Sciatori d’epoca STORIA DELLA VALANGA AZZURRA -

dovuto vincere entrambe le gare in programma, lo slalom gigante e lo slalom speciale o, in via subordinata, imporsi in una di queste gare e arrivare secondo nell'altra, a condizione però che Thöni lo lasciasse fare. E Thöni, a dire il vero, non aveva la benchè minima intenzione di fallire il bersaglio; era preparato tecni camente, fisicamente, psicologi camente e deciso a non lasciarsi scappare il rivale. E così già nella La trasferta di Gustav Thöni ad potuto fermarlo anche all'ultimo prima delle gare messe in Are si è conclusa felicemente. La momento sulla strada del calendario ad Are, Duvillard era Coppa del Mondo 1971 è successo, ad Are non è riuscito a spacciato. definitivamente sua dopo essere sbaragliare il campo degli l primo slalom gigante gli è passata per le mani di Jean avversari, condizione « sine qua stato fatale. Forse per Claude Killy e di , non» per superare l'azzurro sul I l'emozione, forse per l'eccessiva che l'hanno detenuta due anni rettifilo d'arrivo. La sua, quella di responsabilità che sentiva d'avere consecutivi ognuno. Henri Duvillard, era invero un'impresa in corpo, Duvillard ha sbagliato Duvillard, l'unico che avrebbe non facile. Per riuscire avrebbe tutto. Ha affrontato la prima parte del percorso in maniera scombinata e verso la fine si è addirittura trascinato dietro una porta direzionale completa di drappi e paletti. I secondi perduti non si contano e per quanto riguarda l'incidente si può solo dire che Duvillard ha voluto osare troppo nel tentativo di abbreviare al massimo il percorso sulla linea di massima pendenza. Il paletto interno della porta 49, abbattuto con la spalla destra, anzichè cadere, gli si è messo di – f½f–Ŧ  ¯¯f 1-6 6 7-8 8 9-10 11 12

– f½f–Ŧ traverso lungo il corpo e il drappo gli si è avviluppato attorno alla faccia. Duvillard ha dovuto quindi affrontare in queste condizioni almeno una quindicina di metri. Sembrava che nel caos che ne è derivato avesse saltato anche una porta, ma poi i giudici hanno detto di no, che in quanto a porte Duvillard era del tutto «regolare». Sarà però squali ficato per salto di porta nella seconda manche e per lui sarà la fine di un magnifico sogno, anche se il secondo posto nella graduatoria di Coppa deve pur sempre essere considerato un successo di notevole valore. veniamo a Thöni. Dire che E l'azzurro non era emozionato almeno quanto l'avversario sarebbe bugia. Come Duvillard ha attaccato con estrema decisione, così Thöni ha affrontato le due discese con tutta la prudenza che occorre per non cadere. La posta in palio era troppo importante; bisognava agire con tattica, a costo di pagare lo scotto in qualche altro f °– ¾  f–– nf  ¾f¯ ––f°  fţ  ¯ f modo. E lo scotto, che c'è stato, si ¾f–°ţ½n°½½ n ¯Ŧ°–n°¾f °f chiama . ¯–½°f ¾fn!°¾ff½½Ŧ L'austriaco, laureatosi campione nazionale soltanto una settimana prima e proprio in questa specialità, lo slalom gigante, ha dimostrato anche ad Are di esser in una forma strepitosa. E' il solo che ha fatto meglio di Thöni nella prima manche, ed è lui che ha battuto tutti nella seconda, distribuendo considerevoli distacchi a destra e a manca. Ero al traguardo vicino a Thöni quando, dopo di lui, lo ha tagliato Zwilling. Avreste dovuto vederlo. S'è fatto cupo in volto, insofferente dello smacco subito. Zwilling aveva fatto meglio di lui e questo, proprio nel giorno in cui s'era definitivamente aggiudicato la Coppa del Mondo, lo faceva soffrire. Avrebbe voluto aggiungere vittoria a vittoria e non è bastata la rivincita della – f½f–Ŧ

– f½f–Ŧ  Zwilling e il polacco Bachleda Macchi, le due sole francesi seconda manche sono gli immediati insegutori. presenti, in grado di sbarrarle il per cambiare la Tutti nomi da sentire e risentire, passo. L'americana Marilyn situazione. Anzi, in vista dei Giochi di Sapporo. Cochran si è inserita al posto dal secondo d'onore e poi... una bella sfilata di a trasferta di Are è stata posto, Thöni ha altre austriache, dal terzo al sesto effettuata anche da un dovuto cedere il passo fino al L posto. Eccole nell'ordine: ristretto numero di donne. Era in quinto, lasciandosi superare Gertrud Gabl, Berni Rauter, programma uno slalom gigante e anche da Sepp Heckelmiller, da Wiltrud Drexel e Monica Kaserer. Annemarie Pröll non ha faticato Patrick Russel e da Christian Le italiane non c'erano. I tecnici ad aggiudicarselo, specialmente Neureuther. Quello che dopo gli errori della Jacot e della – f½f–Ŧ/ importava, comunque, era che Duvillard non passasse e Dudù, per quanto abbia tentato, non ce l'ha fatta. Poco pubblico lungo la pista, quasi inesistente al traguardo. Gli svedesi di applausi ne fanno pochi... tutt'al più sospirano a mezzavoce qualche hejaheja che sta per saluto ed incitamento. Il tempo era grigio e la pista battuta alla bellemeglio dopo una leggera nevicata notturna. Fra le gare svolte altrove e quelle organizzate ad Are c'è una specie di abisso. L'improvvisazione è sembrata regnare sovrana. empo molto bello e neve T fredda il giorno dopo, domenica. E' di scena lo speciale. Il campo di gara ha tutte le caratteristiche necessarie per "f° -  – ° ½°f f$°  ° ¾f¯ ¾½nf ° n° %% offrirci un buono spettacolo. Il tracciato si vede da cima a fondo. n°¾¯  f°f–– ¾   ¾f @!°Ŧ ( €f°n¾ n°f  * I concorrenti sono impazienti di +¾f–¾f–°f°, ¾f¾½nfgn nf¯½°,°Ŧ cimentarsi con Thöni, oltremodo deciso a vincere, e più di un francese all'attacco per riscattare la sconfitta del giorno prima. Il più agguerrito di tutti è Jean Noël Augert, campione del mondo della specialità, capolista di Coppa nello speciale e sicuramente l'uomo più in forma in questo momento, quando si tratta di correre fra tante porte in un labirinto di paletti. Ha detto che voleva vincere e ha tenuto fede alla promessa, correndo un'ottima prima manche e una strepitosa seconda discesa. Ha attaccato con una decisione che è impossibile descrivere; roba da far accapponare la pelle, da strappare l'applauso anche al più «freddo» degli svedesi. 46'52 nella prima prova e 54" 15 nella seconda, contro i 46'77 e 54" 56 di Gustav Thöni. Bruggmann,

– f½f–Ŧ/ il risultato di una felice rappresenta la sua maggiore E' stagione agonistica che ha aspirazione, come egli ha più della Fisi, consci avuto i suoi momenti più felici volte voluto precisare. Per della loro im durante la trasferta in Canada e vincere la Coppa del Mondo possibilità di negli Stati Uniti, quando Gustav, bisogna essere sciatori completi, combattere a così fra i diversi « pieni» conseguiti vale a dire alla Killy e Schranz. I alto livello, hanno nelle specialità che gli so. no più suoi allenatori su questa strada ci preferito risparmiare i soldi della congeniali, ha fatto il bel colpo di si sono buttati a tuffo. Basterà trasferta. E gli uomini, direte voi? un terzo posto nella discesa ricordare quanto ebbe a dire il C'era solo Thöni ad Are? La libera di Sugarloaf, vinta a sua Commissario Tecnico delle risposta è no, ma in classifica, un volta da un altro azzurro: Stefano squadre nazionali, , po' per sfortuna, e un po' per Anzi. Il terzo posto di Sugarloaf, all'inizio della stagione, per altro, figurano solo Eberardo pur non essendo stato determi accorgersi che c'è stata una certa Schmalzl, sedicesimo in gigante, nante ai fini della classifica programmazione e che questa ha Giulio Corradi trentaquattresimo generale della Coppa del Mondo dato esattamente i risultati attesi. nella stessa specialità e Sergio in quanto Thöni avrebbe potuto isse Vuarnet: « Stiamo Filippa ventottesimo in slalom. benissimo fare a meno dei punti preparando Thöni sulla Carlo Demetz e Rolando Thöni conseguiti in questa occasione D discesa. Gli allenamenti sono non sono riusciti a compiere i per raggiungere il risultato finale cominciati la scorsa estate a percorsi per intero: ritirati. Un (a Sugarloaf ha ragranellato Portillo. Sono certo che Thöni ce po' d'amaro nel piatto dolce quindici punti, mentre a fine la farà ». L'attesa non è stata servitoci da Thöni. Altre volte conteggio ne ha ben venti di vana e il risultato di oggi ce lo avremmo recriminato; oggi vantaggio su Duvillard) ha dimostra senza ombra di dubbio, scavalchiamo a piedi pari il influito notevolmente sullo specialmente se si considera che problema per rimandare semmai spirito del ragazzo di Trafoi che nella discesa si perviene il discorso ad un'altra volta. Ciò ha così visto ulteriormente aperta generalmente a maturazione con che conta in questo momento, è la possibilità di diventare uno l'andar degli anni, dopo essersi la vittoria di Thöni, parliamo sicatore completo, ossia versatile dunque di questa. in tutte e tre le specialità. Il che – f½f–Ŧ*

@ 0€nff– f¾f¯––f°ťf°–2fn°3°nf–ffţ½½4n ¯2f ¾f3– °¾n°¯f¾½f5 5 ¾f@!°ţ¯f¯fnf¯°°nf ½½f,°

– f½f–Ŧ* Mario Cotelli che opera con la premi. La sfera di cristallo, cioè veramente fatti le funzione principale di vice la famosa Coppa del Mondo, è ossa nelle gare Vuarnet e l'allenatore Oreste quindi arrivata nelle mani di più dure. Thöni Peccedi. E ancora una larga Thöni e anche in quelle di ha vent'anni o schiera di « lavoratori occulti », Annemarie Pröll, che ha vinto da poco più... potrà ai quali spetta il difficile compito mattatrice senza discussioni. diventare un asso ancor più forte di spianare la strada del Dire che la Coppa del Mondo è di quanto non siano stati i Sailer campione, quando questi deve rimasta nelle mani dei due più di e i Killy, per ricordare i più alti scegliere gli sci più adatti per cinque minuti sarebbe esagerare. colossi dell'ultima generazione. questa o per quella gara. Sono Gliel'hanno lasciata giusto il E Thöni questo lo sa, così come questi lavoratori, i cosiddetti tempo necessario per scattare lo sanno il padre, Jean Vuarnet e «skimen», che gli hanno qualche rapida fotografia. Poi i i tecnici tutti, che lo seguono preparato a puntino i «ferri del due premi sono stati rimessi in passo su passo, giorno per mestiere» in ogni occasione. Si scatola, per riportarli ad Evian, giorno, durante questo suo chiamano Italo Pedroncelli e dove gli organizzatori della continuo progredire. Ho citato Lorenzo Andreoletti, quelli che Coppa del Mondo contano di per primo il padre, perché operano nel nome di Persenico e assegnarli definitivamente, nel Gustav Thöni, nella sua prima Angelo Musci, quello che si è corso di una fastosa cerimonia conferenza stampa, avvenuta sempre preoccupato della ufficiale programmata per i dopo che ha conquistato la perfetta regolazione degli attac primi giorni di maggio. Quando Coppa del Mondo, si è espresso chi che, come tutti sanno, sono i il presidente della Federazione precisamente così: «Questa mia Look Nevada. Internazionale sci, Marc Hodler, vittoria la devo soprattutto agli si è rivolto a Thöni per compli a trasferta di Are è finita il insegnamenti di mio padre, ai mentarsi con lui, sul pennone pomeriggio di domenica 14 quali si sono aggiunti quelli dei L issato al centro della palestra era marzo. L'intero «circo bianco » si tecnici della Federazione già salito il tricolore sin dal è quindi trasferito nella città di Italiana Sport Invernali» , La momento in cui Gustav di Svezia Oestersund, dove è avvenuta la domanda gli era stata rivolta da gli aveva consegnato l'ambito cerimonia della premiazione, alla un giornalista italiano che voleva Trofeo. La banda militare dal suo presenza del principe ereditario sapere per chi Thöni nutrisse la podio scandiva l'inno di Mameli. Gustav di Svezia. All'interno di maggiore riconoscenza nel Noi italiani, forse più emozionati una modernissima grande giorno della sua più grande dello stesso Thöni, l'ascoltavamo palestra si è svolto un complesso vittoria sportiva. E' gioco, a in piedi, quasi in posizione cerimoniale con tanto di banda questo punto, ricordarli, questi d'attenti. Erano anni che non che accompagnava ora la sfilata suoi tecnici ed allenatori. Oltre a registravamo un avvenimento di delle squadre nazionali, ora i Jean Vuarnet, che come si sa è il tale portata nel settore dello sci momenti più commoventi maggiore responsabile di quanto alpino. Logico quindi emozio rappresentati dalla consegna dei succede in squadra, ci sono: narsi, più logico ancora gridare, come è stato fatto, tutta la nostra gioia al nuovo campione. Soddisfazioni di questo genere possiamo ben dirlo finora ce le aveva offerte solo Colo! veniamo al viaggio di E ritorno, avventuroso sotto ogni profilo, sia perché nessuno sapeva come e quando saremmo rientrati, sia per il tipo d'aereo che poi ci è stato messo a disposizione, Si trattava di raggiungere dall'aeroporto di Oestersund quello di Stoccolma. Un bimotore ad elica sovrac carico di persone e bagagli, staccatosi dal suolo a fatica e messosi in perfetta linea di volo dopo non poche vicissitudini dei motori spinti al massimo, è atterrato all'aeroporto seconda ° f ¾f@!°ţ ¯f––½f–°¾f¾f–° – f½f–Ŧ% rio della capitale svedese, Bromma, dopo circa due ore di volo. Era notte fonda e fortunato chi, alla resa dei conti, ha ritrovato il proprio bagaglio. Con noi portavamo un ferito: Alberto Borella, segretario del Mias e del Pool, l'organizzazione che sostiene lo sci azzurro, a livello tecnico con la fornitura di materiali, ed economico con notevoli aiuti finanziari. Borella s'era fratturato una gamba, la destra per la precisione. Si è infortunato al termine della prima discesa svedese di Thöni, quando per corrergli incontro sullo spiazzo d'arrivo è scivolato malamente sul ghiaccio. Sosta di una mattinata a Stoccolma, shopping e partenga per l'Italia, dove all'aeroporto di Linate ci attendeva una folla esultante. Ai piedi della scaletta, in prima fila, il presidente della Fisi, Omero Vaghi. La leggera pioggia che cadeva, non ha minimamente influito sull'euforia  ¾f@!°½ 7f$ffnf ½½f,°n°¾–°ff–° del momento. C'erano la radio, la °f + n¯°f f ½°n½ f  $fŦ 8f n°¾–°f televisione, i flash dei fotografi e Ű¯ffű f n½½f fg °n f ¯f–– f 4f° °f n5g una considerevole schiera di fans ¾ff$°f¾½°¾f¯f°€¾f$°ţfn, ¯°f4f° entrata all'interno dell'aeroporto non si sa neppure come. Thöni, bel mezzo, fino a quando Linate, quindi, Thöni è stato che pure qualche festeggiamento qualcuno non lo ha sottratto alla subito avviato verso Vipiteno. Là si attendeva, è rimasto sorpreso e massa. I suoi angeli custodi erano questa volta dovrà gareggiare in commosso. Ha capito in ufficiali e sottufficiali della divisa, nei campionati interna quell'istante di essere diventato Guardia di Finanza, il corpo nelle zionali militari certamente forse più importante di quanto cui file milita Thöni. Bisognava preoccupato di difendere l'acqui egli stesso ritenesse. Alcuni tifosi che non si affatticasse troppo. Era sito alto prestigio derivantegli hanno innalzato anche cartelli. Ho finita l'avventura di Are, stava per dalla conquista della Coppa del letto molti «viva Thöni», «viva cominciare per Thöni un altro Mondo, ma tuttavia con l'animo Cotelli », « viva Peccedi » e ancora periodo di gare, nelle quali la sereno, sgombro dall'enorme peso « viva il duro Vuarnet » Folla, Guardia di Finanza si sente psicologico che ha gravato su di folla, folla e il nostro Gustav nel particolarmente impegnata. Da lui in questi ultimi mesi.[1]

classico esercizio per linea in più curvando a sinistra 2) sul massima pendenza che serve per un falsopiano (in discesa libera oppure arresto rapido in breve spazio e per nel gigante, come a Madonna di assimilare rapidamente l'azione Campiglio) non è capace di lasciar Ecco le caratteristiche dello stile di rotatoria degli arti inferiori. E' scivolare al massimo gli sci, si rialza Gustavo Thoeni, cioè i suoi pregi ei questo il clou della nuova e si riabbassa troppo spesso, non suoi difetti. Questi i pregi di Thoeni: progressione didattica italiana, avendo conquistato ancora una 1) sci generalmente aperti e traccia ispirata proprio ai campioni in posizione perfetto ed immobile; 3) larga; 2) passoslancio, cioè passo di particolare a Thoeni. Prima si faceva non gradisce la neve fresca e le piste pattinaggio per anticipare la curve e perno intorno alle punte dello sci, non ghiacciate, non gradisce i propararsi con maggiore velocità alla per girare. Oggi, con lo sterzata, si percorsi di slalom troppo facili o con successiva; 3) anticipazione, ossia ruota sulla pianta dei picdi; 5) uno curve scarsamente impegnative; 4) l'affrontare per la linea ideale una stile personalissimo, un modo di scarso senso tattico in occasione di virata, girando con un tale anticipo sciare naturale, lasciando correre gli qualche gara e troppo irruenza.[2] che già Thoeni esce dalla curva sci in base all'istinto ed alla propria aggredendo in vantaggio di tempo la costituzione fisica. Questi i difetti di [1] Nevesport 18 marzo 1971 curva seguente; 4) la sterzata, cioè il Thoeni: 1) cade, quando cade, per lo [2] Corriere della Sera 15 marzo 1971

Are, 14 marzo. Ormai, la Coppa del Mondo 1971 e alle spalle. Stasera Thoeni ha festeggiato la grande vittoria ad Ostersund con i compagni di squadra, con il d. t. Vuarnet e con l'allenatore Cotelli, offrendo champagne a tutti. alla vigilia dei mondiali e Criterium Prima Neve di Val Gustavo Thoeni, il ventenne ricordo pure il risultato dice d'Isère, dove stavolta batteva campione di Trafoi, ha vinto la Thoeni - Si esagerò. Giornali e proprio tutti: francesi, austriaci, Coppa prima dell'ultima gara. La televisione, quanto rumore! svizzeri tedeschi ed americani. certezza matematica l'ha avuta Speriamo che non esagerino Prima fase del decollo. In orbita solo ieri: è finito quinto ma ha anche adesso. Thoeni, ormai Thoeni è entrato solo adesso. battuto Duvillard, ottavo e poi dovrebbe esserci abituato e aragonare Thoeni a Sailer, squalificato. Thoeni, in realtà, conservare il suo carattere di Colo, Killy e Schranz? Non è aveva già posto al sicuro il ragazzo semplice, sereno, senza P facile. Sono prodotti di epoche risultato in America con il terzo complessi. Ecco, forse non si diverse. Thoeni non ha ancora posto nella discesa llbera e il rende conto di avere inaugurato espresso tutto il suo valore e la primo nel «glgante di Sugarloaf e una nuova epoca dello sci. potenza dei suoi mezzi. Tentiamo poi con i due slalom trionfali di l fenomeno Thoeni va un accostamento, uno scorcio di Heavenly Valley. Dalla California, inquadrato in una prospettiva « vite parallele» che tracci le Thoeni era tornato in Europa con I di epoche e di campioni. Schranz caratteristiche di ognuno. In nove decimi di coppa già in tasca. ha chiuso un periodo che aveva Zeno Colò, esploso come «In America afferma Gustavo – brillato della luce sfavillante di temerario discesista e campionie ho realizzato molti più punti di Killy. Killy aveva fatto quasi dell'impossibile vibrava il sesto quanti pensassi. Dopo lc gare in dimenticare Saller. E Sailer aveva senso dello sci. Un'erompente Canada, ero secondo e credevo oscurato le imprese ai Colò forza fisica ed una carica di poter tornare in testa alla recando nell'ambiente una agonistica forse insuperata classifica solo se Russel e impronta rivoluzionaria. Sailer esaltavano i suoi meriti. Aveva Duvillard avessero ottenuto non sarebbe probabilmente qualitá atletiche eccezionali ha risultati negativi, invece, a loro esistito se prima di lui non detto Jean Beranger, d. t. dello non è andata male. Soltanto che avessero insegnato al mondo la squadrone francese. Toni Sailer io ho fatto meglio.» nuova moda dello sci i vari era il «bel ragazzo» di Kitz Couttet, Spiess, Colò e Pravda. E buehel, uno sciatore più evoluto I francesi hanno stretto Killy non avrebbe inaugurato di Colo in senso tattico e tecnico. alleanze: le hanno dato fastidio? l'era dello sky total se prima di lui Come i veri geni dello sci, Sailer «Chi era davanti a Duvillard, non fosse esploso Sailer. Ora non precorreva i tempi. Era in saltava via per fargli guadagnar è da escludere affatto che anticipo sugli altri – sostiene posizioni. Ma non è servito a tramontato il verbo di Killy e Beranger sia nel modo di niente. Anch'io avevo degli Schranz Thoeni, Russel e prepararsi alle gare, sia nella amici: per esempio, gli svizzeri, i Duvillard impartiscano alle maniera di affrontare le curve. tedeschi e qualche austriaco.» masse dei fanatici della neve i Prima degli altri, ha capito che in canoni di una tecnica rivoluzio Quali sono i suoi futuri discesa libera bisogna far naria. E' nata dunque l'era traguardi? scorrere il più possibile gli sci Thoeni. Il rugazzo d'oro dello sci aderenti al terreno. La qualità «La Coppa del Mondo 1972, ma azzurro che due anni fa si migliore di Sailer, triplice soprattutto l'Olimpiade che si affacclava in campo interna campione olimpionico a Cortina e svolgerà fru un anno sulle nevi zionale all'ottantaquattresimo due anni dopo duplice campione giapponesi di Sapporo. E poi posto della classifica di slalom del mondo – era il carattere privo voglio diventare più forte in gigante e terminava la stagione di emotività. In gara era freddo discesa» all'ottavo posto. Subito dopo si come un iceberg. aggiudicava i tre titoli juniores, La gloria non ha montato la testa eanClaude Killy ha inventato quindi una gara a Val d'Isère, a Thoeni. Non cambierà nulla lo sci d'assalto ma ha saputo battendo i più forti francesi. Poi, J nella sua vita. Porterà in casa sposare questa sua dote di d'estate, quattro gare in Australia molti milioni e qualche fastidio in combattente ad una leggerezza e con questa strepitosa più per il ruolo di prim'attore che ad una precisione estreme. Aveva progressione di risultati: quarto, gli ė plovuto addosso dopo i qualche affinità con Sailer e Colo, terzo, secondo, primo. E primo successi americani. «Ricordo il forse lo stile di entrambi: ma era fracasso che si fece un anno fa ancora, in dicembre, nel – f½f–Ŧ;

Dall'Abetone all'Alto Adige: 1941 ha conquistato il titolo olimpico conquistato sinora dagli potrebbe essere il titolo della mondiale di slalom nei azzurri nello sci alpino. Dopo storia sul discesismo italiano. I campionati organizzati in Italia quattordici anni un altro italiano primi grandi campioni azzurri, ma poi non riconosciuti dalla si affermava in campo mondiale: Chierroni, Zeno Colo e Celina federazione internazionale. Zeno nello slalom spe. Seghi hanno cominciato le loro Colo e Celina Seghi: due vite ciale di Portillo nel 1966. Ora carriere sulle nevi dell'Appennino parallele. Negli anni '50 fanno tocca a Thoeni che ha toscano mentre i più recenti, parte dell' élite mondiale e Zeno conquistato un successo ancor Senoner e Thoeni, si sono formati Colo, in un'indimenticabile più prestigioso di un titolo sui campi della Val Gardena e edizione del campionati, ad olimpico o mondiale ma che dello Stelvio. Vittorio Chierroni, Aspen, vince discesa libera, attende lo Olimpiadi del nato nel 1917 all'Abetone, è stato gigante ed è secondo nello prossimo inverno per collegarsi otto volte campione italiano: il speciale per pochi centesimi di idealmente con il grande Zeno primo titolo l'ha vinto nel 1935 secondo. Alle Olimpiadi del 1952 Colo. nello slalom speciale e l'ultimo l'abetonese vince la discesa nel 1947 in discesa libera. Nel libera: primo e ultimo titolo Corriere della Sera 15 marzo 1971

Nelle foto da sinistra: Vittorio Chierroni, Zeno Coló, Celina Seghi e Carlo Senoner

– f½f–Ŧ  precisione di Thoeni. - Thoeni – internazionale. Si è inserito afferma ancora Beranger ha nell'olimpo dei grandi di ogni privo di una personalità spiccata. qualcosa di speciale. Sa tempo. Ma, a mio parere, non lo «Killy era uno sciatore totale trasferire il peso del corpo da si può ancora paragonare ad un afferma Beranger e sul suo una gamba all'altra in modo Killy o ad un Sailer. Thoeni, esempio porrei Schranz, uno perfetto, ha una velocita e una pero, è giovane: potrà vincere sciatore completo, dalla longe- precisione da manuale. L'anno anche tre o quattro volte la vità impressionante. Completo prossimo assisteremo ad un Coppa del mondo e conquistare ma non capace di exploits come duello favoloso fra Duvillard, due o tre medaglie d'oro Sailer o Killy. Ora ci sono che potenzierà le sue doti in olimpiche o mondiali. Sul piano Duvillard e Thoeni: Thoeni, slalom, e Thoeni, che migliorerà dei risultati, comunque, soprattutto. Vite parallele: Du- in discesa. Un duello dobbiamo aspettare che finisca villard ha sfondato subito come affascinante.» Afferma il mago la carriera ». discesista e sta diventando un Jean Vuarnet, creatore del pool ottimo specialista di slalom. E' italiano e direttore tecnico della un magnifico combattente: forse nostra nazionale: «Thoeni è già C. Benedetti Corriere della Sera 15 non ha ancora la finezza e la un nome nel campo dello sci marzo 1971 Il miracolo non è riuscito a Duvillard Thoeni vince la Coppa del Mondo

e J.N. Augert l’ultimo slalom Non fosse stato per le 20 porte alcuni secondi. L'incidente pose prima dell'arrivo della prima fine al duello che per quasi un manche dello gigante slalom mese gli si oppose sul fronte delle disputato sul bellissimo pendio competizioni nordamericane dei campionati mondiali del contro l'italiano Gustavo Thoeni. 1954, Henri Duvillard, Distanziato di quasi tre secondi condannato a vincere nelle due da Zwilling, Duvillard non poteva gare svedesi per battere Gustavo più sperare di recuperare il Thoeni nella classifica finale ritardo. Certamente Duvillard della Coppa del mondo, avrebbe impostato una curva molto avrebbe combattuto di nuovo beneficiato di un eccezionale stretta su un palo che imponeva nella seconda manche. Questa recupero. Fino ad allora, infatti, un brusco cambio di direzione. volta però mancava una porta. "Dudu" deciso a gettare tutte le Una leggera deviazione ha Thoeni, sicuro della vittoria in sue forze in questa difficile causato una perdita di direzione questa Coppa del Mondo che battaglia, era ancora su un piano scaraventandolo direttamente aveva praticamente vinto due di parità con i migliori: Zwilling, sulla porta, colpendo la base del settimane prima a Heavenly Heckelmiller, Russel, Neureuther palo con gli sci e trascinando Valley, è arrivato quinto senza e Thoeni. Consapevole dei rischi dietro di sé il telo della porta forzare il suo talento. che doveva affrontare se voleva direzionale che aveva appena vincere la gara, Duvillard ha strappato e che lo accecò per Le risorse di Augert Già da allora era possibile stappare bottiglie di "spumante" nei caffè e negli chalet di Trafoi, il paese natale di Thoeni, i cui 150 abitanti vivono aggrappati alle pendici del Passo dello Stelvio. Il loro concittadino più famoso, all'età di 20 anni e 13 giorni, è stato il primo italiano a vincere la Coppa del Mondo ed è succeduto sia a JeanClaude Killy che a Karl Schranz, i due più grandi campioni dell'ultimo decennio, e a Zeno Colo, un altro "Azzurro" che tra il 1948 e il 1953 è stato uno dei massimi campioni del suo tempo. Anche se la classifica generale era già decisa, la Coppa del Mondo ha avuto una coda finale nello slalom speciale. A questo punto, fuori dalla portata di Duvillard, Thoeni voleva vincere questo slalom per eguagliare JeanNoël Augert nella classifica di questa specialità. Con quattro vittorie (Berchtesgaden, Kitzbuhel, Megève e Murren), "Rosko" era sicuro di vincere la Coppa. Ma se Thoeni avesse trionfato in questo slalom, raggiungendo il punteggio massimo di 75 punti, i – f½f–Ŧ<

– f½f–Ŧ= Coppa del Mondo con un vantaggio di 20 punti nella due campioni avrebbero classifica finale di Coppa del terminato sullo stesso livello. Ma Mondo. È comunque il primo Augert non voleva sentire parlare vincitore della Coppa del Mondo di condividere questo successo. a non aver vinto la Coppa in Per l'occasione, Augert, che aveva nessuna delle tre specialità [ in avuto un singolare insuccesso realtà ha vinto la Coppa di nelle competizioni canadesi e gigante a pari merito con Russel americane, ha ritrovato tutti i nda]. Avendo conquistato questa suoi mezzi. Battuto per 16 vetta all'età di 20 anni, Thoeni, centesimi da Russel nella prima rivelatosi appena due anni fa nel manche, era in vantaggio di 25 gigante che ha vinto in Val centesimi su Thoeni. Russel, d'Isère nella Coupe dei Paesi partito davanti ai due rivali nella Alpini è senza dubbio il grande seconda manche, ha saltato una campione della sua generazione porta con uno dei suoi sci, ha perché non ha ancora raggiunto lasciato Thoeni e Augert a la pienezza dei suoi mezzi. In duellare per la vittoria. Questa discesa in particolare. E' lottando volta, Thoeni ha trovato il suo per diventare un campione maestro. Il suo tempo è rimasto il assoluto, mettendo tutto il suo migliore solo fino a quando impegno in discesa, in questa Augert ha preso la partenza. È stagione che è appena succeduto stata una gara difficile da a Killy e Schranz. Il suo terzo dimenticare. Rompendo l'equi posto nella seconda discesa libera librio, volando tra le porte e di Sugarloaf ha avuto un ruolo superando tutte le difficoltà, decisivo nella sua trionfale ascesa "Rosko" ha preso ancora 51 al vertice. Per il resto, gli eventi centesimi a Thoeni, battendolo di di Are hanno visto trionfare il 66 centesimi in totale nelle due giovane austriaco David Zwilling manche. nel gigante dove è riuscito a battere il tedesco Heckelmiller e Augert: conferma Patrick Russel. Zwilling è dopo Augert ha così confermato il suo Karl Cordin (in discesa a Val titolo di campione del mondo d'Isère), il secondo austriaco a della specialità acquisita nel 1970 vincere in questa stagione uha in Val Gardena. Su 9 slalom gara di Coppa del Mondo. Lo validi questa stagione per la slalom di JeanNoël Augert, Coppa del Mondo, Augert ne ha davanti a Thoeni e allo svizzero vinti 5. Infatti, in questa Bruggmann, è stato segnato specialità ha vinto sei slalom, tra anche dal ritorno di Bréchu (8°) e cui il primo slalom di Kitzbuhel, dalla performance dello svizzero che non contava per il trofeo. Roesti, 9° con il 'numero 48. Con un totale di 155 punti, Penz, 7° nello slalom gigante, Gustavo Thoeni ha vinto la non ha avuto successo nella seconda manche dello slalom. [1] Quello che hanno detto in due parole

enri Duvillard: «Dovevo sopraffatto. Tanto più che ho H rischiare tutto. Nel gigante fatto punti in tutte e tre le non avrei potuto lesinare sui specialità. Dedico questa vittoria rischi. Non si trattava più di un a mio padre che mi ha formato. È piazzamento in una gara, ma di l'unico dei miei con cui non ho vincere l'intera Coppa. Ho corso potuto parlare dopo la mia tutti i rischi, ho perso. Non vittoria. Ogni giorno è sulle piste rimpiango nulla perché fa parte per dare lezioni di sci. Ora, del gioco...» cercherò di migliorare in discesa perché voglio diventare bravo ustavo Thoeni: "A casa, è una quanto lo sono in slalom e festa di paese. Sono [1] Feuille d’Avis de Lausanne 15 G gigante... » [1] marzo 1971

Pubblicità d’epoca (Nevesport 18 marzo 1971). L’azienda produttrice degli sci di Gustavo Thoeni «utilizza» le vittorie del campione italiano per pubblicizzare la sua produzione. Questo tipo di pubblicità (senza citare esplicitamente il nome o utilizzare una fotografia raffigurante atleta e sci con marchio in mostra) è ancora concessa senza il «rischio» per l’atleta di essere accusato di «professionismo».