IL GIORNALE DI

Anno VI - n. 23 - Dicembre 2009 - Aut. Trib. di Lucca n. 798 del 07/04/2004 Direttore Responsabile: Giorgio Daniele - Stampa: Studio Foto Pastrengo - Bagni di Lucca Tel. 0583.805314 Contiene supplemento “Gli speciali della Memoria” Speciale 16 pagine Patto per lo Sviluppo locale Gli auguri del sindaco PASL: Approvati progetti ssendo prossimi alle glia isee ecc., avrete modo festività natalizie, di verificare che il nostro per 4.380.000 euro E colgo l’occasione per Comune, ha la minore pres- La Giunta Comunale, nell’am- porgere a tutte le famiglie sione fiscale della Valle, che bito di Piano per lo Sviluppo e più in generale a tutti i il nostro Comune, l’unico in Locale (PASL) approvato dalla lettori del nostro Giornale, Provincia, non ha applica- RegioneToscana, ed in concer- un caloroso e sincero augu- to l’addizionale irpef, che il tazione con l’Amm.ne Provin- ciale di Lucca, ha recente- rio di Buone Feste e di un nostro Comune ha il bilan- mente approvato una serie di Felice Natale. cio in ordine, non ha sfora- importanti progetti preliminari, Avvicinandosi la scadenza to il patto di stabilità, non ritenuti prioritari nell’ambito del mio mandato, -quasi ha debiti fuori bilancio, ha della programmazione a lun- sicuramente si voterà per ridotto i costi della politica go termine delle proprie opere il rinnovo del Consiglio Co- diminuendo gli assessori e pubbliche. Ecco in sintesi i pro- munale il prossimo 27 e 28 riducendo del 15% le loro getti approvati per i quali è sta- marzo-, l’occasione è pro- indennità compreso quella to richiesto il finanziamento: pizia per tracciare un bilan- del sottoscritto, ha un nu- Adeguamento sismico della cio di questa esperienza. mero esiguo di dipendenti scuola primaria di Piano di Co- Una esperienza profonda, ed una significativa spesa reglia, € 650.000; Adeguamento sismico della dalla quale esco arricchito sociale a favore degli an- scuola per l’infanzia di Cala- sia sul piano morale che ci- ziani e delle fasce sociali vorno, € 350.000; vile, consapevole di essermi più deboli. Ha, cosa a cui Costruzione scuola per l’in- quotidianamente speso con tengo molto, anzi moltissi- fanzia in Coreglia Capoluogo, lealtà, onesta e trasparen- mo, investito ingenti som- €700.000; za, nell’impegno pubblico me nell’edilizia scolastica Ampliamento area P.I.P. locali- che il 4 aprile 2005 oltre il pianificando e concreta- tà Fontanone in frazione di Pia- 70% degli elettori coreglini mente realizzando con un no di Coreglia, € 930.000; volle conferirmi. programma a stralcio inter- Messa in sicurezza viabilità I sacrifici incontrati non venti finalizzati alla messa comunale in località Curchi in sono stati pochi, ma ciò in sicurezza dal punto di frazione di Piano di Coreglia, €250.000; non ha impedito di portare vista sismico e delle bar- Messa in sicurezza viabilità co- avanti il programma con cui riere architettoniche, del munale per la frazione di Luci- ci eravamo presentati agli nostro patrimonio scolasti- gnana, € 700.000; elettori contemperando, co. Operando con il buon Riqualificazione borghi medio- cosa credetemi non facile, senso del padre di famiglia, evali lungo “i cammini d’ Euro- la necessità di dare soddi- a questa scelta abbiamo pa” percorso n.9, che prevede sfacenti risposte ai bisogni dato priorità, consapevo- interventi sul palazzo Vanni della gente, con la ferma li, di fare la cosa giusta, di sede del Museo Civico, della determinazione di non au- investire sui nostri giova- tazioni in area di 167 (piani giorni stanno per farlo, se piazza Mazzini nel Capoluogo, mentare la pressione fiscale ni, sulla loro sicurezza sul di edilizia economica e po- le Poste Italiane spa han- della piazza della Riunione e e l’indebitamento dell’Ente. loro futuro, rimandando a polare), c’è il nuovo piano no scelto di concentrare a dell’oratorio in frazione di Vi- tiana, € 800.000. Questo della pressione fi- tempi migliori altri proget- regolatore definitivamente Piano di Coreglia il centro scale e della correttezza del ti ed investimenti. Voglio approvato dal Consiglio Co- di smistamento della corri- Sistema delle nostro bilancio, è un tema qui pubblicamente ringra- munale lo scorso mese di spondenza di tutta la Valle, a cui tengo molto e sul ziare la Regione Toscana ottobre. In buona sostan- se le Industrie Tronchetti Rocche e delle quale vorrei che tutti, indi- per l’aiuto finanziario che ci za c’è lo sviluppo di questo stanno progettando nuo- pendentemente dalla parte ha concesso, premiando la Comune, c’è il suo futuro, vi investimenti nel PIP del Fortificazioni: politica di appartenenza, nostra progettualità con in- c’è il lavoro, l’economia il Fontanone se, grazie al localizzati ponessero la giusta atten- genti finanziamenti ultimo progresso. nuovo piano regolatore, ul- zione e riflessione. dei quali l’asilo nido in fase Spesso capita di ricevere teriori 350 alloggi potranno a Coreglia e Sono ben note le difficoltà di realizzazione a Ghivizza- donne ed uomini in cerca essere costruiti nei prossi- economiche che attanaglia- no Castello. di una occupazione, di un mi 5 anni. Ghivizzano no la finanza pubblica: crisi Seguendo questo percorso lavoro di un sostegno per Mi fermo qui, chi si aspet- interventi per finanziaria, crisi economica, legato alle cose concrete e trovare un inserimento in tava il conto della serva, crisi occupazionale, calo dei non a ciò che avrebbe po- azienda. uno sterile elenco di cifre e 1.140.000 euro consumi, recessione, han- tuto essere più popolare Alle loro istanze, alle loro dati, rimarrà deluso, even- I fondi sono stati messi a di- no colpito anche il nostro e premiante dal punto di legittime richieste, non ab- tualmente per questo potrà sposizione da Arcus, Fonda- paese ed ogni anno, il Go- vista del consenso elet- biamo risposto con il clien- rivolgersi agli uffici comu- zione CRLU e Fondazione verno, nelle varie manovre torale, abbiamo investito telismo, con la raccoman- nali, il conto che ho voluto MPS, e serviranno a finanziare fiscali -leggi finanziarie- ci nella pianificazione urbani- dazione, ma con la deter- rendere a tutti i cittadini, i lavori di restauro conservati- ha ridotto sensibilmente i stica del territorio: P.I.P., minazione di far crescere e non solo a chi mi ha votato, vo e riqualificazione del com- trasferimenti, impoveren- P.E.E.P., REGOLAMEN- sviluppare gli strumenti che trae fondamento nel rispet- plesso del “Forte” nel Capoluo- doci sempre di più. TO URBANISTICO. Die- possono favorire la nostra to di tre semplici valori: im- go e della “Torre di Castruccio” a Ghivizzano. Il finaziamento Non è mia intenzione dare tro queste anonime sigle economia. Allora non è un pegno, sincerità, coerenza. sarà gestito dalla Comunità lezioni a nessuno, fare il c’è lo sviluppo dei piani per caso se il nostro Comune I cittadini di questo Comu- Montana e l’appalto dei lavori è primo della classe od asse- gli insediamenti produttivi da diversi anni è in costan- ne sono persone pratiche, previsto nel 2010. Sul prossi- gnare pagelle, ma se avrete (zona artigianale di Renaio te crescita demografica, se semplici, intelligenti, disin- mo numero del giornale dare- la compiacenza di guardavi e di Camparlese, zona in- molte aziende si sono inse- cantati dai facili successi e mo ampio spazio alla notizia. attorno, di confrontare ali- dustriale del Fontanone) ci diate sul nostro territorio quote, imposte, tasse, so- sono decine e decine di abi- ed altre proprio in questi Continua a pag. 2 Ufficio Stampa Comunale 2 il Giornale di Coreglia Antelminelli

SPAZIO AUTOGESTITO DAI GRUPPI CONSILIARI

Segue da pag. 1 GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA dalle futili promesse, quindi capaci di comprendere, valutare e giudicare con serenità e buon senso. ALTERNATIVA PER COREGLIA Ringrazio per il lavoro svolto e l’importante contributo prestato, spesso al Questo articolo, che è il seguito del mio precedente pubblicato sul di là dei normali doveri contrattuali, la dirigenza ed il personale tutto del n°22, si rivolge in particolare agli elettori del PRC del comune ed a Comune, i miei Assessori, i Consiglieri di maggioranza e, per il rapporto tutti coloro che condividono l’aspirazione ad un mondo migliore. Ha per oggetto il compito e la funzione dell’opposizione in una società collaborativo, quelli della Minoranza. democratica, l’importanza del suo ruolo, la necessità della sua E’ con queste semplici riflessioni che intendo esprimere a tutta la cittadi- esistenza, non solo come occupazione di un banco, a destra piuttosto che a sinistra, nanza, a tutte le parti sociali, economiche, politiche e di categoria, a chi nelle aule ma soprattutto come proposta di un progetto di società alternativo a vive in situazione di disagio e di sofferenza, i più fervidi e sinceri auguri quello dominante. Poiché è ormai chiaro che il PD non intende fare, e infatti non fa, di un sereno e Santo Natale. un’opposizione intransigente al berlusconismo, toccherà alle sole forze alla sua sinistra, Robledo Funai con i loro pochi mezzi, assumersi il compito di contrastare le spinte eversive dell’attuale governo. E’ sicuro infatti che non potremo fidarci di un partito, il PD, che ogni giorno di Sindaco di Coreglia Ant.lli più si dimostra imbelle e fiacco e che, in molte occasioni, collude con la destra. Vedi, per dire solo l’ultima, l’appoggio, così convinto e così volentieri accettato, di Berlusconi alla candidatura di D’Alema quale ministro degli esteri della Unione Europea: quale GRUPPO CONSILIARE DI Minoranza sarà la contropartita? Forse il “dialogo” sulla riforma della giustizia per sistemare i guai presenti e futuri del presidente del consiglio? Che dire poi dell’assenza di 22 LIBERTA’ E BUONGOVERNO parlamentari, dell’opposizione, al momento della votazione dell’emendamento contro lo scudo fiscale (proposto da Di Pietro), assenza che ha consentito l’approvazione di Dicembre, tempo di auguri e di riflessioni. una legge vergognosa ed ha fatto perdere un’occasione unica di mettere in minoranza E’ Natale, tempo di auguri, di riflessioni, di buoni propositi, ma è il governo. La verità è che il PD si è ormai sostanzialmente adeguato alla filosofia anche il tempo di tracciare un bilancio di quanto è stato compiuto berlusconiana: interessi degli imprenditori al primo posto, cementificazione selvaggia, nell’anno che sta per finire, e fin da subito ci permettiamo di asserire politica del territorio concordata con i grandi gruppi imprenditoriali (se indagati, che l’Amministrazione comunale ha fatto ben poco. Nasce spontaneo, condannati, mafiosi o meno poco importa), accordi sulle cosiddette “grandi opere” a quindi, oltre ai consueti e sinceri auguri per un sereno Santo Natale, auspicare a tutti scapito di quelle che migliorerebbero la vita quotidiana dei cittadini (avete presenti i nostri lettori ed ai cittadini un radicale cambiamento alla guida del Comune, questo è le condizioni delle reti ferroviarie locali?). Da qui derivano gli episodi di corruzione l’augurio per il nuovo anno. A Marzo ci saranno le elezioni comunali, molti sperano in in cui sono sempre più spesso coinvolti rappresentanti del centro sinistra, anche in un rinnovo alla guida del nostro Comune, al fine di rendere Coreglia e le sue frazioni Toscana. Poi per rimanere agli accordi trasversali nella nostra provincia, basti ricordare al passo coi tempi. Tanti sono stati gli argomenti, le decisioni, le delibere che abbiamo l’ingresso nella giunta della comunità montana della Garfagnana del sindaco Puglia, uno contrastato, siamo convinti che molte scelte attuate dalla Giunta e dal Consiglio abbiano dei peggiori personaggi del PDL locale; identico inciucio per la Media Valle. Alla luce di danneggiato il territorio. Quello che invece ci auguriamo possa essere uno stimolo, un tutto ciò si capisce bene l’accordo fra PD e PDL per escludere, con leggi elettorali e con fattore di crescita e di sviluppo è il nuovo regolamento edilizio che abbiamo votato ed in quelle che regolano il funzionamento delle istituzioni locali, le voci critiche dalla vita gran parte condiviso. Finalmente dopo molti anni di attesa l’Amministrazione Comunale parlamentare e dalla rappresentanza locale e per togliere ogni efficacia all’azione delle ha elaborato questo nuovo regolamento che però arriva in ritardo anche rispetto alle opposizioni consiliari. Come fidarci quindi del PD? Come è possibile che PRC e tutte le aspettative di sviluppo ed alla crisi che stiamo vivendo. Le nostre frazioni soprattutto forze della sinistra possano pensare ad accordi? Sicuramente così resteremo in pochi e quelle del Fondovalle, necessitano di un’attenzione particolare per non essere inghiottite con pochissimi mezzi, niente di male: non dimentichiamo che i cambiamenti, nella storia, dallo scellerato sviluppo urbanistico. Il ruolo dell’opposizione in Consiglio Comunale non spesso nascono da poche persone che hanno buone idee. Retoricamente domando se è stato quello delle battaglie ideologiche, bensì quello del confronto costruttivo per sia davvero necessario un assessorato regionale o provinciale, un rappresentante nelle il bene della collettività. Per questo motivo siamo convinti che in futuro sarà nostro varie ATO e società collegate per ottenere un posto retribuito o se non sia più giusto, compito quello di aggregare tutte le persone che credono in una Coreglia diversa, in questo momento, non essere in nessun apparato di governo, liberi di criticare ogni perché possiamo invertire questa rotta e portare il Comune a quel rinnovamento che comportamento che consideriamo sbagliato? Insomma dovrà pur esserci qualcuno che manca oramai da troppi anni. La maggioranza si è allontanata dai piccoli, ma importanti si faccia carico della rappresentanza del conflitto sociale, degli interessi e dei diritti problemi dei cittadini come la viabilità interna ai centri abitati, la raccolta delle acque, dei più deboli, del pensiero critico, delle battaglie ambientaliste, della difesa dei beni la scarsa illuminazione, il decoro urbano ed altro ancora che è sotto gli occhi di tutti. comuni dalle privatizzazioni e dalle leggi del mercato oppure si ritiene che tutto ciò Quello che è basilare per una buona amministrazione è l’attenzione costante verso le possa essere negoziato in cambio di un piccolissimo piatto di lenticchie rancide? Svilire problematiche quotidiane e l’impegno concreto per realizzarle. E’ il punto di partenza per il ruolo dell’opposizione e pensare che l’unica cosa che conti sia ottenere consenso poter poi immaginare per il nostro futuro dei progetti più ambiziosi al fine di sviluppare per raggiungere il potere è un passo pericoloso verso una società autoritaria. Invito economicamente e non solo le nostre zone. Noi abbiamo davanti un compito serio e tutti coloro che sono ancora in grado di ragionare con la propria testa, che hanno a stimolante: ridare fiducia alla gente, poiché siamo convinti che il sogno di vedere un cuore il rispetto della Costituzione a riflettere su questi interrogativi, anche in vista della Comune rinascere diventi realizzabile. prossima scadenza elettorale nel Nostro comune. Cons. Com.le di minoranza - Massimo Togneri Il capogruppo - Massimo Duranti

Il GIORNALE di COREGLIA ANTELMINELLI La foto d’epoca ANNO VI° - N.23 - Dicembre 2009 Redazione, Direzione e Amministrazione C/O Comune di Coreglia Antelminelli Piazza Antelminelli n.8 - 55025 Coreglia Antelminelli (LU) E-Mail:[email protected] SITO WEB: www.comune.coreglia.lu.it DIRETTORE RESPONSABILE GIORGIO DANIELE Autorizzazione Tribunale di Lucca N.798 del 07.04.2004

Fotocomposizione e Stampa: Foto Pastrengo di Cerchi Bruno Viale Umberto I° 69 55022 Bagni di Lucca

COMITATO DI REDAZIONE Direttore: Ilaria Pellegrini

Ufficio Stampa Comunale “ Piano di Coreglia: Inizio lavori del Campo Sportivo“ Giorgio Daniele, Ilaria Pellegrini, Maria Pia Berlingacci, Francesca Giulianetti Questa immagine, scattata Domenica 12 novembre 1967, dall’amico Eugenio Ago- Hanno collaborato a questo numero: Claudia Gonnella, Flavio Berlingacci, Cerri Maria, Moena Biagioni, stini, ritrae un gruppo di appassionati sportivi, che generosamente, spontanea- Graziano Gonnella, Alfio Tofanelli, Liliana Innocenti Lera, mente e gratuitamente, assieme ad altri volontari, prestavano la loro opera per Don Nando Ottaviani, Aldo Pellegrini, Elisa Guidotti, Massimo Casci, Daniele Santi, Rita Camilla Mandoli, Franco Samoggia, la costruzione del locale campo sportivo, successivamente divenuto di proprietà Anna Maria Puccetti, Enzo Togneri, Vinicio Marchetti, Guido Paoli, Gio- vanni Marchetti, Cinzia Troili, Giorgio Daniele.

comunale ed intitolato alla memoria di Bruno Canelli. Segreteria Da sinistra in primo piano si riconoscono: Roberto De Luca, Franco Marzocchini, Claudia Gonnella e Renato Pellegrini Foto e CED Gastone Tincani, Ivano Simonetti, Giovanni Tomei, Neto Bertoncini, Fiore Rossi. Italo Agostini G.D. il Giornale di Coreglia Antelminelli 3

Matrimonio Fiocchi Rosa e celesti VOCE AI PARROCI nel teatro “Tutta la terra ha veduto la sal- vezza del nostro Dio” In Comune a ghivizzano Cari lettori; auguro a voi, e alle vo- Il 2009 sicuramente sarà ricordato Fiocco azzurro anche in casa “A.Bambi” stre famiglie un Santo Natale. come un anno speciale per i lie- Poli-Benedetti a Ghivizzano. In- gli sposi ringraziano Vorrei scrivere al positivo in questo periodo di pace e di gioia. Siamo ti eventi che fra luglio ed ottobre, fatti è arrivato Lorenzo, un bel Il 12 Settembre scorso, presso il ormai bombardati da notizie nega- hanno rallegrato ben tre giovani im- bambino, venuto alla luce nel teatro “Bambi” di Coreglia Antel- tive, di guerre che non finiscono più, piegate del nostro Comune: Alba, reparto di Ostetricia dell’Ospe- minelli si sono uniti in matrimonio, di catastrofi naturali che stanno Ilaria e Maria Pia, le loro famiglie cambiando la geografia della terra. dale di Barga, per la gioia di Alessandro Cavani e Gemma No- Notizie di uomini corrotti che si ar- ed anche la “famiglia allargata” co- mamma Luciana Benedetti, pro- tini. Gli sposi e la famiglia ringra- ricchiscono alle spalle della povera stituita da tutto il personale dipen- fessoressa di Inglese nell’Istituto ziano il Comune e in particolare gente, di famiglie che vivono mo- dente dell’Ente. Non si ricorda a l’Assessore Diego Santi per aver menti drammatici della loro unione memoria d’uomo, un fatto analogo Comprensivo di Ghivizzano e messo a disposizione i locali del te- e molte volte finisce in tragedia fa- papà Piero, dei nonni Luciano miliare. Insomma sembrerebbe che nella storia recente e remota del atro e per la festosa accoglienza. non si capisca più nulla di questo nostro Comune. Una bella notizia, (Dirigente scolastico dell’Istituto Un grazie di cuore anche al parroco pazzo mondo. Ma tra tutte queste un segno di crescita, di sviluppo, di Comprensivo di Castelnuovo) e Don Nando Ottaviani che per ami- vicende, si erge un grido di spe- e si serve il fratello. Lasciando- ci l’unico comandamento. “Vi do vitalità che non può altro che ralle- Maria Rosa Benedetti di Castel- cizia, ha suonato nella circostanza ranza. “Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio” e ancora un comandamento nuovo, che vi grarci ed essere salutato con gioia nuovo e Angelo Poli di Ghivizza- le campane a festa. “Oggi è nato per voi, il Salvatore del amiate, come io vi ho amato” e e felicità. Ai piccoli Giacomo, Ludo- no. La piccola Giada augura tanta feli- mondo”. Oggi vorrei lasciarvi qual- ancora un altro passo del Vangelo vica e Giulia e rispettivamente ai cità agli zii, Alessandro e Gemma. cosa di buono, perché c’è ancora dice: “Da questo vi riconosceran- Ai due giovani genitori giungano no che sarete i miei discepoli, se vi loro genitori Alba Cordogli e Fabio qualcosa per cui sperare. È la bon- le felicitazioni, insieme a tanti tà che vive nel cuore della gente, amerete gli uni agli altri”. Signore Berni, Ilaria Pellegrini e Alessandro bacioni ed auguri al piccolo Lo- il mio pensiero mi porta a vedere ti ringrazio per il bene che anco- ra susciti nel cuore degli uomini, Franchi, Maria Pia Berlingacci e renzo per una vita felice e sere- tutte le persone che vivono l’espe- Carlo Pellegrini, giungano le più rienza del volontariato, per la gente pronti a spendersi per il proprio na, anche da parte della nostra fratello. Benedici, Signore i tuoi vive felicitazioni unitamente all’au- e con gente bisognosa di tutto. Pen- redazione. so alla generosità toccata con mano figli e dona al modo la serenità e gurio sincero di una vita serena. nelle terre martoriate dal terremo- la pace, quella che solo Tu puoi I Colleghi La Redazione to a Messina, in Abruzzo, e poi la donare. Carissimi vi lascio con tragedia di Viareggio, e si potrebbe questa mia piccola meditazione e ancora andare avanti. Senza trala- con le parole della liturgia di questi sciare chi si adopera per il bene del giorni. Parole di speranza per tut- terzo mondo, portando aiuti uma- ta l’umanità. “Gloria a Dio, nel più nitari di ogni genere. Vedete allora alto dei cieli, e pace in terra agli che qualche cosa di buono c’è nel uomini di buona volontà”. Buone cuore dell’uomo, non è tutto male feste a tutti, che Dio ci benedica e o brutto. Certamente il Signore ci ci conservi nel suo amore. Amen ha dato l’esempio su come si ama Don Nando Ottaviani notizie dall’ufficio demografico NATI NEL PERIODO 01/07/2009 - 30/09/2009 Cognome Nome Frazione Luogo e data di Nascita DAMIANI ANGELICA LUCIGNANA BARGA 3-07-2009 BERTOLACCINI JAGO GHIVIZZANO BARGA 4-07-2009 CURRI GIULIA PIANO DI COREGLIA BARGA 11-07-2009 Fondazione BERNI GIACOMO COREGLIA ANTELMINELLI BARGA 15-07-2009 MARCHINI FEDERICA CALAVORNO BARGA 23-07-2009 MORICONI ALEX PIANO DI COREGLIA LUCCA 29-07-2009 Cassa di Risparmio GIOVANNETTI GIULIA GHIVIZZANO LUCCA 1-08-2009 GIOVANNETTI SOFIA GHIVIZZANO LUCCA 1-08-2009 di Lucca GRAZIANI REBECCA PIANO DI COREGLIA BARGA 5-08-2009 PARMIGIANI AZZURRA GHIVIZZANO BARGA 12-08-2009 TONTINI ALYSSA GHIVIZZANO BARGA 13-08-2009 storia - tradizione - arte - cultura POLI LORENZO GHIVIZZANO BARGA 17-08-2009 ALTAMORE ALEXANDRA GIORGIANA VITIANA BARGA 7-09-2009 RADU STEFANO ALESSANDRO PIANO DI COREGLIA BARGA 14-09-2009 TONI JACOPO PIANO DI COREGLIA BARGA 23-09-2009 LUTTIDECEDUTI NEL PERIODO 01/07/2009 - 30/09/2009 Cognome Nome Frazione Luogo e Data di Morte E’ morto don Paolo Rossi GONNELLA POMPILIO GROMIGNANA COREGLIA ANTELMINELLI 6-07-2009 Dal 16 settembre scorso anche don Paolo Rossi non è più tra noi. La malattia e SANTI ASSUNTA COREGLIA ANTELMINELLI CASTELNUOVO DI GARFAGNANA 8-07-2009 le numerose complicazioni in poco più di tre mesi hanno messo fine all’esistenza MOLINARI GIUSEPPINA COREGLIA ANTELMINELLI COREGLIA ANTELMINELLI 27-07-2009 di un sacerdote che ha saputo lasciare nelle varie Comunità Parrocchiali a lui TULIPANO GIUSEPPINA DONATELLA GHIVIZZANO COREGLIA ANTELMINELLI 28-07-2009 affidate un’impronta particolare di cui a lungo si conserverà memoria. SANTI ADIVA COREGLIA ANTELMINELLI COREGLIA ANTELMINELLI 5-08-2009 Dopo i primi tempi in Val di Lima, fu Coreglia ad avere don Paolo come sacerdote, CHELI RENATA CALAVORNO LUCCA 11-08-2009 poi la parrocchia di Cristo Re al Secco, per breve tempo quella di Lunata, quindi PISANI ADRIANA COREGLIA ANTELMINELLI COREGLIA ANTELMINELLI 24-08-2009 la chiesa di Don Bosco a Viareggio e infine la grande parrocchia del Varignano: un DONATI CESARINA COREGLIA ANTELMINELLI CASTELNUOVO DI GARFAGNANA 28-08-2009 cammino di impegno in un crescendo di lavoro spirituale e anche materiale. GASPERONI ILIA TEREGLIO COREGLIA ANTELMINELLI 28-08-2009 Tanti i presenti al suo funerale e tanti coloro che continueranno a ricordarlo con PENSATO GIUSEPPE CALAVORNO COREGLIA ANTELMINELLI 15-09-2009 affetto perché don Paolo era il “prete di tutti” grazie a quel suo modo di fare nel VANNI LEDO CRISTOFORO PIANO DI COREGLIA MASSA 18-09-2009 rapportarsi al prossimo secondo le più diverse circostanze. Don Paolo trasmetteva PICCOLO STEFANO PIANO DI COREGLIA CASTELNUOVO DI GARFAGNANA 28-09-2009 agli altri la propria fede in modo solare, ma saldo nei principi della Parola che nelle omelie sempre si apriva alla realtà di ogni giorno in un invito al vivere la Caritas MATRIMONI NEL PERIODO 01/07/2009 - 30/09/2009 abbandonando ipocrisia e falsità. E quanto il Bene fatto agli altri, tradotto in aiuto GIUSTI FEDERICO/ROMAGNOLI FRANCESCA BARGA 4-07-2009 spirituale con l’aggiunta di disponibilità e comprensione! PAOLI SIMONE/NATALINI LEANDRA COREGLIA ANTELMINELLI 18-07-2009 E’ andato al Padre non solo un valido sacerdote impegnato nella Comunità AGOSTINI FEDERICO/POLI MONICA BARGA 9-08-2009 Cristiana, ma anche un Amico vero del quale, a Coreglia e nelle altre Parrocchie DUCCESCHI MANOLO/VALENTI FRANCESCA ANDREA COREGLIA ANTELMINELLI 16-08-2009 in cui ha operato, si sentirà in modo doloroso la mancanza, un Amico però non CECCARELLI DANIELE/ALFONZO LINDA COREGLIA ANTELMINELLI 22-08-2009 perso del tutto nella misura in cui si saprà far tesoro di quanto ha trasmesso GAMBOGI MASSIMILIANO/MARIOTTI ELEONORA COREGLIA ANTELMINELLI 30-08-2009 durante la sua breve ma intensa esperienza di vita sacerdotale. MOSCARDINI IVANO/BUIZZA CINZIA COREGLIA ANTELMINELLI 30-08-2009 Elisa Guidotti BIANCANI MARCO/SALOTTI ALICE COREGLIA ANTELMINELLI 5-09-2009 CANAL ALESSANDRO/NELLI CLAUDIA COREGLIA ANTELMINELLI 5-09-2009 Ci ha lasciato Giuseppino Gasperoni bigiarini alessandro/martinelli enrica pescaglia 6-09-2009 L’8 giugno scorso, Calavorno ha perso uno dei suoi figli BARBAGALLO FILIPPO/CARDILE TIZIANA COREGLIA ANTELMINELLI 12-09-2009 migliori. Improvvisamente all’età di soli 63 anni, è man- ZUFFARDINI FABIO/GAMBOGI SILVIA BORGO A MOZZANO 12-09-2009 cato Giuseppino Gasperoni. La famiglia Gasperoni si è cavani alessandro/notini gemma COREGLIA ANTELMINELLI 12-09-2009 trasferita da Tereglio a Calavorno da una quarantina di BERTONCINI FRANCESCO/RAVANI VALENTINA COREGLIA ANTELMINELLI 13-09-2009 anni, si è bene inserita nella comunità, ed i suoi com- IACOMINI MARIO/NARDOZZA MARIA VITA COREGLIA ANTELMINELLI 16-09-2009 ponenti sono da tutti ben visti e molto stimati. PAOLI TOMMASO/TOSI ELISABETTA COREGLIA ANTELMINELLI 19-09-2009 Giuseppino: Beppe come veniva comunemente chia- maggiore antonio/biagiotti laura BARGA 19-09-2009 mato, era veramente un uomo casa, famiglia e lavoro. EQUI MARCELLO/BOUKAF FATIMA COREGLIA ANTELMINELLI 26-09-2009 Per chi aveva da fare qualche cosa era sempre pronto LEOCI GIOVANNI/CARDOSI ELEONORA COREGLIA ANTELMINELLI 26-09-2009 ad aiutare e a consigliare. Faceva parte dei donato- ri di sangue di Borgo a Mozzano e a Calavorno era Statistiche per Frazione al 30/09/2009 membro della Commissione economica della parroc- Statistiche per Frazione al 30/09/2009 Percentuale sul Totale chia. Ha sempre presenziato e lavorato per la chiesa Frazione Maschi Femmine Totale % Maschi % Femmine Capifamiglia Media Coreglia Antelminelli 536 541 1077 49,77 50,23 475 2,27 con serietà e fervore. I suoi consigli sono stati sempre Piano di Coreglia 781 818 1599 48,84 51,16 659 2,43 preziosi. Per parecchi anni ha avuto il padre infermo nel letto che ha curato con Ghivizzano 787 862 1649 47,73 52,27 672 2,45 amore e dedizione. Adesso è rimasta la moglie e il fratello. Le due figlie abitano da Calavorno 152 152 304 50,00 50,00 141 2,16 anni nella casa materna a Coreglia. I suoi funerali hanno rappresentato bene chi Tereglio 105 119 224 46,88 53,13 110 2,04 era Beppe poiché vi ha preso parte una folla immensa. Sarà difficile dimenticarlo Gromignana 59 61 120 49,17 50,83 70 1,71 ma ancora una volta lo ringrazieremo per quanto ci ha offerto e insegnato. Il suo Lucignana 89 95 184 48,37 51,63 75 2,45 ricordo rimarrà sempre vivo nei nostri cuori. Vitiana 69 72 141 48,94 51,06 60 2,35 Cerri Maria TOTALE 2578 2720 5298 48,66 51,34 2262 2,34 4 il Giornale di Coreglia Antelminelli

Riceviamo da Laura e Massimo di Poggio a Caiano (FI), questa bella testimonianza di affetto ed amore per il nostro territorio e la comunità di Tereglio che, con grande piacere pubblichiamo. Paesaggio, ambiente, tradizioni, cultura sono la nostra vera ricchezza: perché non riusciamo a sfruttarla?…. In Ricordo di Santi Adiva Il giorno 5 agosto scorso è venuta a mancare Adiva Santi e così il Giornale di Coreglia ha perso una valida collaboratrice e il nostro paese un “personaggio”. LE NOSTRE VACANZE Chi non conosceva Adiva? Durante la sua lunga carriera di insegnan- te, varie generazioni di allievi hanno occupato i banchi della sua aula e di quei ragazzi la maestra Santi seppe conservare immagini vive che volle condividere con i lettori raccontando episodi coloriti e diver- tenti nella rubrica “Ricordi di una maestra”. “DIVERSE” A TEREGLIO Conobbi Adiva quando ancora ero una scolara di seconda elementare durante un lungo periodo di assenza del mio maestro. Era un’inse- alpeggi, e sulle Apuane, goden- gnante molto giovane, forse proprio al suo primo incarico. La ritrovai do dalle vette dei panorami che ormai collega ad insegnare nella medesima scuola ed infine mi era non hanno niente da invidiare a attualmente vicina di casa. La sua assenza ha lasciato un vuoto non quelli dell’Alto Adige; girando per solo all’interno della sua famiglia... Mi mancheranno le chiacchierate, le strade selciate dei paesi me- la sua particolare filosofia nell’affrontare i problemi e le sue caratte- dievali arroccati su questi monti, ristiche lezioni di vita durante le quali mi era ancora maestra. Dare valore all’essenziale e smussare gli angoli per avere così vedute più arrancando per arrivare al punto ampie, principalmente non dare niente per scontato e saper apprez- più alto; visitando chiese, musei, zare ciò che la vita offre: questa la sua maieutica, ma soprattutto e piccole mostre fotografiche. Adiva mi ha insegnato a guardare con ottimismo in avanti nonostan- Ma soprattutto abbiamo “vis- te le avversità che scandiscono i ritmi vitali e gli inevitabili momenti suto” Tereglio, parlando con la di malinconia. Scrive in una sua poesia: gente del posto, partecipando “E’ triste questa sera alla vita del paese: abbiamo il buio ti avvolge assistito agli spettacoli che si svolgono, partecipato alla pro- i volti impallidiscono. cessione del 14 agosto, al ballo Resta solo la speranza di Ferragosto….. che tra non molto sarà ancora domani”. Per noi “cittadini” che viviamo ...e resta anche il ricordo grazie al nell’anonimato della città, è sta- quale non si perdono mai del tutto to molto bello vedere che esi- gli Affetti e ad Adiva non un addio stono luoghi dove, dopo qualche dunque, ma un semplice arrive- uest’anno, reduci da un in- quale ci siamo innamorati! giorno che le persone ti vedono derci...! verno stressante per colpa Il suo silenzio, il percorrere l’uni- Q in giro, diventi quasi un “paesa- Elisa Guidotti e la Redazione del lavoro, avevamo bisogno di ca strada che lo attraversa e no”, seppure temporaneamen- dove non transitano automobili, vacanze rilassanti, lontano dalla te ……c’è chi ci ha regalato della E così la poetessa Clelia D’Auria, il saluto cordiale di tutte le per- città e dai suoi rumori. frutta tornando dal suo orto…. ricorda l’amica Adiva: Non avevamo voglia di prende- sone davanti alle case di pietra, Chi ci ha portato sul campanile re aerei, e ci siamo domandati antichissime, ci hanno lasciato settecentesco mentre suonava- “Ciao Adiva!” se, per una volta, non sarebbe senza parole…..e allora ci sia- no le campane, a ferragosto…. stato bello vedere con calma un mo informati, abbiamo chiesto Tra un paio di giorni torneremo Ciao Amica carissima po’ della nostra toscana, una se fosse stato possibile affitta- in città, tra lo smog del traffico quanti ricordi! terra così bella ma così poco co- re una casina in paese e adesso ed il rumore continuo delle auto, In questa notte d’estate alzo gli occhi... nosciuta proprio da noi toscani, sono 10 giorni che scopriamo tra vicini di casa con i quali a Il cielo è disseminato e invece così amata dagli stra- paesi arroccati sull’Appennino malapena ci salutiamo. da punti luminosi, uno brilla più di un altro: nieri…. o sulle vicine Apuane, dei quali Rimpiangeremo Tereglio, i suoi Sarai tu? Così complice una guida turi- ignoravamo l’esistenza; la sera abitanti, questi luoghi di pace e cerco di afferrarti, mi sfuggi, ma lasci una scia luminosa... stica intitolata “L’Altra tosca- rientriamo nella pace di questo silenzio, ricordando con piace- Vorrei, vorremmo tanto rivederti na”, che illustra i posti meno silenzio, fra il calore delle perso- re una vacanza “diversa” ……. e avere la certezza che sei ancora con noi conosciuti ma molto belli della ne che abitano questo paese. pensare che a maggio eravamo per continuare a respirare, sperare su questa terra regione, una domenica siamo Come abbiamo vissuto la nostra a Manhattan…. Che differenza! dove ci hai lasciati... partiti da Firenze diretti verso vacanza? Cercando di conoscere Una cosa è certa: con Tereglio Tu, Amica, sei al confine la Garfagnana, e nel pomerig- i dintorni, percorrendo sentieri non ci diremo addio, ma arrive- con la pace e la serenità interiore... gio siamo capitati a Tereglio, del che portano sull’Appennino, gli derci! Ricordati...Non ti dimenticheremo mai!

A GHIVIZZANO UNA SCUOLA DI BALLO Natale d’altri tempi: amarcord del Natale egli anni del dopoguerra, nel chiesa per conversare sui raccolti, neggiavamo per le strade del bor- N periodo difficile della ricostru- sul lavoro, sui tempi difficili. Per noi go, fino a raggiungere il piazzale Circolo Amatori Ballo zione e dei sacrifici, quando io bambini quella era una circostanza della chiesa, il più importante luogo ero una bambina ed abitavo in un veramente speciale:intanto ci ritro- di incontro religioso e sociale. Var- l 3 settembre 2009 pres- piccolo borgo di campagna, in un vavamo tutti insieme e, spensierati cato il portone, silenziosamente, ci I so il Centro Parrocchiale di ambiente di economia prevalente- ed ignari dei problemi dei grandi, scambiavamo delle sbirciate l’uno Ghivizzano è stata inaugurata mente agricola, il Natale era molto ci staccavamo dalla mamma per con l’altro salutandoci con la mano, diverso da quello di oggi. Un Nata- iniziare a rincorrerci e a giocare. fieri ed orgogliosi del nostro nuovo una scuola di ballo che si chia- le semplice, parsimonioso, privo di Ci divertivamo con poco, ci accon- aspetto, fino a quando il parroco ma “circolo amatori ballo”. Il sfarzi e di sprechi, pochi gli addob- tentavamo di poco, ma era Natale, con un’occhiataccia, ci richiamava circolo è stato fondato da Mo- bi e i regali quelli utili; un Natale un periodo dell’anno tanto atteso e alla correttezza e alla devozione. Al troni Sergio e Tomei Lia, ormai all’insegna del risparmio, adeguato tanto caro. Ogni tanto alcune voci termine della Santa Messa solenne, da anni impegnati nel setto- ai tempi. Un bel Natale però, vissu- si alzavano al di sopra delle altre: celebrata in latino, mentre canta- re della danza, categoria A/2, to in clima di profonda spiritualità erano richiami di parenti e di amici vamo “Tu scendi dalle stelle”, uno campioni regionali e finalisti che ci invitava ad assaporare pie- “Venite a casa mia, c’è un bel cioc- sguardo ed un bacio al bambinello, nazionali. namente il significato più autenti- co sul fuoco, facciamo le mondine esposto in bella vista, e .. dopo lo Gli istruttori sono i giovanissi- co del messaggio del Salvatore. La e … poi vin broulè per riscaldarci..” scambio degli auguri, via .. di cor- storica e grande ricorrenza della In quel periodo c’era un’altra pia- sa verso le nostre case per il lauto mi Martina Rugani e Michael nascita di Gesù rappresentava, in- cevole novità: Dino, il Postino, con pranzo natalizio. Natale viene una Giuliano, categoria A/1, solo sieme alla Pasqua, l’avvenimento la sua borsa a tracolla, dopo aver volta l’anno e in questa ricorrenza ventenni ma già con anni di religioso più significativo dell’anno percorso viottoli di campagna e di era usanza, anche a quel tempo, esperienza e molti titoli, anche e soprattutto noi bambini eravamo collina, bussava alla nostre porte. festeggiare alla grande. Pur nella nazionali conquistati. Corsi di sempre affascinati da questa festa Arrivavano lettere e cartoline di povertà, in quel giorno venivano ogni genere vengono svolti e tutto l’insieme, compreso l’Av- auguri dagli emigranti, dimorati nei sacrificati animali da allevamento tutti i giovedì presso la sede vento, ci riempiva di gioia. Intanto paesi lontani. Le lettere conteneva- e da cortile; le portate erano nu- del Centro parrocchiale di Ghi- iniziavano le lunghe vacanze inver- no anche qualcosa di sostanzioso merose e varie, arricchite da tan- vizzano: dal Latino americano, nali che ci permettevano, abituati per affrontare le spese; gli auguri te verdure lavorate e terminavano come eravamo a giocare all’aria raffiguravano spesso un vecchione con dolci di produzione casalinga liscio, caraibico, ballo da sala, aperta, anche con il freddo, di vestito di rosso con un cappuccio di ogni specie. La famiglia, spes- alle danze standard, divertenti scorrazzare per le strade del nostro orlato di pelliccia bianca ed una so patriarcale, era riunita intorno corsi di gruppo per i più piccoli e piccolo ed isolato borgo medieva- lunga barba: era il Babbo Nata- ad un grande tavolo del salotto ed di coppia! Su richiesta è possi- le, dove non esistevano pericoli, le di quei posti, un personaggio a il pranzo si prolungava fino al po- bile ottenere sia lezioni private perché mancava anche la strada noi sconosciuto. Che gioia, allora, meriggio inoltrato, mentre il ciocco e che per la preparazione ago- carrozzabile. Poi veniva il momen- ricevere la posta! Un contatto con ardeva sul focolare. Nessun babbo nistica. E’ da far presente che to della raccolta del muschio per il mondo esterno, un modo per su- natale era arrivato, nessun dono tutti i corsi NON sono solo per l’allestimento del grande presepe perare il nostro isolazionismo; e.. era deposto sotto l’abete allestito le coppie ma anche per i single. nella chiesa parrocchiale, dedicata che meraviglia quei disegni sui car- in casa mia. Per i regali ed i gio- ai Santi Giacomo e Cristoforo e, toncini! Ma il nostro cuore era più cattoli bisognava aspettate la Be- I nostri bravissimi istruttori vi dopo le scorribande nei boschi per vicino al Bambinello deposto nella fana, la cara vecchina che ha fatto offrono una serata di prova, la ricerca, il parroco ci invitava alla mangiatoia. Il momento più bello in tanto sognare noi adulti degli anni non esitate e approfittatene!!!!. sua creazione. La Novena che pre- assoluto arrivava il 25 dicembre, il “anta”, quando eravamo bambini. Vi aspettiamo numerosi dai 3 cedeva il Natale rappresentava un giorno di Natale. Generalmente noi Ricordi di altri tempi ed altri luoghi; ai 100 anni per scatenarsi in evento importante per tutta la co- bambini non assistevamo alla mes- ricordi di cose semplici e buone; danze frenetiche!!!. Per infor- munità; un momento di preghiera e sa di Mezzanotte della vigilia, ma per dirla con il Fogazzaro, ricordi di mazioni è possibile contattare di raccoglimento intorno al Bambi- a quella delle 11 del giorno dopo. “un piccolo mondo antico”: il mon- Sergio: 349/7775624 o Micha- nello e un’occasione di incontro per Con i nostri abiti invernali, nuovi di do incantato dell’infanzia e della el 349/1164547. uno scambio di opinioni. Al termine zecca, si “incignavano” proprio per fanciullezza che si porta sempre della liturgia, la gente si intratte- questa ricorrenza, accompagnati, nel cuore. Moena Biagioni neva volentieri sul piazzale della quasi sempre, da padri, ci pavo- Anna Maria Puccetti il Giornale di Coreglia Antelminelli 5

Lo Sport a cura di Flavio Berlingacci La Poesia Alla Notte Campionati (La Valkyrja di un Poeta) di Calcio Sorrisa Notte di stelle, Sono ben otto le formazioni che serena e prigioniera dell’ombre compongono il movimento calci- ovunque; tu non dormi allo spirare stico nel comune di Coreglia, a dei venti che rincorrendosi dalle giogaie, partire dalle prime squadre, fino sibillando mugolano tra le recondite gole di queste valli e la quiete tua musicano divinamente. agli amatori ed alle giovanili, per Nei poggi l’erbe, le fioriture, quello che è lo sport per eccel- i giovanetti steli del grano nei campi lenza a tutti i livelli. Ma andiamo s’agitano e sommesso un suon di lira con ordine, cercando di fornire pare levino al tuo cammino. un primo bilancio delle formazio- Tra gli olivi di questo pendio odo sospirarti ni di casa nostra. Partendo dalla e vagare inquieta; non m’hai scorto eppure Prima categoria, un campionato vo’ cercandoti, con l’ansia di un amante difficile e dagli alti contenuti tec- che lusingato, teme il tuo abbandono. nici, è il Ghivizzano la compagine Solo la voce tua può rendere più attrezzata per una stagione agl’anni miei vuoti e solitarii, di vertice, che sta confermando carezzevoli lusinghe; l’affanno che m’invade il cuore, i pronostici della vigilia, lottando trovar può ristoro nel tuo riposo. con le avversarie più accreditate. Or con l’alito m’addolcisci il petto Stagione di vertice dunque per i e sorridi; sulle zone nere che recente biancorossi, come da programmi scopaper e Coreglia Los Maca- Luca Pieroni e Bruno Berlingac- l’aratro rivomitò alla luce, t’adagi di una società ambiziosa e che nudos, entrambe impegnate nel ci, bimbi nati nel 1998 e 1999, ed io appresso ti seggo, con la stessa brama ha investito molto per tornare in di quando fanciulletto all’ambrosia materna torneo AICS Dilettanti Seconda in diversi al loro debutto calcisti- Promozione, dopo il secondo po- avido mollemente il labbro accostavo. serie. Il primo round è andato ai co, che suscitano molta simpatia sto dell’anno scorso. Femminea la mano tua m’accarezza il viso piandicoreglini, che hanno vinto nonostante le sconfitte, ma qui i In lotta per non retrocedere in- e ne’ miei tormenti voluttuosamente; fra le mura amiche, in quello che risultati non contano davvero, il vece il Piano di Coreglia, la cui e l’animo, sospinto in ardue e perigliose vie, è stato un derby combattuto ma più bel risultato è vedere gioca- salvezza equivarrebbe a vincere squisita tregua prova. corretto, all’insegna della spor- re e divertirsi questi calciatori in Del Destino mi parli e tutta bagni la valle un campionato, con la politica tività, con le due squadre foto- erba, che riportano entusiasmo delle perle che racchiuse tieni dei piccoli passi intrapresa dalla grafate insieme prima della sfida. e riavvicinano al campo molti nel seno vergine di amori e d’infantili sua giovane dirigenza fra mille E’ questo infatti l’aspetto più im- appassionati. ricordi. La volontà de’ Celesti errare ti fece solitaria difficoltà. Il torneo di Prima è portante dello sport, che più che sempre e al fianco pose a te un lusso per il Piano, il quarto dividere unisce. Capitolo a parte incalzanti i Zeffiri; e allora che Vespero consecutivo, anche se è sempre l’ultimo saluto rende alla terra, merita il calcio giovanile, che stà stimolante il confronto con so- silenziose al tuo venir le fiere all’erta decollando a Piano di Coreglia, La Fiorentina cietà molto più forti e organiz- e le amene convalli tacite con tre formazioni allestite dal- zate. In Seconda categoria, la fra gl’indistinti vagir di cune trovi. la dirigenza azzurra. Non tanto i Polisportiva Coreglia alterna alti a “Norcini a Non hai tu, oh Notte, risultati, quanto l’aspetto sociale e bassi in quella che dovrebbe la gioia delle canore penne; né tra il trillio dei grilli è il fatto più importante a livel- essere una stagione di vertice. Castello” e il cicaleggio di tutta Natura, né lo giovanile, cosa molto apprez- pei fuggenti abbassarsi dei colli, Anche se primeggiare è sempre zata pure dall’ Amministrazione Il calcio giovanile ad alti livelli, alle verzure arboree dei monti difficile in qualsiasi campionato, Comunale, con diversi ragazzi di ha fatto visita lo scorso 13 set- inondati di eterei effluvii e di sole, i biancoverdi stanno cercando tutto il territorio che giocano e tembre a Ghivizzano Alto, per la puoi sconfinare nel tuo vano desio. di fare il massimo per tentare si allenano a Piano di Coreglia. manifestazione “Norcini a Castel- Il Dì sempre ti fugge, il grande salto, determinazione portando seco l’unica sua maschia prole, Le squadre sono: la Juniores di lo”, nell’ambito di una giornata e competenza non mancano in che la Sera, chiama, invoca accorata Alessandro Vichi e Daniel Simo- organizzata per far conoscere il casa biancoverde. Dalla FIGC ai con lunghi, insistenti rintocchi. nelli, buona compagine di centro nostro paesaggio e le nostre tra- campionati amatori, per conti- M’hai lasciato, mentre narravi d’Adamo classifica, gli Allievi di Stefano dizioni anche fuori dal territorio nuare questa nostra carrellatta gemendo la storia e nell’addio Marchi, al loro primo anno in- comunale. Dopo aver giocato e e porre l’accento sul ritorno del per te e per me ho pianto. Già il Libeccio sieme, gli Esordienti allenati da vinto il torneo “Rossi” di Fornaci derby fra Piano di Coreglia To- s’è mosso rubesto e dietro a quello di Barga infatti, la compagine del il profumo de’ tuoi veli agitati, ‘99 della Fiorentina, è stata por- il lamento de’ pioppi che per la china tata alla festa di Ghivizzano, con con le betulle sento pencolar insonni. il coordinamento dell’osservato- Oh, re di zona Roberto Semplici. I vogl’io seguirti e lacrimare alla terra giovani viola e tutta la dirigenza stille rugiadose e gaudenti del nostro amore; della società gigliata, sono stati e poi che le aurate luci del mattino molto bene impressionati dalla fluttueranno a noi vicine: sui tetti e le frondi, in su le bocce fruttifere calda accoglienza e dalla bellez- e pei giardini e negl’orti delle ville, za del luogo, motivo d’orgoglio sulle creste dell’onde infrante, per gli organizzatori. Gli sportivi su le alture marmoree delle rocce e nel Cielo: del comune sperano quindi che tutto brillerà con i bagliori dorati; tutto ciò abbia un seguito, per e la Fama sull’ali d’Icaro alle genti poter avere altre formazioni del- e sugl’Oceani alle Ninfe marine la Fiorentina a calcare i campi confiderà: e la felicità nostra della Media Valle. e il dolore si perpetueranno nel Tempo. Urbano Bandini Coreglia sugli Sci

In data 2 ottobre 2009 presso il vani a i meno giovani dai veterani sono state documentate da foto ristorante da Nara al Crocialetto sino a gli attuali sciatori novelli, del 1959 in cui erano ritratti Core- si è svolta la prima cena Amici tra i quali bisogna annoverare il glini doc Mario e Giampaolo Roni dello sci di Coreglia a cui hanno mitico Romano Santi che ha ini- Togneri Gaetano e Bosi Ernesto partecipato circa 30 amici (ma ne ziato a sciare alla veneranda età su le nevi dell’Abetone e proiet- mancavano molti altri), dai gio- di circa 50 anni (già Nonno) con tati dei filmati del 1965 girati con ottimi risultati almeno così dice una telecamera 8mm che era sta- Togneri Gaetano, Roni Mario, Bosi Ernesto, ta prestata loro dal Parroco Don Roni Giampaolo lui. La serata è stata l’occasio- ne per i veterani di ricordare le Gabrielli, in cui venivano docu- estro” Gino Mattei, Lineo e Paolo conclusa con il proposito di ritro- proprie avventure su gli sci che mentate oltre le “normali” sciate, Mattei. Sempre nel corso della varsi per altre serate del genere e sono iniziate molto tempo fa e l’escursione di un gruppo di pazzi serata ha messo a disposizione da parte del sottoscritto, è stata per gli altri di raccontare le uscite in abiti succinti che non si curava le proprie foto il coreglino di ado- lanciata l’idea accolta favorevol- e le vicende più divertenti sino ad dei rigori inverno primaverili sulle zione e provetto sciatore Romio mente dai presenti di organizzare oggi vissute sulle nevi di mezza nevi di Foce di Campolino; i te- Liliano detto il Fiorentino, il quale nella prossima stagione invernale italia (non sono mancate le fole) merari naturalmente con fiasco al ha tenuto alto l’onore dei Coregli- una giornata sulla neve con tutti veniva ricordato come spesso si seguito per ritemprarsi (Grappa ni nelle gare svolte sia sulle nevi gli amici presenti e non, amanti organizzassero discese con gli sci o Vino non è dato sapere), erano di casa dell’Abetone che in altre dello sci partendo da Coreglia con giù per gli astrici di Coreglia o ad- il solito Mario Roni, Mazzotti Giu- località sciistiche italiane, rag- un Bus per ritrovarsi tutti insieme dirittura sino a Piano di Coreglia seppe, Da Prato Giuseppe, Pa- giungendo risultati di tutto rilievo sulle nevi dell’Abetone per una in Loc Manciana per rientrare con ganucci Umberto e Bambi Piero, nella propria categoria Over 60 giornata di sano divertimento a il pullman alla cui guida si trovava negli ultimi filmati a disposizione arrivando davanti a tutti spesso e cui tutti sono invitati a parteci- altro sciatore Doc Silvano Giam- non mancavano poi di farsi nota- volentieri; a lui facciamo il nostro pare. bastiani detto Ciciana. re la seconda generazione di scia- in bocca al lupo per la prossima Alcune escursioni dei Veterani tori Coreglini e cioè il Mitico “Ma- stagione sciistica. La serata si é Graziano Gonnella 6 il Giornale di Coreglia Antelminelli

ROMA: Inaugurato il Museo Grazie al Dr. Paolo Tagliasacchi Negli articoli riportati in questa pagina, abbiamo dato conto della gior- nata di inaugurazione del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, Nazionale Emigrazione Italiana del rapporto che lega questa Comunità con le migliaia di coreglini all’estero, molti dei quali uniti da un unico denominatore: l’essere Esposto anche materiale proveniente stati figurinai o avere fra i propri ascendenti un figurinaio, del ricor- do di Omero Micheletti, coreglino doc, emigrante, figurinaio, artista. dal Museo della Figurina di Gesso e Se Coreglia deve riconoscenza a personaggi ormai scomparsi che tanto hanno dato per la nascita e lo sviluppo del locale Museo Civico dell’Emigrazione di Coreglia Antelminelli della figurina di gesso e dell’emigrazione, mi riferisco tanto per fare solo alcuni esempi al Cav. Alberto Bambi e al Prof. Guglielmo Lera, c’è Venerdì 23 ottobre scorso, a tà di competenze e le sinergie un’altra figura importante, di primo piano, a cui dobbiamo gratitudine Roma, presso il Complesso istituzionali ed internazionali e e riconoscenza. Monumentale del Vittoriano, è quindi anche con il Museo di Ci riferiamo al Prof. Paolo Tagliasacchi, Direttore storico di questa stato inaugurato il MEI, Mu- Coreglia, uno dei pochi in Italia struttura museale che tanto ha dato in termini di studio, di ricerca, di seo Nazionale Emigrazione che raccoglie una importante catalogazione e promozione del Museo. Importanti le sue pubblica- Italiana. L’evento si è svolto documentazione sul fenomeno zioni, uniche nel loro genere che hanno consegnato alla storia la no- sotto l’Alto Patronato del Presi- storico dell’emigrazione: quel- stra storia, le nostre origini, la nostra cultura. Pubblicazioni dalle quali dente della Repubblica Italiana la dei figurinai. spesso attingiamo per parlare del fenomeno dell’emigrazione a Core- ed è stato promosso dal Mini- Nell’ambito della collaborazio- glia e nella Valle ed alle quali abbiamo attinto anche per dare un con- stero degli Affari Esteri in col- ne richiesta, il Museo di Core- tributo alla nascita del Museo Na- zionale dell’Emigrazione Italiana. laborazione con il Ministero per glia, ha inviato in copia, una ampia documentazione foto- Nonostante da alcuni anni sia an- i Beni e le Attività Culturali. dato in pensione, il Dr.Tagliasacchi grafica di materiale che è sta- Il Museo è collocato presso il non si esime da fornirci il suo aiu- complesso monumentale del to collocato nel Museo Nazio- to e la sua preziosa consulenza Vittoriano ed intende rappre- nale di Roma e sono in corso ogni qual volta se ne presenti la sentare, in chiave di lettura contatti per esposizioni tem- necessità. Per noi questo è molto di unità nazionale, la varietà poranee di altri beni in nostro importante ed al tempo stesso te- delle esperienze di emigrazio- possesso. stimonia ancora una volta quanto ne su scala regionale e locale, dell’emigrazione italiana, quali Una grande opportunità di vi- sia stato grande il suo amore per svoltesi nel corso di un intero mostre mirate e proiezione di sibilità, ed un giusto riconosci- questa struttura e quanto lo sia secolo di storia nazionale. Il filmati e documentari. Il Mu- mento verso tutti coloro, isti- ancora oggi. Grazie Professore, Museo si concretizza in un per- seo sarà inoltre integrato con tuzioni, dipendenti e semplici Coreglia non dimentica. corso espositivo lungo il quale un portale web, realizzato a cittadini, che hanno dato vita A cura dell’Ufficio Cultura Comunale il visitatore potrà conoscere in cura della Presidenza del Con- e poi curato ed implementato maniera capillare le diverse re- siglio dei Ministri, per la messa il Museo “G.Lera”, un vero fio- altà locali e regionali italiane. a sistema delle realtà espositive re all’occhiello per la comunità Sono inoltre fruibili dal pub- ed informative esistenti in Ita- coreglina e non solo. blico archivi di supporto video lia e all’estero con riferimento Toscani all’Estero ed audio attraverso postazioni al mondo dell’emigrazione ita- Giorgio Daniele telematiche e tavole dati. Vi liana (musei locali e regionali, Dirigente Sistema Museale Il Gonfalone del Comune a sono inoltre spazi di informa- associazioni, banche dati ecc.) della Media zione complementare sul tema al fine di valorizzare le specifici- Valle del Serchio Montepulciano in occasione della “Sesta Giornata dei Toscani all’Estero” L a Regione Toscana, da sempre impe- E’ morto Omero Micheletti gnata nell’intento di mantenere vivi e sviluppare i rapporti con le comunità tosca- ne all’estero, ha promosso domenica 6 set- tembre u.s., a Montepulciano (SI), la sesta Figurinaio, Imprenditore, Pittore. giornata dei toscani all’estero. Una impor- Lo scorso 20 ottobre all’età di 86 anni, si è spento Omero Micheletti, tante iniziativa a cui ha voluto prendere un personaggio legato all’emigrazione coreglina, un figurinaio, un parte anche il Comune di Coreglia, rappre- imprenditore, che aveva raggiunto nel mondo del lavoro, importanti sentato dall’Assessore alla cultura Diego traguardi negli Stati Uniti e che una volta rientrato in Italia, si Santi accompagnato per l’occasione dal era dedicato con passione e competenza all’arte della pittura. Lo direttore del Giornale di Coreglia. Il no- vogliamo ricordare con la biografia curata dal Dr. Paolo Tagliasacchi, stro territorio in passato, è stato interes- già Direttore del locale Museo Civico, nel suo libro Figurine e Figurinai sato fortemente dal fenomeno migratorio nel XX secolo, edito da CLD libri srl. e tuttora è forte il legame dei coreglini all’estero con il proprio paese natio. Da “Figlio di Umberto e di Giulia Pisani, nacque a Quest’ultima invenzione ebbe un notevole alcuni anni il Comune di Coreglia pubbli- Coreglia Antelmienlli il 23.04.1923. A quattordici successo: in breve tempo si triplicarono gli stampi ca un notiziario che viene spedito a molti anni si trovava già a Napoli alle dipendenze della e si abbandonarono definitivamente i soggetti connazionali all’estero, ed è anche grazie ditta “Barsanti”, produttrice di figurine di gesso, i cui religiosi. Questo genere di produzione durò finchè ad esso che i nostri concittadini si sento- proprietari provenivano da Vico Pancellorum. Prima i più abili nella pittura, che erano poi, per questo no più vicini alla loro terra di origine ed di lui nella metropoli partenopea si erano trasferite genere di lavoro, anche gli elementi essenziali ed ai loro parenti rimasti in Italia. Proprio in la madre, rinomata sarta, e la sorella, entrambe al insostituibili, non si ritirarono a vita privata. E così occasione di una delle ultime corrispon- servizio del noto barone Rondino. I dipendenti della i soci decisero, di comune accordo, di vendere denze via mail, Sauro Antonelli, origina- ditta Barsanti erano quasi tutti operai originari della lo stabile ed anche Omero Micheletti, ormai rio di Lucignana ed uno fra i più impor- Valle del Serchio, venuti qui a produrre statue religiose pensionato, ritornò, nel 1980 in patria a godersi tanti ed autorevoli esponenti della comunità di qualsiasi dimensione in cambio di vitto, alloggio e il meritato riposo e a dipingere, ad acquarello, gli toscana a Melbourne, aveva espresso il desiderio di vedere lo di un misero stipendio a fine mese. Tornato a Coreglia angoli più suggestivi della sua amata Coreglia.” stendardo del Comune a Montepulciano, all’apertura ufficiale del- fu subito assunto dall’Italarte, fabbrica fondata, Giorgio Daniele la manifestazione e magari un articolo sul nostro giornale. Eccolo durante la sua assenza, da Giocondo Giovanetti e accontentato, certi di aver reso omaggio ed onore a tutti i nostri Alberto Bambi. Ma quando, nel 1947, fu richiamato Così lo ricorda Elisa Guidotti concittadini sparsi in ogni parte del mondo, facendoli per un mo- dallo zio Emilio Equi, socio della ditta “Biagiotti”, ...E anche Omero ci ha lasciato! Se n’è andato mento tutti virtualmente uniti attorno al nostro Gonfalone. abbandonò tutto e se ne andò in America. Nel New all’improvviso, senza echi di notizie sulla sua A cura dell’Ufficio Stampa Comunale Jersey lavorò per quattro anni per la “Biagiotti”, poi, salute, senza dare il tempo alle persone care unendosi ai due fratelli Giuseppe e Gino Zilocchi, di rendersi conto del precipitare degli eventi. che già possedevano una fabbrica di statuine, fondò L’addio alla vita è avvenuto una fredda mattina l’azienda “Zilocchi Micheletti”. Quest’ultima con di un autunno un po’ bizzarro che conserva Un Pomodoro gigante 12 operai alle sue dipendenze, produceva soltanto ancora i colori d’estate per questa sua Coreglia oggetti religiosi, acquistati direttamente sul luogo di che molto amava. Tante le “pennellate” di ricordi produzione dai conventi e dai rifornitori dei negozi a testimonianza di una vita spesso tormentata, nell’orto del Guglielmo e dei grandi magazzini. In seguito, i tre amici, non segno di un’intensa attività pittorica, espressione trovando più manodopera disponibile, decisero di di simpatia e di senso dell’umorismo che talvolta Chi l’ha detto che a Coreglia associarsi ad altri due coreglini, Carlo Santi e Mario emergevano dalle sue opere. Andandosene, non ci vengono i pomodori gi- Gonnella, formando così un gruppo di cinque unità. Omero non ha lasciato vuoto dietro di sé, ma ganti?! Sicuri di poter continuare la loro attività, anche in colori che parlano e raccontano del suo Amore Il Guglielmo Cavani che ne sa assenza di nuovi dipendenti, comprarono uno stabile per Gloria, la moglie, colori che dicono del sempre una più del diavolo, nel nella città di Hoboken. Nel frattempo iniziarono la tormento di esistere: come il “mare in burrasca” suo orto in via della Penna, ha produzione di oggetti profani essendosi notevolmente appeso alla parete del caminetto nella sua casa... coltivato un pomodoro come ridotta, dopo il Concilio Vaticano II di Papa Giovanni colori che sono profumo di stagioni in un ciclico XXIII, la richiesta di arte sacra. Decisero allora dire un po’ speciale: pesa ap- susseguirsi degli scorci di Coreglia...sfumature ad pena 1,400 Kg.! Si avete capito di fabbricare animali di tutte le specie: gatti, tigri, esprimere anche la Fede nelle opere per la sua bene, un pomodoro grosso come una zucca, bello, rosso e elefanti, etc. rendendoli più vivi e veri con l’adozione Chiesa. Omero ha lasciato un’artistica impronta della particolare tecnica degli “stoffati” consistente che nobilita la memoria del nostro paese, ma saporito. Per chi non ci crede ecco la foto, per chi vuole sa- nell’attaccare al corpo dell’animale la lana di vetro soprattutto: sempre vivo sarà il suo affettuoso perne di più chieda lumi al Gugliè, chissà che non gli regali per poi dipingerla del colore più idoneo e naturale. ricordo nel cuore di quanti l’hanno conosciuto. la seme? il Giornale di Coreglia Antelminelli 7

Quel Pezzetto di Barbarigo Gente nel tempo di Alfio Tofanelli Notizie storiche di Ghivizzano del suo comune e stato amma Aurora aveva l’istin- sfollare più a sud, a Fornoli, il pa- reno e di quel­lo che restava del Proseguiamo nella pubblicazione di alcuni passi del libro M tiva abitudine di accanto- ese rimase terra di nessuno, in- nostro appartamento, tanti solda­ “Gente nel tempo” del Prof. Aldo Pellegrini che raccontano nare ogni cosa che riteneva utile. castrato fra le truppe americane ti: indiani inturbantati che incu- interessanti episodi legati al paese di Ghivizzano a partire Talvolta anche il più insignifican- stanzia­tesi a Piano di Coreglia ed riosivano il mio stu­pore, america- dall’origine fino agli anni della seconda guerra mondiale. te degli oggetti invo­gliava le sue i tedeschi che si difendevano­ sui ni della Military Police, brasiliani Riportiamo in questo numero dal Cap. XXXVI: attenzioni. La conservazione, il contrafforti appenninici, a Tiglio e oli­vastri e ingrigiti dal fumo che mettere da parte: erano queste Sommocolonia. Di quei tempi ho avevano assorbito sugli avampo- L’emigrazione le salvaguardie inflessibili di ve- ricordi nitidi, pur appartenendo sti del fronte, verso Barga. Entrai stiti nuovi, invariabilmente tenuti alla mia infanzia verdissima. Ho nella stanza che aveva ospitato i La famiglia Pacini in Colombia buoni per la domenica; leccornie ancora impressa la visione del- miei sogni infantili. Non c’era più alimentari conservate per quan­ la ritirata ameri­cana del Natale niente di quello che avevo lascia- con altri ghivizzanesi. do sarebbero giunti tempi più 1944, quando sfollammo trainan- to e, in un angolo, un falò cre- difficili; attrezzi più disparati per do un traballante carretto con le pitante, alimenta­to da legname Un titolo d’onore e distinzione nella storia dell’emigrazione rimane al paese di Ghivizzano per la scelta della Colombia nel sud-America e il suo decollo la cura della casa che avrebbe- cose essenziali che ser­vivano a raccogliticcio, cartaccia, recipien- commerciale e industriale. Il merito fu in particolare della famiglia Paci- ro fatto comodo con l’andar del sopravvivere. Fra esse tante di ti di plastica, scatole di ogni tipo. ni e poi Pacini e Puccini di Ghivizzano. Il successo dell’impresa richiamò Andai a scrutarlo meglio. E rimasi tempo. Fra gli oggetti cui riser- quelle che mamma Aurora ave- la particolare attenzione del conte Carlo Sardi che volle onorarla di una vava massima attenzione c’era- va messo da parte. Tante, talune sconvolto, annichilito. Fra ciò che pubblicazione al merito dell’intelligenza e intuito negli affari dei Lucchesi. no i giocattoli. I tanti, bellissimi anche inutili, ma non i giocattoli, bruciava e che faceva parte inte- L’opuscolo porta il titolo “La Colombia e gli Italiani”. Dopo aver descritto giocattoli che mi giungevano i miei giocattoli appena appena grante delle fiamme e della cene- fisicamente e politicamente il paese ed aver parlato del clima, dei prodotti dalla Valdarno, oggi Enel, presso intravisti ed ammirati, che aveva- re vidi alcuni dei miei giocattoli: e dell’emigrazione italiana, circa il trapianto d’una colonia di Lucchesi a la quale lavorava il babbo come no costituito l’oggetto di desideri una “Skuko” in legno e lamiera pag. 40 si legge: vice-capozona. Ogni anno, quan- acuti, persino rabbiosi, e l’invidia divenuta incandescente, una se- “Una compagnia di figurinai (tra gli anni ’50 e ’60 dell’800) si diresse a Barbados, do giungeva l’Epifania, l’Azienda dei miei amici Ivano e Cesare che rie di soldatini di piombo che si la più orientale del gruppo d’isole chiamate “Piccole Antille” e di là passò nel Ve- regalava ai figli dei dipendenti abitava­no ai piani superiori del stavano liquefacendo, la nave ed nezuela, nella Colombia, nell’Ecuador. Quei figurinai erano di Ghivizzano, un gra- giocattoli splendidi, costosissi­mi: nostro stesso edificio. Nei mesi il sommergibile “Barbarigo” che zioso castello sulla sinistra del Serchio nella sua valle media. Sono note le qualità di trenini, modellini di auto, navi in che trascorremmo a Fornoli, dove serviva per colpirla ed affondarla avvedutezza, coraggio e intraprendenza degli emigrati della valle del Serchio, di cui miniatura, pupazzi, tutto rigoro- riuscii a trovare nella lettura dei in un gioco di meccanismi­ che mi fa parte Ghivizzano con gli altri centri di Coreglia, Barga, Gallicano. A quesi tempi samente elettrico. La mamma li tanti libri d’avventure che costi- aveva affascinato in quelle rare s’imbarcava a su bastimenti a vela i quali andavano in Portogallo, qui prendeva puntualmente in con- tuivano la biblioteca della signora occa­sioni in cui mamma Aurora sostava una linea di navigazione tedesca. Su questa si giungeva a Barbados, centro segna, me li faceva ammirare per Vitalina il modo per trascorrere mi aveva permesso di giocarvi. della navigazione veliera delle Antille. Dal Portogallo a Barbados novanta giorni tutto il pomeriggio dell’Epifania, le ore scandite dal tuonar dei Non riuscivo a crederci: i miei di navigazione. Allora il porto principale della Colombia era Cartagena. Tornata per­metteva che ne studiassi i cannoni, quei giocattoli rappre- giocattoli in fiamme, bruciati in patria e scioltasi quella prima compagnia, se ne formò un’altra alcuni anni dopo, della quale fece parte Antonio Pacini (il Sardi scriveva nel 1915) console d’Italia in particolari per pochi gior­ni suc- sentarono un rimpianto­ fìsso, il come rimedio d’emergenza per Barranquilla e allora appena undicenne”. cessivi, poi li nascondeva perchè desiderio inappagato, quasi una creare calore­ alla truppa infred- Antonio era il primo figlio di Costantino, sposatosi ventenne a Ghivizzano non si sciu­passero o fossero og- sorta di miraggio. Quando da Ba- dolita. Guardavo avvilito, gli occhi con Angela Antoni (1855). Il primogenito era nato il 3 maggio 1856. Se nella getto di trascuratezza da parte gni di Lucca, sul far della prima- pieni di lacrime, un magone che seconda spedizione dei Ghivizzanesi in Colombia Antonio aveva 11 anni, degli altri bambini miei compagni vera, americani, inglesi, canadesi cresceva dal profondo dell’anima. questa avvenne del 1867. Questi si stabilirono in Colombia, rinunziarono di gioco. Ogni anno il rituale si ri- e tutte le truppe di colo­re, comin- Erano quelle, per me, le imma­ alle statuine di gesso e cominciarono a negoziare in cappelli detti di “Pana- peteva con rigorosa puntua­lità. E ciarono a muoversi per risalire gini che rappresentavano la guer- ma”: li acquistavano a Medellin, città interna nella cordigliera centrale delle la raccolta dei giocattoli cresce- la valle ed assestare ai tedeschi ra e la sua desola­zione. Quando Ande, rivendendoli nelle città della costa e delle isole del mar delle Antille. va, si dilatava, aumentando pro- il colpo definitivo anche tutti noi mi raggiunse, la mamma rimase In misura che il commercio fioriva affluivano dall’Italia i congiunti e i com- gressivamente i miei rimpianti ed li seguimmo, ansiosi di poter ri- a sua volta impietrita ed ammu- paesani tra i quali i Bacci e i Puccini. Verso il 1880 Cherubino, fratello di il desiderio inappagato di poterli trovare il nostro paese e la no- tolita. Guardò i residui fumanti, Antonio, si dedicò all’importazione in Colombia di merci italiane e francesi mettere al servizio delle mie fan- stra casa. Giungemmo a Fornaci chiuse gli occhi, sospirò forte e mi in società con il sig. Antonio Centenaro di Genova. I prodotti italiani erano tasie e dei miei giochi. Neppure accolti da una visione di macerie, pose una mano sul capo, sfioran- sconosciuti in Colombia e incontrarono favore i tessuti, i cappelli di feltro, la guerra,­ con le sue tragiche desolazione, squallore. Un paese domi la guancia con una carez- gli ombrelli, l’olio e il vino di Lucca. Le merci si concentravano a Genova e vicende, riuscì a commuovere in ginocchio, quasi spazzato via za. Stette con me alcuni minuti, di lì a Marsiglia dove vapori francesi in 45 giorni attraversavano l’Atlantico. mamma Aurora nonostante il dalle cannonate­ e dalla quotidia- in attesa che le fiamme del falò I dazi erano modesti, i trasporti pure e il commercio prosperava. Cherubino babbo e lo zio Berto l’avvertisse- na guerriglia fra tedeschi e parti­ si affievolissero. Fece in tempo a Pacini nel 1881 fondò in Magangué, piccola città del dipartimento di Boli- ro che tutti quei giocattoli messi giani. La nostra casa era ago- raccogliere dal muc­chio di cenere var sul Rio Magdalena (circa km.240 a sud di Barranquilla), la ditta “Pacini- sotto chiave correvano il rischio nizzante, squarciata da visto­se un pezzetto del “Barbarigo”. Lo Puccini”, della quale del 1915 erano soci con versamento di capitale Antonio di fare una brutta fine coi bom- ferite procurate dalle cannonate ripulì con cura, provò persino a Pacini (fratello maggiore), Luigi Pacini (fratello minore), Pellegrino Puccini e il cugino Alberto Puccini e tre procuratori: Umberto Puccini, Regolo Puccini bardamenti che si intensificavano che l’avevano martoriata, spa- lucidarlo. E me lo consegnò con e Bartolomeo Bacci con cinque impiegati tutti di Ghivizzano. Sempre nel e le macerie che il fronte faceva rate dalle postazioni tedesche di un gesto accorato che sembrava rilevamento del 1915 dipendevano dalla ditta come commessi di negozio 12 continuamente aumentare ogni Sommocolonia. Vi entrammo dal voler chiedere perdono. indigeni e oltre 40 mandriani per l’allevamento in Magangué di 4000 capi di volta che una cannonata colpiva portone principale, ormai divenu- Ricacciai in gola il pianto e mi bestiame (vacche e vitelli allo stato brado) nelle grandi praterie irrigate dalle la nostra pur solida casa. In quei to una sorta di arco barcollante, strinsi forte a lei. acque del rio Magdalena. Questo settore era affidato a Luigi, il minore dei duri anni di guerra abitavamo a che reggeva travi scolpite dalle - Tratto dall’ultima pubblicazione Pacini, di cui ancora dovremo scrivere. Nel 1892 questa ditta per il commer- Fornaci di Barga e quando nel schegge e dalle pallottole. Lungo di Alfio Tofanelli, “Granelli di Me- cio internazionale fu trasferita sulla costa in Barranquilla. Nel 1894 Cheru- terribile 1944 fummo costretti a le scale, nelle stanze del pianter- moria” - ediz. Promos 2008 – bino si ritirò e restarono il fratello Antonio e il minore Luigi (nato nel 1873). Nel 1910 vi entrò Pellegrino Puccini, cognato dei Pacini per aver sposato la loro sorella Ersilia e altri Puccini, per cui nel 1915 la ditta, nata col nome “Q. Pacini y Hermano” agiva come ditta “Pacini & Puccini”. Cherubino Pacini, Il Comune di Coreglia ha aderito alla iniziativa tornato in Italia, dopo la nascita del primogenito Giulio (1896), non cessò di collaborare alla prosperità della casa, determinato di far conoscere sempre “Puliamo il Mondo Clean-Up the World” meglio in Colombia le merci dell’industria italiana. Resta merito della sua propaganda la diffusione dei cappelli dell’antica ditta “Borsalino” d’Ales- La manifestazione ha avuto luogo sabato 26 settembre alla Torre di Castruccio sandria, i tessuti in cotone e lana, cravatte, colletti, bretelle, borsette, maglie- Puliamo il mondo è l’edizione ita- telminelli, con l’Assessore alle Po- nuove generazioni in particolare rie, ombrelli, scialli, bottoni… Nel genere alimentare le mortadelle, il vino, il liana di Clean Up the World, il più litiche Sociali Valerio Amadei, ha siano sensibili ai temi dell’ambien- vermouth, l’olio d’oliva. Eppoi i marmi di Carrara, carta, caratteri tipografici, grande appuntamento di volonta- partecipato, sabato ventisei set- te e della raccolta differenziata, e gomme Pirelli, automobili F.I.A.T. e prodotti farmaceutici. In esportazione riato ambientale del mondo. Una tembre, all’evento, accompagnan- quanto sia importante ancora una per l’Italia caffè, cacao, pellami, aigrettes (pennacchi), oro in polvere. campagna di pulizia che comuni- do i ragazzi della classe IV della volta il ruolo degli adulti che, con Oltre all’attivazione del commercio con l’Italia la “Pacini & Puccini” di Bar- ca la necessità e la voglia di ri- Scuola Primaria di Ghivizzano ai i loro comportamenti quotidiani appropriarsi del proprio territorio piedi della Torre di Castruccio, dove possono determinare l’educazio- ranquilla s’occupò dell’ingrandimento del porto della città, oggi il maggiore prendendosene cura, che segna i ragazzi hanno potuto toccare con ne ambientale dei loro figli, inse- dello stato. Qui teneva la rappresentanza dell’unica linea (siamo nel 1915) di il bisogno della gente di mettersi mano cosa significa raccolta diffe- gnando che l’amore per il nostro vapori italiani che vi approdavano e appartenevano alla società “La Veloce” in relazione per tutelare gli spa- renziata di materiali quali il cartone, pianeta inizia anche da un piccolo di Genova. La ditta ottenne che la società genovese migliorasse i viaggi e nel zi pubblici, prendendo coscienza la plastica, il vetro. Oltre al succes- gesto come quello della raccolta 1913 i vecchi piroscafi “Città di Milano” e “Città di Torino” furono sostituiti che, oltre a ripulire, si dovrebbe so riscosso dall’iniziativa in tutto il dei rifiuti. con la coppia “Siena” e “” più veloci e destinati ai soli passeggeri. imparare a non sporcare. L’azione mondo, da sottolineare quanto le Ufficio Stampa Comunale Le traversate da e per l’Italia furono dei volontari spazia dalla raccolta ridotte a 24 giorni. Tra le benemerenze MUSEO CIVICO DELLA di cartacce, mozziconi e rifiuti di della Pacini & Puccini si deve scrivere FIGURINA DI GESSO E vario genere nelle piazze, nei bo- delle sottoscrizioni promosse a favore schi e sulle spiagge, alla battaglia dei sinistrati del terremoto di Messi- DELL’ EMIGRAZIONE contro le discariche abusive. Per- na (1908). Anche durante la guerra Per conoscere ché Puliamo il Mondo è anche l’oc- 1915-18 il regio console d’Italia in Bar- le proprie origi- casione per mettere sotto la lente ranquilla, Antonio Pacini, promosse ni, per ricercare d’ingrandimento i problemi legati tra i connazionali una sottoscrizione le proprie radici, al degrado ambientale e costruire per la “Croce Rossa” e, tornando un per scoprire ed insieme le soluzioni possibili. Dal passo indietro, ad iniziativa della co- apprezzare l’ 1993 Legambiente ha assunto il lonia italiana, con ampio contributo arte del figurina- ruolo di comitato organizzatore in della ditta in argomento, il 20 luglio io, visita il Italia, e, grazie al lavoro di oltre MUSEO CIVICO DELLA FIGURINA 1000 gruppi di “volontari dell’am- 1911 fu inaugurato in Barranquilla il DI GESSO E DELL’ EMIGRAZIONE. biente”, porta l’iniziativa in tutto il monumento dedicato a Cristoforo Co- Ti aiuterà a comprendere il fenomeno territorio nazionale, collaborando lombo, da cui questo stato ha derivato dell’ emigrazione. con gruppi, associazioni ed enti il nome. L’opera in marmo di Carrara locali. Il Comune di Coreglia An- fu scolpita nel laboratorio della ditta Tomagnini di Pietrasanta. www.comune.coreglia.lu.it 8 il Giornale di Coreglia Antelminelli Ghivizzano Castello: il fascino di un antico borgo Medievale Il Presepe vivente rievoca gli antichi mestieri

Ghivizzano Castello vi attende con il suo magico Presepe Vivente. Sabato 19 dicembre dalle ore 19,30 in poi, si rappresenterà per le vie del Borgo Medioevale, la natività di nostro Signore.

abato 19 dicembre ri- S torna a Ghivizzano la rappresentazione del Presepe Vivente. A partire dalle ore 19,30, l’an- tico borgo si trasforma. Le vecchie botteghe, i vecchi mestieri e i personaggi di un piccolo villaggio rivivono, ignari dell’evento che di lì a poco si compierà, la loro quo- tidiana opera. Il Presepe di Ghivizzano, in- fatti, si propone di ambientare nella povera civiltà contadina dell’ ‘800 la nascita del Reden- tore. Saranno dunque allestite piccole botteghe, laboratori artigiani, abitazioni dell’epo- ca, e tutto quanto sarà predi- sposto per dare al visitatore la sensazione di aver viaggiato

veramente nel tempo. Trove- remo così fabbri, falegnami, scalpellini e tanti altri mestie- ri, che con i loro attrezzi oggi nella chiesa di S.Pietro e Pao- dimenticati, realizzeranno le lo, una bella mostra di presepi loro piccole opere d’arte. a tema, realizzati dai ragazzi Intorno alle 22,30 poi l’arri- delle scuole del Comune, con vo della Sacra Famiglia, che, tanto di votazione per quello come consueto metterà a di- dopo l’inutile ricerca di un al- che verrà giudicato il più bel- sposizione un servizio navet- loggio, giungerà ai pedi della lo. ta, che da Ghivizzano basso ciente ed impeccabile organiz- trecentesca torre di Castruccio I visitatori, nel loro percorso effettuerà ininterrottamente zazione curata dall’apposito dove, nella capannuccia con il troveranno tanti punti di risto- e gratuitamente il servizio di Comitato. bue e l’asinello, vedrà la luce il ro dove poter gustare i prodot- andata-ritorno verso il paese Un’occasione da non perde- Bambino Gesù. I Magi arrive- ti tipici locali come caldarroste, antico. re, per far scoprire a parenti, ranno poi dal lontano Orien- vin brulè, necci, frittelle, salu- Un evento, il diciassettesimo, amici, conoscenti, in una notte te per offrire i loro suggestivi mi, dolci ed altro. che anche quest’anno attirerà magica, l’affascinante borgo di doni. Facile raggiungere il Borgo. una moltitudine di visitatori, Ghivizzano Castello. Sarà inoltre possibile visitare L’Amministrazione Comunale come sempre accolti dalla effi- Ufficio Stampa Comunale il Giornale di Coreglia Antelminelli 9 Ghivizzano Castello: il fascino di un antico borgo Medievale Un successo la giornata dei Norcini a Castello

Una iniziativa ricca di sapori, storia, arte, cultura e tradizione. Diverse le centinaia di visitatori che lo scorso 13 settembre hanno invaso l’affascinante borgo medioevale.

La manifestazione, inserita a pieno titolo fra le più impor- tanti iniziative di promozione e valorizzazione del nostro terri- torio, si è svolta lo scorso mese di settembre ed ha registrato un incremento di visitatori rispetto alle scorse edizioni, conferman- do l’interesse di molti buongu- stai per la qualità e la bontà dei prodotti offerti. L’evento, promosso da “Ponti nel Tempo”, è un progetto am- bizioso e riuscitissimo di mar- keting territoriale sostenuto dalla Provincia di Lucca e da numerosi altri enti fra i quali il Comune di Coreglia Antelmi- nelli. La Domenica è trascorsa felice- mente all’insegna del “Bello e del Buono”, in un magico connubio tra sapori, storia, tradizioni, ed ai visitatori è stata offerta l’op- portunità di conoscere ed appro- fondire l’arte del “norcino”. E così, oltre che dal fascino uni- co di Ghivizzano Castello, l’at- tenzione dei visitatori è stata attratta dei prodotti tipici locali e della norcineria: dal salame al prosciutto di Ghivizzano, al prosciutto bazzone della Gar- fagnana e Valle del Serchio, dal boccone al fungo porcino di Co- reglia, dal lardo al biroldo, alla via dei pani e….. così via. Come sempre molto caratteristi- co l’arrivo del treno dei sapori ed altrettanto apprezzato il ser- vizio navetta offerto dall’Am- ministrazione comunale. Come sempre, per la buona ri- uscita della manifestazione è stato prezioso l’aiuto del grup- po Storico di Ghivizzano, delle altre Associazioni paesane, del SER, dei volontari e dell’infati- cabile Rolando Bellandi, Consi- gliere Comunale ed Assessore alla Comunità Montana con delega specifica alla valorizza- zione dei prodotti tipici. Gra- zie al loro spontaneo e gratuito contributo questa manifestazio- ne di anno in anno è cresciuta fino a divenire uno degli eventi di punta del progetto “Ponti nel Tempo”. Ufficio Stampa Comunale 10 il Giornale di Coreglia Antelminelli

Una Collaboratrice I CognomiRubrica a cura di: Rita Camilla Mandoli veramente Speciale I Cognomi di Ghivizzano Feudo dei Rolandinghi, poi possesso del Comune Frediani da Frediano, nome di un Santo molto Da tempo il nostro giornale si av- alla presenza dei suoi tre figli, di Lucca, crebbe notevolmente di importanza sot- legato alla storia lucchese. Una tradizione lo dice vale della preziosa collaborazione della moglie e della madre. to Francesco Antelminelli, prima Vicario, poi Conte di origine irlandese, ma il nome Frigidianus o Fri- della Sig.ra Mandoli che cura con Uno studio genealogico retro- di Coreglia, che dal 1329 al 1355 dimorò in questo giano forse può dirlo anche originario della Frigia. precisione e competenza la ru- spettivo del casato Martinelli che castello. Dal 1438 al 1441 fu possesso del Capita- Ma a noi interessa il fatto miracoloso di tale im- brica dei cognomi più diffusi nel dal lontano antenato, un tenente no di Ventura Francesco Sforza. Successivamente portanza, come riferiscono alcune testimonianze nostro comune. vissuto nel Seicento arriva fino a ritornò sotto la dominazione lucchese. storiche, secondo le quali il Santo avrebbe deviato Recentemente si è distinta a Luc- oggi. Un lavoro su cui ci sarebbe Proprio a Ghivizzano noi compiamo un “giro” tra il corso del fiume Serchio, che aveva provocato ca, in occasione della visita del molto da dire, poiché la ricerca i cognomi che hanno segnato e segnano la sto- molte inondazioni nella piana lucchese, con note- Presidente del Panama, di origine sul quel casato dei Martinelli, co- ria del paese. E come ben sapete, ci limiteremo a voli danni a persone e cose. lucchese, Riccardo Alberto Mar- gnome diffusissimo nella frazio- tinelli, al quale ha consegnando ne di Sant’Anna, ha comportato fare una breve, e quanto più possibile chiara nota I nostri antenati hanno dunque amato questo l’albero genealogico del Casato diversi mesi di ricerche e molta del loro significato. Ma non ci dispiacerebbe- sof Santo Vescovo, attribuendogli anche le virtù di Martinelli. Una ricerca a ritroso attenzione al fine di evitare peri- fermarci sulle attività che hanno dato origine ad taumaturgo e per questo a lui dedicarono chiese dal 1600 a oggi, curata apposita- colose omonimie. alcuni cognomi. Tuttavia il tempo incalza. Quindi e pievi. mente per il Presidente del Pana- Alla cerimonia era presente an- rimandiamo questa idea progetto, sollecitata an- Giannelli, da un vezzeggiativo Giovannello si è ma, i cui nonni sono nati al Palaz- che il Sindaco di Lucca che ha ap- che da alcuni lettori, i quali ci hanno chiesto se passati a Giannello, figlio di un Giovanni, forse zaccio, in Sant’Anna Lucca. prezzato questo generoso omag- questa nostra rubrica può essere raccolta in un il più giovane, per distinguerlo da quello senior. Tanta l’emozione al momento gio. Nella foto una momento della fascicolo. Il nome Giovanni di origine ebraica rimanda ad una etimologia il cui significato può essere “mi- della consegna al Presidente Mar- cerimonia. Chissà! tinelli, avvenuta nella chiesetta Il Direttore - Giorgio Daniele Antoni certamente figlio di Antonio, nome del sericordia di Dio, dono di Dio” o anche “grazia del Santo Spagnolo che viene venerato in tutto il Signore.” mondo. E’ il nome più comune in Italia e non solo. Puccini, figlio di Puccino, un diminutivo del nome L’ etimologia di questo nome è incerta e discussa. Iacopo, che ha dato per aferesi Puccio e Puccino. Il suo significato ha dato origine a molte- inter Iacopo o Giacomo è un nome di antica tradizione pretazioni. Nel Rinascimento lo si volle collegare biblica e cristiana. Giacobbe-Giacomo sono due con il nome greco anthos, fiore, dunque “stirpe nomi provenienti dall’aramaico-ebraico che signi- fiorente.” Altri preferirono rifarsi al prefisso etru- fica “protezione, orma”. sco-latino ante, “stirpe che precede”, altri ancora Dunque può significare “Dio è il mio protettore”, lo collegano ad anti, “colui che affronta, che com- ma anche “Cammino sulla orma di Dio che mi fa batte.” da guida e da difesa.” Camilli anche questo è un patronimico, cioè figlio Raffaelli figlio di Raffaello, è un nome teoforico, di Camillo più precisamente Marco Furio Camil- perché include il nome di Dio. Composto da due lo, nome del generale vincitore dei Volsci e degli parole: dall’ebraico si è giunti al greco Raphael, Etruschi. Il nome Camillus deriva dal latino e indi- che deriva dalla parola rapha che significa guarire, ca il giovane addetto alle cerimonie sacre. e da El, forma abbreviata di Eloim, Dio: dunque Carboni è un soprannome da mestieri, legato “Dio ha guarito”. all’omonimo minerale e alla industria estrattiva, E’ l’arcangelo che guida Tobia il Giovane nel suo proviene dal latino carbo, carbonis, mutuato dal viaggio verso Rage e guarisce Tobia il Vecchio dal- Premio di Poesia Piero Cervetti: i vincitori sanscrito car o Kar che significa ardere, produrre la cecità. Il culto di San Raffaele è così diffuso che Nella sala comunale di Ghivizzano si è tenuta la premiazione del 2° premio calore, come nel greco ker-aunos folgore, fulmi- addirittura è stato proclamato patrono dei medici internazionale di poesia intitolato al poeta Piero Cervetti, promosso dal circolo ne. oculisti e farmacisti. culturale “Il Soffio”, con la collaborazione della Cesare Viviani. Al pubblico Cipriani di Cipriano discendente e figlio. Deriva Sarti soprannome da arti e mestieri, deriva dal la- intervenuto, era presente anche il fratello di Piero, il Dr. Cervetti Mosè, è stata dal nome proprio personale legato al culto di vari tino sartor, sartoris, sarto, “colui che taglia e cuce ricordata la figura del poeta, grecista di fama e uno dei massimi conoscitori San Cipriano, vissuti tra il II e il VI secolo.Si può i vestiti”. Può anche rifarsi alla voce latina sarcire della sestina antica..Il primo premio è andato a Maurizio Alberto Molinari di riferire anche legato al toponimo storico con va- cioè raccorciare, rappezzare, restaurare. Noviglio con la lirica Isola nel mondo, il secondo a Fiorella Defons di Lucca rianti etniche dal significato esteso di “oriundo e Sarti è un cognome che indica una attività creati- con Quiete; il Terzo a Daniele Marchi di Lucca con Differenze. Ai finalisti è proveniente da Cipro”. va, ma anche la capacità di far fronte alle neces- stata consegnata copia dell’Antologia del premio che contiene tutte le liriche Il termine deriva dal greco Kypros, cioè “pianta sità, utilizzando, recuperando, restaurando quello partecipanti. L’edizione ha visto la presenza di poeti di varie nazioni: Usa, odorosa, cipresso aromatico”, ma anche dal lati- che si aveva a disposizione. Australia, Svizzera, Francia e un ringraziamento è andato al circolo Alias no cuprum, “rame”, in riferimento alla produzione Insomma dei veri maestri di economia. di Melbourne che ha collaborato alla diffusione del bando. In chiusura la minerale dell’isola. Rita Camilla Mandoli poetessa Grazia Maria Tordi ha letto alcune liriche di Cervetti. Il Lago Santo Tra Storia e Leggenda Riceviamo da Enzo Togneri, nostro prezioso collaboratore, questo interessante articolo tratto da “Guida dell’Alto Appennino Modenese e Lucchese di Giovanni Bortolotti” Tamari Editori in Bologna, 2° edizione 13.09.1961, che con piacere pubblichiamo. a definizione dei confini to il Consenso, nel 1567 inviò il origine dalla ostilità fra la Casa furono costretti a ritirarsi. Molte esistente nell’archivio di Stato tra Barga e Pievepelago, suo consigliere di Stato, Pietrino d’Este e i granduchi di Toscana. sono le leggende sul Lago e tut- di Modena, narra che un folto L cioè tra il Granducato di Bello di Alba. Egli andò a visitare Essi cessarono quando nel 1585, te tendono a spiegarne l’appella- numero di cacciatori avevano Toscana e gli Stati Estensi, fu i luoghi contesi, i suoi ingegneri Alfonso II Duca di Modena, de- tivo di “Santo”. Tutte conducono ucciso un buon numero di orsi, assai laboriosa, riguardando la fecero rilievi e mappe e nell’an- cise di ricercare un accordo con al fatto che all’annegamento nel non potendoli trasportare interi, proprietà dei boschi il diritto di no seguente, il 14 febbraio 1568, Firenze, sia per concludere il Lago di una o più persone segui- li squartarono sul ghiaccio del pascolo, ma soprattutto il diritto emanò il progetto che stabiliva i matrimonio di suo cugino Don va la benedizione delle acque. Lago Santo, per l’abbondanza di pesca nel Lago Santo. Conti- nuovi confini ed i rispettivi diritti Cesare, che gli succederà sul Riporto comunque alcune storie del sangue degli orsi ed anche di nue erano le risse, i ferimenti ed di pascolo. La sentenza del Bel- trono, con donna Virginia De’ più conosciute: alcuni cacciatori feriti, il ghiaccio i sequestri di greggi, fichè i due lo non fu accettata dagli Estensi. Medici, sia per avere l’appoggio Si racconta che alle Tagliole di- si ruppe e diversi cacciatori af- Principi affidarono la soluzio- Si riaccesero le lotte e nel 1575 di Firenze per conservare alla moravano due cacciatori, uno fogarono. In quell’occasione salì ne di quella intricata questione fu invocato un nuovo arbitrato Casa D’Este il dominio di , buono e religioso, l’altro liber- lassù il vescovo di Modena per ad un arbitro. Fu scelto Ema- ad Emanuele Filiberto che inviò ambito dal Pontefice. Il Trattato tino ed amico del diavolo. Un officiare il rito funebre e, dopo la nuele Filiberto di Savoia, allora l’ingegnere milanese Alessandro del 1844 risolse la questione dei giorno d’inverno essi andavano benedizione fu sempre chiama- regnante sul Piemonte. Questi Resta che confermò la senten- confini, portati al “Crinale”, ma a cacciare il lupo, dalle parti del to Lago Santo. Non è però stata chiese che anche il Cardinale di za del Bello. Le liti tra Pievaroli non la proprietà del terreno e Lago Santo. Lo trovarono e gli riscontrata traccia di una visita Ferrara fosse d’accordo. Ed avu- e Barghigiani avevano in realtà dei diritti di pascolo e di pesca, spararono. Il lupo ferito, scappò del vescovo di Modena al Lago sorse quindi un diverbio fra i co- attraverso il lago che era coperto Santo. L’origine più attendibile muni di Barga e di Pievepelago di ghiaccio ed era inseguito dai dell’appellativo “Santo” è quello accentuato dalla valorizzazione due cacciatori, a causa dell’ab- collegato al Lago Santo parmen- turistica del Lago. La vicenda di bondante sangue che sgorgava se. Due laghi assai lontani fra di questo lungo disaccordo è sta- dalle ferite del lupo, il ghiaccio si loro che sono i due laghi più im- ta risolta dalla Ordinanza d’ap- screpolò e i due cacciatori finiro- portanti dell’Appennino. In pas- provazione di Conciliazione del no nelle acque: Il cacciatore cat- sato quei luoghi impervi furono Commissario per la liquidazio- tivo affogò mentre quello buono guardati con religioso terrore e ne degli usi civili di Bologna del si salvò per miracolo. Altro epi- come divini o come sede degli 27 giugno 1960. Il lago Santo logo della storia è il seguente: Dei. Certamente presso i Roma- è ricordato nella storia solo per Il cacciatore buono sentendo ni, ogni fonte, ogni fiume ed ogni disaccordi di confini e di diritti suonare la campana della chiesa lago aveva il suo Dio minore. Po- di pascolo e di pesca. Il paese che invitava a Messa, desistette teva essere così anche presso i delle Tagliole è relativamente dal rincorrere il lupo e si salvò, Liguri che abitavano questi luo- recente, solo ai primi del 1600 l’altro invece per la rottura del ghi. Sovente nei nomi di monti, divenne Parrocchia. Unico fatto ghiaccio, perì. Le benedizioni fiumi o di altri luoghi si trovano saliente è la guerra fra Modena che il sacerdote delle Taglio- tracce della lingua e delle abi- e Lucca, quando, nel 1613 il pa- le, accorso sul luogo, impartì al tudini più antiche. Per quanto ese fu invaso da soldati lucchesi lago, gli procurarono l’appella- le leggende siano sono sempre che uccisero quattro persone e tivo di “Santo”. Altra spiegazio- simpatiche perché danno un sa- incendiarono molte case, finchè ne, risalente al XVI secolo ed pore romantico ai luoghi. il Giornale di Coreglia Antelminelli 11 Giovani che si fanno onore Un Medico si racconta GONNELLA UN AMICO figlio del rag. Giorgio Marco Serafini e della prof.ssa Laura (Tratto da I racconti del Dottor Giovanni Marchetti) Mazzoni, si è laureato il 28 settembre scorso, Molte volte ho avuto il desiderio presso l’aula magna della Facoltà di Ingegneria di scrivere di Trento, ma solo ora a distanza di anni dalla sua mor- di Pisa, discutendo con i relatori professori inge- te mi sento di farlo. Infatti, non è gneri Paolo Nepa e Giuliano Manara per il corso facile parlare di una persona alla di studio di Ingegneria delle Telecomunicazioni quale si è stati legati da un forte la tesi di laurea dal titolo: “TAG SENSING” cioè vincolo di amicizia, c’è troppo coinvolgimento emotivo. lo studio dei TAG RFID (Radio Frequency IDenti- Parlare di Trento significa deli- fication) applicati a sensori per la misurazione di neare una personalità dalle mille parametri ambientali (temperatura ecc.) e fisici sfaccettature, fuori da ogni tipo di (accelerazioni shock ecc.) riportando la votazio- catalogazione. Amministratore e uomo pubblico, ne di 102/110. pittore, ristoratore. Non sta a me La Redazione de Il Giornale di Coreglia si rallegra valutare il suo operato politico con il neo ingegnere, per aver raggiunto questo che spesso mi ha trovato in posi- prestigioso traguardo, e formula l’augurio di una zione critica, anche perché ai miei a sé con le persone che lo guarda- appunti soleva ribattere che la coe- vano esterrefatte. brillante carriera professionale. renza è la virtù degli imbecilli. Passavamo quasi tutte le serate in- Come pittore aveva a mio avviso sieme, prima al caffè della Patria a figlia del nostro Diret- una carica passionale che esplode- giocare a biliardo e poi a passeg- Sara Daniele va come un magma traducendosi giare fino alla Croce discutendo tore e dell’insegnante in un cromatismo a volte violento, del più e del meno, ma soprattutto Maria Grazia Nanini, il 16 ottobre scorso, a a volte tetro che difficilmente ti di arte e filosofia contemporanea 22 anni, ha conseguito presso l’Università de- lasciava indifferente. Era estroso sulle quali aveva raggiunto delle gli Studi di Pisa, facoltà di Economia e Com- anche come ristoratore. discrete competenze da autodidat- Alla sera, quando tutti i suoi pen- ta. Si facevano le ore piccole e que- mercio, il prestigioso traguardo della laurea in sionanti si erano ritirati nelle loro sta è la ragione per cui al mattino Economia e Commercio, riportando la brillante stanze, lui improvvisava per gli arrivavo sempre tardi all’ambula- votazione di 110 con lode. amici delle frittate gigantesche di torio, ma i Coreglini lo sapevano La giovane Sara ha discusso con la relatrice Prof. dozzine di uova, degli spaghetti e dopo i primi tempi smisero di a base di ortica ed erbe varie, “ca- brontolare. ssa Elena Carpi, la tesi dal titolo “Le Teorie Eco- nugioli”, che erano delle vere schi- Capitava che trascorressimo in- nomiche della Scuola di Salamanca”. La Com- fezze, ma se era in vena creava dei sieme anche qualche pomeriggio missione d’esame oltre alla relatrice era com- piatti divini. della domenica quando non ero posta dai professori Miolo (Presidente), Carlesi, Buongustaio e insaziabile, un gior- di turno e allora andavamo al ci- no in cui aveva deciso di stare a nema o alla Casina Rossa a Lucca (vice preside della facoltà) Fanti e Pochini. dieta si mangiò un’ intera teglia di per consegnare funghi o barattoli La Redazione, nel rallegrarsi per questo im- mele al forno. di carciofini sott’olio. portante traguardo raggiunto, augura a Sara Al di là di questi aspetti a me pia- Il suo aspetto esteriore e il modo di poter conseguire altrettanti successi nella ce ricordarlo come una persona di porgersi davano l’impressione dall’intelligenza vivida con la qua- di un’estrema sicurezza e di una specialistica e nella professione. le ti potevi anche scontrare, ma personalità granitica, in realtà era sempre a viso aperto e con stima un sentimentale e aveva i suoi mo- reciproca. menti di incertezza e malinconia Valentina Lucchesi di Ghivizzano, figlia di Estroverso, aveva estrema capa- che si accentuarono soprattutto Luciano e della Sig.ra cità di stabilire rapporti con tutti, dopo la morte della madre adorata Lazzerini Doriana, ha conseguito la laurea di spe- ma il suo carattere irruento , che lo e della figlia Silvana, la sua “Silva- cializzazione in Chimica e Tecnologia Farmaceuti- portava ad esprimere giudizi sen- nina”. za farsi troppi problemi, gli procu- Malgrado fosse laico e mangiapre- ca, presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di rava molti nemici. ti era credente e prima che si am- Pisa, discutendo la tesi dal titiolo “Rational design, Anche il suo aspetto trasandato e il malasse soleva dirmi: “Ringrazio synthesis, and evaluation pharmacological of car- suo fare disinibito facevano storce- il Padreterno che mi ha fatto arri- boxamide derivatives as cannabinoid 2-receptor re il naso a più di una persona. vare alla mia età in piena salute”. Ricordo di un viaggio a Mosca Ma poi la malattia arrivò in tutta ligands”. Eccellente la valutazione conseguita che fatto con lui ed altri amici in cui la sua crudescenza e devo dire che è stata di 110 e lode. ebbe la sfrontatezza di togliersi la seppe affrontare con determi- Alla neo Dottoressa, la Redazione formula i più le scarpe all’aeroporto appenden- nazione scherzando anche sulla dole ad un bastone sulle spalle menomazione subita e facendomi sinceri auguri per il risultato raggiunto e l’inizio di semplicemente perché gli doleva- coraggio. una brillante carriera. no i piedi. Naturalmente l’odore Non è morto come un omuncolo, La Redazione emanato dalle scarpe non doveva ma come un uomo vero, dignitoso essere proprio un profumo di rosa e sereno. perché presto creò il vuoto intorno Questo era Trento.

Ai rallegramenti del Giornale si uniscono enogastronomica e dell’anali- si sensoriale degli alimenti e quelli del Sindaco del nostro comune ospiti d’eccezione membro della condotta Slow Lo scorso due ottobre, due tu- Rolando Bellandi, che oltre ad Food di Bracciano. risti di eccezione, accompa- essere Assessore presso la Co- Lo scorso mese di maggio, il Carissimi Marco, gnati dalle rispettive consorti munità Montana della Media Sindaco e il Direttore del Gior- hanno fatto visita al nostro Valle del Serchio è fiduciario di nale di Coreglia, a loro volta Borgo. Il Generale Stefano zona dello Slow Food. erano stati ospiti della 46° Bri- Fort ed il Colonnello Maurizio Agli ospiti sono stati presenta- gata Aerea di Pisa in occasio- Sara e Valentina, Salvadorini, rispettivamente ti e proposti i tradizionali pro- ne della cerimonia per il rag- Comandante e Vice Comanda- dotti tipici quali il biroldo della giungimento delle 5000 ore di una comunità è tanto più ricca, quanto più elevato è il li- te dell’Aereoporto Militare di Garfagnana, il lardo, il bocco- volo del velivolo militare CJ27, vello culturale dei propri cittadini. Pisa, con le Signore Rossana ne al fungo porcino di Core- con tanto di sorvolo a bassa Vi sono pertanto grato, per il prestigioso risultato conse- Laita e Stefania Giovannetti, glia, il salame al prosciutto di quota sulla nostra Valle. sono stati ospiti dell’Ammini- Ghivizzano, il prosciutto baz- guito nello studio dell’ Ingegneria, dell’Economia e della Un particolare ringraziamento strazione Comunale ed hanno zone della Garfagnana e così al Dottor Paolo Tagliasacchi, Chimica, presso l’Università degli Studi di Pisa. Nel por- potuto apprezzare la bellezza via. Un incontro non casuale in già direttore del museo civico gerVi rallegramenti vivissimi anche a nome dell’Ammini- del luogo, il museo civico del- quanto la Signora Rossana Lai- di Coreglia per oltre 25 anni strazione Comunale, formulo l’augurio sincero affinché il la figurina di gesso e dell’emi- ta è sommelier ed enogastro- che, se pur in pensione, per grazione e la bontà dei pro- noma, socia fondatrice di Epu- l’occasione ha offerto la sua vostro futuro sia ricco di successi e di soddisfazioni. dotti tipici locali. laea, importante accademia preziosa consulenza ai gradi- Il Sindaco L’incontro è stato organizza- internazionale per la formazio- ti ospiti. (Dr.Robledo Funai) to con cura anche dal Signor ne e promozione della cultura Ufficio Stampa Comunale 12 il Giornale di Coreglia Antelminelli

Coreglia nei miei diari di Franco Samoggia state 1937 Coreglia. A cinque mente ed in emergenza dai nostri Patrizia e Marco, che mi consi- mi ha detto di aver visto Paolino E anni, fucile di legno puntato. genitori, con anziani professori derano un papà importante e ri- Coli nel negozio di sport in piaz- Pum pum. E Zita, una core- sfollati, si svolgevano di inverno in spettato da tutti, sono pietrificati; za Duomo vicino a quello di arte glina, alta e asciutta come un ac- una casa della Penna ed appena nella penombra vedo i loro occhi sacra. ciuga, vispa e veloce, piombò a iniziava la primavera, così come sbarrati per l’incredulità. Si parla un po’ di Coreglia e din- terra di schianto. Ci rimasi io, sec- prima che arrivasse il freddo, in Poi Piccinini mi abbraccia forte torni e di coreglini. Fra l’altro vien co come una salacca. Lei si rialzò luoghi diversi, all’aperto. Come la dicendomi. “Avevo giurato che fuori che la moglie di Augusto è subito ridendo e divenne un gioco panchina di Mentusardo, lo slargo come ti avrei rivisto ti avrei dato una delle tre o quattro ragazze che si ripeteva tutte le volte che la della Penna o “nelle prata” fuori uno schiaffo! Ho mantenuto il giu- che stavano nella casa sopra a incontravo, si ripeté anche l’anno porta San Michele, sotto il “pallaio” ramento! Come si fa a far passa- quella di Piccinini. Una mi pare dopo e poi, negli anni successivi, che occupava parte del piazzale re più di vent’anni senza un cen- si chiamasse Teresa, una Sandra, io più grandicello, lei più anziana dove si affacciavano sia l’abside Quanti anni sono passati dall’ul- no, un saluto, senza una cartolina, forse è la più piccola che non ricor- lo andava a raccontare in giro!! della chiesa omonima sia il ma- tima volta che sono stato al pae- senza due righe!!” do. Una di loro, ogni tanto, faceva Sai mi sparava ed io mi buttavo in cello. sello! Ventuno! Dal 1955 quando il “Hai ragione, non mi giustifico, ma le riffe con un’altra ragazzina della terra di colpo! E lui si divertiva! E Fra i professori ne ricordo, in 14 e il 15 di Agosto, con Anna, mia non hai un’idea di cosa non ho fat- casa di fronte. giù risate! modo indelebile uno, un anzia- sorella, e alcuni amici, tentammo to io in tutti questi 20 anni. Dopo L’organizzazione della adozione no generale dell’Esercito, di Arti- di raggiungere il Lago Santo ma la morte di mamma nel 1956 sono dei Castagni alla quale avevamo glieria, mi pare che si chiamasse fummo bloccati al Passetto da un rimasto con Paolo ed Anna e per aderito Paolo ed io, a mio giudizio Angeli che spiegava la geometria vento feroce e da nebbia. fortuna con la vecchia ma impa- non ha raggiunto i suoi fini, anzi. euclidea, piana e solita, in manie- Nubi basse che sfioravano il crina- reggiabile zia Ada. Poi, appena L’idea però era buona chi sa che ra entusiasmante e comprensibile le e non ci consentirono di prose- sposato con Mara e con Marco ap- non possa essere riprodotta in al- per chiunque, aiutandosi in modo guire. Avevamo dormito a Pretina pena nato, mi sono trasferito nel tri luoghi con maggiore successo. esemplare con delle tavole co- in una capanna, con le pecore e 1959 da Firenze a Milano a lavo- Per esempio a Coreglia che è un lorate e con dei solidi costruiti di avevamo avuto dal pastore, scot- rare in un grande gruppo, in Me- po’ più accessibile di Cerasa. Una cartoncino. Teoremi di Pitagora, di ta per colazione, tiepida, squisita, diobanca. Poi mi hanno mandato festa delle Selve con adozioni di Euclide, perimetri ed aree, il 3,14, pescata con una foratina dal paio- a Napoli nel 1963 a dirigere una antiche piante. i volumi e le superfici laterali e to- lo appeso alla catena del camino. grande azienda dell’IRI piena di Settembre 1990. Nello sfogliare tali dei solidi me li ricordo come se Tornammo indietro e ci fermam- problemi. In questo periodo, nel uno dei miei album di fotografie fosse oggi. mo a Torricella, al Solco Rovinoso, 1965, è nata Patrizia e nel 1968 me ne è capitata una serie di Co- Maggio 2000. A casa a Firenze proprio dove inizia il baratro. sono tornato di nuovo a Milano in reglia dove mio fratello ed io sia- guardo le fotografie del passato e Oggi in questa bella giornata d’Ot- cima ad una finanziaria del Grup- mo fotografati con delle bambine. rimugino. Devo tornare a vedere tobre, venendo da Firenze, ci sia- po Bassetti, con una quindicina di E’ stato una sorta di richiamo alla dove è la casa di Zita, anzi le due mo fermati a vedere il Ponte del società da seguire e dal 1973 sono memoria. case di Zita. Il primo anno ci affit- Diavolo, per Marco e Patrizia era la rientrato di nuovo a Firenze a capo A Coreglia c’era il vezzo di appic- Coreglia 1942. Lucidare i bei tò una villetta col piccolo giardino prima volta che risalivano la valle di una importante società elettro- cicare fin da piccini le fidanzatine candelieri di argento, sia di San davanti, sul viale che da fuori por- del Serchio e venivano a Coreglia. nica che progetta e produce radar ai bambini. Te le appiccicavano Martino, sia di San Michele era un tava al Piantaio, sul lato sinistro Una fermata d’obbligo alla Cro- complessi e difficili. Tutto questo come francobolli e poi per staccar- compito che svolgevo insieme a salendo. L’anno dopo ci affittò, o ci ce. Fotografie ricordo con le cime senza mai tirare il fiato, volando le ci voleva una vita. A me, avrò Piccinini, il padrone della casa che trovò in affitto, una parte della vil- dell’Appennino innevate. E avanti. di qua e di là, per mezzo mon- avuto quattro anni, quando mi ap- avevamo affittato per alcuni anni. la sulla destra del viale di ingresso Ho lasciato la macchina in Pianta- do, dall’America Latina al Sud Est piccicarono la prima, era la figlia di Ci toccava, mi toccava, almeno al paese, che aveva un giardino io e siamo tornati indietro a piedi. Asiatico e per l’Italia, con incarichi un coppia in villeggiatura, di Lucca, una volta all’anno in occasione o più grande che si stringeva a pun- Avevo visto, passando, San Mar- da alle Alpi, da Alghero e stavamo spesso insieme come della ricorrenza del Santo o per la ta verso la chiesa di San Martino e tino che aveva il portale aperto. a Rimini. Un rifrullo da non finire. possono stare due bambini di 3 o festa di Pasqua o di Natale. Chi sa il Parco della Rimembranza. Pro- Siamo entrati per visitare questa Coreglia era proprio fuori da ogni 4 anni. Dalle fotografie si vede che se ci saranno ancora, e dove, tut- prio lì su un blocco squadrato di antica chiesa. Quante volte con mia possibilità di sosta ma non era carina ed aveva riccioli biondi. ti quegli arredi d’altare d’argento! marmo ho una foto con la mia zia Gigi Piccinini ero venuto a lucidare fuori però dal mio ricordo e con Io la ricordo solo perché ci sono Oltre ai candelieri, gli ostensori, i Giovannina e una dove imbraccio gli argenti, tutti molto belli o al- Coreglia anche te.” le fotografie di noi due nelle selve crocifissi, calici e pissidi, incensieri il fucilino di legno con cui sparavo meno a me ragazzetto, allora così Finge di capire ma in realtà non e per le strade. Si vede che sem- e porta incenso. Roba da museo a Zita (in fondo a questa, appog- parevano. credo proprio che la spiegazione bravamo una coppietta armoniosa oggi. Come erano belli, un po’ di giata al muricciolo, c’è mia madre). Entriamo, e passando dalla luce gli sia bastata, ed in fondo, ha ra- e così ci fidanzarono. Franco e…. fatica ma anche la soddisfazione, Il blocco di marmo doveva essere alla penombra scura dell’inter- gione. Franco e…… alla fine, di vederli scintillare. l’inizio, la base, di un monumen- no, avanziamo verso l’altare per Poi verso i sette anni me ne ap- Estate 1944. Arrivai in Chiesa to ai Caduti che non so se sia mai vederlo da vicino e, dopo esserci piopparono un’altra, era una bam- per la Messa domenicale. Era pie- stato realizzato. Se un monumento guardati un po’ in giro, stavamo bina del paese con tanti riccioli na di gente ed io ero entrato arzil- ai Caduti a Coreglia non ci fosse si tornado indietro, quando proprio in neri e due grandissimi occhi di os- lo e tranquillo dalla porta centrale. potrebbe riprendere in mano il pro- fondo, nella zona più buia, all’in- sidiana che brillavano come stelle. Quella davanti. getto di allora o farne uno nuovo. terno della facciata, vedo un uomo Una bambina vivacissima e sem- Ero in ritardo. Il Priore era già in cima ad uno scaleo che armeg- pre allegra. Era molto carina an- salito sul pulpito e stava per ini- gia, mi avvicino: è Piccinini. Deve che lei ed io credo di averla vista ziare la spiegazione del Vangelo e essere vicino agli ottant’anni. in giro per il paese spesso ma di la predica quando irruppe in una A casa di Luigi Piccinini avevamo averla presa per mano per giocare sorta di invettiva “Certi giovinastri abitato, mamma la zia Ada ed i forse due o tre volte. Anche qui i dai cattivi costumi che questa not- miei fratelli in un primo periodo coreglini ci dovettero vedere una te hanno fatto baldoria fin sul Sa- del nostro soggiorno di guerra a combinazione armoniosa. Lei coi crato e sulle scalinate della nostra Coreglia ed egli ci aveva aiutati in suoi riccioli neri ed io con i riccioli chiesa....” E puntava il dito verso il quei tempi difficili anche a trovar biondi, lei aggraziata ed io “per- basso, forse non era puntato pro- da mangiare, ed in più ci aiutava benino”. Stavamo bene insieme si prio verso di me come a me sem- ad avere contatti con la gente dei vede. Franco e… Franco e… e ci brò, tanto che mi rintanai nascon- dintorni, mi insegnò a trovare i sono voluti anni per spiccicarsi. dendomi in mezzo alla gente. funghi, a “fare stipette”, ad avere Poi è arrivata l’età dei 12 anni e La sera prima, da ragazzacci quali i primi approcci con gli arnesi da me ne hanno appiccicata ancora eravamo, (oggi sarebbe roba da falegname. una. Questa volta era una bambi- ridere) eravamo andati in giro per Poi la mia famiglia passò ad abi- na con un visino dolce e affilato, il paese a cantare e a fare schia- tare, un poco più in alto, nella con i capelli neri lisci e lunghi, un mazzi e forse qualcuno aveva an- casa del Moscardini, più grande e Rimaniamo ancora un po’ a parlare carattere solitario e negli occhi la che superato i limiti, peraltro mol- più comoda per noi, a pochi me- e poi lo lascio che stava risalendo malinconia di una guerra che ci to ristretti allora, della decenza tri dalla sua. Ricordo i giochi con sullo scaleo. Non l’ho più riveduto. sovrastava e vi si leggeva paura verbale. Saremo stati una decina, i bambini e le bambine dei vicini Usciti da San Martino, ritorniamo e sconforto come in tutti noi. Ma non più, ragazzi e ragazze, tutti sulla grande terrazza di casa sua in Piantaio e ancora un po’ fra- ciononostante: Franco e… Franco “villeggianti” , anche se villeggian- Novembre 1943. Verso Deb- che a volte ci permetteva di usare. stornato, guido moglie e figli in un e… poi la vita è andata avanti e … ti di lunga data e quindi coreglini bia a veglia. Mamma, io e Paolo. Le ore passate nel negozio di fa- giro del paese. La gente mi guarda, più niente Franco e … Franco e…. di adozione che, come si diceva, Notte nera e non c’è luna. Neve legname dove lavorava e dove ho percepisce che non sono uno del “avevano passato la Croce” più di per terra. Lampada a carburo. Si imparato le poche cose che so fare tutto “nuovo” ma nessuno riesce a 10 volte, sufficienti a detta dei vede a malapena dove si mettono con le mani e col legno. Le lunghe mettermi a fuoco o forse non vuole locali, per essere diventati un po’ i piedi. Un’ora di strada: di più? Si passeggiate, giù per lo scorcione, ed io non ho voglia di parlare. Non matti e “coreglini ad honorem”. arriva. Il camino acceso col ceppo a Gallicano dove aveva parenti e a vorrei correre il rischio di prender- Fatto sta che il priore, che era che sfrigola un po’. Il tepore della Fornaci, dove aveva lavorato alla mi altri schiaffi! Magari morali. Ri- molto severo con gli altri e un po’ grande cucina e il profumo del le- SMI. Gite che avevano lo scopo di entriamo a sera a Firenze. meno con se stesso, quella matti- gno che arde. Una seggiolina bassa andare alla ricerca di viveri. 21 Agosto 2004. Si parla con Pa- na si scatenò e ce ne disse di tutti i accanto al fuoco. I ditali di farina Mi avvicinai allo scaleo e: “O Picci- olo della adozione dei nostri casta- colori, tanto che mentre rivolgeva di neccio. Le ballotte e le bruciate. nini!” Lui si volta verso di noi, cer- gni, Ovidio il mio e Ascanio il suo e la sua accusa accalorata, la fronte Un lungo racconto de “il nonno” su to gli era impossibile riconoscermi si decide di andare su in ottobre a ed il collo si imperlarono e comin- cui mi sono assopito. Non ho capi- da lassù. vederli, sopra Pieve a Fosciana, un ciarono a gocciolare del solito su- to perché ci siamo andati. La stra- Gli dico: “Sono Franco Samoggia!”. posto veramente sperduto che si dor nero, che derivava dal vezzo da è più lunga al ritorno. A casa la Si ferma. Senza dire una parola chiama Cerasa, proprio sotto San di tingersi i capelli. Allora i colo- Zia Ada ci ha messo col “prete” il scende lentamente dallo scaleo, Pellegrino. In quella occasione si ranti per capelli erano, oltre che fuoco a letto a tutti e tre. Lenzuola quasi meditando, mi si avvicina e proverà anche a fare una visitina a nocivi, anche tali che stingevano calde. Estasi. con uno scatto improvviso mi ap- Coreglia e lui avvertirà Augusto, il facilmente. Ottobre 1976. Con Mara, Marco pioppa uno schiaffo solenne! Non vicesindaco, che gli ha telefonato Nell’anno scolastico 1943- e Patrizia sono andato a Coreglia. da farmi male, ma da sentirne lo più volte per dirgli di andare. 1944 le lezioni delle scuole medie, Ho 44 anni, Marco ne ha 17 e Pa- schiocco echeggiare sotto le nava- Mi dice che è tanto che non vede organizzate a Coreglia privata- trizia 11. te della chiesa. Franco e Camillo Mattei, mentre il Giornale di Coreglia Antelminelli 13 Coraggio ragazzi, Nozze d’Oro Piano di Coreglia Il 19 settembre 2009 i coniugi Giuseppe Bicocchi e Maria Vit- ADESSO tocca a voi toria Bettini, residenti a Piano di Coreglia, hanno festeggiato in un noto locale della zona, 50 anni di matrimonio circondati del Diario dell’avvocato Gelati, che ha coinvolto tutte le frazio- dall’affetto dei figli, dei parenti e degli amici. Dopo la cerimonia ni. La rievocazione dei fatti con religiosa officiata a Coreglia dal parroco Don Nando Ottaviani, l’arrivo in Piazza di camionette il Gruppo Alpini di Piano di Coreglia, di cui il Cavalier Bicocchi è e sidecar, di “ausiliarie, soldati Capogruppo, ha festeggiato calorosamente gli sposini. tedeschi, americani e partigiani”, Rallegramenti vivissimi giungano a Giuseppe e Maria Vittoria ha attirato l’attenzione di tutti e anche da parte della nostra Redazione. (mi è stato detto) ha fatto corre- re un brivido lungo la schiena a chi ricorda ancora il sinistro ru- more dei motori e dei caricatori del tempo. Ma forse qualcuno di quei ragazzi che si avvicinavano a chiedere spiegazioni sulle varie attrezzature esposte non sa che il suo nonno carbonaio portando al Gelati un mulo ha contribu- ito alla salvezza del suo paese, come pure il nipote di quello che con la sua farina ha sfamato pa- esani e sfollati. Questi e tanti al- tri esempi di umanità e di solida- rietà possono contribuire a dare enni a Coreglia per la pri- se: tre gruppi di macerie calcina- nuovo vigore a quel senso civico ma volta nel 1950 e trovai te che ricordano i muri sgretolati che ora sembra vivo soprattutto V un paese molto diverso da del Carso di Ungaretti. Non entro nella sfera del gioco del calcio. quello di oggi: le case erano più nel merito del valore del quadro Intendiamoci: il tifo va benissi- modeste, offrivano meno como- perché non ne ho la minima com- mo, ma, per fare un paese solo dità, erano piene di mosche per petenza; mi fermo al significato, quello non basta. Per migliorare al messaggio che il dipinto tra- le cose vanno fatti progetti, ci Caracas il passaggio continuo dei muli Lo scorso 18 aprile 2009 a e talvolta l’odore dei pollai pre- smette: tutto quel bianco sa di vuole oculatezza nelle scelte e senti in ogni aia o orto, era no- morte, ma tutto quel verde sa di nelle decisioni, bisogna insistere Caracas, i coniugi Marilù Ser- tevole. La chiesa di San Michele vita e di speranza. Se c’è qualcu- con energia per ottenere qualco- vi e Michele Nozzolino hanno era già deturpata da quell’innal- no che si rende conto della situa- sa, ma anche e soprattutto è ne- festeggiato il loro cinquantesi- zamento sul quale erano state zione, vuol dire che c’è possibi- cessario essere pronti a collabo- mo anniversario di matrimonio rare con le Autorità, le quali non aperte finestre assurde su dei lità di ripresa. Colgo l’occasione circondati da numerosi paren- muri romanici. Eppure Coreglia che il premio di pittura ha offerto potranno esimersi dall’ascoltare e dall’operare per il meglio. Non ti e amici. Dopo la cerimonia era bellissima nel suo armoni- per fare un appello a quanti vi- religiosa si è dato inizio al vono in questi luoghi e li amano ci si può illudere che le cose si co snodarsi di vie e scalette, di banchetto e alle danze, allie- “caragliotti” e piazzali, di vicoli affinché facciano una riflessione realizzino da sole né pretendere angusti e di aperture panorami- su ciò che hanno davanti agli che le facciano “gli altri”; bisogna tate da un orchestrina che ha che sulle Apuane e sull’Appenni- occhi. La chiusura dei negozi è farle tutti perché sono a vantag- interpretato anche parecchie no. Alcune porte delle case, tut- una cosa grave: un tempo non gio di tutti. Pensiamo a quanti melodie italiane fino a notte te di legno lavorato, non erano lontano Martino vendeva tutto anni ci sono voluti per ottenere il inoltrata. restauro del Teatro! Pareva una ancora andate sul fuoco per far quello che serve per lavorare dai Anche a Marilù e Michele, posto alle inferriatine a vetri di pennelli al ramato, dai chiodi ai chimera e ora è una bella realtà utile all’intera comunità. Corag- vanno le nostre più sentite fe- alluminio anodizzato; le finestre, trapani. Ora se ci vuole una vite licitazioni. piccole per difesa dal caldo e dal bisogna fare dei chilometri! Il gio, ragazzi! Tocca a voi! freddo e incorniciate di pietra fatto che neppure i bar soprav- Liliana Innocenti Lera La Redazione serena, non erano state sostitu- vissuti offrano con regolare co- ite da sguaiate aperture con le stanza occasione di incontro e la soglie in travertino e ingrandite difficoltà di poter usufruire del in modo sproporzionato rispetto fresco delle selve non possono alle facciate degli edifici. C’era- che arrecare danno all’immagine Nozze di Diamante no anche tante altane con archi e all’economia della zona. Si vo- a tutto sesto o a sesto abbassa- cifera che forse perderemo an- Tereglio to che sono sparite, mentre non che l’Ufficio Postale: ma la Posta Sabato 5 settembre 2009 si è svolta la festa di Santa come Autolinee, Ferrovie ecc., esistevano tettoie o baracche di Rosalia e San Luigi a Tereglio e, come ogni anno, plastica né tetti neri dalla linea non erano, una volta almeno, è venuta ad allietare la serata, la banda “Catalani” pseudo-svizzera. Allora i villeg- un pubblico servizio sociale? O gianti potevano passeggiare e sono diventate solo aziende per di Coreglia Antelminelli che, con le sue note, ha godere il fresco dei boschi lungo far arricchire pochi privati pri- accompagnato la processione lungo le vie del paese. sentieri non ancora infrascati da vilegiati? E’ vero che oggi qua- Quest’anno la serata, è stata più intensa: due paesani rovi e “prunache” né recintati da si tutti hanno la macchina ed è Giorgio Unelli (1921) e Maria Togneri (1932) hanno reti più adatte ad un campo di facile trovare nella valle ciò che festeggiato il loro 60° anniversario di matrimonio. concentramento che alle selve qui manca. Ma non è ammissi- Dopo la benedizione del parroco Don Ciapi durante bile permettere la decadenza di e alle macchie dell’Appennino. la santa messa, i due “novelli” sposi, hanno preso Due volte l’anno il passaggio di un paese come questo col suo greggi in marcia verso la pianura clima, col suo splendido inverno, parte alla processione e infine è stato imbandito un o verso la montagna empiva di con una sua precisa connotazio- rinfresco in loro onore, dalla famiglia, sul piazzale uno scampanellio malinconico le ne geografica, storica e artistica, della chiesa. Il paese di Tereglio ha fatto loro un regalo albe primaverili o autunnali. Chi con una tradizione di florida atti- per ricordare, ma anche per sottolineare, quanto non ha vissuto quel periodo non vità economica (lo rivelano tanti sia raro raggiungere questo traguardo; alla sposa è è in grado di rimpiangere ciò che palazzi), di buon gusto e senso stato consegnato dai nostri bimbi un bouquet di rose fu e si contenta del paese così del bello radicato nella popola- bianche con strass, simboli delle nozze di diamante! zione (vedi l’arte della figurina come è ora, con le sue armonie Ai nostri due compaesani di nuovo tanti, tanti auguri! architettoniche e con le sue sto- di gesso), di amore e sensibilità nature e contraddizioni e torna per la musica (basta ricordare la Piano di Coreglia ogni estate a godere quanto il Banda e i cori parrocchiali), l’in- Il 29 ottobre 1949, nella chiesa di Loppia, Don Valfredo cemento e il cattivo gusto non teresse per il teatro (è viva e at- Bernardoni unì in matrimonio Fernando Vergamini e hanno ancora distrutto. Non sa tiva una compagnia di attori con quanti negozi, osterie, ristoranti, tanto di regista erede di quelle Maria Teresa Lemmi. pensioni sono stati chiusi; non del secolo scorso), senza conta- Nella ricorrenza delle nozze di diamante, tenutasi sa quanta vivacità allietava nelle re la testimonianza di una fre- Domenica 8 novembre 2009 nella stupenda Pieve di veglie domestiche le lunghe sere quentazione antichissima (vedi Loppia, gli sposini, che da numerosi anni risiedono invernali e quante feste da ballo la stazione preistorica del Meso- nella frazione di Piano di Coreglia, hanno festeggiato rallegravano la vita nelle varie litico e del Neolitico a Piazzana). l’importante traguardo con una cerimonia religiosa stagioni. L’Amministrazione Comunale nel officiata da Don Antonio Pieraccini, allietata dal festoso Ma non è giusto essere troppo suo complesso di politici e di suono delle campane suonate a corda da campanari locali. pessimisti: per fortuna qualcuno personale ha rivelato capacità di si sta rendendo conto di questa agire e buona volontà ed ha or- A seguire un lauto banchetto in un noto ristorante della decadenza: lo prova il quadro, ganizzato specie negli ultimi anni zona, dove Fernando e Maria Teresa sono stati circondati col quale Elisa ha partecipato al varie manifestazioni storiche e dall’affetto dei figli, dei nipoti, dei parenti e degli amici. concorso di pittura svoltosi nel culturali perfettamente riuscite Anche a loro giungano le più sentite congratulazioni da mese di luglio, che presenta su (commemorazione di Garibaldi, parte della nostra Redazione. un fondo verde un paese fanta- presentazioni di libri, concorso di sma, anzi uno scheletro di pae- scultura, concerti ecc.). Fra tutte voglio ricordare la presentazione 14 il Giornale di Coreglia Antelminelli

no a parecchie case isolate di campa- In ricordo dell’amico e collaboratore Carlin D’Aiola gna; meno in quelle del paese dove, ad ogni modo, non mancavano di manife- starsi occasionalmente qua e là. E po- teva accadere che i mestoli di legno si Coreglia: luoghi e modi de “La paura” mettessero a battere da soli sul tavolo di cucina, forchette e cucchiai si agitas- Pubblicazione a cura e beneficio di…. Coreglia Antelminelli. sero nei cassetti, i piatti cadessero dalla piattaia senza rompersi, che le finestre PREMESSA di Carlo Tognarelli si aprissero da sole lasciando entrare Questo contributo alla storicizzazione della cultura coreglina non è frutto di una ricerca rigorosa condotta e verificata sia sul campo che sulla bibliografia, che pur un ventaccio birbone che trascinava in esiste anche se non è copiosa, a cominciare dai lavori del tereglino Giovanni Giannini. Esso non è che una memoria basata sul ricordo personale di quanto ho udito casa fuscelli e foglie secche….. narrare, vissuto e sperimentato negli anni giovanili passati a Coreglia; e pertanto con tutte le incertezze, le imprecisioni e le carenze che ciò può comportare. I rimedi contro le incursioni dei folletti Sarei lieto se altri, coreglini o no, volessero arricchire questi spunti sottoponendoli a un riscontro critico e documentato ed integrandoli con nuovi apporti. si rivelavano per lo più solo tempora- neamente efficaci: il folletto, armato di PRIMA PARTE con le scarpe rosse dalla punta aguzza una zampa di lucertola, dopo qualche “Un ci anda’ llì, pper carità, cche cc’è e volta all’insù, la calzamaglia nera, la tentativo riusciva a staccare i fiocchi di lla paura!” giacca ed il cappello a cono rossi en- lana rossa appesi alle porte o legati alla Non era infrequente a Coreglia, fino trambi. coda degli animali; si fermava incurio- agli anni trenta - quaranta, udir rivol- Era di casa al “Mulin di Cima” dove sito a contar le foglioline dei rami di gi- gere un’esortazione del genere a chi intrecciava i crini della coda dei muli, nepro appesi fuori e dentro la porta e i dichiarasse l’intenzione di recarsi, spe- apriva la stalla e spaventava le pecore fili di saggina delle scope appoggiate in cialmente di notte, in qualche luogo in e i maiali che fuggivano spauriti, entra- terra dalla parte del manico e con la … cui, si raccontava, fossero accaduti o va nei pollai e le galline si mettevano chioma in alto; ma quando aveva finito continuassero ad accadere fenomeni da a starnazzare, bussava alle porte delle entrava tranquillamente e cominciava incutere paura in chi li aveva vissuti. camere sghignazzando sardonico, scor- la sua dispettosa scorreria. Un modo L’essenza, per così dire, o meglio il razzava sul tetto rimuovendo le tegole certo per tenerlo lontano era mettere modo di manifestarsi di tali fenomeni per cui pioveva in casa, e quando il ca- sulla soglia una “tignósora” (amanita era il più vario: qui i dispetti del- mino non tirava e la cucina si riempiva muscaria); ma quelle si trovavano solo lo “spirito folletto”, chiamato anche di fumo si poteva esser certi che quel Foto Luca e Paolo Moriconi d’estate quando l’attività degli spiriti “linchetto”; lì voci e rumori in case birbante aveva tappato con le piote i una notte particolarmente tormentata, no ciuffi di muschio nel paiolo della po- folletti era ridotta per la brevità delle delle quali si diceva che “ci si sente”, buchi del comignolo. proprio la domenica di Pasqua inter- lenta appeso alla catena, buttava nella notti. Un altro, più certo ancora, era altrove streghe, fantasmi, ombre, figure Al “Mulin di Mezzo”, invece attor- ruppe la celebrazione della Messa e tramoggia castagne secche che prima la presenza in casa di una “paolina”, misteriose, talora parlanti, che nella cigliava e annodava i crini dei muli fuggì dal paese.(1) aveva biascicato fino a farle ammor- cioè una coccinella; ma quello era un maggior parte dei casi venivano inter- e bisognava lasciarli così altrimenti Strano però che nessuno spirito follet- bidire facendo “appanare” la macina evento del tutto casuale. pretate come manifestazioni d’oltre- l’animale perdeva le forze e le buone to, o linchetto che dir si voglia si fosse che doveva essere sollevata, rovescia- Come sembravano privi di efficacia, i tomba o incarnazioni e trasformazioni qualità; qui entrava addirittura nelle mai manifestato “al Distendino”, po- ta e “ribattuta” con la martellina per cosiddetti scacciadiavoli, le ghignanti del demonio se non come sue comparse camere, tirava le coperte, rovesciava che centinaia di metri a monte: forse gli togliere quella specie di pece marrone figure apotropaiche scolpite rozzamen- dirette; o comportamenti anomali degli le brocche dell’acqua sul pavimento e dava fastidio il fuoco della fucina, o il che vi si era appiccicata, deviava il get- te in pietra serena, che frequentemente animali, animazioni di piante o oggetti, spesso la spruzzava in faccia a chi era battere dei martelli sulle incudini, o lo to d’acqua delle “canale” dai “rotelli” si trovavano nelle case di campagna fino alla spiegazione in chiave misteri- coricato, sbatteva gli “antini” delle fi- strepito del maglio e delle mole; o, più fermando così le macine, si appendeva murate sopra l’architrave o la chiave di ca di fenomeni naturali. nestre, tirava fuori il pane dall’”arci- probabilmente, il carattere deciso e ri- come in altalena alla stadera e sghi- volta della porta, sui quali compariva- I luoghi della “paura”, invece, ave- le” e metteva al suo posto castagne e soluto del padron di casa, Fedele, detto gnazzava trascinando avanti e indietro no immancabilmente il monogramma vano come caratteristica comune la patate. Bótte, e di suo figlio Ernesto, sopranno- il romano sulle tacche dell’asta per ore del Cristo, le iniziali del proprietario e ristrettezza, l’impervietà e soprattutto Al “Mulin del Pontéccio” levava la minato Pipi – di Bótte, ovviamente. e ore, rubava e nascondeva nel fieno o la data di costruzione dell’edificio. l’oscurità e la tetraggine: non c’era biada e il fieno dalla greppia di un mulo Al “Mulin di Sotto”, detto anche “Mu- addirittura nel concime della stalla i Fine prima parte, continua. “la paura” di giorno e nei posti aper- o di una vacca e li metteva in quella di lin del Tinco”, invece, situato nella vestiti delle tre belle figlie del Bòglia, ti, luminosi e assolati come nelle Co- un’altra, spostava gli oggetti in cucina, stretta forra fra le “Grotte d’Aióla” e Rosalba, Emma e Paola, batteva con le NOTE: ste, al Colletto, in Campodania, nelle buttava per terra le lenzuola della gen- quelle “di Tiglio” dove il sole arrivava mestole di cucina sulle secchie, i sec- Secondo una versione più maligna la “Grotte” della Penna, in Debbia, a te che dormiva e spesso gli si sedeva sì e no per dieci giorno all’anno, mal- chielli e le pentole, scambiava di posto fuga del prete sarebbe stata motivata Torricella, ma c’era nei cupi fondo- addosso quasi togliendogli il respiro; grado il cipiglio e il soprannome truce muli e vacche, toglieva i campanacci a dalla necessità di sottrarsi alle ire di valle dell’Ània e del Segone, alle Vene, accarezzava i bambini e li “ninnava” del mugnaio detto “il Bòglia”, contra- queste e li metteva a quelli che si im- qualche marito; si diceva infatti che in Vallescura, nel “Solco d’in Acqua nella culla, ma faceva dispetti di ogni stante con la sua vera indole fondamen- bizzarrivano spaventati; e via discor- il prete Micciàro fosse del tutto inos- Fredda” e in tanti altri posti avari di sorta alle vecchie, disfacendo la ma- talmente mansueta e mite, il linchetto si rendo. servante, e con successo tra le parroc- sole; non c’era a Valli e a Aióla battu- glia che stavano lavorando, rubando scatenava nel modo più feroce: scoper- Spiriti folletti e linchetti scorrazzavano, chiane, del comandamento che vieta il ti dalla luce dall’alba al tramonto, ma le forcine con cui fermavano i capelli, chiava il tetto, faceva cadere dal cami- più o meno sgarbati e sarcastici, attor- desiderio della “donna d’altri”. c’era poche centinaia di metri più su mettendo scarafaggi nelle calze e nelle alla Suggrotta, esposta a Nord-Est, e tasche dei grembiuli che si toglievano ad “Aióla del Brunini”, “sottopóggio” la notte. Si diceva che fosse lo stesso Rubrica letteraria a cura e volta a Nord. spirito folletto che aveva visitato più I mulini dell’Ània erano i bersagli pre- volte la canonica di Tiglio dove raglia- Tra le righe dell’Ufficio cultura feriti dello spirito folletto, o linchetto; va come un asino e grugniva come un uno spirito non cattivo, ma bizzarro e maiale, scompigliava i libri e i registri, Presentiamo in questo numero il libro di Don Silvio Baldisseri dal titolo dispettoso, forse l’erede fantastico di sbatteva le porte e le finestre, rompeva Fauno, il dio silvestre della mitologia gli occhiali del prete, che era sopran- “Pensieri di Contemplazione” italiana, o degli estrosi Elfi di quella nominato “il Micciàro”, tormentan- nordica. Era, si diceva, un nanerottolo dolo al punto che il pover’uomo, dopo Le meraviglie Della Terracotta Invetriata in Barga e nella Valle del Serchio Centro Studi Francescani 2009 - Edizioni: L’Ora di Barga on Silvio Baldisseri è nato a ratura e di arte, che contempla Roccalberti di Camporgiano ogni giorno nella Chiesa di San L’oratorio di Vitiana D (LU) nel 1934, è stato or- Francesco di Barga, dove risiede Al via i lavori di restauro dell’Oratorio di Vitiana. dinato sacerdote il 22 set- e esercita la sua azione pastorale Sono finalmente iniziati i lavori di restauro delle decorazioni murali presenti tembre 1956 nel Duomo di Barga, e culturale, opere insigni dei fa- nell’Oratorio di Vitiana, piccola costruzione cinquecentesca posta in Piazza successivamente è stato assi- mosi artisti fiorentini. San Fran- della Riunione nel centro abitato della caratteristica frazione della Val Fega- stente al Pensionato Universita- cesco nella Barga del 400-500, fu na. Le decorazioni presenti, risalenti al 1611, rappresentano Sant’Urbano ed rio G. Toniolo di Pisa, Cappellano destinatario privilegiato di queste splendide opere, in parte trasfe- altri soggetti dell’iconografia, e risultano di particolare interesse per la rarità a Fornaci di Barga, a S.Stefano rite in altri ambienti, divenendo di questo soggetto nel territorio italiano. Il progetto generale di restauro è extra moenia di Pisa, cappellano di Barga e parroco di Renaio. Dal centro di irradiazione in tutta la stato definito dalle restauratrici incaricate, Michela Tosi e Isabella Pini, di 1961 al 1972 pievano di Loppia, vallata… concerto con la competente Soprintendenza ai Beni Culturali di Lucca e Mas- parroco di S.Ermete di Pisa fino “Contemplazione”, sì, su opere che sa Carrara, e prevede le seguenti opere: al 1994 e successivamente fino a distanza di oltre 5 secoli vibrano, consolidamento degli intonaci e della pellicola pittorica; al giugno 2008, Parroco di For- scuotono, illuminano l’intelletto e ritocco pittorico delle decorazioni presenti; naci di Barga. Attualmente è in- muovono la volontà a sguardi infi- recupero della facciata dell’Oratorio, in pietra arenaria ormai piuttosto de- caricato della Pastorale Sanitaria niti, sublimi, estatici. teriorata; presso l’Ospedale S.Francesco di L’autore di questo bel compendio recupero della cancellata in ferro forgiato a mano mediante microsabbiatura Barga (LU). Don Silvio, è licen- artistico su i Della Robbia colpi- e verniciatura. ziato in teologia alla Università sce nel segno, perché riesce a far L’intervento avviato prevede una spesa iniziale di cinquemila euro, finanzia- Pontificia del Laterano in Roma, fremere e palpitare l’osservatore ta con contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, alla quale con specializzazione all’Istituto che scopre così l’opera per quello si aggiungono quindicimila euro investiti dalla Comunità Montana Media Pastorale in Sociologia Religiosa, che è e per quello che l’artista ha Valle del Serchio. L’Amministrazione un diploma di Archivistica alla voluto fosse, un richiamo forte a E’ impressionante come l’autore Comunale sta inoltre predisponendo Scuola presso l’Archivio Segreto temi e personaggi della fede cri- riesca ad analizzare, armoniz- un progetto di completamento del- Vaticano ed una laurea in Peda- stiana, suscitando devozione e zare, compiere sintesi mirabili e le opere di restauro dell’Oratorio e gogia alla Università di Genova. preghiera. partecipare l’emozione e il fasci- Occorreva proprio una pubblica- di riqualificazione della Piazza della Inoltre ha studiato musica con i no dell’opera con appropriate in- Maestri Mons. Amedeo Salvini e zione come questa per far gu- Riunione, che sarà presentato alla Re- formazioni storico-artistiche, che Enzo Borlenghi. stare la profondità e la bellezza ornano e rendono prestigiosa la gione Toscana per l’inserimento in un Scrivere sui Della Robbia a Bar- delle opere robbiane e valorizzar- programma di interventi di potenzia- ga e Val di Serchio non poteva le per la loro preziosità artistica brillante esposizione. mento del turismo e del commercio. non scaturire dalla fluente men- in un mondo contemporaneo, in (Tratto dalla presentazione di A cura dell’Ufficio te di Don Silvio Baldisseri, fino cui certi valori e certa sensibilità Mons. Lorenzo Baldisseri Nunzio Stampa Comunale e appassionato cultore di lette- sono venuti meno…. Ap. in Brasile). il Giornale di Coreglia Antelminelli 15

NOTIZIE DALL’UFFICIO TECNICO A cura dell’Assessore ai LL.PP. Fabrizio Salani e “ L’angolo ” dell’ ing.Vinicio Marchetti – Responsabile del Settore Lavori Pubblici C Ci sono finestre che si affacciano su Coreglia, altre su diversi orizzonti ma, tutte, sono custodi di vite, sono sorrisi delle case cui appartengono, sono occhi che si chiudono Edilizia scolastica protettivi ma che amano osservare, specchi che riflettono l’intima essenza della casa. Si è provveduto prima dell’avvio delle attività di- parte della giunta regionale. Il piano in questione Da una di queste si vede la parte più nuova del Paese, quella fuori dal complesso dattiche, come promesso alle famiglie dei bambi- prevede però la partecipazione finanziaria degli fortificato: un dolcissimo scorcio che -se potesse- rimanderebbe la perfetta immagine ni che la frequentano, alla demolizione di quella enti beneficiari dei contributi, in questo caso il della forma a cuore di Coreglia. parte di scuola materna di Calavorno che non ve- Comune, che dovranno cofinanziare gli interventi E’ un inverno nevoso che rende ancora più suggestivo l’aspetto natalizio del Borgo. I niva più utilizzata; entro il 12 settembre scorso nella misura del 20%. Presepi, che appaiono ad ogni angolo di casa, evocano emozioni ancora più intime, infatti le opere di demolizione sono state ultimate Continua infine la ricerca dei finanziamenti ne- ed è stata messa in sicurezza la rimanente parte in taluni pare di poter entrare se solo si immagina di divenire piccolini, di vivere ai cessari per la sistemazione della frana che ha tempi di quando il Miracolo avvenne. Non sono, infatti, mere ricostruzioni di un di edificio. E’ stata poi realizzata una robusta re- colpito la via per Lucignana nello stesso perio- paesaggio, ma spazi capaci di ritmare l’amore, per usare un’espressione condivisa cinzione in legno per la separazione dell’area di do, dove si è provveduto alla restrizione della da San Francesco, definito il Santo del Presepe poiché lo amò in maniera intensa, cantiere dall’area di pertinenza della scuola. Sol- carreggiata utile al fine di allontanare i veicoli tanto la centrale termica è rimasta in piedi nella in transito dal fronte di frana. Per far fronte alle tanto da realizzarne il primo vivente nel 1223, dopo aver ottenuto il permesso dal parte di scuola ormai demolita, affinché rimanes- ingenti spese necessarie per il ripristino del ver- Papa Onorio III: se intatta la funzionalità dell’impianto di riscal- sante in dissesto sono state inoltrate richieste di “La notte è chiara come pieno giorno damento; una volta costruita la nuova centrale finanziamento al Ministero dell’Ambiente e della e dolce agli uomini e agli animali…”. termica si provvederà alla soppressione di quella tutela del territorio ed alla Regione Toscana. La neve cade, fiocco su fiocco, si infila nei cappotti, riporta ad altre realtà. Intanto attuale ed all’adeguamento degli impianti. la fiaccolata, partita da Piazza del Comune, si snoda lungo via Antelminelli, supera Sarà a breve approvato il progetto dei lavori di ri- Piantaio insinuandosi dolcemente fino al Colletto. Dal Castello si vedono quei lumini costruzione della parte di edificio demolita; sono di fuoco, tremuli e ribelli al vento, nella notte, disegnare un lungo e pacifico corteo stati infatti assegnati dalla Regione Toscana i ne- che intona i canti, si ferma di fronte alle case, aspetta i “chicchi della Befana” per cessari finanziamenti per l’importo complessivo poi riprendere lento e sicuro. di cinquecentomila euro. La nuova costruzione In ogni orto, giardino ed aia luccicano ghirlande di lampadine colorate, sorride comprenderà il refettorio, il locale di sporziona- mento pasti, i servizi igienici, alcuni locali di ser- Gesù Bambino davanti ai soddisfatti Re Magi. vizio per il personale, la centrale termica. Coreglia, accoccolata sul suo Colle, aspetta che la processione completi il percorso, E’ stato inoltre chiesto un ulteriore finanziamento ed è pronta ad accoglierla nei suoi angoli festosamente preparati per offrire alla Regione per quanto riguarda la costruzione castagnacci, frittelle e vin brulè. Sotto gli archi delle Porte di accesso, quelle stesse della nuova scuola materna di Coreglia Capoluo- costruite per la sua difesa, l‘ospitalità invita ad entrare - non solo nel Borgo - ma go, per la quale è in corso la progettazione de- anche nella sua Notte più magica, dedicata alla tradizione dei sentimenti, in cui finitiva. vengono consegnati alle nuove generazioni le consuetudini, le memorie ed i valori le Altre opere cui origini si perdono nel tempo. Ultimati i lavori di pavimentazione del Viale dei La neve bagna i gruppi dei cantori ma in realtà pare riscaldarli, mentre si scioglie nei Canti nella nuova area residenziale in frazione di riflessi delle fiaccole. E’ bello ammirare Coreglia ingioiellata da perle intermittenti Piano di Coreglia, sono in fase di avvio i lavori di che fanno da contrasto alle abituali lampade silenti, paiono il pulsare di un cuore costruzione di una nuova area di sosta in frazione che, sotto le sue morbide forme, ci attende… di Lucignana, loc. Scimone; Sono inoltre in fase L’asinello segue la Banda portando gerle piene di dolciumi: ogni casa li ha preparati di appalto i lavori di realizzazione di una nuova sui vassoi, ha fatto i biscotti secondo la ricetta tradizionale e nella tipica forma e poi area di sosta in Via S. Rocco al Capoluogo. la Befana Sarà a breve approvato il progetto esecutivo dei “ringrazia per averla favorita…brava gente state sana”; lavori di completamento dell’area di sosta ed a ciò che riempie l’aria del Castello è l’atmosfera, una particolare sensazione che verde pubblico in loc. La Sfezza in frazione di si diffonde sin dai giorni precedenti, per continuare sempre: una volta che la si è Ghivizzano, con i quali saranno realizzati alcuni conosciuta non ci lascia più. spazi di sosta ed un giardino pubblico. Poi i gruppi si sciolgono, le porte si chiudono sulle note di una canzone che nessuno Si prevede analogamente la realizzazione di un più canta e gli occhi delle case si lasciano vincere dal sonno. ulteriore lotto di riqualificazione della viabilità E’ allora che raccolgo l’ultimo fiocco di neve: brilla di più nel freddo dell’oscurità pedonale in frazione di Calavorno, con il quale si ed ho il tempo di specchiarmi in quella piccola lente che riflette, nello spazio di un Dissesti idrogeologici provvederà alla ricostruzione di un vecchio tratto Sarà finanziato dalla Regione Toscana l’interven- di marciapiede attualmente in pessime condizioni. attimo, l’unicità della vita. to di sistemazione e consolidamento del movi- Coreglia dorme pacifica, ma non c’è solitudine, ogni angolo è ancora festosamente mento franoso che ha colpito nel dicembre scor- Turismo e cultura illuminato e quell’aria gaia non ne vuole proprio sapere di spegnersi; domani le so un versante di destra del torrente Segone in Sono stati pubblicati i bandi regionali di finanzia- campane richiameranno i fedeli a Messa, ma ora è tutto silenzio da respirare. frazione di Ghivizzano, dove il cedimento della mento di interventi attinenti lo sviluppo turistico Sono giunta davanti alla casa, le finestre chiuse la proteggono anche dal tempo… scarpata provocato dal torrente in piena ha dan- del territorio e la riqualificazione del patrimo- qualcosa mi sfiora la mano, qualcosa che mi riscalda e riluce…come un piccolo neggiato parte delle infrastrutture della nuova nio culturale; l’Amministrazione Comunale par- cristallo di neve. area per attività produttive ubicata alla sommi- teciperà presentando progetti di adeguamento Cinzia Troili tà del versante in questione. Il finanziamento del Museo Civico e di riqualificazione di alcune (Luna Plena) dell’intervento, dell’importo complessivo di otto- aree di Coreglia Capoluogo per quanto riguarda centomila euro, sarà infatti inserito nel secondo la cultura mentre per la promozione turistica si piano stralcio di interventi urgenti e indifferibili prevede un progetto di ripristino dell’Oratorio di per il consolidamento dei dissesti idrogeologici Vitiana e dei preziosi affreschi ivi contenuti, della LE RICETTE DEL MESE dovuti agli eventi alluvionali del dicembre 2008 e Piazza della Riunione e di alcune opere minori in gennaio 2009, in approvazione in questi giorni da frazione di Tereglio. In questo numero nel cuore della stagione invernale Vi presentiamo un primo piatto ed un dolce …buon appettito!

Aggiornato dalla Risotto alla zucca. Ingredienti (per 4 persone): 1Kg di zucca – un porro sot- IMPORTANTE: Giunta Comunale tile – 20g di burro – 1 lt. di brodo di verdure – 400g di riso APPROVATO IL NUOVO – sale. REGOLAMENTO EDILIZIO Il prezziario per LE Preparazione Il Consiglio Comunale, nella seduta del 29 Pulire la zucca scartando buccia, semi e filamenti, poi tagliarla a ottobre scorso, ha approvato all’unanimità, inumazioni cimiteriali cubetti. Tritare il porro e farlo appassire nel burro, aggiungere la in via definitiva, il REGOLAMENTO URBANI- La Giunta Comunale, con apposita delibera, ha zucca, mescolare e far cuocere per 5 minuti. Aggiungere un paio STICO, mediante l’esame e le determinazioni provveduto ad aggiornare il prezziario per le inu- di mestoli di brodo e far cuocere finché la zucca diventi morbida, mazioni, esumazioni, tumulazioni cimiteriali. sulle osservazioni pervenute. Su un totale di quindi schiacciarla con la forchetta e diluire con il rimanente brodo. Il nuovo prezziario è stato aggiornato in base alla Regolare di sale e portare ad ebollizione. Versare il riso e comple- 74 osservazioni pervenute, 44 sono state ac- variazione Istat periodo marzo 2008/ marzo 2009 tare la cottura, unendo se necessario altro brodo. colte, 24 accolte parzialmente, 1 accolta con pari al 1,00%, comunicata dalla Camera di Com- prescrizioni e 5 non accolte. Appena espleta- mercio di Lucca. Torta glassAta all’arancio. Riportiamo di seguito le tariffe aggiornate: te le pubblicazioni di rito, l’ufficio Urbanistica Ingredienti: 300g di farina - 150g di burro - 200g di zuc- potrà iniziare a rilasciare, presumibilmente TIPO SEPOLTURA PREZZO chero - 3 uova - 3 arance - 1 bustina di lievito - 250g di entro il corrente anno, nuove concessioni edi- Inumazione in area comune € 262,00+ iva zucchero a velo Preparazione lizie. Una notizia veramente importante per lo Esumazione con recupero resti € 341,00+ iva sviluppo e l’economia del nostro Comune. Per Tumulazione in tomba esistente € 341,00+ iva ulteriori notizie ed approfondimenti contat- Grattugiare la buccia delle arance poi spremerle e unirle (succo e Tumulazione in loculo € 341,00+ iva buccia) alla farina, burro, uova e zucchero e mescolare il tutto per tare l’ufficio Urbanistica al n. 0583 789532, alcuni minuti; per ultimo aggiungere il lievito. Versare l’impasto geom. Gonnella Marcello. Tumulazione in loculo longitudinale € 273,00+ iva Costruzione tomba privilegiata in una tortiera bassa e larga e cuocere a forno moderato per 30 ATTENZIONE: dalla data di adozione del € 897,00+ iva a 1 posto compreso tumulazione minuti circa. nuovo Regolamento Urbanistico, le aree Costruzione tomba privilegiata Ricoprire la torta fredda con una glassa fatta con un po’ di succo € 1.401,00+iva divenute edificabili sono soggette al pa- a 2 posti compreso tumulazione delle arance (messo da parte in precedenza) unito allo zucchero a gamento dell’imposta ICI, da effettuare velo, fino ad ottenere un impasto denso ed omogeneo. Spalmare Costruzione tomba privilegiata € 671,00+ iva la glassa sopra la torta usando un coltello umido. entro il prossimo 16 Dicembre 2009. Per a 1 posto escluso tumulazione informazioni rivolgersi all’Ufficio tributi Costruzione tomba privilegiata € 1.118,00+ iva Allegria e buon appetito da Ilaria e Claudia del Comune Tel. 0583 78344. a 2 posti escluso tumulazione 16 il Giornale di Coreglia Antelminelli La vera storia del Crocifisso ligneo del 1400 L’impegno dell’Associazione Rinascita per Coreglia Antelminelli ONLUS per riportare l’opera nella Chiesa Parrocchiale di San Michele

utto è cominciato con l’installa- Guglielmo Lera sul Giornale Storico del- e soprattutto del restauratore, con varie la modellatura del corpo suscitano nello se è vero che questo Crocifisso appartiene, zione della segnaletica turistica la Lunigiana N. S. – Anno XI . N. 3-4, inevitabili incertezze, la vera storia del spettatore una profonda emozione. da un punto di vista economico, alla Par- T davanti a vari edifici e alle luglio-dicembre 1960, che così lo descri- Crocifisso: Adesso l’Associazione Rinascita per Co- rocchia, è altrettanto vero che dal punto antiche porte veva: ”grande Crocifisso ligneo (molto - fino al 1980 il Crocifisso è rimasto reglia Antelminelli ONLUS desidera ri- di vista culturale e religioso Esso appar- di accesso al pae- bello, specie nel capo e nella modellatu- nella Chiesa Parrocchiale di Coreglia, portare questa splendida Immagine nella tiene a tutta la comunità di Coreglia. se. Installati in ridotto in condizioni pietose per il de- Chiesa Parrocchiale di Coreglia, perché Ing. Guido Paoli luglio, i cartelli grado del legno, per pesanti ridipinture e per le modifiche apportate alle braccia rese pieghevoli all’altezza delle spalle per poterlo utilizzare nella processione ra del corpo che del Gesù Morto; farebbero pensare a un lavoro del 1400, - fra il 1980 e il 1981 viene affidato al con interferenze di gusto germanico. restauratore Fausto Gianni Trapani, che Necessiterebbe di una totale ripulitura per circa 10 anni lo tiene in deposito anche per offrire più esatte possibilità di senza effettuare alcun intervento, per giudizio).” impegni di lavoro e per gravi problemi Ma il Crocifisso non c’è! familiari; E’ cominciato un gran chiacchiericcio, in - nel 1991 il Parroco Don Marcello Bru- cui ciascun coreglino diceva la sua, spes- nini concorda col restauratore le opere so a sproposito: non c’è mai stato, è stato da farsi e ne autorizza l’esecuzione, che rubato, è stato venduto ecc. ecc. va per le lunghe per i delicati lavori ne- Nella indisponibilità di una documen- cessari; tazione su tale opera, l’Associazione - passano gli anni ed il restauratore non si è messa pazientemente alla ricerca, trova più interesse a Coreglia a ritirare confortata da una foto dell’epoca che lo l’opera, forse anche per difficoltà a repe- ritrae nello sfondo: si tratta della foto rire l’importo necessario, finché verso la del matrimonio fra Bruno Marchetti fine del 2008 telefona alla Curia di Lucca, e Paola Monti del 16 giugno 1973. A chiedendo se qualcuno lo vuole, altri- poco a poco è stato possibile ricostruire, menti lo vende; sulla base dei ricordi di alcune persone - la Curia ovviamente va subito a vederlo, ne riconosce il valore, paga il restauro, e da quel momento il Crocifisso è nei locali della Curia. Oggi quest’opera appare restituita al suo originale splendore, anche se sembra ne- cessario un ulteriore modesto intervento di restauro, già concordato, per consoli- sono subito piaciuti, sia perché danno dare meglio il legno in quello che resta una nota di colore, sia per le brevi infor- delle mani e dei capelli ed evitarne il pro- mazioni storico-artistiche che forniscono gressivo sfaldamento. a chi viene a visitare Coreglia. Inoltre si sta cercando di ricostruire la Ma il cartello posto davanti alla Chiesa scheda di restauro, per una doverosa do- Parrocchiale di S. Michele ha provocato cumentazione degli interventi effettuati. meraviglia e sconcerto, perché indica che Come è mostrato dalle immagini, si trat- all’interno c’è un bel Crocifisso ligneo ta di una pregevole opera di valore sto- del 1400; questa ed altre notizie erano rico – artistico, da attribuirsi alla metà state tratte da un articolo scritto dal Prof. del 1400; l’intensa espressione del volto e

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