato che ormai gli capita di pub- avanzando coi piedi nudi nei san- tura e la storia, e meglio possia- to il titolo II riflesso d'una immagi- me con la villa, all'Università di blicare interventi su problemi e dali, il grande corpo magro e lo mo fare nostro il significato di ne. Conversazione sull'arte di leg- Bologna. Questo erudito che è sta- prospettive di politica israeliana sguardo improntato di dolcezza, un'opera figurativa. Più vaste so- gere l'arte, conoscendo il successo to allievo di Pietro Toesca e di Ro- sui nostri giornali più spesso che questo italiano di quarantotto an- no le nostre conoscenze d'un pe- di un best-seller. L'opera, appar- berto Longhi, ha pubblicato centi- in patria o altrove. ni parla di altrove prima ancora di riodo e più ci è facile penetrare lo sa in Francia nel 1988, presso le naia di saggi nelle riviste di storia Guido Fink, Nel millennio con avere aperto la bocca. Scrittore spirito delle sue opere d'arte. Ma edizioni Rivages, si legge quasi dell'arte e un gran numero di libri. Yehoshua. totalmente marginale, portatore non bisogna farsi illusioni: molti come un romanzo. Benché affol- Da esperto, è stato portato a rico- "Diario", 30 settembre - 6 di un'opera sorprendente e poco di questi significati essenziali ci lata di giuste e serie messe in noscere i falsi, a studiare il mercato ottobre. conosciuta in Francia, Erri de Lu- sfuggiranno. Un'enorme quantità guardia contro le letture erronee e il movimento delle opere, in par- ca è un individuo in pieno vento. di questi significati, nella loro dell'arte - contro le letture di di- ticolare, all'inizio del secolo, la fu- Raphaelle Rérolle, Erri de Lu- stratificazione culturale, sociale, lettanti male informati, contro il ga negli Stati Uniti del patrimonio I MAGNIFICI SEDICI ca de mémoire. allegorica, sono definitivamente formalismo, anche contro gli ec- italiano, per l'intermediazione di "Le Monde", 18 settem- perduti. Così ci tocca ripiegare su cessi d'interpretazioni simboli- Bernard Berenson o di F. Mason Ed ecco i sedici maestri, in or- bre. una falsa interpretazione del- che - queste conversazioni non Perkins, un mercante per diletto dine di apparizione, ripartiti nel l'opera d'arte, un succedaneo, hanno alcunché di didattico, nul- di cui egli curò il catalogo della saggio in tre gruppi: Croce, Bor- che consiste in una lettura fonda- la dell'approccio freddamente ac- collezione personale, oggi presen- gese, Montale, Solmi, Debene- detti e Contini; Fortini, Cases, EREZIONE CONTINUA ta non tanto sull'opera d'arte me- cademico. Esse formano un insie- tata nella basilica di San Francesco desima ma su ciò che vorremmo me d'analisi brillanti, che testi- ad Assisi. Zanzotto, Pasolini e Calvino; Se- gre, Garboli, Baldacci, Raboni e Critico, romanziere, poeta, do- essa sia moniano la formidabile erudizio- ("Le Monde", 8 ottobre) cente universitario di letteratura Magris. A loro, poiché "ogni cri- inglese, Leslie Fiedler, oggi ottan- tica - come sosteneva Barthes - è critica dell'opera e critica di se tunenne, non rinuncia a recitare stessa", bisognerà aggiungere lo con l'abituale sfrontatezza il ruolo cv> stesso Mengaldo, autore di que- di enfant terrible della cultura sto Profili di critici del Nove- americana. Per l'uso allucinato cento. delle maiuscole, la sua prosa è in Ventennale e planetario Cinzia Fiori, Critica del '900. uno stato di erezione continua. LUIGI BOBBIO Quasi tutti pubblicati in Italia, i I magnifici sedici. suoi libri girano intorno agli stessi "Corriere della Sera", 7 temi alternando buon senso, cap- Ci eravamo rassegnati, in que- ricerca. (...) sinistra e vera sinistra ) oppure ottobre. ziosità, provocazioni: la fine sto ventennale, all'idea che gli L'autore riesce a documentare alle pagine bellissime che Ortole- dell'innocenza, l'intreccio fra eventi del 1968 dovessero restare in modo originale e convincente va dedica alle diverse dimensioni eros e morte, l'ossessione della di- in una sorta di limbo evanescente. la straordinaria compattezza del tempo presenti nel movimen- FRANCOFORTE versità. Insomma un ventaglio di Certo non erano mancate utili in- dell'universo culturale del '68 e to (l'impazienza e la lentezza, esplorazioni nel lato più oscuro cursioni nel passato attraverso la insieme la sua radicale novità sto- l'urgenza e l'idea della lunga mar- L'impressione generale è che della sensibilità yankee. A volte il riproposizione di vecchie immagi- rica. Egli individua tra i temi fon- cia). questo, per l'editoria italiana, sia professore si ripete, anche in que- ni, e tentativi parziali di reinter- danti la contrapposizione tra il L'aspetto più affascinante di stato un anno migliore del solito. sti saggi scritti fra il 1973 e il 1984, pretazione, ma l'impressione ge- "sistema", concepito come ordi- questo libro è che esso è scritto Più acquirenti, insomma, anche editi nel 1996 e ora tradotti. nerale era che il fenomeno fosse ne chiuso, stabile, oppressivo, ca- con il rigore critico e il distacco per autori non proprio navigati. Fiedler non tollera quei feno- ancora sostanzialmente inafferra- pace di assorbire le contraddizio- di un saggio storiografico, ma la- Un caso singolare è quello di meni di rinascita religiosa che esi- bile. Era prevalsa l'immagine di ni e il "movimento" come realtà scia intrawedere nello stesso Paolo Teobaldi: una recensione gono un prezzo troppo alto da una sorta di momento fondatore, dinamica, aperta che rifiuta di tempo la passione dell'ex-mili- di Tabucchi sul "Pais" al suo La pagare ai danni della ragione. E grande ma indistinto, da cui era farsi stabilizzare, da cui l'idea che tante studentesco che non è del discarica ha fatto squillare da tut- denuncia, altro bersaglio, l'ipo- scaturito un po' di tutto: dal terro- la rivolta sia per sua natura desti- tutto persuaso che quella "lotta to il mondo i telefoni della picco- crisia del linguaggio - eufemismi rismo al femminismo, dalla mo- nata a non finire mai, non possa interminabile" sia davvero ter- la e/o, che ha venduto il libro a e censure, paure e pietà - quando dernizzazione dei costumi alla ri- misurarsi in termini di obiettivi minata. A differenza di altri pro- Gallimard e agli spagnoli della si parla di minoranze. presa di un'idea ottocentesca di raggiunti, ma debba affidarsi tagonisti del '68, Peppino Orto- Empuries. Fra i quarantenni non Divertono poi le pagine in cui rivoluzione proletaria. La plura- esclusivamente a se stessa, alla leva non vuole comparire come celeberrimi ecco la Germania in- Fiedler analizza la figura del Vec- lità così stridente degli esiti aveva sua interminabilità. (...) tale, non parla in prima persona, golosirsi di Ma l'aria di Eraldo chio Sporcaccione (svelando mi- finito per essere retrodatata sul- Non si deve pensare che la sco- non si esibisce; sa che a distanza Baldini (Frassinelli), Un uomo nuzie autobiografiche: quindici- l'evento, caricandolo (oltre ogni perta di forti tratti comuni annulli di tanti anni non ci si può affida- che forse si chiamava Schulz di mila orgasmi in sessantacinque ragionevolezza) di responsabilità l'analisi delle ambiguità e delle re soltanto alla memoria e ai ri- Ugo Riccarelli è invece affare già anni di vita) o spiega i significati e di ambiguità. Ma, per quanto contraddizioni. Anzi il merito cordi, ma occorre mettere in fatto per Piemme con la tedesca reconditi delle opere, a comincia- rassegnati, non potevamo non maggiore del discorso di Ortole- gioco la propria razionalità e le Beck. Il Campiello fa vendere re dalle favole, che raccontano ca- renderci conto che il '68 non po- va è proprio quello di scovare, proprie capacità critiche. Ma se all'estero, visto che anche Romo- si di bambini maltrattati. Infine, teva essere stato così sfuggente co- con grande acutezza, tutta una se- è riuscito a togliere il '68 da lo Bugaro, entrato come Ricca- dottori, infermiere, trapianti di me appariva nelle rievocazioni di rie di polarità opposte, che alla quell'alone di inconsistenza in relli in cinquina, ha ceduto i di- organi attirano il prensile acume vent'anni dopo. Un movimento lunga contribuiranno a far esplo- cui gli anni ottanta l'hanno ri- ritti del suo La buona e brava gen- di Fiedler applicato a un settore, che aveva scosso contemporanea- dere il movimento in mille dire- cacciato, è proprio perché ha sa- te della nazione (Baldini & Ca- la bioetica, per lui ancora vergine. mente diversi paesi su temi pale- zioni, ma che nell'immediato puto chiarire a se stesso e rende- stoldi) ai francesi della Seuil. Tre La conclusione dei nove capitoli è semente analoghi e che era stato contribuiscono, a tenerlo insieme re espliciti e comunicabili a tutti giovani, poi, Giovanna Giorda- univoca: la normalità non esiste, assunto unanimemente come una e a costituirne l'identità. Non ci quei "segreti" del movimento, no con Volo magico (Marsilio), guardatevi da chi vuole imporre data periodizzante doveva avere riferiamo qui tanto al problema che fin dai tempi della "felicità Francesco Piccolo con E se c'ero la normalità fisiologica come un per forza una certa qual consisten- della violenza, che come Ortoleva pubblica" aveva sempre cono- dormivo (Feltrinelli) e Elena obbligo. E poiché la supernorma- za politica e culturale, una certa dimostra non è ancora posto nel sciuto. Stancanelli con Benzina (Einau- lità è solo di chi la può pagare, "i qual coerenza interna. Ma quale? movimento se non in forme (recensione a Peppino Ortole- di, "Stile Libero") hanno con- quistato i mercati tedesco e spa- poveri saranno gli unici mostri E, soprattutto, dove scovarla? Co- espressive e teatrali (lo "Street va, Saggio sui movimenti del gnolo. che ci resteranno". Marx & me farla emergere? Come evitare fighting mari' dei Rolling Stones), 1968 in Europa e in America, Freud, tanto lavoro per nulla. di irrigidirla in schemi concettuali ma piuttosto alla tensione tra uni- Editori Riuniti, 1988, pubblicata Cinzia Fiori, Tra Bill Gates e la troppo stretti? Enzo Golino, recensione a La versalismo e particolarismo, al sull'Indice", 1988, n. 9. Il libro Lewinsky, si fanno strada i giovani tirannia del normale, di Leslie Fied- Queste domande sono state rapporto ambiguo con il marxi- è stato recentemente riedito dal- italiani. ler, Donzelli. esplicitamente assunte da Peppi- smo e i partiti del movimento la stessa casa editrice (pp. 286, "Corriere della Sera", 12 operaio (l'oscillazione tra "nuova "L'Espresso", 8 ottobre. no Ortoleva come programma di Lit 28.000) ottobre. NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 53

Venezia (Ateneo Veneto, campo con lo scopo di rivalutare la figura NARRATIVA: SIMULTANEITÀ ni Carli Ballota, "Il Dies irae nella PER FRANCO FERRARESI storia della musica"; Rinaldo Fa San Fantin), il 6, 7 e 8 novembre ri- dello scrittore, di promuovere ricer- E LENTEZZA corda il centenario della nascita del che sui temi della sua opera e di bris, "La teologia dell'Apocalisse er ricordare Franco Ferraresi, da poeta con un convegno dal titolo creare un Fondo autori del Nove- nell'orizzonte degli scritti neotesta a Biblioteca comunale di Tren- Ppoco scomparso, si svolge a To- "Giacomo Noventa (1898-1960). cento - cerca testi fuori commer- mentari"; Paolo Rossi, "L'Apocalis- to organizza, il 12 e 13 no- rino, a cura della Focale Università, Poesia e dialogo nel centenario del- cio e anche, sempre nell'ambito L se e la nascita della scienza moder- vembre, presso il centro servizi della Provincia e del Goethe Institut, la nascita". Argomenti delle relazio- degli scrittori del secondo Nove- na"; Mario Miegge, "Apocalittica e culturali S. Chiara, il convegno nell'Aula Magna di via Po 17, un ni e del dibattito sono: "La scrittu- cento, quel materiale definito "let- politica nell'età moderna"; Sandro convegno dedicato alla formazione "Tra simultaneità e lentezza: sto- ra" (Franco Manfriani, Ricciarda Ri- teratura grigia", costuito da intervi- Bernardi, "Il cinema apocalittico"; delle élites, tema al centro del lavo- rie e voci della narrativa italiana corda, Aldo Mastropasqua, Ilaria ste, presentazioni di autori, scritti Guido Fink, "L'immaginario apoca ro, negli ultimi anni, del sociologo vi- di fine secolo". Sul tema "Gli anni Crotti, Renato Zironda, Paolo Leon- di difficile reperibilità pubblicati su littico nella letteratura angloameri- cedirettore dell'"Indice". Il 27 e 28 ottanta" intervengono: Pino Ca- cini); "La personalità poetica" (Pie- riviste specializzate o locali, edizio- cana contemporanea"; Mario Voz- novembre, su "La formazione della cucci, Daniele Del Giudice, Mi- tro Gibellini, Paolo Ruffilli, Monica ni d'arte, plaquette. za, "Il senso della fine nell'arte eoa classe dirigente: una prospettiva tel. 0564-493122 chele Mari, Massimo Onofri, Enri- Farnetti, Maria Teresa Mongiello, temporanea", comparata a livello europeo. Conve- co Palandri, Claudio Piersanti, Gino Pastaga, Franco Loi); "Poetica tel. 055-8825055 gno in memoria di Franco Ferraresi" Alessandro Tamburini, Giorgio e politica" (Cesare De Michelis, Da- intervengono: Antonio De Lillo, "I SORRISO DELLO SPIRITO Van Straten. Intorno a "Pier Vitto- niela Marcheschi, Leonardo Latta- processi di formazione e recluta- rio Tondelli" discutono: Romolo rulo, Giovanni invitto, Ada Neiger, PIACERE OBLIQUO mento della classe dirigente in Ita- a Fondazione Collegio San Car- Bugaro, Bruno Casini, Roberto Giovanni Capecchi); "Lo stile" (Enri- lia"; Antonio Schizzerotto, "Le car- lo promuove, nella sua sede di Camera, Guido Conti, Giulio Moz- co Ghidettì, Paolo Puppa, Filippo L riere della classe"; Maria Luisa Modena, via San Carlo 5, il ciclo di zi, Enrico Palandri, Fulvio Panzeri. cura dell'Associazione "Sigi- Secchieri, Matilde Caponi, Bruno Bianco, "Un paese senza una clas- lezioni sul tema "Il sorriso dello Per "Raccontare oggi", relazioni A smondo Malatesta", si svolge Rosada, Antonia Asrlan); "Le radi- se dirigente nazionale"; Franco Ro- spirito. Riso e comicità nella cultu- di: Eraldo Affinati, Guido Conti, nel Castello di Torrimpietra (Ro- ci" (Dino Coltro, Manlio Cortellazzo, siti, "La formazione dei dirigenti è ra religiosa dell'Occidente". Dopo Laura Lepri, Carlo Lucarelli, Giulio ma) il 20 e 21 novembre, il conve- Rolando Damiani, Edda Serra). Du- un obiettivo possibile?"; Roberto Gianni Carchia, "Il comico nell'are- Mozzi, Aldo Nove, Tiziano Scarpa, gno dal titolo "Il piacere obliquo. rante il convegno viene assegnato il Moscati, "Recupero dell'efficienza na del sacro" e Cristiano Grotta- Marino Sinibaldi, Vitaliano Trevi- Esperienze del tragico nel teatro nel sistema universitario italiano e Premio nazionale di poesia "Giaco- nelli, "La commedia degli dei. Mo- san. barocco". Questi gli interventi: formazione delle élites"; Anthony mo Noventa - Romano Pascutto". di di ridere del mondo antico", da Paolo Amalfitano, 'Misshapen Giddens, "Diseguaglianza e merito- tel. 041-5208788 tel. 0461-884449 novembre a gennaio: Carla Casa- chaos of well-seeming forms!' Tra- crazia in Gran Bretagna"; Florst gico, comico e lirico in Romeo and Kern, "La formazione delle élites in grande, "Il peccato di far ridere. APOCALISSE Juliet"-, Emilio Bonfatti, "Il Leo Ar- Germania"; Ezra Suleiman, "Siste- Turpiloquio, scurrilità, stultiloquio CHRISTA WOLF E BRECHT nella cultura medievale"; Daniela menius di Andreas Gryphius ma educativo ed élites in Francia"; (1650): tragedia o Trauerspiel?"; Leoni, "Il sorriso dello zaddick. i Irrsae Emilia Romagna e la Guido Martinotti, "L'inafferrabile Georges Forestier, "Pour une poé- iteraturforum nella casa di Umorismo ebraico e tradizione Bibbia Cultura Scuola promuo- élite". L tique du tragique racinien"; Massi- Brecht, a Berlino, il 18 novem- chassidica"; Stefano Pivato, "Il di- vono a Riccione, Palazzo del Turi- L mo Fusillo, "Medea sulla scena bre. Al dibattito su "Le icone del mi- vertimento sano e onesto. Nascita smo, dal 19 al 21 novembre, un tel. 011-6702689 barocca"; Giuseppe Grilli, "Peripe- to" intervengono Christa Wolf, Anna dell'oratorio e organizzazione reli- corso di aggiornamento per inse- zie e disavventure di virtù pubbli- Chiarloni e Marianne Hochgeschurz. giosa dello svago"; Elio Guerriero, gnanti dedicato a "L'Apocalisse nel- che e private nella comedia"; Fran- tel. 011-6601455 "Santità e follia. Hans Urs von la storia". Queste le relazioni: Gui- CORPI E IMMAGINI co Marenco, "Tragedia e aporia Balthasar tra teologia e letteratu- do Benzi, "Profezia e apocalittica"; del discorso: Kyd e Marlowe"; Be- ra"; Enzo Pace, "L'asceta gauden- Tede Vetrali, "La struttura letteraria Orvieto, il 20, 21 e 22 novem- nedetta Papasogli, "Esperienze FONDAZIONE BIANCIARDI te. Forme estatiche ed esperienza dell'Apocalisse"; Piero Stefani, "Il Abre, si svolge, a cura della So- del tragico nel sogno premonito- della gioia nei movimenti carisma- simbolismo nell'Apocalisse"; Ser- cietà italiana delle letterate, il con- re"; Pier Cesare Rivoltella, "Il pia- tici contemporanei", gio Givone, "La figura dell'Anticristo vegno "Corpi e immagini: letteratu- a Fondazione "Luciano Bian- cere obliquo 'statu nascenti': la ri- tel. 059-42210 in Dostoevskij e Solov'èv"; Giovan- ra, cinema, teatro... Scritture com- Lciardi" - costituitasi nel 1990 flessione estetica di Ludovico Ca- parate al femminile". Questo il stelvetro"; Alessandro Serpieri, programma: Giuliana Bruno, "Viag- "Note sul tragico e il tempo in gio in Italia"; "Serata Sally Potter", Shakespeare"; Roberto Tessari, video e sequenze di film con la pre- "La ludit di Della Valle: pitture di senza dell'autrice; Hélène Cixous, 'sperati diletti'", "Scrivere per il teatro". Sono previ- tel. 06-61697861 sti nove laboratori di 25 partecipan- ti: i temi affrontati sono "Dalla parte della lettrice/spettatrice" (Anna Santoro e Anna Maria Crispino); "Il SCATAGLINI Sud delle donne / le donne del Sud" (Pina Mandolfo e Clelia Pallotta); l Centro studi "Franco Scatagli- "Passaggi di genere: letteratura, ci- Ini" indice ad Ancona, il 3 e 4 di- nema, teatro" (Vittoria Tessitore e cembre presso la sua sede di via Nadia Setti); "Il 'sublime' femminile Fratelli Zuccari 24, il convegno de- tra cinema e letteratura" (Silvana dicato a "La poesia di Franco Sca- Carotenuto e Lidia Curti); "Corpi in taglini". Queste alcune delle rela- transito: desiderio e performance" zioni: Pier Vincenzo Mengaldo, "La (Liana Borghi e "Cassandra"); "Vo- quartina e altri tratti formali in Sca- ci, suoni e immagini dai Caraibi" taglini"; Franco Brevini, "Scatagli- (Giovanna Covi, Hélène Laforest, fr^jiiVCrLtL e ciitx-'to-'vtx-i ni e la poesia dialettale del secon- Alessandra Riccio); "Narcisismo di do Novecento"; Emmanuela Tan- vita, narcisismo di morte" (Rita Ca- dello, "Bagnando il suono d'una labrese, Stefania Caracci, Luisa Di 'o': Carta laniena"; Alfio Albani, Blasi); "Il corpo, la scena, la parola" Vorrei parlare questa volta non di un risvol- dio, e già ci sarebbe da ridire, ma almeno "Da Baldassarre Olimpo da Sasso- (Stefania Zampiga e Roberta Gelpi); to o di una quarta di copertina, ma di un epi- nell'introduzione questa affermazione viene ferrato a Scataglini: la variante "L'abito e il corpo" (Patrizia Calefato adiàfora della lingua perduta". testo, ovvero, secondo la definizione fornita sostenuta con varie ragioni (su cui ciascuno po- e Benedetta Barzini). tel. 071-32293 tel. 065-4883268 da Gérard Genette in Soglie (Einaudi, 1989), trà avere le proprie opinioni). D'altra parte, già un "elemento paratestuale che non si trovi an- il fatto che ci sia bisogno di tali giustificazioni nesso al testo nello stesso volume, ma che cir- dovrebbe far supporre (se le parole hanno un FUTURO E REMOTO FILOSOFI TEDESCHI coli in qualche modo in libertà, in uno spazio significato) che il testo non sia poi così esplici- fisico e sociale virtualmente illimitato". Si tamente omosessuale. In ogni caso, affermare al 26 novembre al 20 dicem- l Goethe Institut di Torino promuo- tratta in questo caso della scheda editoriale di brutalmente che si tratta di un testo esplicita- Dbre si svolge a Napoli, a Città Ive, presso la sua Biblioteca (piaz- Salomè di Oscar Wilde (Feltrinelli, Milano mente gay è semplicemente sbagliato, e anche della scienza, via Coroglio 104, la za San Carlo 206), un ciclo di confe- 1998, pp. 174, Lit 12.000). Questa scheda edi- un po' ridicolo. Forse ancora più fastidioso il dodicesima edizione di "Futuro re- renze per presentare il pensiero dei moto... Diamo i numeri", intesa a toriale - che, è bene ricordarlo, è destinata riferimento all'Aids (anch'esso tratto dall'in- maggiori filosofi tedeschi di oggi. mettere in comunicazione il mon- 6 novembre, Hans Albert, "Il ritorno per lo più a circolare tra gli addetti ai lavori - troduzione, ma estrapolato dal suo contesto): do della ricerca scientifica e tecno- al realismo. Il razionalismo critico e si ispira largamente all'introduzione della cu- sembra proprio che l'Aids venga tirato in ballo logica con la società. Eventi, mo- la filosofia moderna"; 13 novem- ratrice Gaia Servadio, talvolta citata in modo solo perché è un argomento d'attualità, che stre, convegni e conferenze hanno bre, Cari-Friedrich Gethmann, "Il più o meno letterale. Il risultato è quanto me- forse potrebbe far parlare di un libro che con come obiettivo la valorizzazione progetto della ragione occidentale e no sconcertante, per la superficialità e per la l'Aids non c'entra proprio niente (senza conta- della presenza dei numeri nella vi- la pluralità delle culture"; 20 no- ta quotidiana (dalle tasse alla mo- re lo sgradevole suggerimento che l'Aids sia un vembre, Rudolf Haller, "Dei senti- volontà di attualizzare a tutti i costi il testo. neta), con la messa in luce dell'in- menti"; 11 dicembre, Karl-Otto Sotto la dicitura "In breve" la scheda edito- "messaggio" di qualche tipo). treccio fra le arti e la matematica. A pel, "Il concetto della correspon- riale dice: "Il capolavoro teatrale di Oscar Wil- Tutto ciò risulta ancora più incomprensibi- Da quest'anno si inaugura il Mu- sabilità primordiale come presuppo- seo dell'Uomo digitale: 40 saggi de [e fin qui tutto bene]. Un testo esplicita- le se si considera che le schede editoriali sono sto di una macroetica planetaria". - scienziati, artisti e filosofi - se- mente gay. Una storia antica quanto la Bibbia e indirizzate primariamente agli addetti ai lavo- tel. 011-5628810 gnalano le opere che costituisco- un messaggio attuale quanto l'Aids". Tante co- ri, che non dovrebbero aver bisogno di questi no testimonianze significative del- se si possono dire di Salomè, tranne che sia un sotterfugi tipici del cattivo giornalismo per in- la cultura e della creatività, GIACOMO NOVENTA testo esplicitamente omosessuale. Si tratta ef- teressarsi a un'opera di Oscar Wilde. tel. 081-7352420 fettivamente di un'osservazione di Gaia Serva- GUIDO BONINO 9 Ateneo Veneto, insieme alla Bi- Li blioteca Nazionale Marciana e di Elide La Rosa al Comune di Noventa di Piave, a NOVEMBRE 1998 I IMDIf E N. 10, PAG. 54

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Il surrealismo Book - p. 37 DORIA, ANTONELLA - Altreacque - Book - p. 20 al femminile - Selene - p. 48 ACINI, ANDREA (A CURA DI) - Tasse religiose efìlan- AGOSTINO - Musica - Rusconi - p. 25 DUMAS, ALESSANDRO - La rosa rossa - Sellerio - p. 11 Ptropia nell'islam del Sud-est asiatico - Fondazione ALIPRANDI, LUIGI - La sposa perfetta - Marsilio - p. 20 DUMAS, ALESSANDRO - Un 'amazzone - Sellerio - p. 11 Agnelli - p. 31 AMIS, MARTIN - Altra gente - Einaudi - p. 12 DUMBAR, ROBIN - Dalla nascita del linguaggio alla ba- Pietas e allattamento filiale - Quattro Venti - p. 9 bele delle lingue - Longanesi - p. 39 ARGENTIERI, MINO - Il cinema italiano dal dopoguerra PITASSIO, FRANCESCO / QUARESIMA, LEONARDO (A CURA a oggi - Editori Riuniti - p. 44 DI) - Scrittura e immagine. La didascalia nel cinema muto - Forum - p. 44 PIZZORNO, ALESSANDRO - Il potere dei giudici. 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Saggio su Bachofen - il melangolo - p. 37 UAGLIA, VALERIA - L'amore e la sua freccia - Ga- BERGER, SUZANNE / DORÈ, RONALD (A CURA DI) - Diffe- - p. 24 Qzebo - p. 20 renze nazionali e capitalismo globale - il Mulino - p. 35 QUAINI, MASSIMO - La Terra vista dalla Luna - Ghisettì BERTA, GIUSEPPE - Mirafiori - il Mulino - p. 33 & Corvi - p. 42 BETTINI, MAURIZIO - Nascere. Storie di donne, donno- le, madri ed eroi - Einaudi - p. 8 ABORIT-CHOPIN, D. (A CURA DI) - L'Art au temps BIAGINI, FURIO - Nati altrove. Il movimento anarchico Gdes rois maudits. Philippe le Bel et sesfils - Réu- ebraico tra Mosca e New York - Biblioteca Franco Se- nion des Musées Nationaux - p. 49 ASTELLO, LUCA - La guerra in casa - Einaudi - GILBERT, MARTIN - La grande storia della prima guer- rantini - p. 32 Rp. 31 BOMPRESSI, OVIDIO - L'angelo nell'angolo - Manni - p. 20 ra mondiale - Mondadori - p. 29 RILEY FITCH, NOEL - Anais. 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L'arte del movimento in Eu- AFIRENZA, FIORENZO - Dura la pappa di riso, Si- SPICER, JOANEATH A. / FEDERLE, LYNN (A CURA DI) - ropa nel primo Novecento - Di Giacomo - p. 42 Lgnor Wang Meng! - Cafoscarina - p. 15 Masters ofLight. Dutch Painters in Utrecht during the CHRA'IBI, DRISS - Mamma mia, la civiltà - Marcos y LORENZINI, SARA - Il rifiuto di un 'eredità difficile. La Golden Age - Yale University Press - p. 47 Marcos-p. 14 Repubblica democratica tedesca, gli ebrei e lo stato di Storia della letteratura italiana. Il Settecento - Salerno COHAN, STEVEN / RAE HARK, INA (A CURA DI) - The Israele - La Giuntina - p. 32 - p. 41 Road Movie Book - Routledge - p. 45 LUZZATTO, SERGIO - Il corpo del duce - Einaudi - p. 28 COLANGELO, STEFANO - In altre parole - Book - p. 20 COLETTI, VITTORIO - Prove di un io minore. Lettura di Sbarbaro - "Pianissimo" - Bulzoni - p. 21 COMPAGNON, ANTOINE - Le Démon de la théorie. 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Un diario - Bom- piani - p. 45 MAYR, ERNST - Il modello biologico - McGraw - Hill - I ANGELO, EDOARDO (A CURA DI) - Waltharius. Epi- p. 41 D ca e saga tra Virgilio e i Nibelunghi - Luni - p. 12 MCALLISTER, JAMES W. - Bellezza e rivoluzione nella EIL, ERIC - Logica della filosofia - il Mulino - DE CECCO, MARCELLO - L'oro d'Europa: monete, econo- scienza - McGra -Hill - p. 39 Wp. 37 mia e politica nei nuovi scenari mondiali - Donzelli - p. 34 MONTALDO, SILVANO - Medici e società. Bartolomeo WYNN, CHARLES M. / WIGGINS, ARTHUR W. - Le cinque DEIDIER, ROBERTO - La poesia. Lettura e comprensione Sella nel Piemonte dell'Ottocento - Carocci - p. 27 più grandi idee della scienza - Zelig - p. 39 NOVEMBRE 1998 N. 10, PAG. 55

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ENRICO ALLEVA LAURA COMETTI MAURIZIO MORI Biologo del comportamento, di- Ex insegnante, si occupa di cul- Direttore della rivista "Bioeti- EDITRICE COMITATO DI REDAZIONE rige il reparto di fisiopatologia tura islamica. ca". "Llndice S.p.A. " PRESIDENTE comportamentale dell'Istituto MARIO CORONA ANGELO MORINO Registrazione Tribunale di Roma Cesare Cases Superiore di Sanità di Roma (Il Insegna letteratura angloameri- Insegna lingue e letterature n. 369 del 17/10/1984 Enrico Alleva, Arnaldo Bagnasco, tacchino termostatico, Theo- cana all'Università di Bergamo. ispanoamericane all'Università Alessandro Baricco, Gian Luigi Ha curato Foglie d'erba 1855 di Torino (Il cinese e Margueri- PRESIDENTE ria, 1990). Beccaria, Mariolina Bertini, Cri- di Walt Whitman (Marsilio, te, Sellerio, 1997). Gian Giacomo Migone GIAIME ALONGE stina Bianchetti, Luca Bianco, Dottorando in storia del cinema 1996). VIOLA PAPETTI AMMINISTRATORE DELEGATO Bruno Bongiovanni, Eliana Bou- all'Università di Bologna (Tra PIETRO DEANDREA Insegna letteratura inglese al- Maurizio Giletti chard, Loris Campetti, Franco Saigon e Bayreuth, Tirrenia- Dottore di ricerca in letterature e l'Università di Roma Tre. CONSIGLIERI Carlini, Enrico Castelnuovo, Stampatori, 1993). culture dei paesi di lingua inglese. MARCO PISTOIA Lidia De Federicis, Delia Eriges- Guido Castelnuovo, Anna Chiar- GIANGIULIO AMBROSINI STEFANO DELLA CASA Dottorando in storia dello spet- si, Gian Luigi Vaccarino loni, Sergio Chiarloni, Marina Giudice di Cassazione. Critico cinematografico, re- tacolo all'Università di Firenze REDAZIONE Colonna, Alberto Conte, Sara ALESSANDRO ARBO sponsabile della sezione italiana (Maurizio Nichetti, Il Castoro, Via Madama Cristina 16, 10125 Cortellazzo, Piero Cresto-Dina, Dottore di ricerca in ermeneuti- del Torino Film Festival. 1997). Torino; tel. 011-6693934 (r.a.) - Lidia De Federicis, Giuseppe De- ca presso l'Università di Torino GIOVANNI DE LUNA RENATO RAFFAELLI Insegna storia dei partiti e dei fax 6699082 matteis, Michela di Macco, Aldo (Carlo Michelstaedter, Studio Insegna letteratura latina al- movimenti politici all'Univer- e mail: [email protected]; Fasolo, Giovanni Filoramo, Delia Tesi, 1997). l'Università di Urbino. sità di Torino (Donne in og- Ufficio abbonamenti: tel. 011- Frigessi, Anna Elisabetta Galeot- FERDINANDO ARZARELLO LUISA RICALDONE getto, Bollati Boringhieri, 6689823 (dal lunedì al venerdì ti, Franco Gianotti, Claudio Gor- Insegna matematica all'Univer- Ricercatrice, insegna letteratura sità di Torino. 1995). 9-13). lier, Martino Lo Bue, Filippo italiana moderna e contempora- ANDREA BAJANI MARCO DE MICHELIS Maone, Diego Marconito Franco nea all'Università di Torino (La UFFICIO PUBBLICITÀ Marenco, Luigi Mazza, Gian Laureando in lettere moderne Insegna storia dell'architettura scrittura nascosta, Champion- Emanuela Merli - Via Dei Mille Giacomo Migone, Angelo Mori- all'Università di Torino. all'Università di Venezia. Cadmo, 1996). 14,10123 Torino; MARIELLA DI MAIO no, Alberto Papuzzi, Cesare Pian- MONICA BARDI FRANCESCA ROCCI tel. 011-887705-fax 8124548. dola, Tullio Regge, Marco Revelli, Redattrice editoriale Utet. Insegna lingua francese all'Uni- Dottore di ricerca in storia della ABBONAMENTO ANNUALE Lorenzo Riberi, Gianni Rondoli- NOVELLA BELLUCCI versità di Roma Tre. società europea all'Università di (11 numeri corrispondenti a no, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lavora al Dipartimento di ita- VITTORIA DOLCETTI CORAZZA Torino. Insegna filologia germanica al- tutti i mesi, tranne agosto) Stefania Stafutti, Gian Luigi Vac- lianistica e spettacolo dell'Uni- GIULIO SCHIAVONI l'Università di Torino. Italia: Lit 88.000. carino, Maurizio Vaudagna, An- versità "La Sapienza" di Roma Insegna lingua e letteratura al- BRUNO FALCETTO Europa (via superficie): Lit na Viacava, Paolo Vineis, Dario (Giacomo Leopardi e i con- l'Università di Torino (Vercel- 110.000; (via aerea): Lit 121.000. Voltolini, Gustavo Zagrebelsky temporanei, Ponte alle Grazie, Si occupa di letteratura italiana li). otto-novecentesca e di editoria Paesi extraeuropei (solo via ae- 1997). ANNA SEGRE MARCO BELPOLITI (Storia della, narrativa neorea- rea): Lit 147.000. Insegna geografia economica al- lista, Mursia, 1992). NUMERI ARRETRATI DIREZIONE Scrittore, collabora a "il manife- l'Università di Torino. sto" (Italo, Sestante, 1995). ALDO FASOLO Lit 12.000 a copia per l'Italia; Lit 'Alberto Papuzzi (direttore edito- UGO SERANI MARIA BELTRAMINI Insegna embriologia sperimen- 14.000 per l'estero. riale) Ph.D. in letteratura portoghese Si occupa di architettura rina- tale all'Università di Torino. Gli abbonamenti vengono messi presso il King's College di Lon- in corso a partire dal mese suc- scimentale. CONCETTA FERIAL BARRESI REDAZIONE dra, collabora con l'Enciclope- SIMONE BETA Insegna lingua araba all'Istituto cessivo a quello in cui perviene dia Treccani. Camilla Valletti (redattore capo), Ricercatore di filologia classica Universitario Orientale di Na- l'ordine. COSMA SIANI Daniela Corsaro, Norman Go- presso l'Università di Siena. poli. Traduce dall'arabo opere Si consiglia il versamento sul. con- Insegnante, si occupa di didatti- betti, Daniela Innocenti, Elide La OLIVIER BONFAIT di narrativa. to corrente postale n. 37827102 ca della letteratura. Rosa, Tiziana Magone Direttore di studi per la storia ALESSANDRO FO intestato a Eindice dei libri del CLAUDIA SONINO dell'arte presso l'Accademia di Insegna letteratura latina al- mese - Via Madama Cristina 16 - Ricercatrice di germanistica Trancia a Roma (Roma 1630. Il l'Università di Siena. 10125 Torino, oppure l'invio di un RITRATTI all'Università di Pavia (L'Au- trionfo del pennello, Electa, GIANLUCA GARELLI Tullio Pericoli stria altra, La Nuova Italia, assegno bancario "non trasferibi- 1994). Dottorando in estetica presso 1990). le" all'Indice, Ufficio Abbonamen- ANDREA BORSARI l'Università di Bologna. STEFANIA STAFUTTI ti, via Madama Cristina 16 - Saggista, ha curato Hans Blu- ETTORE GLIOZZI DISEGNI Insegna lingua e letteratura ci- 10125 Torino. menberg. Mito, metafora, mo- Docente di diritto commerciale Franco Matticchio nese all'Università di Torino. DISTRIBUZIONE IN EDICOLA dernità (il Mulino, di prossima all'Università di Torino. PAOLO TORTONESE So.Di.P, di Angelo Patuzzi, via uscita). FRANCO LA POLLA Insegna letteratura francese del Bettola 18, 20092 Cinisello B.mo MARTIN EDEN MARCO BUTTINO Insegna letteratura angloame- XIX secolo all'Università di (Mi); tel. 02-660301. Insegna storia dell'Europa orien- ricana all'Università di Bolo- Chambery. DISTRIBUZIONE IN LIBRERIA Elide La Rosa, Dario Voltolini tale all'Università di Torino. gna. MARIO TOZZI Pde, via Tevere 54, Loc. Osman- LUIGI CAPOGROSSI-COLOGNESI GABRIELLE LOLLI noro, 50019 Sesto Fiorentino Insegna diritto romano all'Uni- Insegna logica matematica al- Geologo, è ricercatore del Cnr a (Fi); tel. 055-301371. STRUMENTI versità "La Sapienza" di Roma. l'Università di Torino (Capi- Roma (Manuale geologico di sopravvivenza planetaria, LIBRERIE DI MILANO E LOMBARDIA a cura di Lidia De Federicis, Die- GIULIA CARLUCCIO re la matematica, Il Mulino, Joo - distribuzione e promozione go Marconi, Camilla Valletti Insegna storia del cinema italia- 1996). Theoria, 1996). no all'Università di Torino. CARLO LUCARELLI SERGIO TROMBETTA periodici, via Filippo Argelati EFFETTO FILM GIOVANNI CARPINELLI Scrittore (Autosole, Rizzoli, Redattore delle pagine culturali 35, 20143 Milano; tel. 02- a cura di Sara Cortellazzo, Nor- Insegna storia contemporanea 1998). della "Stampa". Si occupa di let- 8375671. man Gobetti, Gianni Rondolino all'Università di Torino. teratura russa. con la collaborazione di Giulia STEFANO MANFERLOTTI VIDEOIMPAGINAZIONE GRAFICA ALBERTO CASADEI Insegna letteratura inglese al- CARLA VASIO Carluccio e Dario Tornasi la fotocomposizione, Via San Insegna letteratura italiana al- l'Università di Napoli Federico Scrittrice (Come la luna dietro Pio V15,10125 Torino. l'Università di Pisa (La fine de- II (Dopo l'Impero. Romanzo le nuvole, Einaudi, 1997). gli incanti, Angeli, 1997). GIORGIO VERCELLIN STAMPA MONDO ed etnia in Gran Bretagna, Li- ALBERTO CAVAGLION Insegna storia delle istituzio- presso So.Gra.Ro. (via Petti- a cura di Mariolina Bertini, Anna guori, 1995). Insegnante. Ha curato l'edizione ni del Vicino e Medio Oriente nengo 39,00159 Roma) il 2 no- Chiarloni, Aldo Fasolo, Claudio VITTORIA MARTINETTO degli Scritti civili di Massimo all'Università Ca' Foscari di vembre 1998. Gorlier, Tiziana Magone, Franco Ricercatrice presso l'Università Mila (Einaudi, 1995). di Vercelli, consulente editoriale Venezia (Istituzioni del mon- "Eindice" (USPS 0008884) is pu- Marenco, Tullio Regge ENRICO CERASI e traduttrice. do musulmano, Einaudi, blished monthly except August Collabora con "Il Gazzettino di FRANCOIS MENANT 1996). for $ 99 per year by "Hndice MENTE LOCALE Venezia" (Quando la fabbrica Insegna storia medievale al- STEFANO VERDINO S.p.A." - , Italy. Periodicals a cura di Norman Gobetti, Elide chiude, Marsilio, 1994). l'École Supérieure di Parigi Redattore di "Nuova Corrente". postage paid at L.I.C., NY 11101 La Rosa, Giuseppe Sergi GAETANO CHIURAZZI (Lombardia feudale), Vita & AUGUSTO VITALE Postamster: send address changes Frequenta il dottorato di er- Pensiero, 1994). Ph.D. in ecologia comportamen- to "l'Indice" c/o Speedimpex Usa, meneutica all'Università di To- GIUSEPPE MERLINO tale presso l'Università di Aber- Inc.-35-02 48th Avenue, L.I.C., PROGETTO GRAFICO rino (Hegel, Heidegger e la Insegna lingua e letteratura deen (Scozia). Si occupa del NY 11101-2421. Agenzia Pirella Gòttsche grammatica dell'essere, Later- francese all'Istituto Orientale di comportamento delle scimmie za, 1996). Napoli. del Nuovo Mondo. LE MONDE Diplomatique Le Monde Diplomatique vi porta in giro per il mondo della politica e dell'economia. Il 15 di ogni mese, in edicola, con il manifesto e con 2.500 lire. il manifesto La rivoluzione non russa