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TANTI AUGURI A... Steve Jobs: fondò la religione ALBUM VENERDÌ dell’iPad 24. FEBBRAIO 2017 era il 24 febbraio 1955

ccadde 30 anni fa. Angelo La drammaturgia italiana e il Premio Ric- Longoni era un giovane cione, per Grafis), sono abbandonati all’o- drammaturgo e regista blio. Non vi è sufficiente l’esempio? Eccone poco più che trenten- un altro. Riccione, Palazzo del Turismo, 4-7 ne. Vince il Premio giugno 1987. Al Premio Riccione s’interseca Riccione con Naja. l’appendice del Riccione TTV, cioè “Teatro Questa la motiva- Televisione Video”. Il succo della vicenda zione: «Naja, af- racconta di uno “speciale Raul Ruiz” e, u- frontando a- dite udite, uno “speciale Samuel Beckett”. spetti della vita Del geniale drammaturgo irlandese (che militare che hanno offerto materia di crona- morirà nel 1989) sono presentati i fanto- ca dolorosa, tratteggia, in una vicenda che matici “Videobeckett”, da He, Joe (del 1966, si conclude col gesto disperato di una reclu- con Jack MacGowran, attore che al cinema ta, cinque ritratti di particolare spessore u- avete visto in Il dottor Zivago e L’esorcista) a mano con apprezzabile asciuttezza di lin- Was Wo, del 1986, tutti progettati per la tivù guaggio e con esatta intuizione del disagio tedesca. Tra le perle di quel ciclo di TTV, esistenziale dei giovani». Il presidente di Giu- trent’anni fa, vanno menzionati Falsch, gi- ria, Odoardo Bertani, è critico teatrale di Av- rato dai fratelli Dardenne (registi di culto, venire, accanito studioso di Goldoni. Il testo premiati a Cannes), The Man Who Mistook (cosa non del tutto scontata), sorretto dal His Wife For a Hat di Michael Nyman, ma premio, ha un successo scenico strepitoso: anche I Miserabili di Romeo Castellucci, del- la prima è al Teatro di Porta Romana di Mi- la “Raffaello Sanzio”. Se siete meno sofisti- lano, protagonisti Francesco Paolo Cosen- cati, vi farà piacere che negli archivi del Pre- za, Sebastiano Filocamo, Riccardo Maghe- mio Riccione giace, tra le tante cose belle, rini, ed è aureolato dalle «musiche di Vasco anche Time Out, scritto da Andrea De Carlo, Rossi». A quell’epoca Vasco ha già cantato fresco della collaborazione con Federico (nel 1982 a Sanremo) e vissuto (nel 1984 è Fellini per E la nave va (era il 1982 e quel- arrestato a Pesaro con l’accusa di detenzione l’incontro, nel 1986, avrebbe avviato il ro- Trent’anni fa, nel 1987, il premio va a Longoni per “Naja”. Un successo. Che sarà tramutato in film con Stefano Accorsi. Nello stesso anno i preziosissimi “Videobeckett”

di cocaina e spaccio) la sua Vita spericolata, manzo Yucatan), per Ludovico Einaudi, il soprattutto, quell’anno se ne esce con C’è grande compositore. Il testo non passò, pur chi dice no, un successo assoluto. Naja ha suscitando clamori (la Giuria auspica «una un tale successo che dieci anni dopo il Pre- modificazione del Regolamento che accanto mio Riccione, nel 1997, viene tramutata in al teatro di parola preveda la possibilità di film, prodotto da Vittorio Cecchi Gori, per la accogliere anche opere, come Time Out, a- regia dello stesso Longoni. La musica non perte a tutte le altre forme di espressione cambia (Vasco canta Un gran bel film, Gli teatrale»), la palma andò a Pier Vittorio Ton- angeli, Benvenuto), ma gli attori yes: a questo delli. Tuttavia, con corpo di ballo doc, quel giro sono Stefano Accorsi, Enrico Lo Verso, progetto spettacolare andò in scena all’Are- SAMUEL Francesco Siciliano, Claudia Pandolfi. na di . E da quelle musiche Einaudi, Ormai lo sanno anche i muri. Questo per nel 1988, trasse un album omonimo. Galeot- dire ciò che dico da un pezzo: Riccione, cul- to, ancora una volta, fu il Premio Riccione. turalmente, ha quasi nulla. Ha gli archivi del Per altro, tra le tante ottime cose custodite Premio Riccione, che sono uno spaccato for- nel Centro della Pesa di Riccione c’è pure midabile della drammaturgia italiana. Detto un testo di Valerio Zurlini, il formidabile re- TTV altrimenti: quegli archivi le grandi city se li gista. Partecipò con una Storia senza titolo, sognano. E allora? Allora bisogna fare così: nel 1951. A quell’epoca Zurlini, uscito dal Bisogna investire duramente sugli un Comune lungimirante dovrebbe ottenere Piccolo di Milano, collaborava con John Hu- un finanziamento doc per studiare (e pub- ston per Il tesoro dell’Africa (con sceneggia- archivi del Premio Riccione. Non blicare) anno dopo anno i materiali degli ar- tura del mitico Truman Capote). In quel chivi. Dallo sforzo culturale nasceranno 1951 il Premio Riccione andò a Tullio Pinelli, ci credete? Leggete qui. Lì sono (pensate a Vasco...) inedite opportunità tu- sceneggiatore ‘felliniano’; tra i segnalati spic- ristiche e spettacolari. Perché adesso, 70 an- ca il nome di Enzo Biagi. Zurlini tornerà a conservati Beckett, De Carlo, Zurlini ni dopo, quando a Riccione passeggiava Si- Riccione poco dopo, nel 1959, per girare E- billa Aleramo e vinceva Italo Calvino, gli ar- state violenta, con Jean-Louis Trintignant e e pure un Vasco Rossi d’annata chivi, al di là di sporadici interventi (nel 1990 . Se non è leggenda Sergio Colomba cura Il destino della scena. questa... (d.b.)

BRANDELLI DI STORIA ANNO DI GRAZIA 1972, RIESUMIAMO LA RECENSIONE DEL CRITICO Exit A “LA PRIMA NOTTE DI QUIETE” DI ZURLINI. IN UNA RIVIERA PIENA DI MALINCONIE Se ne stava a Kezich parla di un Lord Jim a contemplare La prima notte di quiete, una metafora della morte, è lini conferma controcorrente la sua fiducia nei valori naso all’aria il titolo che Daniele Dominici aveva scelto per un li- della cultura classica, del vitalismo biologico, della Sigismondo bretto giovanile di poesie dedicato a una cugina sui- comprensione evangelica. E’ infatti istinto di pietà l’a- di Piero cida. Sotto il segno di questa sventura si è svolta tutta more del professor Dominici per la sua allieva Vanina, l’esistenza successiva del giovane, che vediamo ap- immersa in un contesto sguaiato di vitellonismo a- della prodare molti anni dopo come un naufrago nella Ri- driatico fuori stagione. Tutto è il film è, in un certo Francesca mini invernale. Fallito alla Lord Jim e Idiota dostoev- senso, il frutto di una stagione ormai lontana, tanto skiano, ftzgeraldianamente bello e dannato ed emulo che gli avrebbe forse giovato allontanare i suoi eventi Valerio Zurlini di Rimabaud, l’eroe dell’ultimo film di Valerio Zurlini nel passato, al tempo in cui una ragazza chiacchierata (da “La prima notte è un disincantato imperfetto, capace di abbandonarsi suscitava ancora scandalo. Ma impersona di quiete”) con sentimento al gioco d’azzardo o alla contempla- Daniele con la tenerezza e il fascino dovuto ai perso- zione critica di Piero della Francesca. In questo ideale naggi destinati a durare nel ricordo dello spettatore. autoritratto, insieme appassionato e snobistico, Zur- Tullio Kezich Alain Delon sul porto di Rimini