Atti Convegno Sfruz 3-02-2011 16:42 Pagina 1

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Atti Convegno Sfruz 3-02-2011 16:42 Pagina 1 Atti Convegno Sfruz 3-02-2011 16:42 Pagina 1 ATTI del I CONVEGNO INTERNAZIONALE Sfruz 5-7 Settembre 2008 “Le antiche stufe ad olle in ceramica di Sfruz - Val di Non, Trentino. Produzione, storia, materie prime e tecniche: rapporti con altri centri” 1st International Conference on: “Ancient ceramic stoves from Sfruz - Val di Non, Trentino, Italy. Production, history, raw materials and techniques. Relations with other centres” Editor FRANCESCO ANGELELLI Atti Convegno Sfruz 3-02-2011 16:42 Pagina 2 Locandina I Convegno Internazionale “Le antiche stufe ad olle i ceramica di Sfruz, Val di Non, Trentino” di Non, Val Locandina I Convegno Internazionale “Le antiche stufe ad olle i ceramica di Sfruz, 2 Atti Convegno Sfruz 3-02-2011 16:42 Pagina 3 3 Atti Convegno Sfruz 3-02-2011 16:43 Pagina 4 4 Atti Convegno Sfruz 3-02-2011 16:43 Pagina 5 PRESENTAZIONI Sono molte le componenti che concorrono a formare quella ricchezza culturale che rende speciale il nostro Trentino. Abbiamo i grandi tesori architettonici – e la valle di Non ne custodisce più d'uno – abbiamo espressioni letterarie e musicali di qualità, e abbiamo tante piccole testimonianze di un'arte che fa riferi- mento soprattutto a tradizioni artigiane tramandate nei secoli. Sono oggetti frutto di manualità raffinata, ali- mentata da una capacità creativa che riesce a fare, di ciascuno di essi, un piccolo esempio di arte popolare. E' il caso delle antiche stufe a olle in ceramica di Sfruz. Il Convegno internazionale organizzato dall'Associazione “Antiche Fornaci” e dal Comune di Sfruz ha rappresentato un'occasione irripetibile di riflessione e di confronto e ora, con la pubblicazione degli atti, è data piena visibilità alle argomentazioni prodotte dai relatori nelle due intense giornate di lavoro che hanno portato in Valle di Non esperti provenienti da diversi Paesi europei, oltre che dalle regioni italiane dove più antica e nobile è la tradizione della lavorazione e decorazione della ceramica. Sono certo che un'attenta lettura dei loro interventi potrà rappresentare uno stimolo per proseguire nel progetto di valorizzazione di questa arte antica, che il progettato Centro storico di documentazione delle fornaci e delle stufe in ceramica di Sfruz potrà ulteriormente intensificare. E' questa un'operazione che potrà certamente arricchire di nuovi contenuti culturali il fervore imprenditoriale sorto in molti dei nostri paesi e basato sulla riproposta, in chiave tecnologicamente aggior- nata, delle tecniche costruttive e dei materiali del passato. Sono inoltre convinto che riproporre all'uso quotidiano questi piccoli capolavori, usciti dalle mani esperte dei nostri artigiani, significhi anche stimolare una riflessione sulla necessità di adottare abitudini più rispettose del nostro patrimonio ambientale ed affidare alla riscoperta dell’intimità familiare una dimensio- ne più umana della vita e del tempo. FRANCO PANIZZA Assessore alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione della Provincia autonoma di Trento Many are the components that contribute to that cultural richness that makes our Trentino region so unique. We have great architectural treasures - and the Val di Non holds more than one of them. We have literary and musical productions, and we have large evidence of an art that refers mainly to artisan tradi- tions handed down over centuries. These objects are the result of fine craftsmanship, fueled by a creative ability that transforms each one of them into a small example of folk art. This is the case of the old cera- mic-tiled stoves from Sfruz. The international conference organized by the Association «Antiche Fornaci» and by the City of Sfruz represented a unique opportunity for reflection and discussion, and now, with the publication of the conference proceedings, the topics presented by the speakers in the two days of intense work that brought to Val di Non experts from several European countries, as well as from Italian regions in which the ancient and noble tradition of pottery working and decoration is more rooted, have received full visibility. I am sure that a careful reading of these papers may represent a stimulus to continue the exploita- tion of this ancient art, that the envisaged Historical Documentation Centre of kilns and ceramic-tiled sto- ves of Sfruz will further develop. This is an activity that will certainly enrich with new cultural elements the entrepreneurial fervor ari- sen in many of our countries and based on re-proposed construction techniques and materials of the past, updated with the latest technology. I also believe that these little masterpieces of art produced by the expert hands of our artisans now proposed again for daily use will also stimulate a reflection on the need to adopt more environmentally friendly habits and to rediscover in the intimacy of family life a more human dimension of life and time. FRANCO PANIZZA Councillor for Culture, European Relations and Cooperation - Autonomous Province of Trento 5 Atti Convegno Sfruz 3-02-2011 16:43 Pagina 6 Il primo convegno internazionale sulle stufe a olle di Sfruz, svoltosi nei giorni dal 5 al 7 settembre 2008 su iniziativa dell’associazione “Antiche Fornaci”, è stata un’occasione importante per toccare con mano quan- to sia grande l’interesse scientifico e culturale che questo tema riveste. Molti studiosi, coordinati con passione e competenza dal prof. Francesco Angelelli, si sono avvicen- dati ciascuno secondo la propria specializzazione parlando dell’arte ceramica a Sfruz e delle relazioni con altri centri. La popolazione ha avuto l’opportunità di ritornare in contatto con una attività artigianale, quella dei “fornelari”, che oggi a Sfruz non si pratica più ma che riveste un notevole interesse culturale e storico. Sappiamo quanto sia importante conoscere e mantenere i rapporti con le proprie radici: una comunità che sa da dove viene sa anche dove andare e diventa capace di edificare il proprio futuro su basi solide attra- verso un percorso di consapevolezza che restituisce alle persone identità e senso di appartenenza. È essenziale recuperare proprio questo senso di appartenenza alla nostra comunità, valorizzando la bellezza del suo paesaggio e della sua gente, in un mondo che invece tende a rendere tutto omologato. L’arte della costruzione delle stufe a olle introduce chi se ne interessa in un mondo fatto di lavoro artigianale, di tecnica, di cura dei particolari e allo stesso tempo di tradizione, di calore, di genuinità della vita, di passione e dedizione. Le stufe a olle nella loro bellezza sono testimoni non solo di una attività eco- nomica molto importante, ma anche di un modo di lavorare fatto di passione e di un modo di vivere lega- to ai valori e all’intimità della famiglia. Il calore della stufa a olle, attorno alla quale si radunava una fami- glia allargata dai nonni ai nipoti, diventava anche calore umano e portava con sé tranquillità, schiettezza nei rapporti, allegria, che andavano ad addolcire la durezza del lavoro dei campi e di una esistenza legata al tempo climatico e allo scorrere delle stagioni. Attorno alla stufa ad olle nasceva quello che oggi tanto si cerca invano: un luogo di incontro, un momento di pausa, una comunicazione semplice tra le persone. Lì si inventavano le storie e si tramandavano oralmente da una generazione all’altra, gli anziani avevano molto da raccontare e i bambini ascoltavano estasiati. Sicuramente non tutto era poetico come potrebbe sembrare a noi oggi, che viviamo con frenesia e non sempre sappiamo comunicare nonostante i potenti mezzi di comunicazione di cui disponiamo. Gli anziani raccontano di una vita dura e sacrificata e per questo hanno cercato di consegnare alle generazioni successive una vita meno faticosa. Ma sicuramente vorremmo recuperare quanto di bello e di autentico c’è nelle nostre tradizioni come i valori della famiglia, la bellezza del contatto con la natura, il senso di solida- rietà. Chissà che far rivivere l’antica arte delle stufe a olle non possa favorire anche una vita con un mag- giore benessere nelle relazioni. Questo è l’augurio che faccio alla nostra comunità, che sappia cogliere l’op- portunità di conoscere la propria storia per crescere sempre più in solidarietà e umanità, mantenendo vivi i valori veri del passato e proiettata verso un futuro migliore. ELENA BIASI Sindaco del Comune di Sfruz The first international conference on the ceramic-tiled stoves of Sfruz held from 5 to 7 September 2008 upon initiative of the Association "Antiche Fornaci", was an important opportunity to see first hand how great the scientific and cultural interest is around this theme. Many scholars, coordinated with passion and competence by Professor Francesco Angelelli, took turns each according to their specialization and talked about ceramic art in Sfruz and about its relation- ships with other centers. The population had the opportunity to get in contact again with a craft, that of the "fornelari," (kiln works experts) which today is no longer practiced in Sfruz, yet still arises a significant cultural and histo- rical interest. We know how important it is to know and maintain one’s links with one’s roots: a communi- ty that knows from where it comes also knows where to go and becomes capable of building its future on solid foundations through a process of awareness that restores the sense of belonging and the identity of the people. It is essential to recover this sense of belonging to our community, by exploiting the beauty of its lan- dscape and its people, in a world that tends to standardize everything. 6 Atti Convegno Sfruz 3-02-2011 16:43 Pagina 7 The art of building ceramic-tiled stoves brings those who perform it into a world of craft, technique, care of details and at the same time a world of tradition, warmth, genuineness of life, passion and dedica- tion. These stoves in their beauty are not only witnesses of a very important economic activity, but also evi- dence of a way of working fueled by passion and a way of life tied to the values and the intimacy of the family.
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