CAPOLAVORI D’ARTE DI MILANO Il progetto ’Conversazioni d’arte’, giunto alla Milano è una città ricchissima di terza edizione, accompagna anche quest’anno opere d’arte, molte delle quali di fama il racconto dello straordinario patrimonio internazionale, ed è giunto il momento che artistico presente a Milano. Prosegue infatti i milanesi ne prendano davvero possesso. l’approfondimento di alcuni capolavori che La via più facile è quella di farsele incarnano la nostra città, la sua identità e la raccontare queste opere, possibilmente sua storia, attraverso la narrazione da parte da studiosi competenti e capaci di autorevoli relatori che ne analizzano la di trasmettere curiosità ed entusiasmo. genesi, la bellezza, il significato. Ai cittadini Sono questi i semplici ingredienti delle milanesi, e non solo, si presenta un’occasione “Conversazioni d’Arte” giunte quest’anno preziosa per conoscere o scoprire così opere alla terza edizione, che hanno permesso esposte in musei e spazi espositivi della città. ai milanesi di entrare (divertendosi) nei Accanto a quelle scelte negli anni precedenti segreti più reconditi e avvincenti dei “loro” per rappresentare le sei icone di ExpoinCittà - capolavori. E di fare un passo in più. nel 2016 anche grazie all’indicazione espressa Stregati dalle narrazioni, di andare alla dagli stessi cittadini attraverso un sondaggio ricerca di questi capolavori che volentieri on-line - quest’anno nuove “meraviglie” li attendono a Brera e al , artistiche sono portate all’attenzione del al e al Cenacolo, pubblico, confermando l’importanza di Milano all’Ambrosiana e al Poldi Pezzoli, al MUDEC come città d’arte e capitale del pensiero e all’HangarBicocca, alla GAM e alla creativo. Triennale. FILIPPO DEL CORNO MARCO CARMINATI Assessore alla Cultura, Comune di Milano Curatore del ciclo “Sei Conversazioni d’Arte” Giuseppe Pellizza da Volpedo Francesco Hayez Quarto Stato Il bacio Icona dell’epopea del lavoro, frutto di dieci anni di elaborazione Ognuno può offrire la sua personale risposta sul quadro più romantico dell’artista, l’opera mette in scena la protesta di un gruppo di lavoratori della storia dell’arte. Certamente il bacio appassionato tra i due e rappresenta simbolicamente la lotta di un’intera classe sociale. I amanti di Francesco Hayez mette molti d’accordo. Non ci sono dettagli personaggi, tre in primo piano e gli altri subito dietro a comporre una in quest’opera che permettano di definire con esattezza il luogo quinta, marciano in avanti a passo sicuro. La scena è ambientata nella e i personaggi di questo dipinto, se non che la scena è ambientata piazza di Volpedo, paese natale dell’artista, che la ripropone nel Medioevo. Una scelta ricercata dall’artista, che vuole realizzare in modo molto meticoloso per rendere in pittura la realtà dei dettagli. un’opera fuori dal tempo e dallo spazio per mettere al centro Anche per i personaggi Pellizza coinvolge alcuni suoi affetti personali: il tema dell’amore. Un quadro semplice dunque, con un soggetto gli amici, che posano come modelli, e la moglie Teresa, riprodotta apparentemente banale, ma divenuto icona del romanticismo nella figura femminile che tiene tra le braccia un bambino. Tutto ciò per italiano grazie alla potenza espressiva e alla forza del sentimento. rendere ancora più maestoso e carico di valori questo quadro Composizione, equilibrio, luce e colore mirabilmente dosati di impronta divisionista applicata alla pittura sociale. restituiscono un’opera che è diventata subito popolarissima tanto da essere riprodotta nei modi più disparati.

SCOPRI L’OPERA E ALTRI CAPOLAVORI SCOPRI L’OPERA E ALTRI D’ARTE DI MILANO particolare di: particolare di: CAPOLAVORI MUSEO DEL NOVECENTO Giuseppe Pellizza da Volpedo, Quarto Stato. Francesco Hayez, Il bacio. D’ARTE DI MILANO PALAZZO DELL’ARENGARIO Museo del Novecento, Milano. . Concessione del Ministero PINACOTECA DI BRERA Via Marconi, 1 - Milano Copyright Comune di Milano. per i Beni e le Attività Culturali. Via Brera, 28 - Milano Raffaello Sanzio Michelangelo Buonarroti Sposalizio della Vergine Pietà Rondanini È la più importante opera giovanile di Raffaello, realizzata quando In una Milano ancora provata dai segni della Seconda Guerra aveva solo ventun anni, all’epoca delle grandi scoperte geografiche. Mondiale, la Pietà Rondanini giunge il primo novembre 1952, Lo sguardo viene in un primo momento attirato da ciò che accade in seguito all’acquisto, fortemente voluto dalla locale Sovrintendenza, al centro della scena: il matrimonio tra Maria e Giuseppe e patrocinato dal Comune di Milano anche con l’apporto accompagnati dal corteo nuziale, per poi spaziare oltre, in profondità, dell’iniziativa privata, a sottolineare la vocazione collettiva del verso il grande tempio dal sapiente impianto prospettico, realizzato gesto. Originariamente esposta nella Cappella Ducale del Castello con cura minuziosa, e sul paesaggio che si scorge all’orizzonte. Una Sforzesco, quindi nella Sala degli Scarlioni, l’opera è stata ammirata soluzione straordinaria quella adottata da Raffaello, che restituisce per circa 60 anni nello storico e innovativo allestimento degli architetti un’immagine armonica, elegante e composta. Dalla Chiesa di San BBPR. La scultura ha cambiato collocazione nel 2015 quando è Francesco a Città di Castello, per la quale era stata commissionata, stata trasferita nell’ex Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco, durante l’epoca delle conquiste napoleoniche la pala arriva a Milano appositamente restaurato. In questo luogo, teatro nel passato ed entra successivamente nella collezione della Pinacoteca di Brera, di sofferenza ed estrema redenzione per i soldati malati, si può dove è possibile ammirarla. oggi ammirare la scultura in una visione progressiva che favorisce l’avvicinamento del visitatore alla meditazione sul tema della Passione cui l’anziano scultore dedicò le ultime appassionate energie.

SCOPRI L’OPERA E ALTRI SCOPRI L’OPERA E ALTRI CAPOLAVORI D’ARTE DI MILANO CAPOLAVORI particolare di: CASTELLO SFORZESCO D’ARTE DI MILANO Raffaello Sanzio, Lo Sposalizio della Vergine. Michelangelo Buonarroti, Pietà Rondanini. Castello Museo Pietà Rondanini - PINACOTECA DI BRERA Pinacoteca di Brera. Concessione del Ministero Sforzesco. Museo Pietà Rondanini - Michelangelo. Michelangelo Via Brera, 28 - Milano per i Beni e le Attività Culturali. Foto Roberto Mascaroni. Copyright Comune di Milano. Piazza Castello - Milano Lucio Fontana Concetto Spaziale. Attesa Ultima Cena Attraversando piazza Duomo di sera, alzando lo sguardo verso È l’Ultima Cena per eccellenza nell’immaginario collettivo, un’opera il Palazzo dell’Arengario si scorge la nota composizione di tubi che l’artista accetta di realizzare nel refettorio dei frati domenicani fluorescenti, opera di Lucio Fontana che è diventata parte integrante di Santa Maria delle Grazie. Le sue vicende si intrecciano con quelle del panorama artistico della piazza. Nelle stanze adiacenti, all’interno travagliate che la città ha attraversato negli ultimi cinque secoli. del Museo del Novecento, un’intera sezione è dedicata all’opera Sopravvissuta nonostante la fragilità della pittura murale, frutto dell’artista, argentino di nascita e milanese d’adozione. di una tecnica sperimentale adottata da Leonardo, è resistita anche L’opera “Concetto Spaziale. Attesa” del 1960, donata al Comune alle guerre, alle invasioni, ai saccheggi ai quali è stata sottoposta: di Milano da Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, è un esempio dalla volontà dei francesi, fortunatamente osteggiata, di staccare rappresentativo dei famosi “tagli”, le tele che mettono in discussione la pittura per portarla in Francia ai bombardamenti del 1943, durante il rapporto tra pittura e scultura. Tale serie contribuisce a rendere i quali fu colpito il refettorio. Ancora oggi si racconta in tutta la sua Fontana uno dei più grandi maestri del Dopoguerra per la sua bellezza e potenza espressiva. straordinaria capacità di interpretare il presente ponendosi costantemente alla ricerca di una poetica innovativa, nella quale l’opera, la luce e lo spazio si contaminano e si influenzano.

SCOPRI L’OPERA E ALTRI SCOPRI L’OPERA CAPOLAVORI D’ARTE DI MILANO E ALTRI CAPOLAVORI particolare di: REFETTORIO DI SANTA MARIA D’ARTE DI MILANO Lucio Fontana, Concetto Spaziale. Attesa. particolare di: DELLE GRAZIE - CENACOLO MUSEO DEL NOVECENTO Museo del Novecento, Collezione Boschi - Di Stefano. Leonardo da Vinci, Ultima Cena. VINCIANO PALAZZO DELL’ARENGARIO Comune di Milano. Cenacolo Vinciano. Concessione del Ministero Piazza di Santa Maria delle Grazie Via Marconi, 1 Milano Concessione della Fondazione Lucio Fontana. per i Beni e le Attività Culturali. Milano Francesco Hayez Canestra di frutta Ritratto di Alessandro Manzoni Sul finire del ‘500 siamo di fronte alla prima “natura morta” della storia Francesco Hayez ha attraversato quasi un secolo di pittura dell’arte, fino a quel momento considerato un genere minore. Una in un momento di grandi cambiamenti per Milano e per l’Italia. soluzione estremamente originale quella adottata In quest’opera, realizzata nel 1841 e custodita alla Pinacoteca di Brera, dall’artista per rappresentare una canestra di frutta. Caravaggio l’artista mostra la grandezza e allo stesso tempo il lato umano e intimo sovverte le gerarchie rispettate dagli artisti: la realtà va mostrata così di uno dei più celebri autori della letteratura italiana. Nonostante com’è, con tutte le sue imperfezioni. E l’opera è un mirabile equilibrio il suo carattere schivo e introverso, per questo dipinto Manzoni posa di forme, luci e colori dove la perfezione dei dettagli ci restituisce una in ben quindici sedute e permette ad Hayez di realizzare un’opera visione di estrema eleganza. Il tempo che scorre è immortalato per nella quale i valori risorgimentali si mescolano allo stile di uno dei più sempre. Ecco un capolavoro di uno dei maestri del ‘500, la cui vita, grandi artisti del Romanticismo italiano. Un quadro che rappresenta particolarmente burrascosa, si è conclusa nel 1610 dopo alterne fortune l’incontro e lo scambio tra pittura, letteratura e storia. e numerosi guai con la legge.

SCOPRI L’OPERA SCOPRI L’OPERA E ALTRI E ALTRI CAPOLAVORI particolare di: CAPOLAVORI D’ARTE DI MILANO particolare di: Francesco Hayez, Ritratto di Alessandro Manzoni. D’ARTE DI MILANO PINACOTECA AMBROSIANA Caravaggio, Canestra di Frutta. Pinacoteca di Brera. Concessione del Ministero PINACOTECA DI BRERA Piazza Pio XI, 2 Milano Veneranda , Milano. per i Beni e le Attività Culturali. Via Brera, 28 - Milano Andrea Mantegna Ciclo di affreschi presso San Maurizio Cristo morto nel sepolcro e tre dolenti al Monastero Maggiore Lo scorcio prospettico incanta chi osserva l’opera di Andrea Mantegna ospitata dalla Pinacoteca di Brera. Nel dipinto si possono riconoscere Come accade spesso camminando tra le vie di Milano, ci si imbatte infatti due diverse prospettive che permettono all’artista di realizzare in edifici e palazzi all’apparenza poco significativi, che svelano al il corpo di Cristo senza deformazioni. Uno stratagemma che prevede loro interno tesori inaspettati. Questo accade quando si varca la l’uso della prospettiva tradizionale per la composizione del quadro soglia della Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore in corso e della prospettiva cosiddetta “parallela” per il corpo di Cristo che Magenta: la facciata sobria nasconde un meraviglioso ciclo di affreschi viene disegnato come se fosse in piedi e successivamente steso. affidati a Bernardino Luini e alla sua scuola. Le storie, mirabilmente L’opera fotografa i momenti che precedono la sepoltura del Cristo, realizzate, decorano le pareti e le volte della Chiesa sia nella parte quando i “dolenti” sono riuniti intorno alla salma sdraiata pubblica sia nel Coro delle Monache, il cui accesso era riservato solo e semicoperta dal sudario. Un’immagine la cui potenza espressiva, alle religiose. Ciò che forse oggi conta sottolineare è che tutto questo scaturita da una rigorosa composizione formale, rende l’opera è stato voluto con coraggio dai committenti, Alessandro Bentivoglio un capolavoro indiscusso nel panorama della storia dell’arte. e Ippolita Sforza, in un momento di crisi della città come stimolo per guardare avanti con speranza.

SCOPRI L’OPERA E ALTRI CAPOLAVORI particolare di: SCOPRI L’OPERA E ALTRI D’ARTE DI MILANO particolare di: Andrea Mantegna, CAPOLAVORI CHIESA DI SAN MAURIZIO AL Bernardino Luini, Ciclo di Affreschi presso Cristo morto nel sepolcro e tre dolenti. D’ARTE DI MILANO MONASTERO MAGGIORE San Maurizio al Monastero Maggiore. Pinacoteca di Brera. Concessione del Ministero PINACOTECA DI BRERA Corso Magenta, 15 Milano Curia di Milano. per i Beni e le Attività Culturali. Via Brera, 28 - Milano Piero del Pollaiolo Arnaldo Pomodoro Ritratto di giovane donna Grande disco Una ricca e giovane donna fiorentina, probabilmente nell’imminenza Nella sua ricerca, Arnaldo Pomodoro riconosce come priorità delle nozze, è la protagonista del dipinto acquistato da Gian Giacomo la relazione con lo spazio nel quale si inseriscono le sue sculture: Poldi Pezzoli e oggi esposto nella collezione del Museo che porta in questo modo il contesto si trasforma, assume nuovi significati, il suo nome. Realizzato di profilo per dimostrare modestia e pudicizia si arricchisce di ulteriori stratificazioni che connotano l’ambiente della dama, è un ritratto da osservare da vicino per ammirare e dunque la memoria di chi vive questi luoghi. È accaduto anche la preziosità dei dettagli e l’eleganza delle forme: il filo di perle per il “Grande disco”, protagonista dello scenario di Piazza Meda, cucito nella garza che tiene insieme le ciocche dei capelli, l’abito in pieno centro a Milano. Collocato di notte, al risveglio i milanesi intessuto con stoffe particolarmente pregiate e lavorate, il colorito hanno accolto questa sorpresa che è diventata un simbolo della città. dell’incarnato, ogni particolare ci parla dei costumi in uso nella Un’opera di quattro metri e mezzo di diametro per un peso di circa seconda metà del ‘400. A oggi non sappiamo chi sia questa donna, sette tonnellate, realizzata con l’antica tecnica della fusione a cera ma certamente l’opera ci racconta una storia antica di bellezza e virtù persa, così chiamata perché la scultura modellata in cera, cuocendo, che continua a incantare anche artisti contemporanei. perde appunto la cera dai fori di uscita praticati sullo stampo.

SCOPRI L’OPERA E ALTRI CAPOLAVORI particolare di: SCOPRI L’OPERA E ALTRI D’ARTE DI MILANO particolare di: Arnaldo Pomodoro, Grande disco. CAPOLAVORI Piero del Pollaiolo, Ritratto di donna. Piazza Meda. D’ARTE DI MILANO Via Manzoni, 12 Milano Museo Poldi Pezzoli. Fondazione Arnaldo Pomodoro. Piazza Filippo Meda - Milano Anselm Kiefer Leonardo da Vinci I Sette Palazzi Celesti Ritratto di Musico I Sette Palazzi Celesti, creati da Anselm Kiefer nel 2004 per gli spazi Quando si cita Leonardo da Vinci, la mente corre subito ai suoi di Pirelli HangarBicocca, sono la più grande installazione permanente capolavori più noti come la “Gioconda” o il “Codice Atlantico”. Nella dell’artista all’interno di uno spazio espositivo. Le sette monumentali complessa e fertile produzione del genio toscano, che nella sua vita si torri di cemento armato, alte fino a 18 metri e disposte in uno spazio è cimentato in modo mirabile a 360 gradi con i saperi e le discipline più di oltre 4.000 metri quadrati, si presentano come un paesaggio svariate, troviamo anche questo dipinto di piccole dimensioni. Molto maestoso e silenzioso, carico di simboli tratti dalla storia dell’arte probabilmente raffigura il maestro di cappella del Duomo di Milano e della cultura del secolo appena trascorso. Il pubblico può Francesco Gaffurio. Nella mano destra si può riconoscere uno spartito attraversarlo per confrontarsi con l’opera del grande artista nato nel musicale: le note sono precedute dalla scritta “Cant(…) Ang(…)”, 1944 nella Germania devastata dalla seconda Guerra mondiale, che che secondo gli studiosi risale al trattato Angelicus ac divinum opus, con la sua arte esplora gli elementi religiosi, culturali e filosofici alla redatto proprio da Gaffurio. Da ammirare la resa del volto e, in radice dei grandi eventi storici del Novecento tra cui la Shoah particolare, dello sguardo e degli occhi, che restituiscono molto bene e la guerra. L’opera, arricchita nel 2015 con cinque grandi dipinti, le sperimentazioni e gli studi anatomici condotti da Leonardo. deve il suo nome ai Palazzi descritti nell’antico trattato di mistica ebraica noto come Kabalah e rappresenta, tra le altre cose, un simbolo del continuo tentativo dell’uomo di ascendere al divino.

SCOPRI L’OPERA SCOPRI L’OPERA E ALTRI CAPOLAVORI Anselm Kiefer, I Sette Palazzi Celesti 2004-2015, E ALTRI CAPOLAVORI D’ARTE DI MILANO veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca. particolare di: D’ARTE DI MILANO PIRELLI HANGARBICOCCA Courtesy dell’artista e Pirelli HangarBicocca. Leonardo da Vinci, Ritratto di musico. PINACOTECA AMBROSIANA Via Chiese, 2 - Milano Foto: Lorenzo Palmieri. Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Piazza Pio XI, 2 Milano La camera delle meraviglie Antonio Canova di Manfredo Settala Ebe Tra ‘500 e ‘600 andavano di moda, soprattutto nell’Europa Centrale, I gesti estremamente aggraziati della fanciulla che incede le cosiddette Wuderkammer o Camere delle meraviglie: veri su una nuvola, la leggerezza della sua veste che si perde in pieghe e propri scrigni allestiti da ricchi personaggi che amavano raccogliere sottilissime e vaporose, la classicità delle forme del suo corpo meraviglie naturali e artificiali. Oggetti preziosi, pezzi esotici, restituiscono un’ideale di bellezza senza tempo. Del resto Ebe, figlia manufatti rari, macchine scientifiche che destavano appunto stupore di Era e Zeus nel mito greco, è la dea per eccellenza dell’eterna e meraviglia negli ospiti. Tra gli amanti di questa pratica troviamo giovinezza. Armonia e grazia sono sensazioni immediate di fronte il canonico Manfredo Settala, rappresentante di un’illustre famiglia al passo di Ebe, che incede con in mano un’anfora e una coppa per milanese, che nel corso del XVII secolo riunisce una vasta collezione servire ambrosia agli dei dell’Olimpo. Un’opera molto apprezzata di pezzi: tutti provenienti da luoghi all’epoca quasi inaccessibili, anche dai contemporanei di Canova che gli richiedevano numerose la raccolta è suddivisa in naturalia, artificialia, mirabilia ed exotica. copie, in bronzo, in marmo e in gesso. Alla Galleria d’Arte Moderna La Collezione Settala, buona parte delle cui opere sono concesse di Milano è possibile ammirare il modello originale dal quale l’artista in comodato d’uso dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, è allestita ha ricavato le opere ospitate oggi alla Nationalgalerie di Berlino al Museo delle Culture di Milano. e al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo.

SCOPRI L’OPERA SCOPRI L’OPERA E ALTRI E ALTRI CAPOLAVORI CAPOLAVORI D’ARTE DI MILANO particolare di: D’ARTE DI MILANO MUDEC La camera delle meraviglie di Manfredo Settala. Antonio Canova, Ebe. GAM GALLERIA D’ARTE MUSEO DELLE CULTURE Museo delle Culture - Milano. Saporetti Immagini d’Arte, MODERNA DI MILANO Via Tortona, 56 - Milano Copyright Comune di Milano. Galleria di Arte Moderna, Milano. Via Palestro, 16 - Milano Giorgio De Chirico Piero della Francesca Bagni Misteriosi Pala Montefeltro Protagonisti del giardino della , i “Bagni Un’opera per certi versi ancora oggi avvolta dal mistero: incerta Misteriosi” sono un’opera monumentale realizzata su progetto di la provenienza, la precisa datazione cronologica come pure Giorgio De Chirico per la XV Triennale del 1973. L’occasione è stata i significati di alcuni elementi iconologici che caratterizzano l’iniziativa “Contatto Arte/Città”, che ha visto coinvolti diversi artisti il dipinto, l’uovo appeso alla conchiglia della semicupola sullo in collaborazione con le grandi industrie del tempo per dare vita sfondo, il ciondolo di corallo intorno al collo del Bambino o le figure a opere d’arte pubbliche, che fossero realmente fruibili da tutti. geometriche del tappeto realizzate nei minimi dettagli. Intorno alla Dopo il restauro di qualche anno fa, che ha permesso di riportare Madonna sono posizionati una schiera di angeli e santi, mentre sulla alla luce anche le vive tonalità cromatiche, oggi la grande vasca destra è inginocchiato il Duca Federico da Montefeltro. Tutto è dipinto colorata si presenta in tutta la sua bellezza insieme agli elementi che con cura e dovizia di particolari: le vesti, le pietre che impreziosiscono caratterizzano questo complesso scultoreo: i busti di due nuotatori, l’abbigliamento degli angeli, l’armatura, gli elementi architettonici un cigno, una palla, una cabina, un trampolino e una fonte. A qualche sullo sfondo. I contrasti tra luce e ombra contribuiscono poi a esaltare metro di distanza, si trova la sagoma di un pesce che fa capolino l’impianto monumentale di tutta la rappresentazione. tra l’erba. Un’opera gioiosa nella quale ci si imbatte sempre molto piacevolmente.

SCOPRI L’OPERA E ALTRI CAPOLAVORI SCOPRI L’OPERA E ALTRI D’ARTE DI MILANO particolare di: particolare di: CAPOLAVORI LA TRIENNALE DI MILANO Giorgio De Chirico, Bagni Misteriosi. Piero della Francesca, Pala Montefeltro. D’ARTE DI MILANO PALAZZO DELLA TRIENNALE Foto: Gianluca di Ioia. Courtesy Archivio Fotografico Pinacoteca di Brera. PINACOTECA DI BRERA Viale Alemagna, 6 - Milano Copyright La Triennale di Milano. Laboratorio Fotoradiografico della Pinacoteca di Brera. Via Brera, 28 - Milano 01 08 MUSEO DEL NOVECENTO PINACOTECA AMBROSIANA Palazzo dell’Arengario Piazza Pio XI, 2 - Milano Via Marconi, 1 - Milano ambrosiana.eu museodelnovecento.org T. 02 80 69 21 T. 02 884 440 61 09 02 PIRELLI HANGARBICOCCA PINACOTECA DI BRERA Via Chiese 2 - Milano Via Brera, 28 - Milano hangarbicocca.org pinacotecabrera.org T. 02 6611 1573 T. 02 722 632 64 10 03 MUDEC - MUSEO DELLE CULTURE CASTELLO SFORZESCO - Via Tortona 56 - Milano MUSEO PIETÀ RONDANINI - mudec.it MICHELANGELO T. 02 54 917 Piazza Castello - Milano rondanini.milanocastello.it 11 T. 02 88463 700 GAM - GALLERIA D’ARTE MODERNA DI MILANO 04 Via Palestro, 16 - Milano REFETTORIO DI SANTA MARIA gam-milano.com DELLE GRAZIE - CENACOLO T. 02 884 45 947 VINCIANO Piazza di Santa Maria delle Grazie 12 legraziemilano.it LA TRIENNALE DI MILANO T. 02 92 80 03 60 Palazzo della Triennale Viale Alemagna 6 - Milano 05 triennale.org MUSEO POLDI PEZZOLI T. 02 72 43 41 Via Manzoni 12 - Milano museopoldipezzoli.it Il racconto delle opere T. 02 79 4889/6334 e l’indicazione dei musei e delle Istituzioni culturali 06 coinvolte segue l’ordine PIAZZA MEDA cronologico degli incontri Piazza Filippo Meda - Milano del ciclo “Sei Conversazioni d’Ar te”. 07 CHIESA DI SAN MAURIZIO AL MONASTERO MAGGIORE Corso Magenta, 15 - Milano T. 02 88 44 52 08 questa pubblicazione è stata possibile grazie al sostegno di

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