Realizzata all’interno dell’intervento denominato “Centro Visita e di divulgazione ambientale e educazione ambientale del Parco delle Serre” Scheda 231 del Progetto Integrato Strategico

ENTE PARCO REGIONALE DELLE SERRE CO. G.A.L. MONTE PORO – SERRE VIBONESI Corso Umberto I°, 341 Viale Affaccio IV Traversa, 9 89822 (VV) 89900 Tel. 0963/772825 - 0963/772656 Fax: 0963/71953 tel. +39 0963 991312 - fax. +39 0963 94413 E-mail: [email protected] e-mail: [email protected] - www.cogalmonteporo.net Introduzione Siamo, infatti, sempre più convinti che lo sviluppo del territorio debba essere II Co. G.A.L. Monte Poro - Serre Vibonesi, Agenzia per lo Sviluppo Locale, si è affrontato in maniera strategica e integrata coinvolgendo tutte le risorse presenti e , fatto promotore di un partenariato, coinvolgendo soggetti pubblici, privati e associazioni soprattutto, valorizzando quelle naturalistiche e ambientali che con le loro bellezze e di categoria, per la presentazione di un insieme di interventi nell’ambito delle proble- particolarità caratterizzano il territorio della provincia di Vibo Valentia. matiche ambientali da inserire nel “Progetto Strategico della Rete Ecologica Regionale”, misura 1.10 a Programma Operativo della Regione 2000/2006. La realizzazione di questi progetti, e le altre attività in corso o già realizzate come l’Iniziativa Comunitaria L.E.A.D.E.R., il programma In.F.E.A., ecc.., che ci hanno La Regione Calabria Assessorato all’Ambiente ha deciso di fi nanziare cinque visto promotori e realizzatori, sono tutti fi nalizzati al miglioramento della ricettività degli interventi, riguardanti il territorio della provincia di Vibo Valentia, presentati dal Co della nostra provincia vista non solo come miglioramento delle attività legate alla mera G.A.L. Monte Poro - Serre Vibonesi in qualità di soggetto referente, e precisamente: accoglienza, ma come evidenziazione delle bellezze naturalistiche ed ambientali che ✓ Recupero paesaggistico e ambientale della zona umida del Lacina rappresentano le attrazioni attualmente più ambite da un sempre maggior numero di ✓ Recupero paesaggistico e ambientale della fi umara Brattirò utenti che si dedicano a questo tipo di turismo. ✓ Riqualifi cazione dell’area del laghetto collinare di ✓ La valle dei mulini Riteniamo questa pubblicazione una utile guida per i turisti che vogliano co- ✓ Centro Visita e di divulgazione e educazione ambientale del Parco delle Serre. noscere la realtà del Parco naturalistico regionale delle Serre e del territorio limitrofo, contiene infatti oltre alla descrizione della natura, della fl ora, della fauna e dei sentieri L’intervento denominato Centro Visita di divulgazione e educazione ambientale principali, a forte valenza naturalistica e paesaggistica percorribili all’interno del terri- del Parco delle Serre è nato con lo scopo precipuo di svolgere una profi cua attività di torio delle Serre vibonesi, con l’indicazione delle caratteristiche orografi che e fi siche, supporto tecnico e organizzativo nel primo periodo di attività dell’Ente Parco. oltre all’individuazione dei tempi di percorrenza e delle diffi coltà, ma anche le notizie sull’accoglienza e sulle caratteristiche storiche dei centri principali. Allo scopo di massimizzare l’effi cacia dell’intervento e favorire l’avvio delle atti- vità di indagine, studio, ricerca, servizi e comunicazione del Parco delle Serre, sono state Nell’ambito dello stesso progetto, oltre a questa pubblicazione, sono stati individuate le seguenti linee d’intervento: realizzati un CD contenente tutta la normativa inerente i Parchi naturalistici e le aree 1. Catasto e Segnatura della rete sentieristica del Parco; protette, due brochures pubblicitarie, il logo e marchio del Parco delle Serre, e un DVD 2. Attività di comunicazione e divulgazione del Parco e delle sue risorse; multimediale per avvicinare un pubblico giovane alle tematiche dell’ambiente, inoltre è 3. Servizi e Supporti per le attività produttive eco-compatibili del Parco; stato realizzato il Sistema Informativo Territoriale del Parco delle Serre. 4. Sistema Informativo Territoriale del Parco delle Serre. Quanto realizzato nell’ambito del P.O.R. Calabria, e con altri progetti di iniziativa Nell’ambito delle attività di comunicazione e divulgazione del Parco e delle sue comunitaria, per iniziativa del CO. G.A.L. Monte Poro - Serre Vibonesi, ed ancora con il risorse, previste per l’intervento Centro Visita e di divulgazione e educazione ambientale bagaglio di ipotesi progettuali maturate nel tempo, ci consente di dare un contributo del Parco delle Serre, è stato realizzato questo volume con il fi ne di fornire una guida signifi cativo alla nuova programmazione 2007/2013, la quale deve caratterizzarsi per qua- per tutti coloro che vorranno conoscere questa nuova realtà naturalistica e ambientale. lità progettuale e scelta di intervento nonché per capacità operative e di attuazione.

Il CO. G.A.L. Monte Poro - Serre Vibonesi, nella sua attività ormai decennale Co. G.A.L. Monte Poro - Serre Vibonesi di promozione e sviluppo del territorio, ha inteso con questi progetti apportare delle Il Presidente innovazioni ad alcune realtà naturalistiche e ambientali presenti nella provincia di Vibo Paolo PILEGGI Valentia, con il fi ne di migliorarne l’accessibilità e la fruizione, inoltre aumentarne la co- noscenza per favorire lo sviluppo del turismo naturalistico nella nostra provincia.

- 6 - - 7 - Parco Naturale Regionale delle Serre Carta d’Identità del Parco

Istituzione Il Parco Naturale Regionale delle Serre è stato istituito con Legge Regionale, n 48 del 5 maggio 1990. La perimetrazione, è stata approvata dalla Giunta Regionale del- la Calabria con deliberazione n. 965 del 2 dicembre 2003. Ubicazione Regione Calabria, Province di , Reggio Calabria, Vibo Valentia. La Comunità del Parco Nel Parco rientrano territori appartenenti a 4 comunità montane (Serre Calabre, Alto Mesima, della Versante Jonico, Stilaro - Allaro) e a 26 comuni: , Cardinale, Davoli, , , Santa Caterina dello Ionio, Sa- triano, Bivongi, , , Arena, , , , , , , Mon- terosso Calabro, , Pizzo Calabro, , Po- lia, Serra San Bruno, . Estensione 17.687 ettari; anche se posta fuori dalla sua continuità terri- toriale, fa parte del Parco Naturale Regionale delle Serre, la “zona umida di valore internazionale” del Lago Angitola la cui estensione è di 875 ettari. Il profi lo altimetrico varia dai 600 ai 1423 metri s.l.m. Simbolo E’ l’airone cenerino, specie che dimora nell’oasi del lago Angi- tola, sullo sfondo i monti delle Serre con un richiamo all’abe- te bianco e i fi ori di croco. Come raggiungerlo: In auto: Dall’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria: Da nord - uscita Pizzo Calabro, quindi proseguire sulla SS 110. Da sud - uscita Serre, quindi SS 182. Dalla costa Ionica: Da Soverato - percorrendo la SS 182. Da Monasterace - SS 110, passando da Stilo e Bivongi. Da Marina di Gioiosa Ionica - percorrendo la Provinciale 501. In treno: Lamezia Terme, Vibo Valentia/Pizzo, Soverato In aereo: Lamezia Terme, Reggio Calabria

- 9 - Le Monti Mammicomito (1047 m) e Consolino (701 Variegata la fauna che annovera tra gli altri,volpi, ghiri, “Natura, Storia, Territorio” m) dai quali si estraeva il minerale che alimentava poiane, civette, assioli, picchii. Aironi, lupi, tassi e mar- le fonderie e la fabbrica d’armi di e motte. Mongiana. Tra le specie rare il Lupo, scomparso negli Le Serre calabresi, racchiuse tra la Sila A sud-ovest si trova il gruppo dei monti Crocco anni ’50, é da qualche anno ricomparso, prove- a nord e l’ a sud, si dipartono dal- (1276 m) e il Monte Seduto (1143 m) che avvol- niente dalla Sila, attratto dalla presenza di nu- l’istmo di Marcellinara, il punto più stretto d’Italia, gono con un interrotto anfi teatro di boschi l’area merosi branchi di cinghiali. dove 35 chilometri appena dividono il mar Ionio entro cui scorrono le valli dei fi umi Metramo, Fer- Quasi completamente scomparsa la dal mar Tirreno. Sotto il profi lo geomorfologico mano e Marepotamo. lontra, sopravvivono ancora l’istrice, il tas- si tratta di due opposte catene montuose che so, il gatto selvatico e la marmotta. corrono quasi parallelamente da nord a sud, una Sui culmini dei rilievi emergono dalla occidentale che misura 53 km di lunghezza e l’al- foresta ammassi di rocce granitiche che confe- tra orientale di circa 37 km. Le due catene risul- riscono al bosco atmosfere magiche e misterio- tano divise in parte dalle alte valli delle fi umare se, come Monte Pietra del Caricatore (1414 m). Ancinale e Allaro, e da una serie di ampie conche L’elemento caratterizzante di tale habitat è la fo- montane. La genesi del toponimo, secondo alcuni, resta, spesso selvaggia, che ricopre le dorsali fi n si dovrebbe al particolare allineamento dei monti sulle cime più elevate come sul e delle colline che ricordano i denti di una sega, che con i suoi 1423 slm rappresenta la vetta più per altri, invece scaturirebbe dalla presenza di nu- alta delle Serre. merose segherie attive in età antica, altri ancora In altura i boschi sono dominati dalla lo farebbero discendere dalla radice Ser (monte) presenza dell’ Abete bianco e del Faggio, man mano da cui deriva anche lo spagnolo Sierra. che le quote si abbassano soprattutto sul versante Ad est, dai culmini della catena orienta- orientale, date le correnti di aria calda provenienti le, discendono bruscamente, la valle del torrente dal Mar Jonio, sono misti, con prevalenza di sclero- Stilaro, attorno alla quale si estende il bellissimo fi lle tra le quali predomina il Leccio. Bosco di Stilo e quella della fi umara Assi. Alimen- tati dagli apporti d’innumerevoli sorgenti, i corsi Dal punto di vista scientifi co e natura- d’acqua orientali si trasformano in impetuosi tor- listico le Serre, rivestono notevole importanza renti che a valle danno luogo a forre impenetrabili anche in considerazione della presenza di boschi e gole strettissime che aprono una serie intermi- puri di Faggio, Abete e di formazioni miste. Di nabile di cascate come, quelle del Marmarico con particolare interesse l’abetina dell’”Archiforo”, i suoi oltre 90 metri di dislivello o quelle più pic- nel di Serra San Bruno raro esempio di cole ma non meno suggestive della fi umara Assi. formazione naturale di antichissime origini.

A nord è posta la valle dell’Ancinale, Nel territorio delle Serre va inoltre principale corso d’acqua delle Serre, che racchiu- segnalata la presenza del Lago Angitola oasi na- de ed esalta i caratteri tipici dei bassi e medi corsi turalistica protetta (sotto la tutela del WWF) delle fi umare. Allo straordinario spettacolo delle che insieme al Lago Lacina, situato nel comune acque e dei boschi del settore orientale delle Ser- di Brognaturo, rappresentano le zone umide più re, si accompagna, il maestoso habitat rupestre dei importanti dell’area.

- 10 - - 11 - I BOSCHI dell’elusivo gatto selvatico e di numerosi branchi rente Ruggiero, il vallone della Ficara e il torrente La Calabria è la quinta Regione italiana, dopo di cinghiali. Mulinelle, che scorrono spesso in strette forre dan- Liguria, Trentino, Toscana e Valle d’Aosta, per su- do origine a numerosissime cascate. perfi cie boscata. Il paesaggio forestale attuale è 2 - IL BOSCO DI S. MARIA Tra le cascate le più imponenti sono quelle del Mar- il risultato di alterne vicende storiche legate agli Il bosco di S.Maria si estende a sud ovest del marico, con un salto complessivo di oltre 90 metri, altalenanti ed incerti rapporti tra territorio e so- paese di Serra San Bruno. Prende il nome dalla seguite da quelle di Pietra Cupa, lungo la fi umara cietà. chiesa di S.Maria del Bosco, che si erge al centro Assi. Numerosissimi lungo la fi umara le testimo- Anticamente i boschi calabresi costituivano il più di giganteschi abeti bianchi, dove San Bruno, fon- nianze delle secolari attività antropiche, come grande bosco italiano. Lo sfruttamento intensivo datore dell’ordine certosino, faceva penitenza e le ferriere, le fonderie e gli insediamenti dei delle risorse boschive non ebbe inizio in epoca fu sepolto. monaci basiliani. greca quanto piuttosto durante quella romana. In Il bosco, negli anni ‘50 è stato sottoposto ad una considerazione delle loro crescenti esigenze sia effi cace opera di miglioramento e ricostituzione FERDINANDEA belliche che economiche, i romani attuarono una seguita da un’oculata gestione tecnica ed ammini- Si tratta di una vasta tenuta di circa deforestazione selvaggia che diede l’abbrivio a strativa, che lo rendono oggi uno dei boschi me- 3600 ettari, compresa tra gli 800 e i gravi fenomeni di dissesto idrogeologico che cau- glio conservati delle Serre calabresi. 1400 metri di altitudine, si estende sarono inondazioni, con conseguenti formazioni nei territori dei Comuni di Stilo, Bi- di paludi e di aree malariche lungo la costa. 3 - IL BOSCO DI STILO vongi, Brognaturo, Mongiana e Serra Alla fi ne del XVI secolo, nonostante il secolare Nelle vicinanze del complesso monumentale di San Bruno. Coperta da boschi di sfruttamento, il manto boschivo si presentava an- Ferdinandea, si estende il bosco di Stilo, altro alto fusto, dove predominano il cora molto esteso. esempio del tipico bosco delle Serre calabresi, faggio e l’abete bianco, associa Fu solamente alla fi ne del XIX secolo che furono con abete bianco misto a faggio e con un ricco all’interesse naturalistico e pae- avviate le prime ed incisive azioni di riforestazio- sottobosco dove predominano le eriche e gli saggistico quello storico. Sorta ne. Nel 1906 venne promulgata una legge ad hoc agrifogli. Tra la fauna si trovano specie piuttosto nel 1833 come centro side- per la ricostruzione del bosco, seguita da altri rare come il gatto selvatico, la martora e nume- rurgico, per la lavorazione provvedimenti legislativi emanati in seguito alle rose specie di picchi. del minerale di ferro pro- tragiche alluvioni che funestarono la Calabria nei veniente dalle miniere del primi anni del secondo dopoguerra vicino ; ven- L’azione legislativa ha sortito gli effetti sperati dal LA FIUMARA STILARO E LE CASCATE DI MAR- ne inaugurata da Ferdi- momento che dal 1947 la superfi cie boscata è au- MARICO nando II di Borbone, da mentata del 32%. Il versante ionico delle Serre calabresi è caratte- cui prende il nome, che rizzato dalla presenza di numerose fi umare, tra la elesse a sua riserva 1 - IL BOSCO ARCHIFORO le quali un posto di rilievo, per le caratteristiche personale. Oltre alle Il bosco Archiforo, situato nel territorio del Co- naturalistiche, ambientali e storiche, spetta alla offi cine comprendeva mune di Serra San Bruno, rappresenta una delle fi umara Stilaro. il villino di caccia, la più signifi cative testimonianze dell’originario pae- La morfologia della vallata dello Stilaro si presen- ferriera, la caserma, saggio boscato delle Serre. Digradante lungo le ta varia e articolata, il corso della fi umara è tor- gli edifi ci residen- pendici occidentali del monte Pietra del Carica- tuoso ed accidentato ed attraversa un territorio ziali e amministra- tore, è dominato dall’abete bianco, cui nella parte caratterizzato dalla presenza dei monti Mammi- tivi, le scuderie e superiore, in prossimità della vetta. si associa il comito, Stella, Consolino e Pecoraro. Numerosi i le stalle. faggio. Altra caratteristica peculiare é la presenza corsi d’acqua minori, quali il vallone Folca, il tor-

- 12 - - 13 - . . . la Flora

Particolare interesse riveste l’abete bianco il cui corredo genetico presenta una grande uniformità che lo rende più stabile e resi- stente alle avversità ambientali rispetto agli altri ecotipi radicati in Europa. Altre specie presenti sono: • il Faggio, il Castagno, il Pino laricio, l’On- tano comune, l’Ontano napoletano, il Leccio, il Pioppo bianco, l’Acero, la Ro- binia • La vegetazione arbustiva è ricca delle più tipiche essenze della macchia me- diterranea: la Ginestra, l’Erica, il Corbez- zolo, il Mirto, la Fillirea, il Cisto, il Lenti- sco, l’Agrifoglio, il Pungitopo. Nei valloni del versante settentrionale e di quello sud-occidentale dimora la rara wood- wardia radicans felce gigante risalente al qua- ternario. Oltre alla rara e preziosa lepre italica sono presenti: il Cinghiale, la Faina, la Puzzola, la Donnola, il Tasso, la Martora, la Volpe, il lupo, il Tordo bottaccio, il Falco cuculo, l’Airone Cenerino, il Gufo comune, il Corvo imperiale, la Beccaccia, la Cinciallegra, il Rigogolo, la Cesena, la Quaglia, il Fagiano comune, l’Upupa,la Gazza, il Car- dellino, il Pettirosso, il Picchio verde, il Picchio Rosso, la Vipera comune, la Lucertola, la Salaman- dra, il Biacco, la Raganella. Tra la fauna di acqua dolce si an- noverano: la Trota fario, l’Anguil- la, la

Carpa.

- 16 - - 17 - alla Pietra del Caricatore per un breve tratto sulla stessa strada. Il Bosco Archiforo, è caratterizzato dalla presen- Scheda sentiero: za di abeti colossali, spesso misti al faggio, associa- Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere zione molto diffusa nelle Serre. Molto ricco anche per Serra San Bruno - SS 106 da Monasterace bivio il sottobosco con cespugli e tappeti di fi ori. La per Stilo procedere in direzione di Serra San Bruno Fauna è dominata da uccelli di bosco come l’asto- Località di partenza: Bosco Archiforo re, i picchi, la ghiandaia. Sono presenti esemplari di Località di arrivo: Pietra del Caricatore gatto selvatico e di martora, entrambi rari, oltre Lunghezza del percorso: 16 Km che il tasso e la volpe. Tempo di percorrenza: 6 ore (A/R) Diffi coltà: Media I sentieri Dislivello: 857 m in salita, solo andata Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso del parco Monte Trematerra DIGA ALACA Il bosco Archiforo è uno dei luoghi più affascinanti MONTE TREMATERRA e misteriosi della Calabria. Si sviluppa nella zona sud- est di Serra San Bruno, la stessa che ospita Scheda sentiero: la Certosa fondata alla fi ne dell’ XI secolo da San Come raggiungerlo: A3 uscita Serre - Proce- rata l’area pic nic, dove sarà possibile rifornirsi Brunone di Colonia. L’Archiforo è al centro di una dere per Serra San Bruno, a svoltare a d’acqua procedere oltre fi no ad avvistare sulla delle grandi conche che separano le due catene del- Sinistra in direzione di Brognaturo e proseguire sinistra una torretta antincendio. Svoltare a de- le Serre sul versante occidentale e si sviluppa oltre verso Guardavalle stra lungo la stradina sterrata che scende verso il i mille metri di altitudine. Il bosco degrada lungo le Località di partenza: Diga Alaca fondovalle. Sulla sinistra sarà possibile ammirare pendici occidentali del monte Pietra del Caricatore. Località di arrivo: Monte Trematerra la vallata dell’Alaca. Proseguire lungo la discesa, Nella foresta domina il l’abete bianco e il faggio. Lunghezza del percorso: 4 che ad un certo punto diverrà particolarmente Percorso:Da Serra San Bruno procedere per Stilo. Tempo di percorrenza: 4 ore ripida. Giunti ad una deviazione posta sulla destra Superato il bosco, al bivio per Arena, imboccare a Castello della Baronessa Diffi coltà: Facile seguirla fi no a raggiungere il punto di partenza. sinistra la strada asfaltata che fi ancheggia le pendi- Scheda sentiero: Dislivello: 270 ci del Monte Pecoraro. Procedendo sempre dritti, Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere Acqua: lungo il percorso dopo circa 6 Km, si giunge in prossimità della Ca- per Serra San Bruno a Spadola svoltare a Sinistra Percorso: Giunti a Brognaturo imboccare la pro- serma forestale di Bellino. Da qui, lasciata l’auto- in direzione di Brognaturo e proseguire verso vinciale per Gurdavalle, al settimo chilometro Dal Bosco Archiforo mobile, sulla sinistra si imbocca il crinale “Sietto Guardavalle superato un residence posto sulla sinistra proce- del Caricatore”. Percorso un breve tratto giunti Località di partenza: Monte Trematerra dere fi no al bivio successivo e svoltare a sinistra in prossimità di un trivio seguire la deviazione a Località di arrivo: Castello della Baronessa in direzione della diga sul lago Alaca. Giunti a ri- destra che conduce al greto di un ruscello. Da Lunghezza del percorso: 1 Km dosso della struttura lasciare l’auto e proseguire a questo punto in cui si affronta la pendenza massi- Tempo di percorrenza: 2 ore (A/R) piedi sulla stradina sterrata posta sulla destra alle ma, inizia l’ascesa verso la sommità. Sul crinale ap- Diffi coltà: Semplice spalle dell’edifi cio principale. Procedere fi no al bi- pare in tutta la sua imponenza una grossa forma- Dislivello: 150 m in salita, solo ritorno vio dove sarà necessario svoltare a destra. Qui zione rocciosa detta “Pietra di lu Moru”. Giunti in Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso inizierà un tratto in salita che si dipanerà all’inter- questo punto si è in prossimità de “Pietra del Ca- no del bosco fi no al raggiungimento di una strada ricatore” (m 1414) che si raggiunge proseguendo Percorso: asfaltata, qui svoltare a destra e proseguire. Supe-

- 18 - - 19 - Giunti a Brognaturo proseguire lungo la strada Tempo di percorrenza: 2 ore per Serra San Bruno fi no a raggiungere la rotabile provinciale in direzione di Guardavalle, al quinto Diffi coltà: Facile Mongiana- Arena Cruciferrata chilometro imboccare la salita sulla sinistra paral- Dislivello: 177 Località di partenza: Colle d’Arena lela alla strada e proseguire per 2 km fi no all’in- Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso Località di arrivo: Vecchio Mulino crocio con a sinistra la strada asfaltata ed a destra Lunghezza del percorso: due stradine sterrate. Parcheggiare l’auto imboc- Percorso: Tempo di percorrenza: 7 ore care la seconda a destra. Procedere diritto fi no Giunti a Serra San Bruno, procedere in direzione Diffi coltà: Facile all’incrocio, svoltare a destra e proseguire poco della Certosa, qui parcheggiare l’auto e muovere Dislivello: 308 oltre, sulla sinistra si apre un piccolo sentiero da in direzione di Santa Maria del Bosco alla prima Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso dove sarà visibile il castello. curva superato il ponte svoltare a destra e segui- re le indicazioni della pista ciclabile, per un breve Percorso: Il castello sorge nel bosco in posizione elevata, tratto (500 m circa) la stradina asfaltata che co- Da Serra San Bruno procedere in direzione di sono visibili i ruderi con i caratteristici torrioni steggia un muro di cinta posto sulla sinistra. Alla Mongiana, superato il lungo tratto alberato al bi- angolari. Secondo la leggenda la Baronessa, alla seconda deviazione svoltare a sinistra e procede- vio per Arena svoltare a destra e procedere per Colle del Monaco ricerca di avventure amorose, vi ospitava giovani re lungo la pista in salita, che per un breve tratto 3 Km circa. Sulla destra a ridosso della faggeta Scheda sentiero: dei paesi vicini che poi faceva sparire nelle paludi presenta il fondo asfaltato. Il paesaggio caratteriz- ove sorge un’edicola lasciare l’auto e prendere la Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere circostanti. zato dalla presenza di campi aperti, in prossimità stradina a fondo naturale che si immette nel bo- per Serra San Bruno della vetta annovera una vegetazione sempre più sco. Seguire il tracciato fi no al pianoro dove sono Località di partenza: Cruciferrata fl orida. Giunti in cima al monte è possibile am- visibili alcune tracce antropiche. Al bivio proce- Località di arrivo: Colla del Monaco mirare la vallata sottostante ove sorge il centro dere dritto fi no alla biforcazione successiva dove Lunghezza del percorso: 5 Km abitato di Serra San Bruno. sarà necessario svoltare a destra. Procedere poco Tempo di percorrenza: 3 ore (A/R) Certosa oltre fi no a raggiungere un’ulteriore biforcazione, Diffi coltà: Semplice seguire ancora una volta il percorso posto sulla Dislivello: 60 m destra. Proseguire lungo il declivio fi no alla risalita Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso che accompagna ad una radura al termine della Colla d’Arena Ariola quale si diparte un bivio che bisogna seguire sulla Percorso: sinistra. Il paesaggio presenta tratti di aperta cam- Giunti a Serra San Bruno procedere per 2 Km pagna a cui seguono aree alberate. Sulla destra si lungo la Sp 58, in direzione di , al aprono le vallate sottostanti. Al bivio successivo bivio di Croceferrata, riconoscibile dalla presenza continuare nella medesima direzione, in questo di una croce in ferro, superare la curva e svolta- tratto le zone boscate presentano una vegeta- re sulla stradina in salita, collocata sul lato sini- zione molto variegata. Tralasciare le deviazioni e stro. Lasciata l’edicola votiva posta all’inizio della proseguire dritto, non sarà infrequente imbattersi stradina, procedere fi no alla radura dove sorge Colla del Monaco in qualche grosso ciliegio. Completato l’ultimo un traliccio. Lasciare l’auto e proseguire lungo la Scheda sentiero: tratto in leggera discesa si giunge ai resti di un stradina che presenta tratti lastricati. Al primo Come raggiungerlo: A3 uscita Serre - Procedere vecchio mulino. bivio procedere nella medesima direzione senza per Serra San Bruno fi no a raggiungere la Certosa imboccare deviazioni e così di seguito. Superato Località di partenza: Certosa Vecchio Mulino il breve tratto in salita, giunti al bivio continua- Località di arrivo: Colla del Monaco Scheda sentiero: re a sinistra e successivamente a destra. Inizierà Lunghezza del percorso: Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere a questo punto il tratto più suggestivo che pare

- 20 - - 21 - uscito dalla penna fantastica di Tolkien. Qui a fare ore per raggiungere Faggio del Re ed altre 2 per da cornice saranno i monumentali abeti bianchi. tornare a Croce di Bove. Proseguire nella medesima direzione ed al bivio Arrivati a ridosso del centro abitato di Arena in successivo prendere la salita proseguire lungo prossimità dei resti di un antico acquedotto at- il percorso fi no a raggiungere la rotabile Arena traversarne le arcate e procedere lungo la stra- Mongiana. dina interpoderale, oltrepassato il piccolo ponte sulla fi umara Petriano procedere diritto. Giunti in località Croce di Bove, a 700 s.l.m., riconoscibile dalla presenza di alcune piccole dimore abitate da pastori, procedere seguendo la strada asfaltata. Oltrepassati due incroci riprendere il sentiero Ferdinandea sterrato e seguirlo per 2 chilometri. Giunti in Cascate del località La Speranza a 890 s.l.m., dove si trova un Marmarico rifugio del Corpo Forestale, è possibile fare rifor- nimento d’acqua. Procedere lungo la salita posta Scheda sentiero: sulla sinistra. Dopo circa 4 km con una deviazione Come raggiungerlo: A3 usci- sulla destra sarà possibile raggiungere la fontanel- ta Serre – Procedere per la di Cefarrone. Proseguendo in salita ed arrivati Serra San Bruno e prosegui- re per Monasterace al bivio sul tratto pianeggiante si incontrerà, invece, un 100 m. nella zona la vegetazione è costituita in per Ferdinandea svoltare a sinistra e proseguire rifugio del Corpo Forestale dello Stato. Percorso prevalenza da boschi misti, abitati da volatili co- per alcuni chilometri. Dalla SS 106 da Monastera- il tratto che conduce alla rotabile Fabrizia - Lau- muni ai luoghi più impervi come le poiane e gli ce bivio per Stilo procedere in direzione di Serra Faggio del Re reana di Borrello si giungerà in località Faggio del astori. San Bruno al bivo per Ferdinandea svoltare a de- Scheda sentiero: Re a 1160 s.l.m. Procedendo per 3 Km, lungo la Una volta raggiunta Ferdinandea parcheggiare stra e proseguire per alcuni chilometri. Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere strada asfaltata in prossimità di una radura con un l’automobile e proseguire a sinistra lungo un per- Località di partenza: Ferdiandea per Arena fabbricato in pietra svoltare a destra. Da questo corso sterrato, che costeggia le antiche fonderie. Località di arrivo: Cascate del Marmarcio SS 106 da Monasterace bivio per Stilo procedere punto sarà possibile scorgere un panorama moz- Giunti in prossimità di un bivio svoltare a destra Lunghezza del percorso: 14 Km in direzione di Serra San Bruno zafi ato che si apre sulla valle del Mesima. Proce- e seguire il percorso in leggero declivio. Dopo Tempo di percorrenza: 5 ore (A/R) Località di partenza: Arena dendo lungo il sentiero che conduce nuovamente alcune centinaia di metri è possibile verifi care Diffi coltà: Media Località di arrivo: Faggio del RE in località Croce di Bove si giungerà al punto di la presenza di una condotta idrica che seguirà il Dislivello: 323 m Lunghezza del percorso: 20 Km partenza. sentiero sul lato sinistro. Superate le due gallerie Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso Tempo di percorrenza: 6 ore (A/R) attraversate dalla condotta è possibile ammirare Diffi coltà: Media in lontananza il mare Jonio. Seguire il sentiero in Percorso: Dislivello: 360 m in salita, solo andata discesa che si restringe lungo il percorso. Giunti Le cascate del Marmarico si generano grazie al Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso in prossimità di una piccola centrale (numero 11) fi ume Folea che, unendosi al torrente Ruggiero, costituita dalla confl uenza di più condotte, pren- dà vita alla fi umara Stilaro. Il nome pare voglia dire Percorso: dere il sentiero a destra verso la valle del torren- “lento” ed è riconducibile all’impressione che le Da Serra San Bruno procedere per Mongiana al te Ruggiero. La pista che qui diviene uno stretto sue acque in caduta danno precipitando verso la bivio Arena Dasà svoltare a sinistra. tratturo conduce ad un punto panoramico dal valle. Le cascate sono situate nel comune di Bi- L’itinerario si sviluppa lungo un anello di circa 20 quale è possibile ammirare dall’alto le cascate del vongi, sul versante ionico della provincia reggina. km, con pendenze modeste: ci vogliono circa 4 Marmarico. Proseguendo lungo il sentiero dopo Le acque precipitano compiendo un salto di circa

- 22 - - 23 - una serie di tornanti si giunge sul fondo del vallo- SS 106 da Guardavalle M.na bivio per Serra San Lu Guttazzu ne Folea. Attraversato il torrente Ruggiero risalire Bruno procedere in direzione di Guardavalle Scheda sentiero: seguendo il percorso. Superato il grande masso a Località di partenza: Guardavalle sinistra si giunge alle falde delle Cascate. Località di arrivo: Cascata di Pietra Cupa Lunghezza del percorso: 20 Km Percorso alternativo: Tempo di percorrenza: 7 ore (A/R) Da Serra San Bruno proseguire lungo la Statale Diffi coltà: Media per Monasterace fi no Bivongi. Dalla SS.106 de- Dislivello: 430 m viando verso l’interno da Monasterace Marina, Acqua: Lungo il percorso proseguire per Bivongi. Seguire la indicazioni per Segnaletica: Nessuna le Cascate del Marmarico. Procedere lungo la Diffi coltà: Media stradina che risale la valle dello Stilaro Percorso: Dislivello: 253 m Dopo circa 7 km si raggiunge una condotta d’ac- Giunti a Guardavalle procedere fi no a contrada Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso qua che con un ponte di muratura supera il fi ume Zessi dove sorge una picoola azienda agricola con Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere alla confl uenza tra il vallone Ruggiero ed il vallone diversi bovini allo stato brado. Parcheggiare l’au- Percorso: per Serra San Bruno Folea. to iniziare la risalita lungo il corso della fi umara Il Sentiero porta il nome di Pier Giorgio Frassati, SS 106 da Monasterace bivio per Stilo procedere Un sentiero risale quest’ultimo e, attraversatolo Assi, posta sulla destra. Proseguire lungo il corso un giovane torinese morto per poliomielite con- in direzione di Serra San Bruno con un ponticello in legno, porta alla base delle del fi ume che via via diventa sempre più stret- tratta mentre si prodigava a favore dei bisogno- Località di partenza: Santa Maria del Bosco cascate. to, costeggiando pareti di roccia particolarmente si. A lui il Cai ed il Corpo Forestale dello Stato Località di arrivo: Lu Guttazzu suggestive. Giunti in prossimità di un ulteriore hanno voluto intitolare questo Sentiero. Pensato Lunghezza del percorso: 3 Km restringimento guadare il fi ume o imboccare il come percorso ad anello può essere fatto anche Tempo di percorrenza: 2 ore (A/R) ripido sentiero posto sulla sinistra caratterizza- a tappe. Diffi coltà: Facile to da un uliveto abbandonato. Procedere fi no al Da Santa Maria del Bosco dopo una ripida sali- Dislivello: nessuno Gole dell’Assi raggiungimento di un ulteriore restringimento, e ta si giunge a “Pietra Mercata” ( 1038 m) dove Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso. Cascata di Pietra Cupa procedere oltre fi no alla Cascata di Pietra Cupa è inciso lo stemma della Certosa. Attraversata la Percorso: Scheda sentiero: che dopo un salto di 15 metri si riversa nella fi u- strada provinciale inizia il percorso in discesa fi no Giunti a Serra San Bruno imboccare il lungo viale mara sottostante. al laghetto Sambuco da qui si procede verso Villa alberato che conduce alla Certosa, quindi a Santa Vittoria. Da questo punto inizia la parte più im- Maria del Bosco. Lasciata l’automobile, procedere pegnativa del percorso che si snoda, tra i boschi in direzione del Santuario, seguire il sentiero po- utilizzati in passato dalle Reali Ferriere di Mongia- sto sulla destra alle spalle del dormitorio di San Sentiero Frassati na, lungo il condotto che trasporta le acque del Bruno. Giunti ad un piccolo canale, girare a destra Scheda sentiero: torrente Vazzalaro. Giunti in prossimità del fi ume e muovere parallelamente, al canale, che a questo Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere inizia la salita che conduce verso l’altopiano di punto si troverà sulla sinistra. Si giungerà presso per Serra San Bruno. Dalla SS 106 da Monastera- Ninfo. Il Sentiero attraversa la riserva biogeneti- un invaso di medie dimensioni, chiamato lu Gut- ce bivio per Stilo procedere in direzione di Serra ca “Cropani - Micone”. Procedere verso località tazzu, ovvero Bottaccio, che un tempo era utiliz- San Bruno. “Angilaro” in direzione di Serra San Bruno. Giunti zato per alimentare le turbine di una segheria Località di partenza: Santa Maria al museo della Cerosa, dopo circa 18 Km dall’ini- Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere Località di arrivo: Santa Maria zio del percorso, inizia l’ulitma parte del sentiero per Serra San Bruno fi no a Brognaturo, imbocca- Lunghezza del percorso: 20 Km che conduce a Santa Maria del Bosco. re la provinciale in direzione di Guardavalle . Dalla Tempo di percorrenza: 7 ore (A/R) Santa Maria Lacina

- 24 - - 25 - Colla dei Pecorari miliare. Giunti al trivio de “La Pomara” proseguire adatte (preferibile un fuoristrada), procedere fi no Scheda sentiero: nella medesima direzione fi no al raggiungimento ad incrociare una fontanella dove sarà possibile di una roccia granitica che contraddistingue Colla fare rifornimento d’acqua, poco oltre sulla destra dei Pecorari da dove sarà possibile ammirare la si aprirà lo spettacolare corso dell’Alaca con le vallata sottostante ed in lontananza le montagne sue gole sinuose. Arrivati in prossimità di alcune di Bivongi, e Stilo. casette in pietra lasciare l’auto e procedere sul tratturo posto sulla destra, fi no a raggiungere l’al- veo del fi ume. Iniziata la risalita, poco oltre sarà possibile ammirare due piccole cascate. Procede- re, superando sulla sinistra le formazioni graniti- Castagnare che che sorgono tutt’intorno, fi no a raggiungere Località di partenza: Lu Bellu Cascate del fi ume Alaca una sorta di bottaccio, qui il paesaggio è da fi aba Località di arrivo: Petra l’Ammienzu Scheda sentiero: con una fi tta vegetazione che si staglia sul corso Lunghezza del percorso: 1 Km Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere irregolare del fi ume. Procedere seguendo il corso Tempo di percorrenza: 1 ore (A/R) per Serra San Bruno fi no a Brognaturo prosegui- del fi ume fi no a raggiungere una serie di cascate Diffi coltà: Semplice re verso Guardavalle. Dalla SS 106 da Guardavalle intervallate da piccoli borri. A questo punto sarà Dislivello: 93 m, solo andata bivio per Serra San Bruno procedere in direzione necessario aggirare i massi che rendono poco Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso di Brognaturo . agevole proseguire lungo il corso del fi ume, ri- Località di partenza: Località Lacina prendere il percorso fi no a raggiungere il Canyon Percorso: Località di arrivo: Colla dei Pecorari dove inizia il tratto più impegnativo che necessita Da Serra San Bruno procedere per Stilo. Supera- Lunghezza del percorso: 18 Km di una lunga fune per garantire la discesa duran- to il bosco, al bivio per Arena, imboccare a sinistra Tempo di percorrenza: 5 ore (A/R) te il ritorno. A questo punto si possono seguire la strada asfaltata che fi ancheggia le pendici del Diffi coltà: Media due opzioni, la prima procedere parallelamente al Monte Pecoraro. Procedendo sempre dritti, dopo Dislivello: 280 m corso del fi ume fi no a vedere dall’alto la cascata circa 6 Km, si giunge in prossimità della Caserma Acqua: Lungo il percorso Come raggiungerlo: Dalla SS 106 procedere per sottostante, la seconda immergersi nell’acqua ed forestale di Bellino in località Lu Bellu o Bello con Segnaletica: Nessuna San Sostene effettuare un’arrampicata alla cui sommità sarà una piccola area pic-nic ed una fontana. Lasciata Località di partenza: Castagnare possibile ammirare in tutto il suo splendore una l’auto ci si immerge nel bosco caratterizzato dai Percorso: Località di arrivo: Cascate dell’Alaca cascata che dopo un salto di una ventina di metri monumentali abeti bianchi a monte del casello. Giunti a Brognaturo imboccare la diramazione Lunghezza del percorso: forma un piccolo e suggestivo lago. Procedere seguendo i tratturi, in alternativa è che conduce in direzione di Guardavalle. Una Tempo di percorrenza: 6 ore possibile procedere liberamente fi no a giungere volta arrivati in località Lacina, dove sorge un Diffi coltà: Diffi cile presso l’enorme formazione granitica della Petra residence, proseguire fi no al bivio che conduce Dislivello: 150 l’Ammienzu alla lago Alaca, svoltare a destra e lasciare l’auto. Acqua: Lungo il percorso Procedere lungo il sentiero, raggiunta una fontana Lu Bellu proseguire fi no ad un bivio e procedere dritto. Percorso: Petra l’Ammienzu Una volta iniziata la salita continuare senza de- Dalla SS 106 seguire le indicazioni per San So- Scheda sentiero: viazioni fi no ad una radura in località Pomara, ri- stene, proseguire in direzione di Sant’Andrea Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere conoscibile dalla presenza di alcuni meli selvatici. Apostolo dello Jonio fi no al ponte sull’Alaca, su- per Serra San Bruno Continuare sempre dritto ci si accorgerà di avere peratolo svoltare a destra. La stradina ad un cer- SS 106 da Monasterace bivio per Stilo procedere imboccato la giusta direzione vedendo una pietra to punto diverrà disagevole per autovetture non in direzione di Serra San Bruno Mongiana

- 26 - - 27 - Cantoniera Pecoraio Lago Alaca Bagni di Guida Monte Pecoraio Scheda sentiero: Scheda sentiero: Scheda sentiero: Scheda sentiero:

Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Mongiana Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere Come raggiungerlo: A3 uscita Serre - Procedere Località di partenza: Mongiana per Serra San Bruno a Spadola svoltare a Sinistra per Serra San Bruno e proseguire per Monaste- per Serra San Bruno e proseguire per Monaste- Località di arrivo: Cantoniera Pecoraro in direzione di Brognaturo e proseguire verso race fi no a Bivongi. Dalla SS 106 da Monasterace race fi no al Casello ANAS posto lungo la strada Lunghezza del percorso: 5 Km Guardavalle bivio per Stilo procedere in direzione di Bivongi. sulla sinistra. Dalla SS 106 da Monasterace bivio Tempo di percorrenza: 3 ore (A/R) Località di partenza: Monte Tramazza Località di partenza: Parco Nicholas Green per Stilo procedere in direzione di Serra San Bru- Diffi coltà: Semplice Località di arrivo: lago Alaca Località di arrivo: Bagni di Guida no fi no al Casello ANAS posto lungo la strada Dislivello: 320 m Lunghezza del percorso: 1 Km Lunghezza del percorso: 3 Km sulla destra. Acqua: Lungo il percorso Tempo di percorrenza: 3 ore (A/R) Tempo di percorrenza: 30 minuti (A/R) Località di partenza: Edifi co ANAS Diffi coltà: Semplice Diffi coltà: Media Località di arrivo: Monte Pecoraio - Pietra del Percorso: Dislivello: 50 m Dislivello: 65m Caricatore Da Serra San Bruno muovere in direzione di Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso Acqua: Lungo il percorso Lunghezza del percorso: 4 Km Mongiana, alle porte dell’abitato svoltare a sini- Percorso: Percorso: Tempo di percorrenza: 4 ore (A/R) stra lungo la ripida salita che corre parallela alla Giunti a Bivongi procedere fi no al parco Nicholas Diffi coltà: Facile strada principale. Giunti presso l’area cimiteriale Giunti a Brognaturo imboccare la provinciale per Green, che dista circa 1 Km dall’abitato. Parcheg- Dislivello: 200 m procedere oltre, al primo bivio svoltare a sinistra Gurdavalle, al quinto chilometro prendere la stra- giata l’automobile, una volta all’interno del parco Acqua: Rifornirsi a Serra San Bruno o lungo il fi no all’incrocio successivo e parcheggiare l’auto. dina in salita sulla sinistra e proseguire dritto fi no seguire il corso del fi ume Stilaro fi no alla località percorso Imboccata la pista a fondo naturale muovere lun- alla biforcazione con la strada asfaltata a sinistra Bagni di Guida dove sgorga un’acqua sulfurea che Segnaletica: Presente in maniera non sistematica go il declivio, superato il primo ruscello seguire il e due mulattiere sulla destra. Parcheggiata l’auto un tempo faceva della località un impianto termale tratto in salita. Procedere nella medesima direzio- imboccare la prima stradina a sinistra e prosegui- conosciuto con il nome di “Acque Sante”. A pochi Percorso: ne tralasciando le deviazioni, giunti ad un secondo re diritto. Giunti in fondo al percorso procedere passi è situata la vecchia e non più in uso centrale Giunti in prossimità di un edifi cio dell’Anas diroc- ruscello oltrepassarlo, al bivio successivo prende- lungo il leggero declivio per cinquecento metri idroelettrica di Bivongi, edifi cata nel 1913. cato, si parcheggia. Alle spalle della casa cantonie- re il percorso posto sulla sinistra. Proseguire nella circa da dove sarà possibile ammirare dall’alto la ra prendere la pista che sale nella faggeta e poi medesima direzione fi no a raggiungere la rotabile vallata del lago Alaca. Proseguendo lungo lo stesso nell’abetina. Giunti in prossimità della deviazione per Monasterace dove sul lato sinistro sorge la percorso è possibile raggiungere le rive del lago. che scende sulla destra proseguire dritto fi no alla diruta Cantoniera di Monte Pecoraio pietra miliare posta sulla destra. Al bivio successi- Sentiero Alaca. vo deviare a sinistra, procedere senza imboccare Monte Tramazza Parco Nicholas Green Edifi cio ANAS (Serra S. Bruno) deviazioni giunti alla vetta ove sorge la torretta

- 28 - - 29 - con punto trigonometrico, Monte Pietra del Ca- per visitare il giardino botanico di “Rosarella”. Mongiana, superato il lungo tratto alberato al bi- cessivo piegare a sinistra. Procedere per circa 500 ricatore. Per riprendere l’itinerario sarà suffi ciente pro- vio per Arena svoltare a destra, all’incrocio suc- m, giunti in prossimità di una stradina posta sulla cedere lungo la strada sterrata in salita, che nel cessivo piegare a sinistra. Procedere per circa 2,5 sinistra lasciare l’auto e seguire la pista nella parte primo tratto si presenta particolarmente impe- Km, giunti in prossimità di una stradina sbarra- in discesa. Ammirata la vallata proseguire dritto gnativa. Una volta arrivati sulla strada asfaltata ta posta sulla destra lasciare l’auto. Entrati nella fi no alle vecchie abitazioni contadine di località procedere a sinistra fi no al rifugio Bellino in loca- faggeta procedere fi no al bivio dove è necessario Sant’Antonio. Rosarella lità “Lu Bellu”, qui deviare a sinistra per un breve proseguire dritto. Seguire il percorso lungo il leg- Lu Bellu tratto fi no a raggiungere la terrazza naturale che gero declivio fi no a raggiungere l’abetaia posta Scheda sentiero: si staglia sull’abitato di Serra San Bruno, da dove sulla sinistra. è possibile ammirare in tutto il suo splendore la Certosa. Triarii Sant’Antonio Triarii Scheda sentiero: Faggio di Ceronte Scheda sentiero:

Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere per Serra San Bruno SS 106 da Monasterace bivio per Stilo procedere in direzione di Serra San Bruno Località di partenza: Rosarella Località di arrivo: Lu Bellu Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere Lunghezza del percorso: 8 Km per Serra San Bruno fi no a raggiungere la rotabile Tempo di percorrenza: 4 ore (A/R) Come raggiungerlo: A3 uscita Serre – Procedere Mongiana- Arena Diffi coltà: Media per Serra San Bruno fi no a raggiungere la rotabile Località di partenza: Chianu di li Triarii Dislivello: 290 m, solo andata Mongiana- Arena Località di arrivo: Sant’Antonio Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso Località di partenza: Chianu di li Triarii Lunghezza del percorso: Località di arrivo: Faugu di Cironti Tempo di percorrenza: 1,50 ore (A/R) Percorso: Lunghezza del percorso: Diffi coltà: Semplice Giunti a Serra San Bruno procedere in direzione Tempo di percorrenza: 1,50 ore (A/R) Dislivello: 120 m di Mongiana, usciti dall’abitato a metà del lungo Diffi coltà: Semplice Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso rettilineo imboccare la stradina posta a sinistra. Dislivello: 90 m Procedere sempre dritto per due chilometri fi no Acqua: Rifornirsi ad inizio percorso Percorso: a reaggiungere località “Rosarella”. Al ponte in le- Da Serra San Bruno procedere in direzione di gno, in prossimità dell’ area pic-nic, procedere ol- Percorso: Mongiana, superato il lungo tratto alberato al bi- tre. Lasciata l’auto é possibile fare una breve sosta Da Serra San Bruno procedere in direzione di vio per Arena svoltare a destra, all’incrocio suc-

- 30 - - 31 - - 32 - - 33 - Le Riserve Biogenetiche Riserva Naturale ACCESSIBILITA’: ture comprendono varie specie di viole, il ranun- Biogenetica Statale Dalla S.S. 536 fi no ad Acquaro e Arena. colo e il geranio selvatico. Marchesale La fauna comprende il cinghiale, la volpe, la mar- ATTREZZATURE: tora, la faina e la donnola. Numerosi gli uccelli Sentieri percorribili anche a cavallo, aree pic-nic. come la beccaccia, il gufo comune, il picchio verde, Si estende nell’alta valle del fi ume Mesima, tra l’upupa, il cuculo, il tordo bottaccio e il rigogolo. i 1.170 e i 750 m di quota. In altura la foresta Intorno ai due laghetti artifi ciali, circondati da on- è caratterizzate dalla presenza di faggio e abete tani neri, durante le migrazioni sostano gli aironi bianco. Riserva Naturale cenerini. A valle i faggi e gli abeti diradano lasciando spazio Biogenetica Statale ai castagni, ai tassi, agli aceri di monte, ai carpini Cropani Micone Tra i rettili la vipera comune e la lucertola. neri, gli ontani neri, alle farnie, alle roverelle e, Tra gli anfi bi la salamandra pezzata. nelle zone più calde, i lecci. Si estende sul versante occidentale delle Serre Nel sottobosco crescono l’agrifoglio, la dafne nell’alto bacino del fi ume Allaro, tra i 1.087 m ACCESSIBILITA’: laurella, l’euforbia delle faggete e la ginestra, l’eri- e i 920 m di quota e ospita al suo interno due Dalla S.S.110 in direzione Mongiana Mongiana. ca arborea ed il corbezzolo. laghetti artifi ciali. Dall’uscita di Rosarno della A3 con la S.P. Mongia- Il faggio e l’abete bianco, con faggete e abetine na-Laureana di Borrello. La fauna comprende il ghiro, la donnola, il riccio, pure, ma più spesso mescolati, dominano alle la volpe e la lepre. L’avifauna è caratterizzata dalla quote più alte insieme all’ontano nero. ATTREZZATURE: presenza della Poiana, dell’allocco, del gufo comu- Una parte considerevole della riserva è occupata Percorsi naturalistici, aree di sosta attrezzate; a ne, della beccaccia e del picchio verde, durante le da boschi di castagno, in cui sono presenti tassi, VillaVittoria sede del Corpo Forestale dello Stato migrazioni sono stati osservati anche falchi pec- aceri campestri, pioppi bianchi, frassini, aceri di dove sono presenti giardini botanici, sentieri na- chiaioli e, presso le zone umide, aironi cenerini. monte e carpini neri. turalistici e sentieri faunistici con mufl oni, daini Tra i rettili la vipera comune e la lucertola. Il sottobosco è formato da agrifoglio, clematide cinghiali e caprioli Tra gli anfi bi la salamandra pezzata. vitalba, dafne laurella, euforbia delle faggete, il sambuco e la ginestra. Le fi ori-

- 36 - - 37 - LA COMUNITÀ DEL PARCO lo indica come fi liazione di Arena del quale fu casale. Arena moniata dalla presenza di un poderoso castello Il toponimo, un tempo Acquaro di Arena, rimanda andato quasi completamente distrutto con il ter- Acquaro alle abbondanti risorse idriche presenti nel territo- DATI SULLA CITTA’ remoto del 1783. rio. Fino al 1678 appartenne ai Concublet, passo poi Popolazione: 1.895 (M 927, F 968) Da visitare: Castello edifi cato, con ogni probabilità da Ruggero DATI SULLA CITTA’ agli Acquaviva d’Aragona e in seguito alla famiglia Ca- Densità per Kmq: 58,6 Culchebert nel corso dell’ XI secolo. Rimaneggia- Popolazione: 3.064 (M 1.509, F 1.555) racciolo di Gioiosa. Quasi completamente distrutto Superfi cie territoriale: Kmq. 32,34 to profondamente nei secoli XIV-XV e XVI-XVIII Densità per Kmq: 121,0 dal terremoto del 1783, venne elevato a comune nel Altitudine: 496 m. s.l.m. rispettivamente dai Marchesi Conclubet e dai du- Superfi cie territoriale: Kmq. 25,32 1811. Nel 1928 venne unito a Dasà dal quale divenne Provincia Vibo Valentia chi di Acquaviva. Distrutto quasi completamente Altitudine: 262 m. s.l.m. autonomo l’anno successivo. Comunità montana: dell’Alto Mesima dal terremoto del 1783. Sono visibili i resti delle Provincia Vibo Valentia Manifestazioni e ricorrenze: Denominazione abitanti: arenesi torri angolari e parte delle fortifi cazioni. Interes- Comunità Montana: Alto Mesima Assunta 15 agosto Municipio: Piazza Generale Pagano santi le rovine di un imponente acquedotto me- Denominazione abitanti: Acquaresi Festa patronale: di S. Rocco la terza domenica di set- Tel. 0963/355602 dievale destinato all’approvvigionamento idrico Municipio: Piazza Municipio, 1 Tel. 0963 - 353071 tembre. Sorge sulle pendici di una collina posta lungo la del Castello. Sorge sul versante tirrenico delle Serre, in una picco- Fiere: Giovedi e Venerdi e Sabarto precedenti la festa riva del torrente Marepotamo. L’origine incerta Chiesa di Santa Maria dei Latini, costruzione set- la valle percorsa dal Torrente Amello. Diverse e con- di San Rocco rimanda a tempi remoti; ebbe quale primo feuda- tecentesca che conserva un pulpito in noce, due troverse le tesi sulla fondazione, secondo alcuni ebbe Da visitare: La Chiesa di Santa Maria dei Latini, di fon- tario Matteo d’Arena Conclubet dal quale prese Statue lignee, del XVIII secolo, attribuite al luc- origine in seguito all’arrivo di coloni greci provenienti dazione medievale il nome. Tale famiglia lo ebbe in dominio fi no al chese Gennaro Franzese, raffi guranti il Cristo Ri- dalla vicina Hipponion, l’attuale Vibo Valentia, per altri Centro abitato con le tipiche viuzze, un tempo solca- 1678 quando passò ai Caracciolo di Gioiosa. Ri- sorto e San Michele e un quadro dell’Immacolata in età bizantina. L’ipotesi più accreditata è quella che te dai contadini con i loro animali da soma. levante l’importanza geografi ca e strategica testi-

- 38 - - 39 - di scuola Caravaggesca. Archivio Marchesi Caracciolo (Comunale) con- Chiesa delle Grazie con un pregevole portale sa- tiene i documenti della famiglia Caracciolo, feuda- gomato in pietra con volute barocche all’interno tatari di Arena nei secoli XVI - XVIII. sono inoltre custodite opere scultoree sette-ot- tocentesche I documenti sono accessibili su richiesta Ruderi vecchi mulini presso fi ume Petrano Festa:. Indirizzo: Via Generale Filardo - Arena (VV) - di Santa Maria delle Grazie la prima domenica Telefono: 0963.355603 di agosto; - di San Michele Arcangelo la prima domenica di Associazioni settembre; Pro Loco – Piazza Gen. Pagano, 1 - di San Rocco la prima domenica di ottobre. Tel. 0963/355079 - 0963/355632 - in onore del Patrono San Nicola di Bari il 6 di- Numeri Utili: cembre FARMACIA: Via G. fi lardo, 78 - Tel. 0963.355600 Fiere: GUARDIA MEDICA: - Via S. Maria, 53 - Tel. di Santa Maria delle Grazie il giovedi precedente 0963.355312 la prima domenica di agosto; di San Michele Arcangelo il giovedi e il venerdi CORPO FORESTALE DELLO STATO: Com. staz. precedenti la prima domenica di settembre; - Via Santa Caterina Tel. 0963/355614 un borgo collocato in posizione strategica, a bre- di San Rocco il giovedi e il venerdi precedenti la ve distanza dal mare ed a ridosso della monta- prima domenica di ottobre. CARABINIERI Badolato gna. Non a caso fu chiamato ad assolvere funzioni Mercato Via S. Caterina (Caserma) principalmente difensive, come confermato dalla Sabato Tel. 0963.355604 DATI SULLA CITTA’ cinta muraria e dal castello signorile, risalenti al Biblioteche: Popolazione: 3.314 (M 1.584, F 1.730) XII secolo circa, la cui torre, fungeva da punto Densità per Kmq: 97,2 d’avvistamento contro le invasioni arabe. La pre- Biblioteca Comunale dispone di 3500 volumi Superfi cie territoriale: Kmq. 34,09 senza di tali opere è oggi confermata solamente Indirizzo: Altitudine: 240 m. s.l.m. dall’architettura del centro abitato che manifesta Via Generale Filardo - Arena (VV) Provincia: Catanzaro chiaramente la sua funzione. Infeudato ai Ruffo Telefono: Comunità montana: Versante Jonico prima, ai Toraldo a partire dal 1506, passò suc- 0963.355603 Denominazione abitanti: Badolatesi cessivamente ai Raveschieri, ai Pignatelli, ai Pinelli, Accessibilità Municipio: Corso Umberto, 192 Tel. 0967 - ed ai Gallelli. Secondo alcuni il nome deriverebbe Da Lunedi a Venerdi, dalle ore 9,00 alle ore 85000 da Filippo di Badolato che ne fu signore in età 13,00. angionia. Apertura pomeridiana Lunedi e Mercoledi dalle Ubicato nel versante orientale del Massiccio delle Da Visitare: ore 15,00 alle ore 18,00 Serre, sorge su di una collina che domina l’ampia Chiesa dell’Immacolata situata, su un poggio con vallata del torrente Gallipari. Le sue origini risal- la facciata rivolta ad oriente in direzione del mare, Archivi: gono alla prima metà del X secolo, allorquando presenta un pregevole portale opera di artisti Roberto il Guiscardo, nel 1080 decise di edifi care serresi. Edifi cata a partire dal 1686 venne restau-

- 40 - - 41 - rata nel 1859. degli Angeli (1606); Chiesa di Santa Maria della Sa- L’interno è impreziosito da una volta decora- nità (1198); Chiesa dei Ss. Angeli Custodi; Chiesa ta da maestri Provenienti da Serra San Bruno. di San Leonardo. La cupola, all’estremità presenta una lanterna a Manifestazioni e ricorrenze: forma di stella sovrastata da tegole in terracotta, festa Patronale, dedicata a S.Nicola Avellino, che rappresenta uno degli esempi più importanti del viene celebrata il 10 novembre; Seicento badolatese. Al suo interno è custodita un preziosa tela raffi gurante la Croce Angelica di Tommaso Aquinate. Di pregio i pezzi in argento (calice, ostensorio, punta della mazza del priore) opera di artisti na- poletani. Nel muro esterno dell’abside un pan- nello maiolicato (1800) raffi gurante la Madonna Immacolata (realizzato a Squillace).

Chiesa del convento di san Domenico Prende il nome dall’essere stata una dipendenza di un con- vento domenicano. Edifi cata nel 1607, nella parte sommitale dell’abitato, presenta una pianta a uni- concesse alla Certosa di Serra San Bruno che ca navata, rettangolare, con un’imponente facciata lo tenne fi no al 1807. Il toponimo rimanda alle in granito, opera di scalpellini serresi. La struttura origini greche è signifi ca “terra dei buoi”. Centro interna caratterizzata da decorazioni a stucco, è Bivongi di spiritualità bizantina ospita il monastero di San intervallata dagli affreschi posti nella volta, ope- Giovanne Therestìs che accoglie monaci ortodos- ra del pittore fi ammingo Guglielmo Borremams DATI SULLA CITTA’ si del monte Athos Ebbe particolare importanza (1730). Tra le opere pittoriche presenti da segna- Popolazione: 1.596 (M 771, F 825) anche grazie all’estrazione mineraria che per lun- lare la tela secentesca, raffi gurante Santa Maria Densità per Kmq: 63,1 ghi anni costituì una delle attività più signifi cati- del Soccorso, opera dello stilese Francesco Coz- Superfi cie territoriale: Kmq. 25,30 ve. Oltre al ferro ed all’argento, come testimonia za e quelle ottocentesche raffi guranti S. Andrea Altitudine: 270 m. s.l.m. il toponimo Argentera di una delle sue località, Avellino e S. Michele Arcangelo Provinvia: Reggio Calabria fi no ai primi anni del secondo dopoguerra fu in- Comunità Montana: Stillaro Allaro teressata dall’estrazione del molibdene. Ha dato Le Chiese di Badolato: Denominazione abitanti: bivongesi i natali a Tommaso Martini, pittore settecentesco Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria (1198); Municipio: VL. G.MATTEOTTI Tel. 0964/731185 discepolo del Solimena. Chiesa dell’Annunziata (1654); Chiesa della Prov- Sorge sulla riva destra dello Stilaro circondato dal Da vedere videnza (1598); Chiesa Ss.mo Salvatore (1218); e dai rilievi delle Serre. La sua Basilica di San Giovanni Théristis edifi cata intor- Chiesa del Carmine (1678); Chiesa di Santa Maria storia iniziata intorno all’anno 1000 ed è legata no all’anno 1000 ospita monaci greco-ortodossi in crignetto (1728); Chiesa di San Nicola Vescovo al convento degli Apostoli, grangia del monaste- provenienti dal monte Athos. Particolare l’abside (1239); Chiesa di San Rocco (1548); Santa Maria ro greco dell’Arsafi a, che Ruggero il Normanno principale caratterizzato dalla presenza di archi

- 42 - - 43 - intrecciati, motivo decorativo di origine araba e popolare . ripreso dai Normanni. L’esterno, interamente rea- lizzato in mattoni, è impreziosito da decorazioni a Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria si merlatura, da colonnine, lesene e archetti. propone di valorizzare il patrimonio storico ed Convento dei SS. Apostoli i cui resti sono visibili industriale della vallata dello Stilaro, attualmente lungo il percorso che conduce alla basilica di San si compone dei seguenti siti: Giovanni Therestìs. Mulino del Regnate ubicato nella villa comunale Chiesa di San Giovanni Decollato riedifi cata dopo di Bivongi, il terremoto del 1783, elevata a Santuario di Maria SS. Mamma Nostra nel 1985. Custodisce una sta- Mulino del Forno e Ferriera Fieramosca situato tua lignea dell’Immacolata e due busti di S.Felice lungo la strada che costeggia il basso corso del di Cantalice e di Santa Giustina. fi ume Stilaro Cascate del Marmarico che un’altezza di 105 m è Miniera Garibaldi raggiungibile percorrendo il la seconda più alta d’Italia. ponte che, superata la Chiesa Matrice, permette Parco “Nicholas Green”, di aggirare il centro storico. Ecomuseo delle Regie Ferriere Pinacoteca d’Arte Moderna e Contemporanea Bagni di Guida. Complesso termale del 1870, le “AM International” cui acque venivano chiamate acque sante, in vir- XXIV maggio - Bivongi tù delle proprietà terapeutiche. Nella medesima Reggio Calabria allevati allo stato brado dove oggi sorge l’abitato. località è possibile osservare una delle prime tel.: +39 - 0964 734705 - fax: +39 - 0964 734705 Reso famoso dalla produzione di Pipe del mae- centrali idroelettriche della Calabria, edifi cata nel email: [email protected] stro Grenci, fu in origine Casale della Baronia di 1913. Accessibilità: Santa Caterina. Nel 1535 fu venduto da Giovan- Centro Storico. Con le tipiche viuzze strette Da martedì a domenica dalle 10 alle 16 francesco Concublet, ultimo conte e primo mar- Manifestazioni e ricorrenze: Ingresso gratuito Brognaturo chese di Arena, a Giovanbattisti Suriano . Passò Rassegna teatrale, luglio agosto; Associazioni poi ai Carafa fi no al 1660 e successivamente a sagra del cinghiale, 11 e 12 agosto; Pro Loco 0964.731865 DATI SULLA CITTA’ Paolo De Santis che nel 1679 ne fece donazione Sagra del Vino, 13 agosto; ACAI Associazione Calabrese Archeologia Indu- Popolazione: 766 (M 367, F 399) al Convento di San Domenico di Soriano nel cui festa della birra, 17,18,19 agosto; striale Densità per Kmq: 31,3 dominio rimase fi no al 1806. Elevato a Comune nel 1811, subì notevoli danni a SS Mamma Nostra, seconda domenica di settem- Presidente: Danilo Franco Superfi cie territoriale: Kmq. 24,50 causa del devastante terremoto del 1783. Venne bre; Vice Presidente: Giovanni Micelotta Altitudine: 749 m. s.l.m. nuovamente danneggiato nel 1905 a seguito di un San Martino, secondo sabato di novembre: Sede: Bivongi (RC) - Via della Libertà, 25 Provincia Vibo Valentia altro sconvolgente evento sismico. Comunità montana: Serre Calabre Da visitare: Fiere: Numeri utili: Denominazione abitanti: Brognaturesi La Chiesa Parrocchiale, vocata a Santa Maria della Mercato della Badia, seconda settimana d’agosto GUARDIA MEDICA: 0964 731465 Municipio: P.zza del Popolo, 1 Tel. 0963/74080 Consolazione, che conserva un gruppo marmo- Sorge nella parte centrale del massiccio delle Ser- reo dell’Annunciazione, opera cinquecentesca Musei: re, nell’alta valle del Fiume Ancinale. Il toponimo dello scultore carrarese G.B. Mazzola. Museo “A LUMERA” - Arte contadina e cultura deriva da “Brogna”, antico strumento a fi ato con il Manifestazioni e ricorrenze: quale i mandriani richiamavano i maiali, un tempo

- 44 - - 45 - Cappella di San Nicola, con altare e gradini lignei, opera settecentesca di Domenico e Francesco Pisano,; Resti delle Ferriere in località Razzona Manifestazioni e ricorrenze: Festa Patronale di San Nicola di Bari, la prima do- menica di Maggio; Fiere: di San Nicola della durata di due giorni festeg- giata; della Madonna del Rosario, prima domenica di ottobre.

Festa in onore della Patrona, Madonna della Con- tura rappresentava un elemento caratteristico solazione, la prima Domenica di settembre. dell’economia cardinalese fi no ai primi anni del Fiera: dal primo venerdì di settembre fi no alla do- secolo scorso. menica successiva Abitato nel periodo neolitico, fu casale di Sove- Numeri Utili: GUARDIA MEDICA: 0963.74776 rato e fi no al 1494 baronia dei Gironda. Passo’ Cardinale ai Borgia di Squillace, fi no al 1610 allorquando divenne possedimento dei Ravaschieri. Nel cor- DATI SULLA CITTA’ so dell’ottocento divenne un importante centro Popolazione: 2.615 (M 1.235, F 1.380) siderurgico grazie alla realizzazione delle Ferriere Densità per Kmq: 83,8 di “Razzona”, ove vennero prodotti i manufatti in Superfi cie territoriale: Kmq. 31,21 ferro per la costruzione del ponte sul Garigliano. Altitudine: 562 m. s.l.m. Subì notevoli danni dai terremoti del 1783 e del Provincia Catanzaro 1908, nonché dalle alluvioni del 1855 e del 1905. Comunità montana: Versante Jonico L’instabilità idrogeologica ha contribuito all’edifi - Denominazione abitanti: Cardinalesi cazione dei due quartieri di Novalba e Cuccumel- Municipio: V. V. EMANUELE Tel.0967 - 93051 la. Imponente la nocciolicoltura che copre i 2/3 della produzione regionale.Da vedere: Sorge sul versante ionico delle Serre, nella media La settecentesca Chiesa parrocchiale, ricostruita valle dall’Ancinale. Il nome deriverebbe da “car- dopo il terremoto del 1783. dare”, l’arte di intrecciare la lana, la cui manifat-

- 46 - - 47 - L’interno è caratterizzato dalle tre navate ornate con dipinti raffi guranti Santa Liberata, Sant’Anna, Santa Elena, le Anime del Purgatorio e dalle sta- tue della Madonna Addolorata e di San Rocco. In una nicchia, nella parete in fondo, dietro l’altare maggiore si trova la statua di Santa Caterina. Il Battistero realizzato in granito è con ogni pro- babilità l’elemento più interessante dal punto di vista della datazione. Chiesa di S. Barbara, costruita tra la fi ne del XV secolo e l’inizio del XVI, é rivolta ad oriente su di una piccola altura posta al centro del paese La facciata presenta tre portali in granito ed una tor- re campanaria a pianta quadrata. L’interno a tre navate, con campate in granito, racchiude 10 altari e custodisce 12 statue: S. Barbara, S. Vittore, Cri- sto Risorto, S. Francesco, S. Giuseppe, Madonna Del Rosario, Addolorata, Cuore Di Gesù, S. Ge- Davoli Daulis, a sua volta mutuato da Dauli città della rardo, Madonna Del Carmine, Madonna Del Buon Focile da dove sarebbero giunti i primi coloni. Da- Consiglio, Madonna Del Trono, L’immacolata. DATI SULLA CITTA’ voli fu in parte soggetta alla Certosa di Serra San Popolazione: 5.494 (M 2.725, F 2.769) Bruno, come testimonia la presenza di contrada Manifestazioni e ricorrenze: Densità per Kmq: 213,5 “Certosa”, che insieme con Felluso, Case Sparse Superfi cie territoriale: Kmq. 25,73 e frazione Marina, connotano il territorio davole- Agosto Fhera da ruga Altitudine: 401m. s.l.m. se. Inizialmente sottoposto al principe di Satriano, Provincia: Catanzaro nel 1811 venne elevato a capoluogo, di un cir- Comunità montana: Versante Jonico condario comprendente i Comuni di Satriano, S. Denominazione abitanti: davolesi Sostene, S. Andrea. Presenti anche tracce del pas- Municipio: Corso V.Veneto Tel. 0967 - 535674 saggio dei Monaci basiliani, provenienti dall’Asia Sorge sul versante orientale del massiccio delle Minore, che fondarono alcuni eremi nel corso del Serre, alle falde del monte Trematerra, nell’alta IX secolo. Fu colpito duramente dal terribile ter- valle del torrente Pegade. Arroccato su una col- remoto del 1783 che ne dimezzò la popolazione. lina a 400 m sul livello del mare, domina il golfo Oggi conserva le suggestive viuzze e i magnifi ci di Squillace. Edifi cato a partire dall’anno 1000, da portali in granito opera degli artisti serresi che a abitanti, che a causa della malaria e delle incur- Davoli operarono per lunghi anni. sioni saracene, dalla costa si trasferirono in col- Da visitare: Chiesa di Santa Caterina lina. Secondo alcuni il toponimo deriverebbe da Costruita intorno al 1300, presenta una facciata composta da 4 bifore e da un portale in granito.

- 48 - - 49 - Da vedere: Da lunedi a venerdi dalle ore 15,30 alle ore Chiesa Santa Maria delle Grazie, eretta nel 1594 18,30 subì notevoli danni a causa dei molteplici terre- moti che funestarono il territorio. Più volte ri- maneggiata e restaurata presenta un altare con un pregevole tabernacolo marmoreo, una sette- centesca statua lignea raffi gurante Sant’Antonio, un Battistero marmoreo con cappello ligneo inta- gliato, un’ Acquasantiera marmorea settecentesca e due Ostensori argentei, opera, di artisti senesi del ‘700.

La Chiesa del Santissimo Rosario, originariamen- te Cappella gentilizia edifi cata nel 1611, conserva all’interno una icona secentesca raffi gurante la Madonna del Rosario.

Manifestazioni e ricorrenze: monte Pecoraro e monte Crocco. Immerso nella festa in onore del patrono, Sant’Antonio di Pado- lussureggiante foresta di faggio ed abete bianco, va, la domenica successiva al 13 giugno. presenta due caratteristiche peculiari, quella di Festa SS.Maria del Carmelo prima domenica di possedere un territorio ricoperto per il 90% da agosto boschi e quella di far scorgere in lontananza il Festa SS. Maria del Rosario seconda domenica di Fabrizia mare Jonio. Fondato nel 1591 dal principe Fabri- settembre zio Carafa, che vi fece costruire una dimora genti- Fiere: DATI SULLA CITTA’ lizia, vide mutare, in omaggio al principe, l’origina- - di Sant’Antonio di Padova dal 13 giugno fi no alla Popolazione: 2.689 (M 1.315, F 1.374) rio toponimo “Prunari”, in Fabrizia. Il sito, donato domenica successiva; Densità per Kmq: 69,3 ai Carafa per i servigi prestati durante la battaglia - della Madonna del Carmine il sabato precedente Superfi cie territoriale: Kmq. 38,78 di Lepanto, fu inizialmente sottoposto a Castelve- la prima domenica di agosto; Altitudine: 950 s.l.m. tere, l’attuale . Passato successivamente - della Madonna del Rosario il sabato precedente Provincia Vibo Valentia sotto il controllo di Roccella divenne comune au- la prima domenica di settembre. Comunità montana: Serre Calabre tonomo e gli vennero assegnati i territori, che in Mercato: Denominazione abitanti: Fabrizioti seguito vedranno sorgere, Mongiana, Nardodipa- martedì. Municipio: Via O. Costa ce, S. Todaro, Cassari, Prateria, Ragona’. L’origina- Tel. 0963/314001 - Fax 0963/314172 rio territorio fu fortemente ridimensionato con il Biblioteche: Sorge al centro della conca montana che forma decreto reale del 1852 che riconobbe tra l’altro a Biblioteca comunale contiene 1500 libri l’alto bacino della fi umara Allaro, a ridosso di Mongiana lo status di comune autonomo. Accessibilità

- 50 - - 51 - la storica tenuta del la Ferdinadea, la cittadella in- vale era costituita, in origine, da 3 villaggi: chiamati dustriale inaugurata da Ferdinando II di Borbone, S. Foca, Cartopoli, Clapani, dipendenti dai Sylda nel 1833, per la produzione di armi e materiale signori di . Fu successivamente sottoposta ferroso. Nello stesso sito venne edifi cata una te- alla signoria dei Sanseverino di Marsico, dei Ruffo nuta di caccia, con alloggiamenti, stalle e chiesa. di Montalto, dei Mendoza e dei De Silva. Distrutta L’area è interessata da alcuni resti di archeologia dal terremoto del 1783. Ebbe un grande convento industriale come l’altoforno a manica di Chiesa dei PP.Agostiniani che sorgeva in un luogo chia- Ferdinandea vecchia, le dighe e le condotte forzate della di- Francavilla Angitola mato S.Croce e del quale rimangono resti visibili smessa centrale idroelettrica di Bivongi. sulla rotabile Francavilla-Filadelfi a. Il complesso boschivo de la Ferdinandea ha A valle è invece possibile ammirare, in tutto il DATI SULLA CITTA’ Da visitare: un’estensione di 11 mila ettari ed è situato al con- loro splendore, le cascate del “Marmarico” che Popolazione: 2.357 (M 1.169, F 1.188) Resti del cinquecentesco convento dei Padri Ago- fi ne tra le province di Vibo Valentia e Reggio Ca- dopo un salto di novanta metri seguono il corso Densità per Kmq: 83,4 stiniani, in località “Gorna Santa Croce” . labria. L’incommensurabile patrimonio di alberi del torrente Ruggiero che si tuffa nel mare Ionio. Superfi cie territoriale: Kmq. 28,25 - Chiesa parrocchiale, dedicata a San Foca presen- di alto fusto appartiene in parte al demanio, ed in Altitudine: 290 m. s.l.m. ta facciata ottocentesca parte ai comuni ed ai privati. Il bosco di Ferdinan- Provincia: Vibo Valentia - Torre di Mezzapraia, eretta dai vicerè spagnoli nel dea é caratterizzato dalla presenza diffusa di abeti Denominazione abitanti: Francavillesi XVI secolo con la funzione di vedetta costiera. e faggi che danno una connotazione scientifi ca di Municipio: P. SOLARI Tel. 0968/722068 Festa: Seconda domenica di agosto in onore del grande rilevanza. Sorge in cima alla dorsale che divide le valli del rio patrono San Foca All’interno di questa vasta cintura forestale sorge Talagone e del Fiumicello. Di fondazione medioe- Musei: Museo “G. B. Scalabrini” fondato nel 1995,

- 52 - - 53 - risalenti agli inizi novecento. Pregevoli le statue provenienti da botteghe artigiane Serresi e Napo- letane. Vi si conserva una quattrocentesca croce astile proveniente dal convento Basiliano di San Pietro Spano, distrutto dal sisma del 1783. L’altare Maggiore policromo in legno intagliato verniciato in oro .

Vivaio Ariola sorge nella parte alta del comune in prossimità della Frazione “Ariola”; si estende per circa 12 ettari ed è interessato da oltre 300 varietà di piante. In località Fontevecchia, Vecchio Nucarella, Ciano e Timpaneju d’Ariola vi sono sorgenti di acqua oligo-minerale.

Manifestazioni e ricorrenze: festa di S. Sebastiano Martire, il 20 gennaio Madonna del Carmelo, il 16 luglio; raccoglie reperti che testimoniano il fenomeno repotamo. Secondo il Barrio il toponimo derive- San Rocco il 16 agosto. dell’emigrazione. rebbe da Sacra Carne. Inizialmente Casale di Are- na, ne seguì le vicende. Dominio dei Concublet Mercato: Accessibilità: Su richiesta. fi no al 1678, passò agli Acquaviva d’Aragona e poi Lunedì e Venerdì Indirizzo: Palazzo Mannacio - Francavilla Angitola (VV) ai Caracciolo di Gioiosa. Andato quasi completa- Telefono - 0963.391221 mente distrutto a seguito del terremoto del 1783, Numeri utili: fu riedifi cato sulla sponda del fi ume Morano. Ele- GUARDIA MEDICA Gerocarne vato a Comune nel 1811 subì gravi danni in segui- (Notturna e festiva) to all’alluvione del 1844. Caratteristica peculiare Tel. 0963.355312 DATI SULLA CITTA’ è la lavorazione della terra cotta. Popolazione: 2.498 (M 1.248, F 1.250) Da vedere: Densità per Kmq: 55,6 Chiesa di Santa Maria de Latinis, di fondazione Superfi cie territoriale: Kmq. 44,93 medievale, rifatta dopo il terremoto del 1783, Altitudine: 241 m. s.l.m. conserva una Croce astile, risalente al XV secolo Provincia Vibo Valentia ed una statua lignea raffi gurante Santa Rita opera Comunità montana: Alto Mesima del De Lorenzo; Denominazione abitanti: gerocarnesi Municipio: Piazza Municipio - Tel. 0963/356100 Chiesa di San Sebastiano Martire di fondazione Sorge su uno sprone alla confl uenza di due rami medioevale, sottoposta a diversi rimaneggiamenti sorgentizi del torrente Morano, affl uente del Ma- presenta alcuni affreschi di Sampietro da Messina,

- 54 - - 55 - capace di ospitare diverse persone. Sorta intorno al festa di S. Agazio, 16 gennaio; 1870 ad opera di alcune famiglie provenienti da S. Todaro di Nardodipace, Fabrizia, Campoli, Ragonà e festa della Madonna del Carmine, domenica suc- Mongiana, attratte dalla ricchezza dei boschi circo- cessiva al 16 luglio; stanti. Fino alla fi ne degli anni sessanta fu raggiungi- bile solo a piedi o a dorso di mulo. Subì gravi danni Festa di S. Maria dell’Assunta, 15 agosto a causa delle continue alluvioni che ne funestarono Festa di. S. Rocco, domenica successiva all’Assunta la storia. L’ultima nel 1972 indusse i più a lasciare Pietracupa per ritirarsi a monte dove a partire dagli Fiere: anni cinquanta alcune famiglie avevano dato vita ad Il giovedì prima della festa, lungo il corso del tor- un piccolo villaggio, Elce della Vecchia. rente, si svolge la fi era degli animali; gli altri giorni Da vedere: c’è invece la fi era paesana. Chiesa di Sant’Agazio, sorta in epoca Barocca, presenta un’interessante facciata di stampo neo- classico ed un portale settecentesco in granito, opera di artisti serresi. Al suo interno è possibile ammirare un altare in marmi policromi ed il sof- fi tto decorato con affreschi ottocenteschi. Tre le Denominazione abitanti: guardavallesi cappelle interne; in quella di destra si trovano la Municipio: Via R. Salerno Tel. 0967/82067 statua lignea ed il reliquiario di Sant’Agazio. Nella parete di sinistra si apre la cappella dei Vescovo Ubicato sul versante orientale del Massiccio delle Pietro Spedalieri, sopra l’altare la «Madonna del Serre, in una valle circondata da colline, alle falde Rosario» pala d’altare di Tommaso Martini dei orientali dei monte Pecoraro é delimitata dalle 1713. fi umare Assi e Lunari ed attraversata al centro dal Chiesa della Madonna dell’Assunta, in origine torrente PatèlIa. annessa ad un monastero basiliano del quale ri- Sorto intorno al IX secolo quando gli abitanti mangono pochi ruderi, custodisce un crocifi sso in Guardavalle della costa, per sfuggire alle incursioni saracene, legno, opera quattrocentesca, di maestri serresi. DATI SULLA CITTA’ si trasferirono in una vallata che ancora oggi im- pedisce di vedere il paese se non quando si giun- Centro storico con i palazzi gentilizi impreziositi ge nell’immediata prossimità. Divenuto casale di dalle opere in granito e in ferro battuto, realizzate Popolazione: 5.290 (M 2.583, F 2.707) Stilo fu elevato a comune nel 1811. Immerse del da abili artigiani serresi. E’ possibile ammirare i Densità per Kmq: 87,6 cuore del bosco sorgono le frazioni di Pietracupa portali risalenti al tardo ‘700 e ai primi decenni Superfi cie territoriale: Kmq. 60,40 ed Elce della Vecchia. dell’800. Altitudine: 224 m. s.l.m. Provincia: Catanzaro Pietracupa Manifestazioni e ricorrenze: Comunità montana: Versante Jonico Deve il nome ad una ciclopica formazione granitica

- 56 - - 57 - Da visitare: Oasi WWf del Lago Angitola, zona umida di im- Accessibilità portanza internazionale istituita nel 1975, con la Da lunedi a venerdi dalle ore 9,00 alle ore 12,00 ricca avifauna costituita da aironi, anatre, cormo- Apertura pomeridiana martedi e giovedi dalle ore rani, ecc... 15,00 alle ore 18,00. Ruderi di Crissa Associazioni: Chiesa Matrice impreziosita da decorazioni ba- Pro Loco: 0963.293155 rocche e da un cinquecentesco tabernacolo mar- Numeri utili: moreo GUARDIA MEDICA Chiesa di Maria SS. della Provvidenza 0963.253399 Chiesa di Santa Maria della Pietà, presenta opere pittoriche la “presentazione di Gesù al tempio”, di FARMACIA Carmelo Zimatore; la “deposizione dalla croce”, Via Bellavista di Paolo Colloca Tel. 0963.253066

Manifestazioni e ricorrenze: FARMACIA 16 agosto Festa in onore del Patrono, San Rocco Via Stefano orlando Agosto Sagra dei “Fileja” e degli antichi sapori Tel. 0963.253662 Settembre Sagra della salsiccia Comunità montana: Musei: CARABINIERI (Caserma) Denominazione abitanti: Maieratani Nel Museo della Civiltà Contadina sono conser- Via V. Veneto Municipio: via Cavour Tel: 0963.253017 vati utensili artigianali e agricoli, suppellettili e co- Tel. 0963.253018 stumi tradizionali. Sorge nei pressi di un affl uente del fi ume Angitola, Indirizzo: il toponimo deriverebbe da Macherato termine Strada per (presso Scuola Media Stata- greco che indica “battaglia sacra”. Con ogni pro- le) babilità i primi abitanti furono cittadini di Crissa, Telefono colonia greca fondata da Crissei provenienti da 0963.253047 Locri Epizephirii. Nel 950 fu sottoposta ad un de- Accessibilità: vastante saccheggio ad opera dei saraceni. Casale Da lunedi a sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30 Maierato della Baronia di Rocca Angitola, a partire dal 1303 Biblioteche: appartenne a Ruggero di Lauria, passò poi ai San- DATI SULLA CITTA’ severino, nel 1505 venne acquistata dai Mendoza, Biblioteca comunale contiene 3500 volumi. Popolazione: 2.247 (M 1.098, F 1.149) infi ne dai Silva che la tennero fi no al 1806. Venne Densità per Kmq: 56,3 ricostruita dopo il terremoto del 1783. Indirizzo: Superfi cie territoriale: Kmq. 39,91 Numerose sono le sorgenti di acqua oligomine- Palazzo Comunale Altitudine: 258 m. s.l.m. rale in località Pime, Mantinea e Lavatoio Mon- Telefono: 0963.253017 Provincia Vibo Valentia tesano.

- 58 - - 59 - Corso Vittorio Emanuele III, 73 Da visitare: Tel. 0963.311148 Resti delle Fonderie Borboniche con uno degli altiforni ancora visibile; A.S.L. Fabbrica d’armi con l’ingresso caratterizzato da Corso Vittorio Emanuele III due colonne, in stile dorico, sormontate da un ar- Tel. 0963.311214 chitrave, il tutto realizzato in ghisa; GUARDIA MEDICA Chiesa delle Grazie custodisce San Ferdinando Tel. 0963.311214 in preghiera” pala d’altare dipinta ad olio su tela della metà del sec. XIX, dono di re Ferdinando II, opera del Simonetti;

Villa Vittoria sede del Corpo Forestale dello Sta- to si estende su 400 ettari gran parte dei quali adibiti a giardino botanico ed a sentieri faunistici con mufl oni, daini cinghiali e caprioli. Al suo inter- no sono presenti numerosi sentieri naturalistici: Provincia: Vibo Valentia Sentiero delle piante offi cinali; Sentiero geologico; Comunità montana: Serre Calabre Sentiero botanico; Sentiero faunistico; Sentiero Denominazione abitanti:Mongianesi dei frutti perduti; Municipio: VIA VITTORIO EMANUELE III Tel. 0963/311087 Le riserve naturali biogenetiche “Cropani-Mico- Sorge, immersa nel verde, alle pendici del Mon- ne” e “Marchesale” , ospitano importanti specie te Pecoraro. Fondata nel 1771, sul territorio di arboree. Fabrizia, la sua origine è legata alla costruzione Area attrezzata, Sambuco con il caratteristico delle Regie Ferriere, volute da Ferdinando IV di lago artifi ciale.. Borbone per dare impulso alle attività industriali del Regno di Napoli. Nel 1809 venne impianta- Manifestazioni e ricorrenze: ta la fabbrica d’armi ove veniva prodotto il fuci- San Rocco, il 16 agosto le modello “Mongiana”, in dotazione all’esercito Santa Maria delle Grazie, 1 e 2 luglio. Mongiana napoletano. Divenuto comune nel 1852, dovette subire le pesanti conseguenze dell’unità d’Italia Numeri utili: DATI SULLA CITTA’ che culminarono nella chiusura degli stabilimenti STAZIONE FORESTALE Popolazione: 881 (M 445, F 436) siderurgici. Oggi è una caratteristica località im- Coordinamento Provinciale Densità per Kmq: 42,6 mersa tra i boschi e attraversata da ricchi corsi Via Roma - Tel. 0963/311114 Superfi cie territoriale: Kmq. 20,70 d’acqua e sorgenti oligominerali in località San FARMACIA Altitudine: 925 m. s.l.m. Nicola, Ciaramida e Limi.

- 60 - - 61 - prezioso ciborio cinquecentesco, pezzo supersti- te del corredo parrocchiale della Chiesa distrutta Accessibilità dal terremoto del 1783 ed alcune statue lignee Da lunedi a venerdi dalle 9,00 alle 13,00 del sec. XVIII Manifestazioni e ricorrenze: Chiesa del Rosario, edifi cata nel corso del XIX San Sebastiano - 20 gennaio secolo, conserva una tela di Tommaso Martini raf- Maria SS. del Soccorso - prima domenica di lu- fi gurante la della Madonna del Rosario glio Maria SS. del Carmelo - 16 luglio Centro Storico con le tipiche viuzze, i palazzotti San Rocco - 16 agosto nobiliari e le caratteristiche maschere apotropai- SS. Crocifi sso - 14 settembre che. Maria SS. del Rosario - prima domenica di otto- Musei: bre Museo della civiltà contadina e artigiana della Ca- labria, ospitato nel secentesco Palazzo Amoroso. Fiere: Conserva circa 3000 pezzi tra cui un rarissimo il 2 maggio; Giovedì, Venerdì, Sabato Domenica e torchio ligneo, alcuni pesi di telaio del II secolo Lunedì precedente la prima Domenica di luglio. a.c., oltre ad una preziosa collezione di costumi Altitudine: 270 m. s.l.m. tradizionali, provenienti da Tiriolo, San Nicola da Mercato: Provincia Vibo Valentia Crissa e ogni Martedì e Sabato. Comunità montana: Serre Calabre Indirizzo: Denominazione abitanti: Monterossini Via Marconi, 82 - Monterosso Calabro (VV) Associazioni: Municipio: Via G. Marconi, 42 Tel. 0963/325002 Telefono: Pro Loco tel. 0963/326053) 0963.326053 Numeri Utili Sorge alle pendici del monte Coppari da dove FARMACIA domina il bacino artifi ciale dell’oasi naturalistica Accessibilità Via Milite Ignoto del ago Angitola. Presenta la caratteristica costru- Da lunedì a sabato dalle 10,00 alle 12,00 e dalle Tel. 0963.325027 zione a gradinate, con viuzze strette e scalette 17,00 alle 18,00 esterne. Di origine incerta, lo si fa risalire a un CARABINIERI vecchio maniero costruito in posizione strategica Biblioteche: Via Regina Margherita - Tel. 0963.325003 per consentire avvistamenti a lunga distanza. Fu Biblioteca comunale contiene 2.395 volumi buo- casale della Baronia di Castelmonardo e nel se- na parte dei quali interessano la storia locale e GUARDIA MEDICA Monterosso Calabro condo decennio del XVI sec. passò ai Pignatelli di della Calabria. Via Regina Margherita, 76 Monteleone. Le località Brigante-Parrera-Barone Indirizzo: Tel. 0963.325557 DATI SULLA CITTA’ sono ricche di sorgenti d’acqua oligo-minerale. Via Marconi - Monterosso Calabro (VV) Popolazione: 2.042 (M 976, F 1.066) Telefono: Densità per Kmq: 112,4 Da Visitare: 0963.325002 Superfi cie territoriale: Kmq. 18,16 Chiesa di Maria del SS. Soccorso custodisce un

- 62 - - 63 - monumenti principali di Nardodipace. Costruita A.S.L. - Via Case Sparse (Cassari) dopo la tragica alluvione del 1955 , ospita impor- Tel. 0963.314901 tanti opere in ceramica di Andrea Cascella. A.S.L. - Piazza Municipio - Tel. 0963.313135 Chiesa della Madonna della Natività Costruita alla FARMACIA - Via Cavalieri, 1 - Tel. 0963.3 fi ne del diciottesimo secolo, nella frazione Vec- CARABINIERI: Piazza Municipio, 5 chio Abitato, presenta elementi di chiara ispira- Tel. 0963.31200113131 zione barocca, custodisce le statue di Santa Lucia e di San Rocco, oltre ad un complesso marmoreo della Madonna della Natività. Chiesa della Madonna dei Poveri, frazione di Ra- gonà. Sulla facciata, è collocato un portale ligneo sormontato da una fi nestra in vetro policromo. L’altare ospita la statua di Maria SS. dei Poveri. Cu- stodisce le statue della Sacra Famiglia e di Santa Lucia. Monoliti, situati in località “sambuco”, di incerta origine antropica, potrebbero risalire al V-III mil- lennio A. C.. Il complesso articolato in due siti che Superfi cie territoriale: Kmq. 32,75 sorgono a breve distanza è costituito da strutture Altitudine: 1086 m. s.l.m. megalitiche di rilevanti dimensioni. La prima delle Provincia: Vibo Valentia due strutture é alta circa 10 metri con una base Comunità montana: Serre Calabresi di 20, la seconda, ha un’altezza di 4 metri ed una Denominazione abitanti: Nardodipacesi o Nardo- base di 6. pacesi Manifestazioni e ricorrenze: Municipio PIAZZA MUNICIPIO Festa di Maria Bambina, l’ultima domenica di lu- Tel. 0963 - 313092 [email protected] glio; Sorge sul versante ionico delle Serre a 1.086 me- Festa di San Rocco, Il 16 agosto tri sul livello del mare, presenta un’articolazione Festa della Madonna della Montagna seconda do- comunale strutturata in frazioni: Nardodipace - menica di agosto; Capoluogo, Cassari, Vecchio abitato, Santo Todaro, Festa della Natività, 8 settembre; Ragonà. In origine luogo di sosta per i pastori du- Festa della Madonna dei Poveri, terza domenica rante la transumanza, venne lentamente popolato di settembre; fi no al 1783 allorquando il devastante terremoto Festa di San Teodoro, prima domenica di novembre Nardodipace indusse molti abitanti di Fabrizia a trovarvi rifugio. Numeri utili: DATI SULLA CITTA’ Divenuto popolosa frazione di Fabrizia, nel 1901 GUARDIA MEDICA - Via Roma venne elevato a comune autonomo. Tel. 0963.313135 Popolazione: 1.477 (M 749, F 728) Da Visitare: Densità per Kmq: 45,1 Chiesa Madre della Natività rappresenta uno dei

- 64 - - 65 - dal fi ume Napeo, oggi Angitola, per altri dalla sua po- marinare. sizione sul ciglio, in dialetto “pizzu”, di una rupe. Nel Manifestazioni e ricorrenze: 1480, sulle originarie fortifi cazioni venne edifi cato il - 23 aprile in onore del Patrono, San Giorgio; castello ove, nel 1815, venne fucilato l’ex re di Napoli, - ultime due domeniche di maggio San Francesco di Gioacchino Murat. Tra le produzioni di assoluto rilievo Paola; una menzione particolare la merita il tartufo gelato - 8 settembre Madonna delle Grazie, Da Visitare: - I luglio festival del mare, con spettacoli, intrattenimen- Cattedrale di San Giorgio, aperta al culto nel 1632, ti e degustazioni della gastronomia locale; vi vennero tumulate le ossa di Murat. Al suo interno Fiera: 1° novembre. conserva una statua marmorea della Madonna del Museo Provinciale Murattiano: Sorto nel 2003 all’in- Popolo, opera cinquecentesca della scuola del Gagini; terno dell’omonimo castello, ospita una sezione numi- un San Francesco d’Assisi, scultura in marmo della smatica , una archivistica con una Biblioteca Tematica stessa scuola, un Antonio di Padova, in marmo bian- Murattiana e Napoleonica, stampe e piante del Castel- co di Carrara, ascrivibile a scuola siciliana gaginesca del lo, copie e riproduzioni di cimeli murattiani, una mostra ‘500; una S. Caterina d’Alessandria, scultura in marmo permanente di manichini in costume che ricostruisco- cinquecentesca, un crocifi sso ligneo, tradizionalmente no gli ultimi momenti di vita di Murat, dalla prigionia, detto “Il Padre della Rocca” proveniente da Rocca An- alla fucilazione. gitola, città distrutta dal terremoto del 1614. Pregevole Popolazione: 8.596 (M 4.263, F 4.333) la Cappella Reale, fatta costruire da Ferdinando II di Pizzo (Vibo Valentia) Densità per Kmq: 384,8 Borbone nel 1832. Castello Murat Piazza B. Mugolino Densità per Kmq: 22,34 La chiesetta di Piedigrotta, interamente scavata nel tufo Tel. - Fax 0963.532523 Superfi cie territoriale: Kmq. 44 di una grotta naturale presso la scogliera di Piedigrotta, E-mail: [email protected] Altitudine: 749 m. s.l.m. presenta le caratteristiche sculture ricavate dal tufo. Accessibilità: Provincia Vibo Valentia Chiesa di San Sebastiano, fondata intorno al XVI se- 9.00-13.00 e 15.00-19.00 tutti i giorni; nei giorni pre- Denominazione abitanti: pizzitani o napitini colo conserva statue che riproducono scene della Via festivi e festivi anche di sera e in estate fi no a tarda Municipio: VIA NAZIONALE T el. 0963 - 534289 Crucis. notte. Ingresso 2,00 intero 1,00 ridotto, gratuito per Sorge sul costone di una roccia di tufo a strapiombo Chiesa di San Francesco di Paola e Convento dei Mini- bambini fi no a 6 anni, anziani e residenti. sul mare. Secondo la tradizione, venne edifi cata sulle mi, edifi cati nella seconda metà del XVI secolo custo- Museo del Mare rovine della colonia Focese di Napitia. Distrutta da un discono statue lignee di scuola napoletana. Il Museo del Mare è diviso in due sezioni: la prima attacco saraceno, sarebbe stata ricostruita dai supersti- Chiesa delle Grazie sotto unico tetto e unica facciata raccoglie vari utensili per la costruzione delle barche, ti agli inizi del X secolo. Nel 1363 alcuni monaci basiliani con quella del Purgatorio, solo esempio del genere in nonché attrezzi per la pesca; la seconda è dedicata costruirono nella zona un monastero, mentre raccogli- Calabria, fondata nel 1651, nota come chiesa dei Morti, ospita 100.000 conchiglie provenienti da tutti i mari del tori di corallo, provenienti da Amalfi , vi edifi carono la nel suo sottosuolo, furono rinvenute numerose nicchie mondo, spugne, madrepore, crostacei, scheletri di ceta- chiesa delle Grazie, poi divenuta chiesa del Carmelo. con vaso su cui pendevano, appesi a gancio, numerosi cei e alcuni squali imbalsamati, di particolare interesse i Pizzo Calabro Sotto gli Angioni divenne un importante avamposto scheletri. clypeaster di un milione di anni fa. contro le scorribande saracene. Opinioni discordi per- Chiesetta della Madonna della Neve. DATI SULLA CITTA’ mangono sull’origine del nome: per alcuni deriverebbe Centro storico Con le tipiche viuzze delle cittadine Gastronomia: la “frosa”, frittata ripiena di salame, “zzi-

- 66 - - 67 - saracene, che vollero conservare nel toponimo la testimonianza della loro origine. L prime no- Biblioteche: tizie documentate risalgono al 1316, anno in cui Biblioteca comunale , gestita dalla Pro Loco con- in un registro viene segnalata la presenza di una tiene 1.800 libri ferriera. Nel 1601 Girolamo Marafi oti nel suo li- presso Scuola Media Pizzoni bro sulla descrizione della Calabria indica Pizzoni Accessibilità lunedì, mercoledì e venerdì come “luogo dove per la comodità dell’acqua si Dalle ore 17,00 alle ore 19,00 fa la carta”. Feudo dei Carafa appartenente alla Numeri Utili: baronia di passò successivamente al FARMACIA convento dei Domenicani di Soriano, divenendo Via T. Campanella comune nel 1799. Tel. 0963/358131

Da Vedere: GUARDIA MEDICA “Fontana della Sirena” opera in pietra realizzata 0963/358688 da Giuseppe Drago nel 1840. Chiesa di San Nicola, “La consegna delle chiavi” dipinto settecentesco ad olio di scuola napole- tana. ringuli” e ricotta; il Tartufo gelato Chiesa di San Francesco, quattrocentesca croce DATI SULLA CITTA’ astile in lamine d’argento. Numeri utili: Popolazione: 1340 Chiesa della Madonna delle Grazie, statua in le- A.S.L. N.8 - Via Nazionale, 1 - Tel. 0963.476111 Densità per Kmq: 57,7 gno da taluni attribuita al Gaggini, ma con ogni Superfi cie territoriale: Kmq 23,23 probabilità opera settecentesca del napoletano CARABINIERI (Stazione) - Ctr. S. Antonio Altitudine: 280 m. s.l.m Mancini. Tel. 0963.534466 Distanza da Vibo Valentia: 22 Denominazione abitanti: Pizzonesi Manifestazioni e Ricorrenze: GUARDIA MEDICA - (Notturna e festiva) Municipio: Via Indipendenza Madonna delle grazie seconda domenica di luglio Tel. 0963.534012 Tel. 0963/358087 San Francesco seconda domenica di Agosto; Madonna del Rosario ultima domenica di ottobre, POLIZIA MUNICIPALE - Tel. 0963.534286 “Sta situato detto Casale in un poco di Valle sot- con la tradizionale “gara del gallo” e dell’”uva”. to la montagna, esposta Mezzogiorno, e parte a San Nicola di Bari il 6 dicembre FARMACIA - Via G. Garibaldi - Tel. 0963.531148 levante, godendo poco del Ponente per la monta- FARMACIA- Via Nazionale, 10 - Tel. 0963.531110 gna che l’occupa”. Così ne descriveva la posizione - Fiera 2 luglio FARMACIA - Via Nazionale, 59 geografi ca Antonio Tango alla fi ne del XXII secolo. - Mercato: martedì Tel. 0963.531579 / 533228 Situato sul versante tirrenico dell’altopiano0 delle - Sagra della Castagna nel mese di ottobre Serre, fu fondato, con ogni probabilità, da genti - Allestimento presepi rionali nel mese di dicem- Pizzoni fuggite da pizzo Calabro, a causa delle incursioni bre

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to del 1783, ricostruito in quattro frazioni: Cellìa, FARMACIA: Via Provinciale Tel. 0963.321134 Polia Menniti, Poliolo, Trecroci che, assieme alle con- San Sostene trade di Lia, Faldella, e Piano Bosco, costituiscono DATI SULLA CITTA’ l’agglomerato urbano. Suggestiva e selvaggia la DATI SULLA CITTA’ Popolazione: 1.317 (M 639, F 678) faggeta del bosco Montagna. In contrada Camarda Popolazione: 1.114 (M 517, F 597) Densità per Kmq: 41,4 vi è una sorgente di acqua oligominerale Densità per Kmq: 34,9 Superfi cie territoriale: Kmq. 31,78 Da visitare: Superfi cie territoriale: Kmq. 31,92 Altitudine: 420 m. s.l.m. Chiesa dell’Immacolata (1605), Altitudine: 470 m. s.l.m. Provincia: Vibo Valentia Palazzo Amoroso (1784-1818) Provincia: Catanzaro Comunità Montana delle Serre Calabre Santa Croce miracolosa. Comunità montana: Versante Jonico Denominazione abitanti:Poliesi Manifestazioni e Ricorrenze: Municipio: V. MARCONI 2 Tel. 0967 - 533254 Municipio: P. DOTTORI PIZZONIA Tel. Agosto Festa della Madonna del Buon consiglio 0963/321091 - Fax 0963/321167 Settembre Festa della Madonna di Loreto Sorge sul versante orientale delle Serre, su un ri- Sorge sul versante tirrenico delle Serre; di origine Fiera: Venerdì e Sabato precedente la quarta Do- piano alla sinistra della media valle della fi umara greca, secondo alcuni il toponimo deriverebbe da menica di settembre. Alaca. Le origini vanno fatte risalire alle continue polìs, per altri dal greco Polieno che giunto presso Mercato settimanale: Martedì. incursioni saracene che, intorno al XVI secolo, l’odierna frazione Trecroci vi si sarebbe stabilito Associazioni: Pro Loco: 0963.321000 costrinsero gli abitanti della costa a cercare un dandole il nome. Numeri utili: rifugio meno pericoloso. La prima denominazio- Casale di Filadelfi a, venne distrutto dal terremo- Guardia Medica: 0963.321157 ne fu Sansoste di Satriano, di cui era casale. Come

- 72 - - 73 - contea di Badolato divenne possedimento dei Manifestazioni e ricorrenze: Conclubet, che la tennero fi no al 1487 quando, festa di Santa Caterina, seconda domenica di lu- a causa della partecipazione alla “Congiura dei glio ed il 25 novembre. Baroni”, vennero privati dei loro possedimenti. festa della Madonna della Neve, prima domenica Diverse casate si successero fi no a1685 quando di agosto; passò ai Marzano che vi edifi carono un castello, festa di S. Gabriele Arcangelo, seconda domenica andato distrutto con il terremoto del 1783. Nel di agosto; 1799 divenne feudo dei Di Francia che lo tennero festa di S. Rocco; 16 agosto; fi no al 1807. festa del SS Rosario, prima domenica di ottobre Acque particolarmente apprezzate sono quelle Numeri utili: che sgorgano in località fonte dello “scarparo Guardia Medica tel. 0967-84307/85010 Da visitare: Carabinieri tel. 0967-783024 Associazioni: Chiesa di Santa Caterina edifi cata nel corso del Associazione “S.Caterina Paese Village” settecento su una preesistente cappella dell’XI S.Caterina dello Ionio (CZ) secolo; presenta una facciata con un timpano Via Corrado Alvaro s.n.c. - Tel. 096783320 triangolare, al cui centro è ricavata una nicchia che ospita una statua marmorea di Santa Cateri- tale appartenne ai Borgia, e quindi ai genovesi Ra- Santa Caterina sullo Jonio na. Interessante l’altare di san Francesco con un vaschieri che lo tennero dal 1609 al 1806. Subì pregevole dipinto ad olio raffi gurante S.Caterina gravi danni in seguito al devastante terremoto del DATI SULLA CITTA’ opera del pittore Luigi Beltrone. 1783. Venne elevato a Comune nel 1811. Popolazione: 2.277 (M 1.110, F 1.167) Chiesa del Rosario inizialmente vocata a San Do- Densità per Kmq: 55,2 menico era annessa ad un convento chiuso nel Da visitare: Superfi cie territoriale: Kmq 41,25 1652. Al suo interno sull’altare maggiore, è pos- Chiesa Parrocchiale intitolata a Santa Maria del Altitudine: 459 m. s.l.m. sibile ammirare una pala secentesca che rappre- Monte Pignatelli dove è custodita una tela set- Provincia: Catanzaro senta San Domenico di Guzman e Santa Teresa tecentesca. Comunità montana: Versante Jonico D’Avila. Castello del quale rimangono pochi resti. Denominazione abitanti: caterisani Municipio: VIA ROMA Tel. 0967 - 84306 Chiesa dell’Immacolata Concezione edifi cata nel Manifestazioni e ricorrenze: Posta all’estremità meridionale del golfo di Squil- XVIII secolo, un tempo annessa al castello dei feu- 16 agosto S. Rocco (Patrono). lace, sul versante jonico delle Serre, fu edifi cata datari, custodisce due tele ad olio raffi gurante la Fiere: Domenica successiva al 16 agosto a partire dal X secolo, in seguito alle devastanti Madonna delle Grazie e dell’Immacolata. incursione Saracene del 986, che indussero nu- Chiesa Matrice dedicata a S.Maria Assunta pre- merose comunità rivierasche a cercare rifugio in senta un prezioso altare settecentesco in marmo collina. Sorta come villaggio fortifi cato fu dotato policromo opera di maestri serresi divenuto oggi di 4 porte d’accesso di cui oggi ne rimane so- monumento nazionale. lamente una, la “Porta dell’Acqua”. Entrata nella

- 74 - - 75 - Sainaro che si trova in prossimità della foce del- San Teodoro, festa patronale 9 novembre. l’Ancinale. Con l’arrivo dei Normanni Satriano Fiere: 26 e 27 Settembre Satriano passo agli Altavilla i cui discendenti la tennero per Serra San Bruno cinque secoli facendola diventare principato con DATI SULLA CITTA’ giurisdizione sui casali di Davoli, San Sostene e DATI SULLA CITTA’ Popolazione: 3.061 (M 1.470, F 1.591) Cardinale. Fu possedimento dei Ravaschieri Fie- Popolazione: 7.093 (M 3.559, F 3.534) Densità per Kmq: 139,0 schi e dei Filangieri. Densità per Kmq: 179,2 Superfi cie territoriale: Kmq. 22,02 Le Chiese: Chiesa Santa Maria d’Altavilla origina- Superfi cie territoriale: Kmq. 39,58 Altitudine: 293 m. s.l.m. rio edifi cio di culto di rito greco-bizantino, ven- Altitudine: 790 m. s.l.m. Provincia: Catanzaro ne riconsacrato al rito latino durante il periodo Provincia Vibo Valentia normanno assumendo il nome in onore al Conte Comunità Montana: Versante Jonico Comunità montana: Serre Calabre Ruggiero di Altavilla. Rimaneggiata con interventi Denominazione abitanti: Satrianesi Denominazione abitanti: serresi successivi venne ricostruita dopo il terremoto Municipio: VIA MARCONI, 5 Tel. 0967/543018 Municipio: PIAZZA C. TUCCI Tel. 09637794 del 1783. In seguito al bombardamento america- Sorge sul versante jonico delle Serre tra le valli Web: http://www.comune.serrasanbruno.vv.it no del luglio 1943 andarono perdute molte delle dell’Ancinale e dell’Ancinalesca. Di origine incerta, Sito alle pendici dei Monte Pecoraio, nella valle secondo alcuni nacque dalla confl uenza dei coloni opere pittoriche, alcune delle quali appartenenti dell’ Ancinale, alla medesima distanza, 42 Km, dal- greci, che abbandonata l’antica Cecino, tra il VII a Mattia Preti. lo Ionio e dal Tirreno, può essere considerato il e l’VIII, a causa della distruzione araba, si rifugia- Manifestazioni e ricorrenze: capoluogo di tutta la regione delle Serre ed uno rono in un sito meglio difendibile. A supporto di Festa dei SS Medici Cosma e Damiano, 26 e 27 dei punti di maggiore interesse della Calabria. tale tesi lo stesso nome deriverebbe dalla località settembre;

- 76 - - 77 - Deve la propria origine a Brunone di Colonia terremoto del 1783. Dal punto di vista artistico a tutto tondo proveniente dalla vecchia certosa. San Gregorio e San Bonaventura, opera del pitto- che, giuntovi nel 1091, edifi cò il proprio eremo su particolare rilievo rivestono i bassorilievi che si A sinistra, di fronte alla sagrestia, la balaustra del- re serrese Federico Bosco. terreni donatigli dal conte Ruggero il Normanno. trovano alla base delle statue. Al centro della na- l’organo, in marmo traforato, impreziosito dagli Chiesetta di San Rocco Edifi cata alla fi ne dell’800 Fino al 1765 fece parte del feudo della Certosa. vata è ubicato il Pergamo, opera catalogata fra i stemmi certosini capolavoro secentesco di ori- sulle rovine di una cappella preesistente, custodi- Le origini dell’abitato risultano alquanto incerte monumenti nazionali d’Italia, realizzato in sottili gine certosina. Il pavimento marmoreo, montato sce una statua lignea, opera del serrese Antonio taluni ipotizzano che il primo insediamento ur- foglie di legno. Nella navata sinistra si trova una nel 1835 dopo essere stato rimosso dalla chiesa Scrivo ed una tela raffi gurante San Giuda Taddeo, bano sviluppatosi all’ombra della Certosa vada statua lignea raffi gurante San Giuseppe opera ot- conventuale della Certosa, dove era giunto da opera del pittore serrese Venanzio Pisani. ricercato nella donazione fatta a San Bruno dal tocentesca del serrese Vincenzo Zaffi no. Nella na- Roma nel 1564. Centro storico impreziosito da molti portali in Conte Ruggero di circa duecento congiurati. Per vata di destra un San Francesco d’Assisi ed un San La Chiesa dell’Assunta di fondazione medievale è pietra, loggette e ringhiere in ferro battuto opera altri ed è l’ipotesi più probabile, sarebbe nato Biagio, opere Lucchesi del settecento. Di scuola il primo edifi cio sacro eretto nel centro abitato. e frutto di un’antica tradizione artistica. come fi liazione della vicina Spadola, abitata prima napoletana è la cinquecentesca Santissima Trinità, La struttura attuale risale al 1794. Caratterizza- La Certosa della venuta di S. Bruno. La terza ipotesi lo vuole opera pittorica ad olio su tela; bella anche la tela ta dalla tipica facciata in granito locale, presenta sorto dagli abitanti di tre villaggi Roseto, Sant’An- tardo-rinascimentale “Il martirio di Santo Stefa- l’interno a navata unica decorato da pregevoli Il punto di maggiore richiamo è la Certosa, primo drea e Vingi, andati distrutti per cause non pre- no”. Interessanti la statua lignea raffi gurante un stucchi ottocenteschi in parte eseguiti su disegno Convento Certosino in Italia e il secondo di tutto cisate. Il toponimo che rimanda alla presenza di Cristo crocefi sso realizzata da Antonio Scrivo. dell’architetto Giuseppe Maria Pisani. Interessan- l’Ordine, che sorge in un pittoresco bosco alla alcune segherie venne completato nel 1863 con Chiesa dell’Addolorata (1721), realizzata in gra- te il dipinto collocato sulla volta, raffi gurante l’As- periferia di Serra San Bruno. Si tratta di un vasto l’aggiunta di San Bruno. In passato fu centro parti- nito locale dal capomastro Vincenzo Salerno, su sunzione della Vergine, opera del serrese Venanzio complesso fondato tra il 1090 e il 1101 da Bruno- colarmente noto per la presenza del ricco ed ap- progetto dell’architetto serrese Biagio Scara- Pisani. Sull’altare è conservata una scultura raffi - ne di Colonia, fondatore dell’Ordine Certosino prezzato artigianato legato soprattutto alla pro- muzzino, è uno dei capolavori del tardo barocco gurante Maria SS. Assunta, attribuita ad Antonio e della vicino a . duzione degli scalpellini, dei fabbri e degli ebanisti. calabrese. Con la particolare facciata a pianta se- Scrivo. Originariamente di stile gotico, alla fi ne del ‘500 Tra le produzioni di assoluto interesse sopravvive miellittica, rappresenta un vero e proprio gioiel- Chiese della Assunta di Spinetto; sorta in seguito fu rimaneggiata su probabile progetto del Palladio, ancora oggi la millenari arte dei carbonai, con gli lo architettonico. L’interno, mononavato a croce al terremoto del 1783 presenta un interno a tre successivi restauri furono portati avanti nei secoli spettacolari “scarazzi” che permettono, median- latina, presenta diversi elementi proventi dalla navate, ove sono collocate pregevoli sculture in XVI – XVIII. Distrutta dal terribile terremoto del te un lento e antico processo la trasformazione certosa distrutta dal terremoto del 1783. L’ altare legno opera di artisti locali. Oltre alla statua di 1783, fu riedifi cata alla fi ne dell’ ‘800. Dell’origina- del legno in carbone. Tra i cittadini illustri Mastro maggiore con Ciborio in marmi policromi e bron- Maria SS. Assunta opera settecentesca di scuola rio complesso rimangono resti della quattrocen- Bruno Pelaggi, poeta Scalpellino e Bruno Chimirri zo, disegnato nel 1631 dal Fanzago per la vecchia napoletana, custodisce un San Rocco realizzato tesca cinta muraria, ruderi della grandiosa facciata apprezzato ministro della Destra storica. Certosa è stato adattato alle piccole dimensioni nella bottega Scrivo, un San Francesco di Paola rinascimentale della chiesa; gran parte dell’ordine Da visitare: della chiesa dagli abili architetti serresi Domeni- opera ottocentesca di Raffaele Regio ed un San inferiore, del secentesco Chiostro; la secentesca Chiesa Matrice edifi cata 1795, su progetto dal- co Barillari di Vincenzo e Domenico Barillari di Giuseppe eseguito da Antonio Scrivo. Di pregevo- fontana barocca e il vecchio cimitero dei Certosi- l’architetto serrese Biagio Scaramuzzino, presenta Gaetano. Nella navata vi sono quattro medaglioni le fattura l’altare maggiore opera in legno dipinta ni. La nuova Certosa, costruita tra la fi ne del XIX una facciata in granito opera di scalpellini locali. La marmorei secenteschi con sculture a basso rilie- in fi nto marmo, del serrese Raffaele De - secolo e gli inizi del XX secolo, rimanda al gotico struttura interna a tre navate con pavimentazione vo, provenienti anch’essi dalla vecchia Certosa. sco. francese. All’interno si trovano statue marmoree marmorea presenta importanti opere d’arte. I lati Nella stanzetta, detta di Santa Lucia, sono con- Chiesetta di San Gerolamo edifi cata nella secon- ottocentesche, un busto reliquario argenteo del della navata centrale sono arricchiti da quattro servate tre statue lignee delle quali, una raffi gura da meta del XIX secolo utilizzando elementi pro- 1520 raffi gurante San Brunone di scuola napole- statue in marmo bianco, S. Stefano, S. Bruno, la Sant’Anna, opera di Raffaele Vinci, una Santa Lu- venienti della chiesa di San Lorenzo, distrutta dal tana, un pregevole dipinto del ‘600 di San France- Madonna e S. Giovanni Battista, opere del Muller, cia opera di Vincenzo Zaffi no ed un secentesco terremoto del 1783. Sorge nell’omonimo rione, al sco di Paola attribuito a Luca Giordano, candela- provenienti dalla vecchia Certosa, distrutta dal Crocefi sso ligneo alto quasi due metri scolpito suo interno sono custodite due tele raffi guranti bri bronzei, di bottega francese del ‘600.

- 78 - - 79 - A poco più di un chilometro dalla Certosa in www.carbonsud.com e-mail: carbonsud@car- un suggestivo paesaggio dominato dal verde del bonsud.com CARABINIERI bosco sorge il laghetto nelle cui acque secondo Feste: in onore del Patrono, San Bruno, il Lunedì V.le Certosa la tradizione San Bruno si recava in penitenza. Al di Pentecoste Tel. 0963.71001 centro, è infatti, collocata una statua del Santo in- 14-15 agosto Maria SS Assunta in cielo ginocchiato. Terza domenica di settembre Maria SS. Dell’Ad- CORPO FORESTALE DELLO dolorata STATO Chiesa di Santa Maria dell’Eremo (o del Bosco), vi Terza domenica di Ottobre San Gerolamo Comando Stazione 207 si giunge seguendo la splendida scalinata posta alla Corso Umberto I sommità del laghetto e realizzata nel 1951 su pro- Fiere: Ferragosto il 14-15 agosto; Tel. 0963.71036 getto di Giuseppe Maria Pisani. Edifi cata nel 1094 Tutti i Santi il 1° novembre; nel luogo dove dimorò e morì San Bruno, ven- Santo Stefano il 26 dicembre. POLIZIA ne ricostruita in seguito al terremoto del 1783. Museo della Certosa Via A. scrivo Sull’altare, vi è una pregevole Madonna lignea del Ubicato all’interno della Certosa conta circa 20 Tel. 0963.779111 XIX secolo, nel coro un dipinto ottocentesco raf- ambienti e si sviluppa su un unico piano per circa fi gurante San Bruno copia della tardo-cinquecen- 1200 metri quadrati. tesca tela conservata nella chiesa dell’Assunta a Il museo è articolato come itinerario spirituale Terravecchia. Al suo interno sono custoditi i resti e storico sulla presenza dell’ordine certosino in visibili dei primi monaci che insieme a Brunone Calabria. Si tratta di una visita guidata con pannelli Simbario fondarono l’eremo. didattici, foto, ricostruzioni di ambienti, una sala DATI SULLA CITTA’ audiovisivi. Tra i pezzi di maggior pregio vanno an- Popolazione 1.082 (M 511, F Dormitorio tempio dove sono visibili i segni del noverati alcuni quadri del XVI e XVII secolo, una 571) terribile evento tellurico del 1783 è edifi cato varia processuale del XVII secolo ed una statua in Densità per Kmq: 56,2 sul luogo dove San Bruno dormiva e fu sepolto. steatite raffi gurante S. Stefano. Superfi cie territoriale: Kmq. 19,25 Al suo interno è presente una piccola spelonca Accessibilità: Tutto l’anno con i seguenti orari; Altitudine 766 m. s.l.m. con una statua marmorea raffi gurante San Bruno, Aprile / Settembre: 9.00/13.00 – 15.00/20.00 Provincia Vibo Valentia opera di Stefano Pisani (1750-1843). Ottobre/Marzo: 9.30/13.00 – 15.00/18.00. Comunità montana: Serre Cala- Alla base, è situata l’ incavatura, nella roccia in cui Numeri utili: Tel. 0963.70724 bre fu sepolto il Santo. COMUNITA’ MONTANA DELLE SERRE Denominazione abitanti: Simbariani Via Via G. Matteotti Tel. 0963.0750 OSPEDALE Municipio: P.zza Municipio 0963.74045 Via Nazionale Situato nell’alta valle del fi ume Ancinale, fu in ori- Attività artigianali: FARMACIA Tel. 0963.71354 gine feudo di Emanuele Caraffa, fi glio naturale del Produzione carbone vegetale con relativi “scaraz- Cordo Umberto I, 241 Duca di Nocera, il quale vi allevava un congruo zi” Tel. 0963.71024 GUARDIA MEDICA numero di armenti. Si suppone, che i guardiani di C/o Ospedale tali armenti fossero nativi del villaggio di Simma- Presso: Carbon Sud Loc. Lo spuntone tel FARMACIA Via Nazionale ri ed una volta stabilitisi nel nuovo sito abbiano 0963/71902 cell. 3299867648 Via Asilo Infantile, 10 Tel. 0963.71354 deciso di chiamarlo Simmario e quindi Simbario.

- 80 - - 81 - uno dei quali avrebbe fondato , mentre senta un interessante percorso storico antropo- l’altro avrebbe dato origine a Soriano. I toponi- logico su particolari aspetti della vita contadina mi deriverebbe infatti dal latino Syrianum. Non Accessibilità: su richiesta. a caso fi no al 1923 Sorianello era conosciuto Indirizzo: come Soriano Superiore. La scelta del sito è di Via Michele Bianchi - Sorianello (VV) natura chiaramente difensiva, come dimostra an- Telefono: 0963.351186 che la poderosa cinta muraria ed il castello di cui permangono pochi ma signifi cativi resti. Casale di Numeri Utili: Soriano, appartenne ai Carafa di Nocera e, poi, al FARMACIA - Via V. Emanuele, 9 Monastero di San Domenico, fu elevato a comune Tel. 0963.351622 nel 1811. GUARDIA MEDICA Da visitare: Notturna e Festiva Resti del castello Medievale, distrutto dal terre- Tel. 0963.358688 moto del 1783; - Chiesa di Santa Maria del Soccorso arricchita da un altare barocco in marmi policromi - Chiesa si San Giovanni Battista che custodisce Alla morte del duca il feudo venne devoluto al Re un Crocifi sso ligneo opera cinquecentesca attri- Filippo IV che lo cedette al convento domenicano buita al Muller. di Soriano Calabro. Distrutto quasi totalmente dal Suggestivo il centro storico per la particolare terremoto del 1783 fu lentamente ricostruito. struttura urbanistica con le case che a prima vista sembrano collocate una sull’altra dando origine Da Visitare: Sorianello ad una singolare forma piramidale. Suggestive le La Chiesa Parrocchiale, danneggiata dal sisma del innumerevoli viuzze che si dipanano nel centro 1783, è stata ricostruita mantenendo la struttura DATI SULLA CITTA’ storico in un continuo dedalo costituito da piccoli di chiara ispirazione settecentesca. Popolazione: 1.589 (M 787, F 802) tunnel sormontati dalle abitazioni soprastanti. Dal Manifestazioni e ricorrenze: Densità per Kmq: 163,5 punto di vista economico rilevate la produzione Festa in onore del Patrono San Rocco, la seconda Superfi cie territoriale: Kmq. 9,72 di olio di oliva e le attività agrosilvopastorali Domenica di settembre. Altitudine: 450 m. s.l.m. Manifestazioni e ricorrenze: Provincia: Vibo Valentia 6 dicembre San Nicola da Bari (Santo Patrono) Comunità montana: Alto Mesima Numeri Utili: Denominazione abitanti: Sorianellesi Fiera: il 1° maggio. FARMACIA - Via G:B: Ceraso, 7 - Tel. 0963.74295 Municipio:Via Michele Bianchi Tel. 0963/351186 Di origini incerte pare rimandi ad un insedia- Musei: mento gotico. La leggenda lo fa risalire al 61 a.C. Museo della civiltà contadina istituito nel 1995 ha allorquando due fratelli provenienti dalla Siria l’ come appendice “la valle dei mulini”che rappre-

- 82 - - 83 - Festa: in onore di Maria SS dell’Addolorata l’ulti- ma domenica di Agosto In località Fontanella, San Nicola, Fonte Vecchia e Talau vi sono sorgenti di acqua oligo-minerale. Associazioni Pro Loco: Via Conte Ruggero Presidente: D. A. Tassone Numeri Utili: GUARDIA MEDICA: 0963.74776

Stilo DATI SULLA CITTA’ Popolazione: 2.813 (M 1.426, F 1.387) Densità per Kmq: 35,8 Superfi cie territoriale: Kmq. 78,58 Altitudine: 400 m. s.l.m. Provincia: Reggio Calabria Comunità montana: Stillaro Allaro Denominazione abitanti: stilidi o stilesi Municipio: P.ZA S. GIOVANNI THERISTY Tel 0964 - 775034

presso la sponda sinistra del fi ume Ancinale. Di ed al sicuro il colle. Nel 1806, Giocchino Murat, Sorge ai piedi del monte Consolino sul versan- antichissima ed incerta origine, come attesta il emanò l’ordine col quale, venne soppressa anche te ionico delle Serre. L’origine sembra rimandare primo documento storico che parla di Spadola la “Prelatura Nullius” della Certosa di Serra. Con alla colonia greca di Kaulon, i cui discendenti in Spadola e che risale al 1093, fu donato in feudo da Rug- tale atto Spadola divenne Università e fu annessa seguito alle incursioni saracene avrebbero cerca- gero il Normanno al monastero di Santo Stefano alla Diocesi di Gerace. Solamente nel 1852 la dio- to riparo in un luogo meno aleatorio. Il toponimo DATI SULLA CITTA’ del Bosco. La fondazione va fatta risalire ai coloni cesi di Squillace vinse la causa di rivendicazione deriverebbe dal greco stylos, colonna. Tra il X e Popolazione: 853 greci, che sulla sommità della collina, che ancora contro Gerace. l’XI secolo l’arrivo nella vallata dello Stilaro dei Superfi cie territoriale: Kmq. 9,85 oggi ospita i due edifi ci di culto, elevarono un’ara Da visitare: Chiesa di San Nicola da Bari che ospi- monaci bizantini diede nuovo impulso al legame Altitudine: 754 m. s.l.m. dedicata alla dea Minerva. Il toponimo, anch’esso ta interessanti opere d’arte; con il mondo greco. Provincia Vibo Valentia di origine incerta, secondo taluni deriverebbe dal Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, dalla faccia- La prima notizia certa risale al 982, quando i Bi- Comunità montana: Serre Calabre latino “ex palude” poichè il fi ume Ancinale, sfo- ta elegante e curvilinea di forme barocche sette- zantini alleatisi con gli Arabi sconfi ssero, presso Municipio: P.zza Bruno Ionadi, 1 Tel. 0963/74007 ciando nella vallata che ospita l’abitato, andava centesche. lo Stilaro, Ottone II di Sassonia. Con l’arrivo dei a infrangersi contro Colle Minerva, aggirandolo Manifestazioni e ricorrenze: in onore del Patrono, Normanni nel 1072, il paese venne arricchito con Sorge al centro di un’ampia conca montana quasi completamente; la corrente smorzata, ren- San Nicola da Bari, la prima Domenica di agosto e la costruzione del Duomo e del Castello. Sotto i deva padulose le terre intorno, lasciando isolato la prima domenica di dicembre

- 84 - - 85 - Normanni Stilo divenne città regia, ed estese la il “ Paradiso” del Battistello; propria giurisdizione sui casali di Guardavalle, Ca- la Chiesa di San Nicola da Tolentino, con pianta a mini, Stignano, Riace e Pazzano. Tale status fu con- croce greca e cupola a trullo; fermato successivamente da svevi, angioini ed ara- la Fontana dei delfi ni, comunemente chiamata gonesi Nel 1811 Stilo venne posto a capo di un fontana gebbia, con sculture arabo-moresche circondario comprendente i comuni di Pazzano, Placanica, Stignano, Camini, Riace, Bivongi e Mona- Musei: sterace. Famosa per aver dato i natali a Tommaso Museo d’Arte Sacra Campanella, autore della “Città del Sole” ed al pittore Francesco Cozza discepolo del Domeni- Museo di Archeologia Industriale chino. Fuori dall’abitato luoghi di sicuro interesse Piazza S. Giovanni Theresti - Tel. 0964 775034 sono Mangiatorella, nota per l’omonima sorgente ed il complesso siderurgico Ferdinandea, edifi cato Pinacoteca di Arte Moderna e Contemporanea nel 1833 per volere di Ferdinando II di Borbone. “Francesco Cozza” Piazza S. Giovanni Theresti - Tel. 0964 775034 Da visitare: La Cattolica è situata su gradone del monte Con- Museo Civico “Tommaso Campanella” solino, rappresenta una delle più importanti ope- Feste e ricorrenze: re architettoniche della Calabria. Costruita nel VII Festa San Giorgio, Patrono di Stilo, 23 aprile secolo, fu riportata alla luce nei primi anni del Palio di Ribusa una serie di spettacoli medievali, ‘900 da Paolo Orsi, sovrintendente alle Antichità 4-5 e 6 agosto e Belle Arti della Calabria. La struttura a pianta Fiere: Ribusa, 24 giugno quadrata presenta al suo interno quattro colonne fi era dell’”Epifania”, 6 gennaio di differente foggia, provenienti dai templi dell’an- Mercato:ogni martedì. tica città di Kaulon. Le pareti presentano tipici affreschi che con i loro quattro eterogenei strati Numeri utili: testimoniano i differenti infl ussi culturali che si av- Farmacia vicendarono nella vallata dello Stilaro. L’elemento 89049 Stilo (RC) - Via Roma, 10 Tel. 0964 775058 più suggestivo è sicuramente rappresentato dalla Associazioni: cupola con i caratteristici tamburi; Associazione sportiva “Stilese” Chiesa di San Francesco del XV secolo, con affre- schi settecenteschi ad altare ligneo con colonne Associazione culturale “Pon Si Mor” tortili; Opera nel campo degli scambi Turistico-Culturali il Duomo, eretto nel XII secolo e rimaneggiato - Servizi e Guide Turistiche successivamente, presenta un pregevole portale romanico con capitelli intagliati. L’interno è ador- Presidente: Elia Fiorenza nato da interessanti opere pittoriche fra le quali tel. 0338 1392256

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OSPITALITÀ Fax 0967/86005 Davoli Hotel Il Portico Hotel Murat Acquaro Albergo Hotel Daulia Via Lungomare 0967/86182 Fax 0967/86183 P.zza della Repubblica 0963/534201-534481 Pizzeria Scaramozzino Via A. Neri, 1 0967/71723 Fax 0963/536449 Via Provinciale 0963/354127 Villaggio Camping Faro Punta Stilo Ristorante Piani Tel. 0967/86002 Fax 0967/86271 Residence Il Giglio Ristorante La Messicana di Bella C/da Piani di Bella 0967/70924 Via Statale, 522 0963/534849 Fax C/da Piani di Acquaro 0963/355423 0963/533375 Ristorante Pizzeria Maierato Il Gusto dei tempi Agriturismo Borgo sul lago Residence Portoada Arena V.le Cassiodoro, 6 339/2139100 Fondo Gigliolo Tel. e Fax 0963/253663 Loc. Difesa 0963/264298 Fax 0963/264963 Ristorante Il Normanno www.ilborgosullago.it www.portoada.it C/da Berrina 09637/355028 Ristorante Roella e-mail. [email protected] C/da Roella 0967/70631 Pizzeria Polo Nord C.so Garibaldi, 41 0963/531919 Badolato Pizzeria New Boston Mongiana Agriturismo Zangarsa Via Nazionale 0967/70053 Albergo Ristorante Degli Amici Pizzeria Moby Dick C/da Zangares 0967/85043 Via . A. Diaz, 32 Tel 0963/311062-7 Lungomare C. Colombo 40/41 0963/532023 Residence Acquemarine Albergo Bell’Orizzonte C/da Roella 0967/572870 Fax 0967/70191 Ristorante Il Fungo Ristorante Al Solito Posto Via Nazionale, 135 0967/814092 Via Roma, 44 0963/311180 Via Riviera Prangi 0963/531669 Hotel Villa Susy Residence Hotel L’Aquila Via Forzà 0967/71020 Fax 0967/21970 Ristorante Ambasciata di Calabria C/da Tiratore 0967/814833-811642 Monterosso Via S. Francesco, 57 0963/533455 Pizzeria Mons Ruber Ristorante Costa Azzurra Gerocarne Loc. Camaldoli 338/6261758 Ristorante Calaluna C/da Capperi 09677814598 Ristorante Ranch del Falco Via Colapesce, 53 0963/537742 C/da S. Antonio 0963/355917 Pizzeria Tavola calda Il Ghiottone Brognaturo Via Roma, 33 0963/326022 Ristorante Forte della Tonacella Agriturismo Fratas Guardavalle Lungomare C. Colombo 0963/531307 C/da Forgie Vecchie 0963/74137-74517 Albergo S.Teresa Pizzo www.paginegialle.it/fortemonacella www.agriturismofratas.it Via Nazionale, 151 0967/816816 Agriturismo A Casa Janca mail. [email protected] Riviera Pranci loc. Marinella 0963/264364 Ristorante Hole Bopp Pizzeria Molo 13 Via A. Anile 0963/532259 Hotel Residence Lacina Via Nazionale, 152 0967/86399 Agriturismo Casale delle Arance www.ristoranteholebopp.com Via Castagnarella 0963/79576 Loc. Angitola Ristorante Pizzeria Borgorosso Tel. 0963/534868- 534932 Ristorante Isolabella Via Nazionale, 2 0967/86282 Cell. 349/1646898 Riviera Pranci loc. Marinella 0963/264128 Cardinale Pizzeria La Locanda Ristorante L’Olimpo Albergo Ristorante Marinella Ristorante La Lampara via Provinciale, 25 0967/93080 Via P. Nenni 0967/86051 Via Riviera Prangi 0963/534860-4 Via M. Salomone, 128 0963/537296

Agriturismo Fassi Albergo Ristorante Sonia Ristorante Matador C/da Pietrarotta 0967/86005 Via Riviera Prangi 0963/531315 Via , 18/a 0963/501570-501193

- 90 - - 91 - e-mail: [email protected] Ristorante Medusa Hotel Ristorante Certosa Pub Kursall Via M. Salomone 0963/531203-264206 Via A. Scrivo, 6 0963 71538-72129 P.zza Guido 0963/772835 Ristorante Mocambo C/da Bevivino 0963/264103 Ristorante Pizzeria La Chitarra P.zza Mons. Barillari, 7 0963 71737 Spadola Ristorante Piedigrotta Ristorante Pizzeria Il Casale Via Riviera Prangi 0963/531367 Ristorante Il Laghetto C/da Cannella 0963/772835 Loc. Santa Maria Tel e Fax0963 70204 www. Ristorante Pizzeria La Ruota illaghetto.info Ristorante Pizzeria P.zza della Repubblica, 36 0963/532234 e-mail: [email protected] Taverna dei Borboni Via Conte Ruggiero, 85 0963/74300 Ristorante Pizzeria Vellone Rosticceria La Baita Larghetto Licastro, 1 0963/534459 Corso Umberto I°, 189 338 8575551 Trattoria Da Rosa Via Conte Ruggiero, 49 0963/74535 Polia Ristorante Pizzeria La Plaka Hotel Camarda Via G. Matteotti 0963 70080 Ristorante Pizzeria Fontanella via Provinciale 0963/321000 Fax 0963 71705 C/da Cannella 0963/70443 Cell 349 1018561 [email protected] San Sostene Ristorante Paradise Ristorante Pizzeria La Posada Stilo V.delle Magnolie, 3 0967/71648 Viale Marconi 0963 72025 Hotel Città del Sole V.le Roma 0964/775580 0964/775700 Ristorante Pizzeria Ranch del Falco Via Satriano A. Scrivo 0963 70028 Hotel Gran Bivio Russomanno www.ranchdelfalco.it 0967/21846-7 E-mail: [email protected]

Pub Pizzeria Millennium Serra San Bruno Via San Brunone di Colonia Agriturismo Fondo dei Baroni Loc. La Chiusa Ristorante Pizzeria Tel. 0963 71706 329 9446539 Ritrovo Santa Maria Fax 0963 772180 Loc. Santa Maria Tel e Fax 0963 70000 www.fondodeibaroni.it www.ritrovosantamaria.it www.fondodeibaroni.com e-mail: [email protected] e-mail [email protected] Ristorante delle Serre via G. M. Pisani, 9 Agriturismo Roseto 0963 72246 Loc. C/da Roseto 0963/71320 Fax 0963/71876 Pub Pizzeria Mail [email protected] The Beefeater’s Victorian Pub Piazza San Giovanni, 14 348 2848156 web.tiscali.it/victorianpub/

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Indice

Introduzione ...... pag. 6

Cartina con perimetrazione dell’area del Parco . pag. 8

Carta Identità dell’Ente . . . . . pag. 9

Le Serre Calabresi - Natura, storia, territorio . pag. 10

I Boschi ...... pag. 12

La Flora e la Fauna . . . . . pag. 14

I Sentieri del Parco . . . . . pag. 18

Le Riserve Biogenetiche . . . . . pag. 34

La comunità del Parco . . . . . pag. 38

Ospitalità ...... pag. 92