Comune Di Annone Veneto

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Data immissione 05.07.2004

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COMUNE DI ANNONE VENETO

STATUTO

Delibera n. 20 del 30/3/2004.

TITOLO I
PRINCIPI FONDAMENTALI
ART. 1 DEFINIZIONE

  • 1.
  • Il comune di Annone Veneto rappresenta la comunità dei cittadini di Annone

Veneto, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo morale, civile, sociale ed economico, indirizzandolo verso valori di giustizia, di progresso e di democrazia.

2.

3.
Il comune di Annone Veneto è paese autonomo secondo: a) le norme del presente Statuto b) i principi costituzionali della Repubblica Italiana e del trattato dell’Unione Europea.
Il Comune esercita e promuove funzioni attribuite e/o delegate dalle leggi regionali, nazionali ed europee, e altresì funzioni autonome, attingendo liberamente da risorse proprie di cui disporre con deliberazione del Consiglio comunale.

4.

. La sede del comune è sita in Piazza Vittorio Veneto n. 1. La circoscrizione del

Comune è costituita da Annone Veneto Capoluogo e delle frazioni di Spadacenta, Giai, Loncon. Il territorio del comune si estende per 25,79 KM2 e confina con i Comuni di Pravisdomini (PN), Pramaggiore (VE), Portogruaro (VE), Santo Stino di Livenza (VE), Motta di Livenza (TV), Meduna di Livenza (TV). Il palazzo civico, sede comunale, è ubicato nel capoluogo. Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede comunale. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze il consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.

  • 5.
  • Il comune ha come propri segni distintivi lo stemma e il gonfalone. Il comune negli

atti e nel sigillo si identifica con il nome di Annone Veneto, con lo stemma concesso con decreto del Presidente della Repubblica in data 4 novembre 1951. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, accompagnato dal sindaco, si può esibire il gonfalone comunale nella foggia autorizzata con decreto del Presidente della Repubblica in data 4 novembre 1951

ART. 2 PROMOZIONE CIVILE, SOCIALE E CULTURALE

1. Il Comune riconosce che la vita della comunità si fonda sul primato del diritto democratico e sui valori della dignità umana, della libertà, dell'uguaglianza, della pace e del rispetto dei diritti umani. Ispirandosi ai principi della Risoluzione 53/144 dell’Assemblea Generale delle Nazioni del 1998, il Comune fa propri sia la “Carta dei Diritti dell’Unione Europea” che la “Dichiarazione Universale dei diritti umani”.

A tal fine, il Comune

1.1 promuove unitariamente gli interessi della propria comunità; 1.2promuove una partecipazione attiva dei cittadini, singoli o associati, al progresso civile, democratico e sociale della propria comunità;
1.3promuove e cura scelte della comunità per la piena attuazione dei principi di uguaglianza e pari dignità sociale dei cittadini e per il completo sviluppo della persona umana;
1.4promuove la tutela al diritto alla salute in tutte le età e attua idonei strumenti per

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renderlo effettivo con particolare riguardo alla tutela della maternità, della famiglia, della salubrità e della sicurezza dell’ambiente;
1.5promuove una cultura della pace e dei diritti umani mediante iniziative culturali e di ricerca, di educazione e di informazione: promuove la cultura e attua tale promozione anche tramite il Comitato di Gestione della Biblioteca;
1.6sostiene iniziative di associazioni che promuovono la solidarietà con le persone i cui diritti più elementari sono violati e con le popolazioni più emarginate;
1.7promuove l'inserimento dei cittadini dell'Unione Europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti e dei rifugiati politici nella comunità locale rimuovendo gli ostacoli che impediscono a tali persone, dimoranti nel territorio comunale, di utilizzare i servizi essenziali offerti ai cittadini. Promuove ogni opportuna iniziativa

per favorire il reinserimento dei propri emigranti.
1.8Si propone di valorizzare i propri aspetti peculiari : a) le attività produttive e commerciali e in particolare il settore vitivinicolo e artigianale, b) la

  • potenzialità
  • turistica
  • quale
  • entroterra
  • del
  • litorale
  • adriatico,
  • c)

l’associazionismo.

2. Il comune rappresenta e cura unitariamente gli interessi della propria comunità, ne promuove lo sviluppo e il progresso civile, sociale ed economico e garantisce la partecipazione dei cittadini, singoli od associati, alle scelte della comunità per la piena attuazione dei principi di uguaglianza e pari dignità sociale dei cittadini e per il completo sviluppo della persona umana.

3 Il comune favorisce e promuove anche rapporti di collaborazione e scambio con altre comunità locali, anche al di fuori dell’Unione Europea, nei limiti e nel rispetto degli accordi internazionali, anche attraverso la forma del gemellaggio.

4. Il Comune promuove e cura la raccolta del patrimonio storico-artistico-artigianano e aziendale del paese al fine di fissarne l’identità e permettere alle future generazioni di conoscerne il valore.

5. Il Comune favorisce e promuove lo sport dilettantistico e di base.

ART. 3 TUTELA DEL TERRITORIO COMUNALE

1. Il comune promuove ed attua un organico assetto del territorio, nel quadro di uno sviluppo equilibrato degli insediamenti umani e delle infrastrutture sociali, privilegiando il recupero del patrimonio edilizio esistente; promuove e realizza la salvaguardia dell’ambiente, la qualità della vita e la salute pubblica con attività rivolte a prevenire, reprimere ed eliminare ogni forma di inquinamento; promuove il risparmio delle risorse naturali ed ambientali; tutela i valori del paesaggio e del patrimonio naturale, storico ed artistico, attuando, in particolare, iniziative di valorizzazione dei beni appartenenti al patrimonio storico culturale “secondo il concetto di sviluppo sostenibile”

ART. 4 SERVIZI SOCIALI

1. Il comune ispira la propria azione al principio della solidarietà umana, senza discriminazioni ideologiche, religiose, di sesso, di censo o di razza ed opera nel rispetto dei principi di eguaglianza e di pari dignità sociale, nonchè di pari opportunità tra uomini e donne, promuovendo gli atti necessari alla loro affermazione.

2. Il comune è al servizio della persona, del cittadino e della famiglia; a tal fine promuove il godimento dei servizi sociali con particolare riguardo alla salute, all’abitazione, all’istruzione, alla cultura, alla pratica sportiva ed a tutto ciò che concorre a tutelare la vita ed a migliorare la sua qualità.

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3. Il comune, nell’ambito della programmazione di bilancio attribuisce priorità alle spese relative ai servizi erogati dal settore sociale e al relativo personale.

ART. 5 ATTIVITÀ PRODUTTIVE

1. Il comune favorisce il corretto sviluppo delle attività economiche e produttive al fine di consentire e valorizzare il lavoro e l’iniziativa produttiva dei propri cittadini; promuove l’organizzazione razionale del sistema di distribuzione commerciale anche a tutela del consumatore; agevola lo sviluppo della cooperazione.

2. Visti i processi sempre più vertiginosi delle innovazioni tecnologiche, il Comune può promuove con regolarità servizi di formazione per le imprese artigianali ed industriali e per i commercianti locali.

ART. 6 PARTECIPAZIONE E INFORMAZIONE

1. Ilcomune favorisce la partecipazione dei cittadini all'amministrazione locale.

  • e
  • delle associazioni

2. Allo scopo di rendere effettivi il diritto alla partecipazione politica e amministrativa, il Comune assicura, nei modi stabiliti dalla legge, un’informazione ampia e precisa in ordine alla propria attività.
3. Il comune favorisce l'attività e la collaborazione del volontariato, riconoscendone il ruolo come espressione libera ed autonoma della comunità locale.

ART. 7 PROGRAMMAZIONE

1. Il comune realizza le proprie finalità adottando il metodo della programmazione, inteso quale razionale elaborazione degli interventi nel quadro dei fini prefissati e delle risorse disponibili.
2. Annualmente, il comune presenta alla cittadinanza una relazione su obiettivi generali e particolari della propria azione amministrativa con i relativi risultati.
3. Nell'esercizio delle proprie funzioni, il comune adotta un linguaggio chiaro e comprensibile.

ART. 8 SUSSIDIARIETÀ

1. Il comune, nell'esercizio delle funzioni proprie e di quelle conferite, ispira la propria azione al principio di sussidiarietà, ponendo in essere le condizioni affinchè la libertà e la responsabilità della persona fisica e giuridica possano esplicarsi globalmente entro diverse sfere di autonomia costruttiva: personale, familiare, associativa, d'impresa, di mercato.
2. Ilcomune, al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati in ambiti territoriali adeguati, valorizza il sistema dei rapporti con gli altri comuni e la provincia, utilizzando e promuovendo le forme associative e di cooperazione più idonee, tra quelle previste dalla legge, all'esercizio delle attività e al perseguimento delle finalità di interesse comune.
3. Il comune privilegia forme di gestione di tipo privatistico e la definizione dei procedimenti amministrativi tramite accordi con i privati senza pregiudizio dei diritti dei terzi e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse.
4. Il comune si rapporta alle associazioni di volontariato secondo il principio della sussidiarietà orizzontale, coinvolgendo le associazioni di volontariato e i gruppi riconosciuti nell’azione amministrativa.

TITOLO II
ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE

CAPO 1
PARTECIPAZIONE POPOLARE

ART. 9 PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI

1. Il comune, con proprio regolamento, disciplina i diritti del contribuente, attenendosi ai seguenti principi e criteri direttivi:

a) assicurare la completa e agevole conoscenza delle disposizioni legislative e amministrative e dei regolamenti comunali, delle relative circolari e risoluzioni interpretative, in materia di tributi locali, curando la predisposizione di testi coordinati e mettendo gli stessi a disposizione dei contribuenti;

b) assicurare l’effettiva conoscenza da parte del contribuente degli atti a lui destinati, garantendo, altresì, il diritto di accesso alla documentazione e una sollecita risposta alle richieste;

c) consentire ai contribuenti di essere rimessi in termini nel caso in cui il tempestivo adempimento di obblighi tributari sia impedito da cause di forza maggiore;

d) improntare al principio della collaborazione i rapporti tra contribuente e amministrazione, riconoscendo meritevoli di tutela, negli errori del contribuente, l’affidamento e la buona fede;

e) riconoscere il diritto di interpello, in merito all’applicazione delle disposizioni tributarie a casi concreti e personali, qualora vi siano obiettive condizioni di incertezza sulla corretta interpretazione delle disposizioni stesse.

ART. 10 INIZIATIVE COMUNALI

1. Il Comune garantisce il diritto d’informazione sulle iniziative e sulla attività dell’amministrazione comunale.

  • 2.
  • Il Comune può promuovere la formazione di organismi che agiscono con finalità di

interesse locale.

ART. 11 RIUNIONI E ASSEMBLEE

1. Il diritto di promuovere riunioni e assemblee in piena libertà ed autonomia appartiene a tutti i cittadini, gruppi e organismi sociali a norma della Costituzione, per il libero svolgimento in forme democratiche delle attività politiche, sociali, culturali, sportive e ricreative. 2. L’Amministrazione comunale facilita l’esercizio di tale diritto, mettendo a disposizione di tutti i cittadini, gruppi e organismi sociali a carattere democratico, che si riconoscono nei principi della Costituzione repubblicana e che ne facciano richiesta, gli spazi idonei di cui dispone secondo un apposito regolamento.

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ART. 12 CONSULTAZIONI

1. Il Consiglio e la Giunta comunale, di propria iniziativa o su richiesta di altri organismi, deliberano, con motivazione, di consultare i cittadini e le organizzazioni sociali, nelle forme volta per volta ritenute più idonee, su provvedimenti di loro interesse. 2. I costi delle consultazioni sono a carico del Comune, salvo che la consultazione sia stata richiesta da altri organismi.

ART. 13 ISTANZE E PETIZIONI

1. Le istanze e petizioni di cittadini finalizzate alla migliore tutela degli interessi collettivi, vanno rivolte al Sindaco che ne dà informazione alla Giunta Comunale e ne promuove il tempestivo esame da parte dei competenti uffici. 2. Entro 60 giorni il Sindaco comunica ai cittadini interessati gli esiti dell’istruttoria, esplicitando in ogni caso i motivi degli eventuali dinieghi. 3. Il Sindaco fornisce puntuale informazione sull’esito di tali forme di partecipazione al primo consiglio comunale, in sede di comunicazioni.

ART. 14 DIRITTO D’INIZIATIVA

1. L’iniziativa popolare per la formazione di provvedimenti amministrativi di interesse collettivo si esercita mediante la presentazione di proposte di deliberazione ai competenti organi.
2. La proposta deve essere sottoscritta da almeno il 5% (cinquepercento) degli elettori risultanti al 31 dicembre dell’anno precedente, salvo il caso di proposta di revisione dello statuto per la quale è richiesto la sottoscrizione di almeno il 10%. Le firme dei sottoscrittori dovranno risultare debitamente autenticate. 3. Sono escluse dall’esercizio del diritto d’iniziativa le seguenti materie: a. tributi e bilancio; b. espropriazione per pubblica utilità; c. designazioni e nomine.
4. Il Comune agevola le modalità previste dal regolamento.

ART. 15 LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE

1. Il Comune, nel procedimento relativo all’adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive informa gli interessati, notificando o comunicando mediante raccomandata con avviso di ricevimento ad essi, il contenuto delle decisioni adottate. La notifica o la comunicazione dovrà risultare pervenuta agli interessati almeno 30 giorni prima della decisione. 2. Qualora, per il numero dei destinatari, la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa, l’Amministrazione provvede a rendere noti gli elementi di cui al precedente comma mediante idonee forme di pubblicità, di volta in volta stabilite dall’Amministrazione, anche con avvisi affissi diffusamente sul territorio comunale. 3. Gli interessati hanno diritto di intervenire nel corso del procedimento, di prendere visione degli atti del procedimento motivando per iscritto le loro valutazioni, considerazioni e proposte. 4. Il Comune darà motivazione del contenuto degli interventi degli interessati negli atti formali idonei per le decisioni dell’Amministrazione.

ART. 16 PUBBLICITÀ DEGLI ATTI

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1. Tutti gli atti del Comune e degli enti ed aziende da esso dipendenti sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati. La definizione degli atti riservati è stabilita dall’apposito regolamento, come previsto dalla legge in vigore. 2. La segretezza degli atti amministrativi deve essere dichiarata esplicitamente nel momento di assunzione dei medesimi con riferimento alla fattispecie normativa legittimante.

ART. 17 ALBO PRETORIO

1. E’ istituito nella sede del Comune, in luogo facilmente accessibile al pubblico, l’Albo Pretorio comunale per la pubblicazione che la legge, lo statuto e i regolamenti comunali prescrivono. 2. Nel caso in cui l’esposizione all’Albo Pretorio sia eccessivamente gravosa per la quantità della documentazione allegata, è comunque garantita la pubblicità di quest’ultima mediante deposito presso i competenti uffici.

ART. 18 DIRITTO D’ACCESSO

1. Qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, hanno diritto di prendere visione dei documenti amministrativi in possesso del Comune o degli enti ed aziende dipendenti, secondo le modalità stabilite dal regolamento. 2. Il regolamento disciplina il diritto ad ottenere il rilascio dei documenti amministrativi di cui al precedente comma, previo pagamento dei soli costi di riproduzione. Il regolamento disciplina altresì le modalità di esercizio del diritto d’accesso ai cittadini.

CAPO 2
REFERENDUM

ART. 19 PRINCIPI E LIMITI

1. Per consentire un effettiva partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa e per agevolare il rapporto tra organi elettivi e corpo elettorale è previsto il Referendum consultivo che può essere proposto su argomenti di esclusiva competenza locale.

ART. 20 POTERI D’INIZIATIVA

1. I soggetti promotori di referendum sono: a) gli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune nella percentuale del 15% degli elettori. Le firme, apposte in calce al quesito referendario, devono essere autenticate a sensi di legge; b) la maggioranza dei consiglieri assegnati.

ART. 21 OGGETTI DEL REFERENDUM

1. Il referendum può essere indetto su tutte le materie di esclusiva competenza comunale e con le seguenti esclusioni:

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a) indirizzi politico-amministrativi in materia di tributi locali e di tariffe; b) attività amministrative di mera esecuzione di norme statali o regionali; c) espropriazioni per pubblica utilità; d) designazioni e nomine.
2. Il quesito referendario deve, per brevità e chiarezza, consentire la più ampia comprensione.

ART. 22 GIUDIZIO DI AMMISSIBILITÀ

1. Sull’ammissibilità del referendum (articoli 20 e 21 del presente statuto), si esprime il Consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati entro novanta giorni dalla data di presentazione della richiesta. 2. Il giudizio viene espresso previa verifica: a) dell’ammissibilità per materia; b) del riscontro sulla formulazione del quesito referendario; c) della regolarità delle firme di cui al precedente articolo 20.
3. Acquisita l’ammissibilità, il Sindaco, entro sessanta giorni, indice il referendum, che non può aver luogo in coincidenza con altre operazioni di voto.

ART. 23 EFFETTI DEL REFERENDUM CONSULTIVO

1. Il quesito sottoposto al referendum è dichiarato accolto nel caso in cui abbiano partecipato al voto la maggioranza degli iscritti nelle liste elettorali ed i voti favorevoli siano la maggioranza dei voti validamente espressi. 2. In caso contrario il quesito è dichiarato respinto e non può essere riproposto se non sia trascorso almeno un periodo di tre anni. 3.Se l’esito è favorevole, il Sindaco è tenuto a proporre all’organo competente entro trenta giorni dalla proclamazione dei risultati, la deliberazione sull’oggetto del quesito sottoposto a referendum.

ART. 24 REVOCA E SOSPENSIONE DEL REFERENDUM

1. Prima dell’indizione del referendum da parte del Sindaco l’organo competente può accogliere, con provvedimento motivato, l’oggetto del quesito referendario. In questo caso, con lo stesso provvedimento, viene dichiarata la revoca del referendum. 2. In caso di scioglimento del Consiglio comunale e nell’ultimo semestre di durata in carica del Consiglio, i quesiti referendari, che abbiano riportato il requisito di ammissibità, restano sospesi fino a sessanta giorni successivi all’elezione del Sindaco e della Giunta per permettere l’eventuale adozione del provvedimento di cui al precedente comma. In caso di inerzia il Sindaco dovrà indire il referendum entro i successivi trenta giorni.

TITOLO III
ORGANI ISTITUZIONALI DEL COMUNE

CAPO 1
IL SINDACO

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ART. 25 IL SINDACO

1. Il Sindaco è l’organo responsabile dell’Amministrazione del Comune e rappresenta l’ente e gli interessi generali e diffusi della popolazione. 2. Esercita le funzioni attribuitegli dalla legge e dal presente Statuto e dai regolamenti comunali.

ART. 26 ATTRIBUZIONI DI AMMINISTRAZIONE

1. Compete al Sindaco quanto previsto dalla legge e dai relativi regolamenti. In particolare: a) sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici, all’esecuzione degli atti nonché all’espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al Comune; b) coordinare lo svolgimento delle funzioni degli assessori, mantenendo l’unità di indirizzo politico finalizzato alla realizzazione delle previsioni del documento programmatico della Giunta e al conseguimento degli scopi dell’Ente; c) convocare i comizi per i referendum consultivi ; d) indire le conferenze dei servizi per interventi di competenza del Comune e partecipare a quelle indette da altre amministrazioni; e) determinare l’importo delle sanzioni amministrative di competenza comunale; f) presentare istanze per la concessione dei contributi al Comune da parte dello Stato, della Regione o di altri soggetti; g) coordinare, nell’ambito della disciplina regionale e sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, gli orari degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici, nonché gli orari di apertura al pubblico degli uffici periferici delle amministrazioni pubbliche, al fine di armonizzare l’esplicazione dei servizi con le esigenze complessive generali degli utenti; h) nominare, designare e revocare i rappresentanti del Comune presso enti o istituzioni, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio; i) nominare i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuire e definire gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna secondo le modalità ed i criteri stabiliti dagli articoli 109 e 110 del D.Lgs. 267/2000, nonché dello statuto presente e dai regolamenti comunali; j) Promuovere la conclusione di accordi di programma; k) Esercitare le funzioni di ufficiale di Governo nei casi previsti dalla legge;

  • l)
  • rappresentare legalmente il comune, anche in giudizio e firmare il mandato a

difendere le ragioni del comune; nei giudizi nei quali non è necessario il ministero di avvocato; m) concedere il patrocinio del Comune; n) stipulare gemellaggi.

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  • Page 1 EUROPEAN AGRICULTURAL FUND for RURAL

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  • 1/7 COMUNI DI: Annone Veneto – Caorle – Ceggia

    1/7 COMUNI DI: Annone Veneto – Caorle – Ceggia

    COMUNI DI: Annone Veneto – Caorle – Ceggia - Cinto Caomaggiore - Concordia Sagittaria – Eraclea - Fossalta di Piave - Fossalta di Portogruaro – Gruaro – Jesolo – Meolo - Musile di Piave - Noventa di Piave – Portogruaro – Pramaggiore - San Donà di Piave - San Michele al Tagliamento - Santo Stino di Livenza - Teglio Veneto - Torre di Mosto. __________________________________________________________________ Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale del 25 maggio 2005 V E R B A L E Il giorno 25 maggio 2005 alle ore 18,00 presso la sede del Municipio di Portogruaro si è riunita la Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale sul seguente odg: 1. indicazioni su nuovo assetto APT; 2. protocollo d’intesa per gestione rifiuti; 3. valutazione su rinnovo CdA GAL Venezia Orientale e valutazioni su Patto Territoriale. Aggiornamento; 4. progetto Abramo; 5. incontro con Comitato Provincia Venezia Orientale; 6. varie ed eventuali. Sono presenti tutti i Sindaci (o loro Rappresentanti) ad eccezione dei Comuni di Jesolo, Meolo e Teglio Veneto. Verbalizza il GAL Venezia Orientale (Pegoraro). Il Presidente dichiara aperta la seduta alle ore 18,25. PRIMO PUNTO: indicazioni su nuovo assetto APT - Bertoncello: informa che l’Ass. Provinciale al Turismo Danilo Lunardelli, invitato per la discussione del primo punto all’ordine del giorno, non sarà presente alla seduta. - Moro: propone che per affrontare l’argomento, in una prossima riunione, siano presenti anche le APT. Osserva che nella fase di passaggio delle competenze dalla Regione alle Province, Provincia di Venezia e Comuni si erano espresse per mantenere gli ambiti delle APT e per l’istituzione nel Veneto Orientale delle due società: erano cioè state fatte delle scelte opposte a quella che ora propone la Provincia di Venezia.
  • Via Annia Il Corridoio Della Memoria

    Via Annia Il Corridoio Della Memoria

    Via Annia il Corridoio della Memoria Relazione tecnico-illustrativa dello studio di fattibilità per la valorizzazione integrata dei beni culturali e ambientali, delle produzioni e delle tradizioni locali nei territori comunali attraversati dalla Via Annia. ENTI INTERESSATI Gruppo di Azione Locale capofila: G.A.L. “Venezia Orientale” Borgo Sant’Agnese, 89 30026 Portogruaro (VE) tel 0421.394.202 – fax 0421.390.728 Ente partner: Comune di S.Giorgio di Nogaro (UD) Piazza del Municipio, 1 33058 S. Giorgio di Nogaro (UD) tel 0431.620.101 – fax 0431.621.213 Ente partner: Comune di Quarto d’Altino (VE) Piazza S. Michele, 1 30020 Quarto d’Altino (VE) tel 0422.8261 – fax 0422.825.652 OGGETTO “la Via Annia” Progetto di cooperazione Infraterritoriale realizzato nell’ambito del Programma Comunitario Leader Plus, Asse 2, e finalizzato alla valorizzazione delle attrattive dei territori comunali interessati dal tracciato della Strada Romana “Via Annia” allo scopo di favorire lo sviluppo integrato del sistema turistico, culturale e ambientale AREE INTERESSATE Regioni: Veneto, Friuli Venezia-Giulia Province: Rovigo, Padova, Venezia, Treviso, Udine. PROGETTISTA Gennaro Memmoli, architetto Via Sant’Urbano 16/B 31022 Preganziol (TV) tel 0422.633.097 – fax 0422.330.096 e-mail [email protected] albo Architetti Treviso n.2081 CONSULENTI Leonardo Trevisan tracciato storico Valerio Scarpa mobilità sostenibile Giulia Dal Bò itinerario turistico Diego Lodoli layout e grafica Lewis Trevisan coordinamento generale DATA novembre 2005 MAPPA RAFFIGURANTE PORZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIA ANNIA “IL CORRIDOIO DELLA MEMORIA” MEMORIA” DELLA CORRIDOIO “IL VIA ANNIA TRACCIATO DELLA PORZIONE DEL RAFFIGURANTE MAPPA VIA ANNIA “IL CORRIDOIO DELLA MEMORIA” Studio di fattibilità per la valorizzazione integrata dei beni culturali e ambientali, delle produzioni e delle tradizioni locali nei territori comunali attraversati dalla Via Annia.
  • Stage Budunchi Rev

    Stage Budunchi Rev

    RELAZIONE FINALE DI STAGE di Bunduchi Natalia DISCRIMINAZIONE E DIRITTI CIVILI ORGANISMI, SERVIZI E UFFICI NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PADOVA Corso di Laurea in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Diritti Umani Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali STAGE presso: COMUNE DI VENEZIA Direzione Affari Istituzionali Ufficio Dritti Civili, Politiche contro le discriminazioni e Cultura lgbtq TUTOR ACCADEMICO: Prof. Marco Mascia TUTOR AZIENDALE: Dott.ssa Stefania Bragato Anno Accademico 2014/2015 1 La legge n. 56 “ Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” adottata il 7 aprile del 2014, prevede la trasformazione delle Province in città metropolitana. Come indicato all'articolo 1 comma 1, il fine è quello di adeguare l'ordinamento delle Province ai principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Fondamentale è il principio di sussidiarietà, criterio di ripartizione delle competenze tra i diversi livelli di governo, secondo il quale le decisioni devono essere prese al livello che sia il più possibile vicino ai cittadini. Le dieci città metropolitane previste sono Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli e Reggio Calabria. Il territorio della città metropolitana coincide con quello della Provincia omonima, come indicato dal comma 6. La città metropolitana Venezia è un'area che include tutti i Comuni che facevano parte della Provincia di Venezia. Questa nuova realtà urbana ospiterà 857.841
  • Unione Percorsi

    Unione Percorsi

    gLE.04 PROGETTO CHIAVE PARCO ALIMENTARE ITINERARIO GIRATAGLIAMENTO R20 - Intervento pPA.01 | Recupero dell'ex latteria sociale di Annone Veneto | Comune di Annone Veneto R8 - Intervento gTA.01 | Recupero del Faro di Bibione, punto di partenza dell'itinerario | Comune di San Michele al R21 - Intervento pPA.02 | Recupero dell'ex latteria sociale di Pramaggiore | Comune di Pramaggiore Gruaro Tagliamento gLE.05 gTA.04 Cinto Caomaggiore Teglio Veneto R8 - Intervento gTA.02 | Aree di sosta attrezzate lungo l'itinerario con bacheche informative, officina attrezzata a servizio dei cicloturisti e installazione di un apparato conta-passaggi | Comune di San Stino di Livenza gTA.03 R9 - Intervento gTA.03 | Riqualificazione dell'itinerario presso le barchesse di Villa Mocenigo | Comune di Fossalta di pPA.02 Portogruaro Pramaggiore R10 - Intervento gTA.04 | Messa in sicurezza del ponte sul canale Taglio in prossimità del parco "Prati di Pars" e area di pPA.01 sosta attrezzata | Comune di Teglio Veneto ITINERARIO GIRALIVENZA Fossalta di Portogruaro gLE.03 R1 - Intervento gLI.01 | Messa in sicurezza di un tratto dell'itinerario, segnaletica turistica e bacheche informative | Comune di Caorle R2 - Intervento gLI.02 | Messa in sicurezza e riqualificazione dell'itinerario e segnaletica turistica | Comune di Torre di Mosto Annone Veneto Portogruaro R3 - Intervento gLI.03 | Messa in sicurezza di due tratti dell'itinerario e segnaletica turistica | Comune di Ceggia gLI.05 R4 - Intervento gLI.04 | Messa in sicurezza e miglioramento dell'itinerario in corrispondenza
  • Presentazione Standard Di Powerpoint

    Presentazione Standard Di Powerpoint

    PSL – Punti Superfici e Linee Rapporto di attuazione dei progetti PSL 2014/20 di VeGAL. Febbraio 2021 P.S.L. - Punti Superfici e Linee Il Programma di Sviluppo Locale P.S.L. cos’è: Contesto di riferimento: È uno strumento di programmazione per lo PSR 2014/20 Veneto sviluppo rurale della Venezia Orientale PSL approvato con DGR n. 1214 del 15.9.2015 Territorio: 10 misure/tipi di intervento previsti: 16 Comuni interessati della Venezia Orientale 1.2.1, 3.2.1, 4.1.1, 6.4.1, 6.4.2, 7.5.1, 7.6.1, 16.4.1, 16.5.1 e 19.2.1x Contributo pubblico: 6.498.500€ 3 procedure di attuazione: Bandi pubblici, bandi a regia, gestione diretta Obiettivo: Puntare sul patrimonio ambientale, storico- Periodo di attuazione: culturale e sui prodotti agroalimentari, per 2016-2022 aumentare la qualità della vita e le opportunità di lavoro, in particolare per i giovani e le imprese Riferimenti: Regione Veneto (Autorità di gestione) Quattro linee d’azione: VeGAL (Soggetto attuatore) Progetto chiave «Itinerari» (PC01) Avepa (Autorità di pagamento) Progetto chiave «Parco alimentare» (PC02) Progetto di cooperazione «Veneto rurale» (COOP) P.S.L. - Punti Superfici e Linee Il partenariato L’attuazione del PSL è l’espressione della volontà di un partenariato pubblico-privato, rappresentativo del territorio della Venezia Orientale. Amministrazioni Comunali Enti privati Cultura, ricerca, Comune di Annone Veneto Agri Venezia formazione e società civile Comune di Caorle ANCE Venezia CIPAT Comune di Cavallino-Treporti CIA di Venezia Dimensione Cultura Comune di Ceggia CNA di Venezia
  • Piano Regolatore Delle Acque

    Piano Regolatore Delle Acque

    CONSORZIO DI BONIFICA VENETO ORIENTALE Portogruaro - San Donà di Piave (VE) CITTA' METROPOLITANA DI VENEZIA Comune di Eraclea PIANO REGOLATORE DELLE ACQUE 01 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Redattori Dott. Ing. Sergio Grego Dott. Ing. Giulio Pianon Dott. Agr. Graziano Paulon Collaboratori Dott. Ing. Erika Grigoletto Dott. Agr. Christian Bonetto Maggio 2018 Piano delle Acque Eraclea - Relazione Illustrativa 1 PREMESSA ............................................................................................................................................................... 4 2 INQUADRAMENTO NORMATIVO ............................................................................................................................. 6 2.1 Normativa comunitaria ....................................................................................................................................... 6 2.2 Normativa nazionale .......................................................................................................................................... 6 2.3 Normativa regionale........................................................................................................................................... 7 2.4 Normativa provinciale ........................................................................................................................................ 7 3 STRUMENTI SOVRAORDINATI ................................................................................................................................ 8 3.1 P.T.R.C. ............................................................................................................................................................
  • Livenza Tagliamento Acque

    Livenza Tagliamento Acque

    % LIVENZA I TAGLIAMENTO j__I ACQUE AVVISO DI AMMISSIONE ALLA GARA Att, 29 i)TÌ11ì1 i t). I gs. 5t)/%t)i6 E’( )( )flX itt del trocodinionto rende tÌOt() ìro dcI : Lvenza T1gUr11( t1t() Acqu( S pA. )n sodo I(Ie in Portogru (VE) o Piizzi •1 N i FE : Repubblica, i - . RIVA O42t5H26O212. 2. tRO([DURA DI AGGIUDICAZON[: [)rO(0dUt not]ozit tolorìiatica i sensi deIIart. 36 comma 8 deI D. Lgs. 50/201 6 e del Reqolanionto pot la disciplina dei contmtti nei settori speciali di importo inferiore alla soglia comunitaria approvato dal CUA nella seduta del 15.t)2.2018 con ricorso alla gara telematica ai sensi dellart. 58 del quale Livenza [).Lgs. 50/2016 svolta attraverso il portale e procurornont di Bravosolutions di Viveracqua Scarl della Tagliarnento Acque S.p.A. è consorziata per la gestione del sistema di acquisti/affidarnenti telematici per la conclusione di un accordo quadro da stipularsi con unico operatore economico per ciascun lotto ai sensi dell’art. 54 comnii i - 3 - 6 del D.Lgs. 50/2016 smi, con contratto normativo di due anni costituito da due contratti applicativi, svolta telematicamente tra tutti gli operatori economici qualificati nell’Albo Fornitori di Viveracqua in determinate categorìe merceologiche dello stesso; - - di estensione e/o sostituzione 3. NATURA DELLE PRESTAZIONI: Iender59O rtq_971 Accordo quadro per i lavori reti acquedotto e fognatura. Lotto I Acquedotto - rtq972 — CIG 754421 74D0. Lotto 2 Fognatura - rfq9f3 — CIG 75442185A3. 4. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo ai sensi del comma 2 dell’art.