quella doppia morale per cui “gli affari, sono affari” sono affari, “gli cui per morale doppia quella lendo rapporti collusivi con “pezzi” di imprenditoria fautori di stabi- ora intimidazione, di capacità della forza in monopolio di posizione conquistando ora concorrenza la con frontano con- Si investimenti. pianificano sviluppi, gli seguono ne to”, “mercaal dentro - sono mafie le holding, vereproprie Come e imprenditrice mafia La L’ultimoImpresa Sos di rapporto C Rocca La Bianca di messe in atto dai sodalizi criminali più più criminali sodalizi dai atto in messe il riciclaggio): modalità riguarda le diverse sono quanto per (soprattutto li naziona- e regionali confini i oltre gersi spin- di capacità tradizionali, ritoriali consolidamento degli insediamenti ter svolta la terroristica esclude casertana), della si (se esposizione Scarsa partecipata. collusione La anni. degli corso nel dato malaffare si sia ramificato e consoli- del fuoco business il come a precisione con mettere a riuscito è centi Confeser dalla pubblicato Impresa Sos di studio nuovo il ma tempo, da noto era organizzata criminalità la fosse italiana impresa prima la Che edizione. undicesima sua alla giunto antiracket, associazione nota della consolidato puntamento ap- imprese, sulle criminalità della nel rapporto di Sos Impresa contenuti dati dai emerge quanto È di diventare ancora più pericolose. condizione nella invece trovano si che ’ndrangheta, e camorra mafia, tanto di crisieconomicaspaventaLanon più economica. recessione difficile mento in cui questa è indebolita dalla mo- un in soprattutto Paese, del mia l’econo- per minaccia grave una na, italia- company holding grande più la conferma si Spa Mafia la miliardi uo u uie h sir i 70 i sfiora che utile un e euro di miliardi 130 di fatturato un on Le mani - - ao omril dla criminalità della commerciale ramo solo considerazione il economica. inPrendendo congiuntura difficile re, italiana, e non solo, in questa particola- rischichederivanone perl’economia i conseguenza, di e, disponibile denaro di liquidità grande la criminalità, della finanziaria potenza evidenziare la di Rapporto del è quello L’obiettivo zione aziendale. Un’organizza- impresa. di libertà di e renza concor leale di pi princi- dei danno a mafiose, zioni organizza- alle le territoria- vranità so- della riconoscimento un presenta rap- che censurabile comportamento Un Italia. sud nel interessi hanno si se voltura disin- ci molta si adegua con alle e regole Italia, mafiosecentro-nord al opera si quando mercato del e Stato qualecisimostra ligi alle la regole dello per morale”, “doppia una di tori, imprendi- alcuni tra diffondersi, il con ilGotha della grande impresa italiana, ta “collusione partecipata”,cosiddet- della chel’area anche investeestesa è Si vincente. dimostra si che strategia, ro lo- la ora, per e, forza loro la pressoché inalterata mantenere a continuano forze dell’ordine della magistratura, e ché duramente ben- colpiti questi, E dall’azione agguerriti. delle e strutturati infiltrazionimafiose -

T del mercato quando opera - quando mercato del ligi alle regole dello regole alle ligi se hanno interessi nel interessi hanno se inclini alle regole mafiose regole alle inclini ra alcuni imprenditori vige imprenditori alcuni ra no al Centro-Nord al no una “doppiamorale”: e taei aziendali, condividere strategie le le rio dell’azienda-clan, discutere con essi finanzia- e economico “soci” dell’andamento ai periodicamente conto dere ren- deve e da delegato” “Amministratore funge capo Il strazione”. Ammini- di “Consiglio qualsiasi un me co- comporta si comando di gruppo Il responsabilitàdramento,livellodial la all’inqua- base in stipendio: varia che “mesata”, uno percepiscono e precisemansioniinseritibenconno so- affiliati-dipendenti gli questo Per patrimonio. il reinvesta e sca dal gesti- e dell’ordine, forze delle infedeli controllo dipendenti dai zione concorrenza, dell’organizza- sicurezza la salvaguardi la controllo” “sotto ga ten- e conosca “opportunità”, le sifichi diver clienti”, “portafoglio il ampli zo”, “piz- del riscossione la curi giorno ogni stabile, pianta che organico in un di ciostupefacenti,di necessita, fatto, spac- di dello merce, di dell’imposizione La gestione delle estorsioni, dell’usura, consulenti.nager, dirigenti, e addetti ma- di tanto con aziendale picamente ti- interna un’organizzazione prodotto L’attività imprenditoriale del quella dellesporco. denaro di reinvestimento mafie per ha e anche estorsioni ma delledall’usura, racket dal tata rappresen- predatoria, l’attività guarda ri- quanto per solo non Paese, sistema ogni del finanziario e economico in comparto presente ormai prenditrice, im- mafia una a fronte di troviamo Ci milioni l’ora, 10 160 euro, mila euro di al minuto. milioni 250 come mafiosi, quelle dei qualcosaitaliani a imprenditori degli e commercianti dei massa una tasche denaro dalle passaenorme di giorno, ogni zialmente, Sostan- nazionale. Pil del 6% al intorno cifra una fatturato, di euro di miliardi sul mondo dell’impresa, direttamente incidesuperando questa che fatti, i 92 in- conto, rendiamo ci non, e mafiosa tato e Stato Italia, Sud gli stessi capi. stessi gli da- cominciare a solavoro svolto, verse per lo stes- di- “mesate” no riconosca- di- versi clan che le natura- tutto del è Quindi, nenza. apparte- di clan del economica floridità alla ed 9

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Dicembre 2008 Dicembre 2008 illegali (la maggior parte dei quali si si quali dei parte maggior (la illegali panifici 2.500 suoi i Con dell’illegalità. “panequotidiano” diventa unsimbolo milionisudato500euro.girasuiIldi ag- si che illegale business un morra”: ca- della “pane del limite caso al Fino commercializzazione. alla trasporto al condizio- narnetutta lafiliera, a dalla produzione riesce organizzata nalità sulle tasche di tutti gli italiani: la crimi- pesare a preoccupazionimaggiori e settoreilagro-alimentare È destarea funebri. onoranze delle settore il colpisce che estinto”, caro del cket “ra- al fino abusivi, forni ai storazione ri- dalla ittici, mercati ai macellazione dalla impermeabili, più rentemente appa- mercato di segmenti importanti in anche infiltrano del si mafie Le vitale Paese. e economica attività ogni in consolida si presenza la nanziario, fi- e immobiliare settore al pubbliche, forniture alla alle appalti, quelli agli a persona, imprese, alle servizi ai turismo Dal camorra. della pane Il solidità. la e pattezza com- la minarne potrebbero che terne, in- questioni le risolvere nonché vanti, rile- più investimenti gli e operazioni cati e i grandi centri commerciali. centri grandi i e cati supermer i progressivoverso spostamento uno con vendita di reti dell’intermediazionefasi trasporto, infiltrarsi del ad sino e nelle alla distribuzione produzione prodotti. dei Controllano mercati dalla all’ingrosso, i alimentare, le agro filiera l’intera controllare Il grafico illustra come le organizzazioniprestanome. attraversoun o direttamente criminaligestite vengono chesiano limitata) (quasi responsabilità ina gradosocietà Aziende, sempre di mercato. del condizionamento di capacità le consolidate sono cui su settori nei intervengono gestionale, scarso ma capitali, di apporto richiedono denaro, del circolazione forte una consentono che attività tutte Sono divertimento.del dall’industria totrasporto, fiosi, seguito dalle attività commerciali e della ristorazione, dall’au- ma- interessi gli maggiormente concentrano si quale nel settore il sia fasi sue le tutte in l’edilizia voltacome una ancora conferma Si giudiziaria. evidenza ed comune imprenditrice mafia coniugando senso interesse dellamaggior datoparziale, maoffre uno spaccato significativo ventivodei comparti pre- sequestro dio di definitivo, disposizioni 30 per studiato un abbiamo totale riguardo ditale 100 aziende. È certamente nell’ criminali un organizzazioni delle e prestanomi esponenti ad sequestrate aziende sulle ricognizione una tuato effet- abbiamo domanda questa a compiuta risposta una dare Per italiane? mafie delle boss i investono economici comparti quali in Ma controllata quella a Dall’ 10

impresa taglieggiata stibili, chissà le farine. le chissà stibili, dei cadaveri. E se questi sono i combu- il legno delle bare, dopo casi, la riesumazione alcuni in e, mobili infissi, ria, falegname- di scarti agli laccato legno dal tutto: di bruciato viene infatti sivi abu- forni Nei salute. la per rischi seri anche corrono si del e corrente più prezzo pagata viene se anche duta, ven- più la è legale. pagnotta questa quello Eppure di euro 1,80/2,00 di te fron- a chilo, al euro 2,00/2,50 i tra gira ag- si tavola ogni di base dell’alimento prezzo il Campania) concentrano in ultimo biennio. A A biennio. ultimo know how know - ziare quanto meno una scarsa capacità di controllo. di capacità scarsa una meno quanto ziare eviden- ad catene, stesse le sempre compaiono dove tribunali, vari in aperte giudiziarie inchieste nelle vede si come marchi, proprietarideicase le rapporti evidentiaffaristiciconcon ora acquisendooramercato partecipazionesulquotedi azionaria, maggiore preoccupazione desta però, èche, l’intreccioQuello picciotti. proprietarioe fidati e gestionale,uomini di cupazione l’oc- garantendocosì assunzioni stesse chele oltre autosaloni, e dello, nei centri di Guadagna e Leoni dove avrebbero Partannagestitodi Mon- Olimpo di CommercialeCentro Villabate,nel bar I più importanti boss hanno messo gli occhi e le mani sul centro imprenditori. e criminali sivofra zioni è piuttosto nutrito e rappresenta quel primo stadio collu- dell’attenzione imposi- delle capitolo passivi il Anche organizzata. criminalità soggetti della come supermercati dai tire par A distribuzione. grande = mafia dell’affaire capitoli vari i Numerose le inchieste dell’autorità giudiziaria che descrivono diretta. gestione nella persino e societarie di quote controllo al autotrasporto) e guardiania di servizi dei o , condizionamento (limitazioni sull’imposizione esternodal del d’oro. Tantoche la presenza dei boss sembrerebbe zioneforniture,diessere servizi,diimposi- passata manodopera.sulla di ultimo da Gallinee murarie, dalleopere uova delle costruzione la per appalti sugli urbanizzazione, di opere sulle aree, delle tizzazione lot- sulla affari floridi garantire di contempo al denaro, del riciclaggio di luoghi formidabili criminalità dalla considerati ciali, commer centri grandi ai intorno ruotano che interessi molteplici all’ingresso nei capitali e nella gestione. I motivi vanno ricercati nei deltempo sisono spostate daunaattività meramente predatoria, Gli interessi in questo settore non sono nuovissimi, ma col passare no preoccupante, che può trasformarsi sce soprattuttolefamiglie. Un fenome- colpi- che sovraindebitamento di area vasta una fronte di troviamo ci stretto, senso in usuraio fenomeno al Oltre sociali. ceti diversi più i do colpen- sociale e economica razione ristruttu- di processi da interessate di aree in processo diffuso è si e trasformazione un subìto ha sociale, marginalità avendo di aree non le abbandonato pur fenomeno, Il ne. espansio- in è l’usura illegali attività tante le Tra infernale. girone Un - - L’ultimo rapporto di Sos Impresa

Bilancio Mafia Spa (In mld di euro) Il Bilancio della Mafia SpA è stato redatto elaborando i dati di varie fonti di informazione e studio. Il fatturato del traffico di droga è stimato in circa 59 mi- liardi di euro da numerosi studi, alcuni dei quali suddividono il giro d’affari per singola organiz- zazione criminale, ed è un dato ripreso più volte dalla letteratu- ra specializzata. Il valore della tratta degli esseri umani è stato dedotto suddividendo l’introito mondiale (circa 32 miliardi di dollari per 2,7 milioni di perso- ne) e rapportandolo al numero delle vittime sul nostro territorio nell’anticamera del girone infernale del di proprietà mafiosa. Anche in questo (55.000 tra il 2000 e il 2007, cfr prestito a strozzo. Anche in questo ca- caso, si segue un preciso tariffario. Un Dossier Save The Children, so le cifre sono da capogiro: il numero ambulante a paga mediamen- 2008). L’introito del traffico di armi è stato calcolato elaboran- dei commercianti coinvolti in rapporti te 1 euro al giorno per il pizzo. La cifra do i dati della Commissione usurari è stimato in oltre 180.000, e, è molto più alta a Napoli, dove può oscillare tra i 5 e i 10 euro. Un nego- parlamentare antimafia, 2008. poiché ciascuno si indebita con più Per le ecomafie i valori sono ziante palermitano può essere costret- usurai, le posizio- stati tratti dal Rapporto Legam- ni debitorie pos- to a versare alla biente 2007 (esclusi i reati col- sono essere ra- mafia tra i 200 e i legati al ciclo del cemento ed Ogni giorno, 250 milioni di 500 euro mentre gionevolmente euro passano dalle tasche altri reati già conteggiati). Per la stimate in oltre a Napoli in media prostituzione: elaborazione su 500.000. Ciò che dei commercianti e degli la cifra si aggira dati dossier Caritas. Le voci che è più preoccu- imprenditori italiani a quelle tra i 100 e i 200 compongono le tasse della ma- pante è che alme- dei mafiosi, vale a dire euro. L’apertura fia sono un’elaborazione di Sos no 50.000 sono 10 milioni l’ora, di un elegante ne- Impresa, considerando la quota con associazioni gozio in una zona parte gestita dalla criminalità per delinquere di 160mila euro al minuto del centro può mafiosa sul giro complessivo tipo mafioso fina- costare tra i 750 e degli affari criminali ed in parti- lizzate all’usura. Gli interessi sono or- i 1.000 euro a Pa- colare usura, 36%, furti e rapi- mai stabilizzati tra il 10-20% mensile. In lermo e tra i 550 e i 1.000 euro a Napoli. ne, 15%, truffe, 20%, contraffa- tutto il tributo pagato dai commercian- L’imprenditore di un supermercato nel zione 70%, contrabbando e ti ogni anno si aggira in non meno di 15 capoluogo siciliano può vedersi chie- giochi e scommesse 80%. miliardi di euro, mentre oltre un terzo dere dalla mafia anche 5mila euro. dei commercianti La richiesta del coinvolti in giri pizzo è, però, di- di non poco il prezzo da pagare. I soldi usurai si concen- Il numero dei commercianti ventata “soft”, versati nelle “bacinelle” hanno supera- tra in sole tre Re- taglieggiati risulta in lieve ma non per que- to abbondantemente i 6 miliardi di eu- gioni: Campania, sto meno oppri- ro. Un costo che rapportato alla crisi Lazio e Sicilia. contrazione a causa del calo mente e genera- economica diventa sempre più insop- degli esercizi commerciali e lizzata. Parados- portabile per le imprese, che preferi- Meno estorsio- all’aumento di quelli di salmente più scono chiudere o cambiare città, piut- ni, più negozi proprietà mafiosa forti sono i colpi tosto che denunciare. I commercianti mafiosi. Di altro dati dalle forze taglieggiati si aggirano intorno ai segno il racket dell’ordine, più 150mila: un’intera città italiana, più delle estorsioni, dove rimane sostan- pressanti diventano le esigenze di de- grande di Parma, più estesa di Salerno, zialmente invariato il numero dei com- naro da parte delle cosche che devono il doppio di Pisa, la metà di Bologna. mercianti taglieggiati con una lieve mantenere un alto numero di carcerati. Fino allo scorso anno la “mappa del contrazione dovuta al calo degli eserci- Inoltre l’avvento dell’euro ha segnato pizzo” si concludeva con la ricostruzio- zi commerciali e all’aumento di quelli un aumento dei costi facendo lievitare ne dettagliata della geografia del ra-

11 Dicembre 2008 Dicembre 2008 C.Cerchioli/G.Neri i e cnrlae l ertro ri- e . mafia” territorio della “tassa la scuotere il controllare per ti di e assun- stipendiati, “dipendenti” molti dettagliata contabilità una di bisogno avere da denaro di tale mole rappresentauna racket l’introitodel rispettate, siano “regole” le affinché persona prima in s’impegninoditori che gli stessi commercianti e siaimpren- riottosi, più i piegare per zione l’intimida- e violenza la usino che Sia solo. Non noti. marchi e società di consistenti quote controllando gali, le- attività in illeciti proventi i stendo inve - proprio, in commerciali tività at- aprendo orizzonti, loro i ampliato abbiano mercato, al banchi sui de, stra- sulle artigiane botteghe sulle sa, impre- piccola una avviare vogliono chegiovani negozianti,sui suitrollo con- ferreo loro il mantenendo pur denunciato come i signori del stato racket, era 2007 del Rapporto nel Già radicalmente. cambiato è panorama il però, anno, qualche tranquilli. Da lavorare a continuare e picciotti, ai del esattori pizzo, pur di fare passare “buone feste” agli cedevano che sole, storie drammatiche di persone lasciateorganizzazionidae malavitose. Erano cianti, artigiani vessaticommer imprenditori, dallepiccoli dei tato varie mafie raccon- quello e vissuto “pizzo” Il cket. 12

n - ciadi , alla Valle del Belice. Provin- dalla Sicilia, della zone diverse comparein diversi “pizzini” Provenzanoe riguarda di L’interesse fornitori. dei e assunzioni delle scelta alla fino market, dei costruzione mo- della dal mento nostra, Cosa da controllata era nell’isola catena la tutta gativa: investi- un’ipotesi di più sarebbe oggi accordicomplessi,quella legatichea di unavoltaSicilia,in più sonosorti attriti Despar, e di gestione alla torno in- perché argomento” “solito Il simi. spedito Provenzano fedelis- suoi dei due a covo dall’ultimo Bernardo di “S Rocca La Bianca di sificare il riciclaggio di denaro sporco denaro di riciclaggio il sificare tutta interessano e strategico carattere hanno alimentare zione L e infiltrazioni mafiose nel settore della grande distribu- grande della settore nel mafiose infiltrazioni e con queste parole uno dei pizzini con queste parole uno dei pizzini Inizia Despar”. argomento olito talia: uno dei modi emergenti per fare affari e diver e affari fare per emergenti modi dei uno Italia: dei supermercati dei Ilchiodo fisso na, e cioè a Partanna. Al riguardozo- mia nella sorge devoperché bene nosco co- io che commerciale centro grande catanesi. Palermo, (a Olimpo quelli Centro e palermitani si mafio- i fra contatti i racconta Piccolo, Lo Salvatore e Sandro boss dei fiducia di uomo era che Franzese, Catania. di d’appelloCortedella giudici ai da- vanti svolge si che supermercati, dei Sebastiano Scuto, indicato come il re all’imprenditore processo nel sitate depo- Franzese, Francesco di giustizia collaboratore del dichiarazioni dalle anche emergerebbe Sicilia in commerciali centri grandi alcuni per Provenzano Bernardo e Denaro na Messi- Matteo mafiosi boss dei zione L’uomo difiduciadeiboss.L’atten- ) è un un è ndr.) « Il Il - L’ultimo rapporto di Sos Impresa dire che detto centro non figurava nelle si diretti nella gestione dei grandi legge: «Supermercati Max Responsa- entrate della zona in mio possesso, l’al- supermercati Despar, e cioè che i bile signor Romano. Questo ha otte- tra copia era in possesso dei Lo Picco- centri commerciali a insegna Despar nuto dei favori dai catanesi e doveva lo, i quali avevano la carta delle entrate non si dovevano toccare, mentre gli dare per questo dei soldi e si è dimen- che arrivavano a loro direttamente». affiliati, in genere piccoli negozi, po- ticato il favore e i soldi». Il spiega anche il motivo per il tevano essere oggetto di estorsioni». In un altro il grande capo quale il centro commerciale non pa- chiede di chiarire se Despar sia cosa gava il pizzo: «Decisi di far fare la te- Le ambiguità di Grigoli. Possibile altrui o cosa nostra, nel senso che lefonata per fare mettere a posto che un marchio così importante pos- tutta l’organizzazione (e non solo l’impresa – racconta Franzese – ma sa cadere nelle mani delle cosche? La Denaro) era interessata l’interlocutore che noi avevamo indi- risposta può essere unicamente affi- all’affare. Infine, esemplare per gli in- viduato in Vincenzo Milazzo e Alfon- data alla risultanza delle inchieste in trecci che svela il progetto di apertura so Milazzo, padre e figlio, come i veri corso. Intanto, alla Despar negano di un supermercato a : Pro- responsabili del Centro commerciale, tutto e il presidente Antonino Gatto venzano definiva inadeguato l’im- si mostrarono molto sicuri, ma niente ribalta le accuse, affermando di esse- prenditore già presente a Corleone affatto disposti a pagare. Pochi giorni re vittima di una campagna di deni- con un supermarket di quel marchio, dopo venni chiamato da Sandro Lo grazione nei confronti del noto mar- e a Messina Denaro, conferma la sua Piccolo, il quale mi disse che per il chio commerciale. intenzione di farsi carico di ogni Centro Olimpo non dovevo fare nulla Probabilmente è vero, ma è altrettan- aspetto economico dell’iniziativa, ga- in quanto la cosa la gestiva lui con i to certo che fino a qualche mese fa rantendo che le spese per l’apertura catanesi e questi ultimi si erano la- Giuseppe Grigoli del nuovo punto mentati per il fatto che era stata fatta attraverso il vendita a Corleo- la telefonata e i Milazzo temevano di Gruppo 6 G.D.O. “I Lo Piccolo mi dissero che ne sarebbero sta- essere stati intercettati». srl possedeva i centri Despar non doveva- te sostenute da Franzese racconta poi nei dettagli una quota azio- no essere toccati perché suo cognato Filip- quelli che erano gli interessi dei boss naria del 10% del- interessavano alla famiglia, po Guttadauro. Lo Piccolo e Provenzano nei confron- la Despar Italia. mentre cosa diversa era per I magistrati paler- ti della catena di supermercati: «I Lo A conferma delle mitani che hanno Piccolo mi dissero che i centri Despar ambiguità di Gri- i singoli negozi affiliati” condotto le opera- non dovevano essere toccati in quan- goli arrivano le zioni più recenti to interessavano alla famiglia, mentre dichiarazioni del pentito agrigentino parlano della distruzione di un mono- cosa diversa era per i singoli negozi già capo della cosca polio. «Solitamente – ha precisato il affiliati che molte volte erano solo di Sciacca: « procuratore della Repubblica France- piccole attività con insegne Despar. I e Grigoli sono la stessa cosa: non si sco Messineo – non si dedicano confe- Despar – aggiunge – interessavano può chiedere il pizzo ai supermercati renze stampa a provvedimenti di custo- direttamente anche a Matteo Messina di Grigoli». dia cautelare, ma l’aspetto quantitativo, Denaro». Quest’ultimo particolare A Grigoli il 20 dicembre dello scorso la partecipazione di Matteo Messina emerge anche dall’inchiesta che il 20 anno sono stati sequestrati una socie- Denaro e il coinvolgimento della gran- dicembre 2007 ha portato all’arresto tà e decine di supermercati a marchio de distribuzione rendono questa opera- per concorso esterno in associazione Despar in tutta la Sicilia, ultimo il zione importantissima». mafiosa dell’imprenditore Salvatore centro commerciale Belicittà, aperto «Speriamo che questa operazione por- Grigoli, gestore dei gran parte dei a . ti a un ripristino della democrazia Centri Despar in Sicilia, accusato di La Despar è comunque un grande economica nelle tre province – ha di- essere un prestanome di Messina De- gruppo mondiale, funziona come un chiarato il sostituto procuratore Ro- naro. Lo scorso 18 novembre gli agen- consorzio. In Italia ha 1.800 punti berto Scarpinato – la forte presenza ti della Direzione investigativa anti- vendita: in parte sono piccoli affiliati, mafiosa porta a una sorta di oligopolio mafia gli hanno confiscato beni im- in parte fanno capo a 12 grandi centri nel settore, anzi quasi a un vero e pro- mobili per un valore complessivo di di distribuzione che esprimono anche prio monopolio». Scarpinato ricorda circa 700 milioni di euro: 220 fabbri- il direttivo nazionale, con quasi 20 anche come «la mafia si sconfigge di- cati tra palazzine e ville, 133 appezza- mila collaboratori e un fatturato di 4,3 sarticolando sul territorio ciò che per- menti di terreno e 12 aziende gestite miliardi di euro. mette quel controllo economico». dall’imprenditore. Lo scorso gennaio, a Grigoli erano stati già sequestrati “Cosa altrui o Cosa nostra?”. In- Non solo Despar. Ma l’attenzione de- beni per 300 milioni di euro. tanto, dalla sua latitanza Provenzano gli investigatori, dei magistrati Gozzo e «I Lo Piccolo – spiega sempre Franze- disponeva, consigliava, mediava, inti- Paci, della Gdf (molte sono infatti le se – si rivolgevano ai catanesi perché mava: i supermercati sono un chiodo indagini ancora in corso) si sta in que- facessero avere lavoro a nostri affilia- fisso. In un “pizzino” imponeva il pa- sti ultimi mesi riversando verso un im- ti tramite i Milazzo nei centri com- gamento di 500mila euro per l’inse- prenditore, già di ammini- merciali Despar di Palermo. Mi risulta diamento di alcuni supermercati nella strazione del gruppo di grande distri- che anche Provenzano aveva interes- provincia di Agrigento. In un altro si buzione alimentare Sisa (sembra anche

13 Dicembre 2008 Dicembre 2008 Se Provenza- Se carrelli. dei Mida re Il Provenzano. cioè cercano», che grosso «chiù del e Palazzolo) (cioè all’“Africano” proprio riferibile rebbe sa- Sisa 2001, del ambientali cettazioni inter Secondo Piccolo. Lo Salvatore e Sudafrica) in riparato mafia della (boss Palazzolo Roberto Vito venzano, Pro- Bernardo a riconducibile sarebbe zione distrettualeDire- la secondo antimafiadenaro, Il dieuro. di Palermo,ni milio- 2 circa Sgroi stesso allo riferibile svizzero conto un su sequestrati stati rogatoria una internazionale, po sono do- ottobre, 26 il finita: è non E nostra. Cosa a vicini , di imprenditori di erano soldi i Gdf la Secondo zera. Sviz- in valuta la clandestinamente se esportas- perché polacco spallone uno a euro 450mila Milano consegnato a avrebbefa,anno un di piùpocoche, 2006) fine a e fatturato di vendita milioni 231,8 punti 203 con impero (un Spa, Sicilia Sisa Ce.di. delegato della 2006gnopresidente amministratoree giu- 20 dal soprattutto, e, Provenzano) alcentro di un pizzino tra Lo Piccolo e 14 fattore. Per cui niente pizzo o merce prelevata ai commercian- sopraf- un considerato essere voleva non regno” “proprio nel che fatto al proprio dovuto era Misso Giuseppe godeva cui di Parte Sanità. sociale Rione consenso Napoli, del a accaduto È nuovosupermercato. un di l’apertura L’interessedellacamorra puòanche essere opposto: impedire criminali. organizzazioni di disponibilità nella guarderebberosupermercatii ri- che delindagini Lazio della di e Lombardia parlano inoltre, giàgiornalistiche, indiscrezioni messo gli occhi sui supermercatiavevano Alfieri gli passato recente un in diE Pomiglianoclan. il e distributiva d’Arco. Recenti co. Gli investigatori indaganoDe- supermercati due sequestrati sustati sono eventualiRusso clan Al ciali. rapporti tra la catenacommer centri ai Campania in interessata è camorra la Anche della parte, in almeno ’ndrina disponibilità, dei Rugolo. nella quindi e estera, banca importante un’altra di filiale una domiciliato presso conto un in finendo Italia, in rientrati sarebbero euro di lioni mi- 2,8 già inquirenti, gli riferito hanno quanto secondo cifra, carioestero, l’intera proprietà delPorto degli Ulivi. Diquesta ban- colosso un ad euro di milioni 11,6 vendere,per a punto, certo un società sarebbe riuscita, ad La soci. due altri da e dell’Udc Pasquale Inzitari, arrestato nel corso dell’operazione, dall’esponente costituita originariamente Devin, società la relative alla gestione del Centro commerciale con protagonista finanziarie vicende le tutte ricostruite state sono dell’inchiesta corso Nel socio. era quale Rizziconi del (Rc), di ulivi degli Porto commerciale centro al intorno interessi sugli squarcio L’omicidio Sicilia. uno aperto ha Pinci Nino dell’imprenditore la soloL’intreccio riguarda distribuzione-mafia grande non solo non e Sicilia, In

- diaver pagato il pizzo. Ora, nel mirino ma, non un colluso», ammettendo solo vitti- «una essere di sostiene e tutto ga ne- Scuto catanese? mafia della conto per e grazie gestito quindi, impero, Un braccio armato proprio diNitto Santapaola. e vero il sono dani Lau- I alleati». clan altri di e Laudani ingenti proventidelleattività illecite clandel legale economica attività in riciclando protezione, di duratura una cambio in continuativa maniera «in nostra Cosa finanziato avere di ne, contestando al re Mida dei carrelli imputazio- di capo il ampliato ha ro, Sisca- Gaetano generale, procuratore sostituto il Adesso Sicilia. la tutta in affiliati negozi di centinaia e strutture mega- 43 possedere a arrivato solo”, da diversi anni è “uno che si è fatto da processo Sotto solo. non e catanese piùimportanti dellagrandedistribuzione imprenditori degli uno è Scuto magistrati,era Sebastiano Scuto. dei parere a cosche, delle referente il Siciliaoccidentale,quellaorientale in nella supermercati alcuni trollavano con- Denaro Messina e Piccolo Lo no, - prattutto nel basso Salento. basso nel prattutto so- diversi),marchi e (franchising megamarket diversi aprendo re il denaro del traffico di stupefacenti e deldimostrerebbero come anchecontrabbando, la , per ricicla - stia antimafianaleportando staavanti inchieste seriediuna che bardia. E non è da meno la mafia pugliese. La Direzione nazio- cinesi» con società in commerciali centri e negozi di catene aprendo stanno ’ndranghetisti gli così più; in cifra qualche con anche raffica, a ricevute emettono cassa, registratori scontrini. “è loro I di supermercati dei questi dei quello e di uno diversificati”: e ingegnosi più i appaiono ro Forgioneche parlamentare Francesco presieduta antimafia dall’On.sione Commis- della ’ndrangheta sulla relazione nell’ultima legge Si evitarela rivolta dei commercianti sotto la loro protezione. te» lavori su mio mandato, come minaccia per ottenere la tangen - sito,Giuseppe Migliaccio, Francesco Caruso Festa a fermare i questa persona e anche lui si era recato insieme a Pietro Espo- conosceva perché cosa della occuparsi di offrì si Sequino Nicola euro. 100mila trattativa,di della prezzo interessò un si che Sequino, Nicola con chiuse e Casalesi ai vicina era sona al per Questa –. scorso Sargenti Barbara aprile antimafia ministero pubblico 30 il Torino un raccontato farne ha per – Sanità, supermercato della centro al cinema un ristrutturare confrontineicatapersonastavauna sichedi occupando di detenuto. già Misso, di na cui chiesero aiuto fu Salvatore Torinoperso- prima nuovola supermercatoun di dell’apertura causa ’o gassusaro, sostituto quando alcuni negozianti si videro minacciati nei risultatoloro nessuno disubbidiva. che affari il e ferree Regole Con ti.a . Sostanzialmente la camorra rinunciava all’affare, pur di di pur all’affare, rinunciava camorra la Sostanzialmente . « i canali attraverso i quali viene “lavato”dena- viene il attraversoquali canali i i CalabriaeBasilicata». pro- prietario dei Ferrigno, 24 Center Gross di Sicilia, gruppo al capo centi fa- negozi 11 Interspar-Despar)e chio mar il con Sicilia in alimentare zione distribu- di catena Ali- Catania, di società group alla capo (facente cato supermer grande un su «strutturato militari i delineano quadroil fa, societario anno un di più poco inaugurato luogo. Parlando del Centro Guadagna, re della grande distribuzione nel capo- setto- il puntualmente descrivono che provinciale dei carabinieri di Palermo, fermata anche dalle analisicon- delè repartocatanese Procura della tesi La affari.farepiùpertà socie- in uniti Palermo, di quelli e nia e Salvatore LoPiccolo».IbossdiCata- Sandro Provenzano, Santapaola, Benedetto di alleati quelli con e dani Lau- dei appartenenza di clan il con vendita«sarebbero gestiti comunein punti quei etnei magistrati i Secondo giudiziaria. amministrazione ad sta nonostante lasuaimpresasiasottopo- Palermo, a Scuto realizzati da menti investi- recenti i finiti sono dell’accusa « Tra le estorsioni ricordo quella prati- quella ricordo estorsioni Trale , soprattutto in Lom- in soprattutto , b.l.r. - n - -