Peppino Impastato

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Peppino Impastato Peppino Impastato Marcia della protesta e della pace organizzata da Danilo Dolci (a Giuseppe Impastato sinistra) nel marzo del 1967. Accanto a lui c'è Peppino Impastato. Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino Ancora ragazzo rompe con il padre, che lo caccia di ca- (Cinisi, 5 gennaio 1948 – Cinisi, 9 maggio 1978), è stato sa, ed avvia un'attività politico-culturale antimafiosa. Nel un giornalista, attivista e poeta italiano, noto per le sue 1965 fonda il giornalino L'idea socialista e aderisce al denunce contro le attività di cosa nostra a seguito delle PSIUP[1]. Dal 1968 in poi, partecipa, con ruolo di diri- quali fu assassinato, vittima di un attentato il 9 maggio gente, alle attività dei gruppi comunisti. Conduce le lotte 1978. dei contadini espropriati per la costruzione della terza pi- sta dell'aeroporto di Palermo in territorio di Cinisi, degli edili e dei disoccupati. Nel 1976 costituisce il gruppo Musica e cultura, che svol- 1 Biografia ge attività culturali (cineforum, musica, teatro, dibatti- ti, ecc.); nel 1976 fonda Radio Aut, radio libera autofi- 1.1 La vita nanziata, con cui denuncia i delitti e gli affari dei ma- fiosi di Cinisi e Terrasini, in primo luogo del capoma- fia Gaetano Badalamenti (spesso chiamato «Tano Sedu- Peppino Impastato nacque a Cinisi, in provincia di Pa- [2] lermo, il 5 gennaio 1948, da una famiglia mafiosa (il pa- to» da Peppino ), che avevano un ruolo di primo piano dre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo nei traffici internazionali di droga, attraverso il controllo fascista, lo zio e altri parenti erano mafiosi ed il cogna- dell'aeroporto. Il programma più seguito era Onda paz- to del padre era il capomafia Cesare Manzella, ucciso za, trasmissione satirica con cui sbeffeggiava mafiosi e nel 1963 in un agguato nella sua Giulietta imbottita di politici. tritolo). Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria 1 2 2 L'ATTIVITÀ, LE ACCUSE E LE SCOPERTE alle elezioni comunali, ma non fa in tempo a sapere l'esito zione raccolta e delle denunce presentate viene riaperta delle votazioni perché viene assassinato nella notte tra l'8 l'inchiesta giudiziaria. e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna eletto- Il 9 maggio del 1979, il Centro siciliano di documen- rale; col suo cadavere venne inscenato un attentato, atto tazione organizza, con Democrazia Proletaria, la pri- a distruggerne anche l'immagine, in cui la stessa vittima ma manifestazione nazionale contro la mafia della storia apparisse come suicida, ponendo una carica di tritolo sot- d'Italia, a cui parteciparono 2000 persone provenienti da to il suo corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi tutto il Paese. giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano ancora il suo no- me, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio Nel maggio del 1984 l'Ufficio Istruzione del Tribunale comunale.[3] di Palermo, sulla base delle indicazioni del Consigliere istruttore Rocco Chinnici, che aveva avviato il lavoro del Stampa, forze dell'ordine e magistratura parlarono di un primo pool antimafia ed era stato assassinato nel luglio del atto terroristico in cui l'attentatore sarebbe rimasto vitti- 1983, emette una sentenza, firmata dal Consigliere Istrut- ma di suicidio dopo la scoperta di una lettera che, però, tore Antonino Caponnetto, in cui si riconosce la matrice era stata scritta molti mesi prima. L'uccisione, avvenuta mafiosa del delitto, attribuito però ad ignoti. in piena notte, riuscì a passare, la mattina seguente, quasi inosservata, poiché proprio in quelle ore veniva ritrovato Il Centro Impastato pubblica nel 1986 la storia di vita della il corpo senza vita del presidente della DC Aldo Moro in madre di Giuseppe Impastato, nel volume La mafia in ca- via M. Caetani a Roma. sa mia e il dossier Notissimi ignoti, indicando come man- dante del delitto il boss Gaetano Badalamenti, nel frat- tempo condannato a 45 anni di reclusione per traffico di 2 L'attività, le accuse e le scoperte droga dalla Corte di New York, nel processo alla Pizza connection. Nel gennaio 1988, il Tribunale di Palermo invia una co- municazione giudiziaria a Badalamenti. Nel maggio del 1992 lo stesso tribunale decide l'archiviazione del caso Impastato, ribadendo la matrice mafiosa del delitto, ma escludendo la possibilità di individuare i colpevoli e ipo- tizzando la possibile responsabilità dei mafiosi di Cinisi alleati dei corleonesi. Nel maggio del 1994 il Centro Impastato presenta un'istanza per la riapertura dell'inchiesta, accompagnata da una petizione popolare, chiedendo che venga interro- gato sul delitto Impastato il nuovo collaboratore della giu- stizia Salvatore Palazzolo, affiliato alla mafia di Cinisi. Nel marzo del 1996 la madre, il fratello e il Centro Im- pastato presentano un esposto in cui chiedono di inda- gare su episodi non chiariti, riguardanti in particolare il comportamento dei carabinieri subito dopo il delitto. Nel giugno del 1996, in seguito alle dichiarazioni di Palazzolo, che indica in Gaetano Badalamenti il man- dante dell'omicidio assieme al suo vice Vito Palazzo- lo, l'inchiesta viene formalmente riaperta. Nel novem- bre del 1997 viene emesso un ordine di cattura per Gaetano Badalamenti, incriminato come mandante del delitto. Il 10 marzo 1999 si svolge l'udienza preliminare del processo contro Vito Palazzolo, mentre la posizione Passeggio per i campi con il cuore sospeso nel sole. Il pensiero, di Badalamenti viene stralciata. avvolto a spirale, ricerca il cuore della nebbia. I familiari, il Centro Impastato, Rifondazione comunista, il Comune di Cinisi e l'Ordine dei giornalisti chiedono La matrice mafiosa del delitto viene individuata grazie di costituirsi parte civile e la loro richiesta viene accol- all'attività del fratello Giovanni e della madre Felicia Bar- ta. Il 23 novembre 1999 Gaetano Badalamenti rinuncia tolotta (1916 - 2004), che rompono pubblicamente con la all'udienza preliminare e chiede il giudizio immediato. parentela mafiosa e, grazie anche ai compagni di militan- za e del Centro siciliano di documentazione[4] di Palermo, Nell'udienza del 26 gennaio 2000 la difesa di Vito Palaz- viene fondato a Palermo nel 1977 da Umberto Santino zolo chiede che si proceda con il rito abbreviato, men- e dalla moglie Anna Puglisi e dal 1980 intitolato pro- tre il processo contro Gaetano Badalamenti si svolgerà prio a Giuseppe Impastato, Sulla base della documenta- con il rito normale e in video-conferenza. Il 4 maggio, 3 nel procedimento contro Palazzolo, e il 21 settembre, nel • Nel 2006, il gruppo folk dei Lautari ha musicato una processo contro Badalamenti, vengono respinte le richie- poesia di Peppino, Ciuri di campo. La canzone viene ste di costituzione di parte civile del Centro Impastato, di eseguita da Carmen Consoli durante i suoi concerti. Rifondazione comunista e dell'Ordine dei giornalisti. • Vorrei è una canzone del gruppo dei Luf dedicato a Nel 1998 presso la Commissione parlamentare antimafia Peppino Impastato. si è costituito un Comitato sul caso Impastato e il 6 di- cembre 2000 è stata approvata una relazione sulle respon- • Nel 2008 i Marta sui tubi includono all'interno del sabilità di rappresentanti delle istituzioni nel depistaggio loro DVD Nudi e Crudi il brano Negghia (Nebbia), delle indagini. Nella commissione si rendono note le posi- ricavato da una poesia di Peppino Impastato. Il bra- zioni favorevoli all'ipotesi dell'attentato terroristico poste no è disponibile come download gratuito sul sito in essere dai seguenti militari dell'arma dei Carabinieri: ufficiale del gruppo[6]. il Maggiore Tito Baldo Honorati; il maggiore Antonio • Il gruppo ska punk Talco dedica la canzone Radio Subranni; il maresciallo Alfonso Travali.[5] Aut, contenuta nell'album Mazel Tov, a Peppino Im- Il 5 marzo 2001 la Corte d'assise ha riconosciuto Vito pastato. L'album successivo della band, La Cretina Palazzolo colpevole e lo ha condannato a trent'anni di re- Commedia è un concept album sulla vita di Peppino. clusione. L'11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti è stato condannato all'ergastolo. • Nel 2008 esce in allegato con il quotidiano il ma- nifesto il doppio cd Amore non ne avremo: 26 can- zoni per Peppino Impastato, con la partecipazione 3 Cinema, musica e teatro dei seguenti artisti: Collettivo musicale Peppino Im- pastato, Resina, Riccardo Sinigallia, Le Loup Ga- rou, Marta sui tubi, Lautari e Carmen Consoli, 24 Grana, Taberna Milensis, Modena City Ramblers, Zu, Affinità di quarta, Low Fi, One Dimensional Man, Uzeda, CPF, Gang (con la canzone Ricor- do d'autunno), Bisca, Marlene Kuntz, Radio Zapata, Amaury Cambuzat con gli Ulan Bator, Lalli, Stefano Giaccone, Libera Velo, Marina Rei, Perturbazione, Yo Yo Mundi[7]. • Nel dicembre 2011 esordisce lo spettacolo Aut. Il Sogno di Peppino. Attualizzare Impastato dell'attore e regista Giulio Bufo che porta in scena il Peppi- Riproduzione del cartellone di Radio Aut presente nella sede di no Impastato comunista rivoluzionario e militante Terrasini (PA). dell'antimafia sociale, mostrando come il pensiero di Peppino può essere ancora attuale. Lo spettacolo A Peppino Impastato sono state dedicate diverse è andato in scena in varie città italiane dal Piemonte iniziative, tra queste: alla Sicilia, nonché a Casa Badalamenti/Casa 9 maggio, Cinisi, il 10 maggio 2013.[8] • Alla vita di Peppino è dedicato il film I cento pas- si di Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio • La voce di Impastato è un film documentario del re- nel ruolo di Impastato. Il film è una ricostruzione gista friulano Ivan Vadori[9] che a 35 anni dalla mor- dell'attività di Peppino, e i “cento passi” che separa- te dell'attivista Peppino Impastato narra la tenacia vano casa sua da quella del boss Tano Badalamen- del suo giornalismo d'inchiesta[10]. ti non sono solo una metafora usata dal regista, ma è effettivamente la distanza presente tra quella che • Nella città di Torino un giardino pubblico è stato era la casa di Peppino e la casa del boss (il bene dedicato a Peppino.[11][12][13] è stato confiscato alla mafia e affidato a Giovanni Impastato).
Recommended publications
  • Ercolano, Naples
    University of Bath PHD Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Bowkett, Chris Award date: 2017 Awarding institution: University of Bath Link to publication Alternative formats If you require this document in an alternative format, please contact: [email protected] General rights Copyright and moral rights for the publications made accessible in the public portal are retained by the authors and/or other copyright owners and it is a condition of accessing publications that users recognise and abide by the legal requirements associated with these rights. • Users may download and print one copy of any publication from the public portal for the purpose of private study or research. • You may not further distribute the material or use it for any profit-making activity or commercial gain • You may freely distribute the URL identifying the publication in the public portal ? Take down policy If you believe that this document breaches copyright please contact us providing details, and we will remove access to the work immediately and investigate your claim. Download date: 07. Oct. 2021 Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Christopher Bowkett A thesis submitted for the degree of Doctor of Philosophy University of Bath Department of Politics, Languages & International Studies September 2017 COPYRIGHT Attention is drawn to the fact that copyright of this thesis/portfolio rests with the author and copyright of any previously published materials included may rest with third parties. A copy of this thesis/portfolio has been supplied on condition that anyone who consults it understands that they must not copy it or use material from it except as permitted by law or with the consent of the author or other copyright owners, as applicable.
    [Show full text]
  • La Mafia Siciliana, Cosa Nostra Uno Studio Sulle Origini, La Storia, L’Attualità
    Hugvísindasvið La mafia siciliana, Cosa Nostra Uno studio sulle origini, la storia, l’attualità Ritgerð til BA-prófs í ítölsku Kristín Sveina Bjarnadóttir Júní 2013 Háskóli Íslands Hugvísindasvið Ítalska La mafia siciliana, Cosa Nostra Uno studio sulle origini, la storia, l’attualità Ritgerð til BA-prófs í ítölsku Kristín Sveina Bjarnadóttir Kt.: 240388-3249 Leiðbeinandi: Stefano Rosatti Júní 2013 Ritgerð þessi er lokaverkefni til BA-gráðu í ítölsku og er óheimilt að afrita ritgerðina á nokkurn hátt nema með leyfi rétthafa. © Kristín Sveina Bjarnadóttir 2013 Reykjavík, Ísland 2013 Ágrip Uppruna mafíunnar má rekja til Sikileyjar. Á Sikiley notar mafían heitið Cosa Nostra sem merkir „okkar mál“. Sikileyska mafían hefur haft ítök í efnahag og stjórnmálum eyjarinnar í hundruði ára en hún hefur einnig haslað sér völl á meginlandi Ítalíu og erlendis. Í lok 19. aldar var mikil kreppa á Ítalíu og fluttust margir íbúar Sikileyjar til Bandaríkjanna í leit að betra lífi og í kjölfarið mynduðust þar mafíuklíkur. Mafía er skipulögð glæpastarfsemi og stunda meðlimir hennar meðal annars fjárkúgun, peningaþvætti og eiturlyfja- og vopnasmygl. Á 10. áratug síðustu aldar náði baráttan gegn mafíunni hápunkti og voru dómararnir Giovanni Falcone og Paolo Borsellino þar fremstir í flokki. Giovanni og Borsellino helguðu lífi sínu baráttunni gegn mafíunni og urði þeir heimsfrægir fyrir harðfylgni sína gegn henni. Baráttan skilaði töluverðum árangri en nokkrir af helstu mafíuforingjum Sikileyjar voru handsamaðir. Tilgangur þessarar rigerðar er að greina frá megin einkennum sikileysku mafíunnar, sögu hennar og vinnubrögðum. Í fyrri hluta ritgerðarinnar er greint frá uppruna mafíunnar og þróun hennar í tímanna rás. Einnig er fjallað um hugtakið mafía og merkingu þess.
    [Show full text]
  • AN/SO/PO 350 ORGANIZED CRIME in ITALY: MAFIAS, MURDERS and BUSINESS IES Abroad Rome Virtual World Discoveries Program
    AN/SO/PO 350 ORGANIZED CRIME IN ITALY: MAFIAS, MURDERS AND BUSINESS IES Abroad Rome Virtual World DiscoverIES Program DESCRIPTION: This course analyzes the role of organized crime in Italy through historical, structural, and cultural perspectives. After an overview of the various criminal organizations that are active both in Italy and abroad, the course will focus mainly on the Sicilian mafia, Cosa Nostra. Discussion topics will include both mafia wars, the importance of the investigators Falcone and Borsellino, the Maxi Trial, and the anti-mafia state organizations, from their origins to their role today in the struggle against organized crime. The course will highlight the creation of the International Department against Mafia and the legislation developed specifically to aid in the fight against criminal organizations. It will examine the ties between Cosa Nostra and Italian politics, the period of terrorist attacks, and response of the Italian government. Finally, the course will look at the other two most powerful criminal organizations in Italy: the Camorra, especially through the writings of Roberto Saviano, and the Ndrangheta, today’s richest and most powerful criminal organization, which has expanded throughout Europe and particularly in Germany, as evidenced by the terrorist attack in Duisburg. CREDITS: 3 credits CONTACT HOURS: Students are expected to commit 20 hours per week in order complete the course LANGUAGE OF INSTRUCTION: English INSTRUCTOR: Arije Antinori, PhD VIRTUAL OFFICE HOURS: TBD PREREQUISITES: None METHOD OF
    [Show full text]
  • Linguaggio Della Mafia Nella Serie Tv Italiana “Squadra Antimafia – Palermo Oggi”
    Linguaggio della mafia nella serie tv italiana “Squadra antimafia – Palermo oggi” Maglica, Matea Master's thesis / Diplomski rad 2020 Degree Grantor / Ustanova koja je dodijelila akademski / stručni stupanj: University of Zadar / Sveučilište u Zadru Permanent link / Trajna poveznica: https://urn.nsk.hr/urn:nbn:hr:162:746355 Rights / Prava: In copyright Download date / Datum preuzimanja: 2021-10-02 Repository / Repozitorij: University of Zadar Institutional Repository of evaluation works Sveučilište u Zadru Odjel za talijanistiku Diplomski sveučilišni studij talijanistike; smjer: prevoditeljski (dvopredmetni) Matea Maglica Linguaggio della mafia nella serie tv italiana “Squadra antimafia – Palermo oggi” Diplomski rad Zadar, 2020. Sveučilište u Zadru Odjel za talijanistiku Diplomski sveučilišni studij talijanistike; smjer: prevoditeljski (dvopredmetni) Linguaggio della mafia nella serie tv italiana “Squadra antimafia – Palermo oggi” Diplomski rad Student/ica: Mentor/ica: Matea Maglica Doc. dr. sc. Ivana Škevin Rajko Zadar, 2020. Izjava o akademskoj čestitosti Ja, Matea Maglica, ovime izjavljujem da je moj diplomski rad pod naslovom Linguaggio della mafia nella serie tv italiana “Squadra antimafia – Palermo oggi” rezultat mojega vlastitog rada, da se temelji na mojim istraživanjima te da se oslanja na izvore i radove navedene u bilješkama i popisu literature. Ni jedan dio mojega rada nije napisan na nedopušten način, odnosno nije prepisan iz necitiranih radova i ne krši bilo čija autorska prava. Izjavljujem da ni jedan dio ovoga rada nije iskorišten u kojem drugom radu pri bilo kojoj drugoj visokoškolskoj, znanstvenoj, obrazovnoj ili inoj ustanovi. Sadržaj mojega rada u potpunosti odgovara sadržaju obranjenoga i nakon obrane uređenoga rada. Zadar, 5. ožujka 2020. Indice 1. Introduzione ........................................................................................................... 5 2. Metodologia e oggetto della ricerca .....................................................................
    [Show full text]
  • Peppino Impastato Peppino Impastato Nacque a Cinisi, Nella Provincia Di Palermo, Il 5 Gennaio 1948, Da Felicia Bartolotta E Luigi Impastato
    Peppino Impastato Peppino Impastato nacque a Cinisi, nella provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, da Felicia Bartolotta e Luigi Impastato. La sua era una famiglia inserita negli ambienti mafiosi locali: il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, una sorella di Luigi aveva sposato il capomafia Cesare Manzella, considerato uno dei boss che individuarono nei traffici di droga il nuovo terreno per accumulare denaro. Proprio Cesare Manzella fu ucciso nel 1963 in un agguato nella sua Alfa Romeo Giulietta imbottita di tritolo. Peppino frequentò il Liceo Classico di Partinico e in quegli anni si avvicinò alla politica. Nel 1965 fondò il giornalino “L'idea socialista” che, dopo alcuni numeri, fu sequestrato e aderì al PSIUP, formazione politica nata dopo l'ingresso del PSI nei governi di centro-sinistra. Il ragazzo ruppe presto i rapporti con il padre Luigi che lo cacciò di casa. Quando questi morì in un misterioso incidente automobilistico, durante il funerale Peppino Impastato rifiutò di stringere la mano ai boss locali. Dal 1968 in poi partecipò col ruolo di dirigente alle attività dei gruppi comunisti. Condusse le lotte dei contadini espropriati per la costruzione della terza pista dell'aeroporto di Palermo in territorio di Cinisi, degli edili e dei disoccupati. Emblematiche le parole scritte in una biografia dallo stesso Peppino, chiara testimonianza delle emozioni e delle paure che lo portarono alle sue coraggiose scelte: "Arrivai alla politica nel lontano novembre del '65, su basi puramente emozionali: a partire cioè da una mia esigenza di reagire ad una condizione familiare ormai divenuta insostenibile.
    [Show full text]
  • Qui, File Pdf, 1234 Kb
    11 novembre 2017 Intitolazione della Biblioteca Comunale a Peppino Impastato una selezione dal catalogo della Biblioteca Amore non ne avremo : poesie e immagini Amore Non Ne Avremo raccoglie gli unici versi poetici scritti da Peppino Impastato, originariamente appuntati in un taccuino sfuggito alla perquisizione che seguì la sua uccisione, per mano della mafia, il 9 maggio 1978. La prefazione e la biografia ragionata sono firmate da Salvo Vitale, storico compagno di Peppino e conduttore con lui di Onda pazza su Radio Aut. I cento passi La sceneggiatura dell'omonimo film, che racconta la storia di Giuseppe Impastato, che rompe i rapporti con un padre troppo ossequioso verso il boss locale e comincia la sua battaglia contro le diffuse connivenze mafiose. Dalla protesta in piazza ai giornali volanti, alle manifestazioni improvvisate, Peppino arriva infine all'uso politico di una radio libera, e denunciando gli interessi che ruotano intorno all'ampliamento dell'aereoporto di Punta Raisi, mette spalle al muro il boss Tano Badalamenti. Peppino Impastato viene ucciso il 9 maggio 1978 e la notizia è sepolta sotto il clamore del delitto Moro. I cento passi (DVD) Il titolo si riferisce ai cento passi che separano, nel paesino siciliano di Cinisi, la casa del piccolo Peppino Impastato da quella del boss locale, Tano Badalamenti. Efficace ritratto di una pagina vergognosa della storia italiana, che segna il ritorno di un genere che sembrava essere stato bandito dal nostro cinema: il film d'impegno civile. Giordana affronta con profondità anche il tema dei sentimenti, del conflitto familiare, che genera una guerra altrettanto dolorosa fatta di disobbedienza, disillusione, vergogna e lacerazioni del cuore.
    [Show full text]
  • I Cento Passi (The Hundred Steps, 2000) Is Giordana's Biopic About Giuseppe 'Peppino' Impastato, a Leftist Anti-Mafia Activist Murdered in Sicily in 1978
    33 Marco Tullio Giordana' s The Hundred Steps: The Biopic as Political Cinema GEORGE DE STEFANO During the 1980s, the political engagement that fuelled much of Italy's postwar realist cinema nearly vanished, a casualty of both the domin­ ance of television and the decline of the political Left. The generation of great postwar auteurs - Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Federico Fellini, and Pier Paolo Pasolini - had disappeared. Their departure, notes Millicent Marcus, was followed by 'the waning of the ideological and generic impulses that fueled the revolutionary achievement of their successors: Rosi, Petri, Bertolucci, Bellocchio, Ferreri, the Tavianis, Wertmuller, Cavani, and Scola.' 1 The decline of political cinema was inextricable from the declining fortunes of the Left following the vio­ lent extremism of the 1970s, the so-called leaden years and, a decade later, the fall of Communism. The waning of engage cinema continued throughout the 1990s, with a few exceptions. But as the twentieth cen­ tury drew to a close, the director Marco Tullio Giordana made a film that represented a return to the tradition of political commitment. I cento passi (The Hundred Steps, 2000) is Giordana's biopic about Giuseppe 'Peppino' Impastato, a leftist anti-Mafia activist murdered in Sicily in 1978. The film was critically acclaimed, winning the best script award at the Venice Film Festival and acting awards for two of its stars. It was a box office success in Italy, with its popularity extending beyond the movie theatres. Giordana's film, screened in schools and civic as­ sociations throughout Sicily, became a consciousness-raising tool for anti-Mafia forces, as well as a memorial to a fallen leader of the anti­ Mafia struggle.
    [Show full text]
  • Diplomarbeit
    DIPLOMARBEIT Titel der Diplomarbeit „Con coraggio contro la mafia“ Verfasserin Martina Lavermicocca angestrebter akademischer Grad Magistra der Philosophie (Mag. Phil.) Wien, 2008 Studienkennzahl lt. Studienblatt: A 190 350 299 Studienrichtung lt. Studienblatt: UF Italienisch Betreuerin / Betreuer: Ao. Univ.-Prof. Mag. Dr. Robert Tanzmeister View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by OTHES 2 A Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e a chi è stato ucciso intorno a loro. A tutti quelli che sono stati uccisi dalla mafia per il loro impegno. A tutti quelli che continuano a lottare nel loro nome. 3 4 Indice 1. PREFAZIONE ............................................................................................................ 7 2. LA MAFIA ................................................................................................................ 13 2.1. LA MAFIA: DAGLI ORIGINI AI GIORNI NOSTRI ....................................................... 15 2.1.1. La mafia: la sua struttura ............................................................................... 20 2.1.2. La mafia: le sue regole e alcune caratteristiche ............................................ 22 2.1.3. La mafia: i suoi metodi e il suo linguaggio .................................................... 26 2.1.4. La mafia: connessione con la politica ............................................................ 28 2.2. LE ALTRE MAFIE .................................................................................................
    [Show full text]
  • Giuseppe Impastato”
    Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” La forza della memoria: ricercare e documentare 1977-2017: 40 anni di attività contro la mafia, per la pace e i diritti umani, tra memoria, ricerca e impegno civile Via Villa Sperlinga 15, 90144 Palermo; tel. 0916259789; email: [email protected]; sito: www.centroimpastato.com Mafia. Indicazioni metodologiche per lo studio del fenomeno mafioso •Analisi critica delle idee correnti (stereotipi e paradigmi). •Ipotesi definitoria. •Verifica attraverso la ricerca. Stereotipi: idee prive di scientificità ma molto diffuse, recepite anche dal legislatore ● Emergenza: la mafia esiste quando spara, è un fenomeno di cui preoccuparsi quando ci sono molti omicidi, diventa un fenomeno nazionale quando uccide personaggi come Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino. La legge antimafia del 1982: dieci giorni dopo il delitto Dalla Chiesa. ● In realtà la mafia è un fenomeno continuativo e svolge varie attività, non è solo una fabbrica di omicidi. Stereotipi ● Antistato: la mafia uccide personaggi istituzio- nali, quindi agisce fuori e contro lo Stato. ● In realtà la mafia ha un duplice atteggiamento nei confronti dello Stato, ha un piede fuori e uno dentro le istituzioni. Stato reale e Stato di diritto. ● Ha un suo ordinamento e un suo sistema di applicazione delle sanzioni, non riconosce il monopolio statale della forza. ● Ma partecipa alla formazione delle rappre- sentanze, accede al denaro pubblico, ha un ruolo negli appalti di opere pubbliche... Stereotipi ● Piovra: l'immagine mediatica più diffusa. Una mafia planetaria, onnipresente e onnipotente. ● In realtà esistono varie organizzazioni criminali assimilabili alla mafia siciliana, con le loro specificità, che praticano la divisione del lavoro, collaborano tra di loro, usano gli stessi canali per i traffici transnazionali e per il riciclaggio del capitale illegale.
    [Show full text]
  • LA RADIO COME STRUMENTO DELLA LOTTA ALLA MAFIA. NOTE DI RICERCA Giulia Pacchiarini
    La ricerca 3 LA RADIO COME STRUMENTO DELLA LOTTA ALLA MAFIA. NOTE DI RICERCA Giulia Pacchiarini Title: The radio as a tool in the fight against the mafia. Research notes Abstract This article analyses the role of the radio in the fight against the mafia, highlighting the technical and communicative qualities of the medium and describing its possible uses in anti-mafia projects. The research has been conducted through the selection of different sources and the collection of interviews with exponents of the radio scene. It examines and compares historical cases, the most recent experiments and assesses future projects. Key words: Organised crime; mafia; radio; Danilo Dolci; Peppino Impastato L’articolo analizza il ruolo della radio all’interno della lotta alla mafia, evidenziando le qualità tecniche e comunicative del mezzo e descrivendone i possibili impieghi in progetti antimafia. La ricerca, condotta attraverso la selezione di diverse fonti bibliografiche e la raccolta di interviste a esponenti dell’attuale panorama radiofonico, prende in esame e confronta casi storici, le sperimentazioni più recenti e valuta progetti futuri. Parole chiave: Criminalità organizzata; mafia; radio; Danilo Dolci; Peppino Impastato 85 Cross Vol.6 N°1 (2020) - DOI: http://dx.doi.org/10.13130/cross-13617 La ricerca 3 Introduzione “Dobbiamo domandarci e risponderci con sicurezza, se esiste alcun mezzo [...] che ci permetta di raggiungere ogni individuo con la massima economia di tempo […], persone e denaro. È evidente che non c’è alcun mezzo tra quelli per ora a noi disponibili, che risponda a questi requisiti, migliore della radio.”1 Così scriveva Danilo Dolci, nel 1970, a Partinico, piccolo comune della Sicilia Occidentale.
    [Show full text]
  • Copyright by Amanda Rose Bush 2019
    Copyright by Amanda Rose Bush 2019 The Dissertation Committee for Amanda Rose Bush Certifies that this is the approved version of the following Dissertation: Self-presentation, Representation, and a Reconsideration of Cosa nostra through the Expanding Narratives of Tommaso Buscetta Committee: Paola Bonifazio, Supervisor Daniela Bini Circe Sturm Alessandra Montalbano Self-presentation, Representation, and a Reconsideration of Cosa nostra through the Expanding Narratives of Tommaso by Amanda Rose Bush Dissertation Presented to the Faculty of the Graduate School of The University of Texas at Austin in Partial Fulfillment of the Requirements for the Degree of Doctor of Philosophy The University of Texas at Austin May 2019 Dedication I dedicate this disseration to Phoebe, my big sister and biggest supporter. Your fierce intelligence and fearless pursuit of knowledge, adventure, and happiness have inspired me more than you will ever know, as individual and as scholar. Acknowledgements This dissertation would not have been possible without the sage support of Professor Paola Bonifazio, who was always open to discussing my ideas and provided both encouragement and logistical prowess for my research between Corleone, Rome, Florence, and Bologna, Italy. Likewise, she provided a safe space for meetings at UT and has always framed her questions and critiques in a manner which supported my own analytical development. I also want to acknowledge and thank Professor Daniela Bini whose extensive knowledge of Sicilian literature and film provided many exciting discussions in her office. Her guidance helped me greatly in both the genesis of this project and in understanding its vaster implications in our hypermediated society. Additionally, I would like to thank Professor Circe Sturm and Professor Alessandra Montalbano for their very important insights and unique academic backgrounds that helped me to consider points of connection of this project to other larger theories and concepts.
    [Show full text]
  • I Padrini Del Ponte. Affari Di Mafia Sullo Stretto Di Messina
    Tempi moderni I Padrini del Ponte Affari di mafia sullo stretto di Messina di Antonio Mazzeo Per favorire la libera circolazione della cultura, è consentita la riproduzione di questo volume, parziale o totale, a uso personale dei lettori purché non a scopo commerciale. © 2010 Edizioni Alegre - Soc. cooperativa giornalistica Circonvallazione Casilina, 72/74 - 00176 Roma e-mail: [email protected] Analisi, notizie e commenti sito: www.edizionialegre.it www.ilmegafonoquotidiano.it Indice Prefazione. Il Ponte e le mafie: uno spaccato di capitalismo reale 7 Solo pizzi e dintorni? 7 L’inchiesta Brooklyn e il contesto mondiale 8 Avvertenza e ringraziamenti 13 Capitolo uno. Brooklyn, la mafia del Ponte 17 Premiata ditta Zappia & soci... 17 «...Il Ponte lo faccio io...» 20 Il segreto d’onore 23 L’odore dei soldi 25 Il Principe Bin d’Arabia 28 Capitolo due. Il clan dei canadesi 31 A Scilla la ’ndrangheta, a Cariddi la mafia 32 Per riscuotere dall’emiro 34 Una holding made in Siculiana 36 Ci vediamo tutti al Reggio Bar 37 L’internazionale degli stupefacenti 40 L’ascesa di don Vito 42 I nuovi manager della coca 45 L’Uomo del Colosseo 48 Capitolo tre. I Signori delle Antille 53 Tra corsari e governatori 56 Le amicizie pericolose di Trinacrialand 58 Come invecchiare all’ombra del Ponte 62 Alla fine arrivò il Pippo d’America 65 Le Terrazze sullo Stretto 68 La guerra per gli appalti 69 Il ponte riemerso di Tourist e Caronte 74 Alla conquista dell’Est 77 Campione dell’undici settembre 81 Grandi mercanti sauditi 86 Kabul-Messina la rotta dei capi dei servizi segreti 89 Moschee, dissalatori, armi..
    [Show full text]