La Chiesa Di Santa Maria Assunta Di Civezzano (TN): Sequenza Stratigrafica E Materiali

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

La Chiesa Di Santa Maria Assunta Di Civezzano (TN): Sequenza Stratigrafica E Materiali Corso di Laurea magistrale in Scienze dell’Antichità: Letterature, Storia e Archeologia Tesi di Laurea La chiesa di Santa Maria Assunta di Civezzano (TN): Sequenza stratigrafica e materiali. Relatore Ch. Prof. Sauro Gelichi Correlatori Ch. Prof. Stefano Gasparri Ch. Prof. Claudio Negrelli Laureanda Elisabetta Fontana Matricola 813909 Anno Accademico 2012 - 2013 2 3 INDICE CAPITOLO 1: Introduzione: Metodologia d’indagine e obiettivi 7 1.1. Oggetto e finalità della ricerca 7 1.2. I manufatti 9 PARTE PRIMA: CONTESTUALIZZAZIONE STORICO-GEOGRAFICA E STORIA DEGLI STUDI 11 CAPITOLO 2: Inquadramento storico-geografico e prime ricerche sul Civezzanese 13 2.1. Inquadramento geografico e geo-morfologico 13 2.1.1. Origine geologica del Monte Calisio (o Monte Argentario). 14 2.1.2. Lo sfruttamento delle miniere argentifere. 15 2.2. Inquadramento storico 19 2.3. Luigi de Campi e le prime scoperte a Civezzano 25 2.3.1. La situazione degli studi in Trentino all’epoca della scoperta delle 25 prime sepolture 2.3.2. Gli studi di Luigi de Campi nel panorama della ricerca di fine Ottocento 30 2.3.3. La necropoli di Testona e l’approccio dei Calandra 36 2.3.4. La scoperta di Civezzano: innovazioni e metodi di ricerca 38 2.3.5. Il versante tedesco: dispute, patriottismi e sentimenti nazionali 45 2.4. Studi successivi 52 PARTE SECONDA: L’INDAGINE ARCHEOLOGICA NELLA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA DI 55 CIVEZZANO. SEQUENZA STRATIGRAFICA E MATERIALI. CAPITOLO 3: L’indagine archeologica nella chiesa di Santa Maria Assunta di 57 Civezzano (scavi 1990-1992). 3.1. Sequenza stratigrafica e settori indagati 57 4 3.1.1. L’interno della chiesa 58 3.1.2. I tre vani Est 67 3.1.3. Cimiteriale Sud-Ovest 68 3.2. Prime ipotesi e rilettura 74 CAPITOLO 4: Il Materiale 81 4.1. La ceramica 83 4.1.1. Manufatti ceramici tardoantichi e altomedievali 89 4.1.2. Manufatti ceramici bassomedievali 99 4.2. Il vetro 110 4.2.1. Reperti vitrei tardoantichi e altomedievali 111 4.2.2. Reperti vitrei bassomedievali 114 4.3. I metalli 120 4.3.1. Reperti metallici tardoantichi e altomedievali 121 4.3.2. Reperti metallici basso medievali e moderni 125 4.4. Pietra ollare 143 4.5. Manufatti in osso e pasta vitrea 147 4.5.1. Manufatti in osso 147 4.5.2. Manufatti in pasta vitrea 148 4.6. Le monete 151 4.6.1. Cronologie, zecche, autorità 151 4.6.2. Catalogo delle monete 156 CONCLUSIONI 179 5 BIBLIOGRAFIA 188 PARTE TERZA: TAVOLE E PLANIMETRIE 6 7 CAPITOLO 1 INTRODUZIONE: METODOLOGIA D’INDAGINE E OBIETTIVI 1.1. Oggetto e finalità della ricerca Lo studio prende in esame un settore della ricerca archeologica già sviluppato a livello europeo che sul finire degli anni Settanta ha preso piede anche in Italia sotto il nome di “cultura materiale”1. Con questo termine si indicano tutti gli aspetti visibili e concreti di una cultura, in particolare ciò che attiene la vita quotidiana e le attività produttive. Gli archeologi hanno fatto di essa uno specifico campo di indagine con l’obiettivo di studiare le società umane partendo dal dato materiale, giungendo così ad interpretare e capire le forme e i modi con cui una collettività esprimeva sé stessa in relazione al panorama storico e ambientale. Questa nozione, che prende le mosse dal costituirsi dell’antropologia e dell’archeologia, si basa sugli aspetti non simbolici delle attività produttive degli uomini, sui prodotti e gli utensili, nonché sui diversi tipi di tecniche di fabbricazione, insomma sui materiali e gli oggetti concreti della vita delle società2. Essa è la base di ricerca di quegli studiosi che prendono in considerazione soprattutto l’economia e il modo di produzione, ma che allo stesso tempo mettono al centro l’uomo, ugualmente importante per ricomporre il quadro generale di una cultura o di una civiltà. Gli oggetti materiali portano però con loro anche 1 CARANDINI 1979; MAZZI 1985; GIANNICHEDDA 2000. 2 BUCAILLE, PESEZ 1978. 8 tutta una serie di informazioni e segni che riguardano molti aspetti della vita umana: arte, diritto, religione, parentela, cui negli ultimi vent’anni è stata data nuova dignità. Notevole è l’incremento, di anno in anno, delle ricerche sul campo (sebbene purtroppo la maggior parte non arrivi alla pubblicazione) attraverso le quali si cerca di operare delle ricostruzioni storiche che si basano sui processi e sui rapporti sociali: a questo fine si propongono le accurate descrizioni dei manufatti provenienti da scavi e ricognizioni, corredandole con disegni, immagini e soprattutto indicazioni precise del contesto di provenienza. Il dato materiale in questo contesto gioca un ruolo fondamentale a prescindere dal fatto che la sua entità fisica sia o meno di grandezze considerevoli o costituita di materie preziose. Il manufatto assume quindi una dignità nuova e non può più essere sottovalutato: solo dalla considerazione dal complesso della cultura materiale, unita ai dati che numerose altre scienze possono offrire stringendo un rapporto paritario con l’archeologia (l’antropologia, l’archeobotanica, le varie tecniche di analisi del suolo, ecc.), si può individuare lo stato di una società, il suo progresso e la sua evoluzione. Lo studio condotto in questa sede prende le mosse proprio da questa nuova “dignità” del manufatto, proponendo quindi l’edizione dei reperti provenienti dalla chiesa di Santa Maria Assunta di Civezzano e dalle sue immediate adiacenze. Conseguentemente si farà chiarezza sui passaggi che più hanno provocato dibattiti, come quello tra l’età tardoantica e l’altomedioevo, periodo che a livello di interpretazione della stratigrafia e dei livelli architettonici e d’uso ha posto molti dubbi e più di un’interpretazione, su cui si tornerà più avanti. Proprio per questo motivo si è proceduto con questo studio: per fornire nuovi elementi in grado di contribuire alla ricostruzione storica e materiale di questo complesso. Il lavoro si articola sostanzialmente in tre parti: la prima parte – di carattere introduttivo – contiene un excursus storico e geografico del contesto in esame, il panorama storiografico delle prime scoperte a opera di Luigi de Campi e i successivi studi condotti su Civezzano, dal 1885 a oggi. Nella seconda parte si analizzerà nel dettaglio la sequenza stratigrafica, da cui si trarranno le prime considerazioni sulle problematiche che da essa sono sorte. Elementi questi che saranno ripresi in sede di conclusioni. In questa stessa sezione, quella centrale, si condurrà 9 l’analisi vera e propria dei manufatti suddivisi per classi di materiali (ceramica, vetro, metalli, pietra ollare, osso e pasta vitrea) e delle monete. Lo studio dei materiali è andato di pari passo con il loro inserimento in un inventario digitale elaborato con il programma Access, grazie al quale si sono realizzate delle tabelle utili al fine di interpretare il sito di Santa Maria Assunta attraverso il dato materiale. Parallelamente si sono presi in considerazione, per il confronto tipologico e quindi per una determinazione cronologica assoluta, dei repertori e contesti di scavo accostabili per morfologia e datazione a quello in esame. Oltre che di numerose opere monografiche il lavoro si è avvalso della consultazione di riviste specializzate sia a carattere regionale che nazionale3. La seconda parte si concluderà con alcune considerazioni attraverso le quali si è tentato di tracciare un quadro generale per dare un’interpretazione riguardante le fasi, i periodi e le problematiche sorte dall’analisi del dato materiale. Conclude una terza parte con la proposizione grafica, in scala, dei reperti più importanti rinvenuti negli scavi 1990 e 1992, corredata dall’inventario. 1.2. I manufatti L’analisi dei materiali ha preso in considerazione un repertorio di circa un migliaio di pezzi e, come anticipato, molti tra questi ci si è limitati ad inserirli nell’inventario eseguendo una descrizione a livello macroscopico. Questa decisione è stata presa in base alle dimensioni ridotte di alcuni pezzi che rendevano impossibile una loro puntuale identificazione, oppure in base alle loro caratteristiche (forma, misure, colore, ecc.) che non risultavano utili, al termine dell’analisi, al fine di una datazione assoluta perché di tipologie in utilizzo in archi temporali troppo vasti. L’analisi comprende anche tutti quei complementi di carpenteria quali chiodi e scalpelli, ritrovati in gran numero in tutti gli strati, elemento costante sia nei riempimenti tombali – facenti probabilmente parte quindi della struttura della cassa lignea o di una barella per il trasporto del defunto – sia nel deposito dell’edificio, frutto dei numerosi rifacimenti susseguitisi nei secoli, nonché negli strati di crollo. 3 Tra le più importanti la rivista “Studi Trentini di Scienze Storiche”, quella dell’Accademia Roveretana degli Agiati, la rivista “Archivio Trentino” e l’”Archivio per l’Alto Adige”, nonché riviste di respiro più ampio come “Archeologia Medievale”. 10 La maggior parte delle attestazioni deriva dai piani d’uso dell’edificio, e sono quindi collegati al suo utilizzo, ma altre derivano da depositi funerari. I più antichi tra essi sono ascrivibili all’età tardoantica e altomedievale, ma presentano corredi poveri o del tutto assenti, essendo quindi inquadrabili, in alcuni casi, unicamente sulla base del tipo di sepoltura impiegato. Spesso la situazione dello scavo e la documentazione talvolta lacunosa, non hanno permesso di assegnare alcuni materiali ad una specifica sepoltura4. Più numerose sono sicuramente le testimonianze materiali provenienti dagli strati d’uso dei piani pavimentali, soprattutto ceramiche. All’interno di questi grandi edifici di uso civile si svolgevano attività intense, con il passaggio di numerose persone: questo comportava spesso la perdita accidentale di piccoli oggetti personali, come elementi dell’abbigliamento (piccole borchie, ornamenti di cintura, ecc) nonché monete5, ritrovati in gran numero. Nel complesso, nel caso di Civezzano, si tratta per lo più di oggetti rotti o smarriti e successivamente riutilizzati per costruire i piani pavimentali o di livellamento delle strutture successive: non si hanno infatti, in quest’ambito, casi di depositi intenzionali come tesoretti o ripostigli.
Recommended publications
  • Codice Dell'urbanistica E Dell'edilizia
    _________ PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO _________ Assessorato all’Urbanistica, enti locali e personale CODICE DELL’URBANISTICA E DELL’EDILIZIA 26 MARZO 2012 Dipartimento Urbanistica e ambiente Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio SOMMARIO Leggi provinciali Legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 pag. 5 Pianificazione urbanistica e governo del territorio (legge urbanistica provinciale) Legge provinciale 27 maggio 2008, n. 5 pag. 121 Approvazione del nuovo piano urbanistico provinciale Nuovo piano urbanistico provinciale pag. 122 Allegato B (Norme di attuazione) Legge provinciale 3 marzo 2010, n. 4 – articolo 15 pag. 153 Misure straordinarie di agevolazione per la riqualificazione architettonica e ambientale degli edifici esistenti Regolamento di attuazione della legge urbanistica provinciale Decreto del Presidente della Provincia 13 luglio 2010, n. 18-50/Leg pag. 157 Disposizioni regolamentari di attuazione della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 (Pianificazione Urbanistica e governo del territorio) Altre disposizioni regolamentari di attuazione Decreto del Presidente della Provincia 13 luglio 2009, n. 11-13/Leg pag. 193 Disposizioni regolamentari in materia di edilizia sostenibile in attuazione del titolo IV della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio) Decreto del Presidente della Provincia 8 marzo 2010, n. 8-40/Leg pag. 205 Disposizioni regolamentari concernenti la realizzazione di particolari opere e interventi nelle aree agricole e di apiari 3 Principali deliberazioni della Giunta provinciale di attuazione Deliberazione della Giunta provinciale 25 giugno 2010, n. 1531 e s.m. pag. 211 Determinazione degli indici edilizi volti a favorire l'uso di tecniche di edilizia sostenibile, anche per il calcolo del contributo di concessione, ai sensi dell'articolo 86 della legge urbanistica provinciale 4 marzo 2008, n.
    [Show full text]
  • BCT1 (Fondo Miscellaneo). Archivi Di Famiglie 2018
    BCT1 (Fondo miscellaneo). Archivi di famiglie 2018 AGOSTINI COLLOCAZIONE: BCT1–3088/16, BCT1–3088/29 ESTREMI CRONOLOGICI: 1754-1773 DATA DI ACQUISIZIONE E PROVENIENZA: i documenti collocati al ms. BCT1–3088 sono stati donati da Pietro Zanolini nell’anno 1908 e fanno parte di una raccolta di 43 documenti, relativi a diverse famiglie trentine, rilegati in due volumi. DESCRIZIONE: 1. Contratti di compravendita - 1754 aprile 28, Leonardo Segata di Sopramonte vende a Valentino Agostini di quel luogo un prato ubicato nelle pertinenze di Sopramonte: BCT1–3088/16 - 1773 maggio 20, Contratto di permuta concluso tra Gianantonio Rosat di Sopramonte e Antonio Agostini del medesimo luogo: BCT1–3088/29 ALBERTINI COLLOCAZIONE: BCT2 ESTREMI CRONOLOGICI:1590 DATA DI ACQUISIZIONE E PROVENIENZA: Hippoliti, famiglia DESCRIZIONE: 1. Contratti - 1590 febbraio 10, Maria fu Tomeo Pazzo da Cinte, vedova di Pellegrino Alde da Scurelle e Zaneto suo figlio vendono a Nicolò Albertino una pezza di terra sita a Scurelle, in luogo det- to ‘a Pra de Ponte’: BCT2–884 ALESSANDRINI DI NEUENSTEIN COLLOCAZIONE: BCT1–482, BCT1–905, BCT1–1038, BCT1–2409, BCT2 DATA DI ACQUISIZIONE E PROVENIENZA: raccolta Mazzetti e altre provenienze fondo manoscritti BCT1–1696, BCT1–1818, BCT1–2224, BCT1–2518, BCT1–2668, vedi anche BCT2 DESCRIZIONE: - De anatome humani corporis, auctore Julio Alexandrino cum notis, copia del sec. XVII: BCT1–2409 ALIPRANDI COLLOCAZIONE: BCT1–1188 ESTREMI CRONOLOGICI:1654 DATA DI ACQUISIZIONE E PROVENIENZA: Raccolta Antonio Mazzetti DESCRIZIONE: 1. Privilegi di nobiltà - 1654: BCT1–1188 ALMERICO 1 BCT1 (Fondo miscellaneo). Archivi di famiglie dicembre 2014 COLLOCAZIONE: BCT1–2478 ESTREMI CRONOLOGICI:1820 DESCRIZIONE: 1. Eredità - 1820, Pretesa Mazani sull’eredità di famiglia: BCT1–2478 ALTENBURGER COLLOCAZIONE: BCT1–3322 ESTREMI CRONOLOGICI:1733 DATA DI ACQUISIZIONE E PROVENIENZA: Lascito Tranquillini dell’aprile 1923, pervenuta con i docu- menti della famiglia Valentini di Calliano e della famiglia Zambaiti di Vezzano.
    [Show full text]
  • Livio Ciola S.A.T
    21° TROFEO CASAROTA - LIVIO CIOLA S.A.T. CENTA SAN NICOLO' CENTA SAN NICOLO' 04/06/2006 Ordine di arrivo generale N° Concorrente Sesso Tempo Gruppo / Società 1 DEPEDRI CHRISTIAN M 0.36.02 SAT SARDAGNA 2 CLEMENTI CARLO M 0.36.19 SAT CEMBRA 3 MARINI GIANFRANCO M 0.36.26 SUSAT 4 ANZELINI GABRIELE M 0.37.28 SUSAT 5 COZZINI ENRICO M 0.38.09 SAT TOBLINO 6 SEIA FABIO M 0.38.43 SAT RIVA 7 CAPPELLETTI DANIELE M 0.39.02 SAT VAL DI GRESTA 8 POLO CLAUDIO M 0.39.48 SAT VAL DI GRESTA 9 MASERA SANDRO M 0.40.06 SAT ALDENO 10 WEISS LUIGI M 0.40.55 SAT CENTA 11 PIASENTE MARIO M 0.41.06 SAT BORGO VALSUGANA 12 CAPPELLETTI TARCISIO M 0.41.36 SAT VAL DI GRESTA 13 DUSINI CESARE M 0.42.21 SAT TUENNO 14 DEGASPERI MANUEL M 0.42.27 SAT SARDAGNA 15 BIASIA FABIO M 0.42.45 SAT MATTARELLO 16 SAVOI FABIO M 0.43.18 SAT CEMBRA 17 MARTINELLI GRAZIANO M 0.43.22 SAT CENTA 18 DEBIASI ANDREA M 0.43.27 SAT VIGOLO VATTARO 19 PEDRINI FRANCO M 0.43.49 SAT POVO 20 DALSASS GIOVANNI M 0.44.09 SAT CEMBRA 21 ZAMBONI STEFANO Rav. M 0.44.20 SAT RAVINA 22 ROSAT GIOVANNI M 0.44.31 SAT TUENNO 23 MARTINELLI ADRIANO M 0.44.47 SAT CENTA 24 FALETTI GIORDANO M 0.45.05 SAT POVO 25 FERRARI TULLIO M 0.45.15 SAT CENTA 26 MARZARI ALESSANDRO M 0.45.20 SAT LAVARONE 27 SPAGNOLLI VINCENZO M 0.45.38 SAT VAL DI GRESTA 28 CALDINI LUCA M 0.45.44 SUSAT 29 BAILONI RAFFAELLA F 0.45.56 SAT VIGOLO VATTARO 30 BIANCHINI GRAZIANO M 0.46.03 SAT VIGOLO VATTARO 31 BRIDI MAURO M 0.46.24 SAT VIGOLO VATTARO 32 BADANO FRANCESCA F 0.46.30 SAT CIVEZZANO 33 BONETTI MASSIMO M 0.46.56 SAT TOBLINO 34 CALVANELLI DINO M 0.47.20
    [Show full text]
  • Spett.Le E.N.C.I. Viale Corsica ,20 Trento , Li……… 20137 MILANO
    Spett.le E.N.C.I. Viale Corsica ,20 Trento , li……… 20137 MILANO Oggetto: Accordo delegazioni ENCI di Trento e Rovereto I sottofirmatari presidenti dei gruppi cinofili delegazione ENCI a nome e per conto rispettivamente del Gruppo Cinofilo Trentino e Circolo Cinofilo Roveretano , vista la necessità strutturale organizzativa di determinare la territorialità di competenza delle singole delegazioni , ottenuto il parere favorevole dai rispettivi direttivi , decidono di formalizzare e sottoscrivere il seguente accordo . Premesso che sono sostanzialmente presi a riferimento per la determinazione delle zone di competenza quale delegazione E.N.C.I. i confini dei territori delle neo costituite Comunità di valle cosi come da elenco della Provincia Autonoma Di Trento L.P. 3 /2006 (vedi allegato A : cartografia ) , le aree della Provincia di Trento di competenza territoriale vengono così suddivise : ( vedere allegato B : elenco comuni ) - Alla Delegazione di Trento competono i comuni ricadenti nel territorio delle Comunità di Valle n.1/2/3/4/5/6/7/11/13/14/15/16 - Alla Delegazione di Rovereto competono i comuni ricadenti nel territorio delle Comunità di Valle n. 8/9/10/12 Quindi a decorrere dalla data odierna il Gruppo Cinofilo Trentino ed il Circolo Cinofilo Roveretano si impegnano a svolgere l’attività di delegazione esclusivamente verso persone fisiche e/o giuridiche residenti nell’ambito del territorio di competenza. Vogliate pertanto prendere nota di quanto sopra esposto e , dopo Vs. ratifica previa verifica istituzionale, attivarvi per quanto
    [Show full text]
  • "Carlo Antonio Pilati" Distretto 1 Tntd10050a Cles I.T.C.G
    DISTRETTO 1 CODICE COMUNE DENOMINAZIONE ISTITUTO DISTRETTO 1 TNTD100001 CLES I.T.C.G. "CARLO ANTONIO PILATI" DISTRETTO 1 TNTD10050A CLES I.T.C.G. "CARLO ANTONIO PILATI" CLES CORSO SERALE DISTRETTO 1 TNPM006019 CLES ISTITUTO MAGISTRALE "ALCIDE DEGASPERI" CLES DISTRETTO 1 TNPS006018 CLES LICEO SCIENTIFICO "BERTRAND RUSSELL" CLES DISTRETTO 1 TNRC00350N MEZZOLOMBARDO I.P.C. MEZZOLOMBARDO CORSO SERALE DISTRETTO 1 TNTD00301L MEZZOLOMBARDO I.T.C. "MARTINI" MEZZOLOMBARDO DISTRETTO 1 TNPS00301R MEZZOLOMBARDO LICEO SCIENTIFICO MEZZOLOMBARDO DISTRETTO 1 FP TNCF006001 SAN MICHELE ALL'ADIGE FONDAZIONE EDMUND MACH SAN MICHELE DISTRETTO 1 TNTA01500B SAN MICHELE ALL'ADIGE ISTITUTO TECNICO AGRARIO SAN MICHELE ALL'ADIGE DISTRETTO 1 TNTD007519 TIONE DI TRENTO I.T.C.G. "EINAUDI" TIONE CORSO SERALE DISTRETTO 1 TNTD00701X TIONE DI TRENTO I.T.C.G. "EINAUDI" TIONE DI TRENTO DISTRETTO 1 TNPS007014 TIONE DI TRENTO LICEO SCIENTIFICO TIONE DI TRENTO DISTRETTO 1 FP TNCF001001 TIONE DI TRENTO IST. FORMATIVA PARITARIA CFP 'Enaip Trentino' DISTRETTO 2 DISTRETTO 2 TNTD00201R BORGO VALSUGANA I.T.C.G. BORGO VALSUGANA DISTRETTO 2 TNTD002505 BORGO VALSUGANA I.T.C.G. BORGO VALSUGANA CORSO SERALE DISTRETTO 2 TNPS002011 BORGO VALSUGANA LICEO SCIENTIFICO BORGO VALSUGANA DISTRETTO 2 TNTL00101B CAVALESE I. T. GEOMETRI VIA GANDHI, 1 (SEZ. ASSOC. ) DISTRETTO 2 TNPS001015 CAVALESE LICEO SCIENTIFICO CAVALESE DISTRETTO 2 TNTD001011 PREDAZZO I.T.C. PREDAZZO DISTRETTO 2 TNTD001509 PREDAZZO I.T.C. PREDAZZO CORSO SERALE DISTRETTO 2 TNTE045005 CIVEZZANO I.T.A.S. (GIA' I.T.F.) CIVEZZANO DISTRETTO 2 TNRI015007 CIVEZZANO ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO CIVEZZANO DISTRETTO 2 TNTN01500Q CIVEZZANO ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO CIVEZZANO DISTRETTO 2 TNRC004015 LEVICO TERME I.P.C.
    [Show full text]
  • Dal 3 Al 12 Maggio 2013 I Municipi Del Trentino Per I Beni Culturali
    Palazzi Aperti I MUNICIPI DEL TRENTINO PER I BENI CULTURALI dal 3 al 12 maggio 2013 ALTOPIANO DELLA PAGANELLA, Palazzi Aperti dal 3 al 12 maggio 2013 val d’adige, rovereto, vallagarina, I MUNICIPI DEL TRENTINO PER I BENI CULTURALI BRENTONICO, VALLARSA 5b. 5c. Accompagnati dalla dott.ssa G. Vicenzi, si potranno visitare il 5e. PAG. 13 5d. maso, l’annessa cappella dedicata ai Santi apostoli Simone e 3. .6 1. ALA 6. FAEDO E GIOVO PAG. 14 5f. Giuda e la tenuta con le sue meravigliose vedute sulla Vallagarina. VAL DI CEMBRA , 5a. 2. BRENTONICO 7. ROVERETO Possibilità di degustazione (a pagamento: €10,00). VAL DI FIEMME E FASSA VAL DI NON, , 3. MOLVENO 8. TRENTO Info e prenotazioni: VAL DI SOLE PRIMIERO 8. 4. MORI 9. VILLA LAGARINA Ufficio Cultura del Comune di Ala Tel. 0464 674068 5. PIANA ROTALIANA 10. VOLANO www.comune.ala.tn.it - sezione “Vita in città” KöNIGSBERG AG P . 10 9. .10 a. LAVIS BRENTONICO 7. b. MEZZOCORONA ALTIPIANI CIMBRI, Sabato 11 maggio PAG. 17 c. MEZZOLOMBARDO ALTA E BASSA VALSUGANA 4. PALAZZO BAISI, GIARDINO DEI SEMPLICI, ORTO BOTANICO, d. NAVE SAN ROCCO ALTO GARDA, 2. MUSEO DEL FOSSILE DEL MONTE BALDO in collaborazione con il e. SAN MICHELE ALL’ADIGE VAL RENDENA, Museo Civico di Rovereto. .1 f. ZAMBANA VALLE DEL CHIESE, Orario di apertura: 10.00 - 12.00 e 14.30 - 16.30 VALLE DEI LAGHI PAG. 3 Ingresso gratuito, visite guidate su prenotazione - Tel. 0464 452800 ALTOPIANO DELLA PAGANELLA, Info: val d’adige, rovereto, Biblioteca comunale di Brentonico - Tel. 0464 395059 APT Rovereto e Vallagarina, Ufficio Turistico di Brentonico, 2 VALLAGARINA, BRENTONICO, 3 VALLARSA Tel.
    [Show full text]
  • Progetto Banda Ultra Larga in Trentino
    PROGETTO BANDA ULTRA LARGA IN TRENTINO La colonna “DATA INIZIO LAVORI PRESUNTA” riporta la data di inizio lavori presunta stimata da Open Fiber sulla base delle tempistiche necessarie per lo svolgimento delle attività di progettazione definitiva ed esecutiva, di approvazione dei progetti e per l'ottenimento dei permessi da parte dei Comuni. Tabella aggiornata al 1 marzo 2019 (1) = Open Fiber non ha ancora definito e comunicato una data di inizio lavori COMUNE 2014 ISTAT COMUNE 2017 ISTAT DATA INIZIO 2014 2017 LAVORI PRESUNTA Ala 22001 giugno 2019 Albiano 22002 (1) Aldeno 22003 (1) Amblar 22004 Amblar-Don 22237 (1) Andalo 22005 (1) Arco 22006 settembre 2018 Avio 22007 maggio 2019 Baselga di Pinè 22009 (1) Bedollo 22011 (1) Bersone 22012 Valdaone 22232 (1) Besenello 22013 (1) Bieno 22015 (1) Bleggio Superiore 22017 ottobre 2019 Bocenago 22018 ottobre 2019 Bolbeno 22019 Borgo Lares 22239 (1) Bondo 22020 Sella Giudicarie 22246 (1) Bondone 22021 ottobre 2019 Borgo Valsugana 22022 (1) Bosentino 22023 Altopiano della Vigolana 22236 (1) Breguzzo 22024 Sella Giudicarie 22246 (1) Brentonico 22025 ottobre 2019 Bresimo 22026 (1) Brez 22027 (1) Brione 22028 Borgo Chiese 22238 (1) Caderzone Terme 22029 (1) Cagnò 22030 (1) Calavino 22031 Madruzzo 22243 giugno 2019 Calceranica al Lago 22032 maggio 2019 Caldes 22033 (1) Caldonazzo 22034 ottobre 2019 Calliano 22035 (1) Campitello di Fassa 22036 (1) Campodenno 22037 (1) Canal San Bovo 22038 (1) Canazei 22039 (1) Capriana 22040 (1) Carano 22041 (1) Carisolo 22042 agosto 2018 Carzano 22043 ottobre 2019 Castel
    [Show full text]
  • Comune Di Vezzano. Inventario Dell'archivio Storico (1208 Copia Del Sec
    Comune di Vezzano. Inventario dell'archivio storico (1208 copia del sec. XVIII - 1959, con docc. fino al 1971) e degli archivi aggregati a cura di Cooperativa Arcadia Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni librari e archivistici 2004 Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la consulenza tecnica della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, a cura della Cooperativa Arcadia di Trento; la regestazione delle pergamene è stata curata da Novella Forner; il lavoro è stato ultimato nel 2004. L'inventario, redatto con il programma "Sesamo 2000", è stato pubblicato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net). L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del Trentino è stata curata dalla Soprintendenza per i beni librari e archivistici, con la collaborazione della Cooperativa Arcadia, nel corso del 2008, con l'obiettivo di garantire un livello minimo di coerenza rispetto alle regole di descrizione contenute nel manuale "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale per gli operatori", Trento, 2006. Elenco delle abbreviazioni AC= archivio comunale art., artt. = articolo, articoli c., cc. = carta, carte ca. = circa cap., capp.= capitolo, capitoli cart. = carta, cartone cat., catt. = categoria, categorie cfr. = confronta CDC = congregazione di carità CMO = consorzio medico ostetrico CV= consorzio veterinario cop. = coperta ECA = ente comunale assistenza fasc. = fascicolo int. = interno ml. = metri lineari mm. = millimetri mod. = modello n., nn = numero, numeri n. n. = non numerato num. = numerazione ONMI = Opera nazionale maternità e infanzia orig. = originale p., pp. = pagina, pagine par. (§) = paragrafo prot.
    [Show full text]
  • Referenze 2010
    ENTE PROCEDURA Bedollo Acquedotto Bedollo ICI Bieno Acquedotto Bieno ICI Bieno Inventario BIM Brenta Contabilità finanziaria Borgo Valsugana Atti amministrativi Borgo Valsugana Certificati al bilancio Borgo Valsugana Contabilità finanziaria Borgo Valsugana Controllo di gestione Borgo Valsugana Demografici Borgo Valsugana Economato Borgo Valsugana Economica Borgo Valsugana ICI Borgo Valsugana ICI on line Borgo Valsugana Inventario Borgo Valsugana IVA Borgo Valsugana Protocollo Borgo Valsugana Workflow Bosentino Certificati al bilancio Bosentino Contabilità finanziaria Bosentino Demografici Calavino Acquedotto Calavino ICI Calceranica al Lago Acquedotto Calceranica al Lago Albo on line Calceranica al Lago Atti amministrativi Calceranica al Lago Certificati al bilancio Calceranica al Lago Contabilità finanziaria Calceranica al Lago ICI Calceranica al Lago Inventario Calceranica al Lago IVA Calceranica al Lago Protocollo Caldes ICI Campitello di Fassa Certificati al bilancio Campitello di Fassa Contabilità finanziaria Carzano Acquedotto Carzano Certificati al bilancio Carzano Contabilità finanziaria Carzano Demografici Carzano ICI Carzano ICI on line Carzano Inventario Carzano IVA Carzano Protocollo Castello di Fiemme Certificati al bilancio Castello di Fiemme Contabilità finanziaria Castelnuovo ICI Cembra Albo on line Cembra Atti amministrativi Cembra Certificati al bilancio Cembra Contabilità finanziaria Cembra Inventario Cembra IVA Cembra Protocollo Cinte Tesino Albo on line Cinte Tesino Albo pretorio Civezzano Albo on line Civezzano Atti
    [Show full text]
  • Comune Di Tuenno. Inventario Dell'archivio (1334 - 1953)
    Comune di Tuenno. Inventario dell'archivio (1334 - 1953) a cura di Cooperativa ARCoop Provincia autonoma di Trento. Servizio Beni librari e archivistici 1993 Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, a cura della Cooperativa A.R.Coop. di Rovereto; il lavoro è stato ultimato nel 1993. Il testo dell'inventario è stato copiato in word a cura del Centro Elaborazione Parola della Provincia autonoma di Trento nel corso del 1996-1997. L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del Trentino e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Marica Odorizzi e Renata Tomasoni (Cooperativa Arcadia) nel corso del 2012, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006". AVVERTENZE A) Criteri adottati per la descrizione delle unità archivistiche: 1. le indicazioni cronologiche sono state costantemente riportate allo stile moderno di datazione; 2. quando è stato possibile riportare integralmente o in parte il titolo dell'unità documentaria, esso è stato posto fra virgolette; 3. eventuali ricostruzioni di date e nomi sono indicate in parentesi quadre; 4. i toponimi, i nomi comuni e di persona sono stati riportati fedelmente tra virgolette, tranne quelli ancora oggi in uso, riportati nella forma moderna; 5. le lacune riscontrate nelle serie documentarie sono segnalate con alcuni punti; 6. per ogni unità archivistica della parte preunitaria è stato segnalato il tipo di condizionamento esterno e il numero delle carte o pagine; 7.
    [Show full text]
  • Fac – Simile Avviso Al Pubblico – Opere Non Soggette A
    CHI È TERNA Terna è proprietaria della Rete di Trasmissione Nazionale italiana dell’elettricità in Alta e Altissima Tensione ed è tra i principali operatori europei di reti per la trasmissione dell’energia con oltre 74.000 km di linee gestite e 25 interconnessioni con l’estero. Terna è responsabile della trasmissione e della gestione dei flussi di energia elettrica sull’intero territorio nazionale. Sono oltre 4.000 i professionisti al servizio del Paese e dell’unione energetica europea che gestiscono in efficienza e sicurezza, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, sia lo sviluppo della Rete di Trasmissione sia il dispacciamento dell’energia elettrica, garantendo la qualità del servizio e crescenti benefici per imprese e cittadini. La missione dell’azienda è esercitare un ruolo guida per una transizione energetica sostenibile, facendo leva su innovazione, competenze e tecnologie distintive a beneficio di tutti gli stakeholder. Per Terna - prima azienda italiana del settore Electric Utilities nel prestigioso Dow Jones Sustainability Index World di RobecoSAM - la sostenibilità è un aspetto determinante nella creazione di valore per gli stakeholders, ed è una leva strategica per il business. Ecco perché l’Azienda lavora ogni giorno nel rispetto dei territori e dialogando costantemente con le comunità. PERCHÉ SERVE REALIZZARE L’OPERA La rete nell’area di Trento si compone di lunghe direttrici a 132 kV e 220kV funzionali a raccogliere le produzioni idroelettriche dell’Alto Adige e una rete 132kV e 220kV finalizzata al servizio locale di distribuzione. Per garantire maggiore affidabilità dell’alimentazione del carico della città di Trento è necessario aumentare la magliatura della rete e realizzare una nuova stazione elettrica per migliorare l’affidabilità dell’alimentazione del sistema elettrico e per rispondere alle esigenze del distributore locale (SET S.p.A).
    [Show full text]
  • Parrocchia Di San Nicolò in Castelfondo. Inventario Dell'archivio Storico (1444 - 1985)
    Parrocchia di San Nicolò in Castelfondo. Inventario dell'archivio storico (1444 - 1985) a cura di Cooperativa Koinè Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici 2011 Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino; la redazione dell'inventario è stata curata da Elena Bertagnolli, Cinzia Groff, Ornella Bolognese e Francesca Tecilla socie della cooperativa Koinè e ultimata nell'ottobre 2011. L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Le schede sono state compilate secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri: - il titolo originale del documento è riportato tra virgolette; - nella trascrizione dei titoli si sono ricondotti all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le lettere maiuscole e minuscole e si sono sciolte le abbreviature; - le ricostruzioni di titoli, di date ed eventuali altre integrazioni sono state indicate tra parentesi quadre; - di ogni unità archivistica si sono indicati gli estremi cronologici, la definizione archivistica e il numero delle carte. In particolare per i registri: - in presenza di più titoli originali, si è scelto quello più significativo, specificandone la posizione solo se esso non appare all'esterno; - si è riportata, ove presente, la numerazione originaria per carte o per pagine; se assente si è dato il computo delle carte scritte, facendo seguire al numero l'espressione "non numerate" (n.n.); - la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte viene espressa mediante la locuzione "carte sinistra - destra" (cc.
    [Show full text]