Dell'osservatorio
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e nz 70 re QUADERNI DELL’OSSERVATORIO Art. 2, comma 20/c legge 662/96 - Fi - 662/96 legge 20/c comma 2, Art. ELETTORALE Spedizione in abbonamento postale - - postale abbonamento in Spedizione 70 Piergiorgio Corbetta e Pasquale Colloca Uso delle euristiche nella scelta elettorale: un approccio basato sulla simulazione della decisione di voto Cristina Agostinelli La doppia preferenza di genere: i suoi effetti nelle elezioni comunali del 2013 a Siena, Pisa e Massa Francesco Amoretti e Fortunato Musella Politica senza partiti? il voto per Bassolino e De Magistris a confronto Le elezioni nel mondo, di Silvia Bolgherini Le elezioni in Italia, di Aldo Di Virgilio dicembre 2013 QUADERNI DELL’OSSERVATORIO ELETTORALE QUADERNI DELL’OSSERVATORIO Regione Toscana – Giunta Regionale QUADERNI DELL’OSSERVATORIO ELETTORALE 70 dicembre 2013 QUADERNI dell’OSSERVATORIO ELETTORALE A cura di Regione Toscana Giunta Regionale Direzione Generale della Presidenza Settore Ufficio e Osservatorio elettorale Direttore MARIO CACIAGLI Redattore capo CARLO BACCETTI Comitato editoriale PIER LUIGI BALLINI, BRUNO CHIANDOTTO, CARLO DA POZZO, ANTONIO FLORIDIA, PAOLO GIOVANNINI, ALBERTO MARRADI, MARIA TINACCI MOSSELLO. Direttore responsabile SUSANNA CRESSATI Registrazione n. 3820 del 29 marzo 1989 del Tribunale di Firenze ISSN 0392 - 6753 Catalogazione nella pubblicazione (CIP) a cura della Biblioteca della Giunta regionale toscana: Quaderni dell’Osservatorio elettorale Periodico semestrale I. Toscana. Settore ufficio e osservatorio elettorale 1. Elezioni – Toscana – Periodici 324.9455005 Impaginazione Regione Toscana Giunta Regionale Febbraio 2014 INDICE PIERGIORGIO CORBETTA e PASQUALE COLLOCA - Uso delle euristiche nella 5 scelta elettorale: un approccio basato sulla simulazione della decisione di voto 1. Introduzione 7 2. Flow items 10 3. Questionario preliminare e finale 17 4. Disegno della ricerca e dati 19 5. L’utilizzazione delle euristiche: metodo 20 6. L’utilizzazione delle euristiche: risultati 25 Riferimenti bibliografici 30 CRISTINA AGOSTINELLI - La doppia preferenza di genere: i suoi effetti nelle 31 elezioni comunali del 2013 a Siena, Pisa e Massa 1. La legge n. 215 del 23 novembre 2012 33 2. Gli effetti della legge 215 sulla rappresentanza di genere nei comuni 35 di Siena, Pisa e Massa 3. I numeri dell’universo femminile tra candidate ed elette nel Consiglio 37 comunale di Siena 4. I numeri dell’universo femminile tra candidate ed elette nel Consiglio 40 comunale di Pisa 5. I numeri dell’universo femminile tra candidate ed elette nel Consiglio 43 comunale di Massa 6. Gli effetti della doppia preferenza di genere sulle scelte degli elettori 46 7. Il successo, o quasi, della democrazia paritaria nei Consigli comunali 55 di Siena, Pisa e Massa FRANCESCO AMORETTI e FORTUNATO MUSELLA - Politica senza partiti? 59 Il voto per Bassolino e De Magistris a confronto 1. Introduzione 61 2. Ancora branding politics? 64 3. Il voto leader-oriented 67 4. Un diverso “risveglio dell’opinione” 70 5. Conclusioni 79 Riferimenti bibliografici 81 RUBRICHE 83 SILVIA BOLGHERINI - Le elezioni nel mondo 85 Europa 89 Georgia 89 Lituania 90 Montenegro 92 Paesi Bassi 93 Repubblica Ceca 95 Romania 96 Slovenia 98 Ucraina 9 9 Africa 101 Ghana 101 Senegal 103 Americhe 104 Messico 104 Stati Uniti 107 Venezuela 110 Asia 111 Corea del Sud 111 Giappone 112 Timor Est 114 ALDO DI VIRGILIO - Le elezioni in Italia 117 Elezioni regionali e comunali 2013: niente tsunami in periferia, la partecipazione è in calo, il centrosinistra vince - Le elezioni regionali: sfida al bipolarismo, successo del centrosinistra, 121 la SVP perde la maggioranza a Bolzano - Le elezioni comunali: partecipazione in calo, centrosinistra vincente, 130 Movimento 5 Stelle ridimensionato - Le elezioni provinciali: il voto a Udine 137 APPENDICE 139 Elezioni regionali 2013: 139 voti e seggi per l’elezione dei presidenti di giunta e dei consiglieri 1977-2013: Settanta numeri dei «Quaderni dell’Osservatorio Elettorale» 149 Notiziario 159 Notizie sugli autori 161 Sommari dei nn. 1- 69 163 4 USO DELLE EURISTICHE NELLA SCELTA ELETTORALE: UN APPROCCIO BASATO SULLA SIMULAZIONE DELLA DECISIONE DI VOTO di PIERGIORGIO CORBETTA e PASQUALE COLLOCA 5 Questo articolo presenta i risultati di un programma di ricerche condotte all’interno del finanziamento ministeriale PRIN 2008, dal titolo: «La decisione di voto. Uso delle informazioni e strategie euristiche degli elettori». Coordinatore nazionale Piergiorgio Corbetta (Università di Bologna); coordinatori locali Michele Roccato (Università di Torino), Nicoletta Cavazza (Università di Modena e Reggio Emilia), Giancarlo Gaspe- roni (Università di Bologna), Domenico Fruncillo (Università di Salerno). 6 Abstract. ─ Designed by the American social psychologists Richard Lau and David Redlawsk, the Dynamic Process-Tracing Environment is a tool which simulates an election campaign and ensuing voter choice. This article describes its implementation in the Italian context. The simulation involves sitting participants in front of a computer screen which displays a continuous flow of boxes containing information on four candidates in a hypo- thetical campaign for the election of a mayor. The participant chooses which information to access before deciding how to vote. Analysis of the type of information accessed, the po- litical orientation of the individual – as revealed through a preliminary questionnaire – and the voter’s final decision enables us to “trace” the strategy used by the subject in deciding. A sample of 800 voters, distributed throughout various areas of the country, took part in the simulation. The main purpose of this article is to illustrate the simulation technique used. In the concluding section, we present some results concerning the “heuristics” utilized in deciding and their connection with the personal characteristics (socio-demographic and political) of the participants. 1. Introduzione Sono anni ormai che la ricerca elettorale sembra aver poco da dire. Non tanto in termini di descrizione dell’evento politico, quanto in termini di meccanismi generativi della scelta elettorale. Dopo ogni importante elezione, gli specialisti del settore si trovano a ripetere stanche litanie su chi ha vinto e chi ha perso, su come hanno votato gli operai o i giovani o le donne, sul voto di classe o sul voto laico-religioso. Ma queste variabili «sociologiche», che fin dalla nascita della sociologia elettorale ne hanno orientato la ricerca e diretto la spiega- zione del voto, da almeno un quarto di secolo non sono più in grado di spiegare le differenze di comportamento elettorale, in quanto le società occidentali si trovano da tempo immerse in un processo di indebolimento delle appartenenze tradizionali quali quelle di territorio, lavoro, religione, classe. E nello stesso tempo la ricerca non è stata capace di individuare nuove appartenenze politicamente decisive. Al massimo si è limitata a ripetere il mantra del- la «individualizzazione del voto». Ma questa è una dichiarazione di sconfitta da parte della ricerca. E inoltre sottende una concezione improponibile dell’essere umano, visto come 7 individuo privo di identificazioni, invulnerabile alle influenze sociali, in solitudine di fronte alle scelte di carattere sociale (fra le quali quella elettorale, Corbetta e Cavazza 2009). A questa inadeguatezza teorica fa da contraltare anche una obsolescenza tecnica. Infatti, alle spalle di questa frustrazione ci sono certamente problemi di ridefinizione concettuale, ma c’è anche un problema di tecniche di ricerca. Studiare il comportamento elettorale interrogando gli stessi elettori con un questionario standardizzato diviene ogni giorno sempre meno fruttifero, e l’inchiesta campionaria (survey) assume sempre più i caratteri di uno strumento esausto, che ormai ha dato tutto quello che poteva dare. I costi enormi dell’intervista faccia-a-faccia (uniti alla cronica e crescente carenza di fondi per la ricerca) costringe a rivolgersi allo strumento telefonico, con tutti i problemi connessi, dalla scarsa qualità dei dati raccolti dovuta alla frettolosità della rilevazione alla pro- blematicità dei campioni. Il nuovo strumento dell’intervista telematica porta rapidità e abbattimento dei costi, ma l’impoverimento della rilevazione e della relazione con l’in- tervistato va nella scia delle telefoniche, con in più l’enorme problema della mancanza di rappresentatività del campione. Dobbiamo però aggiungere che – se volgiamo lo sguardo alle discipline contigue alla sociologia e alla scienza politica – su entrambe le dimensioni (teorico-concettuale e tecnico- metodologica) un contributo importante è venuto negli ultimi anni dalla psicologia sociale. Sul piano più propriamente concettuale, gli psicologi sociali che si sono applicati al comportamento elettorale hanno spostato l’attenzione dalle variabili influenzanti il voto al processo di formazione della decisione. E qui sono partiti dal presupposto che il giudizio politico (di cui il comportamento elettorale è una manifestazione specifica) è un processo cognitivo della stessa natura di altri processi di giudizio che vengono formulati in ambiti complessi e in riferimento a poste in gioco sociali. In questo ambito hanno sviluppato il concetto di «euristica», che parte dall’idea che di fronte ad un processo decisionale complesso la capacità cognitiva e la volontà di impegno dell’essere umano sono limitate; di conseguenza, la mente umana ricorre alle «euristiche», ovvero a delle «scorciatoie cognitive». Ma su ciò torneremo più avanti. Dal punto di vista delle tecniche