La Lega Nord Sulla Base Dei

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La Lega Nord Sulla Base Dei ITALIA: PENULTIMO ATTO Gli esiti elettorali italiani:dall’astensionismo, alla Lega Nord al Movimento Cinque Stelle , alla fine della sinistra, alla Questione Settentrionale (studi e articoli dal 2010 al 2015) Ultimo aggiornamento Giugno 2015 Andrea Signorini RI(AF)FONDAZIONE ITALIA In primo luogo è una questione di coscienza. Chi scrive, pure non desiderando eliminare una sola riga di tutte le analisi precedentemente esposte (comprese quelle sulla Questione Settentrionale), dichiara di trovare soddisfazione nel crollo del PD, nella crescita dell’astensionismo e nei risultati della Lega Nord e del Movimento Cinque Stelle (M5S comunque fortemente ridimensionato in termini assoluti). M5S e LN non sono cambiati (ideologicamente(*)) ma sono cambiate completamente le situazioni esterne a loro. In primo luogo è avvenuta la completa trasformazione di quella che era la “sinistra” democratica. Il renzismo ha introdotto le peggiori politiche di destra dai tempi del fascismo, cancellando l’articolo 18, ridimensionando le restanti parti dello Statuto dei Lavoratori, beffeggiando i sindacati, devastando la costituzione, trasformando la legge elettorale in una norma a suo uso e consumo, massacrando lo stato sociale, umiliando la pubblica istruzione, trasformando il mercato del lavoro in un mercato delle bestie (perfino i cosiddetti “nuovi posti fissi” sono in realtà pessimo precariato**), imponendo tagli feroci alla spesa pubblica (preceduto in questo dai cosiddetti “governi tecnici” e dal presunto “governo di sinistra” Letta). Mai, nessuno mai (neppure i Governi Berlusconi, come ricorda il segretario FIOM Landini), era riuscito a portare tanto sfacelo. Il renzismo si è inoltre dimostrato inefficace e inetto a difendere le posizioni dell’Italia contro un’Europa burocrate ed egoista(***), tesa solo a difendere le posizioni delle banche e del grande capitale. Inetta, inefficace e pericolosa per omissione è anche la politica del “governo” Renzi sull’immigrazione e, in generale, la sua politica estera. In compenso il renzismo ha dimostrato che le regole formalmente democratiche non sono sufficienti a garantire la democrazia. Il Partito (cosiddetto) “Democratico” di Renzi dileggia, umilia, minaccia le sue minoranze mentre le primarie si sono dimostrate uno strumento di ben scarsa democrazia (le numerose segnalazioni di irregolarità in Liguria insegnano). Da non dimenticare il caso de Luca in Campania (“impresentabile” com’è stato formalizzato dalla Commissione Antimafia, senza dimenticare le parole di Saviano). Il risultato di tutto questo ha punito il PD e ha premiato in primo luogo ASTENIONISMO E LEGHISMO e in misura minore il M5S. Il voto alle regionali ha mostrato in pochi mesi che il PD di Renzi è ben più misero nei risultati del fin (da lui) troppo beffeggiato Bersani. L’onda lunga del 41% sta, dunque, velocemente rifluendo. Fine dell’inganno (ALMENO PROVVISORIAMENTE). Il voto regionale ha acclarato (Toscana inclusa, dove il PD è crollato rispetto alle europee e alle politiche mentre ha relativamente tenuto sulle precedenti regionali solo perché Renzi è toscano e solo perché ha cannibalizzato voti “moderati”, probabilmente anche d’origine verdiniana - forzista). Il voto regionale del 2015 (ma anche quello del 2014 in Emilia – Romagna e in misura minore in Calabria) ha portato nuovamente in campo l’esigenza di un’alternativa antisistema. Non importa quale. Questa Italia ha da finire! Quello che fino a due anni prima scrivevo con orrore ora l’affermo con disperata speranza. Basta Italia, basta con questa Italia. Basta Europa, basta Euro. Basta! Basta! BASTA!!! E la sinistra? In primo luogo deve scomparire Renzi. Più Renzi, in nome di una presunta “sinistra riformista”, mina e gufa l’Italia (perché lui è il vero gufo, senza virgolette) devastando lo stato sociale, e più le destre in futuro si vedranno (incredibile a dirsi) costrette a non accontentarsi del “lavoro” giù fatto. Se la “sinistra” di Renzi ha fatto tutto questo che cosa può intraprendere la destra solo per non essere da meno? Quindi via Renzi. Renzi è peggio di Berlusconi, peggio di tutto! In secondo luogo la sinistra ha l'obbligo di mutare geneticamente e ontologicamente: deve essere coerentemente antieuropeista (com’era il PCI fino agli anni sessanta****), deve tornare a proteggere il lavoro, i lavoratori, recuperando una coscienza di classe (sì, di classe) e deve assumere posizioni contro il “buonismo” migrazionista (per il bene di se stessa, degli italiani e degli stessi immigrati*****). Altrimenti meglio Salvini o Grillo o, parafrasando Lenin, “meglio il peggio se meglio”. Davvero ci si deve arrendere a questo? (*) A volerla dire tutta in più c’è la famosa proposta di tassazione unica al 15% proposta da Salvini (flat tax). Proposta che è a un tempo un’assurdità e un atto incostituzionale (contrario all’art. 53 Costituzione). Infatti è del tutto falso che se i ricchi avranno più soldi a disposizione faranno più investimenti a favore di tutti; in realtà gli investimenti in tempo di crisi saranno sempre di più diretti verso forme speculative. Secondo l’analisi pubblicata su lavoce.info (http://www.lavoce.info/archives/31973/i-calcoli-parita-reddito-complessivo/) con l’applicazione della flat tax ci sarebbe un calo dell’entrate di 70 miliardi (ossia svariate finanziarie). In ogni caso atto se la flat tax si dovesse attuare, si avrebbe sicuramente una perdita fiscale che sarebbe compensata non con le risorse delle banche e dei grandi finanzieri, ma – come al solito – con le tasche della povera gente. Fatte tutte queste premesse le conclusioni dell’ultimo recente aggiornamento potranno sembrare incredibili, eppure in questo momento …. Ma non anticipiamo. 2 (**) Intanto il numero di disoccupati è passato da 2,9 dal 2013 a 3,3 milioni (nonostante le magnifiche sorti e progressive dei 133.000 nuovi posti di lavoro precari o finti fissi “creati” dalle (contro)“riforme” Renzi) mentre il numero di coloro che non cercano neppure più un lavoro (perché sfiduciate) è pari a 3,5 milioni di persone, per un totale di circa 7 milioni. Quanto ai “nuovi” posti di lavoro valgono davvero le parole di Landini: “Eviterei di dare dei numeri, perché non siamo fuori dalla crisi. Poi è chiaro che un imprenditore che ha lavoro faccia assunzioni quando ha 8mila euro di sgravi per ogni posto. E’ incentivato a farlo, ma il problema è quanto si manterrà poi quest’occupazione” (***) Un’Europa dalle politiche sciagurate e che riceveva (nel 2011) 16,2 miliardi di euro dall’Italia per darne in cambio meno della metà (http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1098509/All-Ue-16-miliardi-l-anno--E-ce-ne-tornano-solo-la-meta.html) (****)Mi sia permessa anche una bella citazione da Lenin: “gli Stati Uniti d'Europa in regime capitalistico sarebbero o impossibili o reazionari”. (*****) L’Italia, come la Grecia, non è più in grado di ospitare migranti con la sua economia in forte crisi, un solo dato basterebbe a provarlo: In Italia, tra il 2011 e il 2013, su circa 10 milioni di minori quelli in stato di indigenza sono passati da 723mila a 1 milione e 434mila, dal 2013 al 2015 la situazione non è certo migliorata,piuttosto è vero il contrario. L’Europa, dal canto suo, si rifiuta di accogliere i migranti lasciando l’intero carico proprio all’Italia e alla Grecia (Regno Unito, Francia e Spagna invece sono libere di rifiutare i migranti, anche in un modo che in Italia sarebbe tacciato “selvaggio”) Salvare i migranti in mare (dove moltissimi comunque muoiono) non serve a nulla se poi altre migliaia e decine di migliaia muoiono durante il viaggio nel deserto. Ormai più fonti (compresi i servizi segreti italiani) danno per quasi certo che l’Isis si sia buttata nel traffico dei migranti. Più fonti, compreso il governo libico di Tobruk, sono sicure che in mezzo ai migranti che ogni giorno sbarcano in Italia ci siano anche terroristi. Il caso di Mafia capitale (che non è peraltro isolato come mostrano vari esempi di cronaca) ha mostrato come dietro certi “buonismi” ci sia in realtà la volontà di rubare soldi pubblici. 3 VENETO REGIONALI 2010 EUROPEE 2014 REGIONALI 2015 ELETTORI 3.962.272 3.920.691 4.018.497 LEGA NORD E COLLEGATE 788.581 364.477 807.258 (LISTA ZAIA, IND. NOI VENETO) LISTE INDIPENDISTI 14.105 / 46.578 VENETI LISTA TOSI / / 105.836 PARTITO DEMOCRATICO E 456.309 899.723 406.075 LISTE MORETTI MOVIMENTO CINQUE 57.848 476.305 192.630 STELLE ALTRE LISTE ANTISISTEMA 6.476 / / (FORZA NUOVA, PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI, ECC.) ASTENSIONE, SCHEDE 1.421.537 1.522.047 1.806.293 BIANCHE E VOTI NULLI. ANTISISTEMA E NON VOTO 2.288.547 1.886.524 2.852.759 LEGHISTE 802.686 364.477 959.672 LIGURIA REGIONALI 2010 EUROPEE 2014 REGIONALI 2015 ELETTORI 1.385.791 1.336.347 1.537.540 LEGA NORD 76.265 43.211 109.209 PARTITO DEMOCRATICO E 211.500 323.728 155.317 LISTA PAITA MOVIMENTO CINQUE / 201.617 120.219 STELLE ALTRE LISTE ANTISISTEMA / / 3.036 (FORZA NUOVA, PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI, ECC.) ASTENSIONE, SCHEDE 572.615 589.335 819.685 BIANCHE E VOTI NULLI. ANTISISTEMA E NON VOTO 648.880 834.163 1.049.113 Se anche al PD e a Paita fossero stati aggiunti i voti delle liste collegate a Pastorino (cioè civattiani e cofferattiani, ma anche ex Tsipras) che sono 35.593 si otterrebbero meno di 191.000 voti (cioè 20.000 voti in meno rispetto a quelli ottenuti dal PD nel 2010). Tuttavia i voti delle liste Pastorino sono ormai antropologicamente diversi, infinitamente più distanti ad esempio dei voti leghisti e di quelli per Tosi. 4 TOSCANA REGIONALI 2010 EUROPEE 2014 REGIONALI 2015 (3967 SEGGI SU 3969) ELETTORI 3.018.408 2.956.360 2.985.730 LEGA NORD 98.523 48.639 214.238 LEGA TOSCANA PIU’ / / 7.976 TOSCANA PARTITO DEMOCRATICO) 641.214 1.069.179 614.406 MOVIMENTO CINQUE / 316.492 200.583 STELLE ALTRE LISTE ANTISISTEMA 5.588 / / (FORZA NUOVA, PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI, ECC.) ASTENSIONE, SCHEDE 1.259.099 1.059.068 1.641.449 BIANCHE E VOTI NULLI.
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