LE COMUNICAZIONI ELETTRICHE DALL’OTTOCENTO AL NOVECENTO Leonardo Calandrino

ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA INFORMATICA E SISTEMISTICA

ACCADEMIA DELLE SCIENZE DELL’ISTITUTO DI BOLOGNA

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29 maggio 2008 1 SOMMARIO ¾ Dall’antica Grecia alla fine del Settecento: comunicazioni digitali, elettricità e magne- tismo. ¾ Ottocento: Gli studi sui campi elettrici e ma- gnetici sono seguiti in tempo reale dalle loro applicazioni alle comunicazioni che diventa- no “elettriche”. ¾ Ottocento: Le Comunicazioni Elettriche na- scono digitali, poi hanno origine anche quel- le analogiche. ¾ Novecento: Crescita e decadenza delle co- municazioni analogiche. Si ritorna ad un con- testo completamente digitale. 2 La necessità di comunicare nello spazio (cioè rendere disponibile un messaggio in un punto fisicamente distinto da quello in cui è stato generato) e nel tempo (ossia memorizzare un messaggio per renderlo disponibile nel pro- sieguo del tempo) si è manifestata in ogni civiltà ed in ogni epoca.

Comunicare deriva dal greco, precisamente dall’aggettivo κοινóς (comune), da cui i verbi κοινóω, κοινωνέω (metto in comune, comuni- co).

3 Dalla tragedia “Agamennone” di Eschilo (1/3) …………………………… CORO Chi è il corriere che così di volo arriva da Troia? CLITENNESTRA Il Dio della fiamma Efesto che dall'Ida scagliò un fulgido raggio. Un falò passava il segnale all'altro falò fin qui: staffetta di fuoco. Dall'Ida via verso lo scoglio Ermeio in Lemno: da quest'isola riceve per terzo la torcia possente il picco di Athos sacro dominio di Zeus. Eccola ora altissima sulla curva del mare di slancio la fiamma viaggiatrice esultante... vampa di resina - un sole diresti - che uno splendore trasmette come oro fulgente alla scolta lassù del Macisto. Non è lenta la guardia e non cede incosciente al sopore: e non scorda il suo compito di messaggera. Un gran balzo e il bagliore del rogo alto sull'onda dell'Euripo precipita sulle vedette messapie e reca l'annuncio.

4 Dalla tragedia “Agamennone” di Eschilo (2/3) Fanno specchio le guardie al lampo in arrivo - una scintilla al fascio già pronto di erica secca - e trasmettono oltre il messaggio. Fiorisce la fiamma, non s'offusca il fulgore e al di là della valle in cui scorre l'Asopo rimbalza - chiarore di luna serena - fino al massiccio del Citerone: qui accende un nuovo passaggio un'altra scorta di fuoco. La vedetta non lascia cadere quel raggio di luce già da tanto in cammino e attizza un incendio più vivo degli altri. Guizza il riverbero oltre la palude Gorgòpide, balena sui massi dell'Egiplancto e scuote il servizio del fuoco che non tardi al suo impegno. E gli addetti fiamme su fiamme senza misurare lo slancio scagliano in cielo una lama possente di fuoco a varcare la vetta affacciata sul golfo Sarònico... raggiante; irrompe la luce e tocca l'erta Aracnea il posto di guardia vicino ormai nei sobborghi. L'ultimo lancio ed eccola là sulla torre scintilla la fiamma sorta dal capostipite rogo acceso sull'Ida. 5 Dalla tragedia “Agamennone” di Eschilo (3/3) Così si successero in ordine le mie staffette compiendo ciascuna il suo tratto e passando la torcia: vince la prima scattando e chi tocca il traguardo. Questa è la prova, vi dico, l'atteso se- gnale che a me lo sposo ha lanciato da Troia. CORO Anch'io benedirò gli dèi, regina……. (Traduzione da http://www.readme.it/libri/Classici%20Greci/Agamennone.shtml)

Alcune date: Eschilo: Eleusi, 525 a.C. – Gela, 456 a.C. Guerra di Troia (se davvero fatto storico): fine dell‘età del Bronzo, intorno 1300-1200 a.C. 6 LE COMUNICAZIONI NELLO SPAZIO PRIMA DELL’OTTOCENTO • Comunicazioni ottiche (falò, segnali di fumo, telegrafia ottica). Caratteristiche: sorgente con codifica manuale, propaga- zione nello spazio libero, ricevitore occhio umano. • Comunicazioni acustiche mediante sia strumenti a fiato (corni) che a percussione (tamburi, tam-tam).

7 1793 Telegrafo ottico di

Da Wikipedia. 8 SEGNALI ANALOGICI E SEGNALI DIGITALI Segnale analogico (tempo-continuo e con- tinuo nei valori). L’infor- mazione è recata da una forma d’onda. Segnale digitale (tempo-discreto e di- screto nei valori: 0÷1V). L’informazione è recata da una suc- cessione di simboli. 9 Nelle comunicazioni ottiche e acustiche prima menzionate l’in- formazione viene recata da una successione di simboli di un al- fabeto finito, cioè da un segnale tempo-discreto e discreto nei valori (segnale digitale): LE COMUNICAZIONI NASCONO DIGITALI. 10 LE COMUNICAZIONI NEL TEMPO PRIMA DELL’OTTOCENTO • Vari tipi di alfabeto: – Alfabeto cuneiforme (Sumeri, circa 3.500 anni a.C.) – Alfabeto geroglifico (Egizi, terzo millennio a.C.) – …………………………………………… – Alfabeto greco (VIII secolo a.C.) – Alfabeto latino • Supporti dell’informazione (memorie) – Tavolette di argilla –Papiri – Tavolette di cera –Carta 11 ELETTRICITÀ E MAGNETISMO PRIMA DELL’OTTOCENTO (1/2)

Già ai tempi di Talete (Mileto, 640/624 a.C.– circa 574 a.C.) era noto che:

Un frammento di ambra, Un minerale di ferro (magneti- se strofinato, attira a sé te) ha la proprietà di attrarre la delle piume (da cui il ter- limatura di ferro. mine elettricità dal greco ηλεκτρον = ambra).

In origine i due tipi di attrazione vengono confusi fra loro.

12 ELETTRICITÀ E MAGNETISMO PRIMA DELL’OTTOCENTO (2/2) Passi successivi: netta distinzione fra attrazione elettrica e attrazione magnetica Viene evidenziata l’esi- Vengono introdotti il con- stenza di due tipi di elet- cetto e la terminologia dei trizzazione: quella vetrosa due poli, Nord e Sud, della o positiva e quella resi- calamita. nosa o negativa. L’Elettrostatica moderna Fino al 1820 (Oersted, v. nasce nella seconda metà Ottocento) il magnetismo del Settecento (v. legge di conosciuto ero solo quello Coulomb - 1785). dei magneti di ferro e della Vengono proposti tele- magnetite. grafi elettrostatici ad u- no o più fili. 13 LUIGI GALVANI E ALESSANDRO VOLTA

Nell’ultimo decennio del secolo nuovi feno- meni elettrici studiati da L. Galvani (Acca- demia delle Scienze dell’Istituto di Bolo- gna) e A. Volta (Università di Pavia) im- pongono una radicale revisione della teo- ria dell’elettricità e segnano il passaggio dall’Elettrostatica all’Elettrodinamica.

14 SOMMARIO 9 Dall’antica Grecia alla fine del Settecento: comunicazioni digitali, elettricità e magne- tismo. ¾ Ottocento: Gli studi sui campi elettrici e ma- gnetici sono seguiti in tempo reale dalle loro applicazioni alle comunicazioni che diventa- no “elettriche”. ¾ Ottocento: Le Comunicazioni Elettriche na- scono digitali, poi hanno origine anche quel- le analogiche. ¾ Novecento: Crescita e decadenza delle co- municazioni analogiche. Si ritorna ad un con- testo completamente digitale. 15 L’OTTOCENTO Vedremo che: • Gli studi sui fenomeni elettrici e magnetici danno origine all’Elettromagnetismo e ad un nuovo ca- nale di comunicazione mediante propagazione di un’onda elettromagnetica sia guidata (linee metalliche) che libera (radiocomunicazioni). • L’onda viene modulata dal segnale in trasmis- sione e demodulata in ricezione. HANNO INIZIO LE COMUNICAZIONI ELETTRICHE 16 LA SCOPERTA DELLA PILA

• Con lettera autografa in data 20 marzo 1800 (www.scienceandsociety.co.uk) Alessandro Volta informa la Royal Society di Londra della sua scoperta. • Il nuovo secolo si apre con la possibilità di mantenere una corrente elettrica continua in un circuito. • Iniziano gli esperimenti sugli effetti della corrente elettrica, destinati a trasformare profondamente in breve tempo sia la Fisica che la Chimica … e il mondo delle comunicazioni.

17 ELETTROMAGNETISMO (1/5) • 1820 Dopo una serie di esperienze Hans Christian Oersted scopre che una corrente elettrica genera un campo magnetico. • 1820 André-Marie Ampère esprime quantitati- vamente il contributo di un elemento di corrente all’induzione magnetica.

Nel mondo delle comunicazioni … 1820 A. M. Ampère e J. Cummings studiano la fattibilità di un telegrafo elettrodinamico a 25 fili percorsi da corrente e disposti in modo da far deviare in ricezione altrettanti aghi ma- gnetici.

18 ELETTROMAGNETISMO (2/5)

• 1831 Michael Faraday scopre l’induzione elettromagnetica. Per interpretare i risultati sperimentali introduce i concetti di campo elettrico e campo magnetico con una de- scrizione geometrica mediante “linee di forza”. • Joseph Henry mette in evidenza l’auto- induzione. Realizza un elettromagnete, a cui segue l’ideazione di un relè.

19 ELETTROMAGNETISMO (3/5) Nel mondo delle comunicazioni … • realizza un telegrafo elettromagnetico codificando l’informa- zione (codice di Morse) e usando il relè di Henry. • Meucci/Bell trasformano un segnale so- noro in variazioni di una corrente elet- trica (microfono) e viceversa (altopar- lante). Si arriva così all’invenzione del telefono.

20 ELETTROMAGNETISMO (4/5)

• 1864 James Clerk Maxwell presenta alla Royal Society la memoria “A dynamical Theory of the Electromagnetic Field” che predice l’esistenza di onde elettromagne- tiche. Vengono unificati i fenomeni elettrici, magnetici ed ottici. • 1886 Heinrich Hertz dimostra sperimental- mente l’esistenza delle onde elettroma- gnetiche.

21 ELETTROMAGNETISMO (5/5) • 1889 Le esperienze di Augusto Righi a Bologna confermano che le onde elettromagnetiche pre- sentano gli stessi fenomeni di riflessione, rifra- zione, diffrazione e polarizzazione delle onde luminose, confermando l'identità della natura dei due tipi di radiazione. • Altre doverose citazioni: Oliver J. Lodge e Alexander S. Popov.

Nel mondo delle comunicazioni … 1895 Iniziano gli esperimenti di sulla propagazione delle onde elet- tromagnetiche finalizzati alla telegrafia sen- za fili (oggi radiocomunicazioni). 22 SOMMARIO 9 Dall’antica Grecia alla fine del Settecento: comunicazioni digitali, elettricità e magne- tismo. 9 Ottocento: Gli studi sui campi elettrici e ma- gnetici sono seguiti in tempo reale dalle loro applicazioni alle comunicazioni che diventa- no “elettriche”. ¾ Ottocento: Le Comunicazioni Elettriche na- scono digitali, poi hanno origine anche quel- le analogiche. ¾ Novecento: Crescita e decadenza delle co- municazioni analogiche. Si ritorna ad un con- testo completamente digitale. 23 ANTICA TAVOLA DEL CODICE MORSE

Da Wikipedia. 24 CODIFICA DI UN ALFABETO SHANNON (1948) lega la lunghezza di ogni parola di codice alla probabilità del simbolo corrispondente

Frequenza delle lettere e dello spazio di alcuni testi in lingua inglese

L'origine delle specie Zanna bianca

25

20

15

10 frequenza (%)

5

0 I A B C D E F G H J K L M N O P Q R S T U V X Y Z o W zi a p s 25 MORSE/SHANNON

Frequenza delle lettere e dello spazio di alcuni testi in lingua inglese 25 L'origine delle specie Zanna bianca

20

15

10 frequenza (%)

5

0

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z io az sp E • T A • I •• N • 26 SVILUPPI DEL TELEGRAFO MORSE

1843 Il Congresso USA assegna a Morse i fondi per costruire per la Western Union la linea telegrafica sperimentale fra Washington e la città di Baltimora (Mary- land). Il 24 maggio 1844 viene trasmesso il pri- mo messaggio telegrafico in codice Morse.

27 CAVI TELEGRAFICI SOTTOMARINI

• 1845 Primo esperimento di posa di un cavo sottomarino nella baia di Portsmouth. • 1854 Primo collegamento fra Corsica e Sarde- gna (il primo cavo terrestre italiano viene posato fra Pisa e Livorno nel 1847/49). • 1865/66 Dopo alcuni tentativi infruttuosi si stabi- lisce definitivamente un collegamento via cavo telegrafico attraverso l’Oceano Atlantico.

28 IL PANTELEGRAFO 1855 L’abate Giovanni Caselli sviluppa il pante- legrafo. Testo da trasmettere Testo riprodotto

Le applicazioni sono rese possibili grazie all’in- teresse di Napoleone III (Le linee telegrafiche Parigi-Lione-Marsiglia, Londra-Liverpool, Mosca- San Pietroburgo trasmettono dei “caselligramma”).29 IL CODICE E IL TELEGRAFO BAUDOT

• 1870 Emile Baudot propone un codice di 5 bit (le naturali evoluzioni di questo codice saranno i codici ASCII e gli alfabeti telegrafici interna- zionali). • Nel codice Baudot si hanno 2^5 = 32 caratteri. È possibile mettere in corrispondenza tali caratteri, di volta in volta, ¾con le lettere dell’alfabeto (26) oppure ¾con le cifre (10), i segni di interpunzione (una decina) e comandi vari della telescrivente.

30 IL TELEFONO

Hanno inizio le comunicazioni analogiche: il se- gnale elettrico all’uscita del microfono è tempo- continuo e continuo nei valori (segnale analogico). Il suo andamento nel tempo è analogo alla causa che lo ha generato e l’informazione è recata dalla sua forma d’onda. SEGNALE ANALOGICO

TRASDUTTORE TRASDUTTORE voce voce ACUSTICO- CANALE ELETTRICO- ELETTRICO ELETTROMAGNETICO ACUSTICO (MICROFONO) (ALTOPARLANTE)

31 MEUCCI/BELL

• 1871 ottiene un brevetto tem- poraneo che va rinnovato di anno in anno (riu- scirà a rinnovarlo solo fino al 1873). • 1876 deposita il suo brevetto. Meucci gli intenta causa, che si con- clude nel 1887 con la vittoria di Bell: secondo il giudice Meucci avrebbe inventato il telefono meccanico e Bell quello elettrico, che era og- getto del brevetto. • L’11 giugno 2002 il Congresso degli Stati Uniti attesta che il lavoro di Meucci nel- l'invenzione del telefono deve essere rico- nosciuto. 32 LA RISOLUZIONE DEL CONGRESSO DEGLI STATI UNITI PER ONORARE IL LAVORO DI MEUCCI NELL'INVENZIONE DEL TELEFONO H. Res. 269 In the House of Representatives, U.S., June 11, 2002. Whereas Antonio Meucci, the great Italian inventor, had a career that was both extraordinary and tragic; Whereas, upon immigrating to New York, Meucci continued to work with ceaseless vigor on a project he had begun in Havana, Cuba, an invention he later called the ‘‘teletrofono’’, involving electronic communications; Whereas Meucci set up a rudimentary communication link in his Staten Island home that connected the basement with the first floor, and later, when his wife began to suffer from crippling arthritis, he created a permanent link be- tween his lab and his wife’s second floor bedroom; 33 Whereas, having exhausted most of his life ’s savings in pur- suing his work, Meucci was unable to commercialize his invention, though he demonstrated his invention in 1860 and had a description of it published in New York ’s Italian language newspaper; Whereas Meucci never learned English well enough to navi- gate the complex American business community; Whereas Meucci was unable to raise sufficient funds to pay his way through the patent application process, and thus had to settle for a caveat, a one year renewable notice of an impending patent, which was first filed on December 28,1871; Whereas Meucci later learned that the Western Union affil- iate laboratory reportedly lost his working models, and Meucci, who at this point was living on public assistance, was unable to renew the caveat after 1874; Whereas in March 1876, Alexander Graham Bell, who con- ducted experiments in the same laboratory where Meucci ’s materials had been stored, was granted a patent and was thereafter credited with inventing the ;

34 Whereas on January 13, 1887, the Government of the United States moved to annul the patent issued to Bell on the grounds of fraud and misrepresentation, a case that the Supreme Court found viable and remanded for trial; Whereas Meucci died in October 1889, the Bell patent ex- pired in January 1893, and the case was discontinued as moot without ever reaching the underlying issue of the true inventor of the telephone entitled to the patent; and Whereas if Meucci had been able to pay the $10 fee to main- tain the caveat after 1874, no patent could have been issued to Bell: Now, therefore, be it

Resolved ,That it is the sense of the House of Represent- atives that the life and achievements of Antonio Meucci should be recognized, and his work in the invention of the telephone should be acknowledged.

Da www.aei.it/ita/museo/ 35 ALTRI INVENTORI DEL TELEFONO ? In letteratura: • Il valdostano Innocenzo Manzetti approntò un appa- recchio elettrico in grado di comunicare a distanza già negli anni Cinquanta dell'Ottocento. La scoperta di Man- zetti ebbe un notevole risalto internazionale grazie ad una serie di articoli apparsi su alcuni giornali italiani, francesi ed americani del 1865-1866 in seguito alla presentazione pubblica della sua invenzione (da www.innocenzomanzetti.it). • , ingegnere statunitense, inventò il telefono a induzione magnetica e nel 1876 ne diede anche prova pubblicamente. Sfortunatamente Alexander Graham Bell lo brevettò 2 ore prima anche se il suo brevetto non fun- zionava (da Wikipedia).

36 IL FOTOFONO

1880 Alexander Graham Bell riesce a trasmet- tere il primo messaggio vocale per mezzo della luce. Le Comunicazioni ottiche si evolvono: – la sorgente genera un fascio di luce modulato in intensità dalla voce; – il ricevitore è costituito da un trasduttore foto- elettrico (selenio). La propagazione avviene ancora nello spazio li- bero.

37 GUGLIELMO MARCONI (1/2)

Nel 2009 ricorre il primo centenario del conferimento del Premio Nobel per la Fisica a Guglielmo Marconi "in ricono- scimento del contributo dato allo svi- luppo della telegrafia senza fili". Le conoscenze storiche sulla sua opera saranno ulteriormente approfondite du- rante le celebrazioni del centenario del conferimento del Premio.

38 GUGLIELMO MARCONI (2/2)

Guglielmo Marconi è ingegnere di que- sta Facoltà: la laurea ‘honoris causa’ gli fu conferita il 25 marzo 1904 dall’allora Regia Scuola di Applicazione per gli Inge- gneri di Bologna (poi, dal 1935, Facoltà di Ingegneria).

39 FINE DELL’OTTOCENTO

• L’Ottocento ha visto svilupparsi un nuovo mezzo di propagazione: la distanza fra la sorgente del- l’informazione e l’utilizzatore della stessa viene coperta mediante propagazione di onde elet- tromagnetiche, guidata (comunicazioni su linea metallica) o libera (comunicazioni ra- dio). • Peraltro i sistemi di trasmissione realizzati nel- l’Ottocento utilizzano una rudimentale elabora- zione dei segnali.

40 SOMMARIO 9 Dall’antica Grecia alla fine del Settecento: comunicazioni digitali, elettricità e magne- tismo. 9 Ottocento: Gli studi sui campi elettrici e ma- gnetici sono seguiti in tempo reale dalle loro applicazioni alle comunicazioni che diventa- no “elettriche”. ¾ Ottocento: Le Comunicazioni Elettriche na- scono digitali, poi hanno origine anche quel- le analogiche. ¾ Novecento: Crescita e decadenza delle co- municazioni analogiche. Si ritorna ad un con- testo completamente digitale. 41 IL NOVECENTO (1/2)

• Nella prima metà del Novecento (e un po’ oltre) assistiamo a un rapido sviluppo delle trasmis- sioni analogiche mediante: – Collegamenti su linea metallica (linea bifilare, coppia coassiale), – Collegamenti (ponti radio, radiodiffusio- ne, ecc.). • Nella seconda metà del secolo i sistemi ana- logici, raggiunte eccezionali vette tecnologiche, cedono il passo ai sistemi digitali (ritorno alle origini). 42 IL NOVECENTO (2/2)

• Le moderne comunicazioni fondate su potenti algoritmi di elaborazione dei segnali codifi- cati in forma numerica (segnali digitali) han- no praticamente inizio a metà del Novecento, per poi fiorire alla fine del secolo. • Questi algoritmi sono resi possibili dagli sviluppi della Matematica Applicata (Segnali, Sistemi, Teoria dell’Informazione, Analisi Armonica, Stati- stica Matematica) e della Fisica dello Stato So- lido (Circuiti Integrati). • Cade la barriera fra il mondo delle Telecomu- nicazioni e quello dell’Informatica. 43 PROFETI DEL NOVECENTO (MATEMATICA APPLICATA)

• 1928 Henry Nyquist (): Certain Topics in Telegraph Transmission Theory. • 1949 Norbert Wiener (MIT): Extrapolation, Interpolation and Smoothing of Stationary Time Series. • 1944 Stephen Rice (Bell Labs): Mathematical Analysis of Random Noise. • 1948 (Bell Labs/MIT): A Mathematical Theory of Communications. • Scuola russa (Khintchine, Kolmogorov, Kotelni- kov) e altre scuole.

44 PROFETI DEL NOVECENTO (INTEGRAZIONE ALLO STATO SOLIDO) • 1947 Bardeen, Brattain, Shockley (Bell Labs): Transistor. • 1958 Kilby (TI) e Noyce (Fairchild): Primo circuito inte- grato. Bell Labs → Shockley Labs → Fairchild → Intel (e altri). • 1965 Legge di Moore (non legge fisica, ma socio- economica): La densità dei componenti su un chip raddoppia ogni 18 mesi. Dal 1965 al 2007: 28 raddoppi (da 4 a 10^9 componenti per chip), con riduzione proporzionale del costo. La velocità è passata dai Mbit/s ai Gbit/s.

45 ERCOLE DE CASTRO (1928-1984) In questa Facoltà di Inge- gneria Ercole De Castro contribuì agli epocali cam- biamenti in corso nell’Elet- tronica e nelle Comunica- zioni Elettriche. Egli fu Maestro di una nu- trita schiera di allievi avviati alla ricerca, nel cuore dei quali è rimasta scolpita la Sua figura con un vivo sentimento di gratitudine per l’insegnamento e l’esempio da Lui ricevuti.

46 TRASMISSIONE NELLO SPAZIO

SORGENTE COD. SORGENTE COD. CANALE

MODULATORE MEZZO PROPAG. DEMODULATORE

DEC. CANALE DEC. SORGENTE UTENTE

47 TRASMISSIONE NEL TEMPO

SORGENTE COD. SORGENTE COD. CANALE

MASTERIZZATORE LETTORE

DEC. CANALE DEC. SORGENTE UTENTE

48 TRASMISSIONE NELLO SPAZIO CON PROTEZIONE DELL’INFORMAZIONE

SORGENTE COD. SORG. CIFRATURA COD. CANALE

MODULATORE MEZZO PROPAG. DEMODULATORE

DEC. CANALE DECIFRATURA DEC. SORG. UTENTE

49 TEORIA DELL’INFORMAZIONE

Tre tipi di codifica nella rappre- sentazione dell’informazione: – Source coding (codifica di sorgente): primo e terzo teo- rema di Shannon. – Channel coding (codifica di canale): secondo teorema di Shannon. – Secrecy coding (crittologia e obiettivi correlati): cifrario per- CLAUDE SHANNON fetto secondo Shannon. (1916-2001)

50 LE COMUNICAZIONI ELETTRICHE OGGI (1/2)

A partire dalla seconda metà del Novecen- to entrano in scena e si diffondono nuovi sistemi di trasmissione: • Comunicazioni terrestri (GSM, UMTS, WIFI, WIMAX, ecc.). • Satelliti per telecomunicazioni (comunica- zioni via satellite, servizi diffusivi, GPS, ecc.).

51 LE COMUNICAZIONI ELETTRICHE OGGI (2/2) • La tecnologia delle Comunicazioni Ottiche cambia radicalmente: – le sorgenti ed i ricevitori sono costituiti da dispositivi fotoelettronici; – la propagazione avviene in ambiente protetto a larghissima banda e bassa attenuazione (fibra ottica). • Nei paesi in cui è già presente una estesa rete in rame le linee metalliche trovano nuove applicazioni (ADSL, VDSL, ecc.). 52 LA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE (1/3)

• Con la digitalizzazione dei segnali qualunque tipo di informazione (audio, testi, dati, video, ecc.) viene convogliato ed elaborato attraverso una successione di bit (Multimedialità). • Le comunicazioni multimediali interattive costi- tuiscono il “tessuto nervoso” della nostra società (Società dell’Informazione). Cosa sarebbe del- l’uomo privato del proprio tessuto nervoso?

53 LA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE (2/3) Dalla convergenza delle tecnologie dell’In- formatica e delle Telecomunicazioni nasce la ICT Information&Communication Technology

54 LA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE (3/3) Lo scenario attuale è ben descritto dal- l’acronimo I C E INTEGRATED COMMUNICATION ENVIRONMENT ossia l’informazione considerata come ele- mento costitutivo dell’ambiente, disponi- bile dovunque e in ogni istante, quasi “- pabile”. 55 Il 20 luglio 1969 la missione A- pollo 11 avreb- be potuto avere successo senza le comunicazio- ni terra-luna?

Da Wikipedia

56 ICE (UN ESEMPIO) DVB-RCS+M: Mobile Broadband satellite

LAN NOC ISP OSS Servers ISP Remote GMSS Router

ISP

ISP

Gateway Backbone

Spots Internet Spots

LAN

LAN Optional terrestrial return link

(Da Prof. G.E. Corazza) 57 ICE (UN ESEMPIO) Traffico intelligente

(Da Prof. O. Andrisano) 58 Da Facoltà di Medicina e Chirurgia di Cagliari

Talete immaginò che gli elementi costitutivi del- l’ambiente fossero acqua, aria, fuoco e terra. Se per assurdo vivesse ai nostri tempi, vi aggiunge- rebbe l’informazione (magari correggendosi sui primi quattro elementi)? 59 GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

(Evolution, da Internet) 60