CompagniaAssicurazioni di Spese assicurazione Legali Peritali di “Tutelae Rischi Legale”Accessori Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019

CALENDARIO 2013 IMPOSTA A CARICO DI CHI LO ESPONE - DPR 639 DEL 29-10-72 © SLP ASSICURAZIONI SPA PROGETTO UFFICIO PROMOZIONE E SVILUPPO LE RESIDENZE SABAUDE

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MONCALIERI (TO) - CASTELLO TORINO - CASTELLO TORINO - TORINO -

AGLIE’ (TO) - CASTELLO TORINO - PALAZZO REALE VENARIA REALE (TO) - REGGIA RIVOLI (TO) - CASTELLO

RACCONIGI (CN) - CASTELLO REALE TORINO - PALAZZO CARIGNANO TORINO - PALAZZO MADAMA STUPINIGI (TO) - PALAZZINA DI CACCIA

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Quando Emanuele Filiberto venne a Torino nel 1559, dopo la lati torinesi risiedevano a Roma, delegando un Ausiliario alla vittoria sui Francesi nella battaglia di San Quintino (1557), non gestione degli obblighi pastorali e amministrativi della Diocesi. Poi- trovò una residenza adatta al suo seguito, composto di 200 cortigiani ché la facciata del “Palazzo del Vescovo” prospettava su umili edifici di personali e altri 90 e più della sua consorte. Il Castello di Torino era un tipo rurale (cascine lunghe e strette, trasversali), Emanuele Filiberto fortilizio di presidio che, per struttura, per spazi e per qualità, si pre- ordinò al Vittozzi il taglio di una via assiale al Palazzo, dando origine sentava inadatto ad accogliere tanti cortigiani e la famiglia del Duca. così alla Via Nuova (oggi via Roma, rifatta porticata negli Anni Trenta Egli dapprima accettò l’ospitalità del Signore di Chieri, ma nel frat- del ‘900). Carlo Emanuele, a fine ‘500, ordinò interventi migliorativi tempo incaricò l’arch. Ascanio Vittozzi di ristrutturare il Castello di nel palazzo della Curia, sede della Corte (ora ridimensionata a circa la Rivoli, precedentemente fortezza militare, da tempo abbandonata, per metà) e così anche il successore, Vittorio Amedeo, la cui consorte, adattarla alla vita civile di corte. Ma prima che i lavori fossero compiu- Maria Cristina (sorella del Re di Francia, e per questo denominata Ma- ti, con la nascita dell’unico erede, Carlo Emanuele, già pronosticato dama Reale), dopo il 1630 intraprese grandi lavori di rinnovamento e di dal celebre veggente francese Michel Nostradamus, invitato a Torino ricostruzione degli edifici ducali. Gli architetti Carlo e Amedeo dal Duca, onde trarre gli auspici, la corte si trasferì a Torino, occupan- Cognengo, conti di Castellamonte, intervennero nel Palazzo del Vescovo, do il palazzo vescovile, sede del Vicario, giacché in quel periodo i pre- che ormai era diventato Palazzo Ducale, trasferendo

Torino. Castello del Valentino, facciata sul Po Torino. Palazzo Madama, la facciata Basilica di Superga. Mausoleo sabaudo l’Arcivescovado in una nuova sede ai margini del Borgo Nuovo, oltre la giatura, che sono la corona delle residenze sabaude, tra cui la Villa Ducale via Nuova (oggi piazza San Carlo, a suo tempo voluta da Carlo Emanuele, (poi Reale) di Agliè, la Reggia di Venaria, la Villa Miraflores (Mirafiori, donde il nome); ricostruirono la villa fluviale nel parco a sud della città, scomparsa o mai ultimata), la “Vigna di Madama Reale” a San Vito (oggi diventata Castello del Valentino (nella foto, la facciata sul Po), con una Villa Abegg, rifatta in stile Liberty), la Villa del Regio Parco (presto ab- soluzione un po’ italiana e un po’ francese, con i tetti a forti spioventi, bandonata e demolita) e, successivamente, nel ‘700, la Palazzina di Cac- come i “Castelli della Loira”. Radicali lavori di modifica trasformarono cia di Stupinigi, capolavoro di , autore anche di importanti l’antico Castello di Torino degli Acaja in residenza abitabile, dove prese e grandiosi progetti, non realizzati: il nuovo Palazzo Madama (costruita dimora Maria Cristina, che da lei assunse il nome di Palazzo Madama. solo la facciata, nella foto) e la nuova reggia sulla collina di Rivoli (emu- Alla morte prematura del duca Vittorio Amedeo si scatenò il conflitto di lante la reggia di Versailles), al posto del vetusto e decaduto Castello; lo successione, noto come Guerra dei Cognati (il principe Tommaso e il sviluppo della Reggia di Venaria; il mausoleo della Basilica di Superga Cardinal Maurizio, fratelli del defunto Duca, soccombenti contro la ve- (nella foto), “residenza ultima” dei Savoia. A parte gli edifici metropoli- dova). Da essi traggono origine, nel medesimo periodo, la “Vigna della tani, le Ville di delizia caddero in abbandono, prima con il trasferimento Regina”, voluta dal cardinal Maurizio, già nel 1615, come sede dell’Ac- della Corte a Firenze e a Roma e poi, con l’avvento della Repubblica, cademia dei Solinghi, ed il Palazzo Carignano del principe Tommaso, su quando il patrimonio della Casa regnante fu acquisito dallo Stato il quale, progetto di Guarino Guarini, che stava lavorando alle cappelle di San Lo- per la cronica carenza finanziaria, per gl’impegni di spesa prioritari (in- renzo e della Sindone e di altri edifici. In precedenza, Emanuele Filiberto frastrutture) e per una politica culturale disattenta (elettoralisticamente Carignano, ed il padre Tommaso, avevano cominciato i lavori della nuova improduttiva), lasciò nell’oblio e nel decadimento gli splendidi edifici. villa all’inizio dei loro possedimenti nel Sud-Piemonte, poi ingrandita e Nell’ultimo quarto del sec. XX, sulla spinta dell’opinione pubblica e del trasformata in una sontuosa dimora, che prese il nome di Castello di mondo culturale, gradualmente furono attuati programmi di restauro, che Racconigi. Tutto il ‘600 fu un periodo di fervida attività edilizia, hanno restituito al decoro ambientale, all’arte ed al pubblico aristocratica e borghese, quando si formò la prima urbanistica di l’enorme patrimonio storico-monumentale della più lunga Di- Torino e il territorio circostante fu costellato di dimore di villeg- nastia di regnanti in Europa. MONCALIERI (TO) - CASTELLO Secoli XII / XVII - Sovrani: Vittorio Amedeo e Carlo Emanuele II - Architetti: , Andrea Costaguta, Benedetto Alfieri, Fr. Martinez.

MONCALIERI (TO)O)O) successore Carlo Emanuele III, che fece CASTELLO GENNAIO intervenire l’arch. Benedetto Alfieri, e dal figlio, Verso il 1100 Tommaso di Savoia edificava una Vittorio Amedeo III, che provvide ad 2013 ampliamenti, abbellimenti e miglioramenti del roccaforte di presidio e di controllo sul colle Mar Gio sovrastante il ponte sul Po, che dava accesso a 1 Maria Madre di Dio 17 S. Antonio Abate parco di 100 mila mq, con l’intervento dell’arch. Torino da sud. Nel 1229 i profughi di Testona Mer Ven e scultore F. Martinez, nipote di Juvarra. Con i (distrutta da Chieri) si rifugiarono attorno al fortilizio, 2 SS. Basilio e Gregorio 18 S. Liberata Giacobini la Reggia fu ridotta a caserma e forse suffeudo di una famiglia Cagliero, laddove si Gio Sab ospedale militare e, parte del parco, a cimitero. formò il borgo di Moncalieri (Mons Calieri). Nel 3 S. Genoveffa 19 S. Mario Con la Restaurazione il Castello tornò ai Savoia sec. XV il territorio e l’edificio tornarono in Ven Dom e fu residenza quasi continua di Carlo Alberto e 4 S. Ermete 20 SS. Sebastiano e Fabiano possesso dei Savoia, con Amedeo IX il Beato, la Sab Lun poi di Vittorio Emanuele II, quando il complesso cui moglie, Jolanda, ristrutturò l’antica e malridotta 5 S. Amelia 21 S. Agnese ricevette radicali interventi di ammodernamento, casaforte, per adattarla a “villa di delizia”, cioè sede Dom Mar epoca del “Proclama di Moncalieri” (Vittorio di villeggiatura in posizione eminente, panoramica 6 Epifania di N.S. 22 S. Vincenzo Emanuele II, in favore di nuove aperture liberali, e più salubre della bassura. Nel 1475 vi si svolsero Lun Mer scioglieva le Camere troppo reazionarie). Dal S. Raimondo S. Emerenziana i “Trattati di Moncalieri” tra i Savoia, il Duca di 7 23 1921, con breve interruzione, il Castello ospita il Mar Gio Borgogna e gli Sforza di Milano. Con l’occupazione 8 S. Massimo 24 S. Francesco di Sales Battaglione dei Carabinieri. Da alcuni anni, parte francese del ‘500 l’edificio, non più roccaforte, fu Mer Ven dell’edificio è visitabile. trascurata anche come struttura militare e, 9 S. Giuliano 25 Conversione di S. Paolo gradualmente, cadde in degrado, fino al sec. XVII, Gio Sab quando Carlo Emanuele, la Madama Reale Maria 10 S. Aldo 26 SS. Tito e Timoteo Cristina e poi Carlo Emanuele II vi rivolsero Ven Dom 11 S. Igino 27 S. Angela Merici successive attenzioni, incaricando i due architetti, Sab Lun Carlo e Amedeo di Castellamonte e Padre Andrea 12 S. Modesto 28 S. Tommaso d'Acquino Costaguta (arch. della chiesa di San Carlo, a Dom Mar Torino) di dare nuovo assetto all’antica residenza 13 Battes. di Gesù 29 S. Costanzo extraurbana che, in varie fasi, assunse l’attuale Lun Mer S. Felice S. Martina conformazione, esternamente castellare, ma 14 30 internamente decorata e arredata come fastosa Mar Gio 15 S. Mauro 31 S. Giovanni Bosco reggia. Fu sede privilegiata da Vittorio Amedeo Mer Note Moncalieri, Castello da una stampa dell’800 II, che ivi si spense nel 1732, e fu favorita dal 16 S. Marcello

Compagnia di assicurazione di “Tutela Legale” Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019 TORINO - CASTELLO 1418 - Sovrano: Ludovico d’Acaja - Architetti: Progettista ignoto, Carlo di Castellamonte.

TTTORINOORINOORINO San Quintino nel 1557, decise di stabilirsi a CASTELLO FEBBRAIO Torino, il Castello si mostrò inadatto ad Nel Basso Medioevo Torino era un agglomerato di accogliere la corte, e restò baluardo difensivo cascine, lunghe e strette, di circa 3500 residenti, 2013 fino alla costruzione della Cittadella, alla fine del chiuso nella muraglia romana, più volte rabberciata. Ven Dom ‘500. Nel sec. XVIII il Castello fu occupato dalla 1 S. Verdiana 17 I di Quaresima Al centro delle 4 cortine resistevano le porte urbiche, Sab Lun reggente Maria Cristina di Francia, durante la alle quali i signorotti avevano addossato le proprie 2 Presentazione del Signore 18 S. Simone Guerra di Successione (Guerra dei Cognati, caseforti (per questo, ancora oggi, la porta nord è Dom Mar Maurizio e Tommaso), dotato di una semplice detta “Porta Palazzo”). Dal 1276 Torino era in potere 3 S. Biagio 19 S. Corrado facciata occidentale, disegnata dall’architetto di Guglielmo VII del Monferrato, il quale disponeva Lun Mer Carlo di Castellamonte, che coprì anche il cortile S. Gilberto S. Eleuterio la costruzione di una residenza fortificata addossata 4 20 con un padiglione, per ottenere un ampio atrio alla Porta Fibellona (Porta Decumana – orientale – Mar Gio 5 S. Agata 21 S. Eleonora al suolo e un ambiente di rappresentanza al piano già Porta Praetoria romana). Nel 1337 Torino Mer Ven elevato (Salone degli Svizzeri). Dalla duchessa passava ai Principi d’Acaja (di cui Isabella di 6 S. Paolo Miki 22 S. Margherita Maria Cristina l’edificio prese il nome di Palazzo Villehardouin, erede d’Acaja e Morea, aveva Gio Sab Madama, il quale oggi ospita il Museo Civico di sposato Filippo di Savoia, figlio di Tommaso III), i 7 S. Teodoro 23 S. Renzo Arte Antica (con un dipinto di Antonello da quali trasformavano in Castello la costruzione del Ven Dom S. Girolamo Emiliani II di Quaresima Messina) e mostra le sottostrutture romane Marchese del Monferrato. Ludovico d’Acaja, negli 8 24 Sab Lun messe in vista nell’interrato. anni del suo governo – 1402-18 – faceva erigere 2 9 S. Apollonia 25 S. Cesario torri all’esterno della Porta Romana, formando con Dom Mar essa un volume cubico, chiuso con 4 bracci edilizi, 10 SS. Arnaldo e Scolastica 26 S. Romeo affacciati su un cortile centrale. Nel 1418 si Lun Mer estingueva il ramo d’Acaja e i diritti passavano ad 11 N.S. di Lourdes 27 S. Leandro Amedeo VIII di Savoia, che risiedeva a Chambery. Mar Gio 12 S. Eulalia 28 S. Romano Il Castello di Torino rimase per più di un secolo solido Mer Note presidio militare e base di appoggio per i Savoia a 13 Le Ceneri Torino e per gli ospiti, con ricorrenti interventi Gio migliorativi. Nel 1494 il Castello ospitò Carlo 14 S. Valentino VIII di Francia, ma poi rimase inospitale fortezza Ven per più di mezzo secolo, tanto che quando 15 SS. Faustino e Giovita Emanuele Filiberto di Savoia, dopo la vittoria di Sab Torino, Castello da una stampa dell’800 16 S. Giuliana

Compagnia di assicurazione di “Tutela Legale” Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019 TORINO - CASTELLO DEL VALENTINO 1630 / 60 - Sovrano: Maria Cristina di Francia - Architetto: Amedeo di Castellamonte.

TORINOTORINOTORINO e Alessandro Casella, i quali eseguirono decorazioni CASTELLCASTELLCASTELLO DEL VVVALENTINO MARZO a tema, che danno il nome agli appartamenti. Le Non è propriamente un castello, ma una “Villa di vicende del Castello del Valentino sono lunghe e Delizia”, edificata nel luogo di una precedente 2013 complesse, in un’attività di feste e di eventi politici costruzione a carattere medievale, esistente nel Ven Dom troppo lunghi da elencare, giacché la residenza vide 1 S. Albino 17 V di Quaresima 1551, quando morì il primo titolare accertato, il Sab Lun svolgersi la vita più attiva e gaudente della Corte, conte Melchiorre Borgarello, balivo del Re di 2 S. Basileo 18 S. Salvatore che non avveniva nei Palazzi di Torino, o per Francia. Dopo alcuni passaggi di proprietà il Dom Mar inadeguatezza fisico-ambientale o per inopportunità “palazzo, uno dei più deliziosi d’Italia”, fu acquistato 3 II di Quaresima 19 S. Giuseppe etica e d’immagine (il Castello fu molto da Emanuele Filiberto, dopo la pace di Cateau- Lun Mer chiacchierato come luogo di piaceri e di S. Lucio S. Alessandra Cambrésis (1559), con la quale riebbe i suoi territori 4 20 trasgressioni – convegni della Madama Reale con Mar Gio di Savoia e Piemonte. Nel 1619 accolse Maria 5 S. Adriano 21 S. Benedetto il Duca Filippo d’Agliè). Nell’’800 il lungo braccio Cristina di Francia, venuta a nozze con Vittorio Mer Ven dell’edificio sul Po veniva collegato ai padiglioni Amedeo di Savoia. Per l’amenità del luogo, la 6 S. Giordano 22 S. Lea retrostanti con gallerie chiuse, che in precedenza “Madama Reale” (figlia del re Enrico IV) decideva Gio Sab erano terrazze aperte. Nel 1859 fu sede della di trasformare il vecchio palazzo in una residenza 7 S. Felicita 23 S. Turibio di M. Scuola di Applicazione d’Ingegneria e poi, nel di tipo francese (sui modelli dei 500eschi castelli Ven Dom 1906, Regio Politecnico di Torino, il primo d’Italia. 8 S. Giovanni di Dio 24 Le Palme della Loira, donde il nome di Castello del Valentino). Sab Lun Ora, dal 1958, è sede della Facoltà di Architettura. Il progetto fu affidato ad Amedeo di Castellamonte 9 S Francesca R. 25 Ann. del Signore nel 1630, il quale concepì un edificio di pure forme Dom Mar classiciste, con modeste citazioni di un Barocco 10 IV di Quaresima 26 S. Emanuele non ancora pienamente affermato, coprendo i Lun Mer volumi architettonici con tetti a falde molto spioventi 11 S. Costantino 27 S. Augusto di tipo nordico, donde l’apparenza di un edificio Mar Gio 12 S. Massimiliano 28 S. Sisto III Papa francese. Tuttavia, le facciate sul cortile d’onore, Mer Ven rivolto all’interno, verso la città, mostrano modesti 13 S. Arrigo 29 S. Secondo di Asti segni barocchi riferibili alla fine dei lavori, nel 1660. Gio Sab Nei 30 anni di lavori furono compiuti anche gli 14 S. Matilde 30 S. Amedeo interni, ai quali attesero artisti ed artigiani Ven Dom S. Luisa Pasqua prevalentemente luganesi (artefici di antica 15 31 Sab Note Torino, Castello del Valentino da una stampa dell’800 tradizione): Isidoro Bianchi e figli, i Recchi, i Solaro, 16 S. Eriberto vescovo

Compagnia di assicurazione di “Tutela Legale” Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019 TORINO - VILLA DELLA REGINA 1615 / 1999 - Committente: Cardinal Maurizio - Architetti: Ascanio Vittozzi, Carlo di Castellamonte con Pietro Baroni di Tavigliano, Filippo Juvarra.

TTTORINOORINOORINO APRILE La villa (o “vigna”) fu dimora (un po’ VILLA DELLA REGINA chiacchierata) preferita dalla regina Anna Voluta dal Cardinal Maurizio (protagonista nella 2013 d’Orleans, moglie di Vittorio Amedeo II (goffo e “Guerra dei Cognati” con Tommaso, principe di uggioso), e per questa ragione fu tramandata con Lun Mer Carignano), che nel 1617 (a 24 anni, quando era già 1 Lunedi dell’Angelo 17 S. Roberto l’appellativo di “Villa della Regina”. Piuttosto cardinale, prima che vescovo di Vercelli) acquistò il Mar Gio negletta nel periodo francese e napoleonico, la suolo e gli edifici preesistenti, per istituire 2 S. Francesco da Paola 18 S. Galdino residenza non godette più degli interessi e delle l’”Accademia dei Solinghi”, raduno di umanisti, dotti Mer Ven attenzioni della corte reale, tanto che nel 1869 e letterati che dibattevano argomenti di teologia, 3 S. Riccardo 19 S. Emma Vittorio Emanuele II la cedette come sede di filosofia e matematica. Il progetto è attribuito ad Gio Sab rappresentanza all’Istituto Figlie dei Militari 4 S. Isidoro 20 S. Adalgisa Ascanio Vittozzi, orvietano, autore del santuario di Ven Dom (caduti nelle Guerre d’Indipendenza), insieme con Vicoforte, del plesso del “Monte dei Cappuccini” e 5 S. Vincenzo F. 21 S. Anselmo il nuovo collegio edificato alla fine dell’attuale via del taglio di Via Nuova a Torino (ora Via Roma), Sab Lun Asti, dove di fatto ebbe sede l’Istituto, mentre la morto però nel 1615. Si ipotizza un progetto generico, 6 S. Celestino Papa 22 S. Caio “Vigna” rimase abbandonata per oltre mezzo redatto sul modello delle ville della campagna Dom Mar secolo, invasa dalle sterpaglie e depredata. Le romana (che Vittozzi ben conosceva), o la 7 D. in Albis 23 S. Giorgio sollecitazioni pubbliche hanno promosso il continuazione di una costruzione già iniziata dal Lun Mer graduale restauro dell’edificio e del ninfeo, negli 8 S. Alberto 24 S. Fedele Vittozzi per i precedenti titolari. L’edificazione fu Mar Gio ultimi anni del ‘900. ripresa prima da Carlo di Castellamonte e, nel 2° 9 S. Maria Cleofe 25 S. Marco - Ann. Liberaz. ‘600, il figlio Amedeo e l’arch. Pietro Baroni di Mer Ven Tavigliano ristrutturarono il complesso, 10 S. Terenzio 26 S. Marcellino rielaborando anche i giardini, su commissione della Gio Sab S. Stanislao Vescovo S. Zita giovane Lodovica Luisa Cristina di Savoia, nipote 11 27 Ven Dom e vedova senza prole del Cardinal Maurizio, morto 12 S. Giulio Papa 28 S. Valeria nel 1657. Nel 1729 la residenza, passata in titolo Sab Lun della famiglia del re, Vittorio Amedeo II, fu ancora 13 S. Martino Papa 29 S. Caterina da Siena abbellita da un intervento di Filippo Juvarra, con Dom Mar lo sviluppo del parco e del ninfeo e con la 14 S. Abbondio 30 S. Pio V Papa realizzazione di decori ed ornati di vari artisti, tra Lun Note 15 S. Annibale cui Crosato, Giaquinto, Beaumont e Pietro Massa, Mar Torino, Villa della Regina da una stampa dell’800 il quale realizzò il “Gabinetto cinese”, del 1735. 16 S. Bernadette

Compagnia di assicurazione di “Tutela Legale” Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019 AGLIE’ (TO) - CASTELLO 1630 - Committente: Filippo San Martino di Agliè - Architetti: Amedeo di Castellamonte, Birago di Borgaro.

AAAGLIGLIGLIÈÈÈ (TO)O)O) MAGGIO il parco, con la peschiera sul fronte sud ed il CASTELLO pittoresco ninfeo ad oriente. Nel 1764 la residenza Sul colle della romana Alladium sorgeva un antico 2013 fu acquisita dai Savoia, che affidarono all’arch. fortilizio, forse erede del sistema di torri presidiarie Ignazio Birago di Borgaro nuovi lavori di imperiali, che nel 1019 era struttura difensiva di Mer Ven 1 S. Giuseppe - Festa del Lavoro 17 S. Pasquale adattamento e di decoro alle esigenze dei tempi Macugnano. Nel sec. XII, quando nei documenti Gio Sab e della corte, ma troppo presto i mutati equilibri appare il nome di Agliè (1141), il territorio fu 2 S. Cesare 18 S. Giovanni I Papa politici, lo scompiglio della Rivoluzione Francese acquisito dai conti San Martino di Rivarolo, i cui Ven Dom e l’occupazione dell’Armée d’Italie gravarono sul 3 SS. Filippo e Giacomo 19 Pentecoste discendenti nel 1386 riuscirono a tenere estranei Castello di Agliè, che fu trasformato in ricovero i loro sudditi dal “Tuchinaggio”, ribellione del Sab Lun 4 S. Silvano 20 S. Bernardino di mendicità, mentre il parco fu ceduto ai contadini popolo canavesano contro le vessazioni dei Dom Mar e destinato all’agricoltura. L’edificio fu recuperato Signori. Per queste ragioni i conti San Martino 5 S. Pellegrino 21 S. Vittorio durante il breve governo di Carlo Felice, che lo entrarono nei favori dei Savoia, con privilegi e Lun Mer risanò e lo restituì alla dignità precedente. 6 S. Giuditta 22 S. Rita da Cascia concessioni, e nel 1561 giurarono fedeltà ad Pervenuto ai Duchi di Genova, essi nel 1939 lo Emanuele Filiberto, da poco tornato in possesso Mar Gio 7 S. Flavia 23 S. Desiderio vendettero allo Stato italiano per 8 milioni di Lire dei suoi territori piemontesi. A quell’epoca l’antico Mer Ven (ca. 16-20 milioni di Euro), ed oggi, dopo lunghi fortilizio non era più che una modesta, antica 8 S. Vittore 24 M. Ausiliatrice restauri, è ben tenuto e regolarmente visitabile. struttura militare, obsoleta oltre che fatiscente. Gio Sab Nel 1630 apparve sulla scena politica dei Savoia 9 S. Gregorio 25 S. Beda il conte Filippo San Martino di Agliè, ufficiale Ven Dom 10 S. Antonino 26 S. Filippo Neri luogotenente della Compagnia delle Corazze, che Sab Lun si distinse per intraprendenza e devozione. 11 S. Fabio 27 S. Agostino Durante la Guerra dei Cognati, Filippo parteggiò Dom Mar per la Madama Reale della quale, si tramanda, 12 Ascensione N.S. 28 S. Emilio divenne il favorito, con le frequentazioni assidue Lun Mer 13 S. Domenica 29 S. Massimino nel Castello del Valentino (si veda), reggia eletta Mar Gio dalla Madama Reale. Fu proprio Filippo San 14 S. Mattia Apostolo 30 S. Ferdinando Martino a conferire l’aspetto attuale al Castello Mer Ven di Agliè, incaricando l’arch. Amedeo di 15 S. Torquato 31 Visitazione B.V.M. Castellamonte, che ricostruì la dimora e sistemò Gio Note Agliè (TO), Castello da una stampa dell’800 16 S. Ubaldo

CompagniaAssicurazioni di Spese assicurazione Legali Peritali di “Tutelae Rischi Legale”Accessori Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019 TORINO - PALAZZO REALE 1630 / 1646 - Sovrano: Vittorio Amedeo - Architetti: Amedeo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri.

TTTORINOORINOORINO nuovo Palazzo Ducale, 1646, ad opera dell’arch. PPPALAZZO REALE GIUGNO Amedeo di Castellamonte, che presentò il primo Emanuele Filiberto, vincitore dei Francesi nella grande e vero progetto di ristrutturazione di quel Battaglia di San Quintino, 1557, decideva di 2013 che da lì a pochi decenni sarebbe stato il Palazzo stabilirsi a Torino per meglio controllare i valichi Sab Lun Reale di Torino. Sicché la Reggia prendeva 1 S. Giustino 17 S. Gregorio B. alpini verso la Pianura d’Italia. Nella piccolissima configurazione quasi definitiva, con sobrio aspetto Dom Mar esterno, a caratteri classicistici, e con interni Torino di 3500 abitanti non trovò una residenza 2 S. Erasmo - Festa Repubblica 18 S. Marina dignitosa e adeguata al suo seguito di circa 290 sontuosamente barocchi, dovuti all’intervento dei Lun Mer migliori architetti ed artisti dell’epoca, tra cui Filippo cortigiani (il Castello era una fortezza militare 3 S. Carlo 19 SS. Gervasio e Protasio angusta, umida e buia). Il Duca chiese allora Mar Gio Juvarra nel 1° ‘700, e Benedetto Alfieri nel 2° ospitalità in Vescovato, giacché il presule titolare, 4 S. Quirino 20 S. Ettore ‘700, coadiuvati da una schiera di arredatori, Ignazio d’Avalon Aragona, era diacono a Roma e Mer Ven mobilieri, pittori, stuccatori. Nei decenni centrali S. Bonifacio S. Luigi Gonzaga colà residente. Il Vicario del Vescovo accolse la 5 21 dell’’800 Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II corte all’ultimo piano del palazzo vescovile, Gio Sab chiudevano la piazzetta reale con la cancellata di 6 S. Norberto 22 S. Paolino da Nola retrostante alla Cattedrale, consacrata nel 1505. Pelagio Palagi e con le statue dei Dioscuri del Ven Dom milanese Abbondio Sangiorgio, le quali sostituirono Con l’accresciuto potere i Duchi sabaudi S. Geremia S. Lanfranco 7 23 il padiglione edilizio che occludeva la vista della soverchiarono l’autorità ecclesiastica e nel ‘600 Sab Lun Piazza Castello e della nuova via (Via del Re, oggi inoltrato il duca Carlo Emanuele “offrì” 8 S. Medardo 24 Nat. di S. Giovanni Battista via Roma, rifatta porticata nel 1931-38). coattivamente alla Curia il trasferimento in un Dom Mar plesso di Borgo Nuovo (dove tuttora risiede, in Via 9 S. Efrem 25 S. Guglielmo Arcivescovado). Dopo il 1630, anno della morte Lun Mer S. Diana S. Vigilio Vescovo di Carlo Emanuele, il nuovo sovrano, Vittorio 10 26 Mar Gio Amedeo, decise di conferire alla residenza ducale 11 S. Barnaba Apostolo 27 S. Cirillo i caratteri di un degno Palazzo di Corte, incaricando Mer Ven l’arch. Carlo di Castellamonte di provvedere alla 12 S. Guido 28 S. Attilio richiesta, ma la morte prematura del Duca fermò Gio Sab i propositi, anche a causa della conseguente 13 S. Antonio da Padova 29 SS. Pietro e Paolo “Guerra dei Cognati” (il Cardinal Maurizio con Ven Dom Tommaso Francesco di Carignano) per la 14 S. Eliseo profeta 30 SS. Protomartiri romani successione. Con la vittoria della Duchessa, Sab Note 15 S. Vito - S. Germana reggente per l’erede Carlo Emanuele II (detto Dom Torino, Palazzo Reale da una stampa dell’800 Carlin) furono ripresi gli ambiziosi progetti per il 16 S. Aureliano

Compagnia di assicurazione di “Tutela Legale” Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019 VENARIA REALE (TO) - REGGIA 1658 / 2007 - Sovrano: Carlo Emanuele II - Architetti: Amedeo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri.

VENVENVENARIA REALE (TO)O)O) corte e l’ingresso alla Reggia, la quale si sviluppa REGGIAREGGIAREGGIA LUGLIO in un lunghissimo braccio architettonico, con A nord-ovest di Torino, dov’era la foresta paramento di mattoni a vista, ispirato al barocco planiziale alto-padana, frequentata dai Savoia per 2013 di Guarino Guarini. Al volume principale sono in- la caccia, il duca Carlo Emanuele II (Carlin) si Lun Mer nestati corpi di fabbrica successivi, secondo lo 1 S. Teobaldo 17 S. Alessio proponeva di erigere una residenza reale Mar Gio stile di Filippo Juvarra (intonaco bianco e disegno extraurbana (ad emulazione della Reggia di 2 S. Ottone 18 S. Federico classicheggiante, ripresi poi da Benedetto Alfieri, Versailles), ad uso anche del diporto venatorio. Mer Ven a metà ‘700). I lavori procedettero a rilento, an- Nel 1658 il sovrano comprava dai conti Birago i 3 S. Tommaso Apostolo 19 S. Giusta che per i nuovi interessi dei sovrani per la nuova borghi di Altessano, per indovare il nuovo com- Gio Sab Palazzina di Caccia di Stupinigi, ideata da Filip- SS. Elisabetta e Rossella S. Elia Profeta plesso. Il progetto fu affidato all’architetto 4 20 po Juvarra. Nel periodo giacobino la Reggia di Amedeo Cognengo di Castellamonte che, morto Ven Dom 5 S. Antonio M.Z. 21 S. Lorenzo da Brindisi Venaria fu quartier generale delle truppe fran- nel 1683, lasciava i lavori incompiuti. Il cantiere Sab Lun cesi, trasformata in caserma, e il parco spianato subì rallentamenti a causa della guerra con la 6 S. Maria Goretti 22 S. Maria Maddalena a piazza d’arme. Con la caduta dell’Ancien Francia, quando la residenza fu occupata dagli Dom Mar Régime la residenza fu abbandonata, spogliata armigeri, con gravi danni. Nel 1699 i lavori furo- 7 S. Claudio 23 S. Brigida da continui furti e ridotta anche a stalla. Dal 1999 no ripresi dall’ingegnere militare Michelangelo Lun Mer S. Priscilla S. Cristina al 2007 i restauri hanno restituito la Reggia al Garove, che rielaborava il progetto secondo lo 8 24 Mar Gio suo originale splendore. stile di G. Guarini. Poco tempo dopo il re Vittorio 9 S. Letizia 25 S. Giacomo Apostolo Amedeo II, morto il Garove nel 1713, incaricava Mer Ven del progetto l’architetto Filippo Juvarra da Mes- 10 S. Silvano 26 SS. Anna e Gioacchino sina, il quale riprendeva la pianificazione del bor- Gio Sab go e della Reggia, reciprocamente integrati. Al 11 S. Benedetto 27 S. Liliana centro dell’asse del borgo, non più Altessano, ma Ven Dom 12 S. Fortunato 28 SS. Nazario e Celso Venaria Reale (città della caccia del Re) si espan- Sab Lun de, oggi, una piazza ellittica (come la fascia d’ar- 13 S. Enrico 29 S. Marta gento del 300esco “Collare dell’Annunziata”, al- Dom Mar tissima onorificenza sabauda). Nei due fuochi 14 S. Camillo de Lellis 30 S. Pietro Crisologo dell’ellisse si ergono le colonne con le statue del- Lun Mer la Vergine e dell’Arcangelo Gabriele. In fondo 15 S. Bonaventura 31 S. Ignazio di Loyola alla via è la piazza Sant’Uberto, con la chiesa di Mar Note Venaria, Reggia da una stampa dell’800 16 Beata Vergine del Carmelo

Compagnia di assicurazione di “Tutela Legale” Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019 RIVOLI (TO) - CASTELLO Sec IX / 1330 / 1560 - Sovrano: Emanuele Filiberto di Savoia - Architetti: Ascanio Vittozzi, Carlo e Amedeo di Castellamonte, M. Garove, A. Berola, F. Juvarra.

RIVRIVRIVOLIOLIOLI (TO)O)O) furono sospesi dopo la nascita di Carlo Emanuele, CASTELLO AGOSTO nel 1562, ed il trasferimento della corte nel Palazzo Nel Brich Paluc, attorno a Rivoli, nel 212 avvenne 2013 vescovile di Torino. Migliorie e innovazioni furono lo scontro tra le legioni di Massenzio e di Costantino, apportate da Carlo di Castellamonte e dal figlio preludio alla battaglia di ponte Milvio, clamorosa per Gio Sab 1 S. Alfonso 17 S. Giacinto Amedeo. Nel 1690 il Castello fu incendiato dal la visione in cielo dell’”In hoc signo vinces”. Ven Dom francese maresciallo Nicolas de Catinat dopo la L’altura di Rivoli fu sempre un punto di vedetta e di 2 S. Eusebio di Vercelli 18 S. Elena Battaglia di Staffarda e risanato da Vittorio Amedeo difesa strategico ed è deduttivo che i Romani Sab Lun II, per mano degli arch. M. Garove (fino al 1713) e avessero un presidio sulle via delle Gallie, con 3 S. Lidia 19 SS. Italo di Antonio Bertola (fino al 1715). Nel 1718 strutture militari e torre di avvistamento e Dom Mar intervenne Filippo Juvarra, che elaborò un progetto 4 S. Nicodemo 20 S. Bernardo segnalazione (la vista dalla sommità abbraccia tutto degno della Reggia di Versailles (rimangono i disegni il Piemonte antico, dal Canavese al Monviso). Lun Mer 5 S. Osvaldo 21 S. Pio X Papa e il modello in legno), purtroppo mai eseguito, ma Tracce di un fortilizio risalgono al sec. IX, epoca Mar Gio noto attraverso i dipinti di Pannini, Locatelli e Ricci. dell’incastellamento durante l’anarchia feudale, ed 6 Trasfiguraz. del Signore 22 S. Maria Regina Nel 1730 vi abdicò Vittorio Amedeo II, tenuto poi lì il colle divenne ambizione dei Savoia nel sec. XI, Mer Ven in prigionia per turbe mentali. Cessato lo scopo S. Gaetano da Thiene S. Rosa da Lima quando Ottone sposò Adelaide di Susa. Tuttavia 7 23 strategico, il Castello fu lasciato in abbandono, Rivoli appare nel 1159 in un diploma del Barbarossa, Gio Sab recuperato in parte negli Anni 80, indovando l’attuale che assegnava il territorio al vescovo di Torino. Per 8 S. Domenico 24 S. Bartolomeo Apostolo Museo di Arte Contemporanea. ciò si accesero contrasti tra i Savoia e i Vescovi- Ven Dom 9 SS. Fermo e Romano 25 S. Ludovico Conti, fino a quando Amedeo IV riuscì ad avere Sab Lun ragione sullo strapotere dei prelati. Nel 1330 Amedeo 10 S. Lorenzo 26 S. Alessandro VI spostò a Rivoli il Consiglio dei Principi e nel sec. Dom Mar XV Jolanda di Savoia, moglie di Amedeo IX dispose 11 S. Chiara 27 S. Monica l’ostensione nel Castello di Rivoli della Sindone, in Lun Mer transito verso Pinerolo. Nel 1559 Emanuele Filiberto 12 S. Ercolano 28 S. Agostino tornò nei suoi domini cismontani, ma non trovò Mar Gio 13 S. Ippolito 29 Mart. S. Giovanni B. residenza a Torino e fu prima ospite dei Signori di Mer Ven Chieri e poi, nel 1560, preferì la fortezza di Rivoli, 14 S. Alfredo 30 S. Faustina per un diretto controllo del territorio. Il Duca incaricò Gio Sab l’arch. Ascanio Vittozzi di un adeguamento 15 Assunzione S.M.V. 31 S. Aristide dell’antica struttura a residenza ducale, ma i lavori Ven Note Rivoli, Castello da una stampa dell’800 16 S. Rocco

Compagnia di assicurazione di “Tutela Legale” Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019 RACCONIGI (CN) - CASTELLO REALE 1676 / 1757 - Committente: Emanuele Filiberto Carignano - Architetti: Guarino Guarini, G.B. Borra, Ernesto Melano .

RACCONIGI (CN) un piano, aggiunse le ali fino ai padiglioni estremi, CASTELLO REALE SETTEMBRE coperti a pagoda come la costruzione di Guarini, Ai limiti sud della Marca di Torino sorgeva già a 2013 e liberò il piazzale antistante. Gli interni furono Racconigi una costruzione militare del sec. XI, sistemati da Pelagio Palagi e arredati da mobilieri più volte modificata con il succedersi dei vassalli Dom Mar ed ebanisti (Gabriele Capello), scultori e dipintori 1 S. Egidio 17 S. Roberto B. locali, i Marchesi del Monferrato, i Marchesi di a grottesche (M. Antonio Trefogli), meno la Lun Mer Galleria dei Ritratti (ca. 200), imbiancata a calce Saluzzo, il Vescovo-conte di Asti ed i Duchi di 2 S. Elpidio 18 S. Sofia Savoia. Nel sec. XVII il territorio apparteneva ai Mar Gio per necessità igienizzanti. Il tedesco Xavier Principi di Savoia-Carignano, che decidevano di 3 S. Gregorio Magno 19 S. Gennaro Kurten riadattò il parco con soluzioni di gusto trasformare l’antica costruzione in residenza di Mer Ven romantico, mentre le tendenze neogotiche davano villeggiatura, e nel 1676 affidavano l’incarico di 4 S. Rosalia 20 S. Candida carattere alla Margarìa, la cascina ai limiti nord- un nuovo progetto all’arch. Guarino Guarini (che Gio Sab ovest del parco, nel quale fu combinato l’incontro S. Vittorino Vescoco S. Matteo Evangelista tra Vittorio Emanuele II e la futura regina Maria 3 anni dopo inizierà il Palazzo Carignano in Torino), 5 21 Adelaide d’Asburgo-Lorena, madre poi di il quale fu coadiuvato dal paesaggista di Versailles, Ven Dom 6 S. Umberto 22 S. Maurizio Umberto I, nato nella residenza di Racconigi. Con André Le Nôtre, per la sistemazione del parco. I Sab Lun Vittorio Emanuele III la Reggia fu dotata delle lavori si protrassero fino al 1684, anno in cui S. Regina SS. Pio da Pietrelcina e Rebecca 7 23 tecnologie moderne (elettricità, ascensori, Emanuele Filiberto Carignano, figlio del principe Dom Mar impianto idrico, con sale da bagno e servizi Tommaso (soccombente nella Guerra dei 8 Natività di Maria B.V. 24 S. Pacifico igienici). Cognati) si unì in matrimonio con Maria Caterina Lun Mer d’Este. La soluzione architettonica di Guarini, un 9 S. Sergio Papa 25 S. Aurelia blocco edilizio con caratteri barocchi, in nudi Mar Gio 10 SS. Pulcheria e Nicola 26 SS. Cosma e Damiano mattoni troppo austeri e poco sfarzosi, non Mer Ven corrispondeva alle ambizioni di magniloquenza dei 11 SS. Proto e Giacinto 27 S. Vincenzo de’ Paoli titolari successivi, sicché nel 1757 Ludovico Luigi Gio Sab Vittorio Carignano commissionò all’arch. G.B. 12 SS. Nome di Maria 28 S. Venceslao Borra una completa trasformazione della Ven Dom residenza, che assunse le attuali forme ibride tra 13 S. Maurilio 29 SS. Arcangeli barocco e neoclassico, con il luccicante prònao a Sab Lun 4 colonne e capitelli ionico-compositi, di ricordo 14 Esaltazione S. Croce 30 S. Girolamo romano imperiale. Nel 1832 Carlo Alberto di Dom Note 15 Beata Vergine Addolorata Savoia Carignano ordinò gli ultimi interventi Lun Racconigi, Castello Reale da una stampa dell’800 all’arch. Ernesto Melano, che elevò l’edificio di 16 SS. Cornelio e Cipriano

Compagnia di assicurazione di “Tutela Legale” Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019 TORINO - PALAZZO CARIGNANO 1679 - Committente: Tommaso di Carignano - Architetti: Guarino Guarini, Bernardo Vittone, G.B. Borra, Nicolis di Robilant. Amedeo Peyron.

TTTORINOORINOORINO OTTOBRE piemontesi e lombardi, tra i quali emerge il PPPALAZZO CARIGNANOANOANO Legnanino che, nel decennio 1693-1703, eseguì Con il Palazzo Reale e con il Palazzo Madama 2013 affreschi in 10 o 12 sale ed in una Galleria. costituisce la triade degli edifici storici Ebbero incarichi anche gli architetti Castelli, dell’epopea risorgimentale. Il complesso fu Mar Gio 1 S. Teresa di Gesù B. 17 S. Ignazio d’Antiochia Birago di Borgaro, Bernardo Vittone, Nicolis voluto da Emanuele Filiberto Vittorio di Mer Ven di Robilant e G.B. Borra, già autore del nuovo Carignano, detto “Il Muto”, figlio del principe 2 SS. Angeli Custodi 18 S. Luca Evangelista progetto di Racconigi. Nel 1831 l’edificio passò Tommaso, sconfitto nella “Guerra dei Cognati”, Gio Sab al Demanio come sede del Consiglio di Stato, che ivi manteneva le scuderie, ridotte poi all’area 3 S. Gerardo 19 S. Laura ma nel 1848 fu insediato il Parlamento retrostante, con una facciata dietro la quale è Ven Dom Subalpino, con la 1^ seduta dell’8 maggio. Dal S. Francesco d’Assisi S. Irene stata sistemata la moderna Biblioteca Nazionale. 4 20 balcone centrale del piano nobile Carlo Alberto, Sab Lun I lavori, iniziati su progetto di Guarino Guarini 5 S. Placido 21 S. Orsola principe di Carignano, il 13 marzo 1848, alle nel 1679, 3 anni dopo l’inizio della residenza di Dom Mar ore 20, a lume di candela, lesse ai Torinesi il Racconigi, furono continuati da G.F. Baroncelli, 6 S. Bruno Abate 22 S. Donato testo della Costituzione, firmata il giorno 4. Il per la scomparsa del progettista, che si era Lun Mer 18 febbraio del 1861 si riunirono i 443 Deputati ispirato ad un disegno di G.L. Bernini per il 7 B. Vergine del Rosario 23 S. Giovanni da C. del nuovo Regno d’Italia, nell’aula parlamentare Palazzo del Louvre, non accettato da Luigi XIV, Mar Gio realizzata dall’arch. Amedeo Peyron. Oggi è 8 S. Pelagia 24 S. Antonio M. C. che forse aveva trovato troppo audace e frivola Mer Ven sede del Museo del Risorgimento. la facciata incurvata come una pergamena, 9 S. Dionigi 25 S. Daria carattere che fa dell’edificio, però, il più Gio Sab importante esempio di architettura civile inflessa, 10 S. Daniele 26 S. Evaristo infinitamente imitata almeno per 2 secoli. La linea Ven Dom B. Giovanni XXIII e S. Firmino S. Fiorenzo curva caratterizza lo stile barocco e nel Palazzo 11 27 Sab Lun Carignano si sviluppa nei fregi delle finestre, con 12 S. Serafino 28 SS. Simone e Giuda motivi d’ispirazione borrominiana, mentre le Dom Mar sporgenze dei nudi mattoni disegnano ritmati 13 S. Edoardo 29 S. Ermelinda chiaroscuri, che mutano di configurazione con il Lun Mer variare del soleggiamento. Dopo le nozze del 14 S. Callisto 30 S. Germano committente, nel 1684, s’iniziarono i lavori di Mar Gio 15 S. Teresa d’Avila 31 S. Lucilla decorazione e arredamento, nei quali fu Mer Note Torino, Palazzo Carignano da una stampa dell’800 impegnata una schiera incalcolabile di artisti 16 S. Margherita Alac.

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TTTORINOORINOORINO NOVEMBRE il progetto fu interrotto dal Re, impegnato nelle PPPALAZZO MADAMAAMAAMA spese per la Basilica di Superga e per altre opere. Vittorio Amedeo II dopo la vittoria sui Francesi 2013 Tutto l’edificio fu comunque decorato con stucchi, del 1706, riceveva il titolo di “Re di Sardegna”, Ven Dom fregi, ornati, specchiere, lampadari, e arredi ed era in dissidio con la duchessa madre, Maria 1 Tutti i Santi 17 S. Elisabetta barocchi, che consentirono alla corte l’uso Giovanna Battista di Savoia-Nemours, che già Sab Lun alternativo con il Palazzo Reale. Nel 1799 il dopo la morte del consorte, Carlo Emanuele II, 2 Commemorazione defunti 18 S. Oddone Palazzo Madama fu occupato dai Francesi e nel 1675, aveva deciso di risiedere nel vecchio Dom Mar minacciato di demolizione come originaria opera Castello, già residenza della 1^ Madama Reale, 3 SS. Silvia e Martino 19 S. Fausto militare, ma salvato da Napoleone. Dopo la Maria Cristina. Per esaltare il suo prestigio la 2^ Lun Mer Restaurazione fu caserma e prigione, poi Carlo 4 S. Carlo Borromeo 20 S. Ottavio Madama Reale dava incarico all’arch. di corte, Mar Gio Alberto, nel 1832, vi collocò le collezioni d’arte Filippo Juvarra, di ristrutturare la fortezza- 5 S. Zaccaria 21 Presentazione B.V.M. della Reale Galleria e l’Osservatorio residenza, per adattarla ai tempi ed alle esigenze Mer Ven Astronomico. Fu sede del Senato Subalpino e del della corte. Juvarra presentava un progetto 6 S. Leonardo 22 S. Cecilia Senato dell’Italia unitaria. Acquisito dal Comune grandioso, che prevedeva il mantenimento delle Gio Sab di Torino, vi fu indovato il Museo d’Arte Antica torri, l’eliminazione dei bracci medievali e un 7 S. Ernesto 23 S. Clemente (si veda “Torino. Castello”). Lo scalone di Juvarra coronamento di edifici moderni e sontuosi, attorno Ven Dom ispirò a Vanvitelli l’analoga soluzione nella Reggia 8 S. Goffredo 24 S. Flora al cortile centrale, con le 4 torri in vista negli angoli Sab Lun di Caserta. interni e 2 padiglioni agli estremi. La facciata 9 S. Oreste 25 S. Caterina d’Alessandria prevista si componeva di un corpo centrale, Dom Mar avanzato sulla linea frontale, con scale 10 S. Leone Magno 26 S. Corrado monumentali, dietro immense finestre, che Lun Mer S. Martino di Tours S. Virgilio consentissero di stupire, ammirando dall’esterno 11 27 Mar Gio la scenografia dei cortei principeschi. Dietro 12 S. Renato 28 S. Livio l’atrio superiore era previsto il salone d’onore per Mer Ven le feste di corte. Lateralmente l’edificio si 13 S. Diego 29 S. Saturnino sviluppava con 2 ali adducenti ai bracci sud e Gio Sab nord, mentre verso est si estendeva il precedente 14 S. Giocondo 30 S. Andrea parco, oltre il cortile. I lavori s’iniziarono nel 1718 Ven Note 15 S. Alberto Magno ma, completato il volume centrale nel 1721, e a Sab Torino, Palazzo Madama da una stampa dell’800 seguito della morte della Madama Reale, nel 1724, 16 S. Margherita di Scozia

Compagnia di assicurazione di “Tutela Legale” Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019 STUPINIGI (TO) - PALAZZINA DI CACCIA 1729 - Sovrano: Vittorio Amedeo II - Architetti: Filippo Juvarra, Birago di Borgaro, Benedetto Alfieri.

STUPINIGI (TO)O)O) coadiuvati da uno stuolo di artisti e artigiani PPPALAZZINALAZZINALAZZINA DI CACAA CCIACCIACCIA DICEMBRE d’ogni arte. A Stupinigi si celebrarono le nozze In un momento di calma militare Vittorio 2013 del futuro re di Francia Carlo X Borbone, conte Amedeo II proseguiva le ambizioni di emulare di Artois, con la principessa Maria Teresa; vi Dom Mar soggiornò Napoleone e vi abitarono Camillo le grandi monarchie con nuove architetture reali 1 I di Avvento 17 S. Lazzaro ed incaricava Filippo Juvarra di una nuova Lun Mer Borghese e Paolina Bonaparte; presero moglie “Villa di Delizia” a sud della città. I primi lavori 2 S. Bibiana 18 S. Graziano Vittorio Emanuele II e Amedeo, Duca d’Aosta; si svolsero dal 1729 al 1733, e né il Re, né Mar Gio vi risiedette la Regina Margherita e ivi morì Juvarra godettero della splendida realizzazione: 3 S. Francesco Saverio 19 S. Dario Maria Pia di Savoia, regina del Portogallo. La il sovrano perché nel ‘30 abdicò e poi, in stato Mer Ven Palazzina è ritenuta il capolavoro di Juvarra, 4 S. Barbara 20 S. Liberato di demenza, morì nel 1732 (per questo, nel ‘31 Gio Sab per l’originalità dell’impianto e per le sobrie si svolse una frettolosa inaugurazione della 5 S. Giulio 21 S. Pietro Canisio soluzioni classicistiche, che superano le leziose Villa), e l’architetto perché fu inviato a Madrid Ven Dom ridondanze ornamentali dell’incipiente Rococò per il progetto del nuovo Palazzo Reale, e colà 6 S. Nicola di Bari 22 IV di Avvento e che inseriscono il bianco ed articolato edificio morì nel 1736, mentre i lavori di Stupinigi furono Sab Lun nella smeraldina distesa della tenuta di caccia, proseguiti da G. T. Prunotto, già direttore dei 7 S. Ambrogio 23 S. Vityoria serena delizia per i villeggianti di corte. La Villa, lavori con Juvarra. L’originale progetto di Dom Mar spogliata durante l’occupazione tedesca, è ora 8 II di Avvento - Imm. Conc. 24 S. Delfino Stupinigi fu concepito a croce di Sant’Andrea, Lun Mer Museo dell’Ammobiliamento Piemontese. con un salone di rappresentanza cilindrico 9 S. Siro 25 Natività di N.S. all’incrocio dei bracci, coperto con cupola Mar Gio emergente, su cui svetta il grande modellato 10 B.V. di Loreto 26 S. Stefano del cervo, creazione di F. Ladatte in gabbia di Mer Ven S. Damaso S. Giovanni Evangelista acciaio, rivestita di lastre di bronzo. Tuttavia, 11 27 Gio Sab prima della morte del Re, gl’interni erano stati 12 S. Giovanna 28 S.S. Innocenti martiri già decorati da Crosato, dai Valeriani, da Van Ven Dom Loo, in tempi rapidissimi. I corpi di fabbrica 13 S. Lucia 29 S. Tommaso che formano l’enorme cortile d’onore poligonale Sab Lun a nord furono addizionati dai successori Carlo 14 S. Pompeo 30 S. Eugenio Emanuele III e Vittorio Amedeo III. Ai lavori Dom Mar 15 III di Avvento 31 S. Silvestro I Papa di completamento attesero gli arch. Bertola, Lun Note Stupinigi, Palazzina di caccia da una stampa dell’800 Birago di Borgaro e, forse, Benedetto Alfieri, 16 S. Albina

Compagnia di assicurazione di “Tutela Legale” Sede e Dir Gen: 10121 Torino - C.so Matteotti 3 bis - Tel. 011.548.003 - 011.548.748 - Fax 011.548.760 - sito www.slpspa.it Capitale Sociale 2.508.000 i. v. - Sez. I Albo Imprese ISVAP n° 1.00044 - C.C.I.A.A. TO 528412 - P.IVA 02025890019