Anno 15 n° 41 -EDIZIONE GRATUITA Domenica 1ottobre 2017

E’UNA SFIDA TRA CAMPIONI SERIE A La Dea ospita la Juve campione d’Italia. Gasp fiducioso: «Buone sensazioni»

SFIDA TRA CAMPIONI - Il Papu contro Dybala è la sfida nella sfida tra Atalanta e Juventus. Ai due campioni il compito di illuminare la serata al Comunale 2 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017 La Dea del Gasp non ha paura LA PRESENTAZIONE Il mister nerazzurro: «Sento le motivazioni giuste». Juve avvisata

BERGAMO -Juventus. La sfida di sta- sera mette a confronto due formazio- ni reduci dall’impegno internaziona- le infrasettimanale che ha regalato al- l’Atalanta un pari che vale una vit- toria e alla Juve il primo successo sta- gionale in Champions. Ovviamente anche i bianconeri hanno disputato sette partite in ventun giorni ma, sta- sera, rispetto ai nostri godono di un giorno di riposo in più. Che non è una differenza da poco. Per la formazione atalantina è il terzo confronto con le star del campionato, dopo Roma e Napoli. Due prove brillanti, giocando alla pari, ma sono scaturite altrettante sconfitte seppur con prestazioni di- verse. Con i giallorossi il risultato di parità sarebbe stato addirittura stret- to, con i partenopei un primo tempo di qualità poi i nerrazzurri si sono in- chinati alla loro superiorità. Dopo so- no arrivate tre vittorie (due in cam- pionato e una in Europa League) e tre pari (due in campionato e una in Eu- ropa League) con partite in crescendo e senza mai andare in crisi anzi ad- dirittura rimontando come col Sas- suolo, col Chievo, con la Fiorentina e con il Lione. Il che dimostra che l’A- talanta è una squadra di carattere, che non si abbatte nelle difficoltà ma rie- sce sempre a trovare la soluzione dei problemi. E stasera ecco la prova del- le prove contro l’avversaria più forte del campionato. Non sarà facile, non SEONDA STAGIONE ALL’ATALANTA - Gasperini ha portato l’Atalanta allo storico traguardo dell’Europa League FOTO MORO sarà semplice perché i valori tecnici sono diversi ma con l’arrivo di Ga- d’avvio. Diciamo che adesso il vento Infatti parte all’attacco: “Ci sono le sto”) continua: “Abbiamo tanta sim- mento nerazzurro, rispetto a giovedì, sperini a Bergamo l’Atalanta, in qual- ha fatto il suo giro perché non scende motivazioni giuste per chiudere bene patia intorno a noi e non solo a Ber- potrebbe giocare dal primo minuto che modo, si è avvicinata alla Juven- in campo una squadra dimessa e ras- questo ciclo. Ci serve un risultato po- gamo. Con i risultati ottenuti il nostro Ilicic con Cristante per De Roon. Nel- tus. Prima le sfide al Comunale o a segnata ma una che lotta, si sacrifica e sitivo per continuare bene il campio- morale è alto”. L’Atalanta ha recu- la Juve Allegri lancia Higuain dal pri- Torino non avevano storia. Vinceva- rischia. In pratica sarà come la ripe- nato, dopo Roma e Napoli. Lo so che perato il risultato ben quattro volte, mo minuto, in difesa a accanto a no e dominavano sempre i campioni tizione di Lione-Atalanta con la dif- a Bergamo non si vince da tanto tem- sintomo di grande forza fisica e mo- Chiellini ballottaggio tra Rugani e d’Italia senza se e senza ma. Prima di ferenza che si gioca a Bergamo e che po ma per la legge dei grandi numeri rale: “Sarebbe meglio andare in van- Benatia mentre Douglas Costa do- fronte a Conte poi di fronte ad Allegri la Juve è sì più forte dei francesi ma prima o poi succederà”. E dopo pa- taggio e poi gestire il risultato, il vrebbe rilevare Cuadrado. Arbitra i nostri allenatori (Colantuono e Re- meno veloce. Ma Gasperini non si da role di elogio per i due futuri juven- gruppo è molto unito e con una gran- Damato con Orsato impegnato al ja) davano l’impressione di essere per vinto nonostante le fatiche accu- tini Caldara (“E’strepitoso”) e Spi- de voglia di far bene da parte di tut- Var. rassegnati ancor prima del calcio mulate al Parc Olympique di Lione. nazzola (“E’tornato col piglio giu- ti”. Per quanto riguarda lo schiera- Giacomo Mayer Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017

Gianluca Mancini, il predestinato IN RAMPA DI LANCIO Alla scoperta del nuovo talento della retroguardia nerazzurra

Il modo di Gian Piero Ga- La Rosaleda, Malaga, tren- gliato. Quattro panchine in undicenne a Zingonia da P a n- sperini di fare gli annunci, tra tesimo “Costa del Sol-Unesco Europa League (due con la taleo Corvino e adesso deci- i soffiati e i vibrati di quella Trophy”, 2-0 firmato da Rossi Dinamo Minsk, Paok e Guin- samente sottodimensionato in vocina da cartoon: «Mi spiace l’infortunato perenne e dallo gamp) tra 2 ottobre e 11 di- C al Vicenza. Però formativi che Mancini non abbia anco- stesso Rodriguez: la rampa di cembre 2014 concesse da lo sono stati, eccome. E anche ra avuto opportunità, è pronto lancio verso un futuro lumino- Vincenzo Montella che glie- colmi di presagi, se si pensa e rodato». La sera dopo, nean- so. Che si è fatto presente alle l’ha fatta annusare, la maglia che l’unica rete in carriera da che a farlo apposta, il retto fe- nove e undici del 24 settembre da titolare, senza mai metter- professionista Mancini l’ha morale di Toloi va in tilt ed vestendo un abito diverso dal- gliela sulle spalle nello spo- messa a segno davanti a un ar- ecco il battesimo del fuoco, le origini. Perché la Fiorentina gliatoio. Così anche sotto bitro bergamasco, Marco per di più da ex, del prode l’aveva parcheggiato in Um- Paolo Sousa. E allora al ma- Mainardi, il 29 aprile 2017: Gianluca al “Franchi”. Lo bria per non reclamarne più il stino destro di piede e di po- un matchball facendo ballare stadio dove lui, toscano coi cartellino. E perché è arrivata sizione, anche se nelle prove l’anca sull’angolo del figlio natali a Pontedera e i primi l’Atalanta a farlo suo già il 12 precampionato ha mostrato di d’arte Di Chiara rifinito dalla calci dell’infanzia nel Valdar- gennaio scorso, una settimana non disdegnare il ruolo di per- sponda di Mustacchio per no, aveva sempre sognato di prima dell’altro perugino ex no avendo un calcio abbastan- battere la Pro Vercelli a domi- esordire: «Quando ti alleni da viola Nicolò Fazzi che ora za lunghetto, non è rimasto cilio. Dettagli non da poco piccolo speri sempre di gioca- scalpita da prestito al Cesena. che stazionare un paio di giri nemmeno la presenza in quel re in prima squadra. Ho cer- Ne ha fatta, di strada, il ragaz- di corsa al Grifone. Due mae- periodo di Leo Spinazzola e cato di prendere qualcosa da zone alto uno e novanta dal- stri del pari del vulcanico di colleghi d’estrazione ata- Gonzalo, Astori, Savic e l’elevazione sconquassante, Pierpaolo Bisoli e di Cristian lantina in numero mica ridot- Compper». Settantuno minuti vedi gol risolutore dell’ostico Bucchi sono la garanzia di un to, da Brighi aRolly Bianchi come serpe in seno alla sua friendly match a Zingonia apprendistato ideale. passando per Molina,il ‘98 nutrice vissuti in un notturno contro il Novara del 2 agosto. Venticinque gettoni cadetti Dossena e lo stesso Fazzi. domenicale emulando le gesta L’attuale numero 28 è il lustro in due anni non saranno gran- L’esterno che verrà, il ragazzo dei compagni di viaggio, coi e l’orgoglio della frazione Ca- ché come curriculum, specie lasciato in giro più a lungo in ricordi ancora freschi di quan- panne di Montopoli in Val quando hai vivissime nella te- attesa che la prossima plusva- do, baby della Primavera ag- d’Arno, della famiglia, degli sta le memorie del campiona- lenza lasci un buco così sulla gregato alla tournée estiva al amici che l’hanno visto spic- to italiano Giovanissimi fascia. Ma anche uno che a sole della Spagna del sud, la care il volo e della fidanzata (adesso Under 15) vinto nel differenza dell’amico G i a- sera del 10 agosto di tre anni Elisa. Il grande calcio ora non 2011 con un maestro come nluca non ha alle spalle la fa esordì al posto dello stop- è un tabù, per chi ne aveva co- Federico Guidi in panchina e mutazione genetica dal cen- perone argentino al fianco del munque assaporato l’aroma un compagno come L u z a y a- trocampista che era, con forti montenegrino. quando era un canterano gi- dio “Andy”Bangu, strappato tendenze offensive e un’o t t a n- tina di gol all’attivo nel de- cennio del vivaio, dai Pulcini di Stefano Cappelletti fino alle avvisaglie di un impiego tra i big, i suoi idoli, mai con- cretizzato se non nel calcio d’estate. Coincidenze per coincidenze, l’u f f i c i a l i z z a z i o- ne del suo acquisto, ancora da perugino, reca lo stesso gior- no della cessione di Mattia Caldara. Un passaggio di consegne anticipato? Intanto c’è la particina da riservista nella Dea e l’esordio in Under 21. E pazienza se è coinciso con il tracollo in Spagna degli azzurrini di Gigi Di Biagio. Il Gasp è un’altra cosa, vuoi mettere. Si.Fo. Mancini durante l’amichevole estiva col Brusaporto Foto Moro Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017 Berisha e la porta quasi blindata IL PERSONAGGIO Il portierone si è confermato alla grande anche giovedì contro il Lione

Bastassero le sette parate del Parc OL a definirne la grandezza. Due volte Diaz, il tacco di Traoré propedeutico al gol, Ndom- bèlé, perfino il quasi autogol di Caldara sul cross basso di Tete. Troppo comodo, un guardiano dei pali lo si giudica quando estrae dai guantoni prodezze a freddo. Magari due soltanto, giusto per scampare a un pomeriggio da disoccupato. Pronti. Il no a Ragusa lanciato in porta da Matri, e lo specchio era spalancatissimo. Vo- lo dell’aquila, adattissimo a un ex biancoceleste come lui, per stoppare il cabezazo di Acerbi servito da Sensi. Due flash forse temporalmente lontanucci, quelli contro il Sassuolo del 10 set- tembre, ma significativi della capacità del portiere titolare del- l’Atalanta di blindare la vittoria scacciacrisi dopo le cadute con Roma e Napoli. La traccia del campione che gioca d’istinto e quando gli altri pensano non possa arrivarci le prende sempre. Lo spartiacque di questo nuovo giro di corsa agli ordini di Gian Pie- ro Gasperini, nella santa alleanza a tre con i goleador di giornata Cornelius ePetagna: primo bottino pieno di stagione, da allora tra Stivale e Vecchio Continente è stata caccia grossa. Che Etrit Berisha sotto la Maresana sia diventato sinonimo di sicurezza ormai non lo mette in dubbio anima viva. Lui, anima lunga dalle braccia smisurate a mo’di tentacoli pa- ratutto, lo sa. Il numero uno della nazionale albanese non è mai andato famoso per la tecnica o il senso della posizione, nessuno lo confonderebbe con Buffon oZoff. Ma se l’anno scorso aveva rubato quasi subito il posto all’astro nascente Sportiello, vittima delle sue titubanze, un motivo doveva pur esserci. Ecco dunque la Etrit Berisha, albanese, è nato a Prishtina il 10 marzo del 1989 (foto Francesco Moro) cavalcata dei sogni, dei record e del quarto posto, roba a che a Bergamo non s’era mai vista. Grazie anche al polipo iper-ten- tacolare piovuto nell’acquario di Zingonia all’ultimo tuffo dello scorso calciomercato, quando invece sembrava certo l’approdo di Belec del Carpi al posto di Sporty, il ragazzo di casa fatto uscire dalla finestra invernale e adesso con la maglia cucita addosso a Firenze per mancanza di concorrenza. A proposito, quella di Pierluigi Gollini al perticone di Pristina non ha fatto un baffo. Nonostante il turnover per un portiere non abbia molto senso e sia un malloppone sullo stomaco, specie in una partita contro il Chie- vo, tutt’altro che una big. E a dispetto della buona prova veronese del bolognese ex Under 21 con profonde radici calcistiche in In- ghilterra tra le giovanili del Manchester United e l’Aston Villa. Un passaggio di testimone e via, a riprendersi quel rettangolo ma- gico che al ventottenne kosovaro sbocciato in Svezia piace anche quando ce l’ha di fronte e non alle spalle. Perché è arcinota la sua abilità nel tirare i rigori, avendone messi a segno un poker di cui un paio decisivo nel corso di una carriera iniziata nel 2 Korriku e corroborata nel Kalmar, titolo 2008 e supercoppa 2009, ma do- veva ancora fare le scarpe al moloch locale Petter Wasta: tutti con la squadra del profondo nord, serie aperta il 12 luglio 2012 nel 4-0 al Cliftonville in Europa League (17 presenze contando le 9 con la Lazio) e chiusa all'addio il primo settembre 2013 col penalty della vittoria sull'Halmstad, con Helsingborg (ma fu un cappotto, 7 a 2 per gli altri) e Brommapojkarna di mezzo (per il 2-2 definitivo a dieci dal novantesimo). Etrit, punto fermo anche della rappresentativa dell’Aquila schipetara, quella nera su sfondo rosso, fin dall’esordio nell’a- michevole di Istanbul contro l’Iran del 27 maggio di cinque anni fa, dal trono atalantino è destinato a non scendere tanto in fretta. Sarà che una manita secca di milioncini l’Antonio Percassi per riscattarlo l’ha calata sul tavolo senza batter ciglio. Sarà che la calma olimpica nell’aspettare il suo turno e la fermezza nel pro- lungarlo il più possibile si cibano di una pazienza proverbiale, così abbondante nel triennio laziale da permettergli di gufare in silenzio per la papera o l'influenzina di Marchetti: un dualismo comunque non vissuto da perdente, considerate le sessanta allac- ciate di scarpe da “secondo”fondamentalmente di coppa, di cui ben due in Champions nei preliminari sfigati (1-0 e 0-3) contro il Leverkusen il 18 e 26 agosto di due rivoluzioni terrestri or sono. Forse in questo scorcio di campionato sta prendendo troppi gol, ma è anche e soprattutto questione di automatismi ed equilibri di una difesa un po’scombussolata dal turnover. L’importante, dice il saggio, è farne almeno uno più del nemico. Perché si è in grado di parare l’impossibile, quando si hanno centonovantaquattro centimetri da spendere per la causa e l’affetto di un pubblico fra i più calorosi. Simone Fornoni Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 7 8 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017

Gian Piero Gasperini è un bravo al- Durante la primavera del 2012, dopo lenatore. Ha vinto poco, è stato esone- una sola stagione, in Secunda Division rato più di una volta, ma questo non in- per giunta, Paulo Dybala passa per 12 tacca assolutamente la sua reputazione milioni di euro al Palermo di Zampari- da bravo allenatore. Fa giocare bene le ni. Qua si incrocia con Gian Piero Ga- squadre che allena, alle quali dona un'i- sperini. Dybala a 19 anni, è appena ar- dentità tecnica, tattica e d'intenti; fa gio- rivato da Cordoba, dove all'età di 15 an- Dybala, lo spauracchio care bene i propri calciatori, alcuni rivi- ni ha perso il padre gravemente malato, talizzati dai suoi consigli e dalle sue pre- lascia la madre, due fratelli e gli amici cise ed incontrovertibili indicazioni, al- con i quali resterà sempre in contatto: “ tri sbocciati proprio grazie a lui, perchè C'è una parte di giovinezza che ho perso AV V E R S A R I Sipario sulla stella argentina della Juve oltre ad essere un e mi sarebbe piaciuta viverla con i miei bravo allenatore, ha un dono: trova il ta- amici. Quando loro possono, perchè la- che giornata dopo, Dybala segna soltan- rende conto di poter essere un calciatore lento. vorano, e hanno un po' di vacanze, gli to un altro gol ed il Palermo retrocede in importante, decisivo, si rende conto di Lo sa leggere nel calciatore che ha di chiedo di venire qua perchè sento la loro . essere finalmente Paulo Dybala. Sigla fronte, e poco importa se questi ha 18, mancanza. Mi piace stare con loro, con- “È un giocatore che è due pagine una doppietta ed incanta lo Stadium fa- 19, 20, 25 o 30 anni, secondo Gian Piero dividere le cose che sto vivendo qua, avanti nel manuale del calcio, […] lui è cendo da legante tra centrocampo ed at- Gasperini se hai il talento puoi giocare a parlarne, perchè ci sono stati quando ho classe pura, non può non fare bene per i tacco come accade durante tutta la se- calcio, al di là dell'età, dell'esperienza sofferto le perdite che ho avuto, quindi colpi che ha e per il calcio che può gio- conda parte di stagione. L'intesa con della posizione, della struttura fisica, queste cose belle che sto vivendo le vo- care. […] Paulo è un giocatore vero, uno Cuadrado e Dani Alves è perfetta, Pja- eccetera eccetera eccetera. glio condividere con loro “dirà dopo il coi colpi.”dirà Gattuso, allenatore di nic gli toglie un po' di compiti in fase di L'elenco dei calciatori lanciati da Ga- primo anno in bianconero, parole matu- Dybala nella stagione in Serie B con il impostazione e la fase da rifinitore –fi - sperini ed oggi affermatisi è lungo: Bor- re, di un ragazzino che è dovuto cresce- Palermo: 28 presenze, 5 reti e promo- nalizzatore di Dybala può considerarsi riello, Criscito, El Sharawaay, Milito e re presto, volente o nolente. zione in Serie A. Durante questa stagio- iniziata. Thiago Motta, Palacio, Perin, Ilicic, Esordisce in Serie A il 2 settembre, ne gioca da un'unica punta nel 3-5-1-1 Paulo Dybala, argentino La Juventus vince il suo sesto scudet- Sturaro, fino ad arrivare alla scorsa sta- contro la Lazio, sostituendo Miccoli di Iachini, davanti ad “El Mudo”Vaz - to consecutivo e Paulo realizza 11 gol in gione con i tanti giovani atalantini fatti dopo un'ora di gioco, mentre esordisce quez in alternanza con Andrea Belotti, lare e quando entra in campo fa fatica. campionato, 4 in Champions League. esordire e diventati top player del nostro da titolare il 21 ottobre contro il Torino, come era accaduto nella stagione prece- L'evoluzione da prima punta a seconda La finale di Cardiff e la prestazione del- campionato: Gagliardini, Caldara, venendo poi sostituito da Miccoli dopo dente in cadetteria. richiesta da Allegri richiede tempo e sa- l'argentino pesano e non poco sul suo Conti e Kessie su tutti. un'ora di gioca. In entrambe le partite il Paulo ha il compito di allungare le di- cricifio. Alla decima giornata la Juven- giudizio. Il paragone con Messi dà fasti- Il calciatore che interessa alla nostra Palermo non segna, perde 3-0 contro la fese cercando la profondità, o di dilatar- tus è dodicesima, poi 25 vittorie su 26 dio, ma è inevitabile, anche se i due ar- storia però, è Paulo Bruno Dybala, da Lazio e pareggia a reti inviolate contro i le muovendosi in ampiezza, 13 reti in 31 partite valgono il quinto scudetto con- gentini sono calcisticamente distanti. Laguna Larga in provincia di Cordoba, granata. L'11 novembre, al Barbera, gare dimostrano che la “Joya”è esplo- secutivo, Dybala realizzerà 19 reti e 9 L'inizio di questa stagione è folgo- Argentina. contro la Sampdoria, Dybala gioca nuo- sa, si aggiungono anche 10 assist come assist in 36 partite, si sbloccherà anche rante, 10 reti in 6 presenze in campiona- Nascere in Argentina e voler fare il vamente da titolare, unica punta nel Hamsik e Pjanic, i migliori del campio- in Champions realizzando la rete del 2 to, più la doppietta contro la Lazio nella calciatore non deve essere troppo facile, 3421 di Gasperini con Ilicic e Brienza nato in quella stagione. a1 a Torino negli ottavi di finale contro Supercoppa Italiana. Le statistiche di- più cresci e diventi bravo, più inizi a do- alle sue spalle. La partita finisce 2 a 0 Al termine della stagione Paulo il Bayern. cono che Dybala calcia di più, calcia verti portar dietro il peso dei paragoni. con una doppietta di Dybala, ed a ri- Dybala viene acquistato per 32 milioni L'avvio della scorsa stagione non è con più precisione, tocca più palloni ne- Così è successo a Dybala, che all'età di 9 guardarli oggi quei due gol sono proprio più 8 di bonus dalla Juventus alla fine delle migliori per Dybala, il 22 ottobre gli ultimi 16 metri, ma non dicono che il anni inizia a giocare per l' Instituto de due marcature alla Dybala: il primo gol del suo primo ciclo di vittorie. Dybala si infortunia contro il Milan, resta fuori talento di Dybala è ancora in divenire. Cordoba, a 55 kilometri da casa, deve è frutto di un assist di Ilicic dalla linea di assiste da spettatore alla debacle bian- due mesi e rientra il 23 dicembre in oc- Non dicono che Dybala ha solo 24 anni, trasferirsi, diventa così “el pibe de la fondo, Paulo è appostato qualche passo conera a Berlino contro il Barcellona, casione della Supercoppa Italiana, qui e che da quando è arrivato in Italia il suo pension”, poiché vive nel collegio del prima dello spigolo dell'area piccola, pronto per una stagione da protagonista. sbaglia il rigore decisivo. modo di giocare è evoluto di un paio di club ed è uno dei talenti più cristallini Ilicic appoggia palla all'argentino, che Insieme a lui Agnelli e Marotta compra- Quando la Juventus passa al 4-2-3-1 livelli. I mass media continuano a para- del vivaio biancorosso. Qui il primo pa- di prima intenzione fa perno sul destro e no Mario Mandzukic e Simone Zaza, a gennaio contro la Lazio, cambia la sta- gonarlo a Messi, continuano a sostenere ragone, non strettamente calcistico for- di sinistro insacca sul primo palo, sotto rinnovando il roster di attaccanti orfano gione dei bianconeri perchè cambia la che dopo Ronaldo e Messi ci saranno se, più per la nitidezza del talento che li il sette; un gol come ne vedremo molti delle partenze di Llorente e Tevez. stagione di Paulo Dybala, o viceversa, Neymar e Dybala. accomuna, con Mario Kempes. Come altri. In occasione del secondo gol La prima stagione in bianconero ini- comunque si cambino l'ordine degli ad- Paulo Dybala queste cose le sente, le Mario, Paulo resta una sola stagione Dybala riceve palla spalle alla porta sul- zia con la rete in Supercoppa Italiana dendi la somma non cambia. conosce ma è superiore perchè è matu- con l'Instituto, Kempes nella sua prima la linea dell'area di rigore, controlla pal- vinta per 2 a 0 contro la Lazio, mentre la Il 12 aprile, a Torino, allo Juventus ro. È un po' polacco, un po' italiano ed annata tra i grandi, negli anni '70, rea- la voltandosi, e pochi passi dentro l'a- prima marcatura in Serie A avverrà nel- Stadium, in occasione del quarto di fi- un po' (tanto) argentino. Queste forse lizza 13 reti in 11 partite, Dybala, in se- rea, di sinistro incrocia sul secondo pa- la sconfitta contro la Roma all'Olimpico nale di andata contro il Barcellona, Pau- sono le uniche cose certe di Paulo Dyba- rie B argentina, disputa 38 gare e timbra lo. Non si capisce però che è nata una per 2 a 1. I primi mesi alla Juventus lo Dybala si rende conto di essere in gra- la, tutto il resto è ancora da scoprire. 17 volte. stella, Gasperini viene esonerato qual- Dybala gioca poco, non è sempre tito- do di piegare gli eventi di una partita. Si Daniele Mayer Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 9 10 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017 Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 11 12 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017

Locatelli: «Atalanta grande famiglia» TIFOSI VIP Il titolare di MCS e il suo amore per la Dea: «E’una realtà unica nel suo genere»

In principio fu il semplice rapporto un allenatore che legge benissimo le d’affari, nel segno di una sponsoriz- partite. Aspetto non secondario è l’e- zazione di alto profilo perpetrata da tà media di questo organico. Dati alla due realtà radicate nel territorio quali mano, l’Atalanta è la seconda squa- l’Atalanta eMCS. Poi, come nei dra più giovane di tutta l’Europa Lea- grandi amori che sbocciano con un gue. E se vai a giocare su un campo, colpo di fulmine, ecco la travolgente come quello di Lione, con la perso- passione, avvallata evidentemente nalità che tutti abbiamo visto, vuol di- dagli ottimi risultati ottenuti, sul cam- re che di mezzo c’è una perfetta ar- po ma non solo, dalla Dea. Le parole monia e una grande consapevolezza di Massimiliano Locatelli, titolare di dei propri mezzi. Sono convinto che, a MCS S.r.l., non lasciano spazio a Lione, per la gara di ritorno, ci pen- fraintendimenti e rimandano all’at- seranno su bene prima di fare spal- mosfera di coinvolgimento che si re- lucce sul Papu Gomez, dando mostra spira, al traino di un’Atalanta che di non conoscerlo”.Chiusura per miete successi e consensi in Italia e, l’imminente impegno, al cospetto soprattutto, in Europa. “Si badi che della capolista, nonché pluriscudetta- l’amore per il calcio non è affatto una Massimiliano Locatelli con il Papu Gomez Massimiliano Locatelli, titolare di MCS, con la famiglia ta, Juventus: “Giochiamocela! Pun- storia di vecchia data –apre Locatelli tare ai tre punti mi sembra un obiet- –perché con una famiglia di sole don- scendono in campo. La famiglia Per- mento e di un vero coinvolgimento. no ovvio, se consideriamo i tanti volti tivo fin troppo ambizioso, ma siamo ne è naturale che almeno all’inizio ci cassi ci mette davvero tutta sé stessa Noi di MCS eravamo partiti in que- nuovi e le incognite legate all’am- carichi e, se consideriamo i loro in- si indirizzi verso altri fronti, come la per questa creatura e che ci sia di st’avventura con curiosità e ora che bientamento. Dei problemi legati alla fortuni, possiamo puntare a giocarce- pallavolo. Ho scoperto l’Atalanta per mezzo una partita, oppure un evento siamo dentro avvertiamo tutti i giorni lingua andavano messi in conto. Ma la fino in fondo. Sarà una bella par- motivi di lavoro e soltanto quando ho legato agli sponsor, l’attenzione e la un aspetto di rispetto e riconoscenza mister Gasperini è un grande allena- tita, ne sono sicuro, e me la vedrò in iniziato ad addentrarmi nell’ambien- premura di cui ti ricoprono ti portano che fa senz’altro piacere”. L’euforia tore e ha preso di petto la situazione, tribuna con la mia famiglia: anche le te nerazzurro ho scoperto il cuore e davvero a chiedere: solo all’Atalanta dunque è ben tangibile e il merito, per rivelando via via tutto il suo feeling donne di casa mia erano assoluta- l’anima di una realtà unica nel suo puoi trovare un ambiente così parte- risultati così prestigiosi, va equamen- con i giocatori. Credo che le ultime mente profane della materia, eppure genere. La cordialità, l’attaccamen- cipe? Il coinvolgimento è qualcosa di te diviso tra le parti: “Il pari di Lione è due partite rappresentino lo specchio il coinvolgimento è tale che ora nem- to, l’ospitalità profusi da staff e gio- straordinario e non ho dubbi nel dire stato eclatante e ritrovarsi primi nel più fedele: a Firenze, sembravamo meno loro si vogliono perdere una catori, oltre alla grande armonia che a Milano o Torino non si respira girone di Europa League, dopo due spacciati ed è arrivato il pari all’ul- partita allo stadio. E questo, aldilà complessiva: di mezzo c’è un ambien- questa atmosfera. C’è insomma una partite, è il massimo. Ci sono carica timo secondo mentre a Lione non ci dei risultati del campo, è un bel se- te bellissimo, perché tutte le compo- vera idea di squadra, dove ogni com- ed entusiasmo, rapportarsi di tanto in siamo fatti scoraggiare dal gol subito gnale, perché grazie all’Atalanta nenti, dai tifosi fino agli sponsor, so- ponente agisce, portando avanti la tanto con Luca Percassi testimonia nel finale di primo tempo e abbiamo stiamo testimoniando che ospitalità e no oggetto di un’attenzione non indif- propria missione, nel segno del tifo e quanto sia concreto questo coinvolgi- risalito la china con la compattezza e correttezza possono essere ancora di ferente. Sono davvero rimasto sbalor- dell’incrollabile fede. Nessuno è a mento, come fosse un vortice irrefre- l’orgoglio dei giorni migliori. Testa, casa, allo stadio e nel mondo del cal- dito dal cuore di quest’Atalanta e non Zingonia solo per lavorare, ma per nabile. A inizio-stagione avremo pure voglia, grinta, corsa fino al 94’: que- cio”. mi riferisco solo ai giocatori che farsi promotore di un vero attacca- zoppicato, ma mi sembra quanto me- sta squadra ha tutto e può contare su Nikolas Semperboni Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 13 14 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017 Roberto Monaci cuore juventino TIFOSI VIP Il ds del Villa Valle: «Atalanta tosta, ma se ci esprimiamo come sappiamo, vinciamo»

Roberto Monaci, qui insieme al fratello Luca, presidente del San Giovanni Bianco

Juventino da una vita. Roberto no dal livello dei punti in graduatoria per entrare nei primi sei posti della mo potrebbe aiutarlo molto ad espri- tenza di Dani Alves non è stata col- Monaci, direttore sportivo del Villa in relazione a quanto dimostrato sul classifica del campionato di Serie A. mersi su ottimi livelli". mata a dovere: il suo peso specifico Valle, "fa le carte" in vista del posti- campo. Con Roma e Napoli ad esem- La Coppa però si farà sentire a livello Inevitabile poi spostare le riflessio- era superiore a quello di Bonucci a cipo in programma domenica sera alle pio meritava qualcosa di più. Se la Ju- fisico e mentale: spero di sbagliarmi. ni personali sulla formazione allenata mio avviso. Al centro del campo inve- 20.45 al Comunale contro l'Atalanta ve gioca come visto nel derby con il In Europa League ritengo che sia at- da mister Massimiliano Allegri: ce Matuidi e Bentancur stanno facen- di mister Gasperini. Sul possibile pro- Torino, non credo tuttavia che avrà trezzata per passare il girone e qua- "Grazie agli acquisti effettuati nel do davvero molto bene e hanno dato nostico, la scaramanzia prende il so- troppe difficoltà a conquistare i tre lificarsi alla fase ad eliminazione: mercato estivo, ha aumentato il tasso qualità al reparto. Sono fiducioso di pravvento: "Non me la sento di sbilan- punti: dipende tutto da lei". fondamentale sarà il recupero degli tecnico. L'unica grossa lacuna è nel poter vincere ancora". ciarmi perchè potrei portare sfortu- Tornando all'Atalanta, il diesse ber- infortunati. La possibile rivelazione ruolo di terzino destro, dove non con- La sfida all'Atalanta è lanciata. Mo- na: dico solamente che spero nella gamasco prova a fissare i traguardi di questa annata? Dico Orsolini, e divido la scelta dell'allenatore di non naci sarà presente sulle tribune dello vittoria bianconera. Non sarà certa- della compagine orobica: "Se non non solo per il fatto che sia di proprie- arruolare Lichtsteiner per la Cham- stadio. Come sempre. Al seguito della mente una sfida semplice: a mio av- avesse gli impegni in Europa, credo tà della Juventus: ha grandi margini pions; l'infortunio di De Sciglio ha "sua" Vecchia Signora. viso l'Atalanta ha raccolto finora me- che potrebbe giocarsela nuovamente di crescita e una piazza come Berga- complicato non poco le cose. La par- Norman Setti Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 15 16 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017

Caldara-Orsolini, film in bianco e nero ATA L A N TA - J U V E Non solo Spina al centro degli affari di mercato tra nerazzurri e torinesi

Nelle nebbie del turnover potrebbe rimanerne impigliato uno, perché di ti- tolari ne ha davanti un paio. Comun- que vada, nel catino ai piedi della Ma- resana, andranno in scena tre perso- naggi che l’autore non hanno bisogno di cercarlo, avendocelo già a dettare plot in panchina. E loro muti a impa- rare la particina a menadito, perché al- trimenti niente kolossal. Di affannose ricerche di sapore pirandelliano, zero al quoto: i cachet milionari sono a por- tata di studios, per il prestito parcheg- giato una stagione e mezza, quello che voleva uscire dallo stallo di sosta in anticipo e quello che a giugno 2019 se ne riparla a meno di sirene (o clausole) da ritorno alla base atto secondo. Cal- dara-Spinazzola-Orsolini. Il lungo, lo stantuffo e il mancino d’ala, in pri- ma fila al casting per proiettare un film in bianco e nero da gustarsi coi pop- corn stravaccati sul divano. O stretti stretti allo stadio nel grande abbraccio nerazzurro, le tinte che fasciano il trio finché contratto non li separi. La Juve può attendere, tanto prima o dopo li avrà tutti e tre perché così recitano cartellino e accordi. Scritti per benino e rispettati anche meglio, ahinoi innamorati della palla che ro- tola sul campo e non quella da ricattini assortiti dietro il megafono dei mass media, solo nel caso del perno juven- tino del prossimo futuro, il nuovo Bo- nucci che dovrà scavalcare a piè pari come un ostacolista provetto tutti i centraloni attuali in forza a Madama. Un ciac si gira che a Mattia da Scan- zorosciate, salito in cattedra nel pre- partita di Lione e quindi anche sulla pelouse tra anticipi regali e la punizio- ne decisiva conquistata ribaltando il Mattia Caldara alle prese con Berardi durante Atalanta-Sassuolo (foto Francesco Moro) fronte in proprio, riscoperto l’anno scorso dal Gasp al rientro da una ga- do le giaculatorie ai compagni per det- sicuramente è meglio di De Sciglio o occasioni per accendersi illuminando ultimamente dal comandante in capo, vetta formativa a Trapani e Cesena, ri- tar loro le posizioni in sagrestia. Il rag- del suo riciclatissimo sostituto Stura- d’immenso la propria carriera alle pri- superna levatrice di baby promesse? taglia su misura il ruolo del bravo ra- giungimento dell’intesa in black & ro: lui a Torino voleva approdare sul me micce è l’ascolano ventenne, tris e Al “Bentegodi”, contro il Chievo, il gazzo di provincia. L’idealista pronto white risale a dicembre ed è stato uf- serio, mai nascosto, cosa che per gen- poker di rotazioni terrestri meno dei suo guizzo ha attirato il fallo di To- a calarsi l’elmetto, il perseguitato dal- ficializzato un mese più tardi coi soli tile concessione del club più ricco e futuri colleghi anche con la divisa più movic nemmeno fosse una calamita. la sfiga –leggi gli sbolognamenti vari mugugni dell’ambiente per il Christ- forte dello Stivale non è avvenuta, ed blasonata, che ricorda quella del Pic- Un punto guadagnato. E il rigore della in giro senza mai mezza chance, leggi mas Match contro l’Empoli saltato eccoci qui a raccontare della sua pa- chio dov’è cresciuto a pane, pallone, vita lasciato al Papu. Perché quando l’infortunio al tendine achilleo che per le visite mediche. Niente a che ve- lingenesi post polemiche e post di- Mario Petrone, Devis Mangia eAl- si è giovani e in rampa di lancio, e la non voleva saperne di passare in piena dere con la storiaccia della cessione di storsione alla caviglia al sapore d’Az- fredo Aglietti. Insieme a vicini di Juve ti getta gli occhi addosso e il pez- estate –tipo i personaggi di James Conti tirando la fune fino a spezzare il zurro. Bravo giovedì in coppa, altro- spogliatoio d’estrazione atalantina zo di carta in tasca, a volte ti capita che Stewart che poi nel finale delle pel- cordone ombelicale con Zingonia-bo- ché: che razza di pallonessa per la come Canini, Giorgi, Gatto, Almici ti vengano regalati due annetti per im- licole di Frank Capra alla lunga vin- ys e i tifosi, o anche con i ghiribizzi fronte ingrata e bozzuta di Hateboer. eBangal più Petagnone. L’ottovo- parare nella sana provincia facendo il cevano sempre. Settebello di gol nella sulla tavolozza agostana del Leonardo Curioso che in tempo di codice etico e lante nelle Marche della stagione pas- bòcia ai maestri della professione. teoria di allacciate di scarpe bramoso di cambiare cenacolo. Il pro- dintorni, a proposito, la titolarità nel sata e la Scarpa d’Oro per la cinquina Sempre che la clausola della chiamata 2016/2017, una zuccata e il rigore curatore di costui Davide Lippi e Club Italia sia toccata proprio a lui secca in sette allacciate di scarpe al a gennaio con scatto alla risposta, fil- procurato nell’infrasettimanale con il Beppe Marotta erano il Gatto e la quando a Bergamo era dietro la lava- Mondiale Under 20 coreano (con Vi- trata da qualche organo di stampa, Crotone, doppia cifra nel sacco da Volpe della fiction poco fiabesca del gna. do ePessina) sarebbero di per sé un non anticipi la deadline del pratican- professionista e autorevolezza difen- solito tiramolla, ma non è certo venu- Ma se Spina ha inserito la sua nella gran bel biglietto da visita, ma vuoi tato. siva da leader col saio, umile, recitan- to il naso da Pinocchio all’esterno che corrente da mo’, l’ultimo che avrà le mettere la triade di spezzoni concessi Simone Fornoni Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 17 18 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017

Juve-Dea da Hansen a Spinazzola CORSI E RICORSI Innumerevoli gli affari sull’asse Bergamo-Torino. Tutto comincia nel 1950

Gli storici, per raccontare fatti ed L’altra fonte: "Nell’estate del 1950 tempo. In realtà la trattativa si rivela stimonianza di Elio Corbani in “Cen- stile di vita, disputerà con la maglia eventi di un periodo della vita umana tutti vogliono i due danesi (Hansen e più complessa del previsto: sale la va- t’anni di Atalanta –la storia di Cor- nerazzurra fior di campionati, conqui- sul pianeta, basano le loro ricerche e le Soerensen ndr). Il presidente Turani lutazione (che sfiora i70 milioni) e si bani”. stando la Coppa Italia. Negli anni 70’ loro analisi sulle fonti e sui dati che so- non ha fretta, e discute a lungo con i discute a lungo su quanta parte di que- Non era il primo “affare”sull’asse avviene il “sacco di Bergamo”perché no arrivati a loro attraverso, appunto, suoi più stretti collaboratori Mayer e sta valutazione debba rientrare nella Torino-Bergamo, andata e ritorno. per un decennio tutti i gioielli del vi- strumenti di studio. Questa beve pre- Tentorio, che spesso finiscono per contropartita tecnica e quanto invece Astori, Kincess, Korostelev, Cergo- vaio nerazzurro vestono bianconero messa è opportuna per raccontare la avere idee abbastanza diverse. Mayer debba essere versato in denaro. L’Av- li, Dalmonte, Manente, Mari, Ca- mentre da noi arrivano giocatori a fine storia dei rapporti tra Atalanta e Ju- è un gran sostenitore di Soerensen, vocato fa la sua ultima offerta, l’ala prile e, soprattutto Angeleri, grande carriera o non ritenuti adatti ai sogni di ventus dal dopoguerra ad oggi. Si nar- mentre per Tentorio il prezzo pregiato Mariani e il mediano Scaramuzzi più icona atalantina, avevano preceduto il gloria di casa Agnelli. In un decennio ra che nell’estate del 1950 l’Atalanta è Karl Hansen. Su quest’ultimo punta 50 milioni, ma infastidito dalle esita- passaggio di Hansen. Nel luglio del se ne vanno Marchetti, Zaniboni, cedette Karl Hansen, il suo giocatore decisamente la Juventus, ma le sue of- zioni dei suoi interlocutori d’un tratto 1961 arriva da Torino Umberto Co- Novellini, Titti Savoldi, poi Scirea, più prestigioso, alla Juventus dopo ferte iniziali (50 milioni) vengono ri- saluta e se ne va. I dirigenti atalantini lombo, uno dei protagonisti della Juve Cabrini, Fanna quindi Prandelli, una trattativa lunga e complicata. Ec- tenute inadeguate. L’avvocato Gianni restano spiazzati, temono di perdere anni 50 con Boniperti, Charles eSi- Tavola, Bodini eMarocchino (que- co la prima fonte: “A fine stagione Agnelli però vuole il giocatore a tutti i l’affare, si precipitano sui passi di vori. Ha trent’anni e i dirigenti bian- st’ultimo andata e ritorno). A Berga- Karl Hansen parte. Per dove? Per la costi: atterra a Orio con il suo aereo Agnelli per riprendere la trattativa. coneri lo considerano, ormai, fuori mo arrivano Sacco, Leonardi, Leon- Juve naturalmente, che sembra avere personale e raggiunge la sede dell’A- L’intesa alla fine viene raggiunta in- età. Commettono un grave errore per- cini, Anzolin, Musiello, Mastropa- un diritto di prelazione sui migliori talanta in via XX Settembre convinto serendo nel contratto anche il rinnovo che il “Lord”, così viene soprannomi- squa, Storgato eAlessandrelli. Negli prodotti del mercato atalantino. In di poter trovare l’accordo in poco del prestito di Caprile”. Questa la te- nato il mediano bianconero per il suo anni Ottanta tocca a Pacione, Soldà, cambio l’Atalanta ottiene Mariani, Magrin eDaniele Fortunato mentre Scaramuzzi e il rinnovo del prestito di approdano a Zingonia Bruno, Drago, Caprile. Per trattare Hansen si sco- Ivan Bonetti e torna Prandelli. E nel moda Gianni Agnelli in persona che 1986 il primo strappo perché l’Atalan- atterra ad Orio con il suo aereo per- ta cede Donadoni al Milan, nonostan- sonale e s’incontra con Turani e Ma- te la corte, peraltro non troppo serrata, yer nella sede atalantina di via XX Set- della Juve. Ma è l’inizio dell’era Ber- tembre. La trattativa è laboriosa. lusconi che non bada a spese per ri- Agnelli, che è accompagnato dal suo portare i rossoneri tra i “grandi”. Il general manager Monateri, si spa- rapporto scema d’intensità negli anni zientisce e minaccia di andarsene: ’90 anche se Porrini, Montero, Vieri, prendere o lasciare. E l’Atalanta Pippo Inzaghi eMirkovic vestiranno prende”. Così scrive Aurelio Locati la maglia bianconera, da Torino arriva in “Cent’anni di sport a Bergamo”. solo . All’inizio degli anni Duemila un solo passaggio, quello di Cristian Zenoni. E’un pe- riodo nel quale il presidente Ruggeri ha pessimi rapporti di mercato con la triade Giraudo-Moggi-Bettega e preferisce guardare altrove. Poi sia Ju- ve che Atalanta cambiano i dirigenti: Percassi da una parte e l’altra triade Agnelli-Marotta-Paratici dall’altra intensificano i rapporti con i passaggi di Padoin, Gabbiadini, Boakye e Rosseti. Fino ad oggi con Caldara e Spinazzola. E proprio “l’affaire Spi- nazzola”rischia di mandare gambe all’aria il solido dialogo tra le due so- cietà. Stavolta è l’Atalanta a vincere il braccio di ferro. E adesso è una tregua armata oppure è stata siglata la pace? Karl Hansen e Karl Praest con la A gennaio 2018 ne sapremo di più. maglia della Juventus nel 1951 Leonardo Spinazzola, in prestito biennale a Bergamo, al centro di un lungo braccio di ferro estivo tra Atalanta e Juve Giacomo Mayer Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 19 20 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017 Remo Freuler, l’oro di Gasperini PRIMO PIANO Alla scoperta dello svizzero, punto fermo dello scacchiere nerazzurro

È il “Freuler show”: quan- tefici della storica cavalcata so contro la Lettonia, gara va- do tutto sembra ormai perso, ci della Dea verso l’Europa. lida per le qualificazioni ai pensa lo svizzero a regalare un Lo svizzero, classe 1992, è mondiali del 2018. bel gol ai nerazzurri, al 94’, per approdato a Bergamo nella Prima del suo arrivo a Ber- riportare i conti in pari. Questo sessione invernale di calcio- gamo, il centrocampista si è è quanto successo nel match tra mercato della stagione fatto le ossa durante la stagione Fiorentina e Atalanta disputato 2015-2016 e, il 7 febbraio 2010-2011 con la casacca del domenica 24 settembre. 2016, ha debuttato nella mas- Grasshoppers, società del suo Gli inesauribili ragazzi di sima serie italiana al Comunale paese d’origine e militante nel- Gasperini giocano la gara a te- di Bergamo nel corso di Ata- la massima serie svizzera, di- sta alta e creano occasioni co- lanta-Empoli, match terminato sputando 5 partite e firmando stringendo l’ex Sportiello a di- a reti bianche. Il primo gol in una rete. versi interventi decisivi. Serie A firmato da Freuler ar- Nel corso della sua carriera, I viola sfruttano al volo la lo- riva solo qualche mese più tar- Remo ha indossato anche la ro chance e danno l’impressio- di, il 2 maggio, quando realizza maglia del Winterthur per poi ne di spingere gli orobici verso una marcatura ai danni del Na- passare definitivamente alla un’immeritata sconfitta; ma poli; la gara si conclude con il squadra bergamasca. quando tutto sembra ormai punteggio di 2-1 in favore dei Adesso è tempo di Atalan- scritto, quando i nerazzurri so- partenopei. ta-Juventus: al Franchi di Fi- no destinati ad un ritorno a Ber- Dopo i primi mesi di am- renze Freuler ha regalato un gamo sennza punti in tasca, ec- bientamento, Remo diventa sorriso ed un sospiro di sollie- co che arriva il fulmineo destro uno dei pilastri portanti del vo a tutto il mondo atalantino di Remo Freuler che non lascia campionato 2016-2017 con 33 facendo sognare i tantissimi ti- scampo a Sportiello. De Roon presenze condite da 5 reti: così fosi. Chissà mai che possa ri- lancia lungo, il danese Corne- il centrocampista diviene uno petersi anche allo Stadio Atleti lius fa sponda servendo un as- dei principali trascinatori e Azzurri d’Italia ai danni dei sist di platino allo svizzero ed il protagonisti della stagione che bianconeri facendo così esplo- gioco è fatto. resterà nella storia del club. dere il Comunale in un boato di Un pareggio che sta quasi Il 2017 per Freuler è un anno gioia; dopo tutto, Remo ha abi- stretto all’Atalanta, conquista- ricco di soddisfazioni: il 25 tuato i suoi tifosi a gol impor- to grazie alla prima rete stagio- marzo fa il suo esordio con la tanti segnati a squadre altret- nale di Freuler, un volto ormai maglia della nazionale svizze- tanto importanti. noto a Bergamo e uno degli ar- ra subentrando a partita in cor- Gioia Masseroli Remo Freuler, quattro presenze nella nazionale maggiore elvetica (foto Francesco Moro) Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 21 22 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017 Le nuove stelle di mister Allegri GLI AVVERSARI Scopriamo Bernardeschi e Douglas Costa, acquisti estivi della Juventus

Il 12 luglio Douglas Costa passa in prestito oneroso di 6 mi- giocare sull’esterno e di rendersi pericoloso palla al piede pun- vedibilità del gioco offensivo, ma anche direttamente Paulo lioni di euro (con riscatto fissato a 40) dal Bayern Monaco alla tando i terzini avversari. L’ipotetica catena di sinistra con Alex Dybala, che sgravato parzialmente del lavoro di raccordo e negli Juventus. Il 24 luglio invece è Federico Bernardeschi che viene Sandro è un concentrato di tecnica e potenza difficilmente riscon- half-spaces potrebbe essere avvicinato ad Higuain e all’area av- acquistato a titolo definitivo per una cifra di 40 milioni euro, pas- trabile anche tra le migliori squadre di Europa. La velocità palla al versaria, traendone vantaggi in prima persona (12 gol in 7 partite sando dalla Fiorentina alla Juventus. piede di Douglas Costa sarà funzionale sì negli spazi stretti, ma dicono qualcosa?) e per il compagno di reparto. Douglas Costa e Bernardeschi hanno rispettivamente 27 e 23 aumenterà anche l’efficacia della Juventus nel risalire in velocità Questi due acquisti costituiscono un’ulteriore evoluzione del anni, sono due esterni mancini e trovano indifferente giocare sul nelle ripartenze. La sua qualità di gioco è sicuramente superiore passaggio tattico effettuato da Allegri 6 mesi fa: quando l’ado- lato destro o sinistro del campo. sia a quella di Mandzukic che a quella di Cuadrado. zione del 4-2-3-1 sancì, più che un cambio di modulo, la tran- Douglas Costa esordisce nel Gremio, la squadra che ha lanciato Se a questo primo acquisto aggiungiamo quello di Bernarde- sizione a un calcio che senza rinunciare all’attenzione nel con- Ronaldinho, all'età di 18 anni, dopo due stagioni (37 presenze e 3 schi appare chiaro che la Juventus voglia aggiungere alla rosa gio- trollo degli spazi pone maggiormente l’attenzione al possesso pal- reti) si trasferisce in Ucraina, allo Shaktar Donetsk, qui resta da catori offensivi che, pur con caratteristiche diverse, possano gio- la e alle qualità tecniche dei calciatori. gennaio 2010 a giugno 2015, quando passerà al Bayern Monaco. care nella linea offensiva alle spalle del centravanti, esprimendo Federico Bernardeschi lo si conosce meglio del brasiliano, ma è Realizza 40 reti in 200 partite, e copre tutte le posizioni dell'at- sia un gioco esterno che uno tra le linee. Insomma, la Juventus ancora un giocatore da costruire, ma è uno dei migliori prospetti tacco, da prima punta a trequartista, fino ad esterno destro e si- vuole aumentare la qualità tecnica alle spalle di Higuain, ampliare della sua generazione dal punto di vista tecnico e atletico. Ber- nistro. La sua duttilità ed il suo talento nell' 1 vs 1 lo rendono un lo spettro delle soluzioni di gioco offensive e incrementare la pre- nardeschi è bravo soprattutto quando può entrare nel campo da calciatore dal fisico compatto, dotato in eguale misura di esplo- senza tra le linee. destra per cercare il tiro o l’assist vincente col suo sinistro. Con sività ed elasticità. L’atletismo, coniugato alle doti tecniche, gli A beneficiarne potrebbe essere non solo la qualità e l’impre- ha trovato spazio sia come esterno largo a destra, in consentono di esprimere potenza sul breve, partendo da fermo, e un ruolo in cui ha mostrato anche un notevole spirito di sacrificio, di cambiare con decisione ritmo e direzione di corsa quando svi- sia come trequartista centrale. 11 reti nella sua ultima stagione in luppa la sua velocità in spazi più ampi. L’anno scorso è stato il Serie A, 18 presenze e 8 timbri in Europa League in 3 stagioni. Ha giocatore del Bayern Monaco con più dribbling tentati (6.3 ogni già esordito in Nazionale maggiore, disputando 11 gare e sbloc- 90 minuti), più di due specialisti come Robben e Ribery, con per- candosi nella gara vinta 5-0 contro il Liechstein durante le Qua- centuale di successo del 60%, pari a quella dell’olandese e su- lificazioni a Russia 2018, dove lui spera di esserci. Dipenderà periore a quella del francese. Guardiola si innamora di lui e a lu- molto da questa stagione in bianconero. Dallo spazio, dalle pre- glio del 2015 lo porta in Baviera, 77 gare e 14 reti. stazioni e dalla differenza che offre di poter dare. Il talento è in- La presenza di Douglas Costa regalerà nuove dimensioni al discutibile, la sua duttilità farò molto comodo al tecnico bianco- 4-2-3-1. A differenza di Mandzukic, il brasiliano è in grado di nero, che potrebbe utilizzare il talento di Carrara in posizioni e sistemi diversi: Allegri è abituato a inserire gradualmente i gio- vani, ma con questi presupposti è ragionevole pensare che i tempi di inserimento di Bernardeschi sarebbero più simili a quelli di Dybala che non a quelli di Pjaca, anche se fino adesso ha giocato davvero poco, mai partendo titolare. L'incontro tra i due potrebbe portare benefici a entrambi: il primo potrebbe completare il pro- prio percorso di crescita tecnico, tattico e mentale nel contesto di più alto livello in Italia; il secondo avrebbe a disposizione un gio- catore la cui duttilità è perfetta per il suo modo di intendere il calcio, fatto più di tentativi e aggiustamenti che di idee forti e immutabili. Staremo a vedere. Daniele Mayer

Le presentazioni di Bernardeschi e Douglas Costa (foto juventus.com) Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 23 24 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017

Baretti: «Sarà una grande sfida» IL DS DEL BRUSAPORTO «Due realtà diverse che stanno vivendo un radioso presente»

Atalanta contro Juventus, ovvero la regina tra le provin- ciali al cospetto della corazzata costruita, senza mezzi termini, per primeggiare. Una parti- ta-evento, almeno per la pas- sionale piazza orobica; il trait d’union perfetto per chi, come Andrea Baretti, si è assunto l’onere di ottenere il massimo, facendo di ambizione e atten- zione ai dettagli le proprie vir- tù, dalla complicata scena di- lettantistica. Direttore sportivo di una realtà in chiara rampa di lancio come il Brusaporto, Andrea Baretti è nato e cresciu- to in una famiglia tutta pane e pallone e dal DNA spiccata- mente juventino. Figlio dell’at- tuale presidente del Comitato Regionale Lombardia, Giusep- pe Baretti, Andrea non fa mi- stero di apprezzare le filosofie che converranno nell’atteso big-match dell’ “Atleti azzurri d’Italia”. Da un lato l’intra- prendenza e l’entusiasmo di chi vuole continuare a stupire; dall’altro la solidità delle idee, la forza della programmazione, GRUPPO DIRIGENTE AL GRAN COMPLETO - Da sinistra Biava, Mignani, Colzani, Comotti, Baretti, e il sindaco di Brusaporto, Rossi la superba consapevolezza di chi ha imparato a vincere e non puto imporsi anzitutto per la tempo e pazienza, lo stesso am- gli investimenti, ma quando di teriori spunti di interesse: “A così convincente. E non dob- si sogna certo di smettere. E nel mentalità. Passano i dirigenti, bito del calcio giovanile ci im- mezzo ci sono strutture, settore Torino ci vado solo sporadica- biamo dimenticare il difficile mezzo, pronto a carpire astuzie ma la mentalità che è insita pone di sbandierare con parsi- giovanile, logistica, come nel mente ma ho potuto godere di momento da cui tutto questo è e alchimie, un Brusaporto che nell’ambiente va aldilà delle monia certi proclami. Ciò non caso dell’Atalanta, si fa lam- diverse postazioni, prima tra nato. Soltanto un anno fa sem- in tempi recenti ha acquisito persone, rimandando diretta- toglie che fin dalle squadre del pante la portata complessiva tutte il Legends Club. Cenare brava tutto messo a repenta- successi e consensi, risaltando mente alle parole di Boniperti settore giovanile si possa crea- degli sforzi di una società che in un’atmosfera raffinata, in- glio, con Gasperini sulla gra- quale autorevole punto di rife- o dell’Avvocato Agnelli. Chi va re una cultura dell’impegno, ha saputo garantirsi un’impo- crociando alcuni giocatori che ticola e risultati che non arri- rimento per tutta la scena dilet- alla Juve, va per vincere e stop, della crescita e dell’allena- stazione aziendale. Lo stesso hanno fatto la storia della Ju- vavano. Chi fa il dirigente in tantistica, in tema di strutture, non ci sono attenuanti e non ci mento in grado di proiettare i Brusaporto ha preso atto di ventus, come Bettega, Pessotto una società sportiva sa che, organizzazione e attenzione al- sono margini per l’errore o per propri frutti nell’ambito della che cosa sia un cambio di men- o Grosso, è davvero un’espe- con un quadro del genere, vin- le dinamiche del calcio giova- l’attesa. In questo senso, una prima squadra, laddove l’a- talità, in tema di investimenti: rienza unica nel suo genere. Di cere e convincere, lasciando nile. C’è un po’di tutto questo realtà come il Brusaporto, as- spetto del risultato non può con la stesura del campo in sin- contro, l’idea di stadio bello, alle spalle periodi di marcata nelle parole di Andrea Baretti, sestatasi nel segno della cre- certo risultare marginale. Poi tetico, è arrivata la scalata del- funzionale e invitante, quale difficoltà, lascia in bocca un juventino doc attento a mettere scita e di un programma ambi- c’è l’Atalanta, che per orga- le categorie, con il passaggio quella intrapresa dall’Atalan- sapore ancora più piacevole. in risalto i meriti e i fattori ri- zioso, non può che imparare da nizzazione e programmazione dalla Prima categoria all’Ec- ta, ha sortito gli effetti sperati, Godiamoci allora questa sfida. sultati decisivi nell’ascesa ata- questo tipo di approccio, ma è ha saputo fare un bel salto di cellenza, e arrivo a pensare sulla traccia di quanto già suc- La settimana di Coppe si farà lantina: “E’una bella sfida, pur vero che tutte, ma proprio qualità, resosi ancor più evi- che se potessimo contare su un cesso a Zingonia e, più in ge- sentire, ma dato il buon stato di anche per la filosofia che con- tutte le componenti, dal presi- dente dalla mole di investimen- altro campo potremmo fare an- nerale, su tutti i fronti contem- salute di entrambe e la stagio- trappone due squadre diame- dente al magazziniere fino al ti compiuti negli ultimi anni. Si cora meglio”. E per chi, negli plati dall’attività. C’è in tutto ne ancora agli inizi mi aspetto tralmente opposte, ma dal ra- responsabile del vivaio, devo- badi bene che nello sport i ri- ultimi anni, ha saputo farsi ca- l’ambiente nerazzurro un’eu- una partita spettacolare, gio- dioso presente, quali Atalanta no far propria questa mentali- sultati ottenuti non possono es- rico delle notevoli migliorie foria davvero tangibile e a chi, cata a viso aperto. Il mio pro- e Juventus. La Juventus ha sa- tà. Non è facile, ci vogliono sere semplici conseguenze de- che hanno riguardato gli im- come me, ha trascorso quattro nostico è un pareggio e, da ti- pianti di Brusaporto, il raffron- anni nel settore giovanile di- foso juventino, potrebbe an- to tra gli stadi di Atalanta e Ju- venta motivo di grande soddi- darmi pure bene”. ventus non manca di offrire ul- sfazione vedere una squadra Nikolas Semperboni Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 25 26 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017

A Nicosia, tra antichità e leccornie IN VIAGGIO CON LA DEA Focus sulla capitale cipriota, teatro di Apollon Limassol-Atalanta

Dopo Everton e Lione, sarà l'Apollon Limassol la prossima avversaria dell'Atalanta nel cammino europeo. Il 19 ottobre i nerazzurri ospiteranno gli sfi- danti al Mapei Stadium di Reg- gio Emilia, mentre il 2 novem- bre saranno di scena lontano da casa. Lo stadio dove si gioche- rà la sfida sarà il Pancyprian Gymnastic Association Sta- dium, noto anche come Stadio Neo GSP. Si trova a Nicosia, la capitale di Cipro. Ha una ca- pienza di 22 859 posti e ospita le partite in casa di APOEL, Il GPS Stadium di Nicosia Omonia e Olympiakos Nico- sia. Cosa vedere in città per tut- ti i tifosi nerazzurri che vorran- no concedersi qualche ora di li- bertà da semplici turisti? Nico- sia è un importante centro com- merciale e turistico. Nonostan- te l’impronta “moderna”, è una città antica, la cui fondazione risale all’Età del Bronzo. Sono molte le cose da visitare nella località greca. In primis le mu- ra veneziane, vero cuore della città. Non si può non fare visita inoltre al Museo archeologico di Cipro, uno dei più impor- Una veduta della bella Nicosia, capitale cipriota e teatro di Apollon Limassol-Atalanta tanti dell’isola, tappa impre- scindibile per gli amanti del- mente caratterizzata da carne e menta. Riconosciuto dall’U- ne, pomodori e aglio), la tava Una carrellata di mezedes, antipasti ciprioti l’archeologia. Consigliabile verdure: insalata, carni, frutta, nione Europea come piatto ti- (una sorta di stufato di agnello poi una visita alla seicentesca dai meloni alle angurie passan- pico cipriota, è praticamente e manzo), la moussaka (tortino Cattedrale di S. Giovanni e al do per fichi d’india e pesche. onnipresente sulle tavole loca- di melanzane tipico della cuci- Laiki Yitonia, con le sue ta- Fra le altre pietanze spiccano i li: il modo migliore per gustar- na greca), la taramosalata verne e le sue botteghe artigia- tradizionali mezedes, dei pic- lo è caldo alla griglia. Altri sug- (uova di pesce con patate e ci- ne. Tra i posti celebri anche coli antipasti da gustare anche gerimenti su cosa mangiare a polle) e ancora lo tzatziki (la Buyuk Han, uno degli edifici come aperitivo. Si tratta di va- Nicosia? Provate il kebab (car- famosa salsa di yogurt, menta, più belli dell’isola. C’è la pos- rie portate, anche una ventina, a ne di agnello o maiale servite cetrioli e aglio). Tra i dolci non sibilità di fare delle passeggiate base di verdure, carne, pesce o con la tradizionale pita, salse e perdete la daktyla (savoiardi guidate, gratuite e a tema, op- formaggio, tutte accompagnate verdure), lo stifado (uno stufa- con cannella, mandorle e noc- pure una visita al monastero di da diverse salse. Potete gustare to di carne di coniglio o man- ciole) o lo shiamali (quadratini Machaira. D’obbligo anche anche dei mezedes a base di pe- zo), la loukanika (salsicce af- di semolino dolce). Per conclu- una camminata all’Open Mar- sce soprattutto nelle tradizio- fumicate), l’ofto kleftiko (co- dere in bellezza, assaggiate il ket, per respirare fino in fondo nali taverne greche. Un altro sce di agnello cotte in forno di caffè greco/turco e gustate un l’atmosfera magica della città. dei cibi tipici è poi l’halumi, argilla), l’afelia (maiale mari- sorso di ouzo, il famoso liquore Cosa mangiare a Nicosia? un formaggio locale di pecora e nato nel vino), il melintzanes d'anice. La sua cucina è prevalente- capra marinato in salamoia e yiahni (un impasto di zucchi- Norman Setti L’halumi alla griglia, tipico formaggio cipriota Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 27 28 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017

Lione, una piacevole scoperta IN VIAGGIO CON LA DEA Il diario di Giacomo Mayer nella bellissima città francese

Bergamo-Lione, andata e ritorno. Un viaggio contemplativo, un viaggio di emozioni e scoperte nell’era dei so- cial dove tutto si sa ma poco si cono- sce. Ma quando si viaggia non biso- gna avere pregiudizi: si vede e si ri- flette e, alla fine, ognuno di noi fa le proprie considerazioni. Del resto i viaggi sono di vario tipo ma, tutti, sì proprio tutti, hanno un solo scopo: la conoscenza. E’una considerazione banale, può darsi e non è il caso di sco- modare Bruce Chatwin. E quindi vale anche per una puntatina a Lione per una partita di calcio, per l’occasione il secondo turno di Europa League che vede l’Olympique Lyonnais confron- tarsi con l’Atalanta. All’aeroporto di Orio al Serio anche di mattina presto c’è viavai ma il gruppo dei fans ata- lantini è facilmente riconoscibile per- ché dominano i colori nerazzurri tra i tanti viaggiatori in partenza. Cinquan- ta minuti scarsi di volo e si atterra al- l’aeroporto Saint Exupery di Lione, località Satolas, venticinque chilo- metri dal centro di Lione. All’uscita la stazione ferroviaria, opera di Santiago Calatrava, un moderno gioiello archi- tettonico. Sul piazzale ci aspettano quattro pullman con altrettante guide a disposizione del popolo nerazzurro. Come in tutte le città metropolitane anche qui sembra che gli urbanisti si siano messi d’accordo nel disegnare curve, controcurve, ingressi insidiosi, svolte improvvise poi finalmente, nel traffico complicato di una grande citta come Lione, ci si immette in un lungo boulevard alberato che ci porta in cen- tro, nella Presqu’ile, la penisola della Una bella veduta della splendida Lione, invasa pacificamente da oltre tremila bergamaschi solo tre giorni fa città tra il Rodano e la Saona prima della confluenza dei due fiumi. A trat- merose chiese, e la Croix Rouge, la Lione, nelle pagine sportive procla- sitare Notre Dame de Fourvière. Parc Olympique è una gioia per gli oc- ti sembra Parigi, del resto George Eu- città che lavora, perché un tempo sede ma:”L’OL ne peut vraiment plus at- Dalla collina il panorama è spettaco- chi. Saremo modesti cittadini di pro- gène Hausman ha imposto il suo di- di laboratori e negozi di setaioli. Oggi tendre”, L’Ol non può più aspettare. lare, stavolta il termine mozzafiato vincia ma un impianto così desta solo ktat urbanistico anche nella storica non è più così ma la nomea è rimasta Vedremo. E’l’ora del pranzo. Siamo non è banale. Lione, la valle del Ro- ammirazione e stupore. Sì, anche qui, Lugdunum. Si ammira la parte moder- intrisa tra i lionesi. Dall’immensa Pla- nella Vieux Lyon, tra una viuzza e un dano, le Alpi, una visione ad alta di- quando si è scelta l’area e quando è nissima del circondario di Lione e sul- ce Bellecour, che al centro ha la statua traboules c’è solo l’imbarazzo della mensione. Scorre il tempo, il colore cominciata la realizzazione ci sono la destra si staglia come una cattedra- equestre di Luigi XIV, si dipana la scelte delle trattorie (bouchons) della nerazzurro domina e comincia il tour- state proteste e contestazioni, del resto le, in mezzo al verde, il Parc Olym- vieux Lione. Verso Saint Jean, su storia gastronomica francese. Il mar- billon dei pronostici, l’attesa si fa spa- una cattedrale nel deserto è sempre pique, Groupama Stadium, o Stade de verso la Fourvière attraversando il chio bouchon (dal francese tappo, tu- smodica mentre i quattro pullman un’impresa discutibile. All’interno Lumières. Un’approfondita visione, ponte Bonaparte. Sotto scorre placi- racciolo) è abusato, quindi attenzione. portano i tifosi al Parc Olympique. l’organizzazione è rigorosa e inap- più tardi, a sera prima della partita. In- da la Saona solcata dai bateuax mou- Ma “Les Lyonnais”, alle spalle della Mancano due ore ma è come se fos- puntabile. Poi il Parc si anima e si tra- tanto ci si avvicina al centro e, ovvia- ches, anche qui il turismo fluviale pro- cattedrale di Saint Jean, si confermerà simo ad un minuto dal fischio d’ini- sforma in Stade des Lumières. Il po- mente, il pullman viaggia a passo spera. E secondo la nostra guida gra- una scelta azzeccata “dans un liue ou zio. I parcheggi sono tante piazze polo rossoblu è caldo e appassionato, d’uomo sul viale alla destra del Roda- zie agli americani, agli australiani e ai règne la sympathie et le sans chi chi” d’armi in mezzo al verde, del resto la il popolo nerazzurro non è da meno. no. Dall’altra parte dei ponti si intra- giapponesi. Del resto, osserviamo, è che significa in allegria e senza la puz- capienza è di quasi 60 mila posti. Co- L’atmosfera è da concerto rock ad alto vedono le due colline che ornano la normale: noi europei veniamo a Lione za sotto il naso. Lo dimostrano, alle minciano ad arrivare i pullman partiti tasso adrenalinico. Poi il tedesco Sie- città che diede i natali agli imperatori perché qualche nostra squadra affron- pareti, le foto dei buongustai più fe- da Bergamo in mattinata, la lunga se- bert fischia il calcio d’inizio di Lio- Claudio e Caracalla, tanto per ribadire ta l’OL. Ma è un errore perché Lione è deli. Insomma si mangia bene e si be- quela di auto e pulmini. Gli oltre tre- ne-Atalanta. Ma questa è un’altra sto- le origini romane. Sono la Fourviére, una città stupenda da visitare. Intanto ve ancora meglio e il conto finale è mila fans nerazzurri confluiscono las- ria. detta la città che prega per le sue nu- però “Le Progres”il quotidiano di “popolare”. Per smaltire si sale a vi- sù nel terzo settore. Già di per sé il Giacomo Mayer Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 29 30 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017

A Lione arriva un punto d’oro EUROPA LEAGUE Il Papu replica a Traorè, nerazzurri sempre in vetta nel girone E

LIONE-ATALANTA 1-1 agli ospiti, terzo anello vuoto, taccanti rossoblu e liscia un pal- mentre i fans dell’OL non su- lone che libera Fekir. LIONE (4-2-3-1): Lopes; Tete, peravano i trentamila in un im- HATEBOER 6: mezzo voto in Marcelo, Morel, Mendy; Ndom- pianto che ha una capienza di più perché partecipa alla lotta bele, Tousart; Traorè (40’s.t. oltre 59 mila posti. Eppure ma meriterebbe ben di peggio Cornet), Fekir, Aouar (23’ molti bergamaschi hanno do- per il gol fallito e per alcune s.t.Depay); Mariano Diaz (23’ vuto rinunciare al viaggio per- grosse sbavature. s.t. Maolida). A disp. Gorgelin, ché non c’erano più biglietti CRISTANTE 5,5: una serata Rafael, Dikhaby, Ferri, Cornet. per gli ospiti. Che regole. In- difficile e complicata e, stavol- All.: Genesio. somma il Parc Olympique se- ta, si perde in mezzo al campo ATALANTA (3-5-2): Berisha; mi vuoto. Ma il calore e gli in- senza idee Masiello, Caldara, Palomino; citamenti del popolo nerazzur- 1’st Castagne 6: entra e si mette Hateboer, Cristante (1’s.t. Ca- ro si sono fatti sentire ancor a difendere la sua zona di com- stagne), De Roon, Freuler, Spi- prima del fischio d’inizio del petenza con attenzione. nazzola, Petagna (17’s.t. Ili- tedesco Siebert. Nessuna novi- FREULER 6,5: primo tempo cic), Gomez. A disp. Gollini, tà di rilievo nello schieramento nella risacca ma poi trova la po- Mancini, Kurtic, Orsolini, Cor- atalantino, Gasperini ha con- sizione e cresce con movimenti nelius. All. Gasperini. fermato, quasi in toto, la for- di qualità. ARBITRO: Siebert (Ger.). Assi- mazione che ha battuto l’Ever- DE ROON 6: dovrebbe marcare stenti: Henschel-Foltyn (Ger). ton: Caldara al centro per To- Fekir ma cerca di tamponare le IV Haecker (Ger). Arb. Add: loi, con Palomino a sinistra iniziative del Lione con le brut- Stegemann-Brand. mentre l’allenatore del Lione te, infatti è ammonito. Non RETI: 44’p.t. Traorè, 13’Gomez Bruno Genesio, fischiato semprelucido ma è di sostanza. quando lo speaker ha scandito SPINAZZOLA 6,5: cresce a vi- LIONE -Lottando, soffrendo, il suo nome, ha lasciato in pan- sta d’occhio e nel primo tempo rischiando l’Atalanta esce in- china l’olandese Depay, che è l’unico a proporsi in attacco. denne anche dal Parc Olympi- attualmente non gode di gran- Regala a Hateboer un cross d’o- que con un pareggio che pro- de fiducia, e ha schierato ro ma l’olandese lo getta via. babilmente sta stretto al Lione Houssem Aouar. Primo tempo PETAGNA 5,5: serata di lotta ma dimostra, ancora una volta, con il Lione che fa la partita e ma con tanta imprecisione si fa che i nerazzurri in Europa non alza i suoi centrocampisti e sempre anticipare dai difensori hanno nulla da invidiare ad al- l’Atalanta un po’si fa schiac- rossoblu tre squadre. Berisha super, ciare, un po’preferisce stare 17’s.t. Ilicic 6,5: entra e mette eroe e protagonista di una se- coperta lasciando l’iniziativa subito in crisi la difesa del Lio- rata che non dimenticherà tan- ai padroni di casa. Gli attacchi, ne, cerca anche l’affondo to in fretta. Ha parato tutto o meglio le iniziative offensi- GOMEZ 6,5: un primo tempo di quello che c’era da parare ed ve, dei francesi si sviluppano sofferenza e anche in difficoltà anche sul gol di Traorè ci ave- in continuazione. Al 10’è ma il gol su punizione è una va messo i suoi guantoni. Nel Traorè a creare il primo peri- Mattia Caldara contrasta Fekir durante Lione-Atalanta perla oltre che regalare un pun- primo tempo tanta sofferenza, colo con un tiro che Berisha to prezioso. molta imprecisione anche per spedisce in angolo e due minu- prattutto con gli inserimenti di Spinazzola lancia Gomez che abbattutto ma ci penserà il Pa- GASPERINI 7: vede i suoi sof- la forza del Lione, comunque ti dopo è ancora lui ad impe- Mendy (che beffa Hateboer in però viene fermato da Morel, il pu. frire e cerca la mossa giusta, la sempre attacco ma scarsamen- gnare il portiere nerazzurro. E’ più di un’occasione) e Traorè. Papu protesta ma l’arbitro fa PALOMINO 5,5: ahi, ahi che trova nel secondo tempo con te pericoloso se non con tiri da sempre la formazione di casa a L’Atalanta fa quel che può, nel segno di proseguire, decisione serata. Disattento sul gol perché l’inserimento prima di Ilicic e fuori. Poi nel secondo tempo la rendersi pericolosa e al 15’ frattempo prima Cristante e corretta. Al 12’Tete ferma fal- si fa anticipare da Traorè dopo poi di Castagne. Che sangue ribalta si è accesa per l’Atalan- Mariano Diaz con un tiro da poi De Roon vengono ammo- losamente Caldara, punizione la parata di Berisha e nel secon- freddo. ta che ha pareggiato con una fuori sorprende Berisha che niti per gioco falloso. Berisha di Gomez che infila Lopes. Al do tempo soggiace ai veloci at- A cura di Giacomo Mayer splendida punizione di Gomez riesce a mettere in angolo. Al salva prima su Mariano e poi 17’Ilicic sostituisce Petagna e e poi ha resistito anche con 20’l’Atalanta si affaccia dalle su Tousart ma al 44’capitola: si rende subito pericoloso. La azioni offensive. Gasperini si parti di Lopes con uno scam- Fekir si sveglia dal letargo e da partita s’infiamma con il Lione era cautelato con un assetto più bio tra Gomez e Spinazzola, sinistra entra in area e mette in che cerca il secondo gol. Ma consono alla difesa ma pronto salva in angolo Tousart. Al 23’ mezzo per Traorè, miracolo di l’Atalanta non si chiude e su al contropiede. Così si va lon- la grande occasione dell’Ata- Berisha ma sulla ribattuta il un rilancio di Berisha, Gomez tano. lanta: ancora scambio tra Go- giocatore del Burkina Faso an- si libera di Morel e mette in Tremila e più bergamaschi mez e Spinazzola che salta con ticipa Palomino ed insacca. mezzo ma Ilicic è in ritardo. Ci hanno invaso pacificamente la una finta Tousart e crossa in All’inizio di ripresa Castagne prova Mariano ma è solo an- bella Lione con tutti i mezzi a mezzo, Hateboer tutto solo di prende il posto di Cristante e golo. Poi Berisha sventa in an- disposizione, perfino con le bi- testa spedisce fuori. Nell’ulti- l’Atalanta passa al 3-5-2. Al 3’ golo un gran tiro di Ndombele. ciclette da corsa, e poi si sono mo quarto è un monologo del Petagna cerca di sfruttare una Ancora un siluro di Traorè al assiepati nella curva riservata Lione che crea problemi so- mischia, è solo angolo. Al 7’ 30’, Berisha in angolo. 33’s.t.: Palomino liscia su Maolida, Fekir tutto solo spedisce fuori, l’Atalanta si salva. Va bene, anzi, va benissimo così.

PAGELLE ATALANTA

BERISHA 9: strepitoso, para di tutto e di più. Quando i suoi compagni balbettano lui ri- sponde con sicurezza e non si fa mai sorprende. Un gatto che scatta. MASIELLO 8: rischia qualcosa con Fekir nell’occasione del gol del Lione ma poi tiene sem- pre la posizione e nel secondo tempo è un baluardo insupera- bile. CALDARA 8: un avvio un po’ timido ma col tempo si rinfran- ca, nel secondo tempo presidia il fortino, regge l’urto e addirit- tura crea l’azione del pari spin- gendosi in attacco dove viene Domenica 1Ottobre 2017 Bergamo&Sport 31 32 Bergamo&Sport Domenica 1Ottobre 2017