Rapporto Annuale XXII. 2017– 2018
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Albertolli, Giocondo (Cavaliere), Studi Di Capitelli, 1789, Galleria Di Palazzo Ducale (Oggi Reale) a Mantova
cattedrale di Casalmaggiore. Nel 1772-74 si reca a Roma e poi a Napoli dove esegue su incarico di Carlo Vanvitelli, e forse supervisionato da Giuseppe Piermarini, alcuni capitelli della SS. Annunziata. Nel 1774 Piermarini lo chiama a Milano per realizzare gli interni di Palazzo Reale. La collaborazione Piermarini-Albertolli prosegue con i lavori per la Villa Reale di Monza, il Teatro della Scala e numerosi palazzi patrizi milanesi: Belgiojoso, Greppi, Casnedi. Intanto continuano gli impegni a Firenze con il rinnovo delle stanze di Palazzo Pitti, del salone di Poggio Imperiale e della sala della Niobe agli Uffizi. Nel 1779 esegue gli ornati della Albertolli, Giocondo (Cavaliere), Studi di capitelli, 1789, Galleria di Palazzo ducale (oggi Reale) a Mantova. A matita, inchiostro e acquarello su carta, 26,7 x 20,5 cm Milano, dove nel 1789 decora il Palazzo Busca-Arconati, dal (Objektmass), Archivio di Stato, Bellinzona 1776 al 1812 è professore di ornato all’Accademia di Brera: gli album a stampa documentano la sua attività didattica; nel 1807 entra nella Commissione di pubblico ornato. Bearbeitungstiefe Nel 1805 realizza per la prima volta un progetto architettonico completo rinnovando il palazzo di Gaetano Melzi a Milano. Disegna la Colonna Napoleonica di Lodi Name (1809) e per Francesco Melzi D’Eril, vicepresidente della Albertolli, Giocondo (Cavaliere) Repubblica Cisalpina, costruisce la villa di Bellagio e l’annesso oratorio. Su commissione ecclesiastica esegue Namensvariante/n l’altare di S. Marco a Milano (1810) e numerosi parati e Albertoli, Jucundus (Cavaliere) arredi liturgici per la diocesi ambrosiana. Infine si occupa del Albertolli, Giocondo Giuseppe trasporto e della ricostruzione del tempietto cinquecentesco di S. -
"Un Moderno Edificio Amministrativo" : Il Nuovo Complesso Architettonico Adibito a Uffici Dello Stato a Bellinzona
"Un moderno edificio amministrativo" : il nuovo complesso architettonico adibito a Uffici dello Stato a Bellinzona Autor(en): Cavadini, Nicoletta Ossanna Objekttyp: Article Zeitschrift: Kunst + Architektur in der Schweiz = Art + architecture en Suisse = Arte + architettura in Svizzera Band (Jahr): 58 (2007) Heft 1: Im Büro = Au bureau = In ufficio PDF erstellt am: 10.10.2021 Persistenter Link: http://doi.org/10.5169/seals-394356 Nutzungsbedingungen Die ETH-Bibliothek ist Anbieterin der digitalisierten Zeitschriften. Sie besitzt keine Urheberrechte an den Inhalten der Zeitschriften. Die Rechte liegen in der Regel bei den Herausgebern. Die auf der Plattform e-periodica veröffentlichten Dokumente stehen für nicht-kommerzielle Zwecke in Lehre und Forschung sowie für die private Nutzung frei zur Verfügung. Einzelne Dateien oder Ausdrucke aus diesem Angebot können zusammen mit diesen Nutzungsbedingungen und den korrekten Herkunftsbezeichnungen weitergegeben werden. Das Veröffentlichen von Bildern in Print- und Online-Publikationen ist nur mit vorheriger Genehmigung der Rechteinhaber erlaubt. Die systematische Speicherung von Teilen des elektronischen Angebots auf anderen Servern bedarf ebenfalls des schriftlichen Einverständnisses der Rechteinhaber. Haftungsausschluss Alle Angaben erfolgen ohne Gewähr für Vollständigkeit oder Richtigkeit. Es wird keine Haftung übernommen für Schäden durch die Verwendung von Informationen aus diesem Online-Angebot oder durch das Fehlen von Informationen. Dies gilt auch für Inhalte Dritter, die über dieses Angebot -
Elenco Progetti
FONDAZIONE Archivi Architetti Ticinesi Fondo 037 - Architetti Alberto Camenzind e Bruno Brocchi Progetto Mappa Disegni Data Oggetto Luogo Committente Contenitore 78 15 82 1959 Casa unifamiliare a Montarina Lugano Walti S9 (f) 79 15 2 1959 Tomba Bellinzona Canova 80 15 7 1959 Concorso scuola Gersau Canton Svitto S10(f) 81 16 12 1960 Concorso palazzo del Governo Altdorf Canton Uri S10 (f) 82 16 5 1960 Proposta di trasferimento arsenale Altdorf Canton Uri 83 16 18 1965 Palazzo del Governo alla Winterbergstrasse Altdorf Canton Uri S10(f) 84 16 18 1968 Palazzo del Governo al comparto Palestra Altdorf Canton Uri S10(f) 85 16 9 1963 Edificio per la polizia Altdorf Canton Uri S10 86 16 35 1959 Funivia di Porto Ronco Ronco sopra Ascona-Al S10(f) 87 16 26 1957 Case monofamiliari triangolari e ortogonali Biasca Officine idroelettriche 88 17 57 1960 Casa del personale Biasca Officine idroelettriche 89 17 30 1953 Sistemazione terrazza palazzo Gargantini Lugano Balestra 90 17 4 1955 Trasformazione ufficio palazzo Gargantini Lugano Balestra S10(f) 91 18 36 1949 Società di Banca Svizzera: proposte di trasforma Chiasso Bankverein S10(f) 92 18 13 1959 Società di Banca Svizzera: riattazione atrio tesoro Chiasso Bannkverein 93 0 0 1958 Esposizione 50 anni di architettura S10 94 18 4 1958 Proposte di edificazione Castagnola Fratelli Bernasconi 95 18 3 1959 Concorso Banca Popolare Svizzera Lugano Banca Popolare Svizzera 96 18 35 1958 Dogana Commerciale Chiasso Confederazione S9 96 19 73 1958 Dogana commerciale Chiasso Confederazione 96 20 92 1958 Dogana Commerciale Chiasso Confederazione 96 21 100 1958 Dogana Commerciale Chiasso Confederazione Pagina 1 di 6 Progetto Mappa Disegni Data Oggetto Luogo Committente Contenitore 97 22 33 1959 Casa unifamiliare Lugano Morosoli 98 22 107 1960 Casa unifamiliare Figino Ing.Geo Mantegazza 99 23 11 1964 Proposta di nuova entrata Figino Antonio Mantegazza 100 23 48 1959 Casa di vacanza Novaggio Dr. -
Cities. Myswitzerland.Com Art, Architecture & Design in 26 Swiss Cities
Cities. MySwitzerland.com Art, architecture & design in 26 Swiss cities. Prolong the UEFA European Foot- ball ChampionshipTM 2008 with a holiday in Switzerland. MySwitzerland.com/euro08 Schaffhausen Basel Winterthur Baden Zürich St. Gallen-Lake Constance Aarau Solothurn Zug Biel/Bienne Vaduz La Chaux-de-Fonds Lucerne Neuchâtel Bern Chur Riggisberg Fribourg Thun Romont Lausanne Montreux-Vevey Brig Pollegio Sierre Sion Bellinzona Geneva Locarno Martigny Lugano Contents. Strategic Partners Art, architecture & design 6 La Chaux-de-Fonds 46 Style and the city 8 Lausanne 50 Culture à la carte 10 AlpTransit Infocentre 54 Hunting grounds 12 Locarno 56 Natural style 14 Lucerne 58 Switzerland Tourism P.O. Box Public transport 16 Lugano 62 CH-8027 Zürich Baden 22 Martigny 64 608, Fifth Avenue, Suite 202, Aargauer Kunsthaus, Aarau 23 Montreux-Vevey 66 New York, NY 10020 USA Basel 24 Neuchâtel 68 Switzerland Travel Centre Ltd Bellinzona 28 Schaffhausen 70 1st floor, 30 Bedford Street Bern 30 Sion-Sierre 72 London WC2E 9ED, UK Biel/Bienne 34 Solothurn 74 Abegg Foundation, Riggisberg 35 St. Gallen 76 It is our pleasure to help plan your holiday: Brig 36 Thun 80 UK 00800 100 200 30 (freephone) Chur 38 Vaduz 82 [email protected] USA 1 877 794 8037 Vitromusée, Romont 39 Winterthur 84 [email protected] Fribourg 40 Zug 88 Canada 1 800 794 7795 [email protected] Geneva 42 Zürich 90 Contents | 3 Welcome. Welcome to Switzerland, where holidaymakers and conference guests can not only enjoy natural beauty, but find themselves charmed by city breaks too. Much here has barely changed for genera- tions – the historic houses, the romantic alleyways, the way people simply love life. -
II. Ingegnere O Architetto?
II. IngegnereGiacomo o Architetto? Tazzini, archit etto di tre Corti II.II. Ingegnere o Architetto? La questione della firma nel primato del disegno UL piano estetico e didattico il periodo di maggior tensione lavorativa di S Giacomo Tazzini vide fra i teorici delle discipline architettoniche, dalla metà degli anni Trenta dell’Ottocento, l’estremizzazione di una querelle già avviata da tempo, ma mai vissuta in modo così ‘passionale’ da parte degli attori coinvolti, e in primis dai conservatori dell’architettura pura. La questione coinvolgeva e contrapponeva ingegneri e architetti, e nella fattispecie gli architetti formati nelle Università da quelli formati nelle Accademie d’arte. Ciò che era inviso ai conservatori più agguerriti, come agli accademici del calibro di Carlo Amati, era che nelle Università andava via via crescendo il numero di corsi di disegno architettonico a corredo del piano formativo per i futuri ingegneri e architetti civili, i quali, ottenuto il grado accademico, e dopo aver compiuto il praticantato obbligatorio e l’esame di stato, potevano svolgere la professione di architetto senza mai aver messo piede in un’accademia d’arte, luogo deputato alla formazione del vero architetto1. Per comprendere meglio la situazione dobbiamo fare un passo indietro, fino al novembre del 1786. A Milano il Regio Imperiale Consiglio di Governo (gli austriaci) pubblicava il 6 novembre 1786 un Avviso che regolamentava il percorso di studi delle suddette professioni, esso diceva Essendo la Regia Università di Pavia il centro della Istruzione -
Scheda Completa Sirbec
SIRBeC scheda ARL - MI100-01286 Oratorio di S. Lucio Papa Brugherio (MB) Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-01286/ Scheda SIRBeC: https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/MI100-01286/ SIRBeC scheda ARL - MI100-01286 CODICI Unità operativa: MI100 Numero scheda: 1286 Codice scheda: MI100-01286 Visibilità scheda: 3 Utilizzo scheda per diffusione: 03 NUMERO INTERNO Riferimento: Rilevazione dei beni architettonici e ambientali nei comuni della Provincia di Milano Numero interno: 150340033 Tipo scheda: A Livello ricerca: P CODICE UNIVOCO Codice regione: 03 Ente schedatore: Provincia di Milano Ente competente: S26 RELAZIONI STRUTTURA COMPLESSA Livello: 1 Codice IDK della scheda di livello superiore: MI100-01267 OGGETTO OGGETTO Ambito tipologico principale: architettura religiosa e rituale Definizione tipologica: chiesa Denominazione: Oratorio di S. Lucio Papa ALTRA DENOMINAZIONE [1 / 2] Genere denominazione: originaria Denominazione: Cappella di S. Antonio Fonte dell'altra denominazione: bibliografia Pagina 2/24 SIRBeC scheda ARL - MI100-01286 Specifica della fonte dell'altra denominazione 1994, Valli, L./ Cannella, C., Il Tempietto di Moncucco/ Restauro e considerazioni sull'ex Oratorio dei Conti Andreani-Sormani in Brugherio già Cappella di S. Antonio presso il Convento di San Francesco in Lugano ALTRA DENOMINAZIONE [2 / 2] Genere denominazione: idiomatica Denominazione: Tempietto di Moncucco Fonte dell'altra denominazione: bibliografia Specifica della fonte dell'altra denominazione -
La Chiesa Di Sant'anna in San Damiano
LA CHIESA DI SANT’ANNA I N S A N D A M I A N O Quella che i sandamianesi conoscono come la “geseta de Sant’Anna” sorge su un suolo di antica tradizione. In un atto di donazione dell’853 d.C. si rileva che nella “baragia” esisteva già una cappella, una chiesetta dedicata ai SS. Cosma e Damiano; nucleo attorno a cui sorgeva un piccolo convento e alcune abitazioni dipendenti dal monastero di Sant’Ambrogio in Milano. Oggi la chiesa porta ancora la testimonianza dell’antica titolazione del territorio nella scritta che compare dipinta sullo scudo scolpito nella cimasa sagomata del portone centrale. L’antica cappella e l’annesso monastero furono demoliti nel 1578, forse perché fatiscenti, per volere di San Carlo Borromeo, vescovo della diocesi di Milano che in quell’anno era in visita pastorale in queste terre. I materiali di riporto della chiesetta di San Damiano servirono per ampliare la chiesa di San Bartolomeo in Brugherio e per arricchire la zona absidale del Duomo di Monza. L’attuale chiesetta è di costruzione settecentesca, risulta menzionata per la prima volta nel 1767 dallo storico monzese Anton Francesco Frisi che la considera «di fabbrica recente». Si trattava probabilmente della cappella privata appartenente alla villa rurale, oggi scomparsa, denominata “Villa Viganoni-Benaglia” dal nome dei proprietari. Tra la !ne del XVIII e l’inizio del XIX secolo la villa è stata residenza estiva dell’illustre famiglia Parravicini, tra i quali Alessandro è indicato come prefetto di Milano nel 1755. Verso il 1800 Antonio Parravicini vi soggiornò con la moglie, la nobildonna Isabella Blasi, ed è a loro che, secondo la tradizione, si deve l’attuale titolazione della chiesa a Sant’Anna. -
Inventario Del Fondo Meani in Formato
Biblioteca Civica di Brugherio Documenti e mappe dall’anno 768 al 1985 Raccolti principalmente in copia presso Archivi diversi dal signor GIUSEPPE MEANI A cura di Luciana Tribuzio Zotti con la collaborazione di Enrico Sangalli Comune di Brugherio Le tantissime iniziative che hanno coinvolto Brugherio a tutti i livelli in occasione del suo 150° continuano a lasciare le loro tracce in una città che ha riscoperto il valore di sentirsi comunità e che si è appassionata come mai prima d'ora alla ricerca sulla propria storia. In un contesto di così fervida ricerca, ai 50 nuovi cartelli turistici dotati di Qrcode, al Portale di storia locale e alle diverse pubblicazioni su vari aspetti della storia cittadina che hanno arricchito la nostra Biblioteca, si aggiunge ora l'occasione di poter attingere direttamente alle fonti rappresentate dal “Fondo Meani”, reso finalmente disponibile alla consultazione grazie a un lungo, paziente e competente lavoro di riordino, inventariazione e catalogazione realizzato dalla Prof.ssa Luciana Tribuzio, con la collaborazione di un volontario, Enrico Sangalli, e l'assistenza tecnica di Silvia Barzago, referente della Sezione di storia locale della Biblioteca Civica. Un lavoro preziosissimo, che mette finalmente a disposizione di tutti i brugheresi l'inesauribile fonte di informazioni archivistiche rappresentata dai documenti raccolti nell'arco di una vita da Giuseppe Meani, un concittadino appassionato delle sue radici. Ora l'inventario di questa importante raccolta potrà essere finalmente consultato anche sul Portale di Storia Locale, il centro di documentazione della storia e della realtà cittadina inaugurato in occasione del 150°, per offrire ai cittadini, agli studenti e agli appassionati la più ampia possibilità di accesso agli strumenti di ricerca, alle fonti e ai documenti sulla storia della nostra città. -
Gli Albertolli
Gli Albertolli Autor(en): Guidi, Massimo Objekttyp: Article Zeitschrift: Zeitschrift für schweizerische Archäologie und Kunstgeschichte = Revue suisse d'art et d'archéologie = Rivista svizzera d'arte e d'archeologia = Journal of Swiss archeology and art history Band (Jahr): 8 (1946) Heft 4 PDF erstellt am: 10.10.2021 Persistenter Link: http://doi.org/10.5169/seals-163250 Nutzungsbedingungen Die ETH-Bibliothek ist Anbieterin der digitalisierten Zeitschriften. Sie besitzt keine Urheberrechte an den Inhalten der Zeitschriften. Die Rechte liegen in der Regel bei den Herausgebern. Die auf der Plattform e-periodica veröffentlichten Dokumente stehen für nicht-kommerzielle Zwecke in Lehre und Forschung sowie für die private Nutzung frei zur Verfügung. Einzelne Dateien oder Ausdrucke aus diesem Angebot können zusammen mit diesen Nutzungsbedingungen und den korrekten Herkunftsbezeichnungen weitergegeben werden. Das Veröffentlichen von Bildern in Print- und Online-Publikationen ist nur mit vorheriger Genehmigung der Rechteinhaber erlaubt. Die systematische Speicherung von Teilen des elektronischen Angebots auf anderen Servern bedarf ebenfalls des schriftlichen Einverständnisses der Rechteinhaber. Haftungsausschluss Alle Angaben erfolgen ohne Gewähr für Vollständigkeit oder Richtigkeit. Es wird keine Haftung übernommen für Schäden durch die Verwendung von Informationen aus diesem Online-Angebot oder durch das Fehlen von Informationen. Dies gilt auch für Inhalte Dritter, die über dieses Angebot zugänglich sind. Ein Dienst der ETH-Bibliothek ETH Zürich, Rämistrasse 101, 8092 Zürich, Schweiz, www.library.ethz.ch http://www.e-periodica.ch Gli Albertolli MASSIMO GUIDI (TAVOLE 67-70) Gli Albertolli di Bedano, ornatisti, stuccatori, architetti, incisori, pittori, insegnanti di disegno, costituiscono una delle tante dinastie di artisti, di cui fu prodigo il Luganese nei secoli scorsi. -
02 Text Hochhaus Und Traktor E-Diss
Zurich Open Repository and Archive University of Zurich Main Library Strickhofstrasse 39 CH-8057 Zurich www.zora.uzh.ch Year: 2012 Hochhaus und Traktor : Siedlungsentwicklung in Graubünden in den 1960er und 1970er Jahren Maissen, Carmelia Abstract: Abstract Die sechziger und siebziger Jahre des 20. Jahrhunderts haben für Graubünden einen baulichen, strukturellen und ökonomischen Wandel gebracht, der mit seinen Ausmas- sen als auch seiner Geschwindigkeit neue Dimensionen für den Lauf der Dinge brachte. Offensichtlich zeigte sich dies in der Siedlungsentwicklung, die neuen, heterogenen und widersprüchlichen Vorstellungen ausgesetzt war, in denen sich mythische Bilder, reale Nöte und Bedürfnisse, pragmatische Lösungen und tiefgreifende Umbrüche überlagerten. Während die Stadt partiell ruralisiert wurde, fand in den Dörfern durch den Tourismus eine saisonale Verstädterung statt. An den planungsgeschichtlichen Geschehnissen rund um diese Entwicklung lassen sich die damaligen Argumentationslinien und Denkfiguren im Spannungsfeld von Theorie und Praxis sowie von Fachwelt und Öffentlichkeit nachvollziehen. In Chur entstand die Lacuna, eine Hochhaussiedlung im Geist der Neuen Stadt, wo die Grenzen zwischen Stadt und Natur aufgeweicht werden sollten. Handkehrum sollten in den Ferienorten Grossprojekte mit städtischer Dichte eine Antwort auf den neuen touristischen Ansturm des Mittelstandes bilden. In der Kritik an diesen Projekten äusserte sich die grundlegende Dialektik des Tourismus; sei es auf der Seite der Einheimischen und Touristiker, welche trotz der willkommenen Beteiligung am wirtschaftlichen Gewinn sich der Am- bivalenz der touristischen Präsenz in ihren Dörfern bewusst waren, sei es auf der Seite der Gäste, welche die Ferienorte mit wider- sprüchlichen Bedürfnissen und unterschiedlichsten Erwartungen konfrontierten. Ein Umdenken zugunsten eines nachhaltigeren Umgangs mit Boden und Landschaft fand zu Beginn der siebziger Jahre statt, als der Rückgang der Hochkonjunktur ins Bewusstsein holte, dass weder Wachstum noch Fortschritt unerschöpfliche Prozesse waren. -
Sulle Tracce Dei Francesi in Lombardia E
ITCS Primo Levi – Bollate Anno Scolastico 2018/2019 Progetto ESABAC Sulle Tracce dei Francesi in Lombardia e. a Bollate I Protagonisti del Progetto Curatore: Gli Allievi: Prof.ssa Giuliana Cuoghi Gaia Bizzoni Beatrice Brancaleoni Tutors: Clara Cattaneo Prof.ssa Nadja Calabrò Lorenzo Ciccardi Prof. Stéphane Finetti Andrea Dalla Francesca Prof. Sergio Giuntini Giulia Federici Giovanna Fuggetti Editor: Arianna Bruna Gariboldi Prof. Vincenzo Currò Federica Ghirardi Izabella Gogolieva Lara Infante Amina Kuli Chantale La Rosa Oriana Magnano Martina Mandalà Roberta Margarito Adriana Alda Riva Giorgia Rizzo Table des matières Préface 1 Remerciements 5 1 La Révolution française et l’Italie napoléonienne 7 1 La Révolution française . .7 1.1 De l’ouverture des États généraux à l’Assemblée constituante . .7 1.2 L’Assemblée constituante . 11 1.3 L’Assemblée législative . 19 1.4 La Convention . 24 2 De la Réaction Thermidorienne au Directoire . 36 2.1 La première Campagne d’Italie et la première République cisalpine . 42 3 Le Consulat et la République italienne . 51 3.1 La deuxième Campagne d’Italie et la deuxième République cisalpine . 55 3.2 La République italienne . 57 4 L’Empire et le Royaume d’Italie . 60 4.1 L’Empire et la fondation du Royaume d’Italie . 60 4.2 Les annexions territoriales . 64 4.3 L’écroulement de l’Empire français et la fin du Royaume d’Italie . 68 2 De la sociabilité nobiliaire à la sociabilité bourgeoise 75 1 Introduction . 75 iv Table des matières 2 Bollate à l’époque napoléonienne . 76 3 La Nouvelle Sociabilité Bourgeoise . 78 3.1 La Nouvelle Étiquette ................. -
Sottoceneri Carta Comini
Sottoceneri Carta comini O O u_ CATTEDRALE NEL DESERTO Emigrante: Carlo Martinetti Pare che nel progettare la chiesa l'architetto incarica :||;|§|ftt Emigrazione: Algeria to dei lavori, Costantino Maselli. si sia ispirato al di Costruzione: 1895-1905 segno di una cattedrale vista dal giovane Carlo in Al Slittili^ geria. Dal 1895 al 1905 a spese del cavalier Ricordiamo che questo paese di fede musulmana fu. Carlo Martinetti venne eretta a Cerne- fino agli inizi degli anni Sessanta, colonia francese e sio di Barbengo la monumentale chie ospitava una folta comunità di cattolici. Dell'architet sa dedicata a San Carlo. In stile preva to Maselli si sa che aveva progettato una ventina di per ehi transita per la prima volta su questa stra-i lentemente neoromanico, fu disegnata chiese, di cui però soltanto dieci furono edificate. da* Per îa sua postzione solitaria, che le conferH Barbengo dall'architetto Costantino Maselli, ni IlllIB^ pote del Martinetti. chitetttira ha ricevuto coi tempo l'appellativo dt: "Cattedrale nel Desetto". E' nota come la "Cattedrale nel deserto": per la sua imponenza, ma anche per l'ubicazione, decisamente Ispirata all'architettura ecclesiastica rnedioeyale, fuori mano. Per questo era spesso chiusa e comunque la chiesa è impostala su uno stile che fa riferì-; scarsamente frequentata, fino al 1982, quando ospitò mento a caratteri romanici contaminati da eie-; addirittura un affollatissimo concerto. mentì tìpici dell' archi lettura gotica. Ha un im pianto a croce con una navata allungata e due: La chiesa, già di proprietà della Curia vescovile, nel grandi cappelle laterali In fondo alla navata si er l'arco di sessantanni è andata degradandosi per ge la facciata principale davanti alla quale si apre; mancata manutenzione.