9 Seduta Di Giovedì 10 Marzo 1988 Presidenza Del

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

9 Seduta Di Giovedì 10 Marzo 1988 Presidenza Del SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 1988 239 9 SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 1988 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PAOLO CIRINO POMICINO PAGINA BIANCA SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 1988 241 La seduta comincia alle 10,30. cooperazione delle tre banche d'interesse nazionale e di un ristretto gruppo di im• (La Commissione approva il processo prese private tra le quali due banche verbale della seduta precedente). estere e tre società di assicurazioni. Essa stessa, quindi, è un esempio di collabora• zione feconda tra il settore pubblico e Audizione del presidente di Mediobanca, privato dell'economia. Preservare questa dottor Antonio Maccanico. particolare identità dell'istituto, che ho l'onore di presiedere, tenendo conto delle PRESIDENTE. Riprendiamo l'indagine condizioni economiche e sociali completa• conoscitiva iniziata nel mese di dicembre mente diverse da quelle del tempo in cui sui rapporti tra pubblico e privato nei Mediobanca è stata fondata, è stato lo settori strategici dell'economia nazionale. scopo principale del nuovo assetto aziona• Come i colleghi sanno, in base al pro• rio il quale, anche con il contributo di gramma stabilito dalla nostra Commis• questa Commissione, è stato avviato. sione, era prevista l'audizione del presi• Tale istituto, per sua natura, è uno dente Antonio Maccanico, che ringrazio strumento utile per l'intera economia ita• per essersi dimostrato disponibile nel ve• liana ed ha la finalità di fornire servizi nire incontro alle esigenze della Commis• finanziari a tutte le imprese, qualunque sione. sia la loro natura giuridica e la proprietà La nostra indagine conoscitiva è stata alla quale rispondono, con l'obiettivo di decisa al fine d'individuare alcuni ele• rafforzarle e consolidarle in un quadro di menti necessari per adottare una serie di economia di mercato. Per tali ragioni, atti d'indirizzo ritenuti opportuni per de• Mediobanca non ha una sua dottrina - e finire una politica più coordinata ed inci• non potrebbe averla - sui confini che siva nel settore dei rapporti tra pubblico debbono essere segnati tra il settore delle e privato. imprese a proprietà pubblica e quelle a proprietà privata. Inoltre, non può avere ANTONIO MACCANICO, Presidente di nemmeno una visione circa i possibili Mediobanca. Desidero esprimere il mio rapporti ottimali e le interrelazioni auspi• ringraziamento al presidente della Com• cabili tra i due settori, perché un istituto missione per avermi offerto l'opportunità di credito che è anche una banca di af• di far conoscere la mia opinione su un fari non può costituire sede autonoma di tema così importante ed attuale come elaborazione di una politica industriale o quello oggetto dell'indagine conoscitiva in delle strutture industriali; la sua attività corso, sulla quale la Commissione ha già ed il suo impegno sono strettamente di• raccolto testimonianze e documentazioni pendenti dalla domanda di servizi che le di grandissimo interesse non solo per il imprese ed i soggetti produttivi gli rivol• Parlamento, ma per tutti gli operatori e gono, dalle esigenze che essi prospettano, gli studiosi del mondo economico. dalle strategie che essi perseguono e che Com'è noto, Mediobanca, per quaran• Mediobanca è chiamata a valutare di tanni, è stata la sede d'incontro e di volta in volta, nella loro specificità, sia 242 QUINTA COMMISSIONE PERMANENTE pure in un quadro più ampio di interessi zioni sono state effettuate da imprese e valori generali ai quali ispira il suo estere in Italia. modo di operare e la sua strategia opera• Il sistema delle imprese ha capito che tiva. l'avvenire del paese è legato alla sua ca• Ritengo di poter offrire, partendo pacità di competizione sul mercato euro• dalla mia esperienza presso l'istituto, al• peo e su quello mondiale ed ha comin• cuni dati obiettivi, di poter indicare al• ciato a riorganizzarsi in modo adeguato: cune linee di tendenza utili per orientarsi questi impulsi sono stati recepiti sia dal all'interno dei problemi particolari che il settore pubblico sia da quello privato. Le sistema di economia mista del nostro tendenze che si sono sviluppate si muo• paese ha di fronte per i prossimi anni e vono verso l'acquisizione di imprese stra• che, giustamente, Governo e Parlamento niere o verso accordi di cooperazione; intendono affrontare con consapevolezza e d'altra parte, si registra anche una ten• piena conoscenza della materia. denza alla partecipazione di imprese stra• Il primo dato oggettivo riguarda il niere ad imprese italiane. profondo processo di ristrutturazione che 11 principale obiettivo in questa dire• il sistema industriale italiano ha subito zione consiste nel raggiungimento di di• nell'ultimo decennio e che è ancora in mensioni più adeguate per sostenere le corso. Si tratta di un processo di cambia• sfide della concorrenza internazionale at• mento talmente profondo, da poter essere traverso la conquista di quote aggiuntive considerato una vera mutazione. Esso ha di mercato e l'acquisizione di nuove tec• investito i grandi gruppi, ma anche le nologie per assicurare alle imprese un'a• deguata capacità d'innovazione. medie e piccole imprese sia pubbliche sia private. Vi è stata, innanzitutto, una forte È prevedibile che le linee di tendenza ristrutturazione dei comparti produttivi esposte si accentuino quanto più ci si ed una notevole ricapitalizzazione delle avvicina alla scadenza del 1992, cioè all'i• stituzione del mercato unico europeo. imprese maggiori; vi è stato, inoltre, un Esse non potranno non investire sempre processo di fusioni e di acquisizioni più - come sta avvenendo - il settore molto marcato. I dati disponibili dimo• pubblico dell'economia, considerando che strano che le aziende private hanno ma• esso, in Italia ha raggiunto una dimen• nifestato maggiore dinamicità ed elasti• sione consistente: escludendo il comparto cità: sulla base di alcuni rilevamenti ef• dell'agricoltura, su ogni sei lavoratori di• fettuati da Mediobanca su un campione pendenti uno è occupato nel settore pub• di 1.603 società italiane, si può calcolare blico (amministrazioni pubbliche, banche che nel triennio 1984-1986 il cash flow ed imprese a partecipazione statale). Se abbia coperto il 63 per cento delle risorse si prendono in considerazione le princi• finanziarie nel settore privato e solo il 38 pali società comprese nel campione ana• per cento in quello pubblico. Il risana• lizzato da Mediobanca, cui facevo riferi• mento e la ricapitalizzazione con fondi mento prima, il comparto pubblico conta attinti sul mercato sono stati, quindi, di ali'incirca una percentuale del 40 per dimensioni più vaste; gli accorpamenti, le cento, inferiore di poco nel settore indu• fusioni, le joint venture sono state più nu• striale e commerciale in termini di fattu• merose. Per quanto riguarda le acquisi• rato ed occupazione, appena superiore in zioni, nel biennio 1986-1987 i principali quello delle holding in termini di investi• gruppi italiani hanno effettuato un centi• menti finanziari. naio di operazioni. Nel sistema bancario il settore pub• Si è, inoltre, verificata una forte blico rappresenta più dei due terzi del spinta all'internazionalizzazione: nel solo credito ordinario e più dell'80 per cento 1987 si sono avute una sessantina di ac• del credito speciale. quisizioni di imprese straniere da parte Ritengo che le linee di tendenza alle di società italiane ed altrettante opera• quali ho accennato non siano collimanti SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 1988 243 con alcune concezioni dell'impresa pub• Le tendenze in atto comporterebbero blica molto diffuse negli anni passati, se• un riordinamento anche istituzionale condo le quali le imprese a partecipa• delle partecipazioni statali. Per esempio, zione statale dovevano costituire il volano potrà essere necessario ridurre il numero dello sviluppo dell'economia nazionale, lo degli enti di gestione; sarà forse da discu• strumento fondamentale del riequilibrio tere - e ciò rappresenta un grosso punto territoriale, della lotta contro i monopoli, interrogativo - se il Ministero delle parte• dell'industrializzazione delle aree arre• cipazioni statali potrà avere ancora una trate; sulla base di queste finalità le im• funzione. Poiché, come ho già detto, la prese pubbliche potevano anche rischiare finalità dominante dell'industria nazio• investimenti a scarsa redditività (in al• nale, sia di quella privata, sia di quella cuni casi inconsistente). pubblica, sarà di assicurare strutture e Tali concezioni erano valide negli anni dimensioni produttive tali da reggere la sessanta ed il sistema delle partecipazioni competizione a livello continentale, a tale statali - sia pure con errori e disfunzioni finalità sarà necessario subordinare le al• - ha assolto ai suoi compiti. Ora, però, tre esigenze. questa fase si è chiusa a seguito di un'in• Un discorso a parte meritano le tegrazione sempre più ampia con il mer• aziende pubbliche fornitrici di pubblici cato europeo ed internazionale. Ciò com• servizi ed in particolare le poste e le porterà, anche per le imprese pubbliche, ferrovie. Il dissesto di tali aziende pesa un ulteriore processo di ristrutturazione fortemente sulla finanza pubblica e le aziendale, di dismissioni, di aggregazione loro disfunzioni costituiscono un elemento tra le aziende di un medesimo settore, di di diseconomia per l'intero sistema pro• acquisizioni e partecipazioni con industrie duttivo. Si pone, quindi, il problema del private, nazionali ed estere. loro risanamento, che potrebbe anche In particolare, è prevedibile che venga portare al superamento della formula or• dato un forte impulso, oltre che alle pri• ganizzativa
Recommended publications
  • Molise Puglia Calabria Basilicata Toscana
    PAGINA 8 — Mercoledì 12 Aprile 2006 - N. 100 IN PRIMO PIANO IL SOLE-24 ORE NEW ENTRY GIORNALISTI SCADENZA Deputati per Rifondazione Due parlamentari islamici: Per la lista definitiva c’è Politiche 2006 il no global Caruso il palestinese Ali Rashid tempo fino alla prima seduta i risultati regione per regione: Senato e il «transgender» Luxuria e Khaled Fouad Allam che si terrà il 28 maggio Confermati i leader, molti esordienti Pochi bocciati illustri: Bassanini, Pannella, Bobo Craxi, Cecchi Gori ROMA 1 Confermati tutti i leader, pro- dati in coda. va dall’avvocato Giulia Bongiorno (An) vio Sircana, portavoce di Prodi, e tra quel- ri Cdl (Totò Cuffaro, Giancarlo Galan e ni" anche due ex come Valerio Zanone ra: per I Socialisti non è scattato il quo- mosse molte «new entry» della politica, New entry. Fanno parte del battaglio- all’ex leader Verde Grazia Francescato, li della Cdl prenderà posto Valentino Va- Roberto Formigoni) e due ex governatori (ex segretario Pli, ora Margherita) e Calo- rum. Al contrario, varca l’assemblea di bocciato qualche personaggio illustre. È il ne di Rifondazione due tra gli esordienti dalla medaglia d’oro dello sci di fondo lentini, segretario particolare di Silvio (Enzo Ghigo e Raffaele Fitto). gero Mannino, storico esponente della Dc Montecitorio la sorella Stefania Craxi, primo "saldo" dei seggi uscito dal voto. più noti: Francesco Caruso, leader dei no Manuela Di Centa (Fi) all’imprenditrice Berlusconi; seggio sicuro per Ricky Levi, Ritorni. A Montecitorio si incontreran- siciliana, eletto con l’Udc. Torna a Monte- eletta con Fi. Tra i bocciati anche Marco Anche se per stilare una lista certa dei global, e il "transgender" Vladimir Luxu- Paola Maria Merloni (Margherita), dalla consigliere politico del leader dell’Unio- no di nuovo due dei protagonisti di Tan- citorio anche l’ex radicale ora Rnp Emma Pannella: la Rosa nel pugno non ha guada- nuovi parlamentari occorrerà aspettare il ria.
    [Show full text]
  • Statuto E Attività 1962-2012
    ISTITUTO PER LA DOCUMENTAZIONE E GLI STUDI LEGISLATIVI Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica STATUTO E ATTIVITÀ 1962-2012 JOVENE EDITORE NAPOLI 2012 ISLE Via del Plebiscito 102 - 00186 ROMA Tel. 06 679 5142 - Fax 06 679 3449 [email protected] DIRITTI D’AUTORE RISERVATI © Copyright 2012 ISBN 978-88-243-2109-9 JOVENE EDITORE Via Mezzocannone 109 - 80134 NAPOLI NA - ITALIA Tel. (+39) 081 552 10 19 - Fax (+39) 081 552 06 87 web site: www.jovene.it e-mail: [email protected] Printed in Italy Stampato in Italia ISTITUTO PER LA DOCUMENTAZIONE E GLI STUDI LEGISLATIVI Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica UFFICIO DI PRESIDENZA Presidente Onorario Antonio Maccanico Presidente Giovanni Pieraccini Vicepresidenti In rappresentanza In rappresentanza dei Soci ordinari: dei Soci collettivi: Augusto Barbera Giuseppe Mazzei Francesco D’Onofrio Segretario Generale Silvio Traversa Consiglio Direttivo Augusto Barbera A.B.I. Francesco D’Onofrio Domenico Siniscalco ASSOGESTIONI Gaetano Gifuni Alessandro Rossi Casa Editrice Dott. Eugenio Jovene s.r.l. Giuseppe Guarino Giuseppe Mazzei Il Chiostro Vincenzo Lippolis ENEL Antonio Maccanico GRUPPO FERROVIE DELLO STATO Donato Marra Giovanni Ialongo Massimo Sarmi Giovanni Pieraccini POSTE ITALIANE S.P.A. Massimo Scioscioli Gaetano Blandini Paolo Agoglia Elisabetta Serafin SIAE Franco Bernabé Silvio Traversa TELECOM ITALIA Ugo Zampetti UNICREDIT Tesoriere Massimo Scioscioli Revisori dei Conti Gaetano De Vito - Sebastiano Piana - Francesco Sposato INDICE GIOVANNI PIERACCINI, Presentazione.................................................................. p. 7 SILVIO TRAVERSA, Introduzione........................................................................... » 11 ANTONIO MACCANICO, La nascita dell’ISLE ...................................................... » 15 ANTIGONO DONATI, I primi quindici anni dell’ISLE......................................... » 19 GIULIANO AMATO, La Scuola di Scienza e Tecnica della Legislazione..............
    [Show full text]
  • I Vecchi Partiti Assediano Ciampi I^|Ò^;Béklid Del Governatore
    Mercoledì 28 aprile 1993 pasin JTU La crisi Il presidente del Consiglio chiuso in casa tutto il giorno per formare il suo governo. Al suo fianco Maccanico di governo La De preme per confermare i ministri, il Psi vuole Amato Scalfaro febbricitante segue la crisi dalla sua abitazione I vecchi partiti assediano Ciampi i^|ò^;bÉKlid del governatore. Aperture di Verdi e Pri Per tutto il giorno Ciampi è restato a casa. Ha sentito tinazzoli e quella di sempre, a nascendo. L'obiettivo fonda­ non capisca. Ma capirà, capi­ formule politiche del passato gioranza. Certo è che un irrigi­ tentare le pressioni più pesanti mentale della De è evitare le rà...». (magari camuffate), né all'e­ dimento della segreteria re­ spesso Scalfaro, ha ricevuto Segni (che ha rifiutato un sul presidente incaricato. Pre­ elezioni: «Meglio il diavolo», s'è Non mancano naturalmente rosione dell'opposizione con pubblicana produrrebbe una ministero), Maccanico, Andreatta. Nessun contatto, feribilmente via Quirinale. Mi­ sfogato ieri Gerardo Bianco. E le candidature e le autocandi­ qualche operazione «mirata», drammatica spaccatura nel invece, con i segretari di partito. La De tenta di salvare i no Martinazzoli ieri ha ricevuto il governo Ciampi, da questo dature. Valdo Spini, entrato in come l'offerta di un ministero partito, sul quale pesa oltretut­ a piazza del Gesù qualche visi­ punto di vista, può essere una extremis nello sbrindellato go­ a questo o a quel personaggio. to la lusinga liberale-pannellia- propri ministri, il Psi s'aggrappa ad Amato agli Esteri. Il ta e molte telefonate: s'è reca­ buona polizza di assicurazio­ verno Amato, spera nel or's, e Sulla carta, Ciampi ha già i voti na (ieri Altissimo ha sciolto il Pri è pronto a votare la fiducia, i Verdi mostrano inte­ to da lui'Cristofori, si son fatti ne.
    [Show full text]
  • I Candidati Eletti Alla Camera
    Colore: Composite ----- Stampata: 16/05/01 22.19 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 7 - 17/05/01 giovedì 17 maggio 2001 oggi elezioni 7 I candidati eletti alla Camera UNINOMINALE .......................................... MARCHE Marisa Abbondanzieri UMBRIA Marco Fumagalli LAZIO Goffredo Bettini, Silvana Pisa, Walter Veltroni CAMPANIA Franca Chiaromonte (2), Umberto Ranieri ABRUZZO PIEMONTE Giovanni Lolli Ugo Martinat, Michele Vietti, Osvaldo Napoli, Benedetto PUGLIA Nicotra, Guido Crosetto, Guido Rossi, Raffaele Costa, Giuseppe Caldarola Teresio Delfino, Maria Teresa Armosino, Giorgio Galva- CALABRIA gno, Eugenio Viale, Francesco Stradella, Renzo Patria, Giacomo Mancini, Marco Minniti Valter Zanetta, Sandro Delmastro Delle Vedove, Roberto SICILIA Lavagnini, Gianni Mancuso, Vittorio Tarditi, Daniele Galli, Annamaria Finocchiaro, Luciano Violante Marco Zacchera SARDEGNA LIGURIA Antonio Cabras Giorgio Bornacin, Claudio Scajola, Enrico Nan, Gianfran- co Cozzi, Gabriella Mondello LOMBARDIA MARGHERITA Silvio Berlusconi, Ignazio La Russa, Umberto Bossi, Mi- chele Saponara, Mario Valducci, Gaetano Pecorella, Pie- PIEMONTE tro Armani, Egidio Sterpa, Francesco Colucci, Rocco But- Enzo Bianco, Enrico Letta tiglione, Alberto Di Luca, Valentina Aprea, Fabrizo Cicchit- LOMBARDIA to, Giovanni Deodato, Paolo Romani, Luigi Casero, Gian- Pierluigi Castagnetti, Francesco Rutel- franco Rotondi, Pierfrancesco Gamba, Roberto Alboni, li, Emilio Del Bono, Antonio Rusconi Giancarlo Pagliarini, Dario Rivolta, Andrea Di Teodoro, TRENTINO ALTO ADIGE Giulio Schmidt,
    [Show full text]
  • Prodi Promette Un Governo Lampo
    Ieri il leader dell'Ulivo ha incontrato Ciampi Prodi promette un governo lampo «Con l'incarico lista pronta» Romano Prodi non perdera neppure un minuto di tempo e Sisdezslvoleva presenters la lista dei ministri subito dopo aver ricevuto l'incarico di formare il nuovo governo. Per questo, in attesa colplre Scalfaro di decidere sulle presidenze delle Camere, proseguono gli Sono contenute in un documento dl incontri per definire il nuovo esecutivo. Ieri il leader dell'U­ quindki paglne le ragioni per le quail II2 maggio scorso la procura della livo ha incontrato Carlo Azeglio Ciampi indicato al dicaste- itpubMica ha chiesto il ro del Tesoro. Lrvia Turco chiede un ministro o un sottose- prosdogllmentodall'accusadl gretario (non un ministero) per le pari opportunity. attentate agliorganicostituzionalie, in particolare, alia atthrita' del capo dello stato Oscar Luigi Scalfaro gli ex funzlonarldel SISOE Riccardo HITANNA AHMKNI Milpica, Maurizio Broccoletti e • ROMA. Romano Prodi ha inten- tunita ha ieri chiesto un uicontro fra Antonio Calati. Secondo i magistrate zlone di fare molto presto. Non at­ Prodi e Veltroni e la commissione sono moW gli eplsodi, tutti tended - ha fatto capire ieri - molto stessa. Vbrrebbe discutere della concatenati, che si sono succeduti tempo per formare il governo. Anzi proposta di istituire la figura del Mi­ nel tempo e che avevano I' oMettho presenters la lista dei ministri subi­ nistro o sottosegretario alia presi- di "scredltare la persona del capo to dopo aver ricevuto l'incarico. In denza del Consiglio per il coordina- dello stato". Tuttavia, nonostante le poqhe parole andra dal presidente mento delle politiche di pari oppor­ indaginl, non si e' raggiunta la prova delta Repubblica avendo gia in ta- tunita.
    [Show full text]
  • Fondazione Di Cultura Politica
    Fondazione di cultura politica Fondazione di cultura politica GLI ORGANI DELLA FONDAZIONE ITALIANIEUROPEI Presidente Uffici Massimo D’Alema Roma Piazza Farnese 101 Vicepresidente 00186 Roma Alfredo Reichlin Tel. 06.68301648 06/6876431 Fax 06.6875539 Presidente del Comitato scientifico Giuliano Amato Milano Corso Italia 6 Direttore 20122 Milano Andrea Peruzy tel. 02.92870980 fax 02.92870985 Responsabile ufficio di Milano Carlo Cerami Sito internet Staff Italianieuropei www.italianieuropei.it Antonella Carciofa Laura Caroli Marta De Cinti Fiorella Favino Hedi Giusto Marta Leonori Lia Quartapelle Consiglio di Amministrazione Maurizio Viroli Massimo D’Alema Vincenzo Visco Silvano Andriani Ivano Barberini Comitato redazionale Antonio Landolfi Fabrizio Battistelli Luigi Manconi Salvatore Biasco Andrea Manzella Vittorio Campione Alfio Marchini Roberto Cerreto Alfredo Reichlin Marta Dassù Giorgio Ruffolo Biagio De Giovanni Ersilia Salvato Mario Del Pero Giuseppe Vacca Claudia Mancina Riccardo Viale Ignazio R. Marino Vincenzo Visco Paolo Onofri Rodolfo Zich Cesare Pinelli Carlo Pinzani Revisori dei Conti Mario Pirani Maria Cristina Dastoli Silvio Pons Gennaro Mariconda Alfredo Reichlin Maria Cristina Pallotta Federico Romero Nicola Rossi Comitato scientifico Giulio Sapelli Laura Balbo Paolo Segatti Augusto Barbera Giuseppe Vacca Mirella Barraco Salvatore Veca Remo Bodei Massimo Cacciari Comitato editoriale Luciano Cafagna Andrew Adonis Luciano Canfora Ronald Asmus Sabino Cassese Sidney Blumenthal Marco Causi Remo Bodei Franca Chiaromonte Colin Crouch Biagio De Giovanni Patrick Diamond Gabrile De Rosa Fabrizio Forquet Luciano Gallino Charles Grant Emanuele Galossi Ian Hargreaves Fiorella Kostoris John Ikenberry Miriam Mafai Charles Kupchan Mauro Magatti Marc Lazar Enrico Menduni Andrea Manzella Pietro Marcenaro Will Marshall Marcello Messori Enrico Menduni Antonio Missiroli David Miliband Giorgio Napolitano Antonio Missiroli Gian Giacomo Nardozzi Geoff Mulgan Massimo Paci D.
    [Show full text]
  • Il Ruolo Del Presidente Della Repubblica Nella Transizione Dalla Prima Alla Seconda Repubblica
    1 DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE CATTEDRA DI TEORIA E STORIA DEI PARTITI E DEI MOVIMENTI POLITICI IL RUOLO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NELLA TRANSIZIONE DALLA PRIMA ALLA SECONDA REPUBBLICA Relatore Prof.ssa VERA CAPPERUCCI Candidato GABRIELE RUSSO MATR. 078582 SESSIONE DI LAUREA ESTIVA A.A. 2017-2018 2 INDICE Introduzione p. 4. Capitolo primo: IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: NOTAIO O PROTAGONISTA? 1.1.Il ruolo del Presidente della Repubblica nel dibattito costituente e nella Costituzione. p. 6. 1.2.Le presidenze dal 1948 al 1978: aspetti caratterizzanti p. 11. 1.3.Gli anni di piombo e il sequestro Moro p. 16. 1.4. Sandro Pertini: il “Partigiano presidente innovatore” p.19. 1.5. Pertini “il vicino di casa” p.21. 1.6. Il presidente che “tiene a bada” i partiti p.23. Capitolo secondo: VERSO IL CROLLO DELLA PRIMA REPUBBLICA 2.1 Francesco Cossiga: la ricerca della stabilità p. 25. 2.2 La stagione del “Picconatore” p.32. 3 Capitolo terzo: LA NASCITA DELLA SECONDA REPUBBLICA 3.1 Oscar Luigi Scalfaro: “issato al Quirinale dal tritolo su cui è saltato Falcone” p.40. 3.2 La tempesta di Tangentopoli p.44. 3.3 Il tentativo di riforme istituzionali: il Mattarellum p.48. 3.4 La “discesa in campo” di Berlusconi p.52. 3.5 Il ritorno del presidente come tutore della fragile seconda repubblica p.58. CONCLUSIONE p. 61. BIBLIOGRAFIA p. 63. ABSTRACT p. 65. 4 INTRODUZIONE Il Presidente della Repubblica, nell’ordinamento Costituzionale italiano, rappresenta la figura apicale del sistema e ha il ruolo di rappresentare la nazione e l’unità di questa.
    [Show full text]
  • United Nations Nations Unies
    UNITED NATIONS NATIONS UNIES POSTAL ADDRESS ADRES5E POSTALE: UNITED NATIONS, N.r. 1OQIT CABLE ADDKEM ADRCMK TELECKAPHIOUE: UNATIONft NEWYOftK EXECUTIVE OFFICE OF THE SECRETARY-GENERAL CABINET DU SECRETAIRE GENERAL Rm. S-3840A - Tel. (212) 963-5495 -- FAX (212) 963-1185 RCFIMNCC: 14 January 2002 Dear Mr. Scognamiglio, I write in reply to your recent letter to the Secretary-General inviting him to deliver the keynote speech of the Aspen European Dialogue in Venice on 5 April this year. As you know, the Secretary-General is thoroughly familiar with the Aspen Institute and the quality of its programmes. I regret to advise you, however, that prior commitments prevent him from accepting your kind invitation to join you. On behalf of the Secretary-General I should nonetheless like to extend to you and to the participants in this year's European Dialogue his best wishes for productive discussions. Yours sincerely, Gillian Martin Sorensen Assistant Secretary-General for External Relations Mr. Carlo Scognamiglio Chairman Aspen Institute Italia Rome 20/12 '01 11:56 FAX 066796377 ASPEN ROMA I 121002 Aspen DEC 2J) 2001 Institute Italia Carlo Scognamiglio Chairman December 19,2001 Dear Secretary General, I am pleased to inform you that Aspen Institute Italia is organising the eleventh edition of the ' Aspen European Dialogue international conference, to be held on April 5-7, 2002 at Fondazione • . Cini in Venice. The meeting will open on Friday afternoon, April 5, closing with a lunch on | i Sunday, April 7. Aspen European Dialogue is Aspen Institute's most important event in Europe, gathering representative figures from political, economic and industrial arena at a European and international level; this initiative aims to stimulate in-depth discussion on crucial subjects regarding the building of the European Union from a political and economic pointsof view.
    [Show full text]
  • Di Gabriele Maestri
    * IL GOVERNO DINI: UNA MAGGIORANZA “A TUTTI I COSTI”? di Gabriele Maestri (Dottorando di ricerca in Teoria dello Stato e istituzioni politiche comparate Sapienza – Università di Roma) 26 giugno 2013 Sommario: 1. Il contesto politico-istituzionale della crisi – 2. Le consultazioni e la disputa sullo scioglimento – 3. L’incarico a Dini: esecutivo tecnico a tempo determinato? – 4. Dalla formazione del governo alla fiducia. Dei tredici esecutivi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni (da quello guidato da Ciampi a quello in carica presieduto da Enrico Letta), il governo formato all’inizio del 1995 da Lamberto Dini presenta vari motivi di interesse. Come si è ricordato spesso in riferimento alle vicende contemporanee, si è trattato del primo esecutivo «tecnico», per la totale assenza di eletti in Parlamento tra i suoi componenti. A portare Dini a palazzo Chigi, poi, era stata la prima crisi di governo della cd. “Seconda Repubblica”, dopo le prime elezioni svoltesi con un sistema elettorale prevalentemente maggioritario1: esso per il legislatore avrebbe dovuto dare più stabilità alle compagini governative, ma l’auspicio fu smentito dopo poco più di otto mesi. * L’autore ringrazia Alessandro Gigliotti per i preziosi suggerimenti. Il presente articolo rientra nella Call for papers della Rivista sulla formazione dei Governi ed è stato sottoposto alla valutazione scientifica di un comitato composto dai Professori Beniamino Caravita, Vincenzo Lippolis e Giulio M. Salerno. 1 Il riferimento è al sistema introdotto con le leggi 4 agosto 1993, nn. 276 e 277, note come “legge Mattarella”. federalismi.it n. 13/2013 Per le stesse ragioni, quella crisi di governo fu anche la prima in cui ci si domandò se il ruolo del Presidente della Repubblica rispetto alle scelte da compiere (sciogliere le Camere o attribuire un incarico per formare un nuovo esecutivo) fosse cambiato rispetto alla prassi che oltre quarant’anni di elezioni con sistema proporzionale e di parlamentarismo a prevalenza del Parlamento avevano “codificato”.
    [Show full text]
  • La Presidenza Del Consiglio Dei Ministri a Trent'anni Dalla Legge N
    La Presidenza del Consiglio dei Ministri a trent’anni dalla legge n. 400 del 1988 Atti del Convegno di Studi del 20 febbraio 2018 Roma, Università LUISS Guido Carli 2 © Copyright 2020 – PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER L’INFORMAZIONE E L’EDITORIA ViA dellA Mercede, 9 – 00187 RomA www.informAzioneeditoriA.gov.it In copertina: Piazza Colonna al corso, litografiA di Philippe BenoiSt (1870) 3 Premessa Il preSente volume raccoglie gli Atti del convegno di Studi Svolto preSSo l’Università LUISS Guido Carli il 20 febbraio 2018, in occASione del trenteNNAle dellA pubblicAzione dellA legge 23 Agosto 1988, n. 400 “DiScipliNA dell’attività di governo e ordiNAmento dellA PreSidenzA del Consiglio dei MiniStri” (G.U. n. 214 del 12-9-1988). ContribuiScono Al volume teStimoni di ieri e protAgoniSti di oggi in una rifleSSione corale Sull’Attuazione dell’articolo 95 dellA Costituzione: con una legge concepitA per ASSicurare «migliore collegiAlità All’attività di governo e, quindi, una mAggiore e compleSSiva efficienzA dell’articolAtA Struttura del Governo». Sono le parole con cui concluse lA propriA replicA in AulA l’allora miniStro per i rapporti con in PArlAmento, incAricAto di Seguirne l’iter, Sergio MAttArellA. La segreteria scientifica del Convegno e la redazione del volume sono state curate dal dott. Andrea Razza, coordinatore del Centro Studi sul Parlamento della Luiss. Un ringraziamento va all’Università Luiss Guido Carli e al suo Rettore Paola Severino. Un ringraziamento particolare per il supporto tecnico e le ricerche d’archivio ad Alessandra Gasparri, Alessandra Dragone, Maurizio Bacceli e Carmelo Dragotta. Un riconoscimento per l’aiuto di Filippo Sensi, SteFano Marci, Elena Zappalorti, Luca Di Bonaventura, Francesco Piazza, Lucia Parisi e Marco Rivello.
    [Show full text]
  • The Italians in Beirut (Lebanon), 1982–1984
    Philosophische Fakultät Bastian Matteo Scianna A blueprint for successful peacekeeping? The Italians in Beirut (Lebanon), 1982–1984 Suggested citation referring to the original publication: The International History Review (2018), pp. 1–23 DOI http://dx.doi.org/10.1080/07075332.2018.1431804 ISSN (print) 0707-5332 ISSN (online) 1949-6540 Postprint archived at the Institutional Repository of the Potsdam University in: Postprints der Universität Potsdam Philosophische Reihe ; 143 ISSN 1866-8380 http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:kobv:517-opus4-412937 THE INTERNATIONAL HISTORY REVIEW, 2018 https://doi.org/10.1080/07075332.2018.1431804 A Blueprint for Successful Peacekeeping? The Italians in Beirut (Lebanon), 1982–1984 Bastian Matteo Scianna ABSTRACT KEYWORDS On 6 June 1982, Israel invaded Lebanon to fight the Palestinian Peacekeeping; Italy; Liberation Organization (PLO). Between August 1982 and February Lebanon; Middle East; Beirut 1984, the US, France, Britain and Italy deployed a Multinational Force (MNF) to Beirut. Its task was to act as an interposition force to bolster the government and to bring peace to the people. The mission is often forgotten or merely remembered in context with the bombing of US Marines’ barracks. However, an analysis of the Italian contingent shows that the MNF was not doomed to fail and could accomplish its task when operational and diplomatic efforts were coordinated. The Italian commander in Beirut, General Franco Angioni, followed a successful approach that sustained neutrality, respectful behaviour and minimal force, which resulted in a qualified success of the Italian efforts. Introduction The Lebanon War in 1982 and the Multinational Force (MNF) operations in Beirut between August 1982 and February 1984 have received little attention in contrast to other peace- keeping missions.
    [Show full text]
  • Governo Andreotti
    I 63 Governi Italiani dal 1943 al 2001 EbookCafe XIV Legislatura 2° Governo Berlusconi (12 giugno 2001) XIII Legislatura 2° Governo Amato 1° Governo D'Alema (9 maggio 1996 - 11 giugno 2001) 2° Governo D'Alema 1° Governo Prodi XII Legislatura 1° Governo Dini (15 aprile 1994 - 8 maggio 1996) 1° Governo Berlusconi XI Legislatura 1° Governo Ciampi (23 aprile 1992 - 14 aprile 1994) 1° Governo Amato X Legislatura 7° Governo Andreotti 1° Governo De Mita (2 luglio 1987 - 22 aprile 1992) 6° Governo Andreotti 1° Governo Goria IX Legislatura 6° Governo Fanfani (12 luglio 1983 - 1° luglio 1987) 2° Governo Craxi 1° Governo Craxi VIII Legislatura 5° Governo Fanfani 1° Governo Forlani (20 giugno 1979 - 11 luglio 1983) 2° Governo Spadolini 2° Governo Cossiga 1° Governo Spadolini 1° Governo Cossiga VII Legislatura 5° Governo Andreotti (5 luglio 1976 - 19 giugno 1979) 4° Governo Andreotti 3° Governo Andreotti VI Legislatura 5° Governo Moro 4° Governo Rumor (25 maggio 1972 - 4 luglio 1976) 4° Governo Moro 2° Governo Andreotti 5° Governo Rumor V Legislatura 1° Governo Andreotti 2° Governo Rumor (5 giugno 1968 - 24 maggio 1972) 1° Governo Colombo 1° Governo Rumor 3° Governo Rumor 2° Governo Leone IV Legislatura 3° Governo Moro 1° Governo Moro (16 maggio 1963 - 14 maggio 1968) 2° Governo Moro 1° Governo Leone III Legislatura 4° Governo Fanfani 2° Governo Segni (12 giugno 1958 - 15 maggio 1963) 3° Governo Fanfani 2° Governo Fanfani 1° Governo Tambroni II Legislatura 1° Governo Zoli 1° Governo Fanfani (25 giugno 1953 - 11 giugno 1958) 1° Governo Segni 1° Governo
    [Show full text]