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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PAGINA BIANCA SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 1988 241

La seduta comincia alle 10,30. cooperazione delle tre banche d'interesse nazionale e di un ristretto gruppo di im• (La Commissione approva il processo prese private tra le quali due banche verbale della seduta precedente). estere e tre società di assicurazioni. Essa stessa, quindi, è un esempio di collabora• zione feconda tra il settore pubblico e Audizione del presidente di , privato dell'economia. Preservare questa dottor Antonio Maccanico. particolare identità dell'istituto, che ho l'onore di presiedere, tenendo conto delle PRESIDENTE. Riprendiamo l'indagine condizioni economiche e sociali completa• conoscitiva iniziata nel mese di dicembre mente diverse da quelle del tempo in cui sui rapporti tra pubblico e privato nei Mediobanca è stata fondata, è stato lo settori strategici dell'economia nazionale. scopo principale del nuovo assetto aziona• Come i colleghi sanno, in base al pro• rio il quale, anche con il contributo di gramma stabilito dalla nostra Commis• questa Commissione, è stato avviato. sione, era prevista l'audizione del presi• Tale istituto, per sua natura, è uno dente Antonio Maccanico, che ringrazio strumento utile per l'intera economia ita• per essersi dimostrato disponibile nel ve• liana ed ha la finalità di fornire servizi nire incontro alle esigenze della Commis• finanziari a tutte le imprese, qualunque sione. sia la loro natura giuridica e la proprietà La nostra indagine conoscitiva è stata alla quale rispondono, con l'obiettivo di decisa al fine d'individuare alcuni ele• rafforzarle e consolidarle in un quadro di menti necessari per adottare una serie di economia di mercato. Per tali ragioni, atti d'indirizzo ritenuti opportuni per de• Mediobanca non ha una sua dottrina - e finire una politica più coordinata ed inci• non potrebbe averla - sui confini che siva nel settore dei rapporti tra pubblico debbono essere segnati tra il settore delle e privato. imprese a proprietà pubblica e quelle a proprietà privata. Inoltre, non può avere

ANTONIO MACCANICO, Presidente di nemmeno una visione circa i possibili Mediobanca. Desidero esprimere il mio rapporti ottimali e le interrelazioni auspi• ringraziamento al presidente della Com• cabili tra i due settori, perché un istituto missione per avermi offerto l'opportunità di credito che è anche una banca di af• di far conoscere la mia opinione su un fari non può costituire sede autonoma di tema così importante ed attuale come elaborazione di una politica industriale o quello oggetto dell'indagine conoscitiva in delle strutture industriali; la sua attività corso, sulla quale la Commissione ha già ed il suo impegno sono strettamente di• raccolto testimonianze e documentazioni pendenti dalla domanda di servizi che le di grandissimo interesse non solo per il imprese ed i soggetti produttivi gli rivol• Parlamento, ma per tutti gli operatori e gono, dalle esigenze che essi prospettano, gli studiosi del mondo economico. dalle strategie che essi perseguono e che Com'è noto, Mediobanca, per quaran• Mediobanca è chiamata a valutare di tanni, è stata la sede d'incontro e di volta in volta, nella loro specificità, sia 242 QUINTA COMMISSIONE PERMANENTE pure in un quadro più ampio di interessi zioni sono state effettuate da imprese e valori generali ai quali ispira il suo estere in Italia. modo di operare e la sua strategia opera• Il sistema delle imprese ha capito che tiva. l'avvenire del paese è legato alla sua ca• Ritengo di poter offrire, partendo pacità di competizione sul mercato euro• dalla mia esperienza presso l'istituto, al• peo e su quello mondiale ed ha comin• cuni dati obiettivi, di poter indicare al• ciato a riorganizzarsi in modo adeguato: cune linee di tendenza utili per orientarsi questi impulsi sono stati recepiti sia dal all'interno dei problemi particolari che il settore pubblico sia da quello privato. Le sistema di economia mista del nostro tendenze che si sono sviluppate si muo• paese ha di fronte per i prossimi anni e vono verso l'acquisizione di imprese stra• che, giustamente, Governo e Parlamento niere o verso accordi di cooperazione; intendono affrontare con consapevolezza e d'altra parte, si registra anche una ten• piena conoscenza della materia. denza alla partecipazione di imprese stra• Il primo dato oggettivo riguarda il niere ad imprese italiane. profondo processo di ristrutturazione che 11 principale obiettivo in questa dire• il sistema industriale italiano ha subito zione consiste nel raggiungimento di di• nell'ultimo decennio e che è ancora in mensioni più adeguate per sostenere le corso. Si tratta di un processo di cambia• sfide della concorrenza internazionale at• mento talmente profondo, da poter essere traverso la conquista di quote aggiuntive considerato una vera mutazione. Esso ha di mercato e l'acquisizione di nuove tec• investito i grandi gruppi, ma anche le nologie per assicurare alle imprese un'a• deguata capacità d'innovazione. medie e piccole imprese sia pubbliche sia private. Vi è stata, innanzitutto, una forte È prevedibile che le linee di tendenza ristrutturazione dei comparti produttivi esposte si accentuino quanto più ci si ed una notevole ricapitalizzazione delle avvicina alla scadenza del 1992, cioè all'i• stituzione del mercato unico europeo. imprese maggiori; vi è stato, inoltre, un Esse non potranno non investire sempre processo di fusioni e di acquisizioni più - come sta avvenendo - il settore molto marcato. I dati disponibili dimo• pubblico dell'economia, considerando che strano che le aziende private hanno ma• esso, in Italia ha raggiunto una dimen• nifestato maggiore dinamicità ed elasti• sione consistente: escludendo il comparto cità: sulla base di alcuni rilevamenti ef• dell'agricoltura, su ogni sei lavoratori di• fettuati da Mediobanca su un campione pendenti uno è occupato nel settore pub• di 1.603 società italiane, si può calcolare blico (amministrazioni pubbliche, banche che nel triennio 1984-1986 il cash flow ed imprese a partecipazione statale). Se abbia coperto il 63 per cento delle risorse si prendono in considerazione le princi• finanziarie nel settore privato e solo il 38 pali società comprese nel campione ana• per cento in quello pubblico. Il risana• lizzato da Mediobanca, cui facevo riferi• mento e la ricapitalizzazione con fondi mento prima, il comparto pubblico conta attinti sul mercato sono stati, quindi, di ali'incirca una percentuale del 40 per dimensioni più vaste; gli accorpamenti, le cento, inferiore di poco nel settore indu• fusioni, le joint venture sono state più nu• striale e commerciale in termini di fattu• merose. Per quanto riguarda le acquisi• rato ed occupazione, appena superiore in zioni, nel biennio 1986-1987 i principali quello delle holding in termini di investi• gruppi italiani hanno effettuato un centi• menti finanziari. naio di operazioni. Nel sistema bancario il settore pub• Si è, inoltre, verificata una forte blico rappresenta più dei due terzi del spinta all'internazionalizzazione: nel solo credito ordinario e più dell'80 per cento 1987 si sono avute una sessantina di ac• del credito speciale. quisizioni di imprese straniere da parte Ritengo che le linee di tendenza alle di società italiane ed altrettante opera• quali ho accennato non siano collimanti SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 1988 243 con alcune concezioni dell'impresa pub• Le tendenze in atto comporterebbero blica molto diffuse negli anni passati, se• un riordinamento anche istituzionale condo le quali le imprese a partecipa• delle partecipazioni statali. Per esempio, zione statale dovevano costituire il volano potrà essere necessario ridurre il numero dello sviluppo dell'economia nazionale, lo degli enti di gestione; sarà forse da discu• strumento fondamentale del riequilibrio tere - e ciò rappresenta un grosso punto territoriale, della lotta contro i monopoli, interrogativo - se il Ministero delle parte• dell'industrializzazione delle aree arre• cipazioni statali potrà avere ancora una trate; sulla base di queste finalità le im• funzione. Poiché, come ho già detto, la prese pubbliche potevano anche rischiare finalità dominante dell'industria nazio• investimenti a scarsa redditività (in al• nale, sia di quella privata, sia di quella cuni casi inconsistente). pubblica, sarà di assicurare strutture e Tali concezioni erano valide negli anni dimensioni produttive tali da reggere la sessanta ed il sistema delle partecipazioni competizione a livello continentale, a tale statali - sia pure con errori e disfunzioni finalità sarà necessario subordinare le al• - ha assolto ai suoi compiti. Ora, però, tre esigenze. questa fase si è chiusa a seguito di un'in• Un discorso a parte meritano le tegrazione sempre più ampia con il mer• aziende pubbliche fornitrici di pubblici cato europeo ed internazionale. Ciò com• servizi ed in particolare le poste e le porterà, anche per le imprese pubbliche, ferrovie. Il dissesto di tali aziende pesa un ulteriore processo di ristrutturazione fortemente sulla finanza pubblica e le aziendale, di dismissioni, di aggregazione loro disfunzioni costituiscono un elemento tra le aziende di un medesimo settore, di di diseconomia per l'intero sistema pro• acquisizioni e partecipazioni con industrie duttivo. Si pone, quindi, il problema del private, nazionali ed estere. loro risanamento, che potrebbe anche In particolare, è prevedibile che venga portare al superamento della formula or• dato un forte impulso, oltre che alle pri• ganizzativa dell'azienda di Stato ed all'a• vatizzazioni, alle combinazioni di mix dozione della formula delle società per pubblico-privato e cioè di associazioni e azioni con partecipazione di capitale pri• partnership le quali, senza cancellare la vato. Ciò garantirebbe maggiormente l'e• presenza pubblica, pongano il sistema in• conomicità delle gestioni, in quanto sa• dustriale italiano nella possibilità di so• rebbe necessario assicurare la remunera• stenere la competizione internazionale nei zione del capitale privato investito e con• singoli settori mediante lo sviluppo delle sentirebbe d'identificare in modo più cor• sinergie tra le diverse aziende ed attra• retto gli oneri che la collettività deve so• verso una rigorosa impostazione della ge• stione su criteri di economicità ed effi• stenere per particolari servizi pubblici cienza. Mi riferisco, in particolare, al set• non remunerativi ma indispensabili. È tore energetico, a quello elettromeccanico bene ricordare, a questo riguardo, che in ed a quello delle telecomunicazioni. Al• molti paesi europei tali servizi sono ge• cuni recenti fallimenti nei tentativi di stiti dal settore privato, con buoni risul• collaborazione di questo tipo sono ricon• tati di efficienza e di economicità. ducibili, oltre che ad altre ragioni abba• Non diversamente si pone il problema stanza note, anche ad un'eccessiva labi• delle grandi opere infrastnitturali, come lità dei confini posti all'autonomia deci• le linee ferroviarie ad alta velocità, i par• sionale delle partecipazioni statali, sia a cheggi ed il risanamento delle grandi livello di holding pubblica, sia a livello di aree urbane. finanziaria di settore o d'impresa coope• Il sistema della concessione - da rive• rativa. Sono, in sostanza, poco chiari i dere e da perfezionare - potrebbe asso• confini del controllo politico, i margini di ciare grandi consorzi di imprese private e autonomia di azione dei vari operatori e pubbliche in grado di predisporre piani le sedi di decisione finale. tecnico-finanziari, di trovare sul mercato 244 QUINTA COMMISSIONE PERMANENTE parte dei finanziamenti necessari e di as• blica efficienti e redditizie (ciò significa sicurare il servizio del credito attraverso anche prevedere un'espansione delle ac• la gestione di servizi ad opere compiute. quisizioni da parte delle imprese a con• Nella condizione così grave della fi• trollo pubblico). nanza pubblica, è veramente arduo im• La scelta caso per caso fra tali alter• maginare un finanziamento esclusiva• native deve essere fondata esclusivamente mente pubblico di tali investimenti. Le su motivazioni di natura tecnico-indu• condizioni di particolare gravità dell'inde• striale; ma la condizione perché ciò possa bitamento pubblico, inoltre, suggerireb• avvenire è che si proceda rapidamente bero di considerare anche l'opportunità di verso una sempre maggiore omogeneizza• un piano di alienazioni di beni pubblici zione dei criteri di gestione delle imprese come punto certamente non principale, pubbliche con quelli delle più efficienti ma non per questo trascurabile, di un imprese private. Si tratterà, in sostanza, programma di risanamento che dovrà es• di operare in modo che la stessa distin• sere necessariamente pluriennale. È diffi• zione tra imprese a proprietà pubblica ed cile compiere una valutazione dei benefìci imprese private sia sempre più sfumata e che potrebbero derivarne; ma non è im• meno rilevante, nel senso che i criteri possibile. In altri paesi, come la Gran operativi, le possibilità di stringere ac• Bretagna, questo è stato un capitolo im• cordi ed alleanze, di acquisire partecipa• portante del piano di riduzione del debito zioni o di dismetterle, nonché i tempi pubblico. delle decisioni, non diano luogo a rile• In conclusione, le linee di tendenza in vanti e sostanziali differenze. Ne conse• atto spingono verso un ridimensiona• guirà la necessità - lo ribadisco - da un mento del settore delle imprese manifat• lato di una sempre maggiore autonomia turiere controllate interamente dal si• operativa delle holding pubbliche e, dal• stema delle partecipazioni statali e verso l'altro, di un rigoroso ma agile sistema di una presenza sempre maggiore di capitale controllo del procedimento deliberativo, privato anche in imprese a proprietà pub• con una definizione precisa delle respon• blica. sabilità di decisione finale in tempi non Ritengo che il sistema delle imprese a dissimili da quelli degli analoghi com• proprietà pubblica abbia davanti a sé tre plessi privati. In particolare, mi pare in• vie da seguire. La prima di esse è quella dispensabile fissare procedure certe per le della liquidazione delle imprese il cui ri• dismissioni e le privatizzazioni. sanamento appaia impossibile e della di• I rapporti tra operatori privati ed ope• smissione di aziende che non rispondano ratori pubblici possono essere seriamente ad alcuna importante esigenza di pub• pregiudicati, se non siano stati in anti• blico interesse, o la cui cessione a gruppi cipo definiti i poteri e le responsabilità privati possa favorire disegni di raziona• (e cioè gli interlocutori che veramente lizzazione dell'industria nazionale. La se• abbiano potere di decidere). In questo conda è quella dell'apertura alla parteci• campo, è particolarmente urgente ed im• pazione di capitale privato, mantenendo portante definire con chiarezza l'area il controllo dell'impresa (tale partecipa• delle responsabilità politiche e quella zione, per essere attuata, richiede una ra• delle responsabilità operative e tecniche. gionevole prospettiva di remunerazione Sono convinto che la presenza dei ed impone vincoli di economicità di ge• pubblici poteri nell'economia sia desti• stione e di efficienza produttiva). La nata ad evolvere sempre più verso fun• terza è quella dell'associazione in partner• zioni di elaborazione ed emanazione di ship con imprese private, nazionali od norme, regole ed indirizzi, di fissazione di estere, per rafforzare le capacità concor• target e quindi di programmazioni e con• renziali, prevedendo anche la possibilità certazioni strategiche, di esercizio del di acquisizioni nuove quando ciò ri• controllo; sempre meno verso interventi sponda all'esigenza di rafforzare sul mer• di gestione diretta di attività produttive cato mondiale imprese a proprietà pub• di beni e servizi. SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 1988 245

Sarà sempre più necessario rafforzare ricevano un nuovo assetto istituzionale ed organi di controllo come la CONSOB, 11- organizzativo tale per cui essi vengano in SVAP, la Banca dltalia e la futura com• qualche modo spostati dall'area degli enti missione per la tutela della concorrenza, di diritto pubblico verso quella delle so• assicurando ad essi un alto tasso d'impar• cietà per azioni. Vorrei che il presidente zialità; saranno sempre meno necessarie Maccanico esprimesse il proprio giudizio iniziative d'intervento diretto. su tale impostazione, anche in relazione a Per le stesse regioni meridionali, lo quanto accadrà da qui al 1992, per sforzo dovrà essere indirizzato più nel quanto concerne l'applicazione della di• senso di aiutare e stimolare l'imprendito• rettiva comunitaria sulla libertà di stabi• ria locale (creando condizioni esterne fa• limento in Europa delle istituzioni credi• vorevoli con nuove forme di associazione tizie. In sostanza, vorrei che il presidente e sistemi di servizi idonei), che in quello Maccanico rispondesse al quesito se il di trapiantare dal di fuori iniziative pub• modello istituzionale della società per bliche spesso totalmente avulse dalle azioni, applicato a fondazioni pubbliche realtà locali. detenute dal tesoro, sia in qualche modo Nel ringraziare questa Commissione funzionale ad una maggiore efficienza per l'attenzione da essa riservatami, riba• delle banche. Desidererei rivolgere al dot• disco che le poche osservazioni esposte tor Maccanico un'ulteriore domanda. No• sono da considerarsi come un contributo nostante la quasi totalità delle risorse di del tutto personale all'importante inda• Mediobanca provenisse dal sistema ban• gine conoscitiva che la Commissione cario pubblico, in un'audizione che si stessa sta con tanta cura svolgendo. tenne nella scorsa legislatura il suo pre• decessore affermò che le operazioni di PRESIDENTE. Ringrazio, a nome del• Mediobanca erano state prevalentemente l'intera Commissione, il presidente Mac- indirizzate verso l'industria privata. Vor• canico e do senz'altro la parola agli ono• rei, pertanto, sapere quali siano in questo revoli colleghi che desiderino porgli delle momento le prospettive d'intervento di domande, al termine delle quali il nostro Mediobanca (tenendo conto, natural• cortese interlocutore potrà fornire le sue mente, della riservatezza che in tali casi risposte. è d'obbligo) nelle diverse forme; mi rife• risco alla sua funzione di merchant bank, oltre che d'indirizzo e coordinamento de• GIOVANNI CARRUS. Desidero, a mia volta, ringraziare il presidente Maccanico gli investimenti nel settore delle parteci• per aver accettato l'invito della nostra pazioni statali. Vorrei sapere, cioè, se nel Commissione ad intervenire in questa sistema delle aziende pubbliche - nel• sede, nell'ambito dell'indagine conoscitiva l'ambito di una prospettiva di recupero sui rapporti tra pubblico e privato nell'e• di efficienza delle partecipazioni statali - conomia italiana. Si tratta, infatti, di un vi sia una domanda dei servizi di Medio• « nodo » assai importante, dalla cui solu• banca. zione dipenderà il futuro stesso del nostro Un'ultima questione che intendo sotto• sistema economico. porre al dottor Maccanico concerne l'in• Intendo rivolgere al presidente Macca• ternazionalizzazione di Mediobanca. Nella nico tre domande, la prima delle quali è scorsa legislatura l'esigenza dell'interna• di carattere generale. zionalizzazione si era posta con grande Vi è un orientamento della Banca d'I• clamore; essa rappresentava uno degli talia a far sì che alcuni istituti di credito obiettivi della modificazione dell'assetto - così come sono configurati nel nostro azionario di Mediobanca e del diverso ordinamento fin dal consolidamento avve• rapporto tra pubblico e privato all'in• nuto nel 1936 con la « legge bancaria » - terno della struttura decisionale. 246 QUINTA COMMISSIONE PERMANENTE

A mio parere, l'obiettivo dell'interna• ci dimostrano che si tratta di un'opera• zionalizzazione, anche dopo la definizione zione del tutto arbitraria. Pertanto, non si di alcune soluzioni, è rimasto piuttosto dovrebbe parlare di privatizzazione a pro• nell'ombra. Vorrei conoscere l'opinione posito di Mediobanca, ma del fatto che del dottor Maccanico in ordine all'esi• l'autorità pubblica, arbitrariamente, rin- genza, all'opportunità ed alla fattibilità di conduce al suo fianco - conferendo loro un processo d'internazionalizzazione; se un potere - un certo numero di imprese esso, cioè, s'inquadri soltanto nell'ambito e non altre. dell'internazionalizzazione per così dire Il motivo per cui ciò avviene rimane domestica, qual è ormai il mercato unico un interrogativo, come del resto rimane europeo, o se invece vi siano altre pro• un'incognita l'aspetto relativo al carattere spettive. familiare di una serie di grandi imprese. Ciò, infatti, rappresenta il mantenimento ANDREA SERGIO GARA VINI. Ringrazio di una struttura arretrata, tradizionale, la il dottor Maccanico per la chiarezza della cui logica poteva essere compresa nel• sua esposizione, che, a mio parere, si col• l'ambito degli equilibri determinatisi ne• loca a metà strada tra l'audizione dell'in• gli anni cinquanta, ma che, francamente, gegner De Benedetti e quella del dottor non è comprensibile nel 1988. Romiti, anche se, francamente, avrei pre• Chiedo, pertanto, al dottor Maccanico ferito che venissero sottolineati aspetti di• quale sia il motivo per il quale non si versi. possa modificare la struttura di Medio• Il dottor Maccanico ha giustamente banca, se si vuole parlare di privatizza• sottolineato il cambiamento di panorama zione ed indirizzarsi verso strade diverse che si è delineato in questi ultimi anni. che sono state già prospettate (mi riferi• Tuttavia, alcuni elementi sono rimasti sco al caso del senatore Visentini). immutati; le più grandi aziende italiane, In questo quadro s'inserisce la seconda diversamente da quanto avviene negli al• domanda che vorrei formulare. Poiché del tri paesi sviluppati, hanno mantenuto un nucleo di comando di Mediobanca fa carattere familiare, lo hanno, anzi, addi• parte il più indebitato tra i grandi gruppi rittura accentuato. La Montedison, che italiani, il gruppo Ferruzzi, che con 7.800 poteva avere un carattere diverso, è stata miliardi di debiti ha avuto anche la pre• ricondotta nell'ambito della famiglia Fer- tesa di acquistare l'Enichimica (non si ruzzi-Gardini. L'altra azienda, che poteva capisce chi poteva fornirgli i mezzi e avere il medesimo carattere, era Medio• l'autorità per acquistare una parte di banca. Essa è rimasta, sia pure attraverso azienda pubblica non passiva), vorrei sa• la cosiddetta privatizzazione, l'unica pere quanto costerà tale passivo accumu• grande banca di affari, ma contraddi• lato dal gruppo Ferruzzi a Mediobanca, stinta dal fatto che l'accesso alla pro• soprattutto considerando quanto, relativa• prietà rimane esclusiva riserva di un nu• mente alla Montedison, è avvenuto nei mero ristrettissimo di grandi imprese decenni passati. (per accesso alla proprietà intendo, ov• viamente, accesso al nucleo di comando). . Vorrei an• Si è, pertanto, continuato ad avere la ch'io esprimere gratitudine al dottor Mac• singolare visione di un esiguo numero di canico, soprattutto per aver chiarito, nel grandi imprese private in grado di eserci• corso di questa audizione, aspetti che in tare, nell'ambito di Mediobanca, un po• passato - nonostante vi siano state richie• tere sull'economia italiana che non si ste in proposito - non sono mai stati comprende per quale motivo debba esser trattati con convincimento e chiarezza loro attribuito. Ciò è tanto più vero nel espositiva. momento in cui le trasformazioni in atto, Il dottor Maccanico, infatti, con molta di cui Mediobanca ci offre testimonianza convinzione ci ha esposto, durante la sua attraverso un'eccellente documentazione, audizione, considerazioni che dovrebbero SEDUTA DI GIOVEDÌ IO MARZO 1988 247 costituire, ormai, patrimonio di tutte le Commissione bilancio, all'epoca del dibat• forze politiche. Sul rapporto tra pubblico tito sulla privatizzazione di Mediobanca, e privato, così come stato posto - di• da più parti - e soprattutto dai parla• smissioni, privatizzazione, ma sostanzial• mentari meridionali - fu avanzata una mente mix tra pubblico e privato dove richiesta affinché nel ristretto numero di sia possibile - ritengo che tutti possano azionisti di Mediobanca fossero rappre• consentire. Il punto più delicato che sentati anche imprenditori meridionali. credo debba essere affrontato dalle forze Ciò non perché alcuni di noi ritenessero politiche (anche il dottor Maccanico af• necessario un maggior impegno di Medio• fermava la necessità di affrontarlo con banca legato alla presenza di imprendi• chiarezza), riguarda il confine tra poli• tori meridionali (forse altri avrebbero tica ed autonomia gestionale degli enti a potuto ritenerlo), ma per non far sentire partecipazione statale, le procedure per le estraneo in quell'area geografica, l'istituto dismissioni ed una definizione degli inter• da lei presieduto, ai fini di possibili colle• locutori che hanno poteri decisionali. gamenti diretti. Quali sono le ragioni in Mi è sembrato di capire che il dottor base alle quali non è stata fornita rispo• Maccanico abbia auspicato iniziative legi• sta a tale tipo di richiesta ? Ed ancora, in che misura essa può determinare una mi• slative al fine di far chiarezza in un set• nore capacità di penetrazione di Medio• tore che altrimenti rimarrebbe inceppato. banca nello sviluppo dell'economia del Se il riferimento è realmente ad un inter• sud che, a mio avviso, deve puntare su vento legislativo, vorrei avere maggiori questa struttura per ottenere risposte im• dettagli, anche in relazione al problema mediate ed efficaci ? delle aziende statali che sono fornitrici di pubblici servizi. Si è parlato a lungo di risanamento, ma il tentativo compiuto GIORGIO MACCIOTTA. Vorrei ripren• dere una questione posta dal collega de con la riforma delle ferrovie dello Stato Lorenzo, e cioè il modello di gestione di non ha dato, a mio parere, le risposte che alcuni servizi. Secondo l'opinione del dot• ci si attendeva. Questo perché non è mu• tor Maccanico il « modello » azienda è tato alla base il meccanismo economico: superato e, quindi, si può accedere al è cambiata la modalità di gestione, ma « modello » della società per azioni. Si non vi è stato l'innesto di capitale pri• pone, però, un nodo ineludibile perché, vato che corrisponde ad una regola di nonostante taluni servizi siano antiecono• mercato fondamentale, quella della retri• mici, occorre tuttavia fornirli e, di conse• buzione del reddito del capitale investito. guenza si richiede un ingente investi• Sono convinto che queste aziende statali mento pubblico. Da qui scaturisce il pro• determinano una serie di diseconomie che blema, che potremmo essere aiutati a ri• vanno superate. solvere, del delicato rapporto tra i flussi L'esempio inglese è applicabile in Ita• di investimenti pubblici, che devono con• lia, naturalmente con le modifiche neces• tinuare, e la remunerazione degli even• sarie ? Certo, esistono differenze sostan• tuali capitali privati. ziali, ma anche in Inghilterra si era arri• Per quanto riguarda il Mezzogiorno vati ad un livello di degrado nell'eroga• (argomento cui ha accennato il dottor zione dei servizi e nell'indebitamento Maccanico, a conclusione della sua l'in• pubblico. Di conseguenza, domando: il troduzione), ricordo che il settore pub• trasferimento, con opportune modifiche, blico negli anni sessanta-settanta ha può dare analoghe risposte ? svolto un determinato ruolo che non solo L'ultimo quesito che desidero rivol• ora è cessato, ma che, non mi pare, sia gere, concerne il problema meridionale stato sostituito dal nuovo ruolo da lei per il quale il dottor Maccanico, molto ipotizzato. Uno dei motivi potrebbe essere sinceramente e senza finzioni, ha elencato individuato nel fatto che i soggetti sono esattamente che cosa si può e si deve strutturalmente inadeguati a svolgere tale fare. In proposito, vorrei ricordare che in nuovo ruolo ? Il dottor Maccanico ritiene 248 QUINTA COMMISSIONE PERMANENTE che Tasse dell'intervento pubblico an• slazione anti-trust sussiste, nonostante drebbe « ripensato », e in che modo ? l'internazionalizzazione dei mercati, an• Infine, vorrei ricollegarmi ad un'argo• che se ovviamente in termini diversi da mentazione del collega Garavini. Lei ha quelli che si potevano porre in presenza affermato che nel corso del processo di di mercati essenzialmente nazionali. adeguamento del nostro apparato produt• D'altra parte, mi sembra significativo tivo, una delle difficoltà incontrate dalle che i paesi dotati di organi e normative aziende pubbliche era rappresentata dalla al riguardo non le abbiano soppresse o macchinosità delle procedure: un aspetto abbandonate, stante, appunto, l'interna• questo che a me non sfugge, così come zionalizzazione dei mercati, limitandosi sono consapevole del rapporto, non sem• piuttosto ad adeguare i criteri o le regole pre limpido, tra ente di gestione e finan• - direi, talvolta, più pragmáticamente ziarie, tra queste ultime e società opera• soltanto i criteri - di funzionamento degli tive e tra Ministero ed ente di gestione. organismi. Esiste, però, un problema: qual è il ruolo Ritengo ancora - ed è l'ultima parte dell'azionista nel controllo complessivo della premessa - che il dottor Maccanico delle società ? convenga che la garanzia del pluralismo Proprio nella vicenda citata dal col• della libertà di concorrenza e degli effetti lega Garavini si è potuto constatare di stimolo alla competitività ed all'effi• come, ad un certo punto, il contrasto tra cienza, derivanti proprio dalla libera con• management ed azionista - diventato di correnza, non è legata soltanto alle leggi maggioranza - si esprima con soluzioni ed ai vincoli, ma anche alla capacità di radicali. A mio avviso, ognuno deve assu• promuovere e difendere il pluralismo e la mersi le proprie responsabilità nel cir• libertà di concorrenza. Da questo punto cuito pubblico, in virtù proprio delle di• di vista, quindi, l'impresa pubblica e so• verse competenze che nel settore sono at• prattutto gli strumenti più flessibili del tribuite a chi dovrebbe dare indirizzi po• settore pubblico potrebbero avere un litici ed a chi dovrebbe gestire l'azienda ruolo più importante. Potrebbe averlo an• dal punto di vista manageriale; il pro• che Mediobanca nei confronti dei processi blema, però, è di stabilire quali meccani• di concentrazione (molto vivaci ultima• smi consentano l'esistenza di questa sepa• mente), che talvolta sono giustificati da ratezza, ferma restando la capacità dell'a• esigenze di concorrenza internazionale e zionista (nel caso di specie, il pubblico) di razionalizzazione, talaltra non lo sono di chiedere conto al management in modo del tutto. Chiedo, pertanto, al dottor Mac• radicale, com'è avvenuto per la Montedi• canico se non pensa che una soluzione, son, delle scelte contraddittorie rispetto come quella in corso di realizzazione, del al proprio interesse. riassetto di Mediobanca che vede nel sin• dacato di controllo i maggiori gruppi pri•

FRANCO BASSANINI. Poiché alcune vati italiani (cioè quelli che conducono i delle domande che avrei voluto rivolgere grandi processi di concentrazione) renda al dottor Maccanico sono state formulate impossibile lo svolgimento di una fun• puntualmente dai colleghi che mi hanno zione di attiva promozione e di difesa del preceduto, mi limiterò ad un solo quesito, pluralismo che il suo istituto potrebbe esternandole fin da ora il mio interesse svolgere. Non ritiene che, forse, sotto que• per le risposte che ci fornirà. sto profilo, si sia limitata o ridotta la Il dottor Maccanico è un esperto in funzione d'interesse pubblico, sistematico vari campi, tra i quali vi è anche la o sistemico, che Mediobanca poteva assol• legislazione anti-trust, tant'è che qualche vere ? mese fa ha presieduto un importante con• vegno sull'argomento che ha visto impe• RAFFAELE VALENSISE. Il mio grup• gnati molti studiosi. Quindi, credo con• po politico ed io personalmente non ab• venga con noi che la questione della legi• biamo visto con favore la procedura SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 1988 249 relativa la cosiddetto « nuovo assetto di della libertà di questo istituto, in rela• Mediobanca ». Non abbiamo nulla di pre• zione al condizionamento conseguente al giudiziale contro il privato, né di enfati• depotenziamento dell'azionista pubblico. camente favorevole al pubblico, noi del Secondo lei, Mediobanca può svolgere movimento sociale italiano: cerchiamo di un'azione di politica industriale per il muoverci secondo una cultura che nasce Mezzogiorno che non sia quella del anche dalla tradizione del codice civile « tocca e fuggi », che ha caratterizzato tuttora vigente, la tradizione del sociale. tanta imprenditoria settentrionale nei A noi è sembrato che quella procedura confronti del sud ? Mi riferisco a ciò che costituisse oggettivamente un depotenzia• si è verificato negli anni cinquanta, ses• mento di Mediobanca nella sua funzione santa e settanta: una volta presi i contri• di strumento di politica economica unita• buti a fondo perduto o i mutui agevolati, ria. La riduzione convenzionale e contrat• abbiamo assistito ad una fuga che ha tuale dell'incidenza dell'azionista, a no• lasciato solo gli scheletri delle strutture. stro parere, rende meno incisivo il ruolo In Calabria vi sono esempi preclari di (che Mediobanca aveva assunto fin dal questo fenomeno: la Liquichimica-biosin- momento della sua fondazione), di isti• tesi, che ha fornito soltanto cassa integra• tuto al di sopra delle parti, che si po• zione; anche la SIR è venuta ad instal• nesse come elemento di riferimento. larsi in Calabria ed ha prodotto solo La mia domanda è analoga a quella nuovi lutti; assistiamo alla crisi del polo del collega Bassanini, soltanto che io ho industriale di Crotone costituito da im• tratto fino in fondo le conseguenze logi• prenditori che hanno fruito del fruibile, che del mio convincimento, presentando ed ora abbandonano il campo. una mozione nella quale auspicavo che Mi domando, dunque, se il depotenzia• questo nuovo assetto non fosse realizzato. mento e la maggiore incidenza dell'im• Vorrei chiederle se, a suo parere, la prenditoria privata (che, naturalmente, condizione dell'azionista pubblico, in rela• non può essere meridionale perché nel zione alle funzioni che gli sono assegnate, sud un'imprenditoria protagonista ancora in seguito a questa diminuzione d'inci• non esiste) possano consentire a Medio• denza, abbia effettivamente condotto ad banca di svolgere il suo ruolo istituzio• un depotenziamento per ciò che riguarda nale. l'interesse generale. In altri termini, il nuovo assetto di Mediobanca pone dei li• miti oggettivi, anche al di fuori della vo• ANTONIO MACCANICO, Presidente di lontà degli operatori, a quella che do• Mediobanca. La maggior parte delle do• vrebbe essere la sua funzione di punto di mande - come del resto mi aspettavo - riferimento per gli indirizzi generali di hanno posto al centro, più che il pro• politica industriale ? blema del rapporto tra pubblico e pri• La seconda domanda riguarda il Mez• vato, il ruolo di Mediobanca dopo il zogiorno. Non abbiamo condotto alcuna nuovo assetto azionario, che sarà ufficial• battaglia per la presenza fisica di un im• mente concluso con l'assemblea straordi• prenditore meridionale all'interno di Me• naria convocata per lunedì prossimo. Co• diobanca, poiché riteniamo che il pro• munque, nel rispondere mi atterrò all'or• blema del Mezzogiorno non si risolva at• dine con il quale le domande sono state traverso le persone. Se così fosse, del re• poste. sto, dovrebbe costituire un fattore di La Banca d'Italia spinge perché nel tranquillità il fatto che al vertice di Me• settore del credito siano adottati dei mo• diobanca sia preposto un meridionale di delli organizzativi vicini alla società per razza come lei, che proviene da Avellino, azioni e si abbandonino, invece, i modelli città di antiche e nobili tradizioni. dell'istituto di diritto pubblico e della Il problema del rapporto tra Medio• fondazione. L'onorevole Carrus chiede il banca e Mezzogiorno è proprio quello mio parere a questo proposito. 250 QUINTA COMMISSIONE PERMANENTE

Come ho accennato nella mia breve Ritengo che per l'avvenire Mediobanca esposizione introduttiva, nel settore del non avrà alcuna preclusione; non posso credito la mano pubblica è più estesa che certamente rivelare le operazioni in corso, in altri; nel settore del credito speciale ma sicuramente il legame esistente con le ddirittura l'80 per cento è di proprietà imprese a partecipazione statale conti• pubblica. Ciò pone dei problemi soprat• nuerà e sarà intensificato. tutto in prospettiva dell'appuntamento Il terzo quesito che mi poneva l'onore• del 1992. A quell'epoca avremo una li• vole Carrus è relativo all'internazionaliz• bertà di stabilimento degli istituti di cre• zazione. Come dicevo all'inizio della mia dito europei in tutti i paesi; inoltre, in esposizione, Mediobanca opera sulla base base alle direttive della Comunità (che delle richieste provenienti dai clienti; no• sicuramente la Commissione conosce), tiamo che la richiesta d'investire sul mer• ciascun istituto di credito sarà regolato cato internazionale è molto intensa, e cre• dalle norme del proprio paese di origine. sce di giorno in giorno. Pertanto, sotto Avremo perciò in Italia istituti di cre• questo aspetto, Mediobanca si è adeguata dito, per esempio tedeschi, che opere• e sta lavorando in funzione di questo ranno riferendosi all'ordinamento che le obiettivo. regola nella madre patria. La banca uni• Le forme d'internazionalizzazione pos• versale tedesca, pertanto, potrà venire in sono essere di vario tipo: intervento in Italia e fornire tutti i servizi di credito: a Mediobanca di partecipanti esteri o inter• breve e a medio termine, attività di mer- vento in imprese di credito, o in altre chant bank e così via. Ciò creerà inevita• banche estere. Bisogna, però, stare molto bilmente problemi al nostro sistema cre• attenti perché, quando si è legati ad una ditizio, poiché nel nostro paese vigono sola banca di affari, diviene poi difficile norme diverse: separazione fra credito or• fare affari con le altre. Pertanto, l'allarga• dinario e speciale, separazione fra banca mento dell'operatività di Mediobanca su e industria. uno scacchiere più ampio deve essere per• A mio avviso, per fronteggiare questa seguito tenacemente perché la clientela lo situazione, è opportuna una trasforma• richiede, sia i grandi gruppi, sia le medie zione nel senso indicato dalla Banca d'I• e piccole imprese; occorre, però, trovare i talia. La formula della società per azioni metodi giusti, che non rischino poi di indubbiamente garantisce una maggiore divenire, in un certo senso, controprodu• flessibilità ed agilità; essa renderà più fa• centi. cilmente attuabile l'idea della Banca d'I• talia di creare dei gruppi polifunzionali, Vorrei ora rispondere all'onorevole Ga- di mantenere, cioè, la specializzazione de• ravini, il quale ha parlato del carattere gli istituti, aggregandoli, però, all'interno familiare dei grandi gruppi della strut• dei gruppi polifunzionali. Sarà un modo tura dell'economia italiana. Si tratta, ef• per difendere il nostro sistema creditizio fettivamente, di un dato di fatto, ma non nella nuova condizione che si verrà a è certamente responsabilità di Medio• creare a partire dal 1992. banca se l'industria italiana è organizzata L'onorevole Carrus mi chiede, inoltre, in questo modo. È un fenomeno che non notizie sulle prospettive di Mediobanca di riguarda soltanto i grandi gruppi, come operare a favore delle imprese a parteci• la FIAT o la Pirelli, ma è ancora più pazione statale. Purtroppo questo istituto diffuso nelle medie industrie, alcune delle non ha mai avuto una tradizione di pub• quali sono formidabili, ed operano sul blicizzazione eccessiva della propria atti• mercato mondiale con grande successo, vità, ma se si esaminano tutte le rela• mantenendo ancora il carattere d'impresa zioni del passato si potrà riscontrare familiare. Per fare un esempio, posso quante operazioni che interessano il si• citare la Cerutti di Casale: si tratta stema pubblico dell'economia siano state di un'impresa di primissimo ordine che, effettuate. nel settore delle rotative e delle mac- SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 1988 251 chine da imballaggio, si colloca tra le grandi imprese, vi sono molte imprese prime imprese al mondo, ed è un'azienda medie, tutte importanti ed in buone con• familiare. dizioni, come la Ferrerò, la Cerutti e la La caratteristica della struttura indu• Pecci di Prato. È molto difficile immagi• striale del nostro paese è la prevalenza nare un gruppo di imprese private ancora dell'azienda familiare. È noto che le più ampio di queste. aziende si rivolgono ad una banca d'affari D'altra parte - e con questo rispondo o quando si trovano in difficoltà, o anche ad altri deputati che hanno solle• quando devono affrontare problemi di vato il problema - lo scopo del nuovo crescita: è molto difficile scindere l'inte• assetto azionario non era quello di aprire resse dell'impresa in quanto tale dalla il capitolo nuovo, ma soprattutto di pre• famiglia che la controlla. servare quell'autonomia che ha sempre Per quanto riguarda la questione Mon• caratterizzato ed è stata la fortuna di tedison sono spiacente di non poter for• Mediobanca. Quando si parla di autono• nire particolari; la paternità del piano di mia s'intende semplicemente il fatto di ristrutturazione della Montedison, com'è avere come polo di riferimento l'interesse noto, appartiene al gruppo Ferruzzi. Me• dei cittadini, che affidano i loro risparmi diobanca è stata consultata ed ha fornito alla banca, e quello delle imprese, che si la sua assistenza, ma verrei meno al mio rivolgono alla banca per ricevere un aiuto dovere se mi dilungassi sui rapporti in• per la loro attività. tercorsi fra tale istituto ed il gruppo Fer• Non credo che ciò possa portare ad un ruzzi; posso però affermare che nell'evo• depotenziamento della parte pubblica. Il luzione del problema Montedison negli punto sul quale è necessario riflettere è ultimi anni non si può dire che Medio• che Mediobanca non ha una sua rete di banca abbia avuto qualche responsabilità. provvista. La provvista di Mediobanca Da quando è finito il controllo del sinda• viene costituita, infatti, attraverso la rete cato Gemina, in tutto ciò che è avvenuto delle tre banche d'interesse nazionale; in seguito (lo stesso take over della fami• pertanto, un assetto di Mediobanca con• glia Ferruzzi in Montedison), Mediobanca trario agli interessi delle tre BIN è del non ha avuto alcun ruolo, né alcuna re• tutto inimmaginabile. sponsabilità. Ho recentemente affermato, in un in• Ora il gruppo Ferruzzi-Montedison, contro con gli amministratori delegati che è il secondo gruppo industriale ita• delle tre banche, che, a mio giudizio, il liano, si è rivolto a Mediobanca per es• rapporto fra queste ultime e Mediobanca sere assistito in questa fase di ristruttura• diventerà ancora più intenso con il nuovo zione, e certamente quest'ultima avrebbe assetto. agito contro gli interessi del paese se non Ricordo che, a suo tempo, Mattioli - avesse risposto a questo appello. il quale volle per primo la creazione di Non posso fornire elementi aggiuntivi Mediobanca - diceva a Cuccia di fare sul nuovo assetto azionario di Medio• pure ciò che voleva, tenendo però pre• banca (so che questa Commissione se ne sente che egli aveva il controllo del è occupata lungamente, ascoltando anche « tubo attraverso il quale arrivava l'ossi• il ministro competente): posso soltanto geno ». Per questo, ripeto, non si corre il dire, onorevole Gara vini, che inizialmente rischio di arrivare ad un depotenziamento Mediobanca aveva nel proprio consiglio delle tre banche d'interesse nazionale. di amministrazione soltanto due grandi Uno degli obiettivi principali del gruppi industriali - cioè la FIAT e la nuovo assetto, per rispondere all'onore• Pirelli — oltre a tre società di assicura• vole Garavini, era quello di creare un più zione e due banche estere. Con il nuovo ampio azionariato nel pubblico; l'idea assetto, abbiamo in totale 16 operatori originaria era quella di stabilire un rap• che sono entrati in questo gruppo pri• porto di 20 a 20, per dare maggiore am• vato, tra i quali non vi sono soltanto piezza di partecipazione all'azionariato 252 QUINTA COMMISSIONE PERMANENTE diffuso. Proprio questa Commissione, a necessaria qualche innovazione legisla• causa di preoccupazioni di altro genere, tiva. A mio giudizio questo è uno dei ha in seguito ridotto tale rapporto; ri• problemi più seri che abbiamo di fronte e mane, comunque, circa un 20 per cento che riguarda non solo l'economia del no• che va all'azionariato pubblico. Si creerà stro paese, ma anche altri settori. Ri• un assetto nel quale vi saranno le tre cordo che, quando ero ancora funzionario banche d'interesse nazionale, il cui ruolo della Camera, fu avanzata da parte dell'o• continuerà ad essere determinante, e un norevole La Malfa la proposta di un'in• gruppo di 16 privati, nessuno dei quali chiesta parlamentare sulla distinzione tra possiederà più del 2 per cento, che do• responsabilità politiche e responsabilità vranno attuare il sistema della rotazione. amministrative e tecniche. Mi pare un assetto abbastanza equili• Si tratta, ripeto, di un problema brato. molto serio e ritengo che una riflessione Desidero, inoltre, sottolineare che Me• su tale punto, che faccia capo ad una diobanca non è al servizio dei propri specifica normativa, sarebbe opportuna, azionisti - non lo è stata mai in passato ed anche particolarmente urgente nel set• e non lo sarà in futuro - ma delle im• tore delle partecipazioni statali. prese italiane. A questo punto s'inserisce Occorre, cioè, che l'operatore privato, la questione del Mezzogiorno. Innanzi• che entra in contatto con il sistema delle tutto il gruppo privato ha stabilito che si partecipazioni statali o per joint venture o deve rimanere aperti alla partecipazione per fusione o per accordi di mercato, sap• di altri soci, la quale, però, costa moltis• pia con esattezza qual è l'autorità che ha simo: non è facile trovare nel Mezzo• il potere di decidere. Ciò è fondamentale giorno un imprenditore in grado d'immo- per gli operatori privati italiani, ma an• bilizzare decine di miliardi, né si può che e soprattutto per quelli stranieri. Me• accettare in qualità di socio una persona diobanca sta già seguendo una serie di che prenda a credito la somma necessaria affari nei quali l'operatore straniero si per la partecipazione. Pertanto, il pro• domanda chi sia a decidere, a chi spetti blema rimane aperto. il « sì » definitivo. Nel mondo degli affari Poiché Mediobanca, come ho detto ciò è molto importante ed è necessario prima, è un sistema servente dell'appa• che il Governo ed il Parlamento si fac• rato industriale, laddove quest'ultimo è ciano carico di questo problema, even• debole, vi è meno bisogno di Mediobanca. tualmente tramite precisazioni legislative. Però, in quanto meridionale, devo dire Sono sempre stato contrario agli eccessi che se veramente in futuro avrà successo di normazione, però questo problema, a la politica di aiuti e di stimoli all'im• mio avviso, merita di essere affrontato, se prenditoria locale meridionale, Medio• non con interventi legislativi, tramite atti banca non avrà alcuna difficoltà a fornire d'indirizzo. tutto il suo aiuto alle imprese del sud. L'onorevole Macciotta ha fatto riferi• Naturalmente tale aiuto sarà dato con mento ai servizi pubblici ed alle possibili quei criteri di rigore che Mediobanca ha trasformazioni giuridiche di questi, in sempre osservato. Bisogna, infatti, stare particolare delle ferrovie e delle poste. attenti agli investimenti che si operano Credo che in questo settore si possa nel Mezzogiorno: le imprese sostenute de• fare molto. Non c'è dubbio - l'ho detto vono avere prospettive di redditività, al• anche nella mia relazione - che esistono trimenti è meglio non intervenire. servizi che si trovano inevitabilmente in Un'altra questione è stata posta dall'o• perdita e di questi si deve fare carico la norevole de Lorenzo. Egli ha chiesto se a collettività. Occorre però prima di tutto mio avviso per stabilire i ruoli decisio• evidenziarli, perché in genere questi oneri nali, nell'ambito del sistema delle im• - che una volta venivano chiamati « oneri prese pubbliche, tra autorità politica e impropri » - non sono mai evidenziati in autorità tecnica ed amministrativa, sia modo chiaro. SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 1988 253

Si possono poi creare strutture flessi• italiane, non ha mai voluto essere al ser• bili, che permettano di attuare determi• vizio dei propri azionisti. nati progetti - penso, ad esempio, ai pro• , getti dell « alta velocità » - nei quali si . Mi scusi, dottor possa dar luogo anche a forme di ammi• Maccanico, ma in base al codice civile nistrazione separata, che consentano una una società per azioni è sempre, in qual• remunerazione al capitale privato che che modo, al servizio dei propri azionisti. viene investito. Certamente si tratta di un meccani• ANTONIO MACCANICO, Presidente di smo ancora tutto da inventare, ma, a mio Mediobanca. È al loro servizio nel senso parere, vale la pena di farlo, anche per• che deve assicurare risultati positivi, cioè ché in un piano complessivo di rientro gli azionisti devono vedere il loro capiale dal debito il problema dell'azienda po• valorizzato e ottenere gli utili, ma non stale e delle ferrovie assume un grande nel senso che i servizi debbano essere rilievo. A mio giudizio il superamento destinati agli azionisti. Questo mi rifiuto della formula « azienda di Stato » ed il di crederlo. passaggio a quella della società per azioni, o qualcosa di simile, potrebbe FRANCO BASSANINI. Mi sembra però semplificare i problemi, consentendo una difficile che una società possa andare flessibilità di ordinamento che permetta contro le strategie di alcuni dei suoi azio• diverse soluzioni. nisti di controllo. Per quanto riguarda la domanda che mi è stata rivolta dall'onorevole Bassa- RAFFAELE VALENSISE. Questo è ciò nini, egli forse non sa che io ho avuto che ci preoccupa. l'onore di rendere testimonianza sul pro• blema dell'anti-trust davanti alla compe• ANTONIO MACCANICO, Presidente di tente Commissione del Senato. In quella Mediobanca. Non capisco perché dovrebbe sede ho affermato chiaramente che rite• andare contro tali strategie. nevo ci fosse spazio per una legislazione nazionale, accanto a quella comunitaria. FRANCO BASSANINI. Perché sono dei Ho osservato, però, che poiché è immi• concentratori. nente l'emanazione di una normativa co• munitaria sarebbe bene, a mio giudizio, ANTONIO MACCANICO, Presidente di aspettarla, per verificare quali integra• Mediobanca. Se il problema delle concen• zioni siano necessarie. Ho anche suggerito trazioni non viene affrontato in termini l'immediata costituzione di una commis• normativi precisi, non capisco cosa signi• sione, che ho definito « ad alto tasso di fichi. Lei pensa, per esempio, che l'opera• imparzialità », che cominci ad operare su• zione che sta attuando Pirelli con la Fire• bito e stabilisca un raccordo con le auto• stone sia un'operazione di concentra• rità comunitarie sui punti in questione. zione ?

FRANCO BASSANINI. Nella premessa FRANCO BASSANINI. No, affatto, è alla mia domanda facevo proprio riferi• un 'operazione d'internazionalizzazione. mento a questo. ANTONIO MACCANICO, Presidente di ANTONIO MACCANICO, Presidente di Mediobanca. Appunto. Tali operazioni Mediobanca. Su tali aspetti sono perfetta• sono necessarie e proprio per queste ci si mente d'accordo. rivolge a Mediobanca, non per altro. Non Quanto alla possibilità di Mediobanca capisco, pertanto, quale sia la sostanza di operare in senso pluralistico, mi sem• delle obiezioni che vengono sollevate. Se bra di aver già risposto: Mediobanca è al verrà elaborata una normativa sui gruppi, servizio di tutto il sistema delle imprese è chiaro che questa sarà vincolante, ma 254 QUINTA COMMISSIONE PERMANENTE se la legislazione in materia non esiste, il tiene che possa essere modificato questo fatto che si creino delle conglomerate non meccanismo conservando, però, agli azio• è di per sé negativo. nisti un potere d'intervenire, anche radi• Quanto al depotenziamento della parte calmente, sul management. pubblica, credo di aver già risposto alle osservazioni dell'onorevole Valensise, di• ANTONIO MACCANICO, Presidente di cendo che non credo all'esistenza di tale Mediobanca. A questo proposito, onore• depotenziamento e che il ruolo delle tre vole Macciotta, si tratta di definire il banche d'interesse nazionale continuerà ruolo delle holding pubbliche poiché que• ad essere determinante. sto è il vero problema. Non v'è dubbio, Tra pochi giorni mi troverò in sede di ad esempio, che i presidenti dell'IRI e riunione del consiglio di amministrazione dell'ENI siano giustamente nominati dal• ed a questa parteciperanno gli ammini• l'autorità politica e rappresentino il rac• stratori delegati delle tre banche d'inte• cordo tra il mondo delle imprese delle resse nazionale ed i maggiori protagonisti partecipazioni statali e quello della poli• della vita economica privata italiana: tica. È necessario, pertanto, stabilire il Agnelli, Pirelli, Gardini, De Benedetti ed grado di autonomia e l'ampiezza della altri. A mio avviso questo non sarà un delega di cui essi godono, nonché quali fatto negativo, in un paese nel quale la siano gli indirizzi che, invece, il Governo tendenza alla disgregazione è molto forte. ed il Parlamento devono fornire ed ai Dobbiamo infatti ricordare che esistono quali essi debbono attenersi. A mio pa• solidarietà di fondo, nella vita industriale rere, una volta individuato l'ambito della di un paese, che vanno tenute presenti e delega e fissati gli indirizzi, ai presidenti il fatto che ci sia un luogo d'incontro è, degli enti deve essere riconosciuta secondo me, altamente positivo. Non ho un'autonomia abbastanza ampia: in caso bisogno di scomodare l'esempio del Giap• di errore saranno sostituiti, ma ciò che pone, dove si svolge questa sorta di con• bisogna evitare, secondo me, è l'impres• certazione tra le maggiori imprese, che sione che non esista una sede nella quale magari si fanno una concorrenza spietata si assumono le decisioni finali. sul mercato, ma che hanno una sede nella quale gli interessi permanenti del PRESIDENTE. Ringrazio il dottor paese vengono valutati. A mio giudizio Maccanico per aver centrato un problema non è un fatto negativo che tale sede che era emerso da più settori di questa esista. Commissione: l'esigenza di un quadro ge• Credo di aver risposto, sia pure disor• nerale di regole e di norme all'interno del dinatamente, a tutti i quesiti che mi sono quale collocare i comportamenti dei diri• stati posti, ma se per mia disattenzione genti pubblici, conferendo ad essi autono• qualche tema è stato trascurato e gli ono• mia e certezza nei confronti d'interferenze revoli deputati desiderano ulteriori chiari• improprie vincolandoli, però, contempora• menti, sono a loro disposizione per ri• neamente, ad alcuni tipi di procedure. spondere. Dico questo perché la tematica richia• mata dal dottor Maccanico anche nella GIORGIO MACCIOTTA. Vorrei richia• risposta all'interrogativo posto dall'onore• mare l'attenzione del dottor Maccanico vole Macciotta solleva un problema (sul sulla questione del rapporto tra azionisti quale la Commissione tornerà, spero, con pubblici e privati e potere decisionale; su un atto di indirizzo sul rapporto tra pub• quale sia, cioè, il punto di snodo tra il blico e privato) esistente anche in altri potere degli azionisti e quello del mana• paesi. gement. Per parlare della vicenda Mediobanca, Il dottor Maccanico ha affermato che fonti autorevolissime della stampa ita• nelle partecipazioni statali vi è molta liana hanno ritenuto improprio l'inter• confusione; vorrei sapere come egli ri• vento del Parlamento con un atto d'indi- SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 1988 255 rizzo vincolante nei confronti del Go• tico, in particolare il Parlamento, conosca verno. l'ambito del suo potere d'indirizzo e Devo ricordare che sia la Camera dei quale autonomia debba essere conferita al Comuni inglese sia l'Assemblea francese management pubblico, pur assoggettan• hanno disciplinato con legge non soltanto dolo a quei vincoli di comportamento che i criteri in materia, ma hanno anche indi• riteniamo essenziali. cato quali fossero le società da privatiz• Nel ringraziare ancora il dottor Mac- zare. Aggiungo che non è sempre vera la canico, vorrei dirgli che era ovvio che la motivazione addotta da alcune parti poli• maggioranza delle domande avesse per tiche - in particolare dalla sinistra indi• oggetto Mediobanca, perché la sua storia pendente e da alcuni membri del partito rappresenta obiettivamente, al di là dei comunista - secondo la quale ciò poteva giudizi che ciascuna parte politica può avvenire in quei paesi in quanto le so• formulare, la testimonianza più propria cietà disciplinate erano statali e non so• del rapporto tra il settore pubblico e cietà pubbliche a partecipazione statale, quello privato. operanti, quindi, nell'ambito del diritto Sono grato al dottor Maccanico per privato. Infatti, in particolare per quanto quanto ci ha riferito e ritengo che anche riguarda la Francia, le società oggetto su una serie di altri versanti la collabora• della normativa avevano caratteristiche zione tra questa Commissione e l'istitu• simili a quelle delle nostre società a par• zione che egli presiede possa sortire ef• tecipazioni statali. fetti positivi. Ho fatto questo richiamo perché ri• tengo essenziale che anche il potere poli• La seduta termina alle 12.