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10SPE03A1009 ZALLCALL 11 23:47:47 09/09/98

SENZA BATTISTI l’Unità2 3 Giovedì 10 settembre 1998

Londra, con L’ultimo Per «Don «Hegel», «Una donna Giovanni» l’ultimo per amico» con c’è Panella atto 10SPE03AF06 Incidere in Inghilter- «Una giornata uggio- Ci aveva sempre in- 3.0 Per ora, «Hegel» è ra per Battisti sta di- sa» segna un traguar- cantato con le emo- l’ultimo album di ventando quasi una do gigantesco: la fine zioni; ma il Battisti 7.0 Battisti. Uscito in consuetudine quan- del sodalizio fra Bat- degli anni Ottanta una data simbolica, do nel ‘78 pubblica tisti e Mogol, dopo punta sempre di più il «» del «Una donna per ami- quattordici anni di al cervello, accele- ’94, sembrava doves- co», con l’arrangia- leggenda. E in queste rando le sue speri- se essere anche l’ulti- mento e la produzio- dieci canzoni si sente mentazioni in studio mo scritto insieme a

DISCOGRAFIA ne di Geoff Westley, ex collaboratore dei Bee la stanchezza di entrambi, con poche ecce- con elettronica e computer. E con «Don Gio- . Affossato in ritmiche dan- Gees, a cui il cantautore resterà legato a lun- zioni: «Il nastro rosa», «Il monolocale», «Una vanni» si apre anche la sua collaborazione ce, segnava anche la fine di un ciclo: ma l’ul- go. È un segno importante: è il Battisti che giornata uggiosa». E la critica sentenzia: sem- con Pasquale Panella, paroliere incline ai gio- timo pezzo, «La voce del viso», rimandava al cerca una dimensione più internazionale. bra più un disco di Westley che di Battisti. chi di parole ed agli enigmi. Battisti di un tempo... inin mente mente In ospedale qualcuno scrive: 10SPE03AF01 10.1 «All’amico dei nostri sogni...» 14.0

MILANO. Il cuore di un involucro argentato è stata at- ha cessato di battere ieri mattina taccata col nastro adesivo al can- alle 8. Accanto al suo letto, nel re- cello d’accesso alla camera mor- parto rianimazione dell’ospedale tuaria rigorosamente sorvegliata San Paolo c’erano la moglie Grazia da poliziotti e carabinieri. Una Letizia Veronese e il figlio Luca av- coppia di quarantenni hanno vo- vertiti all’alba, quando le condi- luto lasciare la loro testimonianza zioni di Battisti sono entrate in scritta a mano su un foglio di carta unafaseirreversibile.Mailcantau- bianca. «All’amico di gioventù e tore, stroncato da un tumore, era dei nostri sogni. Sarai sempre nei già privo di conoscenza. Le sue nostri cuori». In calce tre firme: Filippo Monteforte/Ansa condizioni erano precipitate nella Walter, Rita e Luca. «Luca è nostro nottata. Ma già nel pomeriggio di figlio - spiega la signora Rita - è di L’INTERVISTA lui - dice ancora la Pravo - era quest’abitudine un po‘ martedìlesuecondizionieranodi- un’altra generazione, ma ama Bat- cameratesca di chiamarmi Strambelli, il mio vero co- ventate critiche tanto che don tisticomenoi». gnome». Bruno, il cappellano del nosoco- Fuori dai cancelli c’è anche un : «Artista Come tanti suoi colleghi, non ha in fondo molta miogliavevaimpartito«l’unzione signore vestito di nero che raccon- voglia di parlare, la cantante veneziana, non ama la degli infermi». «Il cantautore ha ta di aver sentito la notizia alla Tv. retorica e in un giorno come questo può solo dire, di socchiuso gli occhi e guardato il «Ho subito lasciato illavoro esono fuori da ogni schema» corsa al telefono, «che sono molto addolorata, perché crocefisso», ha ricordato il sacer- venuto qui. È il minimo che pote- 10SPE03AF07 Battisti era ancora così giovane, è morto troppo giova- dote. «Aveva ancora nel viso e nel- vo fare per un grande come Batti- ROMA. Ieri sera, alla fine del suo concerto a Castel Sant’El- ne e aveva ancora molte cose da dire. Sì, insomma, chi lo sguardo gli ultimi bagliori di lu- sti». Ai fotografi e cameramen mo- 5.0 mo, a Napoli, fra applausi e una tangibile commozione, ha può dire cosa avrebbe tirato fuori con il prossimo di- cidità». In quel momento accanto stra un foglio: «Lucio (con la «o» a 19.0 cantato Il Paradiso: «Come bis - dice Patty Pravo - per sa- sco...». Gli ultimi album, però, non erano stati accolti a Lucio non c’era nessuno dei fa- formadicuore)imieipensieriepa- lutare qualcuno che ho conosciuto tanto tempo fa, e un granché bene, né dalla critica e nemmeno dal pub- miliari. La degenza in rianimazio- rolenonsonoun’avventura...». che ha fatto davvero la storia della musica italiana». Lu- blico. «Io invece ho sempre apprezzato moltissimo ne non lo consente, ma padre Bru- Sono molti a piangere la sua cio Battisti l’aveva scritta in realtà per gli inglesi Amen questa sua continua ricerca, la sua voglia di sperimen- nononhaesitatoaimpartirel’ulti- scomparsa. Corner, quella canzone, Il Paradiso, che era pure finita tare, di cercare cose nuove, che si portava dietro da mo sacramento conoscendo le vo- Anche il giovane taxista che ci in cima alle classifiche inglesi. Ma poi Patty Pravo, con sempre; era uno che lavorava fuori dagli schemi, e lontà del paziente. «Già domenica accompagna al San Paolo. Quan- grandissimo fiuto, se n’era invaghita e l’aveva fatta pro- questo mi è sempre piaciuto molto». mattina quando sono andato a vi- do apprende la notizia indica la pria, trasformandola in uno dei suoi cavalli di battaglia; Non solo fuori dagli schemi, Battisti lavorava anche sitarlo era in fase terminale e non cassetta inserita nel mangianastri. era il 1969, erano gli anni del Piper, del beat italiano, e fuori dalle scene, aveva scelto di essere il grande as- parlavaquasipiù». «Anche se ho solo 24 anni, ascolto lui era già uno degli autori più amati dagli «irregolari» sente, il Mito Scomparso. «Intanto io rispetto chi si Il comunicato ufficiale del de- sempre le sue canzoni», dice col della canzone italiana. «Come me lo ricordo? Mah, co- mette da parte - risponde Patty Pravo -, Lucio aveva cessoèstatoinviatointornoalle10 groppo in gola, mentre avvia il re- me un essere normale - dice lei -, uno simpaticissimo. fatto benissimo e nessuno più di me può saperlo, in del mattino, ma il passaparola si gistratore. Almeno, con me, lo era sempre». fondo anch’io amo scomparire ogni tanto, per tante era già messo in moto nonostante All’ospedale i mazzi di fiori arri- Per lei scrisse espressamente invece un’altra canzone, ragioni. Ma io non l’ho mai considerato veramente il riserbo della direzione dell’ospe- vano alla spicciolata. Rose bian- Per te, nell’estate del 1970, poco dopo aver firmato quel scomparso, per me era ed è sempre presente, finché è dalenoninterrottonemmenonel- che, gialle, gladioli. E col passare capolavoro che era Insieme, interpretata da Mina; in un presente la sua musica». leultimeore.«Sonostatoavvertito del tempo comincia ad arrivare colpo solo, le due primedonne della canzone italiana alle 7,20», ha detto il direttore ge- un’ondata di lettere, telegrammi, erano con lui. «La cosa che ricordo mi piaceva molto di Al.So. nerale Franco Sala. E nulla ha ag- fax e tante, tante, telefonate. Nei Luca Bruno/Ap giunto sulle cause del decesso del reparti di degenza la notizia si dif- cantautore, nè sulla sua malattia. fonde in ritardo. Ora nella stanza «Il diritto alla privacy va rispettato numero 9 del reparto di medicina anche dopo la morte». E la camera dove Battisti era ricoverato prima servatezza. Della direzione in- fatte anche con il consenso del- Mercedes metallizzata con a gnore coprono il volto davanti Il riserbo continua, anche dopo ardente è stata subito blindata e di essere trasferito in terapia inten- nanzitutto. la moglie». Sala ammette di es- bordo la sorella e la moglie di alle telecamere, mentre l’auto si la morte del cantautore. E conti- sorvegliata. siva, ci sono due signore di mezza Inutile chiedere informazioni sere rimasto molto colpito dalla Battisti varcano i cancelli per allontana più in fretta possibile nua la consegna del silenzio da Sulla porta a vetri un cartello fis- età. «L’era el noster mito, lui e Mi- sulla sua morte, sui suoi ultimi morte del cantautore. «Perché è uscire circa un’ora dopo dall’ac- dal gruppo dei cronisti. In giro parte dei familiari. Si sussurra la sato con lo scotch avvertiva che na. Quando facevamo le feste giorni di vita e men che meno vero che se tutti i pazienti sono cesso alla camera ardente. Inuti- non si vede nessuno dei volti possibilità che la salma venga l’ingressoeraseveramentevietato. ballavamo al suono delle sue cercare conferma su voci che da uguali, quando hai parlato con le cercare di avvicinarle. Le si- noti. Qualcuno parla della pre- cremata. Quanto ai funerali si Solocinquepersonepotevanovar- canzoni. E l’era anche il mito del giorni si rincorrono. Come quel- uno di loro, senza di Celentano, ma svolgeranno sabato pomeriggio care la soglia. La sorella Albarita, la me fioeu». la del rifiuto delle trasfusioni quando lo hai non è vero. Del resto alla a Molteno, nella cappella all’in- moglie Grazia, il figlio Luca e altri Intanto, nel corridoio echeg- perché, sempre secondo i soliti guardato negli camera mortuaria non terno del complesso di villette due parenti stretti, Mario e Sergio giano da una radio le sue canzo- ben informati, la moglie del occhi, allora sa- può entrare nessuno. A immerse nel verde dove abitava Veronese. ni. «Ho pregato tanto per lui - cantautore sarebbe testimone di pere che è mor- meno che, specifica la Battisti. In forma privata. Una Intanto, col passare delle ore, dice un’altra paziente -. Sono Geova. Smentita secca. «Non to lascia sempre direzione sanitaria del scelta che non farà piacere ai davanti ai cancelli del nosocomio troppo vecchia per le sue canzo- abbiamo mai avuto problemi un segno». I pa- nosocomio, non entri in suoi tanti fans per l’ultimo ad- si è radunata una piccola folla. Il ni, lo conoscevo appena, ma mi del genere», tronca subito Fran- renti tornano compagnia di uno dei dio. primo omaggio floreale è arrivato dispiace che sia morto perchè co Sala, il direttore dell’ospeda- nel pomeriggio. cinque congiunti ai qua- alle 15. Una rosa rossa racchiusa in era giovane». Commozione e ri- le. «Tutte le terapie sono state Verso le 15 la li è consentito l’accesso. Rosanna Caprilli Il vecchio e frusto dibattito se fosse di Avanguadia nazionale o di Lotta continua Spunta il disco postumo Di destra o di sinistra? Lucio è di tutti E già si assaltano i negozi Era una contraddizione in un mondo allora diviso in due. Solo Rauti si ostina a dire: è roba nostra. per le «vecchie glorie» Ansa

ROMA. «Chi, Lucio Battisti? Ma cer- cortei e le festicciole coi balli lenti parole: è vero, quelle non le scrive- Ma forse quegli anni erano più canticchiavano «il carretto passava Ci sarà un disco postumo? Battisti aveva pronto un nuo- to che lo so, è sempre stato di destra, quasi fossero il naturale prosegui- va Battisti ma Mogol, ma appariva- complicati di come siamo abituati e l’uomo gridava gelati». E allora vo album, ma non aveva ancora firmato un contratto anzi proprio fascista». «Ma no. Anzi, mento l’uno dell’altro. Ma quel po- no (ed erano) inseparabili e creava- a ricordarceli (o a farceli ricordare). Battisti era di destra o di sinistra? con una casa discografica. Colpa dei non eccellenti risul- era tra quelli che finanziavano Lotta polo di sinistra deve confessare che no l’identità vera con cui si perce- Forse quelle canzoni e il fatto di ri- Sceglietevi la vostra leggenda me- tati di vendita dei suoi dischi più recenti e delle alte per- Continua». Tra questi due estremi, quei ritmi avvolgenti e quelle parole piva Lucio. Perché quei testi sono trovarsi a canticchiarle, allora co- tropolitana preferita, quello del fa- centuali richieste dal cantante. C’erano stati dei contatti tra queste due «leggende metropoli- rudemente romantiche li ha ballati, come un puzzle che racconta sem- me oggi, vuol dire che sotto lo scista vicino a Ordine Nuovo o con la Rti, la casa discografica che ha rilevato il pacchetto tane»simuovechicercaditracciareil eccome. Che le serate con la chitarra pre la stessa persona, sempre gli strato della «politica è tutto» che quello del militante occulto dell’e- di maggioranza della Pdu (l’etichetta di Mina), che però rapporto tra il grande cantautore e la erano divise tra Contessa e Mi ritorni stessi desideri, in fondo la stessa faceva il paio con «tutto è politica» strema sinistra. Magari lasciate a riguardavano inizialmente un album di duetti Battisti- politica. Oggi, forse, ci sichiederebbe in mente, magari con un po’ di Bea- storia: maschilista, rude e timido, c’era uno strato più profondo. For- Rauti e al «Secolo» (l’ha fatto qual- Mina. Sfumata questa ipotesi, il dialogo sembra si sia are- di meno se - che so - Luca Carboni o tles. desideroso di una donna semplice, se in quella figura maschile appa- che giorno fa, smentito poi da Fi- nato anche per intervento della moglie del cantautore, Nek sono di destraodisinistra.Maal- Eppure... eppure diciamolo: c’è una specie di bambina pura e chia- rentemente così lontana c’era ni) la «rivendicazione» del «can- Grazia Letizia Veronesi. Ma ora quel disco acquista un va- lora, a cavallo tra i Sessanta e i Settan- una velo di sospetto, un po’ di di- ra come l’acqua. E quando va so- quella paura, quello spiazzamento tautore di destra» contrapposto a lore diverso. Come già sta cambiando il valore dei suoi di- ta, la domanda era inevitabile. Ma la stanza tra chi stava a sinistra e le pra le righe le cose non migliora- del ruolo di maschi che andava De Gregori. Sono piccole miserie e schi passati: alla notizia della morte del cantante, moltis- risposta era lacunosa, alloracomeog- canzoni di Battisti (le canzoni, lui no: «Motocicletta, dieci Hp, tutta cambiando. C’era, in un liceo ro- oggi la ricostruzione di questo pez- simi appassionati di musica hanno preso d’assalto gli gi. In fondo anche questo è un pezzo era un’altra cosa, visto che popola- cromata... è tua se dici sì», cantava mano noto per la sua compattezza zo di verità non è poi così impor- scaffali dei negozi per acquistare i suoi brani più famosi. dell’«identità occultata» di quel ra- re com’era non è mai stato sogget- un ragazzotto sottoproletario di di sinistra, un gruppetto di «com- tante. Piuttosto rimettete sul piat- A Roma e a Milano si è registrato un aumento significati- gazzo coi ricci e la faccia da antidivo to ad alcun fenomeno di fanati- periferia innamorato della piccolo pagni» che mentre nascevano i to del giradischi i vecchi 45 giri, vo delle vendite. Tra le canzoni più richieste, quelle del che rispondeva al nome di Battisti: smo, e anche su questo varrebbe la borghese. E pensare che in quegli piccoli gruppi di autocoscienza tornate a visitare Linda o Anna o sodalizio con Mogol. E per rendere omaggio alla sua mu- una identità scomparsa, affidata alle pena di riflettere). Perché? I motivi anni il femminismo cominciava a maschile aveva fondato il «Collet- Francesca e quel pezzo di voi che sica, l’Arci ha proposto che la sera del 29 settembre venga voci. Lui di politica nonha maiparla- sono molti e forse oggi possono venir fuori e le ragazze non erano tivo kazzi kiodati». E chissà se Bat- non vi stava proprio simpatico ma dedicata «a Battisti, alle sue canzoni e alla storia delle ge- to. E questo era già molto in anni in apparire persino troppo «sottili», (non erano mai state) gli «angeli tisti non sia stato il controcanto di che in fondo vi portavate appres- nerazioni che ha accompagnato». «29 settembre» è il tito- cui si cantava e si mangiava politica. ma allora contavano. Eccome. In- del ciclostile» di cui parla la me- questo malessere, la tranquilla cat- so. Con affetto e contraddizione. lo di una delle sue canzoni più famose. In quella data, Era molto e suscitava qualche sospet- tanto a quelle splendide canzonet- morialistica sessantottina in voga tiva coscienza di ragazzi che usciti dunque, l’associazione propone a tutti i suoi circoli (oltre toinunpopologiovanilechevivevai te non giovavano un granché le oggi. dalle occupazioni universitarie Roberto Roscani 5.500) di rendere omaggio al cantautore.