Sommario Parte Prima

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Sommario Parte Prima SOMMARIO PARTE PRIMA 1 – PREMESSA pagina 3 1 - 1 – LINEE GENERALI pagina 3 1 - 2 – MOTIVAZIONI pagina 4 1 - 3 – BENEFICIARI pagina 5 1 - 4 – VANTAGGI ECONOMICI pagina 5 1 - 5 – RIFERIMENTI NORMATIVI pagina 5 1 - 6 – OBBLIGO DI PROGETTO E DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ pagina 6 PARTE SECONDA 2 - RILIEVO DEGLI IMPIANTI ESISTENTI pagina 6 2 - 1 - QUADRI ELETTRICI pagina 7 2 - 2 - TIPOLOGIE CORPI ILLUMINANTI pagina 10 2 - 3 - LAMPADE pagina 10 2 - 4 - CONSISTENZA ATTUALE IMPIANTO pagina 11 2 - 5 – CONSISTENZA IMPIANTO DA ADEGUARE pagina 29 2 - 6 – SISTEMA DI DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA pagina 43 2 - 7 – CONSIDERAZIONI SULLO STATO DI FATTO pagina 43 PARTE TERZA 3 - STESURA DEL PIANO pagina 43 3 - 1 – INDIVIDUAZIONE AREE OMOGENEE pagina 44 3 - 2 – STRADE A TRAFFICO MOTORIZZATO pagina 44 3 - 3 – CLASSIFICAZIONE DELLE VIE DEL COMUNE DI SORISOLE IN FUNZIONE DEL TIPO DEL TRAFFICO SECONDO LA UNI 10.439 - 2001 pagina 47 3 - 4- INTERVENTO DI ADEGUAMENTO pagina 50 3 – 5 SCELTA DELLE LAMPADE pagina 50 3 – 6 VANTAGGI ECONOMICI pagina 52 1 PARTE QUARTA 4 – SCELTE TECNICHE E PROGETTUALI pagina 52 4.1 – CRITERI GENERALI ED AGGIUNTIVI pagina 52 4.2 – GRADI DI PROTEZIONE E CLASSI D’ISOLAMENTO pagina 54 4.3 – GEOMETRIA E TIPOLOGIA DEGLI IMPIANTI pagina 54 4.3.1 – LAMPADE pagina 54 4.3.2 – SOSTEGNI pagina 55 4.4 – CORPI ILLUMINANTI 4.4.1 - SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE pagina 57 4.5 - Scelte per la protezione degli impianti pagina 57 4.6 - Posa delle linee elettriche 4.6.1 - LINEE IN CAVO pagina 58 4.6.2 – Derivazioni pagina 59 4.6.3 – QUADRI ELETTRICI E REGOLATORI DI FLUSSO pagina 59 PARTE QUINTA 5 - STIMA DI MASSIMA DEI COSTI DI ADEGUAMENTO DELL'IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE ALLE PRESCRIZIONI DELLA L.R. 17/2000 pagina 61 2 Committente: COMUNE SORISOLE Provincia di BERGAMO PIANO ILLUMINAZIONE COMUNALE RELAZIONE TECNICA 1- PREMESSA Inquadramento ambientale del comune Il comune di Sorisole comprende leseguenti località: Sorisole capoluogo, la frazione di Petosino, la frazione di Azzonica, e dai nucclei edificati storicamente riconosciuti dalla comunità che sono: Premerlino, Comunelli, Botta Alta, Serit (Grom), Sant'Anna, Grumel mez, Boscalgisi, Madonna dei Campi, Rigla, Botta Bassa, Laxolo, Castel dè Pilis e Canvarola-Valli. Il territorio del Comune di Sorisole si estende per chilometri quadrati 12,82 e confina con i comuni di Zogno, Ponteranica, Bergamo, Paladina, Almè, Villa d'Almè e Sedrina. Fisicamente il territorio di Sorisole comprende il Canto Alto (m. 1.140) e le sue pendici, le colline, le vallate ove scorrono i torrenti Quisa, Morla, Rigoss e Porcarizza, Bondaglio, per i tratti compresi nei confini comunali e la piana detta dei Dross a Petosino. I dati amministrativi principali del Comune di Sorisole sono: n° abitanti: 8535 al 31 novembre 2005 superficie: 12,82 km 2 Il territorio Comunale, secondo quanto indicato nel D.G.R. del 2 dicembre 2000 n. 7/2611, ricade nella fascia di rispetto dell’Osservatorio Astronomico Brera di Merate (LC), tale fascia è intesa come raggio dall’osservatorio considerato ed in questo caso, essendo lo stesso di rilevanza nazionale, è pari a 25 km. 1.1- LINEE GENERALI Il Piano di Illuminazione pubblica è un progetto ed una guida di disposizioni tecniche e normative atte a regolamentare gli interventi di illuminazione pubblica e privata. Lo scopo è quello di migliorare ed ottimizzare l’impianto attuale ed è rivolto a regolamentare quegli impianti pubblici o privati che si svilupperanno in futuro sul territorio comunale. Lo scopo finale è la tutela sia diurna che notturna del territorio e della popolazione. Il Piano sarà realizzato nel pieno rispetto della Legge Regione Lombardia n. 17 del 27.03.2000 "Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso illuminazione esterna e di lotta all'inquinamento luminoso " e della Legge Regione Lombardia n. 38 del 21.12.2004 “ Modifiche e integrazioni alla legge regionale 27 marzo 2000, n. 17 ("Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso illuminazione esterna e di lotta all'inquinamento luminoso") ed ulteriori disposizioni ”. 3 Il Piano d’Illuminazione secondo quanto recitato dal D.G.R. 20/9/2001 n.776162 “.. disciplina le nuove installazioni, in accordo con i presenti criteri, con il d.lgs. 30 aprile 1992, n.285 recante il “Nuovo Codice della strada” e con le leggi statali 9 gennaio 1991, n.9 e n.10 attinenti il “Piano energetico nazionale” ”. Il primo passo per la stesura del piano è il rilievo dell’impianto esistente, mediante la realizzazione grafica di una o più tavole indicanti la tipologia, la posizione dei corpi illuminanti, la collocazione dei quadri elettrici e l’estensione dei relativi circuiti di illuminazione derivati dai suddetti quadri. Le disposizioni elaborate dal seguente piano d’illuminazione avranno applicazione, su tutto il territorio comunale sia per gli impianti di futura realizzazione e per quelli attualmente esistenti. Visto che il territorio ricade nell’area di tutela dell’osservatorio astronomico di Merate (Lc), il Piano d’illuminazione prevede la sostituzione e l’adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica comunali esistenti entro quattro anni dall’entrata in vigore della legge regionale. Inoltre i criteri di progettazione e costruzione degli impianti per l’illuminazione esterna, pubblica e privata, dovranno tener conto anche di tutte le disposizioni particolari relative alle fasce di rispetto degli osservatori. 1.2 - MOTIVAZIONI Alla luce di quanto previsto dalle leggi e norme in materia di illuminazione e riduzione dell’inquinamento luminoso, il piano di illuminazione si prefigge di perseguire le seguenti finalità: • ridurre sul territorio l’inquinamento luminoso ed i consumi energetici da esso derivanti; • aumentare la sicurezza stradale per la riduzione degli incidenti, evitando abbagliamenti e distrazioni che possano generare pericolo per il traffico ed i pedoni; • favorire le attività serali e ricreative per migliorare la qualità della vita; • promuovere un più razionale sfruttamento degli spazi urbani disponibili; • migliorare l’illuminazione delle opere architettoniche evitando inutili e dannose dispersioni della luce nelle aree circostanti e verso il cielo; • integrare gli impianti con l’ambiente circostante diurno e notturno; • realizzare impianti ad alta efficienza favorendo il risparmio energetico; • ottimizzare gli oneri di gestione e quelli di manutenzione; • tutelare l’attività di ricerca degli osservatori astronomici. • uniformare le tipologie d’installazione • valorizzare l’ambiente urbano ponendo particolare attenzione ai centri storici e residenziali Il risultato dell’applicazione dei criteri indicati nel piano d’illuminazione sarà un territorio provvisto di un sistema d’illuminazione organico, efficiente e rispettoso dell’ambiente a tutto vantaggio quindi dei cittadini, che saranno i principali beneficiari, ma anche dei gestori siano essi soggetti pubblici o privati degli impianti. Inoltre quanto maggiore sarà lo sforzo, nell’ambito degli adeguamenti e nuove realizzazioni, razionalizzando e standardizzando gli impianti di servizio, utilizzando 4 dispositivi ad alta tecnologia con bassi costi di gestione e manutenzione, tanto maggiori saranno i vantaggi economici. 1.3 – BENEFICIARI • tutti i cittadini • la pubblica sicurezza • le attività commerciali e ricreative • il Comune in quanto gestore dell’impianto di illuminazione pubblica • la viabilità automobilistica • l’ambiente • gli organi controllori della sicurezza degli impianti elettrici e di illuminazione • osservatori astronomici ed astrofili 1.4 – VANTAGGI ECONOMICI Gli interventi di miglioramento e di messa a norma degli impianti, che si protrarranno nel tempo secondo le linee programmatiche dell’amministrazione comunale, modificheranno le tipologie dell’impianto e porteranno indubbi vantaggi economici. I risparmi saranno possibili grazie alla combinazione di diversi fattori ad esempio: • la riduzione del flusso luminoso nelle aree in cui questo non era previsto arrivasse; • la riduzione dei flussi luminosi su strade negli orari notturni; • l’utilizzo di lampade con alta efficienza luminosa; • la standardizzazione dei quadri elettrici e degli apparecchi illuminanti, che diminuiscono i costi derivanti dalla manutenzione gravanti sul bilancio comunale. 1.5 – RIFERIMENTI NORMATIVI Leggi • Legge Regionale Lombarda n. 17 del 27.03.2000 in tema di "Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso illuminazione esterna e di lotta all'inquinamento luminoso"; • Delibera n. 2611 del 11 dicembre 2000 della Giunta Regionale Lombarda in merito alle fasce di protezione degli osservatori astronomici specificate nella L.R. 17/00 • Nuovo Codice della Strada D.Lgs 30 Aprile 1992 n. 285 • Decreto legislativo 360/93: “Disposizioni correttive ed integrative del Codice della Strada” approvato con Decreto legislativo n.285 del 30.04.1992 • Legge Regionale Lombarda n. 38 del 21.12.2004 “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 27 marzo 2000, n. 17 ("Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso illuminazione esterna e di lotta all'inquinamento luminoso") ed ulteriori disposizioni” Norme • Norma UNI 10439-2001 relative agli impianti di illuminazione delle strade con traffico motorizzato. 5 • Norma CEI 34-33 “Apparecchi di illuminazione. Parte II: Prescrizioni particolari. Apparecchi per l’illuminazione” • Norma CEI 34 “relative a lampade, apparecchiature di alimentazione ed apparecchi d’illuminazione in generale” • Norma CEI 11-4 “Esecuzione delle linee elettriche esterne” • Norma CEI 11-17 “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia
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