Poste Italiane SpA - Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comm. 1 contiene i.r. Prospettive c’è l’accordointerprofessionale dossier suiformaggidinicchia Febbraio 2018-n.3 Anno XXI-http://emiliaromagna.cia.it Caciotte povere ma nobili: Caciotte povere manobili: verdi EmiliaRomagna Periodico diinformazioneagricolaetecnicoeconomica Prezzo bietole, Prezzo bietole, attualità

GLI APPUNTAMENTI

FERRARA la trascorsa stagione irrigua. FERRARA approfondimento gastrono- e RAVENNA Seguirà una tavola rotonda 19 FEBBRAIO 2018 mico - nutrizionale dedicato febbraio con la partecipazione, tra gli Ore 10 all’ortica. Incontri tecnici e Agro- altri, di Franco Boeri, presi- Asparago verde di Alte- Per info: tel. 0532-725294, nomica 3.0 per un’agri- dente Cia Piacenza, Paola do Igp, una risorsa del mail info@mondoagricolofer- coltura Benefacta Gazzolo assessore “Difesa territorio rarese.it Terremerse ha messo a pun- del suolo e della costa, pro- Un incontro informativo su to un fitto calendario di in- tezione civile e politiche am- un’eccellenza delle nostre BOLOGNA contri tecnici, una dozzina in bientali e della montagna” e terre: produzioni e commer- 15 Marzo 2018 due mesi, in diverse località Simona Caselli assessore cializzazione, Il Consorzio di Ore 10 dell’Emilia Romagna e del “Agricoltura, caccia e pesca”, Tutela, promozione e comu- L’agroalimentare italia- Centro Italia. I prossimi in- della Regione Emilia Roma- nicazione. no alla prova dell’inter- contri sono in programma in gna. La partecipazione al Per info: tel 0532-904511. nazionalizzazione febbraio a: San Giovanni di convegno è libera e gratuita. Savoia Hotel, via del Pila- Ostellato, (Ferrara) martedì 6 Per info: 0523-464811. S. Bartolomeo stro 2 e mercoledì 7, Alfonsine (Ra- in Bosco (FE) Il workshop si terrà a Bologna venna) mercoledì 7, San Vito BOLOGNA 4 marzo 2018 il prossimo 15 marzo e che di Ostellato (Ferrara), marte- 14 febbraio 2018 Ore 15-18 vedrà, oltre a Nomisma, la dì 13, Casola Valsenio (Ra- Ore 16.30-18.30 Piante ed erbe di casa partecipazione di esperti su venna) giovedì 15. Gli incon- La gestione sostenibile nostra tematiche doganali, contrat- tri sono volti a condividere le dell’acqua nel verde ur- Centro Documentazione tuali ed assicurative. Si farà informazioni derivanti dall’at- bano: il giardino arido Mondo Agricolo Ferrarese il punto sulle prospettive per tività della Ricerca&Sviluppo Palazzo Archiginasio - Bo- (MAF), via Imperiale 265 l’export e l’internazionaliz- Terremerse per un corretto logna, Piazza Galvani 1 Incontro dedicato alla cultu- zazione dell’agroalimentare approccio agronomico e fito- Il seminario di aggiornamen- ra delle erbe spontanee con italiano. L’iscrizione è libera iatrico alle colture. Per infor- to è realizzato in collabora- interventi di carattere scien- ma i posti sono limitati: per mazioni: tel. 0545-68111. zione con l’Ordine dei Dottori tifico, allestimento di mostra aderire scrivere a g.borghi@ Agronomi di Bologna e l’As- alle pareti del Centro e un lslex.com. sociazione Dottori in Scienze Agrarie e Forestali della Pro- vincia di Bologna. Info: tel. 051-268809. BOLOGNA 15 FEBBRAIO 2018 Ore 9.45-12.30 Il futuro della vitivini- coltura in Emilia Roma- gna tra cambiamenti climatici e innovazione Terza Torre, Sala Poggioli, Regione Emilia Romagna PIACENZA viale della Fiera n. 8 13 FEBBRAIO 2018 Modera l’incontro Mario Ore 9.30-12.30 Montanari responsabile del Il valore dell’acqua. Servizio regionale “Innova- Coltiviamo insieme il zione, Qualità, Promozione nostro futuro e Internazionalizzazione del Sala Convegni “G. Piana”, Sistema Agroalimentare” e Università Cattolica del Sa- le conclusioni sono affidate cro Cuore, via Emilia Par- a Simona Caselli assessore mense, 84 “Agricoltura, caccia e pesca” Il convegno, promosso dal della Regione Emilia Roma- Consorzio di bonifica di Pia- gna. cenza e dall’Università Catto- La partecipazione al conve- lica del Sacro Cuore (Facoltà gno è gratuita, ma per una di Scienze agrarie, alimentari migliore organizzazione è e ambientali) verte sul tema gradita l’iscrizione. Per info: della risorsa idrica e dell’irri- [email protected] gazione nel territorio piacen- lia-romagna. tino, un tema essenziale an- che a seguito della pesante siccità che ha caratterizzato

2 editoriale

Inizio da questo numero di Agrimpresa un dialogo Icon i nostri associati/lettori, nella veste di presidente regionale. Cia dovrà restare un punto di riferimento verso l’esterno: dialogo e confronto con le istituzioni, associazioni agricole, settori economici, enti e consorzi, società civile. Anzi, dovrà esserlo sempre di più. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad una sorta di ‘riscatto sociale’ dell’agricoltura e se fino alla prima decade del millennio il mestiere dell’agricoltore veniva All’agricoltore fortemente svilito dal contesto sociale - perché ritenuto economicamente poco importante e di basso profilo - va riconosciuto oggi invece, anche grazie agli innumerevoli sforzi della Confederazione, fare agricoltura significa produrre cibo di ottima qualità ed operare nel contesto ambientale economicamente ideale per tanti cittadini. Non solo, all’agricoltore viene riconosciuto un ruolo determinante di presidio il ruolo di tutore del territorio e tutela contro il rischio di dissesto idrogeologico: la vera sfida dei prossimi anni consisterà dell’ambiente nel mettere a valore economico tali meriti. Tra i nostri interlocutori la priorità va attribuita ad Cristiano Fini, presidente Cia Emilia Romagna Agrinsieme, che nel corso degli ultimi anni ha operato nel difficile contesto regionale, ed al quale dovremo attribuire maggiore operatività. Poi vi è il dialogo con la Regione Emilia Romagna, oggi di particolare rilievo dopo che l’accentramento verso la Regione delle funzioni solitamente praticate dalle Province, ha rivoluzionato i meccanismi di governance e rappresentanza del settore primario. Risulterà perciò fondamentale il ruolo propositivo e di confronto esercitato dal livello regionale della Confederazione rispetto all’Ente di via Aldo Moro. Ci sono alcuni temi che mi preme porre in evidenza, a partire dal reddito, senza il quale le imprese agricole rischiano la chiusura. La sostenibilità economica dovrà essere centrale rispetto tutte le politiche di settore: abbiamo settori che non hanno remunerazione, altri che subiscono oscillazioni di prezzo tali da non consentire in primis una programmazione e la solidità strutturale all’impresa. Cia dovrà contribuire nel dare sostegno ai percorsi aggregativi all’interno delle filiere e monitorare la redistribuzione del reddito all’interno delle stesse. Contemporaneamente dovrà intensificare la propria azione di vigilanza rispetto al rapporto tra produzione e mercato. Insieme alle politiche di reddito, la semplificazione sarà la sfida principale dei prossimi anni. Abbiamo registrato un incremento esponenziale di adempimenti, talvolta inutili o addirittura dannosi per le nostre imprese socie: dovremo intervenire affinché la pubblica Amministrazione sia costruttiva e non ostativa rispetto ad una semplificazione che, ormai, è diventata una necessità improrogabile per le aziende. Dobbiamo costruire un rapporto di fiducia proficuo, basato su valori e interessi comuni. continua a pag. 16

3 in questo numero

editoriale Diamo valore all’agricoltore pag. 3 Direttore responsabile: Claudio Ferri [email protected] attualità

Vicedirettore: DOSSIER FORMAGGI Gianni Verzelloni [email protected] - Le sfumature del Parmigiano pag. 5

Hanno collaborato: - Le eccellenze minori del territorio regionale pag. 6 Erika Angelini, Lucia Betti, Cristian Calestani,Mirco Conti, - Casciotta di Urbino, una delicatezza tra Romagna e Marche pag. 7 Maurizio Del Vecchio, Corrado Fusai, - Un di Fontanelice pag. 8 Alessandra Giovannini, Francesca Magnoni, Piero Peri - Aumenta la produzione del ‘re dei formaggi’ pag. 8 Progetto grafico e impaginazione: - Un Raviggiolo che conquista il palato pag. 9 [email protected] - Yogurt da medaglia pag. 9 Direzione, redazione e amministrazione centrale: pag. Bologna - via Bigari, 5/2 - Cacio del Po, formaggio della bassa piacentina 10 Tel. 051.6314311 pag. Fax 051.6314333 - ‘Parmigiano di Rossa’ da intenditori 11 E-mail: [email protected] http://emiliaromagna.cia.it - Il Furmain che si faceva d’inverno pag. 11

Redazioni provinciali: - Solo due forme al giorno di Parmigiano da Bianca Modenese pag. 12 Bologna - via Bigari, 5/2 Tel. 051.6314411 Accordo sul prezzo delle bietole pag. 13 Fax 051.6314444 Ferrara - Chiesuol del Fosso Quote latte: l’Italia è inadempiente pag. 13 via Bologna, 592/A Tel. 0532.978550 Vino, Riunite Civ si conferma leader del settore pag. 14 Fax 0532.977103 Forlì - via A. Vivaldi, 11 Decifrato il codice genetico della Plasmopara viticola pag. 14-15 Tel. 0543.22017 Fax 0543.22041 Imola - via Fanin, 7/A Al via il Bando Investimenti per la vitivinicoltura pag. 15 Tel. 0542.646111 Fax 0542.643348 Rinnovato l’accordo di filiera per il grano duro pag. 17 Modena - via Santi, 14 Tel. 059.827620 Fax 059.330555 Parma - via Fratti, 22 Tel. 0521.701011 Fax 0521.273801 I congressi territoriali Piacenza - via Colombo, 35 Dossier formaggi Tel. 0523.606081 Fax 0523.594542 Ravenna - via Faentina,106 Tel. 0544.460182 Fax 0544.463114 Reggio Emilia 5-12 18-23 viale Trento Trieste, 14 Tel. 0522.514532 Fax 0522.514407 Rimini - via Matteucci, 4 Tel. 0541.54284 Fax 0541.21768

Editore: AGRICOLTURA È VITA Scrl Presidente: Cristiano Fini

Consiglio di amministrazione: Arianna Alberici, Giulio Felicetti, assemblee congressuali Cia Stefano Calderoni, Cristiano Fini, Fabrizio Rusticali - Emilia Romagna pag. 18-19

Iscriz. Reg. Naz. della Stampa - Imola pag. 20 ID/10162 del 04/03/98 Iscrizione al Registro Operatori - Piacenza pag. 20 Comunicazione (ROC) n. 8391 del 29/08/2001 - Reggio Emilia pag. 21

Registrazione: - Ferrara pag. 21 Tribunale di Bologna N. 6773 del 2 Marzo 1998 - Bologna pag. 22

Tipografia: - Modena pag. 22 LITO GROUP srl Via dell’Industria, 63 - Romagna pag. 23 41042 Spezzano (MO) - Parma pag. 23 Abbonamenti: 13 numeri 14,00 euro Ape sociale anche per gli operai agricoli pag. 24-25 Gruppo 1 - 70% Poste Italiane S.p.A. - Spedizione Approvato riordino del Fondo di solidarietà in agricoltura pag. 25 in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) pag. art. 1, comm. 1 Invasi irrigui: posticipati i termini per le domande 26 Periodico associato all’Uspi: Unione stampa periodica italiana tecnica Questo numero di Agrimpresa è stato chiuso in redazione Estesa agli agricoltori l’attività di enoturismo pag. 27 venerdì 2 febbraio 2018 e stampato in 20 mila copie Finanziamenti di Agrifidi per il 2018 pag. 28 4 in primo piano

Frisona, Rossa, Bianca e Bruna: razze di colore diverso per un solo formaggio, unico al mondo

Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano

l Parmigiano Reggiano è un tuttavia, nelle diverse province di Iformaggio unico con un legame produzione sono state riscoperte e imprescindibile con la sua terra valorizzate razze bovine autoctone d’origine che comprende le province come la Vacca Bruna, tipica della di Parma, Reggio Emilia, Modena, provincia di Parma, la Vacca Bologna (a sinistra del fiume Reno) e Rossa Reggiana e la Vacca Bianca Mantova (a destra del fiume Po). È in Modenese. questa terra che lo produciamo con Il Re dei Formaggi nasce qui cura e dedizione da oltre nove secoli, e solo qui, ma è conosciuto e custodendo qualità e artigianalità apprezzato in tutto il mondo. e valorizzando le peculiarità e la Proprio dall’attenzione ai mercati biodiversità che ci offre il territorio. esteri e dalla volontà di dare la Da questo spirito, sotto il grande possibilità a determinate categorie marchio che è Parmigiano Reggiano, di consumatori di assaporare il possiamo trovare diverse varietà del nostro prodotto e goderne del gusto Re dei Formaggi. Per stagionatura, inconfondibile, è nato il Parmigiano dal più giovane 12 mesi adatto per Reggiano con certificazione Kosher, aperitivi e insalate, passando per il destinato ai consumatori di fede tradizionale 24 mesi ideale per tutte ebraica osservante: tutti i passaggi le ricette della tradizione, fino alle eseguiti per la produzione, dalla lunghissime stagionature, da 40 mesi mungitura alla porzionatura, e oltre, per un dopo pasto di qualità o in abbinamento a vini strutturati e da meditazione. Abbiamo varietà che valorizzano il territorio, come il Parmigiano Reggiano di montagna, ottenuto esclusivamente da latte prodotto nelle zone montuose dell’area di origine e da sono certificati in base alla vacche alimentate per il 60% Kasherut, la normativa ebraica con foraggi coltivati in montagna. sul cibo, basata sull’interpretazione Questa tipologia ha anche un forte della Torah. C’è poi il Parmigiano valore culturale, in quanto promuove Reggiano Halal, che concilia il il lavoro di 1.200 allevatori e 110 disciplinare di produzione della Dop caseifici che contribuiscono a con le indicazioni della normativa fortificare l’economia e a preservare islamica in materia di “cibo l’unicità del territorio montano. permesso”. Non bisogna poi dimenticare il Ultimo, ma non ultimo, il Parmigiano discorso legato alle razze bovine; Reggiano da agricoltura biologica, dalla fine dell’Ottocento nella che prevede che tutti i passaggi nostra zona si è affermata la razza eseguiti per la produzione siano frisona, originaria dell’Olanda, che è tracciabili e certificati, in base ancora oggi quella più diffusa tra gli alle disposizioni di legge per allevatori dell’area del Parmigiano la produzione dei prodotti da Reggiano. Nel corso degli anni, agricoltura biologica.

5 attualità I formaggi in regione: molto ma anche eccellenze minori Gianni Verzelloni

DALLA REDAZIONE – L’Emilia Roma- in provincia di Rimini di alcuni comuni di produzione di questo formaggio inve- gna ha una tradizione ed una realtà nel già appartenuti alla regione Marche ci ste le intere province di Modena, Reggio settore zootecnico e lattiero caseario ha portato anche una piccola area della Emilia e Parma, Bologna a sinistra del di primissimo piano: produce il 16% Casciotta di Urbino Dop, che si produce fiume Reno, Mantova a destra del fiume del latte italiano ed è seconda solo alla con un misto di latte ovino e vaccino. Po. In cucina il Parmigiano Reggiano è Lombardia quanto a produzione di latte Se andiamo poi a spulciare l’elenco dei particolarmente versatile, può essere bovino, che nella nostra regione viene prodotti tradizionali riconosciuti, trovia- consumato come formaggio da tavola trasformata pressoché totalmente in for- mo indicati per Rimini una caciotta, una (ora disponibile anche in vari formati e maggi. Addirittura, secondo i dati Clal caciotta vaccina con caglio vegetale, un confezioni: stick, cubetti, scaglie), da per il 2015, la quantità di latte trasfor- caprino, un ‘cascio’ pecorino fresco a solo o abbinato con confetture, miele o mato supera il latte consegnato, il che si latte crudo, un pecorino del aceti balsamici tradizionali. Ottimo in giustifica con il fatto che caseifici emilia- pastore (condiviso con scaglie sull’insalata, trova il suo ni ricevono quantità consistenti di latte Bologna, Ravenna più conosciuto utilizzo grattu- dal mantovano. e Forlì-Cesena), giato. È il condimento per ec- La consistenza del patrimonio zootec- un Raviggiolo, cellenza nei primi piatti, nelle nico, rilevato dalla Bdn (Banca dati na- condiviso con minestre e nei consommé e zionale del Servizio veterinario) che di- Forlì-Cesena. come ripieno nelle paste emi- spone dei dati aggiornati a fine 2017, ci Reggio Emilia ha liano romagnole. Più o meno dice che per quanto riguarda i bovini da una formaggetta lo stesso discorso vale per il latte gli allevamenti nella nostra regione fresca detta anche Padano, grattugiato su primi sono 3.742, il patrimonio bovino totale Furmaìn ed il pecorino piatti, risotti e verdure gratinate, è di 571 mila capi, di cui 515 mila fem- dell’Appennino reggiano; a scaglie sui piatti freddi, a cubetti mine, quasi 237 mila sono le vacche da il primo tuttavia ha caseifici come antipasto o nelle insalate miste. latte, 56 mila le giovenche. La produzio- produttori anche a Modena e Bologna. Molto versatile anche il : sono ne lattiera in regione nel 2017 dovrebbe Piacenza ha una ed una ribio- due le tipologie di Provolone Valpadana collocarsi intorno ai 2 milioni di ton. la di Bettola. Parmigiano Reggiano e Dop: Dolce e Piccante. In entrambi i casi Di rilievo anche l’allevamento ovicapri- sono le due realtà prin- è ottimo sia come formaggio da tavola, no, nel quale abbiamo una gran quanti- cipali, il primo si stima aver chiuso il sia come ingrediente di diversi piatti. Il tà di piccolissimi allevamenti, si direbbe 2017 con una produzione di 3.650.000 tipo Dolce è un appetitoso ingrediente per autoconsumo. Infatti nella Bdn risul- forme, record storico. Il rapporto agro- per farcire insalate, tagliato a cubetti, o tano attivi ben 2.120 allevamenti ovini e alimentare regionale 2016 indicava per per la preparazione di antipasti. Il tipo 2.216 caprini, ma di questi solo 135 e le due principali Dop una produzione ri- Piccante è delizioso ac- 68 sono gli allevamenti da latte. I capi spettivamente di 125 mila tonnellate (il compagnato con riccioli di presenti in regione sono rispettivamen- Parmigiano Reggiano) e quasi 21 mila burro fresco; si presta in va- te 59.821 ovini e 17.614 caprini, per la il Padano, che come si sa comprende rie ricette: torte salate, fon- maggior parte, come indicano anche le nel suo territorio di produzione anche la duta, ripieno di pasta. La diverse Indicazioni geografiche presen- provincia di Piacenza, quella di Bologna “casciotta” può essere ti, destinati a produrre carne. a destra del fiume Reno, Ferrara, Forlì- consumata come for-

maggio da tavola o può essere servita come piatto unico. Più stagionata si utilizza nelle farciture e nei ripieni ed è eccellente con varie Le tipicità della nostra regione ci mo- Cesena, Piacenza, Ravenna e Rimini. marmellate. Per lo squaquerone invece, strano la presenza di Parmigiano Reg- Il Parmigiano tuttavia, sta segnando un classico è la piadina, squacquerone giano e Grana Padano, ma anche del (come accennato) aumenti produttivi e rucola. Ma questo formaggio dal sa- Provolone Valpadana Dop in provincia record: al 30 novembre scorso i 331 pore leggermente acidulo si sposa per- di Piacenza, poi c’è il Formaggio di Fos- caseifici attivi nell’area di produzione fettamente anche con miele, marmellate sa di Sogliano Dop, che può essere di avevano già prodotto quasi 135 mila e fichi caramellati. Può essere utilizzato latte vaccino, di latte di pecora o misto tonnellate, con aumenti del 5,2%, che per farcire crepes, crostini e pane; otti- tra i formaggi freschi annoveriamo in in montagna superavano l’8% e nell’alta mo come condimento per la pasta. Romagna lo Squaquerone Dop. L’arrivo pianura il 6%. Ricordiamo che la zona g 6 attualità Fossa, Squacquerone e Casciotta di Urbino, delicatezze “sul confine” Francesca Magnoni

DALLA REDAZIONE – La Romagna, terra di buongustai, Dop, la cui area di produzione è molto va- vanta una tradizione significativa per la produzione di alcuni sta, andando da Bologna sud fino a tutte le Marche; “ma quella prodotti caseari di qualità, con riferimento alla denominazione storica - puntualizza Draghi - è il triangolo che tocca Sogliano d’origine protetta. al Rubicone, Sant’Agata Feltria e Talamello: qui si trovano le Sulle tavole del riminese, oltre al famoso squacquerone, la cui famose fosse scavate nel tufo, meglio definite “arenaria del zona di produzione interessa anche le province di Ravenna, Monte di Perticara”, al cui centro c’è proprio l’omonima località Forli-Cesena, Bologna e parte della provincia di Ferrara, si e il monte alto 900 metri dove sorgono questi magazzini natu- trovano alcune prelibatezze legate alle zone montane della rali per la conservazione e l’affinamento del formaggio”. ristretta area del Montefeltro, al confine con le Marche, dove Il disciplinare Dop riconosce a tutti i formaggi stagionati nelle poter degustare due Dop d’eccellenza: il formaggio di fossa fosse di questa specifica zona lo stesso nome con riferimento e la Casciotta di Urbino. Per assaggiarli basta andare a Per- alla località di Sogliano per la sua storicità. ticara, allo Spaccio della Miniera, il punto vendita della Coo- Quella di Perticara è una produzione di nicchia, che raggiunge perativa Altavalmarecchia, nata nel 1986 allo scopo di gestire un volume di 70 quintali all’anno, di cui il 50% è venduto diret- l’ex azienda agricola della miniera di zolfo di Perticara, la più tamente alla fossa e allo Spaccio della Miniera, il resto presso grande d’Europa, che chiuse i battenti nel 1964. negozi specializzati e grande distribuzione. Una volta cessate le attività minerarie, i 300 ettari situati attor- Le fosse, di una arenaria particolarmente porosa, sono capa- no ai pozzi e ritornati alla vegetazione spontanea, oggi sono ci di assorbire gli odori e l’umidità che i formaggi rilasciano a seminativi, foraggiere, pascoli e boschi, e la Cooperativa li durante la fermentazione, poi, finita questa fase, il formaggio conduce secondo il metodo biologico da oltre 25 anni. Qui è cambiando in parte consistenza, riprende dall’arenaria quel- presente un allevamento di 300 bovini, tutti a stabulazione li- lo che aveva lasciato: umidità e profumi di ciò che è attorno, bera e utilizzo di pascolo nei mesi estivi. L’indirizzo produttivo come paglia, erbe, ecc. La rifermentazione in fossa produce principale è da latte, con una produzione di 40/50 quintali al giorno, e in piccola parte da carne a ciclo chiuso per le neces- sità dello spaccio aziendale. Dalle Brune e Frisone Italiane si ricava un latte di alta quali- tà, destinato alla produzione sia del freschissimo raviggiolo, che della storica Casciotta di Urbino Dop, la cui zona di pro- duzione, originariamente circoscritta alla provincia di Pesaro- Urbino, oggi valica i confini regionali andandosi ad aggiungere alle Dop dell’Emilia Romagna, grazie al passaggio nel 2009 di 7 comuni della comunità montana Altavalmarecchia alla pro- vincia di Rimini - tra cui Novafeltria, San Leo e Sant’Agata Fel- tria -, dove sono presenti allevamenti destinati alla produzione di latte per la casciotta Dop, con un valore di produzione di 250 mila kg all’anno per un volume d’affari che sfiora i 4 mi- un calo della parte grassa del formaggio e, anche se la sta- lioni di euro per tutto l’indotto. Questo formaggio, dalle origini gionatura può essere per le tre tipologie, con latte di vacca, antichissime, veniva prodotto già nel XV secolo ai tempi dei di pecora e misto, la resa migliore si ha con il pecorino che, duchi di Montefeltro e Della Rovere e, tradizione vuole, che essendo più ricco sia di proteine che di grassi, durante la sta- Michelangelo ne fosse ghiotto, racconta Gianluigi Draghi - pre- gionatura perde tantissimo grasso diventando più leggero e sidente di Cooperativa Altavalmarecchia -: “Sono stati ritrovati digeribile. “A Perticara mettiamo in fossa solo pecorino – rac- alcuni documenti in cui lo stesso artista ringrazia la moglie del conta Draghi – fatto con il latte ovino conferito dai soci della proprio fattore per avergliene inviate alcune forme a Roma, Trevalli Cooperlat, di cui Cooperativa Altavalmarecchia è so- mentre dipingeva la Cappella Sistina. Michelangelo aveva ac- cia, e questo ci fa essere tra i maggiori produttori in Italia, visti quistato una serie di tenute a Casteldurante (l’attuale Urbania) i numeri di questa grande realtà agro-alimentare, e il prodotto da cui si faceva arrivare formaggi e salumi prodotti lì. che ne esce è un formaggio con la forza di un pecorino e la Grazie a queste testimonianze scritte – prosegue Draghi - leggerezza di un formaggio meno ricco di grassi. Un pecori- siamo riusciti ad ottenere la Dop, dimostrando la storicità di no non salato, deciso ma gradevole al gusto con un sapore questo formaggio e le relative tecniche di produzione e stagio- leggermente piccante che si abbina bene come condimento, natura”. La Casciotta è prodotta tutto l’anno, la maturazione si sposa a vini con una gradazione alcolica importante e tra i minima è di 20 giorni per il consumo fresco, che si può prolun- dolci trova massima espressione con le confetture, in partico- gare fino a farlo diventare semi-stagionato o stagionato. È un lare con i fichi caramellati”. La stagionatura prevede 3 mesi di formaggio a pasta morbida e friabile prodotto con il 70-80% maturazione nel caseificio, poi altri 3 mesi in fossa con due da latte ovino intero e con il 20-30% da latte vaccino. Trae il infossature: una primaverile e un’estiva. La prima dà un for- suo particolare sapore dalle erbe montane della zona di pro- maggio molto più aromatizzato adatto poi ai cibi estivi, l’altra duzione che costituiscono l’alimentazione base degli animali. è indicata per i futuri periodi freddi, quindi a piatti robusti e dai Oltre al suo sapore, è noto per essere un formaggio salutare sapori forti. Due prodotti diversi che in comune hanno però perché facilmente digeribile e che contiene vitamine e sostan- una stessa caratteristica: dentro alle fosse deve essere riposto ze antiossidanti capaci di contrastare l’invecchiamento delle sempre un formaggio di qualità. cellule. L’altra chicca della Cooperativa Altavalmarecchia è il g 7 attualità Il formaggio che viene da Fontanelice Alessandra Giovannini

FONTANELICE (Bologna) tore che cerca sempre novità da e che può essere sia di - Sulle colline imolesi c’è e nuovi sapori anche nei for- origine animale, ad esempio un’azienda di casari che alle- maggi, che consuma soprat- di stomacini di agnello, o di va pecore, capre e, a breve, tutto in inverno”. origine vegetale utilizzando anche mucche, che produce Proseguendo nel procedi- il cardo selvatico. La cagliata latte e lo trasforma in formag- mento di trasformazione, il viene rotta, dopo circa 20-40 gi. Tra i prodotti finiti ce n’è latte viene filtrato, versato minuti, con una “chiova”, e si uno che richiede una cura in una caldaia in rame sta- procede alla pezzatura e alla particolare. gnato per la formazione del- stufatura. La successiva sa- “È la nostra specialità – rac- la cagliata e riscaldato fino latura facilita la maturazione conta Claudia Caboi, titolare dell’azienda agricola Caboi di Fontanelice -. È un pecorino di latte crudo con caglio natu- rale”. Una peculiarità, quella dei formaggi a latte crudo, a cui Slow Food ha interamen- te dedicato l’edizione 2017 di , la manifestazione internazionale dedicata al mondo lattierocaseario che da vent’anni raccoglie a Bra, in provincia di Cuneo, oltre 270.000 visitatori e 300 espo- sitori da 23 nazioni. Il formag- gio prodotto ai piedi della Vallata del Santerno è sardo ed è arrivato fino a noi gra- zie al trasferimento in Emilia Romagna nel 1990 della fa- alla temperatura di 35-38°C, del formaggio e gli conferisce il protagonista se presentato miglia Caboi. “Abbiamo la- si aggiunge un cucchiaio di il suo tipico sapore. su un taglierino abbinato al sciato la provincia di Nuoro caglio liquido, che viene pro- “È ottimo abbinato alle con- pane casareccio”. per motivi di lavoro e così, dal dotto direttamente dall’azien- fetture e al miele. Ma diventa g 2011, abbiamo iniziato l’alle- vamento degli ovini”. Un alle- vamento che segue le regole Parmigiano, il 2017 fa registrare una crescita del benessere animale. “I no- produttiva del 5,2% stri capi, quando il tempo lo permette, pascolano sempre L’aumento sia stato maggiore nei caseifici collocati nell’area montana (+8,1), seguiti da all’aperto e liberi di muoversi quelli collocati nell’alta pianura (6,1%) come vogliono”. Ma torniamo al prodotto finito. REGGIO EMILIA - Il Consorzio per la Tutela del Parmigiano Reggiano ha reso noto il riepi- “È un formaggio che deve es- logo dei dati di produzione comunicati dai caseifici al 31 dicembre 2017, coi quali si chiude sere stagionato per più di sei l’annata 2017. La produzione del mese di dicembre, con 313.517 forme prodotte contro le mesi e lavorato da febbraio a 297.441 del dicembre 2016, rileva un aumento produttivo del 5,4%. maggio. È delicato e bisogna La provincia dove si registra il maggior aumento è Bologna con un +22,6%. curarlo bene”. La produzione media giornaliera a dicembre è stata di 9.839 forme/giorno contro le 9.666 Le pezzature vanno da 2kg a forme/giorno del mese precedente (novembre 2017) e le 9.280 forme/giorno del dicembre 2,5 kg, le forme sono tonde, 2016. con un diametro tra i 18 e i 20 La produzione annuale del 2017 si attesta, pertanto, a 3.650.559 forme con 180.694 forme cm e hanno un colore giallo in più rispetto al 2016 (+5,2%), livello produttivo mai raggiunto dal formaggio Parmigiano paglierino. Reggiano che, nonostante questo dato fondamentale per capire l’evoluzione e la tendenza La pasta è leggermente pic- dei mercati, sta continuando a dimostrare in questi mesi un livello di prezzo interessante per cante e la consistenza è i produttori. dura. Il procedimento è lun- Interessante a livello territoriale osservare come l’aumento sia stato maggiore nei caseifi- go e importante ma, proprio ci collocati nell’area montana (+8,1), seguiti da quelli collocati nell’alta pianura (6,1%) e per questo, è un prodotto bassa pianura (3,1%), come è altrettanto interessante notare che questo aumento non sia particolarmente richiesto dal legato ad un altrettanto proporzionale aumento del latte prodotto nelle aziende agricole del consumatore”. Un consuma- comprensorio montano. 8 attualità Un assaggio e cattura il palato: è il Raviggiolo Lucia Betti

SANTA SOFIA (Forlì-Cesena) - Sì, è dei 4, 5 giorni per consumarlo nel pieno suo “Manuale fondamentale andare ad assaggiarlo della sua bontà, non ne fanno un pro- pratico per le nei luoghi in cui è nato e nei quali anco- dotto esportabile sulle distanze troppo famiglie ...”, ra oggi con cura e passione viene pro- lunghe - spiega Roberto Boscherini del- testimonianza dotto: stiamo parlando del Raviggiolo la Fattoria Trapoggio di Santa Sofia (FC) della valenza (Prodotto agroalimentare tradizionale, culinaria di un pro- Pat) e dell’area dell’Appennino tosco dotto fresco ottenuto romagnolo che comprende Bagno di dalla caseificazione di latte, oggi Romagna, Bibbiena, Chiusi della Ver- in prevalenza vaccino. Il segreto della na, Galeata, Poppi, Portico - San Bene- bontà e della consistenza è il latte fre- detto, Pratovecchio, Premilcuore, San sco appena munto e ricco di proteine e Godenzo, San Piero in Bagno, Santa di grassi. Le felci non devono mancare: Sofia, Stia. Il Raviggiolo è un formaggio oltre al fatto che aiutano a scolare, sono a pasta bianca, tenera, dal sapore mol- le artefici del ricamo che resta impres- to delicato, quasi dolce, leggermente so nella parte superiore e inferiore del burroso, frutto della caseificazione con formaggio. “Oltre all’estetica c’è di più caglio senza rottura. Ha normalmente – specifica Boscherini –. Diversi studi ci forma circolare e altezza variabile fra i -. Lo vendiamo direttamente, nei negozi dicono che le felci sono un antisettico 2 e 4 centimetri. Viene usualmente pre- dei paesi limitrofi, andiamo ai mercati di e questo aiuta a tenere la giusta carica sentato in un canestro su rametti di felci. Forlì, Cesena, Forlimpopoli, Civitella… batterica”. Ogni forma di Raviggiolo ha La sua ridotta conservabilità, quattro o Lo vendiamo ai ristoranti e ai negozi una consistenza compresa tra gli 800 cinque giorni al massimo, ne relega la in una zona compresa indicativamente grammi e il chilo. Il rapporto fra costi produzione ai mesi compresi fra ottobre tra Forlì e Ravenna”. Il Raviggiolo viene di produzione e reddività è abbastanza e marzo. “Ce lo chiedono anche da fuori utilizzato anche come ingrediente per il soddisfacente. Viene venduto media- provincia e da fuori regione, ma la ca- ripieno dei cappelletti “all’uso di Roma- mente intorno ai 10 euro al kg. ratteristica della sua freschezza e quindi gna”, proprio come scriveva l’Artusi nel g Lo yogurt di fattoria di Malavolti e Fucci al concorso nazionale “Agri Yogurt”

DALLA REDAZIONE - Erano iscritti alla competizione ben 105 yogurt provenien- ti da 17 regioni d’Italia e 48 province. La Fattoria Scanìa di Settefonti, Azienda agricola di Malavolti Stefania di Casola Valsenio, e il Caseificio Boschetto Vec- chio, Azienda agricola di Fucci Giacomo di Conselice sono state fra queste e hanno partecipato all’ottava edizione del Concorso Nazionale Agri Yogurt Italia riservato ad aziende agricole, caseifici sociali e produttori artigianali nell’ambito delle Fiere zootecniche internazionali di Cremona che si sono svolte dal 25 al 28 ottobre 2017. Malavolti e Fucci hanno inviato i loro yo- gurt di fattoria e non è la prima che vi partecipano, ottenendo sempre grandi tari, resi idonei da un apposito corso per dotti lattiero-caseari. Il Concorso Nazio- soddisfazioni. assaggiatori yogurt. Ogni prodotto è sta- nale Agri Yogurt ha come scopo quello Quest’anno entrambe le aziende si sono to valutato da 5 giudici con un’apposita di promuovere piccole realtà agricole, o ben posizionate ricevendo un attestato scheda tramite la quale sono stati esa- artigianali, che uniscono alla produzione con giudizio ‘ottimo’ (punteggio uguale minati gli aspetti visivi, olfattivi e gusta- di freschissimo latte di vacca, capra, o o superiore a 80 punti) per la qualità del tivi. Il segreto della bontà dello yogurt, bufala, la trasformazione e la vendita di- prodotto presentato. ci dicono i titolari delle aziende Malavolti retta al consumatore, esattamente quel- Gli yogurt sono stati esaminati da una e Fucci, sta nell’alta qualità e nella fre- lo che realizzano Scania di Settefonti e commissione composta da 25 valutatori, schezza del latte, formula vincente an- il Caseificio Boschetto Vecchio. per lo più agronomi e tecnologi alimen- che per la realizzazione degli altri pro- Lucia Betti 9 attualità Si fanno strada nel ‘padano’ il Cacio del Po e il Bianco d’Italia

PIACENZA - Come ogni giorno, verso le cinque del mattino, micro-caseificazioni particolari: vi si produce infatti, unici nella si accendono le luci nel caseificio “Borgonovo”, che prende il provincia, il “Cacio del Po”, un nome di fantasia, ma deposi- nome dalla minuscola frazione ubicata appena fuori Monticel- tato e registrato, che evoca il territorio della Bassa e l’antica li d’Ongina in provincia di Piacenza, ed iniziano le consuete arte casearia che sa proporre formaggi straordinari in questo operazioni che contraddistinguono da sempre gli abituali atti nostro “”, molti di più dei maggiormente celebrati per produrre il grana padano Dop. Al “Borgonovo” però sus- francesi che, alla fine, si somigliano praticamente tutti e si di- sistono alcune differenze rispetto al modus operandi di altri stinguono solo dalle erbe e dalle spezie che contengono. caseifici sparsi per l’ubertosa campagna piacentina: anzitutto “Questo formaggio, spiega Ennio, è stato ispirato da quello a lavorare, non ci sono “squadre” affiatate, ritmate dal mastro delle montagne, tipo il della Valtellina; ha una forma ro- casaro; ci sono solo due persone, i fratelli Ennio e Gianfranco tonda, pesa tra gli otto ed i 10 Kg ed è ottenuto all’incirca con il Palormi. I loro gesti sono misurati, si muovono in perfetta sin- procedimento del grana, in base alle richieste del mercato, da cronia, all’unisono, senza perdere tempo, perché sanno che le latte intero, caglio, sale e fermento (batteri lattici), il vero se- loro quattro braccia in quei momenti non possono essere coa- greto dei mastri caseari delle montagne italiane, dove ognuno diuvate da nessuno. “Il nostro è stato, mi spiega Ennio, un atto ha coniato, negli anni, proprie particolari ricette che si adattano di coraggio, quando, dopo che il papà Ettore (unitamente alla al tipo di latte, al clima ed alle temperature di lavorazione; ov- mamma Norina), aveva acquistato nel ’73 questo vecchio ca- viamente anche il Cacio del Po, possiede propri, piccoli, accor- seificio (in attività per oltre cento anno e poi chiuso), abbiamo gimenti di lavorazione, risultato di una lunga sperimentazione. deciso, dopo la lavorazione per conto terzi (coop San Martino e Dopo la cagliata, come il grana, viene posto nelle fascere, re- Saviola), di andare avanti da sta in salamoia circa 24 ore, quindi stagionato, soli. Il mestiere, racconta, ce da un minimo di 60 giorni ad un massimo di 8/9 lo ha insegnato nostro padre mesi”. È un prodotto particolarmente apprezza- che aveva operato in molti to, bucherellato, con deciso sapore di latte, più paesi della provincia, fino ad o meno sapido in base alla stagionatura, che approdare in questa piccola sta incontrando il gusto dei consumatori”. Un frazione. Mancato lui nel ’90, altro dei tanti piccoli “miracoli” dell’eno-gastro- Gianfranco ed io, risoluti a nomia di qualità italiana che meriterebbe, come renderci autonomi, abbiamo molti, un “presidio” di tutela, per l’originalità che compiuto un salto decisivo. sa esprimere. Da allora continuiamo a ser- g virci del latte che andiamo a prelevare direttamente pres- so le stalle; lo portiamo nella Un “bianco” senza lisozima nostra piccola, ma perfetta- “È buono, è prodotto tutto con latte italiano, mo di Milano stilizzato sul marchio, è più mente attrezzata struttura, e è tecnologico, niente cagliate estere, non aderente alla provenienza padana e nor- lo trasformiamo ogni giorno fa concorrenza ai Dop, perché si consuma dica, oltre che piacentina, del nostro latte”. nel grana padano Dop del dopo 8/9 mesi di stagionatura e soprattutto “Bianco d’Italia”- è tecnologico, ovvero uti- Consorzio di cui facciamo è il tentativo commerciale di assicurare un lizza tutte le nuove tecnologie che consen- parte. Dodici forme quotidia- ulteriore valore aggiunto al latte dei soci”. tono prodotti di ottima qualità, senza snatu- ne ottenute dai 60/70 quintali Si chiama “Bianco d’Italia e lo si produce rarne l’essenza; quindi costa meno, è stan- di latte rigorosamente del- presso un caseificio in provincia di Verona dardizzato, mentre il rifiuto tecnologico di le nostre zone, insomma il con il latte dei soci di Agri Piacenza Latte, innovazione dei Dop limita, volutamente, la vero Km zero, per una filiera che è proprietario di un caseificio a Corte- produzione. Non solo: è un formaggio duro che più corta di questa non maggiore dove si produce Grana padano prodotto con caglio vegetale e con una tec- può essere. Abbiamo aper- Dop. nologia che priva il latte di ogni impurità; to anche un piccolo spaccio Il “Bianco d’Italia” non va però confuso con poi va in caldaia, con la medesima lavora- dove, oltre al formaggio, alla le centinaia di formaggi prodotti con latte zione del grana, ma con i batteri lattici che ed al burro, vendia- e cagliate estere e poi definiti “prodotti operano la trasformazione senza “antago- mo salumi, miele, prodotti in italiani” solo perché lavorati in stabilimenti nisti”; il grana padano è senza lattosio gra- zona, ed i vini dei colli Doc del nostro paese, mescolandoli magari ad zie alla stagionatura; questo è anche senza piacentini, insomma il meglio un po’ di latte italiano. lisozima e con nove mesi di stagionatura si del territorio”. Ma c’è un’altra Il “Bianco d’Italia”- chiarisce il direttore presta a divenire tra i migliori formaggi da peculiarità che rende uni- Roberto Arata - è certificato ed è stato de- tavola. co il caseificio “Borgonovo”, finito “bianco” anche perché è trasparente, Quindi questi prodotti (come Bianco d’I- quella duttilità produttiva che senza infingimenti qualitativi; è fatto solo talia) che assorbono solo latte nazionale, rende il territorio piacentino con il latte dei nostri soci e l’abbiamo chia- (come del resto il Gelato di Piacenza che unico e che permette ai con- mato Italia e non Piacenza, solo perché il ha conquistato i mercati grazie alla sua sumatori di imbattersi, spes- nostro Consorzio oggi conta soci in tutto il qualità), sono una importante spinta a va- so per caso, in prelibatezze Nord Italia e dunque l’emblema del Duo- lorizzare il latte dei soci. eno-gastronomiche frutto di 10 attualità La “madre” del Parmigiano Reggiano è la vacca rossa Reggiana G.V.

REGGIO EMILIA – La chia- za allevata da Enrico con il mano la “madre” del Parmi- Il suo formaggio è un prodotto padre Andrea e la madre: ne giano Reggiano, perché all’i- particolarmente apprezzato hanno 120 capi, dei quali 50 nizio della produzione di que- in lattazione, per una produ- sto formaggio (un millennio dai “gourmet” zione di due forme al giorno fa) era la bovina per eccellen- del pregiato formaggio. Ep- za di queste zone; era arriva- pure, quando nel 1938 la fa- ta già da quasi 500 anni al miglia Baiocchi si trasferisce seguito dei “barbari” che ave- con le proprie vacche brune vano invaso l’impero romano, alpine a Praticello di Gatta- quindi era ben ambientata e tico, in paese gli altri alleva- diventata “autoctona”. In pro- tori avevano tutti le vacche vincia di Reggio negli anni 50 rosse, tutti tranne loro, che del 900 ce n’erano quasi 200 invece ora sono tra i protago- mila capi, che però negli anni nisti di un rilancio che ormai 70 erano rimasti poco più di viene trattato come un “caso 800, a rischio quindi di estin- di scuola” nel recupero della zione della razza. biodiversità animale. I Baioc- Alcuni allevatori però hanno chi hanno iniziato nel 2008 a pensato al rilancio, con suc- a 3.660 capi, gli allevamenti del loro latte, anche se la raz- farsi fare le proprie forme da cesso, tanto che il formag- sono ormai ben oltre i 100 za era a triplice attitudine. un caseificio privato del par- gio delle vacche rosse è un e se ne fanno circa 20 mila Tra i produttori c’è anche la mense, che le tiene anche in prodotto di alto livello, che forme all’anno in diversi ca- nostra associata Azienda stagionatura, quindi dal 2010 strappa prezzi ben superiori seifici, non solo nel reggiano. agricola Baiocchi a Praticello hanno iniziato la vendita di- a quello “ordinario”. Ad esem- Hanno costituito anche l’As- di Gattatico; un’azienda stori- retta in fiere e mercati, con pio, si può andare dai 13 sociazione nazionale alleva- ca con una continuità di oltre un impegno certo gravoso euro/kg per un 12 mesi, fino tori di bovine di Razza Reg- un secolo alle spalle, infatti ma anche carico di soddisfa- a 50 euro per un 66 mesi. Chi giana (ANABoRaRe), che ha fa parte del registro Unionca- zioni. L’azienda si può trova- ha scommesso sulla ‘rossa’ sede a Reggio. Nel tempo le mere delle aziende storiche. re anche sul sito regionale de quindi se la cava bene, ed in- Rosse sono state rivalutate, Dal 2003 ha reintrodotto la “La spesa in campagna”. tanto la razza è , risalita soprattutto per l’eccellenza Rossa, che ora è l’unica raz- g Il “furmaìn”, o formaggino che un tempo si faceva a casa in inverno Rilanciato da qualche anno, è una caciottina che si realizzava dopo la chiusura invernale dei caseifici

REGGIO EMILIA – Formaggio di latte sorzio Conva cui è affidato un marchio to, cioè 5-6 chili. Nel suo caso, queste vaccino, è una caciotta priva di additivi camerale ed un disciplinare produttivo. forme vengono tagliate al banco nello e conservanti, si presenta come una for- La zona di produzione – non a caso – va spaccio aziendale e ci dice che le ven- ma di formaggio sferica appiattita, con oltre la provincia reggiana per investire dite raggiungono i 25-30 chili nei mesi scalzo leggermente convesso, e varia l’intero territorio del Consorzio Parmi- invernali, mentre calano nei mesi caldi, da un peso medio che può andare dai giano Reggiano, e tra gli otto soci quando sono più ricercati formaggi fre- 500 a 6.000 grammi. L’aspetto esterno fondatori vi erano infatti un ca- schi come le mozzarelle. varia a seconda delle due tipologie della seificio di Carpi ed uno del Questo che era considerato il caciotta: fresca (a pasta tenera da latte bolognese (Gaggio Mon- “formaggio di casa”, antica- pastorizzato) con meno di 90 giorni di tano). mente prodotto durante la stagionatura, o stagionata (a pasta se- Tra questi vi era e vi è la stagione invernale, che le midura da latte non pastorizzato o sola- società agricola Fondo nostre rezdore – donne di mente termizzato) con minimo 90 giorni Possioncella della fami- casa – facevano da latte di stagionatura, che può protrarsi sino a glia Perini di Guastalla e ottenuto dalle vacche dopo un anno. Il Furmaìn fresco ha una cro- noi abbiamo chiesto rag- il periodo di messa in asciut- sta di colore bianco-panna e una pasta guagli a Mirco Perini, il quale ta, appunto quando i casei- dolce, elastica e soffice, mentre quello ci dice che la stagionatura mini- fici chiudevano per alcuni mesi, stagionato è più tendente al giallognolo ma di 90 giorni (voluta dall’Ausl e non rischiò invece la scomparsa in Emilia e presenta una pasta più soda e più pic- dalla tradizione, infatti ne bastavano 60), nella seconda metà del Novecento, cante al gusto. gli crea qualche problema; il formaggio quando si iniziò a produrre il Parmigiano È stata la Provincia di Reggio a rilanciar- infatti secca, quindi per mantenere un Reggiano tutto l’anno. È bene però che lo nel 2011, in collaborazione con alcuni po’ di morbidezza deve realizzare le questa tradizione non sia morta. caseifici cooperativi e privati, con il Con- forme con il peso massimo consenti- Gianni Verzelloni 11 attualità Due forme al giorno di Parmigiano di ‘Bianca Modenese’

ZOCCA (Modena) - A valoriz- zare il latte di Bianca c’è il Ca- Le produce un piccolo caseificio dell’Appennino seificio Rosola, che prende il nome dalla località omonima che sta valorizzando le poche forme ottenute a pochi chilometri da Zocca, con il pregiato latte nell’Appennino modenese. La struttura cooperativa che gestisce l’attività è nata nel 1966 per volontà degli alleva- tori locali, stanchi di vendere il latte prodotto nelle loro stalle a caseifici privati. Ogni giorno nel Caseificio Rosola nascono 6 forme di cui 2 di Bianca Modenese. La matri- cola di riconoscimento attri- buitale dal Consorzio di tutela del Parmigiano all’atto della fondazione è la 1026. Il Caseificio è com- posto da sette soci, sono i figli ed i nipoti dei soci fondatori, che caparbiamente pascolo, con namento delle materie prime stituiti da decine e decine di resistono e con- l’avvicenda- è garantito dalle produzioni essenze vegetali, che confe- tinuano l’attività di mento dei ce- aziendali. Ed è proprio que- riscono al latte e conseguen- allevamento di bo- reali ogni cin- sto il punto di forza del Par- temente ai prodotti da esso vini pur tra mille difficoltà. Le que anni, tutti i foraggi e migiano Reggiano e di tutti i derivati, una varietà di aromi dimensioni delle sette azien- tutti i cereali sono utilizzati latticini del Caseificio Rosola, e sapori che ne caratterizza- de sono molto piccole, i ter- per l’alimentazione delle bo- infatti i foraggi prodotti nei no fortemente l’identità. reni sono tutti coltivati a prati- vine, così che l’approvvigio- prati di montagna sono co- g Una razza bovina quasi estinta ma ‘salvata’ grazie agli allevatori custodi Lavoro, carne e latte: con queste caratteristiche attitudinali negli anni Cinquanta si contavano 230 mila esemplari

MODENA - La Bianca Modenese, ti- damente sostituita da razze d’im- della Bianca Modenese, che prevede pica razza bovina caratteristica della portazione, più produttive. Oggi gli la produzione di Parmigiano Reggia- provincia di Modena, è stata selezio- esemplari di Modenese sono ridotti no con solo latte di “Bianca”. Per fare nata nel modenese e si è diffusa qua- a poche centinaia. Lo sviluppo della questo è stata stipulata una conven- si esclusivamente in questo territorio produzione del Parmigiano Reggiano zione tra la Provincia, un Caseificio e e in poche aree adiacenti (zona di nel modenese, a cavallo tra ottocento alcuni Allevatori che ha consentito di Correggio nel reggiano, Oltrepò man- e novecento, si è avuto proprio con il iniziare la produzione: la prima forma tovano, alcuni comuni della pianura latte di questa razza. Le caratteristiche di Parmigiano Reggiano “di Bianca” è bolognese). Le prime tracce di questa qualitative del latte di Bianca Modene- uscita dalla caldaia il giorno 4 aprile bovina - presidio Slow Food dal 2006 se lo rendono infatti particolarmente 2005. Ma dalla Bianca non si ricavano - si incontrano a metà dell’800. Cento idoneo per la trasformazione in Parmi- solo formaggi: altrettanto importante anni fa se ne contavano circa 50.000 giano Reggiano, visto l’ottimo rappor- è la produzione di carne, la cui bontà capi, cinquanta anni fa si raggiunsero i to fra tenore di grasso e di proteine e è nota da sempre ai buongustai mo- 230.000 esemplari tra provincia di Mo- l’alta qualità della sua caseina. denesi. La commercializzazione delle dena e zone limitrofe. La Provincia di Modena, con la colla- carni di capi di Modenese viene oggi Nel frattempo la razza era stata ribat- borazione del Movimento Slow Food e effettuata in piccole quantità e su pre- tezzata Bianca Val Padana con un de- dell’Associazione provinciale alleva- notazione, ma la richiesta è in aumen- creto ministeriale del 1935 che ne fis- tori, ha promosso un progetto per la to e si prevede di creare un circuito sava anche i caratteri distintivi di razza. tutela della biodiversità animale attra- che interessi ristoranti e macellerie di Poi il declino: la Modenese fu rapi- verso il recupero e la valorizzazione qualità.

12 attualità Prezzo bietole, c’è l’accordo tra produttori ed Eridania Cristian Calestani

PARMA - Sottoscritto l’accor- raggiungere i 39-40 euro a do interprofessionale tra Eri- Stabilito il prezzo delle bietole tonnellata bietola a 16 gradi dania Sadam e le associazio- polarimetrici. Per la determi- ni bieticole (Confederazione a 37 euro a tonnellata nazione del prezzo è risulta- generale bieticoltori italiani e to determinante il contributo Nuova Abi) per il conferimen- delle associazioni bieticole to delle barbabietole da zuc- quella industriale dello stabi- dell’attività di trasformazione che, con la valorizzazione chero allo stabilimento di San limento di San Quirico, che industriale”. negli impianti biogas delle Quirico di Sissa Trecasali rappresenta il bacino di rife- Secondo quanto previsto polpe surpressate, consento- per la prossima campagna, rimento per i bieticoltori delle dall’accordo, per il 2018/2019 no un’integrazione di 4 euro/ 2018/2019. province di Parma, Piacenza, il prezzo minimo stabilito, per tonnellata bietola. “L’accordo – come riporta Reggio Emilia, Modena, Cre- il bacino tradizionale, è di 37 “La sottoscrizione dell’ac- una nota a firma dell’azienda mona, Mantova, Lodi, Pavia euro a tonnellata bietola a 16 cordo – ha commentato la e delle associazioni di bie- ed Alessandria. gradi polarimetrici, che potrà presidente uscente di Cia ticoltori - fa seguito alla pre- Centrale per la nuova campa- essere integrato in funzione Parma Ilenia Rosi – permette cedente sottoscrizione delle gna l’impegno a mantenere dell’andamento del prezzo agli agricoltori di avere un’al- linee guida e all’avvio della una superficie di coltivazione dello zucchero venduto sul ternativa colturale in più e di raccolta delle offerte di colti- bieticola almeno pari a quella mercato da Sadam, oltre che veder proseguire una filiera vazione, tuttora in corso da avuta nel 2017/2018 (circa 6 con risorse del Fondo bieti- radicata nel nostro territorio, parte di Sadam, con l’obiet- mila ettari, ndr), obiettivo in- colo nazionale ed eventuali nel quale la bieticoltura porta tivo di mantenere la struttura dispensabile per consentire stanziamenti previsti dalle lavoro ad un intero indotto”. agricola del comprensorio e la corretta programmazione Regioni, puntando così a g Corte Ue su quote latte: Italia è inadempiente, se non si uniforma possibili penali

DALLA REDAZIONE - Ci La sentenza costituisce l’at- miliardi di euro, così come tire dal 1992 e fino al 2009, risiamo. L’ultima sentenza to conclusivo di un delicato osservato dalla stessa Cor- hanno spesso infiammato il della Corte di giustizia Ue, re- contenzioso che ha opposto te, l’Italia è accusata di non dibattito politico e istituzio- lativa al prelievo supplemen- l’Italia alla Commissione eu- aver adottato, in un periodo nale. tare imputato all’Italia per ropea. In aggiunta, infatti, di 12 anni, le opportune mi- “In tale contesto - dichiara il il superamento delle quote alle enormi somme addebi- sure legislative per consenti- presidente Dino Scanavino latte, riaccende le luci su una tate all’Italia per il prelievo re il recupero delle multe dai - la posizione della nostra vicenda che ha caratterizzato supplementare latte non ri- produttori responsabili. Ciò, Confederazione è sempre in negativo la politica agricola scosso, causa superamento osserva la Cia, nonostante i stata trasparente e a favore nazionale ed ha minato l’im- della produzione rispetto alla tentativi legislativi che, a par- del rispetto delle regole”. magine di un’agricoltura fatta quota nazionale, ciò che è di operatori onesti che, con il acclarato dalla sentenza è loro impegno, contribuiscono che lo stato italiano ha violato alla crescita sociale, econo- gli obblighi di ottenere che il mica e ambientale del nostro pagamento del prelievo fosse Paese. È questo il giudizio effettivamente addebitato ai della Cia-Agricoltori italiani produttori inadempienti. in merito agli ultimi sviluppi in Nella sentenza è richiama- materia di quote latte. ta la presenza in Italia di un La Corte di giustizia dell’U- diffuso contenzioso sollevato nione europea, con sentenza dai produttori che ha paraliz- nella causa che vede con- zato per gran tempo le proce- trapposte la Commissione dure di recupero, ma - sostie- europea e l’Italia, per la que- ne la corte - l’Italia ha reso stione del prelievo supple- la normativa di diritto interno mentare per il superamento instabile e confusa, il che non delle quote latte nelle cam- ha reso possibile il recupero pagne lattiero-casearie da delle somme. Anche i piani di 1995/1996 al 2008/2009, ha rateizzazione non hanno fat- dichiarato l’Italia inadempien- to conseguire lo scopo. Oltre AUTOMOTOR srl Via Chizza,5/a Loc.Croce del Gallo– 46029 SUZZARA/MN Tel 0376 536031 – Fax 0376 530105 [email protected] te alle obbligazioni derivanti al danno economico dovuto www.automotorsuzzara.it dal diritto dell’Unione. al mancato recupero di 1,343 seguici su 13 attualità Cantine Riunite Civ consolida e si conferma leader del settore

REGGIO EMILIA - Un utile d’esercizio pari a 4,7 milioni di euro segmento del lambrusco e del pignoletto, oltre che in quello destinati a riserva, un patrimonio netto di 161 milioni di euro del prosecco e dei vini frizzanti veneti prodotti nelle Cantine - pari al 47% delle risorse complessive - e accantonamenti di Maschio di Treviso”, ha detto il presidente Casoli. 7,8 milioni di euro: sono tra i dati più rilevanti del bilancio di “Consolidiamo il nostro patrimonio – ha detto ancora Casoli Cantine Riunite Civ, che nel dicembre scorso ha svolto la pro- - e assicuriamo un’ottima remunerazione per i viticoltori che pria assemblea. La cooperativa ha approvato il bilancio chiuso nella vendemmia 2016 avevano conferito 870.000 quintali di al 31 luglio 2017 ed ha rinnovato le uve, per le quali è stato riconosciuto un prezzo medio di ripar- cariche sociali riconfermando to superiore ai 43 euro al quintale. In un contesto in cui, nel Corrado Casoli e Claudio corso degli ultimi anni, il consumo di vino è diminuito nei pae- Biondi, rispettivamen- si tradizionalmente produttori, mentre è aumentato nei grandi te presidente e vice paesi importatori, Cantine Riunite Civ ha saputo cogliere le presidente della opportunità derivanti dall’export - ha proseguito - con un incre- struttura. mento del fatturato del 6,8%, trainato dalle maggiori vendite Nel corso dell’as- nel continente americano (+10%). sise sono inter- Importante lo sviluppo conseguito in Europa (+3,5%), non- venuti, tra gli ché il consolidamento sul mercato Italia, pressoché in linea altri, il Ministro con le posizioni dello scorso anno”. Il Gruppo ha realizzato delle Politiche significativi investimenti a sostegno dei principali brand nelle agricole Mau- Americhe, in Germania, in Russia e in Italia, sia nel canale rizio Martina e Gdo sia in quello Horeca, che hanno visto protagonisti i vini Giovanni Luppi, emiliani lambrusco e pignoletto così come i vini frizzanti veneti presidente nazio- e il prosecco. nale di Legacoop “Prevediamo che il Gruppo facente capo a Cantine Riunite Civ Agroalimentare. chiuderà il 2017 con un fatturato consolidato che supererà i Riunite Civ oggi conta 580 milioni di euro di ricavi -, ivi compresi il fatturato di Gruppo quasi 1.700 soci produttori Italiano Vini Spa - che si conferma azienda leader nella pro- di uve e 16 cantine associate duzione di vini italiani di qualità - ha concluso Casoli -, il che in Emilia Romagna, Veneto e in al- colloca il Gruppo tra le più importanti aziende vitivinicole del tre regioni d’Italia. I ricavi della cooperativa ammontano a 237 mondo”. milioni di euro, “confermando così la propria leadership nel g Decifrato il codice genetico del patogeno che provoca la peronospora della vite

SAN MICHELE ALL’ADIGE (Trento) – È stato decifrato il codice genetico del Lo studio è stato realizzato dai patogeno che provoca la peronospora della vite, la Plasmopara viticola, malat- ricercatori della Fondazione Edmund tia responsabile ogni anno di gravi danni Mach di San Michele All’Adige in Italia e nel mondo. Lo rende noto la Fondazione Edmund Mach (Fem), i cui ricercatori hanno condotto lo studio. Il di sofisticati approcci genomici, ha pro- “Questa pubblicazione – genoma di questo patogena è stato ap- dotto una serie di risultati che potranno sottolinea il presidente Fem, pena pubblicato sulla rivista Scientific avere ricadute importanti nella lotta con- Andrea Segrè - ci sprona a reports (gruppo Nature). tro questo patogeno, riducendo così l’u- continuare a lavorare in attac- I ricercatori hanno scoperto, nell’ambito so di fungicidi di sintesi. co, ovvero nella ricerca più avanza- di un progetto finanziato dalla Provincia ta sul miglioramento genetico, per avere autonoma di Trento, che la peronospora piante più resistenti. Nei nostri laboratori passa piccoli Rna (Acido ribonuclico) e di San Michele stiamo anche investendo micro Rna alla pianta ospite, i quali re- nella difesa, cioè nella protezione dalle golano l’espressione di geni dell’ospite principali patologie vegetali. In sostan- in modo molto diretto. Inoltre è stata za, il nostro è un lavoro a tutto campo identificata una proteina della perono- per vincere la partita della sostenibilità”. spora che interagisce direttamente con I ricercatori hanno scoperto una nuova un gene di resistenza di vite. comunicazione bi-direzionale fra pero- Il genoma pubblicato riguarda uno spe- nospora e il suo ospite che coinvolge i cifico isolato di Plasmopara viticola che piccoli Rna. Questo scambio di piccoli infetta la vite in Trentino e tramite l’uso Rna, porta ad una regolazione genica 4 14 attualità Vino: la Regione aumenta la dotazione del bando ‘Investimenti’

BOLOGNA - Passano da dirottati sulla misura investi- L’importo totale degli investi- è stata quella di incremen- 4,1 a 7,8 milioni di euro le menti in cantina, che presen- menti supera i 20 milioni di tare la dotazione del bando risorse per l’ampliamento e ta invece un fabbisogno mol- euro. Dal Lambrusco al San- ‘Investimenti’, attingendo alle l’ammodernamento tecnolo- to superiore alla dotazione di giovese, dal Pignoletto all’Al- risorse non utilizzate per gli gico delle cantine emiliano partenza. bana, le etichette emiliano altri interventi, facendo così romagnole e per l’apertura Grazie alle risorse aggiunti- romagnole - spiega la Regio- scorrere la graduatoria per di piattaforme internet per la ve che si sono liberate, sarà ne - stanno riscuotendo un soddisfare un numero più vendita on-line delle etichette così possibile soddisfare un crescente interesse sui mer- elevato di domande. aziendali. Obiettivo: essere numero più alto di doman- cati, grazie ai passi in avanti La Regione fa sapere, inol- più competitivi sui mercati. de di contributo sul bando in compiuti sotto il profilo della tre, di essere pronta ad in- Lo ha deciso la Giunta regio- questione, per la precisione qualità e dell’innovazione. crementare ancora il budget nale che, nell’ambito di una 44, di cui 17 presentate da Proprio per consentire alle del bando, in caso di ulteriori rimodulazione dei fondi, in to- aziende agricole e 27 da im- aziende di essere più compe- economie sulle altre misure. tale circa 25,8 milioni di euro, prese agroindustriali. titive sui mercati, la decisione g assegnati dal ministero delle Politiche agricole all’Emilia Romagna per il sostegno del Cosa viene finanziato settore vitivinicolo nella cam- Il bando sugli investimenti in cantina finanzia con contributi a fondo perduto fino al 40% pagna 2017-2018, ha incre- delle spese i progetti per la costruzione e ristrutturazione di immobili ad uso produttivo, mentato il plafond. l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, nonché i costi sostenuti per l’allestimento In sostanza, una parte dei di negozi per la vendita diretta e la realizzazione di siti internet per le vendite on-line. La finanziamenti assegnati ini- dimensione economica dei progetti è compresa tra un minimo di 40 mila e un massimo di zialmente ad altri bandi del un milione di euro. Il budget finanziario è suddiviso in due tranche: il 30% delle risorse è pacchetto vino - “Promozione destinato a finanziare i progetti di aziende agricole che producono vino con le proprie uve e sui mercati dei Paesi terzi”, lo vendono direttamente; la fetta più grande, il restante 70% delle risorse, è invece riservato “Riconversione e ristruttura- alle imprese agroindustriali che commercializzano il vino prodotto con uve in prevalenza zione vigneti” e “Vendemmia acquistate da terzi o conferite da soci, come nel caso delle cooperative e cantine sociali. verde” - e non completamen- Tra i criteri di priorità adottati nella formazione delle due distinte graduatorie, il risparmio te utilizzati, nel complesso energetico, la sostenibilità dei processi produttivi. Punteggio aggiuntivo per i vini bio e cer- circa 3,7 milioni, sono stati tificati, le etichette Dop ed Igp. Decifrato il codice genetico del patogeno che provoca la peronospora della vite

4inter-specie che coinvolge geni che cleici di piccole dimensioni in termini di Fondazione Edmund Mach include Mat- contribuiscono alla difesa dell’ospite lunghezza che possono legarsi a Rna teo Brilli, Elisa Asquini, Mirko Moser e contro patogeni e fornirà ai ricercatori messaggeri che codificano per proteine. Michele Perazzolli, afferenti al Centro di degli importanti strumenti per utilizzare Questo legame di piccoli Rna all’Rna ricerca ed innovazione e Pier Luigi Bian- nuovi fungicidi basati sull’Rna, per la lot- messaggero previene la sintesi della chedi afferente al Centro di trasferimen- ta contro la peronospora. proteina corrispondente. Oltre ad Azed- to tecnologico. g “Plamopara viticola è un patogeno obbli- dine Si Ammour, il gruppo di ricerca alla gato, il che significa che non può vivere autonomamente - spiega Azeddine Si Ammour il principale autore dell’articolo -. P. viticola ricava energia sottraendo i nutrienti dalle cellule della vite ospite, connettendosi alle cellule di quest’ulti- ma mediante delle strutture chiamate “austori”. Con i miei collaboratori abbia- mo mostrato che la Plasmopara pas- sa piccoli Rna e micro Rna alla pianta ospite, i quali regolano l’espressione di geni dell’ospite in modo molto diret- to. Per controbattere all’attacco, la vite usa esattamente lo stesso processo per silenziare geni che sono coinvolti nella patogenicità”. Gli autori spiegano che piccoli Rna e micro Rna sono acidi nu- 15 attualità

All’agricoltore va riconosciuto sul piano economico il ruolo di tutore dell’ambiente

Cristiano Fini, presidente Cia Emilia Romagna

Segue da pag. 3 - Sul piano produttivo si dovrà anni buone capacità di gestione della risorsa continuare il percorso intrapreso verso il idrica: abbiamo però la necessità di trattenere riconoscimento della qualità ‘made in Emilia l’acqua durante i periodi piovosi in bacini idrici Romagna’. Siamo la Regione con più Dop e Igp in adeguatamente dimensionati alle esigenze del Italia e in Europa, dobbiamo attribuire maggiore territorio ed evitare sprechi attraverso l’utilizzo valore a questo primato per un maggior beneficio di sistemi irrigui all’avanguardia. Sul fronte alle aziende agricole. L’export dei prodotti fitosanitario, deve continuare il nostro sostegno agroalimentari emiliano romagnoli è la vera forza al genoma editing per una lotta più sostenibile che ci contraddistingue rispetto alle altre regioni, ai patogeni; contestualmente, necessitiamo di ciò non toglie che dobbiamo sentirci appagati prodotti più efficaci per debellare insetti e virosi da questo, al contrario dovremo aggredire quei sempre più aggressive, e per questo dovrà mercati che consentono spazi e marginalità per le arrivare un contributo sempre proficuo da parte nostre eccellenze. dei Consorzi fitosanitari. Le calamità imputabili Riguardo all’innovazione, migliorare la qualità ai cambiamenti climatici sono poi in costante dei nostri prodotti oltre che il benessere animale e la sostenibilità ambientale delle pratiche agronomiche, dipenderà inevitabilmente dall’applicazione di tecniche innovative, capaci di fornire agli agricoltori strumenti idonei a farci produrre meglio ed a minori costi. Il polo emiliano della meccatronica, la sperimentazione sulla cisgenetica e le risorse messe a disposizione dal Prsr, potranno contribuire ad incrementare lo sviluppo e le conoscenze delle nostre imprese. Il cammino intrapreso dalla nostra Regione Emilia Romagna per implementare l’autonomia regionale, per limitare il consumo di suolo e per aumento. Gelate tardive, tornado e violente consolidare l’incremento occupazionale, trova grandinate rischiano di compromettere i redditi il nostro pieno appoggio. Il coordinamento del delle aziende agricole, ed i metodi di lotta passiva Tavolo regionale per l’Imprenditoria, affidato come le assicurazioni diventano strumenti sempre temporaneamente a Cia Emilia Romagna, è più indispensabili per le nostre imprese. l’occasione per consolidare il ruolo propositivo Pertanto, dovremo attribuire maggiore della nostra associazione nel panorama importanza ai Consorzi di Difesa, affinché regionale e va affrontato con grande senso di possano costruire insieme alle compagnie responsabilità. assicurative nuove polizze volte alla gestione del Il tema delle politiche faunistico-venatorie merita rischio e alla stabilizzazione del reddito, anche un capitolo a sé stante: se da un lato appare attraverso fondi mutualistici. scontata la collaborazione tra associazioni Infine il credito: le aziende necessitano di agricole e venatorie per limitare i danni nelle investimenti per ampliarsi ed ammodernarsi, campagne, deve essere altrettanto scontato e per fare ciò servono loro adeguati strumenti un progetto dell’Amministrazione regionale finanziari. Considerando lo stato attuale dei capace di mettere in campo strumenti idonei alla consorzi fidi regionali, enti che rimangono prevenzione dei danni da animali nocivi. tuttora utili alle imprese, dovremo rivedere il loro I cambiamenti climatici stanno mettendo a dura dimensionamento, accorpandoli e dando origine prova la resistenza delle piante sotto il profilo ad un unico consorzio fidi regionale, capace di sanitario e di approvvigionamento idrico. fornire strumenti efficaci di garanzia verso le I Consorzi di bonifica emiliano romagnoli hanno, banche. in larga parte, dimostrato nel corso degli g

16 attualità

Grano duro, rinnovato l’accordo di filiera tra cerealicoltori e Barilla

BOLOGNA - Più remunerati- vità per le imprese agricole, Si tratta di una fornitura pari a 120 mila tonnellate più qualità per i consumatori e produzioni più sostenibili, all’anno per il biennio 2018-2019 e riguarda una grazie all’adozione di tecni- superficie coltivata di circa 20 mila ettari che agronomiche che ridu- cono in misura significativa l’impatto sull’ambiente. Sono di vita - è stato infatti siglato Come sarà calcolato il gli aspetti chiave dell’accor- per la prima volta nel 2006 - prezzo garantito do di filiera triennale (2017- ha consentito di far nascere L’altra novità sostanziale sca- 2019) per il grano duro di in Emilia Romagna un polo di turita dal rinnovo dell’intesa elevato standard qualitativo eccellenza per la produzione per il biennio 2018-2109 ri- tra la Barilla, leader mondia- di grano duro di alta qualità. guarda l’incremento di cinque le per la pasta, e le principali Un prodotto dalle caratte- euro a tonnellata del prezzo organizzazioni di produttori ristiche ideali per la pasta garantito, per una quota pre- cerealicoli dell’Emilia Roma- “top quality” firmata Barilla, fissata del 30% della produ- gna, che hanno sottoscritto a competitivo rispetto ai grani zione conferita; aumento che Bologna, presso la sede della di importazione, e che al tem- farà così salire il compenso Regione, il rinnovo dell’intesa po stesso offre agli agricoltori pagato agli agricoltori dai 240 quadro nella parte economi- l’opportunità di uno sbocco euro a tonnellata per il grano ca e nei requisiti di qualità commerciale interessante con contenuto proteico del della materia prima, alla pre- sotto il profilo economico, an- 13%, ai 250 euro nel caso di senza dell’assessore regio- che grazie ai premi legati alla una percentuale del 13,5%, nale all’Agricoltura, Simona qualità e ai contributi gover- per arrivare infine a toccare i Caselli. L’accordo, promosso nativi, in un comparto - quello 260 euro, sempre a tonnella- dalla Regione, prevede la delle commodity - sottoposto ta, per merce con contenuto qualità e all’adesione agli im- fornitura all’azienda di Parma a forti oscillazioni di prezzo di proteine uguale o superio- pegni previsti dall’accordo. di un quantitativo di 120 mila sui mercati internazionali. re al 14%. In più gli agricoltori potran- tonnellate per quest’anno e Molteplici anche i vantaggi Per il pagamento della re- no accedere ai contributi per per il 2019, per una superfi- per l’azienda di Parma, che stante quota del 70% del pro- ettaro stanziati dal ministero cie coltivata di circa 20 mila potrà contare su varietà di dotto conferito, si farà invece delle Politiche agricole, per ettari all’anno, e rappresenta grano appositamente sele- riferimento ai listini della Bor- chi aderisce ai contratti di fi- un modello di organizzazione zionate e su un bacino di sa merci di Bologna: prezzo liera di durata triennale. Le della filiera, dal campo alla ta- approvvigionamento limitrofo al quale si aggiungono poi i risorse a disposizione per il vola, che nei suoi dodici anni agli stabilimenti produttivi. premi legati ai parametri di 2018 sono state raddoppiate rispetto alla scorsa campa- gna e ammontano in totale a 20 milioni di euro. A questi pagamenti, inoltre, potranno aggiungersi i compensi per i servizi di stoccaggio, dai 12 ai 23 euro a tonnellata secondo il periodo di consegna della merce. A sottoscrivere il rin- novo dell’intesa con il gruppo Barilla le stesse organizza- zioni firmatarie dell’accordo di base: Op Grandi colture italiane, Op Cereali, Con- sorzio agrario Terre padane, Consorzio agrario di Parma, Consorzio agrario dell’Emilia e Consorzio agrario Adriati- co. A queste sigle si aggiun- ge, come negli anni scorsi, la Società produttori sementi, fornitrice del seme di varietà appositamente selezionate. g

17 Speciale Congressi

emilia romagna Cristiano Fini eletto presidente della Cia Emilia Romagna

Raccoglie il testimone di BOLOGNA - È Cristiano Fini il nuovo presidente della Cia Emilia Romagna, eletto dall’Assemblea del 31 gennaio scorso. A conclusione delle assise Antonio Dosi che ha concluso provinciali della Confederazione, i delegati hanno indicato il nuovo vertice il suo mandato d’Organizzazione che resterà in carica 4 anni. Eletti anche i vice presidenti: sono Antenore Cervi (presidente della Cia reggiana, con funzione di vicario) Indicati anche i vice presidenti: e Stefano Francia dell’Agia di Ravenna. Antenore Cervi e Stefano Francia Fini, 46 anni, conduce un’azienda di 15 ettari investiti a vigneto biologico a Castelfranco Emilia. Ha guidato la Cia di Modena per 8 anni ed ha co- Sono intervenuti, tra gli altri, ordinato per due anni Agrinsieme Modena. Fa parte del Consiglio di am- ministrazione di Cantine Riunite Civ ed è membro della Giunta camerale il sindaco di Bologna Virginio di Modena. Fini raccoglie il testimone di Antonio Dosi che ha concluso il Merola, il presidente della proprio mandato. Regione Emilia Romagna, Ruolo propositivo nei confronti della Regione, innovazione e sostenibilità economica delle imprese, alleggerimento da oneri burocratici e progetti Stefano Bonaccini e l’assessore per contrastare il cambiamento climatico sono al centro del programma del regionale all’Agricoltura, Simona neo presidente (che sintetizziamo nell’editoriale di Agrimpresa). Caselli, mentre ha concluso i Sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Bologna Virginio Merola, il presi- lavori il presidente Cia nazionale, dente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini e l’assessore regio- nale all’Agricoltura, Simona Caselli. Secondo Scanavino Ha concluso la giornata il presidente Cia nazionale, Secondo Scanavino.

Bonaccini: “Incentivi per il recupero delle aree degradate e attività agricola”

DALLA REDAZIONE – Il pre- congressuali della Cia – sia ha poi insistito sul ruolo in- presidente della Regione Ste- sidente uscente Antonio un percorso comune da fare, novativo dei giovani per l’ap- fano Bonaccini, che è partito Dosi ha aperto l’Assemblea condiviso tra organizzazione proccio alle nuove tecnolo- rilevando la crisi della rap- elettiva di Cia – Agricoltori e Città metropolitana; questo gie, ha vantato poi l’esistenza presentanza in generale (non Italiani dell’Emilia Romagna deve portare a condividere di ben 95 Goi (Gruppi opera- solo quindi della politica ma ricordando un passaggio del- obiettivi e ‘governance’ del tivi per l’innovazione) che sta anche di sindacati ed asso- la relazione di quattro anni territorio. Ha poi insistito sul diventando un esempio su ciazioni), e che l’unica stra- prima, quando si rilevava ruolo dell’agricoltura urbana, scala europea. da per ridare credibilità alle come solo il 17% del prezzo come componente fonda- Si è quindi soffermata sul rappresentanze è il “fare”, ri- pagato dal consumatore me- mentale di uno sviluppo so- boom delle domande relative vendicando quindi i risultati diamente arriva all’agricolto- stenibile, che costituisce un ai contributi per il biologico, ottenuti dalla Regione Emilia re “Perdiamo ancora quote nuovo modello ed una parte sottolineando che alla fine Romagna negli ultimi anni, di reddito” ha ricordato, sul importante del futuro. di questa Pac (2020) le su- dalla più alta crescita del Pil piano interno ha rilevato con A seguire è intervenuta l’as- perfici in regione potrebbero rispetto alla media nazionale, soddisfazione il completa- sessore regionale all’Agricol- essere raddoppiante rispetto al primato di export pro ca- mento dell’”autoriforma”, per tura Simona Caselli, che ha all’inizio della programma- pite. Tra le cose sottolineate poi riassumere il documen- ringraziato Dosi per la col- zione (2014). Ha infine riba- anche la ricostruzione post to programmatico che pone laborazione in questi anni, dito l’impegno a ridurre la terremoto, definita “esempla- all’attenzione le analisi di Cia ha quindi rimarcato le cose burocrazia, ed ha sottolinea- re”. Ha quindi rivendicato il e le proposte per i prossimi bellissime fatte con le “Don- to come sia nei confronti dei valore della legge che ferma anni. Nella parte conclusiva ne in Campo” di Cia, come disastri naturali che dei danni il consumo di suolo agricolo ha poi ricordato com è cam- lo scorso 8 marzo, passando da fauna vanno previsti stru- vergine, affermando che pre- biato in positivo il clima di quindi a sottolineare i primati menti nuovi, ricordando che sto saranno stabiliti anche in- coesione dentro all’Organiz- di qualità del nostro agroa- le leggi vigenti nel nostro centivi per il recupero di aree zazione regionale, e come nel limentare, che consente an- Paese – per la fauna – sono degradate, anche per l’attività contempo si è evoluta anche che – è il caso del Parmigiano state fatte quando i selvatici agricola che può dare lavoro. la struttura sul territorio, con Reggiano – di far vivere alcu- erano un quarto di quelli at- In veste di coordinatore delle accorpamenti e fusioni. ne zone ‘svantaggiate’ come tuali, quindi le normative non regioni europee ha sottoline- Sono quindi seguiti i salu- quelle di montagna. sono più adeguate, annun- ato la contrarietà di tutte le ti istituzionali a partire dal Ha inoltre detto che va me- ciando quindi che al centro regioni alle impostazioni di bi- sindaco di Bologna Virginio glio compreso il valore del del nuovo Piano faunistico lancio del dopo Brexit, con la Merola , che ha rilevato come cibo, con più attenzione alla regionale ci sarà la tutela del discussione in corso che pre- innovare e fare squadra – tra i qualità, che però non può lavoro agricolo. vederebbe tagli a Pac e fondi contenuti principali delle tesi corrispondere a prezzi bassi; A seguire è intervenuto il di coesione, chiedendo 4 18 Speciale Congressi emilia romagna Cristiano Fini eletto presidente della Cia Emilia Romagna

Scanavino: “Unità? È un feticcio del passato e va ricercata con soggetti anche esterni all’agricoltura” Il presidente nazionale Secondo Scanavino nel concludere i lavori dell’Assemblea in Emilia Ro- magna ha sottolineato di aver voluto essere presente per l’importanza della regione nella Cia e per salutare Dosi, collega ed in questi anni diventato amico. Si è detto poi sicuro che Fini farà molto bene. Si è detto quindi contento del dibattito, con interventi degli agricoltori mai banali, Bonaccini: “Incentivi per il recupero delle aree degradate e attività agricola” in generale è anche contento della presenza di giovani alle assemblee Cia e del loro ingresso ne- gli organi dirigenti. Tra le attività svolte ha sottolineato “Territorio come destino”, che significa di mobilitarsi su questi fare reddito ma garantire nel contempo rispetto dell’ecosistema e della società. temi. Tra gli impegni sottoli- Si è detto quindi soddisfatto del fatto che diverse proposte Cia siano state recepite da leggi, neati anche nuovi invasi per ma molto insoddisfatto di come sono stati gestiti (dal Governo) i rapporti con l’agricoltura e le l’acqua e lotta al dissesto, rappresentanze. In particolare sulla legge per il caporalato, nella quale si sono inserite nel penale per poi concludere afferman- fattispecie che prima erano soggette a sanzioni amministrative, ha detto che è stato consultato do che una nazione che si un legale e che al prossimo Parlamento sarà presentata una nostra proposta di modifica, sulla sta riprendendo soprattutto quale si farà azione di “lobby”. Il presidente ha poi approfondito i temi della nuova Pac, parlando grazie all’export compirebbe di proposte per una riforma in profondità. Quanto alla Cia, ha sottolineato i processi di accor- una follia se imponesse dazi pamento che stanno avvenendo tra le strutture territoriali. Ha parlato di unità come “feticcio ai prodotti esteri, e per finire del passato”, sottolineando che essa va ricercata con soggetti anche esterni all’agricoltura. In ha sottolineato la richiesta di conclusione, sul piano politico e sindacale, ha ribadito la natura della Cia come organizzazione ulteriori spazi di autonomia autonoma ed aperta al confronto con tutti. presentata al Governo, “per- ché le Regioni migliori vanno premiate”. Di rilievo anche l’intervento del presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano (ed as- sociato Cia) Nicola Bertinelli, che ha sottolineato come il formaggio viva un momento felice, ma se quest’anno non si ferma la crescita produtti- va, assisteremo nei prossimi anni alla peggior crisi mai vista. Ha quindi sottolineato le quattro strade su cui si lavora per valorizzare il prodotto: ri- posizionamento della marca sul mercato nazionale, cre- scita all’estero in nuovi paesi, lotta alle contraffazioni, ven- dite dirette. 19 Speciale Congressi

imola piacenza Giordano Zambrini rieletto Franco Boeri al vertice all’unanimità presidente della Confederazione della Cia imolese di Piacenza

IMOLA - L’Assemblea elettiva di Imola, svolta il 18 gennaio PIACENZA - Franco Boeri, imprenditore agricolo di Ferriere scorso presso Hotel Mulino Rosso, ha rieletto all’unanimità (Piacenza), è il nuovo presidente della Cia piacentina. Giordano Zambrini presidente della Confederazione. Succede a Giovanni Malchiodi che ha retto l’incarico per Zambrini , imprenditore agricolo, contitolare di una azienda due mandati. Vicepresidente è stato eletto Fabio Giromet- ad indirizzo fruttiviticolo, ha sottolineato nel suo intervento ta. - alla presenza degli amministratori locali, nonchè del vice Nel corso dell’assemblea il neo-presidente, eletto all’una- presidente nazionale della Confederazione, Cinzia Pagni - nimità, ha preso la parola per ringraziare i delegati per la la necessità di continuare a investire su una metodologia fiducia e si è detto pronto ad una piena collaborazione di governo condivisa fra pubblico e privato, finalizzata allo sinergica per mantenere e ulteriormente migliorare il ser- sviluppo del territorio imolese, cerniera fra la Romagna e vizio del “sistema” Cia a favore dei soci. il bolognese. “È necessario per il nostro territorio investire “Quello di agricoltore è per me - ha detto - un ritorno ad in maniera pianificata puntando innanzitutto sulla cultura un antico amore ed una passione della mia giovinezza”. e sulla formazione in campo agroalimentare, incentrata Boeri infatti, dopo una lunga esperienza come dirigente sullo sviluppo dell’Istituto tecnico agrario Scarabelli (è stato direttore di Acap, ora Seta, azienda dei trasporti come elemento di base per la creazione di un Campus pubblici), da dieci anni conduce un’azienda a Ferriere dove interdisciplinare gestito da una apposita fondazione – ha produce patate, miele e piccoli frutti, con un laboratorio detto Zambrini -. Dobbiamo avere obiettivi ambiziosi, ma per miele e marmellate ed ora anche un piccolo agrituri- realizzabili in un territorio come quello imolese”. smo. Zambrini ha commentato positivamente l’intervento Il classico esempio di quella multifunzionalità che consen- del presidente di Confagricoltura Bologna Guglielmo te agli imprenditori agricoli di vivere in montagna, “senza - ha aggiun- to - che venga riconosciuto quell’impre- scindibile ruo- lo di tutela del territorio che ci caratterizza. Le nostre sfide sono per uno sviluppo soste- nibile, con stra- tegie mirate in base alle differenziazioni del territorio piacentino. Dobbiamo aiutare i nostri associati ad affrontare la concor- renza contenendo i costi ed accorciando la filiera, aumen- tando il valore delle aziende con formazione, assistenza, accesso al credito e favorendo il ricambio generazionale. Per questo la nostra organizzazione deve erogare servizi puntuali ed efficaci. È necessario aggregare, favorire un ricambio culturale; dobbiamo portare avanti gli interessi di Garagnani che si è impegnato oltre che ad intensificare tutti, utilizzare al meglio le professionalità e l’intelligenza i rapporti di collaborazione sindacale, anche ad aprire emotiva delle persone”. rapporti di integrazione sui servizi nei confronti dei soci. Malchiodi nel suo saluto, ha rivendicato l’intenso lavoro “Questa può essere una prima, vera novità”, ha sottolineato. di progresso compiuto dall’organizzazione in questi dieci Così come la sottoscrizione entro febbraio di un contratto anni, “sempre supportato dalla Giunta; dopo un periodo di rete fra le società di servizio della Cia di Imola e della difficile, la Cia di Piacenza è cresciuta nel numero dei Cia di Ferrara. soci e grazie alla razionalizzazione del lavoro, operata di In ultimo Zambrini ha ravvisato la necessità di aprire concerto con la direttrice Bottazzi, oggi può offrire servizi un confronto con la società civile sul tema agricoltura, efficienti, con personale giovane, motivato e professionale. ambiente e salvaguardia del territorio, stili di vita. Rimango a disposizione della mia associazione nei ruoli che “Lo sviluppo sostenibile del nostro territorio deve il consiglio reputerà affidarmi, nella piena consapevolezza nascere da un confronto a 360 gradi a cui non vogliamo che alla Cia ho dato molto ed ho ricevuto da un punto di e non possiamo sottrarci – ha concluso Zambrini - e vista umano e professionale ancora di più”. ringrazio infine i soci della Confederazione che mi hanno Ed ha ricordato con orgoglio il numeroso gruppo di riconfermato la loro fiducia, per intraprendere assieme giovani che si è costituito sotto la sua presidenza. Tra gli i prossimi quattro anni che saranno caratterizzati da ospiti il presidente regionale (e vice nazionale) Antonio cambiamenti ancora più profondi”. Dosi e quello di Reggio Antenore Cervi.

20 Speciale Congressi reggio emilia ferrara L’Assemblea reggiana Un forte impegno ha rieletto Antenore Cervi per ridare un ruolo centrale presidente provinciale al settore agricolo Lo affiancano i vice Arianna Alberici Stefano Calderoni confermato presidente e Marco Cigarini FERRARA - “La nostra agricoltura deve ritornare al centro CANALI di REGGIO EMILIA - L’Assemblea elettiva di Cia – Agri- dell’agenda economica e fiscale della politica, perché in Italia coltori italiani di Reggio Emilia tenutasi sabato 20 gennaio non c’è nulla di più secondario del settore primario”. scorso alla Cantina Albinea Canali ha affidato al presidente È uno dei passaggi del- uscente Antenore Cervi un secondo mandato, per guidare l’or- la relazione di Stefano ganizzazione provinciale per i prossimi 4 anni, che dovranno Calderoni, imprendito- essere all’insegna dell’innovazione per dare all’agricoltura un re agricolo di 36 anni futuro sostenibile. Esigenza espressa anche dalle conclusioni - conduce un’azienda del vice presidente regionale Cristiano Fini, che l’ha sintetiz- a indirizzo orticolo a zata in una citazione da Albert Einstein, che afferma come, se Mesola - riconfermato si fanno sempre le stesse cose non ci si possono attendere alla guida di Cia – Agri- risultati diversi. Lo stesso tema dell’Assemblea è “Innovare per coltori italiani Ferrara. un futuro sostenibile”. Ad affiancare Caldero- Cervi, 53 anni, da Campegine, è titolare di un’azienda con alle- ni come vicepresidente vamento suinicolo ed avicolo. Sarà affiancato da due vice pre- ci sarà Massimo Piva - sidenti: Arianna Alberici che conduce un’azienda vitivinicola a risicoltore attivo nelle Boretto, Marco Cigarini, titolare a Correggio di un’azienda ad battaglie per la salva- indirizzo frutticolo e viticolo. guardia di riso e soia italiani - e una giunta rinnovata, grazie all’en- trata di nuovi membri come Gianfranco To- masoni, allevatore di Portomaggiore. “Attualmente – ha detto Calderoni - non si investe abbastanza sullo sviluppo del settore e allo stesso tempo si chiede sempre di più agli agricoltori, a livello di sostenibilità e qualità. Una tendenza che dobbiamo invertire, sollecitando il potenziamen- to dei mercati esistenti, un maggior controllo sulle speculazio- ni e l’apertura di nuovi sbocchi commerciali. Essenziale, poi, un confronto continuo con l’Europa, anche attraverso il rinnova- I lavori dell’Assemblea reggiana hanno visto anche un apprez- mento della Pac, che dovrebbe investire di più per dare valore zato intervento del presidente del Consorzio Parmigiano Reg- alle produzioni, garantire la sicurezza alimentare e la difesa di giano Nicola Bertinelli ed il saluto delle autorità, tra le quali il suolo e ambiente”. presidente della Provincia Giammaria Manghi e l’assessore al Importanti anche le politiche territoriali, finalizzate a semplifi- Bilancio del Comune di Reggio Daniele Marchi ed altri ammi- care e valorizzare il lavoro agricolo. “Le aziende agricole hanno nistratori locali. bisogno di interlocutori adeguati, perché l’eliminazione delle Diversi e vari come tematiche gl’interventi dei delegati. Era- province e la frammentazione degli enti locali ha fatto per- no presenti 89 delegati eletti dalle assemblee zonali, dei quali dere i punti di riferimento alle imprese. Servono più agevola- 25 donne ed 11 giovani, oltre a numerosi invitati, che insieme zioni fiscali – penso all’eliminazione delle tasse sui passi carrai hanno gremito la sala convegni della Cantina. - servizi di base nelle aree rurali per evitare lo spopolamento e Nella seduta pomeridiana riservata ai soli delegati sono sta- un maggior impegno per garantire la sicurezza delle aziende te approvate le modifiche allo Statuto proposte e tre Ordini agricole, che stanno subendo una serie preoccupante di sac- del giorno, uno relativo al lambrusco ed al suo controllo; un cheggi”. secondo sulla situazione idrica della val d’Enza e sulla Diretti- In questo contesto Cia Ferrara, anche grazie alla collaborazio- va nitrati, che continua a creare fastidi agli allevatori; un terzo ne con Cia Imola, punta a un pieno sostegno agli agricoltori sulla fauna selvatica ed il suo controllo. dal punto di vista politico-sindacale e della fornitura di servi- Quindi si è proceduto ad eleggere i delegati all’Assemblea re- zi e consulenza, con un’attenzione particolare verso i giovani gionale e la nuova Direzione provinciale che sarà composta da agricoltori. 61 membri. “Stiamo costruendo un’associazione forte e innovativa – ha Per l’agricoltura reggiana – ha sostenuto Cervi nella relazio- concluso il presidente - capace di affrontare le sfide che ci ne -, le sfide del presente impongono lo sviluppo di un nuo- aspettano e di dialogare con il mondo agricolo, creando mag- vo modello di riferimento che sappia coniugare produttività, giore unità. A Ferrara l’esperienza di Agrinsieme ha dimostrato competitività, sostenibilità, basandosi su due capisaldi: le in- che insieme si possono vincere battaglie importanti per la no- novazioni e il legame con il territorio, che consentono nuovi stra agricoltura e per chi, ogni giorno, si impegna per produrre, equilibri di filiera. creare occupazione e tutelare il territorio ferrarese”.

21 Speciale Congressi

bologna modena Marco Bergami Alberto Notari, 37 anni, riconfermato al vertice è il nuovo presidente dell’associazione a Modena Innovazione produttiva, meno burocrazia, Alla vicepresidenza eletto Maurizio controllo efficace della fauna selvatica: Casarini questi alcuni dei temi affrontati da Cia MODENA - Alberto Notari, imprenditore agricolo, è il nuovo Bologna-Città Metropolitana presidente della Cia – Agricoltori italiani di Modena. Notari, 37 anni, imprenditore agricolo di Carpi, è stato eletto nel corso BOLOGNA – “La Città Metropolitana è una grande opportuni- della settima Assem- tà: riteniamo necessario e utile per tutti che si vada a individua- blea d’Organizzazione re una figura politica che funga da punto di riferimento per le fondata 40 anni fa. Il organizzazioni agricole e la nuova Istituzione locale, allo scopo congresso provinciale di comprendere meglio i problemi e i bisogni dei produttori”. si è tenuto il 24 gen- Lo ha detto Marco Bergami nel corso della settima Assemblea naio, dopo un con- elettiva della Cia bolognese che lo ha riconfermato alla guida fronto sul territorio dell’organizzazione per un altro mandato. Il congresso provin- provinciale a partire ciale si è tenuto il 23 gennaio dopo un confronto con centinaia dal dicembre scorso di imprenditori associati tenuto nelle 5 assemblee zonali, che e che ha coinvolto hanno avuto inizio dal 12 dicembre dello scorso anno. centina di imprendi- Bergami ha affrontato, oltre agli argomenti congressuali, le te- tori associati. Durante matiche che riguardano i processi di semplificazione: “La Cia, l’assemblea, in cui è oltre a salutare con favore il percorso di rafforzamento delle stato anche eletto il Unione dei Comuni, ribadisce che “la burocrazia in agricoltura è vicepresidente Mau- un ‘temibile avversario’ per le imprese, sempre più pressate da rizio Casarini, la Confederazione ha ricordato le tappe che ha adempimenti e da più istituzioni”. Sul versante dei redditi Cia percorso l’associazione dagli anni della sua costituzione pre- continua a regi- miando con una targa i vertici che si sono succeduti dal ’77 ad strare un ingiusti- oggi. Il riconoscimento è stato dedicato a Ferildo Fiorini, tra i ficabile divario tra primi dirigenti dell’Organizzazione dalla sua costituzione. Han- prezzi dei prodotti no ricevuto il premio Fausto Balboni, Giuliana Ponzoni (primo pagati all’origine presidente agricoltore - e donna - di Modena), Maurizio Filip- ed al consumato- pini e il presidente uscente Cristiano Fini che ha consegnato la re. Sull’unità del targa alle figlie dello scomparso Franco Manni, Paola e Katia. mondo agricolo Fini cede quindi il testimone ad Alberto Notari, che avrà il com- Bergami ha ravvi- pito di completare il percorso aggregativo tra la Cia di Modena sato passi avan- con la Confederazione bolognese. “La Cia di Modena e quella ti, anche grazie di Bologna hanno intrapreso un percorso strategico per il fu- ad “Alleanza per turo e gli assetti territoriali – ha affermato il neo presidente l’Agricoltura” (un Notari - e credo che la scelta fatta vada portata a termine in coordinamento tempi relativamente brevi, per sancire un cammino che inevi- composto da Cia, tabilmente porterà benefici alle imprese associate dei due ter- Confagricoltura, ritori emiliani. Il nuovo soggetto - ha proseguito - avrà numeri Copagri e Ugc). “Esprimo tuttavia il mio rammarico per non tali per incidere maggiormente sul piano politico e, contempo- essere riusciti a presentare un’unica lista per il prossimo rinno- raneamente, potrà mettere a disposizione dei propri soci ser- vo del Consiglio della Camera di commercio, perché chiunque vizi più qualificati ed adeguati alle imprese ed alle persone. Mi andrà a rappresentare l’agricoltura avrebbe avuto più forza se pongo l’obiettivo di continuare il percorso di collaborazione fosse stato espressione dell’intero settore. Il mandato che si è intrapreso da Fini nel mantenere relazioni positive e costruttive concluso ha visto poi l’avvio e il consolidamento di una gra- con le istituzioni e le maestranze agricole. L’innovazione – ha duale integrazione tra la Cia di Bologna e la Cia di Modena, concluso Notari - è un tema consono ai giovani agricoltori, che che sta realizzando in questo modo le utili sinergie per erogare supporteremo in modo particolare per raggiungere obiettivi servizi qualificati e più competitivi”. produttivi ed economici”. Con l’avvio di Fico, “che abbiamo sostenuto sin dall’inizio – ha Notari, 37 anni, conduce una azienda di 11 ettari a Carpi in- osservato Bergami - attendiamo una ulteriore valorizzazione vestiti a vigneto. Laureato in Tecniche erboristiche presso la del made in Italy dove le nostre produzioni di qualità sono facoltà di Farmacia dell’Università di Modena e Reggio, è con- ben rappresentate”. Infine lo ‘scoglio’ della fauna selvatica: sigliere della cantina Riunite e Civ di San Marino di Carpi. “dobbiamo passare dalla logica della mera conservazione a Da un anno, in rappresentanza di Cia, è membro della Com- quella della corretta gestione – ha concluso – perché per il missione amministratrice del Consorzio fitosanitario provincia- contenimento delle specie in eccesso non si può confidare le di Modena. solo sulla caccia, ma bisogna potenziare l’azione del personale Sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Modena, Giancarlo istituzionale e le misure di autotutela esercitata dai proprietari/ Muzzarelli, il senatore Stefano Vaccari e l’On. Davide Baruffi e i conduttori dei fondi”. consiglieri regionali Luciana Serri ed Enrico Campedelli.

22 Speciale Congressi romagna parma Danilo Misirocchi Simone Basili è il nuovo confermato presidente presidente a Parma, di Cia Romagna affiancato dal vice Valter CESENA - È Danilo Misirocchi a guidare la Confederazione Bertoncini italiana agricoltori della Romagna per i prossimi quattro anni. Lo ha decretato all’unanimità l’Assemblea elettiva, la prima PARMA - Simone Basili, agricoltore 37enne di Fidenza, è il nuo- di Cia Romagna, riunitasi giovedì 25 gennaio a Cesena. I vo presidente di Cia Parma. Al suo fianco, come vicepresidente, vicepresidenti sono Lorenzo Falcioni (vicario) e Guglielmo ci sarà Valter Bertoncini. Basili, laureato in Scienze e tecnologie Mazzoni. agrarie all’Università Cattolica di Piacenza, dal 2010 guida, in- “Ho l’onore e l’onere di rappresentare la Cia in questa sua sieme alla madre Gabriella Mirani, l’agriturismo Viantiqua di nuova dimensione – afferma il presidente Misirocchi -. Stiamo Fornio di Fidenza, nel quale gestisce anche l’allevamento per parlando di circa sei mila aziende, di oltre diciotto mila soci, la produzione delle carni per l’agriturismo e cura i terreni per 106 dipendenti a tempo indeterminato, una presenza capillare la produzione di ortaggi, cereali e foraggi. In passato è stato sul territorio romagnolo con 35 sedi: il territorio è il punto di consigliere Apa e, negli ultimi quattro anni, è stato componen- partenza e di arrivo di tutta l’attività politica e dei sevizi. Rap- te della giunta di Cia Parma. presentiamo un’area vasta, articolata, dove sono presenti tante “Al mondo agricolo serve innovazione – ha dichiarato – non tipologie di colture con esigenze in certi casi simili, ma non solo tecnologica, ma soprattutto di idee affinché l’agricoltu- uguali. A tutte serve dare voce, a tutte serve dare una risposta. ra sia al centro del processo produttivo. Sono convinto che L’agricoltura è cambiata; le aziende si innovano, i servizi de- si debba puntare non tanto sulla quantità, ma sulla qualità e vono innovarsi partendo dalle esigenze delle imprese e delle sulla tipicità: elementi distintivi della nostra provincia. Questi persone associate. Vogliamo dar voce all’agricoltura nelle sue risultati si possono perseguire attraverso l’associazionismo e molteplici declinazioni per la società tutta, per i territori, per il l’unione di intenti”. “sistema Paese”. Dobbiamo valorizzare i nostri meriti a partire L’elezione di Basili è arrivata al termine di un’assemblea, con- da quello della sostenibilità dell’ambiente”. dotta dal direttore Guido Baratta, contraddistinta da un’ampia Sono moltissime le questioni sulle quali incentrare il lavoro da panoramica su tutti i temi dell’agricoltura parmense. svolgere in questo mandato di pari passo con il consolidamen- “Negli ultimi 10 anni l’agricoltura ha riconquistato un ruolo da to di Cia Romagna. In particolare Misirocchi si sofferma su due protagonista e di settore trainante dell’economia”, ha dichiara- aspetti: to nella relazione la presidente uscente Ilenia Rosi. la tutela delle aree interne e collinari. L’agricoltura contrasta il loro continuo spopolamento ed è necessario favorire la per- manenza delle persone in queste zone. Il tema riguarda tut- ti: la presenza dell’agricoltura si traduce in funzione sociale, presidio e manutenzione del territorio e contrasto al dissesto idrogeologico. Assicurazioni, gestione del rischio e tutela delle produzioni. Il sistema burocratico italiano è riuscito a trasfor- mare una vittoria ottenuta in sede europea in un’assurda scon- fitta: i fondi Ue sono a disposizione ma non arrivano alle azien- de agricole, a causa dei meccanismi elaborati nel nostro Paese. Le questioni del reddito da lavoro e il recupero della sua di- gnità, il sostegno al ricambio generazionale e il tema delle ag- gregazioni, sono trasversali a tutte le riflessioni affrontate in Assemblea e al lavoro che Cia Romagna continuerà a portare avanti da qui ai prossimi anni. Tante le autorità presenti: tra loro il deputato Giuseppe Ro- Nei giorni precedenti, l’Assemblea dell’Anp Romagna ha eletto manini, che ha parlato dell’incremento del numero di giovani presidente Wiliam Signani e vice Oretta Pedini. Stefania Mala- che si avvicinano all’agricoltura, e la deputata Patrizia Maestri, volti è la coordinatrice delle Donne in Campo Romagna. che ha sottolineato come il settore primario sia trainante per l’economia italiana. Significative le parole del presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, socio Cia Parma, Nicola Bertinelli: “Il mercato non è una catastrofe naturale, bensì il risultato delle scelte che si fanno. Per questo dovremo essere bravi ad aprire nuovi spazi, a creare condizioni affinché si pos- sano collocare le 350 mila forme in più prodotte negli ultimi due anni. Ma dovremo anche essere bravi a trovare gli stru- menti, in breve tempo, per controllare la crescita e congelare la produzione ai livelli del 2017”. All’assemblea hanno partecipato anche il delegato provin- ciale alle Attività produttive Gianpaolo Cantoni, il presidente di Confagricoltura Parma Mario Marini, il tecnico dell’Oi Po- modoro da industria Lorenzo Mantelli e l’apicoltrice Armanda Manghi. Conclusioni affidate al vicepresidente regionale An- tenore Cervi: “L’elemento chiave è l’unità del mondo agricolo facendo aggregazione ed innovazione”. 23 attualità Ape Sociale per lavori gravosi e precoci: dal 2018 possibile l’accesso ai benefici anche per gli operai agricoli Corrado Fusai

DALLA REDAZIONE - Uno degli obiettivi della riforma pensio- dell’accesso alla prestazione e non può in ogni caso superare nistica Monti-Fornero era quello di uniformare l’età pensiona- l’importo massimo mensile di 1.500 euro, ed è incompatibile bile di vecchiaia per tutte le categorie di lavoratori e senza più con i trattamenti per disoccupazione. distinzione tra donne e uomini. Questo obiettivo si realizza a L’Ape Sociale, che comunque ha ancora carattere sperimen- partire dal corrente anno 2018: l’età pensionabile per la gene- tale, è riservata ai lavoratori che, compiuti i 63 anni di età, si ralità delle lavoratrici e dei lavoratori, dipendenti e autonomi, trovano in una delle seguenti condizioni (in corsivo le novità è fissata in 66 anni e 7 mesi, mentre nel biennio 2019-2020 introdotte con effetto dal 2018): salirà a 67 anni. Resta di 20 anni il minimo di contributi per a) stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rappor- l’accesso alla pensione di vecchiaia. Ovviamente, il sistema to di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o ri- previdenziale prevede varie eccezioni a questi requisiti, sia per soluzione consensuale, e che abbiano concluso integralmente quanto riguarda l’età pensionabile (i lavoratori dipendenti inva- la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno lidi almeno all’80%), sia per quanto riguarda il numero minimo tre mesi e sono in possesso di un’anzianità contributiva di al- di contributi da aver versato (che può scendere fino a 15 anni). meno 30 anni; per quanto riguarda i disoccupati che hanno Nell’anno 2018 potranno accedere alla pensione anticipata, concluso da almeno 3 mesi la percezione di ammortizzatori quella che prescinde dall’età pensionabile, le donne che han- no versato almeno 41 e 10 mesi di contributi, e gli uomini che hanno versato almeno 42 e 10 mesi. Nel biennio 2019-2020 saranno necessari per le donne 42 anni e 3 mesi, per gli uo- mini 43 anni e 3 mesi. I requisiti appena illustrati, sia per la pensione di vecchiaia sia per la pensione anticipata, sono ragguardevoli. Il legislato- re, quindi, già dallo scorso anno ha pensato di introdurre due “strumenti” che possono consentire, in presenza di determi- nate condizioni, di anticipare l’accesso alla pensione. Si tratta dell’Anticipo pensionistico (Ape) su base Volontaria, dell’Ape Sociale e dei cosiddetti “Lavoratori precoci”. L’Ape Volontaria di fatto non è ancora entrata in funzione: si tratta di un prestito bancario che viene concesso a domanda (per questo si dice Ape Volontario), a coloro che cessano il proprio lavoro e attendono di conseguire la propria pensione di vecchiaia. Trattandosi di un prestito, è ovvio che do- vrà essere restituito con gli interessi, comprensivi di un’assicurazione sulla premorienza. Man- cano ancora alcuni dettagli (ad esempio, i tassi di interesse concordati con le ban- che), per cui torneremo a parlarne a sociali, ha esteso la possibilità di accesso tempo debito. all’Ape Sociale anche ai lavoratori che Accanto a quello volontario, è stato hanno cessato l’attività per scadenza previsto un Ape “Sociale” per casi del termine del rapporto di lavoro a particolari: è lo Stato ad erogare un tempo determinato, a condizione che importo che non deve essere resti- abbiano avuto nei 36 mesi precedenti tuito. la cessazione del rapporto, periodi di L’Ape Sociale è già in funzione dal lavoro dipendente per almeno 18 mesi; maggio dell’anno 2017, ma il suo fun- b) lavoratori dipendenti ed autonomi, zionamento è stato molto rallentato da che assistono, al momento della richie- un impianto burocratico complesso e da sta, da almeno sei mesi il coniuge o un pa- difficoltà di gestione da parte dell’Inps. Con rente di primo grado convivente con handicap l’ultima legge di bilancio, molte di queste diffi- in situazione di gravità, e sono in possesso di coltà dovrebbero essere superate e, grazie all’am- un’anzianità contributiva di almeno 30 anni; può ac- pliamento dei casi di possibile accesso, dovrebbero essere cedere all’Ape Sociale anche chi assiste un parente o affine di molti di più coloro che ne beneficeranno. Tra questi, va segna- secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della lata la categoria degli operai agricoli. persona con handicap grave abbiano compiuto 70 anni di età o siano anch’essi affetti da patologie invalidanti; Ape Sociale: chi può accedere e i requisiti richiesti c) lavoratori dipendenti ed autonomi, che hanno una riduzio- L’Ape Sociale è costituita da una indennità per una durata ne della capacità lavorativa, accertata dalle competenti com- non superiore al periodo intercorrente tra la data di accesso al missioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o beneficio ed il conseguimento dell’età anagrafica prevista per uguale al 74% e sono in possesso di un’anzianità contributiva l’accesso alla pensione di vecchiaia. L’indennità è pari all’im- di almeno 30 anni; porto della rata mensile della pensione calcolata al momento d) sono lavoratori dipendenti che svolgono da almeno sei 4 24 attualità

Ape Sociale per lavori gravosi e precoci: dal 2018 Approvato il riordino del Fondo di solidarietà possibile l’accesso ai benefici anche per gli operai agricoli nazionale in agricoltura Corrado Fusai Potrà essere attivato anche a fronte dei danni causati da fauna selvatica protetta 4anni in via continuativa attività lavorative “gravose” (per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente ROMA - La Conferenza Stato Regioni ha approvato lo sche- difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuati- ma di riordino del Fondo di solidarietà. Lo rende noto il vo) e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 36 anni; dal 2018 sono state aggiunte alcune categorie ed è sottolineando che la nuova norma promuove lo sviluppo stato ampliato l’intervallo temporale entro cui soddisfare il re- di strumenti assicurativi innovativi, anche tramite la nuo- quisito dello svolgimento dei “lavori gravosi”: o 7 anni negli ve polizze sperimentali e di fondi di mutualizzazione ed ultimi 10, oppure 6 anni negli ultimi 7; estende, inoltre, le coperture agevolate anche ad eventi e) per le donne viene ridotto il requisito contributivo richiesto di portata catastrofica, epizoozie, organismi nocivi ai ve- in misura pari a 12 mesi per ogni figlio nel limite massimo di getali. 2 anni. Il Fondo di solidarietà nazionale potrà essere attivato an- che a fronte dei danni causati da fauna selvatica protetta L’elenco dei lavori gravosi e sono state semplificate anche le procedure per mettere Ecco l’elenco delle mansioni gravose valido dal 2018: A. Ope- a disposizione delle Regioni le risorse per gli interven- rai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione ti compensativi e, nell’ambito delle polizze sperimentali, degli edifici; B. Conduttori di gru o di macchinari mobili per la sarà possibile mettere a punto meccanismi di calcolo del- perforazione nelle costruzioni; C. Conciatori di pelli e di pellic- le perdite. ce; D. Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante; Vi sarà una compressione dei costi di gestione delle poliz- E. Conduttori di mezzi pesanti e camion; F. Personale delle ze ed una semplificazione, con maggiore trasparenza dei professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere meccanismi di risarcimento del danno ed con lavoro organizzato in turni; G. Addetti all’assistenza per- è stata prevista inoltre la possibilità sonale di persone in condizioni di non autosufficienza; H. In- di calcolare le perdite sulla base segnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido; di indici, anche ai fini dell’e- I. Facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati; L. Per- rogazione degli interventi sonale non qualificato addetto ai servizi di pulizia; M. Opera- compensativi. tori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti; N. Operai “Abbiamo bisogno – ha di- dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca (per il computo chiarato il Ministro Marti- integrale dell’anno di lavoro si assume il numero minimo di na - di strumenti più forti giornate pari a 156); O. Pescatori della pesca costiera, in ac- a protezione del lavoro e que interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative; P. del reddito delle imprese Lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione agricole, soprattutto da- e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature; Q. vanti al cambiamento cli- Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti matico. Il provvedimento marini e in acque interne. approvato va in questa dire- zione e può aiutare ad affron- I termini per le domande tare meglio la programmazio- Infine, occorre tenere presenta che l’Ape sociale non potrà es- ne delle imprese. La gestione del sere erogato oltre i limiti delle risorse che sono state destinate rischio è un asse fondamentale per il al suo finanziamento: come dire che chi primo arriva meglio futuro dell’agricoltura e per questo l’ab- alloggia. Determinante, quindi, la scadenza del termine per biamo posta al centro della discussione al G7 di Bergamo. presentare le domande: i soggetti che raggiungono i requisi- Con questa norma diamo concretezza agli impegni presi ti per l’Ape Sociale nel corso del 2018 possono presentare in quella occasione”. la domanda di certificazione dei requisiti di accesso entro il “Si tratta - dichiara il Sottosegretario Castiglione - di un 15/07/2018. Le domande presentate oltre il 15/07/2018 e co- intervento legislativo strategico per il rilancio degli stru- munque non oltre il 30/11/2018 saranno prese in considera- menti di gestione del rischio. Questa norma affianca ed zione solo se residuano risorse dopo le operazioni del primo integra, nel segno dell’innovazione di prodotto e di pro- monitoraggio. cesso, le misure finanziate nel quadro della nuova pro- grammazione unionale 2014-2020.” Lavoratori Precoci “Grazie alle nuove norme - prosegue il Sottosegretario -, Questo beneficio riguarda il requisito contributivo per l’acces- sarà più semplice sperimentare nuove tipologie di stru- so alla Pensione Anticipata, fissato in via agevolata a 41 anni menti integrati per la difesa dai rischi a livello aziendale di contributi (sia per gli uomini che per le donne) per l’anno e per la stabilizzazione dei redditi delle imprese agrico- 2018, a favore di chi, avendo versato almeno 1 anno di lavoro le; sulla base dei risultati della sperimentazione sarà così effettivo prima del compimento del 19° anno di età, rientra in possibile contribuire al dibattito sul futuro della Pac post una delle categorie sopra indicate per l’accesso all’Ape Socia- 2020, proponendo nuovi strumenti che possano accompa- le (a prescindere dall’età anagrafica). gnare meglio lo sviluppo delle nostre imprese e che con- Il termini per presentare le domande per chi matura il requisito tribuiscano a favorire la diffusione settoriale e territoriale entro dicembre 2018 è il 31 marzo 2018. degli strumenti di gestione dei rischi.” g

25 attualità Invasi irrigui, posticipati i termini per le domande: 19 e 30 marzo

Bologna – Sono stati pro- Si tratta di complessivi 18 fica, la cui scadenza slitta dei bandi Psr (misura 4.3.01 rogati i termini per richiedere milioni di euro suddivisi in rispettivamente al 19 e al 30 per i Consorzi di scopo co- i contributi regionali utili per due bandi, rivolti ai consorzi marzo. stituiti da imprese agricole e realizzare nuovi invasi e in- di scopo costituiti da imprese I bandi 4.3.02 per i Consorzi di bonifi- frastrutture per l’irrigazione. agricole ai consorzi di boni- In entrambi i casi i contributi ca) sono erogati per realizza- re o ampliare invasi di picco- le e medie dimensioni ad uso irriguo. Altre spese finanziate sono quelle necessarie per le opere di distribuzione in pressione dell’acqua, i lavori accessori (recinzioni, cancel- li, scalette di risalita, cartelli, ecc.), i sistemi per la gestio- ne della rete idrica, oltre ai costi di progettazione e per la realizzazione di studi di fatti- bilità. I lavori di costruzione Sì del Parlamento europeo alla costituzione degli invasi dovranno conclu- dersi entro 18-24 mesi dalla di una commissione speciale su procedura concessione del contributo. I consorzi di scopo costituiti autorizzazioni dei fitofarmaci da aziende agricole potranno beneficiare complessivamen- BRUXELLES - La Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo - secondo quanto riporta- te di oltre 7,9 milioni di euro no diverse fonti - ha approvato il mandato per la costituzione di una commissione speciale per per la realizzazione di invasi analizzare e valutare la procedura di autorizzazione dei pesticidi. con capacità tra i 50 mila e i La decisione, riporta Agrapress, dovrà essere approvata dall’aula. 250 mila metri cubi. È previ- “La Commissione farà luce sui Monsanto papers e valuterà possibili conflitti di interesse tra sto un contributo del 60% per l’industria e le agenzie comunitarie”, scrive su twitter l’europarlamentare S&d Nicola Caputo, progetti di investimento che sottolineando che il mandato arriva “dopo le polemiche sul glifosato”. partono da 100 mila euro fino L’europarlamentare dei verdi Marco Affronte, riporta ancora l’agenzia di stampa, auspica “sia ad un massimo di 1,2 milioni. un passo decisivo verso un nuovo procedimento più trasparente” e spiega che il Comitato sarà Gli enti di bonifica, possono composto da trenta membri e si riunirà per nove mesi, con riunione costituente prevista per contare su circa 10 milioni di marzo 2018. euro. I progetti devono preve- dere la realizzazione di bacini con una capacità tra 100 mila e 250 mila metri cubi, che è il limite fissato dalla normati- va nazionale. In questo caso l’importo dei progetti può an- dare da 500 mila a 1,5 milioni di euro e la percentuale del contributo sale al 100%. Per questi interventi è previ- sto anche un parziale contri- buto per l’acquisto dei terre- ni, comprese le indennità di esproprio per pubblica utilità, che dovranno essere inte- stati al Demanio dello stato - Ramo bonifiche. Le domande di sostegno devono essere presentate on-line sulla piat- taforma dal Siag - Sistema informativo agricolo, utiliz- zando i moduli predisposti da Agrea. g 26 fisco

Legge di Bilancio: estesa agli agricoltori l’attività di enoturismo

Mirco Conti, responsabile fiscale Cia Modena

La Legge di Bilancio 2018 estende agli agricoltori che base dei requisiti e degli standard disciplinati come svolgono attività di enoturismo, la determinazione sopra. forfetaria del reddito imponibile e dell’Iva già previ- L’impulso a regolamentare il settore, è scaturito dalla sta per le imprese agrituristiche. Legge n. 238/2016 (cosiddetto Testo Unico sul vino), Anzitutto il legislatore ricomprende nella disciplina in cui si consente ai Consorzi di tutela per le denomi- relativa all’ “enoturismo” tutte le attività di cono- nazioni di origine e le indicazioni geografiche tipiche, scenza del vino espletate nel luogo di produzione, le anche in collaborazione con enti e organismi pubblici visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposi- e privati, di favorire e promuovere attività di promo- zione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, zione dell’enoturismo. la degustazione e la commercializzazione delle pro- Riteniamo che i principi che ispireranno il decreto ap- duzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento ad plicativo, saranno mutuati dallo stesso Testo Unico alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell’ambito delle cantine. Sotto il profilo tributario la norma preve- de che allo svolgimento dell’attività eno- turistica si applicano le disposizioni fiscali al regime forfetario attualmente applica- to nei confronti delle imprese del settore agrituristico, con determinazione: - del reddito imponibile, con un coeffi- ciente di redditività del 25%, - dell’Iva, riducendo l’imposta relativa alle operazioni imponibili in misura pari al 50% del suo ammontare. Come spesso accade in questi casi però, la materiale applicazione della norma di favore demanda ad un decreto del Mini- stro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dei sul vino; in particolare l’art. 87 nella parte in cui è stata novellata la disciplina delle “Strade del vino”, volta a favorire la multifunzionali- tà delle imprese vitivinicole, consentendo loro di somministrare anche le produzioni agroa- limentari tradizionali ovvero designate con i marchi Dop o Igp delle regioni cui appartengo- no le “Strade del vino”, sebbene non preparati o cucinati contestualmente alla somministra- zione del vino. Le attività di somministrazione potranno quin- di essere esercitate: - dalle aziende agricole vitivinicole che insisto- no lungo le “Strade del vino”, previa presenta- zione al comune di competenza della Scia, ai sensi dell’articolo 19 della Legge n. 241/1990, fermo restando, in particolare, il rispetto dei requisiti igienico-sanitari relativi alla sommini- strazione delle produzioni alimentari e confor- beni e delle attività culturali e del turismo, d’intesa memente alle normative regionali; con la Conferenza Stato-Regioni, il compito di defini- - coniugando anche l’offerta di prodotti agroalimen- re le linee guida e gli indirizzi in merito ai requisiti e tari tradizionali o con marchio Dop o Igp, fermo re- agli standard minimi di qualità per esercizio dell’atti- stando che la somministrazione di tali produzioni vità enoturistica, con particolare riferimento alle pro- deve comunque rimanere secondaria rispetto all’atti- duzioni vitivinicole del territorio. vità prevalente e caratterizzante le aziende agricole Inoltre, viene previsto che l’attività enoturistica sia vitivinicole aderenti alle “Strade del vino”; esercitata previa presentazione al Comune di compe- - evitando l’applicazione delle norme sull’insedia- tenza della segnalazione certificata di inizio attività mento e sull’attività dei pubblici esercizi, di cui alla (Scia), in conformità alle normative regionali, sulla Legge n. 287/1991.

27 fisco

I finanziamenti di Agrifidi: ecco le proposte 2018

BOLOGNA - Agrifidi Modena Reggio Ferrara, il confi- Conduzione di per le imprese agricole delle province di Modena, - durata: fino a 1 anno; Reggio Emilia e Ferrara, per il 2018 ha messo a punto - importo: max euro finanziamenti assistiti dalla propria garanzia variabile 150.000; dal 20 all’80%. - garanzia a 1a Ecco le caratteristiche: richiesta o sus- - Garanzia del confidi sussidiaria e anche a prima ri- sidiaria in base alle con- chiesta fino all’80%. venzioni bancarie: 20% - Finanziamento di norma chirografario. - tasso finito indicativo com- - Sono ammissibili tutte le finalità: prensivo delle commissioni a favore della banca e del Conduzione a 1 anno e Liquidità fino a 5 anni. confidi 2,83% con rating aziendale corrispondente a Investimenti e Ripianamento passività fino a 25 anni. rischio basso (1). Da febbraio sarà possibile presentare la domanda sul- Liquidità aziendale la nuova operatività per la conduzione a 12 mesi age- - mutuo chirografario (2); volata dal contributo regionale de minimis dell’1,3%. - durata: 5 anni; Di seguito i diversi vantaggi che l’azienda incontra - importo: max euro 150.000; quando ricorre ai finanziamenti garantiti dal confidi: - garanzia a 1a richiesta: 80%; - Assenza di garanzie reali. - tasso finito indicativo comprensivo delle commissio- - Maggiore capacità di credito. ni a favore della banca e del confidi 2,70% conrating - Migliori condizioni bancarie. aziendale corrispondente a rischio basso (1). - Condizioni personalizzate. Investimenti aziendali Alla garanzia di Agrifidi può essere associata la con- - mutuo chirografario (2); trogaranzia del Fondo di garanzia per le Pmi o la co- - durata: fino a 10 anni; garanzia di Ismea. - importo: max euro 1.000.000; Ai finanziamenti assistiti dalla garanzia di Agrifidi può - garanzia a 1a richiesta: 80%; inoltre essere applicato un contributo in conto inte- - tasso finito indicativo comprensivo delle commissio- ressi, nei limiti delle disponibilità degli enti sostenito- ni a favore della banca e del confidi 2,52% conrating ri (Regione Emilia Romagna, Camere di commercio, aziendale corrispondente a rischio basso (1). Comuni). Modulistica e maggiori dettagli sono disponibili presso La procedura è la seguente: l’Associazione di categoria, le banche convenzionate e Domanda alla banca e al confidi, anche attraverso la all’indirizzo www.agrifidimorefe.it. propria Associazione di categoria, via pec al seguente indirizzo: [email protected] (1) Il tasso può variare in base alla convenzione tra La Banca invia la propria delibera al confidi. banca e confidi. Il confidi rilascia la garanzia alla banca ai fini dell’ero- (2) Eventuali garanzie ipotecarie secondo le valuta- gazione del finanziamento. zioni fiduciarie della banca. In caso di controgaranzia Riportiamo di seguito alcuni esempi di finanziamento del Fondo di Garanzia per le Pmi le garanzie reali sono assistito dalla garanzia del confidi: limitate all’importo non garantito dal Fondo.

Cosa diavolo ci fa il parmigiano reggiano ne ‘L’isola del tesoro’ di Stevenson, romanzo e poi cinema cult? Chiediamo scusa (come si conviene a un brigante cortese) ai lettori che già lo sanno. Ma è lecito pensare in questi no- stri tempi fin troppo veloci e purtroppo smemorati che molti lettori ignorino questa “chicca” letteraria e non solo. Cosa diavolo ci fa il parmigiano reggiano, il più illustre e glorioso tra i formaggi italiani, nientemeno che nei mari del Sud favoloso, in uno dei più famosi libri dell’occidente (generatore di vari film): vale a dire “L’Isola del Tesoro”, di Robert Louis Stevenson, storia di pirati, scritta nel lontano 1883? Eppure la citazione è lì, testuale. Quando il dottor Livesey dice a Jim (il mozzo di bordo, protagonista e poi narratore): “Guarda come la ricercatezza dei cibi può venir buona. Dentro la mia tabacchiera - io come sai non fumo - c’è un pezzo di formaggio parmigiano, che si fa in Italia, molto nutriente. Adesso è per Ben Gunn…” (l’ex pirata del capitano Flint, custode del tesoro nascosto nell’isola misteriosa). La citazione dal romanzo- goduria che vi invitiamo a rileggere, insieme ai vostri figli e nipo- ti - è a pag. 154 dell’edizione Adelphi (in altre edizioni italiane è verso la fine del capitolo XIX). Curioso elogio del “parmigiano”, inaspettato e significativo. Ulteriore conferma della gloria secolare del nostro parmigiano reggiano, quello originale: persino tra i veri pirati, canaglie ma buongustai. Come tali caccia- tori di forme di veri dobloni, mica sleali falsificazioni. Se gliele avessero spacciate (“parmesan” o simili nequizie invece dell’autentico) ci avrebbero pensato loro, i veri pirati, a sistemare i conti con gli spacciato- ri furboni: e senza bisogno di rogatorie internazionali… Il Passator Cortese

28 ambiente e attualità

Rifiuti, entro il 30 aprile va presentato il Mud, Modello unico di dichiarazione ambientale

Piero Peri

BOLOGNA - Il prossimo 30 aprile rifiuti senza detenzione; è il termine ultimo di presentazio- - imprese ed enti che effet- ne del Mud (Modello unico di di- tuano operazioni di recupe- chiarazione ambientale), che deve ro e smaltimento dei rifiuti; essere presentato dai produttori - imprese ed enti produt- iniziali di rifiuti pericolosi e da tutti tori iniziali di rifiuti perico- i produttori iniziali di rifiuti non pe- losi; ricolosi con più di 10 dipendenti. - imprese ed enti pro- La Legge 28 dicembre 2015, n. duttori che hanno più di 221 prevede che le imprese agri- dieci dipendenti e sono cole di cui all’articolo 2135 del co- produttori iniziali di rifiuti dice civile, assolvono all’obbligo di non pericolosi derivanti presentazione del modello unico di da lavorazioni industria- dichiarazione ambientale attraver- li, da lavorazioni artigianali e da Sul so la compilazione e conservazio- attività di recupero e smaltimen- sito di Ecocer- ne, in ordine cronologico, dei for- to di rifiuti, fanghi prodotti dalla ved è possibile scaricare la nuova mulari di trasporto. potabilizzazione e da altri tratta- modulistica e le relative istruzioni I soggetti interessati sono: menti delle acque e dalla depu- per la compilazione e presenta- - chiunque effettua a titolo profes- razione delle acque reflue e da zione. Il software sarà disponibile sionale attività di raccolta e tra- abbattimento dei fumi (così come a partire da metà febbraio 2018, sporto di rifiuti; previsto dall’articolo 184 comma 3 non potrà essere utilizzato il sof- - commercianti ed intermediari di lettere c), d) e g). tware Mud 2017.

“Killer di api” sospesi dai tribunali francesi

Maurizio Del Vecchio

Due pesticidi, a base di un nuovo insetticida, nel mirino delle associazioni francesi che ne contestano l’ok sul mercato, particolarmente per i loro effetti sulle api. Ci informano, sulle pagine del quotidiano francese Le Monde, Stéphane Foucart e Stéphane Mandard.

Adito con procedura d’urgenza dall’associazione Ge- galità delle autorizzazioni date alle sostanze fitosani- nerations futures, a fine novembre il tribunale am- tarie a livello europeo. ministrativo di Nizza ha ordinato la sospensione “Questo caso fa emergere una situazione scandalosa dell’autorizzazione all’immissione sul mercato di due sulla gestione delle omologazioni europee delle ma- formulazioni commerciali (Close e Transform) a base terie attive di pesticidi, che vengono accordate in as- di sulfoxaflor, un nuovo insetticida, apparentato con senza di dati essenziali sulla sicurezza dei prodotti, i neonicotinoidi, sviluppato da Dow Agrosciences, il chiamati dati di conferma, che sono trasmessi solo gigante americano dell’agrochimica. due anni dopo”, spiega Francois Veillerette, portavo- I dubbi sulla legalità delle due autorizzazioni all’im- ce di Generations futures. In un comunicato, l’Anses missione sul mercato “prende atto della si basano sul rispetto decisione del tribuna- del principio di pre- le di Nizza” e precisa cauzione. Il tribunale che “in seguito alla si è basato sull’esi- richiesta del ministro stenza di nuovi dati della Transizione eco- di cui l’Anses (Agen- logica e solidale e del zia nazionale di sicu- ministro dell’Agricol- rezza dell’alimenta- tura e dell’alimenta- zione e salute) non zione, l’Agenzia pro- ha tenuto conto nel segue il suo lavoro di prendere la sua deci- valutazione dei dati sione. di conferma e riferirà L’obiezione sollevata le proprie osserva- dal tribunale ammini- zioni ai ministri entro strativo di Nizza pone tre mesi”. la questione della le-

29 attualità

tutti gli annunci su Mercato delle occasioni www.emiliaromagna.cia.it Quotazioni dei principali prodotti agricoli dell’Emilia Romagna BOLOGNA morchio portata 50 quintali, 4 mt. per VENDESI trattrice Lamborghini 340R 2 mt. non ha ruggine, gomme quasi in buono stato d’utilizzo, piantatrice nuove a euro 2.000. Tel. 059-662375, CHECCHI-GORI a 2 file in ottime preferibilmente ore pasti. condizioni, generatore di corrente VENDESI terreno agricolo seminati- foraggi e paglia 10 cavalli (380/220 volts), più attrez- vo di circa ha 3, ubicato in Modena Bologna euro min max zatura varia e n. 2 container uno di 12 frazione Baggiovara, con ingresso in- Erba medica di pianura 1a qualità metri e uno di 7 metri gommati. Tele- dipendente. Tel. 339-1550259. 1° taglio in cascina (in rotoballe) 15.00 16.50 Erba medica di pianura 1a qualità fonare al numero 333-7318809. VENDO archi per tunnel-serra altez- 2° taglio in cascina (in rotoballe) 15.00 16.50 VENDESI filo di ferro zincato – 4,5 za m 2,5 larghezza m. 4,20 compreso Modena mm in rotolo da 1000 kg – disponi- di tutti i componenti. Benedetti Luigi euro min max bilità 8 rotoli. Per informazioni 333- cell. 333-1005606. Paglia di frumento pressata in rotoballe 7.00 7.50 Paglia di frumento pressata in balloni 7.50 8.00 9444596. PARMA Paglia di orzo pressata in rotoballe 7.00 7.50 VENDESI caldaia/generatore di va- VENDO pompa Udor a cardano per Reggio Emilia pore ditta Panini srl anno 1990, capa- allevamenti 60 Bar 200 litri minuto euro min max cità lt 1980, pressione max 12 bar, su- con 100 metri di tubo. Davide 348- Fieno 1° taglio 2017 (in rotoballe) 11.00 14.00 perfice riscaldata 20 mt2 2625763. Fieno di erba medica 2° taglio 2017 12.50 15.50 potenzialità Paglia in rotoballe 2017 5.50 6.50 kw 697. Info 333-9444596. VENDO PULIVAPOR 200 Bar, 21 litri Parma FERRARA minuto, 10 Hp, come nuovo completo euro min max VENDO attrezzatura usata rimorchio di accessori e garanzia. Info Davide Fieno di erba medica 1° taglio 2017 13.00 14.50 “Breda” portata 120 ql. con ribaltabi- 348-2625763. Paglia di frumento pressata 2017 5.20 5.70 le trilaterale. Rimorchio portata 70 ql. piacenza con ribaltabile unilaterale. Per infor- VENDO dischiera 3 mt, rullo compat- mazioni telefonare al 346-0237463. tatore chiusura idraulica Chembrig VENDO motore Ruggerini diesel bi- 4,5 mt, taglia rive. Info 349-6764430. cilindrico 30 cv raffreddato a liquido ravenna DIVISIONE AGRICOLTURA completo di carrello traino che fa vendo carro raccolta frutta CASA- da serbatoio gasolio. Disponibile a DIO 25RC Fanthon con 2 piattaforme qualsiasi prova 1.200 euro trattabili a elevabili idrauliche 1 muletto ante- Ostellato (Fe). Tel. 349-4589176. riore e 1 muletto posterire con libret- VENDO spandiletame usato marca to di immatricolazione e a norma si- F.lli Annovi specifico per vigneto/ curezza. per info 338-8426248 Mauro. frutteto con turbina laterale - portata VENDO Seminatrice meccanica Mar- ql.25,00. Telefonare 340-5722812. ca Garavini per Barbabietole, Soia e VENDO paranco professionale a ca- Sorgo. Prezzo interessante. Tel. 338- tena a 380v frizione regolabile com- 5257778. pleto di pulsantiera. Usato solo per VENDO carro raccolta marca Fo- prova 200 euro in provincia di Ferra- schini e potatura con forbici pneu- ra 349-4589176. matiche, motore Diesel 26 CV, piat- FORLì-CESENA taforma posteriore con movimento VENDO per non utilizzo motopompa motorizzato. Telefonare ore pasti allo per irrigazione con motore Fiat Iveco 0545-73248 oppure al 347-8774630. 100 cv e pompa Rovatti mod S3K100- VENDO attrezzi agricoli di vario tipo. 3E da lt 2000 con 12 bar ore lavorate Per info chiamare 370-3228112. 1100, con serbatoio da lt 200 e aspi- VENDO terreno agricolo di Ha razione con valvola di fondo tubo, e 2 3.78.45 in Comune di Conselice mt di gomma, il tutto era stato com- (RA). Tel. 370-3228112. perato nuovo. Mauro 348-2444087. REGGIO EMILIA IMOLA VENDESI appezzamento di terreno VENDO pali precompressi 8x8 e agricolo in comune di Castelnovo ne braccetti per GDC traliccio e tubola- Monti di tre biolche lavorative prezzo re usati in buono stato. Marca Valen- interessante. Informarsi presso la Cia te. Telefonare al 370-1307274 oppure di Reggio Emilia, tel. 0522-514516. mail [email protected] VENDO trattore 4RM Lamborghini MODENA 955DT del 1981 con forcone - trattore affitto terreni agricoli vicino Se- 4 RM Lamborghini 904DT del 1971. Ot- stola 5 ettari terreno seminativo, ot- time condizioni, per info contattare lo tima posizione sempre stati coltivati. 0522-960955. Mail: [email protected] RIMINI atomizzatore Friuli 10 quintali, AFFITTASI 7 ettari di cui 5 coltivati buone condizioni con pompa per a frutta. Piante giovani e produttive, irrorare usata una volta, valvola ato- impianto di irrigazione, situato vicino mizzatore usata una volta, (fattura di ad un fiume. Possibilità di avere mez- acquisto) euro 1.500. Visionabile; ri- zi per la coltivazione. T. 333-9340351.

30 attualità

Quotazioni dei principali prodotti agricoli dell’Emilia Romagna

pollame, conigli e uova bestiame bovino ortofrutta Forlì Modena Bologna euro min max euro min max euro min max Galline a terra pesanti 0.35 0.43 VITELLI DA MACELLO Mele Fuji 70+ (in bins) 0.75 0.80 Polli a terra bianchi pesanti n.q. n.q. Razze e incroci da carne 6.00 6.50 Pere Abate 75/80 (16 pz) 1.45 1.55 Anatre mute femmine 2.70 2.74 Pezzati neri polacchi n.q. n.q. Conigli (oltre 2.5 kg) 1.97 2.03 Pezzati neri nazionali 5.65 5.95 Faraone 2.50 2.60 VITELLONI DA MACELLO ortaggi biologici Piccioni 7.30 7.50 Limousine 2.84 2.93 Pollastre 18 settimane 4.35 4.45 Charolaise ed incroci francesi 2.72 2.78 Bologna Tacchini 1.47 1.49 Incroci nazionali 1a qualità 2.49 2.55 euro min max Simmenthal ed altri pezzati rossi 2.28 2.34 Cavolfiore (casse da 8 kg) 2.10 2.30 Modena VITELLONI FEMMINE DA MACELLO Cipolla dorata 40/60 (casse) 1.70 1.80 euro min max Limousine 2.90 3.03 Finocchi 1a cat. (plateaux) 2.00 2.20 Faraone allevamento specializzato 2.40 2.50 Simmenthal 2.08 2.23 Lattuga Trocadero (casse a 1 strato) 2.30 2.50 Galline allevamento a terra pesanti 0.31 0.39 Razze pezzate nere 1.36 1.51 Patate (casse 10 kg) 1.35 1.55 Polli allevamento a terra leggeri 1.12 1.14 VITELLI DA ALLEVAMENTO E DA RIPRODUZIONE Peperoni verdi (casse 5 kg) 2.80 3.00 Conigli allevamento a peso vivo leggeri 2.78 2.82 Baliotti razze pregiate carne-extra 4.89 5.55 Conigli allevamento a peso vivo pesanti 2.85 2.91 Baliotti razze pregiate carne 3.03 3.70 Pezzati neri 1a qualità extra 1.50 1.80 uva da vino, vini, mosti Uova (uso alim. cat. “A”) euro min max Piacenza forlì-cesena 73 gr e più 0.15 0.15 euro min max euro min max da 63 gr a 73 gr 0.13 0.13 Vacche da latte 1a scelta (a capo) 670.00 790.00 Vino Albana di Romagna Docg (Etgd) 6.50 8.00 da 53 gr a 63 gr 0.12 0.12 Vacche da latte 2a scelta (a capo) 590.00 700.00 Vino Sangiovese di Romagna Docg (Etgd) 5.70 8.00 meno di 53 gr 0.11 0.11 Manze gravide oltre 6 mesi (a capo) 1.050.00 1.130.00 Vino Trebbiano di Romagna Docg (Etgd) 3.80 7.80 Manzette fino a 12 mesi (a capo) 600.00 620.00 Manzette oltre 12 mesi (a capo) 650.00 750.00 frutta biologica Bologna suini di modena bovini da allevamento euro min max ALLEVAMENTO INTENSIVO GRASSI DA MACELLO Forlì-Cesena Lattonzoli di 15 kg 8.23 da 115 a 130 kg 1.42 euro min max Arance Tarocco 8 (casse 10 kg) 1.40 1.60 Banane (cartoni da 18 kg) 1.95 2.30 Lattonzoli di 25 kg 9.24 da 130 a 144 kg 1.42 Vitelli da ristallo 3.20 3.40 Limoni 58/67 (casse da 10 kg) 1.70 2.00 Lattonzoli di 30 kg 9.82 da 144 a 156 kg 1.46 Vitelli baliotti 1a qualità 1.80 4.00 Lattonzoli di 40 kg 10.58 da 156 a 176 kg 1.54 Pere Abate Fetel (cal. 65+) 2.50 2.70 Magroni di 50 kg 11.23 da 176 a 180 kg 1.52 bovini da MACELLO (peso vivo) Magroni di 65 kg 12.09 da 180 a 185 kg 1.45 Forlì-Cesena Magroni di 100 kg 15.40 euro min max Magri da macelleria Vacche romagnole 1a qualità 1.40 1.60 ORTAGGI da 90 a 115 kg 1.65 Vacche pezzata nera 1a e 2a qualità 1.10 1.30 Scrofe da macello 0.58 Vitelloni romagnoli 1a qualità 2.80 3.00 forlì-cesena Vitelloni romagnoli 2a qualità 2.60 2.80 euro min max Carni suine fresche Vitelloni Limousine 1a qualità 2.85 2.95 Finocchi (pieno campo) 0.30 0.40 Coppa fresca kg 2,5 e oltre 4.00 Vitelloni Limousine 2a qualità 2.80 2.85 Ravanelli (mazzi - serra) 0.18 0.20 Spalla fresca (disossata e sgrassata) 3.07 Vitelloni Charolais 1a qualità 2.60 2.75 Lombi Modena interi 2.65 Vitelloni Charolais 2a qualità 2.60 2.65 Prosciutto da 10 kg a 12 kg (*) 2.83 Vitelloni incroci 2a qualità 2.20 2.30 Prosciutto da 12 kg a 15 kg (*) 3.95 Vitelloni Simmenthal 1a e 2a qualità 2.20 2.30 cereali Prosciutto produzioni tipiche da 10 kg a 12 kg (*) 4.89 Vitelloni extra romagnoli 2.80 3.20 Bologna Prosciutto produzioni tipiche da 12 kg a 15 kg (*) 5.18 Vitelloni extra di altre razze e incroci 2.30 2.40 Vitelle extra romagnole 2.90 3.30 frumento tenero di produzione nazionale (*) i prezzi effettivi di mercato possono oscillare fino al Vitelle extra di altre razze e incroci 2.70 3.00 euro min max 10% in più o in meno rispetto ai prezzi unici indicati N. 1 20.80 21.10 N. 2 19.20 19.70 N. 3 19.00 19.40 bestiame suino frumento duro di produzione nazionale Reggio Emilia euro min max DA ALLEVAMENto dA MACELLO PESO VIVO Fino 23.30 23.80 da 15 kg euro 5.45 da 115 a 130 kg euro 1.41 Buono mercantile 22.30 22.80 da 25 kg euro 3.64 da 130 a 144 kg euro 1.47 da 30 kg euro 3.15 da 144 a 156 kg euro 1.48 CEREALI MINORI da 40 kg euro 2.60 da 156 a 176 kg euro 1.54 euro min max da 50 kg euro 2.18 da 176 a 180 kg euro 1.54 Avena rossa 18.50 19.00 da 80 kg euro 1.77 da 180 a 185 kg euro 1.51 Orzo nazionale - p.s. 62/64 17.60 17.80 PARMIGIANO REGGIANO da 100 kg euro 1.59 oltre 185 kg euro 1.45 Orzo estero (nazionalizzato) 18.20 18.40 LISTINO PARMAREGGIO E GRANTERRE DEL 22/1/2018 quotazioni in euro Parma Bollettini Cciaa prodotto GRANOTURCO DA ALLEVAMENto dA MACELLO PESO VIVO euro min max min max da 15 kg euro 5.50 da 130 a 144 kg euro 1.44 Modena P.R. 12 mesi 9.75 10.35 Nazionale comune 17.70 18.50 da 25 kg euro 3.70 da 144 a 156 kg euro 1.49 Farina di granoturco integrale 19.60 19.80 Lunedì P.R. 18 mesi 10.55 10.95 da 30 kg euro 3.25 da 156 a 176 kg euro 1.53 22-1-2018 P.R. 24 mesi 11.05 11.70 da 40 kg euro 2.65 da 176 a 180 kg euro 1.53 P.R. 30 mesi 12.00 12.95 da 50 kg euro 2.21 da 180 a 185 kg euro 1.53 Zangolato di creme 1.90 da 80 kg euro 1.73 oltre 185 kg euro 1.48 Reggio Emilia P.R. 30 mesi e oltre 12.00 12.10 I prezzi di riferimento dell’ortofrutta biologica pro- Martedì P.R. 24 mesi e oltre 10.85 11.05 vengono dall’ultimo aggiornamento dell’apposita 16-1-2018 P.R. 18 mesi e oltre 10.35 10.50 I prezzi pubblicati e aggiornati mensilmente, fan- sezione della Borsa merci di Bologna. P.R. 12 mesi e oltre 9.65 9.90 no riferimento ai bollettini ufficiali delle Camere di Si riferiscono a prodotto conforme Reg. Cee Zangolato di creme 1.90 commercio delle rispettive province. 2092/91 etichettato; prezzi per merce lavorata e Parma P.R. 24 mesi e oltre 10.95 11.45 Le date di riferimento non espresse si intendono confezionata a norma Cee di prima qualità, franco Venerdì P.R. 12 mesi e oltre 9.65 10.00 riferite alla settimana precedente alla chiusura del grossista e di provenienza varia nazionale, quando 19-1-2018 Zangolato di creme 1.90 giornale. non sia specificata la provenienza regionale (ER).

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