Inventario Dell'archivio (.PDF)

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Inventario Dell'archivio (.PDF) Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza Archivistica per il Lazio INVENTARIO DELL’ARCHIVIO BRUNO ZEVI a cura di Vincenzo De Meo coordinamento scientifico Elisabetta Reale Fondazione Bruno Zevi - Roma 2006 1 Indice Introduzione p. 2 Profilo biografico di Bruno Zevi p. 5 Inventario Scheda Fondo p. 7 01. Formazione (1936 - 1954) p. 9 02. Onorificenze (1951 - 1997) p. 11 03. Attività didattica e carriera universitaria (1946 -1985) p. 15 04. Attività professionale (1939 - 1999) p. 21 01. Consulenze e incarichi (1939 - 1995) p. 21 02. Progetti (1940 - 1999) p. 26 05. Associazioni, istituti e comitati (1945 - 1999) p. 32 06. Attività editoriale (1945 - 1999) p. 37 01. Riviste e collane (1945 - 1999) p. 37 02. Saggi, articoli, discorsi e interviste (1943 - 1999) p. 40 03. Monografie (1944 - 2001) p. 55 04 . Rapporti con gli editori (1948 - 1998) p. 66 07. Convegni, conferenz e altri eventi (1935 - 1999) p. 71 08. Attività Politica (1933 - 1999) p. 90 09. Rassegna stampa su Zevi (1948 - 2000) p. 97 10. Corrispondenza (1943 - 2000) p. 108 11. Vita privata (1938 - 2000) p. 117 12. Iconografia (s.d.) p. 121 01. Architetti (s.d.) p. 121 02. Città Italiane (s.d.) p. 123 03. Iconografia varia (s.d.) p. 124 13. Rotoli di elaborati grafici e manifesti (1940 - 1990) p. 127 14. Album di documenti e fotografie (1938 - 1964) p. 130 01. Documenti saggi e articoli (1938 - 1964) p. 130 02. Riproduzioni fotografiche dei rilievi degli studenti (1948-1962) p. 137 03. Fotografie a soggetto (s.d) p. 139 04. Storia dell’architettura americana (1935 - 1944) p. 145 Indici Indice generale degli antroponimi dei toponimi p. 148 2 INTRODUZIONE L’archivio di Bruno Zevi è conservato presso la fondazione a lui intitolata, che è stata costituita nel 2002 e che ha tra i suoi obiettivi la conservazione del patrimonio documentario e librario dello storico e critico dell’architettura; nell’edificio sito in via Nomentana a Roma, già sede dell’abitazione e dello studio dell’architetto, infatti insieme all’archivio è conservata anche una ricca biblioteca di oltre 4000 volumi e riviste specialistiche di grande interesse. Il complesso documentario contiene materiale estremamente vario ed eterogeneo quanto a contenuto e tipologie di documenti, rispecchiando, come è naturale, i diversi e molteplici settori che nel succedersi degli anni avevano caratterizzato gli interessi e l’impegno di Zevi sia nella vita accademica, professionale e politica che in quella privata. La documentazione, pervenuta fino a noi in ottimo stato di conservazione , condizionata in fascicoli album e rotoli (spesso con indicazioni originali), è stata oggetto di un primo ordinamento sommario curato nel 2000 da Roberto Dulio ricercatore presso il Politecnico di Milano e autore della tesi di dottorato in storia dell’architettura “Bruno Zevi le radici di un progetto storico” 1; in quella occasione l’arch. Dulio, oltre a realizzare il catalogo della biblioteca, ha provveduto a stendere un primo elenco di consistenza del fondo che, pur individuando una parziale struttura dell’archivio, si limita ad una sommaria descrizione in ordine cronologico delle tre sezioni (fascicoli, album, rotoli) indicando la denominazione delle singole buste (con una generica indicazione dei fascicoli contenuti), degli album e dei rotoli, senza arrivare ad una più puntuale descrizione delle carte. Al termine di questo primo intervento l’archivio è risultato composto di 93 buste contenenti fascicoli, 56 album con fotografie e documenti, 12 rotoli di disegni e manifesti (1935 - 2001). La Soprintendenza Archivistica per il Lazio, in seguito a sopralluoghi effettuati, con provvedimento del 27 giugno 2002 ha dichiarato l’archivio di notevole interesse storico; subito, anche in considerazione delle numerose richieste di consultazione, è emersa l’opportunità di realizzare un più approfondito ordinamento del fondo, che consentisse di disporre di uno strumento descrittivo più analitico. A tal fine è stato destinato un apposito finanziamento, grazie al quale è stato realizzato il presente inventario. Tale intervento si inquadra nello specifico progetto della Soprintendenza archivistica dedicato agli archivi di architettura, nell’ambito del quale sono stati realizzati il censimento ed interventi di valorizzazione di diversi archivi di architetti.2 L’archivio è consultabile presso la sede della fondazione in Via Nomentana n. 150 dove è stata predisposta un’apposita sala studio. 1 Lo studio di R. Dulio ha ottenuto una particolare menzione nell’ambito del premio nazionale promosso nel 2003 dall’Associazione Nazionale Archivi di Architettura AAA/Italia nela sezione “Analisi storico critica a partire da un archivio di architettura”; v. Quaderno 1 allegato al Bollettino 4/2004 AAA/Italia 2 Per maggiori informazioni sul progetto si rimanda al sito dell’Istituto www.archivi.beniculturali/SARM/attivita/html.. 3 Metodologia di lavoro Il riordinamento è partito dallo studio accurato della struttura del primo elenco, che è stato base di partenza per il lavoro di riorganizzazione della documentazione. Nella prima fase del lavoro si è proceduto all’identificazione di ogni singola componente documentaria, iniziando dalle unità più facilmente individuabili, costituite da fascicoli, album, rotoli o i insiemi di documenti omogenei. Un attento lavoro filologico, basato sull’analisi sia di elementi strettamente formali (autore, datazione, oggetto) che di determinati caratteri estrinseci (il tipo di grafia, note) ha permesso di individuare le unità archivistiche originariamente create dallo stesso Zevi e per le quali è stata conservata la stessa struttura e la disposizione dei documenti (per la loro identificazione è stato usato il titolo virgolettato). Allo stesso tempo, si è proceduto ad un lavoro di aggregazione della documentazione per contenuto creandone i relativi fascicoli. Per la descrizione delle unità archivistiche e della documentazione in esse contenuta, è stata predisposta un’analitica scheda di descrizione rilevando, dove è stato possibile, almeno quattro elementi essenziali alla loro identificazione: la tipologia, l’oggetto, l’autore e la datazione. Per gli elaborati grafici relativi ai progetti (conservati nella serie “04. Attività professionale” sottoserie “04.02. Progetti” e nella serie “13. Rotoli di elaborati grafici e manifesti”) sono rilevati specifici elementi descrittivi. All’interno delle unità archivistiche i singoli documenti sono stati ordinati cronologicamente o secondo specifici criteri logici indicati (es. ordine alfabetico). Le difficoltà principali incontrate in questa fase sono state essenzialmente tre: la complessità e la varietà degli argomenti trattati; la notevole diversità delle tipologie documentarie; la cospicua presenza di documenti redatti in lingue diverse (Francese, inglese, spagnolo, tedesco, greco, ecc.) che ha richiesto un attento e faticoso lavoro di interpretazione. Al termine di questo lavoro la documentazione, che copre un arco cronologico di circa un settantennio (1933 - 2001), è risultata composta da unità archivistiche di tre diverse tipologie e della seguente consistenza: • fascicoli (375 unità, condizionate in 88 buste) che rappresentano la parte più consistente dell’archivio (circa l’85 %) e compongono le prime 12 serie dalla “1. Formazione” alla “12. Iconografia; • rotoli (11 unità) che compongono la serie “13. Rotoli di elaborati grafici e manifesti”; • album (55 unità) che compongono la serie “14. Album di documenti e fotografie”. La seconda fase, partendo dall’identificazione e dalla descrizione delle unità archivistiche, è consistita nella strutturazione logica dell’archivio con la individuazione delle serie e delle sottoserie che lo compongono. Rispetto alla precedente situazione, basata essenzialmente su un criterio cronologico e sulle caratteristiche fisiche della documentazione, si è ritenuto opportuno procedere ad una riconfigurazione della struttura logica dell’archivio, che, in modo razionale e coerente, mettesse in evidenza i settori di attività e le tappe 4 principali dell’esperienza personale di Zevi durante l’intero arco della sua vita professionale e privata. Tutta la documentazione è stata, quindi, aggregata e ordinata facendo perno sulle vicende biografiche e sull’ attività professionale di Zevi, caratterizzate dai suoi molteplici e diversificati interessi nel campo della professione, della didattica, della cultura e della politica. Questo criterio ci ha permesso di evidenziare la complessità dell’archivio e la varietà della documentazione creando serie documentarie corrispondenti agli ambiti di attività svolte da Zevi negli specifici settori. Il risultato è una struttura composta dalle seguenti serie e sottoserie: • 01 Formazione; • 02 Onorificenze; • 03 Attività didattica e carriera universitaria; • 04 Attività professionale strutturata in due sottoserie 01. Consulenze e incarichi, 02. Progetti; • 05 Associazioni, istituti e comitati; • 06 Attività editoriale strutturata in quattro sottoserie 01. Riviste e collane, 02. Saggi, articoli, discorsi e interviste, 03. Monografie, 04 . Rapporti con gli editori; • 07 Partecipazione a eventi; • 08 Attività Politica; • 09 Rassegna stampa su Zevi; • 10 Corrispondenza; • 11 Vita privata; • 12 Iconografia strutturata in tre sottoserie 01. Architetti, 02. Città Italiane, 03. Iconografia varia; • 13 Rotoli di elaborati grafici e manifesti; • 14 Album di documenti e fotografie strutturata in quattro sottoserie 01. Documenti saggi e articoli, 02. Riproduzioni fotografiche dei rilievi degli studenti, 03. Fotografie a soggetto,
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