Analisi Di Contesto E Obiettivi.Pdf
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PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA Settore 14 Pianificazione territoriale, Programmazione, Urbanistica e Trasporti Ufficio del Piano P.O.R. Calabria – FESR 2007-2013 Programmazione Territoriale e Progettazione Integrata 2007/2013 P.I.S.L. (Progetti Integrati di Sviluppo Locale) RAPPORTO D’AREA PROVINCIALE - ANALISI DI CONTESTO E OBIETTIVI GENERALI – PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA Ufficio del Piano Premessa……………………………………………………………………………………………………………..3 1.Il Sistema Ambientale e Storico-Culturale ………………………………………………………..5 2. Il Sistema Infrastrutturale e della Mobilità ……………………………………………………38 3. Il Sistema Insediativo ……………………………………………………………………………………72 4. Il Sistema Produttivo …………………………………………………………………………………..124 Allegato 1 La progettualità Espressa…………………………………………………………………162 2 PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA Ufficio del Piano Premessa Per la costruzione del REPORT CONOSCITIVO DEL TERRITORIO PROVINCIALE si è provveduto, attraverso lo studio della progettualità espressa1, sulla base dei documenti e dei dati disponibili, alla costruzione di un quadro suddiviso in quattro sistemi: Sistema Ambientale e Storico-Culturale; Sistema Infrastrutturale e della Mobilità; Sistema Insediativo Sistema Produttivo I documenti e i dati disponibili2 riguardano due grandi categorie: 11.1 A) Iniziative a carattere normativo/istituzionale A1 - Piani d’area vasta che le amministrazioni territoriali utilizzano per la gestione dello sviluppo del proprio ambito di competenza (piani regionali, provinciali e locali) A2 - Piani o programmi “di settore” elaborati da istituzioni centrali o dalle stesse amministrazioni territoriali (piani dei trasporti, della viabilità, dei rifiuti, per la protezione civile, studi di fattibilità ecc.) compresi i Piani delle Opere Pubbliche della Provincia intercorsi negli anni e quelli da attuare. A3 - Piani elaborati da altri soggetti istituzionali che hanno competenze specifiche su un territorio (ad esempio, i piani dei Parchi, ecc.) Iniziative derivanti da politiche di sviluppo (comunitarie e nazionali) ed orientate a promuovere azioni di sviluppo locale B1 - Strumenti della programmazione negoziata (Patti territoriali, Contratti d’area e Contratti di programma.) B2 - Strumenti di sviluppo locale e iniziative comunitarie (PIS, PIT, Leader, PIAR) 1 Per “progettualità espressa” si intende ogni forma di elaborazione progettuale che specifici soggetti di diversa origine e natura promuovono nel territorio e che generano quindi trasformazione di assetti e attivazione di nuove dinamiche. 2 Per il quadro dettagliato dei documenti e dei dati analizzati cfr “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Documento Preliminare – Tomo II, cap 11 “La Progettualità Espressa” 3 PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA Ufficio del Piano B3 - Strumenti di pianificazione strategica e di riqualificazione e di promozione delle aree urbane (PRUSST, Piani strategici) C) - Iniziative derivanti da azioni della “società civile” (associazioni culturali locali, comitati di cittadini, sindacati di categoria, ecc.). Dall’analisi e dallo studio di questi documenti e dalle elaborazione e strategie effettuate per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, si è potuto elaborare questo report conoscitivo. 4 PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA Ufficio del Piano 1.Il Sistema Ambientale e Storico-Culturale L’adiacenza tra mare e ambienti dai tratti tipicamente montani in una dimensione decisamente contenuta determina nel territorio della provincia di Reggio Calabria una varietà di ambiti, connotati da specifici caratteri naturalistici; tale varietà si intreccia con una notevole diversificazione dei sedimenti storico-culturali. Nella complessità dei sistemi morfologici, idrografici e vegetazionali, nella conseguente ricchezza dei paesaggi, nella molteplicità degli ambiti di addensamento di valori culturali e identitari, emergono due elementi dominanti: l’Aspromonte e la costa. Il primo si propone come ambito naturalistico e culturale apparentemente unitario, ma in realtà divaricato tra Ionio e Tirreno, dissecante tra due sistemi che sono concretamente separati con caratteri anche marcatamente differenti, a livello naturalistico, culturale, identitario. Il secondo si impone con le sue caratteristiche di variegata bellezza ma anche, in molti casi, di struggente degrado, oltre che con la forza della valenza simbolica e paesaggistica dello Stretto di Messina che appare, al tempo stesso, spartiacque e nodo unificante – riferimento visivo e percettivo – di tutto il sistema costiero ionico e tirrenico della provincia. Altro elemento dominante, trasversale e complesso, è la fragilità del territorio e l’esposizione ai rischi, derivanti anche dall’antropizzazione dissennata. Questi due caratteri, il mare e la montagna, costituiscono due potenti riferimenti ambientali e storico-culturali, sui quali si è innervata la storia del territorio provinciale, in un complesso quanto controverso rapporto tra popolazioni e luoghi, che ha dato luogo a lunghe permanenze ed a convulse diaspore, a radicamenti e ad abbandoni. Ma, se si osservano con maggiore profondità, e con un ottica “progettuale”, i caratteri peculiari del sistema naturalistico e delle risorse storico- culturali, l’ambiente della provincia appare più articolato e diversificato. Da un punto di vista naturalistico ed ecologico, la complessa frammentazione del territorio reggino si affianca alla varietà di ecosistemi rari e paesaggi caratteristici dell’area mediterranea appenninica, che in esso sono ancora, seppure a brandelli, presenti e in continua evoluzione. Questa complessità definisce una serie di caratteristiche di valore che ben contribuiscono a comporre un quadro delle potenzialità di estremo interesse; ne è testimone la presenza di numerose aree di interesse naturalistico soggette a differenti gradi di tutela, dalle aree del Parco 5 PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA Ufficio del Piano dell’Aspromonte e del Parco delle Serre ai biotopi individuati nei numerosissimi Siti di Interesse Comunitario (SIC), Nazionale (SIN), Regionale (SIR) e ZPS. Ma un secondo campo di potenzialità è individuabile nei peculiari rapporti tra sistema naturalistico e società insediata, consolidatisi nel corso del tempo e soggetta, nei periodi più recenti, a forti dinamiche che in alcuni casi hanno provocato profonde alterazioni dei caratteri identitari. Un primo riferimento va alle aree costiere che – pur presentando diffusi elementi di contaminazione a volte difficilmente accettabili – definiscono tuttora ambienti ad elevata valenza paesaggistica, riconoscibili e fortemente articolati dal punto di vista della simbiosi fra ambiente naturale, pratiche tradizionali e culture locali; ambiti caratteristici in questo senso sono, ad esempio, la Costa Viola, la Costiera dei Gelsomini e la Vallata dello Stilaro. A questi ambiti si affiancano altri contesti dove domina una forte caratterizzazione del territorio rurale, legata alle colture tradizionali dei luoghi; tipico esempio ne sono la Locride e, con problematiche diverse, la Piana di Gioia Tauro, dove il ruolo assunto dal porto nei disegni strategici di carattere internazionale produce l’esigenza di coniugare l’obiettivo di rafforzamento logistico, produttivo e infrastrutturale con le esigenze di tutela dell’ambiente e di rigenerazione del patrimonio delle risorse locali. A questi due riferimenti si devono affiancare poi gli areali di coltura dell’olivo, della vite, degli agrumi, che hanno nella provincia un carattere diffusivo nelle zone tradizionalmente vocate. In tutti questi contesti a forte caratterizzazione agricola, oltre al valore dato dalla peculiarità in termini “produttivi”, si esprime una consistente valenza paesaggistica e identitaria per la forte integrazione fra usi rurali, preesistenze storiche e caratteri naturalistici. Non vanno poi trascurati i contesti comunemente intesi come “minori” secondo un’ottica di carattere economicistico, e che invece offrono potenzialità legate alla contemporanea presenza di una diffusa rete di risorse storico-culturali, di caratteri colturali ancora vitali pur se critici, di un radicamento culturale ed identitario ancora forte; per tutti, valga l’esempio dell’Area Grecanica (si pensi alla minoranza linguistica presente in quest’area). La ricchezza di caratteri ambientali sopra descritta dà luogo ad un ricco e diffuso patrimonio, costituito da elementi puntuali come da piccoli centri e aree, fortemente integrato con le caratteristiche naturali del territorio tipico delle aree appenniniche; ciò fa emergere una ricchezza di valori paesaggistici, legati, più che alle valenze monumentali, al quadro di un territorio fatto di micro-cosmi di fragilissimi equilibri ecologici – oltre che morfologici – e di altrettanto fragili 6 PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA Ufficio del Piano equilibri culturali. La frammentazione e la complessità del territorio reggino, richiamate come valore indubbiamente positivo, presentano tuttavia un carattere ambivalente, che conduce anche a valutazioni di segno opposto. La complessità non costituisce di per sé una criticità in senso assoluto; lo è, piuttosto, la gestione poco attenta – in termini di coordinamento delle competenze, di integrazione delle progettualità e di visione strategica della mitigazione dei rischi – che di esso è stata fatta. A fianco alle criticità legate ai rischi, si pongono altri elementi che riguardano la debolezza nell’azione di tutela e valorizzazione delle risorse culturali ed identitarie locali, la solarizzazione delle dinamiche di sviluppo turistico, centrate quasi esclusivamente sulla attrattiva della balneazione, l’oggettiva