166 V. C/\TENt\CCi un pullman diretto a un santuario rimane bloccato in anch' esso per scorrimento, interessa la zona denominata balia di acque torrenziali. Calvario, già compromessa da un poderoso sbancamento I n provincia di Pescara, al piede del versante e dall'immissione di acque di fogna direttameme nel occidentale della Maiella, un movimento fra noso sottosuolo; il suo ciglio lambisce via Borgo e Corso coinvolge circa 5 milioni di mc di terreno interrompen­ Marconi (follti: Valdinucci 1956 e 1965). do la SS. n. 487 tra Caramanico Terme e S. Eufemia a 011110 1961. - Movimento franoso per scorrimento, Maiella c coinvolgendo la frazione Pisciarello. Per con superficie di rottura non molto profonda, interessa assicurare il coll egamento verrà costruita una variante - in provincia di - la porzione occidentale provvisoria che aggira a mOnte la fra na inerpicandosi dell'abitato di in località Coelacchio (follte: atti per 12 km; proteste degli abitanti che non vedono amministrazione comunale di Tufara). ancora risolta la situazione nel gennaio 1990 (fig. 63). aprile 1962. - A , in provincia di (follti: 11 Resto del Carlino, 4.7. 1989; DM Campobasso, si riattiva un lentissimo movimento 2. 10. 1989 in GU 6 nov., n. 259; Ord. ze 25. 10. 1989 franoso che interessa il versante meridionale dell 'altura n. 18 14/FPC e 17. 11.l989 n. 1823/FPC de l ministro su cui insiste l'abitato, fino alla stazione fe rroviaria per il coordinamento dell a protezione civile; l'Unità, ubicata pi ù a valle. 11 ciglio del franamento coinvolge 13. 1. 1990; DM 22. 12 .1989 in GU 22 .1 . 1990, n. 17). direttamente il centro abitato ai lati della 55. n. 87 fine 011110 1989. - Sono attivi dissesti idrogeologici (Sannitica), provocando lesioni anche gravi a fabbricati nel territorio comunale di Pietracamela, in provincia in via D i Blasio (numeri civici 5,7 e 9), Vico Mameli di Teramo (fO llie: Ord. 5.4.1990 n. 1894/FPC del (numeri 13, 15, 17 e 19) e Largo Bovio (n. 38). mi nistro per il coordinamento della protezione civile). Vengono sgomberare 7 famiglie. Negli anni successivi, per oltre un decennio, l'aggravàmento delle lesioni comporterà complessivamente una ventina di ordinan­ ze di sgombero (cinque con il ricorso della forza pubblica) e l'abbattimento di alcuni fabbricati perico­ 1. 14. CRONISTORIE j\IOLlSANE Iami. Testimonianze di questo movimento franoso, che successivamente verrà attribuito a scorrimento, si alltunno 1949. ~ «All uvioni» in provincia di Cam­ riscontrano in una relazione del reale genio civile di pobasso (follti : L. 4.11.1 950, n. 985; D M 7.3. 195 1 in Campobasso del 30 giugno 19 10, che si era occupato GU 19 mag., n. 11 3). della frana dal gennaio 1900, le cui risultanze portarono nel 19 16 acl includere il nell'elenco di quelli 011110 1953. - Un vasto movimento franoso, proba­ da consolidare a cura e spese dello Stato (fonle: atti bilmente in atto da molto tempo, interessa il territorio amministrazione comunale d i Casacalenda). comunale di , in provincia di Campobasso, comp reso tra l'abitato capoluogo e il mare, coinvolgen­ 21 agosto 1962. - Un terremoto con epicentro 10 do più o meno tutte le strade della zona e la strada Campani a (area cli S. Arcangelo T rimonte), di magnitu­ fe rrata. Complessivamente sono 14 i fa bbricati disse­ do 6,2 e intensità del IX-VIII grado all 'epicentro, stati, alcuni dei quali pericolanti e sgomberati (fOllie: provoca danneggiamenti in 50 comuni della provincia atti amministrazione comunale di Petacciato). di Campobasso. Lo Stato predispone provvidenze per i settembre 1956. - ]n provincia di Campobasso due lenti comuni di , e S. j\I[artino in Pensilis ma imponenti movimenti franosi, in atto da tempo, (follti: DL 5.9. 1962, n. 13 12; Di Fi li ppo e Peronaci, interessano porzioni abitate del comune di , in 1963; Cavall o e Penta, 1964; Spadea e al., 1985). destra del F. Trigno, e determineranno nel 1964 alino 1963. - Crolli d i roccia si manifestano sul l'inclusione dell'abitato tra quelli da consoli dare e versante meridionale di M. Marrone (gruppo montuo­ trasferire parzialmente a cura e spese dell o Stato. L'uno, so delle Mainarde) inducendo allo sgombero di alcune con carattere traslativo, demolisce senza speranza di abitazioni dell a frazione di Rocchetta Alta in territorio salvezza il Rione Casalotti, situato a sud dci centro abitato, comunale di Rocchetta al , provincia di sul lato sinistro dell a strada provinciale «T rignina») . La frazione di Rocchetta Alta fu coinvolta da provenendo da Campobasso; lo spostamento retrogressi­ una gigantesca frana per crollo nel 1908 (fonle: arri vo del ciglio di frana, che aveva dissestato o demolito gli amministrazione comunale di Roccherra al Volturno). edifici di via III Casalotti, provoca ora gravi lesioni agli fine O!lNO /963. - Sono arrivi movimenti franosi o edifici compresi tra via II Casalotti, Corso Mastroiacovo permangono situazioni di pericolosità per dissesti (compreso l'edificio scolastico) e via I Casalotti, i cui idrogeologici nei seguenti territori comunali (l'indi­ abitan ti vengono evacuati. L'altro movimento franoso, cazione «in elenco» si rifer isce a luoghi abitati, IL DISS ESTO GEOLOGICO l· GI ·. OA"'HII ~ i\T.\LE lì\, ITALIA \I0Ll~ E 167 capoluoghi comuna li o frazioni, per i quali sarebbero capoluogo), Oratillo (SI'. n. 4 1 dal bivio di a previsti consolidamenti cIo trasferimenti tOtali o par­ Castropignano), Petacciato (55. n. 16 e zona est ziali a cura e spese dello Stato); dell'abitato), Pietrampa (zona sud del capoluogo, in elenco dal 1953), (zone sud-ovest e nord-est iII prol'illcia di Call/pobasso : del capoluogo, in elenco dal 1956), RipabO/lOlli (zona AcquO/'iI 'a Collecroce (dissesti che interessano la SP nord-ovest del capoluogo, in elenco dal 1953), Salci/o Appula Chietin a dal bivio di S. Felice al capoluogo, e il (SI'. n. 15 e intero abitato capoluogo, in elenco dal centro abitalO, in elenco dal 1922), Barallello (zona 1953), J. Giol'alllli iII Galdo (S I' n. 56 e abitato nord-est dell'a bitato, in elenco dal 1929), BOllefro (zona capol uogo, in elenco dal 1953), S. GiulÙlllo di l'nglia (SI'. nord-est del l'abitato, in elenco dal 1923), Campobasso n. 40 e zona sud-est del capolu ogo, in elenco dal 1953), (dissesti franosi cbe coinvolgono la' SS. n. 87 presso S. J\lar/illo in PellSilis (zona sud del capoluogo, in elenco Cam polietO, e zona sud-est dell'abitatO, in elenco dal dal 1953), S. Massilllo (zona ovest del capoluogo, in 1946), (dissesti non specificati), Campodi. elenco da l 1953), S. Polo Matm (dissesti non specifica­ pif/ra (dissesti che coinvolgono la strada di fondoval le e ti), 5. AJlgelo (dissesti franosi lungo la SP. n. la zona sud-ovest dell'abitato, in elenco dal 1961 ), 72 Bifernina), S. Elia a Pianisi (dissesti franosi lungo la Call/polie/o (dissesti franosi che interessano la SS. n. 87 e SI'. n. 40), Terllloli (zona sud-est del capoluogo, in la zona sud-est dell'abitato, in elenco dal 1933), elenco dal 1953), Toro (SI'. n. 72 tra il capoluogo e il T. Casacalellda (dissesti franosi che coinvolgono la SS. n. Fiumarello), Tril'",to (SI'. n. 15 da Trivento a Ponte Rio 87, la SP tra e il capoluogo e la zona est e al bivio di .J\lontefalcone, c zona ovest e Ri one dell'abitato, in elenco dal 19 16), Caste/bot/artio (dissesti Casa latro del capoluogo), Tllfaro (SI'. n. 61 del Fortore nella zona nord dell'abitato ), Castellillo Bifemo (di sseSt i presso il capoluogo), Ururi (zona nord-est del capoluo­ lungo SI'. n. 71 e in centro abitato, in elenco dal 1908), go, in elenco dal 1953); Cas/ellI/allro (zona nord-est dell'abitato, in elenco dal il/ prO/lincia di / sernio: 1919), Castropigllallo (d issesti che coinvolgono varie strade stata li e provinciali), Cit.'i/acall/pomar(lIIo (zona A gl/oJle (di ssesti franosi che coinvolgono la SS. n. nord-est dell'abitato, in elenco dal 19 19), Durollia (zona 86 Isronia, tra il capoluogo e Ponte Sente, e SP tra est e zona ovest dell 'abitato), (zona nord e e Fonte Sambuco), Baglloli del Trigllo (S I'. n. sud dell'abitato, in elenco dal 1955), Gildolle (zona 15 Trignina, tra il capol uogo e Ponte Velia, e zona sud-ovest dell'abitato, in elenco dal 1955), Guardialfiera sud-est dell'abitato, già in elenco dal 1953), (dissesti franosi che coinvolgono la SP. n. 73 Bifernina, (SI' Carovillese, primo tratto), Chianci (SI'. n. 74 le zone est e nord dell'abitato), Gllardiaregia (dissesti Bagnolese), Cù,i/allOI'a del Sanllio (SI'. n. 74 Bagnolese franosi lungo SI'. n. 76 Alifana fino all a Sella S. Nicola, e strada comunale presso frazione Acquaviva), Froso­ e lungo pareri rocciose),/elsi (zona sud-ovest dell'abita­ IOlle (zona sud -est frazione Accluavive, in elenco dal tO, in elenco dal 1928), Larillo (dissesti franosi che 1953, e zona est frazione S. Pietro in Valle), Pietrab­ coinvolgono la 55. n. 87 Sannita, la SI'. n. 73 Bifernina bOlldallte (zona sud abitato, in elenco dal 1953), Poggio e la zona eSI a valle di via Circumvallazione del Sflllllita (zona est dell'abitato, in elenco dal 19 53), capoluogo, in elenco dal 1962), Limosano (dissesti che I/astogirardi (SI' Caravillese). coinvolgono la S I' . 73a tra J\ lontagano e S. Angelo, e Le superfici franose an'lll1onterebbero a 18300 e l'abitato, in elenco dal 1953), (dissesti franosi che 2900 ha rispettivamente nelle province di Campobasso interessano la 55. n. 157 dal bivio di Castell ino lJifermo e di Jsernia, ma i dati sono molto im completi (follte: a Lucito, e dissesti nel capoluogo, in elenco dal 1953), ministero LL PP., indagi ne sui Ill ovim cmi franosi in Lupara (SI'. n. 73 e zona est del capoluogo, in elenco dal Italia, 1964). maggio 1963), (SI'. n. 39 e zona 5·20 maggio 197 / . - Per danni verifica risi nel corso ovest e sud-ovest del capoluogo, in elenco dal 196 1), di un periodo sismico con zon:1 epicentrale in Irpinia (55. n. 87 Sannita, SI'. n. 56 e zona nord-est e (intensità ma ssima V II grado il giorno 6) lo Stato sud-ovest del capoluogo, in elenco dal 1953), MOllacilio ­ predispone provvidenze per i comuni di Sesto Cam­ Ili (S I'. n. 56 e imero abitato capoluogo, in elenco da l pano e di (frazione Ceppagna) in provincia 1953), MOlltecilfolle (capoluogo, in elenco dal 1953), di Isernia (fOllte: DpC~ 1 23. 1. 1973 in GU 30 gen. , /l'lolltefalcolle ilei Sallllio (capoluogo, in elenco dal 1953), n. 26). J\tIolI/el/cro di Bisaccia (S P. n. 13 tra Taverna e rvlontene­ ro, e zone nord e sud del capoluogo, in elenco dal !J(~/io-J,t/'lIIbre 1972. «Allagamenti» per piogge 1953), MOlltorio Ilei Frelltal/i (S I'. n. 78 Appula Chieti­ tOr renziali si verificano nell e province di Ca mpobasso na), 1\1orroJle del Sal/Ilio (zone sud-ovest e nord-est del e di Isernia (fOllte: DM 9. 1.1 973 in GU 18 apr., n. IO I). 168 v. CATENACCI

anno 1977. - Nel comune di Limosano in provincia Tab. 56. - Terremoti dei Monti Meta-Mainarde, regione di Campobasso è in atto un movimento franoso per molisana, 7- Il maggio 1984. crollo che interessa il bordo della rupe su cui insiste il centro abitato provocando lesioni in alcune abita­ VIlI grado: (area epicentrale) : Castel S. Vincenzo, Pizzone, Roc­ zioni in Via Petrone, che vengono sgomberate. II chetta a Volturno, ; comune è incluso dal 1921 nell'elenco degli abitati da VU grado: Acquaviva d'lsernja, , Colli al Volturno, , Forlì del Sannio, Montaqui­ consolidare a cura e spese deUo Stato (fonte: atti la, Montenero Valcocchiara, , Venafro. amministrazione comunale di Limosano). 3 marzo 1979. - In territorio di Petacciato, provincia di Campobasso, la riattivazione di un vasto movimento franoso per scorrimento (vedi evento del 1953) pro­ - Cerro al Volturno, aggravamento di lesioni nelle voca uno spostamento dell'ordine di 30 cm dell a strada strutture portanti di alcuni edifici già interessati da ferrata e dissesti ai viadotti dell'autostrada. (fonte: atti movimenti franosi preesistenti nelle frazioni Valloni amministrazione comunale di Petacciato). e 5. Vittorino; anno 1980. - In territorio comunale di Rocchetta - Ri onero Sannitico, aggravamenti di lesioni in al Volturno, provincia di l sernia, la riattivazione di alcuni fa bbricati interessati da movimenti franosi per un'antica frana per scorrimento provoca il completo colamento nelle frazioni Casaboni e Montalto; dissesto della viabilità a valle della frazione Castelnuo­ - , franamenti per croll o per ampliamento vo (fonte: atti amministrazione comunale di Rocchetta del fronte di distacco dall e pareti rocciose di M. San al Volturno). Marco incombenti sull'abitato (fonti: li Messaggero, 4-5 settembre 1981. - Fenomeni «alluvionali» si l'Unità, la Repubblica, 11 Tempo, periodo 8-14 maggio verificano in provincia di Campobasso (fonte: DM 1984; Ord. 20.11.1984 n. 431 jFPCjZA del ministro 17. 12. 1981 n. 2282 in GU 14. 1. 1982, n. 13). per il coordinamento della protezione civile; Console e al., 1984; Ferri e Gorini, 1988). febbraio 1984. - In territorio comunale di Agnone, in provincia di Isernia, si riattiva un movimento dicembre /984-gennaio 1985. - «Allu vione» in pro­ franoso per scorrimento-colamento lungo il versante vincia di Campobasso (fonte: DM 8.51985 n. 1220 in destro orografico del T. Verrino in località Masseria GU 24 mag., n. 121 ). Sabelli-Fonte Griciatta. Il franamento, che si sviluppa gennaio 1986. - In territorio comunale di Cerro al nell 'arco dj djversi g io rnj ed a seguito di un periodo Volturno, provincia di Isernia, un movimento franoso partkolarmente piovoso e nevoso, interessa la 55. n. per colamento di fango e detriti travolge un'abitazione 186 lstonia (tra i Km 46-47), coinvolgendo due pile allo sbocco del Vallone Ciurciola (fonte: atti ammini­ del viadotto Fonte Griciatta-Madonnelle. L'area inte­ strazione comunale di Cerro al Volturno). ressata copre una superficie di circa 12 ha, con uno 28 febbraio 1986. - Presso la stazione di Campo­ sviluppo di circa 700 m di lunghezza e 300 m di Eeto, in provincia di Campobasso, una frana di latghezza (fonte: Guadagno e al., 1987). grosse dimensioni si abbatte sui binari della ferrovia 7- 11 maggio 1984. - Scosse sismiche interessano una Campobasso- lungo un fronte di circa 100 vasta areaappennjnica all'intorno del gruppo montuoso m; tra le stazioni di e viene Meta-Mainarde (vedere cronistorie laziali). Diffuso il istituito un servizio sostitutivo su gomma per il danneggiamento soprattutto nella zona epicentrale (che trasporto dei passeggeri (fonte: Il Giornale d'Italia, comprende pane della provincia di Isernia), notevolmente 1.3. 1986). amplificato dallo stato di fatiscenza dei fabbricati (tab. 56). L'emergenza più pressante è la sistemazione prov­ visoria dei 7.862 senzatetto, cifta che sembra potersi Tab. 57. - Comuni dichiarati danneggiati, provincia di Isernia, ridimensionare una volta espletate le verifiche di terremoti del 7 e 11 maggio 1984. stabilità dei fabbticati. Dei 198 comuni dichiarati danneggiati dallo Stato Acquaviva d'Isernia, Agnone, Carovilli, , Castel San (, , , Campanja), 29 ricadono in Vincenzo, Cerro al Volturno, Colli al Volturno, , Filignano, Forli del Sannio, , Isernia, , Macchia Molise, tutti in provincia di Isernia (tab. 57). d'Isernia, , Montenero Va lcocchiara, , Tra i dissesti franosi indotd dall e scosse sismiche Pesche, Pettoranello di Molise, Pizzone, Pozzilli, Rionero San­ nitico, , Rocchetta al Volturno, , si registrano i seguenti: Sant'Agapito, Scapoli, , Venafro; - Miranda, franamenti per crollo in corrisponden­ Senzatetto: 7.862 za dell 'accesso meridionale dell'abitato; IL DISSESTO GEOLOGICO E GEOA!'IWIEN TALE IN ITALIA MOLISE 169

8-9 marzo 1986. - Un movimento franoso in Isernia, orientale del nucleo urbano, e in particolare la zona verificato si di notte, induce le autorità locali a sgombe­ compresa tra via del Progresso, via TV Novembre, rare un fabbricato abitato da 16 nuclei fa miliari Uo nfe: piazza Belg ioiosi e largo Belvedere; il comune, già Dipartimento Protezione Civile, Roma). compromesso da altri dissesti (vedi eventi del 1953 e fine an110 1986. - Ri sultano attivi, tra gli altri, i del 3 marzo 1979), è incluso dal febbraio 1963 seguenti movimenti franosi dei quali non si dispone nell'elenco degli abitati ammessi a parziale trasferi­ delle date di neoformazione o di riattivazione; mento a cura e spese dello Stato; in provincia di Isernia: - comune di Trivento, due movimenti franosi per - comune di , instabilità per crolli scorrimento rotazionale e colamento nel ri one Casa­ dal costone sovrastante il centro abitato; lotti, g ià attivi da circa trent'anni (vedi evento del - comune di Agnone, instabilità per crolli e per settembre 1957); movimento franoso a va Ll e di Corso T orretta, già attivo nel 1967; scorri menti sul versante a monte dell a frazione Vill a­ canale, in particolare in corrispondenza di via S. - comune di Civitacampomorano, di ssesti che si Giocondino e via S. Giuseppe; dissesti che si susse­ ripetono da circa trent'anni (ci rca 60 ordinanze dj guono da oltre trent'anni, con conseguenti ordinanze sgombero a partire dal 1958) per instabilità lungo i di sgombero e di abbattimento di strutture antropiche; bordi dell a rupe, soggetti a croll i, su cui insiste - comune di Acquaviva d' Isernia, franamento per l'abitato, con lesioni e dissesti statici alle strutture scorrimento su una superficie di circa 2 ha che lambisce edilizie e viarie (via Garibaldi, via Pepe e zona via Carbonari e parte della zona denominata Fucile; compresa tra q uesta e la SS. n. 157); dal 1919 l'abitaro - comune di Cerro al Volturno, movimento fra­ è incluso nell'elenco dei comuni da consolidare a cura noso per scorrimento superficiale che interessa la e spese dello Staro; frazione Valloni; altro franamento per scorrimento - comune d i Casacalenda, movimento franoso coinvolge la frazione S. Vittorino; frane per crollo per scorrimento che interessa il centro abi tato del in teressano la frazione Foci; capoluogo (piazza Mercato, Vico Mameli, via D i - comune di Rocchetta al Volturno, movimento Blasio) fino all a stazione ferroviaria, g ià attivo da franoso per scorrimento in località Chiuse con arre­ numerosi decenni (fig. 64-65) (vedi evento dell'apri­ tramentO del ciglio che lambisce la zona d i piazza le 1962); Roma della frazione Castelnuovo; - comune di L imosano, instabilità, per distacchi e - comune di Colli al Volturno, instabilità del bordo cro ll i dall o sperone roccioso su cui insiste il nucleo nord-occidentale della placca calcarea su cui insiste più antico dell'abitato, le cui strutture edilizie e viarie l'abitato, con crolli sortostante SS. n. 58 ; - soprattutto lungo i margini meri dionali , occidentali - comune di Ca rovilli, instabili tà del ve rsante e settentrionali - sono al limite dei margini di sicurezza; roccioso che sovrasta la SS. n. 86 (all'altezza del Km uno degli ultimi franamenti per croUo si è manifestato 25+450), con franamenti per crollo; una decina di anni orsono (vedi evento del 1977); - comune di , movi mento - comune di Tufara, movimento franoso per scor­ franoso per scorrimento che coinvolge il cimitero e rimento e colamento (s uperficie interessata 2 kmq la chiesa annessa (già chiusa al pubblico); movi mento circa) che interessa la porzione occidentale dell 'abitato, franoso per scorrimento che interessa la porzione più località Codacchio; già attivo da 15 anni (vedi evento meridionale del capoluogo (località Pincio, con abi ta­ del 1961) : VOllti: atti Regione Molise; Dipartimento zioni già lesionate); Protezione Civile, Roma). - comune di ~1iranda, instabilità per crolli dal gellllaio 1987. - Frana per crollo dalle pareti sud­ versante che sovrasta la strada provinciale n. 21 occidentali di M. San Marco che sovrastano l'abitato (Isernia-Miranda), nonché l'accesso meridionale dell'a­ di Pesche in provincia di Isernia. Un masso colpisce bitato, la via V. Emanuele 11 1, la strada S. Lucia di un'abitazione danneggiandola. La zona, in passato, è Contrada Morricone e di locali tà le Coste; in passato si srata ricorrentemente soggetta a questo tipo di feno­ verificarono crolli in concomitanza di periodi piovosi, meni (vedi evento maggio 1984) VOllte: atti ammini­ di gelo-d isgelo, o di periodi sismici (vedi eventi del strazione comunale di Pesche). 7- 11 maggio 1984), con conseguenti provvedimenti 25 luglio 1987. - Massi di un franamento per crollo cautelativi di sgombero e di chiusura al traffico; in veswno un automezzo privato sulla strada provin­ in provincia di Call1pobasso: ciale in località Cavata del comune di Miranda, ~ comune di Petacciato, vasto movimento franoso provincia di lsernia; fortunatamente illeso il condu­ per scorrimento che interessa direttamente la parte cente, g ra vi danni all 'automezzo. Dissesti di questo 170 V. C,\TENACCI tipo già si verificarono in passato (vedi fine anno 1986) (fol/te: arti amministrazione comunale di Miranda). 3/ ùp,lio /987. - Nel pomeriggio un violento nubifragio si abbatte sul litorale adriatico. Dissesti idrogeologici si innescano soprattutto negU intorni di Termoli e , in provincia di Campobasso, provocando danni alle coltivazioni agricole (follte: Dipartimento Protezione Civi le, Roma; DM 4. 12.1987 n. 2072 in GU 5.1. 1988, n. 3). fine aI/ilO /988. In provincia di ]scroia sono attivi dissesti idraulici lungo il T. Rava in territorio di Pozzilli e dissesti idrogeologici nel comune di Sesto Campano (follli: Ord.ze 11.4.1989 n. I 690/FPC e 13.10. 1990 n. 2010/FPC del ministro per il coordinamento della protezione civile).

Fig . 65. Casacalenda in provincia di Campobasso, 14 apri le 1987. Stesso problema della figura precedente. Il dissesto ehe interessa la sca linata ricade nel basso versante meridionale, presso la stazione ferroviaria if%grofia dell' autore).

Tbe so",e problwl flJ Ibe previollJ figllre, Casaca/mdc (CallJpobaSJo). Fai/un 011 /In s/eps il /oco/ed in /be lou'u Jlope of Ibe 10UI/I IIfor /be rai/uNg s/olioll.

1.15. CRON1STORJE CAMPAN E

/8 ",arzo 1944. - Eruzione del Vesuvio, preceduta da fenomeni precursori in gennaio e dal cro110 del conetto vulcanico all'interno del cratere il 13 marzo. L'evento si manifesta nell'immediato periodo post­ bellico, con disagi cui non riesce a sottrarsi neanche l'O sservatorio Vesuviano. Fig. 64. ~ Casacalenda in provincia di Campobasso, 14 aprile «Ero atteso ( ... ) m'incontrai subito con due ufficiali americani 1987. Evidenza di dissesti dovuti a movimento franoso per scorrimento ancora attivo nel 1987, che coinvolge la sommità dci .. ) senza inutili preamboli mi esibirono alcuni documenli bilingui rilievo su cui insiste l'abitato e le basse pendici meridionali fino già preparati, invitandomi a firmarli immediatamenle ( ... ). Nessuna alla stazione ferroviaria. Nel ventennio precedente le rimobilitazioni dilazione, neanche di C]ualche o ra ( ... ). Tutto doveva procedere con del franamento comportarono molre lesioni ai fabbri cati e numerose la massima sveltezza ( ... ). Un capitano sopra intendeva alle operazioni o rdinanze di sgombero. Documentazioni di questo movimento generali di sistemazione dci locali effettuate da una decina di operai franoso risalgono al gennaio 1900 if%grofia delf(lt/lore). tra i C]uali i due custodi dell'Osservatorio, o rmai anch'essi sottratti EI-idemlet of grollndjailllre oUJing lo Ibe Jliding, lOUI/I of all'Istituto ed assunti come operai del reparto militare. Apparecchi, Cmoui/enda (Co"lpobaSJo). l--tlfmdJlide "'OL'fmMI il "clà-e al/In pruM/ mobili, material e va rio venivano pertanto ammonticchiati alla /ùm (Aprii /987). In fonlllr limu ac/il'a/ions of Ibis J/iding cOlmd rinfusa nella stanza sismica oppure in C]ua1che \'ano sotterraneo da",agu a/ld cilizm "·OCl/olioll. Evidnue dale! back lO lO/lIIory /900. destinato a deposito. ( ... ) 11crollo, verificatosi nelle prime ore del 13