Rapporto Annuale Di Bilancio 2016(.Pdf — 9.06
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DI BILANCIO DI BILANCIO 2 LETTERA DELLA PRESIDENTE IL GRUPPO IN SINTESI RELAZIONE SULLA GESTIONE 2016 INDICE Lettera della Presidente 4 Il Gruppo FS 10 > Governance 13 > Organizzazione 17 > Risorse Umane 19 - Persone: il nostro valore aggiunto 19 - La Formazione 20 - Sicurezza e Salute sul lavoro 21 > Mercato nazionale 23 - Andamento dei mercati di riferimento e del traffico ferroviario nazionale 23 - Focus sulla gestione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale 24 - Focus sul traffico passeggeri e merci del Gruppo 25 > Mercato internazionale 31 Economics e Investimenti 34 > Risultati economici 2016 37 > Settori operativi e risultati per settore 43 - Settore trasporto 46 - Settore infrastruttura 50 - Settore servizi immobiliari 53 - Altri servizi 56 > Investimenti per settore operativo 61 - Investimenti RFI 62 - Investimenti Trenitalia 68 Impegno del Gruppo 70 > Mobilità integrata viaggiatori (ferro e gomma) 73 > Logistica integrata 77 > Sviluppo e innovazione 79 - Attività di sviluppo 79 - Attività di ricerca 80 > Servizi ai clienti 83 - Servizi Passeggeri 83 - Servizi merci: il Polo Mercitalia 88 - Servizi su gomma 90 - Servizi in stazione 91 Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane BILANCIO CONSOLIDATO 2016 BILANCIO D’ESERCIZIO 2016 3 > Sicurezza della rete 97 > Servizi di Ingegneria e Certificazione 107 - Leader nei grandi progetti nazionali e internazionali 107 - Sinergia con il mondo universitario 108 > Attività Internazionali 111 - Paesi dell’Unione Europea 111 - Paesi extra UE 113 > Sostenibilità 121 - Responsabilità ambientale 121 - Responsabilità sociale 122 > Informazione 127 Fondazione FS Italiane 134 > La Fondazione FS Italiane 137 Rapporto Annuale di Bilancio 2016 4 LETTERA DELLA PRESIDENTE IL GRUPPO FS ECONOMICS E INVESTIMENTI Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane IMPEGNO DEL GRUPPO FONDAZIONE FS ITALIANE 5 LETTERA DELLA PRESidENTE I dati illustrati nel Rapporto di Bilancio 2016 dimostrano come il Gruppo FS Italiane può oggi proiet- tarsi con slancio nella nuova veste di impresa leader della mobilità integrata internazionale, offrendo un contributo importante alla crescita economica del Paese. Nel corso del 2016, per il Gruppo ha iniziato a configurarsi lo scenario fortemente innovativo su cui poggiano i cinque pilastri strategici del Piano industriale 2017–2026, presentato il 28 settembre: mobilità integrata anche con un coinvolgimento di tutti gli operatori del settore; logistica integrata, con una radicale riorganizzazione del comparto merci; integrazione fra le infrastrutture sia ferroviarie sia stradali; sviluppo internazionale e digitalizzazione, come fattore abilitante di tutto il Piano. Con il nuovo piano strategico, il Gruppo FS Italiane si conferma come prima azienda per investi- menti in Italia: 94 miliardi su un periodo di 10 anni. Un orizzonte temporale ampio, necessario per i grandi progetti infrastrutturali previsti ma anche per la sua trasformazione radicale. Sono 73 i miliardi di euro per le infrastrutture, 14 i miliardi per il materiale rotabile e 7 quelli previsti per lo sviluppo tecnologico. Più della metà delle risorse sono già disponibili, ben 58 miliardi, di cui 23 in autofinanziamento e 35 già stanziati nei Contratti di Programma. Il nuovo corso vede FS diventare anche porta d’accesso all’ecosistema della mobilità, in un’ottica integrata e di s che raccoglie tutti gli attori e le modalità di trasporto: oltre al treno, anche i bus, senza dimenticare i servizi pooling e sharing. Una trasformazione necessaria, resa possibile dalla centralità del sistema ferroviario unita alla lunga esperienza e al know how di FS, forte dei suoi 111 anni di storia. Ma veniamo ai dati finanziari, che vedono l’esercizio 2016 chiudere con un Risultato netto record pari a 772 milioni di euro (in crescita del 66,4%) ed EBITDA di 2,3 miliardi di euro (+16,1%). I ricavi operativi del Gruppo salgono a 8,93 miliardi di euro con un incremento complessivo di 343 milioni di euro (+4%), realizzato anche tramite operazioni di valorizzazione di asset come la cessione di parte del business di gestione degli spazi commerciali no core attraverso la vendita di Grandi Stazioni Retail. L’EBITDA del Gruppo cresce in modo significativo: 2,3 miliardi di euro (+318 milioni di euro) con un EBITDA Margin del 25,7%. L’EBIT passa da 644 milioni di euro nel 2015 a 892 milioni di euro nel 2016, con una crescita di 248 milioni di euro (+38,5%) e un EBIT Margin del 10%. Incidono sull’EBIT gli ammortamenti che aumentano, in linea con le previsioni, di 78 milioni di euro, a fronte di investimenti in crescita fino a sfiorare i 6 miliardi di euro (+8,2% rispetto al 2015). Il Gruppo si pone così al vertice delle aziende ferroviarie europee per redditività con un EBITDA Margin ed EBIT Margin migliori sia della francese SNCF (EBITDA Margin 12,8%, EBIT Margin 6,6%) che della tedesca Deutsche Bahn (EBITDA Margin 10,3%, EBIT Margin 3,4%). Sul fronte degli investimenti, grazie anche alla “cura del ferro” voluta dal Governo, ci siamo confer- mati il primo Gruppo in Italia con quasi 6 miliardi (+8,2% rispetto al 2015), di cui 1,6 miliardi in autofinanziamento. Per quanto riguarda la mobilità dei passeggeri, nel 2016 Trenitalia ha trasportato 834 milioni di passeggeri (circa il 70% su ferro e il 30% su gomma, complessivamente in crescita rispetto al 2015). Nei servizi a mercato, i livelli già molto elevati di puntualità delle nostre Frecce sono cresciuti ulterior- mente (97,1%, +0,3%), così come la soddisfazione dei clienti (93,6%, +0,3%). 23 nuovi convogli Frecciarossa 1000 che si sono aggiunti a quelli previsti nel 2017, completando la fornitura di 50 treni come previsto dal contratto. La flotta dei treni veloci, formata da un terzo di treni con meno di 2 anni di esercizio, diventa così la più giovane d’Europa. Rapporto Annuale di Bilancio 2016 6 LETTERA DELLA PRESIDENTE IL GRUPPO FS ECONOMICS E INVESTIMENTI Cinque nuove città del Centro-Sud sono state collegate alla rete ad Alta Velocità tramite il FrecciaLink, primo esempio di servizio integrato ferro-gomma, o il prolungamento delle tratte esistenti, come il nuovo servizio per Potenza e Taranto. Nel servizio ferroviario passeggeri regolato da Contratti di Servizio, il dialogo con le Amministrazio- ni regionali ha portato a rinnovi contrattuali su base pluriennale che ci consentono di programmare importanti investimenti per il rinnovo della flotta e delle tecnologie di bordo. Il trasporto regionale vede l’incremento del 3,5% della soddisfazione complessiva dei viaggiatori rispetto al 2015 con la puntualità media dei treni salita al 96,6% (+1,2%). Con 455 milioni investimenti, il trasporto per i pendolari può contare oggi su 31 convogli completi e 133 carrozze. Sono inoltre stati ristrutturati 94 convogli, 62 locomotive e 380 carrozze portando il 20% di veicoli a meno 2 anni di esercizio. E’ stata inoltre portata a buon fine la gara per 4,5 miliar- di di euro (la più grande mai realizzata dal Gruppo per i rotabili) che, nei prossimi anni, garantirà il rinnovo della flotta dedicata al trasporto regionale. Per gli InterCity, il nuovo contratto decennale produrrà un sensibile miglioramento anche del servizio consentendo di programmare gli investimenti. Nel trasporto su gomma, con l’acquisizione dei servizi nella provincia di Salerno, Busitalia ha con- solidato la sua posizione di terzo operatore in Italia. Una speciale menzione per la società Ferrovie del Sud Est, entrata nel Gruppo FS Italiane a inizio anno, a seguito di una situazione aziendale molto complessa. Il Gruppo FS si è impegnato ad assi- curare ai cittadini pugliesi il progressivo allineamento allo standard di sicurezza e qualità del servizio offerto da Trenitalia. Sul fronte della logistica integrata, con la creazione del Polo Mercitalia è stato compiuto un grande passo avanti verso il risanamento e rilancio del trasporto merci. Il Polo si candida a diventare uno dei più grandi operatori italiani presenti sul mercato europeo del settore cargo, con un fatturato complessivo vicino al miliardo di euro e un organico di circa 4.000 persone. Nel settore sono previsti investimenti per circa 1,5 miliardi di euro nei dieci anni, di cui quasi un miliardo per l’ammodernamento e manutenzione del materiale rotabile; circa 100 milioni per realiz- zare e gestire tre moderni terminal intermodali che consentano di interconnettere la rete ferroviaria transalpina con la rete ferroviaria italiana; circa 100 milioni in nuovi sistemi ICT e di sicurezza e, infine, circa 300 milioni in acquisizioni per rendere il Gruppo FS ancora più competitivo sul mercato europeo della logistica e delle merci. Per quanto riguarda l’infrastruttura ferroviaria, su 16.778 km di rete hanno viaggiato i convogli di 32 imprese ferroviarie, con un totale di circa 350 milioni di treni-km percorsi. Per l’efficienza, la sicu- rezza e l’innovazione tecnologica dell’infrastruttura Rete Ferroviaria Italiana ha investito 4,2 miliardi di euro (+17% rispetto al 2015). Alla rete convenzionale è stato dedicato il 96% degli investimenti; sono state inaugurate le nuove fermate nei nodi di Palermo e Roma e 91 chilometri di nuove tratte (11 km nel 2015). Nella rete AV/AC, con l’inaugurazione della nuova tratta Treviglio - Brescia, è stato ridotto a soli 36 minuti il tempo di viaggio tra Brescia e Milano. Gli investimenti in tecnologie per la sicurezza ai massimi livelli in Europa, hanno consentito, nonostante l’incremento dei volumi di traffico, di ridurre ulteriormente l’incidentalità (decremento del 52%). E’ inoltre proseguito il progetto di trasformazione delle stazioni in veri e propri hub della mobilità integrata. E’ stata conclusa brillantemente l’operazione Grandi Stazioni con la riacquisizione e il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane IMPEGNO DEL GRUPPO FONDAZIONE FS ITALIANE 7 controllo totalitario delle attività core delle 14 principali stazioni d’Italia e la valorizzazione delle attività retail (cedute al prezzo di 762 milioni di euro e con una plusvalenza di 365 milioni di euro). Inoltre, sono stati investiti 392 milioni in comfort e sicurezza delle stazioni e, nei primi mesi del 2017, il Gruppo ha riacquistato il pieno controllo di Centostazioni.