La Mafia Imprenditrice
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Mafia Linguaggio Identità.Pdf
EDIZIONI MAFIA LINGUAGGIO IDENTITÁ di Salvatore Di Piazza Di Piazza, Salvatore <1977-> Mafia, linguaggio, identità / Salvatore Di Piazza – Palermo : Centro di studi ed iniziative culturali Pio La Torre, 2010. (Collana studio e ricerca) 1. Mafia - Linguaggio. 364.10609458 CDD-21 SBN Pal0224463 CIP – Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace” 5 Nota editoriale di Vito Lo Monaco, Presidente Centro Pio La Torre 7 Prefazione di Alessandra Dino, sociologa 13 Introduzione Parte Prima 15 Il linguaggio dei mafiosi 15 Un linguaggio o tanti linguaggi? Problemi metodologici 17 Critica al linguaggio-strumento 18 Critica al modello del codice 19 Critica alla specificità tipologica del linguaggio dei mafiosi 19 Mafia e linguaggio 20 La riforma linguistica 21 Le regole linguistiche: omertà o verità 22 La nascita linguistica: performatività del giuramento 23 Caratteristiche del linguaggio dei mafiosi 23 Un gergo mafioso? 26 Un denominatore comune: l’“obliquità semantica” 30 Impliciti, non detti, espressioni metaforiche 36 Un problema concreto: l’esplicitazione dell’implicito Parte Seconda 41 Linguaggio e identità mafiosa 41 Sulla nozione di identità 42 Linguaggio e identità mafiosa tra forma e contenuto 43 Prove tecniche di appartenenza: così parla un mafioso 44 La comunicazione interna 45 La comunicazione esterna 49 La rappresentazione linguistica: un movimento duplice 49 Dall’interno verso l’esterno 51 Dall’esterno verso l’interno 52 Un caso emblematico: i soprannomi 54 Conclusioni 57 Bibliografia di Vito Lo Monaco Il presente lavoro di Salvatore Di Piazza fa parte delle ricerche promosse dal Centro Studi La Torre grazie alla collaborazione volontaria di autorevoli comitati scientifici e al contributo finanziario della Regione Sicilia. -
Ercolano, Naples
University of Bath PHD Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Bowkett, Chris Award date: 2017 Awarding institution: University of Bath Link to publication Alternative formats If you require this document in an alternative format, please contact: [email protected] General rights Copyright and moral rights for the publications made accessible in the public portal are retained by the authors and/or other copyright owners and it is a condition of accessing publications that users recognise and abide by the legal requirements associated with these rights. • Users may download and print one copy of any publication from the public portal for the purpose of private study or research. • You may not further distribute the material or use it for any profit-making activity or commercial gain • You may freely distribute the URL identifying the publication in the public portal ? Take down policy If you believe that this document breaches copyright please contact us providing details, and we will remove access to the work immediately and investigate your claim. Download date: 07. Oct. 2021 Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Christopher Bowkett A thesis submitted for the degree of Doctor of Philosophy University of Bath Department of Politics, Languages & International Studies September 2017 COPYRIGHT Attention is drawn to the fact that copyright of this thesis/portfolio rests with the author and copyright of any previously published materials included may rest with third parties. A copy of this thesis/portfolio has been supplied on condition that anyone who consults it understands that they must not copy it or use material from it except as permitted by law or with the consent of the author or other copyright owners, as applicable. -
STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose. -
Mafia, Arrestato Salvatore Lo Piccolo Dopo Provenzano È Il Ca
Mafia, arrestato Salvatore Lo Piccolo Dopo Provenzano è il capo di Co... http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/arrestati-lo-piccolo/a... Ultimo aggiornamento lunedi 05.11.2007 ore 12.13 CRONACA Blitz della polizia in una villetta vicino Palermo. In manette anche il figlio Sandro Erano impegnati in una riunione con altri quattro boss nel garage della casa Mafia, arrestato Salvatore Lo Piccolo Dopo Provenzano è il capo di Cosa Nostra L'azione condotta da 40 agenti e concluso dopo un conflitto a fuoco Era latitante dal 1983, contendeva la leadership al trapanese Matteo Messina Denaro Sandro e Salvatore Lo Piccolo PALERMO - Arrestati i boss latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Padre e figlio sono finiti in manette in una villetta a Giardinello, tra Cinisi e Terrasini, nel palermitano. Salvatore Lo Piccolo, latitante dal 1983, era ritenuto al vertice di Cosa Nostra palermitana. Dopo l'arresto di Bernardo Provenzano, infatti, avrebbe assunto il controllo dell'organizzazione criminale contendendo la leadership a Matteo Messina Denaro, boss latitante del trapanese. Con loro sono stati arrestati anche i latitanti Gaspare Pulizzi e Andrea Adamo. Il primo è reggente di Brancaccio il secondo di Carini. Tutti inseriti fra i 30 maggiori ricercati d'Italia. I quattro erano impegnati in una riunione fra boss. Le manette sono scattate anche per altri due favoreggiatori. La notizia è arrivata mentre a Palermo si celebra la 'Giornata della memoria' in ricordo di tutte le vittime della mafia, voluta dall'ex cardinale e arcivescovo Salvatore Pappalardo. I Lo Piccolo sono stati arrestati in due villette, due abitazioni in cemento totalmente ammobiliate. -
Le Mani Della Criminalità Sulle Imprese, 2011
Le mani della criminalità sulle imprese XIII Rapporto di Sos Impresa Aliberti Editore SosImpresa.indd 5 09/11/11 12:18 © 2011 Aliberti editore Tutti i diritti riservati Sede legale: Via dei Cappuccini, 27 - 00187 Roma Sede operativa: Via Meuccio Ruini, 74 - 42124 Reggio Emilia Tel. 0522 272494 Fax 0522 272250 - Ufficio Stampa 329 4293200 Aliberti sul web: www.alibertieditore.it blog.alibertieditore.it [email protected] SosImpresa.indd 6 09/11/11 12:18 A Libero Grassi, nel ventennale della scomparsa SosImpresa.indd 7 09/11/11 12:18 SosImpresa.indd 8 09/11/11 12:18 Il Rapporto di Sos Impresa Le mani della criminalità sulle imprese è frutto di numerosi apporti e collaborazioni senza i quali non sarebbe stato possibile realizzarlo. Un ringraziamento particolare va a Danila Bellino, Laura Galesi, Massi- mo Giordano, Nino Marcianò, Marcello Ravveduto, Valeria Scafetta e Ga- briella Sensi. I testi sono di Lino Busà e Bianca La Rocca. I dati che forniamo sono nostre elaborazioni sulla base delle statistiche Istat, delle rilevazioni fornite dal Ministero dell’Interno, dei sondaggi condotti da Swg per Confesercenti, delle ricerche del Centro Studi TEMI e delle numerose informazioni e testimo- nianze raccolte da Sos Impresa. Il Rapporto come sempre contiene molti nomi di persone, aziende, luo- ghi. Nomi presenti nelle inchieste giudiziarie, nelle relazioni degli organismi antimafia e delle Forze dell’ordine, nelle cronache giornalistiche. Per tutti coloro che sono chiamati in causa, eccezion fatta per quelli condannati in via definitiva, valgono la presunzione d’innocenza e le garanzie individuali costituzionalmente garantite. 9 SosImpresa.indd 9 09/11/11 12:18 Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia Quali sono le ragioni dell’inaudita potenza di alcuni? Dov’è la forza che assicura l’impunità ai loro delitti? Si chiede se sono costituiti in associazio- ni, se hanno statuti, pene per punire i membri traditori: tutti rispondono che lo ignorano, molti che non lo credono. -
Giuseppe Falsone BOSS MAFIOSO Di Agrigento, Arrestato a Marsiglia/ FOTOSERVIZIO
1 Estradato in Italia: Giuseppe Falsone BOSS MAFIOSO di Agrigento, arrestato a Marsiglia/ FOTOSERVIZIO di Fabrizio Tenerelli – 11 Agosto 2010 – 8:48 E’ stato estradato, stamani, in Italia ad opera della Gerdarmeria francese, che lo ha consegnato alla Polizia di Frontiera di Ventimiglia: Giuseppe Falsone, noto boss agrigentino, arrestato lo scorso 10 giugno a Marsiglia da personale delle Squadre Mobili di Palermo ed Agrigento e dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. L’ex latitante eccellente della mafia agrigentina e’ stato consegnato alle autorita’ di Polizia italiane, dopo aver oltrepassato la frontiera di Ventimiglia. Ad attenderlo c’e’ un carcere di massima sicurezza italiano. Giuseppe Falsone, detto ‘Ling Ling’, latitante dal 1999 al giugno del 2010 e inserito nell’elenco del Ministero dell’Interno dei 30 ricercati piu’ pericolosi, rappresenta un personaggio di spicco della criminalita’ organizzata, non solo per quanto e’ testimoniato dal suo gia’ corposo dossier ricco di precedenti penali tra i quali una condanna all’ergastolo, ma anche per le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia. Le indagini di Polizia hanno accertato come Falsone sia l’attuale reggente di ‘cosa nostra’ della provincia di Agrigento, nonche’ capo della famiglia mafiosa di Campobello di Licata. L’11 aprile del 2006, in occasione della cattura di Bernardo Provenzano, nel covo di Riviera24 - 1 / 4 - 24.09.2021 2 ‘Montagna dei Cavalli’ furono rinvenute delle lettere che, per stile e contenuto, sono state chiaramente attribuite a Falsone. L’ascesa criminale di Falsone fu irrimediabilmente segnata dall’uccisione del padre e del fratello maggiore, caduti a colpi di fucile, nella contesa tra mafiosi e stiddari che insanguino’, negli anni Novanta, il territorio dell’agrigentino e del nisseno. -
Zerohack Zer0pwn Youranonnews Yevgeniy Anikin Yes Men
Zerohack Zer0Pwn YourAnonNews Yevgeniy Anikin Yes Men YamaTough Xtreme x-Leader xenu xen0nymous www.oem.com.mx www.nytimes.com/pages/world/asia/index.html www.informador.com.mx www.futuregov.asia www.cronica.com.mx www.asiapacificsecuritymagazine.com Worm Wolfy Withdrawal* WillyFoReal Wikileaks IRC 88.80.16.13/9999 IRC Channel WikiLeaks WiiSpellWhy whitekidney Wells Fargo weed WallRoad w0rmware Vulnerability Vladislav Khorokhorin Visa Inc. Virus Virgin Islands "Viewpointe Archive Services, LLC" Versability Verizon Venezuela Vegas Vatican City USB US Trust US Bankcorp Uruguay Uran0n unusedcrayon United Kingdom UnicormCr3w unfittoprint unelected.org UndisclosedAnon Ukraine UGNazi ua_musti_1905 U.S. Bankcorp TYLER Turkey trosec113 Trojan Horse Trojan Trivette TriCk Tribalzer0 Transnistria transaction Traitor traffic court Tradecraft Trade Secrets "Total System Services, Inc." Topiary Top Secret Tom Stracener TibitXimer Thumb Drive Thomson Reuters TheWikiBoat thepeoplescause the_infecti0n The Unknowns The UnderTaker The Syrian electronic army The Jokerhack Thailand ThaCosmo th3j35t3r testeux1 TEST Telecomix TehWongZ Teddy Bigglesworth TeaMp0isoN TeamHav0k Team Ghost Shell Team Digi7al tdl4 taxes TARP tango down Tampa Tammy Shapiro Taiwan Tabu T0x1c t0wN T.A.R.P. Syrian Electronic Army syndiv Symantec Corporation Switzerland Swingers Club SWIFT Sweden Swan SwaggSec Swagg Security "SunGard Data Systems, Inc." Stuxnet Stringer Streamroller Stole* Sterlok SteelAnne st0rm SQLi Spyware Spying Spydevilz Spy Camera Sposed Spook Spoofing Splendide -
MAFIA L’Étau Se Resserre Autour Des Capi Les Semaines Se Suivent Et Se Ressemblent En Sicile
10 Secondufiatu vendredi 26 mars 2010 #20 - De la Corse à l’international MAFIA L’étau se resserre autour des capi Les semaines se suivent et se ressemblent en Sicile. La police italienne a procédé mardi à l’arrestation d’un nouveau boss soupçonné d’être l’héritier désigné de Salvatore et Sandro Lo Piccolo. Par Geoffrey Dirat Nouveau coup dur pour les parrains de Cosa cielles pour faire tomber des marchés pu- documents et quelques ordinateurs ont Nostra. Après le joli coup de filet dans l’en- blics dans l’escarcelle du clan Piccolo. Se- été saisis. Présentés comme des hommes tourage de Matteo Messina Denaro (voir crétaire régional d’une formation de pailles de Liga, deux hommes d’af- notre édition du 16 mars), la cellule an- politique, le Movimento Cristiano dei faires ont aussi été arrêtés mardi : Agos- timafia de Rome vient de prendre dans Lavoratori (MCL, Mouvement Chrétien tino Carollo, 45 ans, et Amedeo Sorvillo, ses mailles un gros bonnet de la Mafia si- des Travailleurs), « Pippo » avait ses en- 57 ans. Ils géraient la société Euro Tech- cilienne. Mardi, la police italienne a mis trées au siège du conseil régional. Le 2 nico delle Costruzioni pour le compte de aux fers Giuseppe « Pippo » Liga, un « in- juin 2009, en pleine campagne des élec- « Pippo ». Les Carabinieri ont également soupçonnable architecte » de 59 ans, très tions européennes, les enquêteurs ont re- passé les menottes à Giovanni Angelo bien introduit dans les cer- levé sur sa ligne un Mannino (57 ans). Beau-frère de Salva- cles politiques palermi- appel téléphonique tore Inzerillo, abattu en 1981 lors de la « tains. -
La Criminalità Organizzata E I Consumi Alimentari: L'intermediazione E La Ristorazione
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE Corso di Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E I CONSUMI ALIMENTARI: L’INTERMEDIAZIONE E LA RISTORAZIONE TESI DI LAUREA DI: Sofia Cavazzoni RELATORE: Prof. Fernando Dalla Chiesa CORRELATRICE: Dott.ssa Martina Panzarasa ANNO ACCADEMICO 2011/2012 LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E I CONSUMI ALIMENTARI: L’INTERMEDIAZIONE E LA RISTORAZIONE INDICE Introduzione p. 2 1° CAPITOLO – L’IMPRESA MAFIOSA 1.1 Fenomeni diversi, origini simili p. 4 1.2 Il contesto di sviluppo p. 5 1.3 Il mafioso imprenditore p. 15 1.4 L’impresa mafiosa p. 22 1.5 Il riciclaggio: “Separazione del bene dalla propria p. 28 provenienza” 1.6 Legislazione antimafia e antiriciclaggio p. 32 2° CAPITOLO – L’INTERMEDIAZIONE E I MERCATI GENERALI 2.1 L’intermediazione e il network criminale p. 37 2.2 Le agromafie p. 43 2.3 Un’intera filiera controllata: il caso “Rosarno” p. 51 2.4 Trasporti e mercati ortofrutticoli p. 58 2.5 L’ortomercato di Milano p. 64 2.6 Il sistema distributivo: il caso “Despar” in Sicilia p. 68 3° CAPITOLO – LA RISTORAZIONE 3.1 Dove c’è pizza c’è mafia p. 79 3.2 L’Operazione “Wall Street” e la famiglia Coco Trovato p. 91 3.3 L’Operazione “Cafè de Paris” e la famiglia Alvaro p. 104 3.4 L’Operazione “Megaride” e la famiglia Potenza – Iorio p. 112 3.5 La strage di Duisburg p. 121 Conclusioni p. 128 Bibliografia p. 132 1 LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E I CONSUMI ALIMENTARI: L’INTERMEDIAZIONE E LA RISTORAZIONE INTRODUZIONE La criminalità organizzata è un fenomeno che, sin da piccola, ha sempre attirato la mia attenzione. -
Society, Culture and Mafia
Society, Culture and Mafia. An analysis of why Sicily falls behind when it comes to development Photo: http://sicily.rome-in-italy.com/ Master thesis in International Business Communication – Italian Cand.ling.merc. Copenhagen Business School, July 2008 Advisor: Susanne Gram Larsen By Ditte Roslyng Tastesen © Ditte Roslyng Tastesen 2008 Acknowledgements When first starting this project in Sicily, I experienced many obstacles, and doubted that I would succeed in completing this project. However, later in the process I was met with the kindness, which Sicilians are known for. Therefore, I would like to thank all of my interview people – they will be named later in the thesis – for taking their time and sharing so honestly their experiences and knowledge with me. Without them, this thesis would not have been possible. Particularly, I would like to thank Salvatore Costantino from University of Palermo for his guidance during my stay in Palermo. I would like to extend my thank you to other people that have crossed my way in Sicily, their openness and willingness to share have been of great use for a complete picture of the situation in Sicily. I would also like to thank Thomas Harder for his guidance in the beginning of the research process, and especially in connection with the mafia. Finally, I would like to thank Susanne Gram Larsen for guiding and encouraging me throughout the process. Her professionalism, knowledge and personal support have been invaluable and have helped me produce a project that I am proud of. Society, Culture, and Mafia Copyright © Ditte Roslyng Tastesen i Terminology British English/American English This thesis is written in British English, which in some cases have presented a problem, because I use a lot of American theorists. -
LA MAFIA PALERMITANA Fazioni, Risorse, Violenza (1943-1993)
EDIZIONI LA MAFIA PALERMITANA Fazioni, risorse, violenza (1943-1993) di Vittorio Coco Coco, Vittorio <1980-> La mafia palermitana / Vittorio Coco – Palermo : Centro di studi ed iniziative culturali Pio La Torre, 2010. (Collana studio e ricerca) 1. Mafia - Palermo - 1943-1993. 364.10609458231 CDD-21 SBN Pal0224465 CIP – Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace” Comitato Scientifico: Prof. Guido Corso, Prof. Alessandra Dino e Prof. Salvatore Lupo. 5 Nota editoriale di Vito Lo Monaco, Presidente Centro Pio La Torre 7 Prefazione di Salvatore Lupo, storico 9 Introduzione 11 Il contesto La Piana dei Colli e lo sviluppo urbano di Palermo dal secondo dopoguerra Parte Prima Tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Al centro della ripresa postbellica 23 Mafia ed edilizia: il costruttore Francesco Vassallo 31 L’ascesa di Angelo La Barbera 39 Da una guerra all’altra Parte Seconda Tra gli anni Settanta e Ottanta. Ai margini dopo l’antimafia 45 La perdita della centralità 51 Al fianco dei corleonesi 55 Dal maxi-processo alla riconquista dell’autonomia 61 Indice dei nomi 65 Indice dei luoghi di Vito Lo Monaco La ricerca di Vittorio Coco, a seguito di un bando pubblico del Centro Studi Pio La Torre che ha impegnato parte del contributo finanziario della Regione Sicilia, fa parte di un insieme di studi in via di pubblicazione. Per un anno tra il 2008 e il 2009 sei giovani ricercatori, guidati volontariamente da rispettivi comitati scientifici e tutor di alto profilo, hanno lavorato con tanto profitto da convincere il Centro a proseguire la ricerca nel 2010. L’idea generale della ricerca riguarda l’esplorazione della complessità del fenomeno ma- fioso tramite l’osservazione della storia e del rapporto col territorio di “famiglie” le cui relazioni interne ed esterne circoscrivono la natura specifica dell’organizzazione mafiosa e il suo rapporto organico con le classi dirigenti. -
Cosa Nostra: Lobby O Partito ?
COSA NOSTRA: LOBBY O PARTITO ? Ideali e convenienze. Francesco Campanella è conosciuto come l’uomo che mise il timbro sulla falsa carta di identità con cui Provenzano affrontò il viaggio per Marsiglia. Ma quella immagine è riduttiva. La sua storia esprime un metodo politico, un sistema di rapporti d’affari, un costume nella gestione della res publica. La sua storia permette di comprendere come possono intersecarsi agire politico e agire mafioso; quale sia il contenuto delle richieste che Cosa Nostra formula ad politico che si muove nella sua orbita. Lo confessa lui stesso ai giudici142. Non ha mai partecipato a riti di affiliazione, “punciute”, presentazioni formali. Cosa Nostra, però, la conosce bene, l’ha servita, l’ha sostenuta. Cosa Nostra lo ha condizionato fin da quando era ragazzo. Di quella organizzazione è in grado di indicare uomini, strategie, investimenti, debolezze. Molte informazioni le ha assunte stando vicino a Nicola Mandalà, suo compaesano di Villabate, diventato “uomo d’onore” per volontà di Francesco Pastoia, uno della ristretta cerchia dei boss che dalla fine degli anni novanta risponde direttamente a Bernardo Provenzano. Una amicizia, quella con Mandalà, che nasce dalla regia occulta dei “padrini” dietro le elezioni della amministrazione 142 Cfr. esame Francesco Campanella innanzi al giudice dell’abbreviato, udienza 30 ottobre 2007; interrogatori innanzi al Pm del 19.9.2005; 23.10.2005, 19.10.2005. 292 comunale. Una amicizia che si consolida con gli interessi della famiglia mafiosa di Villabate nel settore del gioco d’azzardo e del traffico della droga, negli investimenti della grande distribuzione organizzata143. Ha solo diciotto anni e già è molto attivo sulla scena politica di Villabate, una roccaforte della mafia di circa ventimila abitanti.