Piano Di Emergenza Intercomunale 2013 COM 20
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COMUNI di Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Mediglia, Melegnano, Pantigliate, Paullo, Peschiera Borromeo, San Colombano al Lambro, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, San Zenone al Lambro, Settala, Tribiano, Vizzolo PIANO DI EMERGENZA INTERCOMUNALE COM 20 RELAZIONE GENERALE SINDAR S.r.l. Corso Ettore Archinti, 35 26900 Lodi LO Tel 0371 549200/Fax 0371549201 [email protected] [email protected] 2013 Piano di Emergenza Intercomunale COM 20 Provincia di Milano edizione 2013 Responsabili di Progetto Sindaco del Comune caposettore Alessandro Lorenzano Comandante della Polizia Municipale Comune caposettore Dott. Marco Simighini Comuni di: Carpiano Consigliere Delegato, Tiberio Federico Cerro al Lambro Sindaco, Marco Sassi Colturano Sindaco, Giovanni Cariello Dresano Sindaco, Mario Valesi Mediglia Sindaco, Paolo Bianchi Melegnano Assessore, Raimondo Fabio Carmine Pantigliate Sindaco, Lidia Maria Rozzoni Paullo Assessore, Alberto Pacchioni Peschiera Borromeo Assessore, Donatello De Mercurio San Colombano al Lambro Marco Quintini San Donato Milanese Sindaco, Mario Dompé San Giuliano Milanese Assessore, Gennaro Piraina San Zenone al Lambro Vicesindaco, Guido Merli Settala Assessore, Giuseppe Grillo Tribiano Vicesindaco, Fabrizio Castoldi Vizzolo Predabissi Sindaco, Mario Mazza Gruppo di lavoro intercomunale Referente ufficio associato e segreteria Funzionario Tecnico dott. Marco Simighini D.T.O. Volontariato cav. Enrico Lazzerini Segreteria dott.ssa Sabrina Rossi Segreteria OO.V sig. Silvio Mutti Referenti comunali per il progetto Comuni di: Carpiano Comandante Polizia Locale, Raffaella Bellani Cerro al Lambro Comandante Polizia Locale, Gabriella Oldani Colturano Referente Tecnico, Marco Chiosi Dresano Comandante Polizia Locale, Agostino Tommaseo Mediglia Comandante Polizia Locale, Roberto Cilano Melegnano Responsabile Area Polizia Locale, Davide Volpato Pantigliate Responsabile Area Gestione del Territorio Pierluigi Taverni Paullo Comandante Polizia Locale, Stefano Papalia Peschiera Borromeo Referente Tecnico, Francesco Vadalà San Colombano al Lambro Commissario Polizia Locale, Arturo Fiorani San Donato Milanese Dirigente Polizia Locale Guido Fabio Allais San Giuliano Milanese Comandante Polizia Locale, Marco Simighini San Zenone al Lambro Commissario Aggiunto Polizia Locale, Savino Gorgoglione Settala Commissario Aggiunto Polizia Locale, Giuseppe Valente Tribiano Comandante Polizia Locale, Vittorio Ferrari Vizzolo Predabissi Responsabile Polizia Locale, Angelo Bettinelli Piano di Emergenza Intercomunale COM 20 Provincia di Milano edizione 2013 Redazione operativa: Sindar S.r.l Corso Archinti, 35 26900 Lodi (LO) Tel: 0371-549200 Fax: 0371-549201 e-mail: [email protected] sito internet: www.sindar.it Supervisione tecnica ing. Edoardo Galatola Redazione Piano di Emergenza Intercomunale SINDAR S.r.l. Corso Archinti, 356900 Lodi ing. Edoardo Galatola dott. Rita Tazzioli ing. Carolina Del Din dott. Francesca Bulzi Ringraziamenti: Si ringraziano inoltre gli Enti, le Aziende e gli Organismi di Volontariato che a diverso titolo hanno concorso alla raccolta dei dati utilizzati per la pianificazione dell’emergenza e per la redazione delle procedure di intervento. Piano Intercomunale COM 20 anno 2013 – Sindar s.r.l. Corso Archinti, 35 – 26900 Lodi Pagina 2 di 84 Piano di Emergenza Intercomunale COM 20 Provincia di Milano edizione 2013 PRESENTAZIONE Il Sindaco, l’Autorità comunale di protezione civile, in una situazione di emergenza che coinvolga il proprio territorio, assume a livello locale, ai sensi della L. 225/92, il comando delle attività di soccorso. Per potere espletare le competenze ad esso affidate, ogni comune ha il diritto-dovere di dotarsi di una struttura di Protezione Civile e di uno strumento, il Piano di Emergenza, che permetta da un lato di pianificare le azioni preventive e dall’altro di organizzare, nel migliore dei modi, l’assistenza immediata alla popolazione colpita. Il Piano di Emergenza, che può essere redatto anche in forma associativa e di cooperazione previste dalla L. 142.90, si coordina con quello Provinciale, dettagliando a livello locale la conoscenza dei rischi presenti sul territorio, le procedure di emergenza e gli interventi di soccorso pianificati per il ripristino delle condizioni di normalità. Il Piano di Emergenza può essere visto come un insieme di scenari di evento e di danneggiamento, dipendenti da fattori antropici e naturali che insistono sull’area geografica in esame, un insieme di modelli di intervento di emergenza e soccorso, specifici per ciascuno degli scenari individuati, opportunamente corredato da cartografie per facilitare la lettura grafica e immediata dei dati. La presenza di rischi naturali ed antropici in un territorio, come il nostro, così fortemente urbanizzato ed intimamente connesso all’area metropolitana milanese, ha di fatto imposto il coordinamento tra le amministrazioni locali. Da ciò è nata l’esigenza, per i comuni aderenti, di approntare un Piano di Emergenza Intercomunale, allo scopo di creare e condividere un linguaggio comune, pur nell’autonomia di scelta a livello locale, sancita dalla stessa L. 225 e dalle responsabilità che da essa derivano La scelta è stata quella di realizzare il Piano di Emergenza Intercomunale, allo scopo di trattare gli aspetti generali relativi al territorio, ai suoi rischi e di descrivere la “macchina organizzativa” intercomunale messa a punto (sistema di comando-controllo, modello, procedure di intervento), e una serie di piani comunali, di cui possono usufruire autonomamente i Comuni aderenti al progetto. Ciascun Piano di Emergenza comprende a sua volta un documento di Introduzione per l’inquadramento della materia a livello locale e i Piani Stralcio per tipologia di rischio. Una strutturazione di questo tipo rende il prodotto, di per sé necessariamente complesso e diversificato nei contenuti, facilmente fruibile dal singolo ente, trattandosi di rischi naturali ed antropici che possono coinvolgere, secondo i casi, aree localizzate o più vaste, con eventi incidentali di breve, media o lunga durata. Piano Intercomunale COM 20 anno 2013 – Sindar s.r.l. Corso Archinti, 35 – 26900 Lodi Pagina 3 di 84 Piano di Emergenza Intercomunale COM 20 Provincia di Milano edizione 2013 INDICE 111... SSSTTTRRRUUUTTTTTTUUURRRAAA DDDEEELLL PPPIIIAAANNNOOO DDDIII EEEMMMEEERRRGGGEEENNNZZAAA IIINNNTTTEEERRRCCCOOOMMMUUUNNNAAALLLEEE ..................................................................................................................... 7 77 222... IIINNNTTTRRROOODDDUUUZZZIIIOOONNNEEE . .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 9 99 2.1 OBIETTIVI E STRUTTURA DEL PIANO DI EMERGENZA ............................................................................................................................................ 9 2.2 OBBLIGATORIETÀ DELLA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA COMUNALE .............................................................................................. 10 2.3 DIRETTIVA REGIONALE PER LA PIANIFICAZIONE D’EMERGENZA ............................................................................................................... 10 333... RRRUUUOOOLLLOOO DDDEEEIII CCCOOOMMMUUUNNNIII . ...................................................................................................................................................................................................................................................... 1 11222 3.1 STRUTTURA INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE .................................................................................................................................... 13 444... EEELLLEEEMMMEEENNNTTTIII CCCOOOSSSTTTIIITTTUUUTTTIIIVVVIII DDDEEELLL PPPIIIAAANNOOO . .................................................................................................................................................................................................. 1 11555 555... FFFAAASSSIII OOOPPPEEERRRAAATTTIIIVVVEEE PPPEEERRR LLLAAA RRREEEDDDAAAZZZIIIOOONNEEE DDDEEELLL PPPIIIAAANNNOOO . .................................................................................................................................................. 1 11999 666... IIINNNQQQUUUAAADDDRRRAAAMMMEEENNNTTTOOO TTTEEERRRRRRIIITTTOOORRRIIIAAALLLEEE ....................................................................................................................................................................................................... 2 22111 6.1 CONTESTO GEOGRAFICO-TERRITORIALE ................................................................................................................................................................. 21 6.2 CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E MORFOLOGICHE ...................................................................................................................................... 23 6.3 CARATTERISTICHE CLIMATOLOGICHE .......................................................................................................................................................................... 24 6.4 IDROGRAFIA ......................................................................................................................................................................................................................................