Data immissione 05.07.2004
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COMUNE DI ANNONE VENETO
STATUTO
Delibera n. 20 del 30/3/2004.
TITOLO I
PRINCIPI FONDAMENTALI
ART. 1 DEFINIZIONE
- 1.
- Il comune di Annone Veneto rappresenta la comunità dei cittadini di Annone
Veneto, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo morale, civile, sociale ed economico, indirizzandolo verso valori di giustizia, di progresso e di democrazia.
2.
3.
Il comune di Annone Veneto è paese autonomo secondo: a) le norme del presente Statuto b) i principi costituzionali della Repubblica Italiana e del trattato dell’Unione Europea.
Il Comune esercita e promuove funzioni attribuite e/o delegate dalle leggi regionali, nazionali ed europee, e altresì funzioni autonome, attingendo liberamente da risorse proprie di cui disporre con deliberazione del Consiglio comunale.
4.
. La sede del comune è sita in Piazza Vittorio Veneto n. 1. La circoscrizione del
Comune è costituita da Annone Veneto Capoluogo e delle frazioni di Spadacenta, Giai, Loncon. Il territorio del comune si estende per 25,79 KM2 e confina con i Comuni di Pravisdomini (PN), Pramaggiore (VE), Portogruaro (VE), Santo Stino di Livenza (VE), Motta di Livenza (TV), Meduna di Livenza (TV). Il palazzo civico, sede comunale, è ubicato nel capoluogo. Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede comunale. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze il consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.
- 5.
- Il comune ha come propri segni distintivi lo stemma e il gonfalone. Il comune negli
atti e nel sigillo si identifica con il nome di Annone Veneto, con lo stemma concesso con decreto del Presidente della Repubblica in data 4 novembre 1951. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, accompagnato dal sindaco, si può esibire il gonfalone comunale nella foggia autorizzata con decreto del Presidente della Repubblica in data 4 novembre 1951
ART. 2 PROMOZIONE CIVILE, SOCIALE E CULTURALE
1. Il Comune riconosce che la vita della comunità si fonda sul primato del diritto democratico e sui valori della dignità umana, della libertà, dell'uguaglianza, della pace e del rispetto dei diritti umani. Ispirandosi ai principi della Risoluzione 53/144 dell’Assemblea Generale delle Nazioni del 1998, il Comune fa propri sia la “Carta dei Diritti dell’Unione Europea” che la “Dichiarazione Universale dei diritti umani”.
A tal fine, il Comune
1.1 promuove unitariamente gli interessi della propria comunità; 1.2promuove una partecipazione attiva dei cittadini, singoli o associati, al progresso civile, democratico e sociale della propria comunità;
1.3promuove e cura scelte della comunità per la piena attuazione dei principi di uguaglianza e pari dignità sociale dei cittadini e per il completo sviluppo della persona umana;
1.4promuove la tutela al diritto alla salute in tutte le età e attua idonei strumenti per
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renderlo effettivo con particolare riguardo alla tutela della maternità, della famiglia, della salubrità e della sicurezza dell’ambiente;
1.5promuove una cultura della pace e dei diritti umani mediante iniziative culturali e di ricerca, di educazione e di informazione: promuove la cultura e attua tale promozione anche tramite il Comitato di Gestione della Biblioteca;
1.6sostiene iniziative di associazioni che promuovono la solidarietà con le persone i cui diritti più elementari sono violati e con le popolazioni più emarginate;
1.7promuove l'inserimento dei cittadini dell'Unione Europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti e dei rifugiati politici nella comunità locale rimuovendo gli ostacoli che impediscono a tali persone, dimoranti nel territorio comunale, di utilizzare i servizi essenziali offerti ai cittadini. Promuove ogni opportuna iniziativa
per favorire il reinserimento dei propri emigranti.
1.8Si propone di valorizzare i propri aspetti peculiari : a) le attività produttive e commerciali e in particolare il settore vitivinicolo e artigianale, b) la
- potenzialità
- turistica
- quale
- entroterra
- del
- litorale
- adriatico,
- c)
l’associazionismo.
2. Il comune rappresenta e cura unitariamente gli interessi della propria comunità, ne promuove lo sviluppo e il progresso civile, sociale ed economico e garantisce la partecipazione dei cittadini, singoli od associati, alle scelte della comunità per la piena attuazione dei principi di uguaglianza e pari dignità sociale dei cittadini e per il completo sviluppo della persona umana.
3 Il comune favorisce e promuove anche rapporti di collaborazione e scambio con altre comunità locali, anche al di fuori dell’Unione Europea, nei limiti e nel rispetto degli accordi internazionali, anche attraverso la forma del gemellaggio.
4. Il Comune promuove e cura la raccolta del patrimonio storico-artistico-artigianano e aziendale del paese al fine di fissarne l’identità e permettere alle future generazioni di conoscerne il valore.
5. Il Comune favorisce e promuove lo sport dilettantistico e di base.
ART. 3 TUTELA DEL TERRITORIO COMUNALE
1. Il comune promuove ed attua un organico assetto del territorio, nel quadro di uno sviluppo equilibrato degli insediamenti umani e delle infrastrutture sociali, privilegiando il recupero del patrimonio edilizio esistente; promuove e realizza la salvaguardia dell’ambiente, la qualità della vita e la salute pubblica con attività rivolte a prevenire, reprimere ed eliminare ogni forma di inquinamento; promuove il risparmio delle risorse naturali ed ambientali; tutela i valori del paesaggio e del patrimonio naturale, storico ed artistico, attuando, in particolare, iniziative di valorizzazione dei beni appartenenti al patrimonio storico culturale “secondo il concetto di sviluppo sostenibile”
ART. 4 SERVIZI SOCIALI
1. Il comune ispira la propria azione al principio della solidarietà umana, senza discriminazioni ideologiche, religiose, di sesso, di censo o di razza ed opera nel rispetto dei principi di eguaglianza e di pari dignità sociale, nonchè di pari opportunità tra uomini e donne, promuovendo gli atti necessari alla loro affermazione.
2. Il comune è al servizio della persona, del cittadino e della famiglia; a tal fine promuove il godimento dei servizi sociali con particolare riguardo alla salute, all’abitazione, all’istruzione, alla cultura, alla pratica sportiva ed a tutto ciò che concorre a tutelare la vita ed a migliorare la sua qualità.
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3. Il comune, nell’ambito della programmazione di bilancio attribuisce priorità alle spese relative ai servizi erogati dal settore sociale e al relativo personale.
ART. 5 ATTIVITÀ PRODUTTIVE
1. Il comune favorisce il corretto sviluppo delle attività economiche e produttive al fine di consentire e valorizzare il lavoro e l’iniziativa produttiva dei propri cittadini; promuove l’organizzazione razionale del sistema di distribuzione commerciale anche a tutela del consumatore; agevola lo sviluppo della cooperazione.
2. Visti i processi sempre più vertiginosi delle innovazioni tecnologiche, il Comune può promuove con regolarità servizi di formazione per le imprese artigianali ed industriali e per i commercianti locali.
ART. 6 PARTECIPAZIONE E INFORMAZIONE
1. Ilcomune favorisce la partecipazione dei cittadini all'amministrazione locale.
- e
- delle associazioni
2. Allo scopo di rendere effettivi il diritto alla partecipazione politica e amministrativa, il Comune assicura, nei modi stabiliti dalla legge, un’informazione ampia e precisa in ordine alla propria attività.
3. Il comune favorisce l'attività e la collaborazione del volontariato, riconoscendone il ruolo come espressione libera ed autonoma della comunità locale.
ART. 7 PROGRAMMAZIONE
1. Il comune realizza le proprie finalità adottando il metodo della programmazione, inteso quale razionale elaborazione degli interventi nel quadro dei fini prefissati e delle risorse disponibili.
2. Annualmente, il comune presenta alla cittadinanza una relazione su obiettivi generali e particolari della propria azione amministrativa con i relativi risultati.
3. Nell'esercizio delle proprie funzioni, il comune adotta un linguaggio chiaro e comprensibile.
ART. 8 SUSSIDIARIETÀ
1. Il comune, nell'esercizio delle funzioni proprie e di quelle conferite, ispira la propria azione al principio di sussidiarietà, ponendo in essere le condizioni affinchè la libertà e la responsabilità della persona fisica e giuridica possano esplicarsi globalmente entro diverse sfere di autonomia costruttiva: personale, familiare, associativa, d'impresa, di mercato.
2. Ilcomune, al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati in ambiti territoriali adeguati, valorizza il sistema dei rapporti con gli altri comuni e la provincia, utilizzando e promuovendo le forme associative e di cooperazione più idonee, tra quelle previste dalla legge, all'esercizio delle attività e al perseguimento delle finalità di interesse comune.
3. Il comune privilegia forme di gestione di tipo privatistico e la definizione dei procedimenti amministrativi tramite accordi con i privati senza pregiudizio dei diritti dei terzi e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse.
4. Il comune si rapporta alle associazioni di volontariato secondo il principio della sussidiarietà orizzontale, coinvolgendo le associazioni di volontariato e i gruppi riconosciuti nell’azione amministrativa.
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TITOLO II
ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE
CAPO 1
PARTECIPAZIONE POPOLARE
ART. 9 PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
1. Il comune, con proprio regolamento, disciplina i diritti del contribuente, attenendosi ai seguenti principi e criteri direttivi:
a) assicurare la completa e agevole conoscenza delle disposizioni legislative e amministrative e dei regolamenti comunali, delle relative circolari e risoluzioni interpretative, in materia di tributi locali, curando la predisposizione di testi coordinati e mettendo gli stessi a disposizione dei contribuenti;
b) assicurare l’effettiva conoscenza da parte del contribuente degli atti a lui destinati, garantendo, altresì, il diritto di accesso alla documentazione e una sollecita risposta alle richieste;
c) consentire ai contribuenti di essere rimessi in termini nel caso in cui il tempestivo adempimento di obblighi tributari sia impedito da cause di forza maggiore;
d) improntare al principio della collaborazione i rapporti tra contribuente e amministrazione, riconoscendo meritevoli di tutela, negli errori del contribuente, l’affidamento e la buona fede;
e) riconoscere il diritto di interpello, in merito all’applicazione delle disposizioni tributarie a casi concreti e personali, qualora vi siano obiettive condizioni di incertezza sulla corretta interpretazione delle disposizioni stesse.
ART. 10 INIZIATIVE COMUNALI
1. Il Comune garantisce il diritto d’informazione sulle iniziative e sulla attività dell’amministrazione comunale.
- 2.
- Il Comune può promuovere la formazione di organismi che agiscono con finalità di
interesse locale.
ART. 11 RIUNIONI E ASSEMBLEE
1. Il diritto di promuovere riunioni e assemblee in piena libertà ed autonomia appartiene a tutti i cittadini, gruppi e organismi sociali a norma della Costituzione, per il libero svolgimento in forme democratiche delle attività politiche, sociali, culturali, sportive e ricreative. 2. L’Amministrazione comunale facilita l’esercizio di tale diritto, mettendo a disposizione di tutti i cittadini, gruppi e organismi sociali a carattere democratico, che si riconoscono nei principi della Costituzione repubblicana e che ne facciano richiesta, gli spazi idonei di cui dispone secondo un apposito regolamento.
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ART. 12 CONSULTAZIONI
1. Il Consiglio e la Giunta comunale, di propria iniziativa o su richiesta di altri organismi, deliberano, con motivazione, di consultare i cittadini e le organizzazioni sociali, nelle forme volta per volta ritenute più idonee, su provvedimenti di loro interesse. 2. I costi delle consultazioni sono a carico del Comune, salvo che la consultazione sia stata richiesta da altri organismi.
ART. 13 ISTANZE E PETIZIONI
1. Le istanze e petizioni di cittadini finalizzate alla migliore tutela degli interessi collettivi, vanno rivolte al Sindaco che ne dà informazione alla Giunta Comunale e ne promuove il tempestivo esame da parte dei competenti uffici. 2. Entro 60 giorni il Sindaco comunica ai cittadini interessati gli esiti dell’istruttoria, esplicitando in ogni caso i motivi degli eventuali dinieghi. 3. Il Sindaco fornisce puntuale informazione sull’esito di tali forme di partecipazione al primo consiglio comunale, in sede di comunicazioni.
ART. 14 DIRITTO D’INIZIATIVA
1. L’iniziativa popolare per la formazione di provvedimenti amministrativi di interesse collettivo si esercita mediante la presentazione di proposte di deliberazione ai competenti organi.
2. La proposta deve essere sottoscritta da almeno il 5% (cinquepercento) degli elettori risultanti al 31 dicembre dell’anno precedente, salvo il caso di proposta di revisione dello statuto per la quale è richiesto la sottoscrizione di almeno il 10%. Le firme dei sottoscrittori dovranno risultare debitamente autenticate. 3. Sono escluse dall’esercizio del diritto d’iniziativa le seguenti materie: a. tributi e bilancio; b. espropriazione per pubblica utilità; c. designazioni e nomine.
4. Il Comune agevola le modalità previste dal regolamento.
ART. 15 LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE
1. Il Comune, nel procedimento relativo all’adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive informa gli interessati, notificando o comunicando mediante raccomandata con avviso di ricevimento ad essi, il contenuto delle decisioni adottate. La notifica o la comunicazione dovrà risultare pervenuta agli interessati almeno 30 giorni prima della decisione. 2. Qualora, per il numero dei destinatari, la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa, l’Amministrazione provvede a rendere noti gli elementi di cui al precedente comma mediante idonee forme di pubblicità, di volta in volta stabilite dall’Amministrazione, anche con avvisi affissi diffusamente sul territorio comunale. 3. Gli interessati hanno diritto di intervenire nel corso del procedimento, di prendere visione degli atti del procedimento motivando per iscritto le loro valutazioni, considerazioni e proposte. 4. Il Comune darà motivazione del contenuto degli interventi degli interessati negli atti formali idonei per le decisioni dell’Amministrazione.
ART. 16 PUBBLICITÀ DEGLI ATTI
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1. Tutti gli atti del Comune e degli enti ed aziende da esso dipendenti sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati. La definizione degli atti riservati è stabilita dall’apposito regolamento, come previsto dalla legge in vigore. 2. La segretezza degli atti amministrativi deve essere dichiarata esplicitamente nel momento di assunzione dei medesimi con riferimento alla fattispecie normativa legittimante.
ART. 17 ALBO PRETORIO
1. E’ istituito nella sede del Comune, in luogo facilmente accessibile al pubblico, l’Albo Pretorio comunale per la pubblicazione che la legge, lo statuto e i regolamenti comunali prescrivono. 2. Nel caso in cui l’esposizione all’Albo Pretorio sia eccessivamente gravosa per la quantità della documentazione allegata, è comunque garantita la pubblicità di quest’ultima mediante deposito presso i competenti uffici.
ART. 18 DIRITTO D’ACCESSO
1. Qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, hanno diritto di prendere visione dei documenti amministrativi in possesso del Comune o degli enti ed aziende dipendenti, secondo le modalità stabilite dal regolamento. 2. Il regolamento disciplina il diritto ad ottenere il rilascio dei documenti amministrativi di cui al precedente comma, previo pagamento dei soli costi di riproduzione. Il regolamento disciplina altresì le modalità di esercizio del diritto d’accesso ai cittadini.
CAPO 2
REFERENDUM
ART. 19 PRINCIPI E LIMITI
1. Per consentire un effettiva partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa e per agevolare il rapporto tra organi elettivi e corpo elettorale è previsto il Referendum consultivo che può essere proposto su argomenti di esclusiva competenza locale.
ART. 20 POTERI D’INIZIATIVA
1. I soggetti promotori di referendum sono: a) gli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune nella percentuale del 15% degli elettori. Le firme, apposte in calce al quesito referendario, devono essere autenticate a sensi di legge; b) la maggioranza dei consiglieri assegnati.
ART. 21 OGGETTI DEL REFERENDUM
1. Il referendum può essere indetto su tutte le materie di esclusiva competenza comunale e con le seguenti esclusioni:
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a) indirizzi politico-amministrativi in materia di tributi locali e di tariffe; b) attività amministrative di mera esecuzione di norme statali o regionali; c) espropriazioni per pubblica utilità; d) designazioni e nomine.
2. Il quesito referendario deve, per brevità e chiarezza, consentire la più ampia comprensione.
ART. 22 GIUDIZIO DI AMMISSIBILITÀ
1. Sull’ammissibilità del referendum (articoli 20 e 21 del presente statuto), si esprime il Consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati entro novanta giorni dalla data di presentazione della richiesta. 2. Il giudizio viene espresso previa verifica: a) dell’ammissibilità per materia; b) del riscontro sulla formulazione del quesito referendario; c) della regolarità delle firme di cui al precedente articolo 20.
3. Acquisita l’ammissibilità, il Sindaco, entro sessanta giorni, indice il referendum, che non può aver luogo in coincidenza con altre operazioni di voto.
ART. 23 EFFETTI DEL REFERENDUM CONSULTIVO
1. Il quesito sottoposto al referendum è dichiarato accolto nel caso in cui abbiano partecipato al voto la maggioranza degli iscritti nelle liste elettorali ed i voti favorevoli siano la maggioranza dei voti validamente espressi. 2. In caso contrario il quesito è dichiarato respinto e non può essere riproposto se non sia trascorso almeno un periodo di tre anni. 3.Se l’esito è favorevole, il Sindaco è tenuto a proporre all’organo competente entro trenta giorni dalla proclamazione dei risultati, la deliberazione sull’oggetto del quesito sottoposto a referendum.
ART. 24 REVOCA E SOSPENSIONE DEL REFERENDUM
1. Prima dell’indizione del referendum da parte del Sindaco l’organo competente può accogliere, con provvedimento motivato, l’oggetto del quesito referendario. In questo caso, con lo stesso provvedimento, viene dichiarata la revoca del referendum. 2. In caso di scioglimento del Consiglio comunale e nell’ultimo semestre di durata in carica del Consiglio, i quesiti referendari, che abbiano riportato il requisito di ammissibità, restano sospesi fino a sessanta giorni successivi all’elezione del Sindaco e della Giunta per permettere l’eventuale adozione del provvedimento di cui al precedente comma. In caso di inerzia il Sindaco dovrà indire il referendum entro i successivi trenta giorni.
TITOLO III
ORGANI ISTITUZIONALI DEL COMUNE
CAPO 1
IL SINDACO
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ART. 25 IL SINDACO
1. Il Sindaco è l’organo responsabile dell’Amministrazione del Comune e rappresenta l’ente e gli interessi generali e diffusi della popolazione. 2. Esercita le funzioni attribuitegli dalla legge e dal presente Statuto e dai regolamenti comunali.
ART. 26 ATTRIBUZIONI DI AMMINISTRAZIONE
1. Compete al Sindaco quanto previsto dalla legge e dai relativi regolamenti. In particolare: a) sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici, all’esecuzione degli atti nonché all’espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al Comune; b) coordinare lo svolgimento delle funzioni degli assessori, mantenendo l’unità di indirizzo politico finalizzato alla realizzazione delle previsioni del documento programmatico della Giunta e al conseguimento degli scopi dell’Ente; c) convocare i comizi per i referendum consultivi ; d) indire le conferenze dei servizi per interventi di competenza del Comune e partecipare a quelle indette da altre amministrazioni; e) determinare l’importo delle sanzioni amministrative di competenza comunale; f) presentare istanze per la concessione dei contributi al Comune da parte dello Stato, della Regione o di altri soggetti; g) coordinare, nell’ambito della disciplina regionale e sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, gli orari degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici, nonché gli orari di apertura al pubblico degli uffici periferici delle amministrazioni pubbliche, al fine di armonizzare l’esplicazione dei servizi con le esigenze complessive generali degli utenti; h) nominare, designare e revocare i rappresentanti del Comune presso enti o istituzioni, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio; i) nominare i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuire e definire gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna secondo le modalità ed i criteri stabiliti dagli articoli 109 e 110 del D.Lgs. 267/2000, nonché dello statuto presente e dai regolamenti comunali; j) Promuovere la conclusione di accordi di programma; k) Esercitare le funzioni di ufficiale di Governo nei casi previsti dalla legge;
- l)
- rappresentare legalmente il comune, anche in giudizio e firmare il mandato a
difendere le ragioni del comune; nei giudizi nei quali non è necessario il ministero di avvocato; m) concedere il patrocinio del Comune; n) stipulare gemellaggi.