Alto Bradano
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Provincia di Potenza Settore Pianificazione Territoriale e Protezione Civile PIANO STRUTTURALE PROVINCIALE L.r. 23/1999 Dott. Sabino Altobello Presidente della Giunta Provinciale Ing. Giuseppe Telesca Assessore alla Cultura, Biblioteca, Museo e Pinacoteca, Assetto del Territorio Ing. Alessandro Attolico Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale e Protezione Civile Ufficio del Piano Arch. Vincenzo Moretti Funzionario Responsabile Ing. Francesca Croatto Collaboratori Arch. Maria Teresa Aloe Ing. Valentina Borraccia Ing. Gabriele Nolè Ing. Antonio Tartaglia Consulenza scientifica Prof. Arch. Maurizio Carta Collaboratori Arch. Daniele Ronsivalle Arch. Claudio Schifani Ambiti di pianificazione strategica Inquadramento strutturale Il Progettista Il RUP Alto Il Consulente Scientifico Vers. 1.1 Bradano 19.03.2009 Provincia di Potenza Settore pianificazione territoriale e protezione civile, Ufficio di piano PIANO STRUTTURALE A VALENZA STRATEGICA DELLA PROVINCIA DI POTENZA Ambiti di pianificazione strategica | Inquadramento strutturale a cura del Coordinatore scientifico, prof. Maurizio Carta [bozza di lavoro del 19.03.2009] Alto Bradano 1. CARATTERISTICHE DEL SISTEMA...................................................................................2 1.1. DEMOGRAFIA............................................................................................................................. 2 2. CARATTERI STORICO IDENTITARI ..................................................................................4 2.1. I PIANORI DELLA MURGIA POTENTINA E LE GRANDI DIRETTRICI STORICHE DI COLLEGAMENTO TERRITORIALE (VIA APPIA, VIA HERCULEA, RETE TRATTURALE TRA AREA PUGLIESE E APPENNINO LUCANO).................................................................................................................................................. 4 2.1.1. Caratteri identitari dominanti.............................................................................................. 4 2.1.2. Assetti insediativi storici e consolidati................................................................................. 5 2.1.3. Dinamiche e rischi ............................................................................................................... 5 2.2. LE VETTE ROCCIOSE DELLE DOLOMITI LUCANE E GLI INSEDIAMENTI ARROCCATI DI ORIGINE BIZANTINA E LONGOBARDA...................................................................................................................... 6 2.2.1. Caratteri identitari dominanti.............................................................................................. 6 2.2.2. Assetti insediativi storici e consolidati................................................................................. 6 2.2.3. Dinamiche e rischi ............................................................................................................... 6 3. INTERPRETAZIONI STRUTTURALI DELLE RISORSE AMBIENTALI, NATURALISTICHE E CULTURALI..............................................................................................8 3.1. RISORSE AMBIENTALI ................................................................................................................ 8 3.2. RISORSE NATURALISTICHE....................................................................................................... 12 3.3. RISORSE CULTURALI ................................................................................................................ 13 3.3.1. Le centralità culturali dei comuni...................................................................................... 13 3.4. I CENTRI STORICI...................................................................................................................... 14 4. IL SISTEMA ANTROPICO-INSEDIATIVO.........................................................................29 4.1. I SERVIZI DI RANGO SOVRALOCALE NEI COMUNI ...................................................................... 30 4.1.1. Le centralità dei servizi di rango sovralocale.................................................................... 31 5. MILIEU SOCIO ECONOMICO ...........................................................................................32 6. LE POLITICHE IN ATTO....................................................................................................33 7. PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA..............................................................................34 7.1. TUTELE PAESAGGISTICHE ED AMBIENTALI............................................................................... 34 7.2. STRATEGIE IN ATTO ................................................................................................................. 34 7.3. I GRANDI PROGETTI DI TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA NATURA ........................................ 35 8. LO STATO DI AVANZAMENTO DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA...................36 8.1. DIMENSIONAMENTO ................................................................................................................ 36 9. INDIRIZZI PROGETTUALI.................................................................................................38 PIANO STRUTTURALE A VALENZA STRATEGICA DELLA PROVINCIA DI POTENZA 1. Caratteristiche del sistema Il sistema dell’Alto Bradano è composto da 15 comuni; complessivamente l’area è caratterizzata da una sostanziale stabilità demografica che si può evincere dallo studio delle variazioni demografiche nel periodo 1951-2001 e 1991-2001: in alcuni casi sono presenti fenomeni di decremento demografico più evidente. Bassa è l’incidenza dell’urbanizzazione sul totale della superficie territoriale del sistema, al di sotto del valore medio riscontrabile nei sei ambiti provinciali di pianificazione strategica. L’ambito di pianificazione dell’Alto Bradano rappresenta un’area di margine e insieme di interfaccia con la Provincia di Matera: condivide, infatti, con essa molte risorse culturali e intesse relazioni funzionali con i centri vicini della provincia confinante. Anche la recente programmazione economica e dei fondi strutturali rivela questa tendenza all’integrazione. Popolazione Superficie (kmq) Pop. in area urbana Sup. urb. /tot Intensità d’uso delle aree urbanizzate (ab/kmq di urbanizzato) 36.693 1.057,11 n.d. 0,39% 8.827,24 1.1. DEMOGRAFIA Comune Variazione Variazione cinquantennale normalizzta (%) normalizzata (%) nel periodo Abitanti (2007) (1951-2001) 2001-2007 Variazione demografica Acerenza 2.669 -6,00 -12,35 Decremento accelerato Albano di Lucania 1.543 -5,68 -3,64 Stabilità nel decremento Banzi 1.474 -5,79 -2,66 Stabilità nel decremento Campomaggiore 906 -3,25 -7,61 Stabilità nel decremento Cancellara 1.522 -6,10 -5,15 Stabilità nel decremento Castelmezzano 910 -6,94 -6,91 Stabilità nel decremento Filiano 3.147 -1,73 -4,75 Stabilità nel decremento Forenza 2.362 -8,08 -7,30 Stabilità nel decremento Genzano di Lucania 6.136 -3,87 0,54 Ripopolamento Oppido Lucano 3.961 -1,76 -0,13 Stabilità nel decremento Palazzo San Gervasio 5.080 -5,83 -1,85 Stabilità nel decremento Pietrapertosa 1.174 -6,33 -10,86 Decremento accelerato San Chirico Nuovo 1.559 -3,69 -4,00 Stabilità nel decremento Tolve 3.508 -4,97 -3,05 Stabilità nel decremento Trivigno 742 -8,33 -6,37 Stabilità nel decremento AMBITI DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA | INQUADRAMENTO STRUTTURALE 2 PIANO STRUTTURALE A VALENZA STRATEGICA DELLA PROVINCIA DI POTENZA AMBITI DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA | INQUADRAMENTO STRUTTURALE 3 PIANO STRUTTURALE A VALENZA STRATEGICA DELLA PROVINCIA DI POTENZA 2. Caratteri storico identitari 2.1. I PIANORI DELLA MURGIA POTENTINA E LE GRANDI DIRETTRICI STORICHE DI COLLEGAMENTO TERRITORIALE (VIA APPIA, VIA HERCULEA, RETE TRATTURALE TRA AREA PUGLIESE E APPENNINO LUCANO) 2.1.1. Caratteri identitari dominanti Il paesaggio delle Murge potentine1, che si estende anche nell’Ambito di Pianificazione Strategica del Vulture, si presenta come una sequenza di rilievi collinari a seminativo, prato e prato-pascolo che degradano verso le pianure pugliesi. Il riconoscimento di questo contesto paesistico è legato anche alta continuitàd'uso (permanenza) che caratterizza le principati direttrici viarie dall'età romana ad oggi e che rende riconoscibili gli insediamenti ad esse connessi: la direttrice romana della via Appia antica, che collegava Roma al mare Adriatico e alla Puglia (insediamenti romani di Banzi, castello federiciano di Palazzo San Gervasio); la direttrice di collegamento con Potenza e la costa Tirrenica (via Herculea che collegava lrpinia e Lucania passando per Venosa e Potenza); la rete dei tratturi e degli insediamenti a questi connessi (Genzano). L'immagine rappresentativa del contesto è quella dei pianori coltivati a grano. 1 Le descrizioni relative ai caratteri storico identitari sono tratte da: Menichini S., Caravaggi L. (a cura di), Paesaggi che cambiano. Linee guida per la progettazione integrata del paesaggio della Basilicata, Officina Edizioni, Roma, 2006 AMBITI DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA | INQUADRAMENTO STRUTTURALE 4 PIANO STRUTTURALE A VALENZA STRATEGICA DELLA PROVINCIA DI POTENZA 2.1.2. Assetti insediativi storici e consolidati L'insediamento nell’ambito del contesto è stato fortemente determinato dalle importanti direttrici di connessione viaria extra-regionale, che ha contraddistinto questo territorio come il luogo dell'attraversamento: sono le più volte citate Via Appia, Via Herculea e la trama dei tratturi per la transumanza delle greggi verso il Tavoliere pugliese. La toponomastica degli insediamenti lucani, spesso, si è ispirata a questa antica