Contiene Free | Anno Sesto | Numero Quarantotto | Febbraio - Marzo Duemilaotto |
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Sped. in A.P. 45% art. 2. c. 20 A.P. in Sped. let. B - l. 662/96 Firenze Copia euro 0,0001 onpaper arte.architetturaExibart.design.musica.moda.filosofia.hitech.teatro.videoclip.editoria.cinema.gallerie.danza.trend.mercato.politica.vip.musei.gossip contiene free | anno sesto | numero quarantotto | febbraio - marzo duemilaotto | www.exibart.com Quando parlarne, se non in tempi di campagna elettorale? Di cosa? Del problema della rappresentanza politica che tutto il comparto culturale del paese oggettivamente ha. Un problema che esiste, ma che pare non essere sentito dagli operatori del settore. I galleristi si lamentano di non avere referenti in parlamento? Gli artisti? I direttori di museo? Eppure si tratta di realtà che ormai determinano - seppur spesso in maniera sommersa - un giro di denaro e di posti di lavoro non indifferente. E la stessa cosa accade per altri ambiti della produzione culturale: il teatro, ad esempio. Un poco meglio fanno la lette- ratura (grazie alla potenza delle case editrici) e il cinema. Ma insomma non si può dire che il milieu culturale italiano abbia grandi sponde dalle parti di Montecitorio. Ed è nella speranza che questo deficit si colmi in occasione delle prossime consultazioni elettorali che vi offriamo questo nuovo numero di Exibart.onpaper. Una speranza che è rinvigorita dagli squarci di novità che illuminano una campagna elettorale per una volta, forse, innovativa su entrambe le spon- de politiche. Il menu del numero che avete avuto la fortuna di accaparrarvi è quanto mai vario, seppur focalizzato per i motivi che vedremo sulla città di Roma. Intanto, però, godetevi l'am- pia intervista alla direttrice della imminente Biennale del Whitney, la più grande kermesse sull'arte americana spiegata per filo e per segno in assoluta anteprima. In occasione della prima edizione della fiera d'arte contemporanea della Capitale, poi, abbiamo voluto fare il punto di quanto di nuovo e importante si sta muovendo a Roma. Ebbene troverete approfondimenti su realtà come il Maxxi, la nuovissima Fondazione Guastalla, il Palazzo delle Esposizioni e la Quadriennale. Per capire un poco cosa offrirà, nel corso del 2008, la città italiana che negli ulti- mi tempi si è dimostrata più reattiva agli stimoli del contemporaneo. Ricchissime di spunti, come al solito, le rubriche fisse (decibel sul suono e design, ad esempio), mentre restano sem- pre must da non perdere la doppia pagina dedicata ai libri, con i suggerimenti più azzeccati per letture intelligenti, e l'overlook sul mercato dell'arte di Alfredo Sigolo. E dopo esservi guar- dati cosa propone per questo mese .wit, la rivista di moda & lifestyle allegata ad Exibart.onpaper, andatevi a leggere cosa ne pensa Luca Beatrice dell'ultimo film di Julian Schnabel... (m. t.) 4.retrocover Exibart.onpaper sondaggihttp://sondaggi.exibart.com Il giudizio sul Ministro Rutelli Arte Fiera si è rivelata UN RESIDENCE A VENEZIA 5- 53,93% la miglior fiera in italia 28,27% Beh, diciamocela tutta. Questa è una delle più 6 20,71% nazionalpopolare 35,02% grandi falle del sistema-Italia dell'arte contem- 7- 12,14% ora è internazionale 5,49% poranea. Certo, certo, stiamo parlando della profonda mancanza di residenze per giovani 8 e mezzo 13,21% non ci sono stato 31,22% artisti. Esteri e non solo. E dunque lodi e elogi a chi cerca di riparare alla mancanza. Come la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, che a tal scopo - dopo alcune voci maligne sulla destinazione - sta restaurando lo storico sexybart. i perché del mese Palazzo Carminati. Dove aprirà quattordici chiara scarfò BIENNALE SENZA DIRETTORE studi. La Biennale si è fatta fondazione proprio per starsene di ferruccio giromini MILANO DI MODA bel bella autonoma dalla politica. Beh, dunque non è Senza stare a fare tanto gli schizzinosi o gli certo la 'vacanza' di Governo il motivo per cui il presiden- snob. Senza fare gli occhiacci al mondo del fashion che si 'intromette' in quello dell'arte. te Baratta - che è l'unico titolato a farlo - non nomina Senza accogliere a bocca storta i 'capitalisti' ancora il direttore per le Arti Visive che si dovranno svol- della moda. Insomma, occorre dare a Cesare gere tra poco più di un anno. E se il motivo non è, come quel che è suo. E nella fattispecie, parlando di Milano, occorre considerare come alcune tra non vogliamo neppure pensare che sia, politico, allora le migliori mostre che transitano in città perché si sta perdendo tutto questo tempo? siano solo ed esclusivo merito delle fondazio- ni modaiole (Prada, Trussardi). Cosa sarebbe la già traballante offerta a Milano senza di ARTE CIAK loro? Non sappiamo sinceramente il perché e in tal senso attendiamo suggerimenti dai nostri arguti lettori. Ma sta TRIS DI MUSEI Chiara Scarfò - still da "Primule", 2006 Quanto ci piace piangerci addosso? Dire che di fatto che viviamo dei mesi in cui l'arte contemporanea siamo sempre gli ultimi? Avallare la sindrome Gira e rigira, l'unico vero grande protagonista la fa da padrona sul grande schermo. Tra Marjane del fanalino-di-coda? Ebbene, i tanti professio- dell'arte erotica resta sempre il corpo femmini- Satrapi e Julian Schnabel addirittura si è parlato anche nisti della lagna italica si sveglino, perché si le. Ed è curioso, ma poi non così sorprenden- dà il caso che nei prossimi mesi nel Belpaese te, come per l'artista-uomo quel corpo rappre- di incassi, e la cosa non è banale. E poi tra poche setti- apriranno non uno, non due, ma ben tre senti di regola la materializzazione (o l'idealiz- mane sarà la volta del lungometraggio di Sergio Rubini musei d'arte contemporanea che, se ben zazione) di un desiderio, quindi di una man- con Riccardo Scamarcio. Protagonisti l'arte contempo- gestiti e ben lanciati, potrebbero significare il canza, mentre per l'artista-donna sia in gene- definitivo inserimento del nostro circuito nel ranea, un controverso scultore e una rivista... Indovinate re l'ostentazione e la messa in scena della più vasto consenso internazionale di settore. E allora forza Museion, forza Macro e forza propria realtà fisica, quindi viceversa di una quale! Maxxi. presenza. Si potrà allora arrivare a dire che l'arte erotica al femminile sia piuttosto arte PER UN PAESAGGIO IN PIU' autoerotica? Con i dovuti distinguo, di sicuro Molti lettori ci hanno sollecitato a spiegar loro il perché. viene da pensarlo spesso. Non sono rare le E ci siamo trovati in non poca difficoltà. La domanda era SCARAVAGGIO giovani artiste che scoprono l'arte esattamen- in buona sostanza posta in questi termini: perché la mini- Un direttore della fotografia come Vittorio te scoprendo il proprio corpo, con candore e Storaro, due consulenti autorevoli come furore, ora interrogative ed ora esclamative, steriale DARC (Direzione generale per l'arte e l'architet- Maurizio Marini e Claudio Strinati. Eppure la squisitamente indecise tra l'offrirsi e il negarsi. tura contemporanea) proprio ora che stava assumendo fissscion "Caravaggio", andata in onda su Perché se in apparenza si regalano, autori- una popolarità del suo marchio viene modificata nel suo Rai1, ha riproposto il solito cliché del putta- traendosi tutte ignude urbi et orbi, in realtà si niere-alcolizzato-rissoso-squilibrato, fra conti- nascondono dietro il diaframma della fotogra- nome, nel suo marchio e nelle sue attribuzioni e diventa nui duelli alla tre moschettieri e svenevolezze fia, oltre lo schermo del video, di fatto incorpo- PARC (Direzione generale per il paesaggio, l'architettura da soap opera. Misericordia. ree, al sicuro da contatti diretti e concreti, cre- e l'arte contemporanea)? Eggià, perché? dendo così - e forse hanno pure ragione - di BLA BLA BOLLA Non ci piace neppure un po' la recente ten- condurre loro il gioco fin dove vogliono e non denza di certi giornali, anche e soprattutto oltre. La trentenne Chiara Scarfò, da poco quotidiani, a dare spazio a notizie, focus, spe- tornata alla ribalta ospite della Home Gallery ciali e inchieste sul mercato dell'arte. Così, di Germana Olivieri ad Olbia, incarna bene perché fa figo, perché gira voce che c'è movi- questo continuo e irrisolto confronto con se mento, perché c'è magari la bolla o quant'al- stessa, rigorosamente in solitaria, affidando i vedodoppio tro. Insomma, il mercato dell'arte già è una propri fantasmi ad una fotocamera digitale in roba folle e delicata per conto suo. Ci manca quelli che chiama, fermi o in moto, "self shot" solo il rumore della stampa generalista... e "self clip". Le piace in particolare un'ambien- tazione rivelatoria: un vecchio manicomio STAMPA ESTEROFILA abbandonato. Eccola dunque aggirarsi in A proposito di nuovi musei, di cui nel capitolo degli 'OK'. Ma avete notato, o lettori, quale costume evitico - lunghi capelli fin sul seno massiccia copertura mediatica è stata riser- acerbo, corpo efebico - per stanze desolate, vata al New Museum di Nuova York? nude quanto lei, dove le foglie secche si Quotidiani, settimanali, mensili e bimestrali si mescolano alle macerie, dove l'esterno si sono accalcati per pubblicare la foto dei sette riversa nell'interno, dove i rifiuti della natura scatolotti d'alluminio planati per colpa di alcu- invadono le rovine della cultura. L'estasi del- ni architetti jap in quel della Bowery. Sarà l'ostensione si esplica pertanto, ma in modo stata la presenza del nostrano Massimiliano protetto, in spazi sospesi su un confine simbo- Gioni tra i curatori; sarà stata l'attenzione che lico, "tra dentro e fuori"; in "un posto chiamato sempre, giustamente, nutriamo per New casa" alla soffice ricerca del proprio "paradiso York. Cosa sarà stato non lo sappiamo, ma questa affettuosa attenzione speriamo si perduto"; riconoscendosi "la superba mode- ripeta, quantomeno nelle stesse proporzioni, stia della corazza" (i virgolettati sono tutti tito- anche in occasione di aperture di musei che, li suoi, per altrettante sue azioni recenti).