Gli Attori Di Fellini: Giulietta, 50 Anni Dopo La Strada
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GLI ATTORI DI FELLINI GIULIETTA, 50 ANNI DOPO LA STRADA Atti del Convegno internazionale di studi Rimini, 29-31 ottobre 2004 FONDAZIONE FEDERICO FELLINI 1 Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Gli attori di Fellini: Giulietta, 50 anni dopo La strada Convegno internazionale Rimini, Cinema Fulgor, Corso d’Augusto 162 29-31 ottobre 2004 organizzazione hanno collaborato Alessandra Fontemaggi Giulia Lettieri Alessandra Rinaldini redazione del volume Caterina Balducci Giuseppe Ricci Noemi Quarantelli Alessandra Acciai segreteria Francesca Chicchi Alessandra Fabbri e Mirco Cecchini Chiara Gallazzi Gina Saielli allestimenti Stefano Cecchini Nevio Semprini viaggi traduzione dei testi CTS Bologna, Lorella Manini Robin Ambrosi Simona Capelli si ringrazia ufficio stampa Tullio Kezich Catia Donini, in collaborazione con Michela Mercuri interpreti Stefania Del Buono Gianna Guidi iniziativa realizzata Paola Paolini con il contributo della Direzione Maura Vecchietti Generale Cinema - Ministero per i Beni e le Attività Culturali amministrazione Regione Emilia-Romagna Andrea Cesari Provincia di Rimini Lorenzo Corbelli in collaborazione con copertina Cineteca del Comune di Rimini Colpo d’occhio, Enzo Grassi Cinecittà Holding 2 Fondazione Federico Fellini Via Oberdan 1 - 47900 Rimini tel. 0541 50085-50303 / fax 0541 57378 www.federicofellini.it e-mail: [email protected] Presidente Pupi Avati Vice Presidente Giuseppe Chicchi Direttore Vittorio Boarini Consiglio d’Amministrazione Pupi Avati Marco Bertozzi Giuseppe Chicchi Carlo Fuscagni Angelo Libertini Stefano Pivato Italo Sala Comitato Scientifico Gian Piero Brunetta Michele Canosa Maurizio Giammusso Jean A. Gili Vincenzo Mollica Jacqueline Risset Gianni Rondolino Mario Sesti Giorgio Tinazzi Sergio Zavoli Responsabile delle iniziative Alessandra Fontemaggi Responsabile dell’archivio Giuseppe Ricci Segreteria Mirco Cecchini Segreteria amministrativa Andrea Cesari Lorenzo Corbelli 3 4 SOMMARIO Francesca De Guio Conversazione su Giulietta Masina: intervista a Tullio Kezich p . 9 A Conversation about Giulietta Masina: interview with Tullio Kezich p. 1 2 GLI ATTI DEL CONVEGNO p. 1 5 venerdì 29 ottobre - ore 16,30 presiede / chair: Vittorio Boarini Vittorio Boarini Il saluto del Direttore della Fondazione Federico Fellini p. 1 7 A Message from the Director of Fondazione Federico Fellini p. 1 9 APERTURA DEI LAVORI / OPENING OF THE PROCEEDINGS Alberto Ravaioli p. 2 1 Marcella Bondoni p. 2 2 Ferruccio Castronuovo Ed ecco a voi... p. 2 3 Here’s... p. 2 5 Maurizio Porro La compagnia Masina p. 2 7 The Masina Company p. 3 5 Morando Morandini Non soltanto Gelsomina p. 4 1 Not Only Gelsomina p. 4 4 Germana Zanini Testimonianza p. 4 7 A Recollection p. 4 8 5 sabato 30 ottobre - ore 10,00 presiede / chair: Andrea Maioli Vincenzo Mollica Un ricordo p. 5 1 A Recollection p. 5 9 Cristina Jandelli La diva e l’autore nel cinema italiano degli anni ’50-’60: negoziazioni d’immagine p. 6 5 The Star and the Author in Italian Cinema of 50s and 60s: Image Negotiations p. 6 9 Christopher Wagstaff Lo stilnovismo di Fellini: estetica e retorica piuttosto che interpretazione p. 7 3 Fellini’s Stilnovismo: Aesthetics and Rhetoric in Preference to Interpretation p. 83 Italo Moscati Una lite alla radio con Giulietta degli spiriti p. 9 1 A Radio Quarrel with Giulietta of the Spirits p. 9 9 Sonia Gessner Testimonianza p. 105 A Recollection p. 108 sabato 30 ottobre - ore 15,00 presiede / chair: Piera Detassis Goffredo Fofi Intorno a Gelsomina p. 111 Around Gelsomina p. 124 Francesco Pitassio Senza Federico. Giulietta Masina nel cinema italiano degli anni Cinquanta p. 133 Without Federico. Giulietta Masina in the Italian cinema of the Fifties p. 141 6 Peter Von Bagh Attualità di Gelsomina p. 147 Gelsomina’s Continuous Relevance p. 157 Tatti Sanguineti Giulietta Masina: ai margini della metropoli p. 165 Giulietta Masina: on the Edges of the Metropolis p. 171 Carla Del Poggio Testimonianza p. 175 A Recollection p. 178 domenica 31 ottobre - ore 15,00 presiede / chair: Vittorio Boarini Francesca Fabbri Fellini Il saluto della Famiglia Fellini p. 181 A Message from Fellini Family p. 184 Carlo Fuscagni Il saluto del Presidente di Cinecittà Holding p. 187 A Message from the President of Cinecittà Holding p. 190 Jean-Louis Bertuccelli Aujourd’hui peut-être p. 193 Aujourd’hui peut-être p. 195 Milena Vukotic Testimonianza p. 197 A Recollection p. 200 Pupi Avati Il saluto del presidente della Fondazione Federico Fellini p. 203 A Message from the President of Fondazione Federico Fellini p. 206 Sergio Zavoli Testimonianza p. 209 A Recollection p. 218 7 8 CONVERSAZIONE SU GIULIETTA MASINA INTERVISTA A TULLIO KEZICH FRANCESCA DE GUIO Come definirebbe Giulietta attrice? E donna? Giulietta era un’attrice nata, nel senso che non frequentò mai una scuola di recitazione. Da ragazzina si distinse al teatrino delle Orsoline, poi pas- sò al teatro universitario e diventò – non ho mai saputo bene come – una collaboratrice dell’EIAR soprattutto per le trasmissioni di varietà. Il cinema venne dopo, abbastanza tardi. Partita come istintiva, nel tempo Giulietta si fabbricò da sola una tecnica da professionista. Nella vita di tutti i giorni era quella che si dice una donna normale, con un certo temperamento a tratti anche simpaticamente polemico, un enorme senso della responsabilità e un’autentica fede religiosa. Giulietta attrice era in conflitto con la Giulietta di tutti i giorni? Non parlerei di conflitto, ma di certi aspetti imprevedibili della sua perso- nalità che Giulietta scopriva recitando come succede a molti attori. Come viveva le critiche che le venivano rivolte? Non l’ho mai sentita lamentarsi di una critica, ma bisogna dire che in que- sto campo fu trattata sempre bene o per lo meno con un costante rispetto. Non tollerava le critiche che venivano mosse a Federico, quelle no. Giulietta non ha mai nascosto il dolore per la perdita del piccolo Federi- chino, ne ha mai parlato con lei? Del loro bambino morto né Giulietta né Federico mi hanno mai parlato. Evitavano l’argomento, troppo doloroso per tutti e due. Ho sempre avuto l’impressione che se il bambino fosse vissuto il loro rapporto e anche la loro vita in genere sarebbero stati molto diversi. I personaggi dei film di Federico Fellini interpretati dalla Masina sono entrati a fare parte della storia del cinema, mentre i ruoli che altri registi le hanno proposto sono finiti un po’ nel dimenticatoio. Merito del genio 9 FRANCESCA DE GUIO di Fellini o più semplicemente della loro speciale intesa? Al di fuori di Federico, Giulietta lavorò poco e raramente con soddisfa- zione. Lavorò molto bene con Sordi, che la voleva volentieri acconto a sé e le era sinceramente affezionato. Per motivi di indipendenza personale, da una parte per garantirsi periodi di vacanza coniugale e dall’altra per sgravarsi dell’intera responsabilità della carriera della moglie, Federico avrebbe voluto che Giulietta viaggiasse artisticamente anche per conto suo, ma più a parole che nei fatti. In fin dei conti era geloso di lei, tanto da farle perdere delle belle occasioni con Germi e Antonioni (La notte); ed era geloso anche sul piano personale, pur facendo buon viso e cattivo gioco, quando spuntava qualche ammiratore più sedulo degli altri. Come la protagonista di Giulietta degli spiriti, anche la Masina ha patito la crisi di mezza età? Giulietta degli spiriti rispetta esattamente la situazione di Giulietta pas- sati i quarant’anni. Giulietta ha sofferto molto la crisi della mezza età, ma subito dopo si è rasserenata e ha vissuto il resto dell’esistenza molto tranquillamente. Sarebbe diventata un’anziana perfetta. Come ha reagito Giulietta quando Ginger Rogers intentò una causa contro Ginger e Fred ritenendosi danneggiata? Giulietta era una grande fan delle attrici hollywoodiane e a questa sortita della leggendaria Ginger ci rimase male. Pensò subito, tuttavia, che la diva era stata mal consigliata dai suoi avvocati e che volesse soltanto arraffare un po’ di soldi. Niente di personale. Nell’autunno del 1985, lei ha accompagnato Giulietta al Festival del cine- ma Mediterraneo, che le dedicò una personale e la pubblicazione di un “autoritratto parlato”. Che effetto faceva all’attrice ricevere un simile omaggio all’estero? Giulietta prese l’omaggio di Valencia con molta grazia e anche in un altro nostro viaggio in Spagna (a Siviglia per un convegno su Federico, dove lui naturalmente non venne) l’ho vista sostenere il suo ruolo con serietà e impegno. Sembrava più una rappresentante diplomatica che una diva. Alle domande della conferenza stampa rispondeva in modo semplice e sin- cero, sempre gentile con tutti. Immagino che dentro di sé facesse qualche confronto tra l’accoglienza straordinaria degli spagnoli e la sostanziale indifferenza che da un certo momento in poi la circondò a Roma e in ge- nere in Italia. Però era troppo orgogliosa per lamentarsi, anzi sembrava compiaciuta dal ruolo di moglie qualsiasi. 10 FRANCESCA DE GUIO Anche Giulietta, come Fellini, era una cultrice di Jung e della psicoana- lisi? Giulietta non ha mai mostrato il minimo interesse per Jung e la psicoa- nalisi. Giulietta, e Fellini per lei, ha sempre dovuto lottare contro i produttori; è solo perché all’epoca erano le maggiorate ad andare per la maggiore? Esattamente. A Giulietta sarebbe piaciuto essere maggiorata purtroppo non ne aveva il fisico benché fosse piuttosto carina. Sembrava difficile trovarle dei ruoli adatti, ma questo non è un problema soltanto suo. Era e continua ad essere un problema di tutte le attrici, italiane e no, arrivate ad una certa età. Come reagiva alle voci sulle vere e presunte “avventure” di Federico? In modo vario. Non so cosa succedesse in casa, a quattr’occhi. Ma di fronte al mondo non diede mai segni di impazienza o altro. Del suo privato, grazie all’eccellente educazione che aveva avuto dalla zia e dalle Orsoline, non lasciò mai trapelare niente. È vero che Giulietta, all’epoca del sesto governo Fanfani, fu a un passo dal diventare ministro per i Beni Culturali? È la prima volta che ne sento parlare.