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Il 4 Novembre a Vittorio Veneto (a cura di Ido Da Ros)

Presentiamo una sorta di albo d’oro degli oratori ufficiali che si sono succeduti ai microfoni di Piazza del Popolo per la celebrazione del 4 Novembre, anniversario della Vittoria e giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate.

In testa alla graduatoria – a partire dal secondo dopoguerra - troviamo l’on. e il colonnello Lorenzo Cadeddu, entrambi con quattro presenze, seguiti dagli onorevoli Carlo Bernini e Marino Corder e dal generale comandante il 1° Fod Giovanni Ridinò con tre presenze; lo stesso numero che può vantare , padre dell’attuale Presidente della Repubblica.

Sono sei i Capi di Stato ad aver presieduto la cerimonia nella nostra città: , , , , e . Tre, invece, i Presidenti del Consiglio: Vittorio Emanuele Orlando (nel 1919), e, per due volte consecutive, .

La prima celebrazione del 4 Novembre risale al 1919 e vide appunto la presenza del Capo del Governo Vittorio Emanuele Orlando e dell’ex Presidente del Consiglio, . Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali la Festa fu in parte “oscurata” anche a Vittorio Veneto dalla vicinanza cronologica dell’anniversario della Marcia su Roma (28 ottobre), che il regime celebrava in grande stile. Meritano comunque di essere ricordate le celebrazioni del Decennale e del Ventennale, svoltesi alla presenza rispettivamente del re Vittorio Emanuele III (1928) e del principe Umberto di Savoia (1938). Dopo la tragica parentesi della Seconda Guerra Mondiale, le celebrazioni ripresero in quest’ordine:

1948: Maurizio Lazzaro di Castiglioni, generale di Corpo d’Armata e Francesco Franceschini, deputato vittoriese.

1949: ______

1950: Giovanni Bovetti, sottosegretario alla Difesa.

1951: Onofrio Jannuzzi, sottosegretario alla Difesa.

1952: Silvio Gava, sottosegretario alle Finanze.

1953: Francesco Franceschini, deputato.

1954: Bernardo Mattarella, ministro dei Trasporti.

1955: , ministro per la Riforma della Pubblica Amministrazione.

1956: , ministro del Tesoro.

1957: Bernardo Mattarella, ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni.

1958: Giovanni Gronchi, presidente della Repubblica; Amintore Fanfani, presidente del Consiglio; Antonio Cimarra, medaglia d’oro al valor militare. Presente alla cerimonia anche , presidente della Camera.

1959: Eugenio Gatto, sottosegretario all’Industria e Commercio.

1960: Tiziano Tessitori, ministro per la Riforma della Pubblica Amministrazione.

1961: Alberto Folchi, ministro del Turismo e dello Spettacolo. 1962: Bernardo Mattarella, ministro dei Trasporti.

1963: , ministro degli Interni.

1964: Mario Ferrari Aggradi, ministro dell’Agricoltura.

1965: Guglielmo Pelizzo, sottosegretario alla Difesa.

1966: Aldo Moro, presidente del Consiglio.

1967: Aldo Moro, presidente del Consiglio.

1968: Giuseppe Saragat, presidente della Repubblica. Presente anche Sandro Pertini, presidente della Camera.

1969: Aldo Toffoli, sindaco di Vittorio Veneto.

1970: Corrado Belci, sottosegretario al Commercio con l’Estero.

1971: Antonio Mazzarolli, senatore.

1972: Francesco Fabbri, sottosegretario al Tesoro.

1973: Francesco Fabbri: sottosegretario al Tesoro.

1974: Tina Anselmi, sottosegretario al Lavoro e alla Previdenza Sociale.

1975: Bruno Marchetti, presidente del Consiglio regionale veneto.

1976: Tina Anselmi, ministro del Lavoro.

1977: Pierluigi Romita, segretario nazionale del Psdi.

1978: Sandro Pertini, presidente della Repubblica. Il discorso ufficiale è tenuto dal ministro della Difesa, Attilio Ruffini.

1979: Nino Pasti, generale, sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica.

1980: Marino Corder, sottosegretario agli Interni. 1981: Martino Scovacricchi, sottosegretario alla Difesa.

1982: Carlo Bernini, presidente della Giunta regionale veneta.

1983: Franco Concas, sindaco di Vittorio Veneto.

1984: Marino Corder, sottosegretario agli Interni.

1985: Marino Corder, sottosegretario agli Interni.

1986: , ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni.

1987: Gianfranco Rocelli, sottosegretario al ministero del Lavoro e Previdenza Sociale.

1988: Francesco Cossiga, presidente della Repubblica. Discorso celebrativo di , ministro della Difesa.

1989: Carlo Bernini, ministro dei Trasporti.

1990: Tina Anselmi, deputato.

1991: Carlo Bernini, ministro dei Trasporti.

1992: Mario Botteon, sindaco di Vittorio Veneto.

1993: Tina Anselmi.

1994: Aldo Bottin, presidente della Giunta regionale veneta.

1995: Paolo Bampo, presidente della Commissione Difesa della Camera.

1996: Adriana Vigneri, sottosegretario agli Interni.

1997: Elvio Ruffino, componente della Commissione Difesa della Camera.

1998: Oscar Luigi Scalfaro, presidente della Repubblica. Discorsi celebrativi dello stesso presidente e del ministro della Difesa, Carlo Scognamiglio. 1999: Livio Vanzetto, storico.

2000: Giuliano Galletti, insegnante e componente dell’Isrev.

2001: Lorenzo Cadeddu, colonnello e Antonio Quintana, generale comandante del 1° Fod.

2002: Eugenio Bucciol, storico.

2003: Lorenzo Cadeddu, colonnello e Antonio Quintana, generale comandante del 1° Fod.

2004: Lorenzo Cadeddu, colonnello, presidente del Centro studi storico – militare sulla Grande Guerra “Piero Pieri”.

2005: Giovanni Ridinò, generale comandante del 1° Fod.

2006: Giovanni Braido, vicesindaco di Vittorio Veneto e il colonnello Lorenzo Cadeddu.

2007: Roberto Semenzin, storico e Giovanni Ridinò, generale comandante del 1° Fod.

2008: Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica.

2009: Mario Marioli, generale comandante del 1° Fod.

2010: Roberto Bernardini, generale comandante del 1° Fod.

2011: Luigi Fontana, professore e Roberto Bernardini, generale comandante del 1° Fod.

2012: Francesco Diella, capo di Stato Maggiore.

2013: Gianantonio Da Re, sindaco di Vittorio Veneto.

2014: Daniele Ceschin, storico.

2015: Marco Mondini, storico. 2016: Giovanni Ridinò, generale, già comandante del 1° Fod.

2017: Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia.

2018: il 4 novembre, nel Centenario della fine della Grande Guerra, si svolge in Piazza del Popolo una breve cerimonia alla presenza del sindaco Roberto Tonon, senza alcun rappresentante delle istituzioni a livello nazionale.