RASSEGNA STAMPA del 22/02/2010 Sommario Rassegna Stampa dal 19-02-2010 al 22-02-2010
Adnkronos: Protezione Civile, Zamberletti: "Bene il decreto, la societa' servizi non era indispensabile" ...... 1 Adnkronos: Bersani replica a Bertolaso: ''Meno arroganza, io a 15 anni spalavo a Firenze''...... 2 Adnkronos: Bertolaso: ''Non siamo una cupola assegna-appalti. La verità è che abbiamo dato fastidio a qualcuno''.... 3 Adnkronos: Protezione Civile: Bersani, discuteremo con opposizioni su sfiducia a Bertolaso ...... 4 Adnkronos: Firenze, frane in Valdisieve e Mugello e innalzamento fiumi...... 5 Adnkronos: Frane, Bertolaso nel messinese: ''Lo Stato non vi abbandonerà'' ...... 6 Adnkronos: Maltempo: emergenza frane, domani sopralluogo di Lombardo e Bertolaso nel messinese ...... 8 Adnkronos: Messina: Bertolaso, non ci sono emergenze di serie A e di serie B ...... 9 Adnkronos: Bertolaso: ''Solo fango su di me. La poltrona? Non mi interessa''...... 10 Adnkronos: Messina: Bertolaso, bisogna investire per evitare le emergenze...... 11 Adnkronos: Messina: Bertolaso, ho sempre mantenuto i miei impegni ...... 12 Adnkronos: Messina: sindaco San Fratello, basta buttare fango su Bertolaso...... 13 Adnkronos: Messina: Bertolaso a Giampilieri, emozionato stare qui dopo tanto dolore...... 14 Adnkronos: Appalti: Casini, garantisti con Bertolaso ma basta con i ladri...... 15 Adnkronos: Maltempo, nuova frana a Maierato...... 16 Adnkronos: Appalti: Bertolaso, Solidarieta' e affetto gente mi fa andare avanti ...... 17 Adnkronos: Messina: Bertolaso, a San Fratello lo Stato c'e' e non se ne andra' ...... 18 Affari Italiani (Online): G8, sesso e appalti. Verbali ...... 19 Agi: TERREMOTO: CIALENTE, CITTADINI HANNO RAGIONE. RIMUOVERE MACERIE ...... 24 Agi: 13:58 FRANE NEL MESSINESE: BERTOLASO, TORNERO' SE CI SARO' ANCORA ...... 25 Agi: 12:58 FRANE CALABRIA: PREOCCUPAZIONE A CATANZARO, OGGI ARRIVA BERTOLASO...... 26 Agi: 11:57 FRANE NEL MESSINESE: BERTOLASO, STATO C'E' E NON ANDRA' VIA ...... 27 Agi: MESSINA: BERTOLASO, NO NEW TOWN A GIAMPILIERI ...... 28 AgoPress: CAMERA. DISCO VERDE AL DECRETO SULLE EMERGENZE E SULLA PROTEZIONE CIVILE ...... 29 AgoPress: ATTUALITA'. DL EMERGENZE, PLAUSO DI NAPOLITANO AL CONFRONTO ...... 30 AgoPress: ATTUALITA'. HAITI, L'ITALIA INVIA ALTRI 21 VIGILI DEL FUOCO ...... 31 Agrigento Notizie: La Protezione civile comunale mette in sicurezza edifici fatiscenti...... 32 America oggi online: Napolitano soddisfatto per il compromesso sulla Protezione civile. C'è un'aria nuova. O forse . 33 America oggi online: La Camera approva il dl emergenze...... 34 America oggi online: Bertolaso. Su di me fango ...... 35 America oggi online: Scandalo appalti. Bertolaso ne difende la regolarità...... 36 America oggi online: Riforma blocccata ma le società di assicurazioni guadagnano miliardi. Malasanità e ...... 37 America oggi online: Berlusconi. Le nostre liste sono pulite...... 39 America oggi online: Il monito di Berlusconi sui giochi di potere nel partito. Il Cavaliere dà la scossa...... 40 America oggi online: Inchiesa G8. Non si escludono nuovi arresti...... 41 ApCOM: Valle d'Aosta/ Uomo con il figlio si butta dal ponte di Donnas...... 42 AprileOnline.info: Appalti, Fini contro la logica dell'emergenza ...... 43 AprileOnline.info: Berlusconi e Fini, i due Gattopardi ...... 45 AprileOnline.info: Salvare l'Italia risparmiando i soldi del Ponte...... 47 Articolo21.com: Sistema Bertolaso: fare dell'emergenza la norma apre il varco all'illegalità...... 49 Asca: PROTEZIONE CIVILE: CGIL, PARZIALI CORREZIONI DEL TUTTO INSUFFICIENTI...... 51 Asca: PROTEZIONE CIVILE: PARISI(PD), FINITA L'ERA DELL'INNOCENZA...... 52 Asca: MALTEMPO: IN ARRIVO TEMPORALI AL SUD, ANCORA NEVE SULL'ARCO ALPINO...... 53 Asca: MALTEMPO: A GIAMPILIERI LUNEDI' PRESENTAZIONE PROGETTI RICOSTRUZIONE...... 54 Blogosfere: Lettera aperta al direttore Minzolini da parte di un'aquilana...... 55 Blogosfere: L'Italia della Banda Bassotti tra L'Aquila e le inchieste giudiziarie ...... 57 Il Cittadino: La lettera di Gianni Letta in risposta alla missiva della presidente della Provincia dell'Aquila...... 58 Il Cittadino: Il capo della Protezione civile ieri era a San Fratello, paese devastato da una frana...... 59 Il Cittadino: Presentati dalla Provincia i sistemi di monitoraggio delle operazioni di polizia "Smart" e "Scout"...... 60 Il Cittadino: Quasi 400 mezzi controllati, molte le sanzioni ...... 61 City: Ricostruzione, l'Aquila protesta "Siamo ancora sotto le macerie" ...... 62 City: Frane in Calabria e Sicilia Bertolaso: "Situazione critica"...... 63 City: Bonifica all'Idroscalo "Nascerà un parco" ...... 64 City: ROMA - Per molti è solo il nome del luogo dove fu ammazzato 34 anni fa Pier Paolo Pasolini: ma l'Idroscalo .. 65 City: "Balducci avvertito dell'inchiesta" ...... 66 Corriere della Sera: «Resta al tuo posto» Applausi a Bertolaso nel paese della frana...... 67 Corriere della Sera: Dalle accuse ai nuovi autografi La resistenza di mister Sicurezza...... 68 Corriere della Sera: Assegni milionari e lunga serie di reati nell'inchiesta (bloccata) della capitale...... 69 Corriere della Sera: In Sicilia applausi a Bertolaso ...... 70 Corriere della Sera: LA SELVA OSCURA DELLE PROCEDURE...... 71 Corriere dello Sport.it: Maltempo: temporali al Sud,nene al Nord...... 72 Corriere dello Sport.it: Frana messinese:100 case da abbattere...... 73 Il Denaro.it: Protezione civile Sì al decreto...... 74 Dire: Protezione civile, sì al decreto: via Spa e 'scudo'. Bertolaso: "Nulla da nascondere". Governo sotto tre volte..... 75 L'Espresso (abbonati): nella rete di LETTA ...... 76 L'Espresso (abbonati): LA BANDA del fare quel che ci pare...... 78 L'Espresso (abbonati): alfabeto criminale...... 81 Famiglia Cristiana: Una protezione civile snella, ma controllata...... 84 Il Fattoonline.com: Giampilieri, conferenza stampa primo laboratorio urbano ...... 85 Il Fattoonline.com: Protezione Civile: cento le case da abbattere a San Fratello ...... 86 Il Fattoonline.com: Frana Catanzaro, prefetto convoca comitato soccorsi ...... 87 Il Fattoonline.com: Bertolaso: su di me fango peggio degli alluvionati...... 88 Il Fattoonline.com: Maltempo, nuova allerta meteo al Centrosud per piogge ...... 89 Il Fattoonline.com: Frana Maierato, attività continua della Croce Rossa...... 90 Finanza e Mercati: L'opposizione annuncia battaglia anche contro la nuova Difesa Spa...... 91 Italia Oggi: La protezione civile era diventata una sorta di 113 ...... 92 Italia Oggi: Ok della camera al dl emergenze ...... 93 Italia Oggi: Berlusconi e l'antipolitica, un boomerang micidiale...... 94 Italia Oggi: Bertolaso, redditi zero per il cognato...... 95 JulieNews.it: Bertolaso in Sicilia: "Non vi abbandono"...... 96 JulieNews.it: Portogallo, sale a 36 numero vittime a Madera ...... 97 JulieNews.it: Maierato: altra frana, rientro in forse ...... 98 Leggo: di Marco Pasciuti Un tintinnio ha rotto per qualche ora il silenzio che annien...... 99 Liberazione: Dal corpo rimosso al corpo pubblico La maschera del Potere...... 100 Libero news: Bertolaso, non mi lego al ruolo...... 102 Libero news: Bertolaso: tornero' in Sicilia...... 103 Il Manifesto: New town calabrese...... 104 Il Manifesto: Dal papa a Bossi, l'ora di liste pulite...... 106 Il Manifesto: Firenze aspetta il Riesame Bertolaso: Problemi di Silvio ...... 107 Il Manifesto: A Maierato non si rientra In arrivo Bertolaso...... 108 Il Manifesto: ANZIANA SENZA CASA SFRATTATA DALLA CASERMA DI COPPITO ...... 109 Il Messaggero: Il Campidoglio tira dritto: l'Idroscalo di Ostia deve essere sgomberato. E le casupole ...... 110 Il Messaggero: ROMA - L'assicurazione che nelle liste del Pdl alle regionali, non ci sarà n...... 111 Il Messaggero: MILANO Su quei pendii non avrebbero dovuto avventurarsi: manto instabile, temperature miti,...... 112 Il Messaggero: ROMA Lo scontro sulle intercettazioni è già decollato, anche se in Senato tutto rester...... 113 Il Messaggero: SAN FRATELLO (MESSINA) - Difendere il paese dalla frana e difendere se stesso dal "fang...... 114 Il Nuovo.it: Bertolaso, processi sommari da fascismo...... 115 Il Nuovo.it: Maltempo: Bertolaso in Calabria...... 116 Il Nuovo.it: Allerta meteo, temporali a Centro-Sud...... 117 Panorama.it: Decreto legge Emergenze, niente Protezione civile Spa: le foto dalla Camera...... 118 Il Quotidiano.it: Haiti: la Protezione Civile delle Marche fa il primo bilancio...... 120 Quotidiano.net: Bertolaso: "Nessuna cupola nella protezione civile"...... 122 Quotidiano.net: Bertolaso a Messina "Lo Stato non se ne va Fango su di me"...... 126 Quotidiano.net: Piazza Montecitorio, la Bongiorno e Ghedini contestati: "Ladri!" ...... 130 Rai News 24: Sì della Camera al decreto sulla Protezione civile...... 138 Rai News 24: "Le procedure non sono inutili orpelli" ...... 139 Rai News 24: Al Tg1 le figlie di Bertolaso, Repubblica attacca Letta...... 140 Rai News 24: Dispersa dopo un lancio col paracadute ...... 142 Rai News 24: "Riprendiamoci la città" ...... 143 La Repubblica: "tangenti pulite e fatturate" il business consulenze d'oro nel sistema protezione civile - (segue ...... 144 La Repubblica: l'aquila, la rabbia degli sfollati in mille invadono il centro storico - giuseppe caporale ...... 147 La Repubblica: "spaccato di corruzione che fa davvero paura" - francesco bei...... 148 La Repubblica: bertolaso si sfoga in sicilia "distrutta la mia credibilità" - alessandra ziniti...... 150 La Repubblica: ci basta la verità - ezio mauro ...... 151 La Repubblica: urla e fischi alla busi: tg1 bugiardo la giornalista: rispondo solo di me - silvio buzzanca...... 152 La Repubblica: settimana decisiva a perugia attesa per le decisioni del gip a firenze possibili altri fermi - alberto... 153 La Repubblica: la grande paura prima degli arresti "piove a dirotto, dobbiamo vederci" - (segue dalla prima ...... 154 La Repubblica: moratti e le paure sull'expo "giusto candidarsi, lo rifarei" - alessia gallione ...... 156 La Repubblica: la moratti rilancia sull'expo "candiderei ancora milano"...... 157 La Repubblica: berlusconi: "non è tangentopoli, bertolaso ha riparato i guai di prodi" - gianluca luzi ...... 158 Repubblica.it: "Tangenti pulite e fatturate" il business consulenze d'oro...... 159 Repubblica.it: Bertolaso nelle zone delle frane "Cercano di distruggere mia credibilità"...... 162 Repubblica.it: Appalti, incontri a Palazzo Chigi "Ci dobbiamo vedere"...... 164 Repubblica.it: Come funziona il sistema Verdini ...... 168 Repubblica.it: L'ideologia del fare ...... 172 Repubblica.it: Ci basta la verità...... 174 Repubblica.it: Arrivano le piogge e altre nevicate Ondate di perturbazioni atlantiche ...... 175 Repubblica.it: Valanga nella zona di Bormio Travolti due escursionisti, un ferito...... 176 Reuters Italia: Decreto emergenze: Camera approva disegno legge, torna al Senato ...... 177 Reuters Italia: Appalti, Procura L'Aquila: avviata collaborazione con Firenze ...... 178 Il Riformista.it: Protezione Civile/La Camera dice sì al decreto, Napolitano plaude...... 179 Il Riformista.it: Maltempo/ Da oggi temporali al Sud e neve sulle Alpi...... 182 Il Riformista.it: Alluvione a Madera. Il bilancio si aggrava: 42 morti...... 185 Il Secolo XIX: BREVI...... 188 Il Secolo XIX: Partono i lavori al monumento di Quartoe gli autobus devono cambiare percorso ...... 190 Il Secolo XIX: Pioggia e vento:nel Tigullioscatta l'allerta...... 191 Il Secolo XIX: Sale la temperatura, cresce il rischio slavine: ancora due feriti gravi...... 192 Il Secolo XIX: Madeira, la tempesta perfetta fa 42 morti...... 193 Il Secolo XIX: «Gli infissi ermetici sono un pericolo se si chiudono anche i punti di areazione»...... 195 Il Secolo XIX: Governatori, preoccupatevi del territorio...... 199 Il Secolo XIX: «Beni materiali, tentazioni del diavolo» ...... 200 Il Sole 24 Ore Online: Via libera della Camera al decreto emergenze...... 201 Il Sole 24 Ore Online: Frane, Bertolaso visita il Sud Geologi: Calabria a rischio...... 202 Il Sole 24 Ore Online: Emergenza frane, Bertolaso al Sud. I geologi: a rischio il 100% dei comuni...... 203 Il Sole 24 Ore Online: Nubifragi a Madeira, isola in ginocchio: 42 morti, danni ingenti...... 204 Il Sole 24 Ore Online: Sviluppi nelle indagini sul G8, arriva una "settimana calda" ...... 205 Il Sole 24 Ore Online: Emergenza frane al sud, Bertolaso in visita nel Messinese...... 207 Il Sole 24 Ore Online: All'Aquila in migliaia nella zona rossa per la protesta delle chiavi...... 208 Il Sole 24 Ore Online: Nuova ondata di maltempo al Sud ...... 209 Il Sole 24 Ore Online: Lombardo: nel Messinese da ricostruire centinaia di case ...... 210 Il Sole 24 Ore Online: Calabria, per i geologi è a rischio frane il 100% dei Comuni ...... 211 Il Sole 24 Ore: L'Italia torni paese ordinario ...... 212 Il Sole 24 Ore: Baldassini ha partecipato una volta...... 214 Il Sole 24 Ore: Un lavoro a Btp, vinto con gara ...... 215 Il Sole 24 Ore: Protezione civile: decreto senza fiducia ...... 216 Il Sole 24 Ore: Letta: sono turbato, ma il rigore è garantito...... 217 Il Sole 24 Ore: La Protezione civile non è una cupola ...... 218 Il Sole 24 Ore: La pioggia di ordinanze e decreti...... 219 Il Sole 24 Ore: Bertolaso e san Pio...... 220 Il Sole 24 Ore: L'aridità uccide la lettura ...... 221 Il Sole 24 Ore (Del Lunedi): Nei musei potere ai commissari...... 223 Il Sole 24 Ore (Del Lunedi): Un esercito di volontari per superare le emergenze...... 224 Il Sole 24 Ore (Del Lunedi): Venerdì dall'Istat i prezzi alla produzione a gennaio ...... 225 Il Sole 24 Ore (Del Lunedi): Al Senato torna alla ribalta il Ddl sulle intercettazioni...... 227 Il Sole 24 Ore (Del Lunedi): In Abruzzo canone in stand by ...... 228 La Stampa: [FIRMA]FABIO ALBANESE MESSINA A fine marzo tornerò per un nuovo sopralluogo, se ci ...... 229 La Stampa: L'ira del popolo delle chiavi...... 230 La Stampa: Scossa di magnitudo 2,5 Richter: nessun danno...... 231 La Stampa: La corruzione è uguale per tutti...... 232 La Stampa: Napolitano spera che la maggioranza non faccia da sola...... 234 TGCom: LA MIA VERITA'...... 235 Il Tempo: Un faccia a faccia privato nella stanza del governo di Montecitorio...... 236 Il Tempo: Gli sfollati acclamano Bertolaso...... 237 Villaggio Globale.it: Il rischio idrogeologico a Molfetta ...... 239 Virgilio Notizie: Calabria/ Domani Bertolaso e Prestigiacomo visitano zone...... 241 La Voce d'Italia: Dl emergenze: ecco le principali misure...... 242 La Voce d'Italia: Maltempo nel fine settimana, vento e pioggia...... 243 La Voce d'Italia: San Fratello e Maierato: la visita di Bertolaso...... 244 La Voce d'Italia: Camera: approvato decreto legge emergenze...... 245 Websim: Bertolaso nel Messinese: lo Stato c'è,tornerò a marzo se ci sarò ...... 246 Websim: Pdl, premier: Verdini difende partito anche da attacchi interni ...... 247 Websim: SINTESI - Pdl, tengono banco polemiche. Berlusconi: no a lezioni ...... 248 Websim: Inchiesta appalti, Berlusconi: no preoccupazioni, casi singoli ...... 249 Websim: Pdl, confronto Bondi-Cicchitto-Gasparri a Riccione su polemiche ...... 250 WindPress.it: LIEVE EVENTO SISMICO IN PROVINCIA DI TRENTO ...... 251 superEva notizie: Bertolaso torna in Calabria ...... 252 Data: 19-02-2010 Adnkronos Protezione Civile, Zamberletti: "Bene il decreto, la societa' servizi non era indispensabile"
ultimo aggiornamento: 19 febbraio, ore 18:46
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Roma, 19 feb. - (Adnkronos) - ''Il decreto sulla Protezione Civile era indispensabile perche' contiene una serie di norme utili mentre si puo' fare benissimo a meno della norma sulla societa' di servizi''. Lo ha detto all'ADNKRONOS il 'padre' della Protezione Civile, Giuseppe Zamberletti, commentando l'approvazione alla Camera del decreto sulla Protezione Civile. La soppressione della norma sulla societa' di servizi, ha spiegato , ''non indebolisce la Protezione Civile che puo' funzionare lo stesso dando vita a una struttura interna per la realizzazione delle opere di emergenza come quelle relative al reinsediamento dopo i terremoti''. Insomma, una struttura interna ad hoc, ha aggiunto Zamberletti, che ''provveda alla realizzazione delle opere che sono indispensabili alla ripresa della vita economica e sociale dopo le situazioni di emergenza''. ''Anche perche' fra i compiti della Protezione Civile c'e' anche quello di occuparsene - ha concluso - In passato questa struttura c'era poi e' stata smontata, ora c'e' l'occasione per ricostruirla''.
Argomento: NAZIONALE Pag. 1 Data: 19-02-2010 Adnkronos Bersani replica a Bertolaso: ''Meno arroganza, io a 15 anni spalavo a Firenze''
Bersani a destra con maglione scuro e carriola (dal sito di Pier Luigi Bersani) ultimo aggiornamento: 19 febbraio, ore 18:32 Roma - (Adnkronos/Ign) - Il leader del Pd non ha apprezzato più di tanto l'intervista in cui il sottosegretario alla Protezione civile chiede: in caso di terremoto, "chi va a spalare, Bersani?''. E lui, 'angelo del fango', ribatte: ''Con me capita male''
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Roma, 19 feb. (Adnkronos/Ign) - "Umiltà, meno arroganza". Pier Luigi Bersani (nella foto a 15 anni con maglione scuro e carriola) non ha apprezzato più di tanto l'intervista di Guido Bertolaso a 'Panorama' in cui il sottosegretario alla Protezione civile chiede provocatoriamente, in caso di terremoto, "chi va a spalare, Bersani?". Il segretario del Pd, dopo il voto sul decreto sulle emergenze, replica con decisione: "Consiglierei a Bertolaso umiltà, meno arroganza, e di volare basso. Con me capita male, perché io a 15 anni spalavo a Firenze". Postate sulla pagina Facebook del segretario Pd sono riportate alcune foto del 1966, quando Bersani si recò come volontario a Firenze dopo l'alluvione di novembre. Gli scatti lo mostrano insieme ad altri giovani volontari, che vennero definiti "gli angeli del fango''
Argomento: NAZIONALE Pag. 2 Data: 20-02-2010 Adnkronos Bertolaso: ''Non siamo una cupola assegna-appalti. La verità è che abbiamo dato fastidio a qualcuno''
Letta e Bertolaso a L'Aquila (sito Protezione civile) ultimo aggiornamento: 20 febbraio, ore 19:41 Roma - (Adnkronos) - Per il capo della Protezione civile le indiscrezioni pubblicate sull'indagine a suo carico "sono solo calunnie contro chi da otto anni lavora per il bene del Paese''. Bersani: sfiducia? Ne discuteremo con opposizione. De Magistris: ''Dovrebbe andare a casa''. Lettera aperta del sottosegretario: ''Mi sento alluvionato''. Protezione civile, dalla Camera disco verde al decreto. Appalti, Fini: ''Le procedure vanno rispettate, non sono orpelli inutili''
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Roma, 20 feb. (Adnkronos) - ''Non siamo una cupola che distribuisce appalti o favori". Lo assicura il capo del dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, intervistato da "Reality", il programma di approfondimento del Tg LA7 che andrà in onda domani alle 23:40. Le indiscrezioni pubblicate sull'indagine a suo carico, ha aggiunto, "sono solo calunnie contro chi da otto anni lavora per il bene del paese. La verità è che abbiamo dato fastidio a qualcuno" e tra quelli a cui sono stati pestati i piedi il capo della Pc ha inserito "l'opposizione, la stampa e diverse caste''. ''Ho incontrato l'imprenditore Diego Anemone all'Aquila.E' uno dei tanti imprenditori che conosco. Gli ho detto di venire nella scuola della Guardia di Finanza di Coppito e non in un appartamento o in un residence'', ha spiegato Bertolaso punutalizzando la natura del suo rapporto con l'imprenditore edile fatto arrestare dalla procura di Firenze nell'ambito delle indagini sulle strutture per il G8 alla Maddalena. "Anemone - ha continuato il capo della Protezione Civile - mi ha chiesto: adesso con questa storia del G8 che dalla Maddalena si sposta, che succede? Gli ho risposto che dovevano andare avanti e rispettare i tempi previsti dall'appalto. In molti mi hanno chiesto appalti per L'Aquila ma ogni appalto è passato per gare ufficiali". "La commissione è stata spesso presieduta dal prefetto Gabrielli che è uomo al di sopra di ogni sospetto. Ed era lui che materialmente apriva le buste. Che la procura de L'Aquila adesso abbia chiesto le carte a quella di Firenze - rimarca Bertolaso - è un atto dovuto ma vediamo ora cosa emergerà perché i processi sommari si facevano durante il fascismo''. In casa dell'opposizione, a chi gli chiedeva se il Partito democratico appoggerà l'Idv in una mozione di sfiducia al capo della Protezione Civile, il leader del Pd Pier Luigi Bersani replica: "Vedremo di discutere con le opposizioni e come proseguire tutti insieme". Non ha dubbi l'europarlamentare dell'Idv Luigi De Magistris: "Bertolaso dovrebbe andare a casa. Io credo che le dimissioni siano un atto di coscienza. Quindi se lui sentiva, come pare, di voler dare le dimissioni tanto che le ha date, non le può affidare al presidente del Consiglio che e' tutt'altro che un servitore dello Stato".
Argomento: NAZIONALE Pag. 3 Data: 20-02-2010 Adnkronos Protezione Civile: Bersani, discuteremo con opposizioni su sfiducia a Bertolaso
ultimo aggiornamento: 20 febbraio, ore 19:06
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Sanremo, 20 feb. (Adnkronos) - "Vedremo di discutere con le opposizioni e come proseguire tutti insieme". Lo ha affermato Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, nel corso di una sua visita a Sanremo, a chi gli chiedeva se il Partito democratico appoggera' l'Idv in una mozione di sfiducia al capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso.
Argomento: NAZIONALE Pag. 4 Data: 20-02-2010 Adnkronos Firenze, frane in Valdisieve e Mugello e innalzamento fiumi
ultimo aggiornamento: 20 febbraio, ore 19:15 Firenze, 20 feb. - (Adnkronos) - Lo rende noto la sala operativa della protezione civile
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Firenze, 20 feb. - (Adnkronos) - Dalla serata di ieri le precipitazioni piovose si sono attenuate su tutto il territorio della provincia di Firenze, ma si sono registrati movimenti franosi nella Val di Sieve e nell'Alto Mugello ed un innalzamento dei livelli idrometrici dei Fiumi Ombrone e Bisenzio. Lo rende noto la sala operativa della protezione civile. Dalle 19.50 di ieri alle 3 di stamani e' stato attivato il servizio di piena della provincia di Firenze presso la Sala operativa. In mattinata i livelli sono reintrati nella norma. La Sala Operativa di Protezione Civile monitora costantemente la situazione.
Argomento: NAZIONALE Pag. 5 Data: 21-02-2010 Adnkronos Frane, Bertolaso nel messinese: ''Lo Stato non vi abbandonerà''
Guido Bertolaso oggi durante il sopralluogo a San Fratello, nel messinese ultimo aggiornamento: 21 febbraio, ore 21:27 San Fratello (Messina) - (Adnkronos/Ign) - Il capo della Protezione Civile visita le zone colpite dalla frana, che ha fatto scattare l'evacuazione di oltre 1.500 persone: ''Lo dico da sempre, bisogna investire per evitare le emergenze'' e agli abitanti promette: ''Lo Stato c'è e non se ne andrà''. Accoglienza tra gli applausi per Bertolaso, il sindaco di San Fratello: ''Basta buttare fango su di lui''. Lombardo: "Ricostruiremo le abitazioni a San Fratello in un'area a prova di frana" ( VIDEO)
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San Fratello (Messina), 21 feb. (Adnkronos/Ign) - "Lo Stato c'è, è arrivato immediatamente e non se ne andrà fino a che non avrà dato tutte le risposte alla gente". E' l'impegno preso oggi a San Fratello dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso (nella foto) dopo un sopralluogo nelle zone colpite dalla frana che hanno causato l'evacuazione di oltre 1.500 persone. "Lo dico da sempre, bisogna investire per evitare le emergenze", ha sottolineato. Bertolaso ha fatto un sopralluogo nella scuola che dovrà essere abbattuta e nella chiesa San Nicolò. Parlando dell'emergenza frana, il sottosegretario ha detto: "Non stanno franando i Nebrodi, sta franando parte di questa provincia, parte della Calabria. E' una situazione molto più critica rispetto a qualche caso isolato". A San Fratello ci sono oltre 100 case a rischio demolizione, dopo la frana che ha colpito la scorsa settimana il territorio. La stima è stata fatta dal capo della Protezione civile Sicilia, Pietro Lo Monaco che sta accompagnando Bertolaso. "La prima ad essere abbattuata sarà certamente la chiesa San Nicolò - spiega Lo Monaco - e poi anche la scuola elementare. Ci sono anche 100 case che ormai non possono più essere salvate. La situazione è critica ed è ancora in evoluzione". Ma non sono solo gli abitanti a cheidere aiuto. Ci sono anche decine di allevatori che da una settimana non riescono a raggiungere i loro capi di bestiame, che si trovano a valle. Ci sono state già le prime vittime come un asino e altri animali. Ma gli abitanti di San Fratello si sono rivolti a Bertolaso chiedendogli che "Berlusconi parli anche della Sicilia. Noi non siamo cittadini di serie B. Venga a vedere cosa è successo a San Fratello e intervenga subito". "Non ci abbandoni - supplica un altro abitante - non dimenticatevi di San Fratello". E una donna, con le lacrime agli occhi dice: "Voi occupatevi dell'emergenza che noi sanfratellani faremo il resto". Dal canto suo il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha assicurato che "i cittadini di San Fratello dovranno continuare a vivere tutti a San Fratello. Va individuato un luogo sicuro, a prova di bomba". Rivolgendosi agli abitanti, che lo hanno applaudito, Lombardo ha spiegato: "bisogna vedere come si evolve il fenomeno e quante case non sono più abitabili. Bisogna restare qui e costruire le case sostituendo quelle non più abitabili, ma bisogna trovare un luogo sicuro". Poi, ha detto: "Ogni mattina telefono al sindaco di San Fratello nella speranza che si fermi la frana -ha proseguito Lombardo- siamo venuti qui, insieme con il capo della Protezione civile di domenica perché nei giorni precedenti il forte vento ha impedito l'atterraggio dell'elicottero. C'è una fenditura impressionante che determina questo dissesto". E ha annunciato che "nei prossimi giorni riuniremo la Giunta regionale proprio nei Nebrodi" "Basta buttare fango sul sottosegretario Bertolaso che ogni giorno si mette a disposizione per aiutare chi e' in un momento di emergenza e di bisogno", ha poi chiosato il sindaco di San Fratello, Salvatore Sidoti, intervenendo al Consiglio comunale alla presenza dello stesso capo della Protezione e del presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo. Parlando dell'inchiesta che vede coinvolto il sottosegretario Bertolaso, il sindaco ha detto a gran voce: "Non credo nelle dichiarazioni di quella stampa che è alla ricerca ad ogni costo di uno scoop - ha detto ancora il sindaco- abbiamo un capo della Protezione civile che è sempre presente e disponibile". Ma Bertolaso ha chiarito: "Oggi sono qui per portare avanti il mio lavoro e non per cercare solidarietà per la vicenda che mi coinvolge. Sono qui per dare risposte ai cittadini di San Fratello". "Ci troviamo davanti a una situazione molto critica. La frana - ha spiegato - è una delle più grosse che si siano registrate in Sicilia. Ci sono 50 milioni metri cubi di terra che si stanno spostando. Non pensavamo di trovarci davanti a una
Argomento: NAZIONALE Pag. 6 Data: 21-02-2010 Adnkronos Frane, Bertolaso nel messinese: ''Lo Stato non vi abbandonerà''
situazione di questo genere. Gran parte di San Fratello è coinvolta dalla frana che si è andata allargando, e la pioggia degli ultimi tempi non ha fatto altro che peggiorare la situazione". Quindi, Bertolaso ha fatto sapere che tornerà a fine marzo "se, ci sarò ancora", per spiegare ai cittadini quali saranno i prossimi passi da fare. "Vi aspetta purtroppo un periodo di attesa - ha detto - comunque non si andrà oltre un mese per capire quello che vi aspetta". I lavori di messa in sicurezza delle case lesionate e danneggiate "inizieranno prima dell'inizio dell'estate", ha assicurato il capo della Protezione civile. "Vivo la vostra sofferenza -ha spiegato ancora Bertolaso- trasferiremo al sicuro quelli che non possono tornare piu' nelle loro case. Ci vorra' del tempo. E' un territorio ad altro rischio idrogeologico e sismico. Dobbiamo fare una radiografia precisa del territorio comunale per evitare di spostare le abitazioni dove, magari tra qualche anno, si potrebbe ripetere un altro episodio simile, e' uno studio difficile ma sono ottimista. Una buona parte di voi, appena la frana si fermera' potra' tornare a casa, anche se non tutti avranno questa possibilita'". E ha detto "per fare la verifica ci vorra' non meno di un mese, soltanto allora potremo dare risposte precise".
Argomento: NAZIONALE Pag. 7 Data: 20-02-2010 Adnkronos Maltempo: emergenza frane, domani sopralluogo di Lombardo e Bertolaso nel messinese
ultimo aggiornamento: 20 febbraio, ore 21:32
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Palermo, 20 feb. - (Adnkronos) - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si recheranno domani nelle zone della provincia di Messina investite dalle frane. Con loro anche il direttore della Protezione civile della Regione siciliana, Pietro Lo Monaco. Dopo una ricognizione area di San Fratello, Tortorici e degli altri centri incontreranno gli abitanti e gli amministratori locali. Lombardo, Bertolaso e Lo Monaco faranno quindi un sopralluogo a Giampilieri, investita dalla frana dell'ottobre 2009, e nel pomeriggio parteciperanno a un vertice alla Prefettura di Messina.
Argomento: NAZIONALE Pag. 8 Data: 21-02-2010 Adnkronos Messina: Bertolaso, non ci sono emergenze di serie A e di serie B
ultimo aggiornamento: 21 febbraio, ore 14:12
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San Fratello (Messina), 21 feb. - (Adnkronos) - "Per noi non ci sono emergenze di serie A e di serie B. La Protezione civile ha sempre fatto bene dove e' stata impegnata, non vedo perche' dovremmo fallire proprio qui". Lo ha detto il capo della Protezione civile Guido Bertolaso prima di lasciare San Fratello (Messina) dopo aver fatto un sopralluogo nelle zone colpite dalla frana.
Argomento: NAZIONALE Pag. 9 Data: 21-02-2010 Adnkronos Bertolaso: ''Solo fango su di me. La poltrona? Non mi interessa''
(foto Adnkronos) ultimo aggiornamento: 21 febbraio, ore 13:26 San Fratello (Messina), 21 feb. - (Adnkronos/Ign) - Il capo della Protezione civile nel messinese visita le zone colpite dalla frana e rassicura gli abitanti: ''Lo Stato non vi abbandonerà''. Poi parla dell'inchiesta sugli appalti che lo vede coinvolto: "Gli italiani mi credono. Pronto a lasciare, non sono mai stato legato a nessuna poltrona". Casini: "Garantisti con Bertolaso ma basta con i ladri". Berlusconi: "Nelle liste regionali nessun candidato compromesso"
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San Fratello (Messina), 21 feb. - (Adnkronos/Ign) - "Stanno cercando di distruggere la mia credibilità. E' sotto gli occhi di tutti". Lo ha detto il capo della Protezione civile Guido Bertolaso parlando a San Fratello (Messina) con i giornalisti dell'inchiesta sugli appalti che lo vede coinvolto. "Anche qualche titolo di giornale di oggi -dice Bertolaso- continua ad insinuare tutta una serie di comportamenti che non mi appartengono e che non ho mai avuto. Quindi, di che cosa si tratta, se non di cercare di minare la credibilità di un rappresentante dello Stato?". E aggiunge: "Quando parlo con gli abitanti di San Fratello o di qualsiasi altra parte d'Italia, prendo degli impegni e gli italiani mi credono e mi rispettano perché io poi quegli impegni li mantengo. Nel momento in cui si cerca di gettare fango su una persona, un sistema, un'organizzazione, il rischio è che si perda la fiducia. Bisogna essere per questo seri, severi nei giudizi, ma imparziali e obiettivi". Bertolaso ha poi ribadido che "la mia situazione personale è nota a tutti. Lavoro serenamente giorno per giorno per dare risposte e garantire interventi, poi è il governo che dovrà decidere. Non sono mai stato legato a nessuna poltrona, anche perché sto seduto molto poco perché giro l'Italia"."Se mi dovessero dire che il mio tempo è scaduto - ha replicato - sono pronto a lasciare immediatamente". E alla domanda se si è mai chiesto 'chi me lo ha fatto fare?', Bertolaso dice: "Assolutamente no. Spero che quello che sta accadendo adesso finisca presto per potere garantire alla Protezione civile nazionale di andare avanti a testa alta". Sulla vicenda è intervenuto anche il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. "Siamo garantisti con Bertolaso ma non con i troppi ladri che circolano nella politica, che la inquinano e fanno perdere credibilità a istituzioni e partiti", ha detto ribadendo la linea dura contro i corrotti. "Crediamo non ci debba essere l'ennesimo spot contro la corruzione ma fatti concreti", afferma Casini a margine del suo intervento a Roma, nel quartiere di Torre Angela per la inaugurazione di una sezione dell'Udc, alla quale è intervenuta anche la candidata del centrodestra per la Regione, Renata Polverini Quanto alle intercettazioni, Casini ritiene che "non possono essere pubblicate sui giornali, in maniera abnorme, quando non hanno attenenza con le indagini, ma deve essere chiaro che le intercettazioni sono indispensabili, servono per trovare che ha le mani nella marmellata". Quindi, aggiunge il leader dell'Udc, "no alle intercettazioni pubblicate sui giornali, sì a quelle che servono alle indagini". Perché, conclude Casini, "limitare oltre misura l'uso delle intercettazioni significa gettare la spugna nella lotta alla corruzione". In un intervento telefonico a un convegno di Rete Italia a Riccione intanto il premier Silvio Berlusconi ha assicurato che "non ci sarà sulle nostre liste nessun personaggio che sarà compromesso in maniera certa". "Non c'è alle porte una nuova Tangentopol - ha detto - sono casi isolati, che vanno perseguiti. Noi siamo garantisti, ma attenti su questo argomento: non accettiamo lezioni di moralità da questa opposizione".
Argomento: NAZIONALE Pag. 10 Data: 21-02-2010 Adnkronos Messina: Bertolaso, bisogna investire per evitare le emergenze
ultimo aggiornamento: 21 febbraio, ore 10:56
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San Fratello (Messina), 21 feb. - (Adnkronos) - "Lo dico da sempre, bisogna investire per evitare le emergenze". Lo ha detto il capo della Protezione civile Guido Bertolaso dopo un primo sopralluogo effettuato a San Fratello (Messina) nelle zone colpite dalla frana che hanno causato l'evacuazione di oltre 1.500 persone. "Lo stato qui e' presente -ha detto Bertolaso- dal primo minuto sono arrivati i volontari e la Protezione civile, i vigili del fuoco. Il maresciallo della stazione dei carabinieri ha subito cominciato a fare le evacuazioni. Mi pare che la presenza dello stato sia garantita". Bertolaso ha fatto un sopralluogo nella scuola che dovra' essere abbattuta e nella chiesa San Nicolo'.
Argomento: NAZIONALE Pag. 11 Data: 21-02-2010 Adnkronos Messina: Bertolaso, ho sempre mantenuto i miei impegni
ultimo aggiornamento: 21 febbraio, ore 13:44
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San Fratello (Messina), 21 feb. - (Adnkronos) - "Ho preso impegni con migliaia di sindaci, decine di presidenti delle Regioni e non c'e' stata una sola volta che sono venuto meno ai miei impegni. Lo stesso accadra' anche a San Fratello". Cosi' il capo della Protezione civile Guido Bertolaso replica ai cittadini che gli chiedono di occuparsi di San Fratello (Mssina), il piccolo comune colpito dalla frana che ha costretto quasi 2.000 abitanti ad abbandonare le proprei abitazioni.
Argomento: NAZIONALE Pag. 12 Data: 21-02-2010 Adnkronos Messina: sindaco San Fratello, basta buttare fango su Bertolaso
ultimo aggiornamento: 21 febbraio, ore 11:20
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San Fratello (Messina), 21 feb. - (Adnkronos) - "Basta buttare fango sul sottosegretario Bertolaso che ogni giorno si mette a disposizione per aiutare chi e' in un momento di emergenza e di bisogno". Lo ha detto il sindaco di San Fratello (Messina), Salvatore Sidoti, intervenendo al Consiglio comunale alla presenza del capo della Protezione civile Guido Bertolaso e del presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo.
Argomento: NAZIONALE Pag. 13 Data: 21-02-2010 Adnkronos Messina: Bertolaso a Giampilieri, emozionato stare qui dopo tanto dolore
ultimo aggiornamento: 21 febbraio, ore 14:52
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Giampilieri (Messina), 21 feb. - (Adnkronos) - "Provo una grande emozione a tornare qui dopo tutto il dolore di quei giorni". Sono state le parole pronunciate da Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, arrivato a Giampilieri (Messina), a distanza di oltre quattro mesi dall'alluvione che costo' la vita a 37 persone.
Argomento: NAZIONALE Pag. 14 Data: 21-02-2010 Adnkronos Appalti: Casini, garantisti con Bertolaso ma basta con i ladri
ultimo aggiornamento: 21 febbraio, ore 12:16
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Roma, 21 feb. - (Adnkronos) - "Siamo garantisti con Bertolaso ma non con i troppi ladri che circolano nella politica, che la inquinano e fanno perdere credibilita' a istituzioni e partiti". Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, interviene sulla vicenda che ha visto coinvolto il capo della Protezione civile affermando la sua solidarieta' a Bertolaso ma ribadendo la linea dura contro i corrotti. "Crediamo non ci debba essere l'ennesimo spot contro la corruzione ma fatti concreti", afferma Casini a margine del suo intervento a Roma, nel quartiere di Torre Angela per la inaugurazione di una sezione dell'Udc, alla quale e' intervenuta anche la candidata del centrodestra per la Regione, Renata Polverini.
Argomento: NAZIONALE Pag. 15 Data: 21-02-2010 Adnkronos Maltempo, nuova frana a Maierato.
ultimo aggiornamento: 21 febbraio, ore 20:34 Vibo Valentia - (Adnkronos/Ign) - Per gli esperti tutto secondo le previsioni: la zona sta ritrovando la propria stabilità. Tavolo tecnico per valutare la situazione del comune del Vibonese completamente evacuato da qualche giorno. In arrivo temporali sulle regioni tirreniche centro-meridionali
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Vibo Valentia, 21 feb. - (Adnkronos/Ign) - Un nuovo movimento franoso si è registrato nelle ultime ore a Maierato, il comune del Vibonese completamente evacuato da qualche giorno a causa di un forte smottamento del terreno. Gli esperti sostengono che era stato previsto, poiché si sta attendendo che la zona ritrovi la propria stabilità. Era stato previsto per domani il rientro dei primi nuclei famigliari nelle abitazioni del centro storico, non colpito direttamente dallo smottamento franoso, si dovrà valutare, ora, se è possibile anche alla luce di questo nuovo movimento del terreno. Intanto altri sgomberi sono in atto nel cosentino a causa dei danni del maltempo. A Zumpano una decina di famiglie sono state evacuate per il pericolo di uno smottamento in atto, mentre a San Marco Argentano una strada è bloccata da una frana in contrada Orsomaci e il sindaco ha emesso un altro provvedimento di sgombero, dopo i due dei giorni scorsi. Questa mattina gli amministratori e i tecnici della Protezione civile hanno eseguito una serie di sopralluoghi per valutare i danni e la stabilità del territorio. Confermata la visita a Maierato del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e il capo dipartimeno della Protezione civile Guido Bertolaso domani. Sul fronte delle previsioni, correnti perturbate di origine atlantica continueranno ad interessare le nostre regioni nelle giornate di domani e martedì, apporteranno condizioni di instabilità a tratti intensa sulla Sardegna e sui settori tirrenici centro-meridionali. Sulla base dei modelli disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un ulteriore avviso di avverse condizioni meteorologiche che estende e prolunga quello emesso nella giornata di venerdì che prevede, dalla mattinata di lunedì 22 febbraio 2010 e per le successive 24-36 ore, isolati temporali, localmente anche di forte intensità dapprima sulla Sardegna in estensione alle regioni tirreniche centro-meridionali. I fenomeni, potranno essere accompagnati da attività elettrica e da forti raffiche di vento. Il Dipartimento della Protezione civile seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di protezione civile.
Argomento: NAZIONALE Pag. 16 Data: 22-02-2010 Adnkronos Appalti: Bertolaso, Solidarieta' e affetto gente mi fa andare avanti
ultimo aggiornamento: 22 febbraio, ore 09:30
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Palermo, 22 feb.- (Adnkronos) - "Sento comprensione e affetto, tanta solidarieta' dalla gente e questo mi spinge ad andare avanti, indipendentmente dalle decisioni che vorra' prendere il Governo". Lo ha detto il capo della Protezione civile intervenendo a 'Mattino cinque' in collegamento da Cosenza. "Io ho subito rimesso il mio mandato nelle mani del Presidente del Consiglio - ha aggiunto - Se lascio qualcuno deve sostituirmi per la gestione delle emergenze".
Argomento: NAZIONALE Pag. 17 Data: 21-02-2010 Adnkronos Messina: Bertolaso, a San Fratello lo Stato c'e' e non se ne andra'
ultimo aggiornamento: 21 febbraio, ore 10:51
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San Fratello (Messina), 21 feb. - (Adnkronos) - "Lo Stato c'e', e' arrivato immediatamente e non se ne andra' fino a che non avra' dato tutte le risposte alla gente". Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, parlando agli abitanti di San Fratello (Messina) dopo un sopralluogo nelle zone colpite dalla frana.
Argomento: NAZIONALE Pag. 18 Data: 20-02-2010 Affari Italiani (Online) G8, sesso e appalti. Verbali
Bertolaso, sesso e appalti. I verbali Sabato 20.02.2010 12:50
LEGGI L'ORDINANZA INTEGRALE
1) SESSO, ESCORT, SOLDI. LEGGI I VERBALI - LE CARTE
2) PER BERTOLASO PRONTA UNA COSA MEGAGALATTICA. I verbali ------Denis Verdini (Pdl) indagato dai pm di Firenze: "Ho dimostrato la mia estraneità all'accusa"
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CHI E' ANGELO BALDUCCI: LA SCHEDA
Una "cricca dei banditi". Il gip di Firenze racconta cosìla corruzione che ha governato gli appalti della Maddalena e la ricostruzione a L'Aquila. Le escort di Bertolaso e gli imprenditori che la notte del 6 aprile ridono pensando agli appalti. Il sistema, scrive il gip Rosario Lupo, aveva un nome: "Gelatinoso". Ma "sistema gelatinoso" non è l'unica definizione del Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri. Infatti la struttura cosiddetta della Ferratella (luogo dove ha sede il Dipartimento e di cui fanno parte Balducci, De Santis e Della Giovanpaola) viene definito dalle molto istruttive conversazioni telefoniche intercettate: "Cricca di banditi", "Banda di banditi", "Task force unita e compatta", "squadra collaudatissima", "combriccola", e i suoi componenti "bulldozer", "veri banditi", "gente che ruba tutto il rubabile", "persone da carcerare"". Saranno a Perugia, per un incontro con i colleghi del capoluogo umbro, i pm di Roma Sergio Colaiocco e Assunta Cocomello che a Roma avevano in corso indagini sugli appalti del G8 alla Maddalena e per le celebrazioni dell'Unità d'Italia. Questi fascicoli sono stati ora inviati a Perugia per la maggior parte dopo che i magistrati di Firenze avevano a loro volta inviato ai colleghi del capoluogo umbro i 40 faldoni della loro inchiesta su fatti analoghi. L'invio è avvenuto dopo che era stato disposto l'arresto di Angelo Balducci presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, dell'ingegner Fabio De Santis, che si trova attualmente in carcere a Milano, dell'imprenditore Diego Anemone e di Mauro Della Giovanpaola che erano responsabile dei cantieri della Maddalena. Il caso coinvolge, come è noto, anche Guido Bertolaso per il quale è stata ipotizzata l'accusa di corruzione e il procuratore aggiunto della Capitale Achille Toro. Proprio per la presenza di questo magistrato è scattata la competenza dei giudici di Perugia. La maggioranza e il governo si preparano a stralciare"l'articolo contestato, cioe' l'art. 16, quindi il decreto viene completamente depotenziato". Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, lasciando un convegno della Luiss a Roma. I VERBALI (15 FEBBRAIO) Il pomeriggio del 14 dicembre Guido Bertolaso chiama il gestore del centro benessere Simone Rossetti e gli chiede un appuntamento per la serata. Rossetti avverte l imprenditore Diego Anemone. Poi, alle 18.22, "una donna di nome Regina dal forte accento brasiliano, successivamente identificata in Regina Profeta, chiede a Rossetti di avvicinarsi al Centro benessere perché gli deve far conoscere una ragazza bionda". Dalle successive conversazioni intercettate si avrà modo di rilevare che questa ragazza bionda, brasiliana e di nome Monica, è stata prescelta per intrattenere, di lì a poco, il dottor Bertolaso. Allo Sport Village iniziano i preparativi. Alle 19.09 Rossetti chiama Stefano, il factotum: «Senti hanno lasciato acceso il benessere... c hai fatto caso ? Perfetto, verifica che sono andati via tutti quelli del centro estetico. Senti mi verifichi un attimo se c abbiamo un bikini tipo brasiliano un po stretto... per questa? Lì al magazzino ». Alle 19.56 chiama Bertolaso e, annota il giudice, «fa capire che ha la scorta». Bertolaso: «Sono Guido...». Rossetti: «Sì, Guido... allora guarda tutto a posto... tu quando vuoi vieni qui da me, è tutto quanto chiuso e dopo ci sono
Argomento: NAZIONALE Pag. 19 Data: 20-02-2010 Affari Italiani (Online) G8, sesso e appalti. Verbali
io... tu parcheggia con la macchina tranquillamente in fondo dove sta la scalinata che ti porta direttamente nel Centro benessere oppure parcheggia al solito posto come vuoi te». Bertolaso: "Eh no io sono al solito posto perché non sono da solo... ovviamente ". Poco dopo Rossetti fornisce a Regina le ultime istruzioni prima che arrivi il dottor Bertolaso. Poi le riferisce che provvederà lui a riaccompagnare e a pagare la ragazza: "Sì, sì dopo l accompagno io così dopo gli do i soldini e dopo, dopo noi ci mettiamo d accordo dai... ci vediamo un attimo". Poi parla con Erica, un altra dipendente «raccomandando la massima riservatezza», le riferisce che Bertolaso sta per arrivare e le chiede le istruzioni per come attivare la sauna e l impianto musicale. Alle 21.19 squilla il telefono. Rossetti: «Sì Guido, sono Simone... sei arrivato?». Bertolaso: «Sì» Rossetti: «Okay arrivo subito». Un'ora dopo avvisa Anemone: «L ho messo a suo agio, l appuntamento sta andando bene». Poi Anemone richiama per essere aggiornato e quando scopre che ancora non è uscito esclama: «È come se avessimo guadagnato 500 punti». Alle 23.04 Bertolaso chiama Rossetti e chiede come fa a uscire. Lui gli spiega il funzionamento della porta. Due minuti dopo «contatta Regina e la rassicura che è tutto finito e quindi provvederà a fare sì che la ragazza (Monica) chiami casa: "A posto e... tutto bene... mo la faccio chiamare a casa". Regina è preoccupata perché la ragazza ha lasciato il suo telefono a casa dicendo che andava al centro benessere a fare dei massaggi ». "Togli lo champagne" - Alle ore 23.14 Rossetti chiama Stefano che è ancora al circolo: «Allora bisogna andare a sistemare il centro benessere, che ci sta lo spumante in giro e tutto quanto e questa è già pronta che deve andare via... intanto leva quello lì... e giusto la bottiglia, il doppio calice. Butta tutto. Fra quanto lo posso mandare giù quello della sicurezza?». Poi richiama Anemone: «È andato via. È rimasto più che contento, contentissimo». Alle 23.49 è Stefano a contattarlo. Stefano: «Oh... un altra cosa. Io ho cercato tracce di preservativi... ma non l ho visti...». Rossetti: «Ma sai dove ha fatto il massaggio?... L ha fatto alla prima sala a destra dello Scen Tao... capito?... Come esci dal centro estetico... prima sala a destra... ». Stefano: «Okay, oramai io sono fuori ». Rossetti: «Va beh... non fa niente dai, ho dato tutto alla sicurezza». Stefano: «Quindi al limite se ci vuoi fare te un sopralluogo... però io ho cercato, niente. Ma lei che ti ha detto?... E dove li ha messi?». Rossetti: «Eh... che ne so!».
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I VERBALI (12 FEBBRAIO) Gestivano i Grandi eventi, e in cambio offrivano favori a chi glielo permetteva. Nella carte ci sono diversi festini a luci rosse, viaggi in aerei privati, case messe a disposizione e assunzioni fittizie per assecondare le richieste dei potenti. Nel settembre 2008 "per il trasferimento di Angelo Balducci da Roma a Palermo con sosta a Capri" fu affittato "un idrovolante per due persone al costo di 3.800 euro più Iva". Qualche settimana dopo per Guido Bertolaso fu organizzata una la ormai famosa cosa megagalattica, un festino con frutta, champagne e due o tre ragazze. Il capo della protezione civile fu costretto a rinunciare perché aveva un altro impegno, ma al telefono sottolineò: "Conto che l'offerta possa essere ripetuta ovviamente in un'altra occasione". Diego Anemone, 39 anni, era l'organizzatore, quello che pensava a tutto per soddisfare Bertolaso. Pagava persino le stoffe che la moglie di Balducci aveva scelto per arredare il nuovo appartamento del figlio. E non badava a spese. Sapeva di poter ottenere altri vantaggi e infatti agli amici imprenditori assicurava di tenerli presenti per i lavori del post terremoto in Abruzzo. Prostitute a Venezia - È il 17 ottobre 2008. I fondi del G8 sono stati sbloccati. Mauro Della Giovampaola, il funzionario delegato alla Maddalena finito adesso in carcere, contatta Daniele Anemone, il fratello di Diego. Della Giovampaola: Guarda ti dico, una cosa così non l'ho mai vista... All'1,15 sono arrivati i soldi sul conto, all'1,18 il Soggetto Attuatore li aveva già mandati in Banca d'Italia, all'1,19 sono partiti i pagamenti.
Argomento: NAZIONALE Pag. 20 Data: 20-02-2010 Affari Italiani (Online) G8, sesso e appalti. Verbali
Anemone: grande! grande! Della Giovampaola: allora a questo punto... in virtù di questa cosa ... non è che uno... siccome la vita è un po' così. Che si deve fare? Ti faccio presente che noi domani sera con una terza persona (oltre a lui, De Santis e Balducci) dormiamo a Venezia. Anemone: umhh ci organizziamo... eh ma mi devi dire l'albergo però. Della Giovampaola: sì... allora è il Gritti Palace... però siccome è roba che è a sei, quasi sette stelle... deve essere tutto equivalente. Anemone: eh, ho capito Della Giovampaola: perché non è che arrivano due stelline del cazzo... che poi è una cosa che non va bene no? Anemone: (ride) va bene adesso mi organizzo. Pochi minuti dopo, come risulta dalle intercettazioni, Daniele Anemone chiama Simone Rossetti e gli chiede: «Ma tu a Venezia come stai messo? perché a me per domani sera...». Subito dopo contatta il fratello Diego e «gli fa capire che Simone ha bisogno di non meno di 4.000 euro...». Annota il giudice: «In effetti De Santis e Della Giovampaola usufruiranno delle prestazioni sessuali a pagamento di una ragazza procurata da Rossetti peraltro poi lamentandosi della «qualità» della ragazza». Non è l'unica volta. «Il 13 novembre 2008 viene messa a disposizione da Rossetti una prostituta in favore di De Santis. L'incontro mercenario a sfondo sessuale viene procurato su richiesta di Della Giovampaola il quale in un primo momento avrebbe dovuto usufruirne insieme a lui, su sollecitazione di Diego Anemone».
Il direttore generale della Rai Mauro Masi (Ipp) Il favore a Mauro Masi - Il pomeriggio dell'8 giugno 2009 «il professor Mauro Masi (direttore generale della Rai, ndr) facendo evidentemente riferimento a pregresse intese con Angelo Balducci lo sollecita a telefonare a Anthony Smit (fratello della sua fidanzata)»: «Se puoi fare quella telefonata entro oggi... a me servirebbe insomma». Dal tenore delle conversazioni successive si capisce che la richiesta riguarda «una sistemazione lavorativa». E infatti Balducci lo contatta e gli fissa un appuntamento per il fine settimana successivo a Roma. Neanche un mese dopo la pratica appare sistemata: Anemone lo assumerà presso il Salaria Sport Village, come gli dice chiaramente. Anemone: Antony se mi mandi un messaggino di un tuo riferimento di un conto corrente perché io ho fatto l'assunzione già retrodatata. Smit: Ah splendido, va bene Anemone: così ti mando poi a settembre, dimmi te quando vogliamo iniziare, come avevamo detto... non me lo ricordo neanche più. Smit: il 15 luglio io finivo le ferie insomma... queste ferie di cui ho avuto bisogno per sistemare un po' la situazione... tu scusami se mi permetto, quando avresti bisogno di cominciare a inquadrarmi... Anemone: io l'ho fatta dal primo luglio quindi significa che tu la mensilità di luglio la prendi tutta e siccome agosto è ferie ti prendi anche quella di agosto... se tu vedi che hai finito ci vediamo la prima settimana di agosto facciamo un punto e poi ci rivediamo a settembre, se invece dici «voglio chiudere così» iniziamo dal primo settembre però dal primo luglio stai assunto. Smit: Ah splendido... quindi vengo su agosto un attimino. Scrive il giudice: «Il 13 agosto Smit chiede ad Anemone notizie sull'assunzione e soprattutto in merito allo stipendio che non gli è stato ancora accreditato. Anemone gli dice che potrà venire a Roma a ritirare i due stipendi». Quando si trasferisce a Roma gli sarà dato in uso anche un appartamento che costa al gruppo Anemone 950 euro al mese. L'allerta di Toro - A fine settembre scorso la banda evidentemente fiuta guai. A Roma sono stati sequestrate le piscine dei Mondiali di nuoto, si rincorrono voci su altre indagini. Scrive il giudice: «Il 26 Balducci rassicura Anemone che il problema del sequestro del cantiere del Salaria Sport Village e degli altri impianti è da considerarsi risolto». Comincia una frenetica attività di contatti da parte di entrambi che ha come terminale Camillo Toro, il figlio del procuratore aggiunto di Roma Achille, che ha ottenuto un incarico al ministero delle Infrastrutture. Il tramite è l'avvocato Edgardo Azzopardi, amico della famiglia, che a sua volta passa le informazioni a Manuel Messina per farle arrivare ad Anemone. Usano tutti massima cautela: Balducci rinuncia addirittura all'autista per gli incontri riservati, gli altri in alcune conversazioni si servono del sistema Skype. Il 30 gennaio scorso Azzopardi incontra Camillo Toro. Poi chiama Messina. E, sottolinea il giudice, «gli fa capire che ci sono grossi problemi giudiziari in arrivo». Azzopardi: eh... piove.
Argomento: NAZIONALE Pag. 21 Data: 20-02-2010 Affari Italiani (Online) G8, sesso e appalti. Verbali
Messina: Non mi dire... pesantemente? Piove parecchio? Azzopardi: eh... speriamo che non ti piova dentro casa perché... piove tanto. I VERBALI (11 FEBBRAIO) SESSO E SOLDI - "Soldi contanti e prestazioni sessuali". Era questo, secondo i verbali dei magistrati di Firenze quello che Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile, avrebbe ottenuto per l'assegnazione degli appalti al gruppo imprenditoriale di Diego Anemone, 39 anni. Colui che in un paio d'anni era riuscito ad aggiudicarsi il quarto, il quinto e il sesto lotto del G8 a La maddalena, i lavori al Foro Italico in vista dei Mondiali di nuoto, l'aeroporto di Perugia per le celebrazioni dell'anniversario dell'Unità d'Italia. Ma anche Angelo Balducci, delegato alla gestione dei Grandi Eventi, avrebbe avuto la sua parte. L'assunzione del figlio e della nuora in primis. Poi telefonini, autovetture di lusso, ristrutturazioni degli appartamenti e addirittura i domestici per la casa di campagna che lo stesso Anemone gli aveva messo a disposizione. LE CARTE - Secondo "le operazioni di monitoraggio telefonico è emerso che Guido Bertolaso risulta essersi incontrato assai frequentemente con Diego Anemone e almeno uno di questi incontri è stato preceduto da frenetici dialoghi telefonici dell Anemone tesi, con ogni evidenza, al rapido procacciamento di una consistente somma di denaro. Inoltre Anemone in varie occasioni si è premurato di informare preventivamente di questi incontri Angelo Balducci e Mauro Della Giovampaola contattandoli al termine degli incontri medesimi per riferirne cripticamente l esito a conferma della loro attinenza con le cointeressenze di natura illecita che il gruppo Anemone coltiva con i pubblici ufficiali". GLI APPALTI- Nell'elenco che ne fa il gip, sono almeno cinque gli appalti pilotati da Balducci e la sua "combriccola" della Protezione civile: "Lo stadio centrale del tennis del Foro Italico (Mondiali di nuoto Roma 2009); il Nuovo museo dello sport italiano di Tor Vergata (Mondiali di nuoto); il completamento dell'Aeroporto internazionale dell'Umbria Sant'Egidio di Perugia (Celebrazioni 150 anni Unità d'Italia); la realizzazione Palazzo della conferenza e area delegati (G8 Maddalena); la residenza dell'Arsenale (G8 Maddalena)". Il prezzo della corruzione sono ristrutturazioni di immobili, auto di lusso a sbafo, assunzioni di domestici e figli, favori sessuali con pagamento di escort a domicilio. BERTOLASO- L'iscrizione di Guido Bertolaso al registro degli indagati per concorso in corruzione ha - a giudizio del gip - un fondamento probatorio evidente. "Sono emerse dalle intercettazioni telefoniche conversazioni nelle quali il Bertolaso viene menzionato o è uno degli interlocutori (...) È emerso che lo stesso Bertolaso intrattiene rapporti diretti con l'imprenditore Diego Anemone con il quale si incontra spesso di persona e in previsione dei quali Anemone di attiva di persona alla ricerca di denaro contante, tanto che gli investigatori ritengono abbia una certa fondatezza supporre che detti incontri siano stati finalizzati alla consegna di somme di denaro a Bertolaso". Il 23 settembre 2008 Anemone cerca i 50mila euro in contanti in vista dell'incontro con il capo della Protezione civile, previsto per quella stessa sera. È l'unica traccia dell'ordinanza su un possibile passaggio di denaro. Ma non è chiaro, se i due si vedano e se ci sia o meno consegna di contanti. È certo però che Guido Bertolaso goda dei favori sessuali messi a disposizione da Anemone. Il 21 novembre 2008 il capo della Protezione Civile è al telefono con Simone Rossetti: ""Sono Guido, buongiorno... Sono atterrato in quest'istante dagli Stati Uniti, se oggi pomeriggio, se Francesca potesse... io verrei volentieri... una ripassata". "Perfetto". "Perché so che è sempre molto occupata... siccome oggi pomeriggio sono abbastanza libero, ti richiamo fra un quarto d'ora". L'appuntamento viene fissato per le 16. Una seconda prestazione sessuale è del 14 dicembre 2008 e ha luogo nel centro sportivo che è riconducibile Anemone ed è stato aggiudicatario della fetta più importante degli appalti per i Mondiali di nuoto 2009. "Tale prestazione - scrive il gip - è comprovata da intercettazioni con dialoghi del tutto espliciti e fortemente eloquenti e ha avuto luogo con una ragazza brasiliana presso il centro Salaria Sport Village". Il 17 febbraio 2009, Bertolaso è ancora allo Sport Village, per "fare terapia con Francesca", "per riprendermi un pochettino", "per uno dei soliti massaggi". Anemone lo aspetta fuori dalla cabina e al telefono si lamenta perché il capo della Protezione civile tarda a congedarsi dalla massaggiatrice: "Mannaggia sto a morì de freddo". E ancora l'11 marzo 2009, Bertolaso chiama Rossetti e lo avverte che "stanno venendo i miei due ragazzi che avevano una cosa per Francesca che gli dovevo mandare da tanto tempo". I BANDI DI GARA- È il 14 gennaio 2009. Bertolaso si lamenta perché una funzionaria sta chiedendo chiarimenti sui bandi di gara.
Argomento: NAZIONALE Pag. 22 Data: 20-02-2010 Affari Italiani (Online) G8, sesso e appalti. Verbali
Bertolaso: Dovresti parlare con la Forleo... Balducci: Sì sta qui da me. Bertolaso: Non spetta a lei decidere se dobbiamo fare una sola gara per i due alberghi e per l arsenale... io ho bisogno di questo benedetto bando nelle prossime ore... È ovvio che io voglio sfruttare questi giorni di campagna elettorale dove Soru pensa ad altre cose per chiudere un qualche cosa altrimenti se ci mettiamo a fare la concertazione fra due anni stiamo ancora a discutere. Tre mesi prima era stato Fabio De Santis, anche lui delegato dalla presidenza del Consiglio alla gestione dei "Grandi Eventi", a informare Anemone di aver ottenuto i fondi per pagare i lavori del G8. De Santis: Dammi un bacio in fronte. Anemone: Dove vuoi sul culo pure se mi dai una buona notizia De Santis: Preparati... C ho i soldi in cassa. Secondo l accusa anche De Santis avrebbe ottenuto una contropartita: "Un telefono cellulare, una fornitura di mobili, prestazioni sessuali a pagamento a Venezia". E al fratello Marco, imprenditore che voleva coinvolgere nei subappalti per il G8 de La Maddalena, assicurava: "C abbiamo la patente per uccidere... cioè possiamo piglià tutto quello che ci pare". Ma poi è lo stesso fratello a scagliarsi contro di lui per la gestione dei lavori e per i criteri di assegnazione: "Voi siete una banda di banditi e vi credete che gli altri sono tutti scemi... c ho davanti gente che ruba tutto il rubabile... ma fatela finita che prima o poi uno scemo che vi crea qualche problema lo trovate. Ma tanto io Diego ... fosse l ultima cosa che faccio, lo mando carcerato. Te lo dico chiaro e tondo... Io a Diego e tutta la combriccola la mando carcerata".
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Argomento: NAZIONALE Pag. 23 Data: 21-02-2010 Agi TERREMOTO: CIALENTE, CITTADINI HANNO RAGIONE. RIMUOVERE MAC ERIE
Condividi: Facebook Google Yahoo Twitter Altri Preferiti Facebook Delicious LinkedIn Google Yahoo MySpace Digg Twitter Netvibes Reddit Live Stampa Invia questo articolo (AGI) - Roma, 21 feb. - "Gli aquilani esprimono la loro rabbia ed hanno ragione: c'e' una preoccupazione crescente per i ritardi, l'indeterminatezza della situazione... Pensiamo anche che nulla e' stato fatto per affrontare il problema del lavoro". Lo ha dichiarato il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente, interpellato dall'Agi dopo la 'protesta delle chiavi' messa in atto stamani da un migliaio di cittadini aquilani, nel centro storico della citta' abruzzese danneggiato dal terremoto del 6 aprile del 2009. Grande preoccupazione e' stata espressa da Cialente anche in merito alla rimozione delle macerie dalle strade de L'Aquila: "noi sindaci da soli non ce la possiamo fare, non e' possibile smaltire 4 milioni di tonnellate di macerie come se fossero sacchetti di immondizie. Neanche la Protezione civile e' stata in grado di risolvere il problema, ma se non si rimuovono le macerie non e' possibile la ricostruzione e ci sembra sempre di rivivere quei terribili giorni". (AGI) Oll
Argomento: NAZIONALE Pag. 24 Data: 21-02-2010 Agi 13:58 FRANE NEL MESSINESE: BERTOLASO, TORNERO' SE CI SARO' ANC ORA
FRANE NEL MESSINESE: BERTOLASO, TORNERO' SE CI SARO' ANCORA Condividi: Facebook Google Yahoo Twitter Altri Preferiti Facebook Delicious LinkedIn Google Yahoo MySpace Digg Twitter Netvibes Reddit Live Stampa Invia questo articolo (AGI) - Messina, 21 feb. - Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso ha promesso di tornare entro la fine di marzo nel messinese per fare il punto sulla situazione sull'emergenza frane ma, ha detto, "se ci saro' ancora", visto che l'opposizione insiste sulle sue dimissioni dopo lo scandalo degli appalti per il G8 della Maddalena. "La mia situazione personale e' nota a tutti - ha detto Bertolaso - lavoro serenamente giorno per giorno per dare risposte e garantire interventi, poi e' il Governo che dovra' decidere. Non sono mai stato legato a nessuna poltrona, anche perche' sto seduto molto poco perche' giro l'Italia. Se dovessero dire che il mio tempo e' scaduto me ne andro'. Stanno cercando di distruggere la mia credibilita'. E' sotto gli occhi di tutti". Bertolaso se la prende anche con i giornali: "Anche oggi - dice - qualcuno continua ad insinuare tutta una serie di comportamenti che non mi appartengono e che non ho mai avuto. Quindi, di che cosa si tratta, se non di cercare di minare la credibilita' di un rappresentante dello Stato?. Ma io quando parlo con gli abitanti di San Fratello o di qualsiasi altra parte d'Italia, prendo degli impegni e gli italiani mi credono e mi rispettano perche' io poi quegli impegni li mantengo". Ci vorra' almeno un mese per capire quanti sfollati del Comune di San Fratello, in provincia di Messina), potranno far ritorno in paese e quanti nelle case che hanno dovuto abbandonare in fretta dopo la frana che da domenica scorsa ha colpito il Comune a 640 metri sui Monti Nebrodi. I lavori di messa in sicurezza - ha assicurato il Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso - verranno avviati entro l'estate ma saro' necessario demolire almeno un centinaio di abitazioni ed anche la vecchia chiesa di San Nicola. "Non sara' facile - ha detto Bertolaso, stringendo le mani a decine di alluvionati che si sentono abbandonati e che chiedono l'arrrivo di Berlusconi - ma cercheremo di farvi restare tutti qui a San Fratello". (AGI) Cli/Pa
Argomento: NAZIONALE Pag. 25 Data: 21-02-2010 Agi 12:58 FRANE CALABRIA: PREOCCUPAZIONE A CATANZARO, OGGI ARRIV A BERTOLASO
FRANE CALABRIA: PREOCCUPAZIONE A CATANZARO, OGGI ARRIVA BERTOLASO Condividi: Facebook Google Yahoo Twitter Altri Preferiti Facebook Delicious LinkedIn Google Yahoo MySpace Digg Twitter Netvibes Reddit Live Stampa Invia questo articolo (AGI) - Catanzaro, 21 feb. - Nuovo sopralluogo questa mattina nella zona di Iano' di Catanzaro, colpita da una frana che ha portato in questi giorni all'evacuazione di decine di famiglie. Dopo la riunione del centro coordinamento soccorsi, convocata d'urgenza ieri sera dal prefetto Giuseppina Di Rosa, un nuovo incontro e' stato organizzato per la tarda mattinata di oggi, quando al tavolo siedera' anche il rappresentante del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Versace. Secondo quanto rilevato dai tecnici, la situazione che interessa l'area, che si trova sulla strada che collega l'abitato di Catanzaro con il piccolo centro di Magisano, e' in continua evoluzione e desta preoccupazione. A rischio diverse famiglie, al punto che nel corso della notte si sono aggiunte nuove ordinanze di sgombero a quelle gia' notificate nei giorni scorsi. In totale, con cifre ancora non ufficiali, sarebbero interessate oltre duecento persone. Intanto, e' atteso per oggi l'arrivo in Calabria del capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Nel pomeriggio, alle 16,30, Bertolaso sara' all'aeroporto di Lamezia Terme, dove incontrera' i prefetti calabresi e il presidente della Giunta regionale. Al termine dell'incontro, necessario per fare il punto sui danni provocati dal maltempo nelle singole realta', il sottosegretario si spostera' a Cosenza, dove effettuera' un primo sopralluogo. Domani mattina, Bertolaso dovrebbe proseguire le verifiche nel territorio Cosentino, quindi, in tarda mattinata, si spostera' a Catanzaro. Infine, il sopralluogo nel Vibonese, a Maierato in particolare, dove e' venuta giu' gran parte della collina su cui si trova il centro abitato. (AGI) Cli/Cz
Argomento: NAZIONALE Pag. 26 Data: 21-02-2010 Agi 11:57 FRANE NEL MESSINESE: BERTOLASO, STATO C'E' E NON ANDRA' V IA
FRANE NEL MESSINESE: BERTOLASO, STATO C'E' E NON ANDRA' VIA Condividi: Facebook Google Yahoo Twitter Altri Preferiti Facebook Delicious LinkedIn Google Yahoo MySpace Digg Twitter Netvibes Reddit Live Stampa Invia questo articolo (AGI) - Messina, 21 feb. - "Lo Stato c'e' e non se ne andra' fino a quando l'emergenza non e' finita. Purtroppo la situazione e' piu' grave di quel che possa sembrare. Non e' solo San Fratello o i Nebrodi a franare ma la gran parte di questa provincia e della Calabria. Il problema e' che per evitare queste emergenze bisogna investire sulla prevenzione. E' da otto anni e mezzo che lo vado ripetendo a tutti". Lo ha detto il Capo della Protezione civile Guido Bertolaso che ha effettuato una ricognizione in elicottero dei Comuni dei Nebrodi interessati da un vasto dissesto idrogeologico (il Governo venerdi' ha decretato lo stato d'emergenza), quindi e' atterrato sul campo sportivo di San Fratello, accompagnato dal presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. Un centinaio di abitazioni seriamente lesionate dai movimenti franosi che da domenica scorsa hanno interessato il Comune messinese di San Fratello dovranno essere demolite per motivi di sicurezza. A confermarlo il Capo dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile, Pietro Lo Monaco, durante il sopralluogo effettuato da Guido Bertolaso. Le case si trovano nella zona piu' a valle del Comune dei Nebrodi da dove si sono originati gli smottamenti e tra le costruzioni da demolire c'e' pure la vecchia chiesa di San Nicola costruita - secondo gli accertamenti del prof. Francesco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio dell'Universita' di Napoli Federico II e dell'ing. Angelo Spizuoco del Centro Studi Strutture Geologia Geotecnica di San Vitaliano (Na). I 1700 sfollati dalla "zona rossa" di San Fratello non vogliono lasciare il paese come fecero i loro genitori ed i loro nonni dopo la frana del 1922 che cancello' mezzo paese. Molti si sentono abbandonati dallo Stato. "Non e' vero", ha assicurato Bertolaso, mentre il presidente della Regione Lombardo ha rilevato: "durante il sopralluogo in elicottero abbiamo osservato la costa messinese dove, purtroppo, negli anni si e' costruito in maniera folle. Altro che a 150 metri dal mare, ci sono troppe case a meno di 30 metri dal mare". Bertolaso, Lo Monaco e Lombardo effettueranno un sopralluogo anche a Messina, colpita lo scroso 1 ottobre da un'alluvione che ha provocato 37 morti, sei dei quali ancora dispersi. Nel primo pomeriggio ci sara' un vertice in Prefettura per fare il punto sulla situazione quindi Bertolaso tornera' in Calabria, nella zona di Maierato, nel vibonese, colpita anche questa da dissesti franosi. (AGI) Cli/Pa
Argomento: NAZIONALE Pag. 27 Data: 21-02-2010 Agi MESSINA: BERTOLASO, NO NEW TOWN A GIAMPILIERI
Condividi: Facebook Google Yahoo Twitter Altri Preferiti Facebook Delicious LinkedIn Google Yahoo MySpace Digg Twitter Netvibes Reddit Live Stampa Invia questo articolo MESSINA (F.C. 21/02/2010) - "Spero che entro il primo anniversario dell'alluvione vengano avviati i cantieri per le nuove case agli sfollati. Basta pero' parlare di 'New Town', le case saranno costruite in punti diversi da quelli di prima ed in zone di sicurezza". Cosi' Guido Bertolaso durante il sopralluogo nel villaggio di Giampilieri, a Messina, tra i piu' colpiti dal tragico nubifragio del 1 ottobre che ha provocato 37 vittime. Ed agli sfollati restii, per paura, a rientrare nelle "zone verdi", il capo della Protezione civile ha detto: "Ho piena fiducia nei miei tecnici, se dicono che una casa e' sicura, vuol dire che non c'e' nessun pericolo". Bertolaso ha effettuato un sopralluogo in via Puntale dove i vigili del fuoco stanno rimuovendo decine di tonnellate di macerie per cercare, tra l'altro, di recuperare anche il corpo di una badante, ucraina o romena, ancora dispersa. Ancora da identificare la 38esima vittima dell'alluvione di ottobre: all'obitorio comunale c'e' un mezzo cadavere, dalla cintola in giu', ma nessuno ha finora reclamato quel corpo mutilato ne' ci sono denunce di scomparsa. Sotto quelle macerie c'e' il sospetto che potrebbero esserci altre "vittime invisibili". E' saltato il vertice, previsto in Prefettura a Messina, che doveva chiudere la visita di Bertolaso in Sicilia, prima di efffetturare un nuovo sopralluogo in Calabria, l'altra regione martoriata dalle frane. (AGI) Cli/Pa
Argomento: NAZIONALE Pag. 28 Data: 21-02-2010 AgoPress CAMERA. DISCO VERDE AL DECRETO SULLE EMERGENZE E SULLA PROT EZIONE CIVILE
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pubblicato il : 19/02/2010 (AGO PRESS) La Camera ha approvato oggi, modificandolo, il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto legge recante disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l'avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla presidenza del Consiglio dei ministri ed alla protezione civile. Il provvedimento torna ora all'esame del Senato.
Argomento: NAZIONALE Pag. 29 Data: 21-02-2010 AgoPress ATTUALITA'. DL EMERGENZE, PLAUSO DI NAPOLITANO AL CONFRONT O
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pubblicato il : 19/02/2010 (AGO PRESS) Con una nota diffusa dal Quirinale, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso "vivo compiacimento per il positivo confronto tra maggioranza e opposizione conclusosi oggi alla Camera dei Deputati con la votazione finale sulla conversione in legge, con modifiche, del decreto sulla Protezione Civile". "Tale confronto - prosegue la nota - ha soprattutto permesso libere votazioni in Assemblea sugli emendamenti proposti e un'intesa sui tempi per giungere al voto finale senza ricorso da parte del governo al voto di fiducia. Si tratta di un precedente significativo per una auspicabile evoluzione dei rapporti tra i diversi schieramenti parlamentari che, sotto la guida dei Presidenti della Camera e del Senato, conduca al pieno rispetto e alla valorizzazione del ruolo e delle prerogative del Parlamento e nello stesso tempo garantisca l'ordinato svolgimento dell'iter delle leggi entro tempi ragionevoli".
Argomento: NAZIONALE Pag. 30 Data: 21-02-2010 AgoPress ATTUALITA'. HAITI, L'ITALIA INVIA ALTRI 21 VIGILI DEL FUOCO
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pubblicato il : 18/02/2010 (AGO PRESS) Un nuovo contingente dei vigili del fuoco italiani è partito oggi per Haiti per portare assistenza alle popolazioni terremotate. Un team composto da ventuno unità operative altamente qualificate, coordinato da un dirigente, al quale è affidato il compito di cooperare con il Genio militare della portaerei Cavour nelle operazioni di demolizione e di rimozione delle macerie, in situazioni in cui e' necessaria una specifica competenza per la sicurezza delle operazioni stesse. Dopo il terremoto del 12 gennaio scorso, nell'ambito del gruppo coordinato dal dipartimento della Protezione Civile, dal 15 gennaio si sono già avvicendati a Port au Prince due team di operatori del corpo nazionale dei vigili del fuoco, che hanno svolto in particolare attività di supporto tecnico di natura logistica presso l'ospedale pediatrico Saint Damien della fondazione Francesca Rava, contribuendone a ripristinare e verificare le strutture danneggiate ed ampliarne la funzionalità, nonché a curare l'insediamento, nella stessa area, di una piccola tendopoli.
Argomento: NAZIONALE Pag. 31 Data: 19-02-2010 Agrigento Notizie La Protezione civile comunale mette in sicurezza edifici fatiscenti
Cronaca | Agrigento | 19 Feb 2010 | 18:42
Il prossimo 21 febbraio, l'Ufficio tecnico comunale ed il servizio di Protezione civile del comune di Agrigento provvederanno alla messa in sicurezza dei locali di proprietà della società "Itria Srl", già oggetto, in questi giorni, di ordinanze sindacali di parziale transennatura. Nei prossimi giorni, dopo il monitoraggio del centro storico curato dai tecnici comunali e dal gruppo comunale dei volontari di protezione civile, recentemente costituitosi ad Agrigento, inizierà, altresì, una campagna di messa in sicurezza del centro storico con particolare riguardo alle zone di via Neve, Ravanusella, Santa Croce e via Saponara.
Argomento: NAZIONALE Pag. 32 Data: 20-02-2010 America oggi online Napolitano soddisfatto per il compromesso sulla Protezione civile. C'è un'aria nuova. O forse no Di Pierfrancesco Freré 20-02-2010
Il capo dello Stato giudica il voto sul decreto per la Protezione civile un precedente importante per il dialogo che sollecita da mesi: il confronto tra maggioranza e opposizione ha scongiurato l'ennesima fiducia e una blindatura che avrebbe esasperato il clima. Non solo: i due poli si sono venuti incontro e il provvedimento è stato sostanzialmente modificato (per esempio con la rinuncia alla trasformazione della Protezione civile in Spa su cui il Colle nutriva le sue riserve). Ma è davvero così? C'è un'aria nuova? La standing ovation del centrodestra a Guido Bertolaso contro "l'urlo dello sciacallo", per usare le parole di Fabrizio Cicchitto, e le dure repliche dei dipietristi che parlano di una Protezione civile trasformata in macchina di potere al servizio del suo capo, descrivono uno sfondo ben diverso. Una battaglia senza quartiere a colpi di obici pesanti nella quale il Pdl accusa l'Italia dei valori di essere un movimento eversivo che delegittima il voto democratico e Antonio Di Pietro controbatte rinfacciando al premier di aver portato il Paese nel solco dell'illegalità. In questo scontro, Pd ed Udc appaiono più defilati: proprio per questo si può nutrire qualche dubbio sulla possibilità che certe "ammaccature", come le definisce Bersani, possano essere assorbite dopo le regionali. L'imminenza del voto drammatizza sicuramente le posizioni, ma la sensazione è che esista un'incomunicabilità di fondo che lo stesso Berlusconi riconosce quando dice di sentirsi antropologicamente diverso dalla sinistra. Se ne avverte l'eco nel codice etico contro la corruzione, promesso dal premier e del quale è stato avviato oggi l'esame in Consiglio dei ministri. E' stata preparata una bozza che potrebbe essere approvata la settima prossima, ma l'opposizione ha interpretato il tutto come l'ennesimo annuncio destinato a restare sulla carta. Come il piano casa, denuncia sarcastico Casini. Pd ed Idv invitano il Cavaliere, se vuole essere credibile, a ritirare processo breve e legittimo impedimento prima di pensare a un inasprimento di pene che non si sa quando arriverà, dal momento che il provvedimento non è un decreto ma un semplice ddl. Eppure la maggioranza ritiene le norme anticorruzione una cosa seria e pensa di poterle varare in tempi rapidi. All'Aquila Fini ha detto che nell'assegnazione degli appalti bisogna assicurare imparzialità e velocità, che le procedure non devono essere considerate "inutili orpelli". Una stoccata implicita alla cultura dell'emergenza, bilanciata dal doveroso riconoscimento del "grande lavoro" fatto all'Aquila dalla Protezione civile. Nell'insieme, si percepisce la preoccupazione della maggioranza di trasmettere all'opinione pubblica un segnale rassicurante di reazione alla scoperta della corruzione. I leghisti, che forse sono i più inquieti per le ripercussioni sul voto dell'inchiesta appalti e degli arresti avvenuti in Lombardia, parlano del decreto sulle emergenze come di un esempio della politica del fare. Cota deplora chi ieri si faceva fotografare con Bertolaso e oggi lo attacca senza scrupoli per puro calcolo elettorale. Ma sullo sfondo si muovono le divisioni nella maggioranza. Il premier ha fatto rientrare le dimissioni di Nicola Cosentino che rischiavano di compromettere la campagna del Pdl in Campania; resta il segnale di frizioni profonde che coinvolgono non solo gli assetti di potere locale ma la stessa strategia delle alleanze. Un po' come accaduto nel Pd, dove è tramontata la politica del partito a vocazione maggioritaria in favore di quella delle ampie intese tra alleati. Nella vicenda Cosentino ha pesato la decisione di Berlusconi e Fini di confermare l'accordo con l'Udc che implicitamente ne ammette il ruolo strategico in regioni del Sud come la Campania. In altri casi, vedi la Sicilia, sono state le divisioni degli ex azzurri a condurre addirittura all'uscita di una parte dei berlusconiani dal governo Lombardo. Tasselli di un puzzle che il Cavaliere dovrà ricostruire dopo un voto che rischia di uscire condizionato proprio dalla scontro tra "correnti". Quelle correnti di cui Berlusconi non vuole sentire parlare e che invece piano piano si stanno facendo strada nel partito di maggioranza relativa. [email protected]
Argomento: NAZIONALE Pag. 33 Data: 20-02-2010 America oggi online La Camera approva il dl emergenze
20-02-2010
ROMA. "Alleggerito" della trasformazione in Spa della Protezione Civile e dello 'scudo' per i dirigenti della struttura in Campania, il decreto legge emergenze viene approvato alla Camera e torna al Senato. Ma lo scontro tra maggioranza ed opposizione su Guido Bertolaso continua anche nell'Aula di Montecitorio, con l'Idv che ne reclama le dimissioni da sottosegretario e il centrodestra che gli manifesta anche fisicamente solidarietà, con una 'standing ovation' prima del voto finale. La maggioranza porta a casa non senza qualche fatica il via libera del testo a Montecitorio. Le assenze nei banchi del Pdl fanno sì che il governo venga battuto, pur se di pochissimi voti, su tre ordini del giorno del Pd e dell'Udc. Il danno non è irreparabile; tuttavia il fatto di andare 'sotto' quando a votare ai banchi del governo ci sono quasi una decina di sottosegretari e alcuni ministri "precettati" in Aula per l'occasione è il segnale (più che di qualche mal di pancia per Bertolaso entrato nell'occhio del ciclone delle inchieste sul G8) che la campagna elettorale per le Regionali è già nel vivo. Ma il voto finale, cui partecipa anche il premier Berlusconi,va abbastanza liscio. Il presidente del Consiglio si informerà poco dopo con lo stesso Bertolaso sulla situazione sul campo in Calabria e Sicilia, invitando il capo della Protezione Civile a occuparsi di questo, ad andare avanti e non della polemica politica. La palla ora torna a Palazzo Madama, dove ci sono una decina di giorni per convertire il decreto prima che decada. Il sottosegretario ribadisce che le sue dimissioni "sono sempre sul tavolo" del presidente del Consiglio, dicendosi intenzionato a fare il proprio lavoro "fino a quando me lo chiedono". Massimo Donadi (Idv) accusa il governo di aver "creato un sistema criminogeno" con l'attuale impostazione della protezione civile, e reclama le dimissioni di Bertolaso, "colpevole senza appello". E Pier Luigi Bersani, che rivendica un passato da volontario che "spalava", a quindici anni, dopo l'alluvione di Firenze, lo invita ad essere più umile ed a "volare un po' più basso". Dario Franceschini annuncia il no del Pd al testo, ma canta comunque vittoria, definendo le modifiche al decreto come una "vittoria dei gruppi di opposizione" ma soprattutto "una vittoria del Parlamento". Con Bertolaso si schiera Fabrizio Cicchitto: "Respingiamo il fatto che in questo Paese c'è tragicamente un vizio assurdo per cui gli uomini migliori del Paese devono essere massacrati e distrutti", esclama scatenando l'applauso del suo gruppo parlamentare quando sottolinea di aver sentito durante il dibattito "l'urlo dello sciacallo". E sostenendo che il decreto approvato "è la misura sul campo della filosofia del governo che è quella 'del fare'". Il presidente della Camera Gianfranco Fini, che oggi non ha presieduto l'Assemblea ma si è recato all'Aquila per unaq inaugurazione, ha invitato "doverosamente", specie "in queste giornate caratterizzate da gravi ipotesi di corruzione e illegalità", a ricordare "l'impegno e l'abnegazione" di chi ha portato soccorsi.
Argomento: NAZIONALE Pag. 34 Data: 22-02-2010 America oggi online Bertolaso. Su di me fango
22-02-2010
SAN FRATELLO (MESSINA). Lo Stato c'é e ci sarà, in Sicilia e in Calabria, e farà fino in fondo il proprio dovere perché non ci sono emergenze di Seria A o di Serie B. Lo assicura il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, durante i sopralluoghi compiuti nel Messinese e nell'incontro a Lamezia Terme sull'emergenza calabrese. "San Fratello non scomparirà e i suoi abitanti torneranno ad abitarvi", annuncia Bertolaso dopo il sopralluogo compiuto, assieme al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, nel paese dei Nebrodi 'ferito' da uno smottamento, "un terremoto lento", che ha lasciato 1.500 persone senza casa. Bertolaso punta il dito sull'intervento umano e invita tutti all'unica via da seguire: la prevenzione. Certo la situazione non è semplice: 50 milioni di metri cubi di terra si sono spostati a San Fratello, creando quella che il capo della Protezione civile definisce "la più grande frana della Sicilia" ancora in leggero movimento. Per questo, spiega, "non posso garantire a tutti il rientro a casa, ma certamente resterete a San Fratello" e, sottolinea, "parliamo di mesi e non di anni". I primi 30 giorni passeranno per "fare una giusta diagnosi", poi, assicura, "ci saranno gli interventi di ricostruzione". Ci saranno edifici da abbattere perché irrecuperabili: un centinaio di abitazioni secondo la protezione civile regionale, e ci sono anche la chiesa di San Nicola e le scuole elementare e media. Il pensiero di Bertolaso è in sintonia con quello del presidente Lombardo: "I cittadini di San Fratello - dice il governatore - dovranno continuare a vivere nel loro paese. Si dovrà trovare un posto in una zona 'a prova di bomba' dove costruire le case che serviranno a chi è rimasto senza". Per il capo della protezione civile il sopralluogo sui Nebrodi è stato anche il primo ritorno al contatto diretto con le vittime di eventi calamitosi dall'avvio dell'inchiesta in cui é indagato ed è stato un autentico 'bagno di folla'. Il suo discorso al Comune è stato lungamente applaudito. Molti hanno voluto essere "confortati" direttamente da lui. Come un'anziana del posto, Angela Carroccetto, che prima invoca "l'intervento di Berlusconi" poi abbraccia commossa il capo della protezione civile per "ringraziarlo per il lavoro che sta facendo". E quando Bertolaso annuncia "a fine marzo tornerò, se ci sarò ancora..." la gente scatta nella sala consiliare applaudendo e urlandogli di "non mollare", ma di "restare per continuare a lavorare perché sei un asso". Era stato il sindaco di San Fratello, Salvatore Sidoti Pinto, a parlare dell'inchiesta del G8 invitando tutti a dire "basta gettare fango su Bertolaso, uno che lavora sempre". Il capo della Protezione civile ha anche visitato un altro paese dei Nebrodi che ha riportato danni per il maltempo, Tortorici, e poi si è recato a Giampilieri, la frazione di Messina, travolta da una frana il 1 ottobre del 2009 che fece 31 morti e sei dispersi. Per Giampilieri, conferma Bertolaso, "non ci sono problemi di fondi" per gli interventi da fare e, comunque, valuta che "si è già lavorato bene". Subito dopo Bertolaso è stato in Calabria dove si sono verificate nuove frane, con sgomberi di abitazioni tra Cosenza e Catanzaro, e dove per precauzione è stato deciso il rinvio del rientro a Maierato dei suoi abitanti. "Non stiamo perdendo neanche un minuto per cercare di dare seguito agli impegni che abbiamo preso per fare fronte ai danni del maltempo in Calabria, anche perché i fondi ci sono", dice Bertolaso incontrando a Lamezia Terme il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che parla di "impegno importante del governo", e i presidenti della Province, i prefetti e i sindaci dei Comuni che hanno subito danni. Domani il capo della protezione civile sarà ancora in Calabria per dei sopralluoghi nelle località in cui si registrano le situazioni più critiche.
Argomento: NAZIONALE Pag. 35 Data: 21-02-2010 America oggi online Scandalo appalti. Bertolaso ne difende la regolarità
21-02-2010
ROMA. In partenza per la Sicilia e la Calabria, dove con le autorità locali appronterà un piano d'interventi dopo l'ondata di maltempo che ha investito le due regioni, Guido Bertolaso mette a punto la strategia difensiva per rispondere alle accuse rivoltegli dalla procura di Firenze nell'inchiesta sugli appalti. Ribadendo per l'ennesima volta che lui non ha mai preso soldi in cambio di appalti né, tantomeno, ha ricevuto favori sessuali da prostitute o escort procurate dall'imprenditore Diego Anemone, ora in carcere. Lo ha fatto anche ieri, in un'intervista a La7 che andrà in onda oggi, sostenendo che "possibili passaggi di soldi non ce ne sono stati" e che le presunte prestazioni sessuali non ci sono mai state visto anche che le "dichiarazioni rese dall'interessata confermano che si è trattato solo di massaggi". Un'intervista in cui ha nuovamente difeso la Protezione Civile - che "non è una cupola che distribuisce appalti o favori" - puntando il dito contro i "processi sommari" che "si facevano durante il fascismo" e rivelando che "in molti mi hanno chiesto appalti a L'Aquila" e però "ogni appalto è passato per una gara ufficiale". Bertolaso però sa che non bastano le dichiarazioni a giornali e tv per smontare le accuse che la procura gli contesta dopo averlo indagato per corruzione. Nell'ordinanza infatti il gip sostiene che è "comprovata" la relazione sessuale con la brasiliana Monica. Mentre non c'é traccia nelle oltre 20mila pagine d'inchiesta del passaggio di denaro, anche se gli investigatori del Ros ipotizzano comunque che i movimenti di Anemone per recuperare decine di migliaia di euro prima di incontrare il sottosegretario fossero "finalizzati alla consegna delle somme". Per questo Bertolaso, fin dal primo momento, ha detto ripetutamente di voler essere ascoltato dai pubblici ministeri. Ma quali? E' ipotizzabile che il sottosegretario sarà sentito dai pm perugini Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi, che hanno 'ereditato' i fascicoli di Firenze e Roma in seguito al coinvolgimento nell'inchiesta sugli appalti dell'ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, indagato per corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento. Ma non è neanche al momento da escludere la possibilità che Bertolaso presenti un'istanza alla procura di Perugia chiedendo la trasmissione degli atti che lo riguardano a Roma. E se i magistrati perugini opponessero un rifiuto, il capo della protezione civile potrebbe ricorrere alla procura generale della Corte di Cassazione, chiedendo che risolva il contrasto di competenza. Tempi lunghi, dunque, che potrebbero far slittare di diverse settimane il suo interrogatorio. La sua difesa, in ogni caso, è articolata su tre punti: il presunto passaggio di denaro, i favori sessuali, il coinvolgimento del cognato Francesco Piermarini nei lavori per il G8 alla Maddalena. Per quanto riguarda i soldi, come già detto, nelle carte depositate non c'é traccia del 'passaggio'. "E' insussistente qualsiasi ipotesi di passaggio di denaro" ha detto nei giorni scorsi il suo avvocato, Filippo Dinacci. Ai magistrati, inoltre, Bertolaso porterà anche la relazione in cui sono spiegati i motivi per i quali il Dipartimento ha sostituito Fabio De Santis - il 'soggetto attuatore' delle opere a La Maddalena ora in carcere - con Gian Michele Calvi. "Aveva approvato una serie di progetti - ha detto - per un importo superiore ai 650 milioni, mentre l'importo che avevamo previsto per tutti i lavori era intorno ai 300 milioni". Quanto alla presunta prestazione sessuale con Monica, il capo della Protezione Civile ha ribadito anche oggi che è la stessa ragazza brasiliana a negarla nell'intercettazione che è agli atti. "No, non l'ha fatto... - dice Monica - no...tutto sicuro...non fece niente...ho fatto un massaggio meraviglioso". "E' un'ipotesi di fantasia" ribadisce Dinacci. Per quel che riguarda, infine, il ruolo svolto dal cognato Francesco Piermarini a La Maddalena, Bertolaso ha ripetuto ieri sera a Matrix che "non l'ho certo chiamato io". "E' un esperto di bonifiche e lì c'era da fare una grande bonifica da amianto. Gli fu chiesto di lavorare e lui c'é andato. Io gli feci presente che si sarebbe saputo che era mio cognato e gli dissi di lavorare bene e ancora con più impegno".
Argomento: NAZIONALE Pag. 36 Data: 21-02-2010 America oggi online Riforma blocccata ma le società di assicurazioni guadagnano miliardi. Malasanità e superprofitti Di Domenico Maceri* 21-02-2010
La lettera della compagnia di assicurazioni Anthem Blue Cross annunciava a mio figlio che il costo della sua polizza sarebbe aumentato del trentanove per cento fra due mesi. Tutto normale per le compagnie che sono guidate solo dal guadagno. In un periodo economico poco promettente, quando la disoccupazione si aggira sul dieci per cento, ci sono sempre quelli che prosperano. Le società di assicurazioni aumentano le tariffe senza controlli e il governo continua a essere bloccato senza riuscire a creare un sistema di sanità che offra copertura a tutti e allo stesso tempo controlli la cupidigia delle corporation.Dopo quasi un anno di discussioni e un disegno di legge approvato dalla Camera e uno meno buono dal Senato, si continua a essere alla mercé delle compagnie di assicurazione.Mio figlio ha poca scelta e dovrà quindi pagare l'aumento o rischiare la bancarotta in caso di malattie serie. I politici statali e federali sono stati scioccati dalla notizia dell'aumento. L'amministrazione di Barack Obama ha iniziato un'indagine per cercare di vedere se l'aumento è legale.Steve Poizner, commissioner dell'assicurazione della California, ha anche lui iniziato un'inchiesta a livello statale. Sembra che l'aumento sia stato rinviato di qualche mese. Ciò che sciocca di più è il fatto che i profitti delle compagnie di assicurazioni hanno raggiunto cifre oscene nel 2009. Uno studio del gruppo Healthcare for America ha rilevato che le cinque aziende di assicurazioni più grandi hanno aumentato i loro profitti del 56% nel 2009. Fra di queste Cigna ha avuto un aumento del 346% di profitti mentre allo stesso tempo aveva ridotto il numero di assicurati del 5,5 %. Wellpoint che include Anthem fra le sue filiali ha generato un aumento del 91% dal 2008 mentre allo stesso tempo ha ridotto il numero di assicurati del 3%. In effetti, queste compagnie non rinnovano le polizze a coloro i quali causano loro spese ingenti e si concentrano invece sui clienti che pagano e non rappresentano un rischio al loro portafoglio. Fanno il loro mestiere che è quello di far guadagnare quattrini ai loro azionisti. Tutto legale. Tutto parte del sistema capitalista. Chi non vuole comprare l'assicurazione può farne senza. Se i dirigenti delle corporation fanno il loro mestiere, i politici invece non fanno il loro. Si sa che i legislatori repubblicani non vedono niente di male nell'aumento dei premi da parte delle aziende di assicurazione perché accettano volentieri il sistema di offerta e domanda con pochi o nessun controllo. I democratici però, che dicono sempre di difendere i più poveri, rimangono bloccati dalle regole del governo. Il Senato, nonostante abbia approvatao il disegno di legge per riformare la sanità, continua ad operare con la necessità della supermaggioranza di 60 voti per approvare disegni di legge. In effetti, ciò dà alla minoranza, in questi tempi il Partito Repubblicano, il potere di bloccare leggi che non piacciono alle aziende alle quali il Gop è legato ideologicamente. I democratici però con la loro maggioranza hanno nelle mani lo strumento legale per approvare leggi aggirando il filibustering. Si tratta del processo chiamato "reconciliation" in base al quale permberto Bossi, quello del cappio, che condannò senza se e senza ma Tangentopoli, che ha fatto cadere il primo governo Berlusconi, ammette che qualcuno ha sbandato nella Protezione Civile, ma roba da poco. Letizia Moratti è convinta che la vicenda Pennisi "non ha nessuna similitudine con la Milano di Mario Chiesa che scoperchiò Tangentopoli". " Credo -continua la sindachessa- che la realtà di Milano, oggi, sia quella che applica leggi rigorose, le fa rispettare e ha come obiettivo quello di essere al servizio dei cittadini". Milko o Mirko Pennisi la pensa esattamente come lei, ma il Pennisi con la proverbiale praticità dei suoi antenati meridionali ha capito che la politica, la buona politica, costa. Non aveva creato un listino prezzi per i servizi che forniva. È per questo bisogna ammirarlo. Si rimetteva al buon cuore di quelli che venivano aiutati da lui, come fanno, per esempio a Napoli i direttori dei parcheggi abusivi. Dopo aver fatto la guardia all'automobile del cliente di turno. "Signurì fate vuie", dicono, non senza aver menzionato la loro numerosa prole per fare lievitare un pochino la mancia. Pennisi, stressato dal pensiero che la "politica ha dei costi", specialmente nel periodo in cui si "va incontro alla campagna elettorale", usava il "sistema partenopeo", vecchio, ma che funziona ancora bene. E' un "campione di pirlaggine", dice Bossi. Si è fatto beccare con la mazzetta addirittura davanti al portone della sede del Consiglio comunale. La sindachessa Moratti non vede nessuna similitudine tra la Milano del "mariuolo" Mario Chiesa e del consigliere
Argomento: NAZIONALE Pag. 37 Data: 21-02-2010 America oggi online Riforma blocccata ma le società di assicurazioni guadagnano miliardi. Malasanità e superprofitti comunale Milko o Mirko Pennisi. Anche Berlusconi la pensa come lei. Si tratta di qualche birbantello, dice. Gli italiani notano però che tra la Milano degli anni 80 e quella odierna la differenza del pagamento del pizzo consiste nella forma del pagamento. Prima veniva effettuato in lire, oggi viene pagato in euro. Vorrei poter dire qualcosa, da calabrese, sui giudici calabresi e sulla stampa che attaccano Bertolaso, contemporaneamente parte lesa, vittima e genio, per colpire Berlusconi. Dopo Ballarò di martedi scorso, visto che la montagna sbriciolatasi a Maierato non è arrivata dal dottor Bertolaso, in giubotto col nastrino tricolore, divisa da capo dipartimento della Protezione civile, mi è stato comunicato dalle autorità civili, religiose e politiche calabresi che quando Bertolaso è andato ad incontrare la montagna in Calabria, la montagna èritornata miracolosamente al posto di prima. Adesso chi glielo va a dire ai disgraziati di Haiti, alla signora Clinton, all'Onu, all'ambasciatore americano a Roma ecc... ecc...? Tutto il mondo ci invidierà ancora di più il factotum italiano, difeso a spada tratta ad Annozero di giovedi febbraio dal direttore di Libero Belpietro e dal vice direttore del Giornale Porro, entrambi Berlusconi-dipendenti. Ha fatto bene inoltre, Berlusconi, a respingere irrevocabilmente e con fermezza le dimissioni "made in Italy" di Bertolaso, di Cosentino e di Pennisi. Meno male che Silvio c'è. approvare una legge al Senato sono necessari soltanto 51 voti invece di 60. La reconciliation si applica solo a leggi che hanno a che fare con questioni di bilancio. La maggior parte del disegno di legge sulla riforma della sanità ha infatti implicazioni sul bilancio. I democratici quindi potrebbero agire. Obama continua però ad insistere nel voler governare in modo bipartisan e spera che i repubblicani alla fine comincino a cooperare. Nel frattempo dopo quasi un anno di dibattiti sulla sanità le corporation continuano a fare quello che vogliono. Brian Sassi, direttore delle polizze individuali della Anthem, ha spiegato che il 39% riflette l'aumento massimo possibile ma ciò non tocca la maggioranza dei loro assicurati. L'aumento massimo è infatti quello che ha ricevuto mio figlio. Non è l'unico. Sassi ha anche dichiarato che i clienti come mio figlio sono molto importanti per la sua azienda. È vero. Senza di loro i profitti della Anthem svanirebbero. *Docente di lingue all'Allan Hancock College, Santa Maria, California ([email protected]).
Argomento: NAZIONALE Pag. 38 Data: 22-02-2010 America oggi online Berlusconi. Le nostre liste sono pulite
22-02-2010
Il premier all'attacco: difende la moralità del Pdl, assicura liste elettorali senza inquisiti e accusa la sinistra che in preda ad una "furia distruttrice" cavalca le inchieste sulla Protezione civile per "annullare" quanto di buono è stato fatto a Napoli, sommersa dai rifiuti, e all'Aquila, colpita dal sisma.
ROMA. Il giorno dopo aver difeso il coordinatore del Pdl Denis Verdini ammettendo che nel suo partito "ci sono troppi giochi di potere", Berlusconi, in collegamento telefonico con il convegno di Rete Italia a Riccione, serra i ranghi e avverte che non accetta "lezioni di moralità" dalla "sinistra del malgoverno". Pd e Idv hanno reagito considerando questi attacchi come segnali di un premier "in difficoltà". "Vi assicuro - dice il premier nella telefonata al convegno di Riccione - che non c'é alle porte nessuna Tangentopoli e non ci sarà nelle nostre liste nessun personaggio compromesso in modo certo". Il suo attacco alla sinistra è a tutto tondo: "Non accettiamo lezioni di moralità da questa opposizione disperata per il calo di consenso che si aggrappa a tutto anche con la demolizione di servitori dello Stato con accuse assurde" tuona Berlusconi che difende Bertolaso da una sinistra che "provocò il caos dei rifiuti a Napoli" e vuole, in genere, "travolgere tutti gli sforzi che si fanno per migliorare il Paese". In particolare, il premier punta l'indice contro una opposizione che vuole "annullare la pagina nobile" dell' impegno profuso dalla Protezione Civile all'Aquila facendola passare come "una storia di affari sporchi e di corruzione". Berlusconi dà fondo a tutta la sua verve polemica e parla di "istinti belluini di chi mette a repentaglio gli interessi del Paese per calcoli meschini". Sferzante il giudizio sul Pd dipinto come una forza politica "al traino di un partito eversivo come l'Idv, dei radicali e del superpartito di Repubblica", considerato "sempre più estremista e laicista". Romano Prodi, tirato in ballo come responsabile "per il suo malgoverno" dei rifiuti a Napoli, replica attraverso la sua portavoce: "Di malgoverno gli italiani ne hanno conosciuto uno solo: quello di Berlusconi, premier delle promesse disattese, impegnato a difendere con le unghie e con i denti le proprie aziende" sottolinea Sandra Zampa che ricorda come Bertolaso "ha più volte dichiarato di aver seguito il piano già predisposto da Prodi". Di Pietro raccoglie il guanto della sfida: "se difendere la Costituzione vuol dire essere eversivi allora l'Idv è un partito eversivo". "Berlusconi è in difficoltà e in stato confusionale" sostiene il leader dell' Idv che gli rinnova l'invito ad "andare davanti ai giudici". "Farebbe meglio a guardare ai guai del Pdl" dice Filippo Penati, capo della segreteria del Pd mentre Anna Finocchiaro sottolinea come il premier "attacca quando è in difficoltà" e "cerca di alzare la polvere per coprire una realtà triste e inquietante" dovuta al fatto che dalle inchieste "emerge il quadro di una gestione del potere non trasparente".
Pronta la replica del portavoce del premier Paolo Bonaiuti: "la triste realtà è una sinistra allo sbando". Ma anche il Pdl ha i suoi guai, come dimostra la 'strigliata' di Berlusconi contro i 'giochi di potere'. La linea prevalente, però, è di serrare le fila e concentrarsi sulle regionali. "Cerchiamo di vincerle - sintetizza il capogruppo Cicchitto - e poi rifletteremo su tutto".
Argomento: NAZIONALE Pag. 39 Data: 21-02-2010 America oggi online Il monito di Berlusconi sui giochi di potere nel partito. Il Cavaliere dà la scossa Di Federico Guiglia 21-02-2010
Se un comunicatore del calibro di Silvio Berlusconi sente la necessità di smentire con una nota il malumore che gli era stato attribuito per come vanno le cose nel "suo" Pdl, allora la misura dev'essere colma. Colma anche per gli attacchi, "magari interni" -così s'esprime il presidente del Consiglio- che, sull'onda degli scandali in pieno corso e pur tutti ancora da verificare, rischiano di danneggiare l'immagine del centro-destra proprio alla vigilia delle elezioni. Elezioni regionali, che però avranno una valenza nazionale: lo ha precisato lo stesso Berlusconi. Tanto più che saranno le ultime prima delle politiche nel 2013. Dunque, il leader del Pdl ha bisogno di presentarsi all'appuntamento forte del successo del dopo-terremoto e del G8, e non indebolito per le inchieste che ne sono scaturite, e che hanno tirato in ballo prima il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, e poi Denis Verdini, uno dei tre coordinatori del Pdl. "Un galantuomo", dice il presidente del Consiglio, confermandogli "piena fiducia" e ribadendo di non essere "assolutamente preoccupato" per le indagini sui grandi appalti. Gli preme, piuttosto, la riforma della giustizia e l'approvazione di nuove norme contro la corruzione; il che avverrà al prossimo Consiglio dei ministri. Al di là della presa di posizione nero su bianco, il destino del Pdl non è in mano né a Berlusconi né ai suoi collaboratori, che tramino o che tremino. Dipende unicamente dagli elettori. Un buon esito dalle urne darebbe al capo dell'esecutivo non solo maggior forza per realizzare gli annunci del governo, iniziando dalla giustizia, ma anche la tranquillità necessaria per cambiare un po' di cose nel Pdl senza lasciare troppi scontenti per strada. Ma un risultato deludente o addirittura una sconfitta politica -come quella già vaticinata da Vittorio Feltri-, costringerebbero Berlusconi a ben altre reazioni. Anche perché i dissensi che covano sotto la cenere, e ogni riferimento a Gianfranco Fini è voluto, troverebbero nuova linfa. Così come acquisirebbe vigore la protesta dei berlusconiani, che accuserebbero il loro capo d'aver lasciato spazi e candidature in eccesso agli ex di An, agli alleati della Lega (ben due candidature presidenziali, Veneto e Piemonte), e perfino d'aver subito qualche pretesa di troppo dall'Udc, l'opposizione distinta ma non distante. Ma sarebbe soprattutto il Pd a trarre vantaggio dal contraccolpo, rivendicando d'aver cominciato a mettere in pratica la sua teoria, cioè l'inizio della fine del "berlusconismo". Per questo, più che una smentita (che è sempre, ammoniva Missiroli, "una notizia data due volte"), l'intervento di Berlusconi appare come la classica mossa preventiva. Sta dicendo ai suoi: attenzione, i giochi di potere rischiano di incidere sull'esito del voto. Cerca, così, di scuotere il Pdl, riaffermando al contempo la sua leadership. In attesa del 29 marzo, l'unico verdetto che nessuno potrebbe smentire. www.la7.it/guiglia
Argomento: NAZIONALE Pag. 40 Data: 22-02-2010 America oggi online Inchiesa G8. Non si escludono nuovi arresti
22-02-2010
ROMA. Mentre emergono ogni giorno nuovi elementi sul "sistema gelatinoso" degli appalti per i Grandi Eventi che il 10 febbraio scorso ha portato in carcere i funzionari pubblici Angelo Balducci, Fabio De Santis e Mauro Della Giovampaola e l'imprenditore Diego Anemone, l'inchiesta avviata dalla Procura di Firenze e poi trasferita a Perugia si appresta a vivere un'altra settimana intensa sia sul fronte fiorentino che su quello perugino, con possibili incroci che passano per Roma. E non sono esclusi nuovi arresti. A Firenze, a partire da domani, cominceranno le udienze al tribunale del riesame sia sulle richieste presentate dai difensori degli arrestati, i quali hanno chiesto la revoca della misura cautelare della custodia in carcere o, in alternativa, una misura meno afflittiva; sia dai difensori di alcuni indagati, i quali hanno subito sequestri durante le perquisizioni eseguite dai carabinieri del Ros all'alba del 10 febbraio. Tra questi vi è il capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso, indagato eccellente dell'inchiesta, nei riguardi del quale è stato ipotizzato il reato di concorso in corruzione. Bertolaso, "inondato - ha detto - di messaggi di solidarietà ", è di nuovo intervenuto sulla vicenda, affermando che è "sotto gli occhi di tutti il tentativo di distruggere" la sua credibilità, "attribuendomi - ha detto - una serie di comportamenti che non mi appartengono e che non ho mai avuto". Alcuni difensori, tuttavia, hanno già fatto sapere che rinunceranno al riesame, dal momento che il filone principale dell'inchiesta è stato trasferito a Perugia in seguito all'iscrizione del dimissionario procuratore aggiunto della Repubblica di Roma Achille Toro nel registro degli indagati, prima solo per rivelazione di segreto di ufficio, poi anche per concorso in corruzione e favoreggiamento personale. Sarebbe stato proprio Toro, secondo i pm fiorentini - ma l'interessato ha fermamente respinto l'addebito - la "talpa" che, alcuni giorni prima degli arresti, avrebbe fatto filtrare, fino a raggiungere gli indagati, la notizia di possibili misure cautelari in arrivo, tanto da indurre la Procura fiorentina a sollecitare al gip di emettere con urgenza il provvedimento di custodia cautelare. E' stato lo stesso procuratore di Roma, Giovanni Ferrara, a sottolineare che Toro era a conoscenza del punto a cui era arrivata l'indagine fiorentina. "Non è che un capo dell'ufficio può tenere per sé le informazioni - dice Ferrara - E' ovvio che tutti gli elementi investigativi vanno riferiti" e condivisi sia con i "responsabili dei pool" sia con "i pm che indagano". Sia l'accusa, sia la difesa - peraltro - sono consapevoli che le decisioni del riesame di Firenze potrebbero non avere efficacia alla luce dell'ordinanza di custodia cautelare (data per scontata) che si appresta ad emettere il gip di Perugia. Tuttavia, alcuni difensori hanno preferito mantenere la richiesta di riesame - rinunciando all'ultimo momento - per una più ampia discovery dei documenti nelle mani dell'accusa. Sempre a Firenze, inoltre, potrebbe prendere maggior forma l'inchiesta sugli appalti di alcune opere cittadine, prima tra tutte la scuola marescialli dei carabinieri, la cui competenza resta radicata nel capoluogo toscano. E' tuttora pendente, infatti, un richiesta della Procura di misura cautelare per un numero imprecisato di indagati, e non è escluso che la decisione del gip possa arrivare in settimana. A Perugia la data ultima entro la quale dovrà essere emessa l'ordinanza di custodia cautelare per l'inchiesta Grandi Eventi - confermati del provvedimento della magistratura fiorentina - è il 28 febbraio, pena la scarcerazione degli arrestati. Dopo la notifica, e già con gli interrogatori di garanzia, la difesa scoprirà definitivamente le sue carte: nel merito, con le argomentazioni a discolpa; e in diritto, soprattutto sul tema della connessione. Alcuni difensori, infatti, vorrebbero nettamente separare la posizione dei loro assistiti da quella dell'ex procuratore aggiunto Toro. Niente connessione, niente inchiesta a Perugia: e così, per molti, l'indagine prenderebbe la più gradita strada della procura di Roma. Per raggiungere la quale alcuni difensori hanno già fatto sapere di non disdegnare neppure un passaggio in Cassazione. Sullo sfondo Guido Bertolaso, che attende di incontrare i pm per poter raccontare la sua verità.
Argomento: NAZIONALE Pag. 41 Data: 19-02-2010 ApCOM Valle d'Aosta/ Uomo con il figlio si butta dal ponte di Donnas
17:36 - CRONACA- 19 FEB 2010
Bimbo sta bene, l'uomo, di Settimo Torinese, e' ferito Donnas (Aosta), 19 feb. (Apcom) - E' salito sul ponte di Donnas e si è gettato nel fiume, con il figlio in braccio. E' successo in Valle D'Aosta dove, poco dopo le 16.30 oggi pomeriggio un uomo di Settimo Torinese è salito sul punto panoramico del ponte sulla Dora Baltea a Donnas e con il figlioletto in braccio si è gettato nel vuoto. Una donna, Enza Chenuil, passando ha notato la scena e avvisato un negoziante, chiedendogli di chiamare subito i soccorsi. Sono intervenuti i carabinieri di Donnas e i vigili del fuoco volontari con il gruppo sommozzatori di Aosta che hanno recuperato le due persone dall'acqua. Il bambino sta bene; il padre, che è stato in grado di rispondere alle domande e dire il proprio nome, è ferito. Entrambi sono stati trasferiti all'ospedale Parini di Aosta per accertamenti, trasportati dall'elicottero della Protezione civile.
Argomento: NAZIONALE Pag. 42 Data: 19-02-2010 AprileOnline.info Appalti, Fini contro la logica dell'emergenza
Red, 19 febbraio 2010, 17:14
Politica Da L'Aquila il presidente della Camera, nei giorni dello scandalo che travolge la Protezione civile lancia un monito alla "trasparenza" nell'assegnazione degli appalti pubblici:"in uno Stato di diritto le procedure non devono essere considerate come degli inutili orpelli da derogare fin troppo facilmente. Chi gestisce risorse pubbliche deve sempre ricordarsi che agisce in nome e per conto della comunità"
Platea e luogo prescelto non sono casuali: si tratta dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo de L'Aquila, la città devastata dal terremoto e i suoi giovani che non hanno gettato la spugna. Da qui il presidente della Camera, nei giorni dello scandalo che travolge la Protezione civile lancia un monito alla "trasparenza" nell'assegnazione degli appalti pubblici. "Nell'assegnazione degli appalti deve essere assicurata l'imparzialità delle procedure e la celerità delle stesse. La capacità di un paese di dimostrarsi realmente avanzato si misura anche con la capacità di realizzare le opere in tempi rapidi, nel supremo rispetto della legge" e "in uno Stato di diritto le procedure non devono essere considerate come degli inutili orpelli da derogare fin troppo facilmente. Chi gestisce risorse pubbliche deve sempre ricordarsi che agisce in nome e per conto della comunità". "E' e sarà compito degli uffici centrali del governo, dell'autorità regionale e provinciale, dei comuni interessati dalla ricostruzione e dagli organi tecnici competenti vigilare affinché questo sforzo di rinascita si svolga nel pieno rispetto delle leggi e delle norme poste a tutela della correttezza e della trasparenza degli operatori pubblici e privati". Poi una battuta con cui si smarca nettamente dall'atteggiamento tenuto dal presidente del Consiglio sulla vicenda Bertolaso. La magistratura, dice Fini, saprà fare piena luce sulle vicende di corruzione che stanno caratterizzando la gestione del G8 della Maddalena. Anche se il presidente della Camera assolve subito e senza mezzi i vertici della Protezione Civile e tutti coloro che hanno partecipato alla "pronta risposta" alla grave crisi causata dal sisma che lo scorso 6 aprile ha sconvolto l'Abruzzo perché è "moralmente doveroso" ricordare "l'impegno e l'abnegazione" con cui è stata affrontata "la gravissima emergenza" e con cui sono state poste "le basi per una ricostruzione". Il presidente della Camera ha dedicato gran parte del suo discorso pronunciato all'università al tema della ricostruzione della città, devastata - soprattutto nel centro storico - dal sisma dello scorso aprile: "Oggi ricostruire l'Aquila significa costruire il futuro dell'Aquila; vuol dire, in altre parole, avere e perseguire l'idea di come possa domani articolarsi un centro urbano, risanato dalle sue ferite e posto in condizione di riassumere le sue funzioni, assicurandosi, così, una vera vitalità - sostiene Fini -. È questo un tema tanto appassionante quanto cruciale: in Italia, 'Paese delle 100 città', ciascuna con la sua lunga e peculiare tradizione storica e culturale, da sempre prevale l'idea di un centro urbano che racchiude e concilia in sé, spesso all'interno delle sue antiche mura, funzioni amministrative, residenziali, economiche, fino a quelle connesse al terziario avanzato. A questo modello urbano - sottolinea -, nelle sue successive ricostruzioni, L'Aquila si è sempre mantenuta fedele". "È emblematico - ricorda poi la seconda carica dello Stato - che dopo il terribile terremoto del 9 settembre del 1349, che devastò completamente la città causando circa mille morti, i Signori del Comune fecero sorvegliare le porte e chiudere con tavole di legno le brecce apertesi nelle mura cittadine, affinché la popolazione non abbandonasse il centro storico, cancellando così con il suo esodo L'Aquila dal novero delle città del Regno di Napoli". Fini afferma comunque che "nessuno deve mettere in dubbio la priorità che tutte le autorità competenti hanno indicato", ovvero "porre al primo posto la realizzazione di nuove abitazioni, senza le quali molti degli abitanti de L'Aquila e degli altri territori limitrofi avrebbero inevitabilmente finito per lasciare la città", specificando che "il recupero dell'antico centro storico potrà essere solo il frutto di un lavoro estremamente lungo e complesso", una "sfida notevolissima per l'ingegno e l'intelligenza italiana ed è un debito che abbiamo con la fiorente storia di vita cittadina che caratterizza tutto il nostro Paese". Fini sollecita anche un adeguamento delle norme antisismiche: "L'esperienza tragica che abbiamo vissuto - ha detto - rimette in discussione, ancora una volta, l'adeguatezza delle normative antisimische. Si sente, infatti - afferma -, sempre più il bisogno di una legislazione più puntuale e severa che renda maggiormente sicure le nuove costruzioni, là dove la minaccia sismica è davvero presente. Si dovrà vigilare sulla qualità dei materiali impiegati, sull'idonea realizzazione delle opere, sui livelli costanti di manutenzione che troppo spesso in Italia continuano
Argomento: NAZIONALE Pag. 43 Data: 19-02-2010 AprileOnline.info Appalti, Fini contro la logica dell'emergenza
ad essere trascurati, soprattutto in alcune regioni". Secondo il presidente della Camera l'attività di vigilanza deve essere garantita "non solo al fine di prevenire abusi e le frodi che si possono verificare nel settore delle costruzioni, ma anche al fine di verificare periodicamente la staticità e la funzionalità degli impianti, dal momento che in Italia questo obiettivo non è mai stato raggiunto pienamente spesso a causa della notevole confusione ce continua ad esistere tra le diverse autorità preposte all'attività di controllo".
Argomento: NAZIONALE Pag. 44 Data: 19-02-2010 AprileOnline.info Berlusconi e Fini, i due Gattopardi
Leo Sansone, 19 febbraio 2010, 09:58
Politica Mettono da parte i contrasti davanti ad una campagna elettorale a rischio per la maggioranza, Berlusconi e Fini assumono la medesima posizione sulla tempesta giudiziaria che scuote il Pdl: sono casi personali, birbanti, rubano per sé, non per il partito, non è una nuova Tangentopoli. Il presidente della Camera, nei momenti decisivi, si schiera sempre con il presidente del Consiglio
Guido Bertolaso sotto inchiesta. Nomi di punta del vertice della Protezione civile finiti in carcere. Arresti ed inchieste su mazzette, corruzione, concussione, ragazze escort offerte da imprenditori per conquistare appalti fioccano da mesi in molte regioni d'Italia (Lombardia, Liguria, Bologna, Campania, Puglia). Una nuova "tempesta giudiziaria" ha colpito giunte locali amministrate dal centrodestra e dal centrosinistra. Ma nell'occhio del ciclone c'è soprattutto il Popolo della libertà, il partito di Silvio Berlusconi e di Gianfranco Fini. Un avviso di garanzia è arrivato a Bertolaso, capo stimatissimo della Protezione civile, utilizzato anche dall'esecutivo guidato da Romano Prodi per la sua competenza. Una brutta sorpresa potrebbe arrivare anche a Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Bertolaso e Letta, due uomini vicinissimi al presidente del Consiglio. Comunque vadano le cose si tratta di colpodurissimo per il governo: è incrinata sia l'immagine di credibilità etica sia quella operativa (il cosiddetto "governo del fare"). Tutto ciò avviene in piena campagna elettorale per le elezioni regionali del 28 e 29 marzo. Un brutto guaio. Così la maggioranza, attraversata da molti contrasti, serra le file. Tra Berlusconi e Fini scompaiono le divergenze. C'è una nuova Tangentopoli? "Respingo il paragone con Tangentopoli, perché oggi chi ruba non lo fa per il partito, ma perchè è un ladro", ha detto il presidente della Camera. La corruzione? "Non è mai scomparsa. Solo che è diventata individuale e non di sistema", ha precisato il cofondatore del Pdl. Il presidente del Consiglio, smesso di nuovo l'abito del garantista , ha indossato di nuovo quello giustizialista, ed ha annunciato "un inasprimento" delle pene per i reati di corruzione. Come spiega il fenomeno? "Si tratta di fatti personali", ha precisato il presidente del Pdl, che "possono essere dei birbantelli o dei birbanti che approfittano della loro posizione per interesse personale". E' tornata Tangentopoli? "Non c'è nessun ritorno di Tangentopoli anche perché tutti i partiti hanno il finanziamento pubblico", ha risposto. I responsabili di corruzione, ha spiegato, verranno espulsi dal partiti, ma le decisioni verranno prese "caso per caso". Molte cose non tornano. Il cambiamento della destinazione delle mazzette, dal finanziamento illegale ai partiti e alle correnti (Prima repubblica) a quello personale (Seconda repubblica), è meno grave e più nobile? La diffusione più capillare della corruzione non è un danno qualitativamente e quantitativamente maggiore per il paese? Il sistema elettorale maggioritario, sostenuto da Berlusconi e da Fini, non avrebbe dovuto porre fine alla corruzione politica? Il presidente del Consiglio e proprietario della Fininvest non domina la scena politica italiana dal 1994, dal governo o dall'opposizione? In realtà è un ritorno alle origini, agli anni bui di Tangentopoli. Fini nel biennio 1992-1993, allora segretario del Msi e non ancora presidente di An, tuonava contro la corruzione della Dc e del Psi e suonava la tromba del giustizialismo chiedendo dimissioni a raffica nel governo Amato. E fece il pieno di voti. Le tv di Mediaset, proprietà di Berlusconi, sostennero la bandiere giustizialista conquistando pubblico e pubblicità, e aprendo la strada alla "discesa in campo" del Cavaliere nel gennaio del 1994. Ora Berlusconi e Fini, dopo i dissensi degli ultimi due anni, hanno la medesima posizione. Il presidente della Camera, nei momenti decisivi mette da parte i distinguo, e sostiene il leader della maggioranza. Lo ha fatto quando si è trattato di approvare in Parlamento le varie 'leggi ad personam' in favore del Cavaliere. L'ultimo sì è arrivato al varo a Montecitorio, alla velocità della luce, del legittimo impedimento, un nuovo scudo giudiziario per evitare processi a Berlusconi in quanto presidente del Consiglio. Ai primi di dicembre Fini puntava il dito contro quello che definiva "il monarca" per il quale il consenso elettorale significava "una sorta di immunità", alzava la bandiera del rispetto delle regole e della legalità. Ora, assieme al presidente del Consiglio, definisce "individuale e non di sistema" la corruzione. Berlusconi lo scorso 8 settembre (una data simbolica per l'Italia), quando lo scontro tra i due leader del Pdl era rovente, disse ai cronisti: "Con Fini è tutto a posto". Dissensi? "Non c'è nulla". Forse allora non era esattamente così, ma oggi è questa la situazione.
Argomento: NAZIONALE Pag. 45 Data: 19-02-2010 AprileOnline.info Berlusconi e Fini, i due Gattopardi
Sembra il Gattopardo, il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa ambientato nella Sicilia del 1860, quando Giuseppe Garibaldi era appena sbarcato. Tancredi, il nipote del principe Fabrizio Corbero di Salina, spiegava allo zio attaccato alla corona dei Borbone: vado con i garibaldini perché "se non ci siamo anche noi quelli ti combinano la Repubblica". E perché "se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi". Il principe di Salina, il Gattopardo, dal felino rappresentato nel suo stemma nobiliare, alla fine si convinse ad appoggiare l'unità d'Italia guidata da Vittorio Emanuele II di Savoia, un piemontese. La Sicilia ha metabolizzato tutte le invasioni subite, fu il ragionamento, lo farà anche con questa. Don Fabrizio era un aristocratico disincantato, attaccato ai propri privilegi, alle sue abitudini, alle sue proprietà (solo la residenza estiva, nella quale è ambientato il romanzo, era un palazzo a Donnafugata di ben 122 stanze con un grande parco). Però il Gattopardo, quando un delegato di Camillo Benso conte di Cavour, gli offrì un seggio nel futuro Senato del regno d'Italia, rispose con un cortese no, grazie.
Argomento: NAZIONALE Pag. 46 Data: 19-02-2010 AprileOnline.info Salvare l'Italia risparmiando i soldi del Ponte
Saverio Luzzi*, 19 febbraio 2010, 13:25
Le frane che in questi giorni stanno interessando gli abitati di Maierato (Vibo Valentia) e San Fratello (Messina) non sono episodiche ma rappresentano gli ultimi eventi derivanti dalla completa mancanza di cultura gestionale del territorio che caratterizza questi anni della storia del nostro paese. Questo deficit culturale, grave di suo, diviene esecrabile se ricade su territorio come quello italiano, il quale sotto il profilo geomorfologico è estremamente vulnerabile
Come ha più volte scritto Piero Bevilacqua, massimo esperto italiano di storia ambientale, l'Italia è un paese geologicamente giovane e lo dimostra tra l'altro la presenza sul suo territorio di vulcani attivi e di numerose faglie in continua attività. Se ci è consentita una metafora, l'insieme geografico di territori che siamo soliti chiamare Italia è un gruppo di cristalli, e di questi ha la caratteristica primaria: un'enorme fragilità. I dati sul rischio idrogeologico fornitici dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra, ex Apat), d'altronde, parlano chiaro: gli ultimi ottanta anni di storia nazionale (i dati si riferiscono alla metà del corrente decennio) hanno visto 5.400 alluvioni e non meno di 11.000 frane. Nell'ultimo ventennio pare che il danno economico derivante da simili eventi sia valutabile attorno ai 15-16 miliardi di Euro. Per essere chiari, 5.581 comuni italiani su 8.100 (quasi il 70%) hanno al loro interno delle aree esposte al rischio idrogeologico più alto. Ogni Comune di Umbria, Valle d'Aosta e Calabria è ad alto rischio di dissesto, ma, a parte la Sardegna, praticamente tutte le ragioni d'Italia hanno nella maggior parte dei Comuni dei territori esposti a fattori di instabilità geologica. Alla luce di questo, e di molto altro che per ovvie ragioni di brevità non viene qui illustrato, si capisce come certi provvedimenti normativi non solo non vadano in direzione di un contenimento dei rischi derivanti dalla fragilità del nostro territorio, ma al contrario tendano a moltiplicarli. I ripetuti condoni edilizi (a partire da quello del Governo Craxi nel 1985), il recente Piano Casa voluto da Silvio Berlusconi - tanto per portare due soli esempi - hanno consentito e consentono l'edificazione in zone che non solo per motivi meramente paesaggistici, ma anche per ragioni di integrità territoriale, dovrebbero essere risparmiate dalla corsa all'edificazione selvaggia. Il discorso va ampliato al continuo taglio di erogazione delle risorse finanziarie agli enti locali, che di fatto rende i Comuni sempre più dipendenti dalle entrate derivanti dalle concessioni edilizie, o addirittura alle difficili condizioni in cui sono costretti a lavorare i ricercatori dell'Ispra, la cui precarietà rende inevitabilmente più problematica una politica di denuncia e prevenzione dei guasti idrogeologici del nostro paese. Ciò detto, occorre avere l'onestà intellettuale necessaria a denunciare che in questa situazione non ci sono innocenti: se non lo sono i governi succedutisi in questi ultimi decenni, non lo è nemmeno larga parte degli enti locali, che per ottenere consenso elettorale ha reso possibili edificazioni devastanti per l'equilibrio territoriale senza porre in essere politiche di salvaguardia dell'assetto ambientale. La mancanza di innocenza va poi estesa anche al mondo imprenditoriale, che per il proprio tornaconto economico ha svuotato i letti dei fiumi, cementificato rive, coste e versanti montuosi, disboscato migliaia di ettari. Per di più, e duole dirlo, non è innocente nemmeno la popolazione: non si può chiedere di costruire ovunque, non si può scambiare il diritto alla casa con la facoltà di costruire abitazioni ovunque, specie se questo diritto alla casa diviene privilegio alla casa, volontà cioè di edificare una seconda o addirittura una terza abitazione di proprietà. Il consumo di suolo in Italia ha raggiunto livelli spaventosi. Secondo l'Istituto Nazionale di Urbanistica, ogni anno nella sola Lombardia vengono urbanizzati circa 5.000 ettari di territorio, un'area grande come la città di Brescia. A tutto questo si aggiunga la progressiva perdita di una tradizione, quella relativa alla manutenzione del territorio. Un vecchio detto popolare recitava «fossi e cavedagne benedicon le campagne» (proverbio che ha peraltro dato il titolo ad un libro di saggi di Carlo Poni, insigne studioso di storia economica e della civiltà contadina): oggi però quei fossi sono semi-otturati perché troppo spesso l'agricoltura industriale si limita ad un'azione di sfruttamento irrispettoso della fertilità senza curarsi di mantenere un assetto armonico delle aree circostanti. Tutto questo, e molto altro, è ben chiaro all'Associazione Nazionale delle Bonifiche e delle Irrigazioni (Anbi), la quale il 16 febbraio ha presentato alla stampa un piano per la risoluzione del problema del dissesto idrogeologico. L'Anbi propone una serie di interventi, in massima parte immediatamente cantierabili, per ripristinare uno stato adeguato del corso dei fiumi e delle loro sponde, per effettuare la manutenzione e l'adeguamento del reticolo idraulico urbano e rurale, per realizzare opere di contenimento delle piene fluviali e portare a termine il rimboschimento delle pendici collinari e montane più danneggiate dal disboscamento.
Argomento: NAZIONALE Pag. 47 Data: 19-02-2010 AprileOnline.info Salvare l'Italia risparmiando i soldi del Ponte
L'Anbi afferma che con circa 4 miliardi di Euro l'intero piano di ingegneria naturalistica potrebbe essere interamente realizzato. Non si tratterebbe di una spesa elevata: un'opera di indiscutibile inutilità come il ponte sullo Stretto di Messina, stando a quanto ha dichiarato il 4 febbraio il ministro Altero Matteoli, costerà 6,3 miliardi di Euro. Con meno di due terzi della spesa si potrebbe quindi realizzare un progetto che non rientrerebbe nella logica dei grandi eventi spettacolari propria di questo Governo e che rivestirebbe una reale utilità non solo per Sicilia e Calabria, bensì per tutto il territorio nazionale. Occorre infatti rendersi conto come un Piano nazionale di salvaguardia del territorio possa rappresentare un'importante occasione per l'occupazione: un nuovo concetto di edilizia - al contempo concettualmente più ampio e materialmente meno invasivo - si farebbe largo nel nostro paese. Costruire non significherebbe più solo murare; effettuare opere di movimento terra non vorrebbe più dire sic et simpliciter sventrare, bensì edificare avrebbe il significato di ripristinare e conservare. Un settore economico in crisi potrebbe trovare il modo di rivitalizzarsi (con tutto ciò che questo può significare in termini di manodopera impiegata) e di ripensarsi sotto il profilo culturale, uscendo dalle logore e deleterie logiche del profitto fine a se stesso. Finalmente si potrebbe tornare a parlare di operazioni aventi un'utilità sociale sia a livello individuale-familiare (in termini di salario) che a livello collettivo: un Piano nazionale di salvaguardia del territorio ben attuato preverrebbe infatti gran parte delle conseguenze derivanti da frane e alluvioni e comporterebbe nel medio periodo un significativo risparmio per le casse pubbliche. *Storico
Argomento: NAZIONALE Pag. 48 Data: 20-02-2010 Articolo21.com Sistema Bertolaso: fare dell'emergenza la norma apre il varco all'illegalità
di Laura Garavini* Per il sottosegretario Bertolaso i giornali e tutti coloro che lo hanno criticato avrebbero gettato fango su tutta l'organizzazione della Protezione Civile. Niente di più sbagliato. Né i giornali, né i magistrati, né l'opposizione hanno danneggiato l'immagine della Protezione Civile. I pm e i giornali non hanno fatto altro che mettere in luce i comportamenti scandalosi di certe persone. Il danno all'immagine della Protezione Civile non lo hanno procurato i pm, né i giornali, e tantomento la opposizione, ma solo ed esclusivamente quei dirigenti ed imprenditori che con nepotismi vergognosi, con regali illeciti, con risate sulla sofferenza delle vittime del terremoto hanno abusato del buon nome della Protezione Civile. Sono loro quelli che hanno preso a calci questo buon nome; sono loro che hanno sporcato il lavoro di decine di migliaia di brave donne e bravi uomini che danno l'anima per aiutare, in situazioni di emergenza e che rappresentano una parte preziosissima del nostro paese, ricevendo tutta la nostra stima, in passato, oggi ed in futuro. E la responsabilità oggettiva - indipendentemente da presunti sbagli personali - la responsabilità oggettiva per ciò che succede in questi giorni alla rinomatissima Protezione Civile è di chi sta guidando questa organizzazione con poteri assoluti, cioè dello stesso sottosegretario Bertolaso. I problemi con cui abbiamo a che fare in questo scandalo hanno come nocciolo un problema strutturale. Un problema che noi dell´opposizione abbiamo portato in aula già due settimane fa denunciando un sistema del tipo: "tutta emergenza - niente controllo". A nome del Pd 14 giorni fa ho rivolto un'interpellanza urgente al sottosegretario Bertolaso che lamentava proprio i rischi che corriamo in un sistema che ha tutti i poteri e non deve sottoporsi a nessun controllo. Avevamo denunciato il problema delle infiltrazioni mafiose negli appalti in Abruzzo gestiti dalla Protezione Civile - un altro esempio della deriva a cui può condurre un sistema senza controllo. Di questo si parla troppo poco in questi giorni, ma il sistema Bertolaso ha portato anche a questo. Le forze dell'ordine hanno denunciato in Abruzzo diverse irregolarità nell´assegnazione di numerosi appalti da parte del vertice della Protezione Civile nella ricostruzione dell´Aquila. Grazie a queste irregolarità, diverse centinaia di migliaia di Euro sono stati assegnati in subappalto ad aziende mafiose. La dimostrazione lampante che l´emergenza è il terreno migliore su cui prolifera la speculazione, la furbizia, l´interesse della criminalità organizzata. Sappiamo, nero su bianco, che per almeno 132 aziende, costruttrici del progetto Case, le forze dell´ordine hanno accertato il reato di `subappalto non autorizzato`. La Protezione civile, infatti, non ha adempiuto ai propri obblighi di controllo delle ditte subappaltatrici e di successiva autorizzazione dell´inizio dei lavori. E come se ciò non bastasse: La Protezione Civile ha cercato di sottrarsi ad ogni denuncia trincerandosi dietro un´ordinanza (12.11.09) retroattiva con la quale ha cercato di nascondere le sue inadempienze. A seguito degli accertamenti fatti dalle forze dell´ordine, 6 aziende sono state segnalate all´autorità giudiziaria. Ad una di esse è già stato ritirato il certificato antimafia e le è stato revocato il subappalto. Nota bene: La metà (!) dei suoi dipendenti risultava infatti avere precedenti penali!. In un´altra azienda il titolare è risultato essere socio di personaggi riconducibili a Cosa nostra. L´assenza dei doverosi controlli da parte della Protezione Civile ha dunque favorito, contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi da Gianni Letta, l´infiltrazione della malavita nella ricostruzione post terremoto in Abruzzo. E´ un esempio. Ma un esempio reale, di che cosa possa significare creare un sistema che fa dell´emergenza la regola, che butta alle ortiche ogni forma di controllo e di vincolo, e impone un regime autoritario a colpi di ordinanze, su ogni cosa. Le vicende che sono venute alla luce attraverso lo scandalo degli ultimi giorni rivela come sia stato un errore, negli ultimi anni, attribuire alla Protezione civile l´organizzazione di tutta una serie di avvenimenti che nulla più avevano a che fare con l`emergenza. Non più solo terremoti, alluvioni, slavine, disastri naturali, ma eventi di ogni tipo: dal G8 della Maddalena alle Olimpiadi invernali di Torino, dai Mondiali di Nuoto al 150° anniversario dell´Unitá d´Italia, dalla canonizzazione di Padre Pio alla beatificazione di Madre Teresa di Calcutta, dal Semestre di presidenza italiana alla Unione Europea all´Expo 2015.
Argomento: NAZIONALE Pag. 49 Data: 20-02-2010 Articolo21.com Sistema Bertolaso: fare dell'emergenza la norma apre il varco all'illegalità
Tutto all´insegna dell´emergenza, tutto nelle mani della Protezione civile, messa nelle condizioni di potere operare in deroga ai piani regolatori, alle norme di trasparenza degli appalti, alle leggi di tutela ambientale, paesaggistico, archeologico. Un potere enorme, svincolato da ogni controllo. Ecco perché ci siamo battuti per evitare la creazione di una Protezione civile Spa. Proprio lo scandalo dei giorni scorsi ci ha fatto vedere quali danni possono venire fatti se si attribuisce troppo potere ad una struttura che non soggiace a nessun controllo e che può arrivare velocemente ad abusare del proprio potere: appalti assegnati agli amici degli amici, costi raddoppiati o enormemente gonfiati, intreccio di interessi pubblici e familiari, fragilità rispetto a infiltrazioni malavitose. In poche parole: la degenerazione più assoluta. Secondo noi invece la protezione civile deve tornare ad occuparsi solo di emergenza. Gli interventi e gli aiuti in caso di emergenza devono essere garantiti da un servizio pubblico che non soggiace a interessi di parte. E le deroghe di cui può usufruire questo servizio pubblico nell´affrontare calamitá emergenziali devono essere verificabili/controllabili. Solo così si possono evitare derive vergognose come quelle di cui abbiamo dovuto sentire nei giorni scorsi. *Capogruppo del PD in Commissione antimafia
Argomento: NAZIONALE Pag. 50 Data: 19-02-2010 Asca PROTEZIONE CIVILE: CGIL, PARZIALI CORREZIONI DEL TUTTO INSUFFIC IENTI. PROTEZIONE CIVILE: CGIL, PARZIALI CORREZIONI DEL TUTTO INSUFFICIENTI (ASCA) - Roma, 19 feb - La Cgil nazionale ritiene che ''le parziali correzioni introdotte dalla Camera dei Deputati nel testo di conversione del Decreto legge 195/09, soppressione delle Spa e ''scudo giudiziario', siano del tutto insufficienti a sottrarre la Protezione Civile dal permanente rischio di essere strumentalizzata per finalita' che nulla hanno a che vedere con la salvaguardia dei cittadini e dell'ambiente''. E' quanto si legge in una nota dell'organizzazione sindacale. ''La Protezione Civile - continua la Cgil - ha conquistato la stima degli italiani e non solo, a partire dagli anni '90 e fino ai primi anni 2000, intervenendo in numerose calamita' naturali a tutela della vita dei cittadini. In particolare e' con il terremoto dell'Umbria e della Marche del 1997, che la Protezione Civile, con un modello di intervento fortemente partecipato dagli Enti locali, dalle forze sociali e dal volontariato, afferma un modello di intervento assunto a riferimento anche da altri Paesi''. Per questo, aggiunge la nota, ''e' pura mistificazione sostenere che la stima degli italiani verso la Protezione civile derivi dagli interventi degli ultimi anni in Campania e Abruzzo. Anzi e' proprio in questi ultimi anni che la Protezione Civile viene progressivamente distratta dalla sua missione e assume tendenzialmente metodi sempre piu' autoritari e centralistici''. Secondo la Cgil ''a questa deriva ha contribuito in modo particolare il potere attribuito alla Presidenza del Consiglio, con la legge 401 del 2001, di ricorrere alle ordinanze straordinarie di Protezione Civile per i ''grandi eventi. E' solo con la soppressione della norma sui grandi eventi, ed il ritorno ad una gestione partecipata, che potra' essere garantita al Paese - conclude la Cgil - la certezza di una Protezione Civile efficace e trasparente''. res-map/sam/rob
Argomento: NAZIONALE Pag. 51 Data: 19-02-2010 Asca PROTEZIONE CIVILE: PARISI(PD), FINITA L'ERA DELL'INNOCENZA . PROTEZIONE CIVILE: PARISI(PD), FINITA L'ERA DELL'INNOCENZA (ASCA) - Roma, 15 feb - ''Spero proprio che Bertolaso si renda conto che siamo appena all'inizio. Quella che per la Protezione Civile e' oggi finita e' l'era dell'innocenza, l'era che aveva consentito a troppi di immaginarsi al di sopra del bene e del male, e, in nome di questo, alleggeriti da regole e controlli''. Ad affermarlo e' Arturo Parisi del Pd secondo il quale ''la chiusura di questa era rappresenta una vittoria delle istituzioni e, come ha detto Franceschini, di tutto il Parlamento, prima ancora che dell'opposizione. E tuttavia per il Paese siamo solo all'inizio di una riflessione ancora timida e insufficiente che, sulla base della esperienza di questi anni, ci consenta di pensare un futuro nel quale a persone normali sia consentito di fare cose eccezionali nel rispetto della legge, senza correre il rischio che persone straordinarie finiscano per fare cose ordinarie al riparo della legge''. ''E' per questo -conclude Parisi- che avevamo suggerito l'istituzione di una commissione di indagine che sulla base del passato pensasse il futuro evitando di buttare assieme all'acqua sporca il bambino prezioso della nostra Protezione civile. Spero che questa proposta che abbiamo sentito oggi rilanciata nel dibattito anche da altri possa essere compresa e condivisa, anche al di la' degli schieramenti, nell'interesse esclusivo del Paese''. min/sam/ss
Argomento: NAZIONALE Pag. 52 Data: 19-02-2010 Asca MALTEMPO: IN ARRIVO TEMPORALI AL SUD, ANCORA NEVE SULL'ARCO ALPINO. MALTEMPO: IN ARRIVO TEMPORALI AL SUD, ANCORA NEVE SULL'ARCO ALPINO (ASCA) - Roma, 19 feb - Al seguito della perturbazione gia' presente sull'Italia, un nuovo impulso di origine atlantica da domani raggiungera' le regioni italiane apportando condizioni di instabilita' piu' diffuse e a tratti intense sui settori tirrenici meridionali. Sulla base dei modelli disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche che prevede, dalla mattinata di domani, sabato 20 febbraio 2010, precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale localmente forte sulle regioni meridionali del versante tirrenico. I fenomeni, che risulteranno piu' frequenti ed intensi su Basilicata e Calabria, potranno essere accompagnati da attivita' elettrica e da forti raffiche di vento. Sempre nella giornata di domani, si prevedono inoltre nevicate sull'arco alpino centro-orientale al di sopra dei 600-800 metri, in calo fino ai 400-600 metri sul settore friulano. Persistera' inoltre il vento molto forte dai quadranti occidentali sulle regioni centro-meridionali, con raffiche piu' intense sulle isole maggiori e sulle zone tirreniche, con possibili mareggiate sulle coste esposte. A quanti dovranno, nelle prossime ore, mettersi in viaggio nelle aree alpine interessate dalle nevicate si consiglia di continuare ad informarsi attraverso i consueti canali dedicati (Isoradio, notiziari del Cciss, siti web e call center degli esercenti dei servizi di trasporto) sulla percorribilita' dell'itinerario che si intende seguire e sulla disponibilita' effettiva dei collegamenti con vettori diversi dall'automobile. Si ricorda, inoltre, di viaggiare con le catene a bordo o con i pneumatici invernali e comunque si raccomanda di moderare la velocita' e di rispettare le distanze di sicurezza. Si segnala che il manto nevoso lungo l'intero arco alpino risultera' piu' instabile ed esposto a rischio valanghe da marcato a forte. A quanti abbiano in programma gite ed escursioni in quota si raccomanda la massima prudenza e si consiglia di consultare i bollettini nivo-meteorologici diffusi a livello locale. Il Dipartimento della Protezione civile seguira' l'evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di protezione civile. res-map/sam/rob
Argomento: NAZIONALE Pag. 53 Data: 19-02-2010 Asca MALTEMPO: A GIAMPILIERI LUNEDI' PRESENTAZIONE PROGETTI RICOS TRUZIONE. MALTEMPO: A GIAMPILIERI LUNEDI' PRESENTAZIONE PROGETTI RICOSTRUZIONE (ASCA) - Palermo, 19 feb - Lunedi', alle 10,30, nella sede della scuola elementare e media ''Simone Neri'' di Giampilieri superiore, si svolgera' la conferenza stampa di presentazione del primo laboratorio urbano partecipato, nell'ambito dei primi interventi urgenti di protezione civile, a seguito delle frane dell'ottobre del 2009 nel messinese. Il laboratorio punta a coinvolgere la popolazione interessate delle trasformazioni che riguarderanno il territorio. Si partira' dall'informare e coinvolgere i bambini della scuola elementare e media di Giampilieri - e, attraverso di loro, le famiglie - sui progetti che porteranno alla costruzione delle nuove case e alle opere che affiancheranno gli interventi, gia' avviati, per la riduzione dell'impatto ambientale, con la rinaturalizzazione del territorio e con il recupero degli alvei dei torrenti. Gli scolari e le loro famiglie potranno esprimere valutazioni e realizzare elaborati che potranno essere utilizzati nella redazione dei progetti, oltre che per realizzare delle esposizioni nelle scuole che ospiteranno i Laboratori urbani. A marzo, saranno attivati dei laboratori anche a Itala e a Scaletta Zanclea. Alla conferenza stampa e' prevista la partecipazione del direttore del dipartimento della Protezione civile della Regione siciliana, Pietro Lo Monaco, del sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, del docente dell'universita' di Catania Marco Navarra, consulente del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nominato dal governo nazionale, con un'ordinanza del presidente del consiglio dei ministri commissario delegato per fronteggiare l'emergenza Giampilieri, e di Agatino Pappalardo, soggetto attuatore dell'ordinanza del governo. res-map/sam/ss (Asca)
Argomento: NAZIONALE Pag. 54 Data: 21-02-2010 Blogosfere Lettera aperta al direttore Minzolini da parte di un'aquilana
Feb 1021
Pubblicato da Joshua Evangelista alle 22:13 in Current Affairs, Dibattiti, Mass-media oggi
Come già successo precedentemente per altre testimonianze, pubblichiamo integralmente la lettera aperta - già apparsa in altri siti - della professoressa aquilana Giusi Pitari al direttore del Tg1 Augusto Minzolini a seguito del servizio di oggi sulla manifestazione degli aquilani: Egregio dott. Minzolini, mi presento: mi chiamo Giusi Pitari e sono una cittadina aquilana. Le invio con la presente alcune osservazioni sul servizio mandato in onda oggi nell'edizione del suo TG delle ore 13,30, riguardante la protesta degli aquilani. Il servizio tratta brevemente della manifestazione riportando alcune delle nostre voci (pochi secondi). Subito dopo parte il vostro commento che, in sintesi, dipinge gli aquilani come esasperati (non siete i primi) e poi dimentichi del fatto che le priorità finora sono state altre. Le chiedo: si è chiesto perché siamo esasperati? Pensa che chi ha vissuto quel tremendo sisma non abbia ben a mente quali erano e sono le priorità? Senza andare per le lunghe le indico alcuni numeri (sono sul sito della protezione civile e si riferiscono alla data del 22 gennaio e ad oggi potrebbero essere cambiati, ma l'esasperazione è nata prima di oggi): • Cittadini aquilani In Autonoma Sistemazione 30.636 (questi sono i cittadini che non avendo la possibilità di rientrare in casa, hanno trovato una sistemazione in maniera autonoma e percepiscono un piccolo contributo mensili che, tra l'altro, è fermo al mese di ottobre) • Cittadini aquilani nel progetto C.A.S.E 12.059: si tratta dei cittadini la cui casa è risultata inagibile per danni strutturali (abitante sia in centro che in periferia) e quindi hanno avuto accesso alle nuove abitazioni, quelle delle new-town, insomma quelle del miracolo aquilano (il progetto faraonico).. • Cittadini aquilani sistemati in moduli abitativi provvisori (M.A.P.) 2.362 • Cittadini sistemati in alberghi/caserme a L'Aquila 10.128: cittadini che aspettano una sistemazione nel progetto C.A.S.E., M.A.P. o altrove (?) • Cittadini in albergo fuori provincia 6.195: cittadini della stessa tipologia del punto precedente. • Cittadini in case in affitto concordato 2.241 (cittadini che hanno preferito una casa in affitto a quelle del progetto faraonico) Facciamo la somma: 63621 Qualcuno manca all'appello e sono coloro che sono rientrati nelle case agibili più alcuni, non pochi, cosiddetti invisibili.
Perché le invio questi dati? E' presto detto. Gli aquilani sono esasperati perché da quei dati, un occhio leggermente attento, come dovrebbe essere quello di un giornalista, comprende che il grande miracolo aquilano (quelle da voi definite priorità che noi non ricordiamo) si riferisce ad oggi a 12000 persone circa su 70000 e forse più (ho sottratto anche le persone che si trovano in MAP, soluzioni veramente provvisorie e assai meno costose). Percentualmente fa il 17% circa della popolazione. Le 30000 persone circa che si sono sistemate autonomamente chi sono secondo lei? Glielo dico io: sono sfollati, che ancora non rientrano nelle proprie case e sono in affitto da qualche parte, ospiti di parenti, amici, insomma ammucchiati da qualche parte. Il miracolo aquilano, a 10 mesi dal sisma, comprende ancora 30000 sfollati: cioè il 42% dei 70000 considerati. Naturalmente a questi dobbiamo aggiungere chi è ancora in albergo , circa 16000, cioè 46000 cittadini, più del 50% della popolazione aquilana che dal sisma ha subito danni nelle abitazioni. Come mai risultano ancora sfollati tutti questi cittadini? Alcuni sono in attesa di entrare nelle new town (che ancora non vengono completate, sempre a proposito di miracolo) e poi ci sono migliaia di cittadini che hanno avuto nelle proprie case danni non strutturali e non possono rientrare ancora. La ricostruzione, infatti, è ripartita lentissimamente, nelle case che non si trovano nel centro storico, aggrovigliata da voluminosissimi carteggi. Per il centro storico non si hanno neanche le
Argomento: NAZIONALE Pag. 55 Data: 21-02-2010 Blogosfere Lettera aperta al direttore Minzolini da parte di un'aquilana
linee guida e le macerie stanno marcendo. Dunque, se tutti gli sforzi del governo, tramite la Protezione Civile, fossero andati da subito per ripristinare le nostre case parzialmente danneggiate, ora molti cittadini abiterebbero i propri appartamenti e, dato che molte abitazioni parzialmente danneggiate risultavano sfitte al 6 aprile dello scorso anno, molti dei 12000 aquilani, ora residenti nelle nuove case, avrebbero trovato posto in case già esistenti. I MAP avrebbero completato il miracolo. Ora comprende perché siamo esasperati? Non ancora completamente, in realtà. Le devo ancora parlare della situazione economica: • l'università con i suoi 10000 studenti fuori sede, che sono da sempre la ricchezza culturale, vitale e, non ultimo, economica della città, al momento non hanno alloggi, né mense adeguate, né tanto meno sale studio e punti ricreativi; viaggiano e il disagio che stanno subendo ci fa temere che per il prossimo anno accademico si avrà una cospicua diminuzione degli iscritti; • le imprese che non hanno gli adeguati strumenti economici per poter continuare le loro attività • i commercianti , gli artigiani, i professionisti, sul lastrico, per l'impossibilità di far ripartire le loro attività • la mancanza di certezze riguardo ai fondi necessari per ricostruire e far ripartire la città • il buoi totale che riguarda la tassa di scopo e la zona franca • l'abbandono dei paesi • ecceteraForse ora potrà cominciare a comprendere la nostra esasperazione. Ma non è tutto. Noi siamo esasperati dalla disinformazione perpetrata in questi mesi, dall'essere dipinti come ingrati ed esaltati, come persone che sono state accudite, che si lamentano, che non hanno compreso la catastrofe, comunisti... La invito caldamente, ad esercitare la sua professione secondo il codice deontologico del suo ordine professionale e, quindi, a venire qui per verificare come stanno le cose o, se vuole, a mandare in onda quello che alcuni suoi giornalisti hanno registrato qui a L'Aquila. In ultimo, per cercare di aiutarla a comprendere, traspongo la nostra situazione su un'altra città: Firenze. E chiedo perdono ai fiorentini e alla loro magica città. "Firenze devastata da un sisma di 6.3°. S. Maria Novella, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti sventrati e abbandonati da dieci mesi. Il centro storico, distrutto, resterà chiuso sine die. Poco male: sarà sostituito da decine di "new towns" modernissime con le fogne che scaricano nell'Arno. Metà dei cittadini ancora senza casa, negli alberghi dell'Argentario e della Versilia. La TV esalta il miracolo fiorentino". Cosa avrebbe pensato? Amareggiata, le invio Distinti saluti Giusi Pitari Segui Reporters su Facebook!
Argomento: NAZIONALE Pag. 56 Data: 21-02-2010 Blogosfere L'Italia della Banda Bassotti tra L'Aquila e le inchieste giudiziarie
Feb 1021
Pubblicato da Eleonora Bianchini, Blogosfere Staff alle 07:00 in Italia
L'"uragano" giudiziario di questi giorni, scrive Pietro Cambi su Crisis, ovvero il modesto stormir di fronde, che turba il placido sogno delle paperelle e il laborioso affaccendarsi dei batraci della nostra piccola, periferica, palude mi ricorda molto le storie a fumetti della Banda Bassotti. Ovviamente si fa un'ammuina incredibile, mettendo in mezzo migliaia di persone che non c'entrano niente, i membri della Protezione civile, ed ovviamente chi li mette in mezzo, evidentemente confondendo la propria persona e/o il gruppo di comando di fiducia con esse persone, poi grida allo scandalo per l'ingiusto linciaggio. Conviene stare invece sul semplice. Hanno ragione i cittadini dell'Aquila, una Città e dei Cittadini che con la "C" maiuscola che non si meritano di far parte di una italia, con la "i" minuscola, come quella attuale. Insomma, non c'è niente da ridere. Continua a leggere su Crisis.
Argomento: NAZIONALE Pag. 57 Data: 20-02-2010 Il Cittadino La lettera di Gianni Letta in risposta alla missiva della presidente della Provincia dell'Aquila Pezzopane «Turbato per l inchiesta, saremo rigorosi»
Roma «Turbato e preoccupato» per le vicende che stanno emergendo in questi giorni, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, rassicura tuttavia la presidente della provincia dell Aquila, Stefania Pezzopane, che la città rinascerà nella trasparenza. Una rassicurazione che Letta trasmette a Pezzopane in una lettera con cui risponde a una missiva che gli era stata di recente inviata dalla presidente della provincia. «Gentile presidente - scrive il sottosegretario - rispondo alla sua lettera del 17 febbraio, scritta da un abruzzese di Onna a un abruzzese di Avezzano».«Tante cose sentite e viste in questi giorni - continua Letta - hanno turbato anche me, come tutti quelli che nei giorni del terremoto hanno sentito lacerarsi qualcosa dentro e hanno perso per un bel pezzo la capacità di sorridere e, ancor più, di ridere. Nel contempo, non le nascondo la preoccupazione che questa vicenda sia deflagrata proprio nel corso di un periodo particolare, che certamente rischia di appannare la serenità del dibattito che pure è giusto intorno a vicende così drammatiche».«Le leggi e le norme di protezione civile - aggiunge il sottosegretario - sono fatte per servire la popolazione del Paese con la massima celerità in eventi eccezionali, ma, soprattutto, drammatici, realizzando nei casi di sciagure naturali, in tempi rapidissimi le abitazioni e le altre strutture provvisorie necessarie al superamento dignitoso della fase emergenziale. È un sistema che il mondo ci ammira per la sua efficienza e che in Abruzzo ha prodotto tangibili risultati, dei quali si deve dare atto».«E penso anch io con orrore - prosegue Letta nella risposta inviata a Pezzopane - come lei disse qualche giorno fa a L Aquila, a chi crede che le calamità possano essere un pretesto per fare buoni affari. Il terremoto, le vittime, la desolazione che ne consegue meritano ben altri sentimenti e ben altra pietà. Altro che affari! Ma, se qualcuno ha pensato il contrario, tutti faremo in modo che si ricreda! Prima di fare le affermazioni che lei mi contesta nella sua accorata lettera, avevo fatto eseguire dai miei uffici una ricognizione della situazione. I risultati li metto adesso, volentieri, a sua disposizione».«Con la certezza che non verranno meno in futuro il rigore sin qui seguito, il metodo della totale trasparenza dell azione pubblica, la determinazione rigorosa nell uso di procedure perfettamente legali, la facilitazione dei controlli e della collaborazione tra diversi organi pubblici, utilizzati in questa prima fase di interventi, confermo l impegno del governo e mio personale - conclude nella sua lettera Gianni Letta - di andare avanti sulla via della totale e limpida rinascita dell Aquila e della sua economia».(AdnKronos)
Argomento: NAZIONALE Pag. 58 Data: 22-02-2010 Il Cittadino Il capo della Protezione civile ieri era a San Fratello, paese devastato da una frana Inchiesta G8, Bertolaso attacca: «C è chi cerca di distruggermi»
Messina «Stanno cercando di distruggere la mia credibilità. È sotto gli occhi di tutti». Lo ha detto ieri il capo della Protezione civile Guido Bertolaso parlando a San Fratello in provincia di Messina con i giornalisti dell inchiesta sugli appalti che lo vede coinvolto. «Anche qualche titolo di giornale di oggi (sabato per chi legge, ndr) - dice Bertolaso - continua ad insinuare tutta una serie di comportamenti che non mi appartengono e che non ho mai avuto. Quindi, di che cosa si tratta, se non di cercare di minare la credibilità di un rappresentante dello Stato?» E aggiunge: «Quando parlo con gli abitanti di San Fratello o di qualsiasi altra parte d Italia, prendo degli impegni e gli italiani mi credono e mi rispettano perché io poi quegli impegni li mantengo. Nel momento in cui si cerca di gettare fango su una persona, un sistema, un organizzazione, il rischio è che si perda la fiducia. Bisogna essere per questo seri, severi nei giudizi, ma imparziali e obiettivi». «Sento l affetto della gente un po da tutta Italia, sono stato inondato da messaggi di ogni tipo di solidarietà e per me questo è motivo di conforto e mi convince ad andare avanti fino a quando potrò farlo» ha aggiunto.Bertolaso ha poi ribadito che «la mia situazione personale è nota a tutti. Lavoro serenamente giorno per giorno per dare risposte e garantire interventi, poi è il governo che dovrà decidere. Non sono mai stato legato a nessuna poltrona, anche perché sto seduto molto poco perché giro l Italia». «Se mi dovessero dire che il mio tempo è scaduto - ha replicato - sono pronto a lasciare immediatamente». E alla domanda se si sia mai chiesto «chi me lo ha fatto fare?», Bertolaso dice: «Assolutamente no. Spero che quello che sta accadendo adesso finisca presto per potere garantire alla Protezione civile nazionale di andare avanti a testa alta».Quanto a San Fratello, il paese «non scomparirà e i suoi abitanti torneranno ad abitarvi» ha annunciato Bertolaso dopo il sopralluogo compiuto, assieme al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, nel paese dei Nebrodi ferito da uno smottamento, «un terremoto lento», che ha lasciato 1.500 persone senza casa. Bertolaso ha puntato il dito sull intervento umano e ha invitato tutti all unica via da seguire: la prevenzione. Certo la situazione non è semplice: 50 milioni di metri cubi di terra si sono spostati a San Fratello, creando quella che il capo della Protezione civile ha definito «la più grande frana della Sicilia» ancora in leggero movimento. Per questo, ha spiegato ai cittadini, «non posso garantire a tutti il rientro a casa, ma certamente resterete a San Fratello» e, sottolinea, «parliamo di mesi e non di anni». I primi 30 giorni passeranno per «fare una giusta diagnosi», poi, assicura, «ci saranno gli interventi di ricostruzione». Ci saranno edifici da abbattere perché irrecuperabili: un centinaio di abitazioni secondo la protezione civile regionale, e ci sono anche la chiesa di San Nicola e le scuoleR. C.
Argomento: NAZIONALE Pag. 59 Data: 22-02-2010 Il Cittadino Presentati dalla Provincia i sistemi di monitoraggio delle operazioni di polizia "Smart" e "Scout" Una sicurezza stile grande fratello Telecamere e auto collegate per seguire dal vivo gli interventi
Lodi Telecamere accese per pattugliare le strade. Parte il nuovo progetto di monitoraggio del territorio varato dalla provincia, nell ambito di un iniziativa di regione Lombardia. È un programma di coordinamento delle polizie locali, denominato Smart, che è stato sperimentato per la prima volta nel Lodigiano. Sabato sera sono stati organizzati oltre 50 posti di controllo, da Casalmaicco fino dopo Casale. In più è stato impiegato un software molto speciale: degli occhi elettronici sono stati installati sui mezzi impiegati nelle operazioni. Un evoluto software di collegamento, che permette di trasmettere in tempo reale immagini riprese in diretta. Denominato sistema Scout, è stato messo a disposizione dall azienda Sintel Italia, con sede a Roma. Quattro postazioni mobili sono state posizionate su alcune volanti e hanno permesso di osservare in presa diretta gli interventi degli agenti piazzati in punti strategici. «Ci stiamo lavorando da diversi mesi e le adesioni dei comuni sono state davvero molte - ha spiegato il presidente della provincia, Pietro Foroni - si tratta concretamente di stringere in un rapporto di collaborazione più stretto le varie polizie locali, con il ruolo di coordinamento affidato alla polizia provinciale. Ovviamente gli agenti dei comandi locali operano al fianco di Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza. La funzione principale è quella di creare prevenzione, per favorire una maggiore sicurezza sulle nostre strade. Più pattuglie sono in giro nel Lodigiano, maggiore è il senso di sicurezza trasmesso ai cittadini». La prima centrale operativa è stata predisposta al comando di via Cadamosto, invece alla sede del Consorzio vigili nord Lodigiano a Montanaso sono stati collocati i sistemi di accesso a banche dati e collegamenti radio, resi possibili anche dall apporto della protezione civile. «È davvero motivo di orgoglio poter dare il via a questo progetto, che nasce anche come modello integrato di lavoro con la protezione civile», è intervenuto l assessore provinciale Matteo Boneschi.Alla presentazione del primo Smart in provincia, hanno inoltre partecipato molti sindaci e il dirigente a polizia locale e protezione civile di regione Lombardia, Fabrizio Cristalli. E il comandante della polizia provinciale, Arcangelo Miano: «La volontà è ripetere l iniziativa almeno una volta ogni mese». Infine hanno preso parte all iniziativa alcuni amministratori, tra gli altri, il sindaco di Sant Angelo Domenico Crespi («La sicurezza non ha colore politico, mi auguro che il coordinamento di polizia possa allargarsi il più possibile»), il primo cittadino di Casale Flavio Parmesani, il sindaco di Zelo Paolo Della Maggiore, quello di Cervigano Pietro Bodini Inicco, il sindaco di Mulazzano Abele Guerini, oltre al presidente del consiglio provinciale Massimo Codari. M. Br.
Argomento: NAZIONALE Pag. 60 Data: 22-02-2010 Il Cittadino Quasi 400 mezzi controllati, molte le sanzioni
n Ben 390 veicoli controllati, 515 persone identificate e un numero di 65 contravvenzioni al codice della strada comminate. E questo un primo bilancio dell operazione coordinata Smart, con la sperimentazione del sistema Scout (telecamere installate su alcune delle automobili impegnate). Un iniziativa della provincia di Lodi, nell ambito di un programma di regione Lombardia, che ha coinvolto 41 amministrazioni municipali, tra cui Lodi, Sant Angelo, Tavazzano, Casale, San Rocco e, tra le molte altre, Mulazzano. I controlli a tappeto sono scattati dopo le ore 19 di sabato fino alle 2 del mattino. E in totale sono stati organizzati 62 posti di controllo e gli agenti impegnati sono stati 66. Poi hanno aderito al progetto 19 comandi di polizia locale e sono stati impiegati 33 automezzi. Il bilancio complessivo dell operazione sarà reso noto nei prossimi giorni, intanto dalla prima analisi dei verbali raccolti al comando unificato della polizia provinciale, guidata da Arcangelo Miano risulta che ci sono stati dei sequestri di mezzi, sette documenti tra patenti e carte di circolazione che sono state ritirate e tre veicoli sono stati recuperati, anche con l ausilio di un carro attrezzi. Anche la Protezione civile ha dato un suo importante apporto. In particolare ha fornito i supporti per le comunicazioni via radio, oltre a due automezzi e sei persone. Inoltre hanno partecipato 10 volontari del corpo di vigilanza della provincia di Lodi, oltre al supporto di due unità del nucleo cinofilo della Guardia di finanza. In più Carabinieri e Questura hanno potenziato il servizio sulle strade. Da segnalare che sono stati eseguiti anche dei controlli sugli esercizi pubblici (5). Infine al centro M Interessi di Quartiano è stato prevista la possibilità, libera, di svolgere dei pre-test sul tasso di alcol nel sangue prima di mettersi alla guida. Sono stati fatti 65 esami, di cui 5 sono risultati positivi.
Argomento: NAZIONALE Pag. 61 Data: 22-02-2010 City Ricostruzione, l'Aquila protesta "Siamo ancora sotto le macerie"
Ricostruzione, l Aquila protesta Siamo ancora sotto le macerie l Inchiesta prosegue Gli aquilani manifestano contro la gestione della ricostruzione. Intanto procede l indagine fiorentina sugli appalti della Protezione civile: non sono esclusi altri arresti. Gli indagati furono avvertiti.
L AQUILA - Non ne possono più gli aquilani: a dieci mesi dal terremoto che l ha colpita, rivogliono la loro città. Ieri sono scesi nella zona rossa (ancora chiusa) per chiedere lo sgombero delle macerie del 6 aprile. Al grido di riprendiamoci la città un migliaio di persone sono entrate tra i vicoli del centro storico, e hanno appeso o le chiavi di casa alle transenne che impediscono loro l accesso. Molti vedevano le macerie per la prima volta. I manifestanti criticano la gestione vergognosa del post terremoto .