Mostra I VOLTI DELLA PITTURA ITALIANA DELL’800 DA HAYEZ A BOLDINI

Giovanni Boldini, Ritratto della principessa Radziwill

stata una delle più vivaci e tradusse in movimenti, correnti e stili di SUSANNA PAPARATTI articolate stagioni artisti- che trasformarono le certezze prece- che che abbia interessato denti. A risentirne seppur con modi e CON OLTRE 100 l’Europa. Un secolo, il XIX, dinamiche diverse furono l’architettura Èdenso di avvenimenti e trasformazioni, e la decorazione, così come la scultura OPERE GIUNTE QUASI di fermenti sociali, scoperte scientifiche e la pittura. La scoperta con gli scavi di INTERAMENTE DA e industriali: due fra le tante, nel 1839 Pompei ed Ercolano nel 1738, le rovine COLLEZIONI PRIVATE Daguerre realizzò la prima macchina di Villa Adriana a Tivoli, i templi gre- fotografica mentre nel 1859 Darwin ci di Paestum i marmi fidiaci ritrovati SARÀ A BRESCIA diede alle stampe “L’origine della spe- nel Partenone ad Atene alimentarono SINO ALL’11 GIUGNO cie”. Nell’arte questo flusso di stimoli si un interesse particolare ed una nuova

62 | il FINANZIERE | Febbraio 2017 INFORMAZIONI DA HAYEZ A BOLDINI. ANIME E sensibilità verso la classicità e l’elegan- VOLTI DELLA PITTURA ITALIANA za delle forme che, proprio la scultura DELL’OTTOCENTO antica, suggerivano quale modello da Brescia – Palazzo Martinengo seguire. Non è un caso se lo storico Via dei Musei, 30 dell’arte e archeologo Joachin Win- Fino all’11 giugno ckelmann (al MAX di Chiasso si è da poco inaugurata una mostra su di Orari: lui, intitolata “Winckelmann. I monu- da mercoledì a venerdì 9.00-17.30 menti antichi inediti” fruibile sino al sabato, domenica e festivi 9.00-20.00 7 maggio) pubblicò nel 1755 “Con- Biglietti: siderazioni sull’imitazioni delle opere – Intero: 10 euro greche nella pittura e nella scultura”. Ad – Ridotto e gruppi: 8 euro offrire argomento di riflessione per – Scuole: 5 euro la pittura neoclassica furono anche la Info e prenotazioni: 380 – 4650533 mitologia e la storia antica in genera- www.mostra800.it le, che divennero spunto per i pittori italiani dell’Ottocento. Il termine neo- classicismo abbraccia un preciso gusto artistico, l’attività di un movimento che in Italia potremmo identificare nella scultura con la persona di Anto- nio Canova. Proprio da una delle sue Antonio Canova, Amore e Psiche più celebri sculture “Amore e Psiche” si snoda il percorso della mostra intito- lo che in pittura anche esponenti come lata “Da Hayez a Boldini. Anime e volti Hayez esalteranno i valori risorgimen- della pittura italiana dell’Ottocento” che tali: egli cattura la fierezza figurativa, sino all’11 giugno sarà a Brescia, nelle ma è al tempo stesso attento a far sì che sale di Palazzo Martinengo. Curata da le figure esternino i sentimenti. Giunta Davide Dotti, annovera oltre 100 opere eccezionalmente a Brescia è la gran- giunte quasi interamente da collezioni de tela – tre metri per due – “Maria private, con pitture dei maggiori espo- Stuarda sale al patibolo”, poi la “Vergine Francesco Hayez, “Maria Stuarda sale al patibolo” nenti del Neoclassicismo, Romanti- addolorata” e il “Ritratto del principe cismo, della Scapigliatura, dei Mac- Barbiano di Belgioioso”. In mostra si Iniziale costola del Romanticismo, chiaioli e del Divisionismo. Attorno trovano dipinti di Giuseppe Molte- l’Orientalismo esalta atmosfere e colori all’inafferrabile dilemma che in “Amore ni, Giacomo Trecourt, Carlo Arienti lontani, ad innamorarsene persino pit- e Psiche” si consuma senza mai trovare e Giovanni Carnovali detto il Piccio. tori che mai erano stati un quei luoghi. fine, si confrontano opere di altri auto- Questi, assieme ad un nutrito numero Spiccano le opere del bresciano Angelo ri neoclassici. Tra questi, prediletto da di colleghi, anticiperà i dettami di una Inganni, Induno, Guglielmo Ciardi, Napoleone, Andrea Appiani con la successiva e “rivoluzionaria” corrente Filippo Palizzi. Piccoli tratti e intrec- sua “Venere allaccia il cinto a Giuno- che prenderà nome dal romanzo “La ci di pennellate colorate, influenzate ne” che sottolinea la potenza evocativa Scapigliatura e il 6 febbraio” del 1861 dall’Impressionismo francese, verranno ispirata dai lavori di Raffaello. Proprio opera del giornalista/autore milanese invece rilette dagli esponenti del Divi- l’Urbinate era stato a sua volta trasci- Cletto Arrighi, pseudonimo di Carlo sionismo del quale Giovanni Segantini nato come altri pittori rinascimen- Righetti. Delusi dal post-risorgimento fu il padre nobile: suo “Alpe di maggio”, tali, verso i canoni e la compostezza e dal rapporto artisti/intellettuali, i pit- poi dipinti di Giuseppe Pellizza da Vol- classica nella Stanza della Segnatura tori di questo movimento prediligeva- pedo, Angelo Morbelli, Plinio Nomel- in Vaticano che rendeva omaggio al no tematiche forse meno impegnative lini. L’esposizione chiude con i Maestri Parnaso. Indiscusso protagonista della ma volte ad esaltare i sentimenti ed i che vissero le atmosfere parigine della sezione dedicata al Romanticismo è rapporti fra uomo e mondo circostante. Belle Epoque come Antonio Mancini, Hayez che però alcuni storici trovano Presenti lavori di Tranquillo Cremo- Vittorio Matteo Corcos, Federico Zan- ancorato legato a dettami neoclassici. na, Daniele Ranzoni e Mosè Bianchi. domeneghi, Giuseppe de Nittis e Gio- In effetti le istanze del Romanticismo, Parallelamente, a Firenze, nascevano i vanni Boldini, che anticipò la moder- nate Oltralpe, non divennero subito : artisti stanchi delle nozio- nità novecentesca: suoi “Ritratto della esigenze del nostro mondo artistico: ni accademiche, desiderosi di una pit- baronessa Malvina-Marie Vitta” con la l’Italia a quel tempo era troppo frazio- tura più vera che ritroviamo con alcu- tecnica del pastello su tela e, sensuale, il nata nei territori e culturalmente. Sarà ne famose opere di , celebre “Ritratto della principessa Rad- solo dopo il primo ventennio del seco- Silvestro Lega e . ziwill”.

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