SOCIETÀ FILARMONICA Trento

Programma generale Stagione 2017 concerti arà il pianoforte il mattatore della nuova stagione musicale promossa dalla Società Filarmonica di Trento per il 2017: l’acquisto Sdi un nuovo e pregevole Steinway ha suggerito, infatti, un calendario d’appuntamenti centrato sul romantico principe degli strumenti, beniamino del pubblico, autentico pass-par tout nel repertorio massimamente fre- quentato dalle società concertistiche, forte di un mercato interpretativo di numeri esorbitanti dall’ovest all’est dell’intero globo terrestre. Un palmares da cui espungere solisti di calibro come il francese Bertrand Chamayou (23 gennaio) assai poco conosciuto in Italia, oppure Sophie Pacini (17 febbraio), artista italo-tedesca apprezzata soprattutto nell’Europa nordica, nonché una autentica “stella” come il coreano Se- ong-Jin Cho (15 marzo), brillante vincitore del primo premio al Concorso Chopin di Varsavia nel 2015, che a Trento saprà confermare il prestigioso riconoscimento con un programma impaginato attorno alle celeberrime Quattro ballate del compositore polacco. Ma di pianoforte sarà intessuto pure il percorso cameristico del cartellone: nel più tradizionale affiancamento al quartetto e al trio d’archi si ascolteranno il Cuarteto Quiroga con Javier Perianes (26 ottobre) per il fascinoso Quintetto op. 44 di Schumann, il Quartetto Jerusalem (24 febbraio) unito al pianista Matan Porat (tra i più ricercati cameristi di tutti i festival internazionali da Marlboro a Lockenhaus, Ravinia e Verbier) nell’interpretazione delle nostalgiche pagine di Dvorak e il Trio Altus (17 novembre) con al pianoforte Andrea Rebaudengo. Meno consueta ma destinata alla ribalta dei concerti-spettacolo, la collaborazione del pianoforte (Davide Cabassi) ai fiati vedrà il ritorno (5 ottobre) del quintetto Gomalan Brass in un programma strepitoso con i Quadri da un’esposizione di Mussorgsky e la Rhapsody in Blue di Gershwin. Tra il gusto per la sorpresa e la certezza di offrire esperienze memorabili anche il restante gruppo di concerti non mancherà di lasciare tracce consistenti negli annali del sodalizio trentino. In particolare due eventi imperdibili attraversano la primavera e l’autunno della stagione: il ritorno della Kremerata Baltica (13 aprile) con Gidon Kremer e Cla- ra-Jumi Kang, eccelsi violinisti intenti al classico Johann Sebastian Bach come al misterioso Kancheli e di Jordi Savall, sommo poeta della viola da gamba, a Trento impegnato con il suo nuovo progetto ri- servato a Telemann (16 ottobre). Dopo di lui il baritono Luca Pisaroni con una serie di arie d’opera e songs americani (9 novembre), l’Oxalis con il celebre Ottetto di Schubert (23 novembre), un Trio (Trio Boccherini) (7 febbraio), un Quartetto ormai celeberrimo () (17 gennaio) e un Quintetto (Quintetto con Baiba Skride) per soli archi (11 dicembre), un Duo di fuoriclasse con il violinista Nikolaj Znaider e il pianista Piotr Anderszewski (21 marzo) e una solista ultima rivelazione della scuola europea, la violista Dana Zemtsof (2 marzo). In apertura e in chiusura di calendario, due appuntamenti all’insegna del virtuosismo d’assieme e dell’intreccio fra tradizione e modernità: The Philharmonics con la loro cultura viennese ‘leggera’ ed elegante (12 gennaio) e il Quartetto Kuss con una vera e propria star

internazionale, Avi Avital al mandolino (5 dicembre).

Lorenzo Arnoldi Antonio Carlini

Presidente Direttore artistico Stagione concerti 2017 ■ GIOVEDÌ 12 GENNAIO Programma

J. Strauss Ciarda da “Il cavaliere Pásmán“ op. 441 F. Kreisler Tamburino cinese M. Camilo Caribe G. Bizet Il fiore che tu mi avevi gettato, da “Carmen” C. Saint‐Saëns H. Mancini The Philharmonics Big Baby Elephant Daniel Ottensamer G. Enescu n’apertura in clarinetto nello scorrere del pro‐ Rapsodia rumena stile viennese, Tibor Kováč gramma. Una serata con un pro‐ violino quindi poco conven‐ F. Janoska U “Presto Fight” gramma pieno di fa‐ Roman Jánoška zionale in sintonia scino mitteleuropeo violino con i giorni festivi da F. Kreisler dove cade ogni tipo Thilo Fechner d’inizio anno affidata e D. Reinhard di frontiera, indiriz‐ viola a sette musicisti dal J. F. Halevy zata a un ascolto Stephan Koncz suono classico, dal S. Neufeld virtuosismo attinto spensierato e godibi‐ violoncello T. Kovac le. Un’introduzione a alle musiche etniche, Ödön Rácz da un ritmo trasci‐ “Eleazar ‐ Maazel Tow!” una stagione che in‐ contrabbasso tende indicare il fa‐ nante preso dal mon‐ S. Prokofiev scino della cosiddetta František Jánoška do della danza, da un Suite musica “classica” alla pianoforte inesauribile gusto per da “Romeo e Giulietta” sensibilità spontanea l’improvvisazione. di ogni sorta di pub‐ Un concentrato di ta‐ G. Gershwin blico. Ritmi trascinan‐ lenti, di creatività ed Summertime ti, melodie seducenti, incantevoli estro sovranazionali come è la Wiener da “Porgy and Bess” quanto stupefacenti timbri strumen‐ Philarmonie, dove le disparate origini A. Shaw tali creati da musicisti estrosi e per‐ dei singoli artisti garantiscono risul‐ Swing‐time fetti provenienti dalle due orchestre tati stupefacenti nelle diverse tradi‐ simbolo della civiltà europea, la Wie‐ zioni, dal valzer viennese al tango, H. Mancini ner e la Berliner Philharmonie. Un dal klezmer al jazz latino, dalla clas‐ Pantera rosa ensemble che sa entrare immediata‐ sica alle danze boeme sino alla mu‐ mente in sintonia con il pubblico e sica per film. Una garanzia per la che per questo lascia spazio anche loro serata: per il pubblico un’av‐ all’improvvisazione nella condotta ventura appassionata assolutamente delle singole composizioni come non convenzionale. 2 3 ■ MARTEDÌ 17 GENNAIO Programma

er la prima volta F. J. Haydn Trento ospita uno dei nuovi signori Quartetto op. 33 n. 3 P in Do magg. Hob.III:39 della musica da camera per eccellenza, il Cuarteto ‘’Vogelquartett’’ Casals, nuova, prestigio‐ W.A. Mozart sissima formazione came‐ Quartetto n. 14 ristica per la Spagna, nuo‐ in Sol magg. KV 387 va per il mondo interna‐ zionale della musica stan‐ D. Sostakovic do anche alla definizione Quartetto n. 8 data dalla rivista “Strad” in do min. op. 110 poco dopo l’esordio, nel 1997, alla Escuela Reina Sofía di Madrid: “Un Quartetto per il nuovo millennio”. Dopo aver vinto i Concorsi di Londra e Amburgo, il Cuarteto Casals è diventato ospite tradizionale delle sale più rinomate al mondo, dalla Wigmore Hall e Carnegie Hall al Musikverein di Vienna e Philharmonie di Berlino e oggi è Quar‐ tetto residente alla “Ho‐ chschule für Musik und Tanz” di Colonia e alla “Escola Superior de Mu‐ sica de Catalunya” di Bar‐ cellona, dove tutti e quat‐ tro i suoi membri risie‐ dono. A Trento il quar‐ tetto arriverà subito dopo aver concluso a Salisbur‐ Cuarteto Casals go l’interpretazione del ciclo completo dell’opera sionando costantemente ti‐Buitoni Trust di Londra, Abel Tomàs di Mozart: un’ulteriore nuove opere ai giovani un set di archetti d’epoca violino consacrazione allo stile creativi accostate poi vo‐ che viene utilizzato per ormai unico e inconfon‐ lentieri a Beethoven o brani da Purcell fino a Vera Martinez dibile dei giovani spa‐ Schubert. Ma anche per Schubert, in modo da raf‐ violino gnoli. Cresciuti nel culto leggere la letteratura clas‐ finare le differenze tra i Jonathan Brown della classicità i compo‐ sica i quattro spagnoli vari stili musicali. Una viola nenti del Casals sono co‐ hanno cercato strade par‐ formazione giovane ma munque aperti all’espres‐ ticolari, acquistando, per già con una propria mar‐ Arnau Tomàs sività delle nuove scritture esempio e grazie a un pre‐ cata personalità da ascol‐ violoncello che stimolano commis‐ mio ricevuto dal Borlet‐ tare con ammirazione.

4 5 ■ LUNEDÌ 23 GENNAIO Programma

el 2011, celebrando il duecen‐ la London Philharmonic Orchestra tesimo anniversario della na‐ sotto la guida di Pierre Boulez, Neville M. Ravel scita di Franz Liszt, il pianista Marriner, Semyon Bychkov. In recital Jeux d’eau N Pavane pour une infante défunte francese Bertrand Chamayou, nato a cameristici si è affiancato a Sol Gabetta Tolosa nel 1981, proponeva per Naïve (con la quale ha appena inciso un Cd Sonatine una registrazione integrale degli An‐ con musiche di Chopin), Renaud e Miroirs nées de Pèlerinage. L’iniziativa otte‐ Gautier Capuçon e Quartetto Ebène F. Liszt neva immediatamente critiche entu‐ alla Tonhalle di Zurigo, alla Festspiel‐ Les jeux d’eau à la Villa d’Este siastiche ed era seguita dalla Gramo‐ haus di Baden‐Baden, alla Philhar‐ da “Années de pèlerinage. phone Choice arrivata nel marzo 2012. monie di Berlino. Per il suo primo Troisième Année” Era la consacrazione a una carriera concerto a Trento la scelta del pro‐ brillante per un pianista ora fra i più gramma è stata suggerita dalla sua Sonetto 123 del Petrarca apprezzati della scena musicale con‐ più brillante discografia: un omaggio, da “Années de pèlerinage. temporanea. Applaudito sulle scene oggi sempre più raro in Italia, alla Deuxième Année” internazionali, Bertrand Chamayou si scrittura pianistica di Ravel, sospesa Miserere du Trovatore è esibito al Théâtre des Champs Ely‐ fra rigore, liricità e piacere cromatico da “Il Trovatore” di G. Verdi sées, al Lincoln Center, alla Wigmore e un richiamo al non solo brillante Venezia e Napoli. Supplemento a Hall di Londra e al Festival di Lucerna Franz Liszt capace di mettere in luce “Années de pèlerinage. da solo e con orchestre collaborando le capacità virtuosistiche e l’intelligenza Deuxième Année” con l’Orchestre National de France, musicale del solista ospite.

Bertrand Chamayou pianoforte

6 7 ■ MARTEDÌ 7 FEBBRAIO Programma

J. Sibelius na sfida ambiziosa si potrebbe Trio per archi in sol min. definire l’impresa avviata a Ber‐ Ulino nel 2014 da tre giovanissimi L. van. Beethoven musicisti dalle più diverse provenienze Trio per archi n. 1 op. 3 geografiche e culturali. La fondazione in Mi bem. magg. di un trio d’archi, infatti, conduce a un repertorio assai raffinato ma di parti‐ Z. Kodaly colare impegno sia per gli esecutori ‐ Intermezzo alle prese con tre nature strumentali per Trio d’archi eguali da amalgamare senza annullarne J. Cras le singole personalità ‐ che per chi Trio per violino ascolta indotto ad attingere a un reper‐ viola e violoncello torio non particolarmente esuberante e variegato. I tre archi del Boccherini si sono incontrati a Berlino, dove risiedono e lavorano tuttora, e subito hanno saputo approfittare dell’alto magistero di Gunter Pichler, il mitico fondatore dell’Alban Berg. Poco dopo, accolti nell’European Chamber Music Academy, hanno per‐ fezionato il loro stile e repertorio acco‐ standosi a Hatto Beyerle, Johannes Meissl e Avedis Kouyoumdjian. Uno studio meticoloso già esibito e ammirato in diversi centri musicali europei volto anche ad allargare il repertorio rispol‐ verando pagine rimaste appartate e ignorate dal grande pubblico. Il progetto del Trio Boccherini è comunque garan‐ tito da una professionalità altissima dei singoli componenti. La violinista co‐ reana‐australiana Suyeon Kang, plur‐ premiata in concorsi internazionali, ha collaborato con orchestre prestigiose in Europa e Australia, la violista Vicki Po‐ well, nata a Chicago nel 1998 e laureata Trio Boccherini alla Juillard School, ha già collaborato con Mitsuko Uchida e la New York Suyeon Kang Philharmonic esibendosi anche nei fe‐ violino stival di Ravinia e Verbier, il violoncel‐ Vicki Powell lista Paolo Bonomini, diplomatosi al viola Conservatorio di Brescia con Paolo Pe‐ Paolo Bonomini rucchetti e poi perfezionatosi con Mario violoncello Brunello, Antonio Meneses ed Enrico Dindo, ha suonato spesso con Salvatore Accardo, Bruno Giuranna e Giovanni Sollima. 8 9 ■ VENERDÌ 17 FEBBRAIO

l viaggio di ricerca appassionata per trasparenza di suono e architet‐ da parte della Filarmonica di nuo‐ ture formali ha condotto rapidamente Ivi interpreti da proporre al pro‐ Sophie Pacini nelle sale più acclamate prio pubblico ha trovato una prima d’Europa, chiamata alla Tonhalle di fermata appena di là dalle Alpi, nella Zurigo, alla Bonn Beethovenhalle e città di Monaco dove nel 1991 na‐ Liederhalle di Stoccarda, come solista sceva, da padre italiano, Sophie Pa‐ o accompagnata da orchestre quali cini, pianista raffinata formatasi poi la Camerata Salzburg, Dresdner Phil‐ al Mozarteum di Salisburgo e guidata harmonic, l’Orchestra del Maggio al diploma da Pavel Gililov. Incon‐ Musicale Fiorentino, la Wiener Kam‐ trata nel 2010 Martha Argerich, So‐ merorchester. phie Pacini partecipava a Lugano ai Con il lavoro intenso dei suoi ultimi suoi incontri internazionali intensi‐ anni nel 2015 otteneva un meritatis‐ ficando la propria carriera. simo Echo Klassik (Newcomer of Nel 2011 conquistava il primo, pre‐ the Year), un premio assegnato nel stigioso premio, il Förderpreis Deut‐ passato ad artisti come Lang Lang e schlandfunk assegnato dalla Radio Alfred Brendel. Il programma af‐ nazionale tedesca, seguito subito da frontato a Trento include alcune inviti autorevoli per una giovanissi‐ delle pagine più gradite firmate da ma interprete ai festival di Lucerna, Beethoven e Liszt, autori ai quali Lockenhaus con Gidon Kremer, Sophie Pacini ha recentemente ri‐ Schwetzinger Festspiele ecc. Il suo servato la sua prima incisione di‐ perfetto dominio della tecnica unito scografica con la WMG, la Warner a un pensiero interpretativo originale Music Group.

Programma

F. Chopin Notturno op. 9 n. 1 in si bem. min. Notturno op. 9 n. 2 in Mi bem. magg. Scherzo op. 31 n. 2 in si bem. min. L. van Beethoven Sonata op. 53 n. 21 “Waldstein” in Do magg. F. Liszt Consolations, S. 172 Sophie Pacini Réminiscences de Don Juan, S. 418 pianoforte (n. 1, 2, 3)

10 11 ■ VENERDÌ 24 FEBBRAIO

Quartetto Jerusalem Matan Porat pianoforte

Alexander Pavlovsky, violino Sergei Bresler, violino Ori Kam, viola Kyril Zlotnikov, violoncello

assione, precisione, calore, una Mundi. Il Quartetto Jerusalem è ospite miscela dorata: questi sono i regolare e affezionato delle sale da con‐ “Psegni distintivi di questo ec‐ certo più rinomate al mondo. Ha ricevuto cellente quartetto d’archi”. Così ebbe a accoglienza speciale in Nord America, definire il Quartetto Jerusalem il critico con esibizioni a New York, Chicago, del “New York Times”. Con la fonda‐ Los Angeles, Filadelfia. Anche in Europa zione del Quartetto nella stagione è ospite di importanti sale quali la Ton‐ 1993/1994 e il debutto nel 1996, i quattro halle di Zurigo, la Herkulessaal di Mo‐ musicisti israeliani hanno intrapreso un naco, la Wigmore Hall di Londra, la viaggio di crescita e maturazione che li Salle Pleyel di Parigi. ha portati ad avere un vasto repertorio Accolto lo scorso anno con grande en‐ e una impressionante profondità di tusiasmo anche a Trento, torna nella espressione: un viaggio che è tutt’oggi nostra sala affiancato da una delle stelle motivato dalla stessa energia e curiosità più originali del pianismo mondiale, con cui l’ensemble ha iniziato la propria Matan Porat. carriera. Nato a Tel Aviv Matan Porat ha maturato Il Quartetto Jerusalem porta avanti le una sensibilità unica praticando, assieme tradizioni dei quartetti d’archi in un al pianoforte, la composizione e l’im‐ modo unico, avendo trovato il cuore provvisazione, con un impegno sia so‐ espressivo in un suono caldo, pieno, listico che cameristico. Per questa sua umano, ottenendo la possibilità di raf‐ visione trasversale della musica e dei finare sia le interpretazioni del repertorio repertori, è ricercato collaboratore dei classico sia delle opere più recenti e, in più esigenti solisti affiancandosi a col‐ entrambi i casi, ambendo alla perfezione leghi come Renaud e Gautier Capuçon, del suono. Le collaborazioni con artisti , o Em‐ del calibro di Martin Fröst, Steven Isserlis, manuel Pahud, mentre le sue composi‐ Programma Sharon Kam, Elisabeth Leonskaja, Ale‐ zioni sono regolarmente proposte da xander Melnikov e András Schiff di‐ , Maria João Pires, Avi A. Dvorák mostrano chiaramente come ogni artista Avital, Cuarteto Casals. Il suo nome Terzetto in Do magg. op. 74 ospite diventi parte integrante dell’in‐ brilla in tutte le edizioni dei festival più Quartetto per archi n. 13 in Sol magg. op. 106 separabile ensemble. Le sue registrazioni considerati, da Ravinia, Verbier, Mu‐ Quintetto per pianoforte n. 2 in La magg. op. 81 sono affidate in esclusiva ad Harmonia sikfest Berlin a Rheingau. 12 13 ■ GIOVEDÌ 2 MARZO Programma

l mondo dei giovani talenti non fi- Musiche di nisce di stupire: tastiere e corde Dana Zemstov Icontinuano a vibrare ben oltre i J. N. Hummel viola limiti della sfrontatezza e delle possibilità Fantasia espressive appena stabilito da un volto e da un nome nuovo rilanciando la Michela Spizzichino sfida. Questa volta la linea estrema in- M. Bruch pianoforte teressa uno strumento spesso lasciato Romanza in la min. op. 42 al servizio di altri in complessi multipli come il quartetto o il quintetto. Stiamo A. Piazzolla parlando della viola e di una sua nuova Gran Tango regina Dana Zemtsov nata nel 1992 a Città del Messico e poi perfezionatasi P. Hindemith in Olanda nel Conservatorio di Maa- Sonata op. 11 n. 4 stricht con Michael Kugel. Il tempera- mento, il suono caldo e profondo, la M. Kugel/Paganini tecnica e l’intonazione smagliante l’- Carnevale di Venezia hanno in pochi anni portata nella co- stellazione dei grandi talenti della mu- sica, chiamata a suonare al Concertge- bouw (Amsterdam) e alla Carnegie Hall (New York) invitata sempre più spesso a collaborare con Janine Jansen e subito impegnata per tre registrazioni dalla Classics Canale Records. La consacra- zione assoluta è recentissima: nell’ot- tobre del 2016 i soci dell’Associazione Italiana della viola sceglievano proprio lei, Dana Zemtsov a rappresentare le nuove generazioni in qualità di Ospite Principale al 43o Congresso Interna- zionale della Viola di Cremona che ve- deva la partecipazione di 400 violisti provenienti da 14 paesi del mondo. La pianista Michela Spizzichino, apprezzata solista, ha acquisito negli anni una no- tevole esperienza nella musica da camera affrontando i più svariati repertori, dal barocco agli autori contemporanei col- laborando con diversi e prestigiosi solisti. Perfezionatasi con Antonio Bac- chelli, Alessandro Specchi, Aldo Cic- colini, ..., tiene corsi e seminari sulle tecniche per lo studio pianistico, la lettura a prima vista, la musica cameristica. 14 15 ■ MERCOLEDÌ 15 MARZO

Seong‐Jin Cho pianoforte

eong-Jin Cho è balzato all’atten- edizione del Concorso Chopin di Mosca. zione del mondo nell’ottobre del Da allora Seong-Jin Cho si è esibito al S2015, quando vinceva il primo fianco di alcune delle orchestre più pre- premio al Concorso Chopin di Varsavia. stigiose al mondo (Royal Concertgebouw, Quattro anni prima, a soli sedici anni, si Münchner Philharmoniker, Orchestra era classificato terzo al Premio Tchai- Filarmonica di Seoul, l’Orchestra del- kovsky di Mosca. Con il suo sconfinato l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), talento e una naturale musicalità, Se- sotto la direzione di Myung-Whun ong-jin Cho sta intraprendendo una car- Chung, Lorin Maazel, Valery Gergiev, riera in rapida ascesa, ormai collocato Esa-Pekka Salonen, Yuri Temirkanov e fra gli artisti più interessanti della sua Valery Gergiev. Dal 2012 vive a Parigi Programma generazione, come conferma il contratto dove ha proseguito gli studi con Michel in esclusiva firmato nel gennaio 2016 Béroff al Conservatoire National Supé- con l’etichetta discografica Deutsche rieur de Musique. W. A. Mozart Grammophon. Nel programma proposto a Trento spicca Sonata n. 12 in Fa magg. KV 332 Nato nel 1994 a Seoul, Seong-Jin Cho l’esecuzione delle quattro Ballate di C. Debussy ha cominciato a studiare pianoforte Chopin, pagine fondamentali per l’evo- ‘Images’, Libri I & II all’età di sei anni e si è esibito in luzione del romanticismo musicale as- pubblico per la prima volta cinque anni solutamente originali nella forma, estre- F. Chopin dopo. mamente mobili per ispirazione poetica, Ballate n. 1, 2, 3, 4 Nel settembre 2008, all’età di quattordici regno assoluto di una infinita immagi- anni, vinceva il primo premio alla sesta nazione. 16 17 ■ MARTEDÌ 21 MARZO Programma

no dei più acclamati violinisti L. Janacek al mondo in un coinvolgente re- Sonata Ucital con un altrettanto celebrato pianista: insieme raro di qualità e sen- R. Schumann sibilità al servizio di un programma/sin- Sonata n. 2 tesi della letteratura violinistica otto- in re min. op. 121 centesca con un padre/fondatore di un L. van Beethoven modello di sonata (Beethoven) e un Sonata n. 10 erede (Janacek) dalla complessa e com- in Sol magg. op. 96 posita esperienza artistica. Nikolaj Znai- der, violinista danese di origini israe- liano-polacche, non è solo uno dei più rinomati solisti oggi in attività, ma si sta dimostrando anche uno degli artisti più versatili: solista, musicista da camera e ora ricercato direttore d’orchestra. Formatosi al Conservatorio di Vienna, viene regolarmente invitato dalle più prestigiose orchestre esibendosi sotto la guida di direttori come Barenboim, Gergiev, Maazel, Mehta, Thielemann. Protagonista di significative incisioni, è pure impegnato in progetti mirati alla formazione dei giovani talenti. Nikolaj Znaider suona un violino “Kresiler” Guarnierus “del Gesù” del 1741 su con- cessione del Teatro Reale Danese. Nato a Varsavia, Piotr Anderszewski ha recentemente suonato con i Berliner Philharmoniker, le orchestre sinfoniche di Boston, Chicago, Londra e Royal Concertgebouw. Nel 2002 ha vinto il Gilmore Award, premio dato ogni quattro anni a pianisti dal talento eccezionale. Oggi, a poco più di quarant’anni, ha collezionato una serie impressionante di premi: il Diapason d’or, Le Choc du Monde de la Musique, il Classic FM Gramophone Award, il Premio Szyma- nowski e il Gilmore Award collocandosi nell’olimpo dei grandi artisti interna- zionali. Piotr Anderszewski Nikolaj Znaider Per la prima volta a Trento un Duo as- pianoforte violino solutamente eccezionale, ricco di tem- peramento capace di regalare una per- formance di altissimo livello. 18 19 Programma ■ GIOVEDÌ 13 APRILE

G. Pelecis a Kremerata Baltica “The last song” è stata fondata nel L1997 dal violinista J. S. Bach Gidon Kremer ed è attual- Doppio Concerto mente uno degli ensemble BWV 1043 europei più ricercati sulla in re min. scena internazionale. La Società Filarmonica di Schubert‐Kissine Trento, con il suo invito, Fantasia partecipa quindi al doppio in Do magg. festeggiamento di questa per violino e prestigiosa realtà musi- orchestra d’archi cale: il ventesimo anni- versario di costituzione coincidente con il G. Kancheli settantesimo compleanno di Gidon Kremer. Un Twilight ‘Anniversary Tour’ con quasi quaranta esibi- A. Piazzolla zioni in Europa aperto a Vilnius il 18 febbraio, “Celos” per poi toccare gli stati baltici, Germania, Spa- Grand Tango gna, Regno Unito, Francia... e quindi l’Italia con Trento seguita da un secondo ciclo asia- tico. Tutte le tournée vedranno Gidon Kremer alla guida dell’orchestra, il quale sarà affian- cato da solisti del calibro di Martha Argerich, Khatia Buniatishvili e altre stelle emergenti come Clara Jumi Kang bambina-prodigio (a sette anni già ammessa alla Juilliard School dopo aver suonato con la Gewandthaus di Lip- sia; a nove anni la prima incisione con il Triplo concerto di Beethoven), nata in Germania e re- sidente a Monaco di Baviera, artista pluripre- miata. Il pubblico di tutto il mondo potrà così rendere omaggio al coraggio e alla generosità di un artista che ha saputo e voluto mettere a disposizione dei giovani talenti (strumentisti e compositori) il suo carisma, le sue conoscenze, il proprio prestigio. Con lui la Lettonia intera ha elevato la sua cul- tura musicale, l’Europa e il mondo ha potuto Kremerata Baltica conoscere una nuova scuola di compositori, un gruppo dinamico e affiatato di esecutori, un si- stema di fare e comunicare la musica. Gidon Kremer La rivista Britannica “Strad”, recensendo ulti- violino e direttore mamente un’esibizione della Kremerata, ha scritto: “Kremer ed i suoi musicisti posseg- Clara‐Jumi Kang gono non solo una notevole virtuosità ma violino anche autentico piacere derivato dal fare mu- sica”. Un piacere che potrà essere ora condi- viso anche dal pubblico di Trento. 20 21 ■ GIOVEDÌ 5 OTTOBRE Gomalan Brass l Gomalan Brass Quintet è un gruppo mondiale nel campo della musica per Davide Cabassi, pianoforte d’ottoni eclettico ed estremamente ottoni, guadagnandosi la stima di illustri Marco Braito, tromba Idinamico, costituito da cinque raf- direttori d’orchestra (Metha, Muti, Maa- Marco Pierobon, tromba finati musicisti, prime parti in importanti zel, Pretre, Sinopoli, Baremboim) e di Nilo Caracristi, corno orchestre italiane. Grazie all’avvincente ottonisti di rilievo internazionale, come Gianluca Scipioni, trombone sinergia tra abilità esecutiva e coinvol- Roger Bobo, Steven Mead, Dale Cle- Stefano Ammannati, tuba gimento teatrale, cifra distintiva del venger e Froydis Ree Wekre, tutti con- quintetto, il Gomalan Brass si destreggia cordi nell’annoverare il Gomalan Brass con disinvoltura all’interno di un re- Quintet tra i gruppi più interessanti del pertorio vastissimo, che spazia dal ri- panorama ottonistico internazionale. nascimento al melodramma, alla musica A Trento sono chiamati a interpretare contemporanea, senza disdegnare in- due appassionanti pagine sinfoniche qui cursioni nel repertorio della musica per sostenute dal pianoforte di Davide Ca- film. Lo spettacolo proposto è conti- bassi, nato a Milano nel 1976, top-prize nuamente rinnovato, capace di assicurare, winner al Van Cliburn International per una riconosciuta qualità musicale e Piano Competition 2005, brillante ospite particolare verve istrionica dei compo- di importanti orchestre europee e ame- nenti, un successo di pubblico e critica ricane sin dai tredici anni, quando de- in tutto il mondo. buttava con l’Orchestra Sinfonica della Ad appena due anni dalla fondazione, RAI di Milano. Un programma volto, nel novembre 2001, il gruppo si aggiu- ancora una volta, alla valorizzazione dica il primo premio al Concorso Inter- del mondo degli ottoni, qui abbinato nazionale “Città di Passau”, uno dei magistralmente al suono avvolgente del più prestigiosi riconoscimenti a livello pianoforte.

Programma

M. Mussorsgky Quadri da un’esposizione (arr. Cabassi/Gomalan Brass) G. Gershwin Rapsodia in Blu (arr. Jean‐François Taillard)

22 23 ■ LUNEDÌ 16 OTTOBRE Programma

G. Ph. Telemann ttesissimo è il concerto che vedrà Le Concert Spirituel Jordi Savall sul palcoscenico della Filarmonica Quadri n. 12 Adi Trento per la seconda volta viola da gamba uno dei più applauditi musicisti viventi, e direzione Sesto quartetto parigino Suite in Re magg. Jordi Savall e i suoi amici. Al profilo ec- Concerto in la min. celso di questa figura ormai storica di Le Concert concertista e intellettuale della musica - des Nations Ouverture vero e proprio esploratore di universi so- Tafelmusik nori carichi di emozioni e bellezze in- Suite in mi min. comparabili - faranno infatti da contrap- punto le musiche sempre amate per la loro leggerezza, luminosità e ricchezza ritmica di Georg Philipp Telemann. Un incontro artistico di rara magia in perfetta sintonia con il suono forse tenebroso e malinconico, ma morbidissimo della rara viola da gamba imbracciata dal grande Savall. Con i suoi tre celebri gruppi mu- sicali (Hesperion XXI, La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations, fondati insieme alla moglie Montserrat Figueras) Savall ha inciso più di 170 CD meritandosi tutti i premi discografici. Oltre 140 sono i concerti tenuti ogni anno dall’artista spagnolo (nato a Igualada, Barcellona, nel 1941) contribuendo ad allargare in continuazione il pubblico della musica antica, ora non più considerata necessariamente elitaria o minoritaria. Estremamente significative del suo lavoro sono le nomine ricevute dall’Unione Eu- ropea, da diversi Consigli nazionali della cultura, da Accademie, Ministeri e dall‘UNESCO ad “Ambasciatore per il dialogo interculturale”, “Artista per la pace”, “Ambasciatore della creatività e dell’innovazione”. Da lui e dal suo con- certo un invito a considerare la musica quale dialogo privilegiato con le culture, quelle storiche e quelle tuttora viventi.

24 25 ■ GIOVEDÌ 26 OTTOBRE

Cuarteto Quiroga Javier Perianes pianoforte

Aitor Hevia violino Cibrán Sierra violino Josep Puchades viola Helena Poggio violoncello

n’altra serata speciale scelta rica Latina. Quartetto ‘in residenza’ dalla Filarmonica di Trento presso il Palazzo Reale di Madrid, Uper completare un omaggio il Quiroga ha ormai vinto i premi alla nuova scuola di musica da ca- più prestigiosi (Bordeaux, Paolo mera sorta autorevolmente nella Spa- Borciani, Genève, Pechino, Palau- gna degli ultimi anni. Ecco, dopo il Barcellona) e significativi (Premio prestigioso Cuarteto Casals, una se- nazionale di Radio Cultura spagnola) conda formazione cameristica dive- collaborando con partner come Mar- nuta rapidamente punto di riferimento tha Argerich, Alain Meunier, Veronika imprescindibile nel settore. Stiamo Hagen. A Trento giungono con un parlando del Cuarteto Quiroga, fon- altro collega abituale, il pianista dato a Madrid nel 2004 da quattro Javier Perianes, già ascoltato in città, dinamici musicisti audaci quanto abituale frequentatore di sale quali originali nella lettura delle grandi Carnegie Hall di New York, Con- pagine storiche del quartetto, ma at- certgebouw di Amsterdam, Wigmore tenti, sin dal nome (il musicista Ma- Hall di Londra, Suntory Hall di To- nuel Quiroga), a diffondere quanto kyo in collaborazione con i direttori scritto nella loro terra d’origine. In- Lorin Maazel, Michael Tilson Tho- vitati e apprezzati nelle grandi sale mas, Daniel Barenboim, Zubin Meh- del mondo - da Londra a Berlino, ta. Il programma scelto per la serata, New York, Praga, Stoccolma, Basi- accanto a una pietra miliare della lea... - non rinunciano all’insegna- letteratura cameristica quale è il Programma mento gestendo la “Camerata Quintetto di Schumann, permetterà CSMA” al Conservatorio Superior di seguire la strada particolarissima J. Tu rina: Quartetto op. 34 ‘’Oración del Torero’’ de Música de Aragón e tenendo ma- imboccata a fine Ottocento dal na- E. Granados: Quintetto con pianoforte op. 49 in sol min. sterclass presso università e conser- zionalismo spagnolo per conquistare vatori di Europa, Stati Uniti e Ame- una propria autonomia. R. Schumann: Quintetto con pianoforte op. 44 in Mi bem magg.

26 27 ■ GIOVEDÌ 9 NOVEMBRE Programma

V. Bellini n appuntamento insolito ma di gran- Da Sei ariette: de fascino per il pubblico della Fi- Vanne Ularmonica quello con il basso-bari- o rosa fortunata tono italiano Luca Pisaroni per un pro- Belle Nice gramma diviso a metà fra la lirica italiana che d’amore del secolo romantico e i songs americani Almen se non poss’io con i ritmi della modernità. Un protagonista Per pieta versatile tra i più affascinanti sulla scena bell’idol mio internazionale. Fin dal suo debutto all’età G. Rossini di 26 anni con la Filarmonica di Vienna al Festival di Salisburgo, sotto la direzione di Il rimprovero Harnoncourt, Pisaroni è apparso in molte L’ultimo ricordo delle più rinomate sale da concerto, teatri La speranza dell’opera e festival. In campo operistico La lontananza ha iniziato la stagione 2015/16 con il ruolo F. P. Tosti di Conte Almaviva in una produzione de La serenata “Le nozze di Figaro” di Mozart alla Lyric Ideale Opera di Chicago, ruolo che ha poi ricoperto Sogno anche alla Metropolitan Opera e al Teatro Vorrei morire dell’Opera di Vienna. Nelle vesti di Lepo- L’Ultima Canzone rello nel “Don Giovanni” di Mozart è stato nel Teatro dell’Opera di Berlino e al Festival G. Gershwin di Salisburgo. In campo concertistico ha They All Laughed interpretato il Requiem di Mozart e il Mi- Embraceable You Just Another Rhumba serere di Pärt con Gustavo Dudamel e la Los Angeles Philharmonic, la ‘Nona’ di C. Porter Beethoven con Harnoncourt e il Concentus In The Still Musicus Wien e alcuni concerti di gala Of The Night con la Deutsches Symphonie-Orchester I Get A Kick Out Of Berlin. You Nell’altrettanto frequentato campo dei recital So In Love (Wigmore Hall, Club musical de Québec, Begin the Beguine Amici della Musica di Firenze, Konzerthaus R. Rodgers di Vienna) Luca Pisaroni è spesso accom- & O. Hammerstein pagnato dal pianista (direttore e tenore) Luca Pisaroni I have dreamed austriaco Christian Koch collaboratore sta- baritono Some enchanted bile presso lo Stadttheater Klagenfurt, di- evening rettore assistente di Rene Jacobs, Pierre Christian Koch This nearly was mine Boulez e Daniel Harding, presente in veste pianoforte d’accompagnatore al Salzburg Festival, l’Aix-en-Provence Festival e le Wiener Fe- stwochen. 29 28 ■ VENERDÌ 17 NOVEMBRE

a grande passione per la mu- Programma sica da camera ha spinto tre raffinati e curiosi musicisti a L L. van Beethoven unire i loro distinti percorsi artistici Trio in Mi bem. magg. op. 70 n. 2 concentrandosi sulla forma forse più generosa di repertorio del genere A. Casella classico, quella del trio con piano- Sonata a tre op. 62 forte. L’ispirazione arriva da un L. Bernstein luogo magico non solo per l’Italia, Trio il Teatro alla Scala di Milano, dove lavora stabilmente il violoncellista R. Schumann di origine bresciane Sandro Laf- Trio n. 2 in Fa magg. op. 80 franchini, dove ha operato per molti anni il violinista nato a Tirana Klaidi Sahatçi e dove si esibisce spesso il pianista, nato a Pesaro, Andrea Rebaudengo. I tre grandi professionisti danno vita al Trio Altus nel 2010 debuttando proprio al Teatro alla Scala con il Trio di Leonard Bernstein che ascolteremo pure a Trento. Da allora hanno percorso l’Europa suonando in di- verse città con sale d’ascolto preziose come quella della Tonhalle di Zurigo, am- pliando il loro repertorio verso il Novecento, facendo tesoro delle singole esperienze. Le esibizioni del Trio Altus incrociano in- fatti le professionalità sconfinate dei tre artisti: un Klaidi Sahatçi già primo violino di spalla presso l’Or- Trio Altus chestra del Teatro alla Scala di Mi- lano e dal 2009 a oggi primo Kon- zertmeister alla Tonhalle Orchester Klaidi Sahatçi Zürich; un Sandro Laffranchini, dal violino 1999 primo primo violoncello del Sandro Laffranchini Teatro e della Filarmonica alla Scala violoncello e, nel 2007, primo violoncello ospite Andrea Rebaudengo della London Symphony Orchestra; pianoforte un Andrea Rebaudengo collabora- tore prezioso della cantante Cristina Zavalloni e dell’ensemble Sentieri selvaggi diretto da Carlo Boccadoro.

30 31 ■ GIOVEDÌ 23 NOVEMBRE

Programma C. Nielsen Serenata in vano per archi e fiati J. Françaix À huit, ottetto per archi e fiati F. Schubert Ottetto op. 166 D. 803 per archi e fiati Oxalys

ondato nel 1993 da un gruppo più ampi. Il pubblico delle sale del musicali, aperte a linguaggi molteplici. diversi riconoscimenti dalla critica di studenti del Conservatorio di Concertgebouw di Amsterdam, del L’Ensemble è ospite di alcuni fra i discografica (Choc de la Musique per FBruxelles, Oxalys è oggi una Kennedy Center di New York, della più celebri Festival Europei, ma si le opere di Reger, Mahler e Schoen- delle formazioni da camera di riferi- Filarmonica di San Pietroburgo hanno esibisce spesso anche in America, berg). A Trento è chiamato a inter- mento nel panorama musicale inter- subito decretato un successo solido negli Emirati Arabi, in Cina e Giap- pretare una delle pagine più felici e nazionale. Ensemble a geometria va- alle proposte artistiche presentate dal- pone. Ricca è la loro discografia che ampie del camerismo romantico, il riabile – strutturato attorno al quintetto l’Oxalys, capaci di rispondere alle più comprende opere di Mozart, dell’im- celebre Ottetto di Franz Schubert af- d’archi, flauto, clarinetto e arpa – ac- varie richieste degli organizzatori. pressionismo, del post-impressionismo fiancato da due esperienze più moderne coglie anche altri artisti per la realiz- Oxalys, infatti, riunisce interpreti di- e della musica russa del ventesimo maturate nella Francia del Novecento zazione di progetti particolari e repertori sposti a condividere nuove avventure secolo; una produzione premiata con e in Danimarca. 32 33 ■ MARTEDÌ 5 DICEMBRE Quartetto Kuss rotagonista, sul finire della sta‐ Orchestra, i Berliner Symphoniker, i Avi Avital gione 2017, è uno strumento Pomeriggi Musicali di Milano, la mandolino Pchiamato di rado sui palcoscenici Chamber Music Society of Lincoln della musica da camera, il mandolino. Center collaborando con artisti noti Il suo fascino popolare viene qui ele‐ come il clarinettista Giora Feidman, Jana Kuss vato all’ennesima potenza grazie a un il soprano Dawn Upshaw e il trom‐ violino musicista carismatico, dotato di un bettista e compositore Frank London. Oliver Wille temperamento capace di lasciare un Le sue esibizioni alla Wigmore Hall violino segno indelebile, l’israeliano Avi Avital. di Londra, Philharmonie di Berlino, Nato nel 1978 a Be’er Sheva si è di‐ Konzerthaus di Vienna sino all’audi‐ William Coleman plomato al conservatorio di Gerusa‐ torium della Città proibita di Pechino viola lemme e quindi in Italia con Ugo Or‐ hanno riportato il mandolino ai fasti Mikaye landi a Padova. Con l’obiettivo di de‐ di una vastissima popolarità. All’ini‐ Hakhanazaryan finire in maniera nuova il repertorio mitabile profilo artistico del Quartetto violoncello (al pari di Segovia con la chitarra) ha Kuss, fra le maggiori formazioni quar‐ lavorato con la musica klezmer, ba‐ tettistiche di oggi, è affidato il compito rocca e contemporanea arrivando, nel di sigillare luminosamente la presenza 2010, a conquistare (primo mandoli‐ a Trento di Avital: un quartetto al‐ nista in assoluto) una nomination trettanto coraggioso e innovativo già Grammy. Subito ingaggiato dalla consacrato nel 2002 dal Premio Bor‐ Deutsche Grammophon, Avi Avital ciani e Deutscher Musikrat e nel 2003 si è esibito con la Israel Philharmonic dal Premio Borletti‐Buitoni.

Programma

J. S. Bach Ciaccona

L. van Beethoven Quartetto per archi in Re magg. op. 18 n. 3

P. Ugoletti Premiere Burlesque per mandolino e quartetto dʹarchi (Prima assoluta: commissione Società Filarmonica di Trento)

L. van Beethoven Quartetto per archi in Fa magg. op. 135

D. Bruce "Cymbeline " per mandolino e quartetto dʹarchi 34 35 ■ LUNEDÌ 11 DICEMBRE Quintetto empre più i grandi solisti dedicano gran parte della loro attività alla musica da camera quale d’archi Smomento personale di un perfezionamento Baiba Skride non più tecnico ma estetico, emozionale e, non se‐ violino condariamente, affettivo. Un profitto non solo privato ma con ampie ricadute sul pubblico che, in Gergana Gergova programmi più raccolti, possono avvicinare solisti violino altrimenti confinati nelle oggi immense sale da con‐ Brett Dean certo internazionali. La violinista lettone Baiba viola Skride (nata a Riga nel 1981) si è affermata collabo‐ Amihai Grosz rando con orchestre prestigiose come i Berliner viola Philharmoniker o la Boston Symphony eseguendo Alban Gerhardt il grande repertorio formato dalle pagine di Brahms, violoncello Caikovsky, Beethoven, Sibelius, ma quasi di nascosto ha sempre lavorato in famiglia e tanti amici (Sol Gabetta, Bertrand Chamayou...) frequentando il Tanglewood Music Festival, lo Schleswig‐Holstein Musikfestival... passando dal duo al trio, dal quartetto al quintetto. A Trento Baiba Skride giunge con un quintetto di questi tanti amici artisti frequentati da anni, riuniti per la realizzazione di un programma di raro ascolto e particolarmente raffinato attorno al timbro esclusivo degli archi. Gergana Gergova è nata a Pleven in Bulgaria e ha studiato in Germania e Austria; l’affermazione in diversi concorsi inter‐ nazionali le ha aperto la strada verso una brillante professione avvicinandola al Festival Strings Lucerne, alla Duisburg Philharmonic, ai Festival di Moritzburg, Lockenhaus, Verbier, Chelsea (New York) assieme a Christian Tetzlaff, Daniel Hope, Carolin Widmann. Programma Amihai Grosz ha iniziato lo studio della viola al‐ l’Accademia di Gerusalemme. Già membro fondatore W. A. Mozart del Quartetto Jerusalem, ha suonato e suona con Quintetto in Do magg. KV 515 artisti come Isaac Stern, Daniel Barenboim, Mitsuko Uchida, Yefim Bronfman e David Geringas imbrac‐ L. van Beethoven ciando uno strumento straordinario firmato da Gas‐ Quintetto in do min. op. 104 paro da Salò. Il violista Brett Dean (classe 1961) è J. Brahms cresciuto e ha studiato a Brisbane in Australia. Ar‐ Quintetto n. 2 in Sol magg. op. 111 rivato in Europa, dal 1985 al 1999 ha suonato nei Berliner Philharmoniker; nel 2000 è tornato in Aus‐ tralia dove si è dedicato anche alla composizione. Il violoncellista Alban Gerhardt si è esibito sotto la direzione di direttori come Sir Colin Davis, Fabio Luisi, Kent Nagano, Pekka Salonen in orchestre ce‐ leberrime quali i Berliner Philharmoniker, London Philharmonic, Tonhalle di Zurigo. 36 37 £ Carta dello studente dell’ Opera Universitaria. Pass se in possesso della Modalità di abbonamento ABBONAMENTI: in dicembre da mercoledì 16; lunedì 19 e martedì 20 dalle 14 a venerdì ore 9.00 alle 14.00 30, oppure su pre‐ presso la Sede di via Verdi notazione all’indirizzo mail o per telefono. Abbonamento intero:Abbonamento ridotto: Biglietto d’ingresso:Biglietto d’ingresso ridotto EuroIngresso universitari 200. Euro 170. Euro 18. Euro 25. i concerti avranno inizio alle ore 20.45 Tutti Euro 8. Possono usufruire della riduzione i giovani fino ai 25 anni e le persone che abbiano com‐ piuto i 65 anni. Quota sociale: Euro 10 (solo abbonati). Assemblee della So‐ I Soci partecipano alle cietà, della quale sono sostenitori. Possono eleggere ed essere eletti nel Consiglio di Di‐ rezione. di apportare ogni varia‐ La Società si riserva zione che si rendesse necessaria in dipen‐ denza di ragioni tecniche e organizzative.

La Società Filarmonica Consiglio di direzione Presidente Lorenzo Arnoldi Vicepresidente Cristina Geier Direttore Artistico Antonio Carlini Tesoriere Antonio Divan Segretario Rosella Niccolini Consiglieri Tiziana Dal Lago, Nicola Segatta Revisori dei Conti Corrado Fedrizzi Giorgio Pedinelli Nicola Rizzi £

Stagione concerti 2017 Giovedì 12 gennaio Giovedì 13 aprile The Philharmonics Kremerata Baltica Daniel Ottensamer clarinetto Gidon Kremer, violino e direttore Clara-Jumi Kang violino Martedì 17 gennaio Cuarteto Casals Giovedì 5 ottobre Gomalan Brass - Davide Cabassi pianoforte Lunedì 23 gennaio Bertrand Chamayou, pianoforte Lunedì 16 ottobre Jordi Savall viola da gamba e direzione Martedì 7 febbraio Le Concert des Nations Trio Boccherini Giovedì 26 ottobre Venerdì 17 febbraio Cuarteto Quiroga - Javier Perianes pianoforte Sophie Pacini pianoforte Giovedì 9 novembre Venerdì 24 febbraio Luca Pisaroni baritono - Christian Koch pianoforte Quartetto Jerusalem - Matan Porat pianoforte Venerdì 17 novembre Giovedì 2 marzo Trio Altus Dana Zemstov viola Michela Spizzichino pianoforte Giovedì 23 novembre Oxalys Mercoledì 15 marzo Seong-Jin Cho pianoforte Martedì 5 dicembre Quartetto Kuss - Avi Avital mandolino Martedì 21 marzo Nikolaj Znaider violino Lunedì 11 dicembre Piotr Anderszewski pianoforte Quintetto d’archi SOCIETÀTrento FILARMONICA Informazioni: Società Filarmonica Via Verdi 30 – 38122 Trento Tel. 0461.985244 e‐mail: info@filarmonica‐trento.it www.filarmonica‐trento.it

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