CONSORZIO ACQUEDOTTO VAL NURE Piazza Colombo, 5 – 29021 Bettola (PC) Capitale Di Dotazione Euro 3.121.517 Codice Fiscale N° 80018050338

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CONSORZIO ACQUEDOTTO VAL NURE Piazza Colombo, 5 – 29021 Bettola (PC) Capitale Di Dotazione Euro 3.121.517 Codice Fiscale N° 80018050338 CONSORZIO ACQUEDOTTO VAL NURE Piazza Colombo, 5 – 29021 Bettola (PC) Capitale di dotazione Euro 3.121.517 Codice Fiscale n° 80018050338 Bilancio al 31/12/2015 Relazione sulla gestione Signori, il bilancio che sottoponiamo alla vostra approvazione chiude con un risultato positivo di €. 8.069=, sostanzialmente in linea con quello previsto nel Bilancio Preventivo di €. 8.216=. Quadro generale di riferimento Il Consorzio Acquedotto Val Nure, di cui fanno parte i Comuni di Farini, Bettola, Ponte dell’Olio e Vigolzone, storicamente ha gestito gli impianti di adduzione e di prelievo idrico con lo scopo di fornire acqua potabile ai quattro Comuni consorziati in proporzione al quantitativo di acqua disponibile ed in base alle esigenze di ogni singolo Comune. L’acqua veniva captata da alcune sorgenti ubicate in comune di Ferriere e da un pozzo costruito più di recente in comune di Ponte dell’Olio. Nel corso degli anni ‘90 l’Assemblea Consorziale aveva manifestato l’intenzione di ampliare la propria attività per arrivare a gestire il ciclo integrato delle acque; quindi oltre alla propria rete, anche quella di proprietà dei singoli Comuni nonché i servizi di fognatura e depurazione. Tale esigenza si è fatta più pressante anche a seguito della legge regionale n° 25 del 6 settembre 1999 che ha definito gli ambiti regionali e le caratteristiche dei soggetti gestori che sarebbero stati salvaguardati. Nel corso del 2001 è stato predisposto uno studio relativo alla gestione associata del servizio acquedotto di tutti e quattro i Comuni consorziati che è stato utilizzato per valutare i cambiamenti organizzativi e le eventuali trasformazioni necessarie per il Consorzio. Nel corso del 2002 le iniziative legate all’ampliamento sono proseguite e con delibera di Assemblea Consorziale n° 6 del 6 dicembre 2002 è stata formulata ai Comuni la proposta di ampliamento dei servizi per conferire al Consorzio la gestione completa del ciclo integrato delle acque. Nel corso del mese di dicembre 2002 le Amministrazioni Comunali hanno deliberato tale conferimento con decorrenza 1° gennaio 2003. Di conseguenza da tale data il Consorzio è divenuto titolare della gestione del servizio completo di acquedotto, fognatura e depurazione per i quattro Comuni componenti e da tale data è stato 1 responsabile, tra le altre cose, della gestione dei rapporti con gli utenti, della determinazione delle tariffe e degli allacci per nuove utenze. Al Consorzio sono stati affidati tutti gli impianti legati al servizio idrico integrato a fronte di canoni per l’utilizzo delle reti e degli impianti. A tal fine, anche in considerazione della allora limitata struttura interna e della necessità di far fronte da subito ai nuovi impegni, il Consorzio ha attivato le convenzioni necessarie per garantire tali nuovi servizi al bacino di utenza interessato. Si rileva che attraverso le nuove modalità di gestione sono state realizzate significative economie di scala che hanno portato ad una gestione complessiva già attiva a decorrere dal primo anno a fronte delle precedenti gestioni separate che portavano ad un risultato negativo stimato complessivamente in misura superiore ai 130.000 €. I rapporti tra Comuni e Consorzio sono stati regolati da un Contratto di Servizio che stabiliva la disciplina tecnico-economica della nuova gestione. In tal senso va rilevato che tale Contratto prevedeva una nuova, migliore ed omogenea tutela degli utenti presenti in tutti e quattro i Comuni. Inoltre nel corso del 2003 è stata adottata la Carta dei Servizi che prevedeva i diritti e gli impegni dei cittadini e del Consorzio nella fruizione dei servizi. Con la costituzione dell'Agenzia d'Ambito per i Servizi Pubblici di Piacenza, nell'anno 2004 il panorama e le prospettive della gestione dei servizi locali nella Provincia di Piacenza hanno avuto una svolta fondamentale, che si è concretizzata anche nell'accordo sottoscritto tra il Consorzio Acquedotto Val Nure, l’Azienda Consortile Servizi Val d’Arda e Tesa Piacenza s.p.a. (poi Enìa s.p.a., poi Iren Acqua Gas s.p.a., ora IRETI s.p.a.) per il conferimento della gestione del S.I.I. nei Comuni di propria competenza a Tesa Piacenza s.p.a. (poi Enìa s.p.a., poi Iren Acqua Gas s.p.a., ora IRETI s.p.a.) in cambio della partecipazione alla gestione del S.I.I. provinciale con un unico gestore. Ciò ha permesso di far ottenere a Tesa Piacenza s.p.a. (poi Enìa s.p.a., poi Iren Acqua Gas s.p.a., ora IRETI s.p.a.) una salvaguardia decennale per l'erogazione di tale servizio. Tra i punti qualificanti di tale accordo vi erano: - un percorso semplificato per giungere entro la seconda metà del 2006 all’unificazione delle gestioni dell’intero ambito, obiettivo indicato dalla legge e perseguito dall’Agenzia d’Ambito; - evitare in un breve arco temporale trasformazioni e fusioni societarie complesse e onerose, soprattutto a carico dei due Consorzi; - attribuire da subito una rappresentanza al Consorzio Acquedotto Val Nure all’interno del CDA di Tesa Piacenza s.p.a., garantita anche per il futuro; - il mantenimento delle sedi e dei presidi tecnici ed amministrativi esistenti; - un’ampia tutela per il personale dipendente; - garantire al Consorzio una continuità e durata operativa pari a quella ottenibile con la salvaguardia. Inoltre a seguito di contatti intercorsi con l’Agenzia d’Ambito sono stati ottenuti i seguenti risultati: - al Consorzio Acquedotto Val Nure competeva la riscossione della tariffa d’ambito definita dall’Agenzia d’Ambito dal 1° gennaio 2005 e fino al conferimento del servizio a Tesa Piacenza s.p.a. (poi Enìa s.p.a., poi Iren Acqua Gas s.p.a., ora IRETI s.p.a.); - il Consorzio è stato autorizzato ad eseguire lavori di manutenzione straordinaria per circa 900.000 euro complessivi con oneri a carico della nuova tariffa d’ambito; - il Consorzio ha presentato un ulteriore elenco d’interventi da eseguire, in particolare alcuni necessari per gli adempimenti di cui al D. Lgs. 152/99, che l’Agenzia d’Ambito si è impegnata a considerare nel piano complessivo degli investimenti. 2 Con deliberazione n° 13 del 16 dicembre 2004 l’Agenzia d’Ambito per i Servizi Pubblici della provincia di Piacenza ha approvato il Piano di Prima Attivazione per il servizio idrico integrato nell’Ambito Ottimale n° 1 di Piacenza, ove sono stati definiti gli investimenti, le tariffe e le tempistiche di trasferimento del servizio al gestore unico provinciale Tesa Piacenza s.p.a. (poi Enìa s.p.a., poi Iren Acqua Gas s.p.a., ora IRETI s.p.a.). Il processo di integrazione dei servizi gestiti dal Consorzio Acquedotto Val Nure in Enìa s.p.a. (poi Iren Acqua Gas s.p.a., ora IRETI s.p.a.), originariamente fissato entro l’anno 2006 è stato anticipato al 1° gennaio 2006. L’operazione si è concretizzata negli atti indicati di seguito riportati. In data 19 dicembre 2005, con atto presso il notaio Toscani di Piacenza il Consorzio Acquedotto Val Nure ha ceduto ad Enìa s.p.a. (poi Iren Acqua Gas s.p.a., ora IRETI s.p.a.), con effetti dal 1° gennaio 2006, tutte le attività relative alla gestione del servizio idrico integrato attualmente in capo al Consorzio stesso, fermo restando la proprietà pubblica delle reti ed impianti per quanto riguarda i Comuni Consorziati. In considerazione del fatto che Enìa s.p.a. (poi Iren Acqua Gas s.p.a., ora IRETI s.p.a.) ha assunto in toto l’esistente organizzazione del Consorzio Acquedotto Val Nure e che ciò ha consentito di ridurre in maniera significativa i costi che Enìa stessa avrebbe dovuto sostenere per l’integrazione della gestione dei Comuni consorziati, è stato riconosciuto al Consorzio Acquedotto Val Nure un corrispettivo pari ad Euro 40.000. Enìa s.p.a. (poi Iren Acqua Gas s.p.a., ora IRETI s.p.a.) è subentrata in tutti i rapporti di debito e credito in capo al Consorzio alla data del 31.12.2005, beneficiando di tutte le plusvalenze ed accettando tutte le minusvalenze che si sarebbero successivamente riscontrate, con l’eccezione dei rapporti di credito e debito con: - le Amministrazioni Pubbliche (Regione, Comuni, ecc.) relativamente a finanziamenti destinati al Consorzio Acquedotto Val Nure per l’esecuzione di opere; - gli istituti di credito sia per rapporti di C/C che per mutui contratti; - i fornitori per le posizioni di debito relativo all’esecuzione di opere finanziate con mutuo o con finanziamenti da Amministrazioni Pubbliche; - le Poste Italiane; - i Comuni consorziati per le posizioni di credito e debito in essere al 31.12.2005, incluso il capitale di dotazione; è rimasto invece in capo ad Enìa s.p.a. quanto fatturato, od ancora da fatturare, alle utenze comunali a titolo di tariffe per i consumi di acqua potabile, canone servizio fognatura e depurazione ed ogni altro importo da addebitarsi nelle bollette relative al servizio idrico integrato; - l’Amministrazione Finanziaria e gli Enti di Previdenza ed Assistenza per le posizioni di credito e debito. Sono rimasti inoltre al Consorzio Acquedotto Val Nure: - la proprietà di tutte le immobilizzazioni materiali; - le riserve, gli utili inclusi nel bilancio al 31.12.2005; - il denaro ed i valori in cassa; - i contributi in conto capitale inclusi nei risconti passivi al 31.12.2005. Il corrispettivo provvisorio calcolato sulla base del Bilancio Preconsuntivo provvisorio 2005 è stato fissato in misura pari ad Euro 90.000,00. 3 Tale valore è stato aggiornato in base alle risultanze del bilancio di esercizio 2005 del Consorzio Acquedotto Val Nure ed è stato determinato definitivamente in Euro 81.032,19 con la stipula dell’atto integrativo avvenuto il 18 dicembre 2006. L’importo a saldo è stato versato prima della stipula di tale atto. Sempre in base a tale atto, Enìa s.p.a.
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